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fruit. Classe 2LSA1 Liceo Scietifico delle scienze applicate

Eat right. Eat fruit

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fruit. Classe 2LSA1 Liceo Scietifico delle scienze applicate

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Favolosa Raccolta di Uva, mele, pesche, albicocche e susine,

Tanta, saluTare e mAgica

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I BENEFICI DELLA FRUTTA

La frutta è talmente importante per la salute che la Comunità Europea arriva a

consigliare ben 5 porzioni di frutta e verdura al giorno per avere un ruolo

significativo nei confronti della prevenzione da:

ictus: ( riduzione del 30% del fattore di rischio);

insorgenza di disturbi visivi tipici dell età avanzata ;grazie alle vitamine A,

C ed E, compresi i pigmenti carotenoidi, la luteina e la zeaxantina ;

patologie dell apparato cardio vascolare ;

calcoli alla cistifellea;

osteoporosi;

rischio di Alzheimer;

diabete, ipercolesterolemia, ipertensione;

forme tumorali di vario genere.

LE DIVERSE OPINIONI SU COME CONSUMARLA

MANGIARE FRUTTA DOPO I PASTI E’ SBAGLIATO

Tutti pensiamo che mangiare frutta significhi comprarla, sbucciarla, affettarla e

portarla alla bocca. Ma non è così semplice e banale. È importante sapere come

e quando mangiarla. Qual è dunque il modo corretto di consumare la frutta? La

prima regola è di non mangiarla mai a fine pasto, ma sempre a stomaco vuoto.

Se voi imparerete a mangiare tanta frutta, e a farlo nel modo corretto, essa

giocherà un ruolo basilare nella detossificazione del vostro sistema corporale, e

metterà a vostra disposizione una enorme quantità di energia utile a farvi perdere

eventuale sovrappeso e a condurre al meglio tutte le altre migliorie corporali.

MANGIARE FRUTTA DOPO I PASTI E’ SALUTARE

Non è vero che a fine pasto la frutta fermenti, rallenti la digestione o gonfi. Non

c'è mai un motivo valido per non consumare frutta: può essere uno spuntino o

completarlo, ma può e deve anche essere mangiata ai pasti.

Proprio durante un pasto, infatti, la frutta esercita tutti i suoi benefici effetti:

migliora l'assorbimento del ferro presente negli altri vegetali grazie alla vitamina

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C; con la sua acidità aiuta a ripulire la bocca da eventuale residui di cibo e dai

grassi (soprattutto le mele e le pere);favorisce inoltre il raggiungimento della

sazietà senza eccessi di calorie, perché è un alimento “ingombrante” rispetto alle

calorie che contiene. Ciò significa che sazia, fornendo pochissimi grassi e poche

calorie, un aspetto tanto più utile oggi, data la vita sedentaria condotta da molte

persone.

ALCUNE PRECISAZIONI. . .

La frutta regola l'equilibrio acido-base del sangue, ossia neutralizza l'eccesso di

acido causato dai cibi di origine animale.

È ricca di potassio e povera di sodio, quindi adatta agli ipertesi, contiene zuccheri

prontamente utilizzabili dall'organismo. Sotto la buccia poi c'è una miniera di

vitamine, minerali e fibre, tutti indispensabili per la salute dell'organismo.

Tranne che in pochissimi casi, non contiene proteine e grassi.

Riassumendo...

1. È scorretto, da un punto di vista nutrizionale, basarsi su una dieta

composta quasi esclusivamente di frutta.

2. Si deve mangiare lontano dai pasti solo se si soffre di gonfiori e difficoltà

digestive.

3. La frutta aiuta a prevenire i tumori poiché ricca di sostanze antiossidanti

(vitamine A e C) che aiutano l'organismo a ripulirsi dai radicali liberi, da

esso prodotti normalmente per vivere, ma il cui eccesso (dovuto

all'inquinamento ed allo stress) risulta dannoso.

SITOGRAFIA

http://www.frutta-verdura-edicola-beria.it/Frutta.htm

http://ambientebio.it/limportanza-della-frutta-nellalimentazione/

S.C.

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INDICE

Albicocca Greppi Michelangelo Ananas Canonaco Chiara

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Anguria Turner Katherine Arancia Wickremasinghe Hasara Avocado Fais Giorgia

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Banana Cornelio Andrea Caco Melfa Alessandro Castagna Moro Pietro

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Ciliegia Caruso Stefano Cocco Lanfranconi Pietro Dragon Fruit Savitteri Arianna

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Fico d’india Ballabio Giulia Fragola Sosa Geovanny Kiwi Roncoroni Filippo

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Lampone Bovenzi Sonia Lichti Vigiliante Luca Lime Terraneo Giorgio Limone Cappi Riccardo

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Mango Borromini Andrea Mela Mogavero Alessandro Melograno Branca Martino Mora Zocchi Andrea

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Nespola Pirola Federico Noci Riva Daniele Papaia Poletti Luca

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Pesca Napolitano Giuseppe Uva Ruggieri Sara

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Prunus armeniaca (albicocca)

PRUNUS ARMENIACA M.G.

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L’albicoccaLa pianta appartiene alla stessa famiglia e genere di frutti quali la ciliegia, la pesca

e la prugna. Con alcuni di questi sono stati prodotti vari ibridi molto apprezzati dai mercati in cui sono stati introdotti.

L’albicocco

Si presenta come alberello che può raggiungere i 12-13 metri allo stato selvatico. Nelle coltivazioni, tuttavia, la pianta viene tenuta sotto i 3,5 metri per agevolare la raccolta dei frutti. Ha una chioma a ombrello, con tronco e rami sottili e leggermente contorti. Le foglie sono ellittiche, con punte acuminate e bordo seghettato e piccioli rosso violaceo. La larghezza media è di 7-8 cm. I fiori sono singoli, ma sbocciano a gruppetti che si situano all'attaccatura delle foglie. Hanno 5 sepali e petali, molti stami eretti e variano dal bianco puro ad un lieve colore rosato. Il frutto ha contenuto di 28 calorie ogni 100 grammi di peso. Le stagionalità di raccolta sono giugno, luglio, agosto.

Il clima necessario

La pianta in sé non patisce il freddo e sopporta temperature davvero rigide, tuttavia fiorisce molto presto rispetto a quasi tutti gli altri alberi da frutto e questo rende la produzione di albicocche vulnerabile alle gelate primaverili. Inoltre l'albicocco è soggetto a funghi se troppo bagnato e le albicocche stesse possono marcire sulla pianta: questi fattori hanno determinato la sua diffusione in climi caldi e asciutti, dove il rischio di gelate è minore e minori sono le precipitazioni.

PRUNUS ARMENIACA M.G.

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Il raccolto e il frutto

L'albicocca è un frutto della famiglia delle rosacee. Dal caratteristico colore arancione, la buccia vellutata ricopre una polpa dello stesso colore, dolce e zuccherina, al cui interno si trova un nocciolo di forma ovoidale.

L'albicocca è un alimento ipocalorico e ricco di vitamine e sali minerali, con un alto indice di sazietà, e pertanto molto apprezzato nelle diete.

Il frutto, detto drupa, ha una dimensione tra i 3,5 e i 6 cm. Gli albicocchi sono abbastanza precoci e cominciano a fruttificare già dal secondo anno, ma la piena produzione non inizia prima del terzo/quinto ed è più abbondante su alberi piccoli, e rami corti. Le albicocche necessitano di un periodo dai 3 ai 6 mesi per svilupparsi e maturare e sono prevalentemente raccolte a mano dai primi di maggio alla metà di luglio.

L’origine dell’albicocca

L'albicocco è una pianta originaria della Cina nordorientale al confine con la Russia. La sua presenza data più di 4000 anni di storia. Da lì si estese lentamente verso ovest attraverso l'Asia centrale sino ad arrivare in Armenia (da cui prese il nome) dove, si dice, venne scoperta da Alessandro Magno. I Romani la introdussero in Italia e in Grecia nel 70-60 a.C., ma la sua diffusione nel bacino del Mediterraneo fu consolidata successivamente dagli arabi, infatti Albicocco deriva dalla parola araba Al-barquq. L'albicocca crescerebbe in natura selvatica in Cina da ben 4.000 anni. Oggi è diffuso in oltre 60 paesi e viene coltivato in climi caldi o temperati e relativamente asciutti.

Le albicocche in cucina

Le albicocche sono ottime da consumare come frutta fresca, da sole o in macedonia, ma sono anche molto apprezzate in ricette salate, grazie al loro sapore acidulo.

A causa della loro veloce deperibilità, le albicocche trovano largo uso anche nell'industria conserviera: in confetture, sciroppi o succhi di frutta, ma anche essiccate o sciroppate.

In pasticceria, l'albicocca trova largo uso anche in gelatina per “apricottare”, ovvero, per l'appunto, spalmare una torta con gelatina di albicocca prima di glassarla.

PRUNUS ARMENIACA M.G.

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Ananas sativus (ananas)

L'Ananas, o ananasso, è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Bromeliaceae. È conosciuto soprattutto per la specie coltivata Ananas comosus. La parola Ananas deriva dal nome del frutto nella lingua degli indios Guaraní.

