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Domenica 1 dicembre 2013 Anno 3 n° 40 www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO

Parola al Baffo“Inter

non mollare”Il commento della bandiera interistaSandro Mazzola a pag.7

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L’IRA DI THOHIRl’Amministratore delegato a vincere

INTER SAMPDORIA

CHAMPIONS Milan tre note d’autoreJuventus tre perle di VidalNapoli tre pere incassateS. Bisceglia a pag.10

Arte‘Lucas, la vita e nient’altro’mostra del fotogra-fo milanese a S. San GiovanniMarby a pag. 13

L’INTERVISTA

Riccardo Ferri“Mi Piacerebbe far parte dell’Inter di Thohir”Tramacere a pag. 6

MERCATOLAVEZZIall’ InterL. Sada a pag. 9

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domenica 1 dicembre 2013 2

Pensiero Stupendo...

di Beppe Vigani“Lassù qualcuno ci ama”, avrà detto il popolo rossonero impe-gnato al Celtic Park martedì sera. Un risultato rotondo che stem-pera per un momento il periodo difficile del Milan impegnato nel matinée di domenica. Il ritardo in campionato è davvero con-siderevole per gli Allegri-boys, ma la qualificazione agli ottavi di Champions League, ormai a un passo, mitigherebbe questo buco nero. E’ interessante notare questa dicotomia in uno dei club più leggendari d’Europa. Pareg-gi incolori con Chievo e Genoa, senza contare le copiose scon-fitte d’inizio torneo, e poi 3-0 al Celtic, come se l’Europa fosse una passeggiata salutare sulla montagnetta di San Siro. Una squadra da mandare in analisi o da studiare sotto il profilo men-tale, direbbe qualcuno. Ma vi è un altro motivo che ha scatenato questo incorreggibile momento. Il cambio societario, ad esempio. In una situazione così disturbata, era necessario mettere un panzer in gonnella che mettesse a ferro e fuoco una realtà già di per sé imbarazzante, cancellando in un amen l’unico punto di riferimen-to della società: Adriano Gallia-ni? L’a. d. è stato il grande eroe dell’era berlusconiana, sciori-nando colpi di mercato (mai di-menticare il fido Ariedo Braida), molti passati alla storia. Secondo le fonti più autorevoli, ora la fi-glia di Silvio Berlusconi, Barbara avrebbe in mano la mannaia per fargli saltare la testa (metafori-camente parlando). Questo si chiama suicidio, ma i giochi di potere non s’inginocchiano di fronte a nulla. Dall’altra parte del Naviglio l’orizzonte è abbastanza

Allenatore:Walter Mazzarri

INTER (3-5-1-1)

Arbitro: Carmine Russo di Nola

STADIOIn Casa

Ultima Vittoria 10/11/13Inter-Livorno 2-0

Ultimo Pareggio 15/9/13Inter-Juventus 1-1

Ultima Sconfitta 6/10/13Inter-Roma 0-3

Fuori Casa

Ultima Vittoria 3/11/13Udinese-Inter 0-3

Ultimo Pareggio 24/11/13Bologna-Inter 1-1

Ultima Sconfitta 5/5/13Napoli-Inter 3-1

In Casa

Ultima Vittoria 27/10/13Sampdoria-Atalanta 1-0

Ultimo Pareggio 24/11/13Sampdoria-Lazio 1-1

Ultima Sconfitta 3/11/13Sampdoria-Sassuolo 3-4

Fuori Casa

Ultima Vittoria 20/10/13Livorno-Sampdoria 1-2

Ultimo Pareggio 22/9/13Cagliari-Sampdoria 2-2

Ultima Sconfitta 10/11/13Fiorentina-Sampdoria 2-1

Allenatore Siniša

Mihajlović

SAMPDORIA ( 4-2-3-1)Handanovic;

Campagnaro, Ranocchia, Juan Jesus; Jonathan, Taider, Cambiasso, Alvarez,

Pereira; Guarin; Palacio

Da Costa;

De Silvestri, Mustafi, Gastaldello, Costa; Palombo, Obiang;

Soriano, Eder, Wszolek; Gabbiadini

MEAZZA ORE 15,00

INTER SAMPDORIA

Sarà un giorno di festa per i colori nerazzurri. Erick

Thohir è tornato in Italia chia-mando a raccolta tutto il popolo nerazzurro, con i più grandi gio-catori, allenatori e presidenti del passato a fare da contorno a una partita che dovrà fare da apripi-sta a un nuovo percorso che lo stesso Thohir attribuirà alla sua squadra. Inter–Sampdoria po-trà rappresentare il “chilometro zero” che segni l’inizio per una realtà tanto complessa quanto emotiva come quella nerazzurra. Una realtà speculare a quella de-gli avversari di giornata, vittime designate, ma mai arrendevoli

ARRIVA LA SAMPDORIA PER LA FESTA NERAZZURRAL’ex Mihajlović proverà a rovinare la giornata

partitain passato e, tantomeno oggi, in cui un vecchio cuore neraz-zurro come Siniša Mihajlović ne ha preso le redini. C’è da scom-metterci, i blucerchiati non arri-veranno a Milano con la difesa abbassata e con gli striscioni a festa per il nuovo presidente ne-razzurro. Gli occhi di tutto il cal-cio italiano saranno sintonizzati sul terreno del “Giuseppe Meaz-za” e, un risultato diverso da una vittoria, consegnerebbe alla sto-ria un fallimento nella giornata dedicata al nuovo presidente. L’allenatore toscano è molto abi-le nel tenere la squadra lontana da questo genere di pressioni ma San Siro sa essere tremendamen-te spietato, soprattutto in queste occasioni in cui il minimo er-rore potrebbe rivelarsi fatale. Il tecnico interista valuterà e alter-native presenti per garantire di-

statistiche

GOL A RAFFICAInter e Sampdoria spesso regalano risultati generosi

A Milano, Inter e Sampdoria, si sono incontrate 56 volte.

I nerazzurri hanno collezionato 34 vittorie contro 7 dei blucer-chiati. In tutto i pareggi sono 15. La vittoria più larga della Bene-amata risale alla stagione 1955-1956, quando alla 24ª giornata i padroni di casa superarono gli ospiti per 7-1. In gol per tre volte Armano, due Lorenzi e Massei, mentre il gol della bandiera per i doriani fu realizzato da Tortul su rigore, quando il risultato era sul 2-0. Gli uomini della Lanter-na ottennero il miglior risultato nella 25ª giornata della stagio-ne 1947-1948 quando vinsero per 4-2. Andarono a segno per i blucerchiati Silvestrelli, con una tripletta, e Baldini, mentre per i milanesi segnò Zapirain, auto-re di una doppietta. Nel corso della storia di questo match, le due squadre hanno realizzato 154 gol, di cui 106 a favore dei padroni di casa e 48 a favore dei

liguri. Inter-Sampdoria ha regi-strato un maggior numero di reti nel secondo tempo. Nella prima frazione di gara le due squadre hanno segnato complessivamen-te 60 gol, nella ripresa la somma sale a 94. Nel primo tempo l’Inter ha centrato 40 volte la rete avver-saria contro le 20 della squadra dei “ciclisti”. Nella ripresa chi è andato più a segno è l’Inter che ha gonfiato la rete per 66 volte, contro le 28 degli avversari. L’ul-timo successo della Samp risale alla 13ª giornata del 1996-1997: finì con il punteggio di 3-4 (gli uomini di Sven Goran Eriksson ribaltarono il risultato sotto di 1-3) con doppietta di Montella, gol di Franceschetti e Mancini (realizzata al 90’) per gli ospiti, mentre per i padroni di casa gui-dati da Roy Hodgson, andarono in rete Branca con una doppietta e Berti. L’ultima vittoria dell’In-ter risale alla 10ª giornata della scorsa stagione quando terminò 3-2 con gol di Milito (rigore), Palacio e Guarin per i nerazzur-ri e reti di Munari ed Eder che aprirono e chiusero il match. La partita più spettacolare fu sicu-ramente quella della 18ª giornata della stagione 2004-2005, quan-do all’88’ i nerazzurri sotto 0-2, riuscirono a vincere 3-2 grazie ai gol di Martins, Vieri e Recoba (al 94’).Tra i bomber più prolifi-ci della sfida tra le due squadre annoveriamo Lorenzi con 7 gol, Boninsegna, Armano e Angelillo con 5.

limpido. Walter Mazzarri deve essersi consumato le mani a fu-ria di morderle, dopo il pareggio al Dall’Ara. Due punti gettati al vento che gridano vendetta. Ora, c’è la Sampdoria dell’ex Siniša Mihajlovic, vietato commettere sciocchezze che metterebbero in forte imbarazzo Erik Thohir. L’Inter ha dimostrato di poter avere le carte per giocarsi un po-sto in Champions, ma deve cre-scere sotto il profilo della con-sapevolezza. Mazzarri insista, i giocatori, però, lo seguano: esse-re innocenti è pericoloso perché non si hanno alibi!

Erik Thohir prova a ripararsi dalle sorprese

namismo e qualità nelle giocate. Recuperato Ranocchia, che con Campagnaro e Juan Jesus com-pleterà il reparto arretrato, sarà il centrocampo a riservare i dub-bi più grandi. Taider è apparso molto nervoso nella sfida contro il Bologna. Kovacic potrebbe ri-trovare il campo nella posizione di trequartista riportando Gua-rin in mediana al fianco di Cam-biasso e Alvarez. Palacio contro la Sampdoria ha sempre fatto bene. Vietato sbagliare. In questa particolare occasione, gli obietti-vi stagionali passano in secondo piano perché contro la Sampdo-ria il risultato non è importan-te, è tutto. Con buona pace alla prestazione e ad una squadra che sta continuando un processo di crescita importante. L’Inter di Erick Thohir inizia oggi un nuo-vo percorso.

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3domenica 1 dicembre 2013

LA CLASSIFICA TURNO ODIERNO

PROSSIMO TURNO

classifica marcatori MIGLIOR ATTACCO

peggIOR DIFESA

Sabato 30 Novembre 18:00 Parma - Bologna Stadio Ennio Tardini, Parma20:45 Genoa - Torino Stadio Luigi Ferraris, GenovaDomenica 1 Dicembre12:30 Catania - Milan Stadio Angelo Massimino, Catania15:00 Cagliari - Sassuolo Stadio Sant’Elia, Cagliari15:00 Chievo - Livorno Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona15:00 Atalanta - Roma Stadio Atleti Azzurri d’Italia, Bergamo15:00 Inter - Sampdoria Stadio Giuseppe Meazza, Milano18:30 Juventus - Udinese Juventus Stadium, TorinoLunedì 2 Dicembre19:00 Fiorentina - Verona Stadio Artemio Franchi, Firenze21:00 Lazio - Napoli Stadio Olimpico, Roma

Venerdì 6 Dicembre 20:45Bologna - Juventus Stadio Dall’Ara, BolognaSabato 7 Dicembre 18:00 Livorno - Milan Stadio Armando Picchi, Livorno20:45 Napoli - Udinese Stadio San Paolo, NapoliDomenica 8 Dicembre12:30 Roma - Fiorentina Stadio Olimpico, Roma15:00 Cagliari - Genoa Stadio Sant’Elia, Cagliari15:00 Torino - Lazio Stadio Olimpico, Torino15:00 Verona - Atalanta Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona15:00 Sampdoria - Catania Stadio Luigi Ferraris, Genova15:00 Sassuolo - Chievo Stadio Città del Tricolore, Reggio Emilia20:45 Inter - Parma Stadio Giuseppe Meazza, Milano

