Rassegna cinematografica: Immagini dal Sud del Mondo
XXIII edizione - 2017
TRANSITI
La rassegna Immagini dal Sud Del Mondo
AUCS Onlus (Associazione Universitaria per la Cooperazione e lo Sviluppo) promuove da oltre
vent’anni nella Regione Lazio, in diversi comuni della Provincia di Viterbo, nella città di Viterbo,
nell'Università della Tuscia e nella Casa Circondariale di Viterbo la rassegna cinematografica
Immagini dal Sud del Mondo.
La rassegna presenta ad ogni sua edizione film, documentari lungometraggi e cortometraggi con
l’intento di promuovere una produzione cinematografica di qualità, spesso assente dai grandi
circuiti distributivi, che presti attenzione al valore artistico e che parallelamente affronti tematiche
sociali, attente alle realtà marginali e alle diversità culturali
Sin dalle prime edizioni il principale obiettivo della rassegna è quello di suscitare nello spettatore
attenzione e quindi di sviluppare in esso una coscienza critica, nei confronti di realtà culturali,
geografiche e politiche lontane. Immagini dal Sud del Mondo lo fa proponendo pellicole di registi
africani, asiatici, sudamericani e di autori italiani ed europei, anche indipendenti, evidenziando la
necessità del confronto con ciò che esiste oltre le barriere nazionali o mentali. Sottolinea così
l’urgenza di aprire finestre su mondi di immagini e di registi spesso in ombra rispetto ai grandi
circuiti di distribuzione esaltandone le diversità, la complessità e il valore artistico.
La XXIII Edizione di ISM: TRANSITI
Con la XXIII edizione di Immagini dal Sud Del Mondo denominata “Transiti” si affronterà un tema
attuale e al tempo stesso ricorrente nelle tradizioni letterarie e cinematografiche: il viaggio.
Il viaggio è movimento, scoperta, incontro. È multiforme: può non avere una meta, può avere
un’andata e un ritorno, può avvenire per svago o necessità. AUCS Onlus nella sua XXIII edizione
intende quindi porre l’attenzione sul viaggio nelle sue più differenti accezioni e da più punti di
vista: quello del rifugiato politico, dell’ex studente appena laureato costretto ad abbandonare il
proprio Paese per motivi economici, del pellegrino, del viaggiatore per avventura o scoperta.
Il viaggio come esperienza individuale o di gruppo, di esplorazione, di conoscenza di differenti
luoghi; il viaggio come incontro e confronto che consente lo sviluppo e il consolidamento dei
rapporti con le culture con cui si entra in contatto. Transiti caratterizzati da soste e permanenze più
o meno lunghe; obbiettivi differenti definiti dal viaggiatore che affronta l’esplorazione.
La migrazione, un viaggio lento e complesso legato alle aspirazioni delle persone, alle necessità,
alle disuguaglianze globali e ai conflitti che attraversano il mondo, che necessita di una
riconsiderazione del concetto di confine inteso non soltanto nella comune accezione di “divisone”
ma anche come linea di possibili incontri e percorsi comuni.
Infine il viaggio inteso come un fenomeno complesso che ha conseguenze in termini di impatto
ambientale, culturale e sociale. Un turismo a volte causa di degrado ambientale e della perdita
d’identità culturale oppure un turismo che può essere elemento di sviluppo sostenibile di
salvaguardia dell’ambiente e recupero delle tradizioni locali.
L’ONU ha designato il 2017 Anno internazionale del turismo sostenibile per lo sviluppo; anche
per questo riteniamo sia coerente affrontare il tema del viaggio al fine di diffondere i valori delle
diverse culture, generare consapevolezza del grande patrimonio delle varie civiltà e nel portare al
riguardo un miglior apprezzamento di valori intrinsechi delle diverse culture, contribuendo così al
rafforzamento della pace nel mondo (dall’assemblea dell’ONU del 4 dicembre 2015).
Il viaggio è pertanto uno strumento prezioso, esperienza personale, variegata, che mette alla prova,
ed è per questo motivo che Immagini dal Sud del Mondo intende guardare al tema del viaggio come
a un percorso di formazione, come fonte di conoscenza e consapevolezza.