Dominio: Eukaryota Regno: Plantae Classe: Liliopsida Famiglia: Bromeliaceae Genere: Ananas Tipo di frutta: Sorosio

1­STORIA: Si pensa sia originaria del Brasile meridionale e del Paraguay, ma era presente ai tropici americani quando Cristoforo Colombo sbarcò a Guadalupa nel 1493 nel suo secondo viaggio. Gli spagnoli in seguito lo esportarono nelle Filippine e nel 16° secolo raggiunse le Hawaii e Guam. L’ananas sbarcò in Inghilterra nel 1660 e iniziò ad essere coltivato nelle serre all’incirca nel 1720.

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2­DISTRIBUZIONE: (L’Italia la importa

principalmente dal Brasile) Il genere è originario del Sud America. Piantagioni commerciali si trovano nelle Hawaii, nelle Filippine, nell'Asia sud-orientale, in America Latina, in Florida e a Cuba. 3­CARATTERISTICHE

BOTANICHE: L'ananas è particolarmente ricco in sali minerali (potassio, manganese) e in vitamine (carotenoidi, vitamina A, complesso B e vitamina C). E’ una pianta, che allo stato naturale risulta perenne propagandosi principalmente per via agamica e raramente via seme. Valori nutrizionali: ­CARBOIDRATI (95,21%) ­PROTEINE (3,92%)

­GRASSI (0,87%) ­ Calorie per 100g: 48 kcl 4­CURIOSITA’: La cosa interessante è che la vitamina C resta stabile anche dopo la raccolta, perché il frutto la protegge dall’ossidazione con la sua scorza spessa e il suo alto tasso d'acidità. Infatti è un

alimento alcalinizzante: riduce quindi il livello acido del nostro pH.

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Citrullus lanatus (anguria) Caratteristiche dell’anguria L’anguria o cocomero è una falsa bacca (peponide) appartenente alla famiglia delle cucurbitaceae. Ha un fusto rampicante che può raggiungere la larghezza di 10m da cui prima di lasciar maturare il frutto sbocciano dei fiori circa 5 cm in larghezza, normalmente di colore giallo.

Il frutto stesso ha una forma ovale data dall’involucro esterno liscio in varie sfumature di verde che non è commestibile. Il suo interno può essere rosso, giallo o bianco e ha una consistenza molto acquosa, all’interno di questo strato sono contenuti moltissimi semi che misurano poco meno di 1cm che hanno la tipica forma a goccia; è un frutto molto voluminoso e può raggiungere un peso di 20 kg, anche se il peso non ne determina sempre la qualità. Dove viene prodotta? In realtà l’anguria è tipica dell’Africa meridionale ma viene prodotta in grande quantità anche in Italia, specialmente nel Lazio e nell’Emilia Romagna.

Quando matura? L’anguria matura nel periodo estivo tra Maggio e Settembre, ma viene venduta solo a fine Giugno e a Luglio. Quali sono i suoi nutrienti?

K. T.

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L’anguria è composta dal 93% di acqua che rende il frutto dissetante e rinfrescante. Tra le vitamine contenute in essa abbiamo A, C, B e B6. Per 100g di prodotto sono contenute 16 calorie e 0,4 di proteine (tra cui Calcio, Ferro, vitamina D e Magnesio).

Come si mangia? L’anguria ha un sapore dolce e acquoso, normalmente viene tagliata a spicchi per facilitarne la consumazione. Anche se spesso l’anguria può essere trovata sotto forma di zuppa, insalata, sorbetto o gelato. Hanno una simbologia di qualche tipo?

L’anguria è sempre stata ritenuta un simbolo estivo, probabilmente per il suo periodo di maturazione e per il suo gusto fresco. In alcune culture è anche ritenuto segno di ricchezza, infatti alcuni faraoni si fecero seppellire con delle angurie che avrebbero potuto portare nel loro viaggio nell’aldilà. Curiosità Di recente vari baristi gareggiano per loro per farne varie sculture utilizzando la sua solidità e le varie sfumature di rosso, bianco e verde. In alcuni paesi, tra cui Italia e Giappone hanno inventato le angurie cubiche o piramidali, ottenute facendo crescere l’angurie all’interno di recipienti appositi. Bibliografia http://it.wikipedia.org/wiki/Citrullus_lanatus http://www.fruttanellescuole.gov.it/contenuti/frutta­a­z/Anguria www.immagini.google.it

K. T.

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Citrus x Sinensis (arancia) L'arancio (Citrus × Sinensis) è un albero da frutto appartenente al genere Citrus (famiglia Rutaceae). È un ibrido, probabilmente fra il pomelo e il mandarino, ma da secoli cresce come specie autonoma e si propaga per innesto o talea. L'arancio è un albero che può arrivare fino a 12 metri, dalle foglie allungate e

carnose e dai fiori candidi, le zagare. I germogli sono sempre verdi, i frutti sono esperidi, dalla forma rotonda. Sia la buccia che la polpa sono del tipico colore arancione; la buccia è caratterizzata da una leggera ruvidezza.

Viene prodotta in Italia? L’Italia è il maggior produttore di arance europeo insieme alla Spagna. Le regioni in cui la produzione di questi agrumi è più concentrata sono quelle meridionali come la Sicilia e la Calabria.

In che periodo matura? Le arance in Italia maturano nei mesi compresi fra Ottobre e Maggio.

Viene importata? Nel periodo in cui le arance non vengono prodotte in Italia, questi frutti vengono importati, ad esempio dalla Spagna.

1

1 H.W.

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Utilizzi in cucina La prima cosa che viene in mente pensando alle arance è la spremuta, ma si possono preparare un’infinità di piatti con questo agrume, sia dolci come ad esempio la torta alle arance con glassa al cioccolato, o salati come l’anatra all’arancia.

2

Vari tipi di arance

L’arancia è uno degli agrumi più diffusi al mondo e ne esistono moltissime varietà. Possono esser divise generalmente in arance dalla polpa rossa (es. Sanguinello, Tarocco, Moro…) o dalla polpa bionda (Navelina, Ovale, Washington Navel, Biondo comune…).

2 H.W.

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G.F

Fonte:http://www.alimentipedia.it/avocado.html

Persea americana (avocado)

Il frutto:

È una bacca a forma di pera, lunga dai 7 ai 20 centimetri e con un peso che può variare dai 100 ai

1000 g. Presenta un grosso seme centrale di 3-5 cm di diametro.La polpa è di colore giallo verde

o giallo pallido. La buccia può essere di colore verde o melanzana, liscio o rugoso.

La pianta:

L'albero è di taglia media e misura circa 10 metri d'altezza, anche se può raggiungere i 15-20 m.

La chioma ampia, il tronco ricoperto di una scorza grigiastra. Ha foglie persistenti, lunghe dai

12 ai 25 cm semplici, ovali e di colore verde. I fiori misurano 5-10 mm. Di questa pianta se ne

consumano i frutti.

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G.F

Fonte:http://www.alimentipedia.it/avocado.html

AVOCADO

Viene prodotto in

Italia?

No

Viene importato? Sì, l’avocado è originario di una vasta zona geografica che si estende dalle

montagne centrali ed occidentali del Messico, attraverso il Guatemala fino

alle coste dell'Oceano Pacifico nell'America centrale. I maggiori paesi

produttori sono Messico, Indonesia, Stati Uniti d'America, Colombia,

Brasile e Cile.

In quale periodo

dell’anno matura

questo frutto?

Gli avocado sono disponibili tutto l'anno, poiché vengono importati da

tutto il mondo. In più è un frutto climaterico, cioè una volta raccolto, a

temperatura ambiente, il frutto continua a maturare.

Come si mangia

l’avocado?

L’avocado va consumato crudo in quanto non resiste alla cottura, per

questo lo possiamo trovare nelle insalate, minestre, nei dessert come

gelato, mousse e macedonie. Inoltre è l'ingrediente principale della salsa

messicana Guacamole a base appunto di avocado.

Page 28: Eat right. Eat fruit

G.F

Fonte:http://www.alimentipedia.it/avocado.html

Valori nutritivi L'avocado è uno dei pochi frutti freschi molto ricco di grassi e povero di

zuccheri semplici; infatti veniva utilizzato su molte navi nel ‘700 in

sostituzione del burro e per questo venne soprannominato “il burro del

marinaio”. Contiene anche varie sostanze benefiche, come carotenoidi e

non contiene colesterolo. L'avocado è inoltre un ottima fonte di

antiossidanti.

In 100g di avocado ci sono 231 Kcal.

Altri usi L’avocado usato nella formulazione di cosmetici ad azione idratante ed

emolliente, destinati alle pelli mature, contro le rughe, smagliature, e per

trattamenti rassodanti e protettivi solari.

Curiosità:

- In USA crescono più di 20 varietà di avocado, piuttosto differenti come forma, grandezza,

colore e aspetto della buccia.

- L’olio di avocado è in grado di abbassare i livelli di colesterolo ed può aiutare a prevenire le

malattie cardiovascolari.

Page 29: Eat right. Eat fruit

Musa acuminata

(banana)

Il banano è una pianta della famiglia delle

Musaceae.

Il termine banana è applicato al frutto della

pianta, che si sviluppa (nella specie e nelle

varietà commestibili) in una serie di grappoli.

Quasi tutte le varietà di banane commestibili

sono frutto di incroci e mutazioni della specie

musa acuminata.

