L'Oscar del giorno lo
assegniamo a Livia
Bonetti. Ha firmato
l'articolo uscito ieri
sulla nostra testata in
merito all'incarico
dato dalla Regione a
Lucia Murgolo, di
Foggia, per 80mila
euro nel Nucleo di valutazione. La coraggiosa col-
lega ha portato all'attenzione dei lettori la storia. E
i lettori ne hanno tratto le dovute risultanze tanto
da fare uscire dal silenzio, nei nostri confronti, il
governatore Frattura.
GIORNALE SATIRICO
30.000 copie in omaggio
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ANNO X - N° 184 - VENERDÌ 12 SETTEMBRE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
L’Oscar del giorno
a Livia Bonetti
di Giovanna Ruggiero
“Una notizia come quella contenuta nella delibera di Giunta regionale numero 273 del 30 giugno 2014,
in qualunque altra parte del mondo che non sia il Molise, avrebbe provocato un dibattito politico di
portata immane. Avrebbe comportato l’assalto dei giornalisti di qualunque testata (quantomeno locale)
a Palazzo Moffa per chiedere spiegazioni al presidente della Giunta regionale, e agenzie di stampa quali ad
esempio l’Ansa avrebbero (a denti stretti) scritto due righe. In Molise non funziona così. Frattura assume
l’ex segretaria di un giudice del Tar Molise. Il Tar Molise è l’organo che nel 2011 ha annullato le regionali
dando grande gioia a Frattura. La neo assunta porta con sé una condanna del tribunale di Foggia per ap-
propriazione indebita per fatti attinenti al Comune dove il magistrato del Tar ricopriva la carica di sindaco
e lei di segretaria particolare, ed in più è stata raggiunta da un avviso di garanzia a gennaio 2014 riguardante
il fallimento di una società municipalizzata sempre di Foggia. Noi siamo garantisti perciò nessuno è col-
pevole fino a sentenza definitiva, mica come la ratio del decreto Severino che espelle dalle istituzioni gli
eletti condannati in primo grado o come il centrosinistra che chiede le dimissioni di un presidente o as-
sessore (se di colore opposto) perché indagati o condannati in primo grado? In ogni caso, con questo cur-
riculum l’avvocatessa viene assunta da Frattura, Petraroia, Scarabeo e Facciolla (assente Nagni) pagandola
80mila euro all’anno, soldi dei molisani. La politica tace, gli organi di stampa fingono di non leggere e di
non essere a conoscenza, le televisioni sono occupate con il primo giorno di scuola (viva Dio), lo sciopero
degli autobus, le feste paesane. In fondo cosa importa ai molisani sapere, conoscere cosa approva il governo
regionale, a chi vengono dati i loro soldi mentre i loro figli emigrano per trovare un buco di lavoro ad un
prezzo di gran lunga inferiore rispetto alle 80mila euro?”.
CONTINUA A PAGINA 2
Nunzia Lattanzio: la delibera è inopportuna e vergognosaLa Regione assume l'ex segretaria di un giudice al Tar Molise con 80mila euro all'anno
Il Tapiro del giorno lo
diamo all'ufficio
stampa di Frattura.
Dopo mesi è arrivato
il primo comunicato
istituzionale alla no-
stra redazione. Di-
ciamo, era ora anche
perchè si tratta di
un'attività istituzionale. Al pari sollecitiamo lo
stesso ufficio a inserire la nostra testata nella
rassegna stampa quotidiana dove, altrettanto da
mesi, non figura. Più volte abbiamo sollecitato lo
stesso ufficio a muoversi in tal senso. Era ora.
Il Tapiro del giorno
all’ufficio stampa di Frattura
Noi molisani viaggiamo con molti mesi, se non anni,
di ritardo rispetto alla storia. Il 2013 è passato; siamo
alle soglie del 2015; ma solo da qualche settimana la
giunta regionale ha trasmesso al consiglio le proposte
per l’utilizzo dei fondi strutturali europei 2014-2020 (
plurifondo Fse-Fesr e Por Psr ).
Stando alla procedura, spetta alle commissioni con-
siliari al Bilancio, alla Programmazione, al Lavoro e
alle Attività Produttive organizzare il confronto con le
parti sociali e le associazioni di categoria. Dopo di che,
sarà il consiglio regionale a deliberare in via definitiva
la prossima programmazione settennale.
E dovrebbe essere futuro. Ma (purtroppo) c’è un
passato da completare, da chiudere. Viaggiamo con
mesi ed anni di ritardo, lo abbiamo appena detto.
L’esecutivo di Palazzo Vitale pare abbia sollecitato
le strutture regionali a raccoglier finanche le briciole
degli stanziamenti relativi alla precedente programma-
zione 2007/2013.
Vuole rendersi conto quanto è stato speso e quanto
c’è ancora da spendere dei vari Fondi europei ( Fesr,
Fas, Fse e via dicendo), nonché quale la percentuale
di spesa del progetto Garanzia giovani (una fregatura
per i giovani e un sollazzo per i gestori della Forma-
zione professionale - ndr), i Piani integrativi, il Welfare
to Work, eccetera, per meglio portarli a termine e, se
necessario, per la parte che rimane, rimodularli.
Ricognizione e riprogrammazione che testimo-
niano l’assurdità di una regione al bocchettone della
bombola d’ossigeno che si prende il lusso di traccheg-
giare sulle spese d’investimento.
La ricognizione e la rimodulazione delle risorse rela-
tive ai finanziamenti europei e nazionali 2007/2013
(circa 34 milioni di euro) porterà via del tempo, proba-
bilmente rimetterà in moto gli inverati meccanismi d’in-
terdizione tra gli assessorati, rinfocolerà le polemiche
tra i partiti e gli accaparramenti dei fondi tra i big, col
rischio, frattanto, di distorcere e di frammezzare le at-
tività per la programmazione al 2020.
Crediamo starà qui il punto di divaricazione tra il
passato e il futuro del Molise e, soprattutto, della
classe politica: la nuova dalla vecchia nel guadagnare
tempo e non nel perderlo.
Cosa possibile se di pari passo, senza ulteriori in-
dugi, verrà dato un colpo di maglio alla ragnatela bu-
rocratica che avvolge gli enti e le istituzioni locali.
Rompere gli schemi abituali dei perditempo, dei trac-
cheggiatori di professione, degli azzeccagarbugli che
infestano gli apparati pubblici e li rendono una perdu-
rante vacca da mungere.
Per far ciò sarà necessario rivoluzionare la Pubblica
amministrazione (Pa), inchiodarla alle proprie respon-
sabilità e se sbaglia, che paghi. Rompere, ossia, il
patto surrettizio del clientelismo e del favoritismo che
lega la Pa al potere politico. Riformare innanzitutto la
Regione: le strutture interne, gli uffici, il metodo di la-
voro, incentivando il senso di appartenenza, la co-
scienza di essere al servizio della collettività e non un
potere. Ridurre all’essenziale i passaggi delle scar-
toffie, le verifiche, i controlli, i timbri, i visti, i pareri.
Snellire, velocizzare.
Finora l’amministrazione regionale ha solo esternato
la volontà di riformare. Quando ha tentato di modifi-
care l’esistente, mettendo mano ai servizi e agli uffici
regionali, ha dimostrato di non avere la determina-
zione necessaria né le professionalità giuste per rea-
lizzarlo (del tutto inconsistente l’opera del direttore
generale Di Mirco). In ballo sono cento e passa milioni
di euro del plurifondo 2014/2020 e come renderli effi-
caci alla ripresa economica e all’incremento dell’occu-
pazione.
La lezione che viene dal come, e con che tempi,
sono statati spesi i fondi del settennato 2007/2013 do-
vrebbe indurre i regionali al governo a cambiare regi-
stro. Soprattutto ad essere più responsabili, più
concreti, più lucidi e più coerenti con se stessi e con
ciò che rappresentano: la classe dirigente del Molise
del Terzo millennio. Nella peggiore condizione di crisi.
Dardo
212 settembre 2014
Molise: regione al bocchettone della bombola d’ossigeno che si prende il lusso di traccheggiare sulle spese d’investimento
TAagliolto
Viaggiamo con mesi e anni di ritardo sulla storiaLa gestione dei fondi europei 2007/2013 e la
programmazione dei fondi 2014/2020 dimostrano
la scarsa capacità a spendere e a investire
di Giovanni Venuto
Ogni bilancio di qualsiasi at-
tività, economica, politica, tec-
nica etc. va sempre verificato
e controllato ogni mese, come
un buon e saggio padre o
madre di famiglia.
Comunque alla fine del
12esimo mese vanno presen-
tati i risultati veri (cioè i fatti e
non le chiacchiere o peggio le
falsità).
Ai Molisani in passato è pia-
ciuto aspettare tanto e sem-
pre, beh! ora non c'è più
tempo, perché se continuano
a soffrire Tutti quelli che
hanno perso il posto di Lavoro
e tutti i loro familiari, mentre
chi dirige la Regione incassa
fior di quattrini pubblici, e
siede all'ultimo posto di tutte
le regioni italiane, forse invece
che sposare il ballo del
bla,bla,bla, dovrebbe imme-
diatamente fare i fatti (quelli
veri per il popolo), altrimenti la
pazienza storica dei Molisani
potrebbe finire non si sa come
e quando?.......e certamente
non tra 3 anni.P.S.
24 Aziende sono pronte ad
entrare nel più importante
Mercato mondiale, ma ancora
si blatera che si è occupati in
impegni improrogabili, ed i
vice ed i delegati che esistono
a fare???
L'intervento.
Ma nessuno controlla la Regione?
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
Sulla scelta della giunta targata Pd, di assumere la donna al nucleo di valu-
tazione, che coadiuva l’assessorato alla Programmazione retto da Frattura go-
vernatore, si esprime il consigliere regionale (eletta nel centrosinistra Udeur
e critica con la maggioranza). Nunzia Lattanzio commenta su facebook l’ar-
ticolo virgolettato sopra, cercando di rispondere ai cittadini imbufaliti. Non
evidenzia il problema che il giudice lavora nello stesso tribunale che dovrebbe
valutare gli atti del nucleo di valutazione in caso questi vengano impugnati. La
dottoressa Lattanzio, dopo aver appreso la notizia dagli organi di stampa nel
giorno del Consiglio regionale, non ha proferito parola in aula.
Si è adeguata al resto dei 19 colleghi. Poi, sul social network, afferma: “ Ho
predisposto, insieme ad altri Colleghi, la richiesta di notizie e di accesso, ai
sensi dell'art. 103 del R.I. del Consiglio regionale, ho anche invitato il Presi-
dente, in autotutela, a revocare l'incarico assegnato alla Dott.ssa in questione.
Prima le carte, a seguire il resto. Sono abituata a procedere in questo modo
– ed ancora - Nessuna forma di prudenza, semplice ricerca della verità in-
confutabile. La delibera è inopportuna e vergognosa, m'interessa approfondire
e conoscere i criteri di valutazione oggettivi che hanno indotto l'Esecutivo re-
gionale a preferire la professionista pugliese ai candidati molisani”. Andrebbe
tutto bene se non fosse per qualche piccolo dettaglio. I consiglieri regionali
dovrebbero conoscere le delibere meglio dei giornalisti o di qualsiasi altro cit-
tadini. La giunta regionale ha approvato la delibera lo scorso 30 giugno.
Quindi, a conti fatti, sono passati più di due mesi e non pare che qualcuno
abbia avuto il tempo di chiedere in aula o di scrivere mozioni o interrogazioni
su come mai una professionista pugliese era migliore di una molisana.
Eppure sulla delibera, pur non comparendo accanto al nome di Lucia Mur-
golo la dicitura “ex segretaria del giudice del Tar Molise” appare in ogni caso
la provenienza della professionista.
