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il Cittadinowww.ilcittadinodimessina.it

Messina 25 Aprile 2012

Un giorno di memoria

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Foto notiziaFoto notiziafoto di Dino Sturiale

Messina 22 Aprile 2012Via T. Cannizzaro

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Sommario

27 CircoscrizioniNotizie dai quartieri

28-29 CittàCronache urbane

30-31 ProvinciaNews dal territorio

26 SettegiorniCronaca della settimana

8-15 Primo Piano25 Aprile 2012

numero 71 anno X - 26 Aprile 2012

18-23

4 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT4

AttualitàLavoratori Messinambiente

SiciliaVino sicilianoPasta realizzata con il granosiciliano

32-37

38-39 Cultura4° edizione SidExpo

40-41 Pane per tuttiIo sono il buon pastore

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5WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 5

il CittadinoDirettore editoriale: Lillo ZaffinoDirettore responsabile: Carmelo Arena

Coordinamento:Tiziana Zaffino, Gianluca Rossellini, GabriellaGiannetto, Dario Buonfiglio, Gino Morabito,Antonio Grasso

RedazioneNunzio De Luca, Cristina D’Arrigo, Giuseppe Zaffino, Enza Di Vita, Maria Cristina Rocchetti, Letizia Frisone

Collaboratori Andrea Castorina, Hermes Carbone, MarilenaFaranda, Chiara Lucà Trombetta, Max Leone,Salvatore Grasso, Paola Libro, Lilly La Fauci

RubricheMimmo Saccà, Michele Giunta

Art DirectorSalvatore Forestieri

Ricerca fotograficaAntonio De Felice, Riccardo Caristi, Orazio D'Arrigo, Nunzio Di Dio, Peppe Saya, Gianmarco Vetrano

Direttore marketing Francesco Micari

Pubblicitàcontatti: 3462306183, 3473640274e-mail: [email protected]

AmministrazioneMario De Marco, Giuseppe Pagano, e Franco Rossellini

Web master sito Fabio Lombardo

Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e

inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta

elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

44-47 SpettacoliMessina incontra Paolo Villaggio

48-49 Mangiare Sano

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di Michele Giunta

immagineimmagine

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Primo PianoPrimo Piano

Per parlare di 25 aprile bisogna andarea monte della storia. Il movimentodella Resistenza – inquadrabile stori-

camente nel più ampio fenomeno europeodella resistenza all'occupazione nazifascista– fu caratterizzato, in Italia, dall'impegno uni-tario di molteplici e talora opposti orienta-menti politici (comunisti, azionisti, monar-chici, socialisti, cattolici, liberali, repubblica-ni, anarchici), in maggioranza riuniti nelComitato di Liberazione Nazionale (CLN), icui partiti componenti avrebbero più tardicostituito insieme i primi governi del dopo-guerra. La Resistenza costituisce il fenome-no storico, nel quale vanno individuate leorigini stesse della Repubblica Italiana:l'Assemblea Costituente fu in massima partecomposta da esponenti dei partiti che ave-vano dato vita al CLN, i quali scrissero laCostituzione ispirandola ai principi dellademocrazia e dell'antifascismo. Il periodostorico, in cui il movimento, comunementeindicato come "Resistenza", fu attivo, iniziadopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 (ilCLN fu fondato a Roma il 9 settembre) e ter-mina nei primi giorni del maggio 1945,durando quindi venti mesi circa. La scelta dicelebrare la fine di quel periodo con il 25aprile, fa riferimento alla data dell'appellodiramato dal CLNAI per l'insurrezione arma-ta della città di Milano, sede del comandopartigiano dell'Alta Italia, cioè la rivoltaarmata e popolare contro le truppe di occu-pazione naziste tedesche e contro i fian-cheggiatori fascisti della repubblica popola-

servizio di Marilena Faranda

Importante p 25 Aprile 2012

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er quello che ha significato e significa

Un momento della manifestazionein piazza Unione Europea

foto di Antonio De Felice

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re. Il 25 aprile “Festa della liberazione”segna il senso della riscossa morale e delriscatto della nazione italiana. Quello stessoriscatto che oggi non si vede, siamo sempresuccubi delle superpotenze, dall’Americaalla Francia e alla Germania. Si è celebrato il67° anniversario della Liberazione, in piazzaUnione Europea di fronte al monumento deicaduti in guerra, alla presenza di sua eccel-lenza il Prefetto Alecci, il vicesindacoMondello e l’assessore alle partecipateBisignano. Erano presenti il Gonfalone dellaCittà di Messina, decorato con Medagliad'oro al Valor Militare, e quello dellaProvincia Regionale, il Medagliere delNastro Azzurro, i Vessilli ed i Labari delleAssociazioni Combattentistiche e d'Arma,ed un plotone di formazione interforze hareso gli onori militari con la presenza di unoschieramento della Brigata Meccanizzata“Aosta”. A prendere la parola un partigiano,che ha ricordato l’onore di far parte di que-sta nazione, che deve essere difeso come èstato difeso una volta. Per capire cosa rap-presenta oggi il 25 aprile, ci rivolgiamo allamassima autorità cittadina, S. E. il PrefettoAlecci: “Basta collegarsi ai principi ed aiconcetti che ha egregiamente espresso ilnostro Presidente nella giornata di ieri,riportati oggi da tutti i giornali, è lo spirito ela sintesi giusta. E’ importante per quelloche ha significato e per quello che tutt’orasignifica. Queste proiezione dell’agganciocontinuo, non solo con la storia, ma anchecon la cronaca, ed è con questa logicacostruttiva e aggregatrice con cui bisognaaffrontare le grandi difficoltà di oggi”.

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foto di Antonio De Felice

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“Lavoratori forzati”

Il 25 aprile non è una giornata di festaper tutti, a cominciare dai lavoratoriche oggi, come anche il 1° maggio,

giorno della loro festa, dovrebbero esse-re tutti al lavoro. I rappresentanti dellaCGIL, si riuniscono per manifestare con-tro questa politica, volta al profitto a tuttii costi a scapito dei lavoratori. Gli eser-cizi commerciali potevano lavorarefacoltativamente, ma, ovviamente, idipendenti, che sono andati a lavorare“volontariamente”, sono stati costrettidai datori di lavoro a prendere servizio.Questo esula dall’idea di festa e di liber-tà. Siamo in un periodo di forte crisi incui non si è portati a spendere molto,quindi, è inutile mantenere gli esercizicommerciali aperti, a scapito dei lavora-tori che sottopagati, sono costretti arinunciare ad una vita familiare.Pensiamo a rilanciare l’economia cittadi-na e non a sfruttare la città.