COLTIVAZIONE

In Italia la regione più importante in quanto a coltivazione di banani è la Sicilia,

dove si coltiva la cultivar comune di Sicilia.

Tuttavia è molto maggiore il numero di banane importate dal nostro paese

rispetto a quelle prodotte nei suoi confini. I maggiori coltivatori di banane sono

l’ India e il Brasile.

A.C.

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Un albero di banano (a sinistra) della specie Musa acuminata. Una banana selvatica, diversa dalle banane impiegate a scopo alimentare, risultato di mutazioni genetiche (a destra).

La banana si può mangiare sia al naturale (sbucciandola ovviamente), oppure con gelato o con altra frutta. NUTRIENTI per 100 g calorie: 89 kcal proteine: 1,09 g grassi: 0,33 g acqua: 74,91 g carboidrati: 22,84 g potassio: 0,358 g

A.C.

Page 31: Eat right. Eat fruit

SITOGRAFIA http://it.wikipedia.org/wiki/Banana http://ricette-calorie.com/valori-nutrizionali/frutta-esotica/banane.php

A.C.

Page 32: Eat right. Eat fruit

Diospyros kaki (cachi o kaki)

Il cachi o kaki è un albero da frutto originario orientale appartenente alle Ebenacee, una famiglia di angiosperme dicoteledoni. Esso appartiene all’ordine delle ebanales. L’albero di cachi può raggiungere un’altezza di 18m, le foglie sono ovali­bislunghe, estese e lucenti, caduche e poco appuntite. I fiori sono presenti esclusivamente nelle piante femminili e sono dal colore bianco.

Il Diospyros kaki è una pianta antichissima, una delle prime coltivate dall’uomo, che probabilmente ha avuto origine in Cina per poi diffondersi nell’Estremo Oriente e successivamente essere importata in America e in Europa nel diciannovesimo secolo. Nonostante la provenienza il cachi è molto

coltivato in Italia, in particolare nelle zone dell’Emilia Romagna (40% della

A.M.

Page 33: Eat right. Eat fruit

coltivazione in Italia) e in Campania (50%). Negli ultimi anni però la coltivazione del kaki in Italia ha subito un calo drastico a causa di una mosca che ha abbattuto la produzione da 3 milioni a 50mila tonnellate.

Il kaki è molto ricco di vitamina C, becarotene e di minerale come il potassio e presenta proprietà benefiche che spaziano dagli effetti lassativi e diuretici alla capacità di proteggere e depurare il fegato. Il kaki svolge anche la funzione di energizzante grazie all’alto quantitativo di zuccheri che contiene.

La raccolta del cachi si esegue attorno al mese di ottobre e novembre, mentre la consumazione avviene attorno al mese di gennaio.

A.M.

Page 34: Eat right. Eat fruit

Castanea sativa (castagno)

CLASSIFICAZIONE

regno Magnoliophyta Phylum Magnoliopsida Classe Fagales Ordine Fagaceae

STRUTTURA DELLA PIANTA

Il castagno è una pianta che in media raggiunge i 15/20m di altezza e i 6/8m di circonferenza. E’ presente nelle regioni montuose temperate, è coltivato tra i 300m e i 1200m di altitudine e si adatta a temperature medie annue tra 8°C e 15°C.

CARATTERISTICHE DEL FRUTTO Il frutto commestibile, noto come castagna è incluso in un riccio spinoso. I frutti laterali sono emisferici mentre quello centrale è appiattito; ciò è dovuto oltre che a cause genetiche anche alla posizione all'interno del riccio. La raccolta delle castagne avviene in tempi diversi a seconda delle aree geografiche. In Italia generalmente la castagnatura inizia verso la fine di settembre e in passato questa attività (che copriva un periodo di tempo di circa 10­15 giorni dal mattino alla sera) era considerata uno fra gli avvenimenti più importanti della vita agricola.

P.M.

Page 35: Eat right. Eat fruit

VARIETA’ Tutte le varietà derivano dal castagno europeo (Castanea sativa). Si distinguono 4 gruppi varietali: Marroni, Castagne, Ibridi Eurogiapponesi, Giapponesi.

CURIOSITA’

Si chiama «cinipide galligeno» ed è l'insetto­killer responsabile di aver reso l'autunno del 2013 privo di castagne nella maggior parte dei boschi del Biellese e della Valsesia. Questa piccola vespa provoca la formazione di ingrossamenti, chiamati galle, sulle foglie e sulle gemme del castagno. Nei mesi di giugno e luglio da queste galle fuoriesce un insetto che deposita le uova e causa l’interruzione del ciclo produttivo di questa pianta.

sitografia: http://www.ecologiadellanutrizione.it/rubriche/schede/castagna.pdf

P.M.

Page 36: Eat right. Eat fruit

S.C.

Prunus avium (ciliegio)

LA PIANTA

Il ciliegio, chiamato anche ciliegio degli

uccelli o ciliegio selvatico, è un albero

appartenente alla famiglia delle Rosacee,

originario dell’Asia occidentale e coltivato

anche in alcune zone dell’Europa ma, oggi, è

coltivato in tutte le zone con clima

temperato. In Italia è presente naturalmente

dalle zone altocollinari sino a quelle montuose

presentando una buona resistenza al freddo.

Ama terreni ben drenati e fertili. Non tollera

la pioggia durante le fasi di raccolta in quanto

i frutti tendono a spaccarsi.

IL FRUTTO

Il frutto, normalmente sferico, di 0,7-2

centimetri di diametro, può assumere anche la

forma a cuore o di sfera leggermente

allungata. Il colore, normalmente rosso, può

spaziare, a seconda della varietà, dal giallo

chiaro del graffione bianco piemontese al rosso

quasi nero del durone nero di Vignola. Anche la

polpa assume colorazione e consistenza diverse

a seconda della varietà e passa dal bianco al

rosso nerastro nel primo caso e dal tenero al

croccante nel secondo caso. Il gusto è dolce, mai stucchevole, con punte di acidulo.

Si stima che, 100 g di prodotto, hanno 38 kcal.

Page 37: Eat right. Eat fruit

S.C.

DOVE E’ COLTIVATO MAGGIORMENTE IN ITALIA

Le principali regioni

di produzione delle

ciliegie sono:

Piemonte, Veneto,

Emilia Romagna,

Lazio, Campania,

Puglia, Sicilia.

CURIOSITA’

La conservazione dopo la raccolta delle

ciliegie in attesa della vendita è in

frigorifero tra -1 a 0°C e con umidità

relativa del 90% per due-tre settimane.

PERIODO DI MATURAZIONE IN ITALIA

maggio giugno luglio

Page 38: Eat right. Eat fruit

S.C.

ALCUNE RICETTE...

Cannoli siciliani

I cannoli siciliani sono dolci tradizionali che nascono

sotto Carnevale, periodo tipico dei dolci fritti, ma

si trasformano brevemente in dolci preparati e

gustati tutto l’anno, visto il loro grande successo.

Cheesecake alle ciliegie

La cheesecake è una torta fresca di tradizione

americana che in questa versione è impreziosita

dalla presenza di ciliegie fresche.

Plumcake alle ciliegie

Il plumcake alle ciliegie è un dolce morbido e

semplice, ottimo per la prima colazione, uno

spuntino per la merenda. Una torta preparata con

un impasto di ingredienti classici, arricchita con

ciliegie e spolverizzata con zucchero al velo.

ALTRI USI

La resina è aromatica e viene usata come aroma per le gomme da masticare.

L'industria farmaceutica usa il succo dei pedicelli dei frutti che ha proprietà

astringente, antitossica e diuretica.

Page 39: Eat right. Eat fruit

Cocus nucifera (palma da cocco) La palma da cocco è una palma dioica tipica dei litorali di paesi caldi, l'unica specie riconosciuta del genere Cocos, della famiglia delle Arecaceae, sottofamiglia Cocoidae.

FUSTO: ­­> Il fusto è colonnare e slanciato, alto dai 20 ai 40 m, con un diametro alla base di 50–70 cm, con la superficie di

P.L.

Page 40: Eat right. Eat fruit

colore grigio, termina all'apice con una corona di grandi foglie paripennate. RADICI→ Le radici sono fascicolate, cilindriche, di diametro uniforme, di notevole sviluppo ma dalla vita breve, sostituite dalle radici avventizie che si sviluppano dalla base della pianta, e che si estendono negli strati superficiali del terreno.

FOGLIE­­> Le foglie sono paripennate, lunghe 4–5 m, con la base dilatata a formare una larga guaina, erette nei primi due anni di vita.

FIORI­­> I fiori sono piccoli e giallastri, riuniti in infiorescenze a spadice, ramificate in circa 50 rami secondari, protette esternamente da una grande spata concava. Ogni pianta porta annualmente da 6 a 12 infiorescenze, prodotte in tempi diversi.

P.L.

Page 41: Eat right. Eat fruit

FRUTTI­­> I frutti sono drupe voluminose, dette comunemente noci di cocco, di circa 1 kg di peso, che si formano dopo 2 settimane dalla fioritura, e crescono rapidamente per circa 6 mesi. Occorrono 12­13 mesi perché da una spata aperta si passi ad un frutto maturo, ma in alcune varietà serve anche più tempo. PRODUZIONE­­>L'habitat ottimale è quello delle coste di regioni tropicali, con precipitazioni annue tra i 1.300 e i 2.000 mm. MATURAZIONE: I suoi frutti necessitano di circa 6 mesi di sviluppo per arrivare a pesare circa un chilo e poi occorrono ancora molti mesi affinché il frutto giunga a maturazione. METODI DI CONSUMO: Il cocco si può gustare a spicchi direttamente ricavati dentro al guscio, preferibilmente in una giornata di caldo o si puo berne il latte che si trova all’interno del frutto quando lo si apre.