Archiviato questo, che sembra quasi un tentativo di sviare l’attenzione dal
fulcro del problema (che non è la provenienza della professionista), c’è un
aspetto che non è chiaro. Il consigliere Lattanzio annuncia di aver fatto ri-
chiesta di accesso agli atti e di aver invitato il governatore Frattura a revocare
in autotutela l’incarico. Sulle colonne della Gazzetta la notizia è stata data
perché trapelata come indiscrezione. Quando lo ha fatto? Dove lo ha fatto?
Mentre sorseggiavano un caffè al bar? Sarà che sono all’antica, sarà che a dif-
ferenza dei 20 rappresentanti eletti non guadagno 8mila euro al mese, sarà
che sono cresciuta accanto a personaggi politici che hanno tentato di spie-
garmi cosa vuol dire fare politica, sarà… ma ho come la sensazione che i no-
stri eletti vogliano lavarsi i panni sporchi in famiglia. Perché, in qualsiasi società
che si definisce democratica, le parole scritte dal consigliere Lattanzio su fa-
cebook si sarebbero dovute pronunciare in aula, lasciando così una traccia in-
delebile della propria posizione (sulle scelte della giunta) in atti ufficiali quale
è il resoconto del Consiglio regionale.
Si chiama dibattito politico. Serve ad affrontare argomenti contenuti in atti
pubblici come la delibera 273 che la stessa definisce “inopportuna e vergo-
gnosa”, serve ad adoperarsi per fare chiarezza su un atto del potere esecutivo
(la giunta) che il potere legislativo (di cui la Lattanzio fa parte) deve control-
lare. E la legge stabilisce anche con quali strumenti questo controllo avviene.
Ma a quanto pare gli eletti molisani ritengono che sia di maggiore utilità so-
ciale affrontare il dibattito pubblico sull’orso marsicano o sul canlendario ve-
natorio e di relegare a scambi di opinione privati l’assunzione al nucleo di
valutazione (per 80mila euro che sono soldi dei cittadini) una professionista
impelagata in vicende giudiziarie e per di più fortemente legata ad un magi-
strato del tribunale amministrativo.
Parlare fuori dall’aula è facile. La stoffa di un politico la si riconosce, in pri-
mis, dal suo atteggiamento in aula, dagli atti presentati e dai discorsi pronun-
ciati nelle sedi istituzionali. Perché la definizione di “vergognosa e
inopportuna” è rimasta privata e personale.
A lei che fa politica l’onere e l’onore di valutare in privato gli atti della mag-
gioranza e il silenzio pubblico dei componenti della istituzione Regione, di
cui anche lei è parte integrante, e che viene così descritta dai cittadini del po-
polo sovrano: “ Leggete questo articolo, alla faccia degli intrallazzi del politico
IORIO. Questa è associazione a delinquere. A proposito farebbe bene a leg-
gerlo chi ha votato questi mascalzoni” oppure: “Dovevano portare onestà?”
ed ancora: “In Sicilia ha un nome....in Calabria un altro...... In Campania un
altro e in Puglia un altro. E in Molise come la chiamiamo questa specie di
"mafia" ???”. Ma tant'è. Ci accontentiamo di questo segnale di coraggio da
parte dell'esponente consiliare della Regione Molise che apre uno spiraglio
su eventuali atti in Consiglio.
Nunzia Lattanzio: la delibera è inopportunae vergognosa
CAMPOBASSO. A scuotere il governatore che de-
cide di replicare ad un articolo della Gazzetta del Mo-
lise (l’unica volta in cui si è esposto è stato quando
la Gazzetta ha pubblicato la notizia che il governa-
tore era indagato) sarà stato il popolo molisano.
Paolo di Laura Frattura, forse, è stato avver-
tito dal suo staff delle reazioni popolari.
L’argomento è il contenuto della delibera nu-
mero 273 approvata dalla Giunta regionale
(con Petraroia, Scarabeo e Facciolla – Nagni
era assente) lo scorso 30 giugno 2014. In pra-
tica l’esecutivo Pd, ha assunto alla Regione
Molise, in particolare al nucleo di valutazione,
per la cifra di 80mila euro annui, l’avvocatessa di
Foggia Lucia Murgolo già segretaria particolare del-
l’ex sindaco di Foggia, il piddino Orazio Ciliberti.
Lo stesso dottor Ciliberti che è giudice del Tar Molise.
Lo stesso Tar Molise che ha annullato le elezioni re-
gionali del 2011 accogliendo il ricorso dei cittadini
elettori tra cui il capo di gabinetto del governatore
(prima firmataria) nonché già socia degli affari
energetici di Frattura, e di un altro giovane as-
sunto oggi presso la segretaria particolare del
governatore che è anche parente del cognato
di Frattura (il consigliere regionale Nico Iof-
fredi marito del capo di gabinetto del que-
store di Campobasso – ossia marito della
sorella di Frattura), giovane che è stato no-
minato anche amministratore della società
Le Torri srl, ossia la società immobiliare
del governatore.
L’assunzione della segretaria del giu-
dice del Tar Molise è avvenuta dopo
un’attenta valutazione per l’idoneità
da parte di una commissione presie-
duta dal dottor Scoca e composta da
Angelo Fratangelo (amico di Ruta
che si è spostato dalla Provincia di
Campobasso alla Regione Molise
qualche mese fa), Claudia Angiolini,
Carmela Pasqualone in qualità di
segretario.
Lo stesso Scoca e Ciliberti
sono professionisti che
hanno collaborato in-
sieme, come (tanto
per fare un esempio) nel 2012 quando a Lucera andò
in scena “ IL DIRITTO AMMINISTRATIVO NELLA
PROSPETTIVA DI UN RIPENSAMENTO EPISTE-
MOLOGICO DEI SAPERI GIURIDICI” a cui parteci-
parono lo stesso Scoca, lo stesso Ciliberti, e la
stessa Lucia Murgolo. Come se non bastasse, viene
fuori che la neo assunta, Lucia Murgolo, pagata
80mila euro all’anno dai molisani, è impelagata in vi-
cende giudiziarie proprio in qualità di ex segretaria
particolare del primo cittadino foggiano (fatti avvenuti
nel 2009) e come membro del cda di una società mu-
nicipalizzata durante la gestione di Ciliberti (con av-
viso di garanzia del 30 gennaio 2014).
La politica di fronte a tale notizia è rimasta in silenzio,
gli altri organi di stampa non hanno preso spunto per
un ulteriore approfondimento di notizie pubbliche, ma
il popolo molisano è letteralmente insorto. Il tono dei
commenti è questo: “Leggete questo articolo, alla
faccia degli intrallazzi del politico IORIO. Questa
è associazione a delinquere. A proposito farebbe
bene a leggerlo chi ha votato questi mascalzoni”
oppure: “Dovevano portare onestà?” ed ancora: “In
Sicilia ha un nome....in Calabria un altro...... In
Campania un altro e in Puglia un altro. E in Mo-
lise come la chiamiamo questa specie di “mafia”
???”.
Questi commenti, forse, avranno colpito anche il go-
vernatore già in caduta libera con i consensi. Così
Frattura chiede la rettifica a queste notizie ma non
smentisce una virgola di quanto riportato. Salvo evi-
denziare che la stessa Gazzetta del Molise aveva in-
serito il giudice Ciliberti nella commissione che ha
annullato le regionali del 2011 ed corretto poi che
non era un componente perché estromesso la sera
prima della pronuncia del Tar.
Frattura afferma anche che la Gazzetta abbia insul-
tato i cronisti molisani, evidenziando che nessun or-
gano di stampa si è interessato all’argomento. Infatti
così è. Non c’è traccia nei tg o su altri giornali se non
per annunciare l’interrogazione parlamentare del se-
natore Ulisse Di Giacomo neppure riportata da tutti
gli organi di stampa, almeno fino a ieri.
Così è il caso di evidenziare al governatore alcuni
aspetti della sua gradita rettifica che però non smen-
tisce i fatti: se Frattura ritiene che siano stati pubbli-
cati articoli diffamatori ha gli strumenti di legge per
potersi tutelare a partire dalla smentita dei fatti (mai
utilizzata) fino alla denuncia.
Altrimenti corre il rischio lui di essere denunciato per
calunnia. Inoltre, sempre Frattura, non spiega perché
sia stata scelta Lucia Murgolo ed omette di precisare
che la commissione presieduta da Scoca ha solo sti-
lato l’idoneità dei candidati ma non ha redatto una
graduatoria di merito come normalmente avviene
con i contratti co.co.co.
E visto che stiamo parlando di 80mila euro all’anno,
può il governatore dire ai molisani in base a quali ti-
tula e curricula la Giunta regionale ha scelto la se-
gretaria del giudice?
Altrimenti ci si chiede: come mai il governatore
chiede una rettifica non rettificando l’aspetto tecnico
ma precisando che Ciliberti non era parte della com-
missione che ha accolto il ricorso per l’annullamento
delle elezioni?
Perché Frattura parla al posto del diretto interessato,
ossia il giudice Ciliberti? Infine chiudiamo con la
perla: dire che il Nucleo di valutazione non produce
atti che possono essere impugnati dinanzi al Tar Mo-
lise è una presa in giro. Perché tutti gli atti economici
passano per il Nucleo di valutazione.
Basta andare a leggere i compiti di questo organo. Il
nucleo li vaglia ma poi gli atti regionali possono es-
sere impugnati.
Quindi o Frattura cerca di aggirare l’ostacolo, oppure
sta ammettendo che il Nucleo di valutazione non
serve a niente se non a far prendere uno stipendio a
chi è assunto.
Ma questo non lo crediamo. Per quanto riguarda in-
fine la revoca della delibera in autotutela trapelata
ieri a Palazzo Moffa, il buon Frattura dovrebbe fare
mente locale e ricordare a quali consiglieri regionali
lo ha dichiarato per uscire dal pantano.
Alla Gazzetta siamo convinti che non potrà proce-
dere con la revoca della delibera perché altrimenti fi-
nirebbe in una tenaglia da cui resterebbe schiacciato.
Una convinzione che oggi Frattura conferma. Così
come conferma i rapporti tra l’ex segretaria assunta
in regione che noi molisani paghiamo con 80mila
euro all’anno e il giudice.
Ma lui, Frattura, dice di essere con “la coscienza a
posto”. Per buona pace di tutti.
LB
312 settembre 2014
TAagliolto
Il governatore replica cercando di recuperare credito tra i cittadini ma la toppa è peggiore del buco
Campobasso, 11 settembre 2014 – “Subito una premessa: questa
replica non è destinata solo a chi da tempo sfodera su fogli di stampo
“satirico” notizie calunniose e diffamatorie, senza peraltro – e questo
probabilmente è stato un grosso errore da parte nostra – ricevere
puntuale smentita, querela o quanto previsto dalla legge. Questa re-
plica la intendiamo principalmente come esercizio di trasparenza e
correttezza, dovere etico e politico, nei confronti dei cittadini molisani,
gli unici cui si debbano chiarimenti anche di fronte a informazioni fa-
ziose, false, infondate.
Resta fermo l’assunto, al di là delle diverse scuole di pensiero, che
le informazioni false, non rispondendo esse alla verità, dovrebbero
essere ignorate: lo abbiamo fatto tutti i giorni dal primo giorno di
mandato alla Presidenza della Regione, in realtà anche prima, in cam-
pagna elettorale, durante la quale il fango gettato sulla mia persona
non è stato di poco conto senza però risultare mai convincente, vista
la scelta degli elettori.
