20
Mensile redatto dalla comunità Parrocchiale N.S. di Lourdes di Trapani Reg.Trib. di Trapani n.245 del 5/7/96 Giugno 2013 - n.7 anno XXI edificheremo La Chiesa con edificheremo La Chiesa con la verità nella carità la verità nella carità

Stella Polare - giugno 2013

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Nostra Signora di Lourdes

Citation preview

Mensile redatto

dalla comunitàParrocchiale

N.S. di Lourdesdi Trapani

Reg.Trib. di Trapani

n.245 del 5/7/96

Giugno 2013 - n.7 anno XXI

edificheremo La Chiesa con edificheremo La Chiesa con

la verità nella caritàla verità nella carità

Direttore Responsabile: Dr. Ubaldo Augugliaro

Vice Direttore: Claudio D’Aleo

Impaginazione Grafica:Salvatore Sillitti ([email protected])

Fotografie:Nicola Castiglione

Editore - Direzione - Redazione:Parrocchia “N.S. di Lourdes”

Mons.Gaspare AguannoVia Virgilio, 153 - 91100 Trapani

Tel./Fax 092327109 E-mail: [email protected]

Ci puoi trovare su: 

www.nostrasignoradilourdes.it

SOMMARIOn.7 anno XXI - Giugno 2013

Editoriale pag.1

Avanti con fiducia nell’attesa del nuovo Vescovo pag.2La resa dei conti dell’ “effetto Francesco” pag.3

Crisi e crescita nella visione socio-politica dell’oggi pag.4E’ nei momenti di crisi che i cristiani vengonochiamati in causa pag.5

Il Governo-Letta ha presentato il decreto del “fare” pag.6

90° Anniversario della fondazione pag.IL’organizzazione e il governo dell’Istituto pag.IILa Casa Maria SS.ma Immacolata di Trapani pag.IILa storia, la spiritualità e il carisma della congregazione pag.IIILe sedi dell’Istituto in Italia pag.IV

La politica e l’antipolitica e i risultati delleAmministrative 2013 pag.7

L’acquisizione della scrittura nei bambini pag.8

Un percorso di “Counseling” pag.9Uno sportello Informalavoro in Parrocchia pag.9Notre Dame de Lourdes e Santa Bernadette:tre conversazioni con François Vayne pag.10Mamma... che meraviglia! pag.11Fiocco Azzurro, l’ultima attività dell’anno pag.11La Madonna Nera di Oropa pag.12Appuntamenti Estivi 2013 pag.13Pelegrinaggio Parrocchiale N.S. di Lourdes “Sulle orme del Concilio” Settembre 2013 pag.13

LA PAGINA DEL DIRETTORE

PASTORALE

SOCIETA’

VITA COMUNITARIA

ECONOMIA

SUORE OBLATE AL DIVINO AMORE - Inserto

POLITICA

PSICOLOGIA

Reg.Trib. di Trapani n.245 del 5/7/96

EDITORIALE

1

Stella Polare - n.7 anno XXI - Giugno 2013

di Ubaldo Augugliaro

Sta per finire il mese di giugno, gli studenti sono invacanza, tranne coloro che sono impegnati negli esami dimaturità o di università. I genitori lavoratori affidano iloro figlioli ai centri estivi o ai “GREST” (anche nellaParrocchia Nostra Signora di Lourdes ce n’è attivo unogestito da personale qualificato). GREST significaGRuppo ESTivo ed è una proposta cristiana delle parroc-chie di città per un’estate che parli ai giovani ospiti anchedi Dio, di amicizia e di solidarietà. Con questo numeroanche la redazione di Stella Polare va in vacanza esospende le pubblicazioni fino al prossimo settembre. Civa con alcuni risultati editoriali interessanti. Stella Polarenel corso dell’anno, al rilevamento del 22 giugno, haregistrato quasi 10.000 lettori della versione on line, esat-tamente 9.987. A questi lettori, navigatori del web, biso-gna aggiungere, comunque, quelli che hanno ritirato laversione a stampa, la quale ha avuto una tiratura mensiledi 400 copie. Il nostro web master, il gestore del sitodella Parrocchia, l’ingegnere Vito Scuderi, che ringrazia-mo per la sua preziosa e gratuita collaborazione, all’ini-zio dell’anno corrente ha attivato un misuratore dei “visi-tatori” della rivista che registra anche la località da cuiessi si collegano con il nostro sito. Ebbene, “con vivasoddisfazione”, come direbbe il presidente Napolitanonella parodia di Crozza, abbiamo appreso che ci leggono,oltre che in molte città italiane, persino negli Stati Uniti,in Germania, Svizzera, Belgio, Olanda, Norvegia,Russia, Ucraina, ed altri ancora. La Parrocchia, dopoaver definito il programma delle attività e delle iniziativeper i prossimi mesi estivi, in questi giorni è impegnata apreparare i festeggiamenti della settimana che si conclu-derà il 16 luglio prossimo, in cui contemporaneamentesaranno celebrati tre importanti eventi. In primo luogo sicelebrerà la 18^ ed ultima apparizione della VergineMaria nella grotta di Lourdes a Bernadette. L’11, il 12 eil 13 luglio, a tal fine, la comunità parrocchiale saràintrattenuta dalle conversazioni di François Vayne, gior-nalista direttore di Lourdes Magazine, responsabile stam-pa del Santuario Notre Dame di Lourdes e delle relazionicon la stampa dell’UNITALSI, autore di alcuni importan-ti saggi. In secondo luogo si tireranno le somme dell’im-pegno della Parrocchia nell’Anno della Fede che si con-cluderà il prossimo 24 Novembre. Nell’occasione ci siinterrogherà se siamo riusciti ad assumere in pieno l’indi-cazione offertaci dal Santo Padre Benedetto XVI, con lasua lettera Apostolica “Porta Fidei”, con la quale l’Anno

della Fede è stato indetto con iniziodall’1 dicembre 2012, nel cinquantesimoanniversario dell’apertura del ConcilioEcumenico Vaticano II e nel ventesimoanniversario del Catechismo dellaChiesa Cattolica con il PonteficeGiovanni Paolo II (1992). La scelta delladata del 24 Novembre non è stata casua-le in quanto è il giorno in cui la Chiesacelebrerà la Solennità di Nostro SignoreGesù Cristo Re dell’Universo. In terzoluogo il 16 luglio sarà ricordato, anche, perché quest’an-no la Comunità parrocchiale ha compiuto il suo 40° com-pleanno. Nella rivista di questo mese non poteva passareinosservato uno storico traguardo per la società sportiva eper l’intera città di Trapani che insieme hanno conquista-to la più volte sfiorata promozione nella serie B di calcio.Ci congratuliamo per l’ammirevole sinergia posta inessere dalla famiglia Morace, dall’allenatore Boscaglia,dalla squadra e dalla tifoseria trapanese che ha sostenutoi suoi beniamini anche in lunghe e faticose trasferte.Stella polare, inoltre, presenta un commento sul risultatodelle consultazioni amministrative che hanno avutoluogo in molti capoluoghi italiani e in un centinaio dicomuni tra la fine di maggio e i primi di giugno. Si offrein particolare, riguardo la nostra provincia, l’elenco deidodici sindaci eletti. Al centro della rivista si trova lospeciale dedicato all’Istituto delle Suore Oblate al DivinoAmore, il quale nel corrente anno festeggia il 90° anni-versario della sua fondazione. Il dott. Franco Di Genovapresenta i servizi di contrasto al fenomeno della disoccu-pazione che saranno presto offerti dalla Parrocchiamediante l’istituzione dello Sportello InformaLavoro.C’è, inoltre, un breve servizio sull’impegno lodevole edinesauribile della signora Lilla Maltese e delle sue ami-che nell’azione di solidarietà del gruppo denominato“Fiocco azzurro”. Si pubblica integralmente la lettera delnostro Vescovo, amministratore apostolico, ArcivescovoMons. Alessandro Plotti, nella quale ci incoraggia a con-tinuare nel nostro impegno pastorale e ci invita a pregareper il nuovo vescovo che il Signore vorrà dare allaDiocesi di Trapani. Un grazie a Salvatore Sellitti e aLeonardo Riccobene i quali, con il loro gratuito impegno,consentono a Stella Polare di conservare la stima dei pro-pri lettori. [email protected]

La pagina del direttore

Maurilio Savona, 6 maggio 2013

Pastor

ale

2

Stella Polare - n.7 anno XXI - Giugno 2013

AvAnTI cOn fIDucIA In ATTEsA DEL nuOvO vEscOvO

La lettera ai fedeli della Chiesa di Trapani di S.E.Mons.Plotti

Carissimi,è trascorso un anno dalla mia venuta a Trapani comeAmministratore Apostolico. Era un momento di grandetensione. Il polverone mediatico aveva raggiunto toniinaccettabili.In questo clima delicato e difficile ho iniziato il mio servi-zio episcopale, cercando di essere segno e strumento dipacificazione, di speranza e di comunione.Ho imparato a conoscervi, ad apprezzare il vostro impe-gno pastorale e mi sono adoperato per mettere in atto ciòche il mandato del Papa mi aveva affidato di risolvere conprudenza ed equilibrio.A distanza di un anno posso dire che i problemi indicatimisono stati risolti, anche con il vostro affetto, con la vostracollaborazione e con la vostra adesione. Certo le feritenon si rimarginano così rapidamente come vorremmo e laconquista di un clima di comunione e di condivisione habisogno di tempi lunghi e di fatica, di conversione deicuori.Io, con tanta inadeguatezza e con tante lacune, ho cercatodi dare il mio modesto contributo, spendendo quelle ener-gie che il Signore mi ha lasciato, per il bene il futuro diquesta Chiesa.Vi chiedo di usare tanta misericordia nel giudicare il miooperato.Ora è giunto il momento di accogliere il nuovo Vescovo,che con un ministero incarnato e zelante sappia continuarequest'opera di pacificazione in un rilancio di evangelizza-zione. Quando verrà? Non lo so, molti se lo chiedono.Chi sarà? Sarà certamente colui che lo Spirito Santo sce-glierà per il bene di Trapani.È inutile fare pronostici di nomi e di tempi che spessohanno il sapore di chiacchiere, di pettegolezzi e di valuta-zioni puramente umane.Mi dispiacerebbe, -perché si metterebbe in crisi di preca-rietà ciò che abbiamo costruito- che in attesa di questoevento prevalessero disimpegno, attese sproporzionate e

rigurgito di individualismo.Ho parlato con il Nunzio Apostolico in Italia che comesapete ha il compito di predisporre la famosa "tema dinomi" e con il Segretario della Sacra Congregazione deiVescovi che ha poi il compito di perfezionare l'iter perpresentare al Santo Padre il candidato per la nomina. Mihanno confermato che c'è ancora tempo per la conclusionee che passerà tutta l'estate per avere finalmente il nuovoVescovo.Io sono sereno, porto avanti questa missione con gioia edentusiasmo, senza mettere limiti al mandato ricevuto.Quando la provvidenza deciderà il cambio vi assicuro cheper me sarà uno strappo doloroso, perché mi sono affezio-nato a questa terra e a questo popolo e abbandonarlo saràper me !asciarvi qui un pezzo importante del mio cuore.Andiamo avanti con fiducia e con determinazione.Lasciamo da parte l'esercizio del "totovescovo". Quandoil Signore vorrà manifestare la sua volontà l'accoglieremocon spirito di obbedienza e disponibilità. Restiamo uniti eoperosi per il bene di questa Chiesa trapanese che meritadignità, credibilità e unità.Vi benedico con gli auguri più fraterni.

