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stagione 2015 musica insieme contemporanea

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stagione 2015

musica insieme contemporanea

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Calendario

gennaio 2015 martedì ore 20.30Oratorio di San Filippo NeriFONTANAMIX ENSEMBLE…LA FIN DU TEMPSMusiche di Olivero, Messiaen

febbraio 2015 martedì ore 20.30 Oratorio di San Filippo Neri DISSONART ENSEMBLEFrancesco La Licata direttoreANIMAMusiche di Kokoras, Nikolaou, Lapidakis, Xenakis, Aperghis

marzo 2015 lunedì ore 20.30Oratorio di San Filippo Neri MANUEL ZURRIA flauto e videoLANDSCAPE WITH TEARSMusiche di Dowland, Mazulis, Kurtág, Leach, Eötvös, Basinski, Janulyté, Shlomowitz

marzo 2015 mercoledì ore 20.30Oratorio di San Filippo NeriANDREA BACCHETTI pianoforteIN MEMORIAM SILVIO OMIZZOLO E GUIDO ALBERTO FANOMusiche di Bach, Fano, Omizzolo, Hasse, Scarlatti

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MIco musica insieme contemporanea

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marzo 2015 lunedì ore 20.30Oratorio di San Filippo NeriFONTANAMIX ENSEMBLEPSALMS AND NIGHT PRAYERSMusiche di Janulyté, Kancheli, Avital

aprile 2015 lunedì ore 17Conservatorio “G.B. Martini”CAMINAR Musiche, film, testimoni, attorno a Luigi NonoIncontro con Maddalena Novati, Marco Mazzolini e Gianni Di Capua

ore 19 ENZO PORTA violinoregia del suono a cura della Scuola di Musica Elettronica del ConservatorioMusiche di Nonoin collaborazione con il Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna

aprile 2015 lunedì ore 20.30Oratorio di San Filippo NeriFONTANAMIX ENSEMBLEVOCI DELLA SCUOLA DI TEATRO “ALESSANDRA GALANTE GARRONE”Anna Maria Sarra sopranoFrancesco La Licata direttore…AND THEY BEGAN SINGINGMusiche di Nono, Olivero, Agostini, Schoenberg

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L’edizione 2015 di Musica Insieme COntemporanea – la decima – corre sul filo della memoria. Per essere esatti: della memoria condivisa, legata alla tragedia dell’Olocausto, come pure alla Resistenza e alla guerra di Liberazione. Un tema que-sto con il quale le arti hanno cominciato a confrontarsi di fatto quando gli eventi erano ancora in corso, gli artisti stessi spesso coinvolti personalmente in quegli accadimenti. È il caso di Olivier Messiaen e del suo Quatuor pour la fin du Temps, pagina giustamente celebre, che domi-na il programma del primo dei concerti in cartellone, il 27 gennaio, affidato ai solisti di quello che è oggi ufficialmen-te l’ensemble in residenza di MICO, il FontanaMIXensemble. Ed è il caso del concerto finale della rassegna, il 20 aprile, che si concluderà infatti con A Survivor from Warsaw di Arnold Schoenberg, breve ma intenso oratorio scritto dall’autore in lingua inglese (dagli Stati Uniti dove si era ormai definitivamente trasferito) nel 1947, altro capo del filo della memoria di cui si diceva. Un filo composito, ovviamente. Un

Musica resistente

filo che nasce dall’intreccio di molti fili diver-si, come d’altronde si addice a una rasse-gna che vuol dare della contemporaneità una visione ampia e diversificata. Ecco quindi l’ordito greco del secondo appun-tamento, quello del 10 febbraio, sottoli-neato da un titolo fortemente significativo: Anima. Francesco La Licata, animatore e co-fondatore del FontanaMIXensemble, dirigerà il DissonArt Ensemble, compa-gine con base a Salonicco, in un program-ma tutto focalizzato su pagine di com-positori greci, nel quale spiccano i nomi di Iannis Xenakis e Georges Aperghis, e che permetterà al pubblico di scoprire una produzione tra le più interessanti nel contesto della nostra modernità. Sul tema della memoria, questa volta però quella intima, personale, persino privata, tornerà il flautista e performer siciliano Manuel Zurria per il terzo concerto della rasse-gna, il 9 marzo. Il titolo del suo recital, Landscape with Tears, allude alle celebri pavane che John Dowland, uno dei pro-tagonisti della scena musicale elisabettia-na, nel 1604 riunì nella raccolta intitolata