M. F.

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foto di Peppe Saya

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Di rilancio della città parla il movimento Messinaora, con alla guida SaroVisicaro, che riunisce un piccolo seppur deciso gruppo di persone, cherinuncia ad una gita fuori porta per manifestare contro il degrado dellacittà. Egli ritiene che la nostra città sia ormai allo sfacelo, sostiene che imembri della nostra amministrazione siano “in – Capaci di tutto”, solodediti agli sprechi. I membri di Messina ora vogliono dire no ai Tir dallacittà, no al cemento, ai rifiuti zero, no all’amianto. Vogliono, invece, diresi all’indipendenza energetica, alla mobilità sostenibile, a nuovi stili divita a servizi sociali che siano degni di questo nome e alla partecipazio-

Movimento Messinaora manifes

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sta contro il degrado della cittàne. Visicaro ricorda che questa città e piena di associazioni con vogliadi fare, che andrebbero valorizzate e appoggiate nelle loro iniziative.Bisogna cominciare ad avviare una politica per il futuro della città, chie-dendo conto degli approdi di Tremestieri, degli svincoli infiniti, dellagestione dell’edilizia popolare, del disastro rappresentato daMessinAmbiente, ATM, AMAM, Servizi sociali. Alla fine dell’incontro, ipartecipanti hanno manifestato sul viale Boccetta, mostrando degli stri-scioni di protesta e facendo volantinaggio, tra le macchine di coloro cheandavano a prendere l’autostrada per gite fuoriporta.

foto di Antonio De Felice

M. F.

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Mittente Il CittadinoDestinatario Assesso

Alla cortese attenzione dell’assessore Amata.

foto di Antonio De Felice

Dritto (quasi)

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orato Arredo Urbano

Via Garibaldi

e rovescio22 Aprile 2012

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attualitàattualitàa cura di Cristina D’Arrigo

Da un po’ di tempo ci troviamo a parlare delle diffi-coltà economiche che la nostra città sta attraver-sando in rapporto al periodo storico di certo non

tra i più rosei. Questa settimana Clara Crocè, Segretariogenerale della Fp Cgil, interviene sugli stipendi ai lavo-ratori della Messinambiente e delle cooperative sociali. “Gli stipendi ai lavoratori della Messinambiente, secon-do quanto comunicato dal liquidatore DiMaria, anchequesto mese saranno erogati con 15 giorni di ritardo-dichiara Clara Crocè - una situazione insostenibile, perle oltre 500 famiglie, che non hanno altre risorse a cuiattingere”. Situazione di certo non tranquilla per i lavoratori di alcu-ne cooperative sociali che non percepiscono lo stipendioda mesi. “L’Amministrazione Comunale guidata dalSindaco Buzzanca ormai naviga a vista- continua ClaraCrocè – il comune di Messina, non è in grado di farefronte agli impegni ordinari, figuriamoci per quelli straor-dinari. Da più parti, giungono voci sempre più insistenti,che la situazione economica stia per precipitare. E’ ridi-colo - continua Clara Crocè- il Sindaco continua anascondere la polvere sotto il tappeto. Ma è notorio,prima o poi si corre il rischio di inciampare. La FP CGIL,non consentirà al Sindaco Buzzanca di ridurre le esi-stenze dei lavoratori a quei piccoli cumuli di polvere danascondere sotto il tappeto. La nostra città non può con-tinuare a dipendere esclusivamente dai trasferimentiregionali o nazionali. Il Sindaco - conclude Crocè - pren-da atto, della sua incapacità politica a reperire risorsenuove per la città e ne tragga le dovute conclusioni.Questo stillicidio non giova alla città.”

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CGIL FP : siamo alla canna del gas

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foto di Peppe Saya

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Scattati, all’Atm, i pignoramenti da parte di quattro creditori per un importo che sfiora i tre mil per il chilometraggio. Sebbene non direttamente finalizzati al pagamento degli stipendi dei l fondi regionali in questione. I dipendenti dell’Atm non hanno ancora ricevuto lo stipendio di

del mese di aprile che volge ormai al termine. Tuttavia anche i creditori dell’azienda trasporti han che vorrebbe l’Atm prossima alla liquidazione. La Bredamenarini che ha fornito manutenzione e p euro; la Comeco che fornisce carburante ha pignorato 480.000 euro; la Circumetnea per i corsi d per la manutenzione 150.000 euro. Duro nei confronti del Sindaco Buzzanca il commento di Pino responsabilità di questa situazione è interamente da attribuire al Sindaco Giuseppe Buzzanca ch comprendiamo quale esito positivo. Di certo c’è solo il fatto che le sue scelte stanno traghettando liquidazione dell’Atm si parla ormai da quasi un anno: il Sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca e alla liquidazione per poi procedere alla creazione di una nuova azienda Spa. Non sono dello ste vicenda e ancora non si è arrivati ad una soluzione definitiva. Sembra ormai di assistere ad una ratori, sembra di capire che il sipario calerà proprio con la liquidazione dell’Atm. Ma non siamo an

Atm: pignorati più di tre milioni di e

I creditori si sono stancati

foto di Peppe Saya

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lioni e mezzo di euro e che blocca a Palermo i fondi regionali che sarebbero stati stanziati a breve lavoratori, di fatto, una volta arrivati a Messina, è proprio per questo che sarebbero stati utilizzati i

marzo e a questo punto è ovvio che aspetteranno invano per chissà quanto tempo anche quello nno le loro ragioni: si sono stancati di aspettare, particolarmente preoccupati anche per la notizia ezzi di ricambio ha fatto scattare i pignoramenti per una somma che arriva addirittura a 2.400.000

di formazione per conducenti di tram che risalgono al 2003 380.000 euro; e infine la Mediterranea o Foti segretario della Filt Cisl: “Sebbene cercherà di scaricarla ancora una volta sulla Regione, la

he ha tenacemente perseguito la liquidazione dell’Atm contro tutto e contro tutti, ravvisandovi non l’azienda verso una crisi irreversibile che ricadrà sulle spalle dei lavoratori e dei messinesi”. Della

e l’assessore alla viabilità Melino Capone sostengono da tempo che sia indispensabile procedere esso avviso i dipendenti dell’azienda trasporti e i sindacati. Fatto sta che da mesi si discute sulla

continua recita teatrale a più atti che ha stancato i messinesi. Oggi , comunque la pensino i lavo- ncora arrivati all’ultimo atto, quindi al momento “così è, se vi pare”.

Lilly La Fauci

uro

di aspettare

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“Ieri, oggi, domani”: questo il motto del Partito Liberale Italiano che sabato 21 apri-le 2012 si è riunito in un congresso regionale che ha avuto luogo in un’affollataSala Consiliare della Provincia di Messina. Presidente dell’incontro è stato il sena-tore Enzo Palumbo, presidente nazione del P.L.I. “La scelta di Messina come sededel Congresso non è stata casuale- ha evidenziato l’avvocato Massimo Rizzo,segretario provinciale del P.L.I. e moderatore del dibattito- A pochi metri da qui nel1953 sono stati firmati i trattati di Roma che poi hanno portato all’unione europea.Quest’opera, che sembrava un sogno irrealizzabile, è stata compiuta da un gran-de liberale, Gaetano Martino. E’ a questo passato glorioso che i liberali devonoguardare, senza perdere di vista la realtà che ci circonda attualmente e program-mando un futuro migliore. Non a caso il nostro motto è appunto Ieri, oggi, doma-ni”. Il Partito Liberale oggi si impegna a combattere principalmente due battaglie:una contro il finanziamento pubblico ai partiti e una per l’abolizione dell’attualelegge elettorale. “Da tempo noi sosteniamo che il finanziamento pubblico ai parti-ti così com’è regolamentato oggi è solo un motivo di arricchimento per i partiti stes-si- ha dichiarato l’avvocato Rizzo- In un Paese in cui si parla tanto ma si agiscepoco contro i costi della politica, questi finanziamenti dovrebbero immediatamen-te essere aboliti, soprattutto per dare un segnale di trasparenza ai cittadini”. Paroledure sono state pronunciate da Rizzo anche contro l´ attuale legge elettorale, lalegge n. 270 del 21 dicembre 2005 che ha modificato il sistema elettorale italiano,delineando la disciplina attualmente in vigore, legge che per l’esattezza ha modi-ficato il precedente meccanismo misto, per 3/4 a ripartizione maggioritaria deiseggi, in favore di un sistema proporzionale corretto, a coalizione, con premio dimaggioranza ed elezione di più parlamentari contemporaneamente in collegi este-si, senza possibilità di indicare preferenze.: “Noi siamo stati tra i primi promotori della cam-pagna che ha puntato sulla racconta di firme contro il cosiddetto Porcellum. ( La legge èstata ideata principalmente dal ministro Roberto Calderoli, ma poi definita dallo stesso inun´intervista «una porcata» Proprio per questo venne denominata “porcellum“ dal politolo-go Giovanni Sartori) Purtroppo la Corte al momento ci ha dato torto. Ma la lotta contro l’at-tuale legge elettorale è e rimarrà il nostro cavallo di battaglia . Lotteremo senza sosta con-tro questa legge-truffa affinché venga abrogata al più presto in modo tale che i cittadini pos-sano tornare a scegliere i loro candidati e riescano così a riavvicinarsi alla politica con fidu-cia”. Le idee del partito sono state ampiamente illustrate anche dall’Onorevole Stefano De Luca,segretario nazionale del P.L.I. De Luca ha spiegato che il partito liberale vuole essere unpartito inclusivo e non esclusivo, un partito che punta ad attirare, tramite vari congressi cheverranno organizzati in tutte le regioni d’Italia, i liberali che sono sparsi in tutto il Paese in