Oggi cambiamo registro. Oggi uno strappo alla regola in merito al-
l’articolo pubblicato dalla Gazzetta del Molise, il “giornale satirico” di
cui sopra, sul numero di ieri, mercoledì 10 settembre 2014, intitolato
“Frattura premia con 80 mila euro l’ex segretaria del giudice che an-
nullò le elezioni”. Com’è facilmente verificabile dai documenti ufficiali,
la sentenza 224/2012, il collegio giudicante del Tribunale amministra-
tivo regionale del Molise che ha decretato l’annullamento delle ele-
zioni regionali del 2011 era composto dal presidente Goffredo
Zaccardi, dal giudice consigliere Luca Monteferrante e da Massimiliano
Balloriani consigliere ed estensore. Non da altri magistrati di cui nes-
suno ha conoscenza diretta e personale. Non a caso oggi lo stesso
giornale con una sicumera che sfiora l’arroganza, come se i lettori
dovessero bersi tutto ciò che si scrive, modifica il tiro e dice che
“dopo un’approfondita ricerca” il dottor Orazio Ciliberti non era
membro del collegio. Le ricerche, da quello che posso immaginare sul
prezioso compito che svolge la stampa, si fanno prima di pubblicare
gli articoli, non dopo. Per carità, gli errori scappano anche ai più rigo-
rosi e il giorno dopo si chiede scusa: ai lettori, mica ad altri. Ma di
scuse sul foglio satirico non se ne vedono, ovviamente.
Si leggono paradossalmente inauditi insulti a tutti i cronisti molisani,
quelli che dicono altro magari rifacendosi a cronache reali, per non
aver ripreso e sviluppato il millantato scoop su commistioni impro-
babili tra potere esecutivo e giudiziario. Un attacco che lede la pro-
fessionalità, la serietà, l’impegno, la correttezza che non è
compiacenza, di tutti i giornalisti che con il coraggio della firma ci rac-
contano quello che accade attorno a noi e non ci pare che incensino
i potenti di turno, visti i titoli che contro la politica regionale abbon-
dano ogni giorno sulla maggior parte delle testate locali.
Quanto all’affidamento dell’incarico nel Nucleo di valutazione, affi-
damento seguito da una regolare e qualificata commissione, alla can-
didata munita dei titoli e requisiti previsti dalla legge, siamo, come per
ogni altra nostra scelta, non solo politica, ma anche personale, con la
coscienza a posto. Solo per inciso, così da spazzare via tutte le mal-
destre congetture avanzate su intrecci di ruoli e interessi, il Nucleo
di valutazione non produce atti che possono essere impugnati davanti
al Tar. La trasparenza amministrativa accompagna ogni nostro atto.
Comprese le indiscrezioni rivelate dalla “satira” su eventuali revoche
in autotutela”.
Lo dichiara il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frat-
tura, in merito agli articoli pubblicati sulla Gazzetta del Molise nei nu-
meri di ieri, mercoledì 10 settembre, e oggi, giovedì 11 settembre,
intitolati rispettivamente “Frattura premia con 80 mila euro l’ex se-
gretaria del giudice che annullò le elezioni”, “Assunzioni in Regione:
Frattura e compagni sono una scheggia fuori controllo”. La presente
nota stampa da intendersi anche come istanza di rettifica ex legge
47/1948.
L’addetto stampa
Magistratura, politica e assunzioni in Regione
Notizie false, Frattura: il dovere del chiarimento nei confronti dei molisani
La Regione assume
l’ex segretaria di un giudice Tar?
Frattura rettifica ma non smentisce
CAMPOBASSO. Si è svolta preso lasede di Confcooperative Molise unaconferenza stampa legata alla que-stione Gam ed alla situazione di immo-bilismo che ormai regna sovrana dadiverse settimane sul tema. Presentiall’incontro, insieme ai membri del-l’Ente, anche rappresentanti dei lavo-ratori. Il Presidente Domenico Calleo, in-
vece ha sottolineato che “Sussistonoalcune preoccupazioni su come la si-tuazione si sia evoluta. Innanzitutto laquestione legata al mercato, in quantonon abbiamo a chi vendere il prodottose non si riavvia la filiera, infatti, quelpoco che resta di mercato ancora di-sposto ad acquistare si dissolverà defi-nitivamente e quanti ancora sono inattesa di produrre per la Gam abban-doneranno il progetto. Sia chiara, poi,una cosa. È poco credibile che aziende nazio-
nali siano disposte a venire in Moliseper rilanciare un’azienda che poi diver-rebbe loro competitor diretta. La ripresa deve essere a carico no-
stro e dobbiamo essere bravi noi a rac-cordarci con i nostri allevatori, unici chepossono garantire l’avvio di un nuovocorso, assieme anche ad altre catego-rie, non meno importanti. Altro problema, è rappresentato dagli
strumenti finanziari. Inizialmente si ra-gionava su 32 milioni di euro comples-sivi, di cui 16 provenienti dal PSR ealtrettanti da operazioni private, attra-verso istituti di credito e su cui le coo-perative garantivano il loro impegno. Considerato che il PSR è legato ad
organi politici ed amministrativi, anchepiuttosto farraginosi, dovremmo con-tare solo sulle nostre forze private esenza di esse il riavvio è quasi impos-sibile. Infine, ha detto Calleo, Confcoo-perative aveva auspicato che nel mesedi settembre si poteva riassistere ad uninizio della ripresa, ma così non è statoper le cause note. E proprio per tali motivi, non legati
alla nostra Organizzazione, non vo-gliamo divenire capro espiatorio di er-rori commessi altri soggetti. E semprenell’ottica di una grande responsabilità,se entro il mese di settembre non si ria-priranno i confronti e partiranno le atti-vità di socializzazione che abbiamoproposto, probabilmente noi ci faremoda parte, abbandonato la partita. Nonresteremo all’infinito ad attendere unimprenditore che non arriverà mai. Speriamo che le polemiche e le con-
trapposizioni lascino spazio ai progettied alle azioni concrete.” Dopo Calleo,ha preso la parola l’Assessore comu-nale di Boiano con delega alle politiche
sociali Carlo Perrella: “Boiano vive undramma sociale, ormai. Non bisognavachiudere e ridurre a zero quello che po-teva essere l’ultimo barlume di spe-ranza. La perdita generata da una scarsa
produzione, forse, sarebbe stata di mi-nore impatto rispetto alla chiusura to-tale a cui abbiamo assistito. Sul piano economico e sociale, in-
fatti, l’area di Boiano è in grave diffi-coltà. Le 75 famiglie che vivevano in condi-
zione di disagio sono diventate 800,con la conseguente richiesta di assi-stenza economica ed abitativa. Regi-striamo circa 10 sfratti esecutivi almese ed il Comune dispone solo di 3alloggi di edilizia residenziale popolare.Negli ultimi periodi, a caduta, 17 attivitàcommerciali hanno chiuso ed a ri-guardo incontreremo gli imprenditoridella zona in un Assemblea pubblicaproprio per fare il punto. Ben vengal’area di crisi, ma legata ad un progetto.Sembra di assistere ad un dejavu, haanche detto l’Amministratore, quandonel 1994 l’allora Presidente dellaGiunta Marcello Veneziale con il soste-gno del Segretariato della CGIL Mi-chele Petraroia, dopo un lungo periododi difficoltà, affidarono le cure della fal-lita Sam a Dante di Dario.”
CAMPOBASSO. Dopo la sbiadita estateinizia anche in Molise la vendemmia, con pre-visioni, a livello nazionale, che prevedonouna riduzione di produzione di oltre il 15 percento rispetto allo scorso anno, che, se con-fermato, apposterebbe la vendemmia 2014come la più scarsa dal 1950, anche se moltodipenderà dalle condizioni climatiche delleprossime settimane.In Molise, dove gli ettari di vigneti in produ-
zione sono circa 5.000, di cui 1000 per la pro-duzione dei vini di qualità DOP e IGP, sipotrebbe avere una contrazione di circa il10% della produzione di uve. E’ quanto stima la Coldiretti Molise, nell’evi-
denziare che a condizionare i risultati sonostati gli effetti dell’anomalo andamento clima-tico, particolarmente piovoso, che ha colpitogran parte dei vigneti molisani ed italiani.Per quanto riguarda la qualità, essa avrà
una forbice più ampia tra i singoli vigneti, inquanto condizionata fortemente dalla esposi-zione pedoclimatica dei singoli appezza-menti, dalla resistenza dei vari cultivar, edalla particolare cura ed esperienza del vi-gnaiolo, che proprio nei momenti di maggioredifficoltà fa maggiormente la differenza, coninterventi più onerosi ma più efficaci se fatti inmodo tempestivo ed accurato, come, adesempio, l’attenzione alla sfoltitura delle fo-
glie, atta a garantire agli acini di raccoglieretotalmente i più ridotti raggi di sole di questaannata, o il saper cogliere il giusto momentodella raccolta, all’apice dell’adeguato conte-nuto di zuccheri e di carica batterica degliacini.Sembra ormai attendibile che l’Italia, con
una produzione ridotta a 41 milioni di ettolitri,perderà quest’anno il primato mondiale nellaquantità di vino, a vantaggio della Franciadove, comunica Coldiretti Molise, le stime peril 2014 danno una produzione di 47 milioni diettolitri, secondo l’Istituto del Ministero del-l’agricoltura d’oltralpe.Come evidenzia Coldiretti Molise è sempre
più importante la difesa dalle contraffazionidel vino. Dall’inizio della crisi sono più cheraddoppiate le frodi nel settore del vino edegli alcolici con un incremento record del102 per cento del valore delle bottiglie seque-strate perché adulterate, contraffate o falsifi-cate, con un danno incalcolabile per il vino, ilprodotto agroalimentare Made in italy piùesportato. E’ quanto emerge da una analisi della Col-
diretti sulla base della preziosa attività svoltadai carabinieri dei Nas dal 2007 al 2013,anche in riferimento all’ultima positiva opera-zione della Guardia di Finanza, che ha se-questrato oltre 160.000 litri di vino, pari aoltre 220mila bottiglie, tra Brunello di Montal-cino e Rosso di Montalcino, che risultereb-bero ottenute in realtà da vino di modestaqualità.
4
12 settembre 2014TA
agliolto
La Confcooperative si tira fuori per la negligenza politica della Regione
Vendemmia, cala la produzione
"Gam, un già visto"
Per la Coldiretti in Molise il maltempo ha influito per la riduzione del 15 percento
CAMPOBASSO. "Ancora una volta, nostro mal-grado, ci vediamo costretti a rispondere per mezzostampa alle dichiarazioni del segretario del Pd MedioMolise, Pietro Maio, che evidentemente ha letto conscarsa attenzione il documento che abbiamo sotto-scritto e presentato in Consiglio Regionale con l’intentodi trovare una soluzione comune per il risolvere il pro-blema della Gam di Bojano”. A parlare gli esponenti di minoranza del consiglio re-
gionale, Angiolina Fusco Perrella, Michele Iorio, NicolaCavaliere, Giuseppe Sabusco Salvatore Micone in-sieme a Nunzia Lattanzio, che nelle scorse ore hannopresentato una mozione urgente. “Sarà nostra cura inviare all’Assessore del Comune
di Campobasso copia della mozione firmata dai sotto-scritti consiglieri Fusco, Iorio, Cavaliere, Micone, Sa-busco e Lattanzio con la quale abbiamo intesoimpegnare il Presidente Frattura e il VicepresidentePetraroia ad accelerare i tempi per la realizzazione delprogetto previsto dal Piano Industriale, ritenuto daglistessi come l’unica strada percorribile e risolutiva, e ariferire in aula sugli eventuali impedimenti sopraggiuntiche hanno impedito la realizzazione del progetto, sulquale erano state date ampie garanzie, e se sono statetrovate in alternativa altre soluzioni.Nessuna proposta “tecnicamente improcedibile”,
come sentenziato da Maio, ma solamente un richiamodi responsabilità al Governo regionale che pubblica-mente aveva affermato che “l’obiettivo è quello di ri-partire velocemente con la filiera avicola, di realizzareun impianto economicamente vantaggioso, di crearecontinuità ai livelli occupazionali”, ipotizzando già dasettembre l’avvio delle procedure contenute nel PianoIndustriale presentato all’Aula consiliare. Altresì vogliamo ricordare al segretario Maio che il
03 dicembre 2013 questa minoranza ha inviato all’al-lora Ministro del Mipaaf, On. Nunzia De Girolamo, e alSottosegretario di Stato del Mise, Sen. Simona Vicari,una missiva con la quale si richiedeva un incontro ur-gente per discutere del riconoscimento dello stato dicrisi per le aree industriali di Bojano e Pozzilli, a dimo-strazione del nostro impegno costante presso i tavoliministeriali volto a trovare le soluzioni migliori per tute-lare e salvaguardare il tessuto sociale e industriale mo-lisano”.