Pos. Squadra P.ti G V N S Gf Gs +/-1 Juventus 34 13 11 1 1 28 10 182 Roma 33 13 10 3 0 26 3 233 Napoli 28 13 9 1 3 24 12 124 Inter 26 13 7 5 1 30 13 175 Fiorentina 24 13 7 3 3 24 15 96 Verona 22 13 7 1 5 22 20 27 Genoa 18 13 5 3 5 14 15 -18 Lazio 17 13 4 5 4 17 17 09 Parma 16 13 4 4 5 18 20 -210 Atalanta 16 13 5 1 7 14 17 -311 Udinese 16 13 5 1 7 12 15 -312 Torino 15 13 3 6 4 22 22 013 Milan 14 13 3 5 5 18 20 -214 Cagliari 14 13 3 5 5 13 20 -715 Sassuolo 13 13 3 4 6 15 28 -1316 Livorno 12 13 3 3 7 13 20 -717 Bologna 11 13 2 5 6 15 25 -1018 Sampdoria 10 13 2 4 7 14 23 -919 Chievo 9 13 2 3 8 8 18 -1020 Catania 9 13 2 3 8 9 23 -14

Pos. Giocatore Gol Squadra1. G. Rossi 11 Fiorentina2 A. Cerci 8 Torino3 C. Tévez 7 Juventus3 R. Palacio 7 Inter3 D. Berardi 7 Sassuolo6 J. Callejón 6 Napoli6 M. Hamšík 6 Napoli6 A. Gilardino 6 Genoa9 A. Cassano 5 Parma9 L. Toni 5 Verona9 G. Higuaín 5 Napoli9 M. Parolo 5 Parma9 G. Denis 5 Atalanta

14ª Giornata

15ª Giornata

Pos. Squadra Gol fatti1 Inter 302 Juventus 283 Roma 264 Fiorentina 244 Napoli 246 Verona 226 Torino 22

Pos. Squadra Gol subiti1 Sassuolo 282 Bologna 253 Catania 233 Sampdoria 23 4 Torino 22 5 Milan 205 Parma 20

bioritmi

INTER VINCENTESecondo i bioritmi a far vin-

cere l’Inter, oggi pomeriggio a San Siro, con la Sampdoria dovrebbe essere una prodezza di Jonathan, l’uomo più in for-ma dei nerazzurri e autore del gol pareggio di domenica sera col Bologna. I valori di Jonathan sono infatti leggermente supe-riori a quota 6,50, un tetto che difficilmente viene toccato da un calciatore. Ma non è il solo Jo-nathan a dimostrarsi in palla sul

piano dell’emotività e dell’aspetto fisico: Mazzarri dispone anche di un bel terzetto formato da Han-danovic, Cambiasso e Jesus che ferma i valori a 6,49. Più sotto troviamo capitan Zanetti con

Jonathan, il più in forma dei nerazzurri

il punto

LA JUVENTUS GUARDA DALL’ALTO, ROMA E NAPOLI AUTOLESIONISTE

Campionato con continui passi avanti ed inaspettati

passi indietro o brusche frenate. Il Napoli, con ogni probabilità, ha lasciato al San Paolo la cor-sa per lo scudetto e mandato su tutte le prime pagine l’indomi-to Cassano, re di Parma, che in solitario, dopo i tantissimi assist non concretizzati dai compagni, si fa trenta metri, palla al piede, e segna con un diagonale raso-terra all’81’. La seconda sconfitta consecutiva per i partenopei, la prima a Torino contro i bianco-neri guidati da Conte, potrebbe innescare un blocco psicologico, il timore di non appartenere alla terna delle grandi. Il Ko contro il Dortmund ha, con ogni pro-

babilità, compromesso anche la Champions. Due sole le possi-bilità di proseguire l’avventura europea: battere con tre gol di scarto l’Arsenal oppure vincere, anche per 1-0, e sperare che il Marsiglia batta il Borussia, in-somma, San Gennaro deve fare il miracolo. La Juventus non si lascia scappare l’occasione di balzare in testa alla classifica. La Roma, al terzo pareggio con-secutivo, evidentemente soffre l’altitudine. Le due squadre mi-lanesi guardano al campionato da postazioni diverse. L’Inter, seppur incapace di approfittare delle partite che dovrebbe por-tare a casa a qualunque costo, prova a tenere il passo che pro-

fuma d’Europa. il Milan, da can-to suo e dal basso della classifica, sembra mettercela tutta per non rischiare la retrocessione. Sarà sufficiente il mercato di gennaio? A San Siro ha dimostrato ancora una volta le difficoltà di tutti i re-parti. Un attacco che non segna, neppure a porta vuota. Balotelli, ombra di se stesso, ancora un ri-gore sbagliato e qualche pallido tentativo sotto rete. Un Milan che non riesce a raccogliere i tre punti in campionato neppure in superiorità numerica, mol-to merito va dato al Genoa e al suo portiere Perin, magistrale in diverse occasioni e capace di neutralizzare il rigore calciato da Balotelli. Il gioco rossonero, in crisi di risultato dal 19 ottobre, non può non far riflettere. Con-tro il Genoa gli uomini di Alle-

gri hanno chiuso il match con il 65% di possesso palla, 12 angoli e 37 conclusioni che, però, non hanno concretizzato il risulta-to. Il club più titolato al mondo, in passato, con questi numeri, avrebbe fatto dell’avversario un solo boccone. Significativa, del momento critico rossonero, l’u-scita dal rettangolo di gioco di Allegri prima del triplice fischio. La musica è diversa in Europa, il secco 0-3 dice tutto sull’orgoglio rossonero e la voglia di riscatto guidata da Kakà, Zapata e Balo-telli.

la delusione di un grande Pandev

Kakà, grande trascinatore in terra straniera

6,41 seguito a ruota da Palacio con 6,40. Sta bene di salute pure Walter Mazzarri che registra un totale dei valori di 6,30 contro i 6,20 di Siniša Mihajlović. Per contro la Sampdoria presenterà Sansone e il portiere Da Costa con il massimo di 6,50 con vici-no Palombo e Gabbiadini rispet-tivamente collocati a quota 6,49 e 6,45. Viaggiano a ritmi discre-

ti anche Soriano, Gastaldello e Eder, tutti a attorno ai al 6 pun-to 40. In sintesi l’Inter registra un valore complessivo (fisicità, emotività, intelletto) attorno ai 6,08 mentre i liguri sono a 6,03. La Sampdoria risulta più tonica sotto l’aspetto fisico rispetto ai nerazzurri che vantano invece un buon 6,18 contro il 5,95 della squadra avversaria.

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domenica 1 dicembre 2013 4

SERBO TANTE NOVITÀIl nuovo tecnico della Sampdoria ci spera

l’ospite

Quando si subisce una rete negli ultimi secondi, la cosa

non fa mai piacere. Ma quando l’acqua stagnante si muove e il cielo si rasserena, tutto inizia a girare per il verso giusto. Trattasi di contagio. E Siniša Mihajlović è uno che fa sentire la propria presenza. Influisce. Si dispiace per i giocatori doriani. “Ovvio che pareggiare così rode a tutti, ma non bisogna buttarsi giù. Da giorni cerchiamo di dimenti-care tutto e siamo pronti ormai per la prossima gara”, dice pen-sando ovviamente alla sua ex, l’Inter. Perché qualcuno non lo ricorda, ma Siniša ha militato anche tra le file dei nerazzurri. Una bella esperienza. “Ma nella mia vita da calciatore, sono sta-to quattro anni bellissimi quel-

li qui alla Samp: è una società a cui sono legato e quando mi hanno chiamato ho deciso di tornare. Mi mancava il lavoro di tutti i giorni, la tensione”. La Nazionale? Un gran bel lavoro, impegnativo. “Ma diverso”. Inu-tile parlare delle indubbie doti da calciatore, di Mihajlović, tan-to quanto è prematuro discutere di quelle dal allenatore. Meglio soffermarsi sulle sue stravagan-ti vedute da estremista, sempre molto criticate dai media e un po’ meno dal pubblico. Sosteni-tore di Željko Ražnatović (capo degli ultras della Stella Rossa e noto criminale serbo accusato di crimini contro l’umanità),

Mihajlović ha anche conferma-to la simpatia per Ratko Mladić e Slobodan Milošević (il primo generale accusato di genocidio e il secondo reo di aver commesso crimini contro l’umanità). Alti e bassi, umori e malumori, per un professionista che sul campo dà parecchio ma che lontano dal rettangolo di gioco riesce a farsi squalificare per ben otto giorna-te e pagare oltre 12mila euro di multa dall’UEFA per aver scal-ciato e sputato al rumeno Mutu. Mihajlović è così, prendere o lasciare. La Samp è cosciente di essersi tirata in casa una persona di sostanza e che spesso risulta borderline.

Chi è Siniša Mihajlović

Nato in Serbia, a Vukovar, il 20 febbraio del ‘69, Siniša

Mihajlović è un ex calciatore (centrocampista e difensore) ora allenatore della Sampdoria.

È stato ct della nazionale serba dal mese di maggio del 2012. In possesso di passaporto italiano, Mihajlović da giocatore ha sem-pre prediletto la fascia sinistra.

gli ospiti

Sampdoria pronta alla riscossaLa Sampdoria non vanta una

storia che si possa defini-re “blasonata”, dovuta in gran parte alla sua giovane età. Nata a Genova nel 1945, quando an-cora si sparava per le vie della città. Essa, se vogliamo, è tutta racchiusa nella inconfondibile faccia o testa di Giovanni Batti-sta Parodi, in arte genovese Ba-ciccia. In questo efficace schizzo del simpatico pescatore c’è tutta la vita della fusione di due altre piccole compagini di Sampier-darena, perché a Genova città già spadroneggiava il grande Genoa, il più vecchio club dell’I-talia. Non è di poco conto che un ometto così gracile potesse sintetizzare, in modo abbastan-za perentorio, tanta passione, energia ed entusiasmo. Qualità cresciute nel tempo, anche se la squadra ha compiuto tanti viaggi in serie B, da cui è prontamen-te riemersa, fino a vincere uno scudetto nel 91, con a capo Pa-olo Mantovano a gestire Vialli e Mancini, grandi protagonisti di eccelsa classe pedatoria. La Sam-pdoria è sorretta in modo esem-plare e “pulito” dal suo amatissi-mo pubblico che si assiepa nella curva sud per garantire un tifo assiduo e caloroso. Ai Baciccia blu cerchiati interessa che i suoi beniamini si comportino sem-pre dignitosamente e se vincono, almeno in casa, sono contenti come una Pasqua, anche se in questo momento, tira per tut-ti un brutto maestrale. Stasera la Samp si presenta al cospetto dell’Inter con una novità: il nuo-vo mister di vecchia conoscenza Siniša Mihajlovic, pronto e felice di mettere a disposizione della squadra la sua preziosa espe-rienza di allenatore del nuovo mondo. Porterà una ventata di

freschezza in uno spogliatoio con aria appesantita da troppe sconfitte nelle ultime fasi , da cui bisogna uscire al più presto. Il presidente Garrone vorrebbe una vittoria, ma non sarà proprio questa la gara da vincere, i doria-ni ben ricorderanno gli scherzet-ti fatti ai nerazzurri, in più di una occasione. E’ la convinzione che rende forte una squadra. Bacic-cia è calmo e certo che riuscirà ad imbrigliare l’Inter nella sua rete, con la speranza di porta-re a Genova almeno un paio di triglie dal Naviglio. La sua pipa, in fondo, incute un certo timore se è pur vero che da spenta aveva sollecitato il Centro antitabacco di Genova di farla sparire dalle

maglie della squadra. Cosa im-possibile a cui rispose, nel 2009, il giovane presidente, perchè tutte le gioie, le delusioni, la vita stessa della Samp sono racchiu-se e ben custodite in quella pipa spenta che al suo interno, invisi-bile a tutti, batte, come su di uno scoglio, il forte mare del tifo dei figli di Baciccia. Il Biscione ha preso coscienza dei pericoli che vengo da tutte le squadre e non si farà certo incantare da una pipa senza un qualsiasi fil di fumo.