Congresso Regionale a Messina“Liberali: ieri, oggi, domani”Il P.L.I. lotta contro il finanziamento pubblico ai partiti e per l’abolizione dell’attuale legge elettorale

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modo che questi possano unirsi per costruire insieme un futuro migliore per gli italiani. IlPartito Liberale Italiano insomma vuole rinascere e far rinascere l’Italia, e vuole addiritturaproporre una valida alternativa all’attuale classe dirigente della politica. E probabilmenteproprio la sfiducia dei cittadini messinesi verso l’attuale classe dirigente ha portato molti diquesti ad assistere al Congresso Regionale del Pli sperando di trovare forse una speran-za per un futuro migliore.“Com’è possibile che un Paese con un passato glorioso come l’Italia abbia una classe diri-gente di così infimo livello?- ha chiesto Massimo Rizzo- La domanda non è fine a sé stes-sa. Noi vogliamo e dobbiamo capirlo. Troveremo la risposta, la daremo ai cittadini e ciimpegneremo affinché non vengano commessi gli stessi errori che hanno messo in ginoc-chio l’Italia. Non crediamo nel bipolarismo- ha concluso - non cerchiamo una collocazionea tutti i costi. Noi vogliamo solo essere presenti, saremo presenti e daremo segnali didiscontinuità rispetto al passato”.

Lilly La Fauci

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La cartolinaLa cartolina

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Saluti daGioiosa Marea (ME)

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di Andrea Castorina

sette giornisette giorni

20venerdì

19giovedì

21sabato

22domenica

23lunedì

24martedì

25mercoledì

Sarà pubblicata all'Albo Pretorio di palazzo Zanca, la nomina dei vincitoridella selezione pubblica per l'assunzione a tempo determinato di 20 agen-ti di Polizia Municipale per la durata di 1 anno, che sarà consultabile anchesul sito www.comune.messina.it. Il sindaco Buzzanca ha firmato il relativoprovvedimento che sarà affisso all'Albo Pretorio per quindici giorni e per ilquale è ammesso ricorso, al Tribunale amministrativo regionale, entro 60giorni dalla pubblicazione.

Approvato il progetto della strada Bordonaro- CumiaSi è tenuto un sopralluogo nella Via Comunale di Cumia e un incontro congli abitanti presso la piazza principale di Cumia Superiore in cui è stato illu-strato l’iter della progettazione per la messa in sicurezza della fondamen-tale arteria stradale. Era il Marzo del 2009 quando un importante tratto dellaVia Comunale ha cominciato a mostrare i primi segni di cedimento. I lavori inizieranno a giugno.

Scippata una turista, le scuse e la solidarietà di BuzzancaLe scuse e la solidarietà della città di Messina all'anziana crocerista, presadi mira questa mattina, 23 aprile, in via Loggia dei Mercanti da uno scippa-tore, è stata espressa dal sindaco, on. Giuseppe Buzzanca. Buzzanca sta seguendo l'evolversi delle condizioni di salute della turistaattraverso i sanitari del nosocomio peloritano dove è stata trasportata aseguito delle lesioni riportate.

Morto in attesa al pronto soccorso, indagati due mediciLa procura di Messina ha iscritto due medici nel registro degli indagati per lamorte di Daniele Santamaria, l'ex guardia giurata di 40 anni morto sabato mat-tina mentre era in attesa di essere visitato al pronto soccorso dell'ospedalePapardo. I familiari hanno nominato come consulente di parte il medico legaleNino Bondì. Santamaria si era recato con il padre in ospedale, lamentando dolo-ri al braccio e alle spalle, ma secondo i familiari per oltre trenta minuti i medicinon lo hanno visitato.

Calcio: Il Messina cade in trasferta, Città di Messina: poker casalingo

Aprile 2012Aprile 2012

Questa mattina si è spento all'eta di 80 anni Ciccio Currò, storico massag-giatore del Messina. Il calcio messinese piange la scomparsa di un simbo-lo per l’intera città. Sempre presente al “Celeste”, divenuto ormai la suaseconda casa, ha vissuto per decenni a stretto contatto con giocatori e diri-genti, vivendo gioie e dolori, sostenuto da una fede per la squadra e la cittàche non ha eguali.

Si è spento Ciccio Currò, simbolo del calcio messinese

Assunti a tempo determinato 20 vigili

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Calcio: sorridono Messina e Città di MessinaDomenica positiva per le principali squadre di calcio cittadine. Il Messinasupera al S.Filippo per 2-1 la Battipagliese grazie alla reti di Cocuzza eCorona. I giallorossi raggiungono il terzo posto scavalcando proprio la for-mazione campana. Il Città di Messina si impone per 8-0 sul campo dellaLeonzio. Partita senza storie contro una formazione ormai retrocessa.

Giornata amara per il Messina che saluta il sogno primo posto dopo la scon-fitta per 3-2 sul difficile campo del S.Antonio Abate. A nulla è valsa l’ottimarimonta siglata da Corona. I giallorossi recriminano per l’arbitraggio giudica-to indecente: concesso un rigore dubbio al S.Antonio Abate. Il Città diMessina si impone per 4-0 contro l’Aquila Caltagirone, nell’ultima partita trale mura amiche della stagione.

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circoscrizionicircoscrizioni

Il consigliere della VIC i r c o s c r i z i o n eCardullo, in una nota

indirizzata a PalazzoZanca, sottolinea i pro-blemi di Salice in temadi viabilità e sicurezza.Attualmente il villaggio ècollegato con la SS113

da un’unica arteria: via Principe Umberto cheattraversa tutto l’abitato. Tale via presenta, inmolti punti, una larghezza di soli 2,50 metri equando la carreggiata si allarga è comunqueoccupata dalle auto in sosta. Ciò causa graviproblemi di viabilità soprattutto nei mesi estivi,quando Salice raddoppia la sua popolazione.Critica anche la situazione per quanto concernela sicurezza: a Salice, sostiene Cardullo, man-cano vie di fuga. Per risolvere queste due pro-blematiche il consigliere propone: l’allargamentodella strada anche tramite espropriazione di ter-reni privati e la realizzazione di aree di sosta.Inoltre, in tema protezione civile, Cardile sottoli-nea la necessità di realizzare una nuova arteriaalternativa.

