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STRATEGIA DEL TERRORE. LA COLTRE DI NEBBIA.QUANDO UN GOVERNO NON SA FARE GARANTIRE VERITA' E GIUSTIZIA CIVILE E PENALEAL CITTADINO, PIANTANDO LE RADICI DELLA VIOLENZA, DIVIENE UN NEMICO INTERNO.
CON CRONACA DOCUMENTATA
(Di un processo penale truccato anche ai danni di donna ammalata grave e disabile - altro che rispetto
della Legge 104/92 per l'abbattimento delle barrire architettoniche!)
La violazione dei diritti umani di vario aspetto e natura, viene usata come strategia di repressione selettiva.
In principio ho creduto anch'io, come tutti, che con il tribunale penale italiano si fosse alla presenza di uno
dei beni comuni, a beneficio delle vittime del reato. Ero tanto fiducioso nel tribunale penale, come verso
tutte le altre istituzioni, perché pensavo che con l'esistenza del tribunale penale si avesse perfino un'azione
giudiziaria, che contribuisse a restituire legalità, progresso e civiltà al Paese. Poi col passere degli anni,
anche prima di essere stato io stesso vittima di un pestaggio impunito, assieme alla mia assistita disabile,
ho cambiato opinione. In qualità di infermiere, avendo visto in azione tutto il contrario della legge, perché
essa dovrebbe essere al servizio delle parti lese di chi ha subito lesioni colpose, non avendo assolutamente
ricevuto ampie prove di credibilità e di volontà che normalmente anima la giustizia nel reprimere il crimine,
per gravi motivi e danni economici subiti impunemente in più riprese negli anni, dopo l'ultima "rapina" ai
miei danni convalidata da un tribunale mi è stata tolta definitivamente la fiducia verso le istituzioni italiane.
Oggi maturo la persuasione, fortissima, sconvolgente, che le azioni penali di cui sono stato spettatore e poi
vittima, non sono, come dovrebbero essere, al servizio degli innocenti e di coloro che da vittime del crimine
si aspettano fiduciosi giustizia dallo Stato. La mia vicenda che vi spiego più avanti, non è stata una bella
favola, ove il buono ha un premio e il cattivo ha una punizione. 1/ mio caso è stato impostato
completamente al contrario. Dove? Proprio nelle aule di due tribunali (quello di Milano e quello di Udine).
L'impunità non è assolutamente quella che ci fanno credere, ossia legata ai parlamentari italiani, l'impunità
da quello che abbiamo visto, fatta passare inosservata, può essere applicata, in barba alla legge, in una
coltre di nebbia a beneficio di chiunque, che qualcuno vuole proteggere ad ogni costo dall'andare in
prigione.
In Italia viene distrutta anche la bella idea che hai della Nazione, sino al punto che, come me, amando la
storia d'Italia, ho scelto da anni di essere Guardia d'Onore del Pantheon. Da 13 anni sono iscritto
all'Associazione Nazionale dei Carabinieri di Milano per amore del Paese per tutte le sue bellezze anche
istituzionali che immaginavo così con sublime fantasia, ma mai mi sarei aspettato di dovere subire processi
trasformati, per fare assolvere gli autori di un pestaggio, come abbiamo visto e subito io e la mia assistita.
Così l'entusiasmo per un progetto di difendere il buon nome delle istituzioni italiane per tutta la mia vita mi
è stato incanalato da terzi con una forza vitale che va esattamente nella direzione opposta. Ciò non toglie
che sia legittimo e doveroso chiedersi come mai un cittadino italiano onesto viene costretto a subire da
terzi il collaborazionismo col crimine mostrando di non avere capito nulla persino da parte di un tribunale?
Prima di raccontarvi la violenza e la vergogna che sia io che una donna disabile ammalata grave abbiamo
subito impunemente, con molteplici devastanti conseguenze, vorrei esporvi tutta una panoramica generale
sulla base del mio punto di vista sull'Italia d'oggi.
Terrorizzare, a causa del debito pubblico, e reprimere è divenuto un sistema diabolico contro il popolo e
come è vero che il diavolo si nasconde nei dettagli, è anche vero che nascondere i dettagli è ancora più
diabolico. Ogni giorno vedi che nessuno pensa più a tutte le persone che si sono suicidate o si stanno
suicidando, ammalando, impoverendo sempre più! Contro chi causa tutto questo fermento, il codice
penale non esiste assolutamente! Nessuno ha mai pensato che a carico dello Stato italiano potrebbe
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configurarsi, truffa continuata e omicidio colposo, che per indotta disperazione di povertà, per non sapere
governare il Paese, si inducono ad uccidersi o ammalarsi, o si fanno ridurre sul lastrico un fiume di cittadini?
Se si guarda bene, questo accade puntualmente, sempre e solo a causa dell'incompetenza cronica di chi
governa la Nazione che provvede anche a gettare da ogni lato tanta confusione. Il deterioramento del clima
sociale per induzione crescente alla povertà delle famiglie, favorisce l'abuso di potere con la conseguenza di
impedire economicamente alla vittima di reato, di potersi fare difendere da un onesto avvocato, favorendo
così la conseguente illegalità ripetuta nel tempo perennemente lasciata impunita.
