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  • ADOLFO ZAVARONI

    Iscrizioni friniati (< nordumbre) di Ospitale: nuove acquisizioni

    1.1. Lo scenario in cui si colloca la scoperta di nuove iscrizioni friniati (o nordumbre) nelle due localit La Sega e La Tana della valle di Ospitale (Appennino modenese) ora decisamente pi definibile rispetto a quello che si poteva prospettare nel 2011. Quando pubblicai il corpus delle iscrizioni scoperte fino allaprile di quellanno1, non avevo ancora trovato scritte simili in altre zone del Frignano, cio del territorio abitato dagli antichi Friniates, che Tito Livio

    menziona nel trattare delle guerre tra Romani e Liguri2. Le iscrizioni di Ospitale contengono parecchi incitamenti allunione degli Umbri o con gli Umbri, ma in nessuna di esse scritto: Noi (siamo) Umbri. Quindi era lecito interrogarsi sulla nazionalit degli esecutori di quelle scritte:

    1. erano essi Umbri arrivati nella valle di Ospitale da unaltra regione ed ivi rifugiatisi?

    2. erano abitanti della valle e/o di territori vicini, di stirpe ligure, ma favorevoli allunione militare e ad una federazione politica con gli Umbri?

    3. o erano abitanti della valle e/o di zone limitrofe che chiamavano se stessi Ombres, Umbres, sebbene Tito Livio li avesse definiti Ligures Friniates?

    1 Zavaroni 2011a.

    2 La prima notizia di uno scontro militare fra Romani e Liguri risale al 238 a.C. (Liv. Per. 20). Nel

    236 a.C. nei Fasti Triumphales c la prima registrazione di un trionfo sui Liguri, sotto il consolato di C. Cornelio Lentulo.

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    Nellagosto 2011 visitai il Ponte dErcole, distante da Ospitale oltre 40 km. per le strade attuali. Sotto muschi e incrostazioni di polvere potei scoprire anche l iscrizioni in scrittura e lingua friniate. Il Ponte dErcole3 una roccia di arenaria, lunga 41 e larga al massimo 2,9 metri, sagomata a forma di ponte dallopera umana e non dalla natura4, come si era creduto. I lavori tendenti a modellare la roccia in forma di ponte furono certamente eseguiti prima forse qualche secolo

    prima della fine delle guerre che i Romani combatterono contro i Friniati, dato che varie iscrizioni sono chiaramente antiromane. Tali lavori avevano lo scopo di trasformare la roccia in un santuario di forma singolare. Infatti nella testata settentrionale del Ponte fu scavata una cella in cui fu incisa una complessa

    figurazione con due di sovrapposti ed una testa umana ai loro piedi. In base alla ricostruzione di questa e di altre figure divine rappresentate su altre pareti rocciose

    e pietre riutilizzate in vecchie abitazioni, suppongo che il dio maggiore o senior fosse assimilabile sia al Silvano sia al Vulcano dei Latini e laltro, puer o iuvenis, a Mars Mavors5.

    Trovai poi altre iscrizioni nella Tana delle Fate presso il Lago Pratignano6, a San

    Michele di Pieveplago7 e in due siti dellAppennino reggiano: Monte Valestra e

    3 Localmente noto anche come Ponte del Diavolo, esso si trova presso il punto dincontro dei

    territori di tre comuni dellAppennino modenese: Polinago, Pavullo e Lama Mocogno. 4 Zavaroni 2012, 4345.

    5 Zavaroni 2012, 99102.

    6 Il lago Pratignano, ad unaltezza di circa 1300 metri s.l.m., oggi quasi del tutto interrato, si trova

    su un pianoro che sovrasta la valle di Ospitale e in particolare La Sega (circa 850 metri s.l.m.), cio la localit con le pareti rocciose pi densamente iscritte. Nella vicina piccola grotta chiamata Tana delle Fate vi sono alcune iscrizioni antiche con caratteristiche legature e combinazioni di segni di tipo friniate oltre a graffiti moderni. 7 Incastonate nella parete di una vecchia casa nella localit di S. Michele, presso limbocco del

    sentiero che porta al Ponte del Diavolo presso Fiumalbo (Appennino modenese), ci sono due pietre contigue in cui si notano caratteri friniati in legatura, di difficile lettura. A poche centinaia di metri, sullo stesso sentiero, una scritta friniate fu incisa su una roccia: qui la lettura problematica a causa della sottigliezza dei solchi. A pochi metri, dietro una colonna eretta in onore della

    Madonna, sorge unaltra roccia in cui sono incisi dei segni, fra cui , , : in grafa friniate essi sarebbero legature denotanti ti trafiggi, uccidi (< ie. *(s)teig-). Un altro segno , che denoterebbe tit egli trafigge. Una sequenza sarebbe leggibile come tiio io trafiggo; unaltra

    come ui iti con la forza procedi (le lettere sottolineate fanno parte di legature).

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    Bismantova8. Ma ancora pi importanti sono i ritrovamenti di Rovinamala presso Montecreto9, distante circa 30 km. da Ospitale, e di Caselle10, un borgo abbandonato dominante la media valle di Ospitale. Ora si pu con certezza affermare che tutte queste iscrizioni, aventi in comune il lessico ed un sistema

    scrittorio basato su un frequentissimo uso di legature, furono incise da Friniates che, come risulta da varie iscrizioni dOspitale e del Ponte dErcole, chiamavano

    se stessi Ombres, Umbres. Quel che fin dai miei primi studi definii come nord-umbro11 appare ora come la lingua parlata e scritta dagli antichi Friniati. Oltre al sistema scrittorio, le iscrizioni hanno in comune un lessico e una grammatica, da cui si pu dedurre che la lingua delle iscrizioni un dialetto italico. Tale dialetto

    mostra affinit con umbro, osco, sudpiceno e latino e rivela contatti linguistici con Etruschi e Galli. Inoltre, per lessemi assenti in latino e negli altri dialetti italici,

    esso ammette comparazioni con il germanico pi di quanto la posizione geografica del Frignano possa far pensare. Sarebbe, dunque, erroneo considerare i Friniates come Ligures sulla base della

    8 Sul Monte Valestra dove i reperti archeologici evidenziano una frequentazione gi nella tarda

    Et del Bronzo alcune iscrizioni sono incise dentro una piccola grotta che si trova dietro la chiesetta di Santa Maddalena, mentre altre due brevi scritte sono incise su una roccia che sta davanti alla chiesetta. Sotto la grande rupe chiamata Pietra di Bismantova, su una delle innumerevoli rocce che sovrastano il Campo Pianelli, noto per i reperti della tarda Et del Bronzo e del periodo etrusco, ho trovato uniscrizione nordumbra che leggo come bustros ica. In alcune scritte di Ospitale e del Ponte dErcole bustros indica il dio Picchiatore, Colpitore (da *bhau- schlagen e pi precisamente dal suo derivato *bhaud-sti-, da cui si ha pure lat. fstis : IEW 112). Non si pu stabilire se ica sia un imperativo od un indicativo senza t finale. Per la base *ic- vedi

    ica in SeT24 ( 2.2). 9 Rovinamala un vecchio piccolo borgo, ora in rovina, nel comune di Montecreto (Appennino

    modenese). Nelle pareti del borgo sono incluse almeno 30 pietre iscritte, molte delle quali gi fotografate e segnalate da Carlo Beneventi (2011). Lo stesso Beneventi, appassionato ricercatore di antichit del Frignano, mi ha guidato in visite durante le quali abbiamo scoperto altre pietre iscritte. Il contenuto delle iscrizioni simile a quello delle iscrizioni di Ospitale e del Ponte dErcole. Tre di esse, contenenti anche figure divine, confermano le mie prime ipotesi sulla religione dei Friniati. 10

    Anche a Caselle almeno tre pietre inserite nelle vecchie case hanno incisioni risalenti agli antichi

    Friniati. La pi importante un architrave con scritte e figure di carattere religioso che saranno pubblicate il pi presto possibile. 11

    Zavaroni 2008a, Zavaroni 2009, Zavaroni 2011a, Zavaroni 2011b, Zavaroni Sani 2009.

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    menzione di Tito Livio? In un passo Livio (39, 2) parla di Ligures Friniates ; ma nellunico codice del Libro 41 si ha Briniates12, con riferimenti geografici che certamente riguardano il territorio del Frignano. In altri capitoli dei libri 39 e 40, Livio parla semplicemente di Ligures, ma i nomi dei monti Letum, Suismontium e

    Balista e del fiume Scultenna indicano che si tratta di Friniates13. La lingua dei Friniates palesemente italica, mentre sulla lingua dei Liguri

    qualsiasi ipotesi non mi sembra poggiare su solide basi14. Nelle iscrizioni del Frignano i principali elementi grafo-fonologici degni di rilievo sono i seguenti: 1. non ci sono le gutturali sonore [g], [gh] e neppure [h]. 2. La z appare solo 4 volte in vocaboli di origine etrusca.

    3. desumibile la presenza, spesso non marcata con grafemi opportuni, di un l laterale palatale [] reso in italiano con {gli} e in spagnolo con [ll], allinizio di parole in cui la vocale che segue i o, pi raramente, e. Dunque, la

    palatalizzazione colpiva l iniziale solo se esso era seguito da i o e. Il modo pi comune di marcare [] era luso del trigrafo {lil}: lilia vale [ia], lilepeli [epeli], lilea [ea], lili [i]. In alcuni casi, per, il trigrafo lil denota [i]: cf. lilvi [ivi], lilsila [isila] etc. In rari casi l laterale palatale [] marcato da un grafema specifico, cio 15.

    4. Il fonema [s] denotato da pi grafemi. Oltre a s latino (spesso poco sinuoso: ), si ha un s a freccia che a volte ridotto a un segno a croce ( ). Il segno

    12 Liv. 41, 19.

    13 Secondo Plin. nat. 3, 4748, che registra le regioni inquadrate nellorganizzazione

    amministrativa voluta da Augusto, i Liguri pi ad Oriente erano i Veleiates, il cui territorio non si estendeva ad Est dellattuale provincia di Parma. Quindi il territorio dellattuale Frignano ufficialmente non era abitato da Liguri. 14

    Le rare iscrizioni antiche trovate in territorio ligure sono redatte in alfabeto etrusco e nella maggior parte di esse ci sono dei nomi etruschi. Le ipotesi sulla natura della lingua ligure si basano

    essenzialmente sullanalisi dei nomi dei popoli liguri, dei toponimi ed antroponimi. Devo ammettere il mio scetticismo su molte etimologie di toponimi la cui radice indoeuropea non sia evidente. Tra gli studiosi che considerano il ligure un ramo particolare del gruppo celtico si veda Sergent (1995, 6977). Villar (1996, 469f.) in un passo scrive che in epoca romana la Liguria ha per lo meno i seguenti strati ben identificati: latino, gallico, lepontico, europeo antico e ligure; in

    un altro egli osserva che impossibile chiarire la precisa appartenenza del materiale toponomastico ai diversi strati, sicch non si pu sapere se i Liguri erano o no indouropei. Ci riflette bene lincertezza relativa allantico ligure. 15

    Esempi in Zavaroni 2011a, 5.

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    a freccia era forse una modifica di un precedente sigma ad alberello. Probabilmente in origine si avevano due sibilanti come in etrusco, ma allepoca delle scritte finora note , , e varianti denotavano [s]. 5. Il grafo (che trascrivo per affinit visiva con , seguendo le convenzioni adottate negli studi precedenti), presumibilmente denota il suono aspirato [bh] (da ie. [bh] e a volte [dh]) corrispondente a umbro e latino [f]. Parecchie attestazioni, per, mostrano che allepoca delle iscrizioni era in atto la tendenza alla deaspirazione [bh] > [b]. Per un verso tale fenomeno pu essere considerato una prova che non poteva denotare [f]. Daltra parte si pu supporre che la deaspirazione fosse dovuta al contatto con parlate galliche e, appunto, liguri.