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MIco musica insieme contemporanea

appunto Lachrimae, e che in questo pro-gramma saranno interpolate da pagine contemporanee, nelle quali troverà posto l’elettronica, sia dal punto di vista sonoro e musicale, che dell’immagine riprodotta. Il filo della memoria storica riprende poi il 18 marzo con il recital di Andrea Bacchetti, pianista che ha saputo ritagliarsi un suo spazio grazie ad un’attenta ricerca ai bordi e spesso al di là dei confini del repertorio. Tant’è che anche questo suo recital sarà un’interessante occasione per ascoltare pagine davvero rare, come quelle di Silvio Omizzolo e Guido Alberto Fano, due auto-ri i cui destini sono diversamente legati alle traversie delle persecuzioni razziali e della Resistenza, ma ci rimandano anche alla storia della grande scuola pianisti-ca italiana, nella quale sovente interpre-te e compositore erano due facce della medesima medaglia. Al quartetto d’archi sarà dedicato, poi, il quinto appuntamento di MICO (30 marzo). Psalms and Night Prayers, questo il titolo, che fonde insieme le due prime pagine in programma: Night Prayers di Giya Kancheli e Psalms di Justé

Janulyté, compositrice lituana della quale in chiusura verrà presentata la prima ese-cuzione assoluta di una nuova versione del suo Sandglasses. Con tre dei concerti in cartellone, MICO contribuirà dunque al progetto Resistenza Illuminata, che riu-nisce le principali rassegne bolognesi sotto il segno del Teatro Comunale in un omag-gio a Luigi Nono ed alla Resistenza nel 70° anniversario della Liberazione. In linea con questo intento celebrativo, il 20 aprile Musica Insieme allaccerà una nuova col-laborazione con il Conservatorio “G.B. Martini” (l’impegno per la formazione dei giovani sempre al centro dei nostri pro-grammi), dedicando l’intera giornata finale di MICO alla riflessione sulla figura di Luigi Nono, con le testimonianze storiche di chi ne ha documentato e raccolto l’eredità artistica, e l’esecuzione del suo La lonta-nanza nostalgica utopica futura ad opera di un grande maestro della contemporanea qual è il violinista Enzo Porta, per accom-pagnare poi idealmente il pubblico dagli spazi del Conservatorio all’Oratorio San Filippo Neri per il concerto finale di MICO.

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27 gennaio 2015 martedì ore 20.30 Oratorio di San Filippo Neri

FONTANAMIX ENSEMBLEMarco Ignoti clarinetto

Valentino Corvino violino e viola

Sebastiano Severi violoncello

Stefano Malferrari pianoforte

Stefano Malferrari

Valentino Corvino

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…LA FIN DU TEMPS

Betty Olivero Per viola per viola (1993)

Olivier Messiaen Quatuor pour la fin du Temps per clarinetto, violino, violoncello e pianoforte (1940-41)

