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Dicembre 2014 Gennaio 2015

Znkr shiro di tiziano santambrogio dic gen 2015

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Dicembre 2014

Gennaio 2015

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Nessuno più di noi !!

Z.N.K.R. Scuola di Arti Marziali Orientali

e Formazione Guerriera

Milano.

Corsi collettivi. Incontri individuali. Seminari del Sabato.

Tiziano Santambrogio

Esperto di Arti Asiatiche del confliggere e del buon vivere;

counselor Gestalt; socio AISCON (Associazione Italo Svizzera di Counseling)

La Scuola:

http://www.znkr.it/

https://www.facebook.com/znkrscuola.artimarziali.9

Segreteria: cell. 338.288.14.21 - mail: [email protected]

Tiziano:

http://www.tizianosantambrogio.it/

http://tiziano-cinquepassineldestino.blogspot.com/

cell. 339.41 5.13.69;

mail: [email protected]

Chi incontra il demone muore. Chi non muore diventa schiavo. Chi non diventa schiavo, diffonderà il demone. (Kai Zen)

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Scuola di Arti Marziali Orientali e Formazione Guerriera

A.I.C.S. - C.O.N.I.

stage invernale

28 Febbraio e 1 Marzo 2015 Agriturismo “Il Palazzino”

Maserno – Montese (Mo)

Conduce Tiziano Santambrogio, esperto di Arti Asiatiche del confliggere e del buon vivere; counselor Gestalt. Coadiuvato dai componenti la Comm. Tecnica Z.N.K.R.

“L’arte del pugno permette in primo luogo di rinforzare il potenziale di salute, in secondo luogo di controllare un eventuale aggressore, in terzo luogo apre lo spirito... Infine permette, talvolta, di modificare il corso del destino” ( Sun Lutang )

http://www.znkr.it/

informazioni e contatti - su metodi e contenuti

[email protected]

- su costi e logistica

[email protected]

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Domande, provocazioni ed incontri lungo la Via del guerriero

Pranzo di Natale in famiglia, la mia famiglia. Va bé, manca Kentaro,

ma lui ha la sua personale storia da vivere.

Il sole filtra piano dalla finestra, le ante socchiuse perché

altrimenti scoppierebbe, amigdala incandescente il giorno di

Natale, 25 Dicembre, pieno inverno.

Lupo in canottiera. Natale di primavera.

Dopo u saluta e “ iposi o , e o i a gio a e o Lupo, alle p ese col frenetico pigiare di dita convulse sui telecomandi che guidano

bizzarri mostri e mostriciattoli. Creature ridicolmente orrende, in

paesaggi di fantasia decorativa.

Ora sono solo in camera. Angusto spazio vuoto tra letto stile

japan, mobili la cui storia viene da lontani paesi esotici: la

assapa a del Teat o dell’Ope a di Pe hi o, l’a adio la ui po ta custodiva un tempio indiano, la cassettiera anche lei giunta da

Oriente. Ovunque, i miei katana e una sfilza di coltelli. Acciaio

come serpente brunito, nucleo denso e lama affilata.

Lascio che i piedi aderiscano al pavimento, legno scuro, distesa di marrone screziato da altro marrone,

venature color caffè.

“o o p o to, sta ile ua to utevole. Pode oso velie o il ui s afo si i e ge ell’a a io i divisi ile dell’a ua e le ui vele, distese ia he o t o ielo azzu o, so o ali pe fetta e te ost uite pe dare

sla io e fe de e la assa d’a ua i u a o sa se za sosta, se za affa o. Passo la mano sui cumuli di detriti scadenti e di gioielli preziosi, accatastati gli uni con gli altri, che sono i

miei pensieri, i miei ricordi e non li trovo più.

Mente vuota, mente libera.

SHINKITAI, spirito – energia – corpo, ma solo uno sciocco potrebbe fermarsi ad elencarli come vocaboli a sé

stanti, come componenti meccanici di un moloch unico. SHINKITAI è, esiste e si genera e genera azioni,

relazioni, non manca mai il bersaglio.

