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LA PSICOLOGIA COMPORTAMENTISTA o “DI GATTI, CANI, TOPI E CENTRI COMMERCIALI” Mattia Della Rocca Fondamenti di Psicologia Generale, mod. A, A.A. 2014/2015 http.//amindbodyproblem.org

La riflessologia sovietica e il comportamentismo americano

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La riflessologia sovietica e il comportamentismo americano

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LA PSICOLOGIA COMPORTAMENTISTA

o “DI GATTI, CANI, TOPI E CENTRI COMMERCIALI”

Mattia Della RoccaFondamenti di Psicologia Generale, mod. A,

A.A. 2014/2015http.//amindbodyproblem.org

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FINE DEL FUNZIONALISMO

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PRIMA DEL COMPORTAMENTISMO, I

George Romanes (1848 - 1894), psicologo canadese, fonda la “psicologia comparata”, lo studio delle funzioni mentali e dei comportamenti degli animali.

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PRIMA DEL COMPORTAMENTISMO, I

Edward Lee Thorndike (1874 - 1949) scopre nel 1898 la “legge dell’effetto“:la tendenza a ripetere un comportamento dipende dall’effetto del comportamento stesso.

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PRIMA DEL COMPORTAMENTISMO, III

L’introduzione della psicologia a opera del funzionalismo aveva fatto sorgere molti laboratori e cattedre di psicologia negli Stati Uniti, che avevano proseguito le indagini sull’impostazione data da James ed enfatizzato il rapporto con la medicina (in particolare con la fisiologia e la neurofisiologia), che dava un forte sostegno di autorevolezza scientifica agli studi psicologici.

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MEANWHILE, IN RUSSIA…:IVAN SECENOV

Ivan Michajlovic Secenov (1809 – 1905) considerato il padre della fisiologia russa, pubblica il volume I Riflessi del Cervello (1866), in cui espone una forte teoria riduzionista della psicologia e della neurofisiologia del comportamento.

Secenov distingue tra "riflessi spinali", che regolano i movimenti involontarî, e "riflessi cerebrali", che hanno origine nel cervello e regolano i movimenti volontari e coscienti.

Secondo Secenov, l'attività psichica, come il pensiero, il linguaggio, le emozioni, è formata da riflessi cerebrali tra loro associati.

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LA RIFLESSOLOGIA RUSSA, I:VLADIMIR BECHTEREV

Vladimir Michajlovic Bechterev (1857-1927) è considerato il primo a sistematizzare le intuizioni teoriche di Secenov.

Grande neurofisiologo, costruisce una teoria riflessologica generale sulla base del concetto di “riflesso associativo”, una risposta non innata a stimoli esterni, acquisita dopo associazioni ripetute tra gli stimoli e basata sulla formazione di nuove connessioni nervose.

Nel 1910 scrive la sua Psicologia Obiettiva e nel 1918 i Principi Generali di Riflessologia Umana.

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LA RIFLESSOLOGIA RUSSA, II:IVAN PAVLOV

Ivan Petrovic Pavlov (1849-1936), fisiologo, conduce degli studi sulle secrezioni gastriche dei cani. Nel 1897 pubblica la nota Lezioni sull'attività delle principali ghiandole digestive in cui descrive nel dettaglio la “secrezione psichica” dei succhi gastrici (cioè quelli indotti dall’esposizione dell’animale a stimoli visivi, come del cibo).

Da quel momento in poi, dedica le sue ricerche a scoprire il ruolo del sistema nervoso nella digestione, e comprenderne le leggi.

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IL CANE DI PAVLOV

Pavlov è un abile innovatore nel campo della sperimentazione: è lui che inventa la fistola gastrica per osservare in vivo le reazioni fisiologiche interne degli animali.

Riprendendo il pensiero di Bechterev, Pavlov osserva uno strano fenomeno durante uno dei suoi esperimenti. Un cane a cui viene offerto del cibo produce di riflesso succhi gastrici e saliva (come è ovvio), ma se il cibo viene presentato accompagnato dal suono di una campanella, presto il cane “apprende” un nuovo riflesso, non innato ma comunque automatico: quello di salivare al solo udire il suono associato al cibo.