Il ruolo e il significato del cinema sono analoghi a quelli rivestiti dal viaggio: entrambi
contribuiscono a sviluppare una coscienza critica indispensabile nell’osservazione e nella
decifrazione della realtà con uno sguardo rinnovato.
Con la XXIII edizione la rassegna mantiene salda una delle sue principali caratteristiche: quella di
prediligere audiovisivi che mettano al centro la diversità culturale e sociale, selezionando film,
documentari lungometraggi e cortometraggi che siano testimoni dei nuovi linguaggi espressivi e
delle nuove tendenze audiovisive, e focalizzando la scelta tra gli autori del sud. Questo ad un fine
specifico: il cinema gioca un ruolo chiave per capire i cambiamenti del mondo, all’interno del
quale, per via della globalizzazione, della massificazione di internet e dell’intensificazione delle vie
di comunicazione, apparentemente viene meno l’idea di barriera; tuttavia sono questi stessi
strumenti a porre una realtà spesso filtrata o in ogni caso molto complessa da comprendere così
come ci viene posta. Si tratta di un’apparente libertà d’informazione, che tuttavia apre una crepa al
disimpegno e al qualunquismo. Da questa complessità deriva la nostra necessità di comprensione e
quindi l’urgenza di usare lo “strumento” cinema, che guarda la realtà in maniera attenta ed analitica,
per sviluppare una coscienza critica nello spettatore e in noi stessi.
Il cinema non solo rappresenta un tipo d’informazione che permette allo spettatore di osservare la
realtà attraverso uno sguardo critico e profondo ma anche e soprattutto quella di vivere questa realtà
attraverso l’empatia..
Presupposti culturali e artistici della rassegna
La collaborazione con i più importanti festival del panorama nazionale e internazionale (Festival del
Cinema Africano, d’Asia e America Latina- Milano, festival Cinemambiente di Torino e altri)
costituiranno il riferimento per le opere e gli autori a comprendere le prime visioni (2017). Le
pellicole, come tradizione della rassegna, saranno scelte considerando la produzione di opere del
territorio provinciale e regionale (prime visioni promosse anche nell’ambito del programma stesso),
la presentazione nei festival cinematografici nazionali e internazionali (seconde visioni) e le
produzioni europee e internazionali di maggior interesse per la qualità artistica e per la capacità di
affrontare argomenti sociali rilevanti, quelli riferiti al tema della XXIII edizione. Le proiezioni
saranno introdotte e seguite da interventi di esperti, autori, registi, attori, tecnici, proprio al fine di
rendere il singolo evento ancora più fruibile, interessante, piacevole e completo.
La XXIII edizione di Immagini dal Sud del Mondo guarderà con particolare attenzione al cinema
del reale, anche grazie alla collaborazione con ARCI Movie e FilmaP, e la giovane associazione di
documentaristi Aware – Stati generali del film documentario. Non è un caso che negli ultimi anni in
Europa si sia spostata l’attenzione sul cinema documentario inteso come film che racconta storie, al
pari del cinema di finzione. Come commentò Gianfranco Rosi nel 2013, quando al suo film Sacro
GRA venne assegnato il Leone D’Oro come miglior film: “il cinema documentario è semplicemente
e solo cinema”.
I processi creativi del cinema documentario (inteso come cinema del reale) necessitano di una
meticolosa osservazione della realtà, una netta presa di coscienza della cosa si vuole raccontare e
quindi inevitabilmente una scelta, dalla quale deriverà poi la struttura narrativa del film. Da questa
formula non può che derivare un prodotto attendibile, autoriale e ben elaborato; seguire un filo
narrativo nella realtà che ci circonda porta quindi inevitabilmente alla creazione di una vera e
propria coscienza critica, oltre che al piacere di guardare un bel film.
