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L'Oscar del giorno lo

assegniamo a Livia

Bonetti. Ha firmato

l'articolo uscito ieri

sulla nostra testata in

merito all'incarico

dato dalla Regione a

Lucia Murgolo, di

Foggia, per 80mila

euro nel Nucleo di valutazione. La coraggiosa col-

lega ha portato all'attenzione dei lettori la storia. E

i lettori ne hanno tratto le dovute risultanze tanto

da fare uscire dal silenzio, nei nostri confronti, il

governatore Frattura.

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.1919119Fax: 0874.49441E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected]

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Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero

ANNO X - N° 184 - VENERDÌ 12 SETTEMBRE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

L’Oscar del giorno

a Livia Bonetti

di Giovanna Ruggiero

“Una notizia come quella contenuta nella delibera di Giunta regionale numero 273 del 30 giugno 2014,

in qualunque altra parte del mondo che non sia il Molise, avrebbe provocato un dibattito politico di

portata immane. Avrebbe comportato l’assalto dei giornalisti di qualunque testata (quantomeno locale)

a Palazzo Moffa per chiedere spiegazioni al presidente della Giunta regionale, e agenzie di stampa quali ad

esempio l’Ansa avrebbero (a denti stretti) scritto due righe. In Molise non funziona così. Frattura assume

l’ex segretaria di un giudice del Tar Molise. Il Tar Molise è l’organo che nel 2011 ha annullato le regionali

dando grande gioia a Frattura. La neo assunta porta con sé una condanna del tribunale di Foggia per ap-

propriazione indebita per fatti attinenti al Comune dove il magistrato del Tar ricopriva la carica di sindaco

e lei di segretaria particolare, ed in più è stata raggiunta da un avviso di garanzia a gennaio 2014 riguardante

il fallimento di una società municipalizzata sempre di Foggia. Noi siamo garantisti perciò nessuno è col-

pevole fino a sentenza definitiva, mica come la ratio del decreto Severino che espelle dalle istituzioni gli

eletti condannati in primo grado o come il centrosinistra che chiede le dimissioni di un presidente o as-

sessore (se di colore opposto) perché indagati o condannati in primo grado? In ogni caso, con questo cur-

riculum l’avvocatessa viene assunta da Frattura, Petraroia, Scarabeo e Facciolla (assente Nagni) pagandola

80mila euro all’anno, soldi dei molisani. La politica tace, gli organi di stampa fingono di non leggere e di

non essere a conoscenza, le televisioni sono occupate con il primo giorno di scuola (viva Dio), lo sciopero

degli autobus, le feste paesane. In fondo cosa importa ai molisani sapere, conoscere cosa approva il governo

regionale, a chi vengono dati i loro soldi mentre i loro figli emigrano per trovare un buco di lavoro ad un

prezzo di gran lunga inferiore rispetto alle 80mila euro?”.

CONTINUA A PAGINA 2

Nunzia Lattanzio: la delibera è inopportuna e vergognosaLa Regione assume l'ex segretaria di un giudice al Tar Molise con 80mila euro all'anno

Il Tapiro del giorno lo

diamo all'ufficio

stampa di Frattura.

Dopo mesi è arrivato

il primo comunicato

istituzionale alla no-

stra redazione. Di-

ciamo, era ora anche

perchè si tratta di

un'attività istituzionale. Al pari sollecitiamo lo

stesso ufficio a inserire la nostra testata nella

rassegna stampa quotidiana dove, altrettanto da

mesi, non figura. Più volte abbiamo sollecitato lo

stesso ufficio a muoversi in tal senso. Era ora.

Il Tapiro del giorno

all’ufficio stampa di Frattura

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Noi molisani viaggiamo con molti mesi, se non anni,

di ritardo rispetto alla storia. Il 2013 è passato; siamo

alle soglie del 2015; ma solo da qualche settimana la

giunta regionale ha trasmesso al consiglio le proposte

per l’utilizzo dei fondi strutturali europei 2014-2020 (

plurifondo Fse-Fesr e Por Psr ).

Stando alla procedura, spetta alle commissioni con-

siliari al Bilancio, alla Programmazione, al Lavoro e

alle Attività Produttive organizzare il confronto con le

parti sociali e le associazioni di categoria. Dopo di che,

sarà il consiglio regionale a deliberare in via definitiva

la prossima programmazione settennale.

E dovrebbe essere futuro. Ma (purtroppo) c’è un

passato da completare, da chiudere. Viaggiamo con

mesi ed anni di ritardo, lo abbiamo appena detto.

L’esecutivo di Palazzo Vitale pare abbia sollecitato

le strutture regionali a raccoglier finanche le briciole

degli stanziamenti relativi alla precedente programma-

zione 2007/2013.

Vuole rendersi conto quanto è stato speso e quanto

c’è ancora da spendere dei vari Fondi europei ( Fesr,

Fas, Fse e via dicendo), nonché quale la percentuale

di spesa del progetto Garanzia giovani (una fregatura

per i giovani e un sollazzo per i gestori della Forma-

zione professionale - ndr), i Piani integrativi, il Welfare

to Work, eccetera, per meglio portarli a termine e, se

necessario, per la parte che rimane, rimodularli.

Ricognizione e riprogrammazione che testimo-

niano l’assurdità di una regione al bocchettone della

bombola d’ossigeno che si prende il lusso di traccheg-

giare sulle spese d’investimento.

La ricognizione e la rimodulazione delle risorse rela-

tive ai finanziamenti europei e nazionali 2007/2013

(circa 34 milioni di euro) porterà via del tempo, proba-

bilmente rimetterà in moto gli inverati meccanismi d’in-

terdizione tra gli assessorati, rinfocolerà le polemiche

tra i partiti e gli accaparramenti dei fondi tra i big, col

rischio, frattanto, di distorcere e di frammezzare le at-

tività per la programmazione al 2020.

Crediamo starà qui il punto di divaricazione tra il

passato e il futuro del Molise e, soprattutto, della

classe politica: la nuova dalla vecchia nel guadagnare

tempo e non nel perderlo.

Cosa possibile se di pari passo, senza ulteriori in-

dugi, verrà dato un colpo di maglio alla ragnatela bu-

rocratica che avvolge gli enti e le istituzioni locali.

Rompere gli schemi abituali dei perditempo, dei trac-

cheggiatori di professione, degli azzeccagarbugli che

infestano gli apparati pubblici e li rendono una perdu-

rante vacca da mungere.

Per far ciò sarà necessario rivoluzionare la Pubblica

amministrazione (Pa), inchiodarla alle proprie respon-

sabilità e se sbaglia, che paghi. Rompere, ossia, il

patto surrettizio del clientelismo e del favoritismo che

lega la Pa al potere politico. Riformare innanzitutto la

Regione: le strutture interne, gli uffici, il metodo di la-

voro, incentivando il senso di appartenenza, la co-

scienza di essere al servizio della collettività e non un

potere. Ridurre all’essenziale i passaggi delle scar-

toffie, le verifiche, i controlli, i timbri, i visti, i pareri.

Snellire, velocizzare.

Finora l’amministrazione regionale ha solo esternato

la volontà di riformare. Quando ha tentato di modifi-

care l’esistente, mettendo mano ai servizi e agli uffici

regionali, ha dimostrato di non avere la determina-

zione necessaria né le professionalità giuste per rea-

lizzarlo (del tutto inconsistente l’opera del direttore

generale Di Mirco). In ballo sono cento e passa milioni

di euro del plurifondo 2014/2020 e come renderli effi-

caci alla ripresa economica e all’incremento dell’occu-

pazione.

La lezione che viene dal come, e con che tempi,

sono statati spesi i fondi del settennato 2007/2013 do-

vrebbe indurre i regionali al governo a cambiare regi-

stro. Soprattutto ad essere più responsabili, più

concreti, più lucidi e più coerenti con se stessi e con

ciò che rappresentano: la classe dirigente del Molise

del Terzo millennio. Nella peggiore condizione di crisi.

Dardo

212 settembre 2014

Molise: regione al bocchettone della bombola d’ossigeno che si prende il lusso di traccheggiare sulle spese d’investimento

TAagliolto

Viaggiamo con mesi e anni di ritardo sulla storiaLa gestione dei fondi europei 2007/2013 e la

programmazione dei fondi 2014/2020 dimostrano

la scarsa capacità a spendere e a investire

di Giovanni Venuto

Ogni bilancio di qualsiasi at-

tività, economica, politica, tec-

nica etc. va sempre verificato

e controllato ogni mese, come

un buon e saggio padre o

madre di famiglia.

Comunque alla fine del

12esimo mese vanno presen-

tati i risultati veri (cioè i fatti e

non le chiacchiere o peggio le

falsità).

Ai Molisani in passato è pia-

ciuto aspettare tanto e sem-

pre, beh! ora non c'è più

tempo, perché se continuano

a soffrire Tutti quelli che

hanno perso il posto di Lavoro

e tutti i loro familiari, mentre

chi dirige la Regione incassa

fior di quattrini pubblici, e

siede all'ultimo posto di tutte

le regioni italiane, forse invece

che sposare il ballo del

bla,bla,bla, dovrebbe imme-

diatamente fare i fatti (quelli

veri per il popolo), altrimenti la

pazienza storica dei Molisani

potrebbe finire non si sa come

e quando?.......e certamente

non tra 3 anni.P.S.

24 Aziende sono pronte ad

entrare nel più importante

Mercato mondiale, ma ancora

si blatera che si è occupati in

impegni improrogabili, ed i

vice ed i delegati che esistono

a fare???

L'intervento.

Ma nessuno controlla la Regione?

SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

Sulla scelta della giunta targata Pd, di assumere la donna al nucleo di valu-

tazione, che coadiuva l’assessorato alla Programmazione retto da Frattura go-

vernatore, si esprime il consigliere regionale (eletta nel centrosinistra Udeur

e critica con la maggioranza). Nunzia Lattanzio commenta su facebook l’ar-

ticolo virgolettato sopra, cercando di rispondere ai cittadini imbufaliti. Non

evidenzia il problema che il giudice lavora nello stesso tribunale che dovrebbe

valutare gli atti del nucleo di valutazione in caso questi vengano impugnati. La

dottoressa Lattanzio, dopo aver appreso la notizia dagli organi di stampa nel

giorno del Consiglio regionale, non ha proferito parola in aula.

Si è adeguata al resto dei 19 colleghi. Poi, sul social network, afferma: “ Ho

predisposto, insieme ad altri Colleghi, la richiesta di notizie e di accesso, ai

sensi dell'art. 103 del R.I. del Consiglio regionale, ho anche invitato il Presi-

dente, in autotutela, a revocare l'incarico assegnato alla Dott.ssa in questione.

Prima le carte, a seguire il resto. Sono abituata a procedere in questo modo

– ed ancora - Nessuna forma di prudenza, semplice ricerca della verità in-

confutabile. La delibera è inopportuna e vergognosa, m'interessa approfondire

e conoscere i criteri di valutazione oggettivi che hanno indotto l'Esecutivo re-

gionale a preferire la professionista pugliese ai candidati molisani”. Andrebbe

tutto bene se non fosse per qualche piccolo dettaglio. I consiglieri regionali

dovrebbero conoscere le delibere meglio dei giornalisti o di qualsiasi altro cit-

tadini. La giunta regionale ha approvato la delibera lo scorso 30 giugno.

Quindi, a conti fatti, sono passati più di due mesi e non pare che qualcuno

abbia avuto il tempo di chiedere in aula o di scrivere mozioni o interrogazioni

su come mai una professionista pugliese era migliore di una molisana.

Eppure sulla delibera, pur non comparendo accanto al nome di Lucia Mur-

golo la dicitura “ex segretaria del giudice del Tar Molise” appare in ogni caso

la provenienza della professionista.

