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SEPHER YETZIRAH Il Libro della Formazione "Le lettere del nostro padre Abrahamo " Introduzione Il Sepher Yetzirah è conosciuto con diversi nomi, tra i quali il Libro della Formazione, il Libro della Creazione, il Libro di Abraham. Il suo autore e il periodo in cui è stato scritto sono sempre stati oggetto di grande contesa. Secondo la tradizione, è stato scritto da Abraham in persona, e quindi risale a circa 2.000 anni A.C.; a testimonianza dell’antichità del testo, basti dire che si trovano dei riferimenti ad un certo “Libro di Abraham” anche nel Corano (Sure 87:19 e 53:37). Attraverso l’analisi delle chiare indicazioni astronomiche, possiamo constatare che una tale congiuntura, con particolare riferimento alla processione degli equinozi, non poteva che capitare 2.000 anni A.C., ulteriormente convalidando la nostra tesi. Tuttavia, come capita per molti altri libri, le fonti in nostro possesso non si spingono prima del Medioevo. Ci sono sei fonti diverse del Sepher Yetzirah: il codice di Genizah (940 D.C.), il codice di Sadia Gaon (950 D.C.), due codici del 15 mo secolo conservati nel Jewish Theological Seminary che si credono provenire dalla Spagna, il codice di Luria, che si ritiene il più attendibile, un codice di origini sconosciute pubblicato da Lewin-Epstein Ltd. Bisogna dire che i testi Kabbalistici sono spesso stati tramandati segretissimamente, e in maniera esclusivamente orale. Non c’è quindi da sorprendersi se un manoscritto, o una stampa, emergono solamente molto tempo dopo. Il Sepher Yetzirah è il primo manuale mistico della Kabbalah, ed è alla base dell’alfabeto ebraico. I suoi capitoli spiegano il significato delle 22 lettere, ed ascrivono loro diversi attributi. Il primo capitolo costituisce la fonte scritta più antica in cui è nominata la stella a sei punte, nota col nome di “Stella di Davide”, e simbolo della nazione d’Israele (è formata da due triangoli, uno con la punta verso l’alto, l’altro con la punta verso il basso, che si sovrappongono). I nomi delle Sephiroth sono basati sugli elementi (lo Spirito dell’Elohim Vivente, l’Aria, l’Acqua, il Fuoco), le quattro “Teste Celesti del Messia” e le sei direzioni. Il Sepher Yetzirah si distingue, come altri testi Kabbalistici, per la sua profondità, semplicità di parole e oscurità del linguaggio allo stesso tempo. Tra i Kabbalisti è considerato come “un libro di potere”, per la potenza di quanto nasconde dietro le righe. Come ultima cosa, è da sottolineare l’uso del nome divino YHVH, Jehovah יהוה) ), o Tetragrammaton. Nel Sepher Yetzirah, esso è di sole tre lettere, YHV, Hehova ( יהו), introducendo una divisione tripartitica dell’universo. Anche i Greci gnostici utilizzavano un nome di tre lettere per chiamare Dio, ovvero IAO, o IEU. E’ una cosa comune nell’antichità più remota. In seguito, in ogni lingua, troviamo la definizione di Dio con quattro lettere. Secondo la tradizione ebraica dopo la caduta della Torre di Babele, si formano 72 popoli, ciascuno con una lingua diversa, ma tutti chiamano Dio con quattro lettere (ad es. Dieu in francese, Idio in italiano, Gott in tedesco, Good in inglese, etc.). Il significato tuttavia non cambia molto nelle varie lingue: significa infatti sempre “il bene”. Appena 2.000 anni dopo la scrittura del Sepher Yetzirah troviamo il primo testo che chiama Dio con le quattro lettere: si tratta dello Zohar, il secondo testo Kabbalistico conosciuto. Si dice che con la venuta del Messia, che riporterà il Regno di Dio sulla terra, al nome di Dio verrà aggiunta una quinta lettera, ad indicare la restaurazione. I Kabbalisti cristiani indicano questo in Gesù, ovvero YHSVH, Jehshuah ( .( יהשוהAd ogni modo il percorso evolutivo del nome di Dio nel corso dei millenni, ci testimonia l’evoluzione della manifestazione di Dio. Anche Dio, come noi, impara, cambia, si manifesta, in una parola “evolve”. Questo procedimento è ben descritto nello Zohar, che spiega come Dio, dopo aver fatto i primi tentativi non perfettamente riusciti di creare dei mondi (i Regni di Edom), è infine arrivato a creare il nostro mondo. Ecco spiegato perché Dio si è rivelato in epoche diverse con un nome via via più esteso, manifestato, rivelato.

Sefer yetzirah

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"Le lettere del nostro padre Abrahamo" Introduzione Il Sepher Yetzirah è conosciuto con diversi nomi, tra i quali il Libro della Formazione, il Libro della Creazione, il Libro di Abraham. Il suo autore e il periodo in cui è stato scritto sono sempre stati oggetto di grande contesa. Secondo la tradizione, è stato scritto da Abraham in persona, e quindi risale a circa 2.000 anni A.C.; a testimonianza dell’antichità del testo, basti dire che si trovano dei riferimenti ad un certo “Libro di Abraham” anche nel Corano (Sure 87:19 e 53:37). Attraverso l’analisi delle chiare indicazioni astronomiche, possiamo constatare che una tale congiuntura, con particolare riferimento alla processione degli equinozi, non poteva che capitare 2.000 anni A.C., ulteriormente convalidando la nostra tesi........................................... ATTENZIONE COMMON CREATIVE EGIDA, CON OBBLIGO DI PUBBLICARE IL NOME; ßy Dreaker pubblisher (Luciano)& Ettore

