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V i sono argomenti decisamente in- flazionati, leggasi ad esempio Malpensa, ed argomenti fin trop- po “oscurati”. E quasi nasce il sospet- to che tante chiacchiere superflue ven- gano appositamente costruite per far dimenticare problemi più seri e con- creti; colpisce in particolare il modo di proporre temi “ad ondate” il quale si estrinseca in giorni ove l’aspetto trat- tato sembra essere improcrastinabile e drammaticamente urgente, salvo spa- rire nel dimenticatoio nel giro di ven- tiquattrore. E’ una caratteristica tipica di un’epoca contrassegnata da isteria collettiva che mostra tutti i limiti di una informazione globalizzata quanto vo- lete, ma condotta senza alcuna logica da chi vuole soltanto stupire con an- nunci speciali, ma non informare. Ricordate l’allarme DVT, ovvero Deep Vein Trombosi (trombosi venosa profon- da)? Eravamo in apertura dell’anno R iceviamo tante telefonate ed E- mail di agenti di viaggio molto preoccupati per come sta an- dando l’anno iniziato da non molto. E’ uno spaccato poco rassicurante quello che ci viene fornito dalle confidenze degli ADV, ma anche dei T.O., esausti e sfiduciati per il futuro che non vedo- no rassicurante. La maggior parte degli Agenti ci ha co- municato che le uniche azioni intra- prese sono quelle relative al persona- le, al quale è stato fatto prendere le fe- rie, oppure di aver istituito dei turni per far scontare le ore di permessi re- tribuiti . Chiaramente queste sono le iniziative più importanti unite ad una maggiore attenzione alle spese (non so quanto sia vero, ma c’è chi ha detto di state molto attento a quanto tempo si accende la luce o il riscaldamento – tra- mite pompa di calore - in ufficio). Liliana Comandè Continua a pag. 2 Il turismo ha bisogno di certezze N el punto in cui l’Europa incon- tra l’Asia, le acque azzurre del Mediterraneo, dell’Egeo, del Mar di Marmara e del Mar Nero in- corniciano la Turchia. Una crociera idil- liaca, il cosidetto Viaggio Blu, naviga attraverso le spiagge private di Cleo- patra, tra le eterne fiamme del Monte Olimpo e le vestigie di migliaia di an- tiche civiltà: è il paradiso nautico del- la Turchia. Con le sue palme e antiche rovine, adagiata in un golfo turchese, Izmir è il secondo porto più importante della Turchia. Lussuosi hotel per mee- ting, incentive e conferenze, attrezza- ture ideali per lo sport, il divertimen- to e lo shopping, rendono Izmir una città cosmopolita e vivace, soprattutto durante il Festival Internazionale del- le Arti e la Fiera Internazionale. Nel- la Regione Egea un favoloso panora- ma traccia il passaggio di eventi mito- logici, i resti di antiche città come Troia e Pergamo. Leggere brezze accarezza- no dolci coste che disegnano il profilo di Kuadasi, Marmaris, Bodrum e Fethiye. La capitale Ankara, ben col- legata a tutto il Paese, è una città dal- l’intensa attività artistica e culturale. Un’altra capitale, quella dell’impero ot- tomano, Bursa, offre un abbagliante pa- norama, hotel con terme e la possibi- lità di sciare ad Ulula. Tutto questo lo raccontano ben 25.245.301 turisti in- I n un momento di crisi produttiva, che inevitabilmente diventa crisi dei consumi, mantenere i numeri con- sueti può essere per un’azienda già un risultato soddisfacente. E’ quanto so- stiene George Huggings, Direttore per l’Italia di Air Seychelles. “Non è il pe- riodo adatto per lanciarsi in investimenti Air Seychelles: per ora una politica di conservazione La compagnia aerea, in questo periodo di crisi, mira a conser- vare lo stesso numero di pas- seggeri dello scorso anno. Cecilia Emiliozzi Continua a pag. 12 ANNO XVII - N. 2 FEBBRAIO 2009 - MENSILE DI TURISMO E CULTURA - Via Nazionale, 204 - 00184 Roma, Tel. 06/4871721 - Fax 06/4871618 - Aut. Trib. Roma 469/92 - 31/7/92 - Tariffa R.O.C.-Poste Italiane S.p.A.- Sped. in Abb.Postale - D.L. 353/2003 (conv. In.L.27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1, DCB Roma - prezzo a copia 3,25 - filiale di Roma0 Antonella Pino d’Astore Continua a pag. 2 Antonio Bordoni Continua a pag. 12 Un aspetto poco trattato dei viaggi in aereo a pag. 8 SPECIALE Caraibi On line Viaggi e Offerte Interline www.interlinegroup.it a pag. 14 Sicurezza volo 2008 a pag. 4 SPECIALE Oriente Turchia azzurra, blu e turchese www. travellinginterline.it EDITORIALE Che aria tira a bordo? Che aria tira a bordo?

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Travelling Interline numero di Febbraio 2009

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Page 1: Travelling Interline

Vi sono argomenti decisamente in-flazionati, leggasi ad esempioMalpensa, ed argomenti fin trop-

po “oscurati”. E quasi nasce il sospet-to che tante chiacchiere superflue ven-gano appositamente costruite per fardimenticare problemi più seri e con-creti; colpisce in particolare il modo diproporre temi “ad ondate” il quale siestrinseca in giorni ove l’aspetto trat-tato sembra essere improcrastinabile edrammaticamente urgente, salvo spa-rire nel dimenticatoio nel giro di ven-

tiquattrore. E’ una caratteristica tipicadi un’epoca contrassegnata da isteriacollettiva che mostra tutti i limiti di unainformazione globalizzata quanto vo-lete, ma condotta senza alcuna logicada chi vuole soltanto stupire con an-nunci speciali, ma non informare.Ricordate l’allarme DVT, ovvero DeepVein Trombosi (trombosi venosa profon-da)? Eravamo in apertura dell’anno

Riceviamo tante telefonate ed E-mail di agenti di viaggio moltopreoccupati per come sta an-

dando l’anno iniziato da non molto. E’uno spaccato poco rassicurante quelloche ci viene fornito dalle confidenzedegli ADV, ma anche dei T.O., esaustie sfiduciati per il futuro che non vedo-no rassicurante. La maggior parte degli Agenti ci ha co-municato che le uniche azioni intra-prese sono quelle relative al persona-le, al quale è stato fatto prendere le fe-rie, oppure di aver istituito dei turniper far scontare le ore di permessi re-tribuiti . Chiaramente queste sono leiniziative più importanti unite ad unamaggiore attenzione alle spese (non soquanto sia vero, ma c’è chi ha detto distate molto attento a quanto tempo siaccende la luce o il riscaldamento – tra-mite pompa di calore - in ufficio).

Liliana ComandèContinua a pag. 2

Il turismoha bisogno di certezze

Nel punto in cui l’Europa incon-tra l’Asia, le acque azzurre delMediterraneo, dell’Egeo, del

Mar di Marmara e del Mar Nero in-corniciano la Turchia. Una crociera idil-liaca, il cosidetto Viaggio Blu, navigaattraverso le spiagge private di Cleo-patra, tra le eterne fiamme del MonteOlimpo e le vestigie di migliaia di an-tiche civiltà: è il paradiso nautico del-la Turchia. Con le sue palme e anticherovine, adagiata in un golfo turchese,Izmir è il secondo porto più importante

della Turchia. Lussuosi hotel per mee-ting, incentive e conferenze, attrezza-ture ideali per lo sport, il divertimen-to e lo shopping, rendono Izmir unacittà cosmopolita e vivace, soprattuttodurante il Festival Internazionale del-le Arti e la Fiera Internazionale. Nel-la Regione Egea un favoloso panora-ma traccia il passaggio di eventi mito-logici, i resti di antiche città come Troiae Pergamo. Leggere brezze accarezza-no dolci coste che disegnano il profilodi Kuadasi, Marmaris, Bodrum eFethiye. La capitale Ankara, ben col-legata a tutto il Paese, è una città dal-l’intensa attività artistica e culturale.Un’altra capitale, quella dell’impero ot-tomano, Bursa, offre un abbagliante pa-norama, hotel con terme e la possibi-lità di sciare ad Ulula. Tutto questo loraccontano ben 25.245.301 turisti in-

In un momento di crisi produttiva,che inevitabilmente diventa crisi deiconsumi, mantenere i numeri con-

sueti può essere per un’azienda già unrisultato soddisfacente. E’ quanto so-stiene George Huggings, Direttore perl’Italia di Air Seychelles. “Non è il pe-riodo adatto per lanciarsi in investimenti

Air Seychelles:per ora una politica

di conservazioneLa compagnia aerea, in questoperiodo di crisi, mira a conser-vare lo stesso numero di pas-seggeri dello scorso anno.

Cecilia EmiliozziContinua a pag. 12

ANNO XVII - N. 2 FEBBRAIO 2009 - MENSILE DI TURISMO E CULTURA - Via Nazionale, 204 - 00184 Roma, Tel. 06/4871721 - Fax 06/4871618 - Aut. Trib. Roma 469/92 - 31/7/92 - Tariffa R.O.C.-Poste Italiane S.p.A.- Sped. in Abb.Postale - D.L. 353/2003 (conv. In.L.27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1, DCB Roma - prezzo a copia € 3,25 - filiale di Roma0

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Un aspetto poco trattato dei viaggi in aereo

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SPECIALECaraibi

On line

Viaggi e Offerte Interlinewww.interlinegroup.it

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Sicurezza volo 2008

a pag. 4

SPECIALEOriente

Turchia azzurra, blu e turchese

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EDITORIALE

Che aria tira a bordo?

Che aria tira a bordo?

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Certo che la situazione non è esaltantee, anche le defezioni registrate fra gliespositori all’ultima Fiera di Milano,fanno comprendere quanto sia impor-tante risparmiare ancora i soldi,E’ strano, ma nel momento in cui i no-stri media hanno smesso di martellarecon la storia del “siamo tutti poveri enon ce la facciamo ad arrivare neppu-re alla 3a settimana del mese”, c’è sta-ta una ripresa che ha dato l’illusioneche fossero finiti i tempi cupi. La ri-chiesta di mete a lungo raggio – con leMaldive, l’isola di Mauritius e i Cara-bi – infatti, è stata piuttosto buona, ascapito di quelle a medio raggio che,invece, non hanno fatto registrare nul-la di eccezionale.

� Preventivi su preventivi e poi…In questo contesto, come sempre, anzi,più degli anni passati, gli agenti la-mentano il fatto di essere occupati conle numerose richieste di preventivi, nonsolo viaggi di nozze, che impegnanoquotidianamente il personale. Preven-tivi che, poiché non si pagano, vengo-no richiesti a tantissime agenzie che let-teralmente “calano le braghe” – ossiaaccettano il prezzo che fa il cliente - peraccaparrarselo. I tout operator, da par-te loro, ogni giorno si vedono richie-dere lo stesso preventivo da più agen-zie, situate anche in città diverse.Il settore – incluso quello che riguardail mondo degli alberghi – è giustamentepreoccupato. Come al solito è lasciato da solo di fron-te a tutte le difficoltà che incontra, e nes-sun segnale arriva da chi potrebbe al-meno dare un sostegno concreto a que-ste piccole e medie aziende che, co-munque, contribuiscono ad accrescereil Pil nazionale e a dare occupazione.Per la prima volta, però, il nostro Pre-sidente del Consiglio ha ammesso lagravità della nostra situazione econo-mica. Brutto segno, perché fino all’al-tro ieri sembrava che fossimo la nazio-ne con meno problemi, mentre ora (oda sempre…) dobbiamo prendere attoche stiamo messi piuttosto male!

� Che facciamo?E va bene, prendiamone atto a guar-diamoci in faccia. La situazione è criti-ca, ma, comunque, si deve campare eandare avanti. Allora le cose sono due:o si chiude l’attività, oppure si cerca direagire attuando azioni concrete, manon a livello individuale.Vedete, mentre nel settore ci si dibattesui problemi, chiamiamoli eufemisti-camente ‘esistenziali’- nel senso di so-pravvivenza dignitosa - in un mo-mento così particolare c’è, però, chi re-clama la reintroduzione del Ministerodel Turismo. Ministero che, non di-mentichiamolo, è stato abolito anni faattraverso un referendum popolare.Qualcuno obietterà che i tempi sonocambiati, e su questo siamo tutti d’ac-cordo. Ma ritengo che ora abbiamoquestioni più importanti e più imme-diate da affrontare, rispetto a quella checi sembra essere una non soluzione al-le nostre esigenze.Forse siamo troppo disincantati o ‘mal-fidati’ nei confronti di un nuovo Mini-stero che, negli anni passati, non è statoniente altro che un ‘carrozzone’ che hasprecato soldi pubblici (ossia i nostri).

