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Registraz.Tribunale di Genova N° 22 del 2-9-1948 Gruppo EditorialeL’Espresso S.p.A.Roma - Stampa:Rotocolor, PadernoDugnano (MI)GENOVA

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MARTEDÌ 21 SETTEMBRE 2010

genova.repubblica.it Anno XV Numero 223IL LAVORO

Società

DONATELLA ALFONSOA PAGINA XV

Questione di nasoil fascino dei profumiarte al femminile

La Sampdoria

STEFANO ZAINOA PAGINA XVIII

Turn over a CagliariCassano resta a casain campo va Pozzi

Esibizione a Sanremodelle Frecce Tricoloriil video di un lettoresul sito internet

Genova.it@

Negli stabilimenti esplode la rabbia contro il piano di dismissioni. E il ministro Sacconi convoca d’urgenza azienda e sindacato

Fincantieri, l’urlo del sindacoVincenzi: “Scelte vergognose, sarò alla testa del corteo con i lavoratori ”

E’PARTITA ieri dallaLiguria la rivoltacontro il piano che

taglia la Fincantieri. A SestriPonente i lavoratori hannooccupato la palazzina delladirezione, l’occupazione èscattata anche a Riva Trigo-so ed è stata sospesa solo intarda mattinata, quando èarrivata la conferma di unaconvocazione a Roma. In-tanto oggi a Roma ci sarà ilvertice tra sindacati e istitu-zioni, tutti compatti perchiedere il ritiro del piano,mentre il ministro Sacconiha deciso di convocare leparti.

ALLE PAGINE II E III

Porticciolo turistico, l’ultima tentazionesu Riva Trigoso l’ombra di Castellammare

Il piano svelato

IL PIANO Fincantieri2010-2014 parla solo diCastellammare indican-

do un futuro da marina nau-tica. Ma l’ipotesi di chiusuradi Riva Trigoso potrebbecondurre a un destino analo-go. L’area, infatti, è stata pe-riziata con un valore doppiodi quello indicato nel bilan-cio.

A PAGINA III

Unanime bocciatura da parte dei lavoratori, via ai ricorsi. Ma l’assessore Montaldo tira dritto

Ist, l’ultima barricata“La fusione non passerà”ILAVORATORI dell’Ist dichiarano guerra su tutto il

fronte al piano di fusione col San Martino. L’as-semblea boccia all’unanimità la bozza del disegno

di legge con cui la giunta regionale intende far nasce-re la nuova struttura, bollata come “pasticcio giuridi-co”. L’assessore alla salute, Claudio Montaldo non usamezzi termini: «Noi andiamo avanti. All’Ist non sonoconvincenti. Continuano ad avere dei pregiudizi. Gliatti che noi abbiamo presentato sono sufficiente-mente chiari e se loro non sono d’accordo, pazienza».

AVA ZUNINO A PAGINA VI

Classi sovraffollate, i presidi trasferiscono gli studenti

Scuola, falsa partenzapochi prof e meno bidellivia con orario ridottoFILETTO E NIRI A PAGINA V

L’oro del Sud Africa, sulle rotte del business

Genova Economia

NUOVE opportunità per le aziende liguri dall’imminente al-leanza con il Sud Africa. Le basi per lo storico accordo che in-teresserà shipping, agroalimentare e hi tech verranno get-

tate al più presto e assumeranno le vesti ufficiali di un gemellaggio.E’ l’annuncio dell’ambasciatrice sudafricana in Italia ThenjiweEthel Mtintso durante un forum nella redazione di Repubblica.

