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INVALSI come risorsa didattica ? Riflessioni sull’utilizzo dei materiali

Invalsi risorsa

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Page 1: Invalsi risorsa

INVALSI

come risorsa didattica ?

Riflessioni sull’utilizzo dei materiali

Page 2: Invalsi risorsa

Utilizzo delle prove InvalsiLe prove standardizzate

Le prove di tipo oggettivo hanno dei limiti e dei punti di forza.

Come prove queste sono destinate ad evidenziare

disomogeneità, carenze, eventuali mis-conoscenze e lacune.

Page 3: Invalsi risorsa

Utilizzo delle prove Invalsi

Come utilizzare le prove Invalsi

Ma come possiamo invece utilizzare le prove Invalsi

nella pratica didattica ? Non certamente come

“addestramento” a stili di test “TIPO INVALSI”

così come alcune case editrici hanno prontamente

pensato di creare, bensì per orientare la nostra

azione educativa su aspetti che inconsapevolmente

strutturiamo nel famosi “Contratti didattici”.

Page 4: Invalsi risorsa

Utilizzo delle prove Invalsi

La nostra didattica

Di fronte ad un quesito che ha portato gli alunni a

dare risposte errate il docente può chiedersi:

- Lo studente aveva già incontrato domande poste in

quel modo?

- Ci possono essere difficoltà in merito ad una non

corretta comprensione del testo?

- Potrei modificare per quei concetti i miei

interventi con attività di tipo laboratoriale? ….. ecc

Page 5: Invalsi risorsa

Il senso di frustrazione dei docenti

Spesso nonostante le energie messe in atto, i

risultati degli studenti non corrispondono a quelli

attesi, aumenta così il senso di frustrazione dei

docenti. Molte sono le cause che possono determinare

tale situazione e spesso avremmo bisogno di aprire

dibattiti e discussioni per analizzare i comportamenti e le stra

tegie messe in atto durante la relazione

Insegnamento-Apprendimento

Page 6: Invalsi risorsa

INVALSI: Contenuti, processi, macroaree

I contenuti matematici sono:

Numeri Spazio e Figure

Relazioni e Funzioni Dati e Previsioni

Page 7: Invalsi risorsa

INVALSI: Contenuti, processi, macroaree

Le Indicazioni Nazionali delineano le competenze a termine di

ogni livello. Invalsi delinea i processi messi in atto per eseguire i

test che sono:

1) Conoscere i contenuti 5) Riconoscere il carattere

misurabile di oggetti e fenomeni

2) Conoscere algoritmi e

procedure

6) Acquisire forme tipiche del

pensiero matematico

3) Conoscere diverse forme di

rappresentazione

7) Utilizzare strumenti, modelli e

rappresentazione nel

trattamento quantitativo

del’informazione

4) Risolvere problemi in ambiti

diversi

8) Riconoscere forme nello

spazio ed utilizzarle per la

risoluzione di problemi o di

modellizzazione

Page 8: Invalsi risorsa

Contenuti, processi, macroaree

E’ chiaro che nella risoluzione di test non si attua un solo processo

ma se ne attuano diversi quindi nella stesura dei test agli autori

viene richiesto di indicare il PROCESSO PREVALENTE.

Infine nell’attuare una sintesi i processi singoli con le loro

suddivisioni specifiche sono stati raggruppati in 4 gruppi chiamati

MACRO-PROCESSI:

GRUPPO A: processi 1 e 2, Macro-processo 1:

Concetti e procedure

GRUPPO B: Processi 3 e 8, Macro-processo 2:

Rappresentazioni

GRUPPO C: Processi 4, 5 e 7, Macro-processo 3:

Modellizzazione

GRUPPO D: Processo 6, Macro-processo 4:

Argomentazione

Page 9: Invalsi risorsa

L’ARGOMENTAZIONE

Questo scritto che segue accompagna la spiegazione dei risultati

ottenuti dai test Invalsi (da Quaderni_SNV_N2_ITA_MAT.pdf) e

che delinea la situazione sull’argomentazione:

“In generale è importante abituare gli studenti a motivare le

proprie scelte. Le prove Invalsi ci dicono che nel momento in

cui si chiede agli studenti di spiegare il perché di una certa

scelta la percentuale di errore sale nettamente e questo

dovrebbe spingere l'insegnante accorto a riflettere sul

maggiore peso da attribuire alla fase argomentativa”

Page 10: Invalsi risorsa

L’ARGOMENTAZIONE

Assume sempre più importanza il macroprocesso

ARGOMENTAZIONE .