� Il settore ha bisogno del riconoscimento di una propria dignitàPiù passa il tempo e più mi convincoche il settore ha bisogno del riconosci-mento di una propria dignità. Ha bi-sogno di adeguati interventi del mon-do politico (Stato, Regioni, Province,Comuni) con le relative conseguenzedi carattere pratico ed economico.L’agente di viaggio deve porsi nuova-mente quale centro strategico, puntodi riferimento, di organizzazione e didistribuzione del mondo dei viaggi edelle vacanze, nonostante l’avvento diInternet e i cambiamenti che ha neces-sariamente imposto. Oggi è più che mai necessario che nel set-tore ci siano dei passaggi indispensabiliquali l’organizzazione dell’impresa, il suoaggiornamento professionale, la sua mo-dernizzazione tecnologica. C’è necessità,inoltre, di Leggi e provvedimenti voltia rimuovere e non ad aggiungere osta-coli al lavoro della rete agenziale. Infine, una visione chiara degli obiet-tivi finali, delle forze e delle risorse daimpegnare su questo fronte, sono ine-vitabili se si vuole ‘svecchiare’ il setto-re e renderlo dinamico, al passo con itempi e con le evoluzioni rapide e icambiamenti ai quali assistiamo damolto tempo.Il turismo, però, deve chiedere certezzeed è arrivato il momento di sollecitarleed ottenerle per poter operare comeogni altra forma di lavoro organizzato. Così com’è oggi, non si va avanti danessuna parte.

Liliana Comandè

Liliana Comandè

Il turismoha bisogno di certezze

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2 T R A V E L L I N G • I N T E R L I N E • I N T E R N A T I O N A L

SOMMARIO

CHE ARIA TIRA A BORDO? ” 1, 12

AIR SEYCHELLES ” 1, 12

TURCHIA ” 1, 2

SPECIALE ORIENTE DA PAG. 4 A PAG.7

VIAGGI DELL’ELEFANTE ” 6

BLUE PANORAMA, SRI LANKAN ” 7

PASSEPARTOUT ” 7

SPECIALE CARAIBI ” 8

TOP CARIBE, BLUE PANORAMA ” 10

BINI VIAGGI, CLUB PARADISO,

BOLSA DE TURISMO LISBOA ” 11

BRUSSELS AIRLINES ” 10

ACTB, WIND JET ” 13

SICUREZZA VOLO 2008 ” 14

I VIAGGI DI ATLANTIDE, MALAYSIA AIRLINES ” 15

EDITORIALE

Editore e Direttore ResponsabileLiliana Comandè

[email protected]

hanno collaborato: Antonio Bordoni, Cecilia Emiliozzi,

Eva Forte, Pino Magnani, Antonella Pino d’Astore,

Oriana Schembari, Angelo Sessa

Corrispondenti regionali:Lombardia: Eleonora Boggio, GiuseppeCurti, Roberta Folatti, Alberto Lentini,

L. Francesca RebonatoLiguria: Virgilio Zanolla

Puglia: Domenico MatarreseTriveneto: Davide Pavanello

Responsabile Relazioni EsterneMarco Comandè

[email protected]

EditriceInterline International Club

Via Nazionale, 204 - 00184 RomaTel. 06/4871721 - Fax 06/4871618

E-mail: [email protected]

Progetto grafico e impaginazioneFormat Roma s.r.l.

StampaSEA - Roma

Spedizione in abb. postaleGruppo 45% - Roma

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

[email protected]

ternazionali arrivati in Turchia da gen-naio a novembre 2008, secondo i datiufficiali del Ministero della Cultura edel Turismo turco. Il flusso incoming,che è aumentato del 13,10% rispettoal 2007, è rappresentato per il 56,33%(14.220.322) dai turisti provenientiPaesi OECD, per il 29,62% (7.478.196)dai Paesi del Sud Europa; infine, sono576.923 gli italiani che nel 2008 hannovisitato la Turchia. Tra le città più ama-te, Antalya è al primo posto con il33,44% (8.442.714) di presenze turisti-che, poi Istanbul con il 26,09%(6.587.103), infine Mugla con il 11,36%(2.866.622). Fino al 29 giugno 2009, peril bimillenario della nascita di SanPaolo di Tarso, la Turchia sarà metadi pellegrinaggi e tour di carattere re-ligioso. Durante l’Anno Paolino sonoprevisti 300 milioni di “viaggiatori perfede”, con un fatturato annuo di 18miliardi di dollari, secondo le stimedel WTO. Nel 2010 protagonista saràIstanbul con il titolo di Capitale Eu-ropea della Cultura: sorgeranno nuo-

vi musei, saranno rinnovati ed apertial pubblico edifici storici. La Turchiaoffrirà al mondo sempre più opportu-nità di confronto culturale e non arri-verà impreparata ai futuri appunta-menti. La “regina del Mediterraneo”presenta una ricchezza di hotel di pri-ma classe, resort e centri per confe-renze, meeting ed incentive. Voli gior-nalieri collegano Istanbul alle princi-pali città del Nord America, del Me-

dio Oriente e dell’Asia. Tour e pro-grammi di svago possono essere or-ganizzati con pacchetti personalizza-ti. Il clima perfetto, i costi competiti-vi, la tradizionale ospitalità turca, l’al-ta qualità del cibo e del vino, sono unagaranzia che una vacanza o un even-to organizzato in Turchia saranno unsuccesso.

Antonella Pino d’Astore

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c/c postale n°89133003

Turchia azzurra, blu e turchese

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Di Antonella Pino d’Astore

Chi torna da un viaggio in Orien-te racconta di aver lasciato unpezzo di cuore e di aver impres-

so nella propria memoria esperienzeuniche, indelebili. E chi lascia il nevro-tico Occidente per andare a visitare l’O-riente, sarà avvolto in un’ atmosfera dispiritualità, magia, mistero e grande fe-de. Quando pensiamo all’Oriente l’im-maginazione vola verso quella regio-ne all’estremità sud-orientale del con-tinente asiatico: stati eterogenei per al-cuni aspetti, stretti tra i due gigantiasiatici di India e Cina. È risaputo cheil sud-est asiatico è la destinazione tu-ristica più popolare dell’Oriente, gra-zie al suo clima tropicale, la ricca cul-tura, le splendide spiagge, i gustosipiatti culinari, i prezzi molto accessi-bili. Alla Thailandia si associano le bel-le spiagge, alla Malaysia il territoriosfaccettato, tra i grattacieli di KualaLumpur e le incredibili storie dei cac-ciatori di teste del Borneo. Singaporeè la città-stato all’estremità meridiona-le della penisola malacca: qui il visita-tore sarà colpito dallo spiccato sensodell’ordine e della pulizia. La Cambo-gia, dopo decenni di guerra, offre almondo il bellissimo sito archeologicodella capitale Angkor. Ma il viaggiocontinua tra Laos, Myanmar, Vietnam,Filippine, Timor Est e il sultanato delBrunei. Nei paesi dove si celebrano l’a-more e la socializzazione, si srotolanole storie di popoli dalla cultura mille-naria, lungo il percorso delle spezie,nella natura incredibilmente variega-ta. Un viaggio in Oriente è soprattuttol’esperienza della meditazione, signi-fica allenare la mente a non occuparsidella centralità del proprio sé , avendoinvece cura delle cose al di là di noi

stessi: verità, amore, compassione e pa-ce. E chi può negare quanto dalla cul-tura e dalla saggezza orientale po-tremmo imparare!

� Thailandia: l’alba della felicità“Finchè c’è riso nei piatti e pesce nei fiu-mi, la gente sarà felice”così recita un an-tico detto. In realtà non è tanto cosa sicucina ma la cura e la delicatezza chei thailandesi mettono nella prepara-zione degli ingredienti: la cucina thai-landese, infatti, è straordinariamenteartistica. Sia gli uomini che le donnesono abili nell’intaglio di frutta e ver-dura che eseguono con sottili coltelli dibronzo, estremamente affilati. Dunque,non solo le spiagge, ma anche la bontàdel cibo thailandese ha raggiunto famamondiale e, considerando la diversitàdelle influenze culinarie delle varie et-nie, tutto questo è abbastanza sor-prendente. Ma tornando al titolo, per-ché “l’alba della felicità”? Questa è latraduzione letterale di Sukhothai, laregione da cui cominciò l’espansionedel primo stato indipendente Thai. Og-gi il Regno di Thailandia, monarchiacostituzionale, è caratterizzato da quat-tro diverse regioni, ognuna delle qua-li ofre al viaggiatore la possibilità diesperienze e scoperte eccitanti. Il nordè dominato dalla movimentata capita-le Chiang Mai, da lussureggianti fore-ste montane e dalle tribù che le abita-no. Le pianure del centro ospitano lazona dell’antica capitale Lop Buri conle sue rovine risalenti al periodo Kh-mer. Il nord-est è un arido altopianoche offre splendide vedute sulle mon-tagne del nord e sulla valle del fiumeMekong. La penisola del sud è il gioiel-

lo della corona: foreste pluviali, palu-di di mangrovie popolate da animaliselvatici e alcune delle spiagge e isolepiù belle del mondo che hanno reso laThailandia il simbolo nel pianeta diuna terra dalla bellezza ancora intatta.La città di Krabi è una piccola comu-nità di pescatori e da qui è possibileprendere il traghetto per raggiungerele isole di Ko Lanta, Ko Phi Phi e lespiagge intorno a Ao Nang. Per moltianni Krabi è stato il paradiso dei sac-copelisti ma negli anni recenti è dive-nuta più accogliente anche per coloroche cercano maggiore comodità e chevogliono praticare attività cometrekking, climbing, immersioni e canoa.L’isola di Samui è adagiata nel maresmeraldo del golfo di Thailandia: com-pletamente fuori dal mondo, è consi-derata la meta ideale per tutti coloroche cercano la pace in uno scenario in-cantevole. Sull’isola si elevano le cu-riose formazioni rocciose falliche di La-mai Bay e il massiccio Buddha alto 12metri di Ko Faan. Phuket non è soloinfinite spiagge e magnifiche spiagge:l’intera isola è orientata alla felicità ealla soddisfazione dei visitatori.

� Myanmar: la festa della luna pienaPer decenni vietata al resto del mondo,la Birmania, nel 1989 ribattezzataMyanmar, è tornata a deliziare i visi-tatori. È un viaggio nel passato, allascoperta di un magico Medio Evo asia-tico: mille pagode dorate che abba-gliano come smeraldi alla luce del tra-monto, monasteri testimoni di una fe-de incrollabile a dispetto di una storiatravagliata. Myanmar, con un’esten-sione pari al doppio della Germania, è

divisa a metà dall’Irrawaddy, fiumeche sgorga dal Tibet e sfocia nell’O-ceano Indiano. Lungo il fiume, che èstato ribattezzato con il nome diAyeyarwady, sono sorti villaggi e pa-gode. Il territorio di Myanmar è moltovario e comprende colline, ampie pia-nure nell’area centrale, montagne alnord, tra cui Hkakabo Razi, che con isuoi 5882 metri risulta essere il montepiù alto del sud-est asiatico. La popo-lazione birmana è un crogiolo di etnie:la vita scorre in armonia, nel pieno ri-spetto della fede buddhista. La cultu-ra, le arti, l’architettura sono vissuteproprio come emanazione del buddhi-smo: le pagode sono metafore del crea-to. E così anche le feste tradizionali ri-sentono dell’ispirazione religiosa e se-guono il calendario lunare. Nelle fasidi luna piena, le Feste delle Pagode ini-ziano a gennaio e terminano con la fi-ne dell’estate; le Feste del Raccolto sisvolgono nel mese di febbraio nei vil-laggi di campagna. I visitatori che vo-gliono vivere il carnevale in Myanmar,non dovranno perdersi le Feste del-l’Acqua: tre giorni in aprile, durante iquali i giovani birmani si divertono escherzano usando l’acqua al posto deicoriandoli. A luglio si vive la suggesti-va Festa delle Luci: le case illuminate,i canti e i balli celebrano il ritorno diBuddha dalla casa dei Deva, le divinitàhindu minori. A novembre, al chiaro-re della luna piena della capitale Yan-gon, le ragazze da marito si cimentanoin gare di tessitura. Con il mese di di-cembre e con le Feste dei Nat, spiritiche accompagnano la vita degli uomi-ni e della natura, le ragazze presenta-no offerte danzando davanti all’altare.Il viaggio in Myanmar è arricchito dal-lo spettacolo che una natura assai ric-ca e varia può offrire. Vaste aree del ter-ritorio sono l’habitat di scimmie, bufa-li e buoi selvatici; le foreste accolgonotigri, leopardi, cervi, daini, sciacalli e

Terra d’Oriente: intriganti diversità

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OrienteOriente

SPECIALE

Continua a pag. 6

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orsi tibetani. Lungo i corsi d’acqua, pla-cidi elefanti fanno compagnia ad alli-gatori e rinoceronti; nelle aree tropica-li vivono piccoli e coloratissimi pap-pagalli. La meraviglia dell’Oceano In-diano incornicia un tesoro che mai piùvorremo nascondere: il Myanmar.