Archiviato questo, che sembra quasi un tentativo di sviare l’attenzione dal

fulcro del problema (che non è la provenienza della professionista), c’è un

aspetto che non è chiaro. Il consigliere Lattanzio annuncia di aver fatto ri-

chiesta di accesso agli atti e di aver invitato il governatore Frattura a revocare

in autotutela l’incarico. Sulle colonne della Gazzetta la notizia è stata data

perché trapelata come indiscrezione. Quando lo ha fatto? Dove lo ha fatto?

Mentre sorseggiavano un caffè al bar? Sarà che sono all’antica, sarà che a dif-

ferenza dei 20 rappresentanti eletti non guadagno 8mila euro al mese, sarà

che sono cresciuta accanto a personaggi politici che hanno tentato di spie-

garmi cosa vuol dire fare politica, sarà… ma ho come la sensazione che i no-

stri eletti vogliano lavarsi i panni sporchi in famiglia. Perché, in qualsiasi società

che si definisce democratica, le parole scritte dal consigliere Lattanzio su fa-

cebook si sarebbero dovute pronunciare in aula, lasciando così una traccia in-

delebile della propria posizione (sulle scelte della giunta) in atti ufficiali quale

è il resoconto del Consiglio regionale.

Si chiama dibattito politico. Serve ad affrontare argomenti contenuti in atti

pubblici come la delibera 273 che la stessa definisce “inopportuna e vergo-

gnosa”, serve ad adoperarsi per fare chiarezza su un atto del potere esecutivo

(la giunta) che il potere legislativo (di cui la Lattanzio fa parte) deve control-

lare. E la legge stabilisce anche con quali strumenti questo controllo avviene.

Ma a quanto pare gli eletti molisani ritengono che sia di maggiore utilità so-

ciale affrontare il dibattito pubblico sull’orso marsicano o sul canlendario ve-

natorio e di relegare a scambi di opinione privati l’assunzione al nucleo di

valutazione (per 80mila euro che sono soldi dei cittadini) una professionista

impelagata in vicende giudiziarie e per di più fortemente legata ad un magi-

strato del tribunale amministrativo.

Parlare fuori dall’aula è facile. La stoffa di un politico la si riconosce, in pri-

mis, dal suo atteggiamento in aula, dagli atti presentati e dai discorsi pronun-

ciati nelle sedi istituzionali. Perché la definizione di “vergognosa e

inopportuna” è rimasta privata e personale.

A lei che fa politica l’onere e l’onore di valutare in privato gli atti della mag-

gioranza e il silenzio pubblico dei componenti della istituzione Regione, di

cui anche lei è parte integrante, e che viene così descritta dai cittadini del po-

polo sovrano: “ Leggete questo articolo, alla faccia degli intrallazzi del politico

IORIO. Questa è associazione a delinquere. A proposito farebbe bene a leg-

gerlo chi ha votato questi mascalzoni” oppure: “Dovevano portare onestà?”

ed ancora: “In Sicilia ha un nome....in Calabria un altro...... In Campania un

altro e in Puglia un altro. E in Molise come la chiamiamo questa specie di

"mafia" ???”. Ma tant'è. Ci accontentiamo di questo segnale di coraggio da

parte dell'esponente consiliare della Regione Molise che apre uno spiraglio

su eventuali atti in Consiglio.

Nunzia Lattanzio: la delibera è inopportunae vergognosa

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CAMPOBASSO. A scuotere il governatore che de-

cide di replicare ad un articolo della Gazzetta del Mo-

lise (l’unica volta in cui si è esposto è stato quando

la Gazzetta ha pubblicato la notizia che il governa-

tore era indagato) sarà stato il popolo molisano.

Paolo di Laura Frattura, forse, è stato avver-

tito dal suo staff delle reazioni popolari.

L’argomento è il contenuto della delibera nu-

mero 273 approvata dalla Giunta regionale

(con Petraroia, Scarabeo e Facciolla – Nagni

era assente) lo scorso 30 giugno 2014. In pra-

tica l’esecutivo Pd, ha assunto alla Regione

Molise, in particolare al nucleo di valutazione,

per la cifra di 80mila euro annui, l’avvocatessa di

Foggia Lucia Murgolo già segretaria particolare del-

l’ex sindaco di Foggia, il piddino Orazio Ciliberti.

Lo stesso dottor Ciliberti che è giudice del Tar Molise.

Lo stesso Tar Molise che ha annullato le elezioni re-

gionali del 2011 accogliendo il ricorso dei cittadini

elettori tra cui il capo di gabinetto del governatore

(prima firmataria) nonché già socia degli affari

energetici di Frattura, e di un altro giovane as-

sunto oggi presso la segretaria particolare del

governatore che è anche parente del cognato

di Frattura (il consigliere regionale Nico Iof-

fredi marito del capo di gabinetto del que-

store di Campobasso – ossia marito della

sorella di Frattura), giovane che è stato no-

minato anche amministratore della società

Le Torri srl, ossia la società immobiliare

del governatore.

L’assunzione della segretaria del giu-

dice del Tar Molise è avvenuta dopo

un’attenta valutazione per l’idoneità

da parte di una commissione presie-

duta dal dottor Scoca e composta da

Angelo Fratangelo (amico di Ruta

che si è spostato dalla Provincia di

Campobasso alla Regione Molise

qualche mese fa), Claudia Angiolini,

Carmela Pasqualone in qualità di

segretario.

Lo stesso Scoca e Ciliberti

sono professionisti che

hanno collaborato in-

sieme, come (tanto

per fare un esempio) nel 2012 quando a Lucera andò

in scena “ IL DIRITTO AMMINISTRATIVO NELLA

PROSPETTIVA DI UN RIPENSAMENTO EPISTE-

MOLOGICO DEI SAPERI GIURIDICI” a cui parteci-

parono lo stesso Scoca, lo stesso Ciliberti, e la

stessa Lucia Murgolo. Come se non bastasse, viene

fuori che la neo assunta, Lucia Murgolo, pagata

80mila euro all’anno dai molisani, è impelagata in vi-

cende giudiziarie proprio in qualità di ex segretaria

particolare del primo cittadino foggiano (fatti avvenuti

nel 2009) e come membro del cda di una società mu-

nicipalizzata durante la gestione di Ciliberti (con av-

viso di garanzia del 30 gennaio 2014).

La politica di fronte a tale notizia è rimasta in silenzio,

gli altri organi di stampa non hanno preso spunto per

un ulteriore approfondimento di notizie pubbliche, ma

il popolo molisano è letteralmente insorto. Il tono dei

commenti è questo: “Leggete questo articolo, alla

faccia degli intrallazzi del politico IORIO. Questa

è associazione a delinquere. A proposito farebbe

bene a leggerlo chi ha votato questi mascalzoni”

oppure: “Dovevano portare onestà?” ed ancora: “In

Sicilia ha un nome....in Calabria un altro...... In

Campania un altro e in Puglia un altro. E in Mo-

lise come la chiamiamo questa specie di “mafia”

???”.

Questi commenti, forse, avranno colpito anche il go-

vernatore già in caduta libera con i consensi. Così

Frattura chiede la rettifica a queste notizie ma non

smentisce una virgola di quanto riportato. Salvo evi-

denziare che la stessa Gazzetta del Molise aveva in-

serito il giudice Ciliberti nella commissione che ha

annullato le regionali del 2011 ed corretto poi che

non era un componente perché estromesso la sera

prima della pronuncia del Tar.

Frattura afferma anche che la Gazzetta abbia insul-

tato i cronisti molisani, evidenziando che nessun or-

gano di stampa si è interessato all’argomento. Infatti

così è. Non c’è traccia nei tg o su altri giornali se non

per annunciare l’interrogazione parlamentare del se-

natore Ulisse Di Giacomo neppure riportata da tutti

gli organi di stampa, almeno fino a ieri.

Così è il caso di evidenziare al governatore alcuni

aspetti della sua gradita rettifica che però non smen-

tisce i fatti: se Frattura ritiene che siano stati pubbli-

cati articoli diffamatori ha gli strumenti di legge per

potersi tutelare a partire dalla smentita dei fatti (mai

utilizzata) fino alla denuncia.

Altrimenti corre il rischio lui di essere denunciato per

calunnia. Inoltre, sempre Frattura, non spiega perché

sia stata scelta Lucia Murgolo ed omette di precisare

che la commissione presieduta da Scoca ha solo sti-

lato l’idoneità dei candidati ma non ha redatto una

graduatoria di merito come normalmente avviene

con i contratti co.co.co.

E visto che stiamo parlando di 80mila euro all’anno,

può il governatore dire ai molisani in base a quali ti-

tula e curricula la Giunta regionale ha scelto la se-

gretaria del giudice?

Altrimenti ci si chiede: come mai il governatore

chiede una rettifica non rettificando l’aspetto tecnico

ma precisando che Ciliberti non era parte della com-

missione che ha accolto il ricorso per l’annullamento

delle elezioni?

Perché Frattura parla al posto del diretto interessato,

ossia il giudice Ciliberti? Infine chiudiamo con la

perla: dire che il Nucleo di valutazione non produce

atti che possono essere impugnati dinanzi al Tar Mo-

lise è una presa in giro. Perché tutti gli atti economici

passano per il Nucleo di valutazione.

Basta andare a leggere i compiti di questo organo. Il

nucleo li vaglia ma poi gli atti regionali possono es-

sere impugnati.

Quindi o Frattura cerca di aggirare l’ostacolo, oppure

sta ammettendo che il Nucleo di valutazione non

serve a niente se non a far prendere uno stipendio a

chi è assunto.

Ma questo non lo crediamo. Per quanto riguarda in-

fine la revoca della delibera in autotutela trapelata

ieri a Palazzo Moffa, il buon Frattura dovrebbe fare

mente locale e ricordare a quali consiglieri regionali

lo ha dichiarato per uscire dal pantano.

Alla Gazzetta siamo convinti che non potrà proce-

dere con la revoca della delibera perché altrimenti fi-

nirebbe in una tenaglia da cui resterebbe schiacciato.

Una convinzione che oggi Frattura conferma. Così

come conferma i rapporti tra l’ex segretaria assunta

in regione che noi molisani paghiamo con 80mila

euro all’anno e il giudice.

Ma lui, Frattura, dice di essere con “la coscienza a

posto”. Per buona pace di tutti.

LB

312 settembre 2014

TAagliolto

Il governatore replica cercando di recuperare credito tra i cittadini ma la toppa è peggiore del buco

Campobasso, 11 settembre 2014 – “Subito una premessa: questa

replica non è destinata solo a chi da tempo sfodera su fogli di stampo

“satirico” notizie calunniose e diffamatorie, senza peraltro – e questo

probabilmente è stato un grosso errore da parte nostra – ricevere

puntuale smentita, querela o quanto previsto dalla legge. Questa re-

plica la intendiamo principalmente come esercizio di trasparenza e

correttezza, dovere etico e politico, nei confronti dei cittadini molisani,

gli unici cui si debbano chiarimenti anche di fronte a informazioni fa-

ziose, false, infondate.

Resta fermo l’assunto, al di là delle diverse scuole di pensiero, che

le informazioni false, non rispondendo esse alla verità, dovrebbero

essere ignorate: lo abbiamo fatto tutti i giorni dal primo giorno di

mandato alla Presidenza della Regione, in realtà anche prima, in cam-

pagna elettorale, durante la quale il fango gettato sulla mia persona

non è stato di poco conto senza però risultare mai convincente, vista

la scelta degli elettori.