Trasferta di campionato per il Milan al Cibali di Cata-

nia dove rischia di inanellare la seconda vittoria esterna stagio-nale. Di clamoroso c’è solo che siamo a dicembre e la squadra di Allegri non era mai riuscita a imporsi lontana da San Siro. Sa-rebbe riduttivo dire che è bastata la musichetta della Champions League per cambiare registro, forse proprio la lontananza dal Meazza ha inciso, in partico-lare, sulla psiche dei giocatori. L’ultimo pareggio interno con il Genoa ha inasprito i rapporti tra tifosi e squadra tanto da valutare positivamente questo mini ciclo di gare esterne che continuerà anche la prossima giornata con il Livorno. Giocatori trasformarti da una situazione difficile che li ha portati a una vittoria convin-

Bene, bravi, bis!Segnali positivi a Glasgow … tutti da replicare

cente (anche se non ancora defi-nitiva per il passaggio del turno) che deve essere assolutamente replicata contro gli uomini di De Canio altrimenti la classifica prenderà, domenica dopo dome-nica, sempre più le sembianze di un K2 da scalare senza bombole d’ossigeno. Problemi d’inferme-ria per Allegri che ha in dubbio parecchi giocatori da Mexes a De Sciglio passando per El Shaarawy senza dimenticare Abate, uscito malconcio dal campo in Scozia. Di certo c’è che Zapata deve scontare un turno di squalifica e allora largo a Silvestre ex di turno che ha lasciato un segno positivo nella storia recente del Catania, anche se agli occhi dei tifosi è quel giocatore che scelse di vesti-re l’odiata maglia del Palermo, in una parola: tradimento! Sembra aver guadagnato una posizione Emanuelson sulla sinistra al po-sto di Constant. mentre a cen-trocampo l’assenza di Muntari promuove titolare ancora Poli insieme con De Jong e Montoli-vo. In avanti sicuramente troverà

spazio Kakà alle spalle di Balotel-li e Matri. Il numero 45 rossone-ro ha ritrovato il gol dopo lungo tempo e una prestazione degna di nota che allontana Tweet vari e polemiche infinite. La squadra di De Canio non conta nessuno squalificato, solo una bella schie-ra d’infortunati, tra cui Almiron che certamente non sarà della partita. Tutti pronti gli altri per la grande sfida che arriva nel momento giusto, dopo la batosta subita a Torino contro i grana-ta, un 4-1 senza storia che grida vendetta. Tridente d’attacco che non dovrebbe avere sorprese con Castro, Lopez e Barrientos, un tasso sudamericano altissimo che non può lasciare tranquilli i rossoneri. Anche se il Milan si troverà davanti non il miglior Catania della storia, per vincere al Massimino ci vuole attenzione costante e cinismo sotto porta, qualità viste in coppa e che van-no replicate senza se e senza ma altrimenti si torna sull’altalena che però, alla lunga, fa venire la nausea.

i cugini

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5domenica 1 dicembre 2013

Antonio Cassano all’Inter nel campionato 2012-2013 Antonio Cassano alla Sampdoria dal 2007 al 2011 Hugo Campagnaro all’Inter da questa stagione

Hugo Campagnaro alla Sampdoria nei campio-nati 2007-2009

Evaristo Beccalossi all’Inter dal 1078 al 1984 Evaristo Beccalossi alla Sampdoria nel campio-nato 1984-1985

Siniša Mihajlović all’Inter dal’98, fu anche il vice di Mancini

Siniša Mihajlović alla Sampdoria dalla stagione ‘94 al ‘98,attuale allenatore

Stefano Bettarini all’Inter nelle stagioni ‘89-’91 Stefano Bettarini alla Sampdoria dal 2002 al 2004

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domenica 1 dicembre 2013 6

SORPASSO JUVENTUSROMA CAPOCCIA AL TERZO PAREGGIO CONSECUTIVO

Campionato ricordi

Finalmente un ritorno alle origini. Oggi a San Siro si

gioca al pomeriggio e i ricordi non possono non tornare sulle sfide alla luce del sole degli anni passati quando il campionato non era lo spezzatino attuale che piace ai tifosi in poltrona ma che fa parecchio soffrire gli aman-ti calcio domenicale delle 15. Si gioca Inter-Sampdoria, gara importantissima per entrambe le squadre, ma i riflettori sono puntati sullo Juventus Stadium dove la Vecchia Signora, tornata capolista solitaria dopo tredici giornate grazie al successo di Li-vorno e al pareggio della Roma all’Olimpico con il Cagliari, af-fronta un’Udinese in buona sa-lute in virtù della vittoria della scorsa settimana del Friuli con-tro la Fiorentina. Ci sono buone possibilità di un allungo dell’un-dici di Conte dal momento che la Roma, reduce da tre pareggi consecutivi, andrà a Bergamo affrontando un’Atalanta nervosa e con una grande voglia di riscat-to dopo la sconfitta incassata a Reggio Emilia col Sassuolo. Sulla stessa lunghezza d’onda dei gial-lorossi di Rudi Garcia c’è anche il Napoli bastonato al San Paolo otto giorni fa dal sorprenden-te Parma di Donadoni che si è preso una piccola rivincita per-sonale con i partenopei che lo

avevano licenziato alcuno anni fa. La truppa di Benitez sarà di scena all’Olimpico con la Lazio, orgogliosa per aver agguantato un importante pareggio al 94’ a Marassi con la Sampdoria. Una parola anche per il Milan che scenderà a Catania incrociando le armi con una squadra rabbio-sa reduce dal poker incassato a Torino dai granata di Ventura. Per i rossoneri è veramente l’ul-

tima spiaggia per un campionato cominciato male che potrebbe finire peggio. Da seguire con attenzione la gara del Sant’Elia col Cagliari in gran spolvero che riceve il Chievo di Corini gasato per il successo nel derby scalige-ro col Verona. Domani, infine, il Verona va a Firenze mentre il Napoli, come già detto, proverà a rialzare la testa con la Lazio all’Olimpico.

un momento dell’incontro che ha riportato la Juventus in testa alla classifica

IL RIBALTONE DI OTTO ANNI FÁQuando si parla di Inter e

Sampdoria a molti inte-risti viene istintivo ripensare a quell’incredibile ribaltamento di risultato che i nerazzurri im-posero ai blucerchiati nella 18° giornata del campionato 2004-2005, vinto poi dalla Juventus. Era il 9 gennaio 2005, la prima partita dopo la pausa natalizia la Sampdoria si presentò a San Siro, con Novellino in panchi-na e Palombo (in campo anche oggi) schierato tra i titolari. L’Inter aveva una rosa di gran-di nomi, da Adriano a Vieri, da Materazzi a Recoba allenati da Roberto Mancini, al primo anno sulla panchina. Nonostante que-sti campioni la squadra faticava in campionato e la partita era quindi da vincere assolutamente.

E invece a 2 minuti dal triplice fischio finale l’Inter si ritrovava in apnea, sotto di due reti con San Siro rumoreggiante nei con-fronti dei propri beniamini. Ma si sa, la pazzia è nel dna interista e al 43’ della ripresa iniziò una sequenza entusiasmante di gol e gioco, di grinta e determinazio-ne. Obafemi Martins dimezzò le distanze con un tocco morbido e poco dopo recuperò una palla battezzata fuori da tutti, e la mise in mezzo (in rovesciata) per il ca-poccione di Bobo Vieri che non ci pensò due volte a siglare il pa-reggio interista. A quel punto lo stadio divenne una bolgia: i tifosi e i giocatori intuirono la possibi-lità di conquistare i 3 punti e fir-mare una rimonta impossibile. E proprio il Chino Recoba, il gio-

catore probabilmente più amato dal patron Moratti (ormai ex…) nel secondo minuto di recupero indirizzò la sfera con un bolide dei suoi proprio sotto il sette, là dove il portiere Antonioli pro-prio non poteva arrivare. La partita terminò subito dopo e ci piace pensare che proprio da lì vennero gettate le basi per i successi seguenti, a partire dalla Coppa Italia vinta dai Mancini’s boys (dopo 23 anni di astinenza) nel giugno di quell’anno contro la Roma.

Alvaro Recoba, suo il gol vincente di quella roccambolesca partita

Oltre a quella della Nazionale, in carriera ha vestito

soltanto due maglie: quella nerazzurra dell’Inter e quella blucerchiata della Sampdoria. Riccardo Ferri è stato un grande difensore centrale, marcatore roccioso vecchio stile che con l’Inter dei primi anni Novanta è riuscito a mettersi in mostra vincendo titoli importanti in Italia e in Europa. Lo scudetto dei record con Giovanni Trapattoni in panchina ha inciso il suo nome nella storia, le due coppe Uefa sono state la gioia più grande a livello internazionale anche se, con la nazionale italiana, ha sfiorato in più occasioni il traguardo più grande. Argento e Bronzo agli Europei Under 21, ma è con la spedizione italiana di Italia 90 che arriva la delusione più grande, con la semifinale persa ai rigori contro l’Argentina di Maradona che ancora brucia negli annali della storia del calcio.

Che partita si aspetta di vedere?

“MI PIACEREBBE FAR PARTE DELL’INTER DI THOHIR”l’intervista

Lo dice Riccardo Ferri che si divide: “Contro la Samp sfida del cuore”

Beh, innanzitutto sarà una partita non facile, per nessuna delle due squadre, poi per me si tratta anche di una partita molto speciale. Sono interista e all’Inter ho passato un bel periodo della mia vita all’Inter, però sono anche molto grato alla Sampdoria di avermi concesso di rientrare in un periodo complicato della mia carriera, perché mi ero fatto male, e di ritornare a giocare ancora ad alti livelli.

Sarà la festa dei colori nerazzurri, con Erick Thohir che ha invitato tutte le vecchie bandiere nerazzurre a presenziare per la partita. Lei andrà?

Si andrò e sono molto contento di poter conoscere il nuovo presidente dell’Inter che vedo molto giovane e ambizioso e questo è importante soprattutto per i tifosi nerazzurri. Quello di oggi è un evento importante che rievoca grandi sentimenti passati per un grande progetto futuro che si sta delineando sempre di più. Anche il fatto che Thohir abbia voluto invitare proprio

tutti coloro che anche solo per un minuto hanno vestito la maglia nerazzurra è un segnale molto positivo, una speranza di potersi riavvicinare al mondo Inter per tutti.

Che impressione le ha fatto, finora, Erick Thohir? L’impressione è davvero ottima. L’importante è che porti avanti la storia e il blasone di questa società, che non è fatta solo d’investimenti e di periodi, ma anche di tante persone che hanno dato molto alla causa. Queste persone hanno tanta qualità da mettere a disposizione di Thohir, ma soprattutto dell’Inter. La mia non è un’autocandidatura, ma è un concetto generale che si può applicare anche a tante altre persone che hanno fatto la storia e che sono pronte a mettersi a disposizione per far sì che l’Inter possa continuare ad essere una grande e prestigiosa realtà non solo nazionale, ma anche internazionale. L’impronta di Thohir è manageriale ed attenta soprattutto al rendere l’Inter sempre più internazionale e questo mi interessa molto personalmente.

Questa bella iniziativa può influire o condizionare il rendimento della squadra?

In realtà non penso proprio che potrà essere una distrazione perché, almeno finora, Walter Mazzarri è stato sempre molto bravo a tenere la squadra compatta e al riparo da ogni tipo di voce o distrazione derivante da questa vicenda. Anche i cambiamenti che ci sono stati non hanno intaccato, finora, il rendimento della squadra o il lavoro che il tecnico sta portando avanti. Anche questo, a conti fatti, è un altro plauso che va naturalmente fatto a Mazzarri. L’evento potrà, al contrario, essere uno stimolo per tutti coloro che scenderanno in campo.

Come vede l’approccio di Sinisa Mihajlovic sulla panchina della Sampdoria?

La Sampdoria ha fatto la scelta giusta, perché va incontro a una delle volontà del popolo blucerchiato. Dal punto di vista dello spogliatoio, ovviamente è una scelta molto valida, perché

Sinisa ha idee molto chiare. Inoltre lui è un personaggio che ha scritto la storia di questa società da giocatore e con il suo arrivo la società si è tolta un problema importante di una possibile contestazione dei

tifosi. Penso che Mihajlovic possa guidare questa squadra, ha bisogno di ritocchi, ma che può raggiungere sicuramente traguardi importanti.