� Malaysia: il suono della foresta di notteCom’è il suono della foresta di notte?Chiudere gli occhi e ascoltare i picco-li suoni locali: cinguettii, squittii, bat-titi, e poi sfregamenti, gorgheggi, clic,sonagli, nacchere, schiocchi. Più si af-fina l’udito, più si diventa parte inta-grante della varietà di creature che can-tano, vivono, celebrano la notte. TamanNegara: il più grande parco nazionaledella Malaysia. I Malesi lo chiamanoanche il “Cuore Verde”, un grandeEden che ribolle di vita. Si estende inmodo scomposto attraverso le monta-gne e le colline di calcare nello stato pe-ninsulare di Pahang, e all’interno deisuoi confini c’è una delle foreste piùestese del mondo. Qui abitano più di10.000 generi di piante, 350 specie diuccelli ed altri insetti e molti altri ani-mali come l’elefante, il tapiro, il gia-guaro, la tigre e il serpente. Un’im-mersione nella notte del Taman Nega-ra è un’esperienza unica: l’aria è den-sa, il cielo appena impercettibile, pre-senze inquietanti di animali che hannoaffinato la tecnica di mimetismo, luc-ciole e funghi luminosi che illuminanoil sentiero. In Malaysia succede anchedi camminare per decine e decine dichilometri sotto un baldacchino conti-nuo di verde. Un solo metro quadratodi terra nelle foreste di pianura del Bor-neo può contenere più di 800 specie di-

verse di alberi, con una profusione sen-za uguali di fiori, uccelli, felci ed inse-ti. Questo ambiente sconfinato proteg-ge alcuni fra i più rari e straordinarianimali del mondo: il Rinoceronte diSumatra, il Leopardo e la Tigre dellaMalesia, l’Orso l’Orang Utan. Ancoraaltre bellezze riservano le coste e le iso-le della Malaysia. Per millenni, PulauLangkawi e Pulau Tioman sono statiporti ricercati per la loro pace, lontanidel turbolento mondo esterno. Lo sta-to di Kelatan vanta splendide spiagge,un ricco patrimonio culturale e un in-teressate artigianato. Le donne, chehanno sempre svolto un ruolo impor-tante per l’economia del paese, produ-cono manufatti d’argento, intreccianocesti e tessono teli, prodotti molto ap-prezzati dai visitatori e dalla stessa po-polazione locale. Un altro carattere di-stintivo di questo grande paese asiati-co, è il delizioso mix di influenze cul-turali e di tradizioni: ogni gruppo et-nico, pur mantenendo la propria iden-tità, convive in un pacifico, varipintomulticulturalismo. Ne è la prova l’af-fascinante Kuala Lumpur: affettuosa-

mente nota come KL, è una sorpren-dente melting pot culturale. Qui è pos-sibile vagare attraverso le comunità dicinesi, malesi, indiani del sud, thailan-desi, indonesiani, sikh. Ogni comunitàoffre il proprio festival, cibo, musica,arte, cultura.

� Angkor: gioiello d’ingegneria idraulica Un’immensa metropoli, nata e svilup-patasi su un sistema idraulico com-plesso, nel cuore della foresta tropica-le: quello che sorgeva anticamente in-torno al tempio di Angkor Wat, inCambogia, capolavoro dell’architettu-ra khmer e oggi patrimonio dell’uma-nità. Dopo molti sforzi per liberare itempli inghiottiti dalla giungla, Angkorsi rivelò in tutto il suo splendore: era ilpiù grande insediamento urbano del-l’epoca preindustriale, almeno tre vol-te più vasto di quanto si era credutofin’ora, 3.000 chiometri abitati da unapopolazione di un milione di persone.Il tutto grazie ad un’avanzatissima re-te idraulica che permetteva di conser-vare l’acqua da riutilizzare nelle sta-

gioni secche, arrivando a deviare ancheil corso del fiume Siem Reap. La storiadi Angkor affascina e nello stesso tem-po il suo epilogo fa riflettere su eventia noi contemporanei: a decretarne la fi-ne fu una catastrofe ambientale dovu-ta all’eccessiva manipolazione del-l’ambiente, insieme alla deforestazio-ne, all’erosione del suolo e ad una seriedi fatali inondazioni. Oltre all’AngkorWat, oggi è possibile ammirare altri duemagnifici templi: Bayon, 200 immagi-ni scavate nella roccia a formare 54 tor-ri, e Ta Prohm, il tempio nella giunglai cui ingressi sono custoditi sotto enor-mi radici di piante secolari. Ma in tut-ta la Cambogia trionfano templi in pie-tra avvinghiati da vegetazione prepo-tente. Dopo decenni di chiusura totale,cento e più templi, edifici civili, religiosio regali, eretti tra il 900 e il 1200, sonoriemersi dalla giungla cambogiana e of-frono oggi uno spettacolo unico per ivisitatori, un’esperienza non priva diuna certa dose di avventura. PhnomPenh, la capitale attuale della Cambo-gia, sta faticosamente cercando una di-mensione di vita normalizzata dopo lescelleratezze di Pol Pot, il famigeratocapo dei khmer rossi. Si fa fatica a pen-sare che questa gente così pacifica eamichevole, questi luoghi così magicie spirituali hanno subito decenni di vio-lenze. Nella capitale gli occhi si deli-ziano alla vista delle pagode dorate delpalazzo reale, del ricchissimo museo ar-cheologico con numerosi reperti pro-venienti da Angkor. La vivace vita cit-tadina si mescola ai colori, ai suoni, aisapori del mercato dove si trovano in-teressanti oggetti in lega d’argento, inmadreperla e in paglia. Il mitico fiumeMekog sfiora la città e i colori di unosplendido tramonto suggelleranno lafine di un’indimenticabile viaggio.

6 T R A V E L L I N G • I N T E R L I N E • I N T E R N A T I O N A L

SPECIALE ORIENTE

Viaggi dell’Elefan-te, da sempre si-gnifica viaggi av-

venturosi che si collo-cano nel target del lus-so. Un settore che sem-bra non conoscere, al-meno per il T.O. roma-no, i contraccolpi dellacrisi. Per l’Oriente offreun catalogo basato so-prattutto sull’Indocina:“I tour programmati inquesta area – spiega Ila-ria Annibali, respon-sabile del Prodotto Su-dest asiatico – sono destinati soprattuttoai gruppi, con un target prevalentementegiovane (ma non solo), ma comunque av-venturoso. Le stesse caratteristiche che of-friamo per il Myanmar. Per quest’anno ab-biamo inserito un nuovo programma Ma-lesia e Brunei, che mette insieme le bellez-ze delle città e della Penisola, alle foreste eall’avventura del Borneo. Un programmapiù classico concentrato solo sulla peniso-la Malese è dedicato alle persone un po’ più‘pigre’ e meno avventurose”.Ma le proposte dell’operatore non sifermano qui. “Il 2009 è l’anno dell’Indo-nesia – continua Annibali - per questo ab-biamo dedicato un viaggio di gruppo in lo-calità bellissime dell’arcipelago: Giava, Ba-li e Sulawesi”.

Le novità più importan-ti, tuttavia, riguardano iviaggi individuali. “Inquesto settore abbiamo am-pliato l’offerta – sottolineaAnnibali – Con tante pos-sibilità di scelta soprattut-to per le destinazioni inTailandia, Indonesia e Ma-lesia. Per queste mete pro-poniamo tour combinati,con tre notti, che diventa-no 5 nel caso di Bali) nellacapitale e poi escursioni av-venturose e soggiorni almare. Per Bali offriamo

estensioni a Lombok, Giava e Sumba. DaBali parte anche la nostra crociera in ve-liero”.Infine, abbiamo chiesto anche come lasocietà sta affrontando questa difficilecongiuntura economica. “Le cose per noistanno andando bene – ammette IlariaAnnibali – il settore dei viaggi di lusso statenendo bene il mercato. Anche alla lucedegli importanti investimenti effettuati dal-l’azienda siamo tutti più fiduciosi del fu-turo dell’anno scorso. Comunque ci siamomossi anche per essere più flessibili, conpromozioni sui prezzi e un ampliamentodel catalogo Blu del Sudest asiatico per per-mettere l’accesso ai nostri prodotti a un tar-get di clienti più vasto”.

Angelo Sessa

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Viaggi dell’Elefantenon teme la crisi

Il settore dei viaggi di lusso sta tenendo bene

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Aumentano i collegamenti versole destinazioni in Oriente a van-taggio del traffico etnico, turisti-

co e business. Tutto questo grazie al-l’aumentata operatività di due grandicompagnie aeree: Srilankan Airlinese Blue Panorama. Entrambe le com-pagnie sono rappresentate in Italia daDistal & Itr Group che si occupa del-la commercializzazione dei rispettiviprodotti, con i voli acquistabili su tut-

ti i GDS. Andiamo con ordine. Dal 3 di-cembre con Srilankan Airlines è tor-nato, dopo sei anni, il collegamento di-retto tra Roma Fiumicino e Colombo.Tre voli non stop tra l’Italia e lo SriLanka: tutti i mercoledì, venerdì e do-menica, operati con Airbus A340 eA330. Tre frequenze che soddisferan-no le esigenze della numerosa comu-nità Srilankese in Italia e, nello stessotempo, alimenteranno il flusso del tra-

sporto turistico e business. Il networkSrilankan Airlines collegherà Colom-bo alle Maldive, ad 11 destinazioni inIndia e a tutte quelle situate in estremooriente. Nel sottolineare l’importanzadel ritorno del diretto Roma-Colombo,Nicky Samarasighe, Country Mana-ger Srilankan Airlines, ribadisce:” L’o-perazione nasce sia perservire i passeggeri Sri-lankesi che per il traspor-to dei passeggeri italianinell’area, potendo offrireloro la fantastica ospita-lità Srilakese a bordo de-gli nostri aeromobili. Nei prossimi mesisarò disponibile ad incontrare tutti gli ope-ratori del mercato interessati allo sviluppodi opportunità di business, volte al mutuobeneficio del vettore e dell’operatore”. E veniamo a Blue Panorama. Sulla sciadel successo dovuto alla qualità dei vo-li invernali, in termini di prenotazionie di passeggeri finora trasportati, BluePanorama conferma i suoi operativiper la Thailandia per la prossima esta-te, con collegamenti diretti su Bangkoke Phuket da Milano e Roma. Il vettoreitaliano volerà verso il Paese delle or-

chidee precisamente con due voli set-timanali da Milano Malpensa e RomaFiumicino. A ciò si aggiunge la novitàdegli avvicinamenti da Torino, Cata-nia e Palermo, grazie a Blu-express.com, il marchio low cost diBlue Panorama Airlines, con tariffe apartire d 549 euro, tasse incluse. Tali

avvicinamenti per-metteranno a piemon-tesi e siciliani di rag-giungere facilmente econvenientemente laThailandia, via Romacon il through check-

in. Per sostenere i flussi turistici versola Thailandia, la compagnia proponeun serie di promozioni per chi preno-ta in anticipo il biglietto e vola a mag-gio e giugno; interessanti offerte ancheper chi vola in Blue Class, la businessclass di Blue Panorama Airlines, conspeciali tariffe per gli accompagnatori.La biglietteria del vettore è presente sututti i sistemi di prenotazione, e alleagenzie di viaggio è riconosciuta unacommissione del 7%.