L’argomentazione è propedeutica alla comprensione delle

dimostrazioni matematiche vere e proprie.

In un curricolo verticale si sviluppa attraverso:

a) Richieste di motivazione per le scelte

b) Discussioni sulla validità o meno di alcune affermazioni

c) Portare esempi che avvalorino alcuni ragionamenti

d) Chiarire i procedimenti risolutivi scelti

e) Descrivere elementi portati all’osservazione mediante proprietà

e caratteristiche

f) Scrivere le proprie opinioni e discuterne con altri

g) Portare giustificazioni e saper descrivere analogie e differenze

h) Trovare regolarità e strutture ripetitive

i) Ecc…

Page 11: Invalsi risorsa

Analisi di test

Alcuni test da analizzare:

a) Sui contenuti

b) Sui processi

c) Sulla Macroarea “Argomentazione”

d) Presentati in livelli scolastici diversi

e) Test sui nodi concettuali

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Esempi di test sui contenuti: terza media 2009-2010

Saper comprendere diversi registri e saper valutare ordini di

grandezza dei numeri razionali.

Le diverse scritture permettono allo studente di consolidare il

concetto di frazione come numero e può facilitare anche un

“autocontrollo” sulle procedure di algoritmi e quindi sulla operatività.

Pensiamo anche ad una valutazione mediante calcolo mentale.

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Esempi sui contenuti: terza media 2009-2010

Page 14: Invalsi risorsa

Il grafico di moto vario risulta molto formativo per i seguenti motivi:

a) Presenta una visione grafica dinamica

b) Costringe a valutare di più le variabili tempo e spazio in relazione

con i valori sugli assi

c) Permette di considerare il passare del tempo senza avere

variazioni di spazio.

Attività laboratoriale: creare racconti da semplici a complessi anche

sulla base di esperienze familiari di uscite e poter rappresentare tali

racconti in grafici anche “volutamente” manipolabili. Anche

operazione inversa, prima un grafico e poi creazione del racconto. Il

racconto rappresenta lo “Storytelling”, (l’arte del narrare) cioè una

situazione di coinvolgimento emotivo.

IL MOTO VARIO

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Le storie sono uno degli strumenti più potenti della nostra cultura, ci

sono descrizioni ed analisi ma anche sintesi di situazioni. Da quando

l’uomo ha voluto tramite il racconto tramandare ma anche

rappresentare, ha diffuso pensieri, insegnamenti. Ha potuto e saputo

ispirare, motivare e coinvolgere noi stessi come nessun altra forma

di comunicazione è mai riuscita a fare.

“Diversamente dal passato con lo Storytelling non si mira a

convincere, ma a coinvolgere raccontando la realtà attraverso vari

significati. Tra le applicazioni più importanti dello Storytelling c’è la

pedagogia. Il ricorso a storie può essere infatti di facile comprensione

per l’apprendimento del bambino. Nei libri scolastici delle scuole

elementari infatti, per rendere semplice un concetto si ricorre ad una

storia o a dei personaggi. Una tecnica simile è utilizzata anche nei

corsi di lingue, molti sono organizzati con dei personaggi, che tramite

un dialogo o un testo mostrano un aspetto della lingua.”

http://it.wikipedia.org/wiki/Storytelling_%28narrativa%29

LO STORYTELLING

Page 16: Invalsi risorsa

Ancora un’attività laboratoriale: prendendo i tempi a 20 metri per

volta di una corsa sui 100 metri. Gli alunni prendono i tempi di

ciascun compagno o compagna e per ciascuna prestazione

avremo un grafico a linee spezzate successive sul quale poi

disegnare la linea ”virtuale” della velocità media.