VI quartiere

di Andrea Castorina

Grave rischio ecologico a Bisconte

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Iconsiglieri della III Circoscrizione Gioveni eCacciotto, con una nota indirizzata alle Autorità citta-dine competenti, descrivono l’inquietante scenario

che si presenta nell’area interessata dallo sbaracca-mento a Bisconte. A distanza di sette anni dalla demo-lizione dei manufatti persistono assolute condizioni didegrado che rendono la zona a forte rischio igienico-sanitario. In via Caltanissetta insiste un impressionantequantità di materiale di qualsiasi specie: inerti deposita-ti giornalmente dai soliti incivili, una caterva di suppel-lettili a farvi squallidamente da contorno ma, certamen-te, il fatto di assoluta gravità è rappresentato soprattut-to dalla presenza sempre più considerevole di pericolo-sissime lastre di eternit e resti vari di amianto. A tutto ciò si aggiunge la presenza di alcuni ratti chescorazzano liberamente nella zona. Gioveni e Cacciotto chiedono l’adozione di tutti quei provvedi-menti volti a reprimere e a prevenire l’inquietante fenomeno sopra denunciato anche attraverso unsistema di videosorveglianza e l’urgente bonifica dell’area in questione con conseguente prelievo esmaltimento del materiale nocivo, a garanzia della salute pubblica.

Salice: problemi di viabilità e sicurezza

III quartiere

Cosimo Oteri, consigliere della IIICircoscrizione, interviene sullo scottan-te argomento “manutenzione strade”

chiedendo ancora una volta l’avvio, da partedel Comune, di un piano straordinario d’inter-venti per tutto il territorio cittadino. Da troppotempo si assiste ad interventi tampone effet-tuati per coprire grossolanamente una bucadestinata a riformarsi dopo qualche giorno dipioggia. Oteri sottolinea l’importanza dell’isti-tuzione di piani di rigenerazione urbana checonsentano la riqualificazione delle periferiecittadine, troppo spesso abbandonate a feno-meni di degrado e che, invece, meritano diessere messe al centro di politiche concreteche puntino a ristabilire i giusti livelli di deco-ro. Attualmente inte-ri villaggi comeRione Aldisio, Vill.Santo, Valle degliAngeli, Catarattisono serviti da stra-de dissestate e peri-colose pe automobi-listi e pedoni.

Manutenzione strade, Oteri: “basta con interventi tampone”

III quartiere

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Nel corso dei servizipreventivi svolti daiCarabinieri del

Nucleo Radiomobile diMessina, nell’ambito delPiano Coordinato diControllo del Territorio, efinalizzati alla prevenzio-ne ed al contrasto deireati e degli illeciti ammi-nistrativi, in particolarequelli connessi alla guidadegli auto-motoveicoli inviolazione delle vigentinormative con conse-guente potenziale perico-lo per la propria ed altruiincolumità, gli equipaggidell’Arma hanno deferitoin stato di libertà quattropersone ritenute, respon-sabili di ricettazione,guida senza patente,guida in stato di ebbrezzae furto. hanno denunciatoin stato di libertà: un21enne messinese,incensurato, per ricetta-zione. In particolare, iCarabinieri del NucleoRadiomobile di Messinanei giorni scorsi avevanosottoposto a controllodella circolazione strada-le il prevenuto mentre era

in transito nel centralissi-mo viale San Martino, abordo di un ciclomotore,senza essere in posses-so dei documenti di circo-lazione e senza assicura-zione. una 36enne mes-sinese, casalinga, perguida senza patente. un20enne messinese, perguida in stato di ebrezza.Il conducente è stato sot-toposto al test con l’etilo-metro da cui emergevaun tasso alcolemico paria 1,15 g/l; un cittadinopolacco di 37 anni, perfurto. L’intervento deiCarabinieri è scattato aseguito della segnalazio-ne da parte degli addettialla vigilanza di un notocentro commerciale dellazona sud del capoluogopeloritano dove, pocoprima, un uomo avevatentato di allontanarsidopo essersi imposses-sato di una bottiglia disuperalcolici. Hannobloccato il cittadinopolacco che era in La bot-tiglia di liquore è statarestituita al titolare del-l’esercizio commerciale.

cittàcittà

Operazioni in città a cura di Marilena Faranda

Carabinieri

Dopo l'azione di risa-namento nell'alveodel Torrente S.

Stefano, ove è stata sman-tellata una fatiscente edabusiva stalla, un similareintervento è stato effettuatosotto l'impalcato stradaledel torrente Mili Marina,presenti il sindaco, on.Giuseppe Buzzanca e l'as-sessore alle manutenzioni,Pippo Isgrò. I mezzi comu-nali con la collaborazionedelle Forze dell'ordine edella Polizia municipalesono stati impegnati allarimozione del materiale daavviare in discarica e smal-timento dei materialiingombranti, reti, carcassedi mezzi, cassone e sup-pellettili varie. Messi insicurezza vari animali alle-vati negli improvvisati rifu-gi. Il sindaco Buzzanca haconfermato che l'azione ditutela del territorio prose-guirà “perchè - egli ha detto- si sta operando in modoefficace e produttivo; restacomunque molto da fare e

per fare quelsalto di qualitàche tutti auspi-chiamo, èn e c e s s a r i oanche il con-corso e la col-laborazione ditutte le compo-

nenti sociali della nostracittà. Occorre che i cittadinisiano rispettosi delle rego-le”.

Torrente Mili Marina

Interventi dimanutenzione

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E' stato nominato esper-to a titolo gratuitoGiovanni Molonia,

incaricato della consulenzasulle attività di riordino ecatalogazione dei fondiarchivistici e documentaliconservati nell'ArchivioStorico Comunale. L'Archiviostorico nato il 29 marzo 1935e subito affidato a NittoScaglione, fu creato per rac-

cogliere, reperire e divulgarele memorie storiche delComune di Messina.L’Archivio dalle 551 operedel 1952, è passato alla finedel 1960 a 2369 catalogazio-ni, ed oggi conserva migliaiadi volumi riguardanti la città,con copie risalenti al cinque-cento e seicento; una inte-ressante emeroteca con oltre1600 testate; alcuni giornalirisalenti al 1815, una impor-tante collezione di antichestampe con oltre 420 esem-plari, foto e cartoline d’epo-ca. Ha un patrimonio librariodi 12.200 volumi, di cui 167manoscritti, 14Cinquecentine, 3260Stampe.

Archivio Storico

Servizi socialiTrasferiti gli uffici a Palazzo Satellite

Sabato 28,alle ore9.30, nel

corso di unematineé, saràproiettato il docu-mentario La Varadei Messinesi diG i u s e p p eB e v a c q u a .Promosso daAquamovie, con il patrocinio delComune e la collaborazione delComitato Vara, il documentarioricorda, con la suggestionedelle immagini, il tiro della enor-me "machina" che si volge il 15agosto di ogni anno. La Vara,che illustra il momento dell'as-sunzione in cielo della Vergine,richiama una folla di fedeli eturisti che assistono allo spetta-colo del tiro della struttura, conlunghe cime.

