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Politecnico di Milano SBA – CEDAR Centro di documentazione dell’Architettura e del Territorio

laboratorio città e territorio s.s.

Allegato A: Sintesi non tecnica delle informazioni

23 Febbraio 2004

Valutazione Ambientale Strategica del PRG di Madesimo

Gruppo di lavoro Marcello Magoni (responsabile scientifico – Politecnico di Milano) Michela Gadaldi (laboratorio città e territorio) con Michela Camer

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INTRODUZIONE..............................................................................................4

1 I CARATTERI DEL TERRITORIO DI MEDESIMO E LE SCELTE DI PIANO ...7

1.1 I caratteri ambientali e territoriali dell’area .........................................7

1.2 I problemi ambientali rilevanti .............................................................9

1.3 I caratteri e le scelte del PRG..............................................................13

2 LA VALUTAZIONE DELLE SCELTE DI PIANO ...........................................24

2.1 Gli effetti delle azioni di piano ............................................................24

2.2 La valutazione della sostenibilità ambientale del Piano......................30

CONCLUSIONI ..............................................................................................37

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Introduzione

Il Rapporto ambientale (RA) è l’esito di una valutazione del PRG di Madesimo di carattere sperimentale, valutazione che quindi riflette non solo l’esigenza di rispondere ai punti indicati nell’Allegato I della Direttiva 01/42, ma anche l’interesse a verificare uno strumento valutativo coerente con le indicazioni contenute nel disegno di legge regionale sul governo del territorio lombardo. Pertanto, la valutazione ha considerato sia gli aspetti paesistico-ambientali, al fine di rispondere ai contenuti dell’Allegato I della Direttiva CE 2001/42, che quelli territoriali, che costituiscono l’oggetto principale dei piani oggetto del disegno di legge lombardo, mentre per gli aspetti socio-economici sono state effettuate delle valutazioni di carattere qualitativo. Il metodo adottato per la valutazione ambientale del PRG di Madesimo si articola rispetto a tre percorsi valutativi tra loro complementari che sono stati sviluppati in parallelo. Il primo percorso, di ordine funzionale, riguarda il carattere processuale che contraddistingue una valutazione strategica e quindi la necessità di effettuare una verifica sistematica del grado di rispondenza delle azioni di Piano, prima, e delle reali trasformazioni territoriali, dopo, agli obiettivi di Piano. Il carattere processuale della valutazione ha richiesto l’adozione di un approccio strategico per il PRG di Madesimo, requisito che ha consentito di impostare la valutazione in itinere. Quest’ultimo tipo di valutazione ha richiesto a sua volta la predisposizione dei riferimenti per il monitoraggio degli indicatori più significativi e per una strutturazione della base conoscitiva territoriale dell’Ente comunale. Al riguardo, poiché i dati relativi al territorio di Madesimo non sono strutturati secondo schemi concettuali del tipo DPSIR o PSR1, schemi che sono molto utili per supportare l’organizzazione della base conoscitiva di carattere ambientale di un territorio, le informazioni elaborate nel RA sono state comunque riferite a tali schemi in modo che esse potranno essere facilmente implementate nel momento in cui tali modelli verranno adottati. A tale scopo sono stati proposti, per i fattori di valutazione di traguardi, degli indicatori di efficacia della capacità delle azioni di Piano di tutela ambientale di rispondere agli obiettivi relativi. Il secondo percorso, che risponde all’esigenza di valutare la compatibilità ambientale del Piano, ha portato alla valutazione degli effetti ambientali delle azioni di Piano e all’individuazione delle mitigazioni. Non è stato invece possibile generare alcuna alternativa né strategica né di intervento sia perché i caratteri di questi ultimi sono stati definiti tardivamente rispetto ai tempi di chiusura del RA, sia perché non si è potuto interloquire con i decisori e gli estensori del Piano durante la loro definizione e negoziazione. Il terzo percorso, che risponde all’esigenza di valutare la sostenibilità ambientale del Piano, ha comportato la verifica degli effetti delle strategie di Piano sugli elementi di criticità e sensibilità presenti nel territorio comunale e la redazione di un bilancio tra i

1 Il modello PSR (Pressione – Stato - Risposta) struttura gli indicatori in indicatori di pressione, che rappresentano i carichi e i prelievi di risorse dovuti alle attività umane, di stato, che rappresentano i caratteri e la qualità delle componenti ambientali e i relativi andamenti nel tempo, e di risposta, che mostrano in che misura la collettività cerca di contrastare il degrado ambientale mediante leggi, norme, piani, spese ambientali e attraverso i comportamenti individuali e delle imprese. Lo schema DPSIR (Determinanti-Pressione-Stato-Impatto-Risposta) considera, oltre alle componenti del precedente schema, anche gli indicatori delle attività che generano le pressioni sull’ambiente, denominate determinanti, e gli indicatori degli impatti che si hanno sul sistema ambientale in conseguenza delle pressioni antropiche.

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fabbisogni e le disponibilità di terreno edificabile, che è l’unica risorsa scarsa nel territorio di Medesimo (vedi RA punto 3.2.2). Inizialmente sono stati individuati i possibili scenari evolutivi del territorio comunale allo scopo di valutarne gli effetti sull’ambiente e di verificare se le strategie di Piano ne hanno tenuto conto e hanno individuato degli interventi mitigativi. Parallelamente sono state strutturate le azioni di Piano rispetto agli obiettivi e alle strategie di riferimento e quindi sono stati definiti i traguardi, che sono l’esplicitazione misurabile in termini spaziali e temporali degli obiettivi insiti nelle azioni di Piano. Questa strutturazione delle azioni di Piano all’interno di uno schema Obiettivi – traguardi – indicatori consente di supportare l’approccio strategico al Piano e quindi di effettuare la valutazione in itinere. Inoltre, sulla base delle azioni di Piano, e avendo come riferimento i relativi obiettivi e strategie, sono stati individuati i potenziali impatti positivi e negativi che il Piano ha sui sistemi paesistico, ambientale, territoriale e socio-economico (vedi RA punto 3.1). Gli indicatori sono stati individuati sulla base dei primi due percorsi valutativi: quello finalizzato alla verifica della rispondenza tra obiettivi e azioni di Piano ha portato all’individuazione di indicatori rappresentativi dei traguardi adottati; quello finalizzato alla verifica della compatibilità ambientale del Piano ha portato all’individuazione di indicatori rappresentativi degli impatti individuati. Entrambi i tipi di indicatori sono stati messi a confronto in modo da ridurne il numero a quelli più significativi, i quali costituiscono il riferimento per la valutazione ex-ante ed ex-post. Tra questi indicatori è stato individuato, in termini di rappresentatività, di importanza dei fenomeni rappresentati e di capacità di raccogliere le relative informazioni nel tempo, un gruppo più ristretto di indicatori che è stato proposto per il monitoraggio e quindi per la valutazione in itinere (vedi RA punto 4.1). Infine, per verificare la rispondenza delle strategie di Piano alle criticità e alle sensibilità ambientali presenti nel territorio di Madesimo è stata utilizzata una matrice a doppia entrata in cui sono state rappresentate le relative relazioni positive o negative (vedi RA punto 3.2.1).

In un contesto pianificatorio caratterizzato dalla completa assenza di strumenti valutativi si sono dovuti definire i criteri per individuare gli ambiti territoriali e gli interventi da considerare in questa valutazione. Sono state considerate tutte le azioni previste dal PRG di Madesimo e tutti gli interventi previsti da soggetti e da strumenti pianificatori esterni al Piano che hanno effetti sul territorio di Madesimo; questi ultimi tipi di interventi sono stati considerati attraverso gli scenari, con cui sono state analizzate le azioni di origine esogena. Relativamente all’ambito territoriale, sono state considerate tutte le aree, sia comprese nel territorio comunale che ad esso esterne, che sono risultate interessate dagli effetti delle azioni del PRG di Madesimo, vedi ad esempio gli effetti sulla mobilità, sulle attività turistiche e sullo smaltimento delle acque di scarico. Al riguardo, per poter considerare alla scala più opportuna gli effetti cumulativi e sinergici delle azioni che interessano il territorio di più Comuni, sarebbe stato molto utile aver potuto disporre delle valutazioni ambientali del Piano socio-economico della Comunità montana, del Piano territoriale di coordinamento provinciale e dei Piani provinciali di settore. Il RA è stato predisposto parallelamente alla redazione del PRG di Madesimo, anche se gli obiettivi strategici del Piano erano già stati delineati prima dell’inizio della valutazione ambientale e quindi non si è potuta individuare alcuna strategia d’intervento alternativa. Inoltre, poiché la chiusura del RA è avvenuta prima della conclusione della redazione del Piano, per gran parte degli interventi non si è potuto tener conto delle soluzioni definitive. Pertanto, questo RA risente di alcune lacune

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informative sia di tipo descrittivo che, in piccola parte, di tipo valutativo, le quali, pur riducendo il dettaglio di alcune valutazioni, non vanno comunque ad intaccare l’attendibilità e l’esaustività dei contenuti di questo studio.

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1 I caratteri del territorio di Medesimo e le scelte di Piano

1.1 I caratteri ambientali e territoriali dell’area

Il comune di Madesimo ha una superficie di 86,10 kmq ed è situato in alta valle Spluga, al centro dell'arco alpino, al confine tra le Alpi Lepontine e le Alpi Retiche. A nord e a ovest confina con la Confederazione Elvetica (Canton Grigioni); a sud confina con il comune di Campodolcino e a est con il comune di Piuro. Attraverso il passo dello Spluga esso si collega con la valle del Reno Inferiore, dove è possibile immettersi sulle direttrici per il centro-nord Europa. L’altitudine è compresa tra i 1.100 e i 3.275 metri slm e l'abitato di Madesimo è posto a 1.534 metri. Le vette più alte, in val San Giacomo, superano i 3.000 metri. Il comune ha una popolazione di circa 580 abitanti ed è formato da un nucleo principale, Madesimo, e da altri tre nuclei abitati in permanenza: Pianazzo, Isola e il nucleo rurale di Mottaletta. Un altro nucleo importante è quello di Montespluga dove la permanenza di persone è legata, durante l’inverno, alla quantità di precipitazioni nevose. Gli altri nuclei rurali maggiori, come Rasdeglia, Torni, Ca di Raser, Borghetto, Frondaglio, Teggiate, Boffalora e Pianello, vedono la presenza di abitanti solo durante i mesi estivi. Il resto del territorio è costituito da versanti montuosi scarsamente edificati o interessati da piccole baite dove la geomorfologia e le coperture vegetali ne hanno consentito lo sviluppo. Il territorio comunale di Madesimo è costituito per il 46% da vegetazione naturale (35%) e da boschi (11%) e per il 14% da prati e pascoli. Le aree sterili, intese come aree rocciose ed estrattive e ambiti privi di vegetazione, costituiscono il 35% della superficie, mentre le aree idriche e i ghiacciai rappresentano circa il 4%. Le zone urbanizzate occupano meno di un centesimo della superficie (0,85%). Il territorio comunale viene attraversato in senso nord-sud da due torrenti, i quali definiscono i due bacini idrografici principali. Il torrente Liro, che interessa la maggior parte del territorio comunale e va ad alimentare il lago di Isola, e il torrente Scalcoggia, affluente del Liro, di breve estensione, che scorre nella conca valliva di Madesimo (vedi figura 1.1), alimentando il bacino artificiale dell’abitato, e che va a unirsi, dopo una serie di salti, con il corso d’acqua principale. Oltre ai sopra citati torrenti, ve ne sono altri tre che vanno a interessare le valli in senso trasversale. Il primo è il torrente Febbraro, che interessa la destra idrografica del torrente Liro e che confluisce nello stesso in prossimità dell’abitato di Isola, posto sul conoide dello stesso torrente e vicino all’omonimo bacino artificiale. Gli altri due, che interessano il versante orientale della valle, sono il torrente della Valsterla e il torrente Groppera. Vi sono infine numerosi ruscelli che scorrono sia lungo l’asse longitudinale delle valli secondarie, che in senso trasversale. In particolar modo si rilevano lungo il versante orientale della valle Spluga un insieme di impluvi molto incisi all’interno del substrato roccioso con portate d’acqua significative.

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Figura 1.1 – La conca di Madesimo

I laghi sia naturali che artificiali presenti sul territorio sono ventisei; i principali sono il lago Azzurro, sopra Motta, che si è formato da uno sbarramento morenico, e i laghi artificiali, utilizzati per lo sfruttamento idroelettrico, di Montespluga, Madesimo, Isola, Portarezza, Truzzo. Dal punto di vista idrogeologico si sottolineano i fenomeni carsici legati alla litologia carbonatica della zona degli Andossi, zona che è scarsamente interessata da aste fluviali sul lato occidentale ed è interessata da numerose emergenze d’acqua su quello orientale per il probabile contatto tra le rocce carbonatiche superiori e quelle terrigene inferiori.

Nel comune di Madesimo sono presenti numerosi elementi sensibili e critici. Gli elementi sensibili sono quegli elementi di carattere ambientale di pregio oppure rari oppure che hanno una elevata vulnerabilità all’azione dell’uomo che devono essere tutelati nei modi più opportuni. Gli elementi critici sono quegli elementi di carattere ambientale soggetti o che sono stati soggetti ad azioni dell’uomo che hanno innescato processi di degrado e che quindi richiedono di effettuare degli interventi al fine di consentirne un miglioramento che soddisfi gli attuali standard di qualità ambientale. Tra gli elementi di sensibilità, grande importanza assume il contesto ambientale e paesaggistico montano visto nel suo complesso, contesto che è caratterizzato da una elevata vulnerabilità che deve essere oggetto di specifica tutela e che determina una scarsa disponibilità di terreno edificabile. Dal punto di vista naturalistico, il territorio presenta caratteri di pregio sia a livello vegetazionale che faunistico. Pur non essendovi zone protette ai sensi delle Direttive CEE 1979/409 e 1992/43, sono presenti specie vegetali di pregio tipiche dei territori alpini e specie animali rare come la pernice bianca. Il territorio di Madesimo vede la presenza di alcuni nuclei storici di pregio, tra cui spicca l’abitato di Montespluga, situato a 1.900 metri slm, i quali sono localizzati

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principalmente in val Febbraro e che hanno mantenuto i caratteri costruttivi originari dell’architettura montana quali i “carden2” e gli edifici in pietra locale. Per la sua posizione, la valle Spluga e, più in generale, la Valchiavenna, hanno rappresentato, nel passato, un luogo di passaggio per il raggiungimento del Nord Europa attraverso i valichi e i passi alpini, per cui sono numerosi i percorsi e gli itinerari storici in esse presenti. Oltre ad iniziative volte alla tutela di questi percorsi, sono in corso vari progetti di riqualificazione e di ricostituzione dei principali sentieri attraverso il ricongiungimento degli antichi percorsi storici. La realizzazione della “Via Spluga”, che da Chiavenna va a Thusis (Svizzera), è l’iniziativa in tal senso di maggiore rilievo che interessa il territorio di Madesimo. I punti di maggiore criticità sono di tipo estetico-visuale e paesaggistico, dovuti a una bassa qualità estetica sia dell'abitato di Madesimo, per la presenza di numerosi edifici di notevoli dimensioni, di cui la “torre” ne è l’esempio più caratterizzante, sia delle zone dove sono localizzate le partenze degli impianti di risalita e lungo i percorsi degli stessi, sia delle “ferite” nelle zone boscate costituite dalle piste da sci. Vi sono altre criticità costituite dai pericoli di valanghe, frane, caduta massi e alluvioni e dalla presenza di punti di congestione viabilistica nell’abitato di Madesimo, dovuti al transito di autoveicoli all’interno dell’abitato. Problemi di viabilità si riscontrano anche sulle strade di accesso alle località sciistiche e, in generale, si hanno problemi di scarsa accessibilità alla valle Spluga dovuti alla conformazione fisica delle strade. Inoltre, la presenza di una stazione di pompaggio dismessa dell’oleodotto Genova-Monaco, in località Isola, costituisce un punto critico sia per il probabile inquinamento del suolo, sia per il degrado paesaggistico dovuto alle notevoli dimensioni dell’impianto. Sempre dal punto di vista paesaggistico vi sono alcune zone estrattive di quarzite verde dello Spluga che comportano un degrado rilevante. Infine, la pratica di attività sciistiche comporta, oltre alla realizzazione di infrastrutture e strutture di servizio alla stessa, il trattamento artificiale del suolo vegetale, con conseguente semplificazione delle specie vegetali, e la presenza di un grosso numero di persone dedite allo sci, con conseguente disturbo alle specie animali presenti.

1.2 I problemi ambientali rilevanti

Madesimo presenta problematiche ambientali per la maggior parte legate alle caratteristiche dei territori montani di alta quota e quindi che interessano fenomeni di tipo idrogeologico. I principali problemi riscontrati riguardano la stabilità per le aree a ridosso dei versanti rocciosi e non rocciosi con possibili frane legate sia ai cicli di gelo e disgelo che al ruscellamento diffuso lungo i versanti stessi. Le zone maggiormente interessate da questo fenomeno sono il fondovalle di Madesimo, la frazione di Isola, il versante in prossimità dell’abitato abbandonato dei Crotti, la val Febbraro, i nuclei di Borghetto e Rasdeglia. Altri problemi di carattere idrogeologico si ritrovano soprattutto nelle aree urbane a ridosso delle aste fluviali e per quelle prossime a importanti canali non regimati. A minor rischio risultano le aree poste sui conoidi in quanto protette da interventi di regimazione. Gli interventi effettuati sulle aste fluviali possono essere definiti soddisfacenti per la considerevole riduzione della pericolosità delle esondazioni.