La struttura, il partenariato e i luoghi della XXIII Edizione
Con questa XXIII edizione si intende sia rafforzare il carattere itinerante della rassegna, sia
proseguendo la collaborazione con i comuni del Bio-distretto della Via Amerina e delle Forre sia
attraverso la costruzione di nuovi partenariati con festival e case di distribuzione che operano sia a
livello nazionale e internazionale. Detour e il Kinodromo sono alcuni nuovi partner che si
aggiungono ai consolidati rapporti con il Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina di
Milano e il Festival tunisino di Chenini Gabès (Tunisia).
La cornice culturale e metodologica di ISM si arricchisce. Oltre al pilastro fondamentale - ovvero la
rassegna cinematografica itinerante costituita dalle proiezioni - sono previsti incontri, dibattiti ed
eventi con registi, attori e produttori dei film presentati, laboratori didattici sulla lettura del
linguaggio audiovisivo e di produzione audiovisiva nelle scuole primarie e secondarie della
provincia di Viterbo, workshop di produzione audiovisiva e un concorso di cortometraggi a livello
nazionale sui temi di della XXIII. Particolarmente significativa sarà l’interazione tra la XXIII
edizione della rassegna ISM con il progetto “Sportello Universitario di Pace e Cooperazione”
finanziato dal Otto per Mille della Chiesa Valdese e implementato da AUCS Onlus che permetterà
di rafforzare la presenza ormai storica della rassegna all’interno dell’Università degli Studi della
Tuscia portando così con più appuntamenti e incontri il cinema tra le aule e i laboratori e tra gli
studenti e i ricercatori dell’ateneo.
Con la XXIII edizione ISM consoliderà il partenariato con Zalab, un’associazione con sede a
Padova, che lavora per la produzione, distribuzione e promozione di documentari sociali e progetti
culturali, con particolare attenzione al tema migrazione.
Inoltre AUCS ha di recente stretto il partenariato con il Kinodromo, un’associazione di Bologna che
intende il cinema come lo intendiamo noi di Immagini dal Sud del Mondo: come bene comune e
partecipativo. Insieme ci siamo proposti di creare un circuito europeo di distribuzione indipendente
assieme alle altre realtà analoghe che operano a livello nazionale, in modo da creare un’efficiente
rete di distribuzione in grado di muoversi al di fuori dei canali ufficiali. A tal fine è prevista una
tavola rotonda nel mese di marzo 2017 alla quale AUCS prenderà parte insieme ad altre realtà
italiane e non solo, al fine di avviare la rete distributiva.
Indice
1. I luoghi di realizzazione ................................................................................................................ 6
2. Durata del progetto: ...................................................................................................................... 6
3. Utenti ............................................................................................................................................ 6
4. Struttura della XXIII edizione ...................................................................................................... 6
5. Obiettivi ........................................................................................................................................ 7
6. Partner ........................................................................................................................................... 7
7. Eventi della XXIII Edizione ......................................................................................................... 9
8. Descrizione di alcuni partner ...................................................................................................... 10
1. I luoghi di realizzazione
Comuni del Bio-distretto della Via Amerina (Civita Castellana, Calcata, Castel Sant'Elia,
Corchiano, Fabbrica di Roma, Faleria, Gallese, Nepi, Orte, Vasanello);
Città di Viterbo (Casa Circondariale, Cinema Trento, Università degli Studi della Tuscia,
spazio ARCI “BiancoVolta” e ”Cosmonauta” Piazze ed aree pubbliche);
Regione Lazio (Bolsena – Festival internazionale di Permacultura, Festival delle Terre –
Roma, Kino Cinema – Roma e provincia).
2. Durata del progetto:
Gennaio - dicembre 2017
3. Utenti
Studenti, insegnanti e famiglie delle scuole secondarie di primo e secondo grado;
Studenti e ricercatori universitari;
Comunità locali della Tuscia con un’alta densità di popolazione straniera e circuito dei
Comuni della rete del Bio - distretto della Via Amerina e delle Forre;
Casa circondariale di Viterbo;
Comunità di stranieri;
Cooperative e Associazioni a carattere sociale;
Cittadini della provincia di Viterbo;
Cittadini della provincia di Roma e della regione Lazio.