IL MOTO VARIO

Page 17: Invalsi risorsa

Esempi sui contenuti: Prova 11-12 biennio superiori

Page 18: Invalsi risorsa

Esempi sui contenuti: Prova 11-12 biennio superiori

La valutazione che lo studente deve fare è sul

mantenimento dei valori dell’area nei triangoli in striscia.

E’ una applicazione su un disegno di quanto appreso di

solito verbalmente su come triangoli con la stessa altezza e

la stessa base siano equivalenti.

Spesso si vede come il docente sia convinto che i propri

studenti sappiano quanto detto e ribadito in classe più volte,

in realtà essi hanno solo accettato ciò che hanno ascoltato

ma non lo hanno poi “appreso” realmente.

E’ evidente la necessità di attuare attività laboratoriali di

costruzione dei triangoli così come appare utile farlo anche

per un altro tipo di test, per esempio il prossimo.

Page 19: Invalsi risorsa

Esempi sui contenuti: 2010-2011 biennio superiori

Da un’attività più ampia basata sulla costruzione materiale di

triangoli e dalla costruzione geometrica degli stessi tramite

riga e compasso, si può passare ad una richiesta tramite test di

questo tipo. Ma non solo: è possibile ampliare le richieste e

chiedere se ci sono elementi per descrivere i triangoli che si

ottengono: isoscele acutangolo, scaleno ottusangolo eccetera

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Esempi su macroarea ARGOMENTAZIONE: (Terza media 2012)

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Esempi su macroarea ARGOMENTAZIONE

(rettangolo suddiviso dalle diagonali):

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Esempi su macroarea ARGOMENTAZIONE: (terza media 2012)

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Esempi su macroarea ARGOMENTAZIONE

(trapezio inscritto in metà cerchio):

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Esempi su macroarea ARGOMENTAZIONE: (terza media 2012)

Questo test è un esempio di come si possano affrontare attività

sull’argomentazione. Si prendono in esame affermazioni

riguardanti una situazione stimolo e per ciascuna scrivere o

dibattere perché validarla oppure confutarla. Le spiegazioni e le

giustificazioni, portando anche esempi, sono tutte attività

propedeutiche ad una futura capacità di comprendere le vere e

proprie dimostrazioni matematiche.

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Esempi su macroarea ARGOMENTAZIONE

(espressione algebrica 3(a+1) con a numero dispari):

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Esempi su macroarea ARGOMENTAZIONE: (Biennio 2012)

Malgrado sia stato chiesto semplicemente di portare qualche

esempio, la percentuale ottenuta è stata la seguente:

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Esempi su macroarea ARGOMENTAZIONE: (Biennio 2012)

Per gli alunni che hanno stabilito con i

propri docenti un contratto didattico di

azione e ricerca, gli alunni avrebbero

per lo meno messo in atto una ricerca

tramite una tabella come quella qui di

lato per ricavare gli elementi utili a

dare una risposta documentata.

Con questo test quindi si può valutare

anche il comportamento di come gli

alunni reagiscono ad una situazione

stimolo.

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Esempi sviluppo verticale: Terza media 2009-2010

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Esempi sviluppo verticale: Prova 10-11 biennio superiori

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Le figure in proporzione e similitudine

Come attività laboratoriale

ricordiamo quella proposta dal

M@tabel in cui c’era una foto

del bambino appoggiato al

guard-rail. Si chiedeva come

fare per determinare l’altezza a

quell’età del protagonista.

Per esempio partendo da una

foto come questa di lato

corredata da una opportuna

storia si chiede l’altezza della

bimba (approssimativamente) a

partire da elementi presenti

nell’immagine e di cui si possa

conoscerne le dimensioni reali.