Gli uffici dell'assessorato allepolitiche della famiglia divia Felice Bisazza sono

stati trasferiti da oggi al IV pianodel palazzo Satellite. Il trasferi-mento si è reso necessario perconsentire i lavori di manutenzio-ne straordinaria dello stabile, daadibire a centro polifunzionale perl'integrazione degli immigrati.

Tradizioni

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La vara dei Messinesi Nominato esperto Giovanni Molonia

Il sindaco di Messina, on.Giuseppe Buzzanca, hafatto visita all'anziana turi-

sta inglese, vittima di unoscippo, che la ha costretta alricovero all'OspedalePiemonte. Il sindacoBuzzanca si è incontrato conil prof. Enrico Montagnese,responsabile della unità di

ortopedia del nosocomio cit-tadino, ove la crocerista èsottoposta a cure per la frat-tura del femore. Buzzancaha concordato con i sanitarila presenza, che il Comunegarantirà, di un'assistenteinterprete che possa allevia-re i disagi della donna a cui ilsindaco ha fatto pervenire lescuse della città. Il presiden-te del Consiglio comunale,Giuseppe Previti, si è recatoal Piemonte ed ha consegna-to alla signora un omaggiofloreale a nome di tutto ilConsiglio.

TurismoVisita alla crocerista aggredita

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provincia Messinaprovincia Messinaa cura di Marilena Faranda

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E’ stato presentato a Palazzo dei Leoni lo spettacolo “Stupidorisiko. Geografie diGuerra”, uno spettacolo che andrà in scena sabato 28 aprile alle ore 21.

La recita, diretta da Patrizia Pasqui e prodotta da Emergency, avrà come protagonista l’at-tore Mario Spallino e, dopo Messina, andrà in scena anche ad Enna il 29 aprile al TeatroGaribaldi; a Palermo il 30 aprile al Teatro Nuovo Montevergini ed a Catania il 2 maggio alTeatro Don Bosco. Emergency rappresentata dalla responsabile del gruppo territoriale diMessina, Aurora Notarjanni e dal volontario “storico”, Camillo Pigneri, ha voluto promuove-re questo spettacolo per trattare in maniera tragicomica il tema della guerra ed educare allapace. Pigneri ricorda che, secondo l’articolo 11 della Costituzione, l’Italia rifiuta la guerra comesoluzione dei conflitti internazionali, quindi, è una delle Costituzioni più avanzate di tutti itempi. Si sa bene, che, negli ultimi tempi ,molte missioni, mascherate sotto il titolo di “mis-sioni di pace”, non sono altro che azioni per prendere il potere. L’Italia, infatti, dopol’Inghilterra, è la nazione che appoggia maggiormente l’America nelle sue azioni militari.L’azione di Emergency, per questo, è volta alla sensibilizzazione soprattutto dei giovani, ma

Emergency organizza uno spettacolo per educare alla pace

Stupidorisiko. Geografia di guerra

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della società in genere, che oltre alle parole deve passare ai fatti. Non è con le armi che sicostruisce la pace. La presidente Notarjanni spiega lo spettacolo partendo da un interrogativo: è possibile rac-contare una geografia di guerra? Essa a questa domanda risponde dicendo: “ Una geogra-fia, cioè, dove non contano i confini, il fiume più lungo, la vetta più alta, ma ciò che contaè ad esempio una linea una , che ha attraversato l’Europa e lungo la quale milioni di per-sone hanno perso la vita in guerra”. Il racconto teatrale parte dalla Prima Guerra mondia-le e arriva alle guerre dei giorni nostri, attraverso episodi – tutti storicamente documentati-emblematici della guerra. Essi si susseguono in modo cronologico e sono intervallati dalla storia di un marine “tosca-no”, che rappresenta il soldato di oggi. Scopo dello spettacolo è raccontare, in forma sem-plice e chiara, a tratti anche ironica, alcuni aspetti e alcuni accadimenti della guerra e dellasua tragicità, spesso dimenticati e ignorati. Questo per valorizzare e divulgare l’impegno di Emergency contro la guerra. Questo spet-tacolo assieme all’altro “Farmagheton”, sulle lobby farmaceutiche, costituisce una serie diopere didattico educative. Alla presentazione dell’evento, erano presenti gli allievi dellascuola media “Caio Domenico Gallo” che erano accompagnati dalla loro insegnante, prof.Angela Flocco e dal giornalista, Antonio Caffo. Lo spettacolo sarà offerto al pubblico per la cifra irrisoria di 5 euro, soloper rientrare delle spese. Per info Giovanna Tedesco, tel. 3388823393 edmail: [email protected]

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SiciliaSiciliaa cura di Dario Buonfiglio

Quasi il 60 per cento del fattu-rato vitivinicolo delle aziendesiciliane è frutto di esporta-

zioni all’estero. "La vendemmia2011, protagonista della nona edizio-ne di Sicilia en Primeur, confermal’ulteriore innalzamento qualitativodelle nostre produzioni e contempo-raneamente la loro capacità di man-tenere un volto tutto siciliano chepiace anche all’estero", dice AntonioRallo, presidente di Assovino che ieriha partecipato alla chiusura dellamanifestazione "vetrina" del vinodell’Isola.I vini siciliani, secondo un’indagineAssovini, sono distribuiti in oltre 60paesi, per un fatturato di circa 250milioni di euro annui (e il 58 per centoarriva da fatturato all’ estero). Il 44 per cento delle aziende condu-ce un’attività di sperimentazione invigna e il 50 per cento dei produttoriè interessato alla produzione divarietà antiche, tra cui Nocera,Vitrarolo e Alzano. Il 39 per cento produce vino da uvabiologica e un ulteriore 33 per centosi dice disposto a farlo in futuro.

Il vino siciliano in 60 paesi esteri. Un business da 250 milioni

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“Nunc vino pellite curas" (Orazio)Con un bicchiere di vino dimenticate gli affanni.

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La crisi riporta la pasta al centro della tavola delle famiglie italiane, come negli anni deldopoguerra. Così, mentre il carrello della spesa diventa sempre più esiguo, i consu-mi di pasta - in barba alle diete - sono cresciuti del 4,7% nei primi mesi del 2012. Lo

indica un'analisi di Coldiretti, Legacoop Agroalimentare e Coop diffusa nel corso della pre-sentazione della "prima pasta autarchica", made in Italy al 100%. Presente tutti i giorni nelpiatto di 10 milioni di italiani il prodotto-simbolo dell'italianità è protagonista di una verariscossa. Intanto arriva la pasta italiana al 100%, dal campo allo scaffale, grazie a un accor-do tra Coldiretti e Coop Italia, una sorta di "compromesso storico" impreditorial-alimentare.A tenere a battesimo la nuova pasta due autorità nei rispettivi campi, il pluristellato chefMassimo Bottura e il nutrizionista Giorgio Calabrese, oltre al ministro delle Politiche agrico-le Mario Catania. Accanto ai livelli qualitativo e nutrizionale, la nuova pasta dal marchio"100% Italia" (di grano duro trafilata in bronzo, in 5 formati in vendita al costo di 0,89 euro