Sul punto c'è da dire che al tempo stesso predomina un clima di persecuzione e repressione selettiva, allo
scopo di decapitare qua e là, parecchi diritti umani della comunità. A proposito dei crimini che restano
impuniti, ho visto, anche in altre gravi circostanze, che lo Stato italiano ~on assolve bene il suo dovere di
indagare e di punire gli atti commessi sul suo territorio. Ho visto e subito che sperare che avvenga la
condanna di un reo (colpevole) può essere pericoloso, sino al punto che con la criminalizzazione delle
vittime, per fare credere che in un determinato tribunale esiste la giustizia penale, alla fine viene fatto in
maniera che venga condannata la vittima del reato, come è successo a me. Qualche anno fa non lo avrei
creduto nel modo più assoluto ma oggi, anche sulla mia pelle, ne sono completamente convinto.
Nella politica e nella sedicente giustizia, laddove sono maledettamente distruttive dell'essere umano, non
poche sono le volte che, chi ne fa parte, riceve "carta bianca" da qualcuno per farlo continuare a
piaci mento nelle illegalità occulte. E' chiaro e splendente come il sole che, se non fosse così, le illegalità non
potrebbero continuare tanto pacificamente, come oggi in modo ignobile accade, pensando che forse tutti i
cittadini italiani sono stupidi e subiscono ogni schifezza. Non sono stupidi!! Personalmente ritengo che
giunti a questo punto di degenerazione morale di parecchi cittadini più o meno noti all'opinione pubblica e
che fungono da funzionari delle istituzioni, la gente debba sapere con cronaca documentata, esposta dalle
singole persone, che le torture delle quali si viene a conoscenza e che sono fatte patire, devono essere rese
pubbliche, a conoscenza del popolo, iniziando col dare la precedenza a tutte le testimonianze dirette.
Questo si deve fare soprattutto quando accade che vengono stigmatizzate e colpevolizzate le vittime e le
organizzazioni sociali scomode, per trasformarle così in criminali agli occhi dell'opinione pubblica e
pertanto in obiettivi sottoposti a repressione. Le distruzioni delle persone oneste, in campo economico,
fisico, morale e di reputazione, spesso, procedono in maniera sleale e indisturbata in modo dilagante, come
una peste bubbonica contagiosa nella società. L'assenza di progresso, il silenzio, l'apatia e la mancanza
d'interesse nella partecipazione politica della gente, con il derivante assenteismo alle urne elettorali, sono
alcune delle conseguenze, non di poca importanza, che emergono, sino a mostrare ai quattro venti, come
oggi è stata ridotta la nostra società italiana.
Dietro ogni ignominia, se scavi bene nei fatti, ci sono sempre gli sporchi e illegittimi interessi di qualcuno.
Tante verità così procedono a passi lunghi e ben distesi, ma su una coltre di nebbia. Non poche sono le
volte che si vedono praticare denigrazioni preventive su una persona, da distruggere, per la comodità di
potere fare avere a qualche malvivente, uno spazio di azione sempre più ampio e tranquillo. In assenza
d'indagini ufficiali vere, complete, anche in campo giudiziario penale, abbiamo visto che è facilmente
possibile, con colpi di mano compiacenti, trasformare la vittima di reato in imputato. Una vergogna
nazionale, i cui complici sono tutti quelli che sanno e malgrado tutto danno lo stesso carta bianca agli
irresponsabili e quindi ai soggetti senza scrupoli! Personalmente non sarò mai una vittima "col bavaglio".
Se si osserva bene, parecchie vicende sono lo specchio di una facciata di una dittatura di marca italiana, che
si svolge a macchie di leopardo, un po' qua e un po' là, accordata da molti da un lato e sottaciuta da
parecchi dall'altro. Difatti, l'assenza d'indagini vere sul luogo del crimine, si sa bene che, quando ciò
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accade, viene fatta depistare ogni strada per la ricerca in dibattimento in giudizio, della vera e cristallina
verità così come puntualmente abbiamo visto fare in tribunale a Milano in ogni udienza, che ci riguarda.
I politicanti o sedicenti politici dovrebbero vergognarsi di avere depredato l'Italia anche di giustizia e di
equità sociale. Tutto questo ha causato in maniera vertiginosa anche il debito pubblico. Nella più evidente
indifferenza sono lasciate centinaia d'italiani morire di stenti, di malattie, perché non possiedono i soldi per
curarsi completamente. Sono fatti morire persino da malanni procurati, a causa dell'insipienza altrui nei
posti di lavoro, quando non si dotano i lavoratori neppure dei più elementari mezzi di protezione da
infortuni e contagi di malattie e perfino causando successive tragedie a catena nelle famiglie. Ogni dramma
avanza indisturbato in una coltre di nebbia, anche nei casi in cui chiudono le fabbriche e licenziano le
maestranze e poi si vedono togliere i figli ai genitori, perché non hanno più i soldi per mantenerli.
Purtroppo sono sempre più evidenti i segni di una costante ed inesorabile- infiltrazione di stile mafioso nella
politica e così anche nelle istituzioni italiane, che fagocitando lentamente il tessuto economico e sociale,
anche di fronte a incredulità e sbigottimento, miete vittime e martiri innocenti un po' ovunque.