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Esempi in sviluppo verticale: 1° media 2010-2011

Page 32: Invalsi risorsa

Esempi in sviluppo verticale: 3° media 2010-2011

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Risultati sul test completamento figura intera data una

parte frazionaria

SNV06 è la prima media e PN2012 è la terza media

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Le frazioni Chiarirci le idee sulle frazioni e sui numeri razionali, il

chiarimento ci permette di affrontare tale nodo concettuale in

modo più organico.

Ricordiamo a questo proposito il libro della Martha Isabel

Fandino Pinilla (Pitagora Editrice Bologna) “Le frazioni”.

Alcuni aspetti di questo nodo concettuale:

a) Le parti uguali; b) Riconoscere l’intero; c) I diversi aspetti

della rappresentazione in frazioni; d) Probabilità, punteggi e

percentuali; e) Le particolarità del numero razionale

Presentazione delle frazioni in sistemi standard spesso

fuorvianti: tra discreto e continuo, forme quadrate e “torte”,

rettangoli divisi in colonne ecc…

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Esempi in sviluppo verticale: 3° media 2011-2012

La decima parte di 1020 è:

A. 1010

B. 120

C. 100

D. 1019

Questo test vuole indagare, attraverso un

linguaggio specifico, l’effettiva conoscenza delle

potenze. Il risultato di risposte corrette è stato

26,2%

Page 36: Invalsi risorsa

Esempi in sviluppo verticale: Biennio superiori 2011

Le risposte corrette sono state l’8%. Questo risultato

sconfortante denuncia la mancanza di chiarezza del tema

negli studenti, su un tema che pure si considera consolidato,

se si parla con gli studenti e inutilmente da indagare

mediante test, se si parla con i docenti.

Qual è la metà del numero (1/2)50 ?

A. (1/4)50

B. (1/2)25

C. (1/2)51

D. (1/2)49

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Potenze

Le potenze sono presenti in molte occasioni, per

esempio:

a) La notazione polinomiale dei numeri

b) Nel confronto tra ordini di grandezza

Ricordiamo l’attività dei “Chicchi di riso”, la storia in

cui il visir vuole premiare il suo servo e costui

chiede che su una scacchiera possa mettere un

chicco che si raddoppia sempre ad ogni passaggio

di casella.

Ma si devono poi anche sommare tutti i chicchi

presenti sulla scacchiera.

Page 38: Invalsi risorsa

Potenze: I chicchi di riso

Gli alunni possono avere la possibilità di:

a) Trovare paragoni approssimati tra potenze, in questo caso tra

il due e il dieci

b) Individuare regolarità all’interno di una struttura di calcolo

c) Avere maggiore padronanza sulle proprietà delle potenze

210 ha il valore di 1024 mentre 103 ha il valore di 1000, dato

quindi l’approssimazione esistente si possono dare valori a

potenze di 220 come 106

In questi casi l’uso della calcolatrice appare come proficua e di

aiuto a valori di calcolo mentale, così come l’utilizzo del

programma foglio elettronico

1, 2, 4, 8, 16, 32 i numeri si susseguono come somma dei

precedenti a cui si aggiunge uno

Questi continui calcoli e visioni di regolarità possono aiutare gli

alunni ad avere un approccio diverso con le potenze

Page 39: Invalsi risorsa

Potenze: I chicchi di riso

Potenze del

due

valore Somma dei chicchi

20 1 1

21 2 3

22 4 7

23 8 15

24 16 31

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Esempi di test su nodi concettuali:

concetto di angolo. (Prima media 2009-2010)

Page 41: Invalsi risorsa

Esempi di test su nodi concettuali: concetto di angoli

sulla circonferenza. (Biennio superiori 2012)

Page 42: Invalsi risorsa

Il concetto di angolo

Molti sono i mis-concetti legati all’angolo, sia per le sue

caratteristiche sia per le misure, sia per le valutazioni come

somma, differenza eccetera.

E’ un nodo che determina anche la mancata comprensione di

caratteristiche tipiche delle figure sia piane che solide. Ci sono

anche difficoltà nella comprensione degli angoli che si

possono creare all’esterno o all’interno di figure.