4. Struttura della XXIII edizione
Conferenza stampa di lancio della rassegna ISMXXIII
Rassegna cinematografica Immagini dal Sud del Mondo – proiezioni, incontri con registi,
autori, attori;
Workshop integrato di produzione audiovisiva di cinema documentario (in collaborazione
con ARCI Solidarietà Onlus)
Laboratori formativi didattici di produzione audiovisiva in collaborazione con le scuole;
Eventi culturali (concerti, presentazione di libri, mostre);
5. Obiettivi
Sulla base di quanto disposto nel bando della Regione Lazio in merito ad Interventi Regionali per lo
sviluppo del cinema e dell’audiovisivo. (Legge regionale 13 Aprile 2012, n. 2 e s.m.i.), la XXIII
edizione della Rassegna Immagini del Sud del Mondo con l’obiettivo generale di costruire una
conoscenza critica sulla evoluzione del linguaggio cinematografico ed audiovisivo, degli utenti e
spettatori e della rassegna e di tutti i laboratori e workshop collaterali ad essa, con particolare
attenzione alle nuove generazioni, propone:
iniziative che prevedono l’uso del cinema e degli audiovisivi come momento di prevenzione
del disagio sociale e della marginalizzazione con riferimento alle comunità rurali e agricole, ai
giovani e alle giovani, ai migranti e ai cittadini e alle cittadine straniere, alle persone detenute;
una rassegna di cinema italiano ed europeo e internazionale con produzioni che raggiungono
con difficoltà la distribuzione commerciale;
iniziative di promozione e diffusione – con particolare riferimento agli ambiti educativi
formali e non formali - riguardanti video, cortometraggi e documentari, realizzati con attenzione ai
nuovi linguaggi e alle nuove tecnologie e dai supporti digitali;
iniziative legate alla storia ed all’attualità del cinema internazionale ed alle implicazioni tra
industria e comunicazione audiovisiva e cultura di massa, con riferimento alle tematiche dei Diritti
Umani e in particolare legate alle tematiche dei problemi di genere, dell’interculturalità e
dell’accoglienza e dei problemi ambientali con particolare attenzione al cambiamento climatico, alla
perdita di biodiversità e alla sicurezza e sovranità alimentare.
6. Partner
Istituzioni
- Provincia di Viterbo *
- Comune di Viterbo *
- Università degli Studi della Tuscia, Dipartimento DAFNE *
- Casa Circondariale di Viterbo*
- Comune di Calcata
- Comune di Civita Castellana
- Comune di Gallese *
-
Festival
- Festival Tunisino di Chenini Gabès (Tunisia) *
- Festival Cinema Africano Milano - COE (Milano)
- Festival Internazionale di Permacoltura (Bolsena) *
- Festiva delle Terre (Roma)
Associazioni
- Associazione Bio-distretto della Via Amerina e delle Forre
- ARCI Comitato Provinciale di Viterbo (Viterbo)
- ARCI Solidarietà Viterbo Onlus (Viterbo)
- Associazione Culturale Percorsi (Viterbo)
- UCCA - Unione dei Circoli Cinematografici dell’ARCI
- Associazione Culturale Zalab (Padova)
- Associazione di Promozione Sociale DETOUR (Roma)
- ARCI Movie e FilmaP
- AWARE – Stati Generali del Film Documentario
Altri soggetti
- Cinema Trento (Viterbo)
- Kinodromo
Media Partner
- I Funanboli
- Arth Creative Italia
*In attesa delle lettere di partenariato
7. Eventi della XXIII Edizione
7.1 Proiezioni in rassegna
Periodo indicativo: Aprile/Giugno 2017 – Ottobre/Dicembre 2017
Luoghi: Comuni partner (Distretto Via Amerina, Comune di Vallerano, Comune di Viterbo, Cinema
Trento, Casa Circondariale di Viterbo, Università degli Studi della Tuscia)
Proiezioni: 12 di cui:
- 3 proiezioni in sala (Cinema Trento di Viterbo);
- 1 presso il Piccolo Teatro Cavour di Bolsena;
- 1 presso la Casa Circondariale di Viterbo
- 1 presso l'Università degli Studi della Tuscia
- 3 presso i Comuni partner del Bio - distretto della Via Amerina e delle Forre
- 3 in altri comuni della regione Lazio
7.2 Workshop produzione audiovisiva di cinema documentario
Periodo indicativo: Settembre – dicembre 2017
Il corso di sceneggiatura e produzione audiovisiva che verrà svolto in collaborazione con ARCI
Solidarietà Viterbo Onlus si propone di fornire ai partecipanti gli elementi base necessari per creare
un cortometraggio documentario (ideazione e videomaking). La durata complessiva sarà di 50 ore.