2 Sono edifici interamente costruiti in legno ad incastro con copertura in pietra locale (piotte).

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Rispetto ai rischi idrogeologici, il Comune di Madesimo ha fatto realizzare uno studio geologico di supporto alla pianificazione comunale secondo i criteri regionali (ex L.r. 41/97 e successive modifiche e attuazione direttive art. 5.2.2 d.g.r. n. 7/7365 11 dicembre 2001 - verifica ai sensi dell’art. 18 comma 3 delle NTA del Piano di assetto idrogeologico del fiume Po (PAI))3. Lo scopo di questo studio è di definire una zonizzazione geologica del territorio capace di orientare la realizzazione di opere e di insediamenti nella direzione di prevenire e contenere i danni dovuti a fenomeni di dissesto idrogeologico. Gli esiti dello studio sono riportati nella Carta di fattibilità geologica delle azioni di piano, la quale rappresenta i caratteri del territorio distinti rispetto a 4 classi di fattibilità geologica. A tale classificazione vengono riferite le misure cautelative generali da adottare per eventuali interventi e gli studi e le indagini da effettuare nel caso di necessità di approfondimento dell'indagine geologica. Le classi di fattibilità geologica delle azioni di piano sono:

� Classe 1: fattibilità senza particolari limitazioni (classe non presente nel territorio di Madesimo).

� Classe 2 e sottoclasse 2a: fattibilità con modeste limitazioni. In questa classe ricadono le aree che, a differenza della precedente, presentano condizioni che richiedono una maggiore attenzione nella scelta e nella programmazione urbanistica. In questa classe rientrano sia le aree a maggiore acclività, con pendenze fino a 20 gradi, sia ambiti caratterizzati da particolari situazioni geologiche, geotecniche e idrogeologiche. La classe 2 interessa le aree di fondovalle, mentre la sottoclasse 2a le aree di versante montuoso.

� Classe 3 e sottoclasse 3*: fattibilità con consistenti limitazioni. In questa classe ricadono le zone che hanno consistenti limitazioni alla modifica degli usi del suolo per l'entità e la natura dei rischi idro-geologici in esse esistenti. L'utilizzo delle zone è subordinato alla realizzazione di supplementi di indagine per acquisire una maggiore conoscenza geologico-tecnica dell'area e del suo intorno, allo scopo di individuare le corrette volumetrie e localizzazioni, le idonee destinazioni d'uso, nonché le eventuali opere di difesa. In generale, queste aree sono localizzate nei territori più acclivi o interessati da fenomeni di dissesto idrogeologico diretto delle fasce di versante e nei territori potenzialmente soggetti a fenomeni alluvionali, di esondazione lacustre e/o fluviolacustre delle zone di fondovalle. La sottoclasse 3* individua il versante orientale della valle di Madesimo, a monte del nucleo urbano centrale, che è soggetto al pericolo di valanghe. In questo caso il problema si pone soltanto nei periodi in cui è presente il manto nevoso.

� Classe 4: fattibilità con gravi limitazioni. In questa classe ricadono le zone in cui vi è un alto rischio geologico che comporta gravi limitazioni per la modifica dell'uso del suolo. In questo ambito è escluso qualsiasi tipo di nuova edificazione ad eccezione degli interventi volti al consolidamento e/o alla sistemazione idrogeologica per la messa in sicurezza dei siti. In questa classe sono stati inseriti i territori direttamente o indirettamente influenzati da frane attive o quiescenti e le aree in cui si possono avere fenomeni alluvionali. In queste aree l'estensione e spesso l’entità dei fenomeni è tale da rendere difficoltoso o limitato l'intervento attivo e/o passivo di difesa. Fanno parte della

3 Geologo Andrea Tedoldi: Studio geologico di supporto al piano regolatore generale comune di Madesimo,

marzo 2003.

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classe 4 la sottoclasse 4* (ambito a rischio valanghivo medio e la sottoclasse 4** (ambito a rischio valanghe elevato).

L’abitato di Madesimo è suddiviso in più classi di fattibilità, anche se per gran parte ricade nella sottoclasse 2a, per il resto le aree a margine del torrente Scalcoggia ricadono in classe 4, mentre la frazione a sud ovest ricade in classe 3. L’area posta a nord-ovest dell’abitato, sulla sponda orografica destra del torrente, ricade in classe 2, così come il nucleo di Casone, posto poco più a nord in sponda orografica sinistra. A margine dell’abitato, in sponda orografica sinistra, vi è una parte di territorio di fondovalle in classe 3, ma con l’aumentare della pendenza si cade nella sottoclasse 3* (settori interagenti con la dinamica valanghiva) e in classe 4* e, nelle vallate, in classe 4**. La porzione di territorio interessata dagli attuali impianti di risalita viene classificata in classe 3. In generale tutta la sinistra idrografica del torrente Scalcoggia, fino a quasi la Dogana Vegia, ricade in classe di fattibilità geologica 3*. L’abitato di Montespluga ricade in classe di fattibilità geologica 2. La frazione di Suretta, così come la parte di territorio a margine del nucleo di Montespluga, ricadono nella sottoclasse 3*; a nord dell’abitato vi è una porzione di territorio ricadente in classe 3. Le aree edificate del nucleo di Isola ricadono in classe 2; inoltre, a sud-ovest vi è una zona in classe 3, mentre la parte prospiciente il lago di Isola ricade nella sottoclasse 2*. Gli altri nuclei storici ricadono nella sottoclasse di fattibilità 3* mentre le zone di versante e in quota ricadono nelle classi 3 e 4. Oltre allo studio geologico è stato effettuato uno studio, commissionato dalla Comunità Montana Valchiavenna, per la pianificazione delle zone esposte al pericolo di valanghe4, in cui sono state individuate le zone a rischio di caduta valanghe del territorio comunale di Madesimo. Il rischio di caduta valanghe interessa ampie parti del territorio (Valloga, Monte Mater, alta valle del Torrente Groppera) e, in particolare, una parte del fondovalle urbanizzato di Madesimo. In questo studio sono state individuate 3 zone con livelli differenziati di rischio di valanghe:

� la zona rossa, che rappresenta i territori fortemente minacciati dalle valanghe per cui non sono autorizzate né le nuove costruzioni né la ricostruzione di edifici già esistenti; le modifiche agli abitati esistenti sono permesse solo quando consentono la riduzione del rischio (le migliorie vanno eseguite rispettando le norme di edificazione per la costruzione in zona valanghiva). In queste zone deve essere previsto un piano di evacuazione ed allerta;

� la zona blu, che rappresenta i territori minacciati da valanghe rare o con intensità ridotta per cui va ridotta la possibilità di realizzare nuove costruzioni e impianti che comportano importanti concentrazioni di persone. In queste zone deve essere previsto un piano di evacuazione ed allerta;

� la zona gialla, che rappresenta i territori debolmente esposti al pericolo di valanghe per cui va previsto un piano di allerta; le nuove costruzioni vanno dimensionate per resistere all’impatto con una valanga polverosa.

Sulla base di questo studio è stato proposto l’adeguamento delle classi di fattibilità geologica di cui sopra, attribuendo la sottoclasse 2* alla zona gialla, la sottoclasse 3* alla zona blu e la sottoclasse 4* alla zona rossa.

4 Andrea Tedoldi, Istituto Federale per lo studio della neve e delle valanghe di Davos (CH), Studio e

realizzazione della mappatura per la pianificazione delle zone esposte al pericolo valanghe per alcuni ambiti territoriali situati nel comune di Madesimo, luglio 2003.

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Ulteriori situazioni critiche legate a fenomeni di tipo idrogeologico sono state individuate da due recenti studi effettuati da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di scienze della terra dell’Università degli studi di Milano. La prima pubblicazione, realizzata nel 19975, ha riguardato l’individuazione e lo studio dei Centri abitati instabili della Provincia di Sondrio, di cui due località si trovano nel territorio comunale di Madesimo. La prima è l’alpe Groppera, situata a est dell’abitato di Madesimo, dove l’attività erosiva del torrente Groppera ha inciso profondamente l’alveo, causando periodici franamenti delle sponde che interessano sia i depositi morenici che gli affioramenti rocciosi maggiormente fratturati. Franamenti nei depositi morenici sono presenti anche a monte dell’alpe Groppera, in corrispondenza dei solchi torrentizi minori. Questo fenomeno potrebbe innescare delle onde di piena anomale, favorite da locali sbarramenti dell’alveo provocati dai franamenti di sponda, la cui esondazione potrebbe causare dei danni all’abitato di Madesimo. L’alpe Groppera risulta invece minacciata dalle frane della valle Ganda; al riguardo sono stati effettuati interventi di messa in sicurezza mediante la costruzione di briglie e arginature a monte dell’alpe lungo il solco torrentizio principale, sul conoide alluvionale e nei corsi d’acqua minori.

La seconda località è Casone, situata a nord dell’abitato di Madesimo, dove periodici franamenti interessano un cordone morenico nella valle della Caurga. Il fenomeno è favorito dall’attività erosiva delle acque del torrente Caurga e di quelle di ruscellamento superficiale nei periodi di forti precipitazioni. In questi periodi si registrano anche fenomeni di trasporto solido del torrente che trascina a valle il materiale proveniente dagli accumuli detritici e morenici presenti alla base del monte Mater. Sul versante opposto si trova un’area di erosione accelerata, in corrispondenza di metasedimenti carbonatici molto fratturati. A seguito di sbarramenti parziali dell’alveo, dovuti ai continui franamenti che interessano le sponde del torrente, potrebbero verificarsi eventi di piena anomali. Inoltre, una rimobilizzazione del materiale detritico presente in alveo potrebbe innescare importanti fenomeni di trasporto solido e/o in massa. Nel settore di versante in erosione accelerata è presente una vegetazione ad alto fusto che franando nell’alveo potrebbe continuare a creare degli sbarramenti. Al riguardo, sono stati effettuati interventi di sistemazione e messa in sicurezza mediante la realizzazione di alcune briglie lungo l’asta torrentizia principale. La seconda pubblicazione, realizzata nel 20016, ha interessato i fenomeni di instabilità di versante delle Alpi Centrali. Nell’ambito del rilevamento geologico in atto per la ricerca denominata “Progetto Valchiavenna” sono state riconosciute alcune porzioni di versante situato in alta valle Spluga soggette a deformazione a grande scala. Nel corso del rilevamento, iniziato nell’estate del 1998 e in fase di completamento, sono state spesso osservate ampie porzioni di versante interessate da imponenti processi di deformazione in atto o recenti, dei quali mancavano precedenti segnalazioni. Sono stati inoltre individuati dei processi deformativi attualmente in condizioni di quiescenza e dei processi con indizi di movimenti attivi che verranno verificati nel proseguimento degli studi. Verranno infine realizzate delle analisi di stabilità e di modellazione fisico-meccanica per arrivare ad una previsione evolutiva.

5 CNR, Regione Lombardia, Università degli studi di Milano - Dipartimento di scienze della terra, Centri abitati instabili della Provincia di Sondrio, gennaio 1997 (Autori: Agostoni, Laffi, Sciesa. Coordinamento scientifico: Massiotta, Sfondrini) 6 Pasquarè Giorgio (a cura di), Tettonica recente e instabilità di versante nelle Alpi Centrali, Dipartimento di scienze della terra dell’Università degli studi di Milano e Agenzia EDRA di Roma, settembre 2001

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Altre situazioni critiche presenti nel territorio di Madesimo riguardano il deterioramento delle aree a pascolo, in particolare sull’alpe Montespluga, dove si hanno situazioni di degrado e di carenza di qualità alimentare del foraggio. In alcune zone degli Andossi e in prossimità della località Pianello sono stati riscontrati problemi legati alla formazione di “terrazzette da pascolo”, ovvero piccoli solchi nella cotica erbosa creati dal bestiame al pascolo che permettono all’acqua di ristagnare portando a possibili fenomeni di instabilità7.

1.3 I caratteri e le scelte del PRG

Vengono descritte le scelte del PRG di Madesimo, gli aspetti ambientali e territoriali che esso ha o non ha tenuto in considerazione e le relazioni con i piani urbanistici dei comuni limitrofi e vengono indicati gli indirizzi dei piani e dei programmi di scala superiore che sono o non sono stati recepiti. Rispetto alle scelte di Piano, viene illustrato lo schema proposto per una loro strutturazione che dagli obiettivi portano dapprima alle strategie, poi alle azioni, quindi ai traguardi e infine agli indicatori che li rappresentano. Questa struttura è stata introdotta nel Piano al fine di poterne supportare l’approccio strategico e quindi poter impostare correttamente la valutazione in itinere. Vengono inoltre descritti i probabili scenari rappresentativi delle possibili trasformazioni territoriali dovute a soggetti decisionali esterni o sovra-ordinati rispetto a quelli comunali. Vengono inoltre illustrati i criteri e le informazioni sulla base dei quali gli scenari sono stati elaborati e gli impatti ambientali e gli effetti favorevoli e sfavorevoli sulle strategie di Piano di tali scenari. Occorre comunque tener presente che le descrizioni e le valutazioni del Piano risentono di una rilevante carenza di informazioni dovuta alla indisponibilità di una versione sufficientemente esauriente e definitiva del Piano.

Il Piano regolatore generale di Madesimo, ancora in corso di elaborazione, ha assunto un carattere processuale e ha adottato un approccio di carattere strategico orientato a verificare nel tempo il raggiungimento dei principali obiettivi del Piano. Così, la definizione degli obiettivi e delle scelte di Piano è stata impostata seguendo uno schema obiettivi-traguardi-indicatori capace di supportare l’approccio strategico adottato. Questo schema appoggia su degli obiettivi che sono stati in buona parte individuati dall’Amministrazione comunale di Madesimo prima della redazione del PRG e che sono stati sottoposti, assieme ad altri tipi di politiche che il Comune intende attivare, a una indagine che ha coinvolto la maggior parte dei residenti di Madesimo. L’indagine, dal titolo Indagine sui bisogni e le opinioni dei cittadini, è stata effettuata nel marzo del 2001 mediante un questionario distribuito in 512 copie - una per ogni cittadino maggiorenne – di cui 321, pari al 61,6%, sono state restituite correttamente compilate. Il questionario ha trattato numerosi argomenti di interesse generale suddivisi in 11 parti: dalle scelte di tipo urbanistico e di tutela ambientale alla viabilità, dallo spostamento della sede municipale all’unione con i comuni contermini, dal grado di

7 Andrea Tedoldi, Studio geologico di supporto al piano regolatore generale comune di Madesimo, marzo 2003. Fodazione Fojanini di Studi Superiori di Sondrio (a cura di), Il Pascolo – una risorsa per la montagna, 1994.

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soddisfazione dei servizi erogati dal Comune alla partecipazione pubblica all’attività amministrativa, dagli interventi a sostegno del turismo ai servizi alla persona e alle scelte di bilancio. Da ultimo è stato fornito un elenco di interventi di cui ciascun interpellato doveva indicare la scala di priorità secondo i propri criteri valutativi. In questo RA sono considerati solo gli aspetti di tipo territoriale8. Come primo argomento è stato richiesto di esprimere un giudizio sulle scelte urbanistiche dell’attuale Amministrazione comunale, la quale ritiene che il territorio di Madesimo sia caratterizzato da una elevata presenza di seconde case sia in rapporto ai residenti, che rispetto al numero di posti letto alberghieri. Per questa ragione le scelte urbanistiche sono state orientate alla previsione di sole aree di espansione per strutture alberghiere e di edilizia residenziale pubblica. Le risposte sono state per l’89,7% concordi con le scelte del comune. Il secondo argomento ha riguardato la tutela ambientale e il rapporto tra tutela ed esigenze di sviluppo economico. Gli intervistati si sono dichiarati d’accordo con l’amministrazione sull’opportunità di opporsi all’attivazione del polo estrattivo in località Frondaglio (69,6%) e a nuovi interventi di sfruttamento idroelettrico (74,6%). Per quanto riguarda le prescrizioni della Commissione edilizia comunale sulle compatibilità ambientali e paesistiche degli interventi edilizi (utilizzo di “piotte” locali sui tetti, mantenimento dei “carden”, mantenimento di caratteristiche costruttive particolari), il 51,9% degli intervistati si è dichiarato d’accordo sull’opportunità di queste prescrizioni, mentre gli altri hanno ritenuto questa scelta troppo penalizzante per i privati. Il terzo argomento riguarda la stipula di una convenzione con una società specializzata nella realizzazione di un impianto di teleriscaldamento dell’abitato di Madesimo, iniziativa che ha trovato il consenso del 65,8% degli intervistati. Il quarto argomento riguarda il progetto di completa pedonalizzazione del centro, che ha trovato d’accordo il 61,1% degli intervistati, il quale prevede di ampliare l’attuale zona a traffico limitato e richiede la realizzazione di un grande parcheggio all’ingresso del centro abitato e di un servizio di navetta di collegamento,. Relativamente alla richiesta di dare un ordine di priorità ad un elenco di sei interventi di competenza di Enti sovraordinati (ANAS e Provincia), è stata attribuita la priorità più alta al miglioramento della manutenzione ordinaria delle strade e quindi, in ordine decrescente, alla realizzazione di interventi per la messa in sicurezza delle strade (paravalanghe, opere di protezione dalle frane e simili), al miglioramento della rete viabile sulla strada statale Campodolcino-Pianazzo-Madesimo, al miglioramento del servizio di sgombero neve, al miglioramento della rete viabile sulla strada provinciale Campodolcino-Isola-Madesimo ed infine al prolungamento dell’apertura del Passo dello Spluga. Agli obiettivi emersi dall’indagine di cui sopra, è stato affiancato l’obiettivo del contenimento delle espansioni residenziali a vantaggio dello sviluppo del settore turistico alberghiero, in modo da raggiungere quei requisiti che consentono a questo settore di entrare nel circuito turistico internazionale. La scelta di favorire lo sviluppo alberghiero rispetto a quello delle seconde case è stata dettata dalla necessità di acquisire turisti nei periodi di morbida e di utilizzare le poche aree edificabili disponibili nel modo più efficace possibile per lo sviluppo di Medesimo. Questo tipo di strategia richiede la realizzazione di nuove strutture alberghiere in grado di raggiungere i 3.000

8 Nella stesura dei risultati del sondaggio non sono state riportate le percentuali e i valori assoluti di coloro

che non hanno risposto.

