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Tesina di Maturità “La Seconda Rivoluzione Industriale” Dalla genesi alla crisi del nostro tempo 1

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Tesina di Maturità

“La Seconda Rivoluzione Industriale”Dalla genesi alla crisi del nostro tempo

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Premessa

Prima di iniziare a parlare della Seconda Rivoluzione Industriale vorrei fare un passo indietro perchè ritengo sia fondamentale tracciare le origini della parola “Rivoluzione”.La Prima Rivoluzione Industriale iniziò in Inghilterra intorno alla metà del diciottesimo sec. e si diffuse nel secolo seguente in altri Paesi Europei e negli Stati Uniti d' America.Venne chiamata “rivoluzione” in quanto determinò un radicale cambiamento nei modi e nelle condizioni di produzione dei beni manifatturieri e in tutti i settori della vita economica e sociale.

PresentazioneLa mia intenzione è partire dalla Seconda Rivoluzione Industriale perchè a mio parere è un inizio di profondi cambiamenti.Questo è uno degli argomenti che più di tutti connette varie materie con evidenti problematiche, risvolti positivi e tragiche conseguenze.

Percorso culturale1.Storia2.Italiano3.Inglese4.Diritto5.Tecnologia delle costruzioni6.Estimo

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Materie:cenni sugli argomenti trattati

Storia:la mia riflessione parte proprio dalla storia, ossia l'analisi del periodo storico interessato.Italiano:in questa materia intendo raccontare il personaggio di Gabriele D'Annunzio appartenente alla corrente del Decadentismo.Ho scelto questo personaggio perchè con le sue idee e i suoi romanzi propone una visione di cambiamento rispetto al Verismo. Inglese:nella disciplina di inglese ho voluto descrivere il tutto in lingua madre, trattando il fenomeno Art Nouveau e parlandodell'architetto scozzese Charles Rennie Mackintosh, il tutto preceduto da una breve introduzione sulla Rivoluzione Industriale.Diritto:per quanto riguarda questa materia ritengo sia molto interessante trattare l' evoluzione storica del diritto commerciale che si colloca (con mio grande stupore) nel basso Medioevo fino ad arrivare ai nostri giorni.Dopo aver concluso questo argomento parlerò della società e delle sue principali classificazioni.Ho deciso di affrontare queste tematiche perchè penso che, come del resto moltissimi altri aspetti, siano conseguenze dell' evoluzione della nostra “società” e credo che a livello evolutivo niente ci abbia mai scosso come “La Rivoluzione Industriale”.Tecnologia delle costruzioni:in questa importante e fondamentale disciplina affronterò l'incidenza che ha avuto la prima rivoluzione industriale(1760-1830) sulla città e sull'architettura, per poi parlare del grande architetto svizzero-francese meglio conosciuto come Le Corbusier.Estimo:in Estimo parlerò della determinazione dell' indennità di esproprio per pubblica utilità la cui prima legge generale è stata emanata proprio nel periodo storico da noi trattato ossia nel 1865.

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Italiano

Gabriele D'annunzio

Gabriele D'Annunzio nasce a Pescara nel 1863 ove si iscrive alla facoltà di lettere, già da giovanissimo scrive libri di versi e diventa famoso con un romanzo che si intitola il “Piacere” (1889).Inoltre scrive raccolte di poesie che sono Alcyone,Maya e Elettra.Il D' Annunzio oltre che uomo di lettere è anche uomo d' azione in quanto marcia su Fiume con un gruppo di volontari, territorio che era passato alla Jugoslavia e D' Annunzio vuole che ritorni all'Italia e lo occupa dal 1919 al 1921.Tuttavia il Governo italiano lo fece desistere e lui si ritirò nella sua villa a Gardone il Vittoriale dove muore nel 1938.Appartiene alla corrente del Decadentismo (corrente di pensiero che nasce in Italia alla fine dell' 800 rappresentata da Pascoli e D' Annunzio) la quale corrente esalta il soggetto inddividuale e soprattutto il sentimento della realtà come mistero.Pertanto il Decadentismo vuole scoprire una nuova dimensione dello Spirito umano come l' inconscio e la sfera istintiva.Il D' Annunzio crede alla volontà di potenza individuale, cioé al Superuomo.Inoltre il D' Annunzio è alla ricerca dell' ispirazione naturalistica e sensuale, nel senso che rifiuta la ragione come strumento di conoscenza ma è soltanto la suggestione del senso e dell' istinto per conoscere l' Io profondo.