Durante questi incontri ai partecipanti verranno forniti tutti i materiali didattici e gli strumenti
tecnici necessari. Nell’ambito del corso i partecipanti saranno spinti al confronto e al dibattito
nonché alla costante produzione intellettiva e creativa. La struttura del corso sarà comprensiva di
due moduli: il primo parte più teorico riguarderà l’ideazione del video, organizzazione e pre-
produzione. Il secondo a carattere pratico sarà focalizzato sulla realizzazione delle riprese e sul
montaggio ed elaborazione finale del prodotto video.
Destinatari: Studenti dell’Università degli Studi della Tuscia e giovani migranti ospiti degli
SPRAR della provincia di Viterbo
7.3 Laboratori didattico-formativi di linguaggio audiovisivo nelle scuole
Periodo indicativo: aprile/giugno 2017
La proposta didattica e formativa è composta cinque di incontri da condurre almeno in due Istituti
Comprensivi del Comune e della Provincia di Viterbo sia in orario scolastico che pomeridiano ove
previsto dalla organizzazione scolastica, che prevedano in forma modulare:
- cineforum in classe con la presentazione e valutazione condivisa (lettura) di film e
cortometraggi sui temi XXII edizione della rassegna;
- laboratori pratici di formazione e produzione audiovisiva (scrittura e sceneggiatura, ripresa e
montaggio, archiviazione e divulgazione)
L'ipotesi di base è quella di offrire incontri interattivi con i ragazzi delle scuole primarie e
secondarie che saranno coinvolti e formati sul tema del linguaggio del cinema e degli audiovisivi –
sia da personale docente che da operatori esperti esterni - ricorrendo anche a giochi di ruolo,
esemplificazioni pratiche, attività cooperative.
Saranno utilizzati strumenti audiovisivi (punto 1: cineforum con proiezioni di film e cortometraggi)
per sollecitare i ragazzi – in particolare i ragazzi stranieri - a esprimersi e a partecipare al percorso
didattico. I metodi di animazione e partecipazione cooperativa e ludica proposti sono stati
sperimentati in altri contesti, dando ottimi risultati, consentono una vivace partecipazione e
arricchendo di fatto l’esperienza formativa in modo empatico ed originale. I temi portanti dei film
selezionati e dei percorsi formativi e didattici nei laboratori, mirano a riportare l’attenzione i temi
dei Diritti Umani, con un focus particolare sui problemi dell’integrazione, della migrazione, del
disagio sociale e della marginalità.
Destinatari: docenti, studenti, operatori culturali.
8. Descrizione di alcuni partner
Les Journées Cinématographiques Méditerranéennes de Chenini Gabes (JCMC) - Gli
organizzatori: L'Association Formes et Couleurs Oasiennes (AFCO), la Maison de la Culture de
Chenini, la Délégation régionale de la Culture de Gabes et le Comité culturel de Chenini Perchè gli
incontri JCMC I rapporti tra le due rive del Mediterraneo sono un'evidenza geografica, culturale e
umana. La nostra identità di domani di costruisce attraverso delle relazioni tra queste due rive.
