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La carica dei 100...soci La piccola tartaruga len- tamente lentamente com- pie i piccoli passi e piano piano raggiunge i suoi obiettivi. Rispetto allo scorso anno, tesserata e premiata nel mese di Agosto, quest’ anno ITA223 raggiunge il suo CENTESIMO socio già nel mese di Maggio. Il for- tunato/a il cui nome e co- gnome verrà rivelato du- rante la nostra classica festa di compleanno che si terrà a fine mese, di cui seguiranno a breve i dettagli, vincerà un bellis- simo premio. ITA223 è soddisfatta dei risultati che stiamo piano piano raggiungendo e questo è grazie ovviamente a tutti voi amici e soci, che ne fate parte. Il nostro impe- gno è, e sarà sempre, quello di darvi un "servi- zio di qualità" resta con noi, resta con ITA223 e aiutaci a crescere. FUSE da ITA223 Voci&Venti Libro del Mese Pagina 9 Primi !!!!!!!! Numero 12- Giugno/Luglio 2012 Spigolo viv0 Pagina 8 Fari Pagina 7 Tony Editoriale del Presidente alle pagine 4 e 5 4

Voci e Venti

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Page 1: Voci e Venti

La carica dei 100...soci

La piccola tartaruga len-tamente lentamente com-pie i piccoli passi e piano piano raggiunge i suoi obiettivi. Rispetto allo scorso anno, tesserata e premiata nel mese di Agosto, quest’ anno ITA223 raggiunge il suo CENTESIMO socio già nel mese di Maggio. Il for-tunato/a il cui nome e co-gnome verrà rivelato du-rante la nostra classica festa di compleanno che si terrà a fine mese, di cui seguiranno a breve i dettagli, vincerà un bellis-simo premio. ITA223 è soddisfatta dei risultati che stiamo piano piano raggiungendo e questo è grazie ovviamente a tutti voi amici e soci, che ne fate parte. Il nostro impe-gno è, e sarà sempre, quello di darvi un "servi-zio di qualità" resta con noi, resta con ITA223 e aiutaci a crescere.

FUSE

da ITA223

Voci&Venti Libro del Mese

Pagina 9

Primi !!!!!!!!

Numero 12- Giugno/Luglio 2012

Spigolo viv0

Pagina 8

Fari

Pagina 7

Tony

Editoriale del Presidente

alle pagine 4 e 5

4

Page 2: Voci e Venti

ITA223 Sailing & Sporting Club Voci&Venti! ! ! ! ! ! pagina 2 Giugno/Luglio 2012

Insolite CICLADIUn suggerimento per le tue prossime ferie ad Agosto

L’isola di Kea con la sua storia lunghissima impres-sa sui suoi monumenti ar-cheologici e su"e sue be"ez-ze naturali irripetibili co-stituisce una de"e destina-zioni più famose per va-canze indimenticabili.È l’isola cicladica più a nord e si trova di $onte a capo Sounio, su"a parte più ad est de" ’Attica. Dista appena un’ora dal porto di Lavrio con cui è co"egata regolarmente col traghetto su base quotidiana. L’ar-chitettura cicladica parti-

colare de"a Chora, le spia&e uniche con le acque color azzurro chiaro affa-scinano il visitatore de" ’i-sola.L’alternanza di paesa&i o(e ai visitatori de" ’isola una fuga perfetta da"a vita di ogni giorno. L’isola intatta dal turismo di mas-sa è riuscita a mantenere la sua identità tradizionale immutata. Un insieme tanto armonioso da sogno che si incontra solo su"e Cicladi.

Co"ine spoglie e ondulate, divise da piccole, fertili va"i, coprono quest'isola pittore-sca. Gli scogli de"e coste sono profondamente intagliati da baie e spia&e.Le formazioni rocciose scol-piscono curiose figure umane che richiamano il mito di Danae , di Perseo e de"a Me-dusa , come se questi preisto-rici abitanti de"'isola si fos-sero pietrificati.Arrampicata in cima ad una ripida co"ina, c'èSerifos, la capitale de"'iso-la. Con le sue casupole a

forma di cubetti, e chiesette ne"o stile de"'isola, con il suo caste"o veneziano su"a cima, assomiglia ad un paesino da sogno. E' uno dei più bei vil-la&i de"e Cicladi.Il monastero fortificato del-l'Arcangelo, vicino al vi"ag-gio di Galani che ospita al-cuni preziosi a(eschi, libri e manoscritti, è di particolare interesse.Il vi"a&io di  Panagia, che prende il nome da"a Ma-donna - cui è dedicata una chiesa del X secolo, o(e un panorama di tutta l'isola.