La nomina non è imminente, spiega l'Amministratore Apostolico in una lettera ai presbiteriAd un anno dal suo arrivo in Diocesi (si è trasferito a Trapani definitivamente il 6 giugno scorso)

l’amministratore apostolico Alessandro Plotti ha voluto mettere nero su bianco un bilancio del percorso vissuto insieme alla Chiesa trapanese in questi dodici mesi rivolgendo ai presbiteri e diaconi della Diocesi

un invito accorato ad evitare inutili pronostici e pettegolezzi - tra l’altro spesso basati su chiacchere assolutamente inattendibili - chiarendo nei particolari, com’è nel suo stile franco e sobrio,

a che punto è l’iter per la nomina del nuovo vescovo di Trapani.

PastoraleStella Polare - n.7 anno XXI - Giugno 2013

3

LA REsA DEI cOnTI DELL'"EffETTO fRAncEscO"

Recensioni dal Web a cura di Giovanni Riccobene

C’è un «effetto Francesco» e in tanti,commossi dagli appelli del nuovoPapa ad affidarsi senza riserve allamisericordia divina, molti «lontani»sono tornati in chiesa, spesso dopotanti anni, e si sono confessati. Da alcuni mesi sono tanti aneddoti diquesto genere, non solo in Italia, rac-contati da sacerdoti o religiosi, eanche da autorità ecclesiastiche, esono stati verificati questi effetti inambienti dove non ce lo saremmomai aspettati.

Un’indagine promossa da vari entispecifici di rilevamento a campione,intesa a trasformare le impressionianeddotiche sull’effetto Francesco inun dato statistico , ha permesso diottenere dei dati rappresentativi e suf-ficienti. Sono stati intervistati, a titolodi controllo, anche laici cattoliciimpegnati in una specifica comunitàe un piccolo numero di religiose. Tra i sacerdoti e religiosi il 53% haaffermato di avere riscontrato nellapropria comunità un aumento dellepersone che si riavvicinano allaChiesa o si confessano, aggiungendoche queste persone citano esplicita-mente gli appelli di Papa Francescocome ragione del loro riavvicinamen-to alla pratica religiosa. Nel 43,8% diquesti casi l’aumento di fedeli è defi-nito come consistente, superiore al25%. Lo notano di più i religiosi(66,7%) rispetto ai sacerdoti diocesa-ni (50%). E per il 64,2% del campio-ne l’aumento riguarda particolarmen-te le confessioni.

E’ stato condotta la stessa indagineanche su un campione di oltre cin-quecento laici cattolici. Percepisconol’effetto Francesco meno dei sacerdo-ti e religiosi, che sono impegnatidirettamente nei confessionali. Ma unsignificativo 41,8% dei laici si èaccorto dell’effetto di ritorno allaChiesa motivato dagli appelli di PapaFrancesco, che sembra dunque esserevisibile, per così dire, anche a occhionudo. Il 17,7% dei laici dichiara spe-cificamente di avere rilevato unaumento di coloro che si confessanonella propria comunità. Per quantopoi il numero di religiose che hannorisposto sia modesto, questo primodato indica che le suore si sonoaccorte del fenomeno in modo mas-siccio: 81,82%.

I dati sono, nei limiti dell’indagine,molto significativi. Un effetto rileva-

to da oltre metà di uncampione è un feno-meno non solo esi-stente ma di granderilievo. Non è tantoimportante che il 47%dei sacerdoti e religio-si non riscontri l’effet-to. I fenomeni socialipercepiti dall’unani-mità o quasi di chirisponde a un questio-nario sono pochissimi.Né si potrebbe soste-nere che gli intervista-ti hanno scambiato ilconsueto aumento difedeli e penitenti aPasqua per un effettolegato a PapaFrancesco.

Agli intervistati è stato chiesto spe-cificamente di rispondere solo conriferimento a fedeli che motivasserospecificamente il loro ritorno allaChiesa con gli appelli del nuovoPontefice, e il questionario era strut-turato in modo da indurli a paragona-re la Pasqua 2013 a quelle degli anniprecedenti, non ad altri periodi del-l’anno liturgico. Se cercassimo di tradurre il dato intermini numerici e su scala nazionale,con riferimento a metà delle parroc-chie e comunità, dovremmo parlaredi centinaia di migliaia di personeche si riavvicinano alla Chiesa acco-gliendo gli inviti di Papa Francesco.Un effetto massiccio e perfino spetta-colare.

Naturalmente, l’effetto Francesco èanche un effetto Ratzinger: moltiaffermano spontaneamente di esserestati commossi e scossi anche dallarinuncia di Benedetto XVI. E l’effet-to andrà verificato alla prova deltempo.

Potrebbe trattarsi di quella che isociologi chiamano effervescenzareligiosa, che non sempre è di lungadurata. Tuttavia, fin da ora possiamoaffermare che non si tratta di impres-sioni e di aneddoti, ma di numerireali. Emerge così, attraverso la “let-tura teologica” dei primi giorni dipontificato un Pontefice anzituttomissionario, volto cioè a metteretutto e tutti, nella Chiesa, al serviziodella missione di riportare alla fedecoloro che l’hanno perduta o rifiutataoppure non l’hanno mai incontrata. IlPapa si propone così di andare a

incontrare gli uomini e le donne dovevivono, nelle famose “periferie” chenon sono soltanto le zone disagiatedelle grandi città, ma tutti i luoghidove vivono persone che soffrono oche magari hanno molti beneficimateriali ma, non avendo la fede, nonpossono sentirsi felici.

Ma è in genere in tutta la ChiesaCattolica “nel mondo” che aumen-tano i cattolici e le vocazioniI cattolici sparsi nel pianeta sono inaumento e sono passati, dal 2010 al2011, da 1.196 a 1.214 milioni, conun aumento relativo dell’ 1,5%. Unacrescita che risulta di poco superiorea quella della popolazione della Terra(1,23%), e che fa quindi dire agli sta-tistici che la presenza dei cattolici delmondo è risultata “sostanzialmenteinvariata” (17,5%). Lo si apprendeall’Annuario statistico ecclesiale2011 , insieme a quello Pontificio2013, presentato recentemente a PapaFrancesco , da cui si possono desu-mere le novità relative alla vita dellaChiesa cattolica nel mondo, nel corsodel 2012 e fino all’elezione delPontefice.

Dopo aver notato che nel 2012 sonostate erette 11 nuove sedi vescovili, 2ordinariati personali, 1 vicariato apo-stolico e 1 prefettura apostolica, l’a-nalisi territoriale delle variazioni nelbiennio, mostra un aumento del 4,3%di cattolici nell’Africa, che ha inveceaccresciuto la sua popolazione del2,3%. Anche nel continente asiaticosi è registrato un aumento di cattolicisuperiore a quello della popolazione

(continua a pag.4)

4

Stella Polare - n.7 anno XXI - Giugno 2013

cRIsI E cREscITA nELLA vIsIOnE sOcIO-pOLITIcA DELL’OggI

di Bartolo RicevutoChe il sistema sia in crisi è sempre

più evidente, seppure alcuni pensierisi ostinino a far apparire il momentoche attraversiamo come un periodosuperabile. E' pur vero che le diffi-coltà vissute in periodi di crisi, vannoaffrontate per poter rientrare in quellecondizioni di normalità che le grandieconomie o i grandi statisti pianifica-no nel nostro mondo. Appare scontatauna analisi siffatta e si potrebbe direche sempre l'umanità ha alternatomomenti di crisi con momenti di cre-scita, in una visione machiavellicadella storia. Il pensiero cristiano dicealtro però riguardo alla politica ed allacura che si deve rivolgere all'umanità.E' la persona al centro di tutto e quindiè l'attenzione all'essere umano,inquanto tale, che si deve proiettareverso le condizioni esistenziali delprossimo. "Uomo in quanto animalepolitico", secondo la concezione ari-stotelica che si rivolge all'uomo qualeessere pensante. Ma proprio per ilsignificato di pensiero, si sviluppanella concezione cristiana la centralitàdell'uomo che lo mette, in quanto per-sona, all'attenzione di tutto. Avremmopotuto crescere meglio per i valori ed

il significato dell'essere, ma ciò nellanostra società avviene debolmente,nella dimenticanza e trascuratezza diquei valori che la nostra Fede propo-ne. Oggi si presenta una crisi econo-mica che coinvolge il mondo occiden-tale, con riflessi anche nelle altre cul-ture diverse dalle cosiddette societàcivili. "Pensare alla gente senza popu-lismi inconcludenti e dannosi" affer-ma il Cardinale Bagnasco presidentedella CEI. E se riflettiamo sulle parolesono significative di quell'approccioche si dovrebbe sostenere per avviareun cammino nuovo più significativoper una società che vuole crescere emigliorare. Consumismo e populismosono una sorta di panacea che soddi-sfa i bisogni materiali, oltre a ricon-durre le opinioni verso scontate solu-zioni di pensiero ma che,invero, nonrispecchiano la luce dell'intellettoumano. E' una luce di vita rivolta almiglioramento dell'essere e quindidegli altri, proprio per quella caritàche la fede cristiana sostiene. Aiutaregli altri per sostenere se stessi. "Amail prossimo tuo come te stesso" Unarivoluzione culturale, per come neglianni 60 quella generazione si voleva

liberare dagli orrori delle guerre e dalpeso di un conformismo inadeguato aitempi , è stata un'importante improntache si è data in quei periodi e forseanche una svolta. Però non è stata unaevoluzione di pensiero, proprio perl'impeto di cambiamento che quellagenerazione richiedeva, ma che poiha rivelato anche quella inadeguatezzatipica dell'esuberanza. Molto di queigiovani è stato strumentalizzato,molto è stato ricondotto a quella nor-malità cui prima mi riferivo. "No aideologie e logiche che ostacolino lavita" sono le parole di Papa Francescoin occasione della giornata"Evangelium vitae". Questo significavolere affrontare il disagio sociale cheviviamo con un richiamo forte a svi-luppare il pensiero sociale, con atten-zione sensibile verso l'umanità e dellaquale spesso si dimentica. Forse noicattolici dovremmo uscire da schemiabituali, per intraprendere un percorsoche ci possa far stare ancora più vicinial Signore, o forse potremmo incam-minarci verso una nuova Luce di spe-ranza cristiana

[email protected]

(2,0% contro l’ 1,2%). In America e in Europa si assistead una uguale crescita dei cattolici e della popolazione(0,3%). Nel 2011 il totale dei cattolici battezzati è cosìdistribuito per continente: 16,0% in Africa, 48,8% inAmerica, 10,9% in Asia, 23,5% in Europa e 0,8% inOceania.