L'intento è di contribuire al rafforzamento di queste relazioni. L'obiettivo degli incontri JCMC è di
far comunicare le due rive, e di rendere possibile, attraverso lo scambio di esperienze e di
competenze, il dialogo e l'apertura di mente. Si tratta di affermare e di rafforzare i legami umani e le
culture che ci legano al bacino del Mediterraneo. Mettere in convergenza gli interessi comuni
favorisce la costruzione
di un avvenire più armonioso per tutti. Il JCMC prevede anche la partecipazione al processo di
decentralizzazione delle culture e delle arti per offrire un programma culturale di qualità a un
pubblico modesto in delle regioni isolate dai grandi poli culturali. É la visibilità culturale di una
regione, la sua apertura sul bacino del Mediterraneo che è in gioco.
Festival CinemAmbiente di Torino - nasce a nel 1998 con l’obiettivo di presentare i migliori film
ambientali a livello internazionale e contribuire, con attività che si sviluppano nel corso di tutto
l’anno, alla promozione del cinema e della cultura ambientale. Fondato e diretto da Gaetano
Capizzi, il Festival è organizzato dal 2006 dal Museo Nazionale del Cinema - Fondazione Maria
Adriana Prolo ed è membro fondatore del Green Film Network, associazione che riunisce i più
importanti festival cinematografici internazionali a tematica ambientale Il Festival presenta
annualmente circa 100 film distribuiti nelle sezioni competitive nazionali e internazionali, nella
sezione Panorama, nei focus tematici, nelle retrospettive e in Ecokids, sezione dedicata ai ragazzi.
CinemAmbiente propone inoltre dibattiti, incontri con gli autori, mostre, presentazioni di libri,
spettacoli teatrali, concerti ed eventi sul territorio.Negli anni il Festival è costantemente cresciuto
confermandosi come uno dei più importanti eventi cinematografici ambientali del panorama
internazionale. Al Festival si affiancano due importanti attività che completano il lavoro di
promozione del cinema a tematica ambientale in Italia: CinemAmbiente Tour: un progetto di
distribuzione non commerciale dei film presentati al Festival. Con centinaia di proiezioni sul
territorio nazionale l’Associazione CinemAmbiente è il principale punto di riferimento in Italia per
il reperimento di film a tematica ambientale. CinemAmbiente TV - Film per l’educazione
ambientale: un’iniziativa dedicata alle scuole e unica nel suo genere a livello internazionale.
Attraverso un apposito sito internet gli insegnanti possono proiettare in classe in alta qualità
centinaia di film selezionati per argomento ed età degli studenti.
Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina Milano - Dal 1991 un appuntamento
ormai storico per gli appassionati di Cinema di Milano e non solo. Si tratta di uno dei soli tre in
Europa – interamente dedicato all’approfondimento delle cinematografie, delle realtà e delle culture
di Africa, Asia e America Latina e al Cinema Italiano di ricerca sui temi della diversità, del viaggio
e dell’Italia multiculturale. L’unico Festival organizzato e promosso da una ONG, l’Associazione
Centro Orientamento Educativo (COE). Un’associazione che in 50 anni di storia è impegnata in
Italia e in altri Paesi del mondo per la formazione di una società più libera e solidale, rinnovata nella
cultura. Il Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina insieme ad altri sei festival
milanesi (MIX, Filmmaker , Invideo, Milano Film Festival, Sguardi Altrove, Sport Movies & Tv
Festival) fa parte del Milano Film Network (MFN), una rete di festival milanesi che si estende su
tutto l’arco dell’anno come un unico grande evento, il “festival lungo un anno”. E’ la risposta
innovativa di Milano, che sperimenta modalità diverse di presenza sul territorio e di rapporto con il
pubblico. Il Milano Film Network è non solo una rete di festival ma un “sistema” in grado di
coordinare l’offerta culturale della città di Milano e fungere da motore di sviluppo di sinergie con il
territorio.