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SEPHER YETZIRAH Il Libro della Formazione

"Le lettere del nostro padre Abrahamo" Introduzione Il Sepher Yetzirah è conosciuto con diversi nomi, tra i quali il Libro della Formazione, il Libro della Creazione, il Libro di Abraham. Il suo autore e il periodo in cui è stato scritto sono sempre stati oggetto di grande contesa. Secondo la tradizione, è stato scritto da Abraham in persona, e quindi risale a circa 2.000 anni A.C.; a testimonianza dell’antichità del testo, basti dire che si trovano dei riferimenti ad un certo “Libro di Abraham” anche nel Corano (Sure 87:19 e 53:37). Attraverso l’analisi delle chiare indicazioni astronomiche, possiamo constatare che una tale congiuntura, con particolare riferimento alla processione degli equinozi, non poteva che capitare 2.000 anni A.C., ulteriormente convalidando la nostra tesi. Tuttavia, come capita per molti altri libri, le fonti in nostro possesso non si spingono prima del Medioevo. Ci sono sei fonti diverse del Sepher Yetzirah: il codice di Genizah (940 D.C.), il codice di Sadia Gaon (950 D.C.), due codici del 15

mo secolo conservati nel Jewish Theological Seminary che si credono provenire dalla

Spagna, il codice di Luria, che si ritiene il più attendibile, un codice di origini sconosciute pubblicato da Lewin-Epstein Ltd. Bisogna dire che i testi Kabbalistici sono spesso stati tramandati segretissimamente, e in maniera esclusivamente orale. Non c’è quindi da sorprendersi se un manoscritto, o una stampa, emergono solamente molto tempo dopo. Il Sepher Yetzirah è il primo manuale mistico della Kabbalah, ed è alla base dell’alfabeto ebraico. I suoi capitoli spiegano il significato delle 22 lettere, ed ascrivono loro diversi attributi. Il primo capitolo costituisce la fonte scritta più antica in cui è nominata la stella a sei punte, nota col nome di “Stella di Davide”, e simbolo della nazione d’Israele (è formata da due triangoli, uno con la punta verso l’alto, l’altro con la punta verso il basso, che si sovrappongono). I nomi delle Sephiroth sono basati sugli elementi (lo Spirito dell’Elohim Vivente, l’Aria, l’Acqua, il Fuoco), le quattro “Teste Celesti del Messia” e le sei direzioni. Il Sepher Yetzirah si distingue, come altri testi Kabbalistici, per la sua profondità, semplicità di parole e oscurità del linguaggio allo stesso tempo. Tra i Kabbalisti è considerato come “un libro di potere”, per la potenza di quanto nasconde dietro le righe. Come ultima cosa, è da sottolineare l’uso del nome divino YHVH, Jehovah יהוה) ), o Tetragrammaton. Nel Sepher Yetzirah, esso è di sole tre lettere, YHV, Hehova ( יהו), introducendo una divisione tripartitica dell’universo. Anche i Greci gnostici utilizzavano un nome di tre lettere per chiamare Dio, ovvero IAO, o IEU. E’ una cosa comune nell’antichità più remota. In seguito, in ogni lingua, troviamo la definizione di Dio con quattro lettere. Secondo la tradizione ebraica dopo la caduta della Torre di Babele, si formano 72 popoli, ciascuno con una lingua diversa, ma tutti chiamano Dio con quattro lettere (ad es. Dieu in francese, Idio in italiano, Gott in tedesco, Good in inglese, etc.). Il significato tuttavia non cambia molto nelle varie lingue: significa infatti sempre “il bene”. Appena 2.000 anni dopo la scrittura del Sepher Yetzirah troviamo il primo testo che chiama Dio con le quattro lettere: si tratta dello Zohar, il secondo testo Kabbalistico conosciuto. Si dice che con la venuta del Messia, che riporterà il Regno di Dio sulla terra, al nome di Dio verrà aggiunta una quinta lettera, ad indicare la restaurazione. I Kabbalisti cristiani indicano questo in Gesù, ovvero YHSVH, Jehshuah ( .(יהשוה Ad ogni modo il percorso evolutivo del nome di Dio nel corso dei millenni, ci testimonia l’evoluzione della manifestazione di Dio. Anche Dio, come noi, impara, cambia, si manifesta, in una parola “evolve”. Questo procedimento è ben descritto nello Zohar, che spiega come Dio, dopo aver fatto i primi tentativi non perfettamente riusciti di creare dei mondi (i Regni di Edom), è infine arrivato a creare il nostro mondo. Ecco spiegato perché Dio si è rivelato in epoche diverse con un nome via via più esteso, manifestato, rivelato.