Antonella Pino d’Astore

T R A V E L L I N G • I N T E R L I N E • I N T E R N A T I O N A L 7

SPECIALE ORIENTE

In Oriente con Blue Panorama e Srilankan Airlines

Passepartout, ‘Far East Tour Ope-rator’ - dall’apertura è sinonimo difedeltà al suo primo e solo grande

amore: l’Asia, meglio, il Continente Au-stralasiatico. Una lunga attività che oggifesteggia il suo 35 anno (la società di Or-betello ha infatti aperto i battenti nellontano 1974). Anche peril 2009 Passepartout pre-senta la sua programma-zione storica: subcontinen-te indiano, gli itinerari inAustralia, la Malesia, l’In-docina e l’Indonesia. Cata-lizzando le vendite sulleagenzie Tra le mete in pro-gramma, la Thailandia restala principale per fatturato,seguono poi Sri Lanka, In-donesia e Maldive soprattutto d’estate.Ma quali sono le caratteristiche del pro-dotto Passepartout? Lo abbiamo chie-sto ad Alessandro Bartoli della pro-grammazione. “Il nostro catalogo - cispiega - si distingue per la sua versatilità:programmazione essenziale o dettagliataper viaggiatori per di turismo o d’affari,per diletto o per riposo, di gruppo o perso-nale. Sintetizzando abbiamo due linee diprodotto – continua Bartoli - una ‘stan-dard’, con un target medio-alto, e una‘luxury’ di altissima qualità. Entrambe lealternative, tuttavia, conservano un re-quisito fondamentale: l’ottimo rapporto trala qualità e il prezzo”. Quali sono le vostre destinazioniprincipali?“Il prodotto Passepartout è molto vasto,partendo dall’India a tutte le destinazioni

nel Sudest Asiatico e alla Cina (anche sein misura minore), fino all’Australia e alPacifico. Detto questo, siamo senza dubbioun operatore specializzato sulle destina-zioni del Sudest asiatico: Thailandia, Ma-lesia, Indonesia, Cambogia, Laos e Viet-

nam. Se le prime sono scelte da-gli amanti della cultura orienta-le e dai siti archeologici, Male-sia, Indonesia e Thailandia sonopreferite dagli amanti delle va-canza al mare. Ma con noi c’èla possibilità di creare pacchet-ti, con estensioni, che soddi-sfano entrambe le esigenze”.Questo 2009 è già caratte-rizzato da una grave crisieconomica, per voi cambia

qualcosa? “La situazione è davvero particolare. Saràun anno di verifica, dove staremo sempreattenti a monitorare il mercato e a capirecome evolveranno le cose. Per il momento,quindi, continuiamo a lavorare per man-tenere alto il livello della nostra offerta, sen-za particolari investimenti. Resta però neinostri programmi l’apertura di destinazionianche in Medio Oriente”.Quali sono le destinazioni dove ci so-no ancora potenziali di crescita?“L’isola di Bali resta senza dubbio la de-stinazione più interessante sotto questo pro-filo. E’ una località molto bella e affascina-te che attira un interesse sempre crescen-te. L’altro prodotto sul quale puntiamo percrescere è l’Indocina dove il turismo bal-neare si sposa con quello culturale e ar-cheologico”.

Angelo Sessa

La versatilità è una prerogativa del T.O. di Orbetello

Passepartout, l’amore per l’Oriente

RICORDATIdi rinnovare

l’abbonamento per il 2008

c/c postale n°89133003

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8 T R A V E L L I N G • I N T E R L I N E • I N T E R N A T I O N A L

di Domenico Matarrese

� MESSICO-CANCUNCominciamo il nostro viaggio dalla pe-nisola dello Yucatàn, sulla costa orien-tale del Messico, dove la cultura e letradizioni degli indios si mescolano conil passato coloniale spagnolo. Affacciatasul mar dei Carabi, Cancun è unita al-la terraferma attraverso due ponti e al-cune sopraelevate. Nota per le sue nu-merose spiagge, Cancun offre al visi-tatore la possibilità di uno shoppingtradizionale e significative visite cul-turali alla scoperta delle testimonian-ze archeologiche della cultura mayache si possono trovare anche in altre lo-calità vicine come Chichèn Itzà, Ux-mal, Tumul, San Gervasio. Da nonperdere, nello Yucatàn, la capitale Me-rida e la splendida costa di Cozumel.

� CAYMANLasciando la costa messicana, in di-rezione est, troviamo l’arcipelago del-le Cayman, che comprende tre isole(Grand Cayman, Little Cayman eCayman Brac) di origine corallina chesi presentano come tre bassi e piattirilievi calcarei, con una lussureggian-te vegetazione, spiagge circondate daverdi palme e fondali marini abitatida pesci variopinti e coralli di ognispecie. La popolazione vive quasi to-talmente a Grand Cayman ed è con-centrata nella capitale Georgetown enelle cittadine più piccole. Nei din-torni possiamo visitare Shell HouseConch con le sue mura fatte di guscidi conchiglie rosate, Hell così chia-mata per la sua particolare confor-mazione rocciosa che la rende simileal paesaggio lunare, Stingray City do-ve vivono centinaia di razze e mante

e Turtle Farm, unico allevamentocommerciale di tartarughe verdi nelmondo.

� GIAMAICAA sud delle Cayman, eccoci in Gia-maica, terza isola per estensione neiCaraibi. È l’isola della musica reggae edella filosofia Rasta. È una destinazio-ne nota soprattutto per le sue straordi-narie bellezze naturali, la ricchezza del-la flora e della fauna, i luoghi esotici,le spiagge bianche lambite da acque co-ralline. Se nella capitale Kingston pos-siamo visitare la casa ed il museo diBob Marley, la seconda città per im-portanza è Montego Bay, con l’ampiabaia che presenta numerose spiagge disabbia fine. Altri centri importanti so-no Negril – nota coma la spiaggia deigiovani – Runaway Bay e Port Anto-nio e soprattutto Ocho Rios, città dal-le incredibili bellezze naturali, dai giar-dini botanici alle cascate, dalle rigo-gliose piantagioni alle stupende spiag-ge di sabbia fine.

� CUBALa più grande delle isole caraibiche inrealtà è un arcipelago composto da unamiriade di piccole isole, a cominciareda quella de la Juventude, che fannoda corona all’Isla Grande.Cuba è una striscia di terra larga maipiù di cento chilometri, sulla quale sielevano rilievi isolati e catene collina-ri, interrotte da ampie pianure fertili esi allunga, per oltre mille chilometri,tra piantagioni di canne da zucchero,tabacco, palme reali e da cocco, fino araggiungere le coste basse e sabbiosedove, di tanto in tanto, si aprono baie,porti e golfi. In giro per la capitale L’A-vana, città profondamente legata al suopassato ed alla sua storia, possiamoammirare la Piazza d’Armi, il Castellode los Tres Santos Reyes e la Piazza del-la Rivoluzione. Collocata nel cuore del-la Sierra Maestra e circondata dal Ma-re dei Caraibi, Santiago de Cuba è unalocalità turistica di rilievo, con una sto-ria ricca ed edifici importanti come imagnifici musei, le chiese e le catte-

drali. Le più note località balneari so-no Cayo Largo e Varadero, con le lorospiagge bianche e finissime.

� BAHAMASBahamas, un arcipelago composto daisole e isolotti, scogli e banchi di sab-bia e corallo, che si estendono ad est diCuba. Dalla dimensione più varia,compresa fra la minuscola St. GeorgeCay e la maggiore Andros, le isoleBahamas occupano uno spazio ancorain parte incontaminato, lungo una bar-riera corallina di duecento chilometri,con terre verdi e fertili, spiagge bian-che, lagune ed incantevoli insenature. Nell’isola di New Providence trovia-mo Nassau, capitale dell’arcipelago.

� TURKS e CAICOSProseguendo in direzione sud-est, rag-giungiamo le Turks e Caicos, isole edisolotti, molti dei quali disabitati, so-spesi su fondali popolati da una straor-dinaria fauna marina, ideali per le im-mersioni. Un tempo covo di spietatibucanieri, oggi possedimento britan-nico, hanno in Providenciales (Provo)la meta di un turismo esclusivo da par-te di miliardari americani mentre, al-trove, si può trascorrere una vacanzaall’insegna del relax, fra ampie distesedi palme e suggestive lagune.

� SANTO DOMINGOSanto Domingo è divisa in due parti: lacittà nuova e la città vecchia. In città, iluoghi più interessanti da visitare sonola cattedrale di Santa Maria la Menor,nella quale si vuole che riposino le spo-glie mortali di Colombo, le rovine delpalazzo di suo fratello Diego, le murafortificate ed alcune belle chiese del XVIsecolo. Città molto animata e festosa,patria del merengue, vi convivono raz-ze e culture diverse. In un paradiso tro-picale dalla vegetazione lussureggian-

SPECIALE

Candide spiagge, mare,sole e…altro

CaraibiCaraibiNon c’è forse nessun’altra destinazione al mondo che, al pari deiCaraibi, sia in grado di incarnare il significato più autentico del-la vacanza.. Sono luoghi che incantano per la vegetazione rigo-gliosa, le coste frastagliate, le baie, le spiagge di sabbia biancae finissima, le lagune ombreggiate da vaste distese di palme, glistupendi fondali, spesso popolati da coralli ed ideali per le im-mersioni e lo snorkeling. Ovunque, un crogiolo di etnie e tradi-zioni diverse vive in un clima di armoniosa convivenza, origi-nando una singolare cultura che mescola gli ingredienti localicon quelli europei e si esprime nell’arte così come nei profumiinebrianti, nei sapori della cucina locale, nei balli caraibici.

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te, circondato dalla barriera corallina, ilturista può trovare oltre mille chilome-tri di costa, scegliendo località balnearipoco distanti dal centro (Boca Chica eCapo Concedo) o le splendide spiaggesabbiose, dorate e bianche a nord, co-ralline con palme a est, solitarie a sud.

� PUERTO RICOCostituita da un’isola maggiore, tre mi-nori, cay ed isolotti disabitati, PuertoRico è la più meridionale delle Gran-di Antille. Le due anime di questa ter-ra – quella spagnola legata al colonia-lismo e quella americana, che tuttora lacontraddistingue - hanno influenzatol’ambiente e la vita del Paese. La capi-tale San Juan è una città a metà stradafra l’architettura moderna e coloniale,con la fortezza, le mura di pietra a SanCristobal, il vecchio porto, i palazzi co-loniali ben restaurati, alcune fra le prin-cipali istituzioni culturali, a comincia-re dal Museo d’arte portoricana.

� ISOLE VERGINIle Isole Vergini americane sono com-poste da tre isole maggiori (St. Croix, St.Thomas e St. John) e da una cinquanti-na di minori, per lo più disabitate. Le Isole Vergini britanniche sono cir-ca 40, di cui 15 abitate, raccolte intornoal canale Sir Francis Drake. Oggi sonometa ambita dagli amanti degli yacht,attratti dai venti tropicali, dal climasempre mite e da punti d’ancoraggioben protetti e favorite da una politicaambientale intelligente che ha control-lato lo sviluppo turistico. Fanno partedel gruppo l’isola di Tortola, VirginGorda, l’atollo di Anegada, PeterIsland, Jost Van Dyke, Guana Island

e Necker Island.

� ANGUILLAAnguilla, di origine corallina, è un’i-sola pianeggiante coperta da un bassosottobosco, con poche risorse naturali,dotata di spiagge straordinarie, acquecristalline e splendidi fondali. Dipen-denza del Regno Unito, ha una popo-lazione che discende nella quasi tota-lità dagli schiavi neri africani, per quan-to numerosi stranieri decidano di co-struire la loro casa in quest’isola, con-siderata una delle più sicure dei Ca-raibi. Il capoluogo The Valley offre alvisitatore la Wallblake House, una ca-sa coloniale dell’Ottecento che ospitauna mostra permanente sulla storiadell’isola, il Parco Marino di Shoal Baye la spiaggia di Prickly Pear, ideale pergli amanti dello snorkeling.

� ANTIGUA l’isola più grande del gruppo, nota peril clima mite e le spiagge di sabbia fine,dispone di centinaia di piccole baie edinsenature che formano bellissime spiag-ge. St. John, la capitale, offre al visitato-re la zona pittoresca di Redcliffe Quaycon molti palazzi antichi, il porto pano-ramico, il mercato, la Cattedrale, l’Anti-gua and Barbuda Museum. A poca di-stanza ci sono le isole di Barbuda con ilFrigate Bird Sanctuary ideale per gli ap-passionati di birdwatching, St. Kitts eNevis, ambedue di origine vulcanica,circondate da spiagge e barriere coralli-ne ricche di flora e fauna sottomarina.

� SANTA LUCIALa più grande fra le Winwards Islands(Isole Sopravento) è Santa Lucia, il cui

litorale è fra i più belli di tutte le An-tille. Castries, la capitale, è adagiata suuna bellissima baia naturale e vi pos-siamo visitare Fort Charlotte e Derriè-re Fort. A partire da qui, piacevoliescursioni ci conducono al Parco na-zionale di Pigeon Island ed a MarigotBay, nonché a Soufrière (“vulcano”),piccola cittadina che offre una pano-ramica mozzafiato sul Petit e Gros Pi-ton, i famosi picchi gemelli che, rico-perti dalla vegetazione, si innalzanoper oltre 670 metri sopra il livello delmare.