Per quanto riguarda, invece, il numero dei vescovi nelmondo questo è passato, dal 2010 al 2011, da 5.104 a5.132, con un aumento relativo dello 0,55%, mentre lapresenza dei sacerdoti, diocesani e religiosi, nel mondo èaumentata nel tempo, passando nell’ultimo decennio dalle405.067 unità del 31 dicembre 2001 alle 413.418 del 31dicembre 2011 (+2,1%). Ma se la dinamica del numerodei presbiteri in Africa e in Asia risulta “alquanto confor-tante”, con un +39,5% e un +32,0%, l’America si mantie-ne stazionaria attorno ad una media di 122 mila unità.L’Europa, invece, prosegue nel suo trend negativo con unadiminuzione, nel decennio, di oltre il 9% nelle nuove ordi-nazioni. Positivi, comunque, i dati sugli aspiranti sacerdotiche nel mondo,(sia diocesani che religiosi) sono passati da112.244 nel 2001 a 120.616 nel 2011, con un incrementodel 7,5%. Anche qui soprattutto l’Europa appare in fortecrisi con un -21,7% delle vocazioni. “Di conseguenza, -nota l’Annuario - si osserva un ridimensionamento delcontributo del continente europeo alla crescita potenzialedel rinnovo delle compagini sacerdotali, con una quotache passa dal 23,1% al 16,8%, a fronte di un’espansionedei continenti africano e asiatico”.I diaconi permanenti sono in forte espansione sia alivello mondiale sia nei singoli continenti, passando com-

plessivamente da oltre 29.000 nel 2001 a circa 41.000unità dieci anni dopo, con una variazione superiore al 40per cento. Europa e America registrano sia le consistenzenumericamente più significative, sia il trend evolutivo piùvivace. I diaconi europei, infatti, poco più di 9.000 unitànel 2001, erano quasi 14.000 nel 2011, con un incrementodi oltre il 43 per cento. In America da 19.100 unità nel2001 sono passati a più di 26.000 nel 2011. Questi duecontinenti, da soli, rappresentano il 97,4 per cento dellaconsistenza globale, con il rimanente 2,6 per cento suddi-viso tra Africa, Asia ed Oceania. Il gruppo dei religiosiprofessi non sacerdoti è andato consolidandosi nel corsodell’ultimo decennio, posizionandosi a poco più di 55mila unità nel 2011. In Africa e in Asia si osservano varia-zioni del +18,5 per cento e del +44,9 per cento, rispettiva-mente.

Società

(continua da pag.3)

Che dei cristiani si incontrino perragionare insieme sulla società por-tando nel cuore la realtà della gente e icriteri della Dottrina sociale dellaChiesa, è qualcosa di cui tutti dovreb-bero semplicemente rallegrarsi. LaDottrina Sociale riporta i cristiani alleorigini, ovvero alla vocazione diPietro“chiamato ad attraversare ilmare del tempo, a camminare sulleacque fidandosi di Cristo senza maidistogliere gli occhi da Lui.

Ugualmente i cattolici impegnati inpolitica al giorno d’oggi devono esse-re nel mondo ma non del mondo, altri-menti rimarranno “incapaci di serviregli uomini.

È la sapienza della croce che haispirato e sostenuto, nelle diverse epo-che, la presenza dei cattolici nelle isti-tuzioni pubbliche e nel tessuto socialedel Paese; che ha contribuito in mododeterminante a costruire l’animadell’Italia prima ancora che l’Italiapolitica.

Ciò è avvenuto dopo l’unificazione, afronte di situazioni difficili e gravi,durante la ricostruzione del Paese, perl’elaborazione di un nuovo ordinecostituzionale, per la promozionedella libertà e lo sviluppo della societàitaliana e non è mancato neppure illoro “convinto apporto per l’aperturaverso un’Europa unita, e per la salva-guardia della pace nel mondo”.Questastoria è nota a tutti e sarebbe ingiustodimenticarla o sminuirla.

L’esperienza insegna da sempre che,in ogni campo, non sono l’organizza-zione efficiente o il coagulo di interes-si materiali o ideologici che reggonogli urti della storia e degli egoismi disingoli o di parti, ma la armonia delleanime e dei cuori, la verità e la forzadegli ideali.

La politica ha dunque, la grande e dif-ficile responsabilità di promuovere ilbene comune e in ciò la Chiesa lasostiene “riconoscendole la gravità delcompito, le conquiste di volta in voltaraggiunte per il bene della società, esostenendo con la forza della preghie-ra coloro che hanno abbracciato que-sto servizio con onestà e impegno.

L’assenteismo sociale è un peccato di

omissione, se si considerache il riconoscimento diGesù nell’Ostia Santa,comporta il riconoscimentonel fratello che soffre, cheha fame e sete, che è fore-stiero, nudo, malato, carce-rato,depresso o infeli-ce……

Il bene dell’umanità è qual-cosa che è dato dalla fede,che si rivela pienamente inGesù, che, in misura , èavvicinabile dalla ragionepensante e aperta. Fermorestando che non tutte leconcezioni riguardanti l’umanità sonoequivalenti sotto il profilo morale; daumanesimi differenti discendono con-seguenze opposte per la convivenzacivile.

Se si concepisce l’uomo in modo indi-vidualistico come oggi si tende, comesi potrà costruire una comunità solida-le dove si chiede il dono e il sacrificiodi sé?.

Il bene comune, comporta tutte ledimensioni che costituiscono l’uomo,quindi deve riconoscere anche la suaapertura a Dio, la sua dimensione reli-giosa. Quindi la la religione non è unproblema per la società moderna ma,al contrario, una risorsa e una garan-zia.

La Chiesa, da parte sua,non cerca pri-vilegi, né vuole intervenire in ambitiestranei alla sua missione, ma devepoter esercitare liberamente questasua missione.

Occorre chiarire poi il principio dilaicità dello Stato, inteso come auto-nomia della sfera civile e politica daquella religiosa ed ecclesiastica manon da quella morale. La laicità positi-va è dunque qualcosa che deve misu-rarsi con l’uomo per ciò che è in sestesso universalmente, cioè con la suanatura.

Riguardo al momento politico ed eco-nomico attuale,quanto più le difficoltàculturali e sociali sono gravi, i cristia-ni tanto più si sentono chiamati incausa per portare il loro contributospecifico, chiaro, e deciso, senza com-plessi di sorta e senza diluizioni ingiu-

stificabili, poiché l’uomo non è unprodotto della cultura, come si vuolefar credere dai Mass Media

In questo quadro, sul versante dell’eti-ca sociale, la Chiesa Cattolica italianaoffre una sensibilità e una presenzacostante che è sotto gli occhi di tutti enessuno la può, nella sua millenariastoria, onestamente negare.

I meriti della Chiesa in ambito socialenon devono però far perdere di vistaciò che possiamo definire una speciedi metamorfosi della natura umana ,ovvero la minaccia alle sorgenti stessedell’uomo: l’inizio e la fine della vitaumana, il suo grembo naturale che èl’uomo e la donna nel matrimonio, lalibertà religiosa ed educativa che ècondizione indispensabile per porsidavanti al tempo e al destino.

Se una società calpesta i principi nonnegoziabili finisce per non trovare piùle motivazioni e le energie necessarieper adoperarsi a servizio del vero benedell’uomo al punto che la nostraEuropa, come l’intero Occidentesegnato da una certa cultura radicalefortemente individualista, si trova datempo sullo spartiacque tra l’umano eil suo contrario.

In conclusione si definisce che il benecomune si realizza soltanto nellaverità e nella verità intera senza com-promessi e che i cristiani sono tenuti aportare a tutti il bagaglio dottrinale,morale e sociale che la loro fede ispiracon la coerenza della vita, con unentusiasmo capace di sprigionarequelle energie propositive che scopria-mo con commozione nei loro cuori.

5

Stella Polare - n.7 anno XXI - Giugno 2013Società

E’ nEI mOmEnTI DI cRIsI chE I cRIsTIAnIsOnO chIAmATI In cAusA!

di Leonardo Riccobene, accolito

Che ruolo hanno avuto, hanno e avranno i cristiani in politica e nella società nei periodi di disagio sociale come quello che stiamo vivendo?“ ”

La Commissione europea ha chiuso laprocedura d'infrazione contro l'Italia. Ildeficit eccessivo sarebbe stato “sensibil-mente” corretto. Una iniezione di fiduciaimprevista. Cullarsi sugli allori è impos-sibile. Nell'anno in corso la tassazione haraggiunto livelli record, quasi il 53,5%del PIL. Le tasse sul lavoro si attestanoal 42%. Ciò significa che paghiamo 38miliardi di tasse in più rispetto agli altricittadini dell'Euro zona. La causa di tuttociò è da ravvisarsi nell'aumento dellapressione fiscale. Da noi si attesta al44,6% del PIL cioè ben 2,4 punti in piùrispetto al 42,1% dei Paesi dell'Eurozona. Se però consideriamo il mancatogettito dell'economia sommersa, ecco chela pressione fiscale stimata balza oltre il53,4% del PIL. Un salasso. Il GovernoLetta s'è impegnato a proseguire lungo lavia del risanamento dei conti e delle rifor-me strutturali. L'Italia ha corretto il defi-cit per quello che è stato possibile fare mail clima di recessione e di crisi continuaad attraversare in lungo e in largo ilnostro Paese. Siamo fermi. La produzio-ne industriale segna un calo del - 4,6%rispetto ad aprile 2012. In calo anche ilPIL (-2,4% annuo) ed export (-1,9% nelprimo trimestre del 2013). Non solo.Nonostante tutti gli sforzi compiuti ildebito pubblico continua a salire. Adaprile 2013 si è attestato sui 2041,3miliardi di euro. Cioè +52,6 miliardi dieuro in più rispetto a dicembre scorso.Un gravame sui nostri conti che dovreb-be toccare il 132% nel 2014. Secondoalcuni analisti la nostra economia è desti-nata a rimanere in sofferenza per i prossi-mi 50 anni. Per altri la ripresa sarebbevicina ma occorrerebbe mettere subitomano alle riforme e puntare con decisio-ne verso il lavoro. Il lavoro rimane l'e-mergenza principale. Il vero dramma delnostro Paese è che vive nella morsa delladisoccupazione. La disoccupazioneaumenta e impedisce al Paese di crescere.Da noi è più facile perdere il lavoro cheguadagnarlo. Oggi si licenzia e si “taglia”con tanta, troppa facilità. Perdere il lavo-ro è la cosa più facile che possa succede-re. Ci facciamo male da soli. Il lavoromanca e non si vede neppure in prospetti-va. Il futuro è nebuloso. Le aziende chiu-