Nessuno ha più la forza di affrontare seriamente la questione: ognuno che ne ha la possibilità e il potere
tira la palla bollente nelle mani dell'altro, anch'esso responsabile oppure, ancora peggio, quando è troppo
tardi per risolvere un problema drammatico, si trincera dietro i "non sapevamo"! E' una metastasi di una
peste bubbonica istituzionale, che per danni coinvolge tutti, e specialmente, come vittime maggiormente
toccate, le giovani generazioni. L'Italia scivola sempre di più nel burrone della rovina, portandosi dietro
tanta brava gente inerme, onesta, di buona volontà e nessuno ci fa caso o finge di non sapere. Nel nostro
paese si lasciano tranquille e beate persone che non hanno il ben che minimo rispetto della vita degli onesti
cittadini, tanto da spingerci sempre di più verso il baratro. C'è un terrorismo subdolo, esercitato in sordina,
che sfuma nei meandri e nelle pieghe più recondite della legge, distruggendo la correttezza, il rispetto della
persona e il pluralismo. Una strage di vite dignitose, attuata senzaneppure il minimo rimorso di nessuno,
anche dopo avere saputo che sono state spezzate, rovinate o devastate parecchie vite umane!
lo, da querelante per delle aggressioni e percosse che ho subito da tre individui, per vedere un cenno di
giustizia sul versante del processo penale, dopo avere speso inutilmente danaro per pagare parcelle agli
avvocati, che mi patrocinavano, ho dovuto fare ricorso alla supervisione della Suprema Corte di Cassazione.
La Cassazione, giustamente, con Sentenza n. 417/2013 ha annullato i due gradi di giudizio penale, che
erano stati usati e rivolti con grande arroganza e livore contro di me, malgrado che io, a seguito del
pestaggio, abbia riportato lesioni colpose documentate!!
Per nulla al mondo avrei mai creduto che si potesse capovolgere la verità e sopprimere il diritto proprio in
un'aula penale di un tribunale. Se realmente esistesse quel doveroso rispetto di quel principio di leale
collaborazione in cui tutti i poteri dello Stato sono stati richiamati dai vari Presidenti della Repubblica che si
sono succeduti nel tempo, sia dalla Corte Costituzionale, certe scelleratezze ai danni dei cittadini innocenti
e leali non accadrebbero. Ma oggi nelle istituzioni non esiste nessun rispetto neppure tra di loro!
Tutte queste mostruosità accadono, laddove, allo stesso tempo, i governanti hanno scaraventato il nostro
paese nel cronico fallimento nazionale, arricchendo le proprie tasche. Non impostando mai un vero e
fattivo progresso, anzi, sembra persino che ci sia chi ha deciso da qualche tempo che, tra i paesi da
affondare, ci deve essere anche l'Italia. Ogni persona delle istituzioni, messa a conoscenza dei gravi fatti che
accadono al Paese e alle singole persone, non mostra nessuna abilità deduttiva! Si trincera nel: "non ècompito mio" oppure "non è vero", senza peraltro essere in grado di spiegare indiscutibilmente il perché.
Certi cittadini, decine e centinaia, si uccidono in maniera indiretta per disperazione e parecchie volte
proprio a causa dell'abbandono da parte delle istituzioni dello Stato. Nei casi in cui i soggetti muoiono di
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morte provocata per l'altrui insipienza, sempre più persone fingono di non sapere o capire i drammi
devastanti delle vittime e della rovina nazionale, (la casualità si perdona, ma la consapevolezza, la
complicità o la connivenza no). Proprio su questa strada errata e tipo d'irresponsabilità, come abbiamo
visto, è stato inflitto sempre più un danno economico a tutto il popolo, denominato "debito pubblico". La
saggezza che dovrebbe operare contro la stoltezza, continua a dormire sonni profondi, sino a fare semprepiù terrorizzare e reprimere una grossa parte della popolazione.
COLLABORAZIONISMO COL CRIMINE
Un fatto violento terribile, posto sempre in una coltre di nebbia:
Alcuni anni fa, (il giorno 27.06.2005) mentre mi trovavo a Milano, come infermiere volontario, come è mia
abitudine, mi apprestavo ad aiutare una donna disabile e ammalata, ~ raggiungere una sartoria, per
accorciare un paio dei suoi pantaloni, appena acquistati. Giunti davanti al negozio di sartoria,
inspiegabilmente siamo stati percossi, con bestiale violenza da tre individui alterati ed euforici, sino
all'inverosimile. Tali persone avevano un rapporto di lavoro a conduzione familiare come gestori con una
compagnia petrolifera, per distribuire i carburanti (benzinai), (rapporto di lavoro che dopo dettaaggressione fu però dopo poco tempo inspiegabilmente interrotto).