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Il Libro della Formazione (Sefer Yetzirah) attira acceso dibattiti sulla sua paternità e la data di origine. Molti studiosi attribuiscono un medievale o antica data del libro. Non è nel campo di applicazione del presente lavoro di delineare le diverse opinioni che attribuiscono un medievale data di inizio del libro. Se questo è il caso di specie, poiché il Corano antecedente il periodo medievale da secoli, sarebbe almeno dimostrare che il libro della formazione non è di origine medievale. Il lavoro del Chariot Trust (WC) versione è stata fatta utilizzando tutti e sei i testuale noto fonti. Alcune delle versioni contengono notevoli addenda cui lingua punti al Hasmonean periodo, circa 130 aC, e più tardi. Il materiale aggiuntivo è stato lasciato fuori dalla redazione WC usato come base per la sua traduzione. Sulla base di informazioni astronomiche nel libro stesso, il traduttore WC attribui autore del Libro della Formazione ad Abramo nel XIX secolo ac. Una nota aggiuntiva al WC traduzione ricorda che la Processione dei Equinozi, agisce come un orologio preciso, che ci permette di stabilire che la corrispondenza delle costellazioni dato nel sesto capitolo ebraico ai dodici mesi (senza variazioni di sei testi in esame) si è verificato durante il tempo di Abramo, di circa 4000 anni fa. Consentendo una variazione più o meno di 800 anni fa, non è ancora ovunque all'interno della gamma di epoca medievale. Una verifica sui dati di log del vecchio caldei, egizi, greci e ha indicato che nessuno aveva conoscenze astronomiche della processione (fino a circa 1700 CE). Il libro della formazione è il primo manuale sulla mistica e, eventualmente, il testo di origine, per l'originale alfabeto ebraico. I suoi capitoli spiegano il significato delle ventidue lettere, e di attribuire loro varie attribuzioni. E 'secondo solo a quello del Sefer HaShmoth (Libro dei nomi) come la più prolifica fonte di distinte forme di Albero della Vita. Il primo capitolo del libro è la prima fonte di note testuali sei punte, simbolo noto come la Stella di David. "La Stella a sei punte è vista piatta, bidimensionale composta con due triangoli. Il libro di formazione, tuttavia, presenta, come la Stella a tre dimensioni, a sei punte, sotto forma di albero della vita di due piramidi di interfaccia. Il Libro della Formazione fornisce uno dei due gruppi molto diversi di nomi trovati nella Qabalah, divisa in settori (chiamato Sefiroth) , (l'altra viene dal Sefer HaZohar, il Libro dello Splendore). I nomi per la Sefiroth nel libro di formazione si basano su elementi (Spirito di Vivere Elohim, Aria, Fuoco, Acqua), su quattro "celesti capi di Messia", e su sei direzioni. Dentro il cuore del piacevole libro del testo dello splendore, il libro primario della formazione si distingue internamente per la profondità cabalistica, e l'oscurità della sua lingua, oltre per la Mistica cabalistica. Capitolo I

א הנשמ': קקח המכח תואילפ תוביתנ םיתשו םישלשב הי םוחר ידש לא םלוע ךלמו םייח םיהלא לארשי יהלא תואבצ הוהי תא ארבו אוה שודקו םורמ ומש שודקו דע ןכוש אשנו םר ןונחו

רופסו רפסו רפסב םירפס השלשב ומלוע: 1-1 Trentadue sentieri meravigliosi di Saggezza tracciò, Yah Yhwh Dio di Israele, Élohïm vivente re dell'universo El Shaddaï, misericordioso e clemente, supremo ed eccelso che risiede in Alto e il cui Nome è Santo. Stabilì il suo universo con tre sepharim (libri): Sephor (il numero), Sippur (la parola) e Sapher (lo scritto).

------------------------------------------------------------------------------------------------ ב הנשמ':דוסי תויתוא םיתשו םירשעו המ ילב תוריפס רשע

תוטושפ הרשע םיתשו תולופכ עבשו תואמ שלש:1-2 dieci Séphiroth b'limah (belì = senza, mah = cosa) e ventidue lettere di fondamento: tre madri, sette doppie e dodici semplici.

------------------------------------------------------------------------------------------------ ג הנשמ':שמח תועבצא רשע רפסמב המילב תוריפס רשע

ה תלימב עצמאב ןווכמ דיחי תירבו שמח דגנכתלימבו ןושל רועמה:

1-3 dieci Séphiroth b'limah (belì = senza, mah = cosa); come il numero delle dieci dita: cinque di fronte a cinque, e l'alleanza unica nell'asse centrale, fondata con la parola della lingua e con l'incisione nella pelle.

------------------------------------------------------------------------------------------------ ד הנשמ':אלו רשע עשת אלו רשע המילב תוריפס רשע

דמעהו םהמ רוקחו םהב ןוחב הניבב םכחו המכחב ןבה הרשע תחא

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ונוכמ לע רצוי בשהו וירוב לע רבד:1-4 dieci Séphiroth b'limah (belì = senza, mah = cosa), dieci e non nove, dieci e non undici. Discerni con Saggezza e penetra con Intelligenza. Esaminale, interrogale, così la Parola si alzerà verso il suo creatore ed il Formatore sarà ricollocato al suo posto.

------------------------------------------------------------------------------------------------ ה הנשמ':ףוס םהל ןיאש רשע ןתדמ המילב תוריפס רשע

קמועו םור קמוע ער קמועו בוט קמוע תירחא קמועו תישאר קמוע דיחי ןודא םורד קמועו ןופצ קמוע ברעמ קמועו חרזמ קמוע תחת

: ידע דע ושדק ןועממ םלוכב לשומ ןמאנ ךלמ לאדע 1-5 dieci Séphiroth b'limah (belì = senza, mah = cosa), corrispondono a dieci cose infinite, senza limiti: profondità di principio, profondità di fine, profondità di bene, profondità di male, profondità dell'altezza, profondità del basso, profondità dell'oriente, profondità dell'occidente, profondità del settentrione, profondità del meridione. Il Signore è l'unico Dio, re fedele, che domina per sempre su tutti, dalla sua santa dimora per l'eternità delle eternità.