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posti letto totali rispetto agli attuali 1.400 circa e lo sviluppo di servizi commerciali, di ristorazione e di tipo sportivo-ricreativo.

Per ciascun obiettivo adottato dal PRG sono state individuate una o più strategie atte a conseguirlo, le quali vengono attuate attraverso una o più azioni ciascuna delle quali rappresenta uno o più interventi - di carattere puntuale, lineare e areale - tra loro omogenei (vedi tabella 1.1). Le relazioni esistenti tra gli obiettivi, le strategie e le azioni di Piano vengono considerate anche per identificare i potenziali impatti diretti e indiretti dovuti alle scelte del Piano (vedi RA punto 3.1.1).

Tabella 1.2 - Matrice obiettivi-strategie-azioni di Piano

Al fine di verificare l’efficacia del Piano, per ciascuna strategia sono stati individuati uno o più traguardi che, come abbiamo visto, sono l’esplicitazione in termini spazialmente e temporalmente misurabili degli obiettivi insiti nelle azioni di Piano. Gli obiettivi del Piano regolatore di Madesimo sono strutturati rispetto a quattro temi (vedi tabella 1.1): tutela del territorio (A), tutela del paesaggio (B), sviluppo delle attività turistiche (C), riqualificazione del centro abitato di Madesimo (D). Le azioni di piano individuate sono distinte in azioni di tutela, legate agli obiettivi di tutela del territorio e del paesaggio e di riqualificazione del centro abitato di Madesimo, e azioni di sviluppo, legate agli obiettivi di sviluppo delle attività turistiche.

Obiettivi e strategie di PianoA. Tutela del territorioA.1. Contenimento dei rischi idrogeologici XA.2. Contenimento del consumo di terreno edificabile XA.3. Presenza dell'uomo nelle aree montane marginali XB. Tutela del paesaggioB.1. Tutela dei contesti paesaggistici XB.2. Tutela dell'architettura spontanea XB.3. Tutela dei percorsi storici XC. Sviluppo delle attività turisticheC.1. Potenziamento del dominio sciabile X XC.2. Sviluppo dei servizi per il turismo X X XC.3. Potenziamento delle strutture ricettive X XD. Riqualificazione del centro abitato di MadesimoD.1. Limitazione del traffico veicolare X XD.2. Miglioramento degli spazi pubblici XD.3. Miglioramento dello sky-line X

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A.1.1. Minimizzazione di nuove strutture in aree pericolose Con questa azione di piano si intende tutelare gli abitanti dal pericolo di eventi catastrofici. È un’azione di minimizzazione e non di esclusione perché alcune aree di espansione alberghiera sono localizzate nella zona gialla di rischio valanghe (vedi figura 1.6). Inoltre, il completamento della zona residenziale localizzata a nord-est dell’abitato di Madesimo in un’area a rischio di valanghe, a cavallo delle zone rossa e blu, è stato subordinato all’applicazione delle norme dello studio geologico redatto ai sensi della legge 41/97, così come modificato con l’integrazione della normativa riguardante le valanghe.

Figura 1.3 – Zone di espansione alberghiera in area a rischio valanghe

A.2.1. Minimizzazione del consumo di terreno edificabile Poiché le caratteristiche del territorio di Madesimo pongono severi limiti all’espansione insediativa, il Piano ha cercato di minimizzare il consumo del terreno edificabile disponibile. Questa azione ha solo in parte centrato l’obiettivo poiché le zone di espansione previste interessano una superficie di territorio pari al 17% del terreno edificabile disponibile (vedi RA punto 3.2.2).

A.3.1. Regolamentazione edificazione negli alpeggi Sono state inserite delle norme per la regolamentazione dell’edificazione degli alpeggi, classificati come zone E4, che consentono ai soli consorzi che li gestiscono la possibilità di realizzazione interventi di recupero dei fabbricati, interventi che devono rispettare specifici requisiti di carattere edilizio e funzionale.

B.1.1 Esclusione dell’edificazione da viste ed elementi di pregio paesaggistico Nella Normativa di Piano è stato inserito un vincolo alla realizzazione di nuovi impianti e attrezzature connesse con la pratica dello sci affinché essi non abbiano significative interferenze con le zone sommitali e di culmine, in particolare che dai punti di vista principali e più significativi gli edifici e le strutture non debbano stagliarsi contro il cielo né interferire con il profilo delle creste e della linea dell’orizzonte.

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B.2.1. Regolamentazione interventi nei nuclei storici Sono state definite cinque categorie di intervento nei nuclei storici (C1 – restauro, C2 - risanamento conservativo, C3 - ristrutturazione conservativa, C4 - ristrutturazione edilizia, C5 - ristrutturazione urbanistica) e sono state predisposte le schede di censimento e sullo stato di conservazione di ogni edificio appartenente ai nuclei storici con l’individuazione degli interventi ammessi. I nuclei storici della Val Febbraro sono stati azzonati come zone residenziali di centro storico con la possibilità di soli interventi di tipo conservativo (vedi art. 31 NTA) mentre i nuclei rurali sono stati classificati come zona agricole E4 (nuclei rurali), dove gli interventi devono essere rivolti al recupero delle costruzioni esistenti nel rispetto della tipologia architettonica e degli elementi costruttivi. Il progetto di recupero deve prevedere le modalità di restauro degli elementi di interesse storico architettonico e l’eliminazione degli elementi di contrasto rilevati. Per la frazione di Isola si cerca di tutelare il nucleo antico azzonando l’edificato come zona A1 (residenziale nel centro storico). Per evitare nuova edificazione nel nucleo di Montespluga, le aree edificate sono state azzonate come zone B1 (residenziale di completamento di non recente formazione), dove sono consentiti solo interventi di recupero (ai sensi dell’art. 27 della L. 457/1978). La struttura dismessa della ex-caserma viene azzonata come Zona D2 per consentirne il recupero e la trasformazione in zona ricettiva.

B.3.1. Esclusione edificazione lungo i percorsi storici I percorsi di valore storico e paesaggistico, che sono stati rappresentati nella Tavola di sensibilità paesistica dei luoghi, rappresentano una parte importante della viabilità storica del Comune e pertanto gli interventi che in qualsiasi modo li coinvolgono devono prevedere: � l’esecuzione di un rilievo che permetta una conoscenza dettagliata della situazione

di fatto in merito allo stato di conservazione e alle caratteristiche strutturali del manufatto;

� la definizione delle modalità di intervento, volte al mantenimento dell’impianto originario, e alla conservazione dei selciati, dei muri perimetrali, dei manufatti in pietra ed in genere degli elementi di pregio architettonico e paesaggistico esistenti.

È stata infine istituita una fascia di salvaguardia di m. 10 dai sentieri storici alla quale devono attenersi tutte le costruzioni indipendentemente dalla zona omogenea in cui si opera.

C.1.1. Potenziamento degli impianti di risalita E’ prevista la sostituzione di due vecchi impianti di risalita localizzati nella zona centrale dell’abitato di Madesimo con una telecabina di maggiore portata che ha un profilo longitudinale molto meno elevato e un numero di appoggi a terra inferiore rispetto ai due attuali impianti. Le partenze di questi ultimi verranno sostituite con una nuova struttura situata in una zona più centrale dell’attuale e accessibile direttamente dal fronte strada. Infine verranno eliminati i tralicci dei due attuali impianti.

C.1.2. Aumento della dimensione delle piste da sci Non sono previste per ora significative modificazioni delle aree adibite a piste da sci ma solo uno spostamento di una parte terminale di pista di arrivo in paese, localizzata in area a prato, per cui se l’azione di Piano si riducesse solo a questo intervento potrebbe essere non considerata. Al riguardo, la Normativa di Piano prevede un insieme di requisiti da rispettare in caso di realizzazione di nuove piste da sci al fine di tutelare l’ambiente e il paesaggio.

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C.2.1. Aumento impianti sportivi Nel Programma integrato di intervento dell’albergo Torre è stata formalizzata una convenzione tra i proprietari dell’albergo e il Comune di Madesimo in cui i primi si impegnano a realizzare un centro fitness e una piscina che diventeranno di uso pubblico. Inoltre, per incentivare l’afflusso turistico nei mesi estivi, in prossimità del vallo per la protezione dalle valanghe è prevista la realizzazione di un parco urbano con all’interno un campo da golf, un maneggio e giochi per bambini.

C.2.2. Potenziamento dei servizi commerciali Nel Programma integrato di intervento dell’albergo Torre è prevista la destinazione commerciale della maggior parte del piano terra; inoltre, una norma del Piano stabilisce che gli spazi per le attività commerciali esistenti devono mantenere la destinazioni d’uso in essere, con precisa esclusione di trasformazioni in destinazioni residenziali.

C.2.3. Potenziamento dei servizi di ristorazione lungo le piste da sci L’art. 47 della normativa del Piano, relativo alle infrastrutture e attrezzature per la pratica dello sci, introduce la possibilità di realizzare, in prossimità delle stazioni di partenza degli impianti di risalita, edifici destinati al ristoro di turisti e sciatori. Le volumetrie massime consentite sono pari a 2.000 mc e le altezze massime dei fabbricati non possono superare i 7 metri. Inoltre, gli edifici devono essere realizzati con materiali idonei al loro inserimento nel contesto paesaggistico esistente e più precisamente dovranno avere la facciata esterna in muratura in pietra a vista o rivestita in legno, il tetto con struttura in legno con pendenza minima delle falde del 45% e copertura in piotte locali, i serramenti in legno di foggia tradizionale.

C.3.1. Costruzione nuove strutture alberghiere Le aree di espansione con destinazione turistico ricettiva (zone D3 - Nuovi insediamenti alberghieri), che si prevede abbiano una volumetria di circa 5.000 mc e devono essere realizzati attraverso la redazione di un piano attuativo, sono suddivise in sei comparti: quattro comparti sono collocati nell’abitato di Madesimo, un comparto è collocato in località Pianazzo e un altro comparto è situato in località Alpe Groppera. La nuova struttura ricettiva in località Alpe Groppera costituisce, secondo la Normativa di Piano, un’area di trasformazione strategica sub-urbana, dove viene prevista la realizzazione di diverse attività di supporto allo sviluppo turistico di Madesimo. In particolare è prevista la realizzazione di uno spazio destinato alla ristorazione con una volumetria complessiva non superiore a 100 mc; la realizzazione di un ampliamento del rifugio “Larici” con destinazione ricettiva e/o di ristorazione per complessivi 1.000 mc; la realizzazione delle stazioni di partenza ed arrivo dei nuovi impianti di risalita e passaggi delle piste di discesa. L’attuazione di questi interventi è subordinata alla stesura di uno studio particolareggiato di dettaglio, redatto dal Comune in collaborazione con il Consorzio proprietario degli impianti.

C.3.2. Realizzazione di abitazioni per turisti Sono previste due zone residenziali di espansione (C1), di cui una è collocata all’interno dell’abitato di Madesimo, in sponda orografica sinistra, che risulta quasi completamente satura, mentre l’altra si trova nella frazione Pianazzo, di dimensioni consistenti (circa 18.000 mq) e realizzata per circa il 50%. Entrambe le aree sono assoggettate a piano attuativo. Sono inoltre previste alcune zone di completamento in maniera indifferenziata in tutta la zona edificata e per evitare di innescare processi di cambio di destinazione d’uso nelle zone residenziali di completamento (zone B2) non è ammessa

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la trasformazione di destinazione d’uso da commerciale a residenziale negli ambiti posti ai piani inferiori degli immobili ora destinati ad attività commerciale.

D.1.1. Realizzazione di zone a traffico limitato nel centro edificato di Madesimo Questa azione ha lo scopo di migliorare la vivibilità della località, favorendo la fruizione degli spazi pubblici, delle attività commerciali esistenti e in generale consentendo una migliore qualità di soggiorno alla popolazione turistica. Essa risponde a una strategia di Piano che intende fermare all’inizio dell’abitato di Madesimo il traffico e permettere l’accesso veicolare solamente alle persone che dispongono di autorimesse.

D.1.2. Costruzione del parcheggio di Madesimo E’ prevista la realizzazione di un grande parcheggio (700-800 posti auto) all’ingresso dell’abitato di Madesimo nel sito attualmente occupato da un depuratore in fase di dismissione, di modo che l’accesso al centro avverrà, per chi non possiede il posto auto, mediante navetta. Sono previsti altri parcheggi, di dimensioni più contenute, sparsi all’interno dell’abitato.

D.3.1. Abbassamento e restyling della "Torre" E’ stato previsto un Programma integrato di intervento per riqualificare paesisticamente l’intero abitato di Madesimo, eliminando l’impatto visivo costituito dalla torre, e di realizzare un nuovo albergo con almeno 120 posti letto di categoria 4 stelle utilizzando le aree di proprietà comunali già destinate a tale scopo. Inoltre, verrebbe realizzata una piscina ad uso pubblico, con gestione da convenzionarsi con l’Amministrazione comunale. L’intervento sarà oggetto di un progetto che sarà sottoposto ad uno studio di idoneità paesistica, in modo che venga verificato l’impatto complessivo degli interventi rispetto al loro corretto inserimento nei singoli contesti.

Al fine di verificare la corretta attuazione del Piano, per ogni strategia sono stati indicati uno o più traguardi e dei possibili indicatori (vedi tabella 1.2). Tali indicatori tengono conto sia degli indicatori individuati per la valutazione degli impatti delle azioni di Piano, sia delle informazioni attualmente e in futuro disponibili. Un limite a questo elenco è però dovuto al fatto che non c’è stato un confronto operativo con i tecnici comunali finalizzato a comprendere le possibilità di raccolta di questi dati nel tempo. Pertanto, sono stati sottolineati gli indicatori di cui non è sicura la possibilità di un loro monitoraggio.