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IL CONDIZIONAMENTO CLASSICO

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...AND THE WINNER IS...IVAN PAVLOV VINCE IL PREMIO NOBEL PER LA FISIOLOGIA E

LA MEDICINA NEL 1904

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MA TORNIAMO IN OCCIDENTE. COORDINATE STORICHE,

GEOGRAFICHE ED EPISTEMOLOGICHE

Dove e come? Stati Uniti d’America, anni Dieci del XX secolo

In che contesto culturale?L’attitudine pragmatista e utilitarista della comunità scientifica made in USA cerca un’appropriata “via” alla psicologia, che permetta ricadute applicative di diversa tipologia (educativa, clinica, sociale, militare...)

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JOHN BROADUS WATSON(1878 - 1959)

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COS’È IL COMPORTAMENTO?

COMPORTAMENTO [trad. eng. BEHAVIOR]: In psicologia, il complesso coerente di atteggiamenti assunti in reazione a determinati stimoli, o l’attività di un soggetto nelle sue manifestazioni.

Comportamento, nella psicologia e nelle neuroscienze della prima metà del Novecento, è utilizzato come contrazione di “comportamento manifesto” ( “overt behavior”), vale a dire osservabile.

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IL MANIFESTO PROGRAMMATICO: “LA PSICOLOGIA COME LA VEDE IL

COMPORTAMENTISTA”

«La psicologia così come la vede il comportamentista è una branca delle scienze naturali puramente oggettiva. Il suo obiettivo teoretico è la predizione e il controllo del comportamento. L’introspezione non svolge alcun ruolo essenziale dei suoi metodi, né il valore scientifico dei suoi dati dipende dalla prontezza attraverso cui essi si prestano a un’interpretazione in termini di coscienza. Il comportamentista, nei suoi sforzi volti a ottenere uno schema unitario delle risposte animali, non riconosce alcuna linea di divisione tra l’uomo e l’animale inferiore. Il comportamento umano, con tutte le sue rifiniture e le sue complessità, forma soltanto una parte dello schema totale di investigazione del comportamentista» (Watson, 1913, p. 257)

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IL MODELLO STIMOLO-RISPOSTA(E LA MENTE COME BLACK BOX)

S R

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IL COMPORTAMENTISMO METODOLOGICO O “CLASSICO”

Forte riduzionismo alla fisiologia;

Il “mentale” è volutamente ignorato e considerato non studiabile scientificamente, né degno di attenzione psicologica;

Il soggetto è completamente passivo rispetto agli stimoli che gli vengono presentati dall’ambiente.

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WATSON È UN TIPO INTELLIGENTE. E SI APPLICA.«Datemi una dozzina di bambini sani, ben formati e l’ambiente specifico che dico io per tirarli su e vi garantisco che, dopo averlo preso a caso, farò di ognuno di loro uno specialista a piacere – un dottore, un avvocato, un artista, un capitano d’industria oppure perfino un mendicante o un ladro – a prescindere dal suo talento, dalle sue inclinazioni, tendenze, capacità, vocazioni, e dalla razza dei suoi avi» (Watson - Rayner, 1920)

E non sempre va bene.

Cercate su Googleil cosiddetto

“esperimento del Piccolo Albert” per

farvi un’idea.

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BURRHUS FREDERIC SKINNER(1904 - 1990)

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LO SKINNER-PENSIERO, I:IL COMPORTAMENTISMO RADICALE

Il comportamentismo come interpretato e messo in pratica da Skinner si discosta (in parte) da quello di Watson perché non considera più gli stati mentali come “epifenomeni”, ma come prodotti delle stesse leggi che regolano il comportamento biologico. Per tale motivo è chiamato comportamentismo “radicale”. Inoltre, il soggetto non è più una passiva tabula rasa, ma un soggetto che, operando nell’ambiente, modifica i comportamenti suoi e altrui.

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IL CONDIZIONAMENTO OPERANTE

Differisce dal condizionamento classico di Pavlov per il ruolo attivo (in questo senso è chiamato “operante”) del soggetto, che non è più sottoposto alla presentazione di uno stimolo neutro associato a uno condizionato (stimolo che nel modello pavloviano genera la risposta condizionata).

Nel condizionamento operante, le operazioni spontaneamente messe in atto dal soggetto portano a modificazioni ambientali, determinando un cambiamento del comportamento emesso, che viene rinforzato o scoraggiato.

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LA SKINNER’S BOXLO STRUMENTO-MODELLO DELLA RICERCA BEHAVIORISTA

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CONSEGUENZE, I

I prodotti del condizionamento operante (dando vita a un’associazione più “forte”, perché registrata in chiave adattativa dall’animale) sono molto più duraturi e stabili (in alcuni casi, possono durare per sempre).