Nasce la pasta 100% mad realizzata con il grano sic

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al pacco nei 1.400 punti ven-dita Coop), ha anche un valo-re aggiunto sociale: il granoarriva dalla provincia di Enna,salvando dall'abbandono inte-ri territori in zone difficili.L'accordo Coldiretti-Coopassicura agli agricoltori cheriforniscono il pastificioCerere "un compenso equo,remunerativo dei costi di pro-duzione in qualsiasi caso",assicura il presidente di CoopItalia Vincenzo Tassinari, con-cordando con il presidenteColdiretti Sergio Marini di "svi-luppare presto il progetto sualtri prodotti della filiera, comeortofrutta, olio, vino, carne"."L'Italia deve fare l'Italia, solocosì vince all'estero", sintetiz-za Marini siglando così lapace con la Gdo dopo lebaruffe legate alle nuoveregole commerciali della filie-ra introdotte da Catania.Attenzione, non sempre ilnostro piatto-simbolo è tuttoitaliano, avverte Calabrese,che raccomanda invece lapasta autarchica: "A bassocontenuto di aflatossine e conpiù amidosio, pone le pre-

messe di una maggiore longevità" dice. "La pasta autarchica? Noi la facciamo dal 2002",dice l'assessore veneto Franco Manzato, segnalando un pastificio locale che usa "solograno duro nazionale". La riscossa piena arriva con la promozione di Bottura che, per spie-gare alla platea l'importanza della materia prima, fa ricorso a una scena di vita familiare."Mia moglie è americana e adora l'Italia.Era appena tornata dalla Sicilia e, quando ha visto la pasta prodotta con solo grano diEnna, mi ha detto: 'Io a casa voglio mangiare solo questa. Ho visto quelle zone, sembra diessere in una poesia'. Questo è il valore dell'Italia, lo capite?", ha detto lo chef, spiegandoperché ha deciso di scendere a Roma dalla sua Modena, per venire a cucinare, inseguitoda telecamere e fotografi, il primo piatto ("ispirato a Pantelleria"), con la pasta 100% madein Italy. "Con 20 cuochi abbiamo valutato il prodotto accanto ad altre paste di alta qualità.È risultato il migliore. Ok, ho risposto, io scendo".

de in Italy ciliano

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CulturaCultura

Domani 27 aprile si inaugurala 4° edizione di SidExpo,Salone industrial design

dell’Edilizia, che si svolgerà pres-so il Blu Hotel Portorosa di Furnari(MESSINA), sino alla domenica 29.L’apertura è prevista alle 9:30 contaglio del nastro da parte delSindaco del Comune di Furnari,avv. Mario Foti. Per la 4° edizione, SICILFIERE ha riserva-to grandi aspettative, vista la presenzadelle aziende più note ed importanti del set-tore edile, architettonico, ingegneristico,italiano ed internazionale.Venerdì si aprirà il Salone con il Convegnoorganizzato da MAPEI con la collaborazio-ne di ANIT (Associazione ItalianaIsolamento Termico e Acustico), dal titolo“Interventi ecosostenibili per il benessere inedilizia. Risanamento e protezione di strut-ture esistenti e di nuova realizzazione” e siproseguirà con il Convegno organizzato daSICILFIERE e lo STUDIODEDA con ilpatrocinio di Assolegno, "Ri-Costruire inLegno" , la filiera corta ed i sistemi costrut-tivi in legno per il rilancio ed il recupero delterritorio e del patrimonio edilizio esistenteLa giornata del sabato si aprirà con ilCollegio Geometri di Messina, l’Universitàdi Messina - Facoltà di Ingegneria, il GenioCivile Messina -Dipartimento ProtezioneCivile – e GEOWEB, che parleranno diSALVAGUARDIA E MANUTENZIONE DELTERRITORIO E DEL COSTRUITO -Problemi attuali, soluzioni future.La domenica, l’Ente Scuola Edile diMessina ha organizzato un convegno chetratta un tema di grande attualità, l’ AccordoStato - Regioni del 21 dicembre 2011 (art.34 e art. 37 commi 2 e 7 del D.Lgs. 81/08)- Come cambia la formazione in edilizia peri lavoratori, dirigenti, preposti e datori di

4° edizione Salone industrial de

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lavoro, vi sarà anche uno Spazio Apertoalle Associazioni e si concluderà con laCaratterizzazione Ambientale -Innovazione nel rispetto del D. Lgs.152/06, Case History: Dall'ex CampoNomadi alla Fiumara ZaeraSidExpo si chiude con l’intervento sullaSOSTENIBILITA' AMBIENTALE E PRO-CESSI DI CERTIFICAZIONE, organizzatoda INBAR (Istituto Nazionale diBioarchitettura® e coordinamentoRegionale) in collaborazione conSACERT.Alle 18:30 è prevista la Premiazione delConcorso di idee indetto da SICILFIERE el’assegnazione del Marchio di Qualitàenergetico - ambientale, conferitodall’Istituto di Bioarchitettura. Questi i Convegni istituzionali ma tantissi-mi altri interventi sono previsti in tutti e trei giorni, dalla mattina sino alla chiusuraserale delle 20,00, seminari formativi ecorsi di aggiornamento, organizzati daglistessi espositori del SidExpo.Lo spazio espositivo, suddiviso come diconsueto tra aree esterne ed interne ospi-terà numerosi settori merceologici, dall’an-tinfortunistica ai serramenti, dal fotovoltai-co alle strutture in legno, dall’arredo giardi-no alle piscine, dai software alla strumen-tazione topografica.Anche quest'anno SidExpo mostreràNaturalia, uno spazio espositivo didatticorealizzato utilizzando sistemi costruttivilignei, materiali e finiture naturali, possibil-mente di provenienza e produzione sicilia-na. Naturalia ospiterà inoltre una riflessio-ne sugli orti urbani ed erranti, ovvero sullapossibilità di sfruttare gli spazi costruiti perl'autoproduzione di ortaggi ed erbe aroma-tiche. Tutto pronto a dare il via ad unappuntamento di grande spessore, cheacquisisce annualmente sempre più fidu-cia da parte dei produttori e che si ponecome volano di rilancio per l’economia delterritorio siciliano e del sud Italia.

SidExpo esign dell’Edilizia

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In questa IV domenica di Pasqua, il Signorerisorto ci viene incontro con i tratti del buonPastore. Questa immagine, cara a tutta la tradi-zione biblica, esprime, non solo la dedizioneattenta e sollecita di Dio per il suo gregge, madichiara ognuno di noi come la vera ricchezza, iltesoro inestimabile del Padre. Credo, perciò, che faremmo un torto alla Bibbia,se oggi accomodassimo affrettatamente l’imma-gine del pastore buono alla figura dei preti, deiconsacrati. C’è una rivendicazione d’assolu-tezza da parte di Dio, da parte di Gesù suquesta immagine del pastore, quasi la riven-dicazione di un marchio che appartiene inpienezza solo a lui, quasi un invito a nonusare il nome di Dio invano, cioè a sproposi-to, non usare il nome del pastore a sproposi-to. «Io» dice Gesù «io sono il buon pastore», ilpastore «bello» (kalÒj) secondo il testo greco, labellezza del pastore sta in me, dice Gesù.Attenzione dunque a non sostituirci. E l’aposto-lo Pietro è esplicito, nel brano degli Atti propostocome prima lettura. Notate la forza: «In nessunaltro c’è salvezza. Non vi è infatti altro nomedato agli uomini sotto il cielo, nel quale è stabili-to che possiamo essere salvati». La forza —dice Pietro — che ha fatto rialzare questo stor-pio viene da Gesù, quella pietra che i costrutto-ri, i sapienti di questo mondo, hanno scartato. È Gesù il pastore buono: egli conosce e ama lesue pecore fino a dare la vita per loro. La suaconoscenza non è dozzinale, ma personale. Ilnostro nome non sta scritto in qualche registropolveroso dimenticato negli archivi celesti, masta nel suo cuore. Gesù ci conosce uno ad uno,sa tutto di noi: le gioie e le fatiche, i sogni e lefragilità, gli slanci e le cadute. Sa adeguare ilpasso ai nostri ritmi, ma sa pure essere esigen-

Io sono il buon pastore

Commento al Vangelo

Io sono il buon pastore.