Tabella 1.4 – Strategie di Piano, traguardi e indicatori Strategie Traguardi Indicatori

(unità di misura) A.1. Contenimento dei rischi idrogeo-logici

T.A.1.1. Non aumentare il livello di rischio di valanghe, frane e alluvione nel periodo di validità del Piano

I.A.1.1. Superfici nuovi insediamenti e infrastrutture per livello di pericolo di valanghe (mq) I.A.1.2. Superfici nuovi insediamenti e infrastrutture per livello di pericolo di frane (mq) I.A.1.3. Superfici nuovi insediamenti e in-frastrutture per livello di pericolo alluvio-nale (mq)

A.2. Contenimento del consumo di terreno edificabile

T.A.2.1. Nel periodo di validità del Piano, limitare la superficie di terreno da edificare al 17% della superficie di terreno edificabile disponibile

I.A.2.1. Rapporto tra superficie di terreno da edificare e superficie di terreno edificabile (%)

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Strategie Traguardi Indicatori (unità di misura)

A.3. Presenza del-l'uomo nelle aree montane marginali

T.A.3.1. Mantenere in efficienza il 90% della attuale superficie ad alpeggio al termine del periodo di validità del Piano

I.A.3.1. Rapporto tra la superficie ad alpeggio e la superficie ad alpeggio nel 2004 (%)

B.1. Tutela dei contesti paesaggi-stici di pregio

T.B.1.1. Nessun intervento deve peggio-rare i contesti paesistici di pregio

I.B.1.1. Numero di interventi che peggio-rano un contesto paesaggistico di pregio (n)

B.2. Tutela dell'ar-chitettura sponta-nea

T.B.2.1. Gli interventi non idonei su edi-fici di architettura spontanea di pregio non devono superare il 5% degli inter-venti complessivi nel periodo di validità del Piano

I.B.2.1. Rapporto tra interventi non idonei e interventi complessivi effettuati su edifici di architettura spontanea di pregio (%)

B.3. Tutela dei per-corsi storici

T.B.3.1. Nel periodo di validità del Piano non verrà realizzato alcun intervento che vada a interferire visivamente e funzio-nalmente sui percorsi storici

I.B.3.1. Numero di interventi che vanno a interferire visivamente e funzionalmente sui percorsi storici (n)

C.1. Potenziamento del dominio sciabi-le

T.C.1.1. Realizzazione del nuovo impian-to di risalita a nord di Madesimo e del nuovo tratto di pista da sci e smantella-mento dei due impianti di risalita obsoleti entro 5 anni

I.C.1.1. Realizzazione del nuovo impianto di risalita I.C.1.2. Smantellamento dei due impianti di risalita obsoleti

C.2. Sviluppo dei servizi per il turi-smo

T.C.2.1. Realizzazione del 40% dei nuovi impianti sportivi entro 5 anni e del restante 60% entro 10 anni T.C.2.2. Realizzazione del 40% della cu-batura per i nuovi servizi commerciali e di ristorazione entro 5 anni e del restan-te 60% entro 10 anni

I.C.2.1. Percentuale di nuovi impianti sportivi realizzati (%) I.C.2.2. Percentuale di cubatura realizzata per nuovi servizi commerciali e di ristorazione (%)

C.3. Potenziamento delle strutture ri-cettive

T.C.3.1. Realizzazione del 30% dei posti letto nelle nuove strutture alberghiere entro 5 anni e del restante 70% entro 10 anni T.C.3.2. Realizzazione del 50% dei posti letto nelle nuove abitazioni per turisti en-tro 5 anni e del restante 50% entro 10 anni

I.C.3.1. Percentuale di posti letto realizza-ta nelle nuove strutture alberghiere (%) I.C.3.2. Percentuale di posti letto realizza-ta nelle nuove abitazioni per turisti (%)

D.1. Limitazione del traffico veicola-re in Madesimo

T.D.1.1. Realizzazione del parcheggio ed esclusione del transito veicolare nell’abi-tato di Madesimo entro 5 anni

I.D.1.1. Realizzazione del parcheggio I.D.1.2. Esclusione del transito veicolare nell’abitato di Madesimo

D.2. Miglioramento degli spazi pubblici in Madesimo

T.D.2.1. Realizzazione delle opere di ar-redo urbano nell’abitato di Madesimo en-tro 5 anni

I.D.2.1. Realizzazione delle opere di arre-do urbano nell’abitato di Madesimo (%)

D.3. Miglioramento dello sky-line

T.D.3.1. Abbassamento della “Torre” in Madesimo entro 5 anni

I.D.3.1. Abbassamento della “Torre” in Madesimo

Il PRG di Madesimo tiene conto degli elementi critici e sensibili presenti sul territorio introducendo apposite norme di tutela degli elementi sensibili e inserendo misure per la riqualificazione degli aspetti critici. Per quanto riguarda le sensibilità sono state inserite norme di tutela dei nuclei storici e dei percorsi storici; l’abitato di Montespluga viene salvaguardato anche escludendo interventi di espansione insediativa. Rispetto alla disponibilità di terreno edificabile, le previsioni di sviluppo alberghiero vanno a incidere in modo contenuto, anche se significativo, su questa risorsa (vedi RA punto 3.2.2). Infine, le azioni di Piano non vanno ad interferire con obiettivi di protezione ambientale di livello internazionale, comunitario e nazionale.

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Rispetto agli elementi di criticità, il Piano va a migliorare la bassa qualità estetica dell’abitato di Madesimo con la riqualificazione architettonica e funzionale dell’albergo Torre e di alcuni altri edifici e la richiesta di verifiche di tipo paesistico ai progetti relativi ai nuovi interventi. Anche per la bassa qualità estetica degli impianti di risalita il Piano porta dei miglioramenti, con la razionalizzazione degli impianti a fune e con la dismissione del vecchio edificio di partenza, che verrà realizzato in un’area più integrata con il contesto edificato e con caratteri costruttivi più attenti agli aspetti estetici. Un altro elemento di criticità sarà oggetto di interventi di miglioramento da parte del Piano è la congestione viabilistica, che verrà risolta grazie alla realizzazione del parcheggio all’ingresso di Madesimo, la costituzione del servizio navetta e la limitazione del traffico nel centro. Un grosso problema è rappresentato dalla stazione di pompaggio dismessa dell’oleodotto Genova-Monaco, che, oltre ad essere una struttura di bassa qualità architettonica, è situata in un’area di classe 4 di fattibilità geologica, per le proposte di trasformazione devono tener conto di grossi problemi di tipo idrogeologico. L’area è assoggettata a Piano attuativo e vi è l’obbligo di verificare periodicamente gli inquinamenti. Si rimanda agli enti sovraordinati (Provincia) la risoluzione di questo problema non essendo di competenza comunale. Infine, nell’abitato di Pianazzo è stata prevista una zona di espansione artigianale in cui verrà collocata anche la piattaforma per la raccolta differenziata.

Per quanto riguarda le relazioni con i Piani regolatori generali dei comuni contermini, dato la notevole estensione dei territori comunali di quest’area a fronte di centri abitati di piccole dimensioni è stato verificato che non vi è alcuna interferenza reciproca tra le previsioni dei diversi Piani e inoltre non sono stati realizzati accordi o progetti comuni con il territorio transfrontaliero di Splugen (Svizzera). In merito alle relazioni con piani e programmi di scala superiore, sono state esaminate le relazioni del PRG con la proposta di PTCP della Provincia di Sondrio, con il Piano di sviluppo socio economico della Comunità Montana Valchiavenna e con il Piano di Sviluppo Locale della Comunità Montana Valchiavenna. Il PRG di Madesimo risulta essere coerente con gli indirizzi sul turismo del Piano di sviluppo socio economico della Comunità Montana Valchiavenna e del PTCP di Sondrio, in particolare, per quest’ultimo, per gli indirizzi relativi alle aree sciistiche, agli indirizzi di tutela fisica dei luoghi e al recupero degli antichi nuclei. Per quanto riguarda il PISL, il PRG di Madesimo ha recepito gli interventi riguardanti il potenziamento infrastrutturale per la mobilità turistica e la valorizzazione del patrimonio naturale locale e della vocazione turistica. Inoltre, sono stati recepiti i vincoli idrogeologici del PAI, i vincoli ambientali previsti da tutte le leggi nazionali e regionali in vigore, le indicazioni dell’indagine geologica ex-lege 41/97. Non sono a tutt’oggi state recepite le previsioni del Piano provinciale cave. Sono stati inoltre presi in considerazione gli scenari esogeni di sviluppo del territorio. Con scenario si indica una rappresentazione delle principali trasformazioni territoriali che si prevede si possano verificare in un territorio in un dato periodo temporale indipendentemente dagli interventi del Piano. Esso rappresenta quindi l’insieme dei possibili interventi dovuti a decisioni di tipo esogeno non controllabili direttamente dal Piano. Per il territorio di Madesimo sono stati individuati tre interventi di carattere esogeno che hanno portato alla definizione di altrettanti scenari sulla base delle probabilità con cui tali interventi potranno essere realizzati. Tali interventi sono: il progetto del nuovo comprensorio sciistico Madesimo–Montespluga–Splugen; il potenziamento del

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collegamento con la Svizzera attraverso la costruzione della galleria sommitale dello Spluga; la realizzazione di un Ambito territoriale estrattivo in località Frondaglio. Le probabilità di realizzazione dei tre interventi sono state stimate sulla base di 2 fattori. Il primo fattore è costituito dall’utilità dell’intervento, utilità che viene valutata sulla base di una scala ordinale a quattro livelli (alta utilità, media utilità, bassa utilità, utilità irrilevante) rispetto alla capacità di quell’intervento di rispondere a reali esigenze di sviluppo o di tutela. Il secondo fattore è costituito dalla fattibilità economica e procedurale, la quale viene valutata sulla base di una scala ordinale a tre livelli: alta fattibilità, media fattibilità, bassa fattibilità. Al fine di comprendere le possibili relazioni funzionali e territoriali fra i tre interventi e tra i tre interventi e le previsioni di Piano, sono stati individuati i periodo temporali di realizzazione degli interventi, i quali possono essere interventi di breve periodo, quando si prevede che la loro realizzazione venga effettuata entro 3 anni dall’adozione del Piano; interventi di medio periodo, quando si prevede che la loro realizzazione venga effettuata tra i 3 e gli 8 anni dall’adozione del Piano; interventi di lungo periodo, quando si prevede che la loro realizzazione venga effettuata non prima di 8 anni dall’adozione del Piano.

Per il progetto del nuovo comprensorio sciistico Madesimo–Montespluga–Splugen, con tempi di realizzazione dell’intervento di lungo periodo e ritenuto irrilevante dal punto di vista dell’utilità dell’intervento, i principali effetti ambientali e territoriali dovuti alla realizzazione di questo intervento possono essere ricondotti ad un generale peggioramento delle condizioni ambientali dei luoghi con conseguente diminuzione di naturalità e compromissione della vegetazione spontanea e, in generale, dell’ecosistema naturale. I nuovi impianti sarebbero inoltre localizzati in una zona soggetta a rischio di valanghe, per cui ci sarebbe un aumento dell’esposizione di persone a tale evento. Vi sarebbe un peggioramento del paesaggio, legato alla realizzazione degli impianti di risalita, mentre l’utilizzo di impianti di innevamento artificiale porterebbe all’aumento del consumo di risorse idriche ed energetiche e ad un trattamento di artificializzazione dei suoli con conseguente aumento di fenomeni erosivi. Infine, questo intervento è in contrasto con le politiche di limitazione del transito dei veicoli nel centro di Madesimo poiché l’ampliamento del dominio sciabile nella zona Andossi comporterebbe la realizzazione di parcheggi in aree a margine dell’abitato di Madesimo, con la necessità che le auto ne attraversino il centro per raggiungerli.

Per il progetto del traforo sommitale, dai tempi di realizzazione dell’intervento di lungo periodo e ritenuto di utilità media, lo studio sulla valutazione paesistica e ambientale allegato al progetto di fattibilità del traforo9 non individua particolari interferenze dirette dell’opera su questi sistemi, visto che il progetto non prevede il passaggio di automezzi pesanti e il calibro della strada ha dimensioni che non eccedono quelle del tratto esistente. Con più attenzione dovrà comunque essere valutato l’attraversamento dell’abitato di Montespluga e le opere di scavo e contenimento per la realizzazione dell’imbocco della galleria sommitale, valutazione che è stata rimandata ad una fase di progettazione più avanzata. La realizzazione di questa infrastruttura, che ha caratteri tecnici e strutturali moderni, produrrà un aumento, probabilmente anche notevole, del transito di veicoli, con conseguente aumento delle emissioni sonore e gassose in atmosfera in un ambiente alpino di alta quota. Inoltre, l’aumento di accessibilità di Montespluga potrebbe portare a una forte pressione insediativa sull’abitato, con 9 Provincia di Sondrio, Progetto di fattibilità della galleria sommitale del valico dello Spluga, Santino Langè,

Dario Benetti.

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richiesta di seconde case e di nuovi alberghi, che potrebbe snaturarne i caratteri paesistici e architettonici.

Per l’ambito territoriale estrattivo in località Frondaglio dai tempi di realizzazione dell’intervento di medio periodo,di fattibilità economica elevata e ritenuto di media utilità, gli effetti generati dalla realizzazione di questo intervento sono principalmente di carattere paesistico, dovuti alla modificazione dell’aspetto dei luoghi sia durante il periodo di coltivazione della cava, con la conseguente formazione di aree degradate all’interno di un contesto di tutela paesistica, che durante il periodo di recupero e, in funzione dell’esito di quest’ultimo, anche per un tempo indeterminato. Vi è infine una perdita di naturalità dell’area dovuta alla distruzione e al peggioramento della vegetazione spontanea e alla modifica degli habitat della fauna di pregio.

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2 La valutazione delle scelte di Piano

In questo capitolo vengono illustrate le valutazioni degli effetti ambientali e socio-economici delle scelte del PRG di Madesimo e di come queste ultime vadano a influenzare le condizioni di sostenibilità ambientale del territorio di Madesimo. Da una parte viene effettuata la valutazione degli impatti delle azioni di Piano, i quali vengono riferiti sia alle componenti ambientali indicate nell’Allegato I della Direttiva 2001/42 – quali la biodiversità, la popolazione, la salute umana, la flora e la fauna, il suolo, l’acqua, l’aria, i fattori climatici, i beni materiali e il patrimonio culturale –, sia alle componenti socio-economiche interessate dalle scelte di Piano. Dall’altra viene effettuata la valutazione della sostenibilità ambientale delle scelte di Piano attraverso l’analisi degli effetti del Piano sugli elementi di criticità e di sensibilità di Madesimo e la valutazione del consumo di terreno edificabile e dell’idoneità localizzativa delle espansioni insediative previste. Per poter collocare opportunamente le valutazioni di sviluppo di un comune di montagna come Madesimo, ma che risulta impossibile inquadrare a scala comunale, risulta fondamentale conoscere il rapporto tra le potenzialità di crescita del principale fattore di sviluppo di Madesimo, che è il turismo invernale, con le capacità del territorio di accogliere le necessarie infrastrutture e gli insediamenti indotti. L’inquadramento di tale rapporto, infatti, richiede che venga stimata la domanda latente di turismo almeno a livello provinciale e, soprattutto, richiede di definire se le strategie di sviluppo debbano semplicemente rispondere a tale domanda o se invece esse debbano rispondere soprattutto a logiche concorrenziali, per cui vi è sempre necessità di nuovi interventi indipendentemente dall’esistenza di una domanda insoddisfatta.

2.1 Gli effetti delle azioni di piano

Gli effetti delle azioni di Piano vengono valutati sulla base di due passaggi complementari. Nel primo passaggio vengono individuati e descritti gli impatti diretti e indotti sui sistemi ambientale e socio-economico dovuti alle azioni di Piano. Per gli impatti meno importanti o di cui non sono disponibili le informazioni necessarie o che sono legati a dinamiche di causa-effetto complesse che non possono essere rappresentate attraverso indicatori poiché diventano sfuggenti i parametri che li caratterizzano, viene effettuata una analisi di carattere qualitativo. Nel secondo passaggio vengono valutati gli impatti diretti più importanti, di cui sono state rilevate ed elaborate le informazioni necessarie, attraverso analisi di carattere quantitativo. Gli impatti diretti sono quegli impatti che sono direttamente causati da una azione di Piano, mentre gli impatti indotti sono impatti che derivano da impatti diretti. Per cui,

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ogni impatto diretto deve essere causato da una o più azioni di Piano, e quindi non possono esserci impatti che non abbiano relazione con almeno una azione di Piano, così come ogni impatto indotto deve essere causato da almeno un impatti diretto, e quindi non possono esserci impatti indotti che non abbiano alcuna relazione con impatti diretti. D’altra parte, un’azione di Piano può non avere alcun impatto né diretto né indotto, nel qual caso ci troviamo di fronte a un’azione indifferente rispetto alle componenti dei sistemi considerati, così come un impatto diretto può non avere alcun impatto indotto, nel qual caso esso non è causa di alcun effetto sulle componenti dei sistemi considerati. Per ogni impatto, sia diretto che indotto, viene indicata la componente impattata, in modo da individuare gli impatti che interessano una stessa componente, i quali possono avere effetti cumulativi o sinergici. Gli impatti che hanno effetti cumulativi sono quelli che vanno a interessare una stessa componente ambientale senza che si abbiano effetti sinergici, mentre gli impatti sinergici vengono segnalati con la lettera S più un numero identificativo che serve a distinguere le differenti sinergie. Per ogni impatto viene attribuito un primo giudizio sulla relativa entità, che può essere trascurabile, quando gli effetti su una o più componenti dei sistemi considerati sono così contenuti da non rendere necessaria alcuna valutazione successiva, o significativa, quando gli effetti su una o più componenti dei sistemi considerati portano a delle trasformazioni rilevanti che richiedono una valutazione approfondita per poterne giudicare la compatibilità ambientale e per poterne individuare le misure mitigative. Di seguito vengono descritti gli impatti diretti e indotti che hanno un effetto significativo sulle componenti considerate e vengono indicate le loro relazioni causali, cumulative e sinergiche. Vengono inoltre indicati i tempi in cui si manifestano gli impatti e la loro durata una volta che una azione di Piano viene realizzata. La durata di un impatto può essere permanente, quando la realizzazione di un intervento porta a una modificazione che richiede un apposito intervento di carattere fisico per riportare il contesto alla condizione iniziale, si veda al riguardo l’impatto paesaggistico legato alla realizzazione di un’area di espansione insediativa, o continua, quando gli effetti di una azione di Piano possono essere modificati attraverso la variazione o la interruzione delle relative disposizioni, si veda al riguardo gli effetti delle Norme di piano sulla qualità edilizia dei nuclei storici. Il tempo in cui un impatto si manifesta può essere di breve periodo, quando si manifesta entro 2 anni, di medio periodo, quando si manifesta tra i 2 e i 5 anni, e di lungo periodo, quando si manifesta non prima di 5 anni. Alcuni impatti, quali ad esempio quelli legati ai rischi territoriali, possono però manifestarsi in modo imprevedibile essendo aleatorie le cause del loro manifestarsi.