    Fig. 1. Alfabeto di base delle antiche iscrizioni friniati o nordumbre

    Dunque, la mancanza di f rende problematico lo stesso etnico Friniates di Livio (39, 2); e per un passaggio [b-] > [f-] in et medievale per giustificare lesistenza del moderno toponimo Frignano, sarebbe ancora pi problematico. Come tanti

    altri nomi in -ates, Friniates indica degli abitanti, cio gli abitanti della *Frinia. Lipotesi etimologica pi semplice a mio avviso la sola convincente che

    *Frnia (*bhregh-y- > *frei- > 1. *fr-, 2. *fr-) fosse lo sviluppo di un antico *Frighinia o *Freghinia montagnosa, nome derivante dalla nota radice indeuropea *bh(e)regh- altura, monte. Letimo qui proposto avvalorato dallesistenza del nome di monte Frignone (< *Frnion-) nella vicina alta Garfagnana, non lontano dal Monte Alto e dal Monte Umbriano (che ovviamente

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    richiama Umbres). C poi un Monte Frena fra il Mugello e il confine tosco-imolese ed un sito Fregnanello nelle colline a sud di Faenza. I due ultimi toponimi sono in un territorio che certamente era abitato dagli Umbri settentrionali16.

    Fig. 2. Alcuni esempi di legature adottate nelle iscrizioni friniati

    Date lassenza di f e le numerose sostituzioni di con b, dovremmo forse supporre che b indicasse nelle iscrizioni tarde sia [b] sia [f]? Ci mi pare francamente dubbio e comunque indimostrabile. Rimane tuttavia il fatto che letnico Friniates = Briniates, essendo attestato solo da un autore latino, non

    16 Secondo le fonti antiche, gli Umbri avevano abitato anche la Romagna: a loro era attribuita la

    fondazione di Rimini, Ravenna e Budrio. Ad esempio Strabone (5.2.1) scrive: dagli Appennini, nel punto in cui si avvicinano allAdriatico, si estendono prima gli Umbri, poi i Sabini e ultimi gli abitanti del Lazio ... Gli Umbri poi, che stanno nel mezzo, fra Sabina ed Etruria, superando le montagne si spingono fino a Rimini e Ravenna. da presumere che quel superando le montagne si riferisse allattuale Montefeltro e allAppennino romagnolo. Ma siccome le fonti

    antiche sono concordi nel ritenere che gli Etruschi occuparono territori che prima appartenevano

    agli Umbri, a mio avviso probabile che nelle terre di alta montagna popoli di stirpe umbra continuassero a costituire la maggioranza della popolazione anche ad Ovest del Montefeltro, almeno fino allAppennino reggiano, dove ho recentemente trovato, sul Monte Valestra e sotto la

    Pietra di Bismantova, isolate scritte in grafa e lingua friniate (vedi n. 8).

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    decisivo per stabilire se i Friniates fossero Umbri o Liguri. Supponendo che nelle scritture Briniates e Friniates dei codici non ci sia un errore di trascrizione, lipotesi meno contradditoria che entrambi i nomi fossero usati: il primo con pronuncia ligure o celtizzante, laltro con pronuncia umbra o latinizzante. Tale

    variazione poteva riflettere una commistione etnica degli abitanti dellantico Frignano? Essa, per, non testimoniata dalle iscrizioni finora trovate, dove

    lunico etnico che appare Umbres, Ombros.

    1.2. Avevo supposto17 che le iscrizioni della valle dOspitale fossero state incise durante il bellum sociale del 91-89 a.C. Non solo frequente lappello alla rivolta, ma in un passaggio del blocco di scritte SeP1S4 avevo ritenuto che fossero menzionati gli Osci, la lega degli Italici e il generale romano Pompeo Strabone18.

    Ora, il ritrovamento di iscrizioni in altri luoghi del Frignano e la doverosa attribuzione ai Friniates mi inducono a dilatare anche lo spazio temporale entro cui le scritte potrebbero essere state incise. Lostilit verso i Romani dur certamente qualche secolo e non cess immediatamente con la fine del bellum sociale. Ritengo ancora valida lipotesi che in SeP1S4 si menzionino gli Osci e Pompeo, ma una rilettura delliscrizione con luce artificiale radente (la scritta si trova nel punto meno illuminato delle pareti rocciose della Sega e ha subito rifacimenti), mi induce a ricusare parte delle precedenti letture e conseguenti interpretazioni.

    Le prime cinque brevi righe di SeP1S4 ora sono cos leggibili: ile / iliemom / ri (s)emb / L mileibus / itli eli temtumus19. Lerrore pi vistoso nella precedente lettura fu nel supporre che R fosse un eccezionale r di tipo latino e che la terza riga dovesse essere letta come remb. Infatti solo pi tardi, nellesaminare le iscrizioni del Ponte dErcole, mi accorsi che R era una legatura denotante ri. Ne ebbi poi abbondanti conferme nelle iscrizioni sulle pietre di Rovinamala. Ora si

    pu con certezza stabilire che R = ri (r < *rii < *reyg-i) un imperativo

    17 Zavaroni 2008a, 208; Zavaroni Sani 2009, 70.

    18 Zavaroni Sani 2009, 81; Zavaroni 2011a, 44.

    19 La mia precedente lettura (Zavaroni 2011a: 44) era : ile / iliemom / remb / CL mileius / citi

    reme\am temtumus.

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    derivante da ie. *reyg- legare, radice produttiva in celtico e germanico20: il sostantivo riom (< *reygom o *reyg(y)om), pl. ria legaccio, -i infatti retto da verbi significanti sciogliere, tagliare, mentre rimo vale lega, alleanza. Il termine dopo R = ri inizia con un segno non chiaro: mi sembra che esso sia un e su cui si tent due o tre volte di incidere un piccolo s per ottenere una legatura se. Siccome le basi *sem-/semb- e *em-/emb- hanno la stessa area semantica unir(si), aggregar(si)21, leventuale presenza di s non farebbe mutare il significato: (s)emb unisciti comunque un imperativo 2a sing. con consueta apocope della vocale finale. Quindi da ritenere che pure ile sia un imperativo (come il, ili e ila rivltati)22 e non un nominativo femm. plur. (ile < *ilai) con il senso di lat. turmae, come avevo erroneamente ipotizzato23. Nella seconda riga leggo iliemom. Il segno finale contiene certamente un o, che si volle antropomorfizzare aggiungendo due gambe e la testa. Purtroppo la parte

    superiore dello tracciata in corrispondenza di una linea di frattura e non chiaro se essa fosse tangente ad un segmento rettilineo denotante m in legatura. Tuttavia

    la sommit della testa ha la forma , idonea a marcare m. Siccome spesso i verbi indicanti unirsi *emom compreso reggono laccusativo di ci con cui ci si unisce, incerto se -om di iliemom denoti un accusativo sing. o, come in altri casi, un dativo-genitivo plurale24. Nel primo caso si potrebbe supporre che iliemom significhi rivolta; nel secondo caso sarebbe pi probabile il senso rivoltoso, rivoluzionario. Certamente i femminili ilima, ilumia, iluma (se non un imperativo 2a sing.!) e anche ilimo e ilumo (abl. sing. m.), ilimem (acc. sing.) indicano rivolta. Al contrario ilamo (nom. voc. sing. m.; ma declinazione incerta: simile alla 3a latina o alla 2a in -os con caduta di -s?) pare significare rivoluzionario25, sicch la scritta ilamom emumus26 sembrerebbe traducibile

    20 Secondo Ernout Meillet s. v., lat. corrigia laccio da scarpe, correggia un mot du

    vocaboulaire italo-celtique. 21

    Zavaroni 2011a, 221. 22

    Per letimologia della base *il- (re)volvere vedi Zavaroni 2011b, 245 f. 23

    Zavaroni 2011a, 44. 24

    Per il morfema -om di dativo-genitivo plur. generalizzato in pi declinazioni vedi Zavaroni

    2011a, 183185. 25

    Queste le attestazioni: ei ilamo rivoltoso, spacca! (Zavaroni 2011a, 84); ilamo i / siemo lae rivoltoso, vai! il vincolo spezza (Zavaroni 2011a, 84); ilamos di tumunt i rivoltosi gli di eccitano (o: ingrossano) (Zavaroni 2011a, 70).

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    come ai rivoluzionari (dat.-abl. plur.) ci uniamo piuttosto che come alla rivolta (acc. sing.) ci uniamo. Dunque, sembra pi probabile che pure iliemom sia un dat.-abl. plur., ma non credo che ora si possa dare una risposta sicura27. Nella quarta riga L iniziale, essendo seguito da mileibus, pu soltanto essere un

    numerale di tipo romano28. Dunque, la sequenza ile / iliemom / ri (s)emb / L mileibus cos traducibile: rivltati / ai rivoluzionari (o: alla rivolta) / lgati, unisciti / a 50 mila. La lettura della quinta riga intricata a causa delle numerose modifiche subite dalla scritta originaria. Ritengo che si possano ricostruire almeno due versioni: itli eli temtumus vai! alla grandezza aspiriamo sembrerebbe soprascritto su citi

    meseta tetume muoviti! con la partecipazione ingrandisciti. I lessemi di queste frasi sono gi noti: itli da *it-, base con il formante -l- presente in parecchi temi friniati, dal participio passato di *h1ei-om vado (vedi anche il 3.9); eli pu essere il dativo-ablativo di un nominativo *elis ingrossamento, grandezza, maiestas, da *BmB- gonfiar(si) > ingrossar(si), come gli imperativi bama, beme, abli, beili, ii, ili e anche *o-29. temtumus, gi attestato30,

    sembra equivalere a lat. temptamus tentiamo, aspiriamo a. Anche citi, se la lettura fosse esatta, sarebbe gi attestato31 e corrisponderebbe allimperativo latino

    cita, ma avrebbe il valore riflessivo muoviti, scuotiti: nelle iscrizioni friniati quasi sempre la forma riflessiva o deponente identica allattiva. La base di meseta, appartenente alla classe dei sostantivi in -ta probabilmente derivanti da un participio passato femm., *mes- unirsi a, partecipare a, di cui si parler fra breve a proposito di mesi. Limperativo tetume equivale a tetumi (cf. anche tetumuemus, 1a pl.), dalla base *tum- < *twem- gonfiar(si) , con

    26 Zavaroni 2011a, 116.

    27 Lo stesso dilemma fra rivolta e rivoluzionario sussiste per gli accusativi plurali ilimus,

    ilumus = ilumos e per ilemos (acc. plur. o nom. sing.?). 28

    Non escludo che davanti a L si sia tentato di apporre un C, non incidendo, ma grattando molto superficialmente la superficie. A prima vista, per, questo eventuale C non si vede. Se esso fosse davvero tracciato, si potrebbe supporre che qualcuno avesse voluto trasformare il numero in CL probabilmente a fini propagandastici. 29

    Zavaroni 2011a, 200 f. Vedi anche io nel 3.1. 30

    Zavaroni 2011a, 226. 31

    per erronea linterpretazione che ho dato in Zavaroni 2011a, 204, dove ho supposto che cite e citi fossero dei nomi in caso ablativo invece che imperativi.

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    raddoppiamento32. Anche la lettura della sesta riga complicata dalle modifiche. Mi pare tuttavia ricostruibile la sequenza idut iul vemom cresciuta grande la lega33. Dunque, secondo le righe qui commentate, i rivoltosi sarebbero ammontati a 50 mila, ma non si pu stabilire a quali popolazioni tale numero si riferisse. Inoltre, siccome non certo che queste righe siano state incise nello stesso momento in

    cui furono incise le sottostanti righe in cui si menzionano gli Osci e il console romano Pompeo Strabone, rimane incerto se quel numero di rivoltosi concerne la fine del 91 a.C., quando i combattimenti erano generalmente favorevoli alle truppe italiche. In effetti sarebbe poco plausibile ipotizzare che 50.000 combattenti di etna friniate si fossero aggregati alle milizie della Lega Italica. Prima di tutto nessun storico menziona i Friniates fra i rivoltosi del bellum sociale. Per di pi, come scrive Salmon, the great insurrection was in fact a movement of peoples and tribes in Southern Italy, the northern limit of rebel territory being the line of the Liris from the mouth of that river to its source and continuing in the same general direction until the Adriatic coast was reached

    somewhat south of Ancona34.