P.L.

Page 42: Eat right. Eat fruit

Hylocereus undatus (pitahaya)

Hylocereus megalanthus Hylocereus undatus

Frutto Il frutto pesa dai 150 ai 600 gr, ha una forma allungata o ovale, una polpa cremosa caratterizzata dall’aroma delicato, contiene numerosissimi semi neri commestibili e, a seconda del colore esterno e della polpa, si distingue in pitahaya rossa, pitahaya del Hylocereus costaricensis Costa Rica e pitahaya gialla. La varietà gialla assomiglia ad una pigna sottile, mentre quella rossa ha una forma più rotonda e sulla buccia presenta delle lingue verdi allungate che avvolgono il frutto.

Pianta La pitahaya, appartenente alla famiglia delle Cactacee, è una pianta succulenta, originaria delle foreste tropicali, probabilmente dell'America Centrale (Messico, Guatemala). Questo Cactus ha un portamento ricadente e vegeta nelle zone tropicali aride che, utilizzando gli alberi come sostegni, raggiunge i 10 metri d’altezza. Fonte 1 , Fonte 2, Fonte 3

A.S.

Page 43: Eat right. Eat fruit

Prodotto in Italia? No

Viene importato? Sì. E’ coltivato in Sud America, dove è conosciuto anche come frutto "pulizia" e in sud­est asiatico. Si trovano anche ad Okinawa, nelle Hawaii, in Israele, Australia del nord, Cina del sud e aCipro. Introduzioni probabilmente effettuate dagli europei di ritorno dal nuovo mondo.

Quando maturano? I frutti del drago, di solito, vengono raccolti quando sono vicini alla piena fase di maturazione, perché non continuano a maturare una volta raccolti. Gli indici di maturità usati comunemente sono i giorni dopo la fioritura (minimo 27­33 giorni, a seconda della zona di coltivazione e di produzione) e l'intensità del colore della buccia rossa o gialla. In piena produzione, le piante di Pitahaya rossa possono avere fino a 4­6 cicli fruttiferi all'anno. Il momento giusto per la raccolta è quattro giorni dopo il cambiamento di colore. Se sono destinati all’esportazione, i frutti vengono colti il giorno successivo al cambiamento di colore.

A.S.

Page 44: Eat right. Eat fruit

Come si mangia? La pitaya può essere gustata in purezza, estraendo la polpa con un cucchiaino dopo averla tagliata a metà oppure condita con zucchero e limone e servita all'interno della buccia svuotata. È un ottimo e fresco dessert ma viene utilizzata anche per preparare cocktail e frullati, dando loro un colore ed un gusto veramente particolare. Oltre ad essere consumati crudi, la polpa e i fiori possono anche essere cucinati come verdura, utilizzati come contorno a pesce o carne. I fiori essiccati possono essere tagliati in pezzi e cotti e utilizzati per la preparazione di infusi. Anche la buccia può essere cucinata come marmellata o gelatina, oppure bollita come tè.

Valori nutritivi E’ ricca divitamina C, specie quella rossa che a quanto sembra è anche più ricca di calcio. La varietà dalla pelle gialla si caratterizza invece per un maggior contenuto di fosforo. Entrambe comunque sono ricche di fibre e sali minerali. La polpa del frutto del dragoè ricca di vitamina E. 100 gr di polpa apportano solo 36 Kcal.

A.S.

Page 45: Eat right. Eat fruit

Opuntia ficus-indica (fico d’india)

È una pianta succulenta, originaria del Messico, che può

raggiungere i 3-5 m di altezza con una struttura in grado di

catturare ed immagazzinare l'acqua che non viene dispersa

grazie alla loro conformazione anatomica: l'apparato

radicale è carnoso e si sviluppa per lo più in larghezza ed è

capace di colonizzare gli ambienti più impervi pur di trovare

l'acqua. Il fusto è formato da diversi articoli uniti tra loro,

chiamati cladodi ma conosciuti come pale, sono di forma

cilindrica, appiattita ed in pratica sono i rami della pianta,

possono essere lunghi fino a 50 cm; sono ricoperti da uno

strato ceroso, per limitare la traspirazione e quindi la

perdita d'acqua.

Sulla superficie dei cladodi vi sono delle areole che si formano all'ascella delle foglie dalle

quali si formano i caratteristici ciuffi di peli detti glochidi forniti di una serie di uncini volti

all'indietro e particolarmente pericolosi in quanto le spine vere e

proprie possono anche non essere presenti.

I fiori sono molto vistosi, di colore che varia dal bianco, al giallo,

all'arancio a seconda della specie; fioriscono a partire dalla

primavera per tutta l'estate.

I frutti sono delle bacche commestibili polispermiche,

ricoperte di spine, di colore verde quando acerbi e rossi o

gialli se maturi. E’ possibile che la pianta non dia frutti,

spesso la causa è da ricercare nel clima non idoneo.

I semi, presenti in notevole quantità all'interno dei frutti,

vengono diffusi soprattutto grazie agli animali che

mangiando i frutti espellono i semi con la defecazione in

quanto passano indenni attraverso l'apparato intestinale.

Proprietà nutritive

I frutti contengono una buona dose di minerali come potassio, magnesio, calcio e fosforo.

Stabilisce e riequilibra il sistema nervoso e si comporta come se fosse il suo carburante:

controlla la permeabilità delle membrane cellulari, mantiene l'equilibrio neuro-muscolare

e interviene nella maggior parte dei processi biochimici dell'organismo.

G. B.

Page 46: Eat right. Eat fruit

Produzione in Italia

In Italia la regione con la maggior produzione dei fichi d’india è la Sicilia, seguita da

Basilicata, Puglia, Sardegna e Calabria.

Consumo alimentare

I frutti, oltre ad essere consumati freschi, possono essere utilizzati per

la produzione di succhi, liquori, gelatine, marmellate e dolcificant;

anche i cladodi, possono essere mangiati, ed in particolare vengono

consumati: freschi, in salamoia, sottoaceto, canditi o sotto forma di

confettura.

G. B.

Page 47: Eat right. Eat fruit

Fragaria vesca (fragola)

DESCRIZIONE: Per fragola si intendono i frutti (frutto aggregato) delle piante del genere fragaria a cui appartengono molte specie differenti. Con questa terminologia si intende la parte edule o morbida, queste piante vengono considerate nutrizionali, ma non dal punto di vista botanico. I frutti veri e propri sono gli Acheni, semi derivati dalla pianta. PRODUZIONE:

G.S.

Page 48: Eat right. Eat fruit

PERIODO DI MATURAZIONE: Le fragole precoci in Italia sono coltivate tutte sotto tunnel di plastica che favoriscono una maturazione più precoce evitando basse temperature durante la notte e aumentando le massime durante il giorno. Al Sud le prime vengono raccolte anche a fine Febbraio, al Nord si deve aspettare la prima decade di Aprile. In seguito, a

distanza di circa 3 settimane maturano le fragole a campo aperto e questa stagione si estende, al Nord, dai primi di Maggio a metà Giugno. MANGIARE LA FRAGOLA: Le fragole son perfette per tutti coloro che sono a dieta: pochissime calorie, solo 27 per 100 g e sono una buona fonte di fibre e di vitamina C. le fragole poi hanno il vantaggio di avere un gusto dolce che piace praticamente a tutti: se non ci sono intolleranze infatti, le fragole possono essere consumate in tantissime circostanze e si prestano anche a diverse ricette. Oltre alle fragole classiche, si sono anche le fragole di bosco, piccole e molto dolci che si trovano spontanee in alta montagna. Perfette per cucinare mousse, crostate, ma anche per risotti e piatti di carne in agrodolce.

G.S.

Page 49: Eat right. Eat fruit

Actinidia chinensis (kiwi)

Il kiwi in, in latino kivi, è una bacca commestibile prodotta da numerose specie di liane del genere Actinidia, famiglia delle Actinidiaceae.

Caratteristiche: Le due principali qualità di questo frutto sono: verde e gold. Il primo è il più diffuso, ha la buccia marrone scuro con pilucchi e la polpa verde brillante, semi piccoli e neri disposti a raggiera intorno al centro del frutto, la forma è simile ad un uovo o ad una piccola patata. La varietà gold ha forma più allungata la polpa è gialla e non ha pilucchi sulla buccia. Esistono anche altre varietà ma sono poco diffuse come ad esempio il kiwi con la polpa rossa e la buccia color mattone.

Pianta: La pianta è l’Actinidia

Chinensis, è una pianta da frutto originaria della Cina. La pianta è una liana rampicante a foglie caduche, di notevoli dimensioni, in grado di arrivare fino a 10 m di altezza. Il Kiwi è dioica, cioè che gli organi riproduttivi maschili (stami) e femminili (pistillo) sono portati su due piante distinte, e quindi vi sono piante maschio e piante femmina (che producono i frutti); molto raramente si sono rilevate ermafrodite.