� BARBADOSBarbados è la più orientale delle An-tille. All’interno dell’isola, oltre alla ca-pitale Bridgetown, ci sono altre meteculturali come Farley Hill Park - cheospita le rovine di una famosa resi-denza - chiese ed edifici coloniali dinotevole fattura come la PiantagioneSunbury o villaggi pittoreschi comequello di Bathsheba. Una volta qui,abbiamo anche la possibilità di entra-re in contatto diretto con la natura, divisitare i parchi ornitologici e le riser-ve, la caverna di Harrison, di passeg-giare sulle spiagge bianche, effettuareescursioni in sottomarino per osser-vare centinaia di pesci, tartarughe ebarracuda.

� GRENADAVerdeggiante, con una foresta ampia eben curata, favorita dalle ricche piog-ge invernali, Grenada è considerata co-

me “l’isola delle spezie” per la sua vastaproduzione di chiodi di garofano, no-ce moscata, zenzero, cannella e macis.La capitale St. George, dovo possiamovisitare il National Museum e FortGeorge, ha uno dei porti più incante-voli dei Caraibi ed è stata costruita suun promontorio che sovrasta la baia,con case in stile settecentesco francesee georgiano inglese. L’isola è contor-nata da spiagge stupende a comincia-re da Grand Anse, ricoperta da sabbiabianchissima.

� ANTILLE OLANDESILe Antille olandesi sono divise in duegruppi, il primo dei quali include St. Eu-statius, Saba e la parte olandese diSt.Martin mentre, dell’altro, fanno par-te l’autonoma Aruba, Bonaire e Curaçao.ST. MARTIN è l’isola più piccola delmondo sottoposta ad una duplice so-vranità territoriale, francese ed olande-se, assolutamente armoniosa. Ben piùvivace è Phipsburg, nota destinazioneturistica con le sue spiagge di sabbia fi-nissima, baie isolate e posti adatti perle immersioni, che dispone anche di ne-gozi alla moda, alberghi, ristoranti ti-pici e resort spesso nascosti nel verde.L’isola più grande del gruppo delle An-tille Olandesi è quella di Curaçao, men-tre Aruba, considerata il “gioiello” del-le Piccole Antille, presenta forti contra-sti tra la zona settentrionale, poco svi-luppata perché battuta dal vento. Nel-la costa meridionale, ornata per diver-si chilometri da spiagge di sabbia bian-ca, perennemente assolate, sorgono lagran parte degli alberghi.

10 T R A V E L L I N G • I N T E R L I N E • I N T E R N A T I O N A L

SPECIALE CARAIBI

Iprimi dieci anni d’attività sonosempre un traguardo importante,soprattutto se sono tanti i buoni

motivi per festeggiare. Blue Panora-ma Airlines festeggia: è una solidarealtà, seppur di limitate dimensioni,del trasporto aereo nazionale, chepuò vantare un grande successosul mercato del trasporto aereo. Ilvettore, tuttoitaliano, vola daOriente ad Oc-cidente, conoperativi di li-nea e charter econ una piat-taforma opera-tiva, sul lungoraggio, che soloa Malpensaconta più di 100piloti di base e250 assistenti divolo. Allestiti indue classi diservizio e basa-ti su Milano-Malpensa, iBoeing 767-300ER di Blue Panoramaoperano collegando l’Italia con cinquevoli su Cuba, dove il vettore italianosi consolida con il 71% di market sha-re, e nell’area caraibica, con cinque vo-li su Repubblica Dominicana, conCancun in Messico, con Roatan inHonduras e con il Brasile. Se poi par-liamo del binomio Blue Panorama e

Cuba, il successo è garantito. Da di-versi anni la compagnia è leader neltrasporto dei passeggeri dall’Italia, an-che in virtù della stretta collaborazio-

ne in atto con Cubanade Aviacion. Blue

Panorama offre ef-ficienza e qualitàdi servizio, gra-zie al sostegnodell’attività didistribuzione e

supervisione diDistal & Itr Group,

sempre al servizio de-gli agenti di viaggio. Ledue aziende confermanol’impegno prioritarioverso il canale agenzia-le, che considerano il pri-mo volano per la distri-buzione e la commercia-lizzazione del trasportoaereo e del turismo. Enel prestigioso quartiere“Vedado” a La Habana,Distal Caribe opera damaggio 2008 con una

nuova sede funzionale, in grado di of-frire il massimo supporto, qualità diservizio ed efficienza ai propri clien-ti. Oltre alla nuova sede di Vedado, Di-stal è presente a Cuba con un proprioufficio presso l’aeroporto internazio-nale de La Habana, Jose Marti.

Antonella Pino d’Astore

Blue Panorama e Caraibi: binomio di successo Il tour operator, infatti, propone viag-

gi e vacanze in tutte le più belle lo-calità dei Caraibi, ma anche esten-

sioni negli Stati Uniti, Messico e Vene-zuela. Un prodotto che si amplia e mi-gliora ogni anno, rispondendo alla vo-glia di “vacanze” di tanti italiani. Unmodo per rendere il viaggio unico e va-rio, che non sia solo soggiorno al mare,ma un percorso culturale nelle grandicittà degli Stati Unici o negli imponen-ti siti archeologici del Messico. Vedia-mo allora queste associazioni offerte daTop Caribe a cominciare da quelle traNew York e i Caraibi. Non c’è che l’im-barazzo della scelta, l’unica costante èla Grande Mela (tre nottinella città che “non dormemai”), per una visita ai mu-sei, ai luoghi visti nei film,per lo shopping sulla FifthAvenue, per una cena alGreenwich Village. Poi settegiorni nei paradisi delle va-canze tra sole e mare: St.Martin, Santo Domingo, Gia-maica, Isole Vergini e Barba-dos. Per gli appassionati diarcheologia e della cultura precolom-biana, 7 giorni in Messico sulla Rivie-ra Maya. Per gli amanti del lusso e del-la movida notturna, c’è la possibilità difare gli stessi abbinamenti, sostituendoNew York con Miami (ma anche tantealtre città come Orlando o Las Vegas oLos Angeles). Per il Messico, Top Cari-be propone due pacchetti: “Que vivaMexico”, un tour tradizionale attraver-so il fascino, i luoghi e le città più rap-presentative del Messico; oppure “Ter-ra Maya”, un viaggio alla scoperta del-la cultura Maya e dei suoi mille tesori.Anche per la destinazione Venezuela,

il T.O propone due soluzioni: “Il mon-do perduto”, cioè un salto indietro neltempo alla scoperta di natura primor-diale, comunità indigene, antiche mi-

niere e cittadine dimentica-te dal tempo, prima di tuf-farsi nel mare turchese diLos Roques; e “Le perle delVenezuela”, quattro nottinella bella e mondana Mar-garita e una visita allosplendido parco nazionaledi Canaima, prima delsoggiorno nell’arcipelagoimmacolato di Los Ro-ques. Ma poi tante altre

destinazioni e soluzioni per tutte le esi-genze. Come perdere allora l’occasionedi vivere le calde e trascinanti atmosferedella terra del Reggae, la Giamaica. Poic’è Cuba. Il sogno di tanti viaggiatorisulle orme di Hemingway, alla ricercadell’ “Halma Cubana”, che si nascon-de nelle sue città più suggestive. Al rit-mo del “Canto Habanero”. Abbiamo ci-tato solo alcune mete, ma Top Caribeoffre strutture alberghiere e resort in tut-te le località del Mar dei Caraibi. Restasolo l’imbarazzo della scelta.

Angelo Sessa

Top Caribe: Caraibi e non solo

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Anche l’osservatorio di un T.Ospecializzato nelle vacanze dicasa nostra conferma la neces-

sità di navigare a vista: è un momen-to difficile, in cui confermare i nume-ri fatti lo scorso anno è già un ottimorisultato. Parlare di “tenuta”, come faAlfonso De Pietro, Re-sponsabile della Pro-grammazione di BiniViaggi, ha allora un si-gnificato positivo, so-prattutto mentre i me-dia continuano a insi-stere sulle enormi pro-porzioni di una crisiche coinvolge tutti isettori e non si saquando avrà fine. I ca-taloghi “Toscana eIsola d’Elba” e “Sar-degna”, usciti il 23gennaio, insieme al catalogo de-dicato ai percorsi enogastronomici inToscana e Umbria, uscito ad ottobre,non contengono di conseguenza gran-di novità: l’obiettivo era quello di con-solidare i prodotti già acquisiti, mi-rando a restare in linea con il 2008. An-che l’advance booking, che aveva da-to ottimi risultati nel 2007, è calato nel2008 e lascia pensare ad un assesta-mento durante l’anno in corso. In al-tre parole, la prenotazione entro il 31marzo dà buone possibilità di sconto,

ma tutto sommato non influisce inmodo determinante sulla program-mazione di una vacanza. Un fenome-no interessante che riscontra Bini Viag-gi è piuttosto l’innalzamento del tar-get della clientela:-“Siamo di fronte for-se a meno pratiche in termini numerici”-

dice De Pietro- “ma piùimportanti. Sembrereb-be che il segmento medio-alto, che poi è quello alquale ci rivolgiamo, nonrisenta della crisi e sia ad-dirittura più presente”.Ma il segmento, per co-sì dire “medio” non ri-nuncia alle proprie va-canze al mare in Italia.Non sceglie infatti le al-ternative dei cosiddetti“mercati emergenti” (an-zi ormai decisamenteemersi!) come Croazia,

Turchia, Grecia, che offrono un rap-porto qualità- prezzo decisamentevantaggioso, ma tendono per rispar-miare a bypassare ogni forma di me-diazione. Secondo De Pietro cioè, lavacanza estiva in Sardegna piuttostoche in Toscana resta nei progetti, machi vuol spendere meno contatta di-rettamente le strutture ricettive senzarivolgersi ad agenti o T.O.

C.E.

Al tradizionale catalogo dedicatoalla Polinesia in uscita nel pe-riodo prenatalizio, Club Paradi-

so ha abbinato quest’anno un folderinteramente incentrato su Bora Bora.L’iniziativa ha dato, e sta ancora dan-do, ottimi risultati:evidentemente lapromozione di un prodotto al di fuoridel solito canale funziona in modo par-ticolare. Naturalmente non c’è solo lavisibilità alla base di questo successo,ma una politica più complessa, fatta dibuona qualità e prezzi contenuti. Laproposta di viag-gio consiste in 10notti (2 notti a LosAngeles, 1 notte aThaiti e 7 notti nel-la magnifica isolapolinesiana) convoli, escursioni edattività tutte com-prese nel prezzo:la visita alla fab-brica delle perle, ilpasso degli squali, lo snorkeling, oltrea tutte le possibilità che offrono natu-ra e mare da sogno. Anche in abbina-mento agli Usa, la destinazione BoraBora è riuscita a muovere un mercato“un po’ fermo”, come lo ha definito Lo-retta Liberati, Direttore Tecnico diClub Paradiso, anche se non mancanoi preventivi richiesti a partire da mag-gio per tutta la prossima estate. “Nonsono ancora tradotti in pratiche”-ha det-to Liberati- “ ma sono un segnale di mi-glioramento rispetto all’anno scorso. Noi

abbiamo cercato comunque di darci da fa-re per invogliare i clienti, in un momentonon proprio positivo per nessuno: abbia-mo avviato una politica di marketing de-stinata alle famiglie, con agevolazioni esconti, abbiamo promosso i periodi di bas-sa stagione, abbiamo sempre supportato leagenzie”. E a proposito di agenzie ClubParadiso è decisamente in controten-denza rispetto a tutti quelli che mira-no ad una informatizzazione che by-passi il loro ruolo. Nonostante infattiabbia puntato sulla vendita on line e

sullo sviluppoinformatico, il T.Oci tiene a dire checonsidera gli agen-ti delle figure inso-stituibili nel mer-cato dei viaggi. Frale novità in pro-gramma, una Poli-nesia in un singo-lare abbinamentocon il Giappone,

da quando viaggiare in Giappone è di-ventato più semplice e meno costoso,la Florida, i Caraibi, per i quali c’è ri-chiesta, e la Nuova Caledonia, una Po-linesia ancora più selvaggia e inconta-minata. Una nota interessante: i viag-gi di nozze costituiscono una grossafetta di mercato per Club Paradiso, vi-ste le destinazioni in programma, e co-stituiscono una domanda che non hasubito calo.