Il buon pastore dà la propria

vita per le pecore.

Il mercenario - che non è

pastore e al quale le pecore

non appartengono - vede

venire il lupo, abbandona le

pecore e fugge, e il lupo le

rapisce e le disperde;

perché è un mercenario e

non gli importa delle pecore.

(Gv 10,11-18)

29 Aprile 2012IV Domenica di Pasqua (B)

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te quando il cammino o la nostra pigrizia lo richiedono. Ci accompagna. Ci custodisce. Ciprotegge. Gesù è il pastore buono, quello vero, quello giusto, appropriato, quello dicui abbiamo bisogno, il solo che può condurci alla piena conoscenza del Padre. Ma vorrei evidenziare ancora due caratteristiche distintive del buon pastore: la fortezza ela tenerezza. Persiste ancora — dobbiamo ammetterlo — una certa iconografia un po’ dolciastra delbuon pastore, come se il suo, fosse un andare quasi passeggiando per prati rigogliosi, conuna pecorella sulle spalle. Ma la vita di Gesù, lo sappiamo, non è stata una passeggiata,ha affrontato i lupi, i lupi che rapiscono e disperdono le pecore, ha affrontato i mercenari,quelli che si presentano sì con il titolo di pastori, ma ai quali interessa solo il denaro. Gesùli ha affrontati per difendere le pecore e ha accettato, per difenderle, anche la morte.Quando ha visto venire il lupo non ha abbandonato il gregge, non è fuggito, lo ha difesofino a morire: se questa non è fortezza!Fortezza nello smascherare i mercenari, fortezza nell’intravedere anche da lontano leaggressioni ai valori, alla dignità dell’uomo, fortezza nello strappare alle fauci del lupo lepecore; quelle fauci che oggi si chiamano crisi globale, angoscia esistenziale, depressio-ne, disfattismo, quelle fauci che ti risucchianoe non ti lasciano più vivere.Insieme alla fortezza, poi, c’è la tenerezza delpastore che conosce ed è conosciuto. Gesùconsolava e fasciava le ferite della vita, alleg-geriva i pesi quando gli altri aggiungevanopeso a peso, e rallentava il passo perché nes-suno del gregge rimanesse indietro, neppure ipiù deboli.Fortezza e tenerezza, le due qualità cheGesù usa con noi; perché fortezza e tene-rezza fanno il pastore. E dobbiamo ricor-darlo, anzi dovete ricordarlo a noi consa-crati, che fortezza e tenerezza fanno il veropastore. Se mancano fortezza e tenerezza,il titolo di pastore è usurpato. Forse, allora, dovremmo prendere un po’ piùseriamente questa Parola e chiederci onesta-mente chi o che cosa è il pastore della nostravita e dove la conduce. Lasciamoci scavareda questa Parola e diamo un nome ai model-li, agli ideali o ai progetti ispiratori delle nostrescelte. A chi andiamo dietro? Di chi siamoalla ricerca? Verso chi sono puntati i nostripassi? A chi affidiamo la nostra vita? Albuon pastore che ci tratta da pecorelle o aifalsi pastori che ci trattano da pecoroni?

Buon Pastore (particolare del Ciborio),Basilica San Giovanni in Laterano, Roma

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Dei Greci, i meridionali hanno preso illoro carattere di mitomani. E inventanofavole sulla loro vita che in realtà è disa-dorna. A chi come me si occupa di dirnei mali e i bisogni, si fa l'accusa di rivela-re le piaghe e le miserie, mentre il pae-saggio, dicono, è così bello.

parole in bluparole in blu

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Alv

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San Luca, 15 aprile 1895Roma, 11 giugno 1956

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Al mio paese, la piccola borghesia consi-dera una grande prova di abilità arriva-re a ingraziarsi con tutti i mezzi, anche ipiù bassi, chi comanda. La furberia alposto di ogni altra qualità umana. Chinon vi riesce è un imbecille, e chi non visi adatta, un pazzo. 'Ha relazioni' è almio paese dire molto.

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Un'operazione rischiosa ma perfettamente riuscita. Così la critica ha definito lo spettacolo "Tutto su mia madre". La prima messinese è questa volta di giovedì anziché di mercoledì per evitare laconcomitanza con la festività del 25 aprile. Caso raro di un testo teatrale (firmato da Samuel Adamson e presentato per la prima volta a Londra) derivato da una sceneggiatura cinematografica,nell'edizione italiana è interpretato da Elisabetta Pozzi, Alvia Reale, Eva Robin's, Paola Di Meglio, Alberto Fasoli, Silvia Giulia Mendola, Giovanna Mangiù e Alberto Onofrietti. Regia di Leo Muscato,scene di Antonio Panzuto, costumi di Gianluca Falaschi, traduzione di Giovanni Lombardo Radice.Molti ricorderanno la trama del film di Almodovar, anche quelli di un mondo spesso ai margini di quella che viene chiamata normalità. Lo spettacolo la ricalca ma solo parzialmente, assumendoanche caratteristiche proprie. «Manuela - racconta Muscato - ha un’esistenza decisamente poco ordinaria. Nel corso della sua vita ha fatto tante scelte, una più difficile dell’altra: quella di rimane-re accanto all’uomo che amava anche dopo la trasformazione che l’ha portato ad avere un paio di tette più grosse delle sue; quella di fuggire lontano, sparire senza lasciare traccia di sé, nel momen-to in cui si rende conto di essere incinta. Quella di crescere suo figlio Esteban da sola, di non dirgli nulla di suo padre, chi fosse, cosa facesse né il perché della sua assenza. Ma un giorno suofiglio la mette con le spalle al muro ed esige da lei le risposte a tutte le domande che da diciassette anni gli risuonano in testa. Manuela gli fa una promessa, quando però è il momento di mante-nerla è ormai troppo tardi, improvvisamente è un’altra vita. Manuela scappa di nuovo. Un profondo senso di colpa la porta a intraprendere un viaggio, a confrontarsi col passato e andare alla ricer-ca di quel padre, a cui poter finalmente raccontare tutto di suo figlio. In questo viaggio incontra altre donne in bilico sul ciglio della vita, ma tutte con una visione ironica della propria esistenza, unasorta di basso continuo in questa sinfonia per anime sole.Il regista spiega poi le differenze del testo nel passaggio dal grande schermo al palcoscenico: «Lo spettacolo sta a una certa distanza dalfilm: il testo di Adamson ha un andamento quasi onirico ed Esteban diventa una figura Kantoriana, una specie di Virgilio che prende lo spettatore per mano e gli fa fare un viaggio nel suo taccui-no, un luogo in bilico fra la realtà e l’immaginazione, in cui sono appuntate tutte le idee per scrivere un’opera teatrale su sua madre e il cui titolo sarebbe appunto "Tutto su mia madre"».