Oggi cambiamo registro. Oggi uno strappo alla regola in merito al-

l’articolo pubblicato dalla Gazzetta del Molise, il “giornale satirico” di

cui sopra, sul numero di ieri, mercoledì 10 settembre 2014, intitolato

“Frattura premia con 80 mila euro l’ex segretaria del giudice che an-

nullò le elezioni”. Com’è facilmente verificabile dai documenti ufficiali,

la sentenza 224/2012, il collegio giudicante del Tribunale amministra-

tivo regionale del Molise che ha decretato l’annullamento delle ele-

zioni regionali del 2011 era composto dal presidente Goffredo

Zaccardi, dal giudice consigliere Luca Monteferrante e da Massimiliano

Balloriani consigliere ed estensore. Non da altri magistrati di cui nes-

suno ha conoscenza diretta e personale. Non a caso oggi lo stesso

giornale con una sicumera che sfiora l’arroganza, come se i lettori

dovessero bersi tutto ciò che si scrive, modifica il tiro e dice che

“dopo un’approfondita ricerca” il dottor Orazio Ciliberti non era

membro del collegio. Le ricerche, da quello che posso immaginare sul

prezioso compito che svolge la stampa, si fanno prima di pubblicare

gli articoli, non dopo. Per carità, gli errori scappano anche ai più rigo-

rosi e il giorno dopo si chiede scusa: ai lettori, mica ad altri. Ma di

scuse sul foglio satirico non se ne vedono, ovviamente.

Si leggono paradossalmente inauditi insulti a tutti i cronisti molisani,

quelli che dicono altro magari rifacendosi a cronache reali, per non

aver ripreso e sviluppato il millantato scoop su commistioni impro-

babili tra potere esecutivo e giudiziario. Un attacco che lede la pro-

fessionalità, la serietà, l’impegno, la correttezza che non è

compiacenza, di tutti i giornalisti che con il coraggio della firma ci rac-

contano quello che accade attorno a noi e non ci pare che incensino

i potenti di turno, visti i titoli che contro la politica regionale abbon-

dano ogni giorno sulla maggior parte delle testate locali.

Quanto all’affidamento dell’incarico nel Nucleo di valutazione, affi-

damento seguito da una regolare e qualificata commissione, alla can-

didata munita dei titoli e requisiti previsti dalla legge, siamo, come per

ogni altra nostra scelta, non solo politica, ma anche personale, con la

coscienza a posto. Solo per inciso, così da spazzare via tutte le mal-

destre congetture avanzate su intrecci di ruoli e interessi, il Nucleo

di valutazione non produce atti che possono essere impugnati davanti

al Tar. La trasparenza amministrativa accompagna ogni nostro atto.

Comprese le indiscrezioni rivelate dalla “satira” su eventuali revoche

in autotutela”.

Lo dichiara il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frat-

tura, in merito agli articoli pubblicati sulla Gazzetta del Molise nei nu-

meri di ieri, mercoledì 10 settembre, e oggi, giovedì 11 settembre,

intitolati rispettivamente “Frattura premia con 80 mila euro l’ex se-

gretaria del giudice che annullò le elezioni”, “Assunzioni in Regione:

Frattura e compagni sono una scheggia fuori controllo”. La presente

nota stampa da intendersi anche come istanza di rettifica ex legge

47/1948.

L’addetto stampa

Magistratura, politica e assunzioni in Regione

Notizie false, Frattura: il dovere del chiarimento nei confronti dei molisani

La Regione assume

l’ex segretaria di un giudice Tar?

Frattura rettifica ma non smentisce

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CAMPOBASSO. Si è svolta preso lasede di Confcooperative Molise unaconferenza stampa legata alla que-stione Gam ed alla situazione di immo-bilismo che ormai regna sovrana dadiverse settimane sul tema. Presentiall’incontro, insieme ai membri del-l’Ente, anche rappresentanti dei lavo-ratori. Il Presidente Domenico Calleo, in-

vece ha sottolineato che “Sussistonoalcune preoccupazioni su come la si-tuazione si sia evoluta. Innanzitutto laquestione legata al mercato, in quantonon abbiamo a chi vendere il prodottose non si riavvia la filiera, infatti, quelpoco che resta di mercato ancora di-sposto ad acquistare si dissolverà defi-nitivamente e quanti ancora sono inattesa di produrre per la Gam abban-doneranno il progetto. Sia chiara, poi,una cosa. È poco credibile che aziende nazio-

nali siano disposte a venire in Moliseper rilanciare un’azienda che poi diver-rebbe loro competitor diretta. La ripresa deve essere a carico no-

stro e dobbiamo essere bravi noi a rac-cordarci con i nostri allevatori, unici chepossono garantire l’avvio di un nuovocorso, assieme anche ad altre catego-rie, non meno importanti. Altro problema, è rappresentato dagli

strumenti finanziari. Inizialmente si ra-gionava su 32 milioni di euro comples-sivi, di cui 16 provenienti dal PSR ealtrettanti da operazioni private, attra-verso istituti di credito e su cui le coo-perative garantivano il loro impegno. Considerato che il PSR è legato ad

organi politici ed amministrativi, anchepiuttosto farraginosi, dovremmo con-tare solo sulle nostre forze private esenza di esse il riavvio è quasi impos-sibile. Infine, ha detto Calleo, Confcoo-perative aveva auspicato che nel mesedi settembre si poteva riassistere ad uninizio della ripresa, ma così non è statoper le cause note. E proprio per tali motivi, non legati

alla nostra Organizzazione, non vo-gliamo divenire capro espiatorio di er-rori commessi altri soggetti. E semprenell’ottica di una grande responsabilità,se entro il mese di settembre non si ria-priranno i confronti e partiranno le atti-vità di socializzazione che abbiamoproposto, probabilmente noi ci faremoda parte, abbandonato la partita. Nonresteremo all’infinito ad attendere unimprenditore che non arriverà mai. Speriamo che le polemiche e le con-

trapposizioni lascino spazio ai progettied alle azioni concrete.” Dopo Calleo,ha preso la parola l’Assessore comu-nale di Boiano con delega alle politiche

sociali Carlo Perrella: “Boiano vive undramma sociale, ormai. Non bisognavachiudere e ridurre a zero quello che po-teva essere l’ultimo barlume di spe-ranza. La perdita generata da una scarsa

produzione, forse, sarebbe stata di mi-nore impatto rispetto alla chiusura to-tale a cui abbiamo assistito. Sul piano economico e sociale, in-

fatti, l’area di Boiano è in grave diffi-coltà. Le 75 famiglie che vivevano in condi-

zione di disagio sono diventate 800,con la conseguente richiesta di assi-stenza economica ed abitativa. Regi-striamo circa 10 sfratti esecutivi almese ed il Comune dispone solo di 3alloggi di edilizia residenziale popolare.Negli ultimi periodi, a caduta, 17 attivitàcommerciali hanno chiuso ed a ri-guardo incontreremo gli imprenditoridella zona in un Assemblea pubblicaproprio per fare il punto. Ben vengal’area di crisi, ma legata ad un progetto.Sembra di assistere ad un dejavu, haanche detto l’Amministratore, quandonel 1994 l’allora Presidente dellaGiunta Marcello Veneziale con il soste-gno del Segretariato della CGIL Mi-chele Petraroia, dopo un lungo periododi difficoltà, affidarono le cure della fal-lita Sam a Dante di Dario.”

CAMPOBASSO. Dopo la sbiadita estateinizia anche in Molise la vendemmia, con pre-visioni, a livello nazionale, che prevedonouna riduzione di produzione di oltre il 15 percento rispetto allo scorso anno, che, se con-fermato, apposterebbe la vendemmia 2014come la più scarsa dal 1950, anche se moltodipenderà dalle condizioni climatiche delleprossime settimane.In Molise, dove gli ettari di vigneti in produ-

zione sono circa 5.000, di cui 1000 per la pro-duzione dei vini di qualità DOP e IGP, sipotrebbe avere una contrazione di circa il10% della produzione di uve. E’ quanto stima la Coldiretti Molise, nell’evi-

denziare che a condizionare i risultati sonostati gli effetti dell’anomalo andamento clima-tico, particolarmente piovoso, che ha colpitogran parte dei vigneti molisani ed italiani.Per quanto riguarda la qualità, essa avrà

una forbice più ampia tra i singoli vigneti, inquanto condizionata fortemente dalla esposi-zione pedoclimatica dei singoli appezza-menti, dalla resistenza dei vari cultivar, edalla particolare cura ed esperienza del vi-gnaiolo, che proprio nei momenti di maggioredifficoltà fa maggiormente la differenza, coninterventi più onerosi ma più efficaci se fatti inmodo tempestivo ed accurato, come, adesempio, l’attenzione alla sfoltitura delle fo-

glie, atta a garantire agli acini di raccoglieretotalmente i più ridotti raggi di sole di questaannata, o il saper cogliere il giusto momentodella raccolta, all’apice dell’adeguato conte-nuto di zuccheri e di carica batterica degliacini.Sembra ormai attendibile che l’Italia, con

una produzione ridotta a 41 milioni di ettolitri,perderà quest’anno il primato mondiale nellaquantità di vino, a vantaggio della Franciadove, comunica Coldiretti Molise, le stime peril 2014 danno una produzione di 47 milioni diettolitri, secondo l’Istituto del Ministero del-l’agricoltura d’oltralpe.Come evidenzia Coldiretti Molise è sempre

più importante la difesa dalle contraffazionidel vino. Dall’inizio della crisi sono più cheraddoppiate le frodi nel settore del vino edegli alcolici con un incremento record del102 per cento del valore delle bottiglie seque-strate perché adulterate, contraffate o falsifi-cate, con un danno incalcolabile per il vino, ilprodotto agroalimentare Made in italy piùesportato. E’ quanto emerge da una analisi della Col-

diretti sulla base della preziosa attività svoltadai carabinieri dei Nas dal 2007 al 2013,anche in riferimento all’ultima positiva opera-zione della Guardia di Finanza, che ha se-questrato oltre 160.000 litri di vino, pari aoltre 220mila bottiglie, tra Brunello di Montal-cino e Rosso di Montalcino, che risultereb-bero ottenute in realtà da vino di modestaqualità.

4

12 settembre 2014TA

agliolto

La Confcooperative si tira fuori per la negligenza politica della Regione

Vendemmia, cala la produzione

"Gam, un già visto"

Per la Coldiretti in Molise il maltempo ha influito per la riduzione del 15 percento

CAMPOBASSO. "Ancora una volta, nostro mal-grado, ci vediamo costretti a rispondere per mezzostampa alle dichiarazioni del segretario del Pd MedioMolise, Pietro Maio, che evidentemente ha letto conscarsa attenzione il documento che abbiamo sotto-scritto e presentato in Consiglio Regionale con l’intentodi trovare una soluzione comune per il risolvere il pro-blema della Gam di Bojano”. A parlare gli esponenti di minoranza del consiglio re-

gionale, Angiolina Fusco Perrella, Michele Iorio, NicolaCavaliere, Giuseppe Sabusco Salvatore Micone in-sieme a Nunzia Lattanzio, che nelle scorse ore hannopresentato una mozione urgente. “Sarà nostra cura inviare all’Assessore del Comune

di Campobasso copia della mozione firmata dai sotto-scritti consiglieri Fusco, Iorio, Cavaliere, Micone, Sa-busco e Lattanzio con la quale abbiamo intesoimpegnare il Presidente Frattura e il VicepresidentePetraroia ad accelerare i tempi per la realizzazione delprogetto previsto dal Piano Industriale, ritenuto daglistessi come l’unica strada percorribile e risolutiva, e ariferire in aula sugli eventuali impedimenti sopraggiuntiche hanno impedito la realizzazione del progetto, sulquale erano state date ampie garanzie, e se sono statetrovate in alternativa altre soluzioni.Nessuna proposta “tecnicamente improcedibile”,

come sentenziato da Maio, ma solamente un richiamodi responsabilità al Governo regionale che pubblica-mente aveva affermato che “l’obiettivo è quello di ri-partire velocemente con la filiera avicola, di realizzareun impianto economicamente vantaggioso, di crearecontinuità ai livelli occupazionali”, ipotizzando già dasettembre l’avvio delle procedure contenute nel PianoIndustriale presentato all’Aula consiliare. Altresì vogliamo ricordare al segretario Maio che il

03 dicembre 2013 questa minoranza ha inviato all’al-lora Ministro del Mipaaf, On. Nunzia De Girolamo, e alSottosegretario di Stato del Mise, Sen. Simona Vicari,una missiva con la quale si richiedeva un incontro ur-gente per discutere del riconoscimento dello stato dicrisi per le aree industriali di Bojano e Pozzilli, a dimo-strazione del nostro impegno costante presso i tavoliministeriali volto a trovare le soluzioni migliori per tute-lare e salvaguardare il tessuto sociale e industriale mo-lisano”.