Il PiacereQuesto romanzo racconta come Andrea Sperelli abbandonato dall' amante Elena Muti, cerchi l' oblio della sua passione in varie avventure, fino a incorrere in un duello in cui è ferito gravemente.Convalescente in casa di una cugina decide di darsi interamente all'arte, ma poi cede a un nuovo amore con la moglie di un

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diplomatico straniero,che esercita su di lui un fascino delicato e sottile, ben diverso dall' impetuosa passione sensuale che nutre per Elena.Questa relazione si interrompe a causa della donna, in quanto scopre che Andrea ancora non ha dimenticato Elena.Domina nel libro l' ambiente aristocratico della Roma di fine '800.Figura rappresentativa di questa società è Andrea Sperelli, il cui senso estetico, ha sostituito il senso morale, così che egli vive nell' attimo e per l' attimo: è l' uomo che sogna il grande amore e la grande opera d' arte come unica e suprema aspirazione vitale.Il personaggio riflette D' Annunzio nel periodo romano, il suo estetismo ma anche la sua stanchezza e la sua creazuione di vuoto.

Oltre il “Piacere” il capolavoro di D' Annunzio è una raccolta di liriche che si intitola l' “Alcyone”, in questa raccolta si esprime il mito del “Superuomo” in cui viene trattato tutto in termini di conquista, di eroismo estremo e di avventura.La grande poesia dell' Alcyone è affidata al paesaggio dove si mostra come mistero.Le due poesie più importanti sono la “Sera fiesolana” e la “Pioggia nel pineto”. La prima è una lirica di tre strofe e di 14 versi di varia misura(endecasillabe, novenari, settenari e quinari).Ogni strofa ha 3 versi di lode alla sera.Questa lirica incentra la protagonista sulla sera che assume progressivamente la figura femminile.Si nota il panismo dello scrittore, cioè la visione della natura in cui l' uomo ci si immedesima.Questo panismo lo ritroviamo anche nella “Pioggia nel pineto” in cui si descrive un bosco solitario mentre la pioggia crepita sui rami e dove vi sono due figure umane che si fondono con la sostanza arboria del bosco, una totale comunione con la natura.Il poeta è attento alle voci del bosco, alla sua melodia di suoni e di silenzi.

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Il personaggio di Gabriele D' Annunzio mi piace molto soprattutto per le sue idee innovative e per il fatto che rifiuta la ragione come strumento di conscenza, affermazione che lo distacca totalmente dal pensiero del Verismo.

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Storia

La Seconda Rivoluzione Industriale

Il periodo in cui visse D’Annunzio, fu caratterizzato da un evento, o per meglio dire, un susseguirsi di eventi ed evoluzioni molto importanti.Infatti, a partire dal 1870 la rivoluzione industriale subì una forte accelerazione così da essere definita seconda Rivoluzione Industriale e divenne una caratteristica della prima metà del '900.

I caratteri che la differenziano dalla prima furono:

-la funzione preminente e trainante della scienza ;-le nuove fonti di energia (elettricità e petrolio);-il sorgere di nuovi settori industriali (industria elettrica, petrolifera, chimica, siderurgica, automobilistica, aeronautica);-la nascita dei monopoli, degli oligopoli e il passaggio dal capitalismo industriale al capitalismo finanziario,il notevole aumento dell’efficienza e della “scientificità” nel sistema produttivo;-il sorgere della società di massa e il nuovo ruolo dello Stato sempre più presente nell’economia e sempre più democratico.

Nel corso della prima Rivoluzione Industriale molti progressi erano stati possibili grazie all’apporto di geniali inventori, ma la seconda metà dell’Ottocento, la scienza che ormai era legata alla tecnica, divenne il fattore centrale nel determinare il carattere dello sviluppo.Infatti il fenomeno è documentato dal moltiplicarsi delle numerose scuole di formazione scientifica; le grandi scoperte di questo periodo accelerarono le potenzialità della crescita ed estensione, in campi prima di allora addirittura impensabili, della produzione industriale.