ARCI Movie e FilmaP - Da sempre Arci Movie caratterizza la propria missione di associazione
cinematografica, promuovendo instancabilmente rassegne, eventi speciali, incontri di cinema
d’autore con ospiti del mondo dello spettacolo e della cultura. L’associazione culturale Arci Movie
nasce nel 1990 a Ponticelli, nella periferia orientale di Napoli, per l’impegno di alcuni appassionati
di cinema. Principale obiettivo riportare in attività il Cinema Teatro Pierrot, unico centro di cultura e
aggregazione in un’area di oltre 200.000 abitanti. Propone diverse attività legate al cinema, tra
queste nel 2009 lancia Astradoc - Viaggio nel cinema del reale, rassegna sul documentario d’autore
presso lo storico cinema Astra di via Mezzocannone a Napoli, da tempo chiuso e senza
programmazione. Dal 2011 partecipa alla realizzazione di Venezia a Napoli – Il cinema esteso,
appuntamento culturale ideato da Parallelo 41 Produzioni in collaborazione con la Mostra del
Cinema di Venezia.
Filmap è un centro di formazione e produzione cinematografica che rappresenta l’esito di un lavoro
culturale e sociale che l’associazione svolge da 26 anni sul vasto territorio della periferia orientale
di Napoli. Prevede tre attività: Movielab (laboratori di cinema con studenti), Atelier di Cinema del
Reale, percorso di formazione e produzione cinematografica, orientato al Cinema Documentario e
Service e produzioni – Punto di riferimento tecnico per il noleggio di attrezzature.
Bio-distretto della Via Amerina e delle Forre - L'associazione Bio-distretto della Via Amerina,
costituita dai Comuni viterbesi della Media Valle del Tevere, dagli agricoltori, dalle associazioni e
dai portatori di interesse collettivo, che aderisce all'Associazione italiana agricoltura biologica
(Aiab) rappresenta un’area omogenea e un comprensorio di 70mila abitanti. Può contare sul
supporto scientifico del mondo dell'Università, della ricerca teorica e applicata in agricoltura,
dell'ambientalismo e della promozione della legalità. Il progetto del Bio-Distretto della Via Amerina
e delle Forre si inserisce nel contesto dei Bio-Distretti italiani ed Europe. In Italia ci sono 10 Bio-
distretti distribuiti in 8 regioni e 93 comuni, per una superficie totale di 6.400 chilometri quadrati.
Lo scopo è di favorire la ricostruzione altresì del tessuto sociale rurale delle piccole comunità locali
e spesso marginali. Nel Bio-distretto, la promozione dell’agricoltura si coniuga indissolubilmente
con la promozione del territorio e delle sue peculiarità, per raggiungere un pieno sviluppo delle
potenzialità economiche, sociali e culturali, prevenendo il disagio sociale e i fenomeni di
marginalizzazione che possono svilupparsi in ambito rurale.
ARCI Comitato Provinciale di Viterbo - L’Arci Viterbo è un’associazione di promozione sociale
ai sensi della L. 383/2000 che opera nel territorio di pertinenza con l’obiettivo di sensibilizzare i
propri soci e la cittadinanza tutta a una partecipazione attiva alla vita culturale, sociale e
democratica. Arci Viterbo coordina una rete di 27 circoli sul territorio provinciale contando un
totale di circa 4000 soci realizzando progetti di animazione e messa in rete delle diverse realtà
associazionistiche.
ARCI Solidarietà Viterbo Onlus - Arci Solidarietà Viterbo Onlus è una associazione di
volontariato nata nel 2004; è iscritta dal 2006 al Registro Regionale delle organizzazioni di
volontariato della Regione Lazio nella sezione servizi sociali; è iscritta al registro delle associazioni
e degli enti che svolgono attività a favore degli immigrati (n. di isc. A/302/2004/RM).
L’associazione opera nel territorio con attività nell’ambito della detenzione, deiminori e del mondo
dell’immigrazione, con particolare attenzione rivolta al tema della tutela e dell’integrazione dei
richiedenti asilo e rifugiati. Dal 2005 organizza nel territorio provinciale la Giornata Mondiale del
Rifugiato, indetta il 20 giugno dall’UNHCR – Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i
Rifugiati. In tale occasione vengono realizzati convegni sul tema dell’asilo e dell’accoglienza,
eventi teatrali e musicali, laboratori per i minori, che vedono la attiva partecipazione di persone
migranti e rifugiate presenti sul territorio. Dal 2005 realizza nelle scuole della provincia laboratori
interculturali e incontri di sensibilizzazione sui temi dell’immigrazione e dell’asilo, dedicando
particolare attenzione alle problematiche relative ai rifugiati e ai richiedenti asilo e portando a
conoscenza di allievi e docenti dei progetti del Sistema di protezione presenti sul territorio
provinciale.