"Maio nonha capito"L'opposizione regionale

di centrodestra replica

al segretario del Pd

Page 5: 12 settembre 2014

Un giorno prima della scadenza (26

agosto 2014), la Regione Molise ce

l’ha fatta a deliberare misure urgenti

per fronteggiare l’emergenza abita-

tiva, sulla scorta dell’articolo 10 della

legge 80 del 23 maggio 2014. Inter-

venti finalizzati a perseguire la ridu-

zione del disagio abitativo di individui

e nuclei familiari svantaggiati attra-

verso l’aumento dell’offerta di alloggi

speciali in locazione, senza consumo

di nuovo suolo rispetto agli strumenti

urbanistici vigenti, favorendo il rispar-

mio energetico e la promozione da

parte dei comuni, di politiche urbane

mirate ad un processo integrato di ri-

generazione della aree urbanizzate e

dei tessuti edilizi esistenti attraverso

lo sviluppo dell’edilizia sociale.

Linguaggio tecnico-burocratico del

legislatore italiano al quale la Re-

gione, i Comuni e gli Istituti autonomi

delle case popolari (Iacp) devono

porre molta attenzione, con l’obiettivo

di creare anche quote di alloggi da

destinare alla locazione temporanea

dei residenti di immobili di edilizia re-

sidenziale pubblica in corso di ristrut-

turazione o a soggetti sottoposti a

procedure di sfratto. Per fronteggiare

questo bendiddio, dal Governo sono

stati stanziati 100 milioni da ripartire

tra le Regioni che hanno definiti i cri-

teri di cui sopra. Tensione abitativa,

alloggi, sfratti: triste combinazione per

moltissime famiglie in difficoltà cui, at-

traverso il solito groviglio di leggi,

norme e decreti, si cerca di dare una

risposta.

La Regione, in base alla legge 80,

per definire i requisiti, i parametri e i

criteri di accesso e di permanenza

per l’edilizia residenziale (sovvenzio-

nata, agevolata e convenzionata), per

stabilire i criteri e i parametri per re-

golamentare i canoni minimi e mas-

simi di locazione, per stabilire i prezzi

di cessione degli alloggi, degli alloggi

in locazione e degli alloggi in loca-

zione con patto di futura vendita o con

patto di riscatto, ha dovuto richia-

mare una caterva di leggi regionali,

deliberazioni di giunta e di consiglio, e

regolamenti di attuazione.

Assurdo.

Certi problemi sociali vanno risolti

all’impronta, con soluzioni immedia-

tamente praticabili, e non con un cu-

mulo di provvedimenti burocratici. Ma

tant’è. Per partecipare alla ripartizione

dei 100 milioni di cui sopra, il legisla-

tore ha preteso che si definissero in-

derogabilmente una serie di criteri, di

requisiti e di parametri che la Re-

gione Molise, come abbiamo detto,

ha provveduto a indicare appena un

giorno prima della scadenza di legge,

avendo cura di dare mandato al Ser-

vizio Edilizia residenziale di trasmet-

tere l’atto deliberativo al ministero

delle Infrastrutture e dei Trasporti (Di-

rezione generale per le politiche abi-

tative).

Ora le rimane di prendere contatti

con i comuni dichiarati ad alta ten-

sione abitativa (sono 12 nel Molise)

per mettere a punto le iniziative che

tendono ad alleggerire la tensione

con interventi applicabili al patrimonio

edilizio esistente, alla demolizione e

alla ricostruzione, al recupero di im-

mobili fatiscenti o da dismettere esi-

stenti nei centri storici e nelle perife-

rie, nonché all’edilizia abitativa con

gestione collettiva dei servizi di perti-

nenza e di edilizia abitativa finaliz-

zata a utenti di età maggiore di 65

anni. La legge 80 del 23 maggio

2014 non è di facile lettura né di facile

applicazione avendo per oggetto oltre

alle misure urgenti per l’emergenza

abitativa, il mercato delle costruzioni e

l’Expo 2015. Pertanto, bisogna es-

sere bravi a cogliere per tempo, e

bene, i meccanismi per entrare nel

novero delle Regioni che potranno

essere finanziate con i 100 milioni

stanziati dal Governo.

Frattanto, a dare un aiuto alle fa-

miglie in difficoltà provvede la Caritas.

Prima di andare in stampa appren-

diamo che la commissione regionale

presieduta da Francesco Totaro ha

approvato la proposta di legge rela-

tiva all’istituzione dell’Ente Regionale

per l’Edilizia Sociale, ErES, che si

professa riforma sostanziale e miglio-

rativa degli Iacp.

Dardo

5

12 settembre 2014TA

agliolto

Interventi finalizzati a perseguire la riduzione del disagio abitativo di individui e

nuclei familiari svantaggiati. La prima commissione regionale intanto ha approvato

la proposta di legge sull’istituzione dell’Ente Regionale per l’Edilizia Sociale, ErES

Tensione abitativa: stanziati 100 milioni da ripartire tra le Regioni

La paventata soppressione della Corte di Appello di

Campobasso e degli altri uffici pubblici direttamente o

indirettamente alla stessa collegati scatenerebbe un ef-

fetto a catena disastroso per la nostra economia regio-

nale, perché porterebbe alla chiusura di uffici anche

non giudiziari ed al trasferimento di migliaia e migliaia

di nuclei familiari, con gli immaginabili deleteri effetti

sulle imprese, sui lavoratori, sul commercio, l’agricoltura,

l’artigianato e le libere professioni, in una parola sulla

nostra intera economia locale, già duramente colpita

dalla gravissima crisi economica in atto da anni. I nostri

paesi si spopolerebbero, chiuderebbero altre imprese ed

altri esercizi commerciali e tanti altri lavoratori rimar-

rebbero disoccupati.

Oltre a ciò, verrebbe gravemente pregiudicato il di-

ritto alla difesa, specie per i cittadini più poveri, non in

grado di sostenere le maggiori spese derivanti dal tra-

sferimento in Uffici lontani e quindi la Giustizia diver-

rebbe un privilegio per pochi, per i più ricchi, che

avranno così maggiori probabilità di vincere le cause.

Come faranno poi i minori e le loro famiglie a recarsi

più volte al mese o alla settimana presso i servizi sociali

del Tribunale o Procura dei minorenni, magari di mattina

presto? Dovranno ogni volta recarsi la sera prima ad

Ancona o a L’Aquila? E quante spese in più dovrà soste-

nere lo Stato per spostare i detenuti dalle carceri locali

alle sedi lontane per presenziare alle udienze?

Ed ancora, verrebbero soppressi importanti presìdi di

legalità, quali le Questure ed i Comandi provinciali e re-

gionali delle Forze dell’ordine, con altissimo pericolo di

infiltrazioni malavitose nella nostra finora tranquilla re-

altà.

Né il discorso delle macroregioni può giustificare tutto

questo, perché, se anche si andrà verso le macroregioni,

questo non potrà significare arricchire i capoluoghi di

regione e creare il deserto intorno, impoverire ancor più

la periferia, rendere i ricchi ancor più ricchi ed i poveri

ancor più poveri. Anche nell’ottica delle macroregioni,

perciò, i servizi essenziali dovranno continuare ad essere

diffusi sul territorio.

La verità è che la politica dei tagli e chiusure dei pic-

coli uffici giudiziari, iniziata dal governo Monti e prose-

guita da quello attuale, non fa né risparmiare i costi, né

aumentare l’efficienza ed anzi produce aumento di

costi e gravi inefficienze e disservizi per i cittadini.

Qualche giorno fa, vi è stata una autorevole richiesta

della locale Associazione Nazionale Magistrati e del suo

presidente Enzo Di Giacomo, che è anche presidente

di un tribunale civile, oltre che del locale Ordine Distret-

tuale Forense di incontrare Renzi per sottoporgli una

proposta alternativa, che potrebbe evitare la chiusura

dei piccoli uffici facendo pubblicare le sentenze defini-

tive civili in un anno, con conseguenti enormi vantaggi

in termini di efficienza e di risparmio di spesa. perché

Renzi, che a parole dice di voler abbreviare i tempi della

giustizia, non risponde?

Renzi, se ci sei, batti un colpo!!

La Segreteria Regionale del Molise

Sinistra e Libertà

Renzi, se ci sei batti un colpoL’intevento.

La Regione Molise ce l’ha fatta giusto in tempo a deliberare i requisiti, i parametri e i criteri di accesso e di permanenza per l’edilizia residenziale

Page 6: 12 settembre 2014

All’indomani delle dichiarazioni

rilasciate dai dipendenti Seac in

piazza Municipio mentre era in

corso lo sciopero proclamato dalle

organizzazioni sindacali Cgil,

Faisa e Uil, il legale rappresen-

tante della Seac Costantino Po-

tena chiarisce la reale situazione

del personale dell’azienda. “Non

è assolutamente vero che non ab-

biamo voluto incontrare i rappre-

sentati sindacali del personale,

negli ultimi quattro mesi abbiamo

incontrato almeno 4 volte la RSU,

1 volta i dirigenti regionali di cate-

goria, siamo stati convocati in Pre-

fettura e per ultimo abbiamo

incontrato tutto il personale presso

il dopo lavoro ferroviario. In ogni

occasione abbiamo ribadito la ns.

proposta che non è stata mai ac-

cettata. L'ultimo incontro con la

RSU si è avuto lo scorso 4 settem-

bre. Alleghiamo per semplicità il

verbale stilato. Non è vero che il

personale lavorava 32 ore ed ora

lavora 39. E' vero invece che a

fronte delle 39 ore contrattuali si

lavorava per 36 ora e si era retri-

buiti per 39.Tutti sappiamo che in

città c'è stato qualche anno fa uno

sconvolgimento dei sensi di mar-

cia che senza ombra di dubbio ha

portato benefici alla circolazione in

città ed in modo particolare agli

autobus del servizio urbano. Ab-

biamo per anni monitorato, con il

sistema GPS montato sui ns. au-

tobus, i percorsi ed abbiamo rile-

vato con stupore ed anche

soddisfazioni che il ns. servizio

non accusava nessun tipo di ri-

tardo se non per qualche rarissimo

caso di guasto. Lo stesso sistema

di controllo, abbastanza costoso,

fu dato in dotazione anche al Co-

mune dal quale non abbiamo mai

avuto notizia dell'uso che ne

hanno fatto. L'affluenza allo scio-

pero sarà stata del 30% circa e ri-

teniamo che il disagio arrecato alla

città e stato veramente minimo. Ul-

tima e importantissima proposta e

che gli esuberi che scaturiscono

non saranno licenziati. Ditemi se

è poca cosa.”

Infine corre l’obbligo di precisare

che nell’articolo pubblicato ieri

sbadatamente non è stato inserito

il cognome del legale rappresen-

tante dell’azienda Seac. Al dottor

Costantino Potena le scuse di Te-

resa Manara.

612 settembre 2014 Campobasso

40% delle famiglie ha un enorme difficoltà a soste-

nere le spese per libri e materiale didattico per i

propri figli, la spesa arriva fino ai 400 euro annui

per ragazzo.