    La popolazione pi settentrionale menzionata da Appiano e dalle altre fonti

    quella dei Picentini Asculani 35. Com noto, loccasione per la rivolta degli Italici avvenne proprio ad Asculum nel tardo 91 a.C. Secondo il racconto di Appiano, il proconsole Caio Servilio, venuto a sapere che Asculum aveva preso ostaggi da una citt vicina, corse l e minacci gli Ascolani con toni ostili durante la celebrazione di una festa. Gli astanti uccisero Servilio ed il suo legato; poi nessun romano scamp al massacro ed i loro beni furono saccheggiati36. Questo episodio, che pareva mostrare la vulnerabilit di Roma, indusse parecchie genti italiche alla ribellione, daltronde gi matura per le note vicende precedenti:

    32 Zavaroni 2011a, 226.

    33 Il preterito 3a sing. idut dalla base *id- crescere discussa nel 3.4. Per iul vedi *i-

    ingrossarsi poco sopra; per *vemom lega, fascio vedi vema qui sotto. 34

    Salmon 1967, 340. 35

    Salmon (1967, 341), inoltre, nota che the Triumphal Fasti make it clear that only one people [amid the Picentes] is meant, the Picentes Asculani, who in fact seem to have been the only Picentes to join the rebels. 36

    App. BC 38.

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    lassassinio di Druso e lo svanire della speranza delle popolazioni italiche di ottenere la cittadinanza romana ed i conseguenti diritti. C per da dire che se la questione della cittadinanza poteva interessare i ceti pi facoltosi e gi in parte compromessi con il sistema di potere romano, per la maggior parte delle

    popolazioni italiche, quelle meno sensibili allacculturazione romana, la motivazione allinsurrezione doveva essere semplicemente lo spirito di rivalsa, il

    desiderio di vendicare soprusi e massacri subiti da decenni e a volte anche da secoli. Come scrisse Salmon, the Asculani, as the strikers of the first blow, were obviously in the movement from the start; nor need one believe that the Samnites with their long-standing grudge against the Romans lagged far behind37.

    Un simile rancore dovette animare altre popolazioni italiche, in particolare rurali e montane, integrate nel sistema economico romano soltanto ai fini di una gravosa

    sottrazione di risorse agricole e naturali. Quindi mi sembra logico supporre che anche genti lontane dai pi importanti teatri della guerra sociale abbiano approfittato delle notizie provenienti da Asculum e poi dai territori aderenti alla Lega italica per tentare di liberarsi o illudersi di affrancarsi dal dominio romano.

    Daltronde per Roma una ribellione dei Friniates o di una loro parte poteva non costituire una grossa fonte di preoccupazione rispetto alle rivolte nelle regioni a

    lei pi vicine e pi importanti per i suoi interessi strategici. Per di pi, gli Etruschi38 e gli Umbri propriamente detti (anche i Friniates si definiscono Umbres, Ombres), i cui vasti territori erano interposti fra il Frignano e la Lega Italica temporeggiavano e non si schieravano a favore della rivolta. Quindi i rivoltosi del Frignano, per congiungersi con le milizie italiche e combattere davvero, avrebbero dovuto affrontare spostamenti onerosi. Insomma, una ribellione dei Friniates non costituiva una seria minaccia per Roma, sebbene tanti di loro nutrissero rancore e odio verso i Romani. Tali motivi di odio risalivano almeno al periodo in cui i Friniates entrarono per la

    prima volta espressamente nella storiografia, cio nellanno 187 a. C. Livio scrive

    37 Salmon 1967, 345.

    38 Appiano BC 49, Appiano scrive che quando la notizia della insurrezione si sparse, gli abitanti di

    Etruria e Umbria ed altri popoli dellaltra parte di Roma (sulla costa tirrenica?) erano stimolati alla rivolta. Il Senato romano, allora, vot che sarebbe stata concessa la cittadinanza a quegli Italici che avessero aderito allalleanza con Roma. Il decreto fu favorevolmente accolto dagli Etruschi

    che non si ribellarono.

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    che il console romano Caio Flaminio, dopo aver combattuto con successo i Liguri Friniati sul loro territorio, ricevette la loro sottomissione e tolse loro le armi39. Ma

    poich i Friniati non le consegnavano con sincera lealt, Flaminio volle punirli.

    Allora essi, abbandonate le loro borgate, cercarono di rifugiarsi sul monte

    Auginus. Il console romano li insegu fin lass. Molti, inermi, si dispersero di nuovo: fuggirono precipitosamente per luoghi inaccessibili e rocce scoscese al di

    l dellAppennino (cio nellattuale Toscana), dove il nemico non poteva seguirli. Quelli che erano rimasti nei loro accampamenti furono assediati e vinti. Poi le legioni romane valicarono lAppennino e finirono col sottomettere anche coloro

    che per qualche tempo avevano trovato un rifugio sui monti pi alti. Quindi i Romani si premurarono di disarmare completamente i Friniati. Flaminio fece poi guerra contro i Liguri Apuani, le cui frequenti incursioni nelle terre di Pisa e di

    Bologna (dunque: erano soliti valicare lAppennino) avevano impedito i lavori agricoli40.

    Laltro console, M. Emilio Lepido, bruci e distrusse i villaggi ed i campi situati nelle campagne e nelle vallate di coloro che Livio chiama Ligures, ma che in

    realt sono Friniates, dato che essi si ritirarono sui monti Ballista e Suismontium 41

    . Poi attacc i nemici sulle loro montagne, li sfianc con scaramucce e infine li

    costrinse a combattere in battaglia, sbaragliandoli. La sconfitta dei Liguri, e in particolare dei montanari che Livio chiama Friniates, non fu definitiva. La guerra continu per qualche anno. Solo nel 180 a.C. i Liguri Apuani furono debellati: colti di sorpresa, essi furono sconfitti e 40.000 uomini,

    39 Liv. 39, 2.

    40 Liv. 39, 3.

    41 Il nome Suismontium suddivisibile in suis montium montagna del suino. In gallico *moccos

    significa suino, ma tale parola doveva appartenere anche al lessico dei Friniates, perch Moccus funge da nome proprio e Vic(tor) Moccus pare essere il nome di un capo dei ribelli (Zavaroni 2011a, 174. 182). comunemente noto che lodierno nome di monte Mocogno presuppone una forma *Mocconio-. Ne deduco che suismontium (suis montium) traduceva approssimativamente Moconiom mons monte dei Mocconii. I Mocconii erano probabilmente una trib di Friniati che

    risiedeva nel territorio intorno allodierna Lama Mocogno e comprendeva il Monte Mocogno. Il loro nome potrebbe derivare da un epiteto *moccos riferito ad una divinit ancestrale che poteva assumere la forma di un suino o cinghiale, come avveniva per il pi grande dio gallico Lugus,

    venerato anche come padre di tutte le genti.

  • 13

    con le loro famiglie, furono deportati nel Samnium42. Nello stesso anno, i consoli romani attaccarono altre trib liguri. In particolare il console A. Postumio con due legioni assedi coloro (evidentemente Friniates) che si erano rifugiati sui monti Ballista e Letum : blocc i passaggi attorno ai due monti impedendo che arrivassero viveri agli assediati, i quali si arresero per fame. Il console Q. Fulvio, con altre due legioni, part da Pisa ed assal di nuovo i Liguri Apuani che

    dimoravano presso il fiume Magra, li costrinse ad arrendersi e ne deport altri 7.000 nel Samnium. Nellanno successivo Q. Fulvio Flacco si mosse ancora contro i Liguri. Per invios montes Ballistae saltus cum exercitu transgressus, vinse i nemici in battaglia e conquist nello stesso giorno il loro accampamento: uccise 3.200 uomini e tutta la regione di quei Liguri fu sottomessa. Il console romano dispose presidii armati

    sulle montagne43. Essendo menzionato il monte Ballista, anche in questo caso si tratta di Friniates. Ma i presidii armati sulle montagne disposti da Q. Fulvio Flacco non ottennero leffetto sperato, dato che dopo due anni, cio nel 177 a.C., i Liguri (cio i Friniates) si ribellarono di nuovo. Tocc a Caio Claudio Pulcro condurre le sue legioni contro di loro. Secondo Livio, i guerrieri Liguri erano scesi dai monti e si

    erano accampati presso il fiume Scultenna. Nella battaglia che segu i Romani uccisero 15.000 uomini e fecero pi di 700 prigionieri. I Liguri sopravvissuti alla strage fuggirono sulle montagne, mentre il console devast le campagne prima di tornare a Roma. Dato il riferimento allo Scultenna (tuttoggi Scoltenna, che scorre nellaltro Appennino modenese), ovvio che anche questultima battaglia aveva per protagonisti i Friniati, sebbene non si possa fare alcuna ipotesi plausibile sulla localit presso il fiume nella quale la battaglia sarebbe avvenuta. Nonostante la grave sconfitta, i Friniates insorsero di nuovo quando sentirono che per la celebrazione del trionfo non solo lesercito consolare romano, ma anche la

    legione di stanza a Pisa sarebbe stata condotta a Roma. Essi presero Modena di sorpresa. Lanno seguente lesercito di Caio Claudio riconquist la citt dopo tre

    giorni di assalti e uccise 8000 nemici44. I Friniates, non volendo ripetere lerrore

    42 Liv. 40, 38

    43 Liv. 40, 53

    44 Liv. 41, 16.

  • 14

    di affrontare lesercito romano in battaglia campale comera avvenuto presso il fiume Scoltenna, occuparono le alture dei monti, il Letum e il solito Ballista, muroque insuper amplexi sunt 45. Ma non tutti i Friniati fecero in tempo a raggiungere le vette dei due monti: molti non scapparono immediatamente dai

    loro campi, sicch 1500 di essi furono catturati e uccisi. Dal canto loro i Friniati massacrarono i prigionieri che avevano portato via da Modena (e allora Livio denuncia la loro crudelt, dimenticandosi di quella dei Romani), sacrificarono bestiame nei loro luoghi sacri e poi saziarono il loro istinto distruttivo spaccando il vasellame contro i muri (la rottura del vasellame votato agli di era in verit una pratica seguita presso i templi di molti popoli). Intanto gli eserciti del proconsole C. Claudio e dei consoli Q. Petilio Spurino e C. Valerio Levino si incontrarono presso i Campi Macri (spesso identificati con la localit di Magreta, a sud-est di Modena alla sinistra del fiume Secchia) e consultarono gli auspici per decidere come muoversi. Poi Petilio and a piantare laccampamento adversus Ballistae et Leti iugum, quod eos montes perpetuo dorso inter se iungit (particolare che dovrebbe far riflettere chi cerca di identificare questi due monti e dovrebbero indurre a cercarli sul crinale dellAppennino modenese). Nellesortare i suoi soldati prima dellattacco, Petilio Spurino, non badando allambiguit della parola, pronostic che in quel giorno avrebbero conquistato il Letum (cf. lat. letum morte). I militi romani furono divisi in due colonne: quelli che erano con il console avanzarono speditamente, mentre gli altri, respinti dai nemici dovettero retrocedere. Allora il console and a cavallo presso quelli che si ritiravano, riusc a farli desistere dalla fuga, ma fu ferito a morte da una freccia mentre girava davanti alle proprie insegne militari. La sua morte fu tenuta nascosta affinch lesercito non si scoraggiasse. Cos una moltitudine di fanti e di cavalieri romani, ripresa lavanzata, scacci i nemici dal monte. Secondo Livio, che ovviamente qui come in altri passi accomoda gli eventi

    secondo le necessit propagandistiche dei vincitori, morirono 5.000 Liguri e solo 52 Romani.