Inoltre, con opportune variabili, si possono comprendere (e manipolare) comportamenti più complessi della semplice risposta fisiologica.

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CONSEGUENZE, II

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RINFORZI E PUNIZIONI, I

Skinner scopre che il comportamento è funzione degli stimoli antecedenti e conseguenti a esso.Manipolando questi due tipi di stimoli è possibile dunque condizionare le risposte (cioè i comportamenti) di quanto permesso dal condizionamento classico di Pavlov.

Skinner attribuisce questo effetto al ruolo attivo dell’animalecondizionato.

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RINFORZI E PUNIZIONI, II

Effetto desiderato/

Tipo di stimolo

Effetto: aumentare l’emissione del

comportamento

Effetto: diminuire l’emissione del

comportamento

STIMOLO APPETITIVO

Rinforzo positivo«Bravo, ti meriti un bacio!»

Punizione negativa«A letto senza cena!»

STIMOLO AVVERSIVO

Rinforzo negativo«Ti sei comportato bene, non sei più in punizione»

Punizione positiva«[rumore di schiaffi]»

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LO SKINNER PENSIERO, II

Skinner, che si occupa anche di filosofia e politica, scrive differenti saggi in cui ipotizza le basi di una società più equa e organizzata basata sui principi del comportamentismo radicale (Walden II, 1948 e Beyond Freedom and Dignity, 1971). Pur animato da nobili intenzioni, la società che immagina si basa sull’utilizzo massiccio di “tecnologia comportamentale” e non viene recepita troppo positivamente dai suoi contemporanei.

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«WATSON, ABBIAMO UN PROBLEMA...»:IL NEOCOMPORTAMENTISMO

Clark L. Hull (1884 - 1952) ipotizza una vera e propria formula matematica del processo S-R, inserendo però in essa alcune variabili interne (che presume fisiologiche) legate agli scopi dell’azione.

Edward C. Tolman (1886 - 1959) parla di “variabile interveniente”, un processo (interno alla mente, ad es. un’intenzione) che si frappone tra lo stimolo e il comportamento modificando la risposta del soggetto

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DONALD HEBB (1904 - 1985): IL CENOCOMPORTAMENTISMO

Nella sua opera del 1949, The Organization of Behavior: A neuropsychological theory, Hebb parla di “assemblee cellulari” di neuroni (cell assemblies) quali basi del comportamento e più in generale dell’attività cognitiva, in una prospettiva che preannuncia quella delle reti neurali. Hebb si colloca dunque nell’ultima fase del comportamentismo. Da quel momento in poi, l’attenzione si sposta sui processi che sottendono al comportamento: per l’appunto, i processi cognitivi.

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... FINE DEL COMPORTAMENTISMO?

Sebbene il paradigma comportamentista più “hardcore” non riuscirà a sopravvivere all’avvento dell’approccio cognitivista, che si svilupperà a partire dagli anni ’50 del XX secolo, non si può certo dire che il behaviorismo non abbia lasciato un segno profondo nella società...

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EDUCAZIONE«CHI FINISCE IL COMPITO PER PRIMO AVRA’ UN PREMIO!», LE

NOTE DI DEMERITO, LE SOSPENSIONI...

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PSICOTERAPIAELLIS E BECK, NEGLI ANNI ’50, ELABORANO LA TERAPIA

COMPORTAMENTALE (OGGI NOTA COME APPROCCIO ABA)

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TRAINING ANIMALESEDUTO! IN PIEDI! CORRI! ATTACCA! BISCOTTINO!

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PSICOLOGIA APPLICATAAVETE MAI PENSATO A COME È ORGANIZZATO UN

SUPERMARKET?

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...E MOLTE ALTRE COSE...(ANCHE COSE A CUI FORSE NON AVEVATO MAI

IMMAGINATO DI POTER COLLEGARE UNA SKINNER’S BOX)

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TEST FINALE DELLE LEZIONI

A. Condurlo nella vasca e dargli un premio

B. Punirlo se rifiuta di fare il bagno

C. Premiarlo con un dolcetto dopo che ha fatto il bagno.

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PLEASE, HAVE A CHOCOLATE!GRAZIE A TUTTE/I E BUON PROSEGUIMENTO DEL CORSO!