ALLE PAGINE IX, X E XI

Pioggia di multeIn arrivo da Tursicartelle esattorialiper 67 milioni

Il caso

UNO TSUNAMI di cartelleesattoriali si abbatterà suGenova nella prima deca-

de di ottobre. «Dovrebbero esse-re circa 612 mila sanzioni, peruna somma totale pari a quasi 67milioni di euro. Ma sappiamo giàche difficilmente verranno paga-te, se non in parte» spiega Mauri-zio Rametta, vicecomandantedella Polizia Municipale. Si trattadi multe elevate tra il 20 marzo2006 e il 20 marzo 2008 e mai pa-gate da automobilisti e motoci-clisti sanzionati. Un’analoga on-data di cartelle inviata da Equita-lia lo scorso anno, infatti, lo è sta-ta in misura di poco superiore al27%, confermano al Matitone. Ilche significa che poi scattano isequestri, quelli immobiliari odell’auto, per i debitori. Per il Co-mune non ci sono quegli speratiintroiti su cui invece sarebbe tan-to bello poter contare; è successoanche con la sanatoria per lemulte ante 2004, che sono statepagate, nonostante le condizionipiù che miti, solo per il 10% deicasi, con un introito di poco su-periore al milione di euro invecedegli 8 e più stimati. In ogni casopreparatevi, le cartelle arrivano.E con un nuovo modello, che sipromette più chiaro per il contri-buente: con indicazioni precisesul ruolo, la sanzione, la mora egli interessi, nonché i dati del vei-colo e la data della contravven-zione. Al Matitone (SportelloComparto Ruoli) si stanno giàpreparando all’assalto per delu-cidazioni. Equitalia (via D’An-nunzio 34) fa altrettanto.

(d.al.)

La tipica ricetta padanaper la sicurezza, le ron-de, è stato un trionfale

insuccesso nazionale, conl’eccezione di Varazze. Uni-co comune dotatosi di tutoridell’ordine fai-da-te paten-tati: anomalia che fatico aspiegarmi (un’antica tradi-zione locale di podismo vigi-lante?), ma di certo causa direazioni dei vicini: arenza-nesi rosi dall’invidia; gente diCogoleto che falsifica i certi-ficati di residenza pur di pat-tugliare autorizzata nel pae-se limitrofo. Che tristezza.Sono cose che fanno dubita-re dell’esistenza del Dio Po.

RONDE PER CUI

IL LANTERNINOENZO COSTA

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San Siro aperto ai tifosi del GenoaGESSI ADAMOLI

ITIFOSI del Genoa potrannotornare sabato prossimo a SanSiro per una partita con il Mi-

lan. Sono passati sedici anni dal-l’uccisione di Vincenzo Spagno-lo, bisognava andare avanti, an-che se il colpevole, Simone Bar-baglia, ha pagato in manierablanda ed i mandanti non sonomai stati realmente perseguiti.Cosimo Spagnolo, il papà di“Spagna”, è stato il primo in tuttiquesti anni a lanciare, con grandesenso di responsabilità, appelliaffinché le tifoserie di Genoa e Mi-lan si accostassero a questa parti-

ta con spirito costruttivo. Lo scor-so 9 maggio a Marassi si era gio-cato addirittura a porte chiuse.

Due settimane fa i primi segna-li di disgelo in occasione della fi-nale della Supercoppa Primaveracon la visita dei dirigenti del Mi-lan al Museo del Genoa. E ieri il si-to ufficiale del club rossonero hacomunicato che oggi partirà lavendita dei biglietti del settoreospiti ovvero per chi è provvisto ditessera del tifoso. Ma c’è di più:sabato a San Siro potranno anda-re anche i sostenitori genoani chenon l’hanno sottoscritta (consi-gliati i settori 339 e 342 del terzoanello rosso).

Quindici anni dopo la tragedia di Claudio Spagnolo, niente divieti per la partita col MilanLa svolta

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LA SCALA DEL CALCIOLo stadio di San Siro saràaperto, sabato prossimo,ai tifosi del Genoa