Improvisation d’après Messiaen in stile klezmer per quartetto

L’inaugurazione di MICO 2015, che avrà luogo non a caso nel Giorno della Memoria, non può che legarsi profondamente alla seconda guerra mondiale e all’Olocausto: anzi la pagi-na che domina il programma di questo concerto, il Quatuor pour la fin du Temps di Olivier Messiaen, ne costituisce addirittura una testimonianza dall’interno, nato com’è nel campo di concentramento di Görlitz, in Polonia, il 15 gennaio 1941. Un concerto all’aperto, sotto la neve, per il quale a Messiaen – che era prigioniero di guerra in quanto militare dell’e-sercito francese – viene chiesto di comporre un brano. Può contare su tre prigionieri: il clarinettista Henri Akoka, il violinista Jean le Boulaire ed il violoncellista Étienne Pasquier. A loro si aggiungerà lo stesso compositore seduto dietro un pianoforte di fortuna, malandato e vecchio, così come il violoncello, che di corde ne ha solo tre. Il riferimento all’Apocalisse di Giovanni, cui allude il titolo, unisce dolore e speranza, morte e rinascita. Commento a margine del capolavoro di Messiaen sarà l’improvvisazione in stile klezmer, che verrà realizzata utilizzando gli stessi materiali del Quatuor. Di tutt’altra natura Per viola, il lavoro della compositrice israeliana Betty Olivero, pagina di virtuosismo, nella quale le possibilità della viola – dal particolare timbro alla tecnica esecutiva, all’estensione dal grave all’acuto – vengono esplorate persino al di là dei limiti apparenti dello strumento.

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10febbraio 2015 martedì ore 20.30 Oratorio di San Filippo Neri

DISSONART ENSEMBLEYannis Anissegos flauto

Alexandros Stavridis clarinetto

Theodor Patsalidis violino

Chara Seira viola

Vasilis Saitis violoncello

Ioannis Chatzis contrabbasso

Lenio Liatsou pianoforte

Francesco La Licata direttore

DissonArt Ensemble

in collaborazione con

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ANIMA

Panagiotis Kokoras Crama per ensemble (2006)

Vassos Nikolaou Anima per ensemble (2010)

Mihalis Lapidakis Adieu per ensemble (2009)

Iannis Xenakis Ikhoor per trio d’archi (1978)

Georges Aperghis Mouvement pour quintette

per clarinetto, violino, viola, violoncello e pianoforte (1975)

Programma tutto sotto il segno della musica contemporanea greca questo proposto dal DissonArt Ensemble. Una contemporaneità indagata a partire, per così dire, dalle sue origini, e cioè dalla produzione di quello Iannis Xenakis che è stato tra i grandi protagonisti della scena europea del secondo Novecento. Classe 1922, Xenakis in realtà fin dal 1948 vivrà a Parigi, città che lo accoglierà esule (fuggiva infatti alle persecuzioni che colpirono gran parte dei partigiani greci dopo la guerra), e francese diverrà d’adozione. Sorte che, almeno per quanto riguarda la patria d’elezione, sceglierà anche Georges Aperghis (classe 1945), che oggi in Francia vive ed opera e che di Xenakis è stato allievo. Tutti più giovani gli altri compositori in programma, e di diversa formazione. All’elettronica s’ispira il lavoro di Panagiotis Kokoras, fonte che lo spinge ad utilizzare anche gli strumenti musicali “tradi-zionali” in modo non ortodosso. Vassos Nikolau, poi, nel suo Anima costruisce un’archi-tettura sonora nella quale sezioni più dense, spesso marcate ritmicamente, si susseguono ad altre meno complesse. Diaristica in senso proprio la pagina di Mihalis Lapidakis. Il titolo ci dice appunto che si tratta della prima annotazione in questo suo personale diario musi-cale, una prima annotazione, come si ascolterà, già ricca di speciali suggestioni.

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MANUEL ZURRIA flauto e video

video footage di Paola Marangolo e Ariele Zurria

9 marzo 2015 lunedì ore 20.30 Oratorio di San Filippo Neri

Manuel Zurria

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LANDSCAPE WITH TEARS

Rytis Mazulis Puja per flauto e sei flauti su nastro (2011)

John Dowland Lachrimae Antiquae

György Kurtág Ligatura – Message to Frances Marie versione per flauto e doppio coro di flauti su nastro (1991)

John Dowland Lachrimae Gementes

Mary Jane Leach Dowland’s Tears per flauto e dieci flauti su nastro (2011)

John Dowland Lachrimae Tristes

Peter Eötvös Derwishtanz per flauto e tre flauti su nastro (1994)