Tale aggressione veniva motivata dagli stessi gestori, dal fatto che non accettavano come era stata
posteggiata l'auto Fiat 600 di proprietà della signora disabile, perché, a loro dire "di fantasia", toglieva
spazio di uscita alle autovetture dei loro clienti. Oltre al fatto che non ostruiva nessun passaggio, c'era
quello che invece l'auto era stata posteggiata correttamente di fianco alla sartoria, a una decina di metri
dall'uscita del rifornimento di carburanti, anche per i gravi problemi di deambulazione della signora, che si
poteva spostare soltanto con l'aiuto mio e delle sue stampelle. Anche in seguito tale posteggio
dell'autovettura in quel posto, fu asserito come esclusivo motivo 'della violenta reazione contro di noi,
perché, come detto, secondo quei benzinai, quell'autovettura impediva l'uscita dei loro clienti. Tale accusa
sostenuta dai benzinai, non era assolutamente vera, così come si può evincere osservando la fotografia a
colori del posto in fotocopia (v. fotografia del posto ali. 1).
Prima che, sia io che la mia assistita, da quella stazione di servizio, fossimo trasportati con l'ambulanza in
ospedale, la signora scaraventata a terra e rimasta semisvenuta con problemi cardiaci di ipertensione
arteriosa, per i pugni e i calci ricevuti, un pugno violento dei quali ricevuto nella regione occipitale e slogato
un ginocchio con varie ecchimosi. Quando io ero sanguinante dalla regione peri-orbitaria dell'occhio
destro, per la frantumazione della lente degli occhiali, causata da un improvviso pugno, sferratomi a
tradimento da uno di quei benzinai, sopraggiunse la pattuglia dei Carabinieri. Gli stessi pubblici ufficiali,
verbalizzarono che alla lite non vi erano testimoni, eccetto un individuo che per dare giustificazione alla
lite, asseriva di essere un cliente, che non era riuscito ad uscire dalla stazione di servizio per l'intera
occupazione dello spazio di transito della Fiat 600 della signora disabile!
Dov'è la dichiarazione dei carabinieri che l'auto Fiat 600 effettivamente impediva davvero l'uscita di altre
auto? Non c'è! Difatti i Carabinieri giunti sul posto, vedendo che l'autovettura Fiat 600 posteggiata di fianco
alla sartoria e che non ostruiva affatto nessun transito, ha dovuto scrivere l'espressione che l'autovettura
"ostruiva" e non quella di "ostruisce". (vedi il verbale carabinieri e ricopiatura più chiara del testo ali. 2 e2bis) Gli stessi Carabinieri hanno verbalizzato che io mi ero rifiutato di spostare l'autovettura quindi è
lampante che essa è sempre rimasta lì dove i militari l'avevano vista, tanto è vero che essi nel verbale non
hanno potuto scrivere il termine "ostruisce" ma bensì "ostruiva" come se l'autovettura si immaginasse
comunque spostata da un altro spazio. L'immaginazione ha contaminato anche la mente dei giudici!l!
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Ma se l'autovettura fosse stata spostata non ci sarebbe stata la lite perché avrei soddisfatto subito la
richiesta dei benzinai! L'aggressione e le percosse sono state scatenate proprio perché io per potere aiutare
l'ammalata a deambulare con le stampelle il più breve tragitto possibile per entrare in sartoria ho
posteggiato l'auto lontano dalla stazione di servizio e pertanto l'auto non poteva come hanno visto gli stessi
Carabinieri, ostruire nessun passaggio. Se il tribunale avesse accettato di riflettere bene sul verbale dei
Carabinieri avrebbero potuto respingere al mittente l'imbroglio ordito ai miei danni e a quello della persona
disabile. In questo modo il tribunale avrebbe scoperto che, essendo la lite partita dalla bocca dei benzinai il
motivo vero dell'aggressione era di altra natura lasciata sempre in una coltre di nebbia. Perché? Perché
sempre nelle aule di un tribunale si è finto di credere con tanta fantasia e allucinazione, che un'auto Fiat
600 dov'era stata posteggiata potesse ostruire uno spazio di circa dieci metri e impedire il transito dalla
stazione di servizio di altre autovetture? Quando poi c'è stato il processo, bastava verificare detta illogicità
per scoprire ciò che non era vero (le false dichiarazioni e le false testimonianze). Perché è stato preferito
puntare ad ogni costo la colpa su di me e sulla povera donna disabile? Nel verbale si parla di sosta vietata
per l'autovettura perché è stato detto dalla bocca dei benzinai. Perché in quel punto dove si trovava l'auto,
non c'era nessun cartello di divieto di sosta del comune? Se i benzinai credevano a una violazione del
divieto di sosta avrebbero avuto tutto il diritto di chiamare la Polizia Stradale e non quello di accendere una
lite e scatenare il caos. Perché su di me si è voluto "produrre" un colpevole sul campo nelle aule di un
tribunale? Forse perché quando ero dirigente sindacale CISNAL - Sanità della Regione Lombardia, non ho
accettato di aderire alla nauseabonda e schifosa CORRUZIONE? Ho sempre provato un gran schifo per ogni
raggiro e ogni deturpazione della verità!! Ho passato anni d'inferno e di spese legali per avere visto
ottusamente accettare ad occhi chiusi ogni versione criminale inesistente contro di me e della mia assistita.
La mia assistita, all'inizio dell'aggressione, per placare gli animi, aveva anche con umiltà mostrato il suo
stato di disabilità, mostrando il relativo pass, che viene rilasciato ai soggetti disabili con difficoltà alla
deambulazione, facendolo vedere molto bene affisso e visibile sul parabrezza e aveva informato i benzinai
di sentirsi male, ma per tutta risposta è stata lo stesso percossa selvaggiamente anche lei davanti a me!
