48
IBM cloud Training SME

Training sme

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Training sme

IBM cloudTraining SME

Page 2: Training sme

Social MediaSocial Media B2BCome lo useremoHow to - canali

LinkedinTwitter

Page 4: Training sme

Le dinamiche proprie dei social media fanno sì che in realtà questi siano lo strumento ideale per il B2B.

“Facebook non è il luogo dove capire come spendere 100.000 €.”

#1 Il B2B è naturalmente più

propenso ad agire su numeri più piccoli e meglio definiti in termini di

ruoli ed interessi.Il social media si fonda sulle relazioni e

su piccole cerchie, che spesso si intersecano tra loro.

Agisce meglio sulla coda lunga più che sulla grande massa

generalista.

#2 Possibilità di targettizzare in

modo preciso le proprie comunicazioni.

Questo consente di avviare sul lungo termine dinamiche molto avanzate di

personalizzazione dell’offerta, atteggiamento più comune quando

si vendono soluzioni di costo elevato piuttosto che prodotti

di largo consumo.

#3 Obiettivo nei social media è di

instaurare un dialogo virtuoso che porti ad un beneficio reale generato

da una relazione proficua: la soluzione di un problema da un lato

e l’acquisizione di customer insight dall’altro.

Questo è ha un grande valore in uno scenario complesso

come quello B2B.

Page 5: Training sme

Alcuni numeri

Page 6: Training sme

Alcuni numeri

Page 7: Training sme

Alcuni numeri

Page 8: Training sme

Alcuni numeri

Page 9: Training sme

Alcuni numeri

Page 10: Training sme

Social MediaSocial Media B2BCome lo useremoHow to - canali

LinkedinTwitter

Page 11: Training sme

Parla

Chiede

Acquista

a

b

c

Acquista dopo un accurato benchmark, e tramite un trusted network

Sfrutta il proprio network per parlare dei prodotti e dei brand

Vuole un dialogo coerente con il brand sul prodotto e sui relativi temi

a b c

I social network hanno una diffusione ormai capillare nella popolazione di riferimento, anche nel mondo B2B. Come si muove, come agisce e dove lo fa il “social customer”?

Page 12: Training sme

React

Listen

Engage

a

b

cParla

Acquista

Chiede

agisce in modo proattivo e strategico dando contenuti mirati e di valore

Comprende le esigenze, valuta i trend e la propria presenza online

Si struttura nelle varie funzioni aziendali per rispondere agli stimoli

a b c

Come si deve strutturare un socialbrand per interagire con i propri interlocutori nel mondo dei social media?

Page 13: Training sme

React

Listen

Engage

a

b

cParla

Acquista

Chiede

Ogilvy sta conducendo con IBM un’azione di listening sulle tematiche del cloud, passo propedeutico all’apertura dei canali online.

Questi canali vivranno all’interno di progetto di respiro globale che mira a stabilire la presenza di IBM sui social media, sul tema cloud.

Page 14: Training sme

Multiple Hub&Spoke - Dandelion Model

Vista la struttura di IBM a livello global il modello applicato si riassume in una struttura di tipo Multiple Hub&Spoke, con IBM al centro e diversi hub per ogni Country. La struttura dell’hub Italiano verrà definita anche sulla base dei risultati del listening che oltre ai topic più rilevanti al tema del Cloud definirà su quali canali il target di IBM si muove.

Il listening definisce l’HUB: potrà essere Linkedin, Facebook, Twitter o un portale IBM.

Page 15: Training sme

Multiple Hub&Spoke - Dandelion Model

Il modo in cui i flussi di contenuti devono essere organizzati nell’HUB e negli Spoke dipende dal ruolo che viene assegnato a ciascuno di essi.Gli Spokes generano traffico diretto verso l’Hub di country, che a sua volta, orientato agli obiettivi di business di IBM, diventa il canale privilegiato di localizzazione dei brand values worldwide.