La be"a e selva&ia isola di Kithnos, ne"e Cicladi, è costituita da una superficie di 100 kmq, da una be"a costa di 100 km e da ben oltre 70 spia&e. La terra è in genere arida e montagno-sa e le piccole baie insieme ai caratteristici vi"a&i e a"e fonti termali, ne costitui-scono caratteristica princi-pale. La vita notturna è tranqui"a e trascorre più che altro in rilassanti bar e ne"e taverne. Kithnos è $equentata più da turisti

greci, in particolare atenie-si, che da turisti interna-zionali. Oltre al turismo, il principale introito de" ’isola arriva da"a coltivazione de"e olive e naturalmente da"'ottima produzione di olio d ’oliva.Consigliamo Kithnos al turista desideroso di ritro-vare la be"ezza genuina de"e Cicladi, i sapori più autentici, passe&iando di sera lontano dai clamori de"a vita notturna de"e vicine Mykonos e Santorini.

L'isola di Sifnos, da sempre sinonimo di baie incontaminate e spia&e bianche, ulivi e mirto, mo-nasteri e vi"a&i su&estivi,sembra aver inaugurato una nuova stagione. Insie-me a"a vicina isola di Seri-fos ha difatti cambiato immagine a"'insegna deldesign e del glamour. A di-re il vero, non si sa se sia un bene o un male, ma le caset-te dei pescatori e ikafenion tipici de"e Cicladi hanno fatto posto anche a hotel a"a moda, ristoranti gourmet e localiricercati.Il più celebre architetto greco, Angelopoulos, sem-bra essere a"e origini di questo cambiamento, ini-ziato

con l'a"estimento del Pa-triarca Boutique Hotel, ad Apo"onia, un edificio del '600 che dietro latradizionale facciata bianca e blu, ora nasconde colori inaspettati, con l'arancio, il rosa e il rosso a esaltarel'architettura cicladica. Il bel mondo ha notato subito il cambiamento e ha eletto l'isola a meta chic de"evacanze estive.

Testi tratti dal sito: http://www.grecia.cc/cicladi.htm

Vieni con noi alla scoperta di queste isole.Prima settimana - dal: 04-08-2012 al: 11-08-2012

Seconda settimana - dal: 11-08-2012 al: 18-08-2012

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Page 3: Voci e Venti

ITA223 Sailing & Sporting Club Voci&Venti! ! ! ! ! pagina 3 Giugno/Luglio 2012

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Page 4: Voci e Venti

Martedì 8 Maggio Mancano 3 giorni a"' inizio del Fuse..e su"a nostra barca Favela Blanc 36.7 dopo varie defezioni de"'‘ ultimo momento siamo rimasti in 4, Ivan, Stefano, Anna-lisa e Maurizio....telefonata con Stefano:

Ivan: Ciao StefanoStefano: Ciao IvanIvan: Siamo in rimasti in 4 se fem ???Stefano: ma sì dai ...andiamo ormai...al limite ci facciamo una veleg-giata tranqui"a...Ivan: ok va bene tanto la barca è piccola e in due riusciamo a portarla...poi come sempre lasci che a guidare gli eventi sia il tuo istinto, e come al solito quando agisci così le situazioni si a&iu-stano nel modo migliore.

Mercoledì 9 Maggio ...ti arriva una mail da Alessandro che ti dice ..senti c'è posto per due..e quindi penso con Alessan-dro come timoniere, Stefano tattico e io a"a randa ( cedendo volentieri il posto da timoniere ad Alessandro )...Maurizio al fiocco con l'aiuto di Annalisa e Simonetta magari riusciamo a fare qualcosa in più di una vele&iata tranqui"a.

Giovedì 10 Maggio ciliegina su"a torta si a&iunge al gruppo Monica che l' anno scorso è stata una pe-

dina fondamentale per la vittoria di classe...a forza di stare male le altre barche si al-lontanavano da noi... 