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Repubblica Genova

LUIGI GIA

IL PIANO che il management diFincantieri ha presentato nel-l’estate all’azionista di mag-

gioranza (Fintecna, cioè il mini-stero del Tesoro) è devastante perla Liguria. Non solo per le sue con-seguenze economiche, con lachiusura di stabilimenti e la perdi-ta di occupazione, ma anche per lesue ricadute su tutto il tessuto pro-duttivo e sociale della Regione.Per usare un linguaggio brutale:non si tratta, in questo caso, dellachiusura di un’azienda “grandema qualsiasi”, sostituibile magaricon un’altra quando la crisi saràpassata. Qui si tratta dell’assassi-nio di un simbolo, della morte diun’industria che è stata, ancoraoggi è e domani dovrà essere ilsimbolo di una regione. I cantieri,così come tutte le attività portuali,sono la storia e il futuro di Genovae della Liguria. Chiudere quell’in-dustria avrebbe gli stessi effetti(economici, politici, morali) dellascomparsa delle banche da Lon-dra o dell’aziende hi-tech della Si-licon Valley. Nulla sarebbe più co-me prima.

Devastante è il piano (con tuttele sue inevitabile implicazionigeopolitiche) ma altrettanto de-vastante è soffermarsi, per un solosecondo, su come sia possibile es-sere arrivati a questo punto. Gran-di cantieri come quelli di Sestri Po-nente e Riva Trigoso, non restanovuoti così, all’improvviso. Ci si ac-corge, in un notte d’estate, che dal2012 il lavoro non c’è più? Si dice esi scrive, con tranquillità, che ètutta colpa del mercato, ma quan-do lo stesso “tirava”, ben poco, oquasi nulla, si è fatto per investire,allargare, modernizzare cantieridal grande nome (e dalle grandis-sime professionalità) per renderlicompetitivi. Oggi così, qualcunopensa e scrive che la soluzione siatrasformarli in porticcioli o in fab-briche per “conto terzi”. Ma la so-luzione, anche di fronte al merca-to, è una sola: difendere quel sim-bolo e farlo tornare grande.

l. gia@repubblica. it

FINCANTIERIUN SIMBOLOCHE VA DIFESO

MASSIMO MINELLA

IPORTI, certo. Ma anche le ec-cellenze dell’agroalimentaree i colossi dell’hi tech. Passata

l’euforia dei Mondiali di calcio, ilSud Africa va a caccia di business,cominciando proprio dalla Ligu-ria. Nei giorni scorsi una delega-zione guidata dall’ambasciatriceTahennjiwe Ethel Mtintso ecoordinata dal console onorarioEnrico De Barbieri ha illustrato aivertici delle istituzioni il “proget-to Sud Africa”. Non una serie diincontri per cementare un’ami-cizia che è peraltro già concretada tempo, ma la definizione di unpiano d’iniziative che punta aunire, attraverso il mare, i pro-dotti del paese africano con quel-li della Liguria. Punto di partenzadell’iniziativa, che nelle inten-zioni della delegazione africanasi dovrà tradurre in un gemellag-gio da definire in tempi brevi, ènella portualità, “core business”

di una Liguria che però, propriograzie alle sue eccellenze, ha pa-tito i colpi della crisi senza perquesto abdicare completamen-te. L’idea è quella di unire stabil-mente gli scali di Genova e diDurban (nella foto) anche attra-verso intese sulla formazione e ilmarketing. Già oggi Liguria e SudAfrica sono legati da solide intesecommerciali, ma ora il paese gui-dato dal presidente Jacob Zumapunta a un salto in avanti, a un’al-leanza del sapere economico chepuò rivelarsi utile a tutti. Secon-do un’indagine del Financial Ti-mes, infatti, il Sud Africa è al pri-mo posto per gli investimenti inRicerca & Sviluppo, tecnologiaambientale, Information &Communications Technology,servizi finanziari, industrie crea-tive, mezzi di trasporto e scienzedella vita. Un’opportunità, quin-di, da non lasciarsi sfuggire.