"Maio nonha capito"L'opposizione regionale
di centrodestra replica
al segretario del Pd
Un giorno prima della scadenza (26
agosto 2014), la Regione Molise ce
l’ha fatta a deliberare misure urgenti
per fronteggiare l’emergenza abita-
tiva, sulla scorta dell’articolo 10 della
legge 80 del 23 maggio 2014. Inter-
venti finalizzati a perseguire la ridu-
zione del disagio abitativo di individui
e nuclei familiari svantaggiati attra-
verso l’aumento dell’offerta di alloggi
speciali in locazione, senza consumo
di nuovo suolo rispetto agli strumenti
urbanistici vigenti, favorendo il rispar-
mio energetico e la promozione da
parte dei comuni, di politiche urbane
mirate ad un processo integrato di ri-
generazione della aree urbanizzate e
dei tessuti edilizi esistenti attraverso
lo sviluppo dell’edilizia sociale.
Linguaggio tecnico-burocratico del
legislatore italiano al quale la Re-
gione, i Comuni e gli Istituti autonomi
delle case popolari (Iacp) devono
porre molta attenzione, con l’obiettivo
di creare anche quote di alloggi da
destinare alla locazione temporanea
dei residenti di immobili di edilizia re-
sidenziale pubblica in corso di ristrut-
turazione o a soggetti sottoposti a
procedure di sfratto. Per fronteggiare
questo bendiddio, dal Governo sono
stati stanziati 100 milioni da ripartire
tra le Regioni che hanno definiti i cri-
teri di cui sopra. Tensione abitativa,
alloggi, sfratti: triste combinazione per
moltissime famiglie in difficoltà cui, at-
traverso il solito groviglio di leggi,
norme e decreti, si cerca di dare una
risposta.
La Regione, in base alla legge 80,
per definire i requisiti, i parametri e i
criteri di accesso e di permanenza
per l’edilizia residenziale (sovvenzio-
nata, agevolata e convenzionata), per
stabilire i criteri e i parametri per re-
golamentare i canoni minimi e mas-
simi di locazione, per stabilire i prezzi
di cessione degli alloggi, degli alloggi
in locazione e degli alloggi in loca-
zione con patto di futura vendita o con
patto di riscatto, ha dovuto richia-
mare una caterva di leggi regionali,
deliberazioni di giunta e di consiglio, e
regolamenti di attuazione.
Assurdo.
Certi problemi sociali vanno risolti
all’impronta, con soluzioni immedia-
tamente praticabili, e non con un cu-
mulo di provvedimenti burocratici. Ma
tant’è. Per partecipare alla ripartizione
dei 100 milioni di cui sopra, il legisla-
tore ha preteso che si definissero in-
derogabilmente una serie di criteri, di
requisiti e di parametri che la Re-
gione Molise, come abbiamo detto,
ha provveduto a indicare appena un
giorno prima della scadenza di legge,
avendo cura di dare mandato al Ser-
vizio Edilizia residenziale di trasmet-
tere l’atto deliberativo al ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti (Di-
rezione generale per le politiche abi-
tative).
Ora le rimane di prendere contatti
con i comuni dichiarati ad alta ten-
sione abitativa (sono 12 nel Molise)
per mettere a punto le iniziative che
tendono ad alleggerire la tensione
con interventi applicabili al patrimonio
edilizio esistente, alla demolizione e
alla ricostruzione, al recupero di im-
mobili fatiscenti o da dismettere esi-
stenti nei centri storici e nelle perife-
rie, nonché all’edilizia abitativa con
gestione collettiva dei servizi di perti-
nenza e di edilizia abitativa finaliz-
zata a utenti di età maggiore di 65
anni. La legge 80 del 23 maggio
2014 non è di facile lettura né di facile
applicazione avendo per oggetto oltre
alle misure urgenti per l’emergenza
abitativa, il mercato delle costruzioni e
l’Expo 2015. Pertanto, bisogna es-
sere bravi a cogliere per tempo, e
bene, i meccanismi per entrare nel
novero delle Regioni che potranno
essere finanziate con i 100 milioni
stanziati dal Governo.
Frattanto, a dare un aiuto alle fa-
miglie in difficoltà provvede la Caritas.
Prima di andare in stampa appren-
diamo che la commissione regionale
presieduta da Francesco Totaro ha
approvato la proposta di legge rela-
tiva all’istituzione dell’Ente Regionale
per l’Edilizia Sociale, ErES, che si
professa riforma sostanziale e miglio-
rativa degli Iacp.
Dardo
5
12 settembre 2014TA
agliolto
Interventi finalizzati a perseguire la riduzione del disagio abitativo di individui e
nuclei familiari svantaggiati. La prima commissione regionale intanto ha approvato
la proposta di legge sull’istituzione dell’Ente Regionale per l’Edilizia Sociale, ErES
Tensione abitativa: stanziati 100 milioni da ripartire tra le Regioni
La paventata soppressione della Corte di Appello di
Campobasso e degli altri uffici pubblici direttamente o
indirettamente alla stessa collegati scatenerebbe un ef-
fetto a catena disastroso per la nostra economia regio-
nale, perché porterebbe alla chiusura di uffici anche
non giudiziari ed al trasferimento di migliaia e migliaia
di nuclei familiari, con gli immaginabili deleteri effetti
sulle imprese, sui lavoratori, sul commercio, l’agricoltura,
l’artigianato e le libere professioni, in una parola sulla
nostra intera economia locale, già duramente colpita
dalla gravissima crisi economica in atto da anni. I nostri
paesi si spopolerebbero, chiuderebbero altre imprese ed
altri esercizi commerciali e tanti altri lavoratori rimar-
rebbero disoccupati.
Oltre a ciò, verrebbe gravemente pregiudicato il di-
ritto alla difesa, specie per i cittadini più poveri, non in
grado di sostenere le maggiori spese derivanti dal tra-
sferimento in Uffici lontani e quindi la Giustizia diver-
rebbe un privilegio per pochi, per i più ricchi, che
avranno così maggiori probabilità di vincere le cause.
Come faranno poi i minori e le loro famiglie a recarsi
più volte al mese o alla settimana presso i servizi sociali
del Tribunale o Procura dei minorenni, magari di mattina
presto? Dovranno ogni volta recarsi la sera prima ad
Ancona o a L’Aquila? E quante spese in più dovrà soste-
nere lo Stato per spostare i detenuti dalle carceri locali
alle sedi lontane per presenziare alle udienze?
Ed ancora, verrebbero soppressi importanti presìdi di
legalità, quali le Questure ed i Comandi provinciali e re-
gionali delle Forze dell’ordine, con altissimo pericolo di
infiltrazioni malavitose nella nostra finora tranquilla re-
altà.
Né il discorso delle macroregioni può giustificare tutto
questo, perché, se anche si andrà verso le macroregioni,
questo non potrà significare arricchire i capoluoghi di
regione e creare il deserto intorno, impoverire ancor più
la periferia, rendere i ricchi ancor più ricchi ed i poveri
ancor più poveri. Anche nell’ottica delle macroregioni,
perciò, i servizi essenziali dovranno continuare ad essere
diffusi sul territorio.
La verità è che la politica dei tagli e chiusure dei pic-
coli uffici giudiziari, iniziata dal governo Monti e prose-
guita da quello attuale, non fa né risparmiare i costi, né
aumentare l’efficienza ed anzi produce aumento di
costi e gravi inefficienze e disservizi per i cittadini.
Qualche giorno fa, vi è stata una autorevole richiesta
della locale Associazione Nazionale Magistrati e del suo
presidente Enzo Di Giacomo, che è anche presidente
di un tribunale civile, oltre che del locale Ordine Distret-
tuale Forense di incontrare Renzi per sottoporgli una
proposta alternativa, che potrebbe evitare la chiusura
dei piccoli uffici facendo pubblicare le sentenze defini-
tive civili in un anno, con conseguenti enormi vantaggi
in termini di efficienza e di risparmio di spesa. perché
Renzi, che a parole dice di voler abbreviare i tempi della
giustizia, non risponde?
Renzi, se ci sei, batti un colpo!!
La Segreteria Regionale del Molise
Sinistra e Libertà
Renzi, se ci sei batti un colpoL’intevento.
La Regione Molise ce l’ha fatta giusto in tempo a deliberare i requisiti, i parametri e i criteri di accesso e di permanenza per l’edilizia residenziale
All’indomani delle dichiarazioni
rilasciate dai dipendenti Seac in
piazza Municipio mentre era in
corso lo sciopero proclamato dalle
organizzazioni sindacali Cgil,
Faisa e Uil, il legale rappresen-
tante della Seac Costantino Po-
tena chiarisce la reale situazione
del personale dell’azienda. “Non
è assolutamente vero che non ab-
biamo voluto incontrare i rappre-
sentati sindacali del personale,
negli ultimi quattro mesi abbiamo
incontrato almeno 4 volte la RSU,
1 volta i dirigenti regionali di cate-
goria, siamo stati convocati in Pre-
fettura e per ultimo abbiamo
incontrato tutto il personale presso
il dopo lavoro ferroviario. In ogni
occasione abbiamo ribadito la ns.
proposta che non è stata mai ac-
cettata. L'ultimo incontro con la
RSU si è avuto lo scorso 4 settem-
bre. Alleghiamo per semplicità il
verbale stilato. Non è vero che il
personale lavorava 32 ore ed ora
lavora 39. E' vero invece che a
fronte delle 39 ore contrattuali si
lavorava per 36 ora e si era retri-
buiti per 39.Tutti sappiamo che in
città c'è stato qualche anno fa uno
sconvolgimento dei sensi di mar-
cia che senza ombra di dubbio ha
portato benefici alla circolazione in
città ed in modo particolare agli
autobus del servizio urbano. Ab-
biamo per anni monitorato, con il
sistema GPS montato sui ns. au-
tobus, i percorsi ed abbiamo rile-
vato con stupore ed anche
soddisfazioni che il ns. servizio
non accusava nessun tipo di ri-
tardo se non per qualche rarissimo
caso di guasto. Lo stesso sistema
di controllo, abbastanza costoso,
fu dato in dotazione anche al Co-
mune dal quale non abbiamo mai
avuto notizia dell'uso che ne
hanno fatto. L'affluenza allo scio-
pero sarà stata del 30% circa e ri-
teniamo che il disagio arrecato alla
città e stato veramente minimo. Ul-
tima e importantissima proposta e
che gli esuberi che scaturiscono
non saranno licenziati. Ditemi se
è poca cosa.”
Infine corre l’obbligo di precisare
che nell’articolo pubblicato ieri
sbadatamente non è stato inserito
il cognome del legale rappresen-
tante dell’azienda Seac. Al dottor
Costantino Potena le scuse di Te-
resa Manara.
612 settembre 2014 Campobasso
40% delle famiglie ha un enorme difficoltà a soste-
nere le spese per libri e materiale didattico per i
propri figli, la spesa arriva fino ai 400 euro annui
per ragazzo.