Venerdì 11 Maggio iniziamo l' a"enamento per la regata....cena con abbondante vino e bir-ra, Simonetta che non conosceva ITA vuole tornare a casa disperata da"e avance virtuali di un altro Stefano...e finiamo la serata verso le tre del mattino tra limonce"i vari e bevande al basilico...mai provate in vita mia...sembrava di bere una pastasciutta con sugo al basilico...

Sabato 12 Maggio  Alessandro da buon trainer inizia a coor-dinare il gruppo...e iniziamo un pò a vi-rare di qua a strambare di là....le donne che cazzano al winch il  fiocco con Mau-rizio e io e Stefano andiamo di focaccia e affettati vari...direi che come a"enamento non è male..

Domenica 13 Maggio giorno di regata...decidiamo le postazioni ...Ales-sandro al timone, Stefano tattico, Ivan a"a randa, Simonetta e Monica winch di dritta del fiocco, Annalisa e Maurizio..winch di sinistra, Tony arri-

vato il Sabato sera...ruolo - balena spiag-giata su"a tuga.

Grande partenza di Stefano che dirige Alessandro e con un bordo solo usciamo da"a diga foranea....vento sui 15 nodi con raffiche a 20 nodi..mare calmo...( siamo dentro la diga ah ah ah )...siamo in buona posizione...giriamo a"a boa....e voilà per non farci mancare nu"a piove a dirotto..Stefano e Ale sono sempre più in simbiosi e senti che stai facendo bene....la barca scivola che è un piacere...e a"a fine tagliamo il traguardo al terzo posto.

E qui iniziano i conti, ma se que"o con il 40 piedi è arrivato 10 secondi prima di noi a"ora forse......

Premiazione ore 16.00  Al terzo posto ..non lo consideriamo neanche  ... al secondo posto..." Falangi"  e al PRIMO POSTO " FAVELA BLANC”

siamo stati molto bravi.....a"a prossima...

ITA223 Sailing & Sporting Club Voci&Venti! ! ! ! ! ! pagina 4 Giugno/Luglio 2012

Cro n a c a D I U NA VITTORIA

Sì … dopo una cena Cingalese, ci sia-mo resi conto che eravamo Pirati nel Cuore e … abbiamo deciso di mettere a nudo la nostra indole! Beppe, Clau-dio, Davide, Sergio, Caterina, Ketty e Tatyana, dei veri Pirati … abbiamo passato il sabato a capire come ad-dobbare la barca,

con tutto il materiale che abbiamo recuperato e creato, e per questo Caterina si merita un parti-colare ringraziamento per l’impegno e la creatività che ha messo a disposizione della ciurma! Di sicu-ro non siamo stati i più originali, ma eravamo ben corazzati e credo che il prossimo anno, sorprenderemo ancora di più, magari con delle cannonate a sorpresa per chi forsequesta volta ha avuto dei dubbi sulla nostra vera natura!