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7domenica 1 dicembre 2013

Che peccato ragazzi quel pa-reggio col Bologna. Vin-

cendo avremmo agguantato il Napoli al terzo posto, che non è poco se consideriamo a fondo come sono andate fino adesso le cose in casa nerazzurra. Pazien-za. L’importante è non mollare e tenere al meglio il passo delle tre grandi del campionato. Cer-to, nessuno forse si aspettava una frenata così brusca della Roma dopo dieci vittorie consecutive. Invece lo stop è arrivato quasi all’improvviso grazie alle impre-se di Cagliari, Sassuolo e Torino. La Juventus ne ha subito appro-fittato balzando al comando della classifica. Per l’Inter poi, il capi-tombolo del Napoli al San Paolo col Parma sembrava un piatto pronto da gustare, servito appo-sta per farle recuperare terreno e le tossine delle giornate poco felici. Non ce l’abbiamo fatta e adesso non ci rimane che battere la Sampdoria, un avversario osti-co che il nostro amico Mihajlo-vic sta rimettendo in piedi dopo un avvio difficile e disastroso di stagione. La squadra ligure

INTER, VINCI E VAI IN ZONA CHAMPIONSdomenica scorsa ha avuto poca fortuna a Marassi con la Lazio, perché prima e rimasta in dieci poi, dopo il gol del vantaggio, ha incassato la rete del pareggio proprio negli ultimi disgraziati secondi di partita quando ormai le bandiere blucerchiate stavano festeggiando l’1-0. Sicuramente i nostri avversari scenderanno in campo rabbiosi per quanto è successo sette giorni fa. I nostri ragazzi dovranno cercare di im-porre il proprio gioco soprat-tutto a centrocampo e non farsi aggredire. Questa Sampdoria ha grinta da vendere, pressa bene e parte spesso in contropiede. Do-menica abbiamo sciupato un’oc-casione d’oro per portarci alla pari col Napoli, questo pomerig-gio abbiamo un’altra possibilità perché la formazione di Benitez

a Roma, con la Lazio, domani sera, non avrà sicuramente vita facile. Per una notte potremmo essere davanti al Napoli batten-do la Sampdoria. Poi attenzione alla Roma impegnata su un ter-reno insidioso come quello di Bergamo contro l’Atalanta. Per la Juventus, salvo sorprese, questo sulla carta dovrebbe essere un turno favorevole. Dunque, an-tenne alzate perché i bianconeri già stasera potrebbero innestare la quinta e andare in fuga. Per finire , complimenti al Milan per la vittoria di Glasgow col Celtic.

Uno dei tanti tetativi di Palacio di mettere la palla in rete

PRIMAVERA, I ROSSONERI SI RIALZANO IN CHAMPIONSIl Milan pareggia a Glasgow

Il Milan di Inzaghi, dopo essere caduto in campionato contro

il Brescia, ritrova il sorriso gra-zie all’ottimo pareggio strappato in casa del Celtic. A Brescia i baby rossoneri , nonostante fos-sero stati in superiorità nell’ulti-ma mezzora di gioco, non sono riusciti a capitalizzare la mole di gioco creato cadendo sotto le ripartenze letali delle rondinel-le. Un 3-2 pesante soprattutto in chiave classifica, che adesso vedono i rossoneri scavalcati da Inter e Brescia scivolando al quinto posto in classifica a quota 16 punti. In Champions, invece, il Milan continua il suo trend positivo e Inzaghi non trattiene la sua soddisfazione: “Abbiamo preso un gol casuale. Siamo finiti in un girone con squadre fortis-sime. Il Barcellona qui ha vinto

all’ultimo e l’Ajax ha preso quat-tro gol. Dopo il loro vantaggio ci potevano tagliare le gambe, Pinato ha sempre lavorato bene. La squadra ha dimostrato gran-de carattere. Abbiamo fatto un bel cammino fino a qui. Siamo contenti per il Milan, dobbiamo migliorare e abbiamo avuto an-che un po’ di paura ma torniamo a casa con grande soddisfazione di quello che abbiamo fatto. Io non sono preoccupato se per-diamo come a Brescia. Ci sta nel calcio, dobbiamo migliorare in certi frangenti e a ogni errore che facciamo prendiamo dei gol incredibili. Oggi abbiamo di-mostrato tanto, sabato c’è il Cit-tadella e non possiamo perdere punti in campionato. Siamo un gran gruppo che può rendere la vita difficile a tutti. La Youth è

una manifestazione stupenda e ci teniamo tanto ad andare avan-ti”. I rossoneri, ieri, allo Stadio Chinetti hanno giocato contro il Cittadella, fanalino di coda. L’In-ter, invece, nell’ultimo di turno di campionato batte con grande merito il Verona per 2-1 balzan-do al terzo posto in classifica a soli 5 punti dalla capolista Ata-lanta. Mattatore della giornata il solito Bonazzoli, autore di un gol meraviglioso. Su di lui Mazzarri e Branca hanno messo gli occhi da tempo, soprattutto in questo momento nel quale l’attacco ne-razzurro latita sotto porta. Ma lui non si scompone: “Ci tenevo a fare bene questa partita, perché nel derby Allievi non ho segnato e dunque ci tenevo oggi. E’ sta-to importante aver giocato bene per la squadra e per il gol, sono soddisfatto. Ho giocato con tre squadre diverse questa settima-na ma sono a completa dispo-sizione della società, tra Allievi, Primavera e prima squadra io ci sono. Devo uscire dal campo con la consapevolezza di aver dato tutto, devo giocare sempre con umiltà. Dedico il gol di oggi ai miei genitori, che se lo meri-tano...”. La squadra di Cerrone ieri è andata a far visita al Virtus Lanciano. I frentiani, penultimi a quota 4 punti, in casa hanno dato sempre filo da torcere alle avversarie.

Federico Bonazzoli, attaccante dell’Inter

primavera

La 14ª giornata della Serie A mette di fronte l’Inter di

Mazzarri e la nuova Samp di Mihajlovic, entrambi ex degli odierni avversari. Una gara che può delineare il futuro delle due squadre con i nerazzurri che dopo l’inizio esaltante di stagio-ne hanno sbattuto contro il muro di Bologna che ha impedito a Pa-lacio e soci di agguantare il terzo posto occupato dal Napoli: un successo oggi metterebbe però momentaneamente l’Inter in zona Champions in attesa della gara del Napoli che nel posticipo di lunedì farà visita alla Lazio di Petkovic e con lo scontro diretto al San Paolo in programma il 15 dicembre tutto può succedere. Liguri che, dopo il drammatico avvio culminato con l’allontana-

INTER-SAMPDORIA E LA VOGLIA DI VOLARE

Entrambe a caccia di un successoscommesse

mento di Delio Rossi e il conse-guente arrivo del serbo, hanno prodotto una gara di sacrificio e cuore con la Lazio che solo il pareggio di Cana in extremis ha offuscato; voglia dunque di con-fermare le buone impressioni de-state all’esordio con il nuovo tec-nico, che si avvarrà del ritrovato Eder. Una gara che ci aspettiamo ricca di reti con l’Over 2,5 offerto intorno all’1.80 che si lascia pre-ferire; si può virare su una gio-cata 1 + Over2,5 prevedendo un successo dei padroni di casa con 3 o più gol segnati nel corso del-la gara, un’ipotesi che paga bene per una giocata in singola: 3,50. Per i più tecnologici ricordatevi che attraverso il vostro Iphone, Smarthpone o Tablet potete sca-ricare le applicazioni di diversi

Concessionari di Gioco che vi permetteranno di scommettere live sull’evento. Il divertimento è assicurato ma ricordatevi di GIOCARE CON RESPONSA-BILITA’. Diamo uno sguardo alle partite che completeranno la giornata di campionato in Serie A: in serata protagonista la Ju-ventus di Conte che ospita l’Udi-nese di Guidolin, con i campio-ni d’Italia lanciati verso record sempre più importanti, sono ben 6 i punti in più rispetto alla già straordinaria stagione scorsa, e vetta ritrovata grazia al rallen-tamento della Roma di Garcia, Udinese che ha ritrovato il suc-cesso contro i viola sette giorni fa ma che deve fare a meno di Muriel infortunato. Non sem-bra esserci spazio per le sorpre-se ed il segno 1 dei bianconeri è molto probabile ma, per osare qualcosina in più, aggiungiamo anche in questo caso l’Over 2,5 per una quota che si aggira in-trono a 2 volte e mezzo la posta. Infine lunedì alle 19 Fiorentina che ospita il Verona in una gara tra 2 squadre che hanno sempre molte occasioni per segnare ed il Gol, che paga intorno all’1,85, pare la miglior soluzione; chiu-de il programma Lazio-Napoli alle 21 con i partenopei favoriti ma attenzione all’ultima spiaggia per Petkovic: potrebbe venire fuori una gara con molti gol e l’Over2,5 a 1,90 non è per niente male. In bocca al lupo.

Walter Mazzarri, ex tecnico doriani per due stagioni

Siniša Mihajlović interista, oltre che della Sampdoria.

Thohir sta studiando il mercato. Ma per ora l’acquisto migliore l’ha fatto Icardi: fidanzandosi con quella gnoc-ca di Wanda Nora.

Garcia, una volta espulso, ha continuato a dare indicazioni ai suoi uomini usando dei walkie-talkie. Senza fare tante scene nè parlare di “colpo di stato”.

Cassano, che ha segnato contro il Napoli, sta vivendo decisa-mente un momento d’oro. Pare addirittura che abbia perso dieci chili: ha finito di spurgarsi i brufoli.

l’Inter continua la sua serie positiva in campionato

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domenica 1 dicembre 2013 8

Raduno Inter Club Basilicata

L’annuale raduno degli Inter Club della Basilicata si è te-

nuto, quest’anno, presso la sede dell’Inter Club Montescaglioso, il 10 novembre scorso. Agli “or-dini” del Coordinatore regionale Ludovico Iannotti, insignito l’an-no scorso del prestigioso titolo di “migliore Coordinatore d’Ita-lia”, la maggior parte dei rappre-sentanti dei club lucani, tra cui quelli di Aliano, Castelmezzano, Bernalda, Episcopia, Marconia, Tursi, Sant’Arcangelo ,Terranova di Pollino , Vallenoce Trecchi-na, Matera Massimo Moratti, Matera Angelo Moratti, Matera

Cambiasso, Montescaglioso, Sa-landra, Potenza, Vaglio di Basili-cata, Pignola, Pomarico, Rionero in Vulture. Presente alla riunio-ne anche Michele Giannace, vec-chio coordinatore di qualche anno fa. I temi trattati da Iannot-ti hanno riguardato soprattutto i nuovi e moderni servizi che il Centro ha messo in atto per agevolare sempre più i rapporti con i 1000 club affiliati, le nuove disposizioni in tema di assegna-zione biglietti e le iniziative del

i club

Centro che riguardano anche i rapporti commerciali e le tante agevolazioni che si possono ave-re con il possesso della tessera del tifoso. E’ stato fatto un lungo applauso di benvenuto al nuovo presidente Erick Thohir, seguito da un comune e festante brindisi a base di Spumante del Vulture di annata, riservato per la im-portante occasione. Una cassa intera dello stesso prezioso liqui-do è stata riservata per brindare al prossimo vicino scudetto.

Il titolo dovrebbe essere-giusto. Abbiamo usato la sua lingua per un sincero segno di simpatia e di cor-tesia, per farle capire, su-bito, come siamo noi tifosi nerazzurri. Innanzi tutto, un grazie mille per aver scelto la “nostra” Inter per farne, dopo tante vittorie prestigiose sotto la guida di Massimo Moratti, una compagine ancora più for-te, da riportare, con la do-vuta necessaria program-mazione, ai vertici europei e mondiali. In questo cam-mino, non certamente faci-

Thohir, Selamat Datang “ Uno di noi”le, signor Presidente, può contare sulla nostra forza, quella indomita degli Inter Club. Siamo più di mille in tutto il mondo, con 115mila soci , affiliati “felicemen-te” al Centro Coordina-mento Inter Club, per noi una guida indispensabile e sicura , che “detta” le rego-le di comportamento per un tifo sano e costruttivo. Noi ne siamo fieri, perché sia-mo superiori a tutte le altre squadre per l’aspetto orga-nizzativo in questo campo. Saremmo ancora più fieri se Lei, signor Presidente, volesse ascoltare anche le nostre voci, i nostri “inte-ressati” consigli, le nostre

longeve esperienze, per-ché abbiamo un cammi-no comune da percorrere, con onestà ed ostinazione. Lo vorremmo fare fianco a fianco, come una “te-stuggine” romana, perché conosciamo già i suoi pro-getti e la sua disponibilità per la fede interista , che le viene direttamente dal nobile cuore. La conside-riamo ,per questo, “ Uno di Noi”, uno che sembra esse-re stato, già tante volte ,in mezzo a noi, tra bandiere e striscioni gloriosi, a tifare e gridare : Viva L’Inter. E noi aggiungiamo, con estremo piacere: Viva il Presidente, Viva Thohir.