Vengono definiti quindi:‣La rilevanza di ciascun canale all’interno della digital brand

architecture italiana‣La strategia editoriale necessaria per supportarne le attività e la

relativa attività di community management, ovvero:‣Il bilanciamento tra contenuti di demgen e contenuti di nurturing

per l’HUB‣Il bilanciamento tra contenuti locali e globali.‣Way of Working interna (dalle social media policy alle dinamiche di

engagement degli stakeholders IBM)

Page 16: Training sme

Multiple Hub&Spoke - Dandelion Model

Il modo in cui i flussi di contenuti devono essere organizzati nell’HUB e negli Spoke dipende dal ruolo che viene assegnato a ciascuno di essi.Gli Spokes generano traffico diretto verso l’Hub di country, che a sua volta, orientato agli obiettivi di business di IBM, diventa il canale privilegiato di localizzazione dei brand values worldwide.

Ogni Hub verrà strutturato mediante:‣ Adattamento dei contenuti provienienti dai Global Campaign Kit

(cloud social media Team IBM) per definizione del BOM di country.‣ Definizione dei contenuti in base agli obiettivi, come ad esempio:‣ Incrementare il numero di registrazioni ad un evento‣ Migliorare l’attendance all’evento‣ Faciliare l’interazione post evento‣ Portare al download di asset “gated”

‣ Divisione in attività di Nurturing e DemGen‣ Definizione degli obiettivi di canale‣ Definizione flussi Drive-to gated contents‣ Match global business objectives

Page 17: Training sme

SUPPORTOAL TEAM ITALIANO

Social media governance model_ service model

Traduzione contenuti

Consulenza e supporto strategico

Coordinamento con Cloud social media Team IBM

Community Management

locale

Disponibilità degli SME

Adattamento dei contenuti

ai social

Il community Manager IBM:- seleziona i contenuti global con gli SME- Raccoglie i contenuti local- sviluppo piano editoriale- moderazione- creazione contenuti editoriali ad hoc

Page 18: Training sme

Social MediaSocial Media B2BCome lo useremoHow to - canali

LinkedinTwitter

Page 19: Training sme

LinkedIn è il più grande network professionale al mondo con più di 150 milioni di iscritti, più di 3 milioni in Italia.

Circa il 40% degli utenti ha un network compreso tra i 50 ed i 200 contatti. Più del 50% degli utenti ha un profilo completo e dettagliato.Gli utenti prediligono l’uso dei gruppi come utile fonte di informazione e networking, per la maggior parte di loro infatti quella dei gruppi è la funzionalità preferita seguita da quella di ricerca dei profili di colleghi e potenziali prospects.

La possibilità di poter entrare in contatto con persone in grado di influenzare i clienti è per gli utenti una delle potenzialità in assoluto più rilevanti.

dati http://blog.sitebysite.it/

Page 20: Training sme

Social MediaSocial Media B2BCome lo useremoHow to - canali

Linkedin - ottimizzare il profiloTwitter

Page 21: Training sme

‣ Su linkedin il profilo personale è sicuramente il primo e più importante elemento di visibilità all’interno del network.‣ Il proprio profilo va trattato come se fosse una landing

page, la propria landing page, all’interno del social network ma anche online.‣ Spesso il profilo Linkedin è uno dei primi risultati di

Google quando si cerca il nome di una persona/speaker.‣ Per questo motivo deve essere curato, ricco di

informazioni e il più aggiornato possibile.

Page 22: Training sme

Inserire i riferimenti ai propri siti Wed ed altri profili è importante ed è segno di un buon livello di attività nei mondo online.

Il numero di connessioni è sicuramente il primo elemento di rilevanza.Quando si parla di rilevanza nei canali social spesso è più rilevante il network che la persona stessa nella definizione di un though leader.

Quindi il numero e la qualità delle connessioni potrebbe precedere come importanza anche la rilevanza del brand di appartenenza e dal ruolo.

Page 23: Training sme

Il summary deve essere efficace e completo. Contenere informazioni su:Professione attuale.Aree di interesse.Specialties e skill tecniche.

Page 24: Training sme

Il riquadro relativo alle esperienze è ovviamente elemento chiave di Linkedin. Più dettagliata sarà la descrizione dell’esperienza fatta, maggiori informazioni avranno gli utenti.

E’ buona norma con in ogni curriculum vitae escludere le esperienze che per seniority divengono irrilevanti per consentire di focalizzarsi su quelle fondamentali e più prestigiose.