Ri o do, lettu e di al e o ve t’a i fa

- Lato Tse he s ive “il movimento del Tao è reversibile . Legge atu ale pe ui “ciò che è flessibile

controlla ciò che è rigido .

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Domande, provocazioni ed incontri lungo la Via del guerriero

- Jigoro Kano, il fondatore del Judo, che si riferisce a ju – no – ri, il p i ipio dell’adatta e to, a ju –yoku – go – o – sei – su u: la de olezza o t olla la fo za. Co e a di e, pe oi, “ atu alezza dei

odi e delle azio i uale o dizio e esse ziale pe agi e, pe ualsivoglia agi e. Ed io agisco Tai Chi Chuan, lenta e apparentemente svogliata danza guerriera, snodarsi di gesti in uno

spazio angusto in cui trovare la dimensione equilibrata per avvolgersi, evitare, colpire, flettersi e

penetrare.

A i passati, ta ti, t oppi ?, di ese izio fisi o, laddove il “fisi o , i teso come macchina fecondatrice di

azio i, e a l’asse po ta te di og i p ati a. No he io disp ezzi la p esta za fisi a. E’ la ost uzio e della stessa, li itata alla us olatu a superficiale attraverso ripetizioni, è la collocazione della stessa come oggetto e non soggetto fisico

emotivo non separabile (ma psicologia, neuroscienze, anatomia esperienziale, sono ancora UFO per la

massa dei praticanti ?), a lasciarmi perplesso.

Anni di percorsi di Arti Marziali raccolti e reinterpretati a mio modo, di percorsi tra diverse pratiche

artistiche, fisicoemotive: Feldenkrais, Danza Sensibile, Expression Primitive, Gestalt terapia, per uscire

da u vi olo ie o, fi o all’i o t o o il Tai Chi Chua del Maest o Wa g Zhi e del suo e elle te interprete, il Maestro Aleks Trickovic.

Si fa buio, la mia maglia nera si rispecchia nel languore opaco della sera che avanza, ingoiando la luce

del giorno. Distesa di spazio oltre la finestra, quasi impensabile in una città aggrovigliata e contorta

come Milano. Distesa di spazio, davanti a questo piccolo appartamento, frutto della geniale intuizione

di Monica, mia moglie, che si affaccia su una delle più antiche ed incontaminate piazze milanesi.

Da zo Tai Chi Chua , da za e del gue ie o, affida do i alla “fo za asse te , al sistema parasimpatico,

all’agi e o sapevole della us olatu a p ofo da, fuo i dal siste a osteo-muscolare per abbracciare

quello fondato sulla muscolatura profonda e , con lei, organi e viscere. Come a dire il legame funzionale

con i bisogni elementari (mangia e, eva ua e , opula e) e le ualità o e la passio e, l’esse e el momento presente, la vitalità, ecc.

Schizzi di pratica, lievità e potenza insieme.

Dalle nebbie incerte di un tempo lontano, affondato in ghirigori e traiettorie spiraloidi, emerge la figura

di un guerriero danzatore. Ricerca e prassi affascinante, avventurosa, nel tentativo di riportare alla luce

u ’A te di sape e e di lotta. Il guerriero danzatore cerca dentro di sé, SHINKITAI, tracce, echi e rimandi, persino Ombre malevoli,

groviglio di de o i e ost i u la ti, di uest’A te. “ve duta e assifi ata o a, u te po, i ve e, avventura di lotta e di salute.

Un tempo che potrebbe anche essere oggi.

OSS!!

Tiziano Sensei

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Sabato 8 Novembre

Raduno Kenpo

“Tanti spunti molto, molto interessanti da approfondire, tanti movimenti e molteplici

sensazioni percepite, toccate con mano. Ora non mi resta che lavorarci sopra, giorno dopo

giorno e farli sempre di più miei.... Sinceramente, tutto ciò mi affascina! Stimolante tutto il

Raduno, sia nella parte più tecnica che in quella dei combattimenti. Grazie come sempre a

tutti!