Impatti diretti d.1. Aumento dell’esposizione al pericolo di valanghe (componente interessata: Popolazione): La realizzazione delle nuove strutture alberghiere a sud-ovest dell’abitato di Madesimo in un’area soggetta a pericolo di valanghe (classe di rischio 3) porta ad un aumento dell’esposizione della popolazione a tali eventi. d.2. Contenuta riduzione della disponibilità di terreno edificabile (componente interessata: Suolo): La contenuta riduzione del consumo di terreno edificabile consente di mantenere per il futuro una accettabile disponibilità di tale risorsa. d.4. Peggioramento del paesaggio e d.5. Miglioramento del paesaggio (componente interessata: Paesaggio)

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Questi due impatti vengono considerati in modo congiunto poiché gli effetti sul paesaggio della quasi totalità delle azioni di Piano possono essere solo indicativamente previsti a questo livello di definizione degli interventi. Viene pertanto indicata la necessità di sottoporre ciascun intervento di Piano ad un studio di idoneità paesaggistico-ambientale che oltre a favorire una minimizzazione dell’impatto dell’intervento, consenta di valutare se l’azione di Piano porterà ad un miglioramento o a un peggioramento delle attuali condizioni paesaggistiche. d.7. Peggioramento della qualità della vegetazione spontanea (componente interessata: Flora) Il potenziamento degli impianti di risalita e il leggero aumento della lunghezza delle piste da sci hanno come effetto il peggioramento della vegetazione spontanea dovuto all’aumento della necessità di trattamenti del manto erboso delle piste durante la stagione estiva mediante la semina di essenze non selvatiche. L’aumento di utenti sulle piste da sci dovuto al potenziamento degli impianti potrebbe rendere necessario un aumento dell’innevamento artificiale in cui l’utilizzo di additivi potrebbe avere conseguenze negative sulla vegetazione. d.8. Disturbo alla fauna selvatica (componente interessata: Fauna) Il potenziamento degli impianti di risalita e il leggero aumento della lunghezza delle piste da sci avranno come effetto diretto l’aumento di disturbo della fauna selvatica presente nella zona dovuto all’aumento di persone sulle aree sciabili.

d.11. Aumento dell’offerta per attività sciistiche (componente interessata: Sistema economico) (S1) Il potenziamento degli impianti di risalita e il leggero aumento della lunghezza delle piste da sci portano ad un aumento dell’offerta per attività sciistiche che, richiamando ulteriori appassionati dello sci, potrebbe avere un effetto economico positivo. d.12. Aumento dell’offerta di attività sportive complementari (componente interessata: Popolazione) (S2) L’aumento degli impianti sportivi complementari alle strutture per l’attività sciistica, quali la piscina, il fitness, ecc., porta ad un aumento dell’offerta di attività sportive complementari alle attività legate allo sci che costituisce un fattore di sviluppo delle attività turistiche e risulta utile sia ai turisti che agli abitanti di Madesimo. d.13. Aumento dell’offerta di servizi commerciali e di ristorazione (componente interessata: Popolazione) (S2) Il potenziamento dell’offerta di servizi commerciali, inseriti in un contesto di mix funzionale con le destinazioni di tipo ricettivo, risponde correttamente alla strategia di sviluppo dei servizi per il turismo. d.14. Aumento dell’offerta di posti letto (componente interessata: Sistema economico) (S1) La costruzione di nuove strutture alberghiere e di nuove abitazioni per turisti portano ad un aumento dei posti letto che, richiamando ulteriori turisti, avrebbe un effetto economico positivo. d.15. Aumento dei posti di lavoro (componente interessata: Popolazione) La realizzazione di nuove strutture alberghiere e di nuovi impianti sportivi e servizi commerciali porterà ad un aumento dei posti di lavoro sia durante la costruzione dei relativi edifici, perché legato all’attività di cantiere, sia durante il loro esercizio. d.16. Diminuzione del traffico in Madesimo (componente interessata: Viabilità) e d.18. Miglioramento dell’ambiente sonoro in Madesimo (componente interessata: Rumore) Questi due impatti vengono considerati in modo congiunto perché dipendono dalle stesse azioni di Piano ed hanno effetti indotti sulla stessa componente che è la popolazione.

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La realizzazione di zone a traffico limitato e del parcheggio all’ingresso di Madesimo, nell’area dell’attuale depuratore che è in fase di dismissione, consentono di ridurre in modo significativo il traffico e il rumore all’interno del centro di Medesimo, riduzione che sarà continua, poiché legata al mantenimento della limitazione del traffico nell’abitato. d.19. Miglioramento della qualità urbana di Madesimo (componente interessata: Popolazione) (S2) La realizzazione di zone a traffico limitato e del parcheggio all’ingresso di Madesimo, la riqualificazione complessiva delle aree pubbliche, della zona di partenza degli impianti di risalita e di alcuni edifici di bassa qualità estetico-funzionale (in particolare gli alberghi Torre e Cascata), hanno conseguenze positive sulla qualità urbana di Madesimo.

Impatti indotti i.1. Aumento di possibili costi e vittime per valanghe (componente interessata: Popolazione) L’aumento di possibili costi e vittime legati a fenomeni valanghivi è dovuto all’aumento dell’esposizione al pericolo di valanghe (d.1) conseguente alla realizzazione di nuove strutture alberghiere a sud-ovest dell’abitato di Madesimo in un’area soggetta al pericolo di valanghe con classe di rischio 3.

i.2. Miglioramento della qualità della vita (componente interessata: Popolazione) Il miglioramento della qualità della vita è dovuto d una serie di impatti che vanno dal Miglioramento del paesaggio (d.5), all’Aumento dei posti di lavoro (d.15), alla Diminuzione del traffico (d.16), al Miglioramento dell’ambiente sonoro (d.18) e all’Aumento della qualità urbana (d.19) conseguenti alle azioni di Piano volte alla tutela del territorio e del paesaggio, alla riqualificazione del centro abitato di Madesimo e allo sviluppo delle attività turistiche.

i.3. Peggioramento della qualità della vita (componente interessata: Popolazione) Il peggioramento della qualità della vita è dovuto all’Aumento dell’esposizione al pericolo di valanghe (d.1) e al Peggioramento del paesaggio (d.4) conseguenti alla realizzazione di nuove strutture alberghiere a sud-ovest dell’abitato di Madesimo in un’area soggetta al pericolo di valanghe con classe di rischio 3.

i.4. Aumento dell’attrattività di Madesimo (componente interessata: Sistema economico) L’aumento dell’attrattività di Madesimo è dovuto al Miglioramento del paesaggio (d.5), all’Aumento dell’offerta per attività sciistiche (d.11), all’Aumento dell’offerta per attività sportive complementari (d.12), all’Aumento dell’offerta di servizi commerciali e di ristorazione, all’Aumento dei posti di lavoro (d.15) e al Miglioramento della qualità urbana (d.19) conseguenti ad azioni di Piano volte alla tutela del territorio e del paesaggio, alla riqualificazione del centro abitato di Madesimo e allo sviluppo delle attività turistiche.

i.5. Riduzione dell’attrattività di Madesimo (componente interessata: Sistema economico) L’eventuale riduzione dell’attrattività di Madesimo è legata alla realizzazione delle strutture alberghiere a sud-ovest dell’abitato di Madesimo e degli interventi di potenziamento degli impianti sportivi nel caso in cui essi abbiano come effetto il Peggioramento del paesaggio (d.4).

i.6. Aumento del traffico veicolare (componente interessata: Viabilità):

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L’aumento del traffico veicolare è dovuto all’Aumento dell’offerta per attività sciistiche (d.11) e all’Aumento dell’offerta di posti letto (d.14) conseguenti al potenziamento degli impianti di risalita, all’aumento delle dimensioni delle piste da sci e alla costruzione di nuove strutture alberghiere e di residenze per turisti che determinano un aumento delle presenze di questi ultimi.

La valutazione degli impatti è stata effettuata mediante analisi quantitative ed ha riguardato gli impatti diretti di maggiore importanza. Per ciascuno di questi è stato individuato un insieme di indicatori coerente con gli schemi DPSIR e PSR, insieme di indicatori che è stato trattato all’interno di un’unica scheda, relativa al fattore di valutazione di riferimento, allo scopo di mantenere l’unitarietà delle relazioni informative, dei criteri valutativi e dei giudizi (vedi tabella 3.2). Al riguardo, per rendere più trasparenti i caratteri delle informazioni utilizzate, per ciascun fattore di valutazione viene indicata la qualità, in termini di attendibilità e rappresentatività, e la completezza delle informazioni disponibili e le difficoltà incontrate nella loro raccolta, le fonti di dati esistenti e di quelli raccolti e il relativo supporto (cartaceo-digitale).

Tabella 2.1 - Scheda per la descrizione degli indicatori

Elementi descrittivi Descrizioni

Componente impattata e impatto rappresentato

Vengono indicati la componente impattata, l’impatto rappresentato e il livello di rappresentatività del fattore di valutazione.

Obiettivi, strategie, azioni di Piano e traguardi di riferimento

Vengono indicati gli obiettivi, le strategie, le azioni di Piano e i traguardi che sono rappresentati dal fattore di valutazione e il livello di rappresentatività di quest’ultimo.

Descrizione del fat-tore di valutazione e dei caratteri dell’im-patto rappresentato e declinazione del fattore di valutario-ne e delle relative unità di misura

Viene descritto il fattore di valutazione partendo dai riferimenti teorici e applicativi che hanno portato alla sua individuazione e indicando le fasi della valutazione (in-design, post-design, in itinere ed ex-post) che consente di supportare. Inoltre, vengono indicate le declinazioni del fattore di valutazione rispetto allo schema DPSIR e le relative unità di misura. Infine, vengono esposti i principali caratteri dell’impatto rappresentato sulla base delle seguenti antinomie o fattori di classificazione: diretto-indotto; positivo-negativo; permanente-continuo; che si manifesta a breve-medio-lungo termine.

Glossario Viene riportata l’accezione utilizzata di eventuali termini la cui definizione non è in genere condivisa o rigorosamente conosciuta.

Misure rilevate e previste e metodi di analisi

Vengono indicate le misure sintetiche rilevate nell’attuale realtà di Madesimo e quelle che invece si prevede si abbiano in seguito alle azioni di Piano. Vengono inoltre indicati i criteri e i metodi che sono stati utilizzati per la stima degli effetti delle azioni di Piano. Infine, vengono indicati i riferimenti alle parti del Rapporto ambientale in cui questi aspetti sono descritti in modo dettagliato.

Fonte dei dati, loro aggior-namento e livello di atten-dibilità

Vengono indicati le fonti dei dati, il supporto con cui i dati sono stati resi disponibili (cartaceo e/o digitale), l’anno o gli anni di rilevazione dei dati, la periodicità o la possibilità di un loro aggiornamento, l’attendibilità e la completezza delle informazioni disponibili.

Valutazione delle misure rilevate e previste

Vengono esposte le valutazioni delle misure rilevate e previste, prendendo eventualmente a riferimento dei benchmark, e vengono indicate le possibili criticità.

Mitigazioni e compensa-zioni

Vengono illustrate le possibili mitigazioni e compensazioni e i relativi effetti che queste possono avere sugli impatti.

Per ciascun fattore di valutazione sono stati considerati innanzitutto tre tipi di indicatori: gli indicatori di stato, che servono a rappresentare le condizioni esistenti del fattore di valutazione considerato; gli indicatori di risposta, che servono a rappresentare i prevedibili effetti sul fattore di valutazione considerato di quelle azioni di Piano che sono finalizzate a tutelare la qualità paesistico-ambientale o a favorire lo sviluppo socio-economico; gli indicatori di impatto, che servono a rappresentare le azioni di Piano che hanno effetti negativi sull’ambiente. Successivamente, per le sole azioni di Piano che non hanno effetti ambientali negativi sono stati considerati gli indicatori di efficacia, i quali servono a misurare la capacità delle azioni di Piano di modificare le variabili di stato della componente ambientale considerata nella direzione degli obiettivi assunti dal Piano.

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Infine, per il consumo di terreno edificabile, che costituisce l’unica risorsa scarsa del territorio di Madesimo, è stato elaborato un indicatore di sostenibilità ambientale allo scopo di conoscere e di rappresentare gli effetti che le attuali e le future scelte insediative possono o potranno avere nel lungo periodo. Al fine di effettuare le valutazioni sulla base di un numero contenuto di indicatori, gli indicatori rappresentativi degli impatti che sono oggetto di analisi quantitative sono stati integrati con gli indicatori rappresentativi dei traguardi (vedi tabella 3.3), in modo che essi possano essere utilizzati anche per supportare la valutazione in itinere.

Tabella 2.2 - Elenco dei fattori di valutazione e degli indicatori rappresentativi di impatti diretti di entità significativa

Impatti diretti di entità significativa

Fattori di valutazione e indicatori

d.1. Aumento dell’esposi-zione al pericolo di valan-ghe (Popolazione)

Esposizione al pericolo di valanghe � Indicatore di stato: Superfici di insediamenti e di infrastrutture

esistenti per livello di pericolo di valanghe (mq) � Indicatore di impatto: Superfici di nuovi insediamenti e

infrastrutture per livello di pericolo di valanghe (mq) � Indicatore di efficacia: Rapporti tra le superfici di nuovi

insediamenti e infrastrutture e le superfici di insediamenti e di infrastrutture esistenti per i rispettivi livello di pericolo di valanghe (%)

d.2. Contenuta riduzione delle disponibilità di ter-reno edificabile (Suolo)

Disponibilità di terreno edificabile (Vedi Appendice A). � Indicatore di stato: Superficie di terreno edificabile disponibile (mq) � Indicatore di risposta: Superficie di terreno edificabile da edificare

(mq) � Indicatore di efficacia: Rapporto tra superficie di terreno da

edificare e superficie di terreno idoneo all’edificazione (%)

d.4. Peggioramento del pa-esaggio (Paesaggio) d.5. Miglioramento del pae-saggio (Paesaggio)

Qualità del paesaggio (Vedi Appendice B) � Indicatore di stato: Qualità complessiva del paesaggio delle zone

interessate dalle espansioni insediative e dalle infrastrutture oggetto di valutazione puntuale (n)

� Indicatore di impatto: Valore di trasformazione paesistica complessiva delle zone oggetto di valutazione (n).

� Indicatori di efficacia: Numero di interventi che peggiorano un contesto paesaggistico di pregio (n); Rapporto tra interventi non idonei e interventi complessivi effettuati su edifici di architettura spontanea di pregio (%);Numero di interventi che vanno a interferire visivamente e funzionalmente sui percorsi storici (n).

d.7 Peggioramento della qualità della vegetazione spontanea (Flora)

Qualità della vegetazione spontanea Viene effettuata una valutazione di carattere qualitativo

d.8 Disturbo della fauna selvatica (Fauna)

Caratteri della fauna selvatica Viene effettuata una valutazione di carattere qualitativo

d.11 Aumento dell’offerta per attività sciistiche (Sistema economico)

Capacità degli impianti di risalita � Indicatore di stato: Capacità degli impianti di risalita in Madesimo

(numero di persone trasportate all’ora – n/h) � Indicatore di risposta: Aumento della capacità degli impianti di

risalita in Madesimo (numero di persone trasportate all’ora – n/h) � Indicatore di efficacia: Rapporto percentuale tra numero di persone

trasportate all’ora previsto con l’azione di Piano e il numero di persone trasportate all’ora previsto dal traguardo (%)

d.12. Aumento offerta per attività sportive comple-mentari (Popolazione)

Nuovi impianti sportivi Viene effettuata una valutazione di carattere qualitativo

d.13. Aumento offerta servizi commerciali e di ristorazione (Popolazione)

Servizi commerciali e di ristorazione Viene effettuata una valutazione di carattere qualitativo

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Impatti diretti di entità significativa

Fattori di valutazione e indicatori

d.14.. Aumento offerta di posti letto (Sistema econo-mico)

Nuovi posti letto in alberghi e in abitazioni per turisti � Indicatore di stato: Numero di posti letto in albergo (n); Numero di

posti letto in abitazioni per turisti (n) � Indicatore di risposta: Numero di nuovi posti letto in albergo (n);

Numero di nuovi posti letto in abitazioni per turisti (n) � Indicatore di efficacia: Rapporto tra numero di nuovi posti letto in

albergo realizzati e numero di nuovi posti letto in albergo previsti (%); Rapporto tra numero di nuovi posti letto in abitazioni per turisti realizzati e numero di nuovi posti letto in abitazioni per turisti previsti (%)

d.15. Aumento dei posti di lavoro (Popolazione)

Posti di lavoro Viene effettuata una valutazione di carattere qualitativo

d.16. Diminuzione traffico in Medesimo (Viabilità)

Traffico automobilistico in Madesimo Viene effettuata una valutazione di carattere qualitativo

d.19. Miglioramento qualità urbana di Madesimo (Popo-lazione)

Qualità urbana di Madesimo Viene effettuata una valutazione di carattere qualitativo

Vedi punto 3.1.2 del RA dove sono riportate le schede illustrative dei fattori di valutazione e degli indicatori relativi ad impatti diretti di entità significativa che sono stati oggetto di analisi quantitative . Gli effetti più importanti che le azioni di Piano hanno sui sistemi ambientale e socio-economico riguardano il consumo di terreno edificabile, l’esposizione al pericolo valanghe e le modificazioni del paesaggio. I primi due aspetti sono strettamente intrecciati poiché la scarsità di terreno edificabile è dovuta soprattutto agli elevati livelli di pericolosità degli eventi di carattere idrogeologico che contraddistingue il territorio di Madesimo. Così, la possibilità di aumentare le disponibilità di terreno edificabile spesso è legata ad un aumento dell’esposizione a pericoli di eventi catastrofici quali le valanghe, le frane e le alluvioni. Le modificazioni del paesaggio dovute ai nuovi interventi insediativi, al potenziamento degli impianti sciistici e al nuovo parcheggio all’ingresso di Madesimo potranno avere esiti differenti in funzione della qualità degli interventi e quindi della capacità di gestire il processo attuativo che necessiterà di opportune capacità decisionali, progettuali e valutative. Tali capacità potranno trovare una sede di confronto nella redazione degli studi di inserimento paesistico da effettuare durante la redazione dei piani attuativi o in fase di progetto delle principali opere. A questi aspetti occorre aggiungere due effetti importanti che non si manifestano sul territorio comunale di Medesimo ma su aree della provincia di Sondrio e che vanno a cumularsi nel tempo insieme all’azione di altri comuni. Questi effetti, che riguardano l’aumento del consumo di inerti e l’aumento del traffico lungo le strade del fondovalle di accesso a Madesimo, devono essere oggetto di pianificazione da parte del PTCP di Sondrio e dei relativi piani provinciali di settore.