dono al ritmo di quattro al giorno.Manchiamo di appetibilità. Non siamocompetitivi come potremmo e dovrem-mo essere. Non siamo in grado di inter-cettare i finanziamenti europei. La Siciliatiene nel cassetto oltre 7 miliardi di fonditra contributi europei e statali che potreb-bero essere utilizzati nel territorio regio-nale. I fondi ci sono, mancano i progetti.Il che è davvero grave. Pochi desideranoinvestire da noi. Il fisco è troppo pesante,la burocrazia eccessiva. Nel “manufattu-riero” sono stati persi già 539 mila postidi lavoro. I nostri migliori cervelli vannovia. Una fuga senza precedenti. Il“made” in Italy è un ricordo, la produzio-ne industriale segna il passo, la pressionefiscale scoraggia qualunque iniziativa daqualunque parte provenga, gli imprendi-tori che ancora ce la fanno vanno altrove,dialogare con gli Istituti di Credito non èfacile. Non riusciamo a crescere. IlGoverno Letta è forse l'ultima possibilitàrimastaci per uscire dalla sabbie mobilinelle quali siamo piombati. Il decreto del“fare” potrebbe essere il primo segnale diuna svolta auspicata da più parti. Il futuronon aspetta. La gente neppure. Siamostanchi, sfiduciati, demoralizzati.Presente e futuro ci fanno paura in egualmodo. I consumi sono bloccati. Il prossi-mo aumento dell'Iva ( a luglio al 22%)rischia di peggiorare ancora di più lecose. Inevitabile che l'inflazione cali. Lagente non spende. I giovani imprenditoriminacciano di scendere in piazza e noncerto per bere un caffè. Fare impresa èquasi impossibile. L'edilizia è ferma. ICantieri sono chiusi. L'Italia ha la quotapiù alta d'Europa di giovani tra i 15 e i 29anni che non lavorano e non studiano.Dati che fanno rabbrividire. Secondol'Istat sarebbero stati due milioni duecen-tocinquanta mila nel 2012, pari al 23,9%del totale. Uno su quattro è a spasso.Sempre secondo l'Istituto di statisticavivrebbero in condizioni di disagio oltreotto milioni di persone. Nel 2012 è crol-lato il potere d'acquisto delle famiglie (-4,8%) e circa il 62,3% di esse avrebberidotto la spesa pure per acquistare gli ali-menti. Si risparmia pure a tavola. Il mat-tone è cercato sempre meno. Nessunopensa più a comprare una casa perchè tracosti eccessivi e tassazioni esageratecomprare oggi sarebbe una follia. Ingenerale gli italiani preferiscono andarein affitto o ristrutturare casa piuttosto checomprarne una nuova. Un po' quello cheaccade con l'auto. Anziché comprarneuna nuova si ripara fino a quando è possi-bile quella che già si possiede. Le venditedi immobili sono crollate del 6,3% tra il2012 e il 2013. Le Banche erogano il cre-

dito con difficoltà. Le imprese non assu-mono. Un quadro allarmante. Un effettodomino che rischia di travolgere ognicomparto della nostra economia.Piangersi addosso non serve a nulla.Bisogna investire nella Cultura, nelTurismo, nelle Infrastrutture, nella forma-zione, nella Innovazione, nella Ricercascientifica. Bisogna esitare progetti validifinalizzati a dare lavoro e capaci di inter-cettare i finanziamenti europei. Bisognasbloccare le grandi opere pubbliche e ria-prire i cantieri. Urgono politiche econo-miche serie per rimettere in moto i com-parti trainanti della nostra economia.Bisogna rendere più fertile e appetibile ilnostro tessuto imprenditoriale non sco-raggiando bensì invogliando chiunquevolesse investire da noi. La Sicilia devesvegliarsi dal torpore e creare ricchezzaattraverso il turismo, la cultura, la ricercascientifica, il vento, il mare, i beni cultu-rali, l'enogastronomia. A Trapani biso-gnerebbe pensare ad una metropolitanamoderna e funzionale che colleghi ilcapoluogo ai centri viciniori più impor-tanti. Bisogna puntare con decisione sulpotenziamento del Porto, dell'Aeroportoe dell'Università per trarne ogni vantag-gio possibile ai fini della crescita occupa-zionale, socio economica e culturale delterritorio. La città di Trapani non può nonguardare ai Paesi del Bacino delMediterraneo. Anche attraverso le auto-strade del Mare si potrebbero porre inessere con quei popoli, quelle culture equelle economie importanti sinergie dispessore economico, turistico, culturale.Una idea: Consorzio Universitario dellaprovincia di Trapani, Polo territoriale uni-versitario della provincia di Trapani eFondazione Orestiadi di Gibellinapotrebbero attivarsi in tal senso studiandoe ponendo in essere gli opportuni presup-posti per una collaborazione proficua conquei Paesi anche grazie a Corsi di laureamirati e indirizzi di studio ad “hoc”.Servono come il pane professionisti ingrado di occuparsi della valorizzazione edello sviluppo del nostro territorio parten-do dalla capitalizzazione delle nostrerisorse e delle nostre ricchezze. A Trapanibisognerebbe occuparsi seriamente delverde pubblico e del manto stradale.Servirebbe un Teatro d'avanguardia allo-cato in aree opportune. Si dovrebbe inve-stire con più continuità nella Vela e neglisport acquatici, nei servizi in generale,nell'artigianato, nella formazione, nell'a-gricoltura, nella pesca, nel turismo, nelleautostrade del Gusto collaborando conquanti più Paesi possibili importando edesportando cultura enogastronomica nonsolo mediterranea.

6

Stella Polare - n.7 anno XXI - Giugno 2013

IL gOvERnO LETTA hA pREsEnTATOIL DEcRETO DEL “fARE”

di Claudio D’Aleo

Econ

omia

In 80 articoli incentivi alle imprese che investono e soldi a Scuole e Università.Si pensa a bollette elettriche meno care di circa 550 milioni di euro“ ”

Questo per le Suore Oblateal Divino Amore è un annodi grande gaudio perché sifesteggia il 90° anniversa-rio della fondazione aMonreale della loroCongregazione che inizial-mente prese il nome di“Società delle Suore Oblatedel Divino Amore”.Il 17 gennaio 1923 è la datain cui si costituì ed ebbecosì l’effettivo inizio la pre-senza e l’opera tangibiledell’Amore di Dio tra noi, aTrapani, in provincia, aRoma, nella nostra Sicilia enel continente americano,in particolare a favore dellepersone più bisognose diassistenza. La fondazione dell’Istitutoè stata opera di MadreMargherita Diomira Crispi,nata a Partinico e nipote delfamoso Francesco Crispi,più volte capo del Governodel Regno d’Italia, assiemead altre due Pre-Novizie,Adele De Simone e RosariaDi Cristina,che insiemehanno dato il via ad “un

cammino di perfezione basato sullo

spirito proprio di Amore: Adorazione,

Riparazione e Apostolato” accompa-gnato in ogni momento dalla DivinaProvvidenza in aiuto dei bisogni dellospirito e della vita quotidiana delpopolo di Dio. La Congregazionedelle Suore Oblate al Divino Amoreha cominciato così i suoi primi passiin Sicilia, con l’aiuto del santo vesco-vo Mons. Antonio AugustoIntreccialagli (1852-1924), arcivesco-vo di Monreale (dichiarato Venerabile

da S.S. Giovanni Paolo II con decreto

del 22.1.1991). Inizialmente l’Istitutoebbe sede nei locali della Chiesa diSan Castrense a Monreale, ma presto

si trasferì alla “Badiella”, dove ancoraoggi si trova la “Casa Madre” dettaappunto “La Badiella”.A MadreMargherita giunsero in quel tempodiverse richieste di fondazioni e leprime ad essere accettate sono statequelle in Sicilia. Tra il 1924 e il 1930,nacquero così le prime Case aMonreale, ad Alcamo, a Mazara delVallo, a Valderice e a Partinico. Solosuccessivamente sono sorte quelle diMarsala e Trapani. Le fondazioni con-tinuarono poi a Roma e infine inAmerica. Oggi, infatti, laCongregazione, di Diritto Pontificio,oltre che in Italia, è presente, con pro-pri istituti e con numerose e varie

opere educative e sociali,nel Nord, nel Centro e nelSud del continente ameri-cano. Essa è dedita all’a-zione apostolica e intendeessere nella Chiesa unafamiglia di cristiane consa-crate alla SantissimaTrinità, impegnate a testi-moniare con la preghiera ele opere l’Amore di Dioper chi soffre e ha bisognodi aiuto, mettendo a fruttol’eredità lasciata dallaMadre Crispi, cioè il cari-sma di amore e oblazioneverso Dio e verso il prossi-mo. Le religiose, pertanto,si dedicano a varie attivitàsecondo la specificità dellesingole loro “case”. Intalune realtà si impegnanonell’educazione e nell’i-struzione della gioventù edell’infanzia, spesso lavo-rando in forma integratacon i genitori, costituiti incomitato con cui si orga-nizzano molti eventi cultu-rali e religiosi. Sono impe-gnate diffusamente anchenella formazione degli

Oblati Laici al Divino Amore, personeche vogliono vivere la spiritualitàdelle Religiose Oblate pur appartenen-do al mondo laico. Curano altresì laformazione spirituale degli insegnantilaici e dei genitori e la creazione diluoghi adatti per fare EserciziSpirituali, per la accoglienza deisacerdoti, di comunità religiose, digruppi di bambini e di giovani chevogliano trovarsi con Gesù nella pre-ghiera e nella contemplazione. Lesuore sono impegnate anche nellaevangelizzazione facendo formazionecatechistica, pastorale giovanile, aiutonella animazione parrocchiale e visiteagli ammalati e bisognosi.

RIcORRE IL 90° AnnIvERsARIO DELLA fOnDAZIOnEDELLA cOngREgAZIOnE DELLE suORE

OBLATE AL DIvInO AmOREdi Ubaldo Augugliaro

INSERTO A Stella Polare - n.7 anno XXI - Giugno 2013

I

Suore Oblate al Divino Am

ore

Una presenza tangibile dell’Amore di Dio nella nostra provincia in particolare verso i bisognosi di assistenza“ ”

INSERTO A Stella Polare - n.7 anno XXI - Giugno 2013

II

Alla guida della Congregazione è pre-posta la Superiora Generale che è inatto Madre Ana Margarita Morán(delegata alla Spiritualità), la quale ècollaborata dalla Prima ConsiglieraSuor Isabel Ramirez (delegata allaCoordinazione della causa di beatifi-cazione di Madre Margherita DiomiraCrispi), dalla Seconda ConsiglieraSuor Blanca Alicia Lopez (delegata

all’Apostolato), dalla TerzaConsigliera Suor Silvia Centeno(delegata alla Formazione), dallaQuarta Consigliera Suor ElizabethBermudez (delegata alla PastoraleVocazionale), dalla SegretariaGenerale Suor Ana Cecilia Solano edalla Economa Generale SuorGloria Orrego. Il GovernoGenerale della Congregazioneha sede nella Casa Generaliziasita a Roma in via Marruvio,4. La Congregazione delleSuore Oblate al Divino Amoreattualmente articola la sua pre-senza apostolica in quattroaree: a Roma in cui è la SedeGeneralizia e altre opere, nellaRegione chiamata Regione

San Giuseppe, comprendentela Sicilia, e in due Province, laProvincia Santissima Trinità,comprendente i territori delGuatemala, di El Salvador,dell’Honduras, del Nicaraguae del Mexico e la Provincia

Maria Immacolata, di cui

fanno parte i territori del Costa Rica,del Panama, degli Stati Uniti, dellaColombia e del Venezuela. LaSuperiora della Regione SanGiuseppe in Sicilia è Suor MarleneMercado dell’Honduras.