Oss !!

Simona

“Sogni di un corvo nero, che si trasforma in un uccello dal bianco piumaggio. Periodo

critico, tutto quanto avevo raggiunto non era più consono e il corpo cerca nuove movenze,

la mente non capisce e va in tilt. Scoramento, imbruttito in pedana giorni addietro .. poi,

e o l’al hi ia, assopis e o e sul uo e e il Mago t asfo a; o più Fa e, a e a e’ “. OSS!!

Giovanni

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Sabato 8 Novembre

“La volpe e l’uva … il io pe sie o e il io o po e t e fa io Tai Chi Chua , eppu e ’ ual osa di st a o pe hé, i i olo o gli alt i, pia pia o l’uva dive ta uo a, se p e di

più, fino al combattimento libero, la volpe insiste: Basta ! Ma la mia persona è di nuovo

una, come e con gli altri, batte il cuore, scorre sangue ed emozioni vere e finisce il

dualismo, nella vita vera.

OSS!!

Francesco C.

Tutto bene? mi ha chiesto Silvano dopo il Raduno.

Io finalmente dopo anni di turbolenze e di sapori forti, di colori che mi hanno incastrata

dentro a un disegno che non era il mio, gli ho risposto con il sorriso nel cuore:

Sì! Benissimo, mi sono divertita tantissimo!

Poi però l'emozione profonda, quella che parlava co e ell’i ti o, era proprio nel mio

cuore che pompava con forza e il forte desiderio di trovarmi nella "turbolenza" e

fi al e te da za e o uell’isti to he ho de t o he a is e, a te e do uella fiammella di paura, di consapevolezza, ma che non era più il fuoco che mi divorava.

Questa oggi sono io. Grazie anche a te Sui Sei, tu, che sei la mia matrice incastonata come

una dolce perla blu nel mio cuore.

Tu che mi appari proprio come una stella cometa, quando mi trovo a gettare il cuore oltre

l’osta olo.

Grazie!

OSS!

Angelica

Il commento del Sensei ed altre immagini, in

http://tiziano-cinquepassineldestino.blogspot.com/

La parte bella del valore

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23 Dicembre 2014

Stille Nacht Il Natale, dal latino “natalis”, ovvero relativo alla nascita, è festa comune a diverse religioni e culture ed è, insieme al solstizio

d’inverno, origine di molte “nascite” illustri di dei ed eroi nelle culture di ogni epoca e di tutto il mondo. E’ il momento in cui, quando la notte diviene padrona e il buio totale, l’uomo mantiene accesa la fiamma della sua personale fede, che, all’alba, diverrà trionfante.

E’ momento di silenzio e raccoglimento, in cui l’uomo rivede il suo percorso interiore e regola ritmo e scelte per aggiustare il suo

cammino di individuazione.

E’ momento di dono agli altri di ciò che si è ora, perché l’uomo, nel dono, si manifesta agli altri per quello che è e, nel contempo, a questi altri mostra quali

sentimenti prova verso di loro.

E’ simbolico momento di conflitto interiore ed esteriore per “nascere” e capire come e dove andare lungo il percorso del vivere.

Per questo, è momento fondamentale per ogni guerriero (“colui che sa stare nei conflitti”) a cui spetta il compito di formarsi, attraverso la lotta, al dono della relazione.

Sarà, come da Tradizione, l’incontro tra guerrieri del Kenpo, immersi nel silenzio e nell’oscurità della notte, tra le mura della nostra Casa/Scuola

di formazione.

“Bei momenti, di lavoro interno, nel corpo e nello spirito, attenzione dentro me e attorno a me.

Dopo una giornata di corsa mi ritrovo nella mia pelle e incontro i compagni, gli amici, Tizi.