Talvolta può essere interessante lasciare nel proprio profilo informazioni appartentemente poco importanti, l’importante è usare la descrizione delle stesse per spiegarne il valore.

Page 25: Training sme

è utile usare il riquadro pubblicazioni per dare evidenza a release accademiche e non che aggiungono spessore al proprio profilo.

Il riquadro pubblicazioni è rilevante ed ha una discreta importanza in quanto elemento non comune e distintivo di persone con un elevato grado di competenza in una determinata materia.

E’ bene inserire qui paper, articoli e pubblicazioni anche su riviste, anche minori ma sempre pubblicate da “editori” di qualità per evitare che diventi un’arma a doppio taglio.

Page 26: Training sme

Inserire le lingue conosciute e completare correttamente il riquadro Skills & Espertise è davvero molto importante.

Questi elementi, se pur evinti dal resto del profilo, sono un importante elemento di indicizzazione per Linkedin e consentiranno di essere trovati più facilmente all’interno dei motori di ricerca.

Page 27: Training sme

Le Recommendation sono il vero tratto distintivo e che inizialmente ha rappresentato fattore di successo di Linkedin.

Il sistema di Endorsement all’inglese consente di lasciare un commento positivo sul lavoro svolto da un collega, garantendo visibilità ad entrambi e rappresenta un elemento di valutazione importantissimo per gli utenti di Linkedin.

Page 28: Training sme

Iscriversi a dei gruppi è importante per due differenti motivi:#1 Mostrare i propri gruppi di maggiore interesse caratterizza ovviamente il profilo e : l’appartenza a gruppi elitari e chiusi o per specialisti è di per sé segno distintivo.#2 Due persone iscritte allo stesso gruppo possono entrare in contatto più facilmente.Questo consente spesso di abbattere la barriera di richiesta contatto per semplice “amicizia” ma consente di fondare la propria richiesta su un valore di interesse condiviso e reale.

Page 29: Training sme

Nella sezione “Get More Applications...” è possibile installare nel proprio profilo Linkedin nuove applicazioni, migliorandone notevolmente l’efficacia e la qualità.

Slideshare, per esempio, è un ottimo prodotto per inserire all’interno del proprio profilo e condividere con il proprio network delle presentazioni, keynote o altri documenti rilevanti.

Page 30: Training sme

Box.Net, Wordpress o BlogLink consentono per esempio di aggiungere un repository di file, un curriculum o di connettere i feed del proprio blog.

Page 31: Training sme

Collegare gli account dei propri social network è un buon modo per automatizzare i processi di pubblicazione di informazioni e notizie attraverso molteplici canali contemporaneamente.

Tenere costantemente aggiornato il proprio profilo è il primo punto indispensabile di management della propria presenza online sui social network ed in particolare su un canale professionale come questo.

Seguire le compagnie più inerenti ai propri interessi su Linkedin per rimanere aggiornati su quanto accade nel proprio settore e ricondividere con il proprio network informazioni rilevanti

Partecipare alle conversazioni sui gruppi coerenti con la propria attività professionale è utile per creare nuovi contatti ed aumentare il proprio livello di credibilità nel network.

Page 32: Training sme

Social MediaSocial Media B2BCome lo useremoHow to - canali

LinkedinTwitter

Page 33: Training sme

Twitter conta quasi 500 milioni di utenti registrati ed 1 milione di tweet generati ogni 4 giorni.

In Italia gli utenti registrati sono più di 2.4 milioni.

Frequenza di utilizzo

9%raramente/mai

9%poche volte al mese

23%ogni giorno

17%poche volte a settimana

42%> 1 volta al giorno

4%13-17 anni

26%35+ anni

43%18-34 anni

27%35-44 anni

Twitter è il servizio di microblogging più usato al mondo.

Page 34: Training sme

Social MediaSocial Media B2BCome lo useremoHow to - canali

LinkedinTwitter - vocabolario

Page 35: Training sme

Ogni utente viene identificato su Twitter da un nome e da uno username (nome utente), impostati all’apertura dell’account. Il nome è quello che compare all’inizio di ogni tweet, mentre lo username è preceduto dal simbolo @ e consente ad altri utenti di trovarci o inviare tweet indirizzati a noi.Le impostazioni possono sempre essere modificate, anche se è sconsigliabile cambiare il nome con cui parliamo ai nostri contatti per non perdere la referenza acquisita nel tempo.