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Quindi ci fu un salto qualitativo compiuto dalla seconda Rivoluzione Industriale.Nel 1869 fu prodotta la celluloide, la prima delle materie plastiche; nel 1876, Bell perfezionò il telefono inventato da Meucci; nel 1878, Edison costruisce la prima lampadina a luce elettrica; 1885, Benz costruisce la prima automobile e successivamente il primo motore a scoppio; nel 1903, i fratelli Wright collaudano il primo aeroplano; nel 1928, Flemming scopre la penicillina.Queste grandi e piccole invenzioni cambiarono le abitudini di intere generazioni, furono l’aspetto più eclatante della seconda Rivoluzione industriale e la caratterizzarono nel suo sviluppo.Le conseguenze di questa Rivoluzione agirono in maniera significativa sul funzionamento dell’economia.All’inizio la Rivoluzione Industriale era stata caratterizzata dal moltiplicarsi delle unità produttive, dove sovente lavoravano poche persone, ora la tendenza è caratterizzata dalla crescita delle dimensioni delle aziende e dalla loro incidenza sul mercato, già di per sé in atto per effetto della libera concorrenza e della diffusione della ferrovia. Le banche a loro volta tendevano a privilegiare nella concessione dei prestiti, indubbiamente non le imprese più piccole e più deboli, ma quelle che potevano, per le loro dimensioni, offrire maggiori garanzie di restituzione.Tutto ciò provocava conseguenze di notevole portata: la concentrazione infatti, si verificò sia in modo tradizionale con la crescita delle singole imprese, sia con l’introduzione di nuove forme quali il cartello, risultante dall’accordo, fra le maggiori imprese operanti in un determinato settore in merito ai prezzi del prodotto; il trust ovvero fusione di industrie; oppure la holding cioè il controllo da parte di un’unica società finanziaria, con la concentrazione di rilevanti pacchetti azionari di un gruppo aziendale.

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In questo modo, il tradizionale contesto della libera concorrenza risultava sovente cedere, per lasciare posto al dominio degli oligopoli e dei monopoli.Inoltre si verifica il progressivo prevalere del capitalismo finanziario rispetto a quello industriale, con l’intersecarsi di interessi tra le banche e le grandi industrie, e al centro del sistema economico si affermò la borsa.Tra il 1930 e il 1960 si diffuse l’espressione, società di massa, che indicava la massa intesa come quella moltitudine che popola le città, che lavora nelle fabbriche o negli uffici, che consuma gli stessi prodotti e che usufruisce della stessa cultura diffusa dai media.In questo periodo la società mutò volto, accanto ai tradizionali mestieri nacquero nuove figure professionali, per il diffondersi e l’ampliarsi delle scuole e delle banche.

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Diritto

Evoluzione storica del diritto commerciale

Il diritto privato comprende due grandi settori: diritto civile e diritto commerciale.Storicamente l' origine del diritto commerciale si colloca nel basso Medioevo (tra la fine del secolo undicesimo e l' inizio di quello successivo) ed è strettamente collegata allo sviluppo politico ed economico delle città e alla ripresa, con il passaggio dalla società feudale a quella comunale, dei traffici commerciali.Nell' epoca feudale, infatti, l' economia era fondata prevalentemente sulla proprietà fondiaria e su un sistema produttivo di tipo chiuso, o autarchico, nel quale la produzione era destinata quasi esclusivamente all' autoconsumo personale e familiare dei servi della gleba e del signore feudale.Durante l' epoca comunale aumentarono gli scambi, grazie anche alla diffusione delle fiere e dei mercati, e si rese necessario disciplinare i rapporti commerciali con regole più moderne e flessibili (come la regola della libertà delle forme, il principio “possesso vale titolo”, l' affermazione della libera circolazione della ricchezza...) rispetto a quelle del diritto romano.In mancanza di una autorità centrale in grado di esercitare la funzione legislativa e giurisdizionale, per tutelare i loro interessi comuni i commercianti crearono le “Corporazioni di arti e mestieri” che riunivano coloro che esercitavano un' attività, una professione o un' arte e svolgevano principalmente la funzione di regolamentare i rapporti di natura commerciale e di risolvere le controversie tra gli associati.Le prime norme del diritto commerciale risalgono quindi agli statuti delle corporazioni e agli usi mercantili, che raccoglievano le regole che si erano formate nei rapporti tra i mercanti.