    45 Livio 41, 18. Dubito che ununica fortificazione cingesse le due sommit, dato che i due monti,

    pur essendo uniti da un crinale, non sembrano essere due cocuzzoli. Mi pare sia da intendere che ognuna delle due cime fosse stata cinta da un muro. Purtroppo qualsiasi tentativo di individuare i

    due monti mi pare destinato allo scetticismo.

  • 15

    Livio ancora pi subdolo nel commentare la morte di Petilio46. Egli racconta che nellauspicio preso dai consoli ai Campi Macri per stabilire chi e come dovesse attaccare i Friniati rifugiatisi sul Balista e sul Letum cera stato un vizio di formulazione da parte del pullarius, vizio di cui Petilio sarebbe stato a conoscenza. Il racconto ha laria di un espediente per insinuare che la morte del console fu dovuta non al valore guerresco dei nemici, ma ad una maledizione che

    Petilio si era attirato per la sua condotta irrispettosa dei riti. Infatti anche in episodi precedenti il console secondo Livio aveva mostrato che cera una certa ostilit divina nei suoi confronti a causa della sua sottovalutazione degli auspici. Non ci viene raccontato che cosa fecero C. Valerio Levino e il proconsole C.

    Claudio con i loro militi. Dopo una lacuna nei manoscritti, Livio conclude la narrazione di questa guerra con poche parole:

    Cis Appenninum Garuli et Lapicini et Hergates, trans Appenninum Briniates fuerant, intra Audenam amnem47. P. Mucius cum iis, qui Lunam Pisasque depopulati erant, bellum gessit, omnibusque in dicionem redactis arma ademit. Ob eas res in Gallia Liguribusque gestas duorum consulum ductu auspicioque senatus in triduum supplicationes decrevit et quadraginta hostiis sacrificari iussit. Et tumultus quidem Gallicus et Ligustinus, qui principio eius anni [175 a.C.] exortus fuerat, haud magno conatu brevi oppressus erat 48.

    Fatto sta che i Friniati uscirono dalla storia ufficiale e nessuno li menzion pi, anche se qualche autore parl ancora dei Liguri. Era il 175 a. C., quasi 85 anni prima del bellum sociale; ma in una vasta area montana in cui i presidii romani non potevano essere n forti n numerosi, lo spirito dindipendenza della maggior parte della popolazione non pot essere sradicato dalla debole romanizzazione49.

    46 Liv. 41.18.

    47 A mio avviso Audena era il nome del corso montano dellattuale Secchia, che scorre tra le

    montagne reggiane prima di diventare il confine tra le province di Modena e Reggio. Il nome del suo affluente zola, nellalto Appennino reggiano, pu riflettere soltanto un antico *Audiola, diminutivo di *Audia Audena. 48

    Liv. 41.19. 49

    Come scrive Salmon (1967, 343) a proposito del bellum sociale, the Romans were most succesful in controlling communities that were urbanized.

  • 16

    Secondo Appiano, gli Italici nel bellum sociale potevano disporre di 100.000 uomini fra fanti e cavalieri, oltre a coloro che stavano di guardia nelle guarnigioni locali50. I Romani avevano forze uguali, costituite dai propri cittadini e dai popoli rimasti fedeli. Come si detto sopra, il numero di 50.000 rivoltosi susciterebbe scetticismo, se essa fosse riferita soltanto a dei ribelli friniati. Daltra parte il numero serebbe scarso se riguardasse i combattenti italici, a meno che non si

    riferisse ad uno stadio iniziale del conflitto, quando gli Ascolani ed i Marsi iniziarono le ostilit, prima ancora della costituzione della lega italica con i Samniti.

    Fig. 3. Il gruppo di scritte SeP1S4 contenente i nomi uscum e pompeiom

    50 App. BC 39.

  • 17

    arduo trarre indicazioni sicure sulla questione dal proseguimento della lettura delle righe non ancora commentate del blocco di scritte SeP1S4 (Fig. 3). Nella Riga 7 una sequenza di minuscoli e sottili lettere precede una scritta con rozzi

    segni51. I segni sottili sono leggibili come avi aiuta, favorisci52. La seconda parola sembra iniziare per ar-. Dalla base friniate ar- derivano termini indicanti

    stringer(si), connetter(si), legar(si). La successiva sequenza rozzamente incisa e la lettura resa ancora pi difficile dai rifacimenti. La redazione pi palese cos leggibile e interpretabile: imul emuom uti mesi compagno! lunione favorisci, partecipa. Ritengo che im- di imul e *em- di emuom siano stati

    soprascritti su precedenti im-: infatti le tre basi *im-, *em-, *im- derivano dalla stessa radice che formulo come *HmB- con grado zero *HmB- congiungere,

    unire, insieme, compagno53. I vari contesti minducono ad attribuire questa radice ed il senso unirsi a, partecipare a anche alle basi *mes-, *mos-, che a mio avviso sono degli sviluppi di ampliamenti della radice *HmB-, grado zero *HmB-54

    . Gli ampliamenti di tale radice avrebbero prodotto sia le basi che Pokorny

    formula come *md-, md- begegnen, Zusammenkunft55 sia le preposizioni gr.

    , dor. eol. pi, got. mi, aat. mit(i) ed anche la particella latina met, che si accompagna ai pronomi personali e agli aggettivi possessivi come un equivalente

    di ipse, perch il suo senso originario lo stesso di ip(se): ad esempio tutemet vale tu con te > proprio tu stesso56. Le basi friniati *mes- e *mos- degli imperativi 2a sing. mesi, mese, mosa, mosi, dei pres. indic. 1a sing. meslom, 1a pl. mosomus,

    3a pl. mosunt, del necessitativo mesila etc. potrebbero essere rispettivamente lesito di *mess- < *mt-s- o *m-d-s- e di mt-s- o *m-d-s- (s intensivo). Allimperativo uti (denotato dalla legatura = uti) attribuisco la base friniate *ut-

    51 Nella trascrizione delle iscrizioni friniati mantengo le convenzioni tipografiche adottate nei

    precedenti scritti sullargomento: 1. grassetto per i termini friniati; 2. le lettere incerte sono trascritte con un corpo tipografico minore; 3. le lettere che fanno parte di legature sono sottolineate. 52

    Da ie. *h1ewH- helfen: cf. LIV 243 f.; vedi Zavaroni 2011a, 198. 53

    Zavaroni 2011a, 209. 211; vedi anche Zavaroni 2005, 279 f. e Zavaroni 2011b, 228 f. 54

    Zavaroni 2008b. 55

    Pokorny 1959, 746. 56

    Su ipse < *HmB-se- vedi Zavaroni 2008b, 56.

  • 18

    favorire, aiutare. Suppongo che ut- rifletta *t- < *au-t- < *h2ew-t- o *h1ew-t-57. Tuttavia, il dittongo coesiste insieme alla monottongazione: al Ponte dErcole si hanno pure auti e auta aventi i sensi di lat. ad-itre58. Nella Riga 8 ora leggo ilaut piuttosto che ilau: il segno finale sembra una legatura

    = ut. Il senso sarebbe comunque si rivoltato (perfetto di *ilaom : su *il- vedi 1.2, n. 22): -t finale a volte omesso. La sequenza successiva presenta delle sovrapposizioni: una redazione vitelius tot: una legatura = vi (con i accostato alla prima asta del v) stata legata con = te in modo da ottenere = vite. Poi seguirebbero li ( ) e us ( ). Infine vedo, dubbiosamente, = tot. Ma unaltra lettura possibile, se si tralascia il tratto superiore di = te che in effetti

    quasi coincide con un tratto della riga superiore. In tal caso si coglie una legatura vi ( ) pi consueta, il cui spigolo inferiore destro connesso con una legatura = lum, a sua volta legata con un terzo poco chiaro gruppo, probabilmente = ut . I tratti di destra sono tangenti a quelli di = tot, equivalente a lat. tot. Insomma, leggerei vilumut tot. In altre scritte sono attestati vilumua viluppi, corde (acc. pl. neu.), un probabile vilumem (acc. sing.) e vilumos viluppi (acc. pl. retto da lilvi [livi] sciogli).59 Quindi vilumut sarebbe il perfetto di un verbo denominativo, da *wel- drehen, winden60, con traslato semantico a legar(si) avvilupparsi, intrecciar(si), allearsi. In conclusione, leggendo ilaut vilumut tot, avremmo tanti si sono rivoltati, si sono alleati. Questa sequenza sarebbe sovrapposta a ilaut vitelius tot si sono rivoltati tanti federati. Per letimo di vitelius federati vedi vitalios nel 1.3. Lesame delle modifiche mi porta a ritenere che probabilmente vitelius la seconda versione. Mentre vilumut denoterebbe una generica unione non ancora

    57 A mio avviso la stessa base da attribuire ai termini retici u (imperativo, anche con ripetizione

    invocativa u u = friniate ut ut), ui, uiu, uu, che si trovano in iscrizioni votive del Trentino e del Tirolo (Zavaroni 2007). In retico si ha < t per la Lautverschiebung etrusco-retica. Da *au-t- derivano anche aind. t-h aiuto, giovamento, ahd. di, do, as. thi, o, ags. Adj. ee, Adv. eae leicht, bequem, as. thmdi, ahd. dmuoti (wohlgesinnt) > demtig, ed il prefisso an. au- (Pokorny 1959, 77; de Vries 1962, 18). Quanto al problema della formazione di *t- a partire da h1ewH- > *au-, lipotesi pi semplice che un participio passato *aut-os sia stato sostantivato

    (cf. lat. adiutus aiuto) e che poi sia servito per formare un verbo denominativo come lat. ad-it. 58

    Anche in retico le forme col dittongo auu ed auile coesistono insieme ai termini visti in n. 53. 59

    Il trigramma lil- sta per [i], ital. [gli], cio denota la presenza di un l laterale palatale. 60

    LIV 675; Pokorny 1959, 11401142.

  • 19

    organizzata, vitelius alluderebbe pi precisamente alla lega italica come confederazione, essendo quella la denominazione ufficiale dei federati. Nella Riga 9 la scritta a grandi lettere uscum degli Osci, con consueta legatura = cu e sigma a freccia, fu incisa su un termine preesistente, di cui sono

    ricostruibili le prime tre lettere sei : s ed e sono semicoperti da tratti di us, mentre i interferisce solo in piccola parte con la sommit di . Dopo sei cerano

    probabilmente altre lettere: un t quasi del tutto cancellato dalla prima asta di m di uscum e una legatura = om o um. Suppongo che il termine fosse seitom: in una scritta inedita di Rovinamala esso interpretabile come legame, legaccio ed ha un valore negativo, mentre qui potrebbe indicare legame > lega, alleanza (da ie. *sh2ey- legare, annodare). Dopo seitom fu forse scritto umua unisciti a (che regge lacc.); ma poi seitom umua sarebbebbe stato rimpiazzato da uscum vemom (o meno probabilmente vema) con v di tipo , la cui lettura comunque difficile e incerta a causa dei rifacimenti61. Il riesame delle attestazioni minduce a rettificare il senso che avevo attribuito alla base *vem-, *uem-: esso non sarebbe agitar(si), ma avvolgere, tessere, flettere, legare62. Quanto a umua, qui sarebbe un imperativo da *um-, base equivalente ad *am- e *im-, di cui uno sviluppo parallelo, dal grado zero di *HmB- unione, congiunzione, insieme (> *Vmm- > *Vm-). Dunque, ritengo che uscum uemom degli Osci la lega fu soprascritto sopra seitom umua allalleanza unisciti. Probabilmente la modifica fu contestuale al cambiamento di ilaut vilumut tot tanti si sono rivoltati, si sono alleati in ilaut vitelius tot si sono rivoltati tanti federati. Forse si volle adeguare il lessico ad un nuovo evento: la costituzione ufficiale della Lega Italica, nella quale erano in netta maggioranza i popoli di lingua osca. La Riga 10 leggibile come ueni pompeiom, ma le legature om sono evidenti

    61 In Zavaroni 2011a, 44 f. avevo proposto di leggere e\uma, limitandomi a notare la compresenza

    di e e di u. 62

    La sua radice solitamente formulata come *webh- (LIV 658; Pokorny 1959, 1114), ma io vedo indizi di nasalizzazione della consonante labiale. Aind. umbhti (oltrech ubhnti) e termini con occlusiva doppia (e. g. ags. webbian weben, as. webbi, ahd. weppi, wuppi Gewebe) o variata (toch. B wp- weben, het. huppiye- verschlingen, vermischen) mi sembrano riflettere la derivazione da un antica radice con occlusiva nasalizzata *wmB- (B = qualsiasi occlusiva labiale).