F.R.

Page 50: Eat right. Eat fruit

Curiosità:

Qualità nutrizionali: Il kiwi è un frutto dallequalità benefiche, per questo alcuni consigliano di mangiarne uno al giorno. Il kiwi è infatti un frutto ricco di vitamina C (85 mg/100 g), potassio,vitamina E, rame, ferro e fibre. L'alto potassio e la povertà di sodio rendono il frutto ideale per gli sportivi poiché diminuisce il rischio di crampi. L’apporto calorico è molto basso: ha 44 kcal in 100 g circa questo perché è costituito da circa l'84% di acqua, il 9% di carboidrati e da tracce di grassi e proteine.

Coltivazione: Il kiwi viene raccolto tra settembre e ottobre ed è commercializzabile da novembre ad aprile, anche se in realtà si trova sul mercato tutto l'anno perché grazie ai moderni metodi di conservazione dura a lungo.

Problematiche: Le maggiori problematiche che si riscontrano durante il trasporto ed aumentare la vita commerciale dei frutti sono dovute per lo più allo sviluppo di eventuali muffe presenti sulla buccia durante la raccolta. In passato si privilegiava l’utilizzo di agrofarmaci ma alcuni studi hanno dimostrato che, nonostante la spazzolatura del frutto o varie metodiche di lavaggio con acqua o soluzioni saline, non si riusciva ad eliminate totalmente la sostanza chimica.

Come preparare il frutto: Questo frutto ha un sapore acidulo ma gustoso e rinfrescante; lo si può mangiare tagliandolo a metà e

F.R.

Page 51: Eat right. Eat fruit

scavandolo con un cucchiaino, come un gelato, oppure a fette sottili con l'aggiunta di zucchero, se si preferisce, addolcirlo un po', è ottimo anche con la macedonia o sugli spiedini di frutta.

Produzione:

Nazione Produzione (tonnellate)

Italia 431 558

Nuova Zelanda 364 598

Cile 237 104

Grecia 140 400

Francia 73 395

Stati Uniti 38 102

Turchia 29 231

Giappone 27 185

Totale mondiale 1 438 923

F.R.

Page 52: Eat right. Eat fruit

Rubus idaeus (lampone)

La pianta del lampone La famiglia delleRosacee (Rosaceae) è

una delle famiglie più importanti del

mondo vegetale dal punto di vista

dell'uomo.

Ne fanno parte oltre 2000 specie di

erbe, arbusti e alberi, molti di grande importanza per l'economia umana.

Le Rosaceae costituiscono una delle grandi famiglie delle Angiospermae,

apprezzamento che si riferisce sia al grande numero di forme che vi sono

comprese (circa 125 generi con 3250 specie: 18 generi e 120 specie da

noi), sia alla varietà di strutture, sia alla grande diffusione, sia ancora al

loro cospicuo interesse economico. Le rosaceae hanno una notevole

importanza agraria come piante ornamentali, da frutto, medicinali,

foraggere e industriali (industria del fiore reciso e dolciaria). 1

1 S.B.

Page 53: Eat right. Eat fruit

Curiosità sul lampone

Prodotto in Italia? No

Importato? Dagli Stati Uniti, Polonia, Russia, Ucraina, Messico e Canada

In che periodo matura?

Agosto­Settembre

Golosità con il lampone

I lamponi in cucina hanno un uso molto

vario: gustosi al naturale, possono essere

serviti col gelato, aggiunti alle torte, serviti

con la panna montata, nelle macedonie e

nelle crepes.

Sono inoltre molto utilizzati per la

produzione di confetture, sciroppi e gelatine e la purea è particolarmente

adatta per la preparazione di budini, gelati e bavaresi.

S.B.

Page 54: Eat right. Eat fruit

Litch chinensis (litchi) Il litchi è una pianta della famiglia delle Sapindaceae, unica specie del genere

litchi. È una pianta tropicale e subtropicale originaria della Cina meridionale e del

Sud­Est Asiatico, oggi coltivata in molte parti del mondo. Il frutto fresco ha una

polpa bianca e delicata, profumata.

L'albero del litchi è un sempreverde che raggiunge i 10­20 metri, e porta frutti

che possono raggiungere i 5 centimetri di lunghezza e i 4 di larghezza. L'esterno

del frutto presenta una buccia di un colore che va dal rosa al rosso, estremamente

scabra. La buccia non è commestibile ma si può togliere con facilità. L'interno del

frutto presenta uno strato di polpa dolce, bianca e traslucida. I litchi entrano a far

parte di una ampia varietà di piatti e dessert, e in Cina sono particolarmente

popolari.

L.V.C.

Page 55: Eat right. Eat fruit

INFORMAZIONI GENERALI

Dove viene coltivato? Cina, Brasile, Pakistan, Bangladesh, India, Giappone, Sud Africa, Israele e Messico

In che periodo matura? Maturano tra gli 80 e i 112 giorni in un clima sub­tropicale

Usi culinari Macedonia o aggiunto ai cocktail di spumante e rum

VALORI NUTRIZIONALI

Calorie 66 per 100 g

Lipidi 0,4 mg ­Acidi grassi saturi 0,1 mg ­Acidi grassi polinsaturi 0,1 mg ­Acidi grassi moninsaturi 0,1 mg

Colesterolo 0 mg

Sodio 1 mg

Potassio 171 mg

Glucidi 17 g ­Fibra alimentare 1,3 g ­Zucchero 15 g

Proteine 0,8 g ­Retinolo 0 IU ­Calcio 5 mg ­Vitamina D 0 IU ­Cobalamina 0 µg ­Acido ascorbico 71,5 mg ­Ferro 0,3 mg ­Piridossina 0,1 mg ­Magnesio 10 mg

L.V.C.

Page 56: Eat right. Eat fruit

G.T.

Citrus × aurantifolia (limetta o lime)

La limetta (nome scientifico Citrus × aurantifolia),

commercialmente conosciuta anche come lime , è un

esperidio del genere Citrus, nella famiglia delle

Rutaceae. Si tratta probabilmente di un ibrido tra il

cedro e il limone, ma non tutti gli esperti sono

d'accordo sulla sua origine. Prevale comunque

l'opinione che la limetta sia stata ottenuta con

ibridazioni ripetute tra vari citrus, fino al raggiungimento di questo frutto dalle

caratteristiche peculiari e durature nel tempo, che hanno permesso di annoverarlo

come specie a sé stante nel genere citrus.

La pianta

La limetta è un alberello di 4-5 metri di altezza. I frutti sono

piccoli, ovali o rotondi, dalla buccia sottile; per raggiungere un

chilogrammo di peso ne servono una trentina. Se vengono

Page 57: Eat right. Eat fruit

G.T.

lasciati a maturare sull’albero, assumono un colore giallo fino a leggermente

arancio, ma solitamente vengono colti ancora verdi, quando

offrono il massimo del gusto e sono più succosi. La polpa è

profumatissima e molto agra, in quanto

contiene fino al 6% di acido citrico.

Può fruttificare tre volte all’anno.

Le origini di produzione

A differenza di tutti gli altri citrus, che sono piante subtropicali, la limetta

preferisce il clima dei tropici. Ecco perché è l’unica pianta del suo genere quasi

sconosciuta nel Mar Mediterraneo (tranne che in Egitto). Le sue patrie sono la

Malaysia e l’India, da cui veniva

copiosamente esportata verso

l’Inghilterra. La scelta di sostituire la

limetta al limone era dovuta al fatto che il

limone doveva essere acquistato

nell'Europa mediterranea, mentre la

limetta arrivava dalle colonie inglesi

nonostante la limetta contenga meno

vitamina C del limone.

Oggi la limetta viene coltivata principalmente nel Sudest asiatico, in Messico,

nell'America Latina e nei Caraibi. La limetta spesso viene confusa con il limone o

talvolta considerato come la traduzione in inglese del termine limone. In realtà non

è lo stesso agrume, pur appartenendo alla stessa famiglia.

Page 58: Eat right. Eat fruit

G.T.

Valori nutrizionali per 100 g

Fibre naturali 2,8 g

Carboidrati 10,54 g

Grassi 0,2 g

Zuccheri 1,69 g

Acqua 88,26 g

Vitamina C 29,1 mg

Page 59: Eat right. Eat fruit

Citrus x limon (limone) Caratteristiche della pianta: Il limone è un albero da frutto appartenente al genere Citrus e alla famiglia delle Rutaceae. Secondo alcuni studi il limone è un antico ibrido probabilmente tra il pomelo e il cedro Questa pianta può raggiungere dai 3 ai 6 metri di altezza. I germogli e i petali sono gialli e violetti, mentre i frutti sono gialli all’esterno e quasi incolori all’interno.

R.C.

Page 60: Eat right. Eat fruit

Luoghi di produzione: I primi luoghi in cui è stato coltivato il limone sono la Cina e a nord della Birmania. Oggi il maggior produttore di limoni è l’india con il 16% della produzione mondiale. In Italia il limone si coltiva soprattutto in meridione, ed è al 10 posto tra i coltivatori mondiali.

I Frutti: I frutti possono essere raccolti da Maggio in poi, ma anche nel periodo post invernale. In condizioni favorevoli un albero adulto può dare dai 600 ai 800 frutti. Si tratta di un frutto carnoso, il suo nome è esperidio.