Cecilia Emiliozzi

Bini Viaggi: l’Italia tieneIl T.O. consolida i prodotti già acquisiti.

In aumento il turista medio fai da te

Club Paradiso: la ripresa comincia da Bora Bora

T R A V E L L I N G • I N T E R L I N E • I N T E R N A T I O N A L 11

Giunta alla sua XXI edizione, la Bol-sa de Turismo di Lisbona (BTL), cheha avuto luogo dal 20 al 25 gennaio

nell’area Expo del Parque das Nações, è ilmaggiore appuntamento turistico porto-ghese, un’occasione importante per fare ilpunto sulla situazione nel mondo del turi-smo lusitano. Articolata in quattro padi-glioni, la Bolsa di quest’anno, oltre a frui-re di un orario più ampio, ha visto la pre-senza di oltre 800 espositori tra enti turi-stici e grandi imprese di alloggiamento, di-stribuzione, animazione turistica e tra-sporti, con 50 destinazioni internazionalie la presenza di nuovi paesi come il Para-guay. Tra le novità più significative, le pro-poste BTL Negócios e BTL Rural, la Setti-mana della Gastronomia Iberica, e le di-verse iniziative promosse dalle regioni del-l’Algarve e di Macau.Durante la BTL, la TAP (Transportes Aé-reos Portugueses) ha promosso un incon-tro coi responsabili di varie regioni porto-ghesi per rendere più efficienti le strategiedi promozione turistica; la compagnia dibandiera portoghese ha registrato nel 2008un +12,3% nel numero di passeggeri, concrescita soddisfacente del «destino Portu-gal» in tutte le regioni e nelle isole. L’appuntamento della Bolsa ha fornito an-che una ghiotta occasione per visitare Li-sbona e i suoi più immediati dintorni, e perprendere atto di come l’Expo ’98 abbia nonsolo arricchito la città delle strutture av-

veniristiche del Parco das Nações, ma al-tresì segnato una svolta nello sviluppo del-le moderne architetture che stanno dandoun nuovo volto a molti barrios della città.La visita di alcuni prestigiosi alberghi (lacapitale del Portogallo possiede ben 10 cin-que stelle e un 5 stelle Lusso) ha mostratocon ogni evidenza i segnali di questo svi-luppo. Hanno completato il soggiorno unapuntata a Sintra, con la visita al suggesti-vo Palacio Nacional da Pena, promosso dal-l’Unesco patrimonio mondiale dell’Uma-nità (eretto tra il 1836 e la metà dell’Otto-cento sulle rovine di un cinquecentesco mo-nastero gerosolimitano, in uno stile eclet-tico che compendia elementi neogotici, neo-manuelini, islamici, neorinascentisti e per-fino coloniali, uno dei vertici dell’architet-tura romantica europea, il cui magnificoparco potrebbe ben avere ispirato GustavoDoré per le illustrazioni dell’Orlando fu-rioso), ed una a Cascais, per visitare l’exresidenza di Umberto II, villa Italia, oggimutata in un lussuoso hôtel cinque stelle,il Grande Real Villa Itália. A causa del tem-po perturbato, è saltata la visita del vento-so Cabo de São Vicente, a pochi chilometri,il punto più ad ovest dell’Europa meridio-nale.

Virgilio Zanolla

Oltre 800 espositori per il maggiore appuntamento

turistico portoghese

La Bolsa de Turismo de Lisboa 2009

Travelling 02-09 24-02-2009 18:01 Pagina 11

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12 T R A V E L L I N G • I N T E R L I N E • I N T E R N A T I O N A L

2001 quando la stampa iniziò a lancia-re allarmi su questo tipo di trombosi laquale sembrava essere procurata dalunghi viaggi in aereo. Vi furono casidi decessi di passeggeri avvenuti do-po essere scesi da collegamenti a lun-go raggio, la Iata si sentì in dovere diemettere vari comunicati in merito; eraun argomento estremamente serio spe-cialmente tenendo conto della vergo-gnosa ristrettezza che caratterizzava(non è che tuttora le cose siano miglio-rate) le poltrone delle classi economi-che di tutte le compagnie aeree. Ebbe-ne l’argomento è caduto puntualmen-te nella voragine del nulla dopo l’eb-brezza di una temporanea notorietà diqualche giornata.Stessa sorte ha avuto un non meno im-portante topic troppo sottovalutato: laqualità dell’aria che si respira a bordodei velivoli. E’ da molto che di esso siparla negli ambienti interessati, ma po-co o nulla trapela ancora all’esterno.Laddove vi è un aspetto “oscuro” chetarda a venire a galla, potete star certiche esso è correlato ad un elementoeconomico. E così è infatti anche perl’aria che si respira a bordo degli aerei;può sembrare un assurdo, ma non lo èaffatto.

Altissima….purissima…. In teoria l’a-ria che si respira in aereo, dal momen-to che viene inspirata dai reattori a quo-te di 10.000 metri ed oltre, dovrebbe es-sere eccezionalmente salutare. Ma nonè affatto così.La cabina pressurizzata ha lo scopo dimantenere coscienti i passeggeri e l’e-quipaggio alle alte altitudini. L’aria im-messa in cabina proviene dai motoridell’aereo. Poiché in fase di lavorazio-ne la sua temperatura è alta, deve pri-ma venir portata a temperature accet-tabili e per far ciò passa attraverso unapparato AC (condizionatore).Alla fine essa arriva al passeggero at-traverso quell’occhio di polpo situato aldi sopra di ogni sedile.

Il concetto è semplice, ma quello checomplica le cose è che questa aria ha uncosto. Quando infatti il motore è chia-mato a fare questo lavoro, deve elargi-re più potenza per mantenere i para-

metri di volo assegnati.La stessa cosa, anche se pochi se ne ac-corgono, accade quando in macchinaaccendiamo l’aria condizionata. In quelmomento il motore perde potenza e sesi vuole mantenere la stessa velocità ènecessario spingere più l’acceleratore:ma in tal modo si consuma più carbu-rante…Ora se si pensa che il costo del carbu-rante è una delle maggiori voci di spesadelle aerolinee, si può ben immaginarele tentazioni dei vettori nel cercare di ri-sparmiare su questa specifica voce.Ecco allora che si è deciso di non darearia “pulita” nel corso di tutto un vo-lo, bensì di miscelarla con aria “vizia-ta”; non solo, ma altro fattore che puòinfluire sui risparmi era ogni quanti mi-nuti far scattare il riciclo.

Da: “Piloti malati”, Edizioni Travelfactory, 2008

Recentemente due stazioni televisive,una svizzera (Swiss Television) e unatedesca (ARD), hanno intrapreso unacampagna di investigazione prenden-do spunto da denuncie provenienti invia primaria da impiegati di volo del-le aerolinee i quali lamentavano di es-sere costretti a respirare aria contami-nata con conseguenti problemi di sa-lute. Forse se il problema non è esplo-so in tutta la sua interezza è proprioperchè per un dipendente di linee ae-ree lamentarsi durante l’impiego cheil luogo di lavoro non è proprio dei piùsalubri, equivale a mettere a rischio im-piego e salario. Purtuttavia la casisti-ca accumulata è ormai talmente am-pia, specialmente da parte di ex di-pendenti, che è senz’altro possibile ti-rare le prime somme.Ebbene due giornalisti delle succitatereti hanno effettuato vari voli, di piùaerolinee, su diversi tipi di aeromobi-le, il loro scopo era quello di preleva-re tamponi di materiale all’interno del-le cabine degli aerei per farli analizza-re da studi specialistici.“Negli ultimi mesi i due addetti hanno ri-

tirato senza farsi notare più di 30 campio-ni da primarie aerolinee internazionali. Icampioni prelevati sono stati analizzati dailaboratori dell’Università della British Co-lumbia, Canada, sotto la supervisione delprofessor Christiaan van Netten, un rìno-mato tossicologo, specialista nella materia.In particolare le analisi puntavano ad ap-purare la presenza di tricresylfosfato (TCP)un organo-fosfato che è contenuto nel lu-brificante per i jet in qualità di additivoantiwear. Il TCP è noto essere una neuro-tossina. I produttori di lubrificante sinte-tico per motori jet avvertono specificata-mente che l’inalazione della mistura puòavere effetti sul sistema nervoso. Ma mal-grado centinaia di rapporti e di articoliscientifici scritti da tossicologi australia-ni, statunitensi e canadesi, nulla di con-creto è stato fatto per evitare che i vaporidel lubrificante entrino in circolo attra-verso i sistemi di distribuzione dell’aria dibordo. Per oltre un decennio l’argomentoè stato oggetto di vive controversie nel-l’ambiente aeronautico. Ma ha avuto re-centemente il suo momento di revamp al-lorché si è saputo che in Germania il per-sonale di volo aveva fatto causa ai propridatori quando alcuni dipendenti a segui-to di malattie avevano avuto la licenza so-spesa; e le malattie erano state causate daeventi di vapori tossici”. (www.flight-global.com)E’ stato a questo punto che l’ufficio in-vestigativo per la sicurezza del volotedesco (Bundesstelle fur Flugunfal-luntersuchung – BFU) ha manifestatola sua preoccupazione per le implica-zioni che tali episodi potevano averesulla sicurezza del volo, e ha confer-mato alla rete ARD che in Germania siregistrano una media di 10 casi all’an-no di membri di equipaggio incapa-citati a seguito di quelli che in gergovengono denominati “fume events” edil numero, secondo quanto ammette lastessa BFU, deve intendersi stimatoper difetto in quanto non tutti i pilotisottomettono rapporti a seguito di que-sti eventi.I risultati delle analisi sono stati i se-guenti: dei 31 campioni analizzati, 28sono risultati positivi al TCP. I tre cam-pioni negativi risultavano proveniredallo stesso tipo di aeromobile, ilBoeing 737-700. La quantità media diTCP riscontrata era di 80 nanogrammisu una superficie di un’area che misu-rava 10 x 10 centimetri. Ma quantitàben più alte sono state registrate su tredifferenti aerei modello Boeing 757 inservizio presso la compagnia Condordove sono stati misurati 154.950 na-nogrammi su una superficie di appe-na 2 x 2 centimetri. Nella cabina di pi-lotaggio dello stesso aereo una setti-mana prima di queste rilevazioni era-no stati registrati valori che si aggira-vano intorno ai 60.000 nanogrammi.Analisi effettuate nella cabina di ae-rei tipo Bae146, operati da Swiss e daEurowings, hanno fatto registrare va-lori oscillanti fra 244 e 544 nano-grammi. (1) Le denuncie sulla qualità dell’aria chesi respira a bordo non sono un argo-mento nuovo.La signora Susan Michaelis capitanoaustraliano di voli di linea ha inizia-to a volare nel 1986 ed ha dovuto in-terrompere la sua attività nel 1997; nelsito Internet da lei aperto è specifica-to che was ill health retired after flying

the British Aerospace BAe 146 for threeyears in 1997. Il capitano si è sentito indovere di scrivere uno specifico ma-nuale sull’argomento dell’aria conta-minata all’interno delle cabine (Avia-tion Contaminated Air Reference Ma-nual ; www.susanmichaelis.com). Es-sa ha inoltre preso l’iniziativa di con-tattare 350 piloti di questo tipo di ae-romobile (il BAe 146) ricevendo rispo-ste da 242 di essi: l’86 per cento avevaavuto esperienze di aria contaminataa bordo; il 57% aveva riscontrato sin-tomi di aerotossicità (“aerotoxic”); il27% aveva avuto sintomi di media-lunga durata e l’8,5% si era dovuto di-mettere per problemi di salute.I problemi relativi ai vapori di TCP, siapur nella loro serietà, sono riferiti aprecisi modelli di aereo, ma ben piùserio e generalizzato è il problema del-la qualità dell’aria che si respira a bor-do di tutti gli aerei di linea. Qui, come appare chiaro dal riquadroche abbiamo riportato, il problema in-veste in pratica ogni vettore ed è undato di fatto il senso di secchezza allagola, irritazione agli occhi e alle vie re-spiratorie, riscontrato dalla maggiorparte dei passeggeri dei voli intercon-tinentali.Ciò è dovuto al basso valore di umi-dità contenuto nell’aria immessa in cir-colo: “A bordo di un aereo si è sempre arischio di prendersi una malattia, in par-ticolare per i viaggi che durano più di ot-to ore. (Lee Reichman, professore giàpresidente dell’American Lung Asso-ciation, su The National AcademisInfocus, Spring 2002).Oltre a quello già segnalato del capi-tano Michaelis, segnaliamo su Internetil sito aperto dal comandante JohnHoyte il quale ha fondato la “Aero-toxic Association” (www. Aerotoxic.org) . Il comandanteHoyte si è poi unito ai fondatori della“Toxic Free Airlines” fra i quali si tro-va anche la signora Michaelis.Volendo cercare di trarre una conclu-sione sull’argomento da noi espostovorremmo riportare le parole con lequali abbiamo chiuso il nostro libro (1)“una persona in buona salute non vieneaffatto disturbata da un viaggio in aereo,ma la stessa cosa non si può dire per chigià ha qualche problema, quale asma, en-fisema o patologie similari…superfluo aquesto punto specificare che oltre ai fre-quent flyers i primi a risentirne sono gliequipaggi”.In questa sede vorremmo aggiungerela considerazione che se l’impatto diquesti fatti era davvero marginale edinsignificante quando l’aereo venivautilizzato solo in casi eccezionali dauna piccola percentuale della popola-zione mondiale, oggi che a volare so-no oltre 2 miliardi di individui all’an-no, sarebbe il caso di considerare se-riamente le denuncie avanzate da par-te di tecnici, da esperti di medicina, edalle associazioni di categoria del per-sonale di volo.