Lettera dagli Inter Club

Caro Presidente,

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9domenica 1 dicembre 2013

L’Onorevole Lara Comi intervista Alan Christian Rizzi consigliere del Comune di Milano

“Con Leonardo e Cristiano Ronaldo sarebbe un’Inter super”Mazzarri il migliore acqui-

sto, nessun derby per il nuovo stadio: il Milan non lasce-rà mai San Siro

L’Inter ha fallito l’aggancio al Napoli. Il suo campionato sarà

una sfida con i partenopei per un posto in Champions o può fare di più?

“All’inizio della stagione pensavo che Juve, Napoli e Fiorentina fos-sero più forti dell’Inter (la Roma si sgonfierà). Non avevo calcolato

L’attuale dirigenza va confer-mata?

“C’è l’occasione di cambiare, per-ché non farlo? Ritengo che anche Branca abbia fatto il suo tempo. Giusto ripartire”.

Leonardo strizza l’occhio all’Inter…

“Sarebbe una grande risorsa. Lui sa valorizzarsi ovunque, pure in panchina. Io punterei decisamen-te sul suo ritorno. Thohir ci sarà e non ci sarà, serve uno che ‘presi-di’. Leo sarebbe la scelta ideale”.

Come vede Moratti nel ruolo di presidente onorario?

“Non mi sarei mai aspettato la cessione, ha capito che i tempi erano cambiati anche per il calcio. Soffrirà di questa scelta e sta sof-frendo. Ma anche in questa deci-sione si vede il grande amore che ha per l’Inter”.

Il primo banco di prova è il mercato di gennaio: cosa serve per fare un ulteriore salto di qualità?

“Il primo colpo di mercato è sta-to… valorizzare quello che ave-

vamo già in casa. Non servono molti rinforzi, magari qualcosa a centrocampo. Non però Nainggo-lan, è poca roba, anche se, con il padre che ha origini indonesiane, sarebbe un’operazione di marke-ting”.

Thohir fa già sognare i tifosi, Messi ha però frenato i suoi desideri, dicendo che resterà a vita al Barcellona.

“Messi lo vedrei bene in Inghilter-ra, all’Inter servirebbe uno come Cristiano Ronaldo. Thohir com-prerà comunque dei big, aspet-tiamocelo. Lui deve aumentare i ricavi, vendere magliette dell’In-ter in tutto il mondo. E per questo

serve avere dei top player”.

Milito potrebbe rientrare per il derby. Si può ancora contare su di lui?

“Se sta bene, Milito tutta la vita. Ma non so se potrà essere pronto per il derby. I campi nel periodo invernale sono pesanti e chi viene da infortuni muscolari rischia di più”.

A proposito di derby, ce ne è uno anche per un nuovo stadio in zona Expo.

“Nessun derby, il Milan non la-scerà mai San Siro, ne sono con-vinto. Credo invece nell’interesse

dell’Inter a un nuovo stadio di proprietà. Io sono d’accordo”.

L’Inter affronta la Samp guida-ta da una vecchia conoscenza nerazzurra, Mihajlović. Rischi?

“La Samp è la mia seconda squa-dra, ma è tutto cuore e poca roba. Viene da una buona partita con la Lazio, ma non credo a sorpre-se”.

LAVEZZI ALL’ INTER PER FAR FELICE MAZZARRImercato

Piace a Mazzarri l’idea di por-tare Pocho Lavezzi all’Inter a

gennaio. L’argentino nel Psg tro-va ormai da troppo tempo poco spazio personale e da quanto si

è capito tornerebbe volentieri a giocare nel campionato italiano agli ordini del suo ex allenatore col quale ha diviso gioie e dolori nel Napoli scintillante di tre anni fa. Molto dipenderà dalla cifra che sparerà il club parigino alla Beneamata ma non è detto che l’Inter non possa mettersi d’ac-cordo effettuando una contro-partita, magari con la cessione di

Alvarez o Ranocchia, che accon-tenterebbe le due parti. Il Pocho è rimasto lusingato dall’interes-samento del club nerazzurro e, a quanto sembra, verrebbe volen-tieri a giocare a Milano ritrovan-do Walter Mazzarri pronto a far-gli un monumento se il giocatore dirà di sì. Blanc, mister del Psg, ha una valanga di attaccanti a disposizione e dal momento che quanto prima potrebbe aggiun-gersi a questa rosa pure Balotelli si può percepire che dal punto di vista del tecnico transalpino non dovrebbe esserci alcun veto per il passaggio di Lavezzi all’In-ter a gennaio. La Beneamata di Thohir non si fermerebbe però qui. Sul taccuino del presidente indonesiano, dietro indicazione di Mazzarri, c’è segnato anche l’ex romanista Menez, pure lui in forza al Psg e pure lui con poche chance di poter scendere in cam-po agli ordini di Blanc con una certa continuità. Ecco, di con-seguenza, affacciarsi l’ipotesi di vedere in nerazzurro anche Me-nez un giocatore che è sempre piaciuto a Mazzarri. In questo caso l’Inter potrebbe concedere semaforo verde alla cessione di Jonathan tenuto molto in consi-derazione dallo staff parigino in particolare modo dopo un avvio brillante di stagione completato con l’ultimo gol capolavoro rea-lizzato col Bologna nell’ultima di campionato Ezequiel Iván Lavezzi in forza al PSG

le grandi capacità di Mazzarri. È grazie a lui se siamo lì, segnano tutti, difensori compresi. Provo stupore e interesse per quello che sta realizzando”.

Ciclone Thohir, qual è il primo

giudizio?

“Positivo. Una novità necessaria. Il fatto che Moratti lo abbia scelto è una garanzia. Se in passato mi avessero detto che l’Inter sarebbe diventata indonesiana mi sarei messo a ridere”.

Per un problema di stampa, Luca Lotti, intervistato in occasione di Milan-Genoa, è stato errone-amente riportato sul numero 39 di Stadio5 come Luca Liotti. Ce ne scusiamo con l’On. deputato e i lettori.

Jérémy Ménez ex Roma attualmente al PSG

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domenica 1 dicembre 2013 10

In Spagna Atletico, Real e Bar-cellona continuano a far di-

vertire. I catalani, senza pigiare il piede sull’acceleratore, al Nou Camp rifilano un poker al Gra-nada mentre il Real di Ancelotti passeggia sui resti dell’Almeria con un secco 0-5 esterno. Ma fa meglio di tutte l’Atletico di Sime-one che seppellisce di gol (7-0) il povero Getafe, che comunque, per dovere di cronaca, non è affatto l’ultimo arrivato in Liga. Di conseguenza al comando re-sta sempre il Barca con l’Atletico che insegue a tre lunghezze, col Real un paio di gradini più sotto pronto, al momento, ad appro-fittare di un qualsiasi passo falso dei catalani e dei cugini fin dal prossimo turno. In Liga va forte anche il Villareal, attualmente quarto, che a Valencia fa un bel tris al Levante costretto a giocare in dieci per quasi tutta la gara, mentre il derby fra il Siviglia e il Betis finisce con un 4-0 per i padroni di casa. In Bundesliga il Bayern Monaco detta legge andando a vincere per 0-3 a Dortmund col Borussia che ora è staccatissimo in classifica nei confronti dei bavaresi. La Super-sfida vinta dai campioni d’Euro-pa in carica è firmata da Gotze, Robben e Muller. Non molla intanto il Bayer Leverkusen che espugnano Berlino battendo l’Herta grazie al gol messo a se-

ATLETICO MADRID A VALANGA IN LIGA COL GETAFEIN PREMIER IL CITY GIOCAA TENNIS COL TOTTENHAMgno da Klessling. Impresa invece del Monchengladbach a Stoccar-da per 0-2, stesso discorso per il Mainz che fa il corsaro a Brema col Werder, ombra della squadra che ha vinto il campionato quat-tro anni fa. In Premier fa la voce grossa il City di Pellegrini che gioca a tennis (6-0) col Totten-ham di Vilas Boas ormai in piena crisi. L’Arsenal capolista si toglie il sassolino dalla scarpa battendo la rivelazione Southampton per 2-0, pareggia invece il secondo in classifica Liverpool nel piro-tecnico derby (3-3) con l’Ever-ton mentre il Chelsea dilaga col

West Ham con una tripletta. Lo United è beffato in zona Cesarini col meritato pareggio del Cardiff e il fanalino di coda Crystal Pa-lace fa bottino pieno in trasferta con l’Hull. In Francia vincono le prime quattro della classe: il Psg brindando a champagne col Reims, il Marsiglia in Corsica fa soiu i tre punti con l’Ajaccio, il Monaco torna al successo a Nan-tes e il Lille si piazza in terza po-sizione grazie a un gol di Souare che stende in extremis il Tolosa.

Cristano Ronaldo impegnato a neutralizzare il gioco avversario

Musica diversa quella del Milan formato europeo.

Il rientro in squadra del centra-le Bonera e il duo Kakà-Birsa a servire Balotelli, unica punta, mette letteralmente in ginocchio il Celtic. Peccato per il risultato di Ajax-Barcellona che rinvia i festeggiamenti per il passag-gio del turno agli ottavi, non v’è ancora la matematica certezza, ma il passaggio è ormai vicino. Rossoneri scatenati che tornano a vincere, dopo un digiuno du-rato quasi un anno, in trasferta in Coppa. Una vittoria a corona-mento di una prestazione con-vincente che lascia ben sperare anche per il campionato. Allegri dispone e carica i suoi ragazzi nel modo giusto, i risultati si vedono subito, al 13’ il colpo di testa di Kakà, lasciato solo dalla difesa scozzese, apre le danze. Compli-ce anche un Celtic sprecone che non è riuscito a sfruttare nep-pure l’occasione più clamorosa della ripresa, autore del misfatto Van Dijk che calcia addosso ad Abbiati un gol praticamente fat-to. Tutto in discesa per il Milan,

MILAN TRE NOTE D’AUTOREJUVENTUS TRE PERLE DI VIDALNAPOLI TRE ‘PERE’ INCASSATE

champions

champions

il raddoppio porta la firma di Za-pata che deve solo accompagna-re la palla in rete. Una gara che ha visto tutti i rossoneri ‘in par-tita’, nessuno escluso. Il protago-nista assoluto della serata è stato un superlativo Kakà. A chiudere i giochi ci ha pensato SuperMa-rio, tornato al gol dopo quasi due mesi, che segna su assist di Mon-tolivo. Ora al Milan, per passare il turno, basta anche un pareggio con l’Ajax in casa all’ultima gior-nata. Non si può dire altrettanto del Napoli, letteralmente de-

molito dal Borussia Dortmund. Benitez ha sbagliato tutto e si nasconde dietro un dito. L’anali-si della partita è presto fatta: tre gol subiti e almeno altri quattro avrebbe potuto subirne senza avere nulla da recriminare con-siderato che ai tedeschi è stato concesso di andare a conclusio-ne per ben 18 volte. Solo il tec-nico partenopeo è riuscito a ve-dere nei suoi uomini una prova di carattere, intensità e voglia di vincere. Ammettendo, tra l’altro, di aver commesso solo qualche piccolo errore concedendo agli avversari spazi per le ripartente. Evidentemente Benitez, contra-riamente a tutti noi, ha visto un altra partita. La Juventus, da can-to suo, ha tenuto fede alla parola d’ordine urlata da Conte: Contro il Copenhagen dobbiamo vince-re. Passata in vantaggio con un rigore nettissimo, fallo di mano di Jacobsen in anticipo su Pogba, trasformato da Vidal. Il momen-taneo pareggio porta la firma dell’ex Melnerg al 56’. I bianco-neri non demordono, proseguo-no per la loro strada e il raddop-pio arriva, sempre ad opera del centrocampista cileno e ancora una volta su calcio di rigore. La partita non ha più nulla da rac-contare: Arturo Erasmo Vidal Pardo, ancora lui, sigla la triplet-ta, questa volta di testa devia in rete un cross di Pogba. A questo punto alla Juventus, grazie anche alla vittoria del Real nonostante l’inferiorità numerica, basterà pareggiare nell’ultima giornata a Istanbul per passare agli ottavi.