Curiosità:

R.C.

Page 61: Eat right. Eat fruit

Il limone è utilizzato anche per scopi farmaceutici: infatti può essere applicato come disinfettante, battericida e valido per la pressione arteriosa etc.

R.C.

Page 62: Eat right. Eat fruit

Mangifera indica ( mango )

Descrizione: Il mango è un albero che appartiene alla famiglia delle Anacardiacee, originario dell'India e coltivato in tutte le zone tropicali. L’albero del mango è sempreverde, alto fino a 40 metri e con una chioma che può raggiungere i 10 metri di diametro. Il legno è duro e ruvido, le foglie sono lunghe 15­35 cm e larghe 6­16 cm. I fiori sono prodotti in pannocchie terminali lunghe 10­40 cm; inoltre il fiore ha un colore bianco rosato. Il frutto è ovoidale, ha la polpa gialla­arancio, compatta e profumata. La buccia ha la tonalità di colore tendente dal verde al giallo al rosso, può arrivare a pesare fino a un chilo ed è lungo circa 14 cm. Il nocciolo occupa gran parte del frutto ed ha una larghezza di circa 7­8 cm.

A.B.

Page 63: Eat right. Eat fruit

E’ prodotto in Italia? Si, può essere prodotto in Italia ma solo in alcune zone della Sicilia e della Calabria, quindi la produzione risulta essere abbastanza esigua. I maggiori produttori di mango sono in ordine di maggior produzione l’India, la Cina, la Thailandia e l’Indonesia e questi paesi coprono circa l’80% della produzione mondiale di mango. E’ importante? Il mango risulta essere importante nella nutrizione di una persona perché ricco di nutrienti inoltre la polpa è ricca di fibre e di vitamina C. La buccia del mango contiene pigmenti con proprietà anti ossidanti che possono contrastare l’azione dei radicali liberi in vari processi patologici. Inoltre il mango è il frutto nazionale di India, Pakistan e Filippine. Quando matura? Essendo un frutto originario del sud­est asiatico, il mango ha bisogno di un clima tendente al caldo e/o al mite per crescere, soprattutto in zone dove non sono presenti le gelate. Inoltre è preferibile coltivare il mango in zone non ventose per evitare la caduta del frutto dall’albero, il quale è molto delicato.

A.B.

Page 64: Eat right. Eat fruit

A.M.

Malus communis (mela)

CARATTERISTICHE: La mela è il frutto del melo (Malus domestica, Borkh. 1760), una pianta da frutto appartenente alla famiglia delle Rospceae. Origine dall’asia centrale.

GALLERIA FOTOGRAFICA:

RED DELICIUS

MORGENDUFT

Page 65: Eat right. Eat fruit

A.M.

RED DELICIUS

PINOVA

GOLDEN

GRANNY SMITH + RED DELICIUS

Page 66: Eat right. Eat fruit

A.M.

MELO (IN TRENTINO)

PRODOTTA IN ITALIA O IMPORTATA?

La specie è presente in Italia con circa 2000 varietà; il commercio di mele è particolarmente fiorente, poiché esse sono coltivate pressoché in tutte le regioni, anche se è negli ambienti più freschi e nelle zone pedemontane che la mela trova la sua migliore collocazione, dal momento che qui si sviluppano le caratteristiche organolettiche di maggior pregio.

*vedi aprofondimento a fine pagina

PERIODO DI MATURAZIONE:

Per le mele estive il periodo di maturazione, che coincide con quello di raccolta, inizia a metà luglio e termina a metà settembre. Invece, per le mele autunno-vernine, la raccolta avviene da ottobre fino a metà giugno.

Page 67: Eat right. Eat fruit

A.M.

LE PIU’ BUONE:

Più croccante e succosa nei frutti non ancora completamente Le qualità migliori di mele, le golden, hanno frutti piuttosto grossi, 150 - 200 grammi, con la buccia di colore giallo dorato, esclusa la piccola parte intorno al picciolo. La polpa è bianca, tendente al verde vicino al torsolo, ha un sapore dolce acidulo, con una consistenza leggermente farinosa quando le mele hanno raggiunto la piena maturazione, maturi.

CURIOSITA’: http://www.psichesoma.com/una-mela-al-giorno-toglie-il-medico-di-torno-si-ma-perche/

VALORI NUTRIZIONALI

Quantità per 100 grammi 100 grammi

Calorie 52

Lipidi 0,2 g

Acidi grassi saturi 0 g

Acidi grassi polinsaturi 0,1 g

Acidi grassi monoinsaturi 0 g

Colesterolo 0 mg

Sodio 1 mg

Potassio 107 mg

Glucidi 14 g

Fibra alimentare 2,4 g

Zucchero 10 g

Proteine 0,3 g

Page 68: Eat right. Eat fruit

A.M.

Retinolo 54 IU

Calcio 6 mg

Vitamina D 0 IU

Cobalamina 0 µg

Acido ascorbico 4,6 mg

Ferro 0,1 mg

Piridossina 0 mg

Magnesio 5 mg

Page 69: Eat right. Eat fruit

Punica granatum (melograno)

Genere: punica. Specie: P. Granatum. Dove prodotto: In Asia: Armenia, Azerbaijan, Iran, Afghanistan, Turchia, Israele. Sud­Est asiantico. Quando matura: Ottobre. Caratteristiche della pianta:

FIORI: I fiori sono, nella specie botanica, di un vivo colore rosso, di circa 3 cm di

diametro hanno tre­quattro petali

FRUTTI: Il frutto è una bacca di consistenza molto robusta, ha forma rotonda o leggermente allungata. I semi, di colore rosso, sono di saporo aciduli.

M.B.

Page 70: Eat right. Eat fruit

Valori nutrizionali:

Calorie Kcal 63,00

Lipidi 0,20

Carboidrati 15,90

Potassio 250mg

Calcio 10mg

Vitamine A,B e C 30,50,20mg

Grassi saturi 0,03

Proteine 0,50

Fibre 2,20

Fosforo 20mg

Magnesio 5mg Simbolismo: EBRAISMO: Nella simbologia ebraica, il melograno è simbolo di onestà, carattere e fertilità. ISLAM: In accordo con il corano, il melograno è citato per crescere nel giardino del paradiso.

M.B.

Page 71: Eat right. Eat fruit

CRISTIANESIMO: Il melograno è anche presente nella decorazione religiosa cristiana, soprattutto per gli abiti e paramenti dei sacerdoti per le funzioni religiose. In molti dipinti è un Gesù bambino a tenere in mano un melograno. In questi casi è un simbolo anticipatore della passione. Per il colore del suo succo il melograno richiama infatti il sangue. Nell'iconografia cristiana diventerà quindi simbolo di martirio. Un martirio però fecondo, come il frutto pieno di semi. Altre curiosità: FRUTTO ANTI CANCRO? Il melograno rientra nella categoria dei possibili frutti ad azione anticancro ma, anche in questo caso, la teoria è in attesa di nuovi riscontri pratici. L’attività anticancerogena viene attribuita ad un particolare acido contenente nel frutto in grado di rallentare il processo di distruzione della proteina tumorale, quest’ultima in grado di sopprimere le cellule tumorali.

M.B.

Page 72: Eat right. Eat fruit

Rubus ulmifolius Schott (mora)

Il rovo delle more( 1818) è una pianta

spinosa appartenente alla famiglia delle

Rosaceae. A questa categoria di piante

appartengono anche il melo, il pero, il

ciliegio, il pesco, il susino, il mandorlo, il

nespolo, il sorbo, l'albicocco e il cotogno.

Si presenta come pianta arbustiva perenne,

sarmentosa con fusti aerei a sezione

pentagonale lunghi fino a 6 metri ed anche

più, provvisti di spine arcuate.

È considerata una infestante in quanto tende a diffondere rapidamente e si

eradica con difficoltà. Né il taglio né

l'incendio risultano efficaci. Anche gli

erbicidi danno scarsi risultati. Poiché è una

pianta eliofila, tollera poco l'ombra degli

altri alberi, pertanto si riscontra ai margini

dei boschi e lungo i sentieri, nelle siepi e

nelle macchie.(È una semicaducifoglia,

infatti molte foglie permangono durante

l'inverno.)

Le foglie sono imparipennate,

variabilmente costituite da 3-5 foglioline a

margine seghettato di colore verde scuro,

ellittiche o obovate e bruscamente acuminate, pagina superiore glabra e pagina

inferiore tomentosa con peli bianchi.

Z.A

Page 73: Eat right. Eat fruit

I fiori bianchi o rosa, sono composti da cinque petali e cinque sepali. Sono

raggruppati in racemi a formare infiorescenze di forma oblunga o piramidale. Il

colore dei petali varia da esemplare a esemplare con dimensioni comprese tra i

10 e 15 mm. La fioritura compare al principio dell'estate.

Il frutto In Italia il frutto è maturo in agosto e settembre; il

gusto è variabile da dolce ad acidulo e appartiene

anche alla classificazione di frutti dei sorosi, questa

categoria viene anche definita “dei falsi frutti” perchè

insieme di tanti piccoli frutti aggregati.

Oltre essere coltivato in Italia, è presente anche nell’

intera Europa, nel NordAfrica e nel sud dell’Asia.