Page 43: Invalsi risorsa

Esempi di test su nodi concettuali: riconoscimento

elementi geometrici. Terza media 2009-2010

Page 44: Invalsi risorsa

Esempi di test su nodi concettuali: risoluzione

algoritmica dei problemi. Terza media 2009-2010

Si pone l’accento sui problemi non standard in cui occorre non avere

l’appoggio delle operazioni ma di una serie di eventi collegati con la

realtà. Famoso problema:

<<Un camion dell’esercito può portare 36 soldati.

Se bisogna trasportare 594 soldati alla loro sede di addestramento,

quanti camion occorrono?>>

Page 45: Invalsi risorsa

Il problema dei problemi

url per il video di Troisi:

https://www.youtube.com/watch?v=FjD6t5lDFxk

Solo nei problemi di

matematica puoi comprare 60

meloni e nessuno si chiede

cosa diavolo c’è di sbagliato in

te.

Page 46: Invalsi risorsa

Esempi di test su nodi concettuali: stime numeriche ed ordini di

grandezza. Biennio superiori 2011. (il commento è dell’Invalsi)

Sono di primaria importanza:

a) Aspettative di valore

b) Confronto di valori numerici e di misura

c) Calcolo mentale e valutazione dei risultati

Page 47: Invalsi risorsa

Didattica laboratoriale

Prevede una serie di operazioni:

a) Discussioni aperte su situazioni STIMOLO

b) Esposizione scritta delle IPOTESI

c) Condivisione di PROPOSTE (personali o di

gruppo)

d) Riflessione sulle IDEE di ciascun studente che

può ribadirle o confutarle

e) Proposizione di sempre nuovi aspetti inerenti al

tema in DISCUSSIONE

Page 48: Invalsi risorsa

Didattica laboratoriale

Non esistono esperienze da ripetere tipo Copia ed

Incolla

Ogni attività proposta non è salvifica di per sé

Il docente insieme con i suoi studenti rivede le sue di

idee sulla situazione affrontata

Gli alunni devono scrivere le proprie idee altrimenti

resta una semplice esperienza effimera

Il docente non deve dare soluzioni, non dà

suggerimenti, non offre risposte ma solo altre

domande

Gli alunni possono cambiare idea e possono vedere

quello che fanno gli altri

Page 49: Invalsi risorsa

Didattica Costruttivista:

Ci sono poi diverse teorie riguardanti il modo di apprendere,

tra queste negli ultimi tempi è stata proposta quella

costruttivista.

Per approfondire l'argomento si possono leggere libri sulla

teoria COSTRUTTIVISTA del sapere oppure ci sono siti

come il seguente:

Page 50: Invalsi risorsa

Come attivare laboratori in classe

Occorre ricordare che:

Il LABORATORIO rappresenta uno spazio non

necessariamente fisico anzi soprattutto mentale, di

ricerca continua sui contenuti e sui concetti.

E' basato sulla relazione docente-discente che si

stabilisce in un ambiente di lavoro, si sviluppa

attraverso la discussione per un apprendimento

concreto e di scoperta.

Page 51: Invalsi risorsa

Contratto Didattico

Da Brousseau:

“In una situazione di insegnamento, preparata e

realizzata da un insegnante, l’allievo ha

generalmente come compito di risolvere il problema

(matematico) che gli è presentato, ma l’accesso a

questo compito si fa attraverso un’interpretazione

delle domande poste, delle informazioni fornite,

degli obblighi imposti che sono costanti del modo

d’insegnare del maestro. Queste abitudini

(specifiche) del maestro attese dall’allievo e i

comportamenti dell’allievo attesi dal docente

costituiscono il contratto didattico"

Page 52: Invalsi risorsa

Contratto Didattico

Se si pensa di aiutare gli alunni riducendo la possibilità che

commettano errori ma condizionando la rappresentazione

della materia in canoni standard molto rigidi, si propone un

“Contratto didattico” in cui il dialogo si cristallizza a favore di

una visione precostituita.

Quale contratto didattico scegliere?