Massimo Boccignone

Ivan Oberti

Page 5: Voci e Venti

Quest’anno ispirati da"a le&enda di Tony Seduto - per chi non la conoscesse consiglio di andare a rile&ere il numero 7 di Voci & Venti –  abbiamo deciso di presentarci al FUSE mascarati da Indiani. Il FUSE è un po’ come il raduno di Wood-stock, tre giorni di pace, musica, alcol e fo"ia. Come da tradizione, la festa inizia subito. Il tempo di arrivare al Marina del Fez-zano, di depositare i bagagli in cabina e via a girovagare su"e banchine a $ater-nizzare con gli altri equipa&i e salutare vecchi amici conosciuti ne"e precedenti edizioni.Le banchine del Marina sembravano una grande sagra di paese. Boat party sponta-nei si moltiplicavano come i funghi dopo una giornata di pio&ia.Sembrava di assistere a"a rappresenta-zione de"a favola “Il flauto magico” dei $ate"i Grimm . Gruppi di persone segui-vano, rapite il suono de"a musica che usciva da"a pancia de"e imbarcazioni.  Come in uno stato di ipnosi, salivano a bordo e sparivano sotto coperta. La prima cosa che ti colpiva era vedere la quantità di persone presenti là sotto. C’era gente ovunque. Una miriade di tarantolati che si agitavano al ritmo di una musica martel-lante. Ogni tanto, da que"a bolgia inferna-le, compariva un losco figuro con in mano un bottiglione. A gesti, ti faceva capire di aprire la bocca e te la riempiva per poi sparire nuovamente inghiottito da questo groviglio di corpi.Quando ti sembrava di averne avuto ab-bastanza., con fare indifferente ti avviavi verso l’uscita. Riconquistata con immensa fatica la banchina, ti dirigevi verso la tua barca. Vagavi spaesato su"a banchina rimpiangendo que"a meravigliosa inven-zione che è il telecomando de"a tua auto-mobile che, semplicemente schiacciando un tasto, fa accendere le quattro $ecce, facen-dotela miracolosamente ritrovare in un parche&io affo"ato.Dopo qualche minuto in que"o stato di smarrimento, quando l’aria de"a notte ti aveva rin$escato le idee e avevi capito quale direzione prendere, ti avviavi, feli-ce come un bimbo che va al parco giochi, verso la tua barchetta pregustando una lunga dormita ristoratrice. Ma proprio in

quel momento incrociavi un tale che non ti ricordavi né chi fosse né dove l’avevi cono-sciuto, che ti abbracciava e ti salutava come se foste $ate"i di sangue e ti trasci-nava in un altro inferno come il preceden-te. E così fino a" ’alba.La giornata del sabato è servita per ri-mettere insieme i pezzi e riordinare le idee.Dopo esserci rifoci"ati al Pozzale su" ’isola de"a Palmaria ci siamo mossi per rag-giungere le altre barche davanti a Porto Venere per partecipare a"a sfilata.Anche quest’anno la fantasia degli equi-pa&i ha dato vita ad addobbi meraviglio-si. Ogni tentativo di descriverle a parole sarebbe riduttivo. Per farvi un’idea vi consiglio di guardare le fotografie disponi-bil i sul s i to del la manifestazione: http://www.4fuse.it/foto.html .L’appuntamento clou del FUSE è rappre-sentato da"a regata di domenica.La nostra barca non era esattamente un fulmine di guerra. Avevamo in dotazione un camper del mare. Un Oceanis 43. Il SoFIA. Ma la voglia di cercare un piaz-zamento dignitoso motivava fortemente tutto l’equipa&io.E’ impressionante vedere come partecipa-re ad una regata trasformi le persone. Il mio equipa&io, che fino al giorno prima sembrava un gruppo di a"egri e spensierati vacanzieri si è trasformato in un team di assatanati velisti. Puntuali come svizzeri abbiamo ra&iunto il campo di regata !La partenza è sempre un momento elet-trizzante e adrenalinico. Barche che si in-crociano pericolosamente, gente che urla, manovre concitate e orecchie tese ad ascol-tare i segnali de"a giuria. Un doppio suono di tromba ci segnala che mancano cinque minuti a"a partenza. Scandendo prima i minuti e poi i secondi, ci si porta su"a traiettoria prescelta per arrivare lanciati a"o scadere de" ’ultimo secondo su"a linea de"a partenza.Dopo una buona partenza abbiamo ini-ziato la nostra cavalcata verso l’uscita di levante de"a diga foranea. Via&iavamo di bolina larga, andatura a"a quale il no-stro mezzo ci dava de"e soddisfazioni e ci consentiva di superare imbarcazioni più performanti de"a nostra.