Sudare, lavorare, provarci insieme. Bello.” OSS!!

Guido

“Buio e silenzio i migliori peggiori alleati per scoprirsi dentro.” OSS!!

Alessandro

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23 Dicembre 2014

“Il silenzio della sera, i femori ruotano nella nebbia in cerca di bagliori di consapevolezza … la mia mente con pazienza parla al corpo, il corpo l’ascolta e lei tace, sensazioni si muovono. Aria calda, fiato di predatori, in un finale tripudio di danze in Ombra, di trasformare e di agire … e respiri come sonagli … Frrrrrrrrrrr.” OSS!!

Giovanni

“Il silenzio fuori di me aiuta a fare silenzio dentro di me … via le preoccupazioni, calmare le tensioni; movimenti apparentemente

semplici che mi costringono a vedere i miei ‘trucchi corporei’. Riprovo e riprovo ancora con più onestà verso i miei limiti …” OSS!!

Roberto

Il commento del Sensei ed altre foto, su

http://tiziano-cinquepassineldestino.blogspot.com/

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Le ombre si arrampicano, agili e sinuose, lungo le

pareti del Dojo. Colori che si fanno intensi, strie di

rosso sangue a scavalcare la distesa irregolare del

canniccio, marrone e color paglia e poi ancora di un

bruno scuro.

La spada sguainata brilla sarcastica, voce silenziosa,

calando fendenti e danzando falciate orizzontali.

Oggi, ho al io fia o “Lupo di Settembre , olt e quattro secoli di acciaio. Oltre quattro secoli di

storia umana che, dal Giappone del 1.600, è giunta

fino alle mie mani.

La impugno, la sollevo in alto e poi la calo, violenza

famelica, a fermarsi pochi centimetri sopra la testa

di chi mi sta innanzi.

Altre spade, altro acciaio. I miei allievi, qui, le sere, i

pomeriggi scorsi, a praticare insieme Kenshindo

“La Via dello spirito della spada .

Non è forma, o se fosse forma, sarebbe il cuore

pulsante, la pulsione che irrompe dalle viscere, a

darle contorni visibili. Mentre ciò che è invisibile si

ost a solo att ave so l’ansimare, il palpitare,

l’odo e delle o te he si i possessa di u a vita. Tornano le ombre, i dolori strazianti di ciò che è

stato. Impossibile giudicarli e, con loro, giudicare

me stesso. Mi vendico di nemici il cui volto, come le

loro offese, è ormai coperto di una nebbia

grigiastra, polvere che li fa indistinti. Punisco chi si è

contrapposto tra me ed i miei disegni di vita,

arabeschi troppo fragili, persino insensati, per dare

loro un valore certo.

Tutto perfettamente inutile.

Allo a “Lupo di Settembre , a iaio legge o e tranciante, danza solo per oggi, per tenere desto il

deside io. “e l’e o e sta el ede e di esse e i de ito pe hé l’alt o i o se te di esiste e, e o, uesto “e o e io voglio t a ia e.

Poi, mi ritroverò solo, come è giusto e necessario che sia. Ad integrare le differenze. A Percorrere,

con Kenshindo, la mia personale Via di vita.

L’olio sulla la a, pulizia ecessaria ed insieme rito che asporta il rosso del sangue rappreso e

prepara a nuove movenze mortali, assassine.

Che ogni giorno, qualcosa uccidiamo e qualcosa ci uccide. E magari nemmeno ce ne accorgiamo.

Gli a i e gli o hi si e to o og i se a, p i a di o i a i, i ve e, il uo e dell’a iaio o i

mente mai. Forse per questo Kenshindo è pratica aperta a tutti ma scelta da pochi. Pochissimi.