Subito dopo il pestaggio fummo trasportati con l'autolettiga dal luogo del pestaggio (DISTRIBUTORE) al
Pronto Soccorso dell'Ospedale Maggiore Policlinico di Milano per le cure mediche del caso.
La mia assistita, come ammalata grave, di quel pestaggio, ha dovuto subire le conseguenze per parecchio
tempo con più marcata perdita di equilibrio e dolori tremendi cervicali e alla testa e al ginocchio destro. lo
ho dovuto curarmi l'occhio contuso e ferito per più di tre mesi, a causa di una continua lacrimazione e
successivamente con la visione dell'occhio ferito meno chiara e con la caduta per trauma della cataratta.
Oltre a non esserci stato un approfondimento con misurazione dello spazio di uscita da quella stazione di
servizio e senza verificare se l'auto posteggiata di fianco alla sartoria poteva materialmente davvero
impedire l'uscita di altre autovetture, non è stato neppure preso in considerazione il grave fatto che dopo
l'aggressione sono state fatte completamente sparire i filmati delle tre telecamere, poste a sorveglianza di
quella stazione di rifornimento di carburanti. Una vergogna dietro l'altra accettata nelle aule di tribunale!
Tutti questi referti, rilasciati da istituti pubblici, (Ospedale Maggiore e Istituto Ortopedico Gaetano Pini di
Milano) che avrebbero potuto formare oggetto della richiesta di indagine del G.I.P. per superare una grossa
evidente incongruenza, sono stati nascosti ostinatamente nel tempo e mantenuti segreti dallo stesso
tribunale, che invece avrebbe dovuto rendere vera giustizia alle parti lese. Ogni giudice che deve giudicare,
dovrebbe possedere di mantenersi al massimo grado in riservato distacco da gruppi familiari, da
amministratori, da organizzazioni criminose, da compagnie petrolifere, da qualsiasi opinione pubblica e dai
mass media, mostrando a tutti estremo equilibrio e grado altissimo di indipendenza. Questo a me e alla mia
assistita, da quei "giudici Il non è stato per niente dimostrato!
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Infine, anche se, come detto, il verbale dei Carabinieri riportava che non c'erano altri testimoni oltre uno,
(v. verbale dei Carabilieri), in udienza in tribunale, si presentò il cugino dei benzinai, asserendo che lui
durante l'accaduto, in quella stessa stazione di servizio era presente ma non si vedeva perché era dietro la
vetrata che gli ha permesso di vedere l'accaduto. Egli ha reso dichiarazione che dalla vetrata della stazione
di rifornimento di carburanti, aveva visto che gli aggressori eravamo stati noi due, io e la signora disabile.
Dove sarebbe il movente che io e la signora disabile avremmo dovuto essere violenti contro queibenzinai, che nulla essi avevano a che vedere col negozio di sartoria? Noi quale motivo avremmo avuto diaggredire qualcuno? Una colossale falsità accettata ancora ad occhi chiusi dalla Corte. Lo scopo cui è stato
mirato, nell'operazione di questo genere, è duplice e il suo modello elementare è quella posizione degli
scacchi che si chiama "forcella": una sola mossa ottiene il risultato doppio di mettere in pericolo due pezzi
avversari. Nella fattispecie, prima mossa demolire le prove. Di conseguenza fare subire sopraffazione sia
verso di me che verso la vittima disabile.
Tutto il danno biologico grave e irreparabile è sempre stato mantenuto nascosto in udienza in una coltre di
nebbia. Tutti i referti dell'accaduto, che ci riguardavano, rilasciati da istituti pubblici, avrebbero potuto
formare oggetto della richiesta d'indagine del G.I.P., ma questo non è stato fatto, e sono stati mantenuti
sempre nascosti, (v. gruppo al1.3 e 4). Nonostante l'impunità totale di queste azioni di pestaggio che
erano da addebitarsi ai benzinai, che avevano provocato la lite, in tribunale "sembra che non abbiano
capito nulla dell'accaduto" ossia la verità sostanziale dei fatti. E' mai possibile questo, se anche un basso
quoziente d'intelligenza lo capisce? La finalità di non capire le lesioni colpose documentate dagli ospedali,
per certi aspetti, può persino apparire come la ricerca della denigrazione della persona, nel suo corpo, nella
sua psiche, o in tutte e due le dimensioni. Tali certificati, benché depositati subito in Tribunale penale,
ripeto, sono sempre stati mantenuti nascosti e mai menzionati in dibattimento in giudizio e tanto meno
approfonditi, verosimilmente perché, se non fosse stato fatto questo, non avrebbero potuto assolvere con
un colpo di mano gli autori del reato di lesioni colpose. Dev'essere questa l'Italia del futuro?