“Quattro famiglie su dieci non riescono a sostenere
le spese per la scuola dei figli – dichiarano dal-
l'Adoc – oggi, in media, media una famiglia spende
250 euro l’anno per l’acquisto dei libri per ogni figlio
più l’eventuale corredo e altri materiali, superando
anche il tetto dei 400 euro annui. A nostro avviso
occorre intervenire subito per ridurre i costi soste-
nuti dalle famiglie, prevedendo importanti detrazioni
fiscali significative sull’acquisto di libri scolastici e
materiale didattico, alla pari di quanto previsto per
i costi sostenuti per le iscrizioni ai corsi, e almeno
fino alla fine della scuola dell’obbligo. Va realizzato
un sistema di aiuti e detrazioni che si avvicini al mo-
dello scandinavo, dove le spese per i materiali di-
dattici sono completamente a carico dello Stato.
Investire sulla scuola, sulla formazione, sulla cul-
tura, è fondamentale e irrinunciabile. Ma se non
vengono forniti alle famiglie, ai cittadini gli strumenti
più idonei per lo sviluppo si rischia di rimanere in-
dietro, senza possibilità di ripresa”.
La riforma sulla scuola presentata dal Governo
Renzi pecca, secondo l’Adoc, sulla mancata previ-
sione di interventi economici a sostegno delle fami-
glie. Era opportuno prevedere detrazioni fiscali per
permettere ai genitori di sostenere con minore fa-
tica le spese per l’istruzione dei figli.
Lavoratori Seac, il legale rappresentante dell’azienda Costantino Potena fa chiarezza
Scuola, Adoc Molise: “Il 40% delle famiglie non può sostenere spesa libri per figli, fino a 400 euro l’anno per ragazzo. Necessario prevedere detrazioni fiscali su spese scolastiche”
CAMPOBASSO. Gli iscritti del PdL lo avevano eletto nel
coordinamento provinciale con 104 preferenze nella fase
congressuale. Sciolto il Pdl e ricostituita Forza Italia, però,
evidentemente quei voti non hanno il sapore di una scelta
popolare. Ecco allora che il partito di Berlusconi decide di
rinnovarsi e, in provincia di Campobasso, lo fa sbattendo
fuori la porta chi ha scelto di rimanere in Fi piuttosto che
andare con Alfano. Così Manuele Martelli, giovane volto
che milita nelle fila berlusconiane da 14 anni (ossia da
quando era bambino), viene “silurato senza troppe spie-
gazioni”.
Lui qualche motivazione la conosce fin troppo bene:
“Onestamente, da quando Paolo Frattura è presidente di
questa regione, Forza Italia in Molise ha smesso di fare
opposizione. Non c'è una nota stampa, un sussulto, un rut-
tino, non c'è una dichiarazione - che sia una - di organi uf-
ficiali del mio partito tesa a criticare l'operato fallimentare
dell'attuale governo regionale o tesa a proporre un'inizia-
tiva, anche la più stupida. Il nulla, nel senso letterario del
termine. Ho ragione, allora, a dire che più di qualcosa inizia
a puzzare? Sperano, con la mia cacciata, di trasformare
Forza Italia nel Partito Democratico: nessuno vede, nes-
suno sente, nessuno parla. Nessuno deve disturbarli”
scrive su facebook. Il che vuol dire che Martelli sta pa-
gando per criticare l’operato del governo regionale e l’as-
senza di critiche del suo partito. Che però governa, in
parte, con il Pd Molise. Come? Attraverso la figura di Aldo
Patriciello alleato e socio in affari del governatore Pd (ed ex
Fi) Paolo di Laura Frattura. Il pressing di Patriciello a livello
romano, spalleggiato da Gino Di Bartolomeo, ha compor-
tato questo: la cacciata di un volto giovane sì, ma vicino a
Iorio, e la rimmissione ai vertici di Pierluigi Lepore, con con-
danne penali (di primo grado) alle spalle per truffa nel suo
ruolo di vertice Arsiam. In realtà quanto succede in Molise
non è altro che lo specchio della confusione che regna so-
vrana a Roma e del tentativo di Patriciello di monopoliz-
zare il Pd (tramite Frattura e Fanelli) e Fi tramite vecchie
cariatidi o propri uomini di fiducia.
Questa sera al Blue Note “Il ri-
torno della balena” evento clou
della manifestazione Giovani,
Giovanotti, Giovinastri. Una perfor-
mance che ripercorre metaforica-
mente un viaggio nella potenza
dell’immaginazione “Martedì 5 di-
cembre 1972 giornata calda e
poco nuvolosa oggi a Campo-
basso hanno portato una balena
morta e chi la vuole vedere deve
pagare 300 lire”. Apparizione mi-
steriosa, terribile e meravigliosa,
tratta dalle profondità dell’Oceano
da un arpione, eviscerata, riempita
di formalina, deposta su un semi-
rimorchio e in viaggio per l’Europa
continentale, oltre la Cortina di
Ferro, in Grecia e in Israele e in-
fine in Italia. Per svanire infine in
un buco nero, forse comprata da
un circo spagnolo e arenata per
sempre in Catalogna…
Il passaggio della balena Goliath
a Campobasso, in piazza Savoia,
davanti all’ingresso della Villa Co-
munale, di fronte al Jolly Hotel,
riaffiora dai ricordi infantili di una
generazione come un sogno per-
duto e ritrovato, l’archetipo di un
immaginario fantastico che, per
una fugace stagione, si è sperato
che potesse andare al potere. Al
potere sono poi andati ben altri im-
maginari ma la Balena potrebbe fi-
nalmente riemergere dagli abissi
della memoria e tornare.
Una storia vera che sembra in-
ventata, raccontata attraverso
voci, luci, suoni, immagini.
Con Katiuscia Magliarisi e Do-
menico Oriente i testi e la regia di
Leopoldo Santovincenzo, le musi-
che dei Noflaizon, l’appuntamento
è al Blue Note alle 23. Ad aprire la
serata alle 22 il live set Licorice,
subito dopo live set Egon Frinz e
Bk Bostik.
Ammesso (e concesso) che oggi
il consiglio comunale dica No al-
l’ampliamento della lottizzazione
Parco dei Pini, avrà fatto comun-
que un buco nell’acqua. La legge
regionale 30 dell’11 dicembre
2009, nota come il “Porcellum” del
Molise, controvertendo alla base il
concetto per cui è stato varato il
Piano Casa (consentire di chiudere
una veranda, di aggiungere una
camera all’appartamento, insomma
piccoli interventi per migliorare le
condizioni di vita delle famiglie), in
pratica favorisce unicamente gli
speculatori. Ad esempio: un grande
capannone di migliaia di metri cubi
può essere trasformato in una lot-
tizzazione. Un’aberrazione che
solo politici spregiudicati e sotto-
messi ai padroni del mattone pote-
vamo immaginare. Come del resto
le diverse proroghe della legge 30
e le modifiche che le sono state ap-
portate di volta in volta, rispondono
solamente agli interessi dei costrut-
tori e delle rendite fondiarie. Si pos-
sono contare sulle dita di una sola
mano gli interventi relativi alla chiu-
sura di una veranda o all’aggiunta
di una camera all’appartamento.
Basta andare a rilevare i dati stati-
stici, comune per comune. Il Piano
Casa nel Molise, tranne se l’ammi-
nistrazione comunale non vada a
rileggere il proprio deliberato in
materia del febbraio 2010, è ad uso
e consumo dei tecnici, che difatti lo
vanno glorificando, e, come detto e
ridetto, degli speculatori, di coloro
che in un sol colpo, come i lottiz-
zanti del Parco dei Pini, possono
realizzare il 20 per cento del già co-
struito di cui sono in possesso.
Pertanto, ammesso (e concesso)
che il consiglio comunale oggi dica
No ai lottizzanti, costoro, che ne
sanno una più del diavolo, hanno
pronta la soluzione di riserva: il
“Porcellum” molisano. Pronti, tra
l’altro, a fare marameo a chiunque
fin qui, compreso questa testata
giornalistica, s’è posto in difesa
della legalità; in difesa del paesag-
gio campobassano messo a repen-
taglio dall’ipotizzata realizzazione
di tre strutture commerciali lungo la
parte alta di Via 4 novembre; in di-
fesa del suolo che si vuole progres-
sivamente e inesorabilmente
distruggere. Il gioco delle parti tra
amministrazione comunale e lottiz-
zanti è diventata una falsa partita a
scacchi. Mosse e contromosse
sono state studiate apposta per es-
sere il viatico verso l’obiettivo che
interessa ai costruttori, i quali
sanno bene che tre strutture com-
merciali su Via 4 Novembre pos-
sono fare da filtro, in entrata e in
uscita da Campobasso, al sistema
commerciale di Colle delle Api,
come è capitato al McDonald’s. Ol-
tretutto si dice, e si sa, che i co-
struttori dispongano anche delle
relative autorizzazioni amministra-
tive. Ma quando tutto sembra che
vada per il verso giusto, non è
detto che non possa nascere un in-
toppo, una difficoltà, un accidenti
che rimetta in discussione la par-
tita. Anche il “Porcellum” cui, qua-
lora, ammesso (e non concesso),
oggi il consiglio dica No all’amplia-
mento della lottizzazione, fareb-
bero ricorso i lottizzanti, potrebbe
poi rivelarsi una ragnatela inestri-
cabile, una pania vischiosa, difficile
e faticosa da superare. Ci sono
decine e decine di proprietari nella
lottizzazione che dovrebbero as-
sentire i nuovi volumi edilizi e com-
merciali, ed è probabile che non
tutti siano d’accordo, quantunque
esistano metodi e mezzi assai con-
vincenti per addolcire i riottosi. E a
dire che la legge regionale 30
dell’11 dicembre 2009, prima che
venisse manipolata, integrata, ag-
giustata e prorogata su suggeri-
mento e pressione di parte, si
poneva correttamente in questi ter-
mini: “Al fine di migliorare la condi-
zione abitativa, la sicurezza
sismica dei fabbricati e la presta-
zione energetica e comunque per
le finalità di cui all'articolo 1 (La Re-
gione promuove misure straordina-
rie per il sostegno del settore
edilizio, attraverso interventi finaliz-
zati al miglioramento della qualità
abitativa, per preservare, mante-
nere, ricostruire e rivitalizzare il pa-
trimonio edilizio esistente,
promuovere l'edilizia economica
per le giovani coppie e le categorie
svantaggiate e meno abbienti e
l'edilizia scolastica nonché per mi-
gliorare le caratteristiche architet-
toniche, energetiche, tecnologiche
e di sicurezza dei fabbricati), in de-
roga alle previsioni dei regolamenti
comunali e degli strumenti urbani-
stici e territoriali comunali, provin-
ciali e regionali, è consentito
l'ampliamento degli edifici esistenti
e di quelli in costruzione che ab-
biano completato le strutture por-
tanti come certificato dal direttore
dei lavori, nei limiti del 20 per cento
del volume, se destinati ad uso re-
sidenziale, e del 20 per cento della
superficie coperta, se adibiti ad uso
diverso. Le volumetrie e le superfici
di riferimento sono calcolate, ri-
spettivamente, sulle distinte tipolo-
gie edificate o con struttura
completata esistenti al 29 giugno
2009.” Non era scritto da nessuna
parte che il 20 per cento del vo-
lume in più potesse essere realiz-
zato a parte, su terreno libero. Se
le cose sono cambiate, bisogne-
rebbe andare ad analizzare le mo-
tivazioni che hanno fatto in modo
che le cose cambiassero.