SEGUE A PAGINA X

Una settimana di incontri ai massimi livelli istituzionali per i rappresentanti del Paese che vuole allearsi con la Liguria

Shipping, alimentare, alta tecnologiaDal Sud Africa con amore del business

BETTINA BUSH

CHE le marine sia-no un buon busi-ness non è una

novità. Però è sempreuna questione di buonagestione. Nel caso diPortofino ci hanno pen-sato quelli della Portofi-no Servizi Turistici chegestiscono il porto dal2006. A parlarne è PaoloFenati, classe ‘56 geno-vese e presidente dellasocietà: «Il porto è unottimo affare per la Por-tofino Servizi Turistici,per il Comune e per gliesercenti. Siamo riusci-ti a rivoluzionare il por-to pianificando la suaattività e dando certez-ze di attracco». Un pro-dotto che viene però of-ferto in un territorio“speciale”, come quellodi Portofino, che forsepotrebbe lamentareanche un po’ il rischio dicolonizzazione. «Noidella Società GestioneEventi — commentacon ironia Fenati — ab-biamo fatto un po’ co-me gli inglesi in India:loro hanno costruitostrade e città, adesso lestanno utilizzando gliindiani, e oggi l’India èun’economia emer-gente fra le più potenti».SEGUE A PAGINA XIII

IL PERSONAGGIO

Paolo Fenatiun genovesea Portofino

Il sudafrica si presenta come centro di produzione manifatturiera di eccellenzaDiversificazione dei comparti industrialiEconomia apertaAmbiente favorevole ad investimenti e profittiMercati di oltre 200 milioni di consumatoriL'Africa è la prossima storia di successo dopo Cina e India

L'economia sudafricana in cifre

PNLMiliardi 482

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MerciimportateMiliardi

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CrescitaPNL 3,2% 4,6%

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Transazioni e prezzi nel mercato immobiliare

Fonte: Elaborazione su dati dell'Agenzia del territorio e de Il Consulente immobiliare

Indice delle quotazioni degli immobili residenziali al valore nominale. Unità e indice: media 2.000 = 100

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Compravendite (scala di sinistra) Prezzi (scala di destra)

- 300COSTRUZIONINel 2009 le nuove iscrizionisi sono ridotte di 300 unità

- 2OCCUPAZIONEIl calo degli occupati èstato del 2 per cento

0,4PREZZIL’incremento degliimmobili è stato dello 0,4%

40CASSA INTEGRAZIONEIncremento del 40% delricorso alla cassa

EdiliziaI PRIVATISono diminuiti gliinvestimenti in nuovecostruzioni, sia residenzialiche industriali ecommerciali. Leristrutturazioni sono inveceaumentate dell’11,8%(14,3 nella media nazionale)

ImmobiliareL’OSSERVATORIOIn base ai datidell’osservatorio delmercato immobiliaredell’agenzia del territorionel 2009 la diminuzione delnumero di compravenditein atto da anni è decelerata(da -13% a -6,4)

La cerimonia

Grimaldi a tutta “Energia”consegnata l’ottava nave bluA POCO più di quattro anni dalla firma dell’accordo e nelrispetto dei tempi previsti dall’armatore e dal cantiere, èstato consegnato “Energia”, l’ultimo degli 8 ferry cruisedella commessa da 500 milioni di euro di Grimaldi Hol-ding ai Nuovi Cantieri Apuania di Marina di Carrara. Conquesta operazione si completa quindi una fase impor-tante della società guidata di Aldo Grimaldi, il decano de-gli armatori italiani, che dopo aver lanciato i “cruiseferry”, le “navi bianche”, che hanno trasformato il con-cetto di traghetto in nave da crociera, si è dedicato ai“ferry cruise”, le navi blu, più adatti al trasporto merci,per rendere concretamente attuabile il progetto delle“Autostrade del Mare”. Così è “Energia”, lunga 200 me-tri, larga 27, alta 28, in grado di raggiungere una velocitàdi crociera di circa 25 nodi e di trasportare passeggeri fi-no ad un massimo di 900 persone, con una capacità dicarico di tremila metri lineari. «Con questa consegna —afferma Aldo Grimaldi — si completa un ciclo che ha avu-to importanti ritorni sia industriali che occupazionali».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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■ IXGENOVAeconomiala RRepubblica

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