John Dowland Lachrimae Antiquae Novae

William Basinski Variation #6: a movement in chrome primitive per fischio, richiamo per uccelli e nastro (2010)

John Dowland Lachrimae Amantis

Justé Janulyté Psalms per flauto basso e otto flauti bassi su nastro (2014)

John Dowland Lachrimae Verae

Matthew Shlomowitz Left, Right, Up, Down, Pogo per flauto (2013)

Per questo programma, che si riallaccia a modo suo al filo rosso della memoria, Manuel Zurria parla di «un diario emotivo intorno a John Dowland, il compositore elisabettiano che scrisse alcune delle pagine più commoventi della musica del suo tempo. Questo progetto esplora il mondo dei sentimenti, delle emozioni, del dolore e della tristezza». Accostati a riprese video («uno strumento meravigliosamente efficiente per esaltare le sensazioni e veicolare le emozioni»), i brani in programma (quelli di Mazulis, Leach e Shlomowitz dedi-cati allo stesso Zurria) lo vedranno protagonista assoluto di questa originale performance.

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Andrea Bacchetti

ANDREA BACCHETTI pianoforte

18 marzo 2015 mercoledì ore 20.30 Oratorio di San Filippo Neri

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IN MEMORIAM SILVIO OMIZZOLO E GUIDO ALBERTO FANO

Johann Sebastian Bach Toccata in mi minore BWV 914 Quattro Corali dal Quaderno di Anna Magdalena Suite francese n. 5 in sol maggiore BWV 816

Guido Alberto Fano Tema con Variazioni (1941) – Corale Variato (1942) Imago… (1933) – Solitudo (1933)

Silvio Omizzolo Due Studi sul trillo (1939-40)

Johann Adolf Hasse Larghetto dalla Sonata in sol

Domenico Scarlatti Sonata in do minore K 174 – Sonata in sol maggiore K 171 Sonata in mi maggiore K 162 – Sonata in la minore K 148 Sonata in si bemolle maggiore K 172

Ha collaborato con oltre cinquanta direttori e con le principali orchestre, ospite di Festival che vanno da Salisburgo a La Roque d’Anthéron, dal MITO di Milano e Torino a Ravello, e protagonista di pluripremiate incisioni: Andrea Bacchetti s’impone oggi come uno dei più interessanti pianisti italiani, sia per la costante ricerca tecnica e sonora, che per scelte di repertorio originali e profondamente meditate. Non a caso, nel suo recital per MICO ha scel-to due autori i cui destini si intrecciano con la storia della Seconda Guerra e dell’Olocausto: Silvio Omizzolo vide infatti la moglie Maria Rosa Crico imprigionata per essersi pronunciata pubblicamente contro la guerra, e il di lei fratello Carlo morire a Mauthausen ai primi di gennaio del 1945. Fano, a sua volta stimatissimo insegnante di pianoforte al Conservatorio di Milano, fu licenziato nel 1938 per le sue origini ebraiche, per poi rifugiarsi nel ’43 con la famiglia a Fossombrone e ad Assisi per sfuggire alle deportazioni naziste. Bacchetti inserisce coerentemente i loro lavori in una cornice delimitata dalle opere di Bach e Scarlatti, verso i quali proprio la scuola pianistica italiana ha mostrato una significativa predilezione.

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30 marzo 2015 lunedì ore 20.30 Oratorio di San Filippo Neri

FontanaMIXensemble

FONTANAMIX ENSEMBLELavinia Guillari flauto

Valentino Corvino violino

Anastasiya Petryshak violino

Corrado Carnevali viola

Sebastiano Severi violoncello

Antonello Raggi regia del suono

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PSALMS AND NIGHT PRAYERS

Justé Janulyté Psalms_cellos per violoncello ed elettronica (2008)

Giya Kancheli Night Prayers per quartetto d’archi (1992)

Yuval Avital Dimdum! per flauto basso (2010)