Dardo
712 settembre 2014Campobasso
Forza Italia sceglie Lepore, caccia Martelli e viaggia verso l’estinzione
Giovani, Giovanotti, Giovinastri: gran finale
al Blue Note con “Il ritorno della balena”
Se il consiglio comunale oggi dovesse dire No alla lottizzazione Parco dei Pini, i lottizzanti hannopronta la carta di riserva: la legge regionale 30 del 2009, nota come il “Porcellum” del Molise
Il partito segue la linea Patriciello: il rinnovamento si realizzacon vecchie cariatidi escludendo i giovani se vicini a Iorio
ISERNIA. Il Presidente Pasqua-
lino Piersimoni informa che la Ca-
mera di Commercio di Isernia,
nell’ambito delle azioni per la pro-
mozione del settore turistico e in
collaborazione con l’ IS.NA.R.T
propone, anche per l’annualità
2014, l’iniziativa Marchio di Qua-
lità “Ospitalità Italiana” destinata
alle strutture ricettive della provin-
cia di Isernia. Il progetto rivolto ad
hotel e ristoranti, intende certifi-
care le imprese premiando le
strutture che hanno scelto la qua-
lità come obiettivo da perseguire
ed valorizzare, attenendosi ai re-
quisiti di specifici disciplinari e sot-
toponendosi a valutazioni
condotte da personale esterno
alle strutture stesse. Il Presidente
sottolinea, inoltre, che il marchio
Ospitalità Italiana fornisce quindi
ai clienti una valutazione obiettiva
del livello di servizio offerto e rap-
presenta una garanzia sia per le
strutture ricettive che per i turisti:
visibilità, chiarezza di immagine,
garanzia di qualità, facilità di
scelta, condivisione del sistema di
valori tra chi offre e chi compra.
Le attività del progetto coinvolge-
ranno 5 aziende del settore ricet-
tivo (ristoranti ed hotel) per il
processo di certificazione e 10
aziende già certificate per il rin-
novo del marchio. Il bando di se-
lezione, le domande di adesione
(ed i relativi disciplinari) per le
aziende sono consultabili e scari-
cabili sul sito della Camera di
Commercio di Isernia www.cam-
comisernia.net e dovranno es-
sere inoltrate, entro il giorno 10
ottobre 2014, alla Camera di
Commercio di Isernia esclusiva-
mente tramite posta elettronica
pec all’indirizzo [email protected]
mail.camcom.it Il Presidente Pier-
simoni ritiene estremamente
importante la realizzazione di mi-
sure ed iniziative specifiche a sup-
porto delle imprese del settore
turistico in considerazione del
ruolo trainante che esse rivestono
nel tessuto economico provinciale.
POZZILLI. “Negli ultimi tempi il
mio recinto è stato più volte at-
taccato dai lupi. Il mio piccolo
gregge ne è uscito praticamente
decimato. Un paio di pecore e di-
versi agnelli sono finiti sbranati.
All’appello mancano anche al-
cune oche del campidoglio ed
altro pollame”. Questo lo sfogo di
un anziano di Pozzilli, pastore
per passione, proprietario di una
stalla recintata in località Olive-
tone, praticamente alle porte del
paese.
Che si tratti di lupi è confer-
mato da diversi testimoni. “Me lo
sono trovato di fronte all’improv-
viso, all’alba -riferisce un alleva-
tore 45enne-. Era un grosso ma-
schio tutt’altro che intimidito dalla
mia presenza. Quando ho ten-
tato di spaventarlo brandendo un
bastone, mi ha ringhiato contro.
Poi si è allontanato, ma senza
fretta, come per farmi capire che
non aveva paura di me”.
Considerando anche i recenti
episodi di località Pedicone,
dove in una serie di attacchi not-
turni un altro allevatore ha perso
numerosi capi tra pecore e
agnelli, davvero è il caso di dire
che Pozzilli stia diventando “terra
di lupi”!
ISERNIA. Massimo Calugi, Am-
ministratore della Missardi Spa in
Molise pronto a partire nell’ambito
del progetto “100% made in italy”.
Prosegue dunque a pieno ritmo
l’attività del gruppo di lavoro impe-
gnato, attraverso il protocollo d’in-
tesa illustrato nell’incontro del 29
agosto (100% Made in Italy – un
nuovo ciclo di sviluppo per il si-
stema moda Molise-Sannio), a fa-
vorire la creazione e lo sviluppo di
nuove iniziative imprenditoriali nel
settore moda capaci di rilanciare
un settore che, in Molise, ha assi-
curato negli anni crescita econo-
mica e occupazione.
La disponibilità offerte dalla so-
cietà Missardi spa, attraverso il
suo amministratore e fondatore
Massimo Calugi, rappresenta, in
questo contesto, una importante
opportunità di crescita per il set-
tore moda molisano in quanto pre-
figura una “presenza strutturata e
operativa” dell’azienda nella no-
stra regione incentrata sulla valo-
rizzazione del talento delle
maestranze “molisane” e della ma-
nifattura italiana (vedi progetto
100% made in italy), sempre più
richiesta nei mercati internazio-
nali.
Nei giorni scorsi è stato comple-
tato il lavoro, coordinato dal prof.
Fratocchi (Università degli Studi di
L’Aquila), di mappatura delle com-
petenze espresse dalle aziende
promotrici della rete “100% Made
in Italy”.
Nei prossimi giorni il Centro per
l’Impiego della Provincia di Isernia
avvierà una mappatura delle pro-
fessionalità dei lavoratori del set-
tore, formate attraverso la
straordinaria esperienza imprendi-
toriale della ITTIERRE spa, per
valorizzarle in seno alle nuove op-
portunità di sviluppo che, in questi
giorni, si vanno delineando nel si-
stema moda locale.
La prevista presenza a Isernia
dell’amministratore e fondatore
della soc. Missardi spa rappre-
senta, in questo contesto, un im-
portante segnale di attenzione che
rispecchia l’interesse dell’azienda
già espresso nell’incontro del 29
agosto. Nell’augurare un caloroso
benvenuto a Massimo Calugi, il
gruppo di “Collaborative Plan-
ning”, coordinato dal prof. Fratoc-
chi e dal dott. Santolini, ha
organizzato una serie di incontri
tesi a supportare il processo di va-
lutazione aziendale relativo all’au-
spicato “insediamento” produttivo.
Siamo sicuri che ciò rappresen-
terà un importante riferimento nel
percorso di rilancio del settore
moda in Molise.
11
12 settembre 2014Isernia
Moda, parte la Missardi
Alcuni allevatori hanno segnalatodiversi agnelli e pollame sbranati
Lupi alle porte di Pozzilli
ISERNIA. La piccola piantagione
era stata “avviata” in agro di Pesche, a
breve distanza dal territorio di Isernia.
A scoprirla sono stati i poliziotti dell’Uf-
ficio Prevenzione Generale e Soc-
corso Pubblico della Questura di
Isernia, coordinati dalla Dirigente
Maria Pia Sabelli, nell’ambito di speci-
fiche attività di controllo del territorio
mirate al contrasto dei reati in materia
di sostanze stupefacenti.
Tre le piantine di marijuana rinve-
nute e sottoposte a sequestro, una
delle quali alta un metro e dieci centi-
metri (le altre due settanta centimetri).
Sono in corso le dovute indagini al fine
di individuare gli autori del reato.
Sono stati i poliziotti di Isernia a scoprire l'area in agro di Pesche
Marijuana, scoperta piccola piantagione
L'amministratore delegato a Isernia per il progetto "100 percento made in Italy"
Bando di selezione per l’assegnazione alle migliori strutture ricettive della provincia
Marchio di qualità e ospitalità italiana
TERMOLI. Una nuova fetta di storia va via nel centro cit-tadino termolese. Nei giorni scorsi, infatti, ha chiuso il barMarconi, ponendo fine a uno dei tanti baluardi della movidacittadina.
Una serrata che in pochi si sarebbero immaginati so-prattutto perché la simpatia e la disponibilità di Paride, lostorico titolare, non davano a pensare a un qualcosa di taltipo che si stesse maturando.
Memoria quasi storica della movida termolese è Antonel-lina che appreso la notizia ha commentato: “Il Marconi, ilNottiSelvagge e il Micro bar sono stati i primi locali chehanno segnato, per certi versi, il cambio delle abitudini deitermolesi perché offrivano quel qualcosa che fino a quelmomento non esisteva. Dall’apertura h24 alla musica e alleserate d’intrattenimento per poi chiudere con i cocktail el’eleganza del bar in piazzetta. Insomma, con il Marconi vavia un pezzo di storia della movida Termolese”.
“Per me – aggiunge Antonellina – è un altro pezzo distoria che va via. Oggi, purtroppo, è diventato difficilissimoper i piccoli imprenditori portare avanti le attività tra tassee quant’altro che ha finito anche con lo strozzare la nostrainventiva”. Stesse “ferite” per Fabrizio Della Corte che af-ferma: “Apprendo questa notizia da voi e faccio fatica a
crederci: il Marconi è un’istituzione, un pezzo di storia diTermoli; ricordo d’estate quando questo bar riusciva ad es-sere il punto di ritrovo della “bella gente” della nostra città,simbolo della piazzetta con i suoi eleganti tavolini che si af-follava di tutti quei giovani che in inverno erano costrettifuori sede sia per lavoro che per studio. Ovviamente il miopensiero va a Paride che con la sua gentilezza e professio-nalità si è sempre distinto: questa è l’ennesima attività che
chiude a Termoli, l’ennesimo bar, ci perde Termoli, ci per-diamo tutti noi”.
È giovane, invece, Giuseppe. Ha appena 19 anni e ci con-fida subito che “non è che sia andato spesso lì” eppure sidice certo che, forte di quanto si dice in giro, “anche quelloè un pezzo di storia della nostra città e la sua chiusura èuna vera perdita, soprattutto perché è poco quello che sioffre ai giovani. Preciso però che io, forse perché appartengo
a una nuova generazione, frequento altri locali e sono por-tato a immaginare che la chiusura del Marconi più che diuna fine potrebbe segnare il momento dell’attuazione diun nuovo cambiamento della città. Oggi noi giovani chie-diamo altro”. Più equa Valentina che a fronte di bar chechiudono e una città che si svuota, si esprime evidenziandoche: “troppi locali chiudono, non ne possiamo ovviamente sa-pere il motivo anche perché ce ne sono di tanti. Eppure,passeggiare oggi per il corso è quasi desolante: che ne saràdi noi giovani? Dove potremmo andare? Le mie sono sem-plici domande che nascono dalle voci che ci sono in giro eraccontano di ulteriori chiusure nei prossimi mesi. Dove an-dremo noi giovani per una serata di divertimento o di unabevuta con amici se davvero ci tolgono tutto?”.
Chiude Arber che non ha dubbi: “a continuare di questopasso, il turismo non arriverà mai, i turisti scapperanno econ loro addio anche all’idea di una città che pensa ai gio-vani. Sono stato fuori per lavoro da alcuni mesi e, dettofrancamente, durante alcune settimane estive sono rientratoe visto meno persone, meno giovani in giro. Ora, non so sela colpa è della crisi, delle tasse o di chissà cosa, sta di fattoche se non si da una scossa, prima o poi andrà via anchela gente dalla città di Termoli”.
Palloncini? Persone che si salu-
tano calorosamente? Canzoni?
Bambini sorridenti?
Sono tutti particolari tipici di una
festa, eppure stiamo parlando del
primo giorno di scuola! Si è proprio
così alla Scuola Primaria “N.M.
Campolieti”, l’inizio dell’anno sco-
lastico è un momento di festa, in
cui bambini, maestre, genitori e
personale scolastico sono davvero
felici di rivedersi o incominciare.
All’ingresso della scuola genitori
e bambini hanno trovato la Coordi-
natrice Didattica Antonella Dirella
e il Direttore Generale Carmine De
Gregorio a dare loro il benvenuto.
In seguito scolari, maestre e geni-
tori si sono radunati in palestra per
la preghiera e la benedizione im-
partita dal parroco Don Claudio.