Associazione Culturale Percorsi - Percorsi è un’associazione di promozione sociale ai sensi della
L. 383/2000. Si è costituita nel 2004 e si propone di attivare itinerari turistici, culturali, etici e
responsabili, manifestazioni e corsi per la sensibilizzazione alle nuove forme di espressione teatrale,
della danza e della musica. Collabora con le altre associazioni culturali del territorio e con le
compagnie di danza e teatrali locali con l’obiettivo di fondo della diffusione della cultura della
partecipazione dei propri soci alla vita culturale, sociale e politica della propria città.
Unione Circoli Cinematografici Arci (UCCA) - L’Unione Circoli Cinematografici ARCI, è
un’associazione nazionale di promozione della cultura cinematografica, costituita dal 1967, per
volontà di alcuni Circoli del cinema che già in seno all’Arci, la più grande e diffusa associazione
culturale italiana, svolgevano un’intensa attività di diffusione della cultura cinematografica. Scopo
dell’UCCA – recita lo Statuto – è contribuire alla diffusione della cultura cinematografica,
all’incremento della partecipazione e allo sviluppo della democrazia. Infatti, da sempre l’UCCA è
impegnata in una battaglia per un cinema di qualità, per un cinema più europeo, aperto al mondo in
connessione continua e diretta con il reale, più “contaminato”, libero da stereotipi.
Associazione Culturale Zalab – Importante realtà associativa a carattere nazionale che produce
laboratori di video partecipativo e documentari in contesti interculturali e in situazioni di
marginalità geografica e sociale. I laboratori di ZaLab si rivolgono a chi non ha possibilità di
esprimersi con il video, ma che per questo sa offrire spesso uno sguardo completamente inedito
sulla realtà. Fino a oggi ZaLab ha realizzato laboratori di video partecipativo in diverse regioni
d’Italia, in Spagna, in Germania, in Tunisia e in Palestina. I documentari di ZaLab possono nascere
da un laboratorio o dal percorso individuale di un autore. I documentari di ZaLab raccontano vite
ignorate e segnate dai conflitti di oggi, con il desiderio di farne storie per tutti. ZaLab sviluppa
infine un’ampia progettualità sul web, per diffondere nello spazio della comunicazione globale le
esperienze creative e i racconti maturati in contesti di margine.
Kinodromo – l’associazione gestisce 2 o 3 giorni la settimana la programmazione del CINEMA
EUROPA di Bologna, con un'idea fissa in testa: il cinema come bene comune e partecipativo. Si
tratta di un nuovo modo di fare e intendere il cinema: spazieremo dalle notti di genere, agli
aperitivi-evento fino ai "film on demand", sempre nell'ottica di mostrare al pubblico un cinema
sconosciuto e di qualità. L’obiettivo è di creare un circuito europeo di distribuzione indipendente
assieme alle altre realtà analoghe che operano a livello nazionale, in modo da creare un’efficiente
rete di distribuzione in grado di muoversi al di fuori dei canali ufficiali. Inoltre l’associazione si
occupa della promozione di attività che consentano agli associati di apprendere, sviluppare,
accrescere e diffondere le proprie conoscenze e capacità (corsi, convegni, seminari, workshop,
ecc.).
Aware – Stati generali del film documentario è una giovane associazione con sede a Trieste, nata
all’interno del percorso di formazione e produzione FilmaP (Napoli), per mezzo della sinergia tra
sette documentaristi: Margherita Panizon, Sabrina Iannucci, Francesco Romano, Caterina Biasiucci,
Carlo Manzo, Chiara Postiglione e Giovanni Sorrentino. L’associazione è nata con l’obiettivo di
creare, definire e diffondere una cultura del cinema documentario, nello specifico del cinema del
reale, per mezzo della progettazione di workshop, rassegne cinematografiche e produzione di film,
in Italia e all’estero.