2.2 La valutazione della sostenibilità ambientale del Piano

Lo sostenibilità ambientale nelle aree a forte sviluppo sciistico, qual è quella di Madesimo, è strettamente legata al conseguimento di un turismo sostenibile capace di coniugare una buona qualità di vita della popolazione, che eviti l’esodo dei residenti e le sue gravi conseguenze socio-economiche e territoriali, con una buona qualità ambientale, paesaggistica e territoriale.

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I presupposti fondamentali per un turismo sostenibile sono la presa di coscienza della necessità di agire in armonia con l’ambiente da parte sia degli operatori turistici che dei turisti. A tal fine, compito dei tecnici, degli amministratori locali e dei legislatori è di individuare i conflitti tra interessi economici ed ambientali cercando di far sempre più gravare i costi degli impatti a chi li ha generati o li può generare attraverso idonei provvedimenti fiscali e urbanistici. Per rispondere alle esigenze di un ambiente sostenibile, lo sviluppo delle attività turistiche dovrà seguire dei criteri di sviluppo che, per gli aspetti territoriali, paesistici e ambientali, sono traducibili nei seguenti principi:

� valorizzazione dei caratteri naturali e culturali dei luoghi; � contenimento dell’inquinamento e del degrado ambientale; � limitazione della velocità di afflusso e di movimento dei turisti attraverso la

realizzazione di zone pedonali e la promozione di mezzi pubblici di trasporto; � buona gestione e coordinamento dei servizi offerti; � sviluppo dei rapporti tra gli operatori/residenti e i turisti.

La valutazione della sostenibilità ambientale del Piano è stata effettuata da una parte analizzando gli effetti del Piano sugli elementi di criticità e di sensibilità di Madesimo, di cui sono stati indicati i punti critici risolti e quelli non risolti e se le azioni di Piano hanno interessato eventuali obiettivi di protezione ambientale di livello internazionale, comunitario e nazionale. Dall’altra facendo un bilancio del consumo di terreno edificabile rispetto a quello disponibile e valutando l’idoneità localizzativa delle espansioni previste dal Piano rispetto ai caratteri fisico-naturali delle aree interessate.

L’analisi degli effetti del Piano sugli elementi di criticità e di sensibilità ambientale è stata effettuata incrociando questi ultimi con le strategie di Piano mediante una matrice a doppia entrata. Questa matrice mette in evidenza le strategie di carattere sostenibile, quando i loro effetti sono solo positivi, vedi la tutela dell’architettura spontanea, da quelle di sviluppo, quando i loro effetti sono totalmente o in parte negativi, vedi la localizzazione di nuove aree a destinazione alberghiera. Inoltre, essa mette in evidenza gli elementi critici che sono oggetto di un’ulteriore pressione da parte del Piano, vedi ad esempio l’aumento dei punti di congestione viabilistica, o gli elementi critici interessati da azioni di recupero, vedi ad esempio la qualità estetica dell’abitato di Madesimo, o gli elementi sensibili interessati da azioni di tutela o di possibile degrado, vedi ad esempio rispettivamente i nuclei insediativi storici e la disponibilità di terreno edificabile.

Nel territorio di Madesimo sono stati individuati i seguenti elementi di criticità, che come abbiamo già indicato sono quegli elementi di carattere ambientale soggetti o che sono stati soggetti ad azioni dell’uomo che innescano processi di degrado e che quindi richiedono di effettuare degli interventi al fine di consentirne un miglioramento che soddisfi gli attuali standard di qualità ambientale (vedi Tabella 3.4). La bassa qualità estetico visuale dell’abitato di Madesimo è dovuta alla presenza di numerosi edifici di notevoli dimensioni, di cui la “torre” ne è l’esempio più caratterizzante. Questi edifici sono stati realizzati per la maggior parte negli anni ’60; la tendenza degli ultimi anni, confermata dal nuovo PRG, è di cercare di migliorare la qualità estetica di questi edifici attraverso un loro restyling e di realizzare i nuovi edifici con tecniche costruttive e materiali attenti al contesto. L’effetto che avranno queste operazioni sulle strategie di piano (D.3. Miglioramento dello sky line) potrebbero essere positivi nel caso in cui gli interventi sono realizzati correttamente rispetto agli obiettivi prefissati o negativi in caso contrario.

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Altri elementi che causano una bassa qualità estetico visuale sono le partenze degli impianti di risalita e i relativi percorsi, soprattutto nelle stagioni senza neve, edelle “ferite” nelle zone boscate costituite dalle piste da sci. La sostituzione di due seggiovie con un impianto di risalita a telecabina permetterà di migliorare questa situazione riducendo i piloni lungo i tracciati di arrocco alle piste. Le azioni di Piano legate alla minimizzazione di nuovi insediamenti in aree pericolose (Strategia A.1. Contenimento dei rischi idrogeologici) sono indirizzate verso il contenimento di effetti negativi sui rischi dovuti a valanghe, frane, caduta massi e alluvioni. In particolare, relativamente ai rischi territoriali dovuti a valanghe, c’è da verificare gli effetti della strategia relativa al contenimento delle costruzioni in aree pericolosa perché, pur essendoci stato un contenimento delle possibilità edificatorie su zone pericolose, le aree di espansione alberghiera sono state previste in una zona a rischio valanghe di classe terza (zona gialla). Pertanto, se la Normativa di Piano sarà rigorosa sulle misure mitigative riguardanti la realizzazione di edifici resistenti al fenomeno di valanga polverosa, l’obiettivo sarà stato raggiunto, altrimenti non si sarà ottenuto un pieno contenimento dei rischi territoriali. L’obiettivo di una pianificazione attenta ai rischi idrogeologici ha anche richiesto la redazione studi geologici ai sensi della L.r. 41/97 e successive modifiche, che il Comune ha fatto realizzare con l’intento di minimizzare l’esposizione della popolazione. Uno studio realizzato dall’Amministrazione Provinciale di Sondrio10 ha messo in evidenza che in alcune parti degli alpeggi del comune di Madesimo, in particolare nell’alpe Monte Spluga, le zone a pascolo presentano fenomeni di deterioramento dovuti sia ai caratteri della vegetazione e alle condizioni ambientali di contorno, sia a errati carichi animali e cattiva conduzione delle mandrie. Su questo aspetto il PRG non può indicare alcuna azione di recupero poiché la corretta gestione degli alpeggi è di competenza di altri strumenti, tra cui quello più importante è il Piano agricolo provinciale. La semplificazione delle specie vegetali si riscontra principalmente nelle aree utilizzate come piste da sci, le quali durante la stagione estiva sono sottoposte a trattamenti di inerbimento per migliorare il fondo e facilitare le operazioni di innevamento artificiale. Le essenze utilizzate non sono in genere di tipo autoctono ma sono delle essenze generiche “di montagna” che determinano la semplificazione delle specie vegetali presenti in quei luoghi. La presenza di un numero elevato di persone sulle piste da sci provoca un forte disturbo alle specie animali presenti nelle vicinanze. Gli studi per la redazione del PTCP di Sondrio indicano nelle specie rare il gallo cedrone, in fase di scomparsa, e la pernice bianca, uccello alto-alpino per eccellenza, che sta subendo una progressiva riduzione del proprio areale. Per questi problemi non sono previste specifiche azioni nel PRG, i quali dovrebbero trovare le necessarie soluzioni in strumenti quali i piani di settore relativi al turismo e alla gestione faunistico-venatoria. Le cave di quarzite verde in località Andossi, Teggiate e Isola costituiscono delle zone di degrado che rimarranno in tali condizioni per lunghi periodi di tempo perché le tecniche di recupero richiedono parecchi anni per avere risultati significativi. Altro elemento di criticità è la presenza di una stazione di pompaggio dismessa dell’oleodotto Genova-Monaco, che potrebbe aver causato un inquinamento del suolo nei pressi dei serbatoi interrati.

10 Fodazione Fojanini di Studi Superiori di Sondrio (a cura di ), Il Pascolo – una risorsa per la montagna,

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Su questi ultimi due elementi di criticità, di tipo sovracomunale, il Comune di Madesimo non può intervenire in quanto le zone estrattive sono di competenza della Provincia di Sondrio e la bonifica della stazione di pompaggio richiede notevoli risorse economiche che possono essere trovate in un ambito più ampio di quello comunale. Nel territorio di Madesimo sono stati individuati i seguenti elementi di sensibilità, che come abbiamo già indicato sono quegli elementi di carattere ambientale di pregio o rari o che hanno una elevata vulnerabilità all’azione dell’uomo che devono essere tutelati nei modi più opportuni (vedi Tabella 3.4). Grande importanza assume il contesto ambientale e paesaggistico montano in cui si trova il comune di Medesimo, contesto che è caratterizzato dalla presenza di boschi, prati e pascoli alpini, sorgenti e salti d’acqua, laghi alpini naturali e artificiali. Queste presenze costituiscono elementi di elevato pregio e di particolarità paesistica che occorre tutelare affinché non vengano compromesse. Tra questi, i corpi idrici rappresentano un elemento di particolare sensibilità soprattutto rispetto al loro utilizzo idroelettrico, da controllare opportunamente per evitare il degrado di queste risorse. Altri elementi importanti sono i paesaggi sommitali, caratterizzati dai profili superiori delle montagne, e i paesaggi di versante, costituiti dall’alternanza di boschi e pascoli e dalla presenza di antichi nuclei edilizi e di edifici isolati. Le strategie di Piano che potrebbe avere degli effetti positivi su queste risorse sono quelle legate all’obiettivo di tutela del paesaggio (B.1 Tutela dei contesti paesaggistici; B.2 Tutela dell’architettura spontanea; B.3 Tutela dei percorsi storici) e il mantenimento delle attività antropiche nelle aree marginali con la regolamentazione dell’edificazione nelle zone di alpeggio (A.3 Presenza dell’uomo nelle aree montane marginali). La strategia finalizzata allo sviluppo delle attività turistiche potrebbe avere un effetto positivo o negativo a secondo degli esiti paesistici che si avranno nella realizzazione delle strutture ricettive. L’abitato di Montespluga, posto a 1.900 metri di altitudine, costituisce un elemento di sensibilità legato soprattutto al contesto paesistico in cui esso si colloca. Le strategie legate alla tutela dei contesti paesaggistici (B.1 Tutela dei contesti paesaggistici) e di tutela dell’architettura spontanea (B.2 Tutela dell’architettura spontanea), con la regolamentazione delle costruzioni nei nuclei storici, favorirà la tutela dell’abitato di Montespluga. I nuclei storici in quota e le architetture storiche isolate, in particolare quelle caratterizzate dalla tecnica costruttiva del “Carden”, così come i percorsi storici, rappresentano delle rilevanti risorse paesistiche e storiche. Le strategie di piano legate all’obiettivo di tutela del paesaggio (B.2 Tutela dell’architettura spontanea; B.3 Tutela dei percorsi storici) favoriranno la tutela e la conservazione di questi elementi. La posizione e il contesto paesistico di Madesimo determinano una scarsa disponibilità di terreno edificabile, che rappresenta quindi una risorsa “rara”, in quanto le limitazioni fisico-territoriali alla edificazione costituiscono un fattore difficilmente superabile. Il Piano prevede un contenimento del consumo di terreno edificabile (Strategia A.2 Contenimento del consumo di terreno edificabile) attraverso la minimizzazione delle previsioni di espansione urbanistica soprattutto di tipo residenziale privato; questo avrà un’azione positiva sulla conservazione delle attuali disponibilità di terreno edificabile poiché ne limiterà il consumo. E’ stata effettuata la valutazione dei fabbisogni di terreno edificabile mediante il confronto tra la quantità di terreno edificabile disponibile per la localizzazione di insediamenti residenziali e assimilabili, che sono le principali espansioni insediative previste dal Piano, e le quantità di terreno edificabile richieste dalle previsioni del PRG,

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in modo da ottenere un bilancio rappresentativo della sostenibilità territoriale e ambientale delle azioni di Piano. La stima delle disponibilità di terreno edificabile La stima delle disponibilità di terreno edificabile è stata effettuata sulla base della Carta delle disponibilità di terreno edificabile per insediamenti residenziali e assimilabili (vedi Appendice A del RA), attraverso cui sono state misurate le superfici delle aree distinte rispetto ai livelli di sostenibilità alla localizzazione di insediamenti residenziali. Tra le aree sostenibili individuate nella Carta non sono state considerate le aree localizzate in zone non limitrofe ai nuclei edificati o in zone di alta quota, poiché tali aree non potranno essere oggetto di interventi insediativi ordinari non garantendo la continuità dell’edificato, continuità che costituisce un importante requisito di un insediamento sostenibile. Va da sé che eventuali interventi straordinari di nuovi insediamenti distanti dai centri abitati, vedi ad esempio la localizzazione di una dimensionalmente rilevante struttura alberghiera in quota, debbano essere valutati in modo puntuale e non costituiscano fattori che rientrino all’interno di un bilancio generale di terreno edificabile. Considerando solo le aree in prossimità dei centri abitati (vedi la versione di dettaglio della Carta), la quantità di aree sostenibili raggiunge appena l’1% del territorio comunale, stima che conferma come il terreno edificabile sia una risorsa molto scarsa nel comune di Madesimo. Oltre a tutto, circa l’87% delle aree sostenibili è scarsamente sostenibile, per cui occorre intervenire in modo oculato e con misure mitigative, mentre poco oltre il 13% è costituito da aree parzialmente sostenibili, dove gli interventi presentano problemi contenuti. La disponibilità di terreno tra i centri edificati ci mostra come gran parte delle disponibilità siano localizzate nel centro capoluogo, cosa che rende meno problematica la scarsità di questa risorsa poiché le maggiori disponibilità sono presenti nell’area dove vi sono i maggiori fabbisogni. Si rilevano inoltre quantità significative di terreno edificabile anche a Pianazzo, mentre Montespluga risulta essere il nucleo edificato con minori disponibilità. La stima dei fabbisogni di terreno da edificare Poiché al momento della chiusura del RA non era ancora stata indicata la distinzione delle zone di espansione tra consolidate e previste, nella stima della superficie di terreno da edificare sono state conteggiate le zone C1 (Residenziale di espansione), D1 (Artigianale ed industriale di completamento e di espansione) e D2 (Attività ricettive, turistiche, ricreative ed agrituristiche) poiché dalla lettura cartografica risultano non edificate. Non sono state invece conteggiate le aree residenziali di completamento (zona B1 - Residenziale di completamento di non recente formazione; zona B2 - Residenziale di completamento; zona B3 - Residenziale di completamento in ambito a rischio valanghe) poiché in esse le superfici non ancora edificate non raggiungono quantità significative. Inoltre, non sono state conteggiate le zone A2 - Verde privato, poiché le basse volumetrie previste, che possono arrivare ad un incremento “una tantum” delle volumetrie esistenti del 10%, non possono portare alla realizzazione di strutture assimilabili in termini di impatto ad insediamenti residenziali, e le zone omogenee F - Servizi pubblici, poiché non sono per ora indicati i relativi siti e soprattutto il tipo di attrezzature. Oltre all’area di espansione a carattere turistico che interessa l’Alpe Groppera, che come è stato anticipato non viene considerata nella valutazione delle quantità di terreno edificabile essendo un intervento di carattere straordinario slegato dal contesto dei nuclei abitati, le aree di espansione così individuate si trovano in prossimità dei soli centri edificati di Madesimo e di Pianazzo. Esse raggiungono una superficie pari a poco