“Quattro famiglie su dieci non riescono a sostenere

le spese per la scuola dei figli – dichiarano dal-

l'Adoc – oggi, in media, media una famiglia spende

250 euro l’anno per l’acquisto dei libri per ogni figlio

più l’eventuale corredo e altri materiali, superando

anche il tetto dei 400 euro annui. A nostro avviso

occorre intervenire subito per ridurre i costi soste-

nuti dalle famiglie, prevedendo importanti detrazioni

fiscali significative sull’acquisto di libri scolastici e

materiale didattico, alla pari di quanto previsto per

i costi sostenuti per le iscrizioni ai corsi, e almeno

fino alla fine della scuola dell’obbligo. Va realizzato

un sistema di aiuti e detrazioni che si avvicini al mo-

dello scandinavo, dove le spese per i materiali di-

dattici sono completamente a carico dello Stato.

Investire sulla scuola, sulla formazione, sulla cul-

tura, è fondamentale e irrinunciabile. Ma se non

vengono forniti alle famiglie, ai cittadini gli strumenti

più idonei per lo sviluppo si rischia di rimanere in-

dietro, senza possibilità di ripresa”.

La riforma sulla scuola presentata dal Governo

Renzi pecca, secondo l’Adoc, sulla mancata previ-

sione di interventi economici a sostegno delle fami-

glie. Era opportuno prevedere detrazioni fiscali per

permettere ai genitori di sostenere con minore fa-

tica le spese per l’istruzione dei figli.

Lavoratori Seac, il legale rappresentante dell’azienda Costantino Potena fa chiarezza

Scuola, Adoc Molise: “Il 40% delle famiglie non può sostenere spesa libri per figli, fino a 400 euro l’anno per ragazzo. Necessario prevedere detrazioni fiscali su spese scolastiche”

Page 7: 12 settembre 2014

CAMPOBASSO. Gli iscritti del PdL lo avevano eletto nel

coordinamento provinciale con 104 preferenze nella fase

congressuale. Sciolto il Pdl e ricostituita Forza Italia, però,

evidentemente quei voti non hanno il sapore di una scelta

popolare. Ecco allora che il partito di Berlusconi decide di

rinnovarsi e, in provincia di Campobasso, lo fa sbattendo

fuori la porta chi ha scelto di rimanere in Fi piuttosto che

andare con Alfano. Così Manuele Martelli, giovane volto

che milita nelle fila berlusconiane da 14 anni (ossia da

quando era bambino), viene “silurato senza troppe spie-

gazioni”.

Lui qualche motivazione la conosce fin troppo bene:

“Onestamente, da quando Paolo Frattura è presidente di

questa regione, Forza Italia in Molise ha smesso di fare

opposizione. Non c'è una nota stampa, un sussulto, un rut-

tino, non c'è una dichiarazione - che sia una - di organi uf-

ficiali del mio partito tesa a criticare l'operato fallimentare

dell'attuale governo regionale o tesa a proporre un'inizia-

tiva, anche la più stupida. Il nulla, nel senso letterario del

termine. Ho ragione, allora, a dire che più di qualcosa inizia

a puzzare? Sperano, con la mia cacciata, di trasformare

Forza Italia nel Partito Democratico: nessuno vede, nes-

suno sente, nessuno parla. Nessuno deve disturbarli”

scrive su facebook. Il che vuol dire che Martelli sta pa-

gando per criticare l’operato del governo regionale e l’as-

senza di critiche del suo partito. Che però governa, in

parte, con il Pd Molise. Come? Attraverso la figura di Aldo

Patriciello alleato e socio in affari del governatore Pd (ed ex

Fi) Paolo di Laura Frattura. Il pressing di Patriciello a livello

romano, spalleggiato da Gino Di Bartolomeo, ha compor-

tato questo: la cacciata di un volto giovane sì, ma vicino a

Iorio, e la rimmissione ai vertici di Pierluigi Lepore, con con-

danne penali (di primo grado) alle spalle per truffa nel suo

ruolo di vertice Arsiam. In realtà quanto succede in Molise

non è altro che lo specchio della confusione che regna so-

vrana a Roma e del tentativo di Patriciello di monopoliz-

zare il Pd (tramite Frattura e Fanelli) e Fi tramite vecchie

cariatidi o propri uomini di fiducia.

Questa sera al Blue Note “Il ri-

torno della balena” evento clou

della manifestazione Giovani,

Giovanotti, Giovinastri. Una perfor-

mance che ripercorre metaforica-

mente un viaggio nella potenza

dell’immaginazione “Martedì 5 di-

cembre 1972 giornata calda e

poco nuvolosa oggi a Campo-

basso hanno portato una balena

morta e chi la vuole vedere deve

pagare 300 lire”. Apparizione mi-

steriosa, terribile e meravigliosa,

tratta dalle profondità dell’Oceano

da un arpione, eviscerata, riempita

di formalina, deposta su un semi-

rimorchio e in viaggio per l’Europa

continentale, oltre la Cortina di

Ferro, in Grecia e in Israele e in-

fine in Italia. Per svanire infine in

un buco nero, forse comprata da

un circo spagnolo e arenata per

sempre in Catalogna…

Il passaggio della balena Goliath

a Campobasso, in piazza Savoia,

davanti all’ingresso della Villa Co-

munale, di fronte al Jolly Hotel,

riaffiora dai ricordi infantili di una

generazione come un sogno per-

duto e ritrovato, l’archetipo di un

immaginario fantastico che, per

una fugace stagione, si è sperato

che potesse andare al potere. Al

potere sono poi andati ben altri im-

maginari ma la Balena potrebbe fi-

nalmente riemergere dagli abissi

della memoria e tornare.

Una storia vera che sembra in-

ventata, raccontata attraverso

voci, luci, suoni, immagini.

Con Katiuscia Magliarisi e Do-

menico Oriente i testi e la regia di

Leopoldo Santovincenzo, le musi-

che dei Noflaizon, l’appuntamento

è al Blue Note alle 23. Ad aprire la

serata alle 22 il live set Licorice,

subito dopo live set Egon Frinz e

Bk Bostik.

Ammesso (e concesso) che oggi

il consiglio comunale dica No al-

l’ampliamento della lottizzazione

Parco dei Pini, avrà fatto comun-

que un buco nell’acqua. La legge

regionale 30 dell’11 dicembre

2009, nota come il “Porcellum” del

Molise, controvertendo alla base il

concetto per cui è stato varato il

Piano Casa (consentire di chiudere

una veranda, di aggiungere una

camera all’appartamento, insomma

piccoli interventi per migliorare le

condizioni di vita delle famiglie), in

pratica favorisce unicamente gli

speculatori. Ad esempio: un grande

capannone di migliaia di metri cubi

può essere trasformato in una lot-

tizzazione. Un’aberrazione che

solo politici spregiudicati e sotto-

messi ai padroni del mattone pote-

vamo immaginare. Come del resto

le diverse proroghe della legge 30

e le modifiche che le sono state ap-

portate di volta in volta, rispondono

solamente agli interessi dei costrut-

tori e delle rendite fondiarie. Si pos-

sono contare sulle dita di una sola

mano gli interventi relativi alla chiu-

sura di una veranda o all’aggiunta

di una camera all’appartamento.

Basta andare a rilevare i dati stati-

stici, comune per comune. Il Piano

Casa nel Molise, tranne se l’ammi-

nistrazione comunale non vada a

rileggere il proprio deliberato in

materia del febbraio 2010, è ad uso

e consumo dei tecnici, che difatti lo

vanno glorificando, e, come detto e

ridetto, degli speculatori, di coloro

che in un sol colpo, come i lottiz-

zanti del Parco dei Pini, possono

realizzare il 20 per cento del già co-

struito di cui sono in possesso.

Pertanto, ammesso (e concesso)

che il consiglio comunale oggi dica

No ai lottizzanti, costoro, che ne

sanno una più del diavolo, hanno

pronta la soluzione di riserva: il

“Porcellum” molisano. Pronti, tra

l’altro, a fare marameo a chiunque

fin qui, compreso questa testata

giornalistica, s’è posto in difesa

della legalità; in difesa del paesag-

gio campobassano messo a repen-

taglio dall’ipotizzata realizzazione

di tre strutture commerciali lungo la

parte alta di Via 4 novembre; in di-

fesa del suolo che si vuole progres-

sivamente e inesorabilmente

distruggere. Il gioco delle parti tra

amministrazione comunale e lottiz-

zanti è diventata una falsa partita a

scacchi. Mosse e contromosse

sono state studiate apposta per es-

sere il viatico verso l’obiettivo che

interessa ai costruttori, i quali

sanno bene che tre strutture com-

merciali su Via 4 Novembre pos-

sono fare da filtro, in entrata e in

uscita da Campobasso, al sistema

commerciale di Colle delle Api,

come è capitato al McDonald’s. Ol-

tretutto si dice, e si sa, che i co-

struttori dispongano anche delle

relative autorizzazioni amministra-

tive. Ma quando tutto sembra che

vada per il verso giusto, non è

detto che non possa nascere un in-

toppo, una difficoltà, un accidenti

che rimetta in discussione la par-

tita. Anche il “Porcellum” cui, qua-

lora, ammesso (e non concesso),

oggi il consiglio dica No all’amplia-

mento della lottizzazione, fareb-

bero ricorso i lottizzanti, potrebbe

poi rivelarsi una ragnatela inestri-

cabile, una pania vischiosa, difficile

e faticosa da superare. Ci sono

decine e decine di proprietari nella

lottizzazione che dovrebbero as-

sentire i nuovi volumi edilizi e com-

merciali, ed è probabile che non

tutti siano d’accordo, quantunque

esistano metodi e mezzi assai con-

vincenti per addolcire i riottosi. E a

dire che la legge regionale 30

dell’11 dicembre 2009, prima che

venisse manipolata, integrata, ag-

giustata e prorogata su suggeri-

mento e pressione di parte, si

poneva correttamente in questi ter-

mini: “Al fine di migliorare la condi-

zione abitativa, la sicurezza

sismica dei fabbricati e la presta-

zione energetica e comunque per

le finalità di cui all'articolo 1 (La Re-

gione promuove misure straordina-

rie per il sostegno del settore

edilizio, attraverso interventi finaliz-

zati al miglioramento della qualità

abitativa, per preservare, mante-

nere, ricostruire e rivitalizzare il pa-

trimonio edilizio esistente,

promuovere l'edilizia economica

per le giovani coppie e le categorie

svantaggiate e meno abbienti e

l'edilizia scolastica nonché per mi-

gliorare le caratteristiche architet-

toniche, energetiche, tecnologiche

e di sicurezza dei fabbricati), in de-

roga alle previsioni dei regolamenti

comunali e degli strumenti urbani-

stici e territoriali comunali, provin-

ciali e regionali, è consentito

l'ampliamento degli edifici esistenti

e di quelli in costruzione che ab-

biano completato le strutture por-

tanti come certificato dal direttore

dei lavori, nei limiti del 20 per cento

del volume, se destinati ad uso re-

sidenziale, e del 20 per cento della

superficie coperta, se adibiti ad uso

diverso. Le volumetrie e le superfici

di riferimento sono calcolate, ri-

spettivamente, sulle distinte tipolo-

gie edificate o con struttura

completata esistenti al 29 giugno

2009.” Non era scritto da nessuna

parte che il 20 per cento del vo-

lume in più potesse essere realiz-

zato a parte, su terreno libero. Se

le cose sono cambiate, bisogne-

rebbe andare ad analizzare le mo-

tivazioni che hanno fatto in modo

che le cose cambiassero.