L’ORgAnIZZAZIOnE E IL gOvERnODELL’IsTITuTO

La presenza apostolica delle SuoreOblate al Divino Amore a Trapani habase presso l’Istituto di Pia AssistenzaCasa di Riposo “Maria SS.Immacolata”, sito in via MicheleAmari, 38 . La Superiora della Casa èSuor Alba Antonia Zuniga,la quale ècooperata da Suor Vita Lo Baido eSuor Rosa Maria Ayala. L’Istituto èstato fondato nel 1947 da SuorConcettina Salerno insieme con SuorMaria Grazia Azzaro. Attualmentesvolge un’attività efficiente, in benefi-cio degli anziani, prevalentementedonne, in condizione di autosufficien-

za o di ridotta o non autosufficienzafisica e psichica e socio-relazionaleper i quali non sia possibile il mante-nimento nel proprio ambiente familia-re. Questi vengono accolti e assistitisia spiritualmente, che materialmente.Sono accompagnati, inoltre, nelmomento del loro trapasso da questomondo, agevolando le ansie e la soli-tudine che sono proprie di questa età.Con le famiglie di questi ospiti anzia-ni, si lavora molto, con un dialogosereno e costante, affinché, nonabbandonino i loro cari alle solecure dell’Istituto. Oltre che dell’o-perosa presenza delle Religiose,l’Istituto si avvale di efficientepersonale laico: medici, infermie-re, assistenti sociali, ecc. che lavo-rano con vero spirito di servizio edi sacrificio. La Casa garantisceun adeguato livello di comfort abi-tativo, di assistenza tutelare, di

assistenza sanitaria di base e riabilita-tiva al fine di mantenere e recuperarese è possibile le capacità e l’autono-mia degli utenti ospiti. In specifico, laStruttura si impegna ad assicurareall’anziano condizioni di vita adegua-te alla sua dignità garantendo e favo-rendo il soddisfacimento delle esigen-ze primarie, mediante relazioni inter-personali significative, quali iniziativericreative e culturali che ne stimolanola creatività e la partecipazione.

LA cAsA “mARIA ss. ImmAcOLATA" DI TRApAnI

Suor

e Ob

late al D

ivino Am

ore

La Congregazione delle Suore Oblateal Divino Amore è stata fondata inSicilia da Madre Margherita DiomiraCrispi, figlia di Ferdinando e RacheleDe Rubei. Secondogenita di tre figli,Diomira Ludovica Romana Crispinacque il 19 novembre 1879 aPartinico, in Provincia di Palermo, elì fu battezzata il 29 novembre suc-cessivo nella Chiesa Madre “MaríaSS. Annunziata”. A soli sei annirimase orfana del papà al quale eramolto legata. Poco dopo si trasferì aRoma per gli studi, nel Collegio dellaDivina Provvidenza. La sua PrimaComunione ricevuta il 1° giugno del1892 segnò per lei l’inizio di uncammino che successivamente adiciotto anni la portò alla vita religio-sa. Nel 1901 scelse così di entrarenella Congregazione delle “Figliedella Croce” in Francia. Il 2 settem-bre del 1902 fece la sua PrimaProfessione assumendo il nome di“Aloysa Margherita”. Dopo anni divita religiosa comprese che il Signoreaveva altri progetti per lei e decise difondare un nuovo Istituto religioso inSicilia nel 1923, con le seguenti fina-lità: Consacrazione a Dio Trino e

Uno, sequela a Cristo, obbedienza al

Vicario di Cristo, preghiera e colla-

borazione al sacerdozio cattolico,

educazione dei fanciulli e della gio-

ventù, attuazione del regno di Dio

nell’umiltà e nell’amore. Il suoIstituto si sviluppò non solo in Italia,ma anche in America. MadreMargherita è stata accolta nella gloriaceleste il 18 giugno 1974, a 95 anni.Il processo di Beatificazione è inizia-to nel 1996 e nel 2000 ha avuto l’av-vio la fase romana. Le sue spoglieriposano a Roma, a poca distanzadalla Basilica Maggiore di SanGiovanni in Laterano, meta di pelle-grinaggi e di preghiere di devoti pro-venienti da ogni parte del mondo.Moltissimi sono coloro che ottengonograzie per la sua intercessione. LaCongregazione si costituì con il nome“Società delle Suore Oblate del

Divino Amore. A Madre Margheritagiunsero presto diverse richieste di

fondazioni: le prime ad essere accet-tate furono quelle in Sicilia, poi aRoma, quindi in Francia, e infine inAmerica. Le prime Case in Sicilianacquero tra il 1924 e il 1930, aMonreale, ad Alcamo, a Mazara delVallo, a Valderice e a Partinico.Successivamente a Marsala e aTrapani. La prima casa di Roma èsorta nel 1927, alla borgata Ottavia,ma fu presto soppressa. Al suo postonel 1933 furono erette altre due case,l’una alla borgata Magliana e l’altra aPrima Porta. Nel 1930, a soli setteanni della fondazione, la MadreMargherita, assecondando il voleredell’Arcivescovo di San Salvador,Sua Eccellenza Mons. AlfonsoBelloso, inviò oltre oceano le primemissionarie per evangelizzare ilnuovo mondo. Arrivarono così aZacatecoluca le prime religioseMadre Adela Di Simone, MadreMaria Caterina Di Maggio, SuorConcetta Villa e Suor Anna Sansone.Nel 1931 fu fondata la Scuola “SanJose” in Zacatecoluca, andata distrut-ta nel maggio del 1932 da un terribileterremoto che rovinò l’intera città.Nel 1933 le suore passarono aSonsonate nel nuovo Istituto” Santísima Trinidad”. Leprime vocazioni arrivaro-no nel 1934. Si ebbe lìla Prima Vestizione, poinell’anno seguente laprima Professione. Nel1936 si aprìl’Aspirantato e poi le altretappe di formazione. Prestoarrivarono le fondazioni inCosta Rica, Honduras, Nicaragua,Stati Uniti,G u a t e m a l a ,Messico, PuertoRico, Panamá edopo in Colombiae Venezuela. Nel1935 la sede dellaCasa Generaliziasi trasferì daMonreale a Roma,a Prima Porta,dove rimase fino

all’anno 1963, quando, elettaSuperiora Generale Madre CaterinaDi Maggio, la Sede Generalizia futrasferita in Via Marruvio, 4, doverimane a tutt’oggi. La spiritualitàdell’Istituto delle Oblate al DivinoAmore si fonda sull’Amore, motoreprincipale, che suscita, dirige e fissain Dio tutto quello che ogni suora è,ha e fa. Lo Spirito dell’Istituto vieneespresso in un triplice impegno:“Adorazione, Riparazione e

Apostolato”. Il concetto di spiritualitàlasciato dalla Madre MargheritaDiomira Crispi contempla diversesfaccettature: Trinitaria, Cristo –

Centrica, Eucaristica, Culto e

Devozione al Sacro Cuore di Gesù,

Mariana e Ignaziana. Il Carisma,eredità dalla fondatrice MadreMargherita, trova la sua origine nelmistero dell’Amore Trinitario che è ilcuore stesso della Trinità. Per questoun’Oblata al Divino Amore deveattraverso la preghiera, la contempla-zione, la vita stessa fare esperienzadella vita Trinitaria. L’amore è divi-no perché proviene da Dio e unisce a

Lui, mediante un pro-cesso unificatore

che trasformal’IO di ogni

suora in unNOI, chesupera ledivisioni econverte in

una solacosa, fino a

quando si arri-va ad essere ”

tutto in tutti”.

INSERTO A Stella Polare - n.7 anno XXI - Giugno 2013Suore Oblate al D

ivino Amore

III

LA sTORIA, LA spIRITuALITà E IL cARIsmA DELLA cOngREgAZIOnE

SIMBOLISMO DELLA MARGHERITA

Centro: il bottone d’oro, significa AMORE, Deus Charitas est.Dio è Carità. L’Amore è la caratteristica di questo Istituto.

Petali: purezza, semplicità e umiltà.

“Nella Chiesa esiste un gran numero di Religiosi di ogni speciee qualità, che rendono bellamente variopinta la veste regaledella SPOSA DEL NAZARENO, che di mille fiori adornano ilterrestre giardino della Chiesa Pellegrina.

Fra questi religiosi, vi siamo anche noi, ciascuna di noi, cheformiamo, non già un colore fondamentale, ma una scrematuradel manto regale di nostra Santa Madre, la Chiesa; che rappre-sentiamo la semplice margheritina che osa spuntare e cercareposto, sia pur l’ultimo, tra lo splendore ed il profumo dei rigo-gliosi fiori del mistico Eden…” MMDC, Roma, 20/06/33.

ROMACASA GENERALIZIA“MARIA REGINA”

Via Marruvio, 4.Dal 1966 vi ha sede il GovernoGenerale. Dal 1967, negli stessilocali, è attivo un Pensionato perSignore Anziane. Attualmente laCasa Generalizia è anche casa diaccoglienza per le persone che cerca-no ospitalità.

CASA SANTISSIMO SACRAMENTO Via Marruvio,2 La casa Santissimo Sacramento, sitaa fianco della casa Generalizia, ospi-ta un Pensionato per SignorineStudentesse Universitarie.

CASA MARGHERITADIOMIRA CRISPI Via delle Vigne, 75 Attualmente, il locale è sede di unascuola dell’Infanzia e di una scuolaPrimaria. Inoltre, le Suore s’impe-gnano nella Parrocchia dei SantiMartiri Portuensi, sita vicino allaScuola.

SICILIAREGIONE SAN GIUSEPPE

TRAPANI, ISTITUTO PIA ASSI-STENZA CASA DI RIPOSO“MARIA SS. IMMACOLATA”Via Michele Amari, 38. La Superioradella Casa è Suor Alba AntoniaZuniga.

MONREALE, CASA SANT’IGNAZIO (La Badiella) ( Casa Madre) via Palermo,75 La Superiora è Suor Cristina TeresaTorres.Attualmente la casa accoglie alcunigruppi per giornate di RitiroSpirituale e alcuni pellegrini che sirecano alla famosa Cattedrale diMonreale, il Duomo, trovano unposto dove poter sostare o consumareun pranzo a sacco in pace e letizia.

VALDERICE, CASA DEL FANCIULLO DI SANPIO X , via Simone Catalano, 105La Superiora è Suor Teresa Mandirà.L’Opera accoglie fanciulli provenien-ti da famiglie disagiate, affidati daiComuni per la loro formazione eistruzione religiosa.

MAZARA DEL VALLO, CASA SANTA CATERINA,via Santa Caterina.

La Superiora è Madre AntoniaValenti.Eretta nel 1930 attualmente con ilcoinvolgimento degli Oblati Laici alDivino Amore la Casa è aperta adogni tipo di attività spirituale ed èanche una casa di accoglienza,soprattutto di sacerdoti, che trovanoqui ristoro e accoglienza familiare daparte delle Religiose.

MARSALA, ISTITUTO “ANTONIETTA GENNA SPANÒ”via Grisella, 35 La Superiora è Suor MarleneMercado, anche Superiora regionale.L’opera offre a fanciulli e a ragazzidisagiati un ambiente familiare ido-neo e la possibilità di ricevere un’e-ducazione integrale in un ambientesereno. I fanciulli fanno colazione,vanno a scuola e dopo tornano apranzo e si dedicano di pomeriggio afare i compiti con la collaborazionedelle religiose e di alcuni insegnanti.