Poi, c’è stato il tradizionale mo-
mento dell’”Investitura”: i ragazzi di
quinta hanno consegnato ai più
piccoli della prima classe la divisa
della scuola, il caratteristico fou-
lard arancione con il logo della
Scuola. Successivamente la scola-
resca si è riversata in Corso Nazio-
nale, per andare a Piazza San
Antonio dove ogni bambino ha po-
tuto liberare in cielo un palloncino
con su scritto il proprio nome,
come a significare l’inizio di un
viaggio, per diventare grandi,
verso una bellezza tutta da sco-
prire e conoscere.
Insomma una parata di colori e
risate ha accompagnato i più pic-
coli all’inizio della loro nuova av-
ventura educativa e i più grandi a
riprendere il lavoro che era stato
lasciato a Giugno; un lavoro che,
oltre a curiosità, interesse e bel-
lezza, comporterà anche piccoli e
grandi sacrifici. A tale proposito ri-
portiamo un dialogo di oggi fra una
maestra e un bambino dopo la
festa iniziale.
Alunno: <<Maestra ho finito!>>
Insegnante: <<Ma non vedi che
hai scritto in maniera disordinata?
Dobbiamo cancellare per imparare
a scrivere meglio! >>
Alunno: <<Si, ma io sono
stanco.>>
Insegnante: <<A te piacciono le
cose brutte o belle?>>
Alunno: -Silenzio-
Insegnante: <<Secondo me ti
piacciono le cose belle, perché hai
degli occhi bellissimi. I tuoi occhi
possono guardare solo cose belle
e come hai scritto è disordinato,
quindi miglioriamo!>>
Così si riparte, seguendo qual-
cuno che ci fa amare e desiderare
le cose belle, che ci ricorda che la
vita è una festa perché non siamo
mai lasciati soli. Questo è il bello
della scuola Primaria Paritaria
Campolieti: vedere grandi e piccoli
che si sentono accolti e accompa-
gnati alle cose belle della vita.
Quando la scuola diventa questo
punto di incontro non resta che tor-
narci!
12
12 settembre 2014 Termoli
CAMPOMARINO. Si è concluso ieri l’iter amministrativo riguardante
una denuncia fatta nel mese di agosto al titolare di un circolo privato di
Campomarino, il ‘Circolo del corso’.
All’epoca, nel corso di specifici controlli di natura amministrativa pro-
grammati per verificare che le attività degli esercizi pubblici ubicati in
Termoli e Campomarino fosse conforme alle leggi vigenti, personale
della divisione polizia amministrativa e del commissariato di Termoli
aveva contestato al titolare di un circolo privato di Campomarino Lido
l’esercizio abusivo di pubblico esercizio.
Nella fattispecie, era stato accertato che la somministrazione di ali-
menti e di bevande non veniva riservata, come previsto, ai soli soci ma,
in aperta violazione di legge, era stata estesa a qualsiasi avventore per
cui, di fatto, dietro la facciata di una innocua associazione si svolgeva
un’attività di carattere imprenditoriale.
A seguito di tale contestazione, il sindaco di Campomarino emetteva
una ordinanza di cessazione dell’attività di pubblico esercizio svolta abu-
sivamente e di sospensione di due mesi della licenza di somministra-
zione di alimenti e bevande a favore dei soci.
TERMOLI. Un augurio spe-
ciale, ieri 11 settembre, è stato ri-
servato al vescovo diocesano,
monsignor Gianfranco De Luca
per i suoi 65 anni.
Qualche giorno fa ebbe a con-
dividere, attraverso il proprio pro-
filo facebook, il personalissimo
augurio per il quarantesimo di
sacerdozio cui si associano nove
anni di vescovado ed oggi è nuo-
vamente il tempo per fargli gli au-
guri che da Termolionline.it,
elargiamo con affetto e stima
“confidando in nuovo vigore e
benedizione per la sua azione
pastorale in terra diocesana di
Termoli-Larino” …
Ricordiamo che monsignor
Gianfranco De Luca è nato ad
Atri (Teramo), I’11 settembre
1949. Ha compiuto gli studi medi
nel Seminario vescovile di
Penne, quelli ginnasiali nel Semi-
nario diocesano di Teramo e
quelli liceali e teologtici nel Pon-
tificio Seminario Regionale S.
Pio X, a Chieti. Ha conseguito la
Licenza in Teologia presso la
Pontificia Università Latera-
nense; è stato ordinato sacer-
dote il 24 agosto 1974, nella
Concattedrale di Atri. Ha rico-
perto i seguenti uffici e ministeri:
Parroco di Tossicia (Teramo) dal
1974 al 1981; Cappellano delia
Casa circondariale di Teramo dal
1981 al 1983; dal 1982 al l 985
ha svolto il servizio pastorale
nelle Parrocchie di S. Giorgio di
Crognoleto e Macchia Vomano di
Crognoteto.
Dal 1985 è Parroco di S. Ni-
colò a Tordino.
Già Responsabile del Centro
diocesano per I’Evangelizza-
zione e la Catechesi e responsa-
bile della Pastorale Giovanile,
monsignor De Luca è stato mem-
bro del Consiglio Presbiterale
diocesano e Consultore dioce-
sano; Vicario foraneo e Canonico
della Concattedrate di Atri.
Ha insegnaro Teologia Fonda-
mentale nell’istituto di Scienze
Religiose di Teramo. E’ stato
eletto Vescovo di Termoli-Larino
il 21 Aprile 2006: ha ricevuto l’Or-
dinazione episcopale il 23 Giu-
gno 2006. Attualmente è vescovo
delegato Regione Ecclesiastica
per l’Ecumenismo, il Clero e la
Vita Consacrata.
Un altro pezzo di storia che va via
Gli auguri al vescovo De LucaChiuso il Circolo del Corso
E’ iniziato l’anno alla scuola primaria paritaria “n.m. campolieti”: palloncini, abbracci…, ma non solo”
La chiusura del 'Marconi' segna un altro punto negativo per il centro
A Campomarino chiuso l'iter amministrativo da parte della Polizia
TERMOLI. Continua inces-
sante l’attività straordinaria di
controllo del territorio svolta
dalla Polizia di Stato nel capo-
luogo e nei comuni dell’hinter-
land.
Nel corso dei servizi, effettuati
con l’impiego sul territorio di nu-
merose pattuglie della Questura,
personale della Squadra Mobile
ha proceduto all’arresto di un la-
titante, G.G. di anni 48, attiva-
mente ricercato dovendo espiare
una pena residua di un anno,
dieci mesi e undici giorni di re-
clusione.
L’uomo, condannato per vio-
lenza sessuale aggravata con
perdita perpetua della potestà
genitoriale e interdizione per cin-
que anni dai pubblici uffici, si era
rifugiato in Inghilterra, ma il suo
ritorno in città non era sfuggito
agli investigatori che, postisi im-
mediatamente sulle sue tracce
con mirati servizi di indagine e di
appostamento, nella serata di
ieri riuscivano a localizzarlo e a
trarlo in arresto.
Nella stessa giornata di ieri, si
concludeva l’iter amministrativo
riguardante una denuncia fatta
nel mese di agosto al titolare di
un circolo privato sito in Campo-
marino.
All’epoca, nel corso di specifici
controlli di natura amministrativa
programmati per verificare che le
attività degli esercizi pubblici ubi-
cati in Termoli e Campomarino
fosse conforme alle leggi vigenti,
personale della Divisione Polizia
Amministrativa e del Commissa-
riato di Termoli aveva contestato
al titolare di un circolo privato di
Campomarino Lido l’esercizio
abusivo di pubblico esercizio.
Nella fattispecie, era stato ac-
certato che la somministrazione
di alimenti e di bevande non ve-
niva riservata, come previsto, ai
soli soci ma, in aperta violazione
di legge, era stata estesa a qual-
siasi avventore per cui, di fatto,
dietro la facciata di una innocua
associazione si svolgeva un’atti-
vità di carattere imprenditoriale.
A seguito di tale contestazione,
il Sindaco di Campomarino
emetteva una ordinanza di ces-
sazione dell’attività di pubblico
esercizio svolta abusivamente e
di sospensione di due mesi della
licenza di somministrazione di
alimenti e bevande a favore dei
soci.
TERMOLI. Nella giornata di ieri è stato fi-
nalmente firmato anche dal Ministero del-
l'Economia e delle Finanze il decreto
interministeriale che recepisce i contenuti
dell'accordo Cigs (cassa d integrazione in de-
roga) siglato lo scorso 3 luglio al Ministero del
Lavoro e che di fatto sblocca i pagamenti ar-
retrati relativi al 2013. Secondo i termini del-
l'accordo, i 30 milioni stanziati con la Legge di
Stabilità 2014 (Legge 27 dicembre 2013, n.
147, art. 1, comma 184) serviranno priorita-
riamente a coprire il fabbisogno delle istanze
relative allo scorso anno, e non ancora liqui-
date, rimandando poi al 2015 il pagamento di
quelle riferite all'annualità in corso (segnata-
mente fermo biologico 2014, ma non solo
quello). Il termine per presentare le istanze
riferite al 2014 è fissato al 26 gennaio 2015
ed entro marzo 2015 l’INPS dovrà provve-
dere al monitoraggio ed alla quantificazione
delle previsione di spesa necessaria per ef-
fettuare i pagamenti di competenza 2014.
Quanto al pagamento degli arretrati 2013
(tema che ha contributo ad alimentare nume-
rose tensioni e polemiche nelle varie marine-
rie), la "palla" passa ora all’INPS che dovrà
concretamente provvedere al pagamento di-
retto degli assegni di integrazione del reddito
in favore dei pescatori aventi diritto. Dome-
nico Guidotti di Federcoopesca Molise di-
chiara“ Ora attendiamo nelle prossime ore
istruzioni operative da parte della Direzione
Centrale dell’INPS di Campobasso che deve
procedere alle tanto attese liquidazioni, i ma-
rittimi sono in attesa di questi pagamenti da
un anno.
TERMOLI. Grande la preoccupa-
zione da parte delle organizzazioni
sindacali per la procedura di mobilità
alla Gtm. Ma quali sono i numeri della
vertenza, li abbiamo attinti proprio
dalle parti sociali. “La Gtm fino al 19
maggio 2013 aveva una percorrenza
complessiva pari a km 804 mila, per-
cependo un contributo mensile pub-
blico pari a euro 293.738,23. Dopo
quella data si è passati a una percor-
renza complessiva di km 643.200 con
un contributo di 236.644 euro su-
bendo in taglio chilometrico annui pari
a km 160.800 con una diminuzione di
trasferimenti pubblici pari a euro
34.409,14 mensile; adesso la regione
Molise con la delibera numero
387/2014 ha ridotto ulteriormente il
contributo al comune di Termoli per lo
svolgimento del servizio Tpu del 45%.
Qualcuno mi dica come non dob-
biamo essere preoccupati”.
TERMOLI. Avrebbero avuto
luogo durante l’estate lavori edili-
impiantistici allo stabile “ex Cara-
velle” sito al lungomare Nord e
così, dopo la segnalazione perve-
nuta lo scorso 11 giugno e a se-
guito di un sopralluogo svolto il 3
luglio dal personale dell’Ufficio Tec-
nico Comunale, unitamente ad al-
cuni uomini della Polizia
Municipale, presso la suddetta co-
struzione, si è evidenziata l’irrego-
larità delle stesse scalinate che
non sarebbero mai state autoriz-
zate e così, dovranno essere de-
molite entro novanta giorni.
In poche settimane, quindi, si fa
luce su una faccenda ben definita
che è andata risolvendosi in tempi
stretti grazie all’azione tempestiva
degli uomini impegnati alla tutela e
al rispetto delle regole.