Dardo

712 settembre 2014Campobasso

Forza Italia sceglie Lepore, caccia Martelli e viaggia verso l’estinzione

Giovani, Giovanotti, Giovinastri: gran finale

al Blue Note con “Il ritorno della balena”

Se il consiglio comunale oggi dovesse dire No alla lottizzazione Parco dei Pini, i lottizzanti hannopronta la carta di riserva: la legge regionale 30 del 2009, nota come il “Porcellum” del Molise

Il partito segue la linea Patriciello: il rinnovamento si realizzacon vecchie cariatidi escludendo i giovani se vicini a Iorio

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ISERNIA. Il Presidente Pasqua-

lino Piersimoni informa che la Ca-

mera di Commercio di Isernia,

nell’ambito delle azioni per la pro-

mozione del settore turistico e in

collaborazione con l’ IS.NA.R.T

propone, anche per l’annualità

2014, l’iniziativa Marchio di Qua-

lità “Ospitalità Italiana” destinata

alle strutture ricettive della provin-

cia di Isernia. Il progetto rivolto ad

hotel e ristoranti, intende certifi-

care le imprese premiando le

strutture che hanno scelto la qua-

lità come obiettivo da perseguire

ed valorizzare, attenendosi ai re-

quisiti di specifici disciplinari e sot-

toponendosi a valutazioni

condotte da personale esterno

alle strutture stesse. Il Presidente

sottolinea, inoltre, che il marchio

Ospitalità Italiana fornisce quindi

ai clienti una valutazione obiettiva

del livello di servizio offerto e rap-

presenta una garanzia sia per le

strutture ricettive che per i turisti:

visibilità, chiarezza di immagine,

garanzia di qualità, facilità di

scelta, condivisione del sistema di

valori tra chi offre e chi compra.

Le attività del progetto coinvolge-

ranno 5 aziende del settore ricet-

tivo (ristoranti ed hotel) per il

processo di certificazione e 10

aziende già certificate per il rin-

novo del marchio. Il bando di se-

lezione, le domande di adesione

(ed i relativi disciplinari) per le

aziende sono consultabili e scari-

cabili sul sito della Camera di

Commercio di Isernia www.cam-

comisernia.net e dovranno es-

sere inoltrate, entro il giorno 10

ottobre 2014, alla Camera di

Commercio di Isernia esclusiva-

mente tramite posta elettronica

pec all’indirizzo [email protected]

mail.camcom.it Il Presidente Pier-

simoni ritiene estremamente

importante la realizzazione di mi-

sure ed iniziative specifiche a sup-

porto delle imprese del settore

turistico in considerazione del

ruolo trainante che esse rivestono

nel tessuto economico provinciale.

POZZILLI. “Negli ultimi tempi il

mio recinto è stato più volte at-

taccato dai lupi. Il mio piccolo

gregge ne è uscito praticamente

decimato. Un paio di pecore e di-

versi agnelli sono finiti sbranati.

All’appello mancano anche al-

cune oche del campidoglio ed

altro pollame”. Questo lo sfogo di

un anziano di Pozzilli, pastore

per passione, proprietario di una

stalla recintata in località Olive-

tone, praticamente alle porte del

paese.

Che si tratti di lupi è confer-

mato da diversi testimoni. “Me lo

sono trovato di fronte all’improv-

viso, all’alba -riferisce un alleva-

tore 45enne-. Era un grosso ma-

schio tutt’altro che intimidito dalla

mia presenza. Quando ho ten-

tato di spaventarlo brandendo un

bastone, mi ha ringhiato contro.

Poi si è allontanato, ma senza

fretta, come per farmi capire che

non aveva paura di me”.

Considerando anche i recenti

episodi di località Pedicone,

dove in una serie di attacchi not-

turni un altro allevatore ha perso

numerosi capi tra pecore e

agnelli, davvero è il caso di dire

che Pozzilli stia diventando “terra

di lupi”!

ISERNIA. Massimo Calugi, Am-

ministratore della Missardi Spa in

Molise pronto a partire nell’ambito

del progetto “100% made in italy”.

Prosegue dunque a pieno ritmo

l’attività del gruppo di lavoro impe-

gnato, attraverso il protocollo d’in-

tesa illustrato nell’incontro del 29

agosto (100% Made in Italy – un

nuovo ciclo di sviluppo per il si-

stema moda Molise-Sannio), a fa-

vorire la creazione e lo sviluppo di

nuove iniziative imprenditoriali nel

settore moda capaci di rilanciare

un settore che, in Molise, ha assi-

curato negli anni crescita econo-

mica e occupazione.

La disponibilità offerte dalla so-

cietà Missardi spa, attraverso il

suo amministratore e fondatore

Massimo Calugi, rappresenta, in

questo contesto, una importante

opportunità di crescita per il set-

tore moda molisano in quanto pre-

figura una “presenza strutturata e

operativa” dell’azienda nella no-

stra regione incentrata sulla valo-

rizzazione del talento delle

maestranze “molisane” e della ma-

nifattura italiana (vedi progetto

100% made in italy), sempre più

richiesta nei mercati internazio-

nali.

Nei giorni scorsi è stato comple-

tato il lavoro, coordinato dal prof.

Fratocchi (Università degli Studi di

L’Aquila), di mappatura delle com-

petenze espresse dalle aziende

promotrici della rete “100% Made

in Italy”.

Nei prossimi giorni il Centro per

l’Impiego della Provincia di Isernia

avvierà una mappatura delle pro-

fessionalità dei lavoratori del set-

tore, formate attraverso la

straordinaria esperienza imprendi-

toriale della ITTIERRE spa, per

valorizzarle in seno alle nuove op-

portunità di sviluppo che, in questi

giorni, si vanno delineando nel si-

stema moda locale.

La prevista presenza a Isernia

dell’amministratore e fondatore

della soc. Missardi spa rappre-

senta, in questo contesto, un im-

portante segnale di attenzione che

rispecchia l’interesse dell’azienda

già espresso nell’incontro del 29

agosto. Nell’augurare un caloroso

benvenuto a Massimo Calugi, il

gruppo di “Collaborative Plan-

ning”, coordinato dal prof. Fratoc-

chi e dal dott. Santolini, ha

organizzato una serie di incontri

tesi a supportare il processo di va-

lutazione aziendale relativo all’au-

spicato “insediamento” produttivo.

Siamo sicuri che ciò rappresen-

terà un importante riferimento nel

percorso di rilancio del settore

moda in Molise.

11

12 settembre 2014Isernia

Moda, parte la Missardi

Alcuni allevatori hanno segnalatodiversi agnelli e pollame sbranati

Lupi alle porte di Pozzilli

ISERNIA. La piccola piantagione

era stata “avviata” in agro di Pesche, a

breve distanza dal territorio di Isernia.

A scoprirla sono stati i poliziotti dell’Uf-

ficio Prevenzione Generale e Soc-

corso Pubblico della Questura di

Isernia, coordinati dalla Dirigente

Maria Pia Sabelli, nell’ambito di speci-

fiche attività di controllo del territorio

mirate al contrasto dei reati in materia

di sostanze stupefacenti.

Tre le piantine di marijuana rinve-

nute e sottoposte a sequestro, una

delle quali alta un metro e dieci centi-

metri (le altre due settanta centimetri).

Sono in corso le dovute indagini al fine

di individuare gli autori del reato.

Sono stati i poliziotti di Isernia a scoprire l'area in agro di Pesche

Marijuana, scoperta piccola piantagione

L'amministratore delegato a Isernia per il progetto "100 percento made in Italy"

Bando di selezione per l’assegnazione alle migliori strutture ricettive della provincia

Marchio di qualità e ospitalità italiana

Page 12: 12 settembre 2014

TERMOLI. Una nuova fetta di storia va via nel centro cit-tadino termolese. Nei giorni scorsi, infatti, ha chiuso il barMarconi, ponendo fine a uno dei tanti baluardi della movidacittadina.

Una serrata che in pochi si sarebbero immaginati so-prattutto perché la simpatia e la disponibilità di Paride, lostorico titolare, non davano a pensare a un qualcosa di taltipo che si stesse maturando.

Memoria quasi storica della movida termolese è Antonel-lina che appreso la notizia ha commentato: “Il Marconi, ilNottiSelvagge e il Micro bar sono stati i primi locali chehanno segnato, per certi versi, il cambio delle abitudini deitermolesi perché offrivano quel qualcosa che fino a quelmomento non esisteva. Dall’apertura h24 alla musica e alleserate d’intrattenimento per poi chiudere con i cocktail el’eleganza del bar in piazzetta. Insomma, con il Marconi vavia un pezzo di storia della movida Termolese”.

“Per me – aggiunge Antonellina – è un altro pezzo distoria che va via. Oggi, purtroppo, è diventato difficilissimoper i piccoli imprenditori portare avanti le attività tra tassee quant’altro che ha finito anche con lo strozzare la nostrainventiva”. Stesse “ferite” per Fabrizio Della Corte che af-ferma: “Apprendo questa notizia da voi e faccio fatica a

crederci: il Marconi è un’istituzione, un pezzo di storia diTermoli; ricordo d’estate quando questo bar riusciva ad es-sere il punto di ritrovo della “bella gente” della nostra città,simbolo della piazzetta con i suoi eleganti tavolini che si af-follava di tutti quei giovani che in inverno erano costrettifuori sede sia per lavoro che per studio. Ovviamente il miopensiero va a Paride che con la sua gentilezza e professio-nalità si è sempre distinto: questa è l’ennesima attività che

chiude a Termoli, l’ennesimo bar, ci perde Termoli, ci per-diamo tutti noi”.

È giovane, invece, Giuseppe. Ha appena 19 anni e ci con-fida subito che “non è che sia andato spesso lì” eppure sidice certo che, forte di quanto si dice in giro, “anche quelloè un pezzo di storia della nostra città e la sua chiusura èuna vera perdita, soprattutto perché è poco quello che sioffre ai giovani. Preciso però che io, forse perché appartengo

a una nuova generazione, frequento altri locali e sono por-tato a immaginare che la chiusura del Marconi più che diuna fine potrebbe segnare il momento dell’attuazione diun nuovo cambiamento della città. Oggi noi giovani chie-diamo altro”. Più equa Valentina che a fronte di bar chechiudono e una città che si svuota, si esprime evidenziandoche: “troppi locali chiudono, non ne possiamo ovviamente sa-pere il motivo anche perché ce ne sono di tanti. Eppure,passeggiare oggi per il corso è quasi desolante: che ne saràdi noi giovani? Dove potremmo andare? Le mie sono sem-plici domande che nascono dalle voci che ci sono in giro eraccontano di ulteriori chiusure nei prossimi mesi. Dove an-dremo noi giovani per una serata di divertimento o di unabevuta con amici se davvero ci tolgono tutto?”.

Chiude Arber che non ha dubbi: “a continuare di questopasso, il turismo non arriverà mai, i turisti scapperanno econ loro addio anche all’idea di una città che pensa ai gio-vani. Sono stato fuori per lavoro da alcuni mesi e, dettofrancamente, durante alcune settimane estive sono rientratoe visto meno persone, meno giovani in giro. Ora, non so sela colpa è della crisi, delle tasse o di chissà cosa, sta di fattoche se non si da una scossa, prima o poi andrà via anchela gente dalla città di Termoli”.

Palloncini? Persone che si salu-

tano calorosamente? Canzoni?

Bambini sorridenti?

Sono tutti particolari tipici di una

festa, eppure stiamo parlando del

primo giorno di scuola! Si è proprio

così alla Scuola Primaria “N.M.

Campolieti”, l’inizio dell’anno sco-

lastico è un momento di festa, in

cui bambini, maestre, genitori e

personale scolastico sono davvero

felici di rivedersi o incominciare.

All’ingresso della scuola genitori

e bambini hanno trovato la Coordi-

natrice Didattica Antonella Dirella

e il Direttore Generale Carmine De

Gregorio a dare loro il benvenuto.

In seguito scolari, maestre e geni-

tori si sono radunati in palestra per

la preghiera e la benedizione im-

partita dal parroco Don Claudio.