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Nei secoli successivi,caratterizzati dallo sviluppo delle attività commerciali in seguito alle grandi scoperte geografiche e alla formazione degli stati moderni(secoli sedicesimo-diciottesimo), le disposizioni contenute negli statuti delle corporazioni mercantili in gran parte vennero recepite dalle norme statali.La regolamentazione delle attività produttive costituì il risultato dell' affermazione, sul piano teorico, della corrente di pensiero del mercantilismo, che sosteneva la necessità dell' intervento dello Stato per proteggere e disciplinare l' attività economica dei soggetti privati.

*Prima raccolta organica di norme del diritto commerciale è stata l' Ordonance du commerce (1673) emanata in Francia durante il regno di Luigi quattordicesimo, dal ministro Colbert.

La separazione tra il diritto civile, come diritto comune che disciplinava i rapportri privati, e il diritto commerciale, come diritto particolare che regolava i rapporti commerciali, si consolidò nei secoli diciannovesimo-ventesimo, con lo sviluppo industriale e la Rivoluzione francese e con la conseguente affermazione della borghesia come classe dominante sul piano economico e politico.Dopo questa breve introduzione sulle origini del diritto commerciale e la sua evoluzione mi piacerebbe parlare della società, le principali caratteristiche e le sue classificazioni.

Contratto di società

Un' attività d' impresa può essere esercitata in via individuale o collettiva.Nell' epoca attuale l' impresa di tipo collettivo è largamente prevalente, soprattutto per le attività produttive di medie e grandi dimensioni, in quanto consente l' unione di più forze organizzative

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e il frazionamento del rischio economico tra coloro che vi partecipano.Nella nostra realtà economica la forma più diffusa e importante di impresa collettiva è rappresentata dalle società.Di solito una società si costituisce mediante un contratto(a parte qualche eccezione) che è un accordo di contenuto economico tra due o più parti.

Definizione normativa di contratto di società:

con il contratto di società “due o più persone conferiscono beni o servizi per l' esercizio in comune di un' attività economica allo scopo di dividerne gli utili”.

Da questa definizione risulta che i caratteri essenziali del contratto di società siano: la pluralità di persone;il conferimento di beni o servizi; l' esercizio in comune di un' attività economica; lo scopo di divisione degli utili.

Le principali classificazioni di società sono:

-la società semplice-la società in nome collettivo-la società in accomandita semplice-la società per azioni-la società in accomandita per azioni-la società a responsabilità limitataLe società previste dall' ordinamento italiano si suddividono in due grandi categorie: da una parte le società di persone (s.s, s.n.c., s.a.s.) caratterizzate dalla prevalenza dell' elemento personale rispetto al capitale investito e dotate di autonomia patrimoniale imperfetta (ovvero i soci rispondono anche con il loro patrimonio personale per i debiti della società); dall' altra le società di capitali (s.p.a., s.r.l., s.a.a.) caratterizzate al contrario dalla prevalenza dell'

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elemento “capitale” rispetto all' elemento “personale” e da un' autonomia patrimoniale perfetta (ovvero dei debiti sociali si risponde solo con il patrimonio della società).

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Inglese

The Industrial Revolution

The Industrial Revolution is a convenient phrase to describe the economic and social change that happened in Great Britain at the beginning of the 19th century.It is usually divided into two phases: the First Industrial Revolution and the Second Industrial Revolution (usually dated back between 1870 and 1914) even if from a technological and a social point of view there is no clear break between the two. This period was characterized by the establishment of the factory system, by scientific discoveries, technological progress and developments within the chemical, electrical, petroleum and steel industries that transformed Great Britain from an agricultural into an industrial country. This transformation resulted in the migration of rural people to the industrial areas in search of jobs.Many of the cities and towns of the North and Midlands, the most industrialized areas, were actually created in this period. So, within a few years, the population of the industrialized cities doubled.A deep transformation affected also the rural areas with the modernisation of farming methods and the transport network that was improved because the increasing industrial system required more and better roads to bring raw materials to factories and sent finished goods to market.