Quello in cui si attuano ricerche continue di costruzione di

concetti in attività laboratoriali.

I contratti didattici rigidi non permettono una costruzione

consapevole della propria preparazione culturale disciplinare.

Page 53: Invalsi risorsa

Contratto Didattico

Un altro aspetto importante di questa didattica

riguarda l’idea che la risposta corretta non è unica

e che ci sono diverse soluzioni.

Pinilla (2005, p. 159) afferma che “arrivare a capire

questo fatto è difficile a causa del contratto

didattico: lo studente crede che l’insegnante abbia

già in mente la soluzione giusta e che si aspetti

esattamente quella; il suo compito è dunque quello

di intuire, indovinare che cosa l’insegnante si

aspetti di sentirsi dire”.

Page 54: Invalsi risorsa

Problemi “aperti”

I problemi aperti permettono di poter modificare di

continuo le struttura e si prestano a fare ricerca

“lavorandoci sopra” e ipotizzando le possibili soluzioni

oppure determinarne l’impossibilità.

Per esempio:

Page 55: Invalsi risorsa

METODI: Sistemi aperti

Esempio di attività aperta:

Con due recipienti da 3 e da 5 litri

fare in modo di ottenere in uno di essi 4 litri

Il sistema aperto si presta ad ampliamenti sul

tema da vedere anche in curricolo verticale …

Page 56: Invalsi risorsa

METODI: Sistemi aperti

Sarebbe interessante proporre agli alunni: “… ma se

raddoppiamo le loro misure di capacità, cioè con 6

litri e 10 litri, ci sarebbe ancora difficoltà a poter

disporre di 4 litri?”

Gli alunni scoprirebbero che non esistono difficoltà

se viene richiesto un valore pari alla loro differenza

E così via, il sistema aperto non si chiude mai …

Page 57: Invalsi risorsa

Significato della metà

Un coccodrillo viene tagliato in tre parti: la coda, la testa

ed il corpo centrale (comprese le zampe). La coda pesa

40 Kg, il corpo centrale pesa come la testa più una coda,

la testa pesa come metà corpo più una coda.

Mettendo insieme i tre pezzi (testa, corpo centrale e

coda) quale peso leggeresti sulla bilancia?

Page 58: Invalsi risorsa

Errori di valutazione

Ci sono alcuni problemi che determinano atteggiamenti di

schemi precostituiti sulla differenza.

Se dico: Lucia e Sara hanno rispettivamente 60 figurine e

28 figurine e decidiamo di distribuire le figurine equamente,

abbiamo diversi modi di affrontare il problema. Ma sempre ci

sarà da Togliere a chi ne ha di più per Dare a chi ne ha di

meno. 60 + 28 = 88 figurine che poi decidiamo di dividere a

metà 88 : 2 = 44 e quindi tolgo a Lucia 60 – 44 = 16

figurine da dare a Sara. Infatti anche Sara avrà 28 + 16 = 44

Ma quando si tratta di equiparare le spese?

In questo caso troviamo alunni che tolgono a chi ha già

speso di più per dare a chi ha speso meno equivocando le

cifre come somme possedute e non come quote già versate.

Page 59: Invalsi risorsa

Errori di valutazione

Quale comportamento hanno questi alunni?

Mettiamo che Lucia ha speso 60 euro e Sara 28 euro, se

vogliamo equiparare le spese, in questo caso faremo:

60 + 28 = 88, e poi 88 : 2 = 44, ma poi decidono che sia

Lucia a dare a Sara 16 euro, lasciandosi condizionare dai

numeri come quantità e cioè come somma posseduta e non

come spese e così come abituati a pareggiare, pretendono

che sia Lucia a dare soldi a Sara.

E quindi in questo caso troviamo alunni che tolgono a chi ha

già speso di più per dare a chi ha speso meno.

Page 60: Invalsi risorsa

Test dell’Invalsi. Classe Terza 2009-2010

Page 61: Invalsi risorsa

Grazie per la vostra attenzione

Contatti:

Anna Maria Campagna

[email protected]

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