Tale devastante mancanza di non avere potuto ricevere un vero esame e una discussione critica, ha reso
particolarmente inservibili i contributi di noti e valenti medici specialistici d'istituti pubblici, depositati come
ripeto, in cancelleria del tribunale penale di sezione, ove si tenevano le udienze e ove la legge impone inmodo perentorio la disposizione di una relativa perizia del danno biologico, causato sia al sottoscritto che
alla signora mia assistita. Una mostruosa omissione manifesta, in aperta discordanza laddove si dice che il
paese è democratico e civile. Non avrei mai creduto che in tribunale le parti lese fossero ulteriormente
penalizzate e rovinate al di fuori della legge. E' terribile! lo sono nato a Livorno in Toscana, per metà sono
italiano e il resto genetica mente è americano, (mio padre genetico era un cittadino americano
deIl'Oklahoma), anche per questi motivi di temperamento non tacerò mai la delinquenza che ovunque vedo
o subisco!!
Nelle udienze, vedere tenere nascosti nel tempo tutti i referti rilasciati da istituti pubblici, è stata per noi
come una tortura psicologica micidiale per tanti versi. La magistratura, nella fattispecie, mi ha voluto farecapire la differenza che c'è tra fondamentalismo, ispirato ad un logico di potere istituzionale in sensostretto, ignorando completamente che la giustizia, come presupposto fondamentale, deve avere unafunzione sociale ed etica. Il suo ruolo, se parliamo di democrazia, dovrebbe essere solo quello di
confermare o di negare ai signori politici la legittima zio ne all'esercizio alla funzione di governo, ma non
quello volto, al contrario, di assecondare un governo "zoppo" e quindi zoppicante anche attraverso la
magistratura, sino a formare un connubio con la crisi di un intero sistema! Anche per questo, tutti i referti
clinico-diagnostici sono stati ignorati. E' tremendo credete, vedersi anche abbandonare, danneggiare e
beffare nelle aule dei tribunali italiani. Ci si può solo rivolgere a Dio e sperare ilLui.
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La mia assistita infine è stata assolta, perché verosimilmente è stata riconosciuta la sua impossibilità fisica a
non potere essere una persona violenta, cosa di cui invece è stata falsamente accusata dal gruppo di
benzinai, senza che fosse riconosciuta e punita la falsa testimonianza. Soltanto la Suprema Corte di
Cassazione, benché, come si sa, non può mai entrare nel merito dei fatti accaduti, ha annullato le udienze
penali, impostate contro di me. Secondo la Suprema Corte di Cassazione, il processo penale a mio carico
non sarebbe potuto neppure esistere (Sentenza n. 417/2013). l'accusa era gonfiata con cinque giorni diprognosi che uno dei benzinai è riuscito a farsi clinicamente refertare per difendersi dalle lesioni colposeben più gravi, che loro ci avevano fatto subire. Anche se è stato fatto ricorso a tale artifizio il caso comeha giustamente sostenuto la Suprema Corte di Cassazione, era da affidare al Giudice di pace (come
avviene per le ammende, le contravvenzioni per la violazione del codice della strada ecc.) e non a unaSezione penale del tribunale. Per questo motivo la Cassazione ha annullato i due gradi di giudizio. Perché
tanta violenza contro le parti lese dal reato anche dal tribunale? So di toccare uno dei "PUPILLI" del
Governo: il Tribunale di Milano, ma anche a costo di farmi scagliare addosso altre ire, non è nel mio
costume" tremare" di nessun genere di paure.
I fatti attraversano un'odissea di udienze, durata anni di tensioni, patimenti e spese legali, spreco di
denaro, inseriti in un contesto di un procedimento penale, che il 14 agosto 2014 nel Tribunale Civile di
Udine (provincia ove ora risiedo) è sconfinato nell'atto di Pignoramento di una parte della mia piccola
pensione per la durata di parecchi anni e per la somma di oltre Euro 12.690,87, relativa alle spese dello
stesso procedimento penale, sostenute dai benzinai (v. allegato 7). Un pignoramento di una somma, fattapassare pacificamente come dovuta, di un procedimento penale che, come stabilito dalla Cassazione nonsarebbe dovuto esistere e pur non sapendo del processo truccato. Una rovina e rapina dietro l'altra fattapassare nel nome della legge ancora contro una stessa persona che già ha speso migliaia di Euro per un
processo penale aggiustato spudoratamente!!
Ma vi è di più, in seguito alla Sentenza della Corte di Cassazione vi è stata la conseguente Ordinanza della
Corte d'Appello di Milano in data 25/10/2013, pronunziata in sede di rivalutazione, che ha disposto @
compensazione delle spese tra le parti (V. allegato 5). Ciò significa che, essendo compensate le spese
legali, io non dovrei essere assolutamente debitore di nessuno. Una rapina fatta passare come fosse tuttolegale anche attraverso il tribunale di Udine! Tutto il danno mi è successo per avere svolto un lavoro di
volontariato a chi, da persona gravemente ammalata di una malattia rara (m. di Bechet) e disabile, mi ha
chiesto aiuto per raggiungere una sartoria vicina a casa sua. Tutta questa vicenda la vogliamo chiamare
ancora parte della democrazia, civiltà, giustizia? lo credo assolutamente di no!