Justé Janulyté Sandglasses (2015) nuova versione per quartetto d’archi e live electronics PRIMA ESECUZIONE ASSOLUTA

La compositrice lituana Justé Janulyté ha composto i suoi Salmi per violoncello su com-missione dello Huddersfield Contemporary Music Festival nel 2008. In essi l’esecuzione dal vivo della partitura viene sincronizzata con delle versioni diverse registrate in preceden-za. L’esito è quello di realizzare una sorta di variazione verticale di voci diverse ma simili, voci strumentali che s’immagina stiano cantando salmi o mantra o preghiere. Insomma, una sorta di polifonia in cui il testo è suggerito, ma non reso esplicito. Alla preghiera si è ispirato anche Giya Kancheli, componendo un intero ciclo dal titolo Life without Christmas, del quale Night Prayers è la quarta parte. Qui la parola “preghiera” è intesa nel suo senso più esteso, il compositore georgiano interrogandosi sul significato della presenza di Dio nella storia umana. “Dimdum” in ebraico vuol dire crepuscolo. Yuval Avital, israeliano, ha voluto dedicare a tutte le sfumature emotive legate a questo particolarissimo momento della giornata questa sua opera del 2010, muovendosi, com’è uso fare, incrociando tra-dizione (Dimdum! riprende elementi cari alle sonorità mediterranee) e sperimentazione. Infine, il concerto si chiude con la prima esecuzione assoluta della versione per quartetto d’archi ed elettronica di Sandglasses, pagina tra le più eseguite di Justé Janulyté e che bene esemplifica, nella lenta espansione temporale delle linee, lo stile di questa compo-sitrice.

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20 aprile 2015 lunedì ore 17 Conservatorio “G.B. Martini”

Biblioteca del Conservatorio Esposizione di documenti cartacei sulle opere trattate

Sala RespighiIncontro con

Maddalena Novati Presidente NoMus – Centro Studi e Ricerche sulla musica del '900

Le tecniche di ripresa audio delle opere di Nono e il lavoro di restauro dell’Archivio di Fonologia

Marco MazzoliniResponsabile di produzione Universal-Ricordi

Analisi e riflessioni intorno a Diario Polacco e Risonanze

Gianni Di CapuaRegista, sceneggiatore e curatore di programmi televisi-vi, film, documentari d’arte e riprese teatrali. Docente al DAMS Università di Udine, è socio fondatore dell’associa-zione documentaristi italiani DOCit

Presentazione di opere filmiche sui lavori di Luigi Nono, da A Floresta a Prometeo

Centro Studi e RicercheDipartimento di Nuove Tecnologie e Linguaggi MusicaliDipartimento di Teoria, Analisi, Composizione e Direzione

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CAMINAR

Luigi Nono La lontananza nostalgica utopica futura Madrigale per più “caminantes” dedicato a Gidon Kremer per violino solo e otto nastri magneticiENZO PORTA violinoregia del suono a cura della Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio

Nella giornata realizzata in collaborazione con il Conservatorio cittadino, la musica e la rifles-sione sull’opera di Luigi Nono si intrecciano in diversi momenti dedicati: nel pomeriggio, in Sala Respighi, testimoni diretti come Maddalena Novati, Marco Mazzolini e Gianni Di Capua illustreranno il percorso compiuto con Luigi Nono, allargando poi l’orizzonte su come il loro cammino sia proseguito alla luce di quelle esperienze. Alle 19 gli spazi e i passaggi del mede-simo Conservatorio saranno animati da un’opera di Nono, La lontananza nostalgica utopica futura, che fa proprio dell’esplorazione dello spazio uno dei tratti più affascinanti. Il rapporto tra Nono e la musica antica poi è stato strutturale in tutto il suo percorso, e questo Madrigale per violino solo ed elettronica incarna perfettamente tale riferimento. Fra i suoi lavori più spirituali, fu dedicato inizialmente a Gidon Kremer, e verrà qui eseguito da Enzo Porta, già collaboratore dello stesso Nono, del quale è interprete raffinato e sensibile. L’elettronica – curata appunto dagli studenti della Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio – si dirama nei vari contesti di uno spazio particolare come il corridoio centrale della scuola, esaltandone le risonanze, i riverberi e le suggestioni, alla ricerca di quello spirito originale che abitava la composizione.