la delusione di Hamsik

Arturo Vidal, grande protagonista contro il Copenhagen

UNITED A VALANGA COL LEVERKUSEN

Il Milan sbuffa col Barcellona che va a perdere ad Amster-

dam con l’Ajax lasciando così aperta una porta allo spareg-gio qualificazione agli ottavi di Champions in programma a San Siro con gli olandesi mer-coledì 11. Gli spagnoli, orfani di Messi, stavano pagando a caro prezzo l’assenza del fuoriclasse argentino, poi, per fortuna loro, la sconfitta è stata ridimensio-nata dall’1-2 grazie a una buona reazione finale che comunque ha bocciato la prestazione nel-la terra dei tulipani. L’Arsenal, nel girone del Napoli, è pratica-mente qualificato dal momento che dovrebbe perdere con tre gol di scarto la sfida del San Pa-olo del giorno 11. Al Borussia Dortmund basterà strappare i tre punti al fanalino di coda Marsi-glia al Velodrome. Crolla invece al Bernabeu il Galatasaray di Mancini contro un Real ridotto

IL REAL PUNISCE IL GALATASARAY DI MANCINI

in dieci per l’espulsione di Ser-gio Ramos. E la Juve ringrazia. Lode al Basilea che stende nuo-vamente il Chelsea di Mourinho rimettendosi saldamente in cor-sa per il passaggio del turno. Lo Schalke non approfitta del tonfo dei Blues ed è inchiodato sullo 0-0 a Bucarest dalla Steaua sot-to la neve. Lo United, micidiale

nel contropiede, ne fa addirittu-ra cinque a Leverkusen al Bayer che rimette in gioco lo Shakhtar vincitore con un poker sulla Real Sociedad. L’Atletico Madrid fre-na la sua corsa impattando a San Pietroburgo con lo Zenit che tira un sospirone grazie al pareggio imposto dall’Austria Vienna al Porto. Al Parco dei Principi il Psg soffre con l’Olympiacos ma poi Ibra mette le cose a posto ag-guantando il successo nei minuti finali. Il Benfica strizza l’occhio ai parigini e col 2-3 di Bruxelles con l’Anderlecht aggancia i greci in classifica. Il Bayern Monaco, in gita a Mosca, non ha pietà del Cska e gli rifila tre reti mentre il City, prima di aver ragione su un tenace e imprevedibile Pli-zen, deve sudare freddo davanti al proprio pubblico.

Luigi Sada

ci pensa il solito Zlatan Ibrahimovic

l’esultanza dell’Ajax all’Amsterdam Arena

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11domenica 1 dicembre 2013

LE PAGELLE DI UNA STAGIONEVettel su tutti, ma Alonso ha fatto quello che ha potuto

tro terzi posti, qualche lampo in un campionato che offriva pochi spiragli. Giunto nono in Brasile, Hamilton ha fretta di archiviare la sua prima, difficoltosa stagio-ne alla Mercedes.Kimi Raikkonen: 7 e 1/2. Non ha potuto disputare le ulti-me due gare a causa di un inter-vento alla schiena: il quinto posto è decisamente un buon risultato. A dispetto dei numeri, è stato un 2013 travagliato per Kimi, il qua-le non ha gradito la politica della Lotus in termini di stipendi e lo ha reso noto. Il rapporto con la scuderia si è incrinato, malgrado le prestazioni più che positive in pista e una vittoria al GP d’Au-stralia. Poco importa, visto che dall’anno prossimo (ri)vestirà di rosso, ma in molti si chiedo-no se le sue condizioni fisiche gli permetteranno di esprimersi al meglio.Romain Grosjean: 7 .Era considerato lo sfasciacar-rozze del Circus, «il folle del primo giro», l’autore di inci-denti spettacolari. Ora il pilota franco-svizzero ha trovato la sua dimensione ed è stato uno dei protagonisti del campionato, in

formula 1

Sebastian Vettel 10 e lodeHa corso un campionato a parte, battendo tutti i record con le sue 13 vittorie, di cui nove conse-cutive, per un totale (mostruo-so) di 397 punti. Certo, se non avesse potuto contare sulla Red Bull, la migliore macchina in circolazione, forse non avrebbe imposto una tale supremazia, ma è un fatto che il 26enne di Heppenheim sia un fuoriclasse.Fernando Alonso 8 e 1/2E’ stata un’annata di passione per il ferrarista, che si consola con il secondo posto nel campiona-to piloti, risultato ampiamente meritato considerando la mo-

noposto a sua disposizione. Ha vinto in Cina e Spagna, è arri-vato cinque volte secondo e due volte terzo. A peggiorare la si-tuazione nella seconda parte del-la stagione ci si è messo proprio il suo team, che ha accumulato errori in termini di strategia e di sviluppo della vettura. L’astu-riano ha lamentato la mancanza di aggiornamenti nel momento «clou» del campionato, quando poteva ancora sperare nel titolo: il suo grido è rimasto inascolta-to. Nico Rosberg: 8. Il figlio del più famoso Keke ha dimostrato di saperci fare. Protagonista a

inizio stagione di qualche fri-zione, dentro e fuori pista, con il compagno di squadra, Rosberg si è imposto nel GP d’Inghil-terra, è giunto secondo in India ed è salito sul terzo gradino del podio ad Abu Dhabi. Dopo una prima parte travagliata, è sempre andato a punti, con l’eccezione dell’Ungheria. Il suo team rin-grazia per il secondo posto nella classifica costruttori.Mark Webber 8. Ultima sta-gione in F1 per l’australiano, che chiude la carriera al terzo posto, con un bilancio di otto podi, ma nessuna vittoria. Il suo 2013 è stato funestato da problemi meccanici o con le gomme, che lo hanno costretto al ritiro in tre occasioni. Rispetto al recente passato, condito di polemiche e lotte in pista con il compagno di squadra, Webber quest’anno ha dovuto accontentarsi di un ruolo da gregario. Lewis Hamilton: 7. Rallen-tato dalla rapida degradazione degli pneumatici, l’inglese ha passato un anno sofferto. Nono-stante gli alti e bassi, il pilota del-la Mercedes è riuscito a vincere in Ungheria e ad ottenere quat-

particolar modo nell’ultima fase grazie a quattro podi in cinque gare. Sponsorizzato dalla Total, sarà l’uomo di punta della Lo-tus anche nella prossima stagion Felipe Massa: 6 e 1/2. Il suo ultimo GP in Ferrari si è conclu-so con l’amaro in bocca, quasi una metafora dei suoi 10 anni a Maranello, due da collaudatore e otto da titolare. Il brasiliano ha avuto parecchie difficoltà a gestire la sua F138, specialmente nell’ultima parte del campionato. Ora lo aspetta la Williams e re-stare in F1 di questi tempi è già

una buona notizia.Jenson Button: 6. Prigio-niero di una monoposto con problemi di affidabilità, l’inglese ha passato un anno nella parte bassa della zona punti, con l’ec-cezione del terzo posto in Bra-sile e un quarto piazzamento in Cina. L’inglese, noto per la sua intelligenza tattica, sarà l’arma in più del team di Woking per lo sviluppo dei nuovi motori.

il team Red Bull Sebastian Vettel tra Adrian Newey (a sin.) e il team principal Christian Horner

L’EA7 prosegue il suo cammi-no verso la cima della classi-

fica. La squadra di Luca Banchi dopo la trsferta di Kaunas prova a ricaricare le batterie per la sfi-da al PalaTiziano, dove lunedì li attende la squadra della Virtus Roma. Due trasferte in te gior-ni non sono uno scherzo, ma il momento è di quelli giusti: ca-pitalizzare ciò che di buono ar-riva senza lamentarsi del gioco. Quello arriverà col tempo, ma-gari mercato permettendo. Nella Capitale la squadra biancorossa proverà nuovamente a mostrare il carattere. Lo stesso che gli ha permesso di raddrizzare partite quasi perse (vedi con l’Efes) o nate male (Reggio Emilia ne è un esempio), grazie, però, a un pubblico coinvolto ed entusiasta (una passione del genere non si assaporava dai tempi di Lino Lardo). I vicecampioni d’Italia hanno gli stessi punti di Milano, con quattro vittorie e due scon-fitte (otto punti complessivi) e domenica scorsa hanno supera-to Cremona grazie ai 18 punti di Trevor Mbakwe, centro nigeria-no nativo di St. Paul (USA). La squadra guidata da Luca Dal-monte costruisce le sue giocate partendo da Jordan Yaylor, 12 punti di media, con un 40.8% da due e il 26.7% da tre. Buon numero di assist (4.4 a partita) e di rimbalzi (2.7). Phil Goss è la guardia di Washington che

OCCHIO NELLA CAPITALEL’EA7 in trasferta a Roma non vuole perdere altro terreno

basket

domenica corsa ha realizzato 12 punti. Infallibile o quasi dalla lu-netta (15/16) viaggia col 56.1 da due. Alex Righetti, 36 anni, è l’a-la piccola che parte nel quintetto. Ma l’esperienza in alcuni fran-genti della partita sono la quin-tessenza. L’ala grande è Quinton Hosley, 11.4 punti di media e 4.4 rimbalzi a partita. Buon difenso-

re tira col 46,1% da due. Da non dimenticare Bobby Jones, ala di Compton, che viaggia con 9 punti di media, e Jimmy Baron, guardia-ala che tira con una me-dia del 41%. Riccardo Moraschi-ni è una guardia di buon talento: deve migliorare nel tiro e nella continuità. Ventidue anni non sono tanti, ma sono abbastanza.