------------------------------------------------------------------------------------------------ ו הנשמ':קזבה הארמכ ןתייפצ המ ילב תוריפס רשע

הפוסכ ורמאמלו בושו אוצרב ןהב ורבדו ץק םהל ןיא ןתילכתו םיוחתשמ םה ואסכ ינפלו ופודרי:

1-6 dieci Séphiroth b'limah (belì = senza, mah = cosa). La loro apparizione ha l'aspetto di un lampo le cui estremità sono senza termine. Il suo Verbo corre in esse avanti e indietro e quando parla simile ad un uragano, si prostrano davanti al suo Trono e lo adorano.

------------------------------------------------------------------------------------------------ ז הנשמ':ןתלחתו ןתלחתב ןפוס ץוענ המילב תוריפס רשע

דחא ינפלו ינש ול ןיאו דיחי ןודאש תלחגב הרושק תבהלשכ ןפוסב רפוס התא המ:

1-7 dieci Séphiroth b'limah (belì = senza, mah = cosa). La loro fine risiede nel loro inizio ed il loro inizio nella loro fine come la fiamma è legata al tizzone. Il Signore è Unico e senza secondo e prima di lui che cosa stai a contare?

------------------------------------------------------------------------------------------------ ח הנשמ':ךבלו רבדלמ ךיפ םולב המילב תוריפס רשע

רמאנ ךכלש םוקמל בוש רהרהל ךבלו רבדל ךיפ ץר םאו רהרהלמ א לאקזחי')תירב תרכנ הז רבד לעו בושו אוצר תויחהו :

1-8 dieci Séphiroth b'limah (belì = senza, mah = cosa). Trattieni la tua bocca dal parlare ed il tuo cuore dal riflettere, e se il tuo cuore corre via, riportalo nel luogo dove è detto "E le H’ayoth andavano e venivano". Su questa cosa fu sancita l'alleanza.

------------------------------------------------------------------------------------------------ ט הנשמ':ךורב םייח םיהלא חור תחא המילב תוריפס רשע

שדוקה חור אוהו רובדו חורו לוק םימלועה יח לש ומש ךרובמו: 1-9 dieci Séphiroth b'limah (belì = senza, mah = cosa). Una: Soffio di Élohïm Vivente, Sia benedetto e benedetto sia il Suo nome che è vivente in eterno. La voce, il soffio e la parola sono lo Spirito Santo.

------------------------------------------------------------------------------------------------ י הנשמ':םיתשו םירשע הב בצחו קקח חורמ חור םיתש

תוטושפ הרשע םיתשו תולופכ עבשו תומא שלש דוסי תויתואתורו ןהמ תחא:

1-10 due: Soffio generato dallo Spirito, tracciò e scolpì in esso 22 lettere fondamentali, tre Madri sette Doppie e dodici Semplici e un solo soffio le anima.

------------------------------------------------------------------------------------------------ י הנשמ"א:כ ןהב בצחו קקח חורמ םימ שלש "תויתוא ב

םבביס המוח ןימכ ןבצח הגורע ןימכ ןקקח טיטו שפר והבו והתמ רמאי גלשל יכ רמאנש רפע השענו גלש םהילע קציו הביזעמ ןימכ

ץרא אוה:1-11 tre: "Acque generate da Ruach (Spirito)", tracciò e scolpì 22 lettere uscite dal Tohu Bohu di fango e di argilla. Le tracciò come una specie di giardino. Le scolpì come una specie di muro. Le spiegò come una specie di tetto. Versò della neve e divennero polvere, così come è scritto: "Dice alla neve: sii terra!”

------------------------------------------------------------------------------------------------ י הנשמ"ב:דובכה אסכ הב בצחו קקח םיממ שא עברא

ונועמ דסי ןתשלשמו תרשה יכאלמו שדוקה תויחו םינפואו םיפרש: ויכאלמ השוע רמאנשטהול שא ויתרשמ תוחור

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1-12 quattro: "Fuoco generato dalle Acque". Tracciò e scolpì in esso il Trono di Gloria, i Seraphïm, gli Ophanïm, gli H'ayoth ha-Qodésh ed i Suoi angeli officianti. Con loro tre, fondò la sua dimora, come è scritto: "Fa dei venti i suoi messaggeri, delle fiamme guizzanti i suoi servitori".

------------------------------------------------------------------------------------------------ י הנשמ"ג:שלש דוסב תוטושפה ןמ תויתוא שלש רריב

מא תומא"תווצק השש םהב םתחו לודגה ומשב םעבקו ש.שמח טמל הנפו תחת םתח שש ומתחו ה היב ומתחו הלעמל הנפו םור"ו.

יהב"ו.יוב ומתחו וינפל הנפו חרזמ םתח עבש "ה.םתח הנומש הוב ומתחו וירחאל הנפו ברעמ"י.ונימיל הנפו םורד םתח עשת

ויב ומתחו"ה.והב ומתחו ולאמשל הנפו ןופצ םתח רשע "י:1-13 scelse tre lettere tra le semplici nel mistero delle tre madri "AMSh" (Aleph, Mêm, Shin abbreviate). Le fissò nel suo Grande Nome e sigillò con esse sei estremità. Cinque: Si volse verso l'alto e sigillò l'Altezza con YHV. Sei: Sigillò verso il basso, si volse verso giù e lo fissò con HYV. Sette: Sigillò l'oriente, si volse in avanti e lo fissò con VYH. Otto: Sigillò l'occidente, si volse indietro e lo fissò con VHY. Nove: Sigillò il meridione, si volse verso destra e lo fissò con YVH. Dieci: Sigillò il settentrione, si girò verso sinistra e lo fissò con HVY.