SpettacoliSpettacoli

"Tutto su mia madre"

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Un'operazione rischiosa ma perfettamente riuscita. Così la critica ha definito lo spettacolo "Tutto su mia madre". La prima messinese è questa volta di giovedì anziché di mercoledì per evitare laconcomitanza con la festività del 25 aprile. Caso raro di un testo teatrale (firmato da Samuel Adamson e presentato per la prima volta a Londra) derivato da una sceneggiatura cinematografica,nell'edizione italiana è interpretato da Elisabetta Pozzi, Alvia Reale, Eva Robin's, Paola Di Meglio, Alberto Fasoli, Silvia Giulia Mendola, Giovanna Mangiù e Alberto Onofrietti. Regia di Leo Muscato,scene di Antonio Panzuto, costumi di Gianluca Falaschi, traduzione di Giovanni Lombardo Radice.Molti ricorderanno la trama del film di Almodovar, anche quelli di un mondo spesso ai margini di quella che viene chiamata normalità. Lo spettacolo la ricalca ma solo parzialmente, assumendoanche caratteristiche proprie. «Manuela - racconta Muscato - ha un’esistenza decisamente poco ordinaria. Nel corso della sua vita ha fatto tante scelte, una più difficile dell’altra: quella di rimane-re accanto all’uomo che amava anche dopo la trasformazione che l’ha portato ad avere un paio di tette più grosse delle sue; quella di fuggire lontano, sparire senza lasciare traccia di sé, nel momen-to in cui si rende conto di essere incinta. Quella di crescere suo figlio Esteban da sola, di non dirgli nulla di suo padre, chi fosse, cosa facesse né il perché della sua assenza. Ma un giorno suofiglio la mette con le spalle al muro ed esige da lei le risposte a tutte le domande che da diciassette anni gli risuonano in testa. Manuela gli fa una promessa, quando però è il momento di mante-nerla è ormai troppo tardi, improvvisamente è un’altra vita. Manuela scappa di nuovo. Un profondo senso di colpa la porta a intraprendere un viaggio, a confrontarsi col passato e andare alla ricer-ca di quel padre, a cui poter finalmente raccontare tutto di suo figlio. In questo viaggio incontra altre donne in bilico sul ciglio della vita, ma tutte con una visione ironica della propria esistenza, unasorta di basso continuo in questa sinfonia per anime sole.Il regista spiega poi le differenze del testo nel passaggio dal grande schermo al palcoscenico: «Lo spettacolo sta a una certa distanza dalfilm: il testo di Adamson ha un andamento quasi onirico ed Esteban diventa una figura Kantoriana, una specie di Virgilio che prende lo spettatore per mano e gli fa fare un viaggio nel suo taccui-no, un luogo in bilico fra la realtà e l’immaginazione, in cui sono appuntate tutte le idee per scrivere un’opera teatrale su sua madre e il cui titolo sarebbe appunto "Tutto su mia madre"».

Il famoso film di Pedro Almodovar, uscito nel1999, è alla base del testo di Samuel Adamson. Al Vittorio Emanuele di Messina dal 26 al 29 aprile

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foto di Antonio De Felice

Clicca qui per vedere l’intervista a Paolo Villaggio realizzata da Graziella Maccarrone

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PalaCultura - Giovedì 19 ore 20.00

Messina incontraPaolo VillaggioIl suo spettacolo è una carrellata

di ricordi, nostalgie di profumi e

luoghi, l’infanzia, la timidezza,

l’insuccesso con le ragazze, la

guerra e l’euforia del dopoguer-

ra, la popolarità e gli amici che

l’hanno accompagnato nei suoi

40 anni di carriera da Tognazzi, a

De Andrè, a Gasmann; il tutto

inframmezzato da spezzoni di

film e famose lettere.

Sono le 23 e lo spettacolo

finisce,

Paolo saluta il pubblico

che non si risparmia

in applausi.

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Mangia sanoMangia sano

a cura di Mimmo Saccà

RERE

"Chi va piano, va sano e va lontano", dice unproverbio della tradizione popolare. E aquanto pare, seppur antico, non perde diattualità, neppure in materia di diete.Secondo quanto riportato dai dietistidell'Andid (Associazione Nazionale Dietisti)in occasione del 24esimo CongressoNazionale, in Italia quasi la metà della popo-lazione è in sovrappeso, molti tentano lastrada della dieta, ma con risultati insoddi-sfacenti. Pechè?A quanto parenel 90% dei casi si sceglieuna dieta last minute, drastica fin dall'inizionel tentativo di raggiungere il peso forma nelpiù breve tempo possibile. I dietisti suggeriscono l'estate come periodomigliore dell'anno in cui intraprendere unadieta che sia sostenibile tanto durante,quanto in seguito. La raccomandazione, insostanza, è sempre la stessa: evitare il faida te rivolgendosi, invece, a professionistidel settore in grado di assegnare ad ognunola terapia alimentare più idonea. Insieme a questa, fondamentale, regola, dalCongresso giunge anche un vademecum,una sorta di decalogo della dieta bilanciata:1. Non saltare mai i pasti, prima di tutto lacolazione.2. Ad ogni pasto, includere una porzione dicarboidrati, privilegiando quelli integrali, euna di verdure.3. Per gli spuntini (non più di due al giorno)scegliere preferibilmente la frutta.4. Limitare il consumo dei formaggi a 2-3volte alla settimana.5. Mangiare pesce almeno 2 volte a settima-na.

6. Utilizzare almeno 2-3 volte a settimanapiatti unici come zuppe di legumi, insalatonecon uova, prosciutto cotto o mozzarella otonno, pasta o riso freddo, sempre accom-pagnati da una porzioni di verdura o, nelcaso dell'insalatona, una porzione di pane.7. Condire la pasta preferibilmente coningredienti vegetali, limitando il consumo disughi ricchi.8. Evitare la compresenza, nello stessopasto, di alimenti con stessa funzione nutri-tiva, come carne e formaggio o pane epasta.9. Circoscrivere il consumo dei dolci allacolazione, o al fine pasto, evitandoli al difuori.10. Bere almeno 1,5-2 litri di liquidi al giorno,che siano acqua o bevande, purchè nonzuccherate.

Dieta. Il decalogo dell'Andid

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Mangia sanoMangia sano

Insalata di fave

Ingredienti per 4 persone

• 2 cucchiai di Aceto balsamico

• 1 spicchio di Aglio• 2 kg di Fave fresche • Olio di oliva q.b.• Pecorino q.b.• Pepe q.b.• 1 cucchiaio di

Prezzemolo tritato • Sale q.b.

La ricetta

RERE PREPARAZIONE

Per preparare l’insalata di faveiniziate sgranando le fave fre-sche, dividete a metà il baccel-lo ed estraete i semi, eliminatepoi l'escrescenza che ricopre ilseme della fava. A questo punto fate cuocere lefave in abbondante acqua bol-lente per 3 / 4 minuti, devonorimanere croccanti. Scolatelee fatele raffreddare sotto l'ac-qua corrente. Preparate intanto la vinaigrettemettendo in una ciotola l’ace-to, l’olio il sale, il pepe e l’agliotritato. Tagliate infine il pecori-no a scaglie con l’aiuto di unpelapatate. Una volta raffreddate trasferitele fave in una capiente insala-tiera , conditele con la vinai-grette, aggiungete il pecorinotagliato a scaglie e servite.

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AmarcordMessina

Ponte di CamaroForte Gonzaga

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Pallavolo Messina:Pallavolo Messina:3-0 al Tremestieri 3-0 al Tremestieri

volley

Amatori Messina

Successo da brividi

www.ilcittadinodimessina.it