ALCAMO, CASA “SANTA OLIVA” Via Sant’Oliva, 19La Superiora è Suor Nelly Jaime.Aperta nel 1926, l’opera comprende-va la Scuola Materna, il dopo scuola,la scuola di taglio e di cucito, lascuola di ricamo e di musica edopere sociali. Dal 2007 nella casa visono lavori di restauro.

INSERTO A Stella Polare - n.7 anno XXI - Giugno 2013

IV

LE sEDI DELL’IsTITuTO In ITALIASu

ore Ob

late al D

ivino Am

ore

La stampa nazionale, una volta tanto,è stata concorde nell’affermare “lasconfitta dell’antipolitica”, riferendosial recente flop elettorale delMovimento 5 Stelle, attribuendone laresponsabilità esclusivamente a Grillo,il quale dopo avere intercettato l’anti-politica non ha saputo tradurre laforza ottenuta in fatti politici concretidi cambiamento. Si ha motivo di rite-nere che l’antipolitica non è sconfitta,ma è in attesa di un personaggio(Renzi?) che la sappia interpretare esappia tramutare il successo elettoralein fatti politici concreti di cambiamen-to.Passiamo ad alcune considerazioni amargine del recente voto in importanticittà da nord a sud del Paese. Il Partitodemocratico ha ottenuto un rotondo16 a 0 sull’avversario Pdl, anche seprima delle elezioni era convinzionediffusa che lo stesso Pd fosse allosbando, logorato dal correntismo, daidiversi interessi nelle diverse anime diapparato e movimentiste al suo inter-no che ha determinato il pastrocchiodell’elezione al Quirinale e quindi ledimissioni di Bersani. Allora com’èpossibile che il PD abbia stravintosugli avversari? Una possibile spiega-zione sta nel fatto che il Pd sul territo-rio ha strutture consolidate, ha personee dirigenti legati alle realtà locali che,di fronte al dilagare dell’antipolitica,possono ancora contare sulla loro cre-dibilità. Beppe Grillo, che non haalcun legame con il territorio, se noncambia “testa” è destinato ad esserericordato come una meteora politica.Né lui né i parlamentari del suoMovimento hanno saputo, infatti, darealcuna risposta costruttiva e condivisi-bile. Hanno saputo solo offrire un pes-simo spettacolo su scontrini smarriti ediarie insufficienti. È successo cosìche molti di quelli che, soltanto tremesi fa, lo avevano scelto lo hannoabbandonato preferendo altri partiti, ocom’è probabile sono tornati a farparte del forte movimento degli asten-sionisti. Per ciò che riguarda il “centro cheguarda a destra” da un lato continual’annientamento del nucleo storicodegli ex di An, dall’altro la partemoderata, rappresentata in gran parte

dagli ex democristiani dell’UDC diCasini, aveva già cominciato a dissol-versi con l’illusione montiana e diScelta civica. Nel Centrodestra anchela Lega si trova in brutte acque nel suorapporto con gli elettori, lo stesso sipuò dire del partito di Berlusconi cheha dimostrato di non avere solidiagganci sul territorio. I risultati delvoto da Brescia a Siracusa, due cittàdove il Pdl conta su figure di primissi-mo piano, infatti, dimostrano l’incapa-cità di vincere. Risultato? 0 a 16.Cappotto estivo, quindi, del centrosi-nistra che nei ballottaggi delle elezioniamministrative 2013 negli undicicapoluoghi di provincia in cui si èvotato (a questo risultato va aggiuntoil successo al primo turno nei rima-nenti 5 capoluoghi). Anche la Sicilia, la terra che avevaregalato all’M5S il primo vero boomelettorale durante le regionali delloscorso anno, ha tradito Beppe Grillo ei suoi, i quali si ritrovano nel belmezzo di un disastro elettorale. Sisalva solo il “pentastellato” FedericoPiccitto, che a Ragusa va al ballottag-gio.Nella provincia di Trapani con il votodel 9 e 10 giugno sono state rinnovatedodici amministrazioni comunali. La novità assoluta di queste elezioni èquella che vede una discreta rappre-sentanza femminile occupare gli scan-ni nei consigli comunali siciliani,come non si era verificato mai primad’ora. Ciò è dovuto alla nuova legge eletto-rale siciliana che ha previsto, per laprima volta in assoluto, la possibilitàdella doppia preferenza una per uncandidato di sesso maschile ed una peruna candidata.Il presidente della Regione SicilianaCrocetta ha sottolineato “il grandevalore, sociale, culturale che ha lapresenza straordinaria di donne e gio-vani tra gli eletti.”. Diamo adesso di seguito una tabelladei dodici Comuni e dei rispettivi sin-daci eletti per il prossimo quinquen-nio, ai quali auguriamo di ben ammi-nistrare ricordandosi in particolaredegli “ultimi”:

Buseto PalizzoloLuca Gervasi (confermato)

Castellammare del GolfoNicolò Coppola

CustonaciGiuseppe Bica (ritorno)

FavignanaGiuseppe Pagoto

PacecoBiagio Martorana detto Gino

(confermato)

PantelleriaSalvatore Gino Gabriele (ritorno)

PartannaNicolò Catania

PoggiorealeLorenzo Pagliaroli

Santa NinfaGiuseppe Lombardino (ritorno)

San Vito Lo CapoMatteo Davide Rizzo (confermato)

ValdericeGirolamo Spezia detto Mino

VitaMaria Filippa Galifi

[email protected]

LA pOLITIcA E L’AnTIpOLITIcA E I RIsuLTATI DELLE AmmInIsTRATIvE DEL 2013

di Ubaldo Augugliaro

Stella Polare - n.7 anno XXI - Giugno 2013

7

Politica

Un bimbo, in età prescolare, checomincia col riconoscere le letteredell’alfabeto e poi a scriverle com-ponendo nomi, di solito mamma epapà, accanto al relativo disegno, faprovare un’intensa gioia ed una forteemozione a genitori e nonni. Questiprimi incontri con la lingua scrittadei nostri bimbi ci lasciano ammiratie tuttavia ci rimane misterioso ilprocesso interiore dell’acquisizionedella scrittura nei bambini, consape-voli che questa sia una tappa impor-tante per il bambino, perché è lacondizione necessaria ad ogni ulte-riore apprendimento. II problema dicome e quando si sviluppi la scrittu-ra è abbastanza recente nella ricercascientifica in psicologia generale ein particolare in quella dello svilup-po e dell’educazione. Bisogna risali-re agli anni intorno al 1930 inRussia, per trovare l’impegno in talemateria da parte dei fondatori della“scuola storico-culturale” e dellaneuropsicologia sovietica, gli psico-logi Lev Semënovič Vygotskij(1896-1934), e AleksandrRomanovič Lurija (1902-1977), suodiscepolo e collaboratore. Sono diquesti, infatti, i primi studi volti atentare di capire il significato psico-logico della scrittura nello sviluppodel cervello e della mente. A talriguardo rappresenta la pietra milia-re di questo filone di studi l’operaproprio di Vygotskij e Lurija dalsignificativo titolo Strumento e

segno nello sviluppo del bambino, laquale fu scritta intorno al 1929-1931e pubblicata, pensate dopo oltre 50anni, per la prima volta in russo nel1984, poi in inglese nel 1994 e infi-ne in italiano nel 1997, per sottoli-neare come lo “strumento” si evolvastoricamente nel “segno” (strumentoper scrivere e segno scritto) produ-cendo lo sviluppo mentale degliesseri umani. Le ricerche in questocampo per molti anni sono rimasteferme e si ripresero soltanto a partiredalla seconda metà del 1970, soprat-tutto in Canada e negli Stati Uniti,dove la scrittura è diventata oggettodi ricerche sistematiche allo scopo dicapire come si sviluppi il processodella scrittura stessa. Lì le ricercheerano essenzialmente svolte nell’am-bito della psicologia cognitivista,quindi volti a costruire modelli dellestrutture e delle funzioni dellamente. Vari autori della scuolacognitivista cercano di presentare lascrittura come un insieme di proces-si che si realizzano nelle strutturedella memoria, dei processi cognitivi(interpretazione, riflessione, produ-zione del testo) e della motivazione(obiettivi, predisposizioni, convin-zioni e interessi) nel soggetto e nellasua interazione con l’ambiente delcompito (ambiente fisico, come iltesto prodotto e il mezzo di scrittura,quale la penna, il computer, ecc.; el’ambiente sociale, destinatario delprodotto).A seguito di queste ricer-

che cognitiviste sullo sviluppo dellascrittura, negli anni Ottanta si diffu-se l’idea che la scrittura fosse comeun processo evolutivo nei contesti disviluppo dei soggetti. È nato cosil’approccio socioculturale allo stu-dio della scrittura. Il libro di EmiliaFerreiro e Ana Teberosky La costru-zione della lingua scritta nel bambi-no, pubblicato in Messico nel 1979col titolo “Los Sistemas de escrituraen el desarrollo del niño”, tradottoin italiano nel 1985, segna la svoltaverso questa prospettiva sociocultu-rale e interattiva (importanza dellerelazioni del soggetto con i contestidi vita in cui si sviluppa) costruttivi-sta (le strutture e funzioni mentali sicostruiscono nello sviluppo, trasfor-mandosi e dando luogo a nuoveorganizzazioni nel corso della cre-scita del soggetto), allo studio dellascrittura. Con la pubblicazione deltesto di Marina Pascucci “Comescrivono i bambini: Primi incontricon la lingua scritta”, edito nel 2005dall’editore Carrocci Faber, si inseri-sce in quest’ultima tradizione diricerca, un’opera pensata percostruire “un’antologia di tracce discritture e di ragionamento dei bam-bini”, utile per insegnanti e psicologidell’educazione come strumento dilavoro. Un testo che si consigliacome contributo alla formazione diun atteggiamento, nei confronti deibambini, che si ponga come obietti-vo costante quello di assumere unarinnovata consapevolezza sull’im-portanza di questa fase dell’età evo-lutiva per il futuro dei nostri bimbi.