  • 20

    solo nellesame delle macrofoto63. Li di pompeiom inserito (in un secondo tempo?) sulla parte superiore delle. Lipotesi pi semplice che pompeiom indichi Gneo Pompeo Strabone, padre del pi famoso Gneo Pompeo avversario di Giulio Cesare. Come sappiamo da Appiano, Gneo Pompeo Strabone comandava

    un esercito romano che operava contro i rivoltosi del territorio piceno. In un primo tempo il suo esercito fu sconfitto dagli insorti guidati da C. Vidacilio, T. Lafrenio

    e P. Ventidio che avevano unito le loro forze presso il monte Falerino. Gneo Pompeo dovette rifugiarsi a Fermo in attesa di rinforzi64. Il verbo ueni non pu essere comparato con lat. veni, perch il verbo friniate per venire ha base *bom- < *gwem-: quindi ipotizzo una derivazione da *wenH- streben > wnschen, lieben, gewinnen etc.65, ma sono dubbioso sul senso: combattere, lottare (cf. as. winnan e anche aing. wierwinna, aat. widarwinno nemico, avversario) o dare la caccia a > incalzare (cf. lat. vnri)? Con entrambe le opzioni, potremmo ipotizzare che la scritta fu incisa dopo la notizia della sconfitta patita da Pompeo Strabone al Monte Falerino e la sua fuga in Firmum. Occorre notare che la parte superiore delle lettere di ueni pompeiom

    intaccata dalle estremit inferiori di uscum, che dunque fu scritto dopo. La scritta ueni pompeiom sarebbe contemporanea a ilaut vilumut tot / seitom umua tanti si

    sono rivoltati, si sono aggregati / allalleanza unisciti e quindi ueni sarebbe un imperativo 2a sing. come umua. In tal caso, per, la scritta uscum uemom degli Osci la lega rimarrebbe senza verbo. Occorre dunque supporre che dopo che la scritta fu modificata si dovette leggere insieme uscum uemom ueni pompeiom la Lega degli Osci sconfigge Pompeo: qui ueni sarebbe un presente indicativo 3a sing. con omissione, non rara, di -t 66. Se le soprascritture ilaut vitelius tot si sono rivoltati tanti federati e uscum uemom degli Osci la Lega, fossero davvero dovute allintenzione di aggiornare

    63 Nel primo om la curva dello tracciata in modo visibile solo per met: lintenzione maggiore

    dellincisore era quella di dare alla legatura laspetto di una testa mozzata. Nel secondo om la linea sommitale di m poco segnata e la seconda gamba mal percepibile perch cade in corrispondenza di una crepa. 64

    App. BC 47. 65

    Pokorny 1959, 1146 f.; Schrijver 1991, 127 f. 66

    In verit anche possibile che sia stato innestato un trattino orizzontale denotante t sullasta

    verticale, a met altezza.

  • 21

    la scritta dopo la costituzione ufficiale della Lega Italica, potremmo dedurne che essa non avvenne nel 91 a.C., ma solo dopo i primi successi militari degli insorti. Purtroppo Appiano non d peso a tale costituzione: egli parla soltanto di forze militari unite guidate dai vari comandanti67. Diodoro, Strabone e Velleio

    menzionano la citt capitale (Corfinium) e gli organi direttivi della confederazione italica68, ma non dicono in quale periodo del conflitto essa fu istituita.

    Tornando alliscrizione in discussione, nella Riga 11 occorre leggere e intendere imitam e alladunata vai: imitam un sostantivo in caso accusativo retto da e =

    i = ei (imper. 2a sing. di *e(i)om vado). La frequente base *im- uno degli sviluppi di *HmB- insieme; unire, congiungere.

    Nelle righe successive si ripetono gli inviti alla rivolta e allunione, ma si tratta

    delle solite generiche esortazioni, senza dati utili alla storiografia.

    1.3. In un altro settore della stessa parete rocciosa (SeP1S2A2) c unaltra sequenza, la cui lettura molto incerta soprattutto nella prima parte, dove le lettere sono scolpite e ci sono azzardate legature, probabilmente dovute alla

    necessit di modificare testi precedenti. Il risultato finale la scritta69 ul suom uti stotiu vitaliom accresci il proprio (bene): giova con il sostegno ai Federati.

    Fig. 4. La scritta contenente il termine vitalios/m

    Limperativo ul forma apocopata di uli (vedi in TaAR17B, 3.4); stotiu (ablativo) corrisponde ad an. sto, ags. stuu etc. sostegno. Limperativo uti giova a, aiuta (vedi 1.2) reggerebbe il dat. plurale in -om. Ma uti (con ti inciso molto pi sottilmente) e lu di stotiu mi sembrano aggiunti in un secondo tempo: la prima versione sarebbe stata ul suom stoti vitalios accresci il proprio (bene): sostieni i Federati.

    67 App. BC 40.

    68 Per le citazioni delle fonti vedi Salmon 1967, 348 f.

    69 Questa variante non fu presa in considerazione in Zavaroni 2011a, 25.

  • 22

    Sotto, in lettere pi grandi, distinguibili in un groviglio di sovrapposizioni comprendenti probabilmente anche delle figure, leggo strabo[-------]70. Considero vitalios\m (con -s e -m sovrapposti), la cui lettura mi pare certa, una variante di vitelio-: entrambi sarebbero connessi con la legenda viteli delle monete coniate dalla Lega italica durante la guerra sociale. Questo termine non ha alcuna relazione con lat. vitulus vitello, come comunemente si legge (bibliografia in Untermann 2000, 860), ma deriva dalla radice di lat. vie, vtilis, vitta, got. kuna-wida Fessel, aisl. vi, -jar gedrehtes Band etc. Dunque, interpreto vitelio- = vitalio- come federato, aderente alla lega. La lettura = strabo[ ], che ritengo molto probabile, certamente si riferirebbe al cognomen di quel Gneo Pompeo che comandava le forze romane operanti nel Piceno (vedi 1.2), cio al pompeiom (accus.) della scritta commentata nel 1.2. In conclusione, sebbene i Friniati non siano menzionati come attori del bellum sociale, le iscrizioni della valle di Ospitale mostrano che fra di loro vi furono dei partigiani fautori della rivolta antiromana e aderenti, o desiderosi di aderire, alla Lega italica.

    1.4. Come si detto nel 1.1, le iscrizioni finora trovate nel Frignano non testimoniano la presenza di due etne, una umbra e laltra ligure: lunico etnico che appare Umres, Ombros. Liscrizione pi importante forse quella che si legge sulla sommit del Ponte dErcole: u\ombrali re utilu utut alla repubblica umbra col favore sii propizio sii propizio (Zavaroni 2012, 75).

    Fig. 5. La scritta u\ombrali re utilu ut ut sul Ponte dErcole

    70 Davanti a strabo[ ricostruibile la scritta dero combinata con il disegno di unascia e di una

    piccola testa mozzata (i.e. lo). Ritengo che dero non sia un verbo (1a sing.), ma un epiteto divino (Dero, -onis) indicante il dio Spaccatore, divinit menzionata pi volte con epiteti analoghi e simbolizzata da unascia sia ad Ospitale sia al Ponte dErcole. La base *der- riconducibile a ie.

    *der- rompere, tagliare. probabile che in una delle scritte sovrapposte strabo fosse completato in strabonem, oggetto di un imperativo terminante in be e forse indicante tronca (dulbe) o uccidi (sterbe). Tuttavia mi sembra che in unaltra scritta sovrapposta strabo sia un nominativo seguito da un participio passivo passato (trustos??).

  • 23

    Il friniate res (ablativo re) corrisponde a lat. res nelle sue varie accezioni; u\ombrali (come in altri casi, sembrano presenti insieme u ed o per denotare un suono chiuso) un aggettivo da o/umbra. Sfortunatamente altre due scritte sul Ponte dErcole che potrebbero contenere il toponimo umbra sono molto incerte. Ad Ospitale si hanno gli etnici al plurale umres, omros, ombros (nom. e acc. pl.), omrom (gen.-dat. pl.) ed un aggettivo con declinazione eteroclita (acc. sing. umrem, omrem, acc. pl. ombros, gen. sing. umri etc.). Un sing. nom. voc. ombros attestato in una scritta recentemente scoperta ( 2.1). Ma alla fine del gruppo di scritte SeP3S3C4 si pu leggere ombra / umra a cui si riferirebbe il

    verbo umbo mi lego a scritto a lato. Anche qui ombra = umra verosimilmente un toponimo.

    Alcune scritte di Ospitale esortano allunione degli Ombres e ad aggregarsi allarmata degli Ombres (umrem armom, umrom arma). Si potrebbe supporre che i Friniates cercarono di organizzare unarmata di Umbri propriamente detti a fianco della Lega italica durante il bellum sociale; ma in verit non possiamo sapere se quelle esortazioni allunione furono incise in quegli anni o in un altro periodo. Mi sembra comunque poco probabile che con Ombres, Umbres si volessero indicare anche gli Umbri dellItalia centrale. Daltra parte queste stesse esortazioni potrebbero essere il sintomo che nel territorio friniate molti non fossero pi disposti a prendere le armi contro Roma e che i fautori della rivolta tentassero di rianimare gli scoraggiati ed i rassegnati. Ma quando? Durante le guerre liguri del 187175 a.C. o durante il bellum sociale? Tornando alla scritta u\ombrali re utilu ut ut, il verbo costituito da ci che sembra una reduplicazione invocativa di ut71, forma sincopata di uti aiuta, sii favorevole ( 1.2). La stessa radice da attribuire allablativo utilu col favore, con benevolenza.

    I numerosi reperti archeologici presso la lunga roccia avente la forma di un ponte e nellarea circostante indicano che il sito era un luogo di culto molto importante,

    71 Rimane il dubbio se si debba leggere utut invece di ut ut ; ma lesistenza di un verbo *ututom

    sono benevolo, favorisco con imperativo *utut mi sembra improbabile. Tra le iscrizioni votive retiche (Zavaroni 2007) esistono sia uu (1 caso) sia u (2 casi) ed da presumere che uu sia una mera ripetizione del semplice u favorisci, aiuta, ripetizione dovuta alla brevit della parola

    e allimpellenza dellinvocazione.

  • 24

    forse il pi importante degli Ombres o Friniati: una sorta di santuario federale72, dove oltre a culti privati presso la sorgente del soprastante Poggio Pennone si svolgevano convegni sia religiosi sia politici. Quindi la scritta esaminata era uninvocazione ai grandi di venerati nel santuario.

    2.0. Dopo la pubblicazione di un volume73 contenente tutte le iscrizioni trovate e decifrate prima dellaprile del 2011 in due localit presso il rio Ospitale chiamate La Sega e La Tana74, in successive ricerche in questi due siti vennero alla luce altre scritte. Inoltre, potei controllare e fotografare ancora, con luce a volte

    migliore e con macrofoto pi dettagliate, iscrizioni gi pubblicate. Qui presento le nuove iscrizioni di Ospitale, sperando di potere successivamente pubblicare le correzioni da apportare a varie letture proposte nella precedente raccolta.