Keith Langford è il vero valore aggiunto dell’EA7

VALENTINO ROSSI PROTAGONISTA DEL MONDIALE 2014Il ‘Dottore’ vuole correre ancora due anniSpenti i motori sulla stagio-

ne appena conclusa con la vittoria da record di Marc Mar-quez che continuerà a correre con il suo personale numero 93, si parla del mondiale 2014. La notizia più interessante la tro-viamo nell’elenco provvisorio, reso noto dalla Federmoto, degli iscritti alla prossima stagione. Sale a 16 il numero degli italiani che vedremo in pista per il pros-simo mondiale nelle tre catego-rie, all’elenco si aggiunge Alex de Angelis. Diversi i cambiamenti: in MotoGP potrebbe arrivare Niccolò Canepa, notizia fin’ora ancora non confermata dal team Iodarancing che, anzi, viene sottolineato il mancato accordo con il pilota ligure. Pare che la Iodaracing Project stia ancora cercando il nuovo compagno di Danilo Petrucci. In mancan-za di Canepa, potrebbe arrivare Claudio Corti. Gli italiani in pi-sta in MotoGp saranno: 4 AN-DREA DOVIZIOSO - DUCATI TEAM - DUCATI, 9 DANILO PETRUCCI - IODARACING PROJECT - TBA, 29 ANDREA IANNONE - PRAMAC RA-CING - DUCATI, 46 VALEN-TINO ROSSI - YAMAHA FAC-TORY RACING - YAMAHA, 59 NICCOLÒ CANEPA - IO-DARACING PROJECT - TBA. In Moto2, invece troveremo: 3 SIMONE CORSI - NGM MOBI-LE FORWARD RACING - FTR, 7 LORENZO BALDASSARRI - GRESINI Moto2 - SUTER, 54 MATTIA PASINI - NGM MO-BILE FORWARD RACING -

FTR e con il numero 88 ALES-SANDRO NOCCO - SPEED UP - SPEED UP. Gli italiani iscritti alla Moto3, ad oggi, sono: 3 MATTEO FERRARI - SAN CARLO TEAM ITALIA - MA-HINDRA, 5 ROMANO FENA-TI - TEAM SKY-VR46 - KTM, 19 ALESSANDRO TONUCCI - CIP Moto3 - MAHINDRA, 23 NICCOLO ANTONELLI - GO&FUN GRESINI Moto3 - KTM e con il numero 55 AN-DREA LOCATELLI - SAN CARLO TEAM ITALIA - MA-HINDRA.Valentino Rossi, negli ultimi quattro mondiali solo tre vittorie, per il prossimo mon-diale ha le idee chiare, o risulta competitivo già nelle prime sei gare, o si ritira: “Io vorrei corre-

re altri due anni, ma solo se sarò competitivo Nel 2014 dovrò stare davanti, più vicino ai primi tre. I test da febbraio a giugno saranno decisivi sulla scelta a fine stagio-ne”.Con abilità evita le polemi-che nate dalla separazione con l’ex capotecnico Jeremy Burgess, sostituito dal tecnico Silvano Galbusera: “Non scendo nei det-tagli. Spiegare troppi particolari di ciò che non andava potrebbe essere un problema, allora è me-glio che si pensi che è stata una bizza del pilota”.

motoGP

la grinta del centauro di Tavullia

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domenica 1 dicembre 2013 12

Dicembre sarà un mese straordinario per la boxe

milanese e italiana. Il grande Giacobbe Fragomeni e la for-livese Simona Galassi avranno una nuova possibilità di salire sul tetto del mondo, così come il campione europeo Michele Di Rocco difenderà il titolo. Il 6 dicembre, a Chicago (USA), Il pugile del quartiere Stadera Gabibbo Fragomeni (31 vitto-rie, 3 sconfitte, 2 pari) sfiderà il campione WBC Krzysztof Wlo-darczyk (48 vittorie, 2 sconfitte, 1 pari). Si tratta della terza sfida

Chance mondiale per FragomeniAnche la Galassi per la corona iridata, mentre Di Rocco difende il titolo europeo

boxe

dipenderà soltanto da me. Sono convinto, deciso e determinato a far mio il titolo. Dovrò stare attento a non commettere erro-ri perché lui è bravo a sfruttare i lati deboli dell’avversario. E’ un pugile sornione, furbo, quindi dovrò essere molto concentrato

e supermosca IBF), mentre l’ar-mena ha vinto tre versioni del mondiale dei pesi mosca (WBA, WIBF e WBO). Il record di Susi Kentikian è composto da 31 vit-torie (16 per knock out), 2 scon-fitte e 1 no-contest. Ha 26 anni (15 in meno della Galassi) ed è una star in Germania, dove i me-dia sportivi e generalisti le dedi-cano grande spazio. Il 21 dicem-bre a Brindisi (città europea dello sport 2014), infine, il campione d’Europa dei pesi superleggeri Michele Di Rocco (35 vittorie, 15 prima del limite, 1 sconfitta e 1 pari) difenderà il titolo con-tro il finlandese Ville Piispanen (17 vittorie, 6 per knock out, 3 sconfitte e 3 pari). Di Rocco è uno dei migliori pugili italiani e la OPI 2000 ha grandi proget-ti per lui, la conferma europea è solo una tappa verso il mondiale. Piispanen ha combattuto contro Giuseppe Lauri (perdendo per ko tecnico al sesto round), Ema-nuele De Prophetis (vincendo per abbandono al termine del-la quarta ripresa) e Vittorio Oi

Giacobbe Fragomeni nell’ultimo match vinto contro Silvio Branco

Michele Di Rocco, attuale campione europeo dei pesi Superleggeri

Giacobbe Fragomeni e Simona Galassi, entrambi a caccia del titolo mondiale

Prima il riposo, meritato, poi il lavoro, intenso, come sem-

pre. I ragazzi di Rugby Grande Milano si sono goduti così la vit-toria sul Parabiago per trenta a quattordici che ha fruttato anche il punto di bonus per le quattro mete segnate. Un successo, se-guito a quello su Asti, che ha ri-dato fiducia ad una squadra gio-vane, che proprio di convinzione aveva bisogno: “Ho visto negli occhi dei ragazzi – afferma il ds Antonio Raimondi – una luce diversa, dopo il successo contro Parabiago. Una vittoria significa-tiva contro una delle squadre più attrezzate del torneo, arrivata dominando sul piano del gioco. Questa è la cosa più importante perché quando hai una rosa così giovane, puoi prevedere di avere

RGM alla prova Rovato

di Toni Morandi

Per i milanesi match di conferma contro i brescianiun andamento poco costante”. Il successo su Parabiago potrebbe essere il giro di boa della sta-gione dei milanesi: “Domenica prossima siamo chiamati a una conferma – continua Raimondi – Saremo in trasferta a Rovato, una squadra che in casa diventa molto pericoloso sia per l’aggres-sività sia per la grande fisicità che hanno. Non sarà facile vin-cere ma, se riusciremo a essere vicini al rendimento che abbia-mo avuto con Parabiago, pos-siamo battere qualsiasi squadra in questo campionato”. Contro Rovato ci sarà comunque lavoro supplementare per il pacchetto di mischia: “Siamo una squadra giovane – dice Mauro Vaghi il coach della mischia di RGM – e abbiamo ampi margini di mi-glioramento. I ragazzi stanno

lavorando duro e i primi frutti s’iniziano a vedere. Non è faci-le perché, anche a causa degli infortuni, non sempre abbiamo potuto lavorare a ranghi comple-ti”. La pausa è servita per recupe-rare qualche infortunio: “Abbia-mo avuto un inizio di stagione davvero sfortunato – conclude Raimondi - tanti infortuni, a vol-te neppure legati strettamente al gioco, che hanno tolto possibilità di scegliere al nostro allenatore Ragusi. Anche giocare sette par-tite consecutive ha complicato sia la gestione delle forze dei ra-gazzi, sia il recupero degli infor-tunati. Ora dobbiamo fare uno sforzo fino a Natale, poi avremo modo di riprendere la seconda parte della stagione, approfittan-do del mese di sosta che è stato programmato per gennaio”.

Mischia RGM

mondiale tra i due. La prima si svolse a Roma il16 maggio 2009 e terminò in parità (Fragomeni era il campione WBC in carica e conservò la cintura). La secon-da ebbe luogo a Lodz (Polonia), il 15 maggio 2010 e si concluse con la vittoria di Wlodarczyk per ko tecnico all’ottavo round (il titolo WBC era vacante). Da allora il pugile nato a Varsavia ha difeso 5 volte la corona, in Po-lonia, Australia e Russia. La sua più grande vittoria è stata quella contro il forte australiano Den-ny Green (TKO all’11° round), un idolo di prima grandezza nel suo continente. A Chicago Wlo-darczyk potrà contare sul tifo di migliaia di americani di origine polacca, ma questo non spaventa di certo il pugile della OPI 2000: “Conosco bene il mio avversa-rio – commenta Fragomeni -. Non sarà un’impresa facile, ma so anche che l’esito del match

per vincere”. Il giorno dopo, a Stoccarda (Germania), la cam-pionessa d’Europa dei pesi mo-sca Simona Galassi (19 vittorie, 2 sconfitte, 1 pari e 1 no-contest) sfiderà la campionessa mondiale

dei pesi mosca WBA Susi Ken-tikian. Sarà una sfida difficile per entrambe e di conseguenza dovrebbe essere equilibrata e spettacolare: la romagnola ha conquistato il mondiale in due categorie di peso (mosca WBC

(perdendo per decisione tecnica al settimo tempo in un match molto equilibrato). I tre match dovrebbero essere trasmessi in Italia da un network televisivo nazionale. Gli accordi sono in via di definizione.

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13domenica 1 dicembre 2013

Lucas, la vita e nient’altro

La mostra del fotografo milanese a Sesto San Giovannidi Marby

Uliano Lucas è il fotografo dell’impegno civile, intel-

lettuale e umano. La Fondazio-ne Isec insieme al Comune di Sesto San Giovanni lo celebrano in una mostra allo Spazio Arte, che raccoglie 200 immagini fo-tografiche, libri, riviste e giornali che documentano l’informazio-ne italiana degli ultimi 50 anni dove la fotografia era un vero strumento di testimonianza e impegno politico. Lui appartie-ne alla generazione che nasce nel lungo cammino della rico-struzione civile e intellettuale del dopoguerra. Lucas nasce a Milano in una famiglia operaia e frequenta i convitti della rina-scita, dove insegnanti prestigiosi come Luciano Raimondi e Albe Steiner istruivano i figli delle famiglie meno abbienti. Ribelle e indisciplinato ne sarà presto espulso e già diciassettenne fre-

quenterà quel clima intellettuale del bar Giamaica a Milano, ritro-vo di artisti, grafici e scrittori. E’ lì che matura l’idea di diventare fotoreporter, unendo la passione del viaggio a quella dell’impe-gno sociale. Nelle sue istantanee ritrae in un primo tempo i suoi

amici artisti e scrittori per foto-grafare subito dopo, la Milano dell’immigrazione e del boom economico. Uomo colto e cre-ativo, Uliano prova a opporre l’indagine fotografica attraver-so l’inchiesta, all’informazione consueta del tempo, poco attenta alla valorizzazione della fotogra-fia e imperniata sulle notizie di cronaca rosa e attualità politica. Crea contatti con alcuni preziosi direttori di carta stampata, im-pegnati come lui in una densa indagine sulle realtà del Paese. E’ attraverso loro che potrà svi-luppare progetti editoriali, mo-stre e reportage per la rivista Azimut e l’Illustrazione Italiana. Collabora con le testate più note del periodo, come Il Mondo di Mario Pannunzio, il Tempo, L’Espresso, L’Europeo, Vie nuo-ve, La Stampa, Il Manifesto, Il

Giorno, e con tanti giornali del sindacato e della sinistra extraparlamentare, alternando a servizi di attualità quelli di arte e cultura. Affronta anche il tema della condizione manicomiale degli anni 70 e documenta attraverso le immagini la vita di quei pazienti che poi con la legge Basaglia saranno libe-rati dalla loro triste condizione. Viaggia per molto tempo in Spagna e Portogallo durante la dittatura, per L’Espresso fotografa nel 1982 gli scrittori isra-eliani e marocchini e firma corrispondenze sulla mafia dalla Sicilia, dalla Puglia e dalla Calabria, per L’Europeo documenta il disastro dell’Icmesa di Se-veso e racconta in diversi servizi le molte realtà del mondo cattolico. Collabora anche per la stampa estera, L’Express, Le Nouvel Observateur, e il Time con servizi di attualità, politica e costume. Va in India e in Corea e coopera in Africa nelle associa-zioni di volontariato. Durante la guerra jugoslava vive e restituisce in immagini le tragiche condizio-ni di esistenza della popolazione in assedio.  Negli anni 80 e 90 la crisi dell’editoria che si esprime nel-la chiusura di molti periodici e nel cambiamento del mestiere di fotoreporter lo impegnano a con-tinuare il suo lavoro in studio più che in viaggio. Lavora ancora negli anni 90 per la rivista King, il Corriere della Sera e il supplemento Sette e. realiz-za reportage sulle architetture e gli spazi di Milano e del suo infinito hinterland che si inseriscono in un lavoro mai interrotto sul cambiamento del ter-ritorio come specchio delle trasformazioni nell’e-conomia e nel tessuto socio-culturale.