La tribù si muoveva a bordo con una sin-cronia perfetta. Osservati dal mio punto di vista (ero al timone) sembrava di assi-stere ad un ba"etto classico.Il conte Magni insostituibile tattico. Noto nel mondo de"a vela per la sua capacità di memorizzare nomi dei suoi compagni e i percorsi di regata. Come un bravo diretto-re di orchestra, coordinava l ’equipa&io ne"e manovre.Elisabetta, a"a randa. Sempre pronta ad evitare pericolose straorze (che non sono bibite!).I prodieri di dritta: Stefania, Andrea & Stefano, Roby e que"i di sinistra: Giulia, Peli e Fabrizio si prodigavano in impecca-bili regolazioni del genoa.  Usciti da"a diga, per cercare di s$uttare al meglio le doti de"a nostra imbarcazione, siamo risaliti fino a" ’altezza di Lerici, per poi po&iare decisamente e puntare la no-stra prua su" ’isolotto del Tino. Questa rot-ta ci costringeva a via&iare di gran lasco, penalizzandoci fortemente. Lentamente ma con grande determinazione abbiamo ra&iunto la meda gia"a fissata come pun-to di virata e appena superata la boa ab-biamo cominciato la nostra discesa verso il traguardo.Dopo una lunga e adrenalinica bolina “al-lietata” da un vigoroso temporale abbiamo ra&iunto il traguardo conquistando un dignitosissimo 7° posto.Grade equipa&io !Un’altra meravigliosa e indimenticabile av-ventura condivisa con un fantastico gruppo di Amici che non posso che ringraziare di cuo-re. Grazie Tribù !Un abbraccio & a"a prossima avventura.Lu c a B o r t o l in (alias Tony Seduto)  

ITA223 Sailing & Sporting Club Voci&Venti! ! ! ! ! ! pagina 5 Giugno/Luglio 2012

La Tribù di Tony Seduto va al FUSE

Page 6: Voci e Venti

Questi tre nomi non sono tre cocktail del Blue Marlin di Ibiza, ma le tre barche che hanno fatto navigare nel mar de"e Baleari 18 persone per una settimana magnifica.Equipaggio del Windy, calmo, riflessivo...sempre perfetti nelle manovre..dei veri gentleman de"a vela .con skipper Franco....ops Nicola , chis-sà perché lo chiamavo sempre Franco, Roberto,Sofia e Manuela..Equipa&io del Martina's Dream, persona&i particolarmente simpatici. Grande Skipper  Pier l’unico uomo che

riesce a fumare mentre fa gli addomi-nali ( nuove tecniche di a"enamento?? ), mai visto uno mangiare così tanto, saranno stati gli a"enamenti....un ma-go-sub  Sergey grande il suo recupero de"a catena de"' ancora , il Ranu in-contenibile quando bisogna far cambu-sa preparare il pranzo, o la cena.. La Nico scende dal letto non con i piedi ma con le mani per vedere se in cabina c'è acqua per terra ...aiuto stiamo affon-dando.., UE’ la Erika...milanese doc.( solo in caso di necessità ).. be"'uomo è sempre il Ba"e...che tiene banco...Ba"e la prossima non è l'asiatica...ma la badante...mi raccomando.E ora veniamo a"' equipa&io del Sota, persona&i da fumetto: ini-ziamo da"a Bonetti...grande donna sempre pronta a divertirsi con il bic-chiere in mano..suo compagno di va-canza ( ehi non $aintendete!) Andrau detto Tequila...che coppia Tequila e Bonetti...hanno fatto il giro di Formentera in motorino almeno 10 volte in un giorno, passiamo ai proprietari del pozzetto, il Conte

che appena sveglio iniziava a lavare il pozzetto con lo spazzolone, passava a"e vele cazza di qua e lasca di là , portava in giro la contessa con il ten-der, a volte cucinava pure e come per incanto a"e 11 di sera in punto si spe-g n e v a, d a s p o s a r e. . Il Masu...compagno di "cazzate" e "la-scate" del Conte, che ha dato il meglio di sé quando ha tirato fuori le ginoc-

chiere da America's Cup... l'unica che riusciva a contenere il Masu adrena-linico era la Franci che con la sua cal-ma e le sue dolcezze lo rendeva docile. Io Skipper e la Eli ( la contessa ) vice Skipper; praticamente eravamo in va-canza ...ah con noi c'era anche il Bobo ,forse è rimasto a Formentera a"a ri-cerca del suo Io girando in bicicletta con 35 gradi.....chissà magari riuscirà a trovarlo...C h e g i o r n a t e n e l l e ba i e d i Formentera...tra bagni,risate e relax.... come dimenticare queste cose...Un abbraccio a tutti!