1312 settembre 2014Termoli
Sul lungomare scalenon autorizzate
Arrestato un latitante
Pesca, sbloccati i pagamenti
“Trasporti, siamo preoccupati”I sindacato sul piede di guerra per i tagli della Regione alle corse autobus cittadine
Dopo il sopralluogo dei Vigili, potrebbe
partire la demolizione del manufatto
Servizi straordinari di controllo del territorio e di ordine e sicurezza pubblica
TERMOLI. Non si placa la battaglia dell’associazione ‘La Giusta scuola’ per i lavori in
corso alla scuola d’infanzia (ma c’è chi dice anche il Nido) di via Volturno. “Se la situa-
zione alla scuola dell’infanzia di via Volturno non cambia si protrae coi lavori in corso
e i bimbi in mezzo alla polvere io riporterò mia figlia a casa. E’ un’indecenza far andare
i piccoli in mezzo a un cantiere”. Non usa mezzi termini una delle mamme che ieri ha
accompagnato per la prima volta sua figlia di 3 anni all’asilo. “Siamo in diverse a voler
protestare recandoci dal sindaco”. Insomma, il primo giorno nella struttura di contrada
Porticone è stato tutt’altro che memorabile. Quanto denunciato alla vigilia dalle pasio-
narie de ‘La Giusta scuola’ Susy Mariani e Deborah Tridente è stato in effetto un segno
premonitore di quanto potesse accadere e non a caso, dopo la denuncia pubblica sullo
stato ancora di avanzamento dei lavori di manutenzione ieri mattina alle 11.30 si sono
presentato ufficiali d’igiene dell’Asrem che hanno ispezionato i locali adibiti ad aule.
“Noi chiediamo solo che non si lavori con i bambini presenti nell’asilo – ha ribadito la
Mariani – li eseguissero nel pomeriggio e piuttosto si organizzassero alla svelta, perché
non è possibile arrecare simili disagi alle famiglie e agli operatori a scuola iniziata”. Una
situazione indecorosa che ha catturato l’attenzione anche della promotrice dell’asso-
ciazione ‘Termoli… per i bambini’ Simona Barone, che utilizzando l’ormai frequentatis-
simo profilo Facebook ha denunciato con foto significative lo stato di degrado delle
strutture di via Volturno.
Scuola di via Volturno,è polemicaNon si placa la battaglia dell'associazione
'La Giusta Scuola' sui lavori
Firmato il decreto ministeriale sulla Cassa in deroga
Il 14 settembre 2014, a Campo-
chiaro, si disputerà la prima edizione
del Trail del Matese, gara inserita nel
circuito nazionale Parks Trail 2014; a
pochi giorni dalla data fatidica, dav-
vero tante sono le adesioni e le pre-
scrizioni pervenute, soprattutto da
fuori regione, per partecipare a questo
evento capace di catalizzare atten-
zioni e curiosità anche al di fuori del
momento prettamente agonistico. In-
fatti, sarà una giornata buona per cor-
rere, con società e atleti provenienti
da Abruzzo, Campania, Lazio, Puglia,
Lombardia, Molise, ecc., ma anche
per scoprire le meraviglie del territorio
molisano e, in particolar modo, del-
l’Oasi WWF di Guardiaregia e Cam-
pochiaro, dove la gara avrà luogo. Per
l’occasione, oltre alla gara, vi sarà la
possibilità per i familiari degli atleti,
per gli amici o anche per i semplici ap-
passionati, di fare un bel trekking nella
zona della riserva naturale, o anche
una passeggiata alla scoperta della
storia del piccolo borgo di Campo-
chiaro, in compagnia di una guida, per
giungere poi alle rovine del Tempio di
Ercole Quirino.
Insomma, quella che l’ASD Movi-
Menti sta organizzando fin nei minimi
dettagli in queste battute finali, si pro-
spetta come una giornata di autentico
SPIRITO TRAIL con l’immancabile,
abbondante e amichevole ristoro fi-
nale. Anche le previsioni meteo, al
momento sostanzialmente positive,
sembrano fare il tifo per la riuscita di
questo primo trail tutto molisano Il
Trail del Matese avrà come testimo-
nial d’eccezione e “apripista” per il
giorno della gara Andrea Lalli, atleta
azzurro specialista del mezzofondo e
del fondo, laureatosi nel 2012 cam-
pione europeo di corsa campestre,
originario proprio di Campochiaro. Lo
sponsor tecnico del Trail del Matese è
INOV-8 (www.inov-8.com), mentre i
principali sponsor per l’organizza-
zione dell’evento sono: Pasta La Mo-
lisana, Centro Tartufi Molise,
Biscottificio Cianciullo, Acqua Molisia,
Carni del Matese e Spighe Molisane.
La gara ha il patrocinio e il sostegno
del comune di Campochiaro e dell’As-
sessorato allo Sport della Regione
Molise. Il Trail del Matese aspetta ap-
passionati, sportivi e amanti della na-
tura, il 14 settembre a Campochiaro.
Per ulteriori informazioni e per le iscri-
zioni per la gara del Trail del Matese,
si può consultare il sito web dell’asso-
ciazione all’indirizzo: www.movimen-
tioutdoor.it o i profili ufficiali della
società sui social network Facebook,
Google+ e Twitter.
La crisi è un moltiplicatore alla di-
soccupazione giovanile, in 6 anni in-
fatti è raddoppiata. Nel 2007 il tasso
era al 20,3%, livello minimo rag-
giunto dal 1990, nel 2013 è arrivato
al 40%. Altro dato allarmante è che
onn è mai stata così alta la disoccu-
pazione giovanile. A giugno ha toc-
cato il 43,7%, secondo i dati
provvisori dell’Istat, il livello più alto
raggiunto dall’inizio delle serie stori-
che nel 1977. I ragazzi tra i 15 e i 24
anni sembrano rimanere sempre più
indietro in un mercato del lavoro che,
secondo l’istituto di statistica, ”ha re-
gistrato i primi segnali di migliora-
mento”.
E in Molise? La condizione dei gio-
vani nella nostra Regione è diventata
drammatica, dopo 6 anni dall’inizio
della più grave crisi economica dal
dopoguerra, un giovane su due non
lavora. Secondo i dati dell’Ufficio
Studi “M.Ciancaglini” della CISL
Abruzzo Molise il tasso di disoccupa-
zione dei giovani tra i 14-29 anni, è
arrivato al 43,8%, più del doppio ri-
spetto al 2008, quando era pari al
21,6%. In Molise più di 13 mila gio-
vani non studiano, non lavorano e
non sono nemmeno impegnati in un
percorso di formazione professio-
nale.
“Siamo una comunità di giovani di-
soccupati e precari che vedono la
Regione Molise collassare sotto la
ruspa devastatrice di una logica
clientelare”, questo lo slogan con cui
si presenta la Comunità su Face-
book abbiamo incontrato uno dei
due ideatori del gruppo Roberto Co-
lella per farci spiegare le motivazioni
di questa “protesta”.
Roberto la nascita di questa “Co-
munità” è una provocazione? C’è un
obiettivo di fondo?
L’obiettivo è quello di unire le forze
e vedere quanti ne siamo per poter
scendere in piazza e presentare le
istanze del mondo giovanile ovvia-
mente fornendo anche dei modelli
prospettivi futuri e propostitivi visto
che non basta contestare. Al di là dei
meriti o demeriti di una classe poli-
tica ogni giovane molisano deve fare
qualcosa per la sua terra ma è pur
vero che non possiamo rimanere
muti o inermi di fronte al collasso di
questa regione dove la disoccupa-
zione giovanile è alle stelle e dove
prevale la logica clientelare su quella
meritocratica.L’intento della comu-
nità ovviamente non è quello di sbef-
feggiare chi si trova senza lavoro o
in una condizione precaria piuttosto
quello di creare una rete affinché si
possa uscire allo scoperto per resti-
tuire dignità e futuro ai giovani di
questa Regione. La comunità è
aperta anche a coloro che sono oc-
cupati perché questa deve essere
una battaglia di tutti. In questa pic-
cola Regione ognuno ha diritto di la-
vorare.
Quanti iscritti fino ad oggi? E da
questa comunità virtuale cosa cre-
dete che possa venir fuori?
Abbiamo raccolto in due giorni
quasi 350 adesioni e speriamo di
crescere sempre più. A breve orga-
nizzeremo un incontro con vari gio-
vani e il mondo associazionistico.
Gli ideatori di questa
Comunità:Roberto Colella (SEL) e
Davide Vitiello (PD), due giovani mi-
litanti in politica, volete mandare un
messaggio anche al Governo regio-
nale?
Un messaggio alla politica regio-
nale che dope l’impasse iniziale si
sperava potesse affrontare le di-
verse problematiche che da tempo
condizionano questa Regione tanto
da arrivare a rivalutarne l’autonomia
regionale.
Credo che bisogna tornare a fare
politica dal basso, parlando con i cit-
tadini e soprattutto tornando al vero
modello partitico quello fondato sul-
l’ideale e non sull’interesse econo-
mico. Ormai le diverse elezioni non
ultime le comunali a Campobasso
hanno dimostrato che i partiti ser-
vono come strumento al politico solo
per fini personali elettivi e non per il
bene comune. C’ sicuramente una
forte crisi politica e il razionalismo
economico tende a dividere e non a
unificare, tende a premiare soltanto
alcuni provilegiati nell’interesse pri-
vatistico vedi Sanità o altro.
La crisi del lavoro è estesa a tutto
il paese, in Molise quali prospettive
future intravedete, o ancora avete
delle proposte?
Abbiamo diverse proposte che ti-
reremo fuori nelle giuste occasioni e
sedi opportune. Di sicuro per il Mo-
lise prevediamo diverse cooperative
di giovani, un vero sviluppo del set-
tore turistico e culturale e una equa
distribuzione dei finanziamente che
non avvantaggino i soliti raccoman-
dati.
Ti assicuro abbiamo tante propo-
ste e alcune le abbiamo già fatte pre-
senti all’assessore di turno che
ovviamente ancora non ci dà rispo-
sta. Non si combatte la crisi con gli
stessi strumenti che l’hanno causata!
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12 settembre 2014Opinioni
La domanda che molti di noi molisani si sonospesso sentiti rivolgere è “da dove vieni?”Per molti il Molise è la regione che non esiste, una neverland ita-
liana che molti non riescono nemmeno a localizzare geograficamente.
Tra la Puglia e l’Abruzzo, di fronte alle Tremiti, a due ore da Roma.
Negli anni abbiamo inventato e creato mille risposte alternative che
potessero togliere dall’imbarazzo chiunque prova a localizzare la no-
stra regione. I teatri sanniti e romani, le cattedrali, i boschi, le monta-
gne, i “tratturi” e le tradizioni molisane sono sconosciuti a quasi tutti,
salvo poi, quando qualcuno arriva sul territorio, scoprire la nostra ca-
pacità di accoglienza, la bellezza, la ricchezza, il piacere di ricevere.
Per far scoprire la nostra terra parte oggi - venerdì 12 settembre -
un blogtour organizzato – e completamente autofinanziato da due ra-
gazzi molisani - che per tre giorni porterà nella nostra regione alcuni
dei più importanti blogger italiani.
Termoli, Pietrabbondante, Santa Maria di Canneto, Agnone, Castel
San Vincenzo e Altilia sono alcune delle tappe del tour che si avvale
anche della preziosa collaborazione di strutture di accoglienza moli-
sane che, volontariamente ed entusiasticamente hanno risposto alla
nostra richiesta facendo così esplodere in Molise una contagiosa vo-
glia di fare.
“MOLISE. La Regione che non esiste blogtour” è un progetto creato
e finanziato da Bertrando Di Renzo, Superficie8 e Nicola di Lalla, am-
ministratore del sito www.moli.se.
Domenica il Trail del Matese a Campochiaro
Disoccupati e inoccupatimolisani, un sito Facebook
Molise dove?