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La città romanaè uno STRUMENTO DI CONTROLLO messo a punto dalle CONQUISTE
La conquista militare e politica delle nuove terre era sancita materialmente e simbolicamente dalle modifiche che i Romani operavano sul territorio con • la realizzazione di nuove infrastrutture (strade, ponti, acquedotti, fortificazioni)• la divisione dei territori agricoli mediante la CENTURIATIO• la fondazione di nuovi insediamenti, le COLONIAE
I soldati romani costruiscono delle fortificazioni urbane
da un rilievo della Colonna Traiana a Roma, 116 d.C.
La città romana
quella razionale greca, per cui la città è un aspetto dell’organizzazione del territorio
• riferimento alla pianificazione attribuita a Ippodamo di Mileto (V secolo a.C.) • forma urbana ordinata e dallo sviluppo prevedibile • incrocio ortogonale delle strade che formano una pianta a scacchiera
Pianta di Mileto con la pianificazione ippodamea (V secolo a.C.)
riunisce due tradizioni urbane
La città romana le colonie pianificate
• la pianificazione ippodamea era particolarmente adatta alle colonie perché sorgevano su terreno vergine e c'era l'esigenza di una equa ripartizione dei lotti tra i coloni• prendendo anche come modello le città della Magna Grecia, i romani l'applicarono anche alle loro colonie
Pianta della città di Selinunte
Foto aerea del centro antico di Poseidonia (Paestum)
La città romana
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La CENTURIATIO
Ricostruzione di una groma
La groma scolpita a rilievo sul cippo funerario del mensor Lucio Ebuzio Fausto, ritrovata a Ivrea
● il territorio agricolo resosi disponibile dopo la conquista militare veniva suddiviso in CENTURIAE, lotti quadrati di 50 ettari (200 jugeri) di superficie che venivano assegnati ai coloni
● i lotti erano delimitati dai decumani, paralleli alla dimensione maggiore del territorio o alla strada principale, e dai cardines, perpendicolari ad essi
● l’operazione di suddivisione dei terreni colonizzati era effettuata, con uno strumento detto groma o gnomon, da tecnici specializzati (agrimensores o gromatici), che provvedevano a realizzare due piante in bronzo del sito di cui una rimaneva nella colonia e l’altra era inviata a Roma
quella magica italica ed etrusca, secondo la quale la città riflette l’ordine celeste ed è uno spazio sacro
La sua fondazione avviene con particolari riti ereditati dalla mentalità etrusca• il tracciamento di uno schema ortogonale orientato (TEMPLUM) • la necessità di conoscere la volontà divina (INAUGURATIO)• la definizione dei confini (DELIMITATIO) e l'inviolabilità del perimetro (POMOERIUM)
La città romana riunisce due tradizioni urbane
La divisione della volta celeste secondo la disciplina etrusca
La città romana Il rito di fondazione
Statuetta bronzea di augure, V secolo a.C., dal Vulci, Parigi, Louvre
Pittura murale della Tomba degli Auguri a Tarquinia, VI secolo a.C.
Moneta coniata da Caio per la fondazione di Casaraugusta (Saragozza), I secolo d.C.
L'aratura dalla decorazione a sbalzo della situla bronzea della Certosa, Vi secolo a.C., Bologna, Museo Civico Archeologico
La città romana Il templum terrestre
decumanus maximus O – Ecardo maximus N – Sdecumanicardines
murae e pomeorium
forum
portae
La città romana● la creazione di nuovi poli urbani nei territori conquistati avveniva con la deduzione di colonie pianificate che a volte erano l'evoluzione diretta di un accampamento militare (CASTRUM)● centri urbani preesistenti venivano trasformati in modo abbastanza radicale per essere uniformati agli usi e necessità romane.
Ricostruzione di un insediamento militare romano derivato dal castrum
Pianta e ricostruzione della colonia di Augusta Praetoria, (Aosta), fondata da Augusto nel 25 a.C., con pianta molto simile a quella del castrum
La città romana
edifici, spazi e servizi pubblici• adibiti al culto• alle attività politiche e commerciali: FORUM, BASILICA• destinati agli spettacoli: THEATRUM, ANFITHEATRUM• destinati ai servizi: THERMAE
in pianura, in posizione strategica, facilmente raggiungibile dalle infrastrutture (strade, acquedotti …)
ordinata, con arredo urbano robusto e scenografico
comprende
edifici e spazi privati• DOMUS, le abitazioni delle classi sociali più abbienti• INSULAE, abitazioni meno ricche
densamente abitata e costruita
La città romana le città vive: VERONA
Fondata nell'89 a.C., la città presenta una straordinaria continuità urbanistica, con gli isolati che ricalcano perfettamente quelli romani, perfettamente quadrati. Il forum di Piazza delle Erbe e l'anfiteatro ben conservato hanno mantenuto funzione originaria
La città romana le città vive: LUCCA
L'impianto urbanistico romano appare ancora ben conservato, con il forum in corrispondenza di piazza San Michele180 a.C.La struttura dell'anfiteatro, riutilizzata nel medioevo per abitazioni, si è frantumata nelle case a schiera di Piazza del Mercato, ma rimane chiara la traccia della pista ellittica.
La città romana le città vive: FIRENZE
In origine era un castrum fortificato canonicamente orientato, con un circuito di mura che ha lasciato una traccia indelebile, poi nel 59 a.C. fu dedotta la colonia con il nome augurale di Florentia. Il centro cittadino è ancora lo slargo del forum (Piazza della Repubblica), mentre dell'l'anfiteatro è rimasta solo una debole traccia urbanistica.
La città romana le città morte: POMPEI
L'antica città osca grecizzata fu poi ristrutturata secondo i principi urbanistici romani. Distrutta dall'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., conserva ancora le strutture architettoniche originali, anche quelle più modeste, legate alla vita quotidiana.
La città romana le città morte: TIMGAD
Ha la conformazione urbanistica perfetta di molte colonie romane extraeuropee: saccheggiata dai Vandali poi abbandonata, è rimasta in rovine nel deserto dell'Algeria. Era stata fondata per volontà di Traiano nel 100 d.C., con il nome di Colonia Marciana Traiana Thamugadi.