Ivan forse Skipper del Sota

ITA223 Sailing & Sporting Club Voci&Venti! ! ! ! ! ! pagina 6 Giugno/Luglio 2012

Windy .... Sota.... Martina’s Dream

Page 7: Voci e Venti

La più settentrionale delle Iso-le Flannan è Elian More nel nord della Scozia.Nel 1800 le Isole Flannan erano conosciu-te dalle cronache locali perché molte barche inglesi non es-sendoci un faro, quando navi-gavano di notte andavano letteralmente a scogli.Così nel Dicembre del 1899 venne acceso il faro di Elian More con ben tre guardiani, ma dopo solo venti giorni que-sto faro si spense e.per qualche giorno a causa del mare mosso nessuno riuscì ad arrivare su Elian More.L' ispettore, incari-cato di andare a vedere cosa fosse successo a Elian More, aveva dei dubbi su come fosse

stato possibile che e tre i guardiani si fossero ammalati tutti nello stesso momento.Il 26 Dicembre giorno di San-to Stefano finalmente l'ispet-tore riuscì ad approdare sull'i-sola e dopo essersi cautamente avvicinato e entrato al faro, scoprì con suo stupore che tutto era in ordine. Arrivarono altri due investigatori che fece-ro varie ipotesi tra cui una era che una grande onda avvesse portato via i tre guardiani mentre erano fuori dal faro,ma il 15 Dicembre giorno in cui il faro si spense il mare era calmo.Vennero fatte altre ipo-tesi ma nessuna trovò mai i riscontri giusti per essere

considerata veritiera.Quindi amici di ITA il mistero di Elian More è ancora da scopri-re.... a chi lo scopre ITA rega-lerà una crociera attorno a quelle isole ......

ps: meglio una crociera in Grecia ad Agosto...dai.. 

Ivan Oberti

ITA223 Sailing & Sporting Club Voci&Venti! ! ! ! ! ! pagina 7 Giugno/Luglio 2012

Il mistero del faro di Elian More

Page 8: Voci e Venti

Di sicuro inte-resse il vostro primo pensiero, ma questa volta il “misto” è rife-rito al compor-tamento tra i membri del-l’equipaggio, dove ogni tanto, per fortuna, capita di dover gestire persone diverse, ma molto diverse

dal proprio concetto e/o modo di vivere e/o pensare … di sicuro questo potrebbe essere un problema per una lunga crociera, ma ora vediamo cosa evitare per peggio-rare alcune situazioni rendendole invece un ricordo stravagante che ci insegna che in fondo ognuno di noi è unico!Lo “spigolo vivo” è spesso pericoloso se preso alla lette-ra, ma cercherò di assecondare le onde in coperta …In questa prima parte, “prendiamo il largo” come si fa quando non si conosce una o più persone, ci si studia quel poco, quel tanto che basta a farci capire che tipo di confi-denza e di rapporto potrebbe instaurarsi tra di noi. Il primo contatto è molto im-portante per affilare lo spigolo, posso ini-ziare a raccontarvi un fatto accaduto qual-che tempo  fa … dopo essersi sistemati in barca, ci si ritrova in banchina per andare insie-me a fare cambusa. Un membro dell’equipaggio, che era già stato comunque in barca, ci ha subito avvisati che andare a fare cambusa, per lui non era assolutamente sostenibile, non faceva la spesa nemmeno a casa, figu-rarsi se veniva con noi a far cambusa … come primo ap-proccio sicuramente non è dei più disponibili e simpa-tici, ma tutto questo ci ha incuriosito e non conoscendo il personaggio, ognuno non si sbilanciava più di tanto nel giudicare. Comunque sia, qualcuno gli ha anche chiesto se era intollerante anche a qualche altra cosa …

del genere alimentare intendo, in modo da evitare come “lista cambusa” … gentili giusto? A quel punto iniziò a descrivere una lista di cose che assolutamente non tol-lerava, una di quelle che tollerava saltuariamente, una lista di quello che avrebbe preferito, comprese le spe-cialità del loco, preferibilmente fatte a mano, e una lista di quello che non poteva mancare assolutamente, nemmeno per un giorno della sua vita … diciamo che abbiamo tutti apprezzato la sua precisione e chiarezza, ma per il resto debbo dire che non è stato molto tolle-rato, alcuni sorridevano increduli, altri erano rimasti sbalorditi dalla possibilità dell’esistenza di persone di questo tipo … Insomma, alla fine, quando siamo andati a fare cambusa, la lista della spesa scelta era pratica-mente la lista delle cose intollerate dal personaggio … ed era una bella lista, completa, dallo spuntino al primo al secondo frutta bevande … completa, persino la marca del caffè!Non ci crederete ma tornati dalla cambusa il personag-gio stava leggendo il giornale sul ponte … si è reso di-sponibile ad aiutarci a sistemare la cambusa … noi era-vamo in attesa di non so cosa … vi giuro che erano tutte le cose che lui non tollerava e tirandole fuori dai sac-