    Sottolineo ancora una volta che le difficolt di lettura delle iscrizioni dei Friniati sono spesso gravi: esse non sono dovute soltanto alle condizioni delle superfici rocciose e dei tratti incisi, ma anche alle ambiguit causate da tre fattori particolari: 1. labbondanza di sovrapposizioni dovute alla consuetudine di

    modificare precedenti iscrizioni, utilizzando parte delle lettere gi scritte e incidendo nuovi tratti; 2. il sistematico uso di legature, che spesso erano

    occasionali e comunque variabili, perch dipendevano da segni preesistenti; 3. il fatto che in tali legature tratti molti brevi per lo pi denotanti i, t, s e quindi mal percepibili su superfici accidentate o gi scritte, possono fare cambiare completamente la lettura. Fortunatamente quasi tutte le iscrizioni che qui saranno

    presentate, presentano poche sovvrapposizioni e sono fra le meglio leggibili dellintero repertorio. Alle scritte od ai gruppi di scritte assegno delle sigle secondo i criteri precedentemente adottati75.

    2.1. Nel sito presso il borgo chiamato La Sega, su un grande masso presso una

    briglia del rio Ospitale, unaltra iscrizione che giaceva sotto una tenace coltre di

    72 Tale ipotesi gi espressa da Malnati 2006, 73.

    73 Zavaroni 2011a.

    74 Queste due localit, distanti fra loro circa 5 chilometri, si trovano presso la via Romea

    Nonantolana che probabilmente seguiva, almeno in quel tratto, un pi antico sentiero gi usato dai Friniati. 75

    Seguo il metodo di catalogazione adottato in Zavaroni 2011a.

  • 25

    muschio stata riportata alla luce. Essa si aggiunge ai gruppi di scritte gi note incise sullo stesso masso.

    SeMB10

    Fig. 6. Nuova scritta sul Masso alla Briglia (La Sega)

    La legatura omb del semplice tipo ; s a freccia ( ); imilom scritto con le tre legature im+il+om ( ); la legatura ra di tipo . Poi possibile leggere ari, ma non ritengo sicura la presenza della legatura = ri : non escludo che sia

    accidentale il solco sotto la gobba di r, solco che dovrebbe denotare i. Non neppure chiaro se sia accidentale una piccola cavit davanti allasta finale.

    Un imperativo 2a sing. ari > ar connettiti, aderisci attestato in altri due casi. Esso riconducibile ad *ar- < *h2er- stringere insieme, connettere, adattare. Anche lira corso, corrente (accus. sing. con dileguo di -m, da *leyH- fluire, (s)correre) attestato pi volte. Il genitivo plur. imilom dei compagni mostra una variazione della vocale rispetto a imul (nom. voc. sing.), imulus (acc. pl.) e imel (nom. voc. sing.)76. Dunque, leggo e interpreto ombros imilom lira ari Umbro! alla corrente dei compagni aderisci. Si tratta dellennesimo invito allunione coi compatrioti.

    2.2. Nella primavera del 2011 constatai il crollo del tugurio sul pianoro soprastante le pareti rocciose iscritte della Sega nella valle dOspitale. Su alcune pietre di questo tugurio, evidentemente antico materiale riutilizzato (il riutilizzo di antiche pietre scritte documentato in almeno altre tre localit del Frignano), furono incise delle iscrizioni in alfabeto friniate77. A causa del crollo sono venute alla luce altre tre iscrizioni incise su lati che non erano in vista quando il tugurio

    era eretto.

    SeT23

    76 Per le attestazioni dei termini da *im- insieme, congiungere vedi Zavaroni 2011a, 211.

    77 Zavaroni 2011a, 116120

  • 26

    Fig. 7. Simboli e lettere su una pietra del Tugurio della Sega

    A mio avviso, il simbolo costituito da , che rappresenta in modo schematico due asce opposte, qui con le lame sovrapposte, e da due tratti paralleli che alludono ai colpi inferti dalle asce. Come gli analoghi , , , , , , , ,

    anche il segno simbolizza la duplice arma di un dio ambivalente che colpendo con una lama o in una certa direzione provoca la morte e colpendo con laltra

    lama o nellopposta direzione dona la vita o risuscita. Pi in generale i suddetti simboli da millenni alludevano al principio dualistico che si riteneva regolasse luniverso e fosse presieduto e veicolato dagli di datori di vita e di morte. Siccome i due di possessori di questarma si alternano ciclicamente al potere, i

    simboli alludono indirettamente anche alle alterne vicende della storia: ora sarebbe ricominciato un ciclo favorevole ai Friniati. I due di antagonisti, uno

    senior e laltro puer, sarebbero raffigurati sovrapposti (come nella cella sacra del Ponte dErcole) proprio fra il simbolo e le lettere successive. Le prime tre lettere sono iei. Poi si vede la prima gamba di un segno o forse

    = m. Resti della seconda gamba si notano lungo la linea di frattura. Siccome un segno ambiguo che a volte vale m e altre volte p, incerto se si debba leggere ie im[ o ie ip[. La prima lettura pi probabile, dato che non sono attestate parole nordumbre che iniziano per ip-, mentre sono numerosi i termini derivanti dalla base *im- insieme; unione; congiunger(si). Lintegrazione pi semplice sarebbe ie im[i] coei, (ri)unisciti: dalle numerose attestazioni si deduce che imi funge sia da avverbio sia da post-, pre-posizione, oltrech da imperativo 2a sing. Dunque, la figura delle due divinit sovrapposte qui associata ad una scritta

    significante unisciti: forse si auspicava che lunione degli Ombres (cio dei Friniates) avrebbe favorito il loro sopravvento con linizio di un nuovo ciclo.

    SeT24

    Fig. 8. La scritta ili li ica su una pietra del Tugurio della Sega

  • 27

    Su unaltra pietra leggo: ili li ica rivltati (o : nella rivolta) combatti colpisci. La legatura ic espressa da . A volte ili un imper. 2a sing.; altre volte il locativo di ila eversio, rivolta (ili < *ilei < *ila-i). Limper. 2a sing. li, presente anche sul Ponte dErcole nella forma deaspirata bli ([bh] > [b]), deriva da una base *li-, da cui si hanno pure il pres. indic. 1a pl. limos, il sostantivo lium78 e il necessitativo lila79. Ritengo che li- (da *bhlg- adoperarsi per) e diffondere, spargere sono valide, a seconda dei casi, in altre scritte. Tuttavia sul massello in esame ci sono altri segni (quelli in colore grigio nella figura) che potrebbero essere stati inseriti per indurre ad una diversa lettura, che sarebbe imlos . ili compagno! rivltati, con legatura iml di tipo . La base

    78 Zavaroni 2011a, 202.

    79 Sul Ponte dErcole: vedi Zavaroni 2012, 68.

    80 LIV 88.

    81 Vedi LIV 517; Pokorny 1959, 890.

  • 28

    *iml- sarebbe forma sincopata di *imVl- (V = qualsiasi vocale) vista nel 2.1. Per ili vedi SeT24.

    3.1. Altre iscrizioni sono venute alla luce nella localit Tana Alta82, dove la sommit dellestesa Roccia 1 confina con la Roccia 14. Indico come TaAR1Z4 il gruppo discrizioni trovate in questarea.

    TaAR1Z4

    Fig. 10. Il gruppo di scritte TaAR1Z4 alla Tana Alta

    La prima riga presenta varie difficolt di lettura. Il secondo segno sembra una

    legatura = ls con l di tipo . Incerta la composizione del terzo segno: suppongo sia una legatura, probabilmente ottenuta modificando una legatura pi semplice ( = is?), leggibile come osil ( ). Il quarto segno appare come un rozzo s a freccia ( ). Dopo un o, il sesto segno = il o li ; il settimo forse una legatura se, ma la presenza di s non sicura, sebbene a mio avviso si siano fatti almeno due tentativi di tracciarlo tangente allasta delle. Il segno successivo =

    ci, che precede unaltra legatura = il o li (un piccolo tratto verticale successivo fu forse aggiunto per indurre a leggere li) e la finale. La pi plausibile divisione in lemmi ils osil so ilse ci lia. Essa darebbe dito a questa interpretazione: rivltati: ardente gitati; rivltati muoviti corri. Ma lia

    potrebbe anche essere un ablativo e significare secondo la corrente. Limperativo 2a sing. ils la forma apocopata (gi attestata) del successivo ilse rivltati. La base *il-s- ha unarea semantica equivalente a quella di *il- giro,

    82 Il 28 giugno 2011, insieme agli amici Andrea Gobetti e Giancarlo Sani potei rimuovere una

    coltre di terriccio con erbe e basse piantine nella parte sommitale della Roccia 1.

  • 29

    ciclo, rivoluzione, rivolta83. Se la lettura fosse corretta, osil sarebbe da equiparare a osul e usil ardente, infiammato > appassionato84. Anche gli imperativi 2a sing. so scuotiti, gitati85 (che in tre casi precede ie vai, su!) e ci muoviti dalla radice di lat. ci e cie) sono attestati pi volte86. Infine lia in alcune scritte lablativo di un sostantivo significante corrente, corso, in altre scritte limperativo 2a sing. (anche pres. indic. 3a sing.) di un verbo significante fluire, correre, accorrere, percorrere, da ie. *leyH- gieen, flieen87. La scritta iio incisa sotto ils osil ammette due interpretazioni: La meno probabile che si tratti di un futuro di tipo latino, come eilao, olvibo e inscriiumos, nel qual caso il suo senso sarebbe minfiammer88. Pi verosimile anche per la

    presenza del sottostante mas maschio, uomo virile che iio sia da dividere in i io vai, ragazzo!: i (tema in -on-) sarebbe il nominativo e vocativo di un sinonimo di as e os (< *oos) ragazzo, giovanotto (senso originario: che singrandisce)89. Che frin. *i- < *BmB- valga ingrossar(si), ingrandire si desume soprattutto dalla formula ili liam ingrossa la corrente90. Per altri termini friniati da *BmB- vedi anche eli nel 1.2. Sotto il secondo di io vedo piccoli e lievi segni che possono essere letti come una legatura = lus stacca (imperativo con apocope della vocale finale) e = tius aderisci. Ritengo che la duplicit della lettura, ottenuta con linserimento di

    83 Letimologia di *il- volvere discussa in Zavaroni 2011b.

    84 Da *h1eus- bruciare, ardere (Zavaroni 2011a, 229).

    85 Suppongo che so sia una forma con apocope di *sowe (> *sow > so). In celtico la base *sowe-

    considerata uno sviluppo aus thematisierten *suh1-e- > *suwe- mit lautgesetzlichem *uw > *ou (LIV 538 f.; McCone 1991, 109. 132). Molto pi numerose sono le voci verbali friniati con base *sew- muover(si), spinger(si), agitar(si). 86

    Dalla base *ci- si hanno limper. 2a sing. cie > ci muoviti, lind. pres. 1a sing. ciom, il cong. esortativo 2a sing. ciei ed il necessitativo 1a pl. ciimila (Zavaroni 2011a, 204). 87

    Zavaroni 2011a, 214. 88

    Per la base *i- = *e- < *h2eydh- bruciare, riscaldare vedi Zavaroni 2011a, 208. 89

    Considero la base friniate *i- come uno degli esiti di un protoie. *BmB- (B = qualsiasi occlusiva labiale) gonfiar(si), ingrandire: uno dei suoi sviluppi *BmB- > *bhimB- > *bhiB- con vocalismo i come in aisl. ffl Riese; Tropf, nisl. fimbul- gross, lit. pimpilas, lett. pimpila penis, aing. pplian to be pimply etc. (qui, a mio avviso, anche ital. bimbo = bambino che singrandisce). Su *BmB- ( baxmb-, bhaxmbh-, paxmp-, phaxmph- in Pokorny 94 f.) e sulle radici con consonante prenasalizzata e raddoppiamento vedi Zavaroni 2008b, Zavaroni 2008c, 26 f. 90

    Zavaroni 2011a, 83.