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più di 8 ha, di cui quasi la metà si trovano in aree scarsamente sostenibili, circa un terzo in aree insostenibili e il rimanente in aree parzialmente sostenibili. La valutazione della sostenibilità dei fabbisogni di terreno edificabile La valutazione della sostenibilità dei fabbisogni di terreno edificabile viene effettuata confrontando le relative superfici non solo con la superficie di terreno edificabile disponibile, ma anche con la superficie attualmente edificata, in modo da avere un riferimento sull’entità delle nuove espansioni rispetto a quanto si è realizzato nel passato. Per il territorio comunale di Madesimo la superficie complessiva di terreno edificabile, che è data dalla somma della superficie totale edificata con la superficie totale edificabile ancora disponibile, è di 86.80 ha (vedi tabella 3.8), di cui circa il 55% non sono ancora stati edificati e quindi costituiscono l’ammontare delle disponibilità di terreno edificabile in modo sostenibile. Le nuove espansioni costituiscono il 17% di tale superficie, anche se la percentuale che interessa le superfici sostenibili è dell’11%; di queste, la stragrande maggioranza sono aree scarsamente sostenibili. Tali valori evidenziano un consumo di suolo accettabile rispetto a quello disponibile, anche se il confronto percentuale tra le superfici delle espansioni insediative e il terreno edificato, che raggiunge il 21%, indica comunque una previsione di crescita rilevante. Tabella 2.3 - Superfici di terreno edificabile, edificato e da edificare del territorio comunale di Medesimo

Terreno edificabile

complessivo

Terreno edificato

Terreno edificabile disponibile

Terreno da edificare

Terreno da edificare in

aree sostenibili86,80 Ha 38,77 Ha 48,03 Ha 8,17 Ha 5,31Ha

62,3 (Madesimo) 14,7 (Pianazzo) 4,3 (Montespluga) 5,6 (Isola)

29,4 (Madesimo) 3,6 (Pianazzo) 2,0 (Montespluga) 3,8 (Isola) 44,66% della su-perficie totale di terreno edificabile complessiva

32,9 (Madesimo) 11,1 (Pianazzo) 2,3 (Montespluga) 1,8 (Isola) 55,33% della superficie totale di terreno edificabi-le complessiva, di cui: 13,24% sono aree par-zialmente sostenibili; 86,75% sono aree scar-samente sostenibili

17,00% della su-perficie totale di terreno edificabile disponibile 21,01% del terre-no edificato

11,06% della su-perficie totale di terreno edificabile disponibile

E’ stata effettuata La valutazione della sostenibilità localizzativa delle espansioni insediative sulla base delle informazioni e delle classi di sostenibilità utilizzate nella redazione della Carta delle disponibilità di terreno edificabile per insediamenti residenziali e assimilabili (vedi Appendice A del RA). In particolare, per ciascun a area di espansione individuata dal PRG, si è inizialmente attribuita una valutazione sintetica sulla base del giudizio sintetico di sostenibilità ambientale riportato nella Carta di cui sopra e successivamente si sono considerati i giudizi di sostenibilità ambientale attribuiti ai 4 fattori di valutazione con cui è stata predisposta la Carta delle disponibilità di terreno edificabile per insediamenti residenziali e assimilabili. Si sono potute così dare delle indicazioni sugli aspetti da considerare nella progettazione dei diversi comparti al fine di mitigare gli effetti ambientali. Le misure di mitigazione indicate vengono riferite ad alcuni tipi di aree in funzione del livello di sostenibilità localizzativa e dei vincoli paesistici al fine di rendere più integrate le indicazioni.

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Per le aree scarsamente sostenibili non interessate dal vincolo paesistico dovranno essere predisposte accurate indagini in modo da poter individuare le soluzioni localizzative migliori dal punto di vista geologico. Di questi studi le perizie geologiche, idrologiche ed idrogeologiche dovranno definire le caratteristiche meccaniche dei terreni e delle rocce, l’assetto idrogeologico del sito in esame e analizzare lo stato di pericolosità attuale e valutare i possibili effetti negativi derivanti dall’intervento progettato.

Per le aree scarsamente sostenibili interessate dal vincolo paesistico ex-lege 431/85 oltre alla redazione di approfonditi studi di carattere geologico, idrologico e idrogeologico, dovranno essere valutati attentamente i possibili effetti negativi conseguenti alla localizzazione delle nuove costruzioni in prossimità del corso idrico. Dovranno essere attentamente valutati gli scarichi delle acque e i loro possibili effetti (inquinamento della falda acquifera, inquinamento delle acque superficiali, …). Occorre inoltre evitare la collocazione delle volumetrie edilizie a ridosso del corso d’acqua cercando invece di assegnare a questa particolare posizione le aree a standard da computarsi nel progetto.

Per le aree scarsamente sostenibili interessate da fattori limitativi di tipo ambientale (Grado di naturalità della vegetazione e Capacità di protezione dall’acqua battente e dilavante), oltre alla redazione di approfonditi studi di carattere geologico, idrologico e idrogeologico, dovranno essere valutati attentamente i possibili effetti negativi conseguenti alla costruzione di edifici in aree ad alta naturalità e considerando soprattutto le possibili interazioni tra le nuove edificazioni e l’innesto, o il peggioramento, di fenomeni erosivi.

Per le aree parzialmente sostenibili, dato che non sussistono particolari problemi derivanti dalle caratteristiche fisico-meccaniche delle terre, si dovrà prestare particolare attenzione alle opere riguardanti gli scarichi al suolo.

Per le aree parzialmente sostenibili interessate da fattori limitativi di tipo ambientale (Grado di naturalità della vegetazione e Capacità di protezione dall’acqua battente e dilavante) oltre alla redazione di studi geologici per gli interventi che modificano l’assetto idrologico ed idrogeologico dell’area (scavi, aumento del deflusso delle acque bianche e reflue, deflussi concentrati di acqua), dovranno essere valutati attentamente i possibili effetti negativi conseguenti alla costruzione di edifici in aree ad alta naturalità e considerando soprattutto le possibili interazioni tra le nuove edificazioni e l’innesto, o il peggioramento, di fenomeni erosivi.

Per le aree insostenibili, essendoci un alto rischio geologico, sussistono gravi e consistenti limitazioni alla modifica dell’uso del suolo poiché le zone ricadenti in classe 4 di fattibilità geologica sono caratterizzate da problemi di tipo idraulico e da fenomeni franosi. Lo studio di fattibilità geologica prescrive per questa classe l’esclusione di ogni nuova edificazione, anche se consente la realizzazione di opere pubbliche che non peggiorino gli equilibri idrogeologici esistenti. Al riguardo, indichiamo come auspicabile l’individuazione di soluzioni alternative ai siti previsti dal piano, soluzione che possono essere sia di tipo localizzativo, che dimensionale. Per gli edifici esistenti sono invece possibili interventi di recupero da autorizzarsi previa verifica geologica di compatibilità.

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Conclusioni Di seguito vengono date le indicazioni che serviranno a gestire un’attuazione del Piano capace di ridurre gli effetti negativi che nel tempo si avranno sul territorio, sul paesaggio e sull’ambiente e di massimizzare quelli positivi. Tali indicazioni, in parte recepite nell’ultima versione della bozza di Piano, riguardano soprattutto il monitoraggio ambientale e le procedure e gli strumenti di gestione strategica del Piano. Nel primo caso sono stati indicati i temi più importanti rilevati nel territorio di Madesimo e gli indicatori che dovranno essere monitorati nel tempo al fine di poter attivare in modo tempestivo quelle azioni che possono prevenire o mitigare gli effetti negativi non previsti. Nel secondo caso sono state indicate le valutazioni che occorre effettuare dei piani attuativi e dei progetti degli interventi previsti dal Piano e sono stati definiti i criteri e le procedure per effettuare le modifiche del Piano e le relative valutazioni. L’insieme delle indicazioni consente di effettuare la valutazione in itinere del PRG di Madesimo.

La fase di valutazione in itinere potrà essere effettuata appoggiandosi ad un’attività di monitoraggio delle variabili più significative delle trasformazioni territoriali e ambientali di Madesimo al fine di individuare nel tempo gli scostamenti che vengono ritenuti rilevanti rispetto sia alle previsioni di Piano che agli effetti sull’ambiente. La registrazione di eventuali scostamenti di eccessiva entità serve per attivare dei meccanismi di modifica delle azioni e delle strategie di Piano in modo che, attraverso tali meccanismi, il Piano continui a perseguire i propri obiettivi o a mantenere i livelli di qualità ambientale assunti. La scelta degli indicatori di monitoraggio, che deve essere effettuata tra gli indicatori utilizzati nella fase di valutazione ex-ante, deve tener conto di due esigenze contrapposte: da una parte dei tempi con cui vengono ordinariamente aggiornate le informazioni ritenute utili e della capacità del comune di medesimo di rilevare eventuali ulteriori dati significativi; dall’altra degli intervalli temporali con cui i diversi fenomeni vanno rilevati al fine di mantenere la loro conoscenza a livelli tali da poter intervenire con efficacia ed efficienza. Pertanto, per ciascun aspetto ambientale o territoriale significativo sono stati individuati uno o più indicatori che dovranno essere sistematicamente aggiornati con cadenze temporali calibrate rispetto ai tempi di realizzazione degli interventi e ai loro effetti ambientali. Come criterio generale, due sono i riferimenti temporali da considerare: il periodo annuale e il periodo di durata dell’amministrazione comunale. Il periodo annuale viene utilizzato per tutti quei fenomeni che hanno modificazioni significative abbastanza rapide e i cui dati sono facilmente recuperabili; il periodo quinquennale viene utilizzato per tutti quei fenomeni che hanno modificazioni piuttosto lunghe nel tempo o i cui dati sono recuperabili con difficoltà. Dalle valutazioni riportate nei capitoli precedenti è emerso come gli aspetti ambientali e territoriali rilevanti della realtà di Madesimo sono: l’uso del suolo e la disponibilità di terreno edificabile; i rischi legati ai fenomeni valanghivi, franosi e alluvionali; la qualità del paesaggio; il mantenimento del presidio umano sugli alpeggi; l’approvvigionamento idrico per l’innevamento artificiale, nel caso in cui vengano realizzate nuove zone sciistiche; la realizzazione delle nuove strutture alberghiere, sportive e per servizi turistici; la qualità della vita. Solo una parte di questi temi possono essere monitorati sia perché la loro valutazione in itinere può risultare ridondante rispetto a quanto già effettuato nella valutazione ex-ante, sia perché non sempre sono disponibili le conoscenze e le informazioni necessarie

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per effettuare tale operazione oppure perché il tipo di informazione è legata semplicemente alla realizzazione o non realizzazione di uno o più interventi. È questo il caso della qualità della vita e del potenziamento dell’offerta delle strutture per l’attività sciistica. Infatti, il primo tema, pur costituendo un importante obiettivo del Piano, richiede semplicemente di verificare la realizzazione di quattro interventi: • la realizzazione del parcheggio (vedi indicatore I.D.1.1.) e la esclusione del

transito veicolare nell’abitato di Madesimo (vedi indicatore I.D.1.2.) entro 5 anni, al fine di verificare il traguardo T.D.1.1.;

• la realizzazione delle opere di arredo urbano nell’abitato di Medesimo entro 5 anni (vedi indicatore I.D.2.1.), al fine di verificare il traguardo T.D.2.1.;

• l’abbassamento della “Torre” in Madesimo entro 5 anni (vedi indicatore I.D.3.1.) al fine di verificare il traguardo T.D.3.1.

Mentre il secondo tema, che costituisce un obiettivo di Piano secondario, per verificare il raggiungimento del traguardo T.C.1.1. entro 5 anni richiede di accertare la realizzazione di due interventi tra loro connessi, che sono: • la realizzazione del nuovo impianto di risalita (vedi indicatore I.C.1.1.); • lo smantellamento dei due impianti di risalita obsoleti (vedi indicatore I.C.1.2.).

Le superfici dei diversi usi del suolo costituiscono un dato fondamentale per capire le trasformazioni che interessano un territorio, anche se per il territorio di Madesimo, caratterizzato da una contenuta crescita insediativa a cui fa da contrappunto una scarsa disponibilità di terreno edificabile, diventa proprio quest’ultimo l’indicatore più significativo. Pertanto, gli indicatori da utilizzare per il monitoraggio sono: • la disponibilità di terreno edificabile rispetto ai tre livelli di sostenibilità localizzativa

individuati con il metodo di valutazione descritto in Appendice A. Questo dato può essere calcolato annualmente, anche se, data la limitata crescita insediativa, esso può essere calcolato anche ogni 5 anni, al termine di ogni mandato amministrativo;

• il rapporto percentuale tra la superficie di terreno da edificare e la superficie di terreno idoneo all’edificazione (vedi indicatore I.A.2.1.) al fine di verificare il raggiungimento del traguardo T.A.2.1. Nel periodo di validità del Piano occorre limitare la superficie di terreno da edificare al 17% della superficie di terreno edificabile;

• le superfici delle principali categorie di usi del suolo espresse in valori percentuali rispetto alla superficie del territorio comunale di Madesimo: aree urbanizzate e infrastrutture; aree a prato e pascolo; superfici per piste e impianti da sci; aree boscate; vegetazione naturale; aree sterili; aree idriche compresi i bacini idrici naturali e artificiali; ghiacciai e nevai. Questo dato può essere calcolato annualmente, anche se, data la limitata crescita insediativa, esso può essere calcolato anche ogni 5 anni, al termine di ogni mandato amministrativo.

I rischi territoriali interessano parti consistenti del territorio comunale comprese, con intensità di pericolo diverse, anche alcune limitate porzioni di zone edificate od oggetto di proposte di espansione insediativa soggette a fenomeni di tipo valanghivo. Poiché per i diversi eventi catastrofici non sono state effettuate delle analisi del rischio ma solo delle analisi della loro pericolosità, gli indicatori da utilizzare per il monitoraggio non potranno che contemplare le superfici di insediamenti e infrastrutture territoriali che andranno a interessare le zone pericolose. Pertanto avremo i seguenti indicatori, le cui informazioni possono essere aggiornate annualmente, che tengono anche conto degli indicatori I.A.1.1., I.A.1.2. e I.A.1.3.

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individuati per il traguardo T.A.1.1. Non aumentare il livello di rischio di valanghe, frane e alluvione nel periodo di validità del Piano: • superfici esistenti e previste di aree insediative che interessano zone soggette a

valanghe, frane o alluvioni per livello di pericolosità; • superfici esistenti e previste di nuove piste da sci che interessano zone soggette a

valanghe per livello di pericolosità; • lunghezze di strade esistenti e previste che interessano zone soggette a valanghe

e frane per livello di pericolosità.

Il monitoraggio della qualità del paesaggio viene effettuato verificando da una parte che i vincoli paesistici siano correttamente rispettati e dall’altra che i caratteri delle trasformazioni paesistiche delle aree che sono interessate da interventi di Piano non eccedano quanto dovrebbe essere indicato nella Normativa di Piano. Il primo tipo di valutazione riguarda il raggiungimento dei traguardi che il Piano ha assunto per gli aspetti paesistici, mentre il secondo tipo di valutazione riguarda gli esiti delle valutazioni di idoneità paesistica delle trasformazioni territoriali previste dal Piano. Gli indicatori proposti di seguito tengono conto di entrambi gli aspetti e devono essere aggiornati annualmente. Essi sono: • il numero di interventi che peggiorano un contesto paesaggistico di pregio

(indicatore I.B.1.1.) serve a verificare il raggiungimento del traguardo T.B.1.1., per cui nessun intervento deve peggiorare i contesti paesaggistici di pregio;

• il rapporto percentuale tra interventi non idonei e interventi complessivi effettuati su edifici di architettura spontanea di pregio (indicatore I.B.2.1.), che non devono superare il 5% nel periodo di validità del Piano, serve a verificare il raggiungimento del traguardo T.B.2.1.;

• il numero di interventi che vanno a interferire visivamente e funzionalmente sui percorsi storici (indicatore I.B.3.1.) serve a verificare il raggiungimento del traguardo T.B.3.1., per cui nel periodo di validità del Piano non verrà realizzato alcun intervento che vada a interferire visivamente e funzionalmente sui percorsi storici;

• il valore di trasformazione paesistica complessiva delle zone oggetto di valutazione, che è dato dalla sommatoria delle differenze tra il massimo punteggio di incidenza paesistica tollerante della classe di sensibilità paesistica dell’i-esimo sito e il punteggio di incidenza paesistica attribuito all’i-esimo progetto.

Il mantenimento del presidio umano sugli alpeggi costituisce un obiettivo importante per un comune alpino poiché interessa una parte molto fragile del territorio che ha interesse sia dal punto di vista paesistico, poiché si tratta di tutelare un paesaggio che ha caratterizzato quelle aree per diversi secoli, che naturalistico, poiché esso costituisce un ecosistema che favorisce la riproduzione di specie faunistiche di pregio e il cui abbandono può portare alla crescita di specie vegetali di scarso valore. I fattori che ostacolano o che favoriscono il raggiungimento di questo obiettivo sono soprattutto di ordine socio-economico, data la marginalità economica di questa attività e la marginalità sociale in cui si trova chi la pratica. Poiché la possibilità di raggiungere redditi soddisfacenti è legata all’erogazione di consistenti finanziamenti pubblici e alla fornitura di specifici servizi, vedi il caricamento dell’alpe tramite elicottero o attraverso strade sufficientemente ampie realizzate dalla collettività, la capacità del PRG di incidere su questa attività è poco rilevante. Esso però può limitare la realizzazione di interventi che contrastano con le esigenze dell’attività di alpeggio e di consentire solo quelli che la favoriscono.