------------------------------------------------------------------------------------------------ י הנשמ"ד:המילב תוריפס רשע ולא (תחא)םייח םיהלא חור ןופצ ברעמו חרזמ תחתו םור םיממ שא חורמ םימ חורמ חור

םורדו:1-14 tali sono le dieci Séphiroth b'limah (belì = senza, mah = cosa): Soffio di Élohïm Vivente, Soffio generato dallo Spirito, Acque generate da Ruach (spirito), Fuoco generato dalle Acque, Alto e Basso, Oriente ed Occidente, Settentrione e Meridione. CAPITOLO II

תוטושפ הרשע םיתשו תולופכ.מא תומא שלש "תוכז ףכ ןדוסי ש םיתניב עירכמ קח ןושלו הבוח ףכו.מא תומא שלש "מ ש'תממוד

ש'א תקרוש 'םיתניב עירכמ חור ריוא : 2-1 ventidue lettere fondamentali: tre madri, sette doppie e dodici semplici. Le tre madri sono AMSh (Aleph, Mêm, Shin). Riposano sul piatto del merito e sul piatto del dovere; la lingua del patto è l'equilibrio tra i due. Tre madri AMSh (Aleph, Mêm, Shin). Mêm è ronzante, Shin è sibilante ed Aleph è il soffio dell'aria che equilibra i due.

------------------------------------------------------------------------------------------------ ב הנשמ':ןפרצ ןבצח ןקקח דוסי תויתוא םיתשו םירשע

: יה לכ תא םהב רצו ןרימהו ןלקשרוצל דיתעה לכ תאו רוצ 2-2 ventidue lettere fondamentali: Le ha incise, scolpite, combinate, pesate e permutate. Con esse, ha rappresentato tutto ciò che è stato formato e tutto ciò che sarà formato.

------------------------------------------------------------------------------------------------ ג הנשמ':ןבצח לוקב ןקקח דוסי תויתוא םיתשו םירשע

החא תומוקמ השמחב הפב ןעבק חורב"כיג ןורגב ע"ךיחב ק נלטד"רשסז ןושלב ת"מוב םינישב ץ"םיתפשב ף:

2-3 ventidue lettere fondamentali: Le ha incise con la voce, le ha scolpite con il soffio, le ha fissate nella bocca in cinque punti: Aleph, H'eith Hé, Ayin nella gola; Ghimel, Yud, Kaph Qoph nel palato; Daleth, Teth Lamed, Nun Tav nella lingua; Zain, Shin, Sameck, Reish Tsadi sui denti; Beth, Vav, Mêm Phé sulle labbra.

------------------------------------------------------------------------------------------------ ד הנשמ':ןימכ לגלגב ןעבק דוסי תויתוא םיתשו םירשע

לרב המוח"ןיא רבדל ןמיסו רוחאו םינפ לגלגה רזוחו םירעש א עגנמ הטמל הערב ןיאו גנעמ הלעמל הבוטב:

2-4 ventidue lettere fondamentali: Le fissò in una ruota come se fossero delle mura, munite di RLA (R r = 300, L l = 30, A a = 1, totale 231) porte. La ruota ritorna avanti e indietro. Un segno spiega questo: non c'è nulla di più elevato nel bene di ONEG= delizia e niente più basso nel male di NEGA = piaga (le due parole sono scritte con le stesse lettere Ayn u Nun n Ghimel g N.d.T.).

------------------------------------------------------------------------------------------------ 'א םע םלוכו םלוכ םע ' מהו ןלקש ןפרצ דציכ א ןרי ה הנשמ':

ב'ב םע םלוכו םלוכ םע 'לרב תואצמנו הלילח תורזוחו "םירעש א דחא םשמ אצוי רובדה לכו רוציה לכ אצמנו:

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2-5 come egli le permutò, le pesò e le combinò?. Aleph con tutte e tutte con Aleph. Beth con tutte e tutte con Beth. Si rinnovano in un ciclo ed esistono in 231 porte. Tutto ciò che è formato e tutto ciò che è detto emana dal Nome Unico.

------------------------------------------------------------------------------------------------ ו הנשמ':םידומע בצחו ונשי וניא תא השעו והתמ שממ רצי

א ןמיס הזו שפתנ וניאש ריואמ םילודג'א םע םלוכו םלוכ םע ' ןמיסו דחא םש רובידה לכ תאו רוציה לכ תא השעו ריממו הפוצ

דחא ףוגב םיצפח םיתשו םירשע רבדל: 2-6 formò la sostanza ad iniziare dal caos e trasse l'esistenza dalla non esistenza. Intagliò delle grandi colonne dall'aria inafferrabile. Questo ne è il segno: Aleph con tutte e tutte con Aleph. Contemplò, trasformò e creò tutto ciò che è formato e tutto ciò che è parlato in un solo Nome. C'è un segno a ciò: 22 oggetti Aleph corpo. Capitolo 3

ז ףכ ןדוסי שןושלו הבוח ףכו תוכ א הנשמ':מא תומא שלש " םיתניב עירכמ קח:

3-1 tre madri: AMSh (Aleph, Mêm, Shin). Si tengono tra il piatto del merito ed il piatto del dovere che il linguaggio equilibra.

------------------------------------------------------------------------------------------------ ב הנשמ':מא תומא שלש "םותחו הסוכמו אלפומ לודג דוס ש

תובאמו תובא ודלונ םהמו שא םימ ריוא םהמ ואציו תועבט ששב תודלות:

3-2 tre madri: AMSh (Aleph, Mêm, Shin.) Un grande e meraviglioso segreto è dissimulato ed è sigillato da sei anelli. Da essi emanano: Aria, Acqua, Fuoco. Da essi sono nati i Padri e dai Padri, le Generazioni.