Il Tweet è il messaggio di 140 caratteri che vogliamo rimanga visualizzato sul nostro profilo e intendiamo trasmettere a tutti coloro che seguono i nostri aggiornamenti. Può contenere link abbreviati tramite URL shortener, essere allegato ad un’immagine o un video o riportare la posizione da cui twittiamo; può consistere in un retweet e può contenere mention o hashtag, per venire tracciato nei risultati di ricerca di un trend topic.

Quando visualizziamo un tweet interessante, potremmo desiderare di trasmettere lo stesso messaggio a tutti i nostri follower. Ogni tweet condiviso in questo modo è preceduto dalla sigla RT e dal nome dell’utente che ha condiviso in prima istanza il contenuto.

Retweet

RT

Tweet

Page 36: Training sme

Hashtag

Trendtopic

# Mention e ReplySe vogliamo indicare chiaramente l’argomento di cui parliamo nel tweet, possiamo utilizzare parole chiave precedute dal simbolo # scegliendo il termine tra quelli più utilizzati o creandone di nuovi. Lo scopo è evidenziare il topic e associare il nostro account al genere di argomenti indicati, per rientrare nei risultati di ricerca in merito o trovare nuovi follower.

Gli argomenti più trattati in un determinato lasso di tempo vengono chiamati Trend topic e tutti i tweet che ne trattano compaiono nei risultati di ricerca per ciascun trend.

TT@

Direct MessageDMMenzionare un utente significa riportare il nome del suo account in un tweet, creando in questo modo un link al suo profilo ed un riferimento diretto per lui, che ritroverà il nostro tweet all’interno delle proprie mention. Replicando ad un tweet visualizzato, tramite il pulsante apposito accanto al tweet, Twitter inserisce automaticamente il nome dell’autore all’inizio del nostro messaggio.

Un messaggio diretto è indirizzato a singoli utenti ed è visualizzabile solo dal destinatario. Da poco Twitter ha reso possibile inviare messaggi privati a tutti i propri Following contemporaneamente.

Page 37: Training sme

Schermata principale: a destra i tweet di chi seguiamo, a sinistra follower e following.

Informazioni primarieInformazioni sull’utente: foto, nome, username, short bio, numero tweets, follower e following.

HomeConnetti

Elenco delle attività che ci legano ai nostri contatti: Interazioni (nuovi follow, etc.) e Menzioni (tweet di citazione o che si rivolgono a noi).

Twitta a Nome..Inviare un tweet all’utente (@mention).

L’utente su TwitterCome l’utente usa Twitter: tweet, following, followers, tweet di altri utenti preferiti, liste, immagini pubblicate di recente.

Simili a...Elenco di utenti simili a quello che stiamo visualizzando, per interessi o topic, che Twitter ci suggerisce automaticamente.

Storie proposte da Twitter, news su chi ci segue, chi seguire e categorie dei tweet

Scopri Io

Accesso al nostro profilo, messaggi privati, liste, impostazioni.

Scrivere un nuovo tweet, aggiungendo posizione e immagini.

Scrivi

Page 38: Training sme

Timeline: il luogo dove è possibile leggere tutti gli aggiornamenti dei Following: coloro che

seguiamo.

Page 39: Training sme

Un esempio di Tweet.

In questo esempio l’utente IBM NEWS ROOM @IBM_NEWS menziona 3 altri utenti @rhianna, @moschinofficial e @telectroscope

Inoltre, usa due differenti hashtag nello stesso tweet per evidenziare i principali argomenti di cui parla: #IBM, #steampunk.

Page 40: Training sme

#argomento definisce un hashtag per la conversazione.

Cliccando su di esso potrò visualizzare tutte le conversazioni attorno a quell’argomento.

@nomeutenteconsente di citare un utente nella conversazione.@moschinofficial riceverà una notifica della menzione (mention)

@moschinofficial, a seguito della notifica ricevuta, ha ricondiviso il tweet (retwettato) con la propria audience, generando un meccanismo a catena.