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Living and working conditions

Urbanization meant intolerable overcrowding. Several factory owners built houses for their workers near their works but they were badly built: in fact they were built back-to-back and side by side, they had no lavatories, no sewer, no piped water. Living conditions were in general very poor and working conditions in factories very dangerous. Workers had to work long hours; children and women were also employed because their labour was cheap.

Art Nouveau

Art Nouveau is an international movement and style of art, architecture and applied art – especially the decorative arts - that peaked in popularity at the turn of the 20th century (1890-1914). It was strongly felt throughout Europe as a reaction against the academic schools.The mutation created by the Industrial Revolution led the way to all kind of ideas, attempts and creative innovations in the fields of architecture and interior design, furniture and fabrics.The new movement was developed by a brilliant and energetic generation of artists and designers, who sought to fashion an art form appropriate to modern age. They wanted to create also a modern way of life, to invent new shapes and free lines, where the structure and decorative elements would form a unique work of art, a total harmonious artistic environment.Art Nouveau was characterized by organic, especially floral and other plant-inspired motifs, as well as highly-stylized, flowing curvilinear forms. New materials were used and combined, such

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as metal and glass or wood, creating admirable objects and buildings.In the United Kingdom, Art Nouveau developed out of the Arts and Crafts Movements. The most important centre in Britain became Glasgow, with the creations of Charles Rennie Mackintosh and his circle.Other notable British Art Nouveau designers include Walter Crane, Charles Ashbee and Aubrey Bearsdly.

Charles Rennie Mackintosh (1868-1928)

C. R. Mackintosh was a Scottish architect, designer and watercolourist. He was a designer of the Arts and Crafts movement and also the main exponent of Art Nouveau in the United Kingdom who had a considerable influence on Europe design.He lived most of his life in Glasgow that, during the Industrial Revolution had one of the greatest centres of heavy engineering and shipbuilding in the world. During this period Asian style, in particular Japanese style, and modernist ideas influenced Mackintosh’s designs. He admired Japanese style because it used simple forms and natural materials, while he was influenced by modernist ideas as regard as the aim of his art. His concern was to built around the needs of people: people seen as individuals who needed not a machine for living in but a work of art.Among Mackintosh’s noted architectural works are:2) Windyhill, Kilmacolm3) Hill House. Helensbrough4) House for an Art Lover, Glasgow5) Glasgow School of Art, Glasgow6) Queen’s Cross Church, Glasgow

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7) Scotland Street School, Glasgow

Tecnologia delle costruzioni

L' incidenza della Rivoluzione Industriale sulla città e sull' architettura

Col sorgere dei primi insediamenti industriali cominciarono a presentarsi problemi che non si erano mai posti prima di allora, o che, per lo meno, non avevano mai assunto una dimensione talmente ampia.Tra essi i più gravi, furono senz' altro l' aumento vertiginoso di popolazione e l' urbanesimo, vale a dire il progressivo trasferimento di grandi masse contadine dalle campagne alle città come conseguenza del sorgere dei grossi nuclei industriali nelle immediate vicinanze dei centri più importanti, o addirittura all' interno di essi.E' facile intuire come questa sequenza di avvenimenti, che sconvolsero in un periodo di tempo relativamente breve un ordine sociale ormai da secoli costituito e codificato, abbia prodotto decisive ripercussioni anche nel campo dell' architettura.E' da questo momento che appare chiaro come l' architettura non possa ormai costituire più un problema a sé stante, ma debba piuttosto essere vista in un più generale quadro urbanistico, perchè è proprio a livello di struttura della città che nascono e si rivelano nella loro complessità le contraddizioni più gravi di una società in via di trasformazione.Sorgono sempre più numerose le periferie costituite dai nuovi quartieri operai, i cosiddetti slums: schiere di casette, l' una uguale all' altra, allineate con monotonia e quasi completamente prive dei più elementari servizi igienici.