Il frutto commestibile è composto da numerose piccole

drupe, verdi al principio, poi rosse e infine nerastre a maturità (mora), derivanti

ognuna da carpelli separati ma facenti parte di uno stesso gineceo.

Il frutto, annoverato tra i cosiddetti frutti di bosco, ha discrete proprietà

nutrizionali con marcata presenza di vitamine C e A 6.5 gr (equivalente in

retinolo) di vitamina A, 21 mg di vitamina C. per 100 g continene 43 kcal.

utilizzi in cucina: esistono varie ricette culinarie da preparare con l’ausilio delle more, tra le quali

ci sono le seguenti:

crema di formaggio e more

Muffin alle more,

Torta ai frutti di bosco,

Tiramisù cocco e frutti di bosco,

Z.A

Page 75: Eat right. Eat fruit

Mespilus germanica (nespolo)

CARATTERISTICHE DELLA PIANTA Il nespolo comune è un albero di dimensioni medio grandi (fino 4–5 m di altezza) a foglie caduche. Fa parte della famiglia delle rosacee e della sottofamiglia delle Maloideae. I fiori ermafroditi, di colore bianco puro, sono semplici, a cinque petali. Il legno che si ricava è giallo­bruno, duro a grana fine.

I frutti sono piccoli pomi a buccia ruvida e di colore marrone chiaro, spesso coperti da una finissima peluria; sono di piccole dimensioni: 2­2,5 cm di diametro.

frutti maturi frutti prima della maturazione

MATURAZIONE E FIORITURA

La fioritura, che è piuttosto tardiva (maggio), avviene dopo l'emissione delle foglie, successiva alle ultime gelate.

P. F.

Page 76: Eat right. Eat fruit

La raccolta delle nespole avviene in autunno quando la pianta, il nespolo comune, ha lasciato cadere le foglie (all’incirca a fine ottobre­inizio novembre). La nespole vanno staccate, senza rovinarle, in corrispondenza dell’attaccatura con il peduncolo. Appena raccolte non sono pronte per il consumo, in quanto si presentano dure e con polpa molto astringente. Per renderle commestibili vanno fatte maturare in un luogo fresco sino a quando hanno assunto un colore marrone­cioccolata.

LUOGHI DI PROVENIENZA Si trova in boschi radi di latifoglie, in Europa meridionale e orientale, fino all’Asia minore. In Italia molto probabilmente che si sia naturalizzato propagandosi da esemplari introdotti fin dal tempo dei Romani.

VALORI NUTRITIVI E PRODOTTI ALIMENTARI Le nespole sono costituite soprattutto da acqua, contengono inoltre minime quantità dicarboidrati, grassi proteine e fibre vegetali. 100 grammi di nespole, per quanto concerne il relativo valore nutrizionale, forniscono all'organismo solamente 28 calorie. Le nespole contengono vitamina A, vitamine del gruppo B e sali minerali; presentano inoltre un buon contenuto di vitamina C ed un ottimo potere saziante. Una volta mature le nespole sono pronte anche per la trasformazione : si possono preparare una confettura e la nespolata, una sorta di cioccolata da spalmare.

UTILIZZI MEDICI

P. F.

Page 77: Eat right. Eat fruit

Anticamente i medici credevano che avesse il potere di regolare i flussi intestinali. Questa utilizzazione riprese all’inizio del secolo con una sperimentazione a livello ospedaliero da parte di un medico francese, che ottenne buoni risultati sulla regolazione delle diaree.

CURIOSITA’ Era pianta sacra al dio greco Crono ed al latino Saturno veniva anche considerata, in Vandea, come utile per mettere in fuga gli stregoni agitando un suo ramo. Della nespola esiste anche una varietà giapponese di differente colorazione: essa si chiama Eriobotrya japonica. Il nespolo del Giappone è un albero di medie dimensioni, (fino ad otto — dieci metri di altezza), che normalmente è coltivato e condotto a dimensioni più modeste. L'albero è sempreverde e le foglie sono molto grandi(lunghezza fino a 25 cm, larghezza fino 10 cm), di consistenza molto robusta, simile al cartone, con superficie dorsale colore verde carico, lucide, mentre al verso sono colore verde pallido, biancastro e fortemente pelose.

P. F.

Page 78: Eat right. Eat fruit

Juglans regia (noce)

La parola noce viene comunemente usata per indicare la parte commestibile del

frutto del frutto dell’albero del noce. La pianta è un caducifoglie di larga taglia,

con altezze comprese fra 10 e 40 metri.

Il noce è comune in molte parti del mondo ma i maggiori coltivatori sono

l’America e l’Asia orientale.

Culinariamente la noce è usata in modo diverso a seconda della specie, ad esempio

la noce moscata (Myristica fragrans) è usata come spezia mentre la noce di cocco

(Cocos nucifera) è usata nei dolci.

Le specie della noce sono:

Noce in senso comune: è un seme contenuto in una drupa (prodotta da

Juglans regia).

Noce pecan: è un seme contenuto in una drupa (prodotta da Carya

illinoensis).

Noce del Brasile: è un seme contenuto in una capsula (prodotta da

Bertholletia excelsa).

Noce di cocco: è una drupa fibrosa (prodotta da Cocos nucifera e altre

specie di palme).

Noce di areca o Noce di ara o Noce di betel: è una drupa (prodotta da

Areca catechu)

Page 79: Eat right. Eat fruit

Noce moscata: è un seme contenuto in una drupa (prodotta da Myristica

fragrans).

Noce di cola: è un seme (prodotto da alberi del genere Cola).

Noce macadamia o Noce del Queensland: è un seme (prodotto dalla

Macadamia integrifolia).

Noce d'acagiù o anacardio: è un achenio (prodotto da Anacardium

occidentale).

Noce vomica: è una bacca (prodotta da Strychnos nux-vomica).

Nocciola cilena: è un seme usato in modo simile alla noce macadamia

(prodotto da Gevuina avellana).

Nocciolina o Arachide: è un seme contenuto in un bacello indeiscente

(che non si apre)

La noce comune è un frutto molto calorico (650 Kcal per 100g) e dal punto di vista

nutrizionale per 100 g contiene: 16% di proteine, 12% di glucidi e oltre il 62% di

grassi.

L'allergia alimentare alle noci è un problema relativamente comune tra gli

individui, e spesso può causare seri problemi. Per le persone allergiche ingerire o

entrare in contatto anche con piccole quantità di prodotto (soprattutto se presente in

preparazioni industriali non dichiarate) può causare fatali shock anafilattici.

L'allergia alle arachidi è la più comune; studi effettuati, hanno dimostrato che

alcune allergie alle arachidi possono essere causate dall'utilizzo delle stesse nel

cibo per neonati; infatti se viene

somministrato a un bambino che non è in

grado di digerirle completamente, il corpo

reagisce contro questo alimento.

Comunque non c'è alcuna connessione

(reazione crociata) tra l'allergia alle

arachidi con quella alle noci, infatti coloro

che sono allergici alle prime, non è detto

siano allergici anche alle noci.

D.R.

Page 80: Eat right. Eat fruit

Carica papaia (papaia)

La papaia o papaya (Carica papaya) è una pianta della famiglia delle Caricacee.

È una pianta originaria del Centroamerica, conosciuta e utilizzata in tutta

l'America da molti secoli, per quanto oggi si coltivi in molti Paesi di altri

continenti, principalmente in Asia e Africa. Prima dell'arrivo degli Europei, in

Messico era chiamata Chichihualtzapotl, che in nahuatl significa "frutto dolce

(da) balia".

L.P.

Page 81: Eat right. Eat fruit

Vive in ambienti tropicali (America centrale e meridionale e Asia pacifica) a

temperature che non devono mai scendere sotto 0 °C per evitare marciumi.

Nelle Filippine il frutto della papaya è oggetto di coltivazioni industriali di

grande rilievo per l'economia del Paese: di particolare pregio le coltivazioni

sull'isola di Guimaras, nota per la grande varietà e qualità delle piante da

frutta.

La Papaya è matura quando il frutto è tutto, o quasi, giallo. Viene considerata

un super frutto grazie ai suoi nutrienti e alle sue proprietà benefiche.

Il frutto della papaia è ricco di:

antiossidanti come la vitamina C

caroteni

flavonoidi

vitamine del gruppo B

acido pantotenico

acido folico

potassio e magnesio

vitamina E e vitamina A.

La papaya è un frutto delizioso e nutriente dal sapore dolce e la polpa dalla

consistenza morbida. La papaya era considerato un frutto esotico, ma oggi è

reperibile in molti supermercati. Della papaya sono commestibili:

le foglie

il frutto

i semi

L.P.

Page 82: Eat right. Eat fruit

Le foglie sono cotte a vapore in alcune parti del mondo e mangiate come gli

spinaci. Il frutto è mangiato maturo. I semi possono essere mangiati

tranquillamente, anche se hanno un sapore amaro o piccante. La parte più

apprezzata e mangiata della papaya è il frutto.

Il frutto della Papaya si può mangiare tagliato, si può frullare, spremere, ma i

modi per consumarlo sono molteplici e variano anche a secondo delle diverse

popolazioni.

La papaya può essere usata come succo, se ne mangia la polpa o addirittura

può anche essere cotta. Il frutto della papaya è succoso, dolce, rinfrescante e

gustoso. Le sue proprietà digestive, cioè di proteolisi, facilitano la digestione

delle proteine e di conseguenza migliora la digestione; questa proprietà rende

la papaia un frutto che può essere consumato anche dopo un pasto

abbondante.