Poi, c’è stato il tradizionale mo-

mento dell’”Investitura”: i ragazzi di

quinta hanno consegnato ai più

piccoli della prima classe la divisa

della scuola, il caratteristico fou-

lard arancione con il logo della

Scuola. Successivamente la scola-

resca si è riversata in Corso Nazio-

nale, per andare a Piazza San

Antonio dove ogni bambino ha po-

tuto liberare in cielo un palloncino

con su scritto il proprio nome,

come a significare l’inizio di un

viaggio, per diventare grandi,

verso una bellezza tutta da sco-

prire e conoscere.

Insomma una parata di colori e

risate ha accompagnato i più pic-

coli all’inizio della loro nuova av-

ventura educativa e i più grandi a

riprendere il lavoro che era stato

lasciato a Giugno; un lavoro che,

oltre a curiosità, interesse e bel-

lezza, comporterà anche piccoli e

grandi sacrifici. A tale proposito ri-

portiamo un dialogo di oggi fra una

maestra e un bambino dopo la

festa iniziale.

Alunno: <<Maestra ho finito!>>

Insegnante: <<Ma non vedi che

hai scritto in maniera disordinata?

Dobbiamo cancellare per imparare

a scrivere meglio! >>

Alunno: <<Si, ma io sono

stanco.>>

Insegnante: <<A te piacciono le

cose brutte o belle?>>

Alunno: -Silenzio-

Insegnante: <<Secondo me ti

piacciono le cose belle, perché hai

degli occhi bellissimi. I tuoi occhi

possono guardare solo cose belle

e come hai scritto è disordinato,

quindi miglioriamo!>>

Così si riparte, seguendo qual-

cuno che ci fa amare e desiderare

le cose belle, che ci ricorda che la

vita è una festa perché non siamo

mai lasciati soli. Questo è il bello

della scuola Primaria Paritaria

Campolieti: vedere grandi e piccoli

che si sentono accolti e accompa-

gnati alle cose belle della vita.

Quando la scuola diventa questo

punto di incontro non resta che tor-

narci!

12

12 settembre 2014 Termoli

CAMPOMARINO. Si è concluso ieri l’iter amministrativo riguardante

una denuncia fatta nel mese di agosto al titolare di un circolo privato di

Campomarino, il ‘Circolo del corso’.

All’epoca, nel corso di specifici controlli di natura amministrativa pro-

grammati per verificare che le attività degli esercizi pubblici ubicati in

Termoli e Campomarino fosse conforme alle leggi vigenti, personale

della divisione polizia amministrativa e del commissariato di Termoli

aveva contestato al titolare di un circolo privato di Campomarino Lido

l’esercizio abusivo di pubblico esercizio.

Nella fattispecie, era stato accertato che la somministrazione di ali-

menti e di bevande non veniva riservata, come previsto, ai soli soci ma,

in aperta violazione di legge, era stata estesa a qualsiasi avventore per

cui, di fatto, dietro la facciata di una innocua associazione si svolgeva

un’attività di carattere imprenditoriale.

A seguito di tale contestazione, il sindaco di Campomarino emetteva

una ordinanza di cessazione dell’attività di pubblico esercizio svolta abu-

sivamente e di sospensione di due mesi della licenza di somministra-

zione di alimenti e bevande a favore dei soci.

TERMOLI. Un augurio spe-

ciale, ieri 11 settembre, è stato ri-

servato al vescovo diocesano,

monsignor Gianfranco De Luca

per i suoi 65 anni.

Qualche giorno fa ebbe a con-

dividere, attraverso il proprio pro-

filo facebook, il personalissimo

augurio per il quarantesimo di

sacerdozio cui si associano nove

anni di vescovado ed oggi è nuo-

vamente il tempo per fargli gli au-

guri che da Termolionline.it,

elargiamo con affetto e stima

“confidando in nuovo vigore e

benedizione per la sua azione

pastorale in terra diocesana di

Termoli-Larino” …

Ricordiamo che monsignor

Gianfranco De Luca è nato ad

Atri (Teramo), I’11 settembre

1949. Ha compiuto gli studi medi

nel Seminario vescovile di

Penne, quelli ginnasiali nel Semi-

nario diocesano di Teramo e

quelli liceali e teologtici nel Pon-

tificio Seminario Regionale S.

Pio X, a Chieti. Ha conseguito la

Licenza in Teologia presso la

Pontificia Università Latera-

nense; è stato ordinato sacer-

dote il 24 agosto 1974, nella

Concattedrale di Atri. Ha rico-

perto i seguenti uffici e ministeri:

Parroco di Tossicia (Teramo) dal

1974 al 1981; Cappellano delia

Casa circondariale di Teramo dal

1981 al 1983; dal 1982 al l 985

ha svolto il servizio pastorale

nelle Parrocchie di S. Giorgio di

Crognoleto e Macchia Vomano di

Crognoteto.

Dal 1985 è Parroco di S. Ni-

colò a Tordino.

Già Responsabile del Centro

diocesano per I’Evangelizza-

zione e la Catechesi e responsa-

bile della Pastorale Giovanile,

monsignor De Luca è stato mem-

bro del Consiglio Presbiterale

diocesano e Consultore dioce-

sano; Vicario foraneo e Canonico

della Concattedrate di Atri.

Ha insegnaro Teologia Fonda-

mentale nell’istituto di Scienze

Religiose di Teramo. E’ stato

eletto Vescovo di Termoli-Larino

il 21 Aprile 2006: ha ricevuto l’Or-

dinazione episcopale il 23 Giu-

gno 2006. Attualmente è vescovo

delegato Regione Ecclesiastica

per l’Ecumenismo, il Clero e la

Vita Consacrata.

Un altro pezzo di storia che va via

Gli auguri al vescovo De LucaChiuso il Circolo del Corso

E’ iniziato l’anno alla scuola primaria paritaria “n.m. campolieti”: palloncini, abbracci…, ma non solo”

La chiusura del 'Marconi' segna un altro punto negativo per il centro

A Campomarino chiuso l'iter amministrativo da parte della Polizia

Page 13: 12 settembre 2014

TERMOLI. Continua inces-

sante l’attività straordinaria di

controllo del territorio svolta

dalla Polizia di Stato nel capo-

luogo e nei comuni dell’hinter-

land.

Nel corso dei servizi, effettuati

con l’impiego sul territorio di nu-

merose pattuglie della Questura,

personale della Squadra Mobile

ha proceduto all’arresto di un la-

titante, G.G. di anni 48, attiva-

mente ricercato dovendo espiare

una pena residua di un anno,

dieci mesi e undici giorni di re-

clusione.

L’uomo, condannato per vio-

lenza sessuale aggravata con

perdita perpetua della potestà

genitoriale e interdizione per cin-

que anni dai pubblici uffici, si era

rifugiato in Inghilterra, ma il suo

ritorno in città non era sfuggito

agli investigatori che, postisi im-

mediatamente sulle sue tracce

con mirati servizi di indagine e di

appostamento, nella serata di

ieri riuscivano a localizzarlo e a

trarlo in arresto.

Nella stessa giornata di ieri, si

concludeva l’iter amministrativo

riguardante una denuncia fatta

nel mese di agosto al titolare di

un circolo privato sito in Campo-

marino.

All’epoca, nel corso di specifici

controlli di natura amministrativa

programmati per verificare che le

attività degli esercizi pubblici ubi-

cati in Termoli e Campomarino

fosse conforme alle leggi vigenti,

personale della Divisione Polizia

Amministrativa e del Commissa-

riato di Termoli aveva contestato

al titolare di un circolo privato di

Campomarino Lido l’esercizio

abusivo di pubblico esercizio.

Nella fattispecie, era stato ac-

certato che la somministrazione

di alimenti e di bevande non ve-

niva riservata, come previsto, ai

soli soci ma, in aperta violazione

di legge, era stata estesa a qual-

siasi avventore per cui, di fatto,

dietro la facciata di una innocua

associazione si svolgeva un’atti-

vità di carattere imprenditoriale.

A seguito di tale contestazione,

il Sindaco di Campomarino

emetteva una ordinanza di ces-

sazione dell’attività di pubblico

esercizio svolta abusivamente e

di sospensione di due mesi della

licenza di somministrazione di

alimenti e bevande a favore dei

soci.

TERMOLI. Nella giornata di ieri è stato fi-

nalmente firmato anche dal Ministero del-

l'Economia e delle Finanze il decreto

interministeriale che recepisce i contenuti

dell'accordo Cigs (cassa d integrazione in de-

roga) siglato lo scorso 3 luglio al Ministero del

Lavoro e che di fatto sblocca i pagamenti ar-

retrati relativi al 2013. Secondo i termini del-

l'accordo, i 30 milioni stanziati con la Legge di

Stabilità 2014 (Legge 27 dicembre 2013, n.

147, art. 1, comma 184) serviranno priorita-

riamente a coprire il fabbisogno delle istanze

relative allo scorso anno, e non ancora liqui-

date, rimandando poi al 2015 il pagamento di

quelle riferite all'annualità in corso (segnata-

mente fermo biologico 2014, ma non solo

quello). Il termine per presentare le istanze

riferite al 2014 è fissato al 26 gennaio 2015

ed entro marzo 2015 l’INPS dovrà provve-

dere al monitoraggio ed alla quantificazione

delle previsione di spesa necessaria per ef-

fettuare i pagamenti di competenza 2014.

Quanto al pagamento degli arretrati 2013

(tema che ha contributo ad alimentare nume-

rose tensioni e polemiche nelle varie marine-

rie), la "palla" passa ora all’INPS che dovrà

concretamente provvedere al pagamento di-

retto degli assegni di integrazione del reddito

in favore dei pescatori aventi diritto. Dome-

nico Guidotti di Federcoopesca Molise di-

chiara“ Ora attendiamo nelle prossime ore

istruzioni operative da parte della Direzione

Centrale dell’INPS di Campobasso che deve

procedere alle tanto attese liquidazioni, i ma-

rittimi sono in attesa di questi pagamenti da

un anno.

TERMOLI. Grande la preoccupa-

zione da parte delle organizzazioni

sindacali per la procedura di mobilità

alla Gtm. Ma quali sono i numeri della

vertenza, li abbiamo attinti proprio

dalle parti sociali. “La Gtm fino al 19

maggio 2013 aveva una percorrenza

complessiva pari a km 804 mila, per-

cependo un contributo mensile pub-

blico pari a euro 293.738,23. Dopo

quella data si è passati a una percor-

renza complessiva di km 643.200 con

un contributo di 236.644 euro su-

bendo in taglio chilometrico annui pari

a km 160.800 con una diminuzione di

trasferimenti pubblici pari a euro

34.409,14 mensile; adesso la regione

Molise con la delibera numero

387/2014 ha ridotto ulteriormente il

contributo al comune di Termoli per lo

svolgimento del servizio Tpu del 45%.

Qualcuno mi dica come non dob-

biamo essere preoccupati”.

TERMOLI. Avrebbero avuto

luogo durante l’estate lavori edili-

impiantistici allo stabile “ex Cara-

velle” sito al lungomare Nord e

così, dopo la segnalazione perve-

nuta lo scorso 11 giugno e a se-

guito di un sopralluogo svolto il 3

luglio dal personale dell’Ufficio Tec-

nico Comunale, unitamente ad al-

cuni uomini della Polizia

Municipale, presso la suddetta co-

struzione, si è evidenziata l’irrego-

larità delle stesse scalinate che

non sarebbero mai state autoriz-

zate e così, dovranno essere de-

molite entro novanta giorni.

In poche settimane, quindi, si fa

luce su una faccenda ben definita

che è andata risolvendosi in tempi

stretti grazie all’azione tempestiva

degli uomini impegnati alla tutela e

al rispetto delle regole.