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In tal modo, inoltre, gli alloggi, sovraffollati fino all' inverosimile, contribuiscono, ognuno per proprio conto, ad incrementare l' altissimo livello di insalubrità che regna in questi agglomerati.Nel tentativo di porre fine ad una concezione della vita la quale accettava l' esistenza di un tale stato di cose, si impegnarono anche filosofi e romanzieri, quali ad esempio, Friederich Engels e Charles Dickens in lotte assai spesso aspre e polemiche scrivendo a proposito delle situazioni indicibili in cui si trovavano le città inglesi.Ci furono, anche, alcune personalità isolate i cosiddetti “utopisti”(Robert Owen e Charles Fourier) i quali proposero, come alternativa, nuovi modelli di insediamento, rifiutando, in tal modo sia la disordinata città industriale sia la società che l' aveva prodotta.Le loro idee non vennero messe in pratica, ma diedero comunque un contributo alla cultura urbanistica anglosassone. Il primato dell' ingegneria:

nel corso dell' ottocento la figura dell' architetto venne a trovarsi decisamente in una posizione secondaria rispetto a quella dell' ingegnere, in quanto quest' ultimo, grazie alla sua preparazione in campo tecnico-costruttivo, era in grado di rispondere alle sempre più pressanti richieste di una società in continua, velocissima evoluzione.La perminenza del ruolo del tecnico su quello dell' artista è chiaramente dimostrata dalla storia delle più importanti costruzioni del diciannovesimo secolo.Basta pensare alla stupenda serie dei primi ponti in ferro e citare, per esempio, quello sul fiume Severn del 1777- con una luce di oltre 30 metri- oppure, nel campo dei ponti sospesi, quello costruito da Isambard K.Brunel nel 1836 sul fiume Avon presso Bristol.

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Le grandi esposizioni internazionali:verso la metà dell' ottocento il campo della sperimentazione tecnica si arricchì di un nuovo tipo edilizio: il padiglione per le esposizioni universali, cioè per quelle grandiosi fiere, organizzate quasi annualmente dai paesi all' avanguardia in campo industriale.I principali rappresentanti di questo particolare settore della progettazione furono l' inglese Joseph Paxton e il francese Victor Contamin.Paxton realizzò nel 1851 a Londra, in occasione della prima Grande Esposizione, il Palazzo di Cristallo che è senz' altro da considerare il prototipo delle grandi opere create con impiego di elementi prefabbricati ( segmenti in ghisa e lastre di vetro) prodotti in serie in officina e montati in cantiere.Si tratta di un edificio che, nonostante fosse stato ideato essenzialmente con la precisa volontà di ottenere il massimo risparmio di tempo e denaro, contribuì in maniera determinante, con il suo enorme volume trasparente e con la quasi totale assenza dell' ornamentazione, a creare l' estetica dell' architettura contemporanea.Ma la strada che Paxton( sia pure, forse, inconsciamente e soltanto per motivi pratico-economici) aveva indicata fu per lungo tempo quasi completamente ignorata.Basta pensare che all' Esposizione di Parigi del 1889 un' opera ingegneresca quale la Galleria delle macchine, una grandiosa struttura in ferro costituita da una serie di enormi archi a tre cerniere -115 metri di luce per una lunghezza di 420- progettata da Contamin, venne “nascosta” da un complesso sistema decorativo.E' importante tuttavia notare, che in quella stessa esposizione fu eretta , contro il parere della maggior parte degli uomini di cultura e nonostante le incessanti polemiche, la torre in ferro, alta 300 metri, progettata dal più geniale tra gli ingegneri del diciannovesimo secolo, Gustav Eiffel, autore, tra l' altro di alcuni dei più audaci viadotti ferroviari mai realizzati, quali, ad esempio,

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quello di Gabarit nel Massiccio Centrale in Francia, con un' arcata di 165 metri, e quello sul fiume Duero, in Portogallo, con una luce di poco inferiore.

La Francia e le CourbusierIn Francia la corrente che possiamo definire razionalista si accompagna a lungo a quella di un altro movimento artistico, quello che è conosciuto con la denominazione di Arts Déco.Quest'ultima tendenza, che prendeva nome dalla Esposizione internazionale di arti decorative che si tenne a Parigi nel 1925, dette luogo a un “gusto nuovo” (detto anche stile 1925) che si propagò in numerosi paesi europei ed extraeuropei.Questa mentalità pervase ogni tipo di manifestazione artistica e addirittura divenne l' espressione di un particolare modo di vivere.Fondamentale fu l'attività - fin dagli esordi- di Charles-Eduard Jeanneret, l' architetto di origine svizzera che diverrà famoso con lo pseudonimo di Le Corbusier.Egli fu senz'altro un instancabile propagandatore delle proprie idee che divulgò per mezzo di libri, articoli e conferenze.Fondamentale fu la pubblicazione, nel 1923, del volume intitolato “Verso una architettura”.