Sull’argomento si consiglia anche lostudio di: Teresina Vignola Balestro, Bambinie linguaggio- l’apprendimento dellalingua orale e scritta nell’infanzia -la letto-scrittura : storia, teoria eprassi, Ed. Savigliano, Percorsi,2009

e la consultazione del sito web

http://www.trova-psicologo.it/elen-co-psicologi/LA-NASCITA-DEL-DISEGNO-E-DELLA.html

[email protected]

L’AcquIsIZIOnE DELLA scRITTuRA nEI BAmBInI

di Eleonora Augugliaro

8

Stella Polare - n.7 anno XXI - Giugno 2013Ps

icolog

ia

Gli esperti sono abbastanza concordi nelpronosticare per il 2014 una inversionedi tendenza nella crisi che da troppi anniattanaglia la nostra economia. I primisegnali anzi dovrebbero cogliersi addi-rittura sul finire dell’anno in corso, comefa presagire un sia pur timido aumentodegli ordinativi all’industria per il pros-simo autunno. Sembra quindi si possanutrire la speranza che si sia ormai toc-cato il fondo della crisi e che si possapresto cominciare una difficile risalita.Ma lo stesso non può certo ancora dirsiper l’occupazione, che – come sempreavviene per tutte le fasi di ripresa - saràl’ultima a rimettersi in moto. Comeun’onda lunga del disagio che negli ulti-mi anni ha pesantemente logorato ilnostro tessuto economico, si sta verifi-cando ora – e proseguirà purtroppoanche nel prossimo anno – un ulterioreaumento della disoccupazione, che haormai superato il 12% della popolazioneattiva ed è il livello più alto dal 1977,cioè da 36 anni: peggio di noi hannofatto nell’Unione Europea solo Grecia,Spagna e Portogallo, mentre i livelli piùbassi si registrano in Austria (4,7%),Germania (5,4%) e Lussemburgo(5,7%).E le percentuali che ci riguardano sifanno ancora più pesanti se si considerala sola disoccupazione giovanile: a feb-braio 2013 nell’Unione Europea i giova-ni disoccupati di età inferiore ai 25 anni

erano pari al 23,5%. Anche quaGermania (7,7%) e Austria (8,9%) sonoi paesi più virtuosi, mentre Grecia(58,4%), Spagna (55,9%), Italia (38,4%)e Portogallo (38,3%) sono i peggiori.Leggermente diverso il dato elaboratodall’Istat (l’Istituto italiano di statistica)che a marzo 2013 rileva per l’Italia un41,9%, contro un 35,9% dello stessoperiodo del 2012.E questi dati – peraltro preoccupanti –riguardano medie nazionali; se ci riferia-mo infatti al solo Mezzogiorno d’Italiache ci interessa più da vicino, la situa-zione si fa ancora più sconfortante: nelprimo trimestre dell’anno in corso iltasso di disoccupazione ha toccato lasoglia record del 20,1% (per trovare unvalore più alto bisogna andare indietrosino al 1999: 20,5%), mentre quella gio-vanile supera abbondantemente il 50%:esattamente, il 51,2% per i maschi ed il52,8% per le giovani donne.In un contesto così deteriorato è auspica-bile che da parte del governo si mettamano, con immediatezza e con la neces-saria efficacia, a tutta una serie di prov-vedimenti che consentano di far ripartirel’economia e determinino un aumento difiducia che induca poi le imprese adassumere nuova forza lavoro, indiriz-zando anche uno sforzo particolare alriequilibrio economico fra nord e sud.E nella considerazione del particolaredisagio che si rileva nelle nostre zone,

un significativo gesto di solidarietàsociale ci sembra l’istituzione di uno“Sportello InformaLavoro” che verrà abreve attivato nei locali della nostraParrocchia e che costituirà un punto diriferimento per tutti coloro che hanno lanecessità di informazioni per la ricercadi un lavoro compatibile con le proprieabilità e competenze , per la scelta di unpercorso professionale, per l’individua-zione di incentivi pubblici e privati e perun’ assistenza di base propedeuticaall’avvio di un lavoro autonomo.Il servizio “InformaLavoro” farà parte diuna rete provinciale di servizi di infor-mazione coordinata dall’AssociazioneAres Onlus che utilizzerà apposite ban-che dati, siti internet, etc. e si avvarràdella collaborazione e del supporto diSviluppo Italia Sicilia e dell’A.G.C.I. –Associazione Generale CooperativeItaliane – Delegazione di Trapani.Scopo della rete di sportelli è la promo-zione di forme di lavoro alternative allavoro dipendente – oggi drammatica-mente in crisi – favorendo in particolarel’autoimprenditorialità (impresa sociale,impresa agricola con prevalente parteci-pazione di giovani e svantaggiati), l’au-toimpiego ( lavoro autonomo nelleforme di ditta individuale, di microim-prese e di franchising), la cooperazione(cooperative sociali e di produzione elavoro) e, insieme con esse, la necessariacultura d’[email protected]

LA cOncLusIOnE DALL’AnnO cI pORTA AD unA nuOvA pROspETTIvA OpERATIvA ORIgInALE pER L’AnnO pROssImO

un pERcORsO DI “cOunsELIng”di Mons. Gaspare Aguanno

9

Stella Polare - n.7 anno XXI - Giugno 2013Vita Com

unitaria

A conclusione di un anno di StellaPolare, mi emerge un interrogativo: c’èqualcosa da aggiungere alle tematicheche hanno trovato spazio nelle paginedella rivista ? Nel campo specifico del-l’educare, che mi è più congeniale,ritengo essenziale una riflessione ulterio-re su un servizio all’uomo d’oggi, giàpresente e progettato per la scuola agliinizi dell’anno 1999,” i Centri diInformazione e consulenza il CIC”. Lacomunicazione tra le generazioni èmolto importante per il rispetto recipro-co, per l’attenzione ai bisogni individua-li, per l’ aumento dell’autostima e per ilmantenimento della motivazione: tutte leagenzie educative sono chiamate a forni-re una cultura adeguata come bagaglioda portare con sé, quanto anche il mododi essere di pensare, di progettare e di

interrogare; la sola informazione è rite-nuta essenziale, ma non necessaria,emergono nuove esigenze come nuovoluoghi educativi in cui esercitarsi adapprendere abitudine sociali e compe-tenze specifiche allo stare insieme: cioènuove strutture istituzionali e nuovefigure professionali. Un processo lungo,difficoltoso ma inarrestabile sta portandole agenzie educative a passare da “ agen-zia informativa e sociali” ad una realtàche si riconosce corresponsabile nel pro-cesso formativo e di crescita complessi-va; una nuova professionalità,” il coun-selor” emerge come necessità in aggiun-ta agli operatori tradizionali quali ilpedagogista e lo psicologo, la strutturaeducativa di informazione e consulenza“CCI” e la emergente nuova figura ope-rativa il “Consigliere “sono chiamati ad

attuare compiti di consulenza in situazio-ne di disagio psicologico e adattivo; talipossibilità nuove già inserite dal 1990legge n. 162 nella scuola italiana dellaprevenzione delle tossicodipendenzepoiché è necessario promuovere la salutedi tutti i cittadini e il loro benessere, pre-venendo il disagio personale e il percor-so di “counseling”rappresenta la possibi-le soluzione del disagio, oggi molto este-so. Si esigono energie,interventi ,iniziati-ve e attività formative che abilitano allaconcretizzazione del processo,si auspicache tutti gli adulti, con una pratica quali-ficata di interventi educativi ,sempre piùesigenti siano figura professionale ade-guate alle singole persone che vivono eoperano nella società.

unO spORTELLO InfORmALAvOROA TRApAnI nELLA pARROcchIA nOsTRA sIgnORA DI LOuRDEs

di Franco Di Genova

La Parrocchia Nostra Signora diLourdes ospiterà il giornalista e scrit-tore François Vayne, il quale terrà treconversazioni su Bernadette e laMadonna di Lourdes, dall’11 al 13luglio prossimi, nei giorni, quindi, cheprecedono la giornata del 16 in cuisarà celebrata la 18^ ed ultima appari-zione della Vergine Maria nella grottadi Lourdes ed allo stesso tempo laconclusione dei festeggiamenti per il40° anniversario della fondazionedella Parrocchia intitolata proprio allaMadonna di Lourdes e la fine delleattività relative all’Anno della Fede,proclamato dal Santo Padre BenedettoXVI. Vayne è un giornalista che dal 1987fino a quest’anno ha diretto la rivista «Lourdes magazine » distribuita intutto il mondo, ed è stato responsabiledelle edizioni e comunicazioni stampadel Santuario Notre Dame di Lourdese responsabile delle relazioni con lastampa dell’UNITALSI. Vayne è stato invitato dal ParrocoMons. Gaspare Aguanno, a venirenella sua comunità parrocchiale poi-ché è rimasto molto interessato dalsuo libro, dal titolo Il Cielo in unaGrotta, che lo stesso autore, ha pre-sentato lo scorso 11 maggio a Mazaradel Vallo, nella libreria adiacente allaCasa “Santa Caterina” delle SuoreOblate al Divino Amore.Ne Il Cielo in una Grotta Vayne rac-conta con le parole stesse diBernadette le 18 apparizioni di Maria,che hanno avuto luogo tra l’11 feb-

braio e il 16 luglio del 1858 , soffer-mandosi sugli aspetti ancora attualidel messaggio di Lourdes, su cui èconsigliabile meditare perché possonoaiutarci a operare nella nostra vitaquella radicale conversione che ilSignore si aspetta da ciascuno di noi. Vayne è un osservatore attento dellavita della Chiesa cattolica e autore divari libri. Interviene regolarmente per«La Croix», «Ouest France» e «Sud-Ouest» e partecipa allo sviluppo inter-nazionale dell’U.N.I.T.A.L.S.I.Adesso è frequentemente a Roma perlavoro. È stato al seguito di GiovanniPaolo II e poi di Benedetto XVI e isuoi articoli gli valgono la fama digiornalista competente ed esperto inaffari religiosi.Le sue opere più conosciute sono:Il Cielo in una Grotta, edito dalle

Paoline nel 2004, il cui titolo origi-nale era: Prier 15 jours avecBernadette (1998)

Cardinal Moreira Neves. Entretiensavec François Vayne di FrançoisVayne e Lucas Moreira Neves(2003)

Jean Paul II, les jeunes et les JMJ:Entretiens avec Mgr RenatoBoccardo di François Vayne,Ariane Rollier, Renato Boccardo eBenoît Rivière (2005)

Sainte Bernadette : La voie de la sim-plicité (1844-1879) di FrançoisVayne, Françoise Bouchard,Francis Deniau e Jacques Perrier(2006)

La belle histoire de sainte Bernadettedi François Vayne e VéroniqueDucreux (2006)

La Vierge Marie di François Vayne(2007).

Con la lettura de Il Cielo in unaGrotta è possibile sperimentare comeVayne stesso dice “meditando ognigiorno un aspetto di questo messag-gio, potremo idealmente unirci aquanti ogni anno si recano in pellegri-naggio a Lourdes, per chiedere aMaria la guarigione da ogni male. Daquando il Cielo si è presentato a lei inuna grotta, la piccola messaggera diLourdes infatti ha operato innumere-voli conversioni, semplicemente per-ché non ha fatto altro che mettere inpratica il Vangelo, diventando cosi«la prova migliore dell’autenticitàdelle apparizioni»”[email protected]

nOTRE DAmE DI LOuRDEs E BERnADETTEIn TRE cOnvERsAZIOnI DI fRAnÇOIs vAYnE chE TERRà

In pARROcchIA DALL’11 AL 13 LugLIO 2013di Eleonora Augugliaro

Stella Polare - n.6 anno XXI - Maggio 2013Vita Com

unitar

ia

10

11

Stella Polare - n.7 anno XXI - Giugno 2013

Oggi molte mamme sorridono, scartan-do i lavoretti fatti dai loro figli o ascol-tando le poesie imparate per l’occasione.«Quante parole per una mamma? Tuttoun vocabolario da cercare; ma a lei nebasta una: la gioia di donare». La retori-ca è vecchiotta, d’accordo, più adatta aun disco trentatré giri che al linguaggiodi un bambino del 2013. Comunque lapensiate, la festa dedicata a chi ci hafatto nascere non sembra sul viale deltramonto. Una ricorrenza vintage più chedémodé, da riadattare e reinventare.Così, i “piccoli cantori di S. Bernadette”(diretti da Enza Galia) hanno presentatouno spettacolo dal titolo “Mamma chemeraviglia”, con lo scopo di dichiarare illoro amore e la loro gratitudine allemamme che, emozionate nel vedere ipropri figli -protagonisti, non sono riu-

scite a trattenere lacrime di gioia. I bam-bini, attraverso balletti (sulle note di“Viva la mamma” di Edoardo Bennato),canti e recitazionehanno parlato della“mamma” seguen-do precise relazioniinterdisciplinari: lamamma “apprensi-vans” per la storia,per esempio, ante-nata della veramamma che, dotatadi unghie e denti,difende i suoi pic-coli; la mamma digeografia che riscal-da con sorrisi solaritutta la popolazione;e così via, per arri-

vare, poi, alla relazione di religione, incui la mamma insegna a pregare e arivolgersi alla Mamma Celeste, altraprotagonista della perfomance, a cuiviene anche dedicato un brano cantatodalla direttrice del coro e dalla mammadel piccolo Stefano, Caterina Salvaggio.La festa della mamma può essere com-merciale, autocelebrativa.. Oppure no,può essere un grande spettacolo, come inquesto caso, formativo ed emozionante,in grado di far capire che “la poesia dellavita è composta da una sola parola:MAMMA”.