1312 settembre 2014Termoli

Sul lungomare scalenon autorizzate

Arrestato un latitante

Pesca, sbloccati i pagamenti

“Trasporti, siamo preoccupati”I sindacato sul piede di guerra per i tagli della Regione alle corse autobus cittadine

Dopo il sopralluogo dei Vigili, potrebbe

partire la demolizione del manufatto

Servizi straordinari di controllo del territorio e di ordine e sicurezza pubblica

TERMOLI. Non si placa la battaglia dell’associazione ‘La Giusta scuola’ per i lavori in

corso alla scuola d’infanzia (ma c’è chi dice anche il Nido) di via Volturno. “Se la situa-

zione alla scuola dell’infanzia di via Volturno non cambia si protrae coi lavori in corso

e i bimbi in mezzo alla polvere io riporterò mia figlia a casa. E’ un’indecenza far andare

i piccoli in mezzo a un cantiere”. Non usa mezzi termini una delle mamme che ieri ha

accompagnato per la prima volta sua figlia di 3 anni all’asilo. “Siamo in diverse a voler

protestare recandoci dal sindaco”. Insomma, il primo giorno nella struttura di contrada

Porticone è stato tutt’altro che memorabile. Quanto denunciato alla vigilia dalle pasio-

narie de ‘La Giusta scuola’ Susy Mariani e Deborah Tridente è stato in effetto un segno

premonitore di quanto potesse accadere e non a caso, dopo la denuncia pubblica sullo

stato ancora di avanzamento dei lavori di manutenzione ieri mattina alle 11.30 si sono

presentato ufficiali d’igiene dell’Asrem che hanno ispezionato i locali adibiti ad aule.

“Noi chiediamo solo che non si lavori con i bambini presenti nell’asilo – ha ribadito la

Mariani – li eseguissero nel pomeriggio e piuttosto si organizzassero alla svelta, perché

non è possibile arrecare simili disagi alle famiglie e agli operatori a scuola iniziata”. Una

situazione indecorosa che ha catturato l’attenzione anche della promotrice dell’asso-

ciazione ‘Termoli… per i bambini’ Simona Barone, che utilizzando l’ormai frequentatis-

simo profilo Facebook ha denunciato con foto significative lo stato di degrado delle

strutture di via Volturno.

Scuola di via Volturno,è polemicaNon si placa la battaglia dell'associazione

'La Giusta Scuola' sui lavori

Firmato il decreto ministeriale sulla Cassa in deroga

Page 14: 12 settembre 2014
Page 15: 12 settembre 2014

Il 14 settembre 2014, a Campo-

chiaro, si disputerà la prima edizione

del Trail del Matese, gara inserita nel

circuito nazionale Parks Trail 2014; a

pochi giorni dalla data fatidica, dav-

vero tante sono le adesioni e le pre-

scrizioni pervenute, soprattutto da

fuori regione, per partecipare a questo

evento capace di catalizzare atten-

zioni e curiosità anche al di fuori del

momento prettamente agonistico. In-

fatti, sarà una giornata buona per cor-

rere, con società e atleti provenienti

da Abruzzo, Campania, Lazio, Puglia,

Lombardia, Molise, ecc., ma anche

per scoprire le meraviglie del territorio

molisano e, in particolar modo, del-

l’Oasi WWF di Guardiaregia e Cam-

pochiaro, dove la gara avrà luogo. Per

l’occasione, oltre alla gara, vi sarà la

possibilità per i familiari degli atleti,

per gli amici o anche per i semplici ap-

passionati, di fare un bel trekking nella

zona della riserva naturale, o anche

una passeggiata alla scoperta della

storia del piccolo borgo di Campo-

chiaro, in compagnia di una guida, per

giungere poi alle rovine del Tempio di

Ercole Quirino.

Insomma, quella che l’ASD Movi-

Menti sta organizzando fin nei minimi

dettagli in queste battute finali, si pro-

spetta come una giornata di autentico

SPIRITO TRAIL con l’immancabile,

abbondante e amichevole ristoro fi-

nale. Anche le previsioni meteo, al

momento sostanzialmente positive,

sembrano fare il tifo per la riuscita di

questo primo trail tutto molisano Il

Trail del Matese avrà come testimo-

nial d’eccezione e “apripista” per il

giorno della gara Andrea Lalli, atleta

azzurro specialista del mezzofondo e

del fondo, laureatosi nel 2012 cam-

pione europeo di corsa campestre,

originario proprio di Campochiaro. Lo

sponsor tecnico del Trail del Matese è

INOV-8 (www.inov-8.com), mentre i

principali sponsor per l’organizza-

zione dell’evento sono: Pasta La Mo-

lisana, Centro Tartufi Molise,

Biscottificio Cianciullo, Acqua Molisia,

Carni del Matese e Spighe Molisane.

La gara ha il patrocinio e il sostegno

del comune di Campochiaro e dell’As-

sessorato allo Sport della Regione

Molise. Il Trail del Matese aspetta ap-

passionati, sportivi e amanti della na-

tura, il 14 settembre a Campochiaro.

Per ulteriori informazioni e per le iscri-

zioni per la gara del Trail del Matese,

si può consultare il sito web dell’asso-

ciazione all’indirizzo: www.movimen-

tioutdoor.it o i profili ufficiali della

società sui social network Facebook,

Google+ e Twitter.

La crisi è un moltiplicatore alla di-

soccupazione giovanile, in 6 anni in-

fatti è raddoppiata. Nel 2007 il tasso

era al 20,3%, livello minimo rag-

giunto dal 1990, nel 2013 è arrivato

al 40%. Altro dato allarmante è che

onn è mai stata così alta la disoccu-

pazione giovanile. A giugno ha toc-

cato il 43,7%, secondo i dati

provvisori dell’Istat, il livello più alto

raggiunto dall’inizio delle serie stori-

che nel 1977. I ragazzi tra i 15 e i 24

anni sembrano rimanere sempre più

indietro in un mercato del lavoro che,

secondo l’istituto di statistica, ”ha re-

gistrato i primi segnali di migliora-

mento”.

E in Molise? La condizione dei gio-

vani nella nostra Regione è diventata

drammatica, dopo 6 anni dall’inizio

della più grave crisi economica dal

dopoguerra, un giovane su due non

lavora. Secondo i dati dell’Ufficio

Studi “M.Ciancaglini” della CISL

Abruzzo Molise il tasso di disoccupa-

zione dei giovani tra i 14-29 anni, è

arrivato al 43,8%, più del doppio ri-

spetto al 2008, quando era pari al

21,6%. In Molise più di 13 mila gio-

vani non studiano, non lavorano e

non sono nemmeno impegnati in un

percorso di formazione professio-

nale.

“Siamo una comunità di giovani di-

soccupati e precari che vedono la

Regione Molise collassare sotto la

ruspa devastatrice di una logica

clientelare”, questo lo slogan con cui

si presenta la Comunità su Face-

book abbiamo incontrato uno dei

due ideatori del gruppo Roberto Co-

lella per farci spiegare le motivazioni

di questa “protesta”.

Roberto la nascita di questa “Co-

munità” è una provocazione? C’è un

obiettivo di fondo?

L’obiettivo è quello di unire le forze

e vedere quanti ne siamo per poter

scendere in piazza e presentare le

istanze del mondo giovanile ovvia-

mente fornendo anche dei modelli

prospettivi futuri e propostitivi visto

che non basta contestare. Al di là dei

meriti o demeriti di una classe poli-

tica ogni giovane molisano deve fare

qualcosa per la sua terra ma è pur

vero che non possiamo rimanere

muti o inermi di fronte al collasso di

questa regione dove la disoccupa-

zione giovanile è alle stelle e dove

prevale la logica clientelare su quella

meritocratica.L’intento della comu-

nità ovviamente non è quello di sbef-

feggiare chi si trova senza lavoro o

in una condizione precaria piuttosto

quello di creare una rete affinché si

possa uscire allo scoperto per resti-

tuire dignità e futuro ai giovani di

questa Regione. La comunità è

aperta anche a coloro che sono oc-

cupati perché questa deve essere

una battaglia di tutti. In questa pic-

cola Regione ognuno ha diritto di la-

vorare.

Quanti iscritti fino ad oggi? E da

questa comunità virtuale cosa cre-

dete che possa venir fuori?

Abbiamo raccolto in due giorni

quasi 350 adesioni e speriamo di

crescere sempre più. A breve orga-

nizzeremo un incontro con vari gio-

vani e il mondo associazionistico.

Gli ideatori di questa

Comunità:Roberto Colella (SEL) e

Davide Vitiello (PD), due giovani mi-

litanti in politica, volete mandare un

messaggio anche al Governo regio-

nale?

Un messaggio alla politica regio-

nale che dope l’impasse iniziale si

sperava potesse affrontare le di-

verse problematiche che da tempo

condizionano questa Regione tanto

da arrivare a rivalutarne l’autonomia

regionale.

Credo che bisogna tornare a fare

politica dal basso, parlando con i cit-

tadini e soprattutto tornando al vero

modello partitico quello fondato sul-

l’ideale e non sull’interesse econo-

mico. Ormai le diverse elezioni non

ultime le comunali a Campobasso

hanno dimostrato che i partiti ser-

vono come strumento al politico solo

per fini personali elettivi e non per il

bene comune. C’ sicuramente una

forte crisi politica e il razionalismo

economico tende a dividere e non a

unificare, tende a premiare soltanto

alcuni provilegiati nell’interesse pri-

vatistico vedi Sanità o altro.

La crisi del lavoro è estesa a tutto

il paese, in Molise quali prospettive

future intravedete, o ancora avete

delle proposte?

Abbiamo diverse proposte che ti-

reremo fuori nelle giuste occasioni e

sedi opportune. Di sicuro per il Mo-

lise prevediamo diverse cooperative

di giovani, un vero sviluppo del set-

tore turistico e culturale e una equa

distribuzione dei finanziamente che

non avvantaggino i soliti raccoman-

dati.

Ti assicuro abbiamo tante propo-

ste e alcune le abbiamo già fatte pre-

senti all’assessore di turno che

ovviamente ancora non ci dà rispo-

sta. Non si combatte la crisi con gli

stessi strumenti che l’hanno causata!

15

12 settembre 2014Opinioni

La domanda che molti di noi molisani si sonospesso sentiti rivolgere è “da dove vieni?”Per molti il Molise è la regione che non esiste, una neverland ita-

liana che molti non riescono nemmeno a localizzare geograficamente.

Tra la Puglia e l’Abruzzo, di fronte alle Tremiti, a due ore da Roma.

Negli anni abbiamo inventato e creato mille risposte alternative che

potessero togliere dall’imbarazzo chiunque prova a localizzare la no-

stra regione. I teatri sanniti e romani, le cattedrali, i boschi, le monta-

gne, i “tratturi” e le tradizioni molisane sono sconosciuti a quasi tutti,

salvo poi, quando qualcuno arriva sul territorio, scoprire la nostra ca-

pacità di accoglienza, la bellezza, la ricchezza, il piacere di ricevere.

Per far scoprire la nostra terra parte oggi - venerdì 12 settembre -

un blogtour organizzato – e completamente autofinanziato da due ra-

gazzi molisani - che per tre giorni porterà nella nostra regione alcuni

dei più importanti blogger italiani.

Termoli, Pietrabbondante, Santa Maria di Canneto, Agnone, Castel

San Vincenzo e Altilia sono alcune delle tappe del tour che si avvale

anche della preziosa collaborazione di strutture di accoglienza moli-

sane che, volontariamente ed entusiasticamente hanno risposto alla

nostra richiesta facendo così esplodere in Molise una contagiosa vo-

glia di fare.

“MOLISE. La Regione che non esiste blogtour” è un progetto creato

e finanziato da Bertrando Di Renzo, Superficie8 e Nicola di Lalla, am-

ministratore del sito www.moli.se.

Domenica il Trail del Matese a Campochiaro

Disoccupati e inoccupatimolisani, un sito Facebook

Molise dove?

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