I cinque punti di una nuova architettura dal “codice” di Le CorbusierScrive l' architetto svizzero-francese:1)I pilotis...La casa su pilotis! La casa si aprofondiva nel terreno: i locali oscuri e spesso umidi.Il cemento armato rende possibili i pilotis.La casa è nell' aria, lontano dal terreno; il giardino passa sotto la casa...8) Tetti giardino....Il tetto non deve essere spiovente ma incavato.

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Deve raccogliere le acque all' interno, non più all' esterno....Il cemento armato è il nuovo mezzo che permette la realizzazione delle coperture omogenee.

Il cemento armato si dilata fortemente.La dilatazione fa spaccare la struttura nelle ore di improvviso ritiro.Invece di cercare di evacuare rapidamente le acque piovane, bisogna cercare al contrario di mantenere un' umidità costante sul cemento della terrazza, e quindi una temperatura regolata sul cemento armato.Misura di particolare protezione: sabbia ricoperta di lastre spesse di cemento, a giunti sfalsati.Questi giunti sono seminati di erba.Sabbia e radici non lasciano filtrare l' acqua che lentamente.I giardini- terrazze diventano opulenti: fiori, arbusti e alberi,prato.Ragioni tecniche, economiche, funzionali e ragioni sentimentali ci conducono ad adottare il tetto-terrazza.3)La pianta libera.Finora, muri portanti.Partendo dal sottosuolo, si sovrappongono...fino al tetto.La pianta è schiava dei muri portanti.Il cemento armato porta nella casa la pianta libera!I piani non devono essere più ricalcati l' uno sull' altro, sono liberi.Grande economia di volume costruito, impiego rigoroso di ogni centimetro, grande risparmio di denaro...4)La finestra in lunghezza....il cemento armato rivoluziona la storia della finestra.Le finestre possono correre da un bordo all' altro della facciata...5)La facciata libera.I pilastri arretrati rispetto alle facciate, verso l' interno della casa.Il solaio prosegue in falso, verso l' esterno.La facciata è libera; le finestre, senza essere interrotte, possono correre da un bordo all' altro della facciata.

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L'edificio in cui Le Corbusier applica per la prima volta in maniera globale i cinque punti dell' architettura è la villa Savoye costruita tra il 1929 e il 1931 a Poissy, non lontano da Parigi.

Tra le opere più notevoli progettate da Le Corbusier tra le due guerre mondiali, possiamo ricordare il progetto presentato al concorso indetto nel 1927 per la realizzazione del palazzo della Società delle Nazioni, il complesso denominato Centrosoyus, che egli eresse a Mosca nel 1929, e, infine, il progetto col quale egli prese parte al concorso bandito dall' Unione Sovietica nel 1931 e il cui soggetto era la creazione del palazzo dei Soviet.

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Estimo

L'indennità di esproprio

Iniziamo con una breve introduzione sull' evoluzione della normativa sulle espropriazioni , che guarda caso risale proprio al periodo interessato.In Italia l' espropriazione per causa di pubblica utilità è stata introdotta con la legge “fondamentale” n. 2359 del 25 giugno 1865, che ha stabilito l' iter espropriativo e l' entità dell' indennità spettante al proprietario espropriato, ispirandosi al riguardo al criterio di un completo risarcimento del valore venale del bene.Vent' anni dopo, per risanare le condizioni igieniche della città di Napoli, in preda a un epidemia di colera, venne emanata la legge 15 gennaio 1885, n. 2892 (legge Napoli) che, per l' eccezionalità della motivazione espropriativa, consentiva di pagare indennità notevolmente più basse.Le indennità per le aree edificate erano determinate infatti come media tra il valore venale e 10 redditi imponibili catastali ( o 10 canoni d' affitto).Questa legge ispirò poi successivi interventi legislativi con finalità espropriative completamente diverse; si creò così, col tempo, una situazione confusa e non equa in materia espropriativa, con indennità di solito molto inferiori al valore venale del bene espropriato, che richiese da parte dello Stato una nuova e organica legislazione in materia.Con la legge n. 865 del 1971 (legge per la casa) vennero introdottinuovi criteri nella determinazione dell' indennità di esproprio e importanti modifiche all' iter espropriativo.