  • 30

    un bugno nellasta di l, fosse voluta. Mentre lus stacca pu alludere tanto alla decapitazione del nemico quanto allo scioglimento del vincolo con Roma, tius aderisci allude alladesione con i rivoltosi o con i compatrioti. A tale duplice azione si esorta anche in altre scritte di Ospitale. La base *lus- un ampliamento di *lu-, luv-, da *lewH- lsen, abschneiden91 e denota staccare, sciogliere, dissolvere; liberare, liberazione; falce, falciare. Limperativo tius presente sia

    sul Ponte dErcole sia sulle pietre di Rovinamala92. Pochi centimetri a destra di lus o tius c un gruppo di segni che possono essere letti come uluo distruggo93. Leggo la terza riga come irmi lilia itia(m). Limper. 2a sing. irmi e pi in generale la base ir-m- rafforzare, consolidare sono gi attestati94. In lilia, variante grafica equivalente al semplificato lia visto poco sopra, il gruppo lil denota un l laterale palatale reso in italiano con {gli} (vedi 1.1). Qui lilia [ia] interpretabile come un imperativo 2a sing. significante percorri. In itiam la legatura ti in verit incerta: Essa mi appare come : forse si volle disegnare un t ad ascia 95, mentre il trattino denotante i sarebbe stato sostituito da una forma lanceolata. Anche

    lultimo segno non ha una forma certa: dubbio se sia un a o una legatura am, dove m sarebbe denotato da una lieve concavit sulla sommit ( ). Un ablativo itia mi pare poco giustificabile sul piano sintattico. Come si desume da formule simili, itiam e itiom (accusativi) significherebbero via, corso anche nel senso di retta via o corso degli avvenimenti: vedi ad esempio lia itum e iti iteiam lia96. In conclusione, irmi lilia itiam cos interpretabile: raffrza(ti), percorri la

    91 LIV 417; Pokorny 1959, 681 f.

    92 Sul Ponte dErcole si hanno anche tiusumus (pres. indic. 1a pl.) e una base *tiuv- (imperativo

    tiuve, presente indic. 1a sing. tiuvom, 3a plur. tiuvunt) equivalente a *tius-. Letimologia non sarebbe evidente, se i testi non avvalorassero un senso quale aderire. Dato la caduta di g in

    friniate (ma anche in marrucino taa = lat. tangat), *tiuv- riconducibile ad un tema *tig-uw- comparabile con lat. con-tiguus contiguo. Quindi si pu ipotizzare che in *tius- vi sia un -s- intensivo o frequentativo (*tius- < *tig-u-s-). 93

    Le basi friniati *ulu-, *ulv-, *olu-, *olv- indicanti distruzione, rovina derivano da un ampliamento in -w- di *h3elh1- vernichten (LIV 298). 94

    Zavaroni 2011a, 211. 95

    Nei t ad ascia la traversa del t sostituita da un rettangolo o trapezio o pi raramente da un triangolo che rappresenta anche la lama di unascia.. 96

    Zavaroni 2011a, 63 e 116.

  • 31

    (retta) via. Sbito sotto sicura la lettura mas sia. Il secondo s a croce ( ), probabilmente per denotare chiaramente che liniziale di unaltra parola. Il senso di mas, che non attestato in altre scritte nordumbre, non pu essere sicuro. Suppongo che

    equivalga a lat. mas maschio, forte, virile e che sia il soggetto di sia, congiuntivo esortativo 2a sing. come altre forme in -ia (< -ias). Un termine sia non attestato ad Ospitale, mentre al Ponte dErcole sia (in verit la lettura non certissima) pare significare spargere. Tale senso certo per il pres. indic. 3a sing. sit spande97, che riconducibile alla base nordumbra *si- < ie. *seh1(y)- spargere, gettar(si), lanciar(si)98.

    3.2. A poco pi di un metro dal gruppo discrizioni TaAR1Z4, scendendo verso Est, fu scoperta unaltra scritta, che catalogo come TaAR1Z5, prima celata da una coltre di terra ed erba. Dopo un iniziale iili (legatura li di tipo ), leggo memsi con = me, ma la lettura di s resa difficile da una esfoliazione della superficie. Il verbo memsi, gi attestato, vale spezza, taglia, dilania. Il tema verbale

    denominativo, da *memso- carne99.

    Fig. 11. La scritta TaAR1Z5 alla Tana Alta

    La sequenza iili potrebbe essere considerata un imperativo 2a sing. come la

    97 Zavaroni 2012, 112.

    98 Si deve distinguere tale base da *si- < *sei- (< ie. *sh2ey- legare, annodare) dellimperativo

    sie lga(ti), collga(ti). 99

    A *mems-, da cui si hanno anche got. mmz Fleish, air. mr (< mmsro-?) bit of meat, io connetto anche il nome divino germanico Mmr = Mmi = Mmir. Come ho scritto altrove, from the meaning [of ON.] hold-mmir flesh-cutter we may infer that mmir means cutter, so that the god with this name should be a Craftsman (Cutter, Carpenter) (Zavaroni 2006, 66). Ritengo che i Friniates chiamassero con lappellativo Tagliatore, Troncatore, Spaccatore (cf. i sinonimi Curtun, Duluis, Ciluis, Temun etc.) i due di pi importanti, luno assimilabile al dio senior Vulcano-Silvano, laltro ad un Marte iuvenis o puer.

  • 32

    forma con apocope iil100. La griglia semantica delle basi friniati largamente attestate *e- = *i- ( bila, ile > bile, ili, oltre ad altre voci verbali e nominali da *il-101. Dunque, la scritta i ili memsi cos interpretabile: vai spacca tronca. Simili esortazioni, composte da verbi indicanti colpire, rompere, tagliare, mozzare, trafiggere, uccidere, senza loggetto che subisce tali azioni, sono le pi comuni del repertorio delle scritte friniati. Data lepoca a cui si pu datare la maggior

    parte delle iscrizioni, mi pare evidente che loggetto sottinteso siano i Romani.

    3.3. Partendo dal punto in cui si trova il gruppo di scritte TaAR1Z4 e scendendo per circa 4 o 5 metri verso Nord, sono state scoperte altre iscrizioni102. Una di esse, che ho denominato TaAR17A, separata tramite una profonda lunga crepa dal gruppo delle sottostanti (TaAR17B). Ho denominato poi come TaAR17C e TaAR17D altre due iscrizioni un poco isolate.

    Fig. 12. La scritta TaAR17A alla Tana Alta

    Al di sopra di una profonda e diritta crepa leggo lilitu, con la legatura = itu e uno strano segno complesso . Liniziale lil potrebbe essere un trigrafo denotante [i] (ital. [gli]) come nel gi visto lilia. In tal caso lilitu [itu] sarebbe labl. sing.

    100 Zavaroni 2011a, 13.

    101 La base *il- da *bheyH- a cui si aggiunto il formante -l-: cf. germ. *bilja > ahd. aeng. bill,

    as. bil Schwert, nhd. bille Hacke. 102

    Esse sono state scoperte il 28 giugno 2011, rimuovendo la coltre di terriccio su una piccola

    superficie rocciosa, dallo speleologo Andrea Gobetti. Siccome per circa tre metri uno strato di terra sinterpone fra la superficie su cui esse sono incise e la superficie della Roccia 1, non saprei dire se si tratti di due rocce contigue o di una continuit della Roccia 1. Nel dubbio, ho optato per

    la prima ipotesi, denominando tali iscrizioni come se appartenessero ad una nuova superficie.

  • 33

    di *litos103, declinato secondo una declinazione diversa da quella di lite (abl.), liti (loc. o abl. sing.), litem (acc. sing.). Alla base *lit-, da cui deriva anche il necessitativo 1a plur. litemila, attribuisco il senso vendetta, vendicarsi104. Nel segno , che ha forse anche una funzione figurativa, il solco del C

    interrotto poco sotto il punto mediano, dove appare un graffio molto leggero. Al di sopra di tale punto si tent forse di scavare un trattino orizzontale. Fatto sta che

    non si pu stabilire se si volle eseguire: 1. una legatura di tipo = sc, seppure con una interruzione del C, affinch i due archi alludessero a due roncole (o clave ricurve?) contrapposte105; oppure 2. una legatura = ic e ci. Occorre anche segnalare che lestremit superiore del segno sagomata in modo da formare un

    piccolo ovale: non escluderei che esso denotasse un o106. Insomma, il segno potrebbe essere stato escogitato o aggiustato in pi riprese in modo da indurre a

    leggere, insieme al successivo a, sia cia sia ica sia sca sia scoa. Per cia voglia tu muoverti, congiuntivo esortativo 2a sing., vedi ci in TaAR1Z4 ( 3.1); per ica colpisci, imper. 2a sing., vedi SeT24 ( 2.2). Anche sca balza, salta (< *skaa < *skag-a, da ie. *skeg- eilen, springen, schtteln) sarebbe gi attestato107. Per scoa, non attestato, dovremmo di nuovo pensare a *skeg- (scoa da causativo *skoga). Cos lilitu cia sarebbe interpretabile come per la vendetta muoviti, lilitu ica come per la vendetta colpisci, lilitu sca per la vendetta salta su. Ma la lettura lilitu come termine unico non sicura. Un punto davanti al secondo l

    103 Nelle iscrizioni friniati -u ed -o si alternano come terminazioni dellablativo dei nomi in -os.

    104 Suppongo (cf. Zavaroni 2011a, 215) che le basi *lit- e *lit-r- derivino da ie. *h2leyt- (*h2- > -

    in termini greci; vedi leit- verabscheuen; freveln in Pokorny 1959, 672). Interpreto litru (abl.) come scelleratezza, delitto, litres (acc. pl.) come scellerati, litras come delitti (acc. pl.), litrevul come funesto, offensore. Per *lit- il senso vendetta, vendicarsi mi sembra il pi plausibile, ma la frase ita centurionum interitio hc adversariorum poen litata est (Auctor Belli Hispaniensis 24, 6), dove litata pu tradursi con vendicata, fatta espiare, mi induce a supporre un passaggio semantico da espiazione del delitto a vendetta. Ci potrebbe essere interessante anche per la ricerca etimologica di lat. lit, per il quale stata dubbiosamente avanzata anche la tesi di un imprestito da gr. preghiera (cf. Ernout Meillet 1985, 363). 105

    In tal caso le due armi opposte avrebbero lo stesso simbolismo delle asce o falci contrapposte, a

    cui ho accennato nel 2.2. 106

    Ci non escluderebbe che lovale rappresentasse anche una testa mozzata associata ad un tagliente ricurvo, come meglio appare da altre incisioni friniati. 107

    Zavaroni 2011a, 220.

  • 34

    potrebbe essere intenzionale ed avere una funzione divisoria. In tal caso dovremmo leggere li litu. Per litu non cambierebbe nulla rispetto a quanto si detto su lilitu [itu]. Limperativo li, attestato a Ospitale e ancor pi al Ponte dErcole ed a Rovinamala, vale estingui108.

    3.4. Al di sotto di lilitu, c un gruppo di scritte che denomino TaAR17B. Nella prima riga (Fig. 13) leggo ilsitemuli (l di tipo ), con qualche dubbio sulla presunta legatura it, che sembra avere la forma . Se la lettura fosse esatta, la sequenza dovrebbe essere cos suddivisa e interpretata: ilsit em uli (la sorte) gira: approfittane, ingrandisciti. Suppongo che ilsit sia un presente indicativo 3a sing.

    dalla base *ils- vertere, volvere vista in TaAR1Z4 ( 3.1). Il soggetto sottinteso sarebbe la ruota della fortuna, ora favorevole per i rivoltosi. Limperativo 2a sing.

    apocopato em presente in altri tre casi ad Ospitale, dove si hanno pure le forme imperative eme, emi ed ema ed altre voci verbali riconducibili a *h1em- prendere. Laccezione pi comune nelle scritte nord-umbre pare essere approfittare di (unoccasione) 109. Limper. 2a sing. uli (10 casi ad Ospitale, pi 3 casi della variante oli) deriva dalla base *ul-, *ol- ingrandire, aumentare (spesso intransitivo-riflessivo), da *h2el- crescere.