La corte di Appello del tribunale di Milano, prima ha deciso di applicarmi la punizione di venti giorni di
permanenza al mio domicilio, poi ha ritenuto di lasciare sospesi anche questi venti giorni. Ci sarebbe da
richiedere la revisione del processo, ma ora sono stato posto nelle condizioni di non potere più pagare altre
migliaia di Euro di spese legali, dopo quelle ultimi esborsi pagati per il ricorso in Cassazione. Oltre a questo,
mi è stato detto che il processo di revisione verrebbe celebrato a Brescia sempre in Lombardia e, se chi ha
avuto agganci politici e la forza di fare stravolgere la verità sostanziale dei fatti in udienza prima, avesse
agganci politici anche a Brescia, si ripeterebbe lo stesso terribile schifo! L'obiettivo finale delle illegalità,
lasciate impunite e il drastico impoverimento causato ai cittadini, è anche il tentativo della trasformazione
della personalità, sottoponendo, per vari motivi, una gran parte del popolo a tormenti di tipo psicologico,
anche per il continuo e graduale maggiore impoverimento economico prodotto al popolo in parecchie
maniere diverse.
Si è visto così apertamente che si apre un grande allarme per le centuplicate minacce alla sopravvivenza
tranquilla, alla libertà, ai diritti democratici pacificamente calpestati, anche da uno strapotere giudiziario,
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che si crogiola nel fascino di tracotanza e onnipotenza, sino a distruggere la tranquillità, la salute e
l'economia, agli individui onesti come me. La giustizia finta, ho compreso bene che tende a distruggere il
libero sviluppo di facoltà e bisogni umani. La dignità e la reputazione dell'individuo, in tale circostanza, èmantenuta in bilico da una costante minaccia di rovina a catena. La continuazione di detto mal
funzionamento della giustizia si fonda sulla repressione delle possibilità più vere che possano rendere
pacifica la lotta per l'esistenza.
Su questa vicenda devastante mi sembra che siamo tornati migliaia di anni indietro, sino ai tempi di
Sodoma e Gomorra. Difatti si racconta che "una volta Eliezer servo di Abramo, si recò a Sodoma e Gomorraper accertarsi delle gravi condizioni di "Legalità" che erano giunte al signore. Venne allora aggredito da duelestofanti che tentarono di rapinarlo, ma essendosi difeso dall'aggressione per non mollare il bottino,essendo rimasto ferito nella colluttazione, venne arrestato assieme agli dltri aggressori e condotto davantial giudice spiegò l'acceduto. AI giudice non parve vero poter giudicare un giusto e retto, vigendo nell'areauna legge dove gli onesti erano in torto e i furfanti nella ragione, decretò quindi l'immediata condanna diEliezer con immediata restituzione del denaro ai lestofanti. Non solo, aggiunse che, essendo anche statoferito in un occhio con perdita copiosa di sangue, doveva raddoppiare l'importo dovuto ai testcfanti, dalmomento che, a suo dire, sarebbe stato provocato un sa/asso, che allora era considerata una cura per /asalute". UN TRIBUNALE COSI' CHE E' BASATO SULL'INTIMIDAZIONE E LA COARTAZIONE DELLECOSCIENZEE'
UN TRIBUNALE DITIATORIALE, non c'è altro vocabolo per rappresentarne l'azione ripugnante!!
Ho voluto esprimere questo confronto di giustizia devastante verificatasi in un tribunale dittatoriale
accaduta millenni fa, perché allo stato attuale so di essere tre volte danneggiato: dai benzinai, dal tribunale
Penale e da quello Civile di Udine che questo mese di agosto, ha inviato le pratiche per l'esecuzione del
pignoramento sulla mia piccola pensione. Se ripensiamo bene all'origine della mia condanna, tutto il danno
grave che dal Tribunale di Milano mi è stato prodotto e che va ad aggiungersi a tutto il resto, è partito
anche perché è stato OMESSO di effettuare il sopralluogo del posto in questione e fare prendere le
misurazioni dello spazio che le auto hanno per uscire. Già da quella verifica, sarebbe emersa subito la falsa
dichiarazione e falsa testimonianza, resa sia da tutta la famiglia alla quale era stata affidata la gestione del
servizio dei carburanti, sia di quella del testimone preso sul campo e per quella del loro cugino che si è
improvvisato testimone che a suo dire era invisibile a tutti da dietro una vetrata trasparente!
I signori del tribunale avrebbero così potuto appurare che l'origine dell'aggressione non poteva
assolutamente essere attribuita a quella del posteggio della Fiat 600 e tanto meno che una Fiat 600,
posteggiata con cura di fianco alla sartoria, distante persino una decina di metri dalle auto in uscita, non
poteva ostruire l'uscita delle autovetture dei clienti del distributore. Una falsità accettata di buon grado dai
giudici ad occhi chiusi, senza battere ciglio e tirata alle lunghe per parecchio tempo, udienza dopo udienza.
Dal paragone sopra citato, emerge ancora oggi che, dove in un periodo storico di uno stato vince l'illegalità
e la disonestà in più riprese, si cerca ancora spudoratamente di dare una facciata di giustizia, alle più
sporche violenze e ingiustizie persino ai danni di chi è ammalato grave e disabile come lo è la mia assistita.