------------------------------------------------------------------------------------------------ ג הנשמ':מא תומא שלש "ןרימהו ןלקש ןפרצ ןבצח ןקקח ש

"שלשו הנשב ש א שלשו םלועב שמא תומ מא תומא שלש םהב רצו" מא תומא"הבקנו רכז שפנב ש:

3-3 tre madri: AMSh (Aleph, Mêm, Shin). Le ha incise, plasmate, combinate insieme, le ha pesate e permutate. Da esse ha rappresentato: Tre madri AMSh nel mondo, tre madri AMSh nell'anno, tre madri AMSh in Néphesh (anima) maschile e femminile.

------------------------------------------------------------------------------------------------ ד הנשמ':מא שומא שלש םימש "שא םימ ריוא םלועב ש

םיתניב עירכמ חורמ ריואו םיממ תארבנ ץראו שאמ וארבנ:3-4 tre madri: AMSh (Aleph, Mêm, Shin) nel mondo, queste sono l'Aria, il Fuoco, l'Acqua. I cieli furono creati dal Fuoco. La terra fu creata dalle Acque e l'Aria dallo Spirito che decide tra i due.

------------------------------------------------------------------------------------------------ ה הנשמ':מא תומא שולש "היורו רוק םוח הנשב ש.םוח םיתניב עירכמ חורמ היורו םיממ ארבנ רוק שאמ ארבנ:

3-5 tre madri: AMSh (Aleph, Mêm, Shin) nell'Anno, che sono il Caldo, il Freddo, il Temperato. Il Caldo fu creato dal Fuoco. Il Freddo fu creato dalle Acque ed il Temperato dallo Spirito che decide tra i due.

------------------------------------------------------------------------------------------------ ו הנשמ':מא תומא שולש "ןטבו שאר הבקנו רכז שפנב ש

היוגו.עירכמ חורמ היוגו םיממ ארבנ ןטבו שאמ ארבנ שאר םיתניב:

3-6 tre madri: AMSh (Aleph, Mêm Shin) in Néphesh (anima) maschile e femminile, che sono la Testa, il Ventre, il Petto. La Testa fu creata dal Fuoco. Il Ventre fu creato dall'Acqua ed il Petto fu creato dallo Spirito che decide tra i due.

------------------------------------------------------------------------------------------------ ז הנשמ': (א אבב')א תוא ךילמה 'ןפרצו רתכ ול רשקו חורב

"ש שפנב היוגו הנשב היורו םלועב ריוא םהב רצו הזב הזמאב רכז שאב הבקנו"ם:

3-7 fabbricò la lettera Aleph affinché regnasse nel Ruach (spirito, soffio, aria). Legò a lei una corona, la combinò con tutte le altre e la sigillò. Con lei formò l'aria nel mondo, il temperato nell'anno ed il petto nell'Anima maschile con AMSh e femminile con AShM.

------------------------------------------------------------------------------------------------ ח הנשמ': (ב אבב')מ תוא ךילמה 'רתכ ול רשקו םימב

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ב רצו הזב הז ןפרצורכז שפנב ןטבו הנשב רוקו םלועב ץרא םה אמב"שמב הבקנו ש"א:

3-8 fabbricò la lettera Mêm affinché regnasse sulle Acque. Legò a lei una corona, la combinò con tutte le altre e la sigillò. Con lei formò le Acque nel Mondo, il Freddo nell'Anno ed il Ventre nell'Anima maschile con MASh e femminile con MShA.

------------------------------------------------------------------------------------------------ ט הנשמ': (ג אבב')ש תוא ךילמה'ןפרצו רתכ ול רשקו שאב

םהב רצו הזב הז (שא)רכז שפנב שארו הנשב םוחו םלועב םימש אשב"משב הבקנו ם"א:

3-9 fabbricò la lettera Shin affinché regnasse sul fuoco. Legò a lei una corona, la combinò con tutte le altre e la sigillò. Con lei formò il Fuoco nel Mondo, il Caldo nell'Anno e la Testa nell'Anima maschile con ShAM e femminile con ShMA. CAPITOLO IV

א הנשמ':גב תולופכ עבש "רפכ ד"תונושל יתשב תוגהנתמ ת ב"ב,ג "ג,ד "ד,כ "כ,פ "פ,ר "ר,ת "ת.שלחו רובג השקו ךר תינבת :

4-1 sette doppie: BGD''KPR''T (le sette doppie lette insieme. N.d.T.). Si esprimono in due livelli del linguaggio: B-V G-GH D-DH K-KH P-F R-RH T-TH (indicate secondo la pronuncia dura e debole. N.d.T.). Secondo la struttura: morbida e dura, forte e aspirata.

-------------------------------------------------------------------------------------------------------- ב הנשמ':גב תולופכ עבש "רפכ ד"ערז רשוע המכח ןדוסי ת

ןחו םולש הלשממ םייח:4-2 sette doppie: BGD''KPR''T. Riposano sulla saggezza, la ricchezza, la fecondità, la vita, il dominio, la pace e la grazia.

-------------------------------------------------------------------------------------------------------- ג הנשמ':גב תולופכ עבש "רפכ ד"הרומתבו רובדב ת

תרומת הממש ערז תרומת ינוע רשוע תרומת תלוא המכח תרומת ןח תרומת המחלמ םולש תרומת תודבע הלשממ תרומת תומ םייח

רועיכ:4-3 sette doppie: BGD''KPR''T. Per il linguaggio e per la sostituzione. Sostituzione di saggezza: follia. Sostituzione di ricchezza: Miseria. Sostituzione di fecondità: Desolazione. Sostituzione di vita: Morte. Sostituzione di dominio: Schiavitù. Sostituzione di pace: Guerra. Sostituzione di grazia: Bruttezza.