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La pagina di Renato Ma cos’è tutto questo darsi attorno, cimentarsi, pensare e ripensarci, dormire e risvegliarsi, nutrirsi e abbeverarsi, vestirsi per uscire… Cos’è? Vola una mosca, e si posa sopra il tavolo. Seduto sul divano, io riconosco la domestica quotidianità nelle ciabatte parcheggiate in un angolo del pavimento. Odo sfogliare pagine nella camera accanto, il ticchettio della sveglia appesa al muro, il respiro elettronico del portatile sulle mie ginocchia. Poi tiro il fiato e su col naso, chiudo gli occhi, un attimo soltanto, li apro e li accordo al verde della pianta in vaso. Mi arriva il profumo della frutta nel cesto, mentre pigio i tasti del computer… Resto, una mano alla bocca e lo sguardo al soffitto. Sorrido e dico a me stesso: “Tutto qui, ma va bene così, almeno adesso.” Quante chiacchiere, e spesso a vanvera, blablabla… Fosse soltanto per ossigenare bocca e denti passi, ma spesso si blatera convinti di donare al mondo fonemi di sapienza. Bravo chi è riuscito a fare dell’eloquenza un’arte, se tale s’intenda qualsivoglia accrocchio che sfiori appena la sensibilità umana. Ma sarà soltanto quando ci doteremo della presenza e disponibilità di cui tutti saremmo capaci, che potremo considerarci artisti. Il convinto assertore di verità è un troglodita che, a volte, non esita a brandire la clava per imporle. Come difenderci da tale energumeno quando tutti sappiamo, per esperienza e studio, che quelle che chiamiamo verità altro non sono che supposizioni? Proviamo a informarlo, il troglodita, in modo semplice ma scientifico: “Amico caro, come gli infiniti punti che compongono la superficie della sfera (forma geometrica adottata dalla natura per il minimo dispendio energetico) sono equidistanti dal suo centro, così la Verità (quella tonda, come ogni ideale che si rispetti) si mantiene a distanza, una sola, uguale per tutti. Ma se il vivere e la scienza non bastano a indurti a non dilapidare tempo, fiato ed energie per imporre un tuo punto di vista, anzi ti vanti convinto di averla superata, la natura, beh… Sono propenso a credere che tu ben poco applichi le capacità acquisite nel sorpasso. Sappi allora che, preventivamente, ce l’ho a portata di mano anch’io… La clava.” Tempo di alluvioni: Laghi che esondano, fiumi di fango e detriti che tutto travolgono. Il bilancio delle vittime e dei danni è ogni giorno più gravoso. E le responsabilità? Amministrazioni pubbliche corrotte o inefficienti? Altrimenti un clima talmente mutato, o compromesso, da eludere i parametri abituali? Chi ha la risposta alzi la mano… Ma con l’altra spali. L’altro giorno sono andato a trovare un amico a cui hanno asportato un tumore. Un compagno d’infanzia, uno dei più scapestrati e persi, il classico esempio da non seguire. Lui mi accoglie con un abbraccio e m’invita ad ascoltare i suoi progressi alla batteria. Poi mi dice che stavolta l’ha vista brutta, che ora va meglio e che le cose capitano. “Purtroppo questa è capitata a me,” aggiunge “ma io o un altro cosa cambia.” Sorrideva, il viso luminoso di chi ha compreso. OSS!! Renato

Animato da coraggio e vanità ho trasformato la sceneggiatura dell’ultimo spettacolo teatrale dei Traballeros in un racconto. Un guizzo imprenditoriale mi ha poi convinto a farne un libro, che addirittura ho illustrato. S’intitola L’ISOLA DEI TESORI e vorrebbe far parte i bambini di tutte l’età della ricchezza di ogni incontro con il “diverso”. Ancora non è in vendita nelle migliori librerie, ma è possibile acquistarlo direttamente dall’autore al prezzo di 15 euro.