Un sistema enormemente mostruoso e iniquo che come detto, viene fatto patire anche nelle aule dei
tribunali. Infine, è stato autorizzato lo stesso il pignoramento (rapina) di (Euro 8460,58 che poi invece sonopiù di Euro 12.690,87) (V. allegato 6 e 7) ai miei danni, togliendoli mensilmente da una parte della piccola
pensione, mia unica fonte di reddito. In conclusione, come sopra è detto, dopo le lesioni colpose occultate
ai danni di due persone innocenti, dopo avere dovuto pagare le spese legali di due gradi di giudizio penali,
che come ha sentenziato la Suprema Corte di Cassazione, a mio carico non dovevano esistere, devo anche
pagare le spese legali sostenute dai benzinai. Questa è democrazia? Non scherziamo col diavolo e l'acqua
santa!
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Coloro che partecipano o accettano l'applicazione della legge, applicata al contrario, ove viene
condannata la parte lesa e assolto chi ha commesso un reato, per quello che meritano li affido con tuttoil cuore a Dio. Che ci pensi Lui a tutta l'arroganza e il male che spietatamente procurano!! Intanto so che
essi incrementano anche una grossa perdita di valori nel Paese, il disprezzo della vita altrui e la
normalizzazione della violenza, come sistema di esercitare il proprio potere al di fuori della legge. Nella
società situazioni di questo stesso tenore che sono capitate a me e alla mia assistita, se non vengono
fermate in tempo, possono poi risuccedere a ripetizione su tanti altri poveri innocenti. Molte persone che si
prestano a fingere di non avere capito nulla del marcio indisturbato che c'è ai danni delle persone oneste,
per propria comodità, permettono che i signori dei tribunali, si possano comportare e agire a ruota libera
secondo le modalità anomale che abbiamo analizzato sopra in questo documento corredato anche di
cronaca documentata. Di conseguenza, le strutture tradizionali di potere, di cui fanno parte anche i
tribunali per quanto di loro competenza, non si possono considerare un fattore estraneo alle loro stesse
responsabilità verso i cittadini.
Da un certo punto di vista, soprattutto limpido e cristallino, tutta la suesposta vicenda, presa sulla base
dell'interpretazione dei fatti accaduti, in Sede di Giudizio, hanno rappresentato un mostro organizzativo e
procedimentale fatto di procedure incomprensibili, di competenze quasi completamente sfuggenti, di
procedure contorte e rarefatte. In questo modo ci si discosta enormemente da quello che era l'impianto
originario fedele, sia del diritto positivo, sia al rispetto della persona offesa dal reato. Laddove la
Magistratura non funziona, quando essa deve dare il suo contributo di settore e non lo da, di riflesso non fa
altro che accentuare il disastro politico, economico e finanziario di enorme portata, sia verso il singolo che
verso la collettività. lo non faccio distinzioni di gradi e di ruoli, ognuno deve svolgere il proprio incarico e
ruolo secondo scienza e coscienza e restando dentro la Carta Costituzionale e pertanto dentro la legge!
Oggi ci sono forti segnali di una fantomatica democrazia dei banchieri, che soddisfa giornali, tv e
vergognose caste-partitiche. Le conseguenze estreme sono anche quelle che si odono quasi ogni giorno dai
mass media a danno dei cittadini tartassati e derisi dallo Stato.
Chi mi legge e fa parte di qualche istituzione dello Stato sarebbe necessario che si impegnasse a fare
mettere in moto il progresso, anche per un doveroso rispetto di quel principio di leale e fattiva
collaborazione a cui tutti i poteri dello Stato sono stati richiamati, sia dai Presidenti della Repubblica che si
sono succeduti nel tempo, sia dalla Corte Costituzionale. Non bisogna mai fare dimenticare a nessuno che
il legislatore pone le norme necessarie per assicurare a tutti, sull'interno del territorio nazionale, il
godimento di prestazioni garantite, come contenuto essenziale di tali diritti ed egli offre un supporto al
giudice per la risoluzione del caso concreto, ma non perché le normative debbano essere applicate ad occhi
e orecchie chiusi come fosse una roulette russa! Ciò perché chi fa questo rovina ulteriormente la vittima
che ha subito un reato e gli si fa accumulare danno su danno e rovina su rovina. Chi poi dovesse accettare
l'applicazione delle leggi ad occhi chiusi pur avendo il potere di impedirlo, non è degno di restare a servire
lo Stato, ma sarebbe da collocare nel posto a lui e al suo mancato adempimento più consono!
Il Governo della Repubblica, pur nella autonoma responsabilità istituzionale che gli compete, non può
estraniarsi dalla rovina che i cittadini, in un modo o nell'altro ricevono, se non altro anche per il rispetto alle
feconde linee guida impartite pure dall'attuale Capo dello Stato. Anche il Consiglio Superiore della
Magistratura non può esimersi dalla necessità di fugare con estrema chiarezza e in modo rapido e definitivo
senza ombre, coltri di nebbia, o dubbi che si addensano sull'iniziativa dei giudici, che si esulano
completamente dal diritto positivo. Il Consiglio Superiore della Magistratura, quando serve, può mettere in
campo tutta la competenza nell'accertamento dei fatti e l'operatività di cui il Consiglio sa disporre. Grazie.
Giacomo Montana