chetti, non ha detto una parola. Non ci crederete ma da quel momento, lui ha sempre apprezzato

quanto cucinato e offerto dalla nostra cambu-sa, senza altro aggiungere. Tutti alla fine, hanno apprezzato questo fatto e soprattutto, senza parole particolari, ci si è subito capiti e a nostra sorpresa tutti i successivi approcci,

sono stati migliori. Non esiste di certo una ed una sola regola, molte sono

le situazioni che si possono creare e soprattutto risolvere. Non finisce sempre così, ma se lo spirito è quello giusto, aiuta a rompere la quotidianità e le abi-tudini della vita che facciamo con i piedi per terra e non sul mare!

Equipaggio Misto........ (Parte prima)

A"a prossima...

Massimo Boccignone

ITA223 Sailing & Sporting Club Voci&Venti! ! ! ! ! ! pagina 8 Giugno/Luglio 2012

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Page 9: Voci e Venti

Chi è Deli Carbonari

Deli Carbonari è nato a Napoli, dove è vissuto fino a"'età di vent'anni. Nel 1976 compra una barca a vela e parte per i Caraibi, ma il via&io si conclu-de con un nau$agio in Algeria. Rimane per un breve periodo a terra e poi decide di tornare in mare non come amatore ma come skipper professionista. Ha navigato su barche di tutte le dimensioni sia in Mediterraneo che in Atlantico.

IL LIBRO

La vita dello skipper professioni-sta, vista da vicino, è un intreccio inestricabile di avventura e noia e per affrontarla ci vuole una buona dose di pazienza, di capacità di adattamento, di abilità velica e ovviamente di amore infinito per il mare. L'autore di questi raccon-ti, dopo oltre dieci anni di profes-sione che l'hanno portato a tocca-re le più belle coste italiane, ha collezionato un vero e proprio patrimonio di aneddoti: dagli in-contri con personaggi stravaganti a quelli con personaggi famosi, dagli amici a bordo ai clienti, dai viaggi perfetti a quelli terribili, dalla crociera tranquilla a quella pericolosa. Senza retorica e con una buona dose d'ironia, Deli

Carbonari racconta avventure e disavventure di chi naviga per mestiere. E per passione.

Il libro del Mese: I R AC C O N T I D E L L O SKIPPER

Autore: Deli Carbonari

ITA223 Sailing & Sporting Club Voci&Venti! ! ! ! ! ! pagina 9 Giugno/Luglio 2012

Navigheremo tra le be"issime e ancora calde acque de"a costa nord-ovest siciliana.

Le località più be"e saranno la nostra meta, da San Vito lo Capo, la Riserva de"o Zingaro a Scope"o e molte altre, non faremo sololunghissimi bagni, ma parteciperemo anche al famosissimo festival Internazionale del Cous Cous.

Un importante appuntamento che si rinnova da quindici anni, coin-volgendo ne"a sua atmosfera festosa tutti i paesi de" ’area euro-medi-terranea e non solo.

Protagonista indiscusso de" ’evento è il cous cous, piatto ricco di storia ed elemento di sintesi tra culture, simbolo di apertura, meticciato e contaminazione.

Momento centrale e` la gara gastronomica internazionale a"a quale partecipano chef provenienti da tutto il mondo.

Il tutto nella splendida cornice di questo borgo marinaro che con il suo clima caldo, il suo mare cristallino e la bel-lezza delle sue spiagge è la location ideale per prolungare un altro po’ il piacevole relax delle vacanze estive.