20aprile 2015 lunedì ore 19 Spazi e passaggi del Conservatorio “G.B. Martini”

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20 aprile 2015 lunedì ore 20.30 Oratorio di San Filippo Neri

FONTANAMIX ENSEMBLEVOCI DELLA SCUOLA DI TEATRO “ALESSANDRA GALANTE GARRONE”Anna Maria Sarra soprano

Francesco La Licata direttoreScuola di Teatro "Alessandra Galante Garrone"

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…AND THEY BEGAN SINGING

Luigi Nono Polifonica-Monodia-Ritmica per ensemble (1951)

Betty Olivero Serafi’m per voce ed ensemble (2002)

Andrea Agostini In forma di canzone d’amore per ensemble e elettronica (2015) (nell’ambito del Progetto “EXITIME/Formazione e Ricerca”)

Arnold Schoenberg A Survivor from Warsaw (1947) versione per voci e ensemble di Francesco La Licata (nell’ambito del Progetto “EXITIME/Formazione e Ricerca”)

ll progetto EXITIME/Formazione e Ricerca si concretizza quest’anno nell’aver conferito al giovane compositore Andrea Agostini una residenza creativa e nell’aver realizzato una collaborazione produttiva con la Scuola di Teatro “Galante Garrone”. È questo il fil rouge che lega i brani in programma, riannodando peraltro le fila, attraverso Un sopravvissuto di Varsavia, con la traccia principale, che corre lungo tutto il festival: la memoria della Guerra e dell’Olocausto. Così se il capolavoro schoenberghiano è opera calata nella Storia, Seraf’im di Betty Olivero ci riporta nella dimensione della spiritualità. Storia e spiritualità legate in questo caso proprio dalla riflessione sui temi del sacro, che innervano entrambe le partiture. Agostini, da parte sua, fa della Resistenza il punto di partenza di una comples-sa meditazione, in cui politica e passione, memoria e oblio si riuniscono. «La mia simpatia – dichiara – va a chi scrive, a chi studia, a chi discute, a chi prova a capire, a lottare senza armi e senza violenza, a costruire pace senza chinare la testa: si può chiamare resistenza? Non lo so. Ma qui e ora provo a scavare nel grumo di passioni, cinismi, utopie e contrad-dizioni che mi porto dentro, e nel terrore di ciò che può succedere se solo ci si distrae un attimo; forse vi rinverrò una briciola di senso, un angolo dal quale guardare, una scintilla che mi aiuti a capire qualcosa: magari, chissà, in forma di canzone d’amore».

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SEDI DEI CONCERTI

Tutti i concerti si terranno presso l’ORATORIO DI SAN FILIPPO NERI (Via Manzoni, 5 - Bologna) ad eccezione di CAMINAR, lunedì 20 aprile alle 17 e alle 19, che avrà luogo negli spazi del CONSERVATORIO “G.B. MARTINI” (Piazza Rossini, 1 - Bologna)

INFORMAZIONI PER L'ACQUISTO DEI BIGLIETTI

I biglietti saranno in vendita presso l’ORATORIO DI SAN FILIPPO NERI il giorno del concerto a partire dalle 19.All'atto dell'acquisto dei biglietti per MICO sarà possibile ritirare la "Resistenza Illuminata Card", che dà diritto a uno sconto su tutte le manifestazioni a pagamento del progetto "Resistenza Illuminata".

PREZZI:Posto unico € 10

Abbonati Musica Insieme, studenti Università e Conservatorio e possessori "Resistenza Illuminata Card" € 7

L'ingresso a CAMINAR (20 aprile 2015, Conservatorio "G.B. Martini") è gratuito

Per informazioni: Segreteria di Musica InsiemeTel. 051 271932e-mail [email protected]