(1) I dati riportati sulle investigazioni condot-te dalle due reti televisive, una svizzera e l’al-tra tedesca, compresi i modelli di aerei e le ae-rolinee che sono citate, si trovano su www.fli-ghglobal.com, il sito che fa capo alla rivista bri-tannica Flight International.Per chi volesse approfondire le tematiche quiesposte ed altre riguardanti l’ambiente in cuioggi opera il personale di volo delle aerolinee,suggeriamo la lettura del libro, a firma Anto-nio Bordoni uscito a gennaio di quest’anno perle edizioni Travel Factory, “Piloti malati”(www.masterviaggi.it).

Antonio Bordoni

Che aria tira a bordo? Un aspetto poco trattato dei viaggi in aereo

Segue da pag. 1

spericolati”- ha detto-“ma quello di raffor-zare ciò che si ha. E’ chia-ro che si punta sempre amigliorare i propri servi-zi, o a offrirne di nuovi,ma per veri e propri in-crementi bisogna aspetta-re ancora un po’”. Eccoallora che l’obiettivo èconservare i 16.000 pas-seggeri dell’anno scor-so, magari invogliandoi potenziali clienti contariffe promozionali enuove opportunità. Daaprile, ad esempio, aidue voli senza scalo daRoma e Milano (Roma il lunedì e Mi-lano il sabato) si aggiungeranno le nuo-ve rotte europee di Zurigo e Fran-coforte e già da questo inverno è ope-

rativo un nuovo Boeing 767 che fa sa-lire a 4 gli elementi della flotta. Le Sey-chelles restano comunque una desti-

nazione piuttosto forte,entrata ormai nell’imma-ginario collettivo quandosi pensa a una vacanza inluoghi da sogno. Se dun-que la stagione si presen-ta piuttosto nella norma,(anche se “fare previsioniè impossibile”, come hasottolineato Huggings),resta prezioso per laCompagnia il lavoro deiT.O. “Stiamo cercando giàda qualche tempo di svilup-pare il lavoro su internet”-conclude Huggings-“che

è uno strumento dalle enormi potenzialitàe dai costi ridotti”.

Cecilia Emiliozzi

Air Seychelles: una politica di conservazione

Segue da pag. 1

Travelling 02-09 24-02-2009 18:02 Pagina 12

Page 13: Travelling Interline

L’ACTB’09, che ha avuto luogoquest’anno a Vienna dal 25 al27 gennaio, si è rivelata cataliz-

zatrice e ispiratrice per le aziende chesi rivolgono al mercato turistico au-striaco. Due anni fa la Borsa del Turi-smo Austriaco e del Centro Europa haallargato i suoi confini dando un tagliopiù internazionale alla manifestazione,ospitando Paesi partner come la Re-pubblica Ceca, l’Ungheria, la Slovac-chia e la Slovenia. Valore aggiunto al-la fiera del turismo è la partecipazionedella Commissione Turistica dei Pae-si lungo il Danubio, composta dai rap-presentanti di Germania, Austria, Slo-vacchia, Ungheria, Croatia, Serbia, Ro-mania e Moldavia. “ La nostra vision èdi posizionare ACTB sempre più come piat-taforma di vendite” dice Petra Stolba,Ceo Ufficio Nazionale del Turismo Au-striaco. “ Una Borsa del Turismo è al Topquando riesce a far incontrare i partnerideali. Per questo stiamo lavorando allacreazione di una rete sempre più ampia dialberghi che si propongono con un’ offertamigliore, e per spingere molti più compra-

tori ad una domanda migliore. Provvede-remo a promuovere il nostro prodotto at-traverso educational per i buyers del cen-tro Europa, tra cui anche l’Italia”.L’ACTB’09 è stata anche l’occasione perdare risalto a due importanti appunta-menti per l’anno in corso: Linz Capi-tale Europea della Cultura, e “Haydn2009”, il bicentenario della morte diuno dei maggiori compositori del pe-riodo classico viennese. Ma tornandoall’ACTB come luogo d’incontro e con-fronto sulle problematiche del merca-to turistico e della recessione interna-zionale, Reinhold Mitterlehner, Mini-stro Federale del Lavoro e dell’Econo-mia, spiega:” Nonostante un inverno sod-disfacente, la crisi internazionale si fa sen-tire e non finirà presto: s’ impongono mi-sure di sicurezza per salvaguardare il mer-cato del turismo. Penso che l’innovazionee l’allargamento del mercato austriaco aipaesi che circondano l’Austria siano un’im-portante opportunità per tutti noi. Chie-deremo maggiori aiuti al governo che hagià stanziato 500 milioni di budget; ci ri-volgeremo ai mercati in espansione, ripo-

sizioneremo il prodotto turistico. Guardia-mo con molto interesse ai mercati dei pae-si esotici, come ad esempio il Giappone. Ri-tengo, inoltre, che sia molto importante po-tenziare l’offerta turistica dell’Austria e ditutto il Centro Europa”. Le stime ufficialiparlano di 32.584 arrivi in Austria nel2008, con un aumento rispetto al 2007del 4.7%. La Germania è al primo po-sto con 50.081 pernottamenti (+4.0%)tra il 2007 e il 2008; l’Italia è al settimoposto con 2.561 pernottamenti nellostesso periodo (-2.5%). L’Austria è col-legata all’Italia dall’efficiente AustrianAirlines, che nel lontano 1959 ha ope-rato il primo volo Roma-Vienna. Conl’orario invernale 2008/2009, AustrianAirlines offre 109 collegamenti setti-manali dall’Italia in partenza dagli sca-li di Bologna, Firenze, Milano (Linatee Malpensa), Roma, Venezia e Veronaper l’hub di Vienna. I voli in partenzada Verona sono operati in code-sharecon Air Dolomiti. Il 78% dei passegge-ri in partenza dagli scali italiani prose-gue per altre destinazioni usufruendodella rete globale di collegamenti Au-

strian Airlines costituita da 130 desti-nazioni in 66 paesi. Bisogna sottoli-neare che l’hub di Vienna è uno dei pri-mi dieci aeroporti al mondo e il secon-do in Europa per servizi forniti ai pas-seggeri e per la sua funzionalità, contempi di trasferimento minimi di 25minuti.

Antonella Pino d’Astore

T R A V E L L I N G • I N T E R L I N E • I N T E R N A T I O N A L 13

Saranno operativi dal 29 marzo 2009i nuovi voli che collegheranno lacittà olandese con Forlì, due volte

a settimana il martedì e il sabato. Il col-legamento prevede la partenza da Am-sterdam per Forlì alle ore 12.35 con arri-vo alle ore 14.20 mentre da Forlì la par-tenza sarà alle ore 09.20 con arrivo alleore 11.25. I voli offriranno ottime coinci-denze con Catania e Palermo. Wind Jetè stata recentemente classificata da Air-line Business, la più prestigiosa rivistaaeronautica al mondo, come la primacompagnia aerea low cost italiana.Tale riconoscimento corona gli sforzi e ladeterminazione della compagnia sicilia-na che ha trasportato nel 2008 2.750.000passeggeri. Le previsioni per il 2009 so-no ancora più incoraggianti: Wind Jet sti-ma di trasportare oltre 3.000.000 di pas-seggeri (+9% vs 2008) con un incremen-

to dei voli pari al +8% sull’anno prece-dente. I nuovi voli Amsterdam - Forlì sa-ranno effettuati con Airbus 320 da 180posti e per il lancio del prodotto sono giàstate messe in vendita tariffe promozio-nali da 49,40 ? tutto incluso. “Questo è un ulteriore passo avanti per l’ar-ricchimento del nostro portafoglio interna-zionale - dichiara Massimo Polimeni, Di-rettore Commerciale della compagnia-che ci consente di offrire un ulteriore nuovocollegamento in coincidenza dalla Sicilia conuna delle più importanti capitali d’Europa”Con la stagione estiva 2009 Wind Jet of-frirà, oltre ad Amsterdam, nuovi colle-gamenti nazionali (da Forlì per Cagliari,Napoli e Lampedusa) e internazionali(da Catania e Palermo per Nantes e Lio-ne, da Forlì per Praga, Berlino, Cracovia,Bruxelles, Barcellona, Timisoara, Riga,Parigi). A questi voli si aggiungono i col-

legamenti già attivi dall’aeroporto di Forlìper Bucarest, San Pietroburgo, Mosca eSamara.

Wind Jet è la prima compagnia aerealow cost in Italia*, nata nel giugno 2003con l‘obiettivo di collegare la Sicilia conle maggiori città italiane ed europee. Lacompagnia è fondata sul modello di bu-siness low cost.Wind Jet ha inizialmente consolidato ilnetwork nazionale e successivamentepuntato sui collegamenti con le maggio-ri destinazioni europee. Il network dellacompagnia è costituito dalle seguenti de-stinazioni: in Italia Catania, Palermo,Forlì, Milano (Linate), Venezia, Cagliari,Verona, Roma Fiumicino, Pisa, Napoli,Lampedusa, Torino e Parma e in Euro-pa Bruxelles, Amsterdam, Parigi, Bar-cellona, Mosca, S.Pietroburgo, Samara,

Bucarest, Nantes, Lione, Cracovia, Timi-soara, Riga, Praga, Berlino, Wind Jetopera inoltre voli charter verso le capi-tali europee e i maggiori luoghi di sog-giorno dell’Egitto, Spagna, Canarie, Ba-leari, Turchia, Grecia, Marocco, Tunisia,in partnership con i più conosciuti touroperator italiani. Su Israele Wind Jet ope-ra catene charter annuali da Roma e daCatania. Per tutti i voli sono utilizzatiAirbus 320 da 180 posti e A319 da 142posti. Per la manutenzione Wind Jet è assistitada Lufthansa Technik, il maggiore for-nitore mondiale di servizi aeronauticiMRO (Maintenance, Repair e Overhaul)per il supporto tecnico, la fornitura dicomponenti e la gestione delle parti diricambio dell’intera flotta. Il settore tec-nico di Wind Jet è certificato ad operaretutti gli interventi di manutenzione leg-gera (certificazione JAR 145). Wind Jet ha oggi uno staff complessivodi oltre 500 persone, di cui il 75% è im-pegnato in ruoli operativi.

*Fonte: Airline Business, Maggio 2008

Wind Jet: nuovi collegamenti nazionali ed internazionali

ACTB‘09: idee, strategie e novità per il turismo austriaco

Travelling 02-09 24-02-2009 18:02 Pagina 13

Page 14: Travelling Interline

Si va consolidando il trend positi-vo sulla sicurezza dell’aviazionecommerciale. Nell’anno 2008

i servizi schedulati hanno fatto registrare14 eventi mortali per un totale di 441passeggeri deceduti; a terra vi sono sta-te 49 vittime a seguito di incidenti ve-rificatisi in prossimità degli scali.Aggiungendo ai servizi di linea, i volia domanda, gli executive e i charter, glieventi registrati salgono a 44 portan-do il totale a 639 vittime a bordo, e 52a terra. L’anno precedente 2007, si era-no registrati complessivamente sem-pre 44 eventi ma con 796 vittime a bor-do e 58 a terra, mentre, limitandoci aisoli servizi di linea, erano avvenuti 14incidenti a causa dei quali si registra-vano 641 vittime fra i passeggeri e 14persone a terra.Informazioni dettagliate sugli inciden-ti ed altre statistiche possono essere re-perite sul sito www.air-accidents.com consultabilegratuitamente.