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Tai Chi Chuan

Gli eredi

della

forza

Il Tai Chi Chuan, una pratica in grado di svelare, con profondità e ironia, gli aspetti poliedrici, multiformi, dell’animo umano, giocando a confondere uomo e guerriero in una dimensione ambiguamente reale. Il lato oscuro dell'animo umano, tra ombre perse nei ricordi e schizzi violenti di luce, la cui pretesa di illuminare la scena, il vivere di ognuno, si frammenta in minime luci fioche. Alla ricerca delle origini di ciascun gesto, di ciascun agire nello spazio, nelle coincidenze tra evoluzione fisicoemotiva e imponderabilità del destino, aspirando a confrontarsi con l'"incomprensibile" che si nasconde dietro ogni scelta, dietro ogni abbracciare un incontro, una persona, per allontanarne un’altra. Il Tai Chi Chuan, annusato oltre trent’anni or sono con il M° Grant

Muradoff, poi abbracciato con il Maestro Tokitsu Kenji e poi con l’esplosività concreta del M° Montaigue e dei sui allievi, Walmsley e Staltari, tracciando una breve parentesi con il M° Chen Zhenglei. Ora studiato con l’amico e Maestro Aleksandar Trickovic, intelligente seguace del M° Wang Zhi. Pratica del tutto innovativa eppure così Tradizionale. Pratica in cui tutto appare ed è ma sembra non essere, in cui il piccolo, il nascosto, si esprime potente senza farsi sentire. Pratica, a tratti, stupefacente. A sovvertire non solo il solito Tai Chi Chuan “ginnastica lenta” che va per la maggiore, comunque travestito , comunque ammantato da prestigiose origini cinesi, ma sempre arida e asfittica “ginnastica lenta” resta. Sovverte anche ogni pretesa di forza elastica, di dorso potente, che alcuni rari Maestri e le loro Scuole propongono. Una “forza elastica” che noi stessi, tra i primi e per anni unici in Italia, abbiamo perseguito. Ora l’incontro con il M° Aleks, a soffiare sulla passione di un fare semplice e nascosto e quasi minimalista. A chiedersi da dove nasca l’agire, dove sia l'autore di questo agire, che fine ha fatto il regista che non vediamo. Perché ad essere presente è solo il praticante, questi interpreta e rievoca una forza “assente” che pare inghiottirlo in un vortice misterioso e privo di identità dichiarata. Il fare, l’agire rapido, potente, sinuoso e letale, si racconta nella sua pericolosa semplicità, quasi banale, proprio perché nasce, penetra e si rafforza fra praticanti comuni, uomini e donne comuni. Eppure dimostrando quanto, con la forza della passione, sia semplice anche se non facile, improvviso, a volte inaspettato, superare il guado della ginnastica lenta (debole) o dell’azione forte (di pura muscolatura superficiale), per diventare un praticante di Tai Chi Chuan.

By Mavuriku

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Tai Chi Chuan

“Quando avevo 5 anni, mia madre mi disse che la felicità è la chiave della vita. Quando andai a scuola, mi chiesero che cosa avrei voluto essere da grande. Io scrissi ‘felice’. Mi dissero che non avevo capito il compito, e io dissi loro che non avevano capito la vita.” ( John Lennon )

Lunedì e Giovedì ore 18,30 – 19,30

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VOCI DAL DAO SAN BENEDETTO DEL TRONTO

VOCI DAL DAO SAN BENEDETTO DEL TRONTO

Ciò che pensiamo è ciò che siamo. Attraverso il linguaggio del corpo comunichiamo le nostre abilità e convinzioni.

Il linguaggio del corpo rivela ciò che proviamo in ogni momento. Diamo vita a ogni nostro gesto

Concentrazione perfetta significa fluire senza sforzo

Rotaie oltre le linee di confine…

Un viaggio sulla cui strada si incontrano stimoli diversi che non vanno a sostituire o ad annullare quelli che ci hanno accompagnato ed aiutato a crescere fino ad ora bensì vanno ad arricchirci sempre più e che vanno ad

innestarsi su una base ben costruita

Sono partita il 31 dicembre scegliendo la fuga, giustificandomi che scappavo da una situazione che non sapevo

gestire. In quel momento mi sembrava l'opzione più coraggiosa ma, arrivata a destinazione, mi sono fermata

ed ho iniziato a farmi delle domande.