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L' indennità viene ora riferita al valore agricolo medio per le aree agricole e al valore della coltura più redditizia, moltiplicato per coefficienti maggiorativi, per le aree edificabili.Nel 1980 i criteri di indennizzo previsti dalla legge “per la casa” per l' esproprio delle aree edificabili fu dichiarato non costituzionale dall' apposita Corte.Il vuoto legislativo venutosi così a creare fu colmato con la manovra finanziaria per il 1993, legge n. 359 dell' 8 agosto 1992, con cui fu stabilito che per le espropriazioni di aree edificabili vengano pagate le indennità determinate con i criteri della legge “Napoli” che dunque, a distanza di oltre un secolo, ritornò attuale.Questi criteri di indennizzo sono stati infine recepiti dal nuovo Testo unico.

Generalità:l'espropriazione per causa di pubblica utilità è una limitazione del diritto di proprietà privata consentita dalla costituzione.Tale limitazione è condizionata alle esigenze dell' interesse pubblico e al pagamento di una giusta indennità.E' bene precisare subito che tale indennità integra, nella migliore delle ipotesi, il valore venale, non quindi il valore che, personalmente, un individuo può attribuire al bene espropriato (valore affettivo).In ogni caso con l' indennità ricevuta difficilmente chi ha subito l' esproprio potrà riacquistare un bene uguale; subirà quindi, comunque, un danno, ma tale è il sacrificio imposto al singolo in nome dell' interesse collettivo. L' iter espropriativo

I soggetti dell' espropriazione

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La legge in vigore definisce i soggetti dell' espropriazione come segue:-espropriato, il soggetto, pubblico o privato, proprietario del bene espropriato;-autorità espropriante, l' autorità amministrativa titolare del potere di espropriare e che cura il relativo procedimento;-beneficiario dell' espropriazione, il soggetto, pubblico o privato, a favore del quale è emesso il decreto di esproprio;-promotore dell' espropriazione, il soggetto, pubblico o privato, che chiede l' espropriazione.L' autorità competente alla realizzazione di un' opera di pubblica utilità è anche competente per quanto riguarda l' emanazione degli atti del procedimento espropriativo.A tal fine le amministrazioni statali, le Regioni, le Province, i Comuni individuano ed organizzano l' Ufficio per le espropriazioni al quale è preposto un dirigente.Per ciascun procedimento espropriativo è designato un responsabile che dirige, coordina e cura tutte le operazioni e gli atti del procedimento, avvalendosi anche dell' ausilio di tecnici esterni all' amministrazione pubblica.

Per concludere vorrei esporre le fasi dell' espropriazione:l'iter espropriativo, stabilito dal DPR n. 327/2001, prevede le seguenti fasi:1) il vincolo preordinato all' esproprio;2) la dichiarazione di pubblica utilità;3) l' indennità di espropriazione;4) il decreto di esproprio.

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Conclusioni

Posso affermare che la Rivoluzione Industriale fin dal suo inizio abbia fortemente mutato, in modo irreversibile, ogni aspetto della nostra società.Sicuramente vi sono moltissimi aspetti da noi visti in modo decisamente positivo, ma purtroppo ed inevitabilmente ne sono scaturite conseguenze assai preoccupanti.Penso che la negatività di questo percorso abbia il suo “apice” proprio “oggi”, nei giorni che tutti noi ora stiamo difficilmente vivendo.Questa visione mi ha affascinato molto, ma il nesso che mi è balzato alla mente è l' idea delle tre prospettive, il loro inizio ed ora la loro proiezione nel presente e durante il loro rivoluzionario tragitto si sono trasformate, inquinate e arrivate a noi sotto forma di emergenze.Credito, energia, cambiamenti climatici, un' emergenza globale

che ci tocca da vicino e meglio conosciuta come La Triplice Emergenza

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