(Un ringraziamento speciale a: SantyCostanza, Roberta Scuderi, MiriamBarbara, Silvia D’Aguanno, CaterinaSalvaggio, Francesco Oddo e MirellaAmantia)

“mAmmA…chE mERAvIgLIA” di Enza Galia

Si è inaugurata il giorno 18 Maggio alle ore18.00 la prima Mostra-mercato allestitadalle volontarie che hanno cucito, ricamato,confezionato tantissimi manufatti che hannotrovato consensi tra le persone che sonovenute a visitarla.Un sentito ringraziamento va a tutte loro e atutti coloro che hanno contribuito alla suariuscita, e i cui proventi servono a compraremateriale occorrente per la confezione deicorredini da donare alle mamme in difficoltàeconomiche.

fIOccO AZZuRROL’uLTImA ATTIvITA’ DELL’AnnO

di Lilla Maltese

Vita Comunitaria

Nella stupenda conca d’Oropa, a quota1200 metri, si adagia maestoso ilSantuario di Oropa dedicato alla VergineMaria, Madre di Gesù – Nostra Signoradi Oropa -. Un culto mariano che siperde nella notte dei tempi.Per non perire, giunsero a Oropa nelIII–II secolo a.C. i "Celto-Liguri",sospinti dalle legioni romane. In questoluogo trovarono fonti, torrenti, grandimassi adatti al culto religioso delle"Matres", divinità femminili atte a pro-teggere campi, famiglie, ecc. Oropa,infatti, con la sua conca è un classicocerchio di pietre celtiche, dove la"barma", cioè la caverna formata damassi trasportati dai ghiacciai costituisceun "menhir"naturale.E in questa grotta formata da massi erra-tici e sacra alle matrone celtiche, nel IVsecolo d.C. San Eusebio introdusse ilculto di Maria, portandovi una statualignea della Madonna nera con il bambi-no in braccio. La tradizione vuole che ilSanto abbia recato con sé a Oropa unastatua di legno della Vergine, trovata aGerusalemme e scolpita da San Luca.Da allora la Vergine Maria ha esteso ilsuo Manto per proteggere tutti i suoi figliin un crescendo di miracoli, prodigi,conversioni e grazie di ordine sopranna-turale. E questa abbondanza di meravi-glie ha scatenato la gratitudine dei fedeli,che hanno edificato nella successione deisecoli di culto ininterrotto, uno splendidoSantuario. Una meraviglia che è statariconosciuta dall’Unesco, "PatrimonioMondiale dell’Umanità".La sua protezione amorevole si è estesasui fedeli, ha difeso da assedio moltecittà, ha protetto popolazioni da tre pesti-lenze, che nel contagio erano simili a fla-gelli di Dio. Ha restituito la vista ai cie-chi, ha fatto camminare gli zoppi, udire isordi anche davanti a più di cinquanta-mila persone. Ha donato a piene maniogni ordine di guarigione, di sollievo. Hainsomma dispensato le sue grazie su unaumanità sofferente che accorreva da ognidove per incontrarla e supplicarla.

Sovente l’umanità sofferente percorrevail tratto di strada lungo 10 Km, che daBiella sale al Santuario, a piedi, con lestampelle, scalzi, innalzando preghiere ecanti mariani. Tutti atti penitenziali chepredisponevano la Vergine a donare apiene mani. Talvolta le stampelle, nonpiù necessarie per la grazia ottenuta,rimanevano a migliaia nel Santuariocome muta testimonianza.

E il Santuario Nostra Signora di Oropa,accoglieva con un amorevole abbraccioquesti pellegrini e li ospitava gratuita-mente per tre o quattro giorni nelle stan-ze dedicate all’accoglienza, poste all’in-terno del Santuario. Ai più poveri venivainoltre fornito gratis il cibo.

Tuttavia il miracolo per eccellenza, il"prodigio dei prodigi" si è verificato perben due volte al Santuario NostraSignora di Oropa, su persone a cui erastata tagliata la lingua. Ebbene, in costo-ro, dopo la devozione alla Vergine è cre-sciuta mirabilmente e istantaneamente lalingua. Due miracoli riconosciuti giuridi-camente dall’Autorità Ecclesiastica,dopo formale processo istituito dalVescovo, nel quale erano stati convocatie interpellati: Dottori, Teologi, Sacerdotie molti testimoni oculari.Per analogia questi sconvolgenti prodigi,ma saldamente provati dalla storia, pos-sono essere paragonati al miracolo fattoper intercessione di Nostra Signora delPilar – Madonna di Saragozza -, a ungiovane contadino che di colpo gli furestituito la gamba, amputata due anniprima.

Scrive a tal proposito "Vittorio Messori"nel suo volume: Il Miracolo, indaginesul più sconvolgente prodigio mariano,la prima reazione di incredulità da partedel cattolico, potrebbe essere non soltan-to comprensibile, ma in qualche mododoverosa. E non solo da parte degli atei,agnostici, increduli, deisti o quant'altro.Ma anche per un cristiano, per un cattoli-

co stesso. Il troppo è troppo: persino nelmiracoloso che pure sembrerebbe nonavere limiti.

Un cieco che ritrova la vista, un muto laparola; un pazzo la ragione, un sordo l'u-dito... chi può dirci che non ci sia statoun errore di diagnosi? La crescita di unagamba tagliata, o come nel nostro casodi una lingua mozzata, è tutt'altra cosa.

Questo evento di schiacciante evidenza,mise a rumore l'Europa poiché la senten-za del processo di Saragozza tenuto indata 27 Aprile 1641 fu: "... perciò affer-miamo e dichiariamo che a Miguel.. furestituita la gamba che gli era statatagliata due anni e cinque mesi prima; eche non fu un fatto di natura, ma operamirabile e miracolosa, ottenuta per inter-cessione della Virgen del Pilar".

Come vedremo anche al Santuario diOropa il processo di indagine non lasciaspazio a dubbi.

A proposito di Oropa disse il PapaGiovanni Paolo II in una famosa omeliatenuta al Santuario Nostra Signora diOropa: "Quante persone hanno ritrovatofra le mura di questo Santuario la gioia ela pace dell’incontro con Dio! Negliocchi della Madre hanno letto la paroladecisiva, che ha dissolto le nebbie deldubbio e ha dato il necessario supple-mento d’energia alle volontà vacillanti.Qui, ai piedi della Madre, hanno trovatola forza di rinunciare alle suggestioni delmale per aderire senza riserve alle indi-cazioni esigenti, ma al tempo stesso libe-ranti, del Vangelo".

LA mADOnnA nERA A OROpAa cura di Maria Costa

Stella Polare - n.6 anno XXI - Maggio 2013

12

"Maria, i nostri tempi sconvolti hanno bisogno della tua maternità".Giovanni Paolo II - Oropa, 16 VII 1989“ ”

Vita Com

unitar

ia

AppunTAmEnTI EsTIvI 2013

RELIGIOSI

11-12-13 LUGLIO 2013Ore 19.00 Liturgia della Parola con riflessioni su Lourdese Santa Bernadette con François Vayne Direttore dellarivista Lourdes magazine, la rivista del pellegrino

14/07/2013Ore 9.30 S.MessaOre 18.30 Recita del RosarioOre 19.00 S.Messa

15/07/2013Ore 21.00 Serata Mariana

16/07/2013 Maria SS.ma del Carmelo - Ultima appariz. a LourdesOre 21.00 Celebrazione Eucaristica presieduta daS.E. Mons. Plotti e concelebranti della Diocesi

CULTURALI RICREATIVI

13/07/2013 - TEATRO SOTTO LE STELLERuffiano per passione di Giovan Battista Spampinato Gruppo teatrale “comu nesci ra troffa”

15/07/2013 MYRIAM’S FEST – canti e riflessioni su Maria Esecutori vari

22 -23/07/2013 - GIOCHI ESTIVI Giochi senza frontiere – serata di giochiGruppi giovanili interparrocchiali

28/07/2013” - TEATRO SOTTO LE STELLE“Bedda di fora e fraricia di rintra” di Calogero e Rosanna MauriciCompagnia teatrale San Lorenzo

30/07/2013 - TEATRO SOTTO LE STELLERappresentazione teatrale compagnia Madonna diLoreto

03/08/2013 - TEATRO SOTTO LE STELLE“Tatiddu u siggiaru “ di Ignazio MaioranaPiccolo teatro la scala – Valderice

04/08/2013 - TEATRO SOTTO LE STELLERappresentazione teatraleCompagnia Don Bosco

N.B. altre iniziative di natura sportiva, culturale e celebrativa potranno essere aggiunte.

Stella Polare - n.6 anno XXI - Maggio 2013

13

SULLE ORME DEL CONCILIO

PellegrinaggioParrocchiale N.S. di Lourdesnei luoghi natali dei Papi del Concilio Vaticano II

Giovanni XXIII - Paolo VIe Santuario di Oropa

dal 12 al 15 Settembre 2013Caravaggio, Bergamo,

Sotto il Monte, Concesio, Brescia, Oropa

€ 240,00La quota comprende:

Bus GT da 50 posti a seguito del gruppo da Orioal Serio a Torino; Pranzi in ristorante;

Alloggio in Ostello in camere doppie con serviziprivati in Mezza Pensione; Visite ed Escursioni

La quota non comprende:Volo di andata Trapani/Bergamo del 12/9

e Torino Trapani del 15/9

Si prega di prenotarsi quanto prima per confermare i servizi compresi nella “quota

comprende” dando un acconto di € 60 a personaCiascuno provveda alla prenotazione dei voli

assumendosi la responsabilità del costo e del voloPer informazioni e suggerimenti rivolgersi alla

Sig.ra Maria Costa al 338.8660151La prenotazione E’ OBBLIGATORIA

e si chiude, in MODO TASSATIVO,

entro e non oltre il 17 AGOSTO