-------------------------------------------------------------------------------------------------------- ד הנשמ':גב תולופכ עבש "רפכ ד"חרזמ הטמו הלעמ ת

ו ןופצ ברעמותא אשונ אוהו עצמאב ןווכמ שדוקה לכיהו םורד םלוכ:

4-4 sette doppie: BGD''KPR''T. Alto e basso, Est ed Ovest, Nord e Sud. Il Santo Palazzo è posto al centro e li supporta tutti.

------------------------------------------------------------------------------------------------------- ש שש אלו עבש תאלו עב ה הנשמ':גב תולופכ עבש "רפכ ד"

לע רצוי בשהו וירוב לע רבד דמעהו םהב רוקחו םהב ןוחב הנומש ונוכמ:

4-5 sette doppie: BGD''KPR''T. Sette e non sei, sette e non otto. Esaminale, scrutale. Poni la parola su questa essenza e fai sedere il Formatore al suo posto.

------------------------------------------------------------------------------------------------------- ו הנשמ':גב תולופכ עבש "רפכ ד"ןפרצ ןבצח ןקקח דוסי ת

םלועב םיבכוכ העבש םהב רצו ןרימהו ןלקשהנשב םימי העבש הבקנו רכז שפנב םירעש העבש:

4-6 sette doppie: BGD''KPR''T fondamentali. Le incise, le scolpì, le combinò, le soppesò, le permutò. Con esse ha formato poi sette pianeti nell'universo, sette giorni nell'anno, sette porte in Néphesh (nell'anima) maschile e femminile.

-------------------------------------------------------------------------------------------------------- ז הנשמ':המח םידאמ קדצ יאתבש םלועב םיבכוכ העבש

הנבל בכוכ הגונ.עובשה ימי תעבש הנשב םימי העבש .העבש יבקנ ינש םינזא יתש םיניע יתש הבקנו רכז שפנב םירעשףאה

הפהו:4-7 sette pianeti nell'universo: Saturno, Giove, Marte, Sole, Venere, Mercurio, Luna. Sette giorni nell'anno, i sette giorni della settimana. Sette porte in Néphesh (nell'anima) maschile e femminile: due occhi, due orecchi, due narici ed una bocca.

Page 7: Sefer yetzirah

-------------------------------------------------------------------------------------------------------- ח הנשמ': (א אבב')ב תוא ךילמה 'רתכ ול רשקו המכחב ןפרצוןימי ןיעו הנשב ןושאר םוי םלועב הנבל םהב רצו הזב הז

הבקנו רכז שפנב:4-8 fece regnare la lettera Beth in saggezza, legò a lei una corona e la combinò con le altre. Con esse formò la Luna nel Mondo, il giorno 1 nell'anno, l'occhio destro in Néphesh (nell'anima) maschile e femminile.

-------------------------------------------------------------------------------------------------------- ט הנשמ': (ב אבב')ג תוא ךילמה 'רתכ ול רשקו רשועב

ןימי ןזאו הנשב ינש םוי םלועב םידאמ םהב רצו הזב הז ןפרצו הבקנו רכז שפנב:

4-9 fece regnare la lettera Ghimel nell'opulenza, legò a lei una corona e la combinò con le altre. Con esse formò: Marte nel Mondo, il giorno 2 nell'anno, l'orecchio destro in Néphesh (nell'anima) maschile e femminile

-------------------------------------------------------------------------------------------------------- י הנשמ': (ג אבב')ד תוא ךילמה 'ןפרצו רתכ ול רשקו ערזב

שפנב ןימי ריחנו הנשב ישילש םוי םלועב המח םהב רצו הזב הז הבקנו רכז:

4-10 fece regnare la lettera Daleth nella fecondità, legò a lei una corona e la combinò con le altre. Con esse formò il Sole nel Mondo, il giorno 3 nell'anno, la narice destra in Néphesh (nell'anima) maschile e femminile.

------------------------------------------------------------------------------------------------------- תכ ול רשקו םייחב ר י הנשמ"א: (ד אבב')כ תוא ךילמה '

לאמש ןיעו הנשב יעיבר םוי םלועב הגונ םהב רצו הזב הז ןפרצו הבקנו רכז שפנב:

4-11 fece regnare la lettera Kaph nella vita, legò a lei una corona e la combinò con le altre. Con esse formò Venere nel Mondo, il giorno 4 nell'anno, l'occhio sinistro in Néphesh (nell'anima) maschile e femminile.

-------------------------------------------------------------------------------------------------------- י הנשמ"ב: (ה אבב')פ תוא ךילמה 'ול רשקו הלשממב

ועב בכוכ םהב רצו הזב הז ןפרצו רתכןזאו הנשב ישימח םוי םל הבקנו רכז שפנב לאמש:

4-12 fece regnare la lettera Phé nel Dominio, l'incoronò e la combinò con le altre. Con esse formò Mercurio nel Mondo, il giorno 5 nell'anno, l'orecchio sinistro in Néphesh (nell'anima) maschile e femminile.