Info: Spazio ArteDal 22 novembre al 22 dicembreSesto San Giovanni MilanoIngresso libero

La mostra è promossa dalla Fondazione Isec, Istituto per la storia dell’età contemporaneawww.fondazioneisec.it

Sesto San Giovanni Milano 1968

Su un pullman di emigrati in viaggio per il Marocco 1996

Statua di Padre Pio nel quartiere Enziteto, Bari, 2011

Scuola rurale nei pressi di Jari, Etiopia, 1996

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Il nuovo album di Robbie Williams, “Swings Both Ways”, ha debuttato al primo posto della classifica ufficiale di vendite inglese. Questo risultato lo porta a diventare il millesimo artista ad aver raggiunto la vetta di questa classifica nei 57 anni della sua storia. Un successo davvero significativo per Williams dato che il primo artista a conquistare la vetta della classifica nel ‘56 è

IL BOSS E I DINTORNIArriva Springsteen col suo nuovo album. In serbo anche un film su Beyoncé. La nuova conquista di Robbie Williams con il suo ultimo album

Il 14 gennaio verrà pubblicato il diciottesimo album di Bruce

Springsteen dal titolo “High Hopes”(Sony Music). Il disco, registrato in New Jersey, Los Angeles, Atlanta, Australia e New York City, vede Springsteen collaborare con i membri della storica E Street Band, con il grande chitarrista Tom Morello e molti altri musicisti. Nel booklet di “High Hopes” sono

In attesa del suo nuovo album, previsto per il prossimo anno,

è disponibile in tutto il mondo da qualche giorno “Life Is But A Dream”, un imperdibile film-documentario sulla più grande artista degli ultimi anni: Beyoncé Knowles. “Life Is But A Dream” è composto da due dvd della durata totale di oltre 2 ore e 30 minuti. Il primo contiene un ritratto intimo

Album nuovo anche per Springsteeninseriti appunti e note personali di Springsteen scritti durante la realizzazione del disco. Morello si è unito a Springsteen e alla E Street Band nel marzo 2013, durante il tour australiano (dove ha sostituito Steve Van Zandt), diventando, come lo definisce Bruce, “la mia fonte di ispirazione che ha portato questo progetto a un altro livello”.

Un docufilm su Beyoncé

che vede Beyoncé nelle vesti di entertainer di fama planetaria, vincitrice di 17 Grammy Award. Il video, grazie a filmati tratti da diari e archivi personali, ripercorre un anno importante della vita e carriera di Beyoncé. Il secondo include il concerto “Live In Atlantic City”, girato nel corso dei quattro show tenuti da Beyoncé al Revel Casino Hotel, nel Maggio 2012.

Robbie Williams è davvero un numero unostato Frank Sinatra. “Sono sulla luna per il primo posto di ‘Swings Both Ways’”, ha detto Williams. “Grazie a tutti quelli che hanno comprato il disco. Ci vediamo in tour l’anno prossimo”. L’album, stabile nella Top10 iTunes Italia fin dal debutto, contiene duetti con Lily Allen, Michael Bublé, Kelly Clarkson, Olly Murs e Rufus Wainwright.

M U S I C A

Non siete mai stati bravi in matematica e volete rime-

diare? Volete scoprire le incogni-te che compongono un’equazione senza pensarci tutta la notte e il

La matematica arriva in teatroteatro

giorno successivo? Domani al te-atro Carcano di Milano, in occa-sione della giornata dedicata alle iniziative della campagna di sen-sibilizzazione NO SLOT contro le ludopatie lanciata dall’asses-sore alle Politiche sociali e Cul-tura della Salute del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino, ci saranno una serie di appunta-menti per scoprire tutti i segreti matematici soprattutto quelli ab-

00-parallelismi

binati al calcolo probabilistico. Alle 11.30 e in serata alle 20.30 viene proposto lo spettacolo Il caso probabilmente: una partita a dadi. Lo show è un noir me-tropolitano, con le caratteristi-che dei classici del fumetto, che passa in rassegna tutti i possibili esiti di un evento, tutte le pos-sibili strade di una storia, come succede nel calcolo delle proba-bilità. Alle 19.30 è in program-

ma l’aperitivo matematico con i matematici Elio Piazza, Tullia Norando, Alberto Colorni. La verve e l’umorismo di matemati-ci e/o probabilisti rivelano scien-tificamente quanto sia rischioso e insensato inseguire il sogno di diventare ricchi praticando tutti i tipi di giochi d’azzardo. Infine ci sarà un incontro multimediale con i professori del Politecnico di Milano in cui verranno forniti gli strumenti base per il calcolo probabilistico abbinati ai giochi d’azzardo. Insomma si scoprirà l’acqua calda ossia come sia dif-

IlCasoProbabilmente

00-irrazionali

ficile vincere ai giochi d’azzardo ma questa volta saranno usati i concetti algebrici per arrivare alla conclusione più logica.

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15domenica 1 dicembre 2013

*** FABRIZIO CORONA ha potuto finalmente, dopo dieci mesi, rivedere il figlio Carlos che gli ha fatto visita in carcere accom-pagnato dalla madre e la nonna. Fabrizio, dal carcere di Opera, dopo un lungo silenzio torna a dire la sua, lo fa con una lettera indirizzata ad una nota trasmissione di Canale 5 e successivamente pubblicata da un quotidiano. Riportiamo il contenuto della lettera:A chiunque incontro e mi chiede come sto rispondo sempre la stes-sa cosa: ‘Sto bene, molto bene’. Ma risponderei così anche dopo 30 coltellate, sanguinante, in fin di vita. Ho sempre risposto così, a tut-ti. Penso che dopo la scoperta di una grave malattia, il carcere sia la

CHARLOTTE MARIE POMELINE CASIRAGHI GRIMALDI figlia di Carolina di Monaco e dello sfortunato imprenditore Stefano Casiraghi, morto gio-vanissimo nel 1990 proprio nelle acque di Montecarlo, partorirà il prossimo dicem-bre, rigorosamente sul territorio del Principato, il bambino avuto con il compagno Gad Elmaleh a cui è legata da due anni. La principessina e l’attore comico di origini marocchine sono al settimo cielo, il bambino sarà chiamato Stefano, come il nonno italiano di Fino Mornasco, imprendi- tore di successo e pilota di motonautica sportiva che ebbe la sfortuna di andare incontro all’onda anomala che gli costò la vita in quella maledetta gara, quando Charlotte aveva solo quattro anni.. Lo sfortuna-to Comasco aveva, solo l’anno prima della sua morte, vinto il titolo Mondiale di Off-Shore. La ven-tiseienne prin- cipessina di Monaco è ‘superpaparazzata’, a differenza del passato discreto e lontano dal- le luci della ribalta. Attendiamo tutti la di conoscere la data delle nozze.

*** Rosalinda Celentano fa coming out confermando quanto già abbondantemente presupposto dai tanti giornali di gossip e non. Ne parla apertamente in occasione di una intervista rilasciata a Vanity Fair, senza porsi ulteriori problemi in relazione a dicerie o altro, chiarendo anche gli ultimi dubbi e soprattutto dichiarando, cosa più importante, di essersi lasciata alle spalle i problemi legati all’alcol. Claudia Mori, in qualità di mamma, e nella speranza di essere di aiuto ad altri genitori che potrebbero vivere male l’omosessualità dei propri figli, parla a supporto della sua ter-zogenita da lei stessa sorpresa a baciare un’altra ragazza in età adolescenziale: “…Per la verità io allora interpretai la cosa come un’ingenuità tra ragazze. Quasi una “bravata”. Tra l’altro Rosalinda è sempre stata espansiva con tutti... Rimasi sorpresa, questo sì, ma niente di più.  E non perché volessi scacciare l’idea che Rosalinda potesse essere attratta dalle donne. …Non cambiò in alcun modo il rapporto con lei. Ne ho parlato subito a Rosita che sul momento ha negato. Ma pre-sto ha iniziato a farmi domande: “Mamma ma anche se fosse, cosa ci sarebbe di grave? Non è importante solo la sua felicità?”. Rosita è stata ed è una sorella meravigliosa, ha avuto un ruolo importante nel percorso di Rosalinda. Con Adriano ne ho parlato

un po’ dopo, con estra- nei, invece, mai. Ho sempre pensato che fosse una forzatura che poteva diventa- re addirittura una discriminazione. Come molti genitori abbiamo pensato e temuto che la vita sarebbe potuta essere più difficile per l’ignoranza e le discriminazioni, ormai parti imperanti di questa orrenda società becera. Ma le nostre reazioni e sentimenti partivano sempre dalla condanna di qualsiasi pregiudizio. Non voglio dire e far credere che sia stato tutto così automatico e logico, sarei bugiarda. Anche noi abbiamo avuto dei momenti cupi ma non ci siamo mai chiusi nel silenzio, nel “far finta di niente”... mai”. Anche Adriano Celentano si è dimostrato all’altezza della situazione, così come preci-sato dalla moglie: “…E’ stato fantastico perché ha aggiunto amore e attenzioni a quelle per sua natura già molto presenti. Non ho mai provato alcun senso di colpa, semplice-mente perché non esiste alcuna colpa e diversità da “riparare”. Mia figlia Rosalinda non sempre l’ho capita e non sempre ho condiviso certi suoi atteggiamenti o dichiarazioni. Ma mai per i suoi orientamenti sessuali. Io credo fermamente che questi ragazzi vadano aiutati non a cambiare, ma a sopportare questa società violenta e razzista”. Anche i problemi avuti in passato con l’alcol, secondo Claudia, erano legati alla non accetta-zione di sé: “…Sì, credo che lei non si accettasse fino in fondo. Penso alle sue interviste, dove parlava di amare tutto: un albero, un tramonto, una statua, un bambino... Lei è si tutto questo, ma oggi sono portata a pensare che fosse un modo per mandare dei segna-li. A un certo punto l’abbiamo convinta a farsi guidare in un percorso di conoscenza di sé. E credo che questo cammino “guidato” abbia avuto un ruolo importante. La questio-ne dell’alcol potrebbe essere collegata a questo”.

cosa più brutta che possa accadere ad un uomo. È la realtà dell’in-ferno in terra, dove colpevoli e innocenti sono costretti a vivere in condizioni vergognose e disumane nell’indifferenza istituzionale. Io però, in questo momento, non provo più rabbia, né rancore per chi mi ha condannato e inflitto questa pena così eccessiva e così assurda, ma anzi lo ringrazio perché mi ha dato la possibilità di capire tante cose, mi ha aiutato a riconoscere i tanti sbagli, ad ammettere gli erro-ri, a guardarmi dentro, nel profondo della mia anima e a capire final-mente, a quasi quarant’anni, chi sono e cosa voglio veramente. Il mio avvocato mi dice sempre: ‘Sii forte del fatto che ciò che è giusto alla fine vince’, e io continuo a combattere come ho fatto dal primo giorno che sono entrato in questo nuovo mondo, con questa nuova vita, per dimostrare che nei momenti di difficoltà si deve niente affatto ripie-gare le ali, abbassare il tiro, ma anzi, tentare di rilanciarsi lavorando sui propri margini di miglioramento e sulla riscoperta dei valori veri e dei sentimenti come l’orgoglio e il coraggio, perché alla fine, quello che conta veramente (nothing else matter) è il carattere e il cuore che metti nella tua vita. Bisogna saper rispondere alla disperazione con un sorriso di sfida e il dito medio alzato. E questo, oggi, deve essere d’esempio e di aiuto ai molti che pensano di non farcela e decidono di lasciarsi andare… Io non l’ho fatto e mai lo farò! Stare in prigione in questo paese è come morire lentamente, ma io continuo a vivere lo stesso, di notte, nei miei sogni, anche attraverso i ricordi di quella che è stata la mia incredibile vita: le tante emozioni provate, il grande amore dato e quello ricevuto, convinto, ancora oggi, che i sogni, se li desideri veramente e fai di tutto per raggiungerli, prima o poi diven-tano realtà. Oggi, chiuso dentro la mia cella, la numero 1 del primo reparto del carcere di massima sicurezza di Opera, guardandovi se-duto dal mio sgabello di legno mezzo rotto, attraverso un minuscolo televisore degli anni Settanta, voglio vedere mia madre sorridere: ha già pianto e sofferto troppo. Fabrizio conclude salutando la condut-trice della trasmissione - Un bacio e un ringraziamento speciale a te, Silvia. Con affetto.E’ chiara la sofferenza ed il disagio vissuto in prigione dall’ex re dei paparazzi, e concludiamo con l’augurio di superare presto questa di-savventura e di tenere duro.

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