Chiunque può ricondividere i tweet con la propria audience (i propri follower)

Page 41: Training sme

Nella schermata @Connect di Twitter.com è possibile visualizzare tutte le interazioni avute con gli altri utenti (retweet, notifica di nuovi follower etc) e tutte le mention relative al nostro username.

@name

Page 42: Training sme

Social MediaSocial Media B2BCome lo useremoHow to - canali

LinkedinTwitter - azioni di base

Page 43: Training sme

Tweeting

Dalla pagina Home o cliccando sul pulsante in alto a destra in ogni pagina, è possibile comporre un Tweet. Possiamo inserire il nostro messaggio ed eventuali link (accorciati con l’apposito URL shortener) in 140 caratteri, allegare un’immagine e la nostra posizione attuale, menzionare un utente che già seguiamo, indicare l’argomento del nostro Tweet con un hashtag.

Retweeting

Per retwittare un messaggio, basta cliccare sull’apposito pulsante che compare portando il mouse sopra il tweet.

Mentioning

Per menzionare un utente che seguiamo in un tweet, basterà cliccare su Reply accanto ad un suo tweet o inserire il suo @nomeutente nel nostro tweet.

Messaging

Possiamo inviare messaggi privati ad un utente dal suo profilo, o dal pannello dei Direct messages cliccando sull’icona delle azioni situata in alto in ogni pagina. Non è possibile inviare un DM a chi non è nostro follower.

Page 44: Training sme

Il limite di 140 caratteri per i tweet pubblicati ha origine nell’infrastruttura multipiattaforma con cui Twitter nasce: web, sms e messaggistica istantanea. Le motivazioni tecniche iniziali hanno costituito una virtù, spingendo presto gli utenti ad essere sintetici e approfittare della sfida e dell’utilità di nuove forme di interazione.Il messaggio espresso in pochi caratteri deve condensare il pensiero da trasmettere, evitando perifrasi e modi di esrpimersi articolati. Con questo restano comunque necessarie leggibilità e forme corrette, sotto ogni punto di vista. L’esercizio aiuta ad acquisire dimestichezza con la realizzazione di messaggi brevi, in cui le semplificazioni stilistiche non sono ammesse (a meno che non rientri nello stile della comunicazione, stabilito in fase iniziale). Al tweet possono essere associati contenuti, come immagini o link. In questo caso, per evitare che occupino la maggior parte dei caratteri disponibili, vengono utilizzati strumenti per l’accorciamento (URL shortener) termini corretti

sintesi

Leggibilità

Page 45: Training sme

La ragione maggiore per seguire un utente, secondo le statistiche, è la qualità informativa dei suoi tweet. La maggiore ragione per smettere di seguirlo, è la noia.

Quali tweet meritano di essere letti?

Domanda ai Follower

Condivisione di informazioni

Self-promotion

Pensieri casuali

Opinioni

Io, ora

Conversazione

Mantenimento di presenza

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

Da sinistra a destra, i colori indicano le percentuali di ciò che Non merita di essere letto, è Neutrale o Merita di essere letto.

via thesocietypages.org

Page 46: Training sme

La definizione di trend viene data non tanto dal numero di volte in cui l’hashtag correlato viene condiviso, ma dal numero di utenti che lo condividono. Non basta quindi che un singolo utente pubblichi molti tweet usando la parola chiave: per creare il trend topic è necessario diffondere contenuti di interesse tale da sollecitare la partecipazione di altri. Per inserire un proprio tweet nello stream e fare parte di una conversazione esistente, è necessario utilizzare gli #hashtag correlati.I trend variano di ora in ora. Nella schermata Home del nostro profilo possiamo visualizzare i maggiori e più attuali, indicati come #hashtag o per argomento e suddivisi per area geografica. Cliccando su una delle parole chiave possiamo visualizzare la lista di tweet inerenti, gli utenti che riportano quel termine nel proprio nome utente (se esistono) e video e immagini più condivisi in merito.

Page 47: Training sme

Social MediaSocial Media B2BCome lo useremoHow to - canali

LinkedinTwitter

Altri strumenti utili - Slideshare e Hootsuite

Page 48: Training sme

Demo Live