-------------------------------------------------------------------------------------------------------- י הנשמ"ג: (ו אבב')ר תוא ךילמה 'רתכ ול רשקו םולשב

לאמש ריחנו הנשב ישש םוי םלועב יאתבש םהב רצו הזב הז ןפרצו הבקנו רכז שפנב:

4-13 fece regnare la lettera Reish nella vita, legò a lei una corona e la combinò con le altre. Con esse formò Saturno nel Mondo, il giorno 6 nell'anno, la narice sinistra in Néphesh (nell'anima) maschile e femminile.

-------------------------------------------------------------------------------------------------------- י הנשמ"ד: (ז אבב')ת תוא ךילמה 'רתכ ול רשקו ןחב

רכז שפנב הפו הנשב תבש םוי םלועב קדצ םהב רצו הזב הז ןפרצו הבקנו:

4-14 fece regnare la lettera Tav nella grazia, legò a lei una corona e la combinò con le altre. Con esse formò Giove nel Mondo, il giorno 7 nell'anno, la bocca in Néphesh (nell'anima) maschile e femminile.

-------------------------------------------------------------------------------------------------------- "רפכ ד"העבש ןיקקחנ ןהבש ת בש גב תולופכ ע ט הנשמ"ו:

תומלוע,ןיעיקר העבש ,תוצרא עבש ,םימי העבש ,תורהנ העבש , תורבדמ העבש,םימי העבש ,תועובש העבש ,םינש עבש ,עבש

ןיטימש,תולבוי העבש ,שדקה לכיהו .תויעיבשה תא בבח ךכיפל םימשה לכ תחת:

4-15 sette doppie BGD''KPR''T. Con esse sono state incisi sette Mondi, sette Firmamenti, sette Terre, sette Mari, sette Fiumi, sette Deserti, sette Giorni, sette Settimane, sette Anni, sette cicli Sabbatici, sette giubilei ed il Palazzo sacro. Per questo amò fare dei settenari sotto tutti i Cieli.

-------------------------------------------------------------------------------------------------------- ט הנשמ"ז:םיתב ינש תונוב םינבא יתש ,תונוב םינבא שלש

םיתב השש,םיתב םירשעו העברא תונוב םינבא עברא ,םינבא שמח

Page 8: Sefer yetzirah

עו תואמ עבש תונוב םינבא שש םירש םיתב םירשעו האמ תונוב, םיתב,םיתב םיעבראו םיפלא תשמח תונוב םינבא עבש ,ןאכמ

הלוכי ןזואה ןיאו רבדל לוכי הפה ןיאש המ בושחו אצ ךליאו עומשל:

4-16 due pietre costruiscono due case. Tre pietre costruiscono sei case. Quattro pietre costruiscono ventiquattro case. Cinque pietre costruiscono seicentoventi case. Sette pietre costruiscono cinquemilaquaranta case. A partire da qui continua, calcola ciò che la bocca non può esprimere e l'orecchio non può udire. Tre Pietre costruiscono Sei Case. Quattro Pietre costruiscono Ventiquattro Case. Cinque Pietre costruiscono Centoventi Case. Sei Pietre costruiscono Settecentoventi Case. Sette Pietre costruiscono Cinquemilaquaranta Case. Da qua ed in avanti, vai e pensa quello che la bocca non può dire e l'orecchio non può udire. Le Lettere sono chiamate Pietre. Cioè : 1 x 2 = 2 1 x 2 x 3 = 6 1 x 2 x 3 x 4 = 24 1 x 2 x 3 x 4 x 5 = 120 1 x 2 x 3 x 4 x 5 x 6 = 720 1 x 2 x 3 x 4 x 5 x 6 x 7 = 5040 CAPITOLO V

',ח ',ט 'י ',ל 'נ 'ס ' א הנשמ':ה תוטושפ הרשע םיתש 'ו ' ז ע'צ 'ק ',ךולה רוהרה החיש ןדוסי ,השעמ העימש היאר ,שימשת

הניש חיר,קוחש הטיעל זגור : 5-1 dodici Semplici: Hé, Vav, Z ain, Cheth, Teth, Yud, Lamed, Nun, Samech, Ayn, Tzadi, Koph, il loro fondamento: parola, pensiero, deambulazione, vista, udito, azione, copula, odorato, sonno, collera, gusto, nutrizione.

-------------------------------------------------------------------------------------------------------- ב הנשמ':ה תוטושפ הרשע םיתש 'ו 'ז ',ח 'ט 'י ',ל 'נ '

ג תימור תיחרזמ לוב ס',ע 'צ 'ק ',ןוסכלא ילובג רשע םינש ןדוסי , תיתחת תיחרזמ לובג תינופצ תיחרזמ לובג,תימור תימורד לובג

תיתחת תימורד לובג תיחרזמ תימורד לובג,תימור תיברעמ לובג תיתחת תיברעמ לובג תימורד תיברעמ לובג,תימור תינופצ לובג ,דע ןיכלוהו ןיבחרתמו עמ תינופצ לובגתיתחת תינופצ לובג תיבר

םלוע תולובג ןה ןהו דע ידע:5-2 dodici Semplici: Hé, Vav, Z ain, Cheth, Teth, Yud, Lamed, Nun, Samech, Ayn, Tzadi, Koph. Le dodici Frontiere diagonali sono il loro fondamento: Frontiera superiore Est, limite Nord-est, Frontiera inferiore Est. Frontiera superiore Sud, limite Sud-est Frontiera inferiore Sud. Frontiera superiore Ovest, limite Sud-ovest, Frontiera inferiore Ovest. Frontiera superiore Nord, limite Nord-ovest, Frontiera inferiore Nord. Si distendono senza limiti nell'eternità delle eternità, sono i limiti dell'universo.

-------------------------------------------------------------------------