    Fig. 13. Il gruppo di scritte TaAR17B di Tana Alta

    Sotto ilsitemuli si legge bene, su due righe, cepse / simi. Ritengo che cepse110,

    108 Da ie. *leyh2- schwinden, eingehen, aufhren (Pokorny 1959, 661), ma comunemente

    transitivo nel senso di estinguire, far morire. 109

    Zavaroni 2011a, 209. 110

    Mi sembra accidentale una piccola cavit al centro dellarco del c : non mi pare che essa sia

    dovuta allincisione di un trattino che denoterebbe un i in legatura.

  • 35

    non attestato altrove, sia limperativo 2a sing. di un verbo corrispondente a lat. capess: e al posto di a richiama le forme latine nei composti auceps, occeps, accept etc. Un imper. 2a sing. pure simi, la cui base *sim- unione, compagnia (parallela a *sem-) ricorre pi volte111. Ad unaltezza intermedia fra quelle di cepse e simi, ma pi a destra, inizia una sequenza il cui primo termine pare essere il(i)mo. Non certo che il secondo segno sia una legatura di tipo = li. Infatti la parte superiore dellasta poco inclinata. Inoltre, non da escludere che lo sia connesso con il primo m da un tratto che denoterebbe un altro m in legatura. Sfortunatamente questa zona della roccia interessata da una cavit irregolare che rende insicura la percezione dei

    segni. Dopo lo tracciato di nuovo un m: possibile che in origine esso fosse m finale di il(i)mom e che poi sia stato riutilizzato come m di una legatura im ottenuta apponendo un piccolo i davanti allo spigolo anteriore di m (vedi Fig. 13). Anche dopo tale m la lettura incerta: un probabile vi (v di tipo ) sembrerebbe seguito da una tormentata sovrapposizione dei termini usil ( con us inciso due volte) e idru(-?) ( : difficile stabilire se unaltra lettera fu coperta da il di usil). possibile che una prima scritta il(i)mom vi idru(-?) la rivoluzione con la forza accresci sia stata modificata in il(i)mo im vi usil alla rivolta unisciti, con la forza ingrandisciti. Il termine il(i)mo(m) significa rivolta112. Suppongo che im sia un imperativo 2a sing. con apocope della vocale finale, dalla base *im- unione, insieme113. Labl. vi = ui con la forza, con violenza attestato pi volte ad Ospitale, sul Ponte dErcole ed a Rovinamala. Anche usil, attestato pure nella forma deaspirata busil ad Ospitale e al Ponte dErcole, un imper. 2a sing., il cui senso pi comune nelle

    111 La base nordumbra (> friniate) *sim-, parallela a *sem-, un esito di *sem- > *s- insieme;

    unione; congiungersi etc. Essa presente anche in lat. simul, similis etc. Sono attestati gli imperativi 2a sing. sime, simi, gli indicativi pres. 1a sing. simiom > simio, simo, il cong. esort. 2a sing. simia. Sono attestati anche nomi e aggettivi (Zavaroni 2011a, 222). 112

    Tale senso idoneo anche per i termini gi noti ilimem e ilumam (acc. sing. f.), ilima, ilumia (abl. sing. f.), ilimo e ilumo (abl. sing. m.), ilimus e ilumus (acc. pl.), ilumis (abl. pl.). Lipotesi secondo cui ilamos significherebbe rivoluzionario (Zavaroni 2011a, 210) erronea: unulteriore verifica ora mi induce a ritenere che ilamos, ilimos e ilumos valgano rivoluzione, rivolta. 113

    Vedi i gi attestati imperativi im, ime, imi, ima (Zavaroni 2011a, 211), oltre ad altre varie voci verbali e sostantivi.

  • 36

    scritte friniati sembra essere crescere, ingrandir(si) (intransitivo e transitivo)114. Il presunto idru(-?) ha una base *id-r- ingrossar(si), accrescer(si) che si ritrova in idrumus (1a pl. presente indicativo), idremis (congiuntivo esort. 1a pl.), idre (imperativo 2a sing.), da ie. *h2eyd- gonfiare, crescere, ingrossarsi115.

    3.5. Pochi centimetri pi a destra di usil si vedono due cavit a forma di testa alte come le lettere: una di esse profondamente scavata. Ancora pi a destra, in uno spigolo della roccia, dove forse un solco ondulato naturale attrasse lincisore, c una sovrapposizione di scritte profondamente incise che denomino TaAR17C.

    Fig. 14. Le scritte sovrapposte TaAR17C a Tana Alta

    Ritengo che prima si sia inciso limperativo tomsi recidi116, con t in forma

    dascia e m in legatura con un lungo s che allude ad due lame ricurve opposte. Poi si aggiunsero dei nuovi tratti per scrivere anche tosti (con legature os di tipo e ti di tipo ), utilizzando il precedente to. Infine sinser una piccola e poco visibile legatura tu ( ) nella parte bassa del lungo s, in modo da poter leggere pure tusti ( ). Gli imperativi 2a sing. tosti = tusti > tust, da *tust- < *(s)tew-d-t- battere, colpire117, sono numerosi anche al Ponte dErcole ed a Rovinamala. Sono da notare anche due piccole cavit con la forma di teste mozze davanti al t

    ad ascia e sotto il lungo s118.

    114 la base *us- una forma ampliata di *u- (< ie. *bh- < *bhewh2-, *bhweh2- crescere). In

    usil pure presente il formante -l- che si trova in parecchi verbi denominativi. 115

    LIV 258. 116

    Un verbo tomsom, da *tem- (causat. *tom-) tagliare con s intensivo gi attestato: cf. Zavaroni 2011a, 226. 117

    Pokorny 1959, 1033 f. 118

    Le cavit e coppelle aventi la forma di teste abbondano sulle rocce iscritte del Frignano. Da tempo sostengo che fin dagli albori dellattivit artistica umana le coppelle fossero un simbolo universale della fecondazione. Ne vedo una conferma proprio nelle coppelle e cavit a forma di

    testa mozzata delle rocce del Frignano. Infatti condivido totalmente ci che afferma Sterckx,

  • 37

    Fig. 15. La scritta TaAR17D a Tana Alta

    Al di sotto di tomsi, su unappendice della stessa superficie rocciosa, scritta la sequenza uibila (TaAR17D) che ammette due letture: la pi immediata uibila. Questo termine un necessitativo in -la significante occorre scuotersi, da ie. *weyb- > frin. vi-, ui-, vib- scuotersi, agitarsi119. La seconda lettura presumo che anchessa fosse stata prevista dallincisore suggerita dal fatto che

    ui scritto in lettere pi piccole: spesso un cambiamento di grandezza nei caratteri adottato per denotare una separazione dei lemmi. Daltronde fra i e b c un punto, che potrebbe essere intenzionale quale separatore delle parole. Leggendo ui bila, dobbiamo intendere con violenza spacca. Per ui = vi con violenza vedi il 3.4. Per bila spacca vedi il 3.2.

    3.6. Una delle superfici della Roccia 14 di Tana Alta quasi verticale ed rivolta verso il rio. Su di essa ci sono due scritte (insieme: TaAR14E) che si notano solo con luce particolarmente favorevole, perch la superficie coperta da licheni formanti chiazze variegate120.

    secondo il quale la testa tagliata un simbolo de la Virtualit Absolue, ou potential de vie de lunivers, en vertu dune autre quivalence reconnue : celle de la dcapitation et de la castration comme mutilations qualifiantes du dieu de la vie potentielle (Stercks 2005a, 90; cf. anche Stercks 2005b, 153164). Questa antichissima concezione riflessa nelle raffigurazioni religiose dei Friniati, oltrech in varie espressioni artistiche e letterarie degli antichi popoli celtici. 119

    Zavaroni 2011a, 230. 120

    Le incrostazioni licheniche penetrano nei solchi delle antiche incisioni, rendendo molto difficile la lettura. Luso di luce riflessa da uno specchio ha permesso di tentare la decifrazione

    delliscrizione superiore pi breve e della prima parte della pi lunga iscrizione inferiore.

  • 38

    Fig. 16. Le scritte TaAR14E a Tana Alta

    Per i primi tre quarti della sequenza pi lunga propongo la lettura simul e ilsem tusti tri... con legature = si, = mu, = ls, = tu. Forse in un primo tempo fu scritto tustri, che poi sarebbe stato trasformato in tusti tri: con laggiunta di un piccolo trattino il secondo t sarebbe stato cambiato in = ti e la legatura ri

    sarebbe stata antropomorfizzata. Unascia, che fungerebbe anche da t di tri, sarebbe tangente alla testa dellantropomorfo. Questa lettura tri comunque precaria. Ancora pi precario mi sembra qualsiasi tentativo di leggere i segni successivi, sebbene alcuni tratti appaiano profondi.

    La lettura simul e ilsem tusti tri... porterebbe a questa traduzione: compagno, percorri la svolta (o: entra nella rivolta), picchia trita.... Ritengo che simul, qui come in altre due scritte121, non sia un avverbio, ma equivalga a simil compagno. Limperativo e si alterna con i, ei, ie vai122. Per la base *il-s- volvere, vertere di ilsem (accusativo) vedi ils, ilse in TaAR1Z4 ( 3.1) e ilsit in TaAR17B ( 3.4). Per limper. 2a sing. tusti picchia, colpisci vedi *tust- in TaAR17C ( 3.5). Il possibile tustri avrebbe lo stesso senso: un verbo denominativo *tustrom gia attestato nelle forme tustrit e tustrimus123. Il

    possibile tri, attestato numerose volte a Rovinamala, sarebbe un imperativo derivante dalla radice *terh1- (per)forare sfregando di lat. ter, triv, avente unampia area semantica comprendente sfregare, battere, tritare, consumare, macinare, pestare, tormentare, sconfiggere, estenuare, bucare. Quindi tri denota unazione a detrimento dei nemici. Un metaforico tritare mi sembra la traduzione pi opportuna nella maggior parte dei casi. Al di sopra di tusti etc. mi sembra sia scritto di nuovo tust. Sotto la sommit del grande s, che richiama una falce, mi sembra disegnata una figura umana attraversata da segni di scrittura che indicherebbero il nome del personaggio. Con

    qualche dubbio leggo = muto, epiteto idoneo per il grande dio dei Friniati venerato al Ponte dErcole. Infatti lesistenza del verbo mutom tronco,

    121 Zavaroni 2011a, 44 e 57.

    122 Zavaroni 2011a, 208.

    123 Zavaroni 2011a, 227.

  • 39

    mozzo124, che corrisponde a lat. mtil, comporta che Muto significhi Mozzatore Troncatore. Epiteti simili qualificano il dio: egli chiamato anche Muar, Dero, Temun, Curtun, Duluis, Ciluis, tutti appellativi facilmente

    riconducibili a radici indicanti tagliare, recidere. Inoltre egli chiamato ustros

    = ostros Picchiatore, Lumar e Lumo Spaccatore. Lessere Tagliatore,

    Spaccatore, Colpitore uno degli aspetti del dio, che in realt ambivalente.

    Daltronde questi appellativi non sono di per s soltanto negativi. Anche il

    Vulcano latino uno spaccatore e tagliatore, ma in unottica positiva egli pure il

    carpentiere che lavora con lascia e il dio artigiano che con il martello forgia i metalli. Alcune rappresentazioni e iscrizioni permettono di stabilire che il grande dio dei Friniati era pure detto Osul Ardente, Ostros (quello del) Calore, (quello della) Combustione ed Eblo (non si pu stabilire se nominativo o dativo) che infiamma, arde. Dunque, suppongo che muto indichi un dio Troncatore.

    La scritta tust muto significherebbe picchia, o (dio) troncatore.

    3.7. Fra la Roccia 14 e la via Romea, pr


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