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Obiettivo del monitoraggio dell’attività di alpeggio non è quindi quello di verificare il successo delle azioni di Piano, quanto quello di conoscere nel tempo come si evolvono tali territori allo scopo di attivare strumenti di natura diversa del PRG nel caso in cui si verificassero significativi problemi di abbandono. Coerentemente con questo approccio, l’indicatore individuato, i cui dati potranno essere aggiornati ogni biennio per poter rilevare con sufficiente sensibilità i possibili cambiamenti, è costituito dal rapporto tra la superficie ad alpeggio misurata ogni due anni e la superficie ad alpeggio misurata nel 2004 (vedi indicatore I.A.3.1.), il quale serve a verificare il raggiungimento del traguardo T.A.3.1., per cui al termine del periodo di validità del Piano dovrà essere stato mantenuto in efficienza almeno il 90% della superficie ad alpeggio misurata nel 200411:

La realizzazione di nuove strutture alberghiere, sportive e per servizi turistici e di abitazioni per turisti costituisce la principale strategia di sviluppo del Piano e quindi è necessario monitorarla al fine di consentire di conoscere con sistematicità il livello di attuazione dei relativi interventi. Gli indicatori, da misurare annualmente, sono: • la superficie di terreno utilizzata e la percentuale di cubatura realizzata per le

nuove strutture alberghiere. Il secondo indicatore (vedi indicatore I.C.3.1.) serve a verificare il raggiungimento del traguardo T.B.3.1., per cui dovrà essere realizzata entro 5 anni il 30% della cubatura ed entro 10 anni il restante 70%;

• la superficie di terreno utilizzata e la percentuale di cubatura realizzata per le nuove strutture sportive. Il secondo indicatore (vedi indicatore I.C.2.1.) serve a verificare il raggiungimento del traguardo T.C.2.1., per cui dovrà essere realizzata entro 5 anni il 40% della cubatura ed entro 10 anni il restante 60%;

• la superficie di terreno utilizzata e la percentuale di cubatura realizzata per le nuove strutture commerciali e di ristorazione. Il secondo indicatore (vedi indicatore I.C.2.1.) serve a verificare il raggiungimento del traguardo T.C.2.1., per cui dovrà essere realizzata entro 5 anni il 40% della cubatura ed entro 10 anni il restante 60%;

• la superficie di terreno utilizzata e la percentuale di cubatura realizzata per le nuove abitazioni per turisti. Il secondo indicatore (vedi indicatore I.C.3.2.) serve a verificare il raggiungimento del traguardo T.C.3.1., per cui dovrà essere realizzata entro 5 anni il 50% della cubatura ed entro 10 anni il restante 50%.

Di seguito vengono esposte le indicazioni per gestire il Piano in modo da conseguire gli obiettivi in esso definiti e da minimizzare gli impatti sull’ambiente. Tali indicazioni costituiscono dei riferimenti sia per la redazione delle Norme tecniche di attuazione del PRG di Madesimo, sia per effettuare le modifiche al Piano nel caso in cui si verifichino eccessivi scostamenti tra previsioni e realtà.

Lo Studio di idoneità paesistico-ambientale (SIPA) Una prima indicazione per la normativa di Piano riguarda l’introduzione di uno strumento di valutazione ambientale, che è stato definito Studio di idoneità paesistico-ambientale, che ha la funzione di supportare il processo di valutazione ambientale durante l’attuazione del PRG. Questo strumento viene applicato a quegli interventi che possono avere degli impatti significativi sul sistema paesistico-ambientale e che non

11 La valutazione dell’erosione della cotica erbosa legata ad una conduzione scorretta delle attività di

alpeggio può essere solo di tipo qualitativo; essa potrà essere stimata quantitativamente quando verranno rilevate le superfici erose.

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possono essere valutati in modo soddisfacente fino a quando non saranno stati elaborati i relativi progetti. Lo SIPA si avvale di due importanti strumenti valutativi, già previsti nella normativa regionale, che consentono di coprire la totalità degli impatti significativi delle azioni di Piano che non si sono potuti valutare approfonditamente in questo studio. Il primo strumento riguarda la fattibilità geologica e in particolare le perizie geologiche a cui devono essere sottoposti i progetti di nuovi interventi che sono localizzati nelle classi 2, 3 o 4. Poiché nel territorio di Madesimo non vi è alcuna zona di classe prima, tutti i progetti di nuovi fabbricati e di nuove infrastrutture dovranno essere sottoposti a perizia geologica. Il secondo strumento è costituito dall’Esame di impatto paesistico dei progetti previsto dall’art. 25 del Piano Territoriale Paesistico Regionale e dettagliato nella Deliberazione della Giunta Regionale dell’8.11.02 su Linee guida per l’esame paesistico dei progetti; a tale esame vanno sottoposti quegli interventi che superano il grado di rilevanza paesistica così come definito nel metodo stesso (vedi Appendice B). Il metodo indicato per l’esame paesistico è stato adottato in questo studio per valutare gli aspetti paesaggistici delle azioni di Piano, in modo da poter effettuare col tempo un processo di valutazione paesistica che dalla scala regionale arrivi alla scala del singolo edificio mediante un accorto utilizzo di un unico riferimento metodologico. Questi due strumenti valutativi vanno integrati, dove necessario, da metodi di valutazione di eventuali altri tipi di impatti significativi che i diversi interventi potrebbero causare, anche se gli interventi previsti dal Piano non richiedono altri tipi di valutazioni. Lo SIPA dovrà essere applicato ad ogni progetto di nuova infrastruttura e di area insediativa che ha un impatto rilevante sull’ambiente, sul paesaggio e/o sul territorio. Tale strumento non dovrebbe appesantire il processo decisionale e progettuale poiché attraverso la valutazione geologica e paesaggistica di ciascuna area di intervento si ridurrebbe drasticamente la necessità di effettuare numerosi singoli esami paesistici e perizie geologiche a cui dovrebbero essere sottoposti i singoli edifici. Infatti, ciascun SIPA dovrà indicare quali edifici dovranno eventualmente essere sottoposti ad ulteriori perizie geologiche ed esami paesistici, quali aspetti dovranno essere verificati e quali parametri dovranno essere rispettati.

La modificazione delle scelte del Piano I meccanismi per modificare le azioni, le strategie e/o gli obiettivi di Piano da attivare nel caso di eccessivi scostamenti tra le previsioni di Piano e le trasformazioni territoriali dipendono dal tipo di intervento considerato, dall’intensità dei suoi effetti sull’ambiente e dalle valutazioni che sono state effettuate. In generale, tali meccanismi sono riferibili allo strumento della Variante di Piano, la quale può essere di tipo semplificato (vedi L.R. 23/97), quando occorre modificare solo azioni di Piano o strategie di minore importanza, di tipo parziale (vedi L. 1150/42 e L.R. 51/75), quando occorre modificare delle strategie di notevole importanza e/o un obiettivo, e di tipo generale (vedi L. 1150/42 e L.R. 51/75), quando occorre modificare i principali obiettivi di Piano. Di seguito, per ciascuna azione di Piano vengono indicati, dove necessario, i criteri per individuare quando è eventualmente necessario effettuare una Variante al Piano e il tipo di Variante.

A.1.1. Minimizzazione di nuove strutture in aree pericolose. Nel caso in cui queste strutture non venissero parzialmente o completamente realizzate non vi sarà bisogno di effettuare alcun tipo di modifica al Piano poiché il livello di

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rischio risulterebbe minore di quanto previsto e quindi l’obiettivo di contenere il rischio di valanghe risulterebbe ancora più vicino.

A.2.1. Minimizzazione del consumo di terreno edificabile Nel caso in cui queste strutture non venissero parzialmente o completamente realizzate non vi sarà bisogno di effettuare alcun tipo di modifica al Piano poiché il consumo di terreno edificabile risulterebbe minore di quanto previsto e quindi l’obiettivo di contenerne il consumo risulterebbe ancora più vicino.

A.3.1. Regolamentazione dell’edificazione negli alpeggi Poiché questa azione di Piano è scarsamente influente nel conseguire la strategia di mantenere l’attività di alpeggio, non essendo i fattori che la determinano di competenza urbanistica, è inutile prevedere alcuna modifica di questa azione in caso di mancato raggiungimento della strategia. Occorrerebbe invece agire con strumenti diversi dal Piano regolatore generale.

B.1.1. Esclusione dell’edificazione da viste ed elementi di pregio paesaggistico Se il vincolo che viene posto alle viste e agli elementi di pregio paesaggistico è di inedificabilità assoluta, allora questa azione costituisce il massimo che si può effettuare con un Piano urbanistico e quindi non è necessario prevedere modifiche al Piano in caso di mancato conseguimento dell’obiettivo né effettuare valutazioni. Altrimenti, in caso di mancato conseguimento dell’obiettivo è possibile ipotizzare un irrigidimento dei vincoli fino all’inedificabilità assoluta.

B.2.1. Regolamentazione degli interventi nei nuclei storici Nel caso in cui dopo 5 anni dall’approvazione del Piano la percentuale degli interventi non corretti rispetto agli interventi effettuati superasse il 15% (valore indicativo non discusso con gli Amministratori comunali), allora diventa necessario modificare questa azione di Piano ricorrendo a una modifica delle norme mediante Variante semplificata oppure ad altri tipi di intervento che però non possono essere di carattere urbanistico (vedi finanziamenti o riduzioni dell’ICI o altre agevolazioni). In questo caso non vi è necessità di effettuare alcuna valutazione.

B.3.1. Esclusione dell’edificazione lungo i percorsi storici Se il vincolo che viene posto lungo i percorsi storici è di inedificabilità assoluta, allora questa azione costituisce il massimo che può essere effettuato con un Piano urbanistico e quindi non è necessario prevedere modifiche al Piano in caso di mancato conseguimento dell’obiettivo né effettuare valutazioni. Altrimenti, in caso di mancato conseguimento dell’obiettivo è possibile ipotizzare un irrigidimento dei vincoli fino all’inedificabilità assoluta.

C.1.1. Potenziamento degli impianti di risalita La non realizzazione del potenziamento degli impianti di risalita non necessita di alcuna modifica al Piano poiché non comporta né un peggioramento dei caratteri paesistico-ambientali né una riduzione delle attuali potenzialità nell’offerta del turismo da sci. Si avrebbe invece una mancata crescita di tale offerta, comunque non dovuta a fattori di competenza urbanistica.

C.1.2. Aumento della dimensione delle piste da sci Nel caso in cui questo intervento non venisse parzialmente o completamente realizzato non vi sarà bisogno di effettuare alcun tipo di modifica al Piano poiché, pur non raggiungendo l’obiettivo di riferimento, si avrebbe un impatto paesistico-ambientale minore di quanto previsto.

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C.2.1. Aumento degli impianti sportivi Nel caso in cui questo intervento non venisse parzialmente o completamente realizzato, sarà necessario effettuare una Variante semplificata che ridefinisca le nuove quantità di questi impianti rispetto anche alle funzioni ad esse collegate, quali i posti letto in albergo e le abitazioni per turisti. Tale Variante dovrà essere sottoposta eventualmente a SIPA per quegli aspetti che non sono stati in precedenza valutati.

C.2.2. Potenziamento dei servizi commerciali L’eventuale realizzazione dopo 5 anni dall’approvazione del Piano di meno del 30% (valore indicativo non discusso con gli Amministratori comunali) della cubatura prevista per queste strutture richiede di effettuate una Variante semplificata che ridefinisca le nuove quantità di questi servizi rispetto anche alle funzioni ad esse collegate, quali i posti letto in albergo e le abitazioni per turisti. Tale Variante dovrà essere sottoposta eventualmente a SIPA per quegli aspetti che non sono stati in precedenza valutati.

C.2.3. Potenziamento della ristorazione sulle piste da sci Nel caso in cui questo intervento non venisse parzialmente o completamente realizzato non vi sarà bisogno di effettuare alcun tipo di modifica al Piano poiché, pur non raggiungendo l’obiettivo di riferimento, si avrebbe un impatto paesistico-ambientale minore di quanto previsto.

C.3.1. Costruzione di nuove strutture alberghiere L’eventuale realizzazione dopo 5 anni dall’approvazione del Piano di meno del 30% (valore indicativo non discusso con gli Amministratori comunali) della cubatura prevista per queste strutture richiede di effettuate una Variante parziale al Piano poiché verrebbe messo in discussione uno dei suoi principali obiettivi. Tale modifica non dovrà essere sottoposta a SIPA nel caso in cui si prevedano soltanto delle diminuzioni di superfici e di volumetrie.

C.3.2. Realizzazione di abitazioni per turisti Nel caso in cui questo intervento non venisse parzialmente o completamente realizzato non vi sarà bisogno di effettuare alcun tipo di modifica al Piano poiché da una parte l’obiettivo non raggiunto non ha un carattere centrale per il Piano e dall’altra non si avrebbe un aumento dell’impatto paesistico-ambientale previsto.

D.1.1. Realizzazione di zone a traffico limitato nell’abitato di Madesimo Questa azione di Piano porta a un miglioramento di una situazione che attualmente non è critica, per cui l’eventuale non realizzazione parziale o totale dell’intervento non richiede alcuna modifica del Piano né alcuna valutazione.

D.1.2. Costruzione del parcheggio per l’abitato di Madesimo L’eventuale mancata realizzazione di questa infrastruttura richiede una Variante semplificata, nel caso in cui si debba provvedere a una soluzione differente ma che risponde alle funzioni di questa azione di Piano, o parziale, nel caso in cui non venisse realizzato alcun parcheggio poiché mette in discussione un importante obiettivo del Piano e non consente la realizzazione delle azioni di Piano D.1.1. e D.2.1. Questa Variante non dovrà essere sottoposta ad alcuna valutazione nel caso in cui non siano previsti nuovi interventi.

D.2.1. Riqualificazione di aree pubbliche nell’abitato di Madesimo Questa azione di Piano porta a un miglioramento di una situazione che non è critica, per cui l’eventuale non realizzazione parziale o totale dell’intervento non richiede alcuna modifica del Piano né alcuna valutazione.

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D.3.1. Abbassamento e restyling della "Torre" L’eventuale non realizzazione dell’intervento può richiedere una Variante semplificata nel caso in cui si abbiano nuove soluzioni di intervento che non possano essere gestite con le norme e le indicazioni approvate. Dovrà essere effettuato un SIPA del nuovo intervento nel caso in cui vi fossero delle modifiche di carattere progettuale.

Ulteriori riferimenti per le norme e gli indirizzi di Piano Rispetto ai materiali del PRG in fase di elaborazione che sono stati ricevuti, risultano essere stati correttamente recepiti i vincoli idrogeologici del PAI, i vincoli ambientali previsti da tutte le leggi nazionali e regionali in vigore, gli studi geologici dell’indagine geologica ex. L. 41/97. Si individua invece la necessità che il PRG approfondisca l’analisi delle viste passive e attive, statiche dinamiche e di importanza paesistica e il loro rapporto con le opere di edificazione, introducendo vincoli e norme di tutela appropriate. Inoltre, dovranno essere inserite delle norme per la gestione delle piste da sci e per l’innevamento artificiale, per cui le prime devono avere il piano stabilizzato e rinverdito e profilature idonee allo scolo delle acque superficiali. Le specie erbacee devono essere scelte fra specie autoctone, robuste e adatte alle condizioni climatiche di montagna. Inoltre, le piste da sci devono essere mantenute anche durante il periodo di mancanza di neve, curando lo sfalcio e il pascolo e risanando i danni che si fossero creati nella gestione della battitura, e ciò al fine di non determinare zone di degrado paesistico nel periodo non invernale. Gli impianti per la captazione e la raccolta di acque per l'innevamento artificiale sono subordinati alla dichiarazione di compatibilità ambientale e a condizione che non vengano utilizzate acque di zone umide o torbiere, ivi comprese le acque di alimentazione delle zone umide stesse.

Per eventuali future nuove esigenze che richiedano di modificare parte delle scelte del Piano introducendo nuovi obiettivi, strategie o azioni o modificando quelli esistenti occorrerà sottoporre a Valutazione ambientale le relative Varianti di Piano secondo i seguenti criteri. Nel caso di inserimento di nuovi obiettivi, strategie e azioni di sviluppo, questi dovranno essere sottoposti a una valutazione che ne verifichi la compatibilità e la sostenibilità ambientale rifacendosi, per quanto possibile, ai procedimenti attivati in questa valutazione ambientale e integrandone gli esiti. Nel caso di modifica di azioni di sviluppo che prevedano un aumento o una ridefinizione degli interventi, se interessano temi rilevanti (vedi azioni di piano: A.1.1, A.2.1, C.1.1, C 1.2, C.3.1, C.3.2) esse devono essere sottoposte a una valutazione puntuale che ripercorra ed eventualmente approfondisca quanto effettuato con questa valutazione. Se esse invece interessano temi non rilevanti (vedi azioni di piano: D.1.1, D.2.1) allora è sufficiente verificare che siano rispettati i criteri valutativi. Nel caso di nuove azioni di tutela o di modifiche in senso più restrittivo di azioni di tutela già attivate, soprattutto se interessano temi importanti, occorre che esse siano supportate nella loro elaborazione progettuale da questo procedimento valutativo e che i relativi esiti siano integrati in quest’ultimo. Nel caso di modifica di azioni di tutela in senso meno restrittivo o che prevedano una riduzione dell’entità degli interventi di valorizzazione paesistico-ambientale (vedi azioni di piano: B.1.1., B.2.1., B.3.1), è sufficiente verificare che siano rispettati i criteri valutativi ripercorrendo, e approfondendo dove necessario, quanto effettuato in questa valutazione.


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