Serenamente mi sono resa conto che fino a quel momento ho sempre ricercato qualcosa al di fuori di me

stessa. Ho sempre voluto inseguire un "qualcuno" per sapere il pensiero giusto e quello sbagliato, il

comportamento giusto e quello sbagliato, a tal punto da perdere il contatto con l'unica certezza che ho: me

stessa.

Ho vissuto di parole in un continuo fare, un cercare compulsivo per ripudiare ciò che non mi piace nel mondo,

ciò che non riesco a guardare in me stessa: avidità, aggressività, gelosia, sofferenza, disperazione, violenza, ...

Questi aspetti "brutali" insiti nell'uomo, in ogni uomo, finora mi hanno talmente spaventato da farmi

escogitare ogni volta un nuovo ingegnoso stratagemma pur di evaderne.

Allora, il lavoro al DAO? Io posso, nel mio profondo, attuare un vero cambiamento per eliminare o almeno

saper gestire anche questo conflitto.

Faccio un salto in avanti. Il mio breve viaggio è stato un susseguirsi di esperienze, di momenti che mi hanno

scosso. Ho scelto di stare sola con me stessa. Continuo a cercare: non guardo più le vetrine ma ciò che

succede dentro di me, mi fermo ed osservo.

Le mie giornate stanno cambiando, con piacere gusto letture e passeggiate, accolgo i momenti di silenzio e ci

sto, scelgo se uscire e con chi.

OSS!!

Argisa

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Z.N.K.R. Scuola di Arti Marziali Orientali e Formazione Guerriera

Kenpo – Kenshindo – Wing Chun Boxing – Tai Chi Chuan

Da più di trent’anni lo Z.N.K.R. opera sul terreno della formazione

guerriera, della formazione al saper stare nei conflitti.

Utilizzando principi e strategie di alcune delle più letali arti

del combattimento, l’adepto intraprende un percorso di crescita

e trasformazione che potrà essere radicale.

Il saper stare di fronte ad uno o più aggressori, diverrà, nella

vita privata e nelle relazioni sociali, capacità di conoscere se

stesso e le leggi del mondo; capacità di affrontare il mutare

delle cose integrandole nel suo personale evolversi; capacità

di proporsi come protagonista entusiasta, coraggioso, ottimista

e socievole.

La formazione nel Dojo e negli allenamenti all’aperto, a

stretto contatto con la natura, si avvale di giochi individuali,

di coppia e di gruppo, in cui solo la comunione delle reciproche

risorse e scarsità porterà a risultati eccellenti. Così il

praticante sceglierà sempre la via della collaborazione.

L’energia più profonda, l’istinto essenziale, la magicità come

potenza su se stessi e sul mondo, sono le caratteristiche di un

Guerriero formatosi allo Z.N.K.R.

SHIRO Periodico dello Z.N.K.R.

Coordinamento redazionale

Tiziano Santambrogio

In copertina:

Wing Chun

Boxing

Ogni individuo

è una risorsa

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Z.N.K.R. Milano v. Simone D’Orsenigo 3

Tiziano Santambrogio

Arti Marziali Sensei e Counselor Gestalt

Gli Erranti Milano v. Labeone 4

M° Giuseppe Lombardo

DAO San Benedetto d. Tronto (AP)

M° Valerio Giordano

Siamo su internet

http://www.znkr.it/

SHIRO

Scuola di Arti Marziali

Orientali

e

Formazione Guerriera.

Poche persone hanno il coraggio delle pro-

prie azioni. Ma pochi fra i pochi possiedono

il coraggio dei propri pensieri.

Contatti:

La Scuola: Segreteria: cell. 338.288.14.21 - mail: [email protected]

Tiziano: cell. 339.415.13.69 mail: [email protected]