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Vela e Cous CousDal 22 al 30 Settembre

Page 10: Voci e Venti

Credo molto nella forza dell'evoca-zione e dell'immaginazione. A volte posso immergermi totalmente in qualcosa perdendo il senso della real-tà e del tempo. Così mi è successo scandendo mentalmente il titolo "Voci&Venti" ; cercavo un appiglio, un'ispirazione che venisse dal suono di queste parole ed alla fine ci sono riuscita. Ho sentito un eco nelle orecchie, come quando il vento sbat-te nelle vele o come quando un'aria primaverile porta la novità del risve-glio. Mi sono sentita trasportare lon-tano, ho volato sulle ali delle brezze marine, planato sui tetti della nostra città, ho ascoltato sussurri in dialetti sconosciuti ed aperto le porte della fantasia.

Con questo spunto mi accingo a scri-vere una nuova storia, cercando di percepire con tutti i 5 sensi una foto-grafia della prossima vacanza.Ripeto “Voci..&..Venti” e d'incanto sento il profumo del mare mescolato alla crema solare ed all’aroma di pe-sce che stanno preparando in dinette.Siamo in rada dopo una veleggiata briosa e leggera conclusa con un ba-gno nell’acqua fresca. Fa caldo ed il sole si riflette a specchio sull’acqua. Socchiudo gli occhi dietro gli occhiali da sole e potrei addormentarmi se non fossi così affamata.

Siamo ancora tutti umidi di mare, abbracciati dai nostri parei colorati,

al-l’ombra dell’ampio bimini mentre giro lo sguardo intorno alla mezza luna di rocce bianche costellate di macchia mediterranea.

Adriana esclama“hai visto? c’è una capretta che bela sull’orlo della sco-gliera!” 

“dove, dove?” faccio eco “ah si! eccola!”E’ un puntolino scuro ma il suo bela-to si amplifica in un’eco sempre più largo e sfumato.

Dalla dinette arriva rumore di pento-le e piatti. “avete bisogno di una ma-no laggiù?” "Balle mi porti una botti-glia d’acqua?”

il Balle, è a metà della scaletta e im-mediatamente scatta la frase di rito: “GIA' CHE SEI LI'.. mi passi il sa-le?” – “tieni la bottiglia vuota da but-tare” - "ti passo i piatti" - "manca il pane" e così resta imprigionato tra il pozzetto e la dinette e rischia di pas-sarci il resto del pomeriggio. Finalmente l’aperitivo è pronto ac-compagnato da un bicchiere di vino ghiacciato e dalla musica cubana che movimenta l'aria ferma.Partiamo con i brindisi ed ogni scusa è buona per far evaporare veloce-mente le due bottiglie di bianco siciliano “Alla nostra salute ed a questa

splendida vacanza appena iniziata”

Lo so che essere amanti della vela vuol dire ben altro e che un racconto di una vacanza dovrebbe prima di tutto comprendere una bella descrizione con tanto di "virate "strambate"...ma io non sono certo una tecnica e rischierei di dire cor-bellerie. il mio motto, preso a presti-to, è "ditemi cosa devo fare ed io lo faccio"..e poi c'è anche la gioia degli occhi e del palato che non sono da meno, no?

Dopo pranzo è di prassi una breve "pennichella" prima di ripartire ma bisogna rigovernare per far posto sul-le panche. Dall'acqua di cristallo nu-merose Occhiate ci lanciano.... certe "occhiate"... come a chiedere :"ma allora il pane arriva?" e poi è un ribol-lire di code e acrobazie sottomarine per accaparrarsi il pezzo più grosso.

Stello butta là: "qualcuno vuole fare un massaggio?" E' la fine, c'è da sgo-mitare cosi ricorriamo ai bigliettini come dal salumiere per non far torto a nessuno.

Ad un certo punto alla radio sentia-mo un messaggio gracchiante "ccchhhrrr ...imbarcazione rossa, 30 piedi, scomparsa dal monitor....chhchrhr " ed allora.............

…qualcuno mi scuote la spalla, è Lu-ca, il mio collega che mi piazza da-vanti una noiosa pratica da completa-re : “Hai una faccia sognante! non sarai mica innamorata!” – “Macché, sognavo le vacanze..”

“Dai che non è il momento il Capo oggi è nervoso!”

Alessandra Lenzi

Sogni ad occhi aperti.............!!

ITA223 Sailing & Sporting Club Voci&Venti! ! ! ! ! ! pagina 10 Giugno/Luglio 2012