Eventi Vittime vittime servizi di vittimetotali A bordo a terra linea a bordo

2008 44 639 52 14 4412007 44 796 58 14 641

Per il secondo anno consecutivo l’a-viazione commerciale statunitense nonha registrato vittime da incidenti aereiderivanti da servizi regolari di linea;questo record è stato però interrotto aFebbraio di quest’anno con le 50 vitti-me dell’incidente Colgan Air avvenu-to nei pressi di Buffalo.L’anno 2008 è stato ancora caratteriz-zato da due incidenti occorsi a vettoriindonesiani, uno cargo e uno passeg-geri. Ricordiamo che alla data in cui

scriviamo, in pratica tutti i maggiorivettori indonesiani risultano interdet-ti dagli scali europei, in base alla black-list emanata il 14 novembre 2008.Fra gli incidenti non fatal (da noi nonelencati) va ricordato quanto accadutoil 7 ottobre a un Airbus 330 della Qan-tas in volo fra Singapore e Perth. Im-provvisamente l’aereo ha avuto fortisbalzi di quota che hanno provocato fe-rite, anche serie, a molti passeggeri. Fi-nora l’ATSB australiano ha potuto ap-purare che uno dei tre Air data inertialreference unit ha fornito valori errati alFlight management system. Si cerca di ca-pire perché ciò sia accaduto e per qua-le motivo le altre due unità non siano

intervenute a correggere le erroneeinformazioni. I piloti ricorrendo “al-l’antiquato” sistema manuale hanno po-tuto riprendere controllo della situa-zione. Su Internet sono apparse con-getture sulla possibilità che interferen-ze elettromagnetiche esterne siano re-sponsabili dell’accaduto.Da tutt’altra parte del globo rimane an-cora il mistero del mancato ritrova-mento del Let 410 venezuelano in voloda Caracas a Los Roques il quale, inpieno stile sud-americano, si può per ilmomento annoverare fra i desaparecidos.A bordo del velivolo venezuelano 12passeggeri, di cui otto italiani, più i duepiloti. A maggio un relitto era stato in-

dividuato a circa 500 metri dalla bar-riera meridionale dell’arcipelago sucoordinate 11°46’ nord e 66° 44’ ovest,ma l’8 luglio arrivava la doccia fredda:non si trattava dell’aereo Transaven.Il 21 febbraio 2008, due mesi dopo que-sto incidente, un altro aereo venezue-lano con 46 persone a bordo è preci-pitato sulle montagne delle Ande. Fra gli altri incidenti di rilievo vannoricordati quelli avvenuti a due Boeing737 appartenenti a paesi dell’Est Eu-ropa che hanno provocato complessi-vamente 156 vittime.Avvertiamo che nel nostro sito surri-portato, sotto la pagina “Stat, TKP-3” ,è pubblicata la situazione safety di tut-ti i Paesi ICAO riferita al quinquennio2004:2008.

Antonio Bordoni

Sicurezza volo 2008

14 T R A V E L L I N G • I N T E R L I N E • I N T E R N A T I O N A L

GLI INCIDENTI A VOLI “SCHEDULED” NELL’ANNO 2008

4 GENNAIO Let 410 Transaven 14 scomparso nelle acque venezuelane, relitto non rintracciato.30 GENNAIO DHC6 Aviastar Mandiri 0+1 1 vittima a terra durante l’atterraggio “lungo” a Sagupa21 FEBBRAIO ATR42 Santa Barbara A/L 46 Impatta la montagna pochi minuti dopo il decollo25 FEBBRAIO A-320 GB Airways 1 Il pilota è morto ai comandi durante il volo15 APRILE DC-9 Hewa Bora Airways 3+46 Precipita dopo il decollo dall’aeroporto di Goma30 MAGGIO A-320 TACA 3+2 Incidente durante l’atterraggio a Tegucigalpa; 2 vittime a terra7 GIUGNO C-208 Patagonia Airlines 1 Volo da Puerto Montt a La Junta; ha impattato

una montagna a 20 km dalla destinazione.10 GIUGNO A-310 Sudan Airways 30 Incidentato durante l’atterraggio a Khartoum20 AGOSTO MD82 Spanair 160 Decollo mancato da Madrid-Barajas24 AGOSTO B737 Itek Air 65 Precipitato subito dopo il decollo da Bishkek24 AGOSTO C208 Aereo Ruta Maya 11 Problemi ai motori, precipitato in fase di crociera14 SETTEMBRE B737 Aeroflot-Nord 88 Precipitato durante la discesa a Perm in Russia8 OTTOBRE DHC6 Yeti Airlines 18 Condizioni meteo proibitive; precipitato durante

atterraggio a Hillary, Nepal19 DICEMBRE BN-2 Air Vanuatu 1 Precipitato durante la fase di crociera

L’ INCIDENTE PIÙ GRAVE DEL 2008

L’incidente SpanairLe risultanze finali su questo incidente, il peggior singolo evento dell’anno2008, ancora non sono state rilasciate tuttavia dalla lettura dei registratoriappare chiaro che l’aereo non aveva la portanza necessaria per sollevarsiin quanto i flaps non erano stati estesi come da procedura per il decollo.In una tale deprecabile evenienza in cabina di pilotaggio dovrebbero at-tivarsi allarmi sonori i quali però non sono scattati.Quindi un incidente dovuto non a mancata potenza dei motori, come inun primo momento era stato suggerito, ma perché il velivolo non dispo-neva di sufficiente portanza.E’ stata emanata una nuova raccomandazione nella quale si richiede di“stabilire istruzioni obbligatorie per assicurare che gli operatori di aero-mobili MD-82 o altri con sistemi simili di avvertenza di configurazione ina-deguata per il decollo…introducano nei loro procedimenti operativi, con-trolli di funzionamento di questo sistema prima di ogni decollo”.Il particolare inquietante in questa tragedia è che 21 anni prima, il 16 ago-sto 1987, ancora un MD-82 questa volta della Northwest, non era riuscitoa staccarsi dalla pista del Detroit Metro Airport provocando la morte di156 persone. In quella occasione venne appurato che quando l’aereo ave-va sbloccato dal parcheggio, sia i flaps come gli slat erano rimasti retrattie non erano stati mai azionati per portarli in configurazione di decollo,inoltre l’equipaggio non aveva effettuato la check list; una similitudine dieventi davvero impressionante con quanto accaduto al Barajas lo scorsoagosto. Anche in quella occasione l’allarme sonoro di decollo del sistemacentrale non si era attivato.

DUE INCIDENTI “MISTERIOSI”

La scomparsa del volo YV2081Il 4 gennaio 2008 dalla cabina pilotaggio del Let 410 Transaven in volo daCaracas a Los Roques viene lanciato il mayday ovvero il segnale di un ae-reo in seria emergenza.Entrambi i motori sono fuori uso il che costringe il velivolo ad effettuareun ammaraggio. In pratica era la ripetizione esatta dell’incidente Tunin-ter in volo tra Bari e Djerba che il 6 agosto 2005, esaurito il carburante,scende in mare a circa 20 miglia da Palermo. In quest’ultimo evento le in-vestigazioni appureranno che il carburante caricato era di 540 kg, mentrel’indicatore di bordo ne segnava 2700. L’indicatore fresco di sostituzione

non era quello specifico per l’ATR modello 72 bensì per il modello 42, dacui l’erronea indicazione.E’ possibile che anche il Let 410 sia stato oggetto di un errato calcolo delcarburante imbarcato che ha portato il velivolo “a secco” prima di giun-gere alla sua destinazione?E’ una domanda alla quale non si potrà dare risposta finché il relitto nonverrà riportato in superficie. Di certo si sa che le condizioni meteo nonpresentavano problemi e, statisticamente parlando, il contemporaneo ce-dimento di entrambi i motori per avaria, è una ipotesi decisamente da scar-tare. Altra possibilità è quella di una perdita di carburante in tempi tal-mente rapidi da compromettere qualsiasi possibilità di pianificare unaprocedura di emergenza; ma il vero punto inquietante deriva dalla non in-dividuazione del relitto.

L’Airbus 320 della Air New ZealandIl 27 novembre un A320 dato in leasing al vettore tedesco XL Airways eche era stato inviato a Perpignan prima di venir riconsegnato alla compa-gnia proprietaria Air New Zealand, è precipitato nel mare Mediterraneodi fronte alle coste che fronteggiano l’area di Perpignan. L’aereo stava ef-fettuando un volo di prova post-maintenance e stava appunto atterrandoa Perpignan. A bordo solo 7 membri dell’equipaggio.

UN INCIDENTE MOLTO ISTRUTTIVOIl 17 gennaio 2008 un Boeing 777 della British Airways si trovava in fasedi atterraggio a Heathrow. Quando l’aereo era a soli 700 piedi dalla testatapista, il pilota dà il comando con l’autothrottle per aumentare potenza,ma entrambi i motori non reagiscono all’input. Stesso risultato negativoricorrendo al sistema manuale.L’aereo finisce per atterrare “corto” a 350 metri dalla pista 27 sinistra. Nes-sun incendio e tutti salvi i 16 membri di equipaggio e i 136 passeggeri.Scartata l’ipotesi di contaminazione carburante, di serbatoio a secco o diproblemi ai motori, l’AAIB ha appurato una serie di circostanze, davve-ro uniche, che hanno portato all’incidente. L’aereo impegnato su una trat-ta a lungo raggio aveva incontrato durante il volo temperature esterneestremamente rigide, ma durante tutto il tragitto ai motori non era statamai richiesta una “demand for high power”. Ciò potrebbe aver signifi-cato, secondo l’AAIB, che quando soltanto negli ultimi minuti di volo èstata richiesta ai motori una potenza supplementare la stessa è mancatain quanto cristalli di ghiaccio possono aver parzialmente bloccato lo scor-rimento del carburante nelle valvole denominate in gergo fuel/oil heat ex-changers.

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Atlantide è da sempre coincisa,nell’immaginario collettivo, conla terra dell’Eden. Menzionata

per la prima volta da Platone nei dia-loghi del Timeo, è l’isola di un’assolu-ta e struggente bellezza. Ragion per cuiè stata sommersa da uno tsunami an-te litteram. Perduta come il paradisomiltoniano. Per riscoprire la bellezzadi Atlantide viene incontro il T.O. IViaggi di Atlantide che ha proposto, inoccasione della BIT,all’interno della cor-nice de Borgo del Tempo Perso, la suaprogrammazione di proposte.A cominciare dal volo in partenza daMilano Malpensa per l’arcipelago diMadeira con scalo a Funchal, sull’iso-la di Madeira per poi presentare lepunte di diamante della prossima esta-te. «Il volo per Madeira/Funchal sarà ope-rato tutti i giovedì, in doppia battuta conPorto Santo in partenza da Milano. A que-sto volo si aggiungerà poi quello da Vero-na e da Roma per Porto Santo, nella stes-sa giornata», ha precisato Carlo Stra-diotti, amministratore delegato di NeosTra le novità presentate in BIT «La pro-

grammazione dell’estate sul medio raggioche prevede il 25% in più di capacità. Con-tinueremo su Boavista da Malpensa e Ve-rona, sull’Egitto, tanta Spagna e Grecia, in-fine la novità di Funchal per I Viaggi diAtlantide», aggiunge Stradiotti antici-pando le novità della Summer 2009, du-rante la quale ci sarà l’attesa estensio-ne della rotazione su Porto Santo conla toccata a Madeira.Neos conta di chiudere l’esercizio 2008-2009 con un milione di passeggeri dai798mila dell’anno precedentePerché Atlantide possa diventare ve-ramente a portata di mano.

Eleonora Boggio

Cinzia Fabbris è il nuovo Direttore Com-merciale e Marketing di Malaysia Airlinesper Italia, Malta e Grecia e sarà basata pres-so l’ufficio della compagnia in Via del Car-mine 3 a Milano. Cinzia Fabbris, 46 anni,milanese, ha maturato un’esperienza quasiventennale nel settore del trasporto aereo ecorporate travel, cominciando all’inizio deglianni ’90 all’ufficio commerciale United Air-lines e diventandone responsabile per il cen-

tro Italia nel 1995.Nel 1999 ricoprel’incarico di Di-strict Sales Mana-ger Nord Italia per Carlson Wagonlit Tra-vel. Nel 2001 prosegue la propria carriera inAustrian Airlines come Business Sales Ma-nager, assumendone la guida come CountrySales Manager l’anno successivo, mante-nendo tale ruolo fino a Maggio del 2008.

Nuovo Direttore Commerciale e Marketing Malaysia Airlines Italia, Malta e Grecia

Alla scoperta di Atlantide

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