In cucina se ne possono usare i semi essiccati e macinati, che quindi sono

utilizzati per intenerire e profumare le carni.

L.P.

Page 83: Eat right. Eat fruit

G.N.

Prunus persica (pesco)

Caratteristiche del frutto:

Le pesche sono carnose, succose e zuccherine, hanno la buccia di colore

giallo-rossastra che può essere sottile e vellutata o liscia. La polpa è

dolcissima e profumata e, secondo la

varietà, può essere gialla o bianca con

venature rosse più evidenti in

prossimità del nocciolo che può essere

aderente alla polpa (pesche duracine)

o non aderente (pesche spiccagnole).

Caratteristiche della pianta:

Il pesco è un albero originario della Cina, Albero di medie dimensioni (max 6-8 metri). Il pesco richiede una buona illuminazione, mantenere quindi almeno 4-5 metri di distanza tra le piante. Rispetto ad altre piante da frutto la longevità è limitata, difficilmente supera i 15-20 anni d’età. Tra le piante da frutto, il pesco è una delle più generose, caratterizzato dalla rapidità della pianta nella messa a frutto. Tutte le varietà di pesco oggi coltivate sono

Page 84: Eat right. Eat fruit

G.N.

autofertili cioè, per fecondare l’ovario e formare il frutto, non occorre il polline proveniente da una diversa varietà. Di conseguenza basta la presenza di una sola pianta per assicurare un copioso raccolto.

Luogo di provenienza: Viene coltivato in molti Stati nelle zone con clima temperato mite. A livello mondiale i maggiori produttori sono gli Stati Uniti, seguiti dall'Italia, Spagna, Grecia, Cina, Francia e Argentina. In Italia le regioni maggiori produttrici sono l'Emilia-Romagna (circa 1/3

della produzione), Campania (1/4), Veneto e Lazio. I primi pescheti specializzati in Italia risalgono alla fine dell'800 e sono stati realizzati in provincia di Ravenna.

Quando maturano: Il pesco matura d’estate tra l’inizio di giugno e la fine di settembre in base se è a polpa gialla che matura durante tutto questo lasso di tempo, invece se è a polpa bianca matura solo verso la metà di ogni mese estivo. http://www.battistinivivai.com/sito/home_page/prodotti/calendario_di_maturazione

Varietà di pesche: "Pesca gialla": polpa succosa e profumata, con nocciolo libero, o

meno, e pelle vellutata; "Pesca bianca": polpa bianca e filamentosa, con nocciolo aderente, o

meno; "Nettarina" o "pescanoce" o "nocepesca": sia a polpa gialla sia a

polpa bianca, dalla pelle liscia e rossastra, con nocciolo libero, o meno;

"Percoco": pesca da industria idonea alla trasformazione, Alcune varietà di percoca della Campania hanno la denominazione di prodotto agroalimentare tradizionale;

Page 85: Eat right. Eat fruit

G.N.

"Merendella": pelle liscia e colore bianco-verde, con polpa aderente al nocciolo, diffusa in Calabria e in particolare nella fascia ionica catanzarese;

"Pesca saturnina" o "Pesca tabacchiera" o "platicarpa": forma schiacciata, sapore intenso;

“Pesca di Bivona” o “montagnola”

Piatti tipici:

Le pesche vengono usate anche per fare dei piatti tipici come:

Bicchierini freddi di pesche al dolcetto

(I bicchierini freddi di pesche al dolcetto, sono

una rivisitazione più ricercata e raffinata delle

pesche al vino, dessert servito a fine pasto.)

Claufotis alle pesche (Il clafoutis alle pesche è

una variante dello squisito dolce francese,

preparato con frutta fresca di stagione e una

dolce pastella.)

Cruble di pesche (Il crumble di pesche è uno

sfizioso dessert composto da pesche e fragole

appassite nella birra e completato da una

croccante copertura.)

Page 86: Eat right. Eat fruit

S.R.

Vitis vinifera (uva)

DESCRIZIONE: La vite è una pianta rampicante che per crescere si attacca a dei sostegni mediante i viticci. E’ dotata di un apparato radicale molto sviluppato che può superare anche i 10 metri di lunghezza. Le foglie sono semplici e costituite da cinque lobi principali più o meno profondi, su una forma di base a cuore. I frutti sono delle bacche (acini) di forma e colore variabile: gialli, viola o bluastri, raggruppati in grappoli.

PROVENIENZA: La vite comune o vite euroasiatica, dalla quale derivano tutti i vitigni destinati alla produzione di uva da vino o uva da tavola, attualmente è presente in tutti i continenti ad eccezione dell’Antartide; fu coltivata per la prima volta 8000 anni fa in Asia.

PRODUZIONE: Tra i maggiori esportatori nell’emisfero nord troviamo gli USA e l’Italia con 400-500 tonnellate a testa. L’Italia è tra i primi paesi produttori di uva nel mondo, al terzo posto dopo Cina e Stati Uniti: la sua produzione si attesta circa sui 14 milioni di quintali di uva. Le produzioni italiane di uva si

concentrano in due grandi poli: la Puglia e la Sicilia. Le altre regioni italiane non incidono significativamente sul totale della penisola. Per quanto riguarda l’esportazione, le uve italiane sono destinate per l’88% a destinazione interne all’Unione Europea, e solo per il 12% a destinazioni extraeuropee.

Page 87: Eat right. Eat fruit

S.R.

USI: L'uva, viene utilizzata soprattutto per la produzione del vino, e si parla in questo caso di uva da vino, ma anche per il consumo alimentare come frutta, sia fresca (uva da tavola), sia secca (uva passa, utilizzata in cucina e, nella preparazione dei dolci);

infine dall'uva si estrae il succo d’uva (bevanda, non alcolica), e dai semi si estrae l'olio di vinaccioli. Generalmente, le uve senza semi sono meno dolci di quelle con i semi. Ha molte proprietà; gli acini ridotti in purè applicati su viso e collo hanno potere astringente e rivitalizzante per la pelle ed è utile alla guarigione dell' Herpes sulle labbra.

MATURAZIONE E VENDEMMIA: Quando gli acini iniziano ad ingrossarsi e a prendere colore, ha inizio la maturazione dell’uva; in questa fase la polpa diventa morbida ed in essa si concentrano gli zuccheri, soprattutto il fruttosio, chiamato anche zucchero d’uva. Il periodo di maturazione coincide con la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno. Durante il processo di maturazione dell’uva, alcune sostanze dell’acino diminuiscono; questo è il

motivo per cui le uve non del tutto mature e coltivate in zone fredde rendono il sapore del vino più acerbo e brusco. La maturazione dell’uva è uno degli elementi fondamentali per la decisione del periodo di vendemmia; I fattori che, nel complesso, determinano in maniera fondamentale il periodo della vendemmia, sono legati all’ambiente: altitudine e latitudine, clima, terreno.

http://divini.corriere.it/2014/02/28/ecco-le-100-cantine-migliori-ditalia-per-wine-spectator/

Page 88: Eat right. Eat fruit

Greppi albicocca

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Turner anguria

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http://www.fruttanellescuole.gov.it/contenuti/frutta-a-z/Anguria

www.immagini.googlealte maree maggior

Wickremasinghe arancia

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http://it.wikipedia.org/wiki/Citrus_%C3%97_sinensis http://www.zimec.com/arance-storia-produzione-

commercio-guide-frutta.html#import_export_arance

Fais avocado

http://www.alimentipedia.it/avocado.html

http://it.wikipedia.org/wiki/Persea_americana

Cornelio banana

http://it.wikipedia.org/wiki/Banana

http://ricette-calorie.com/valori-nutrizionali/frutta-esotica/banane.php

Melfa caco

http://it.wikipedia.org/wiki/Diospyros_kaki

http://www.my-personaltrainer.it/benessere/cachi.html

Moro castagna

http://www.ecologiadellanutrizione.it/rubriche/schede/castagna.pdf

http://it.wikipedia.org/wiki/Castagna

Caruso ciliegia

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Savitteri dragonfruit

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http://it.wikipedia.org/wiki/Hylocereus_undatus

Ballabio fico d’india http://www.bakker-it.com/artikel/consigli-di-giardinaggio/calendario-di-giardinaggio/agosto/curiosita-sul-

fico-d-india-/

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http://www.vitaincampagna.it/frutteto/domande-e-risposte/fichi-dindia-che-non-fanno-frutti/

http://www.elicriso.it/it/come_coltivare/ficodindia/

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Roncoroni Kiwi

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it.wikipedia.org/wiki/Kiwi

Bovenzi lampone

http://www.agraria.org/coltivazioniarboree/lampone.htm

http://it.wikipedia.org/wiki/Rubus_idaeus

Vigilante litchi

http://it.wikipedia.org/wiki/Litchi_chinensis

Terraneo lime

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Borromini mango

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Mogavero mela

https://www.google.it/webhp?sourceid=chromeinstant&rlz=1CAACAG_enIT607IT608&ion=1&espv=2&es_

th=1&ie=UTF-8#q=mela

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Branca melograno

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Zocchi mora

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Pirola nespola

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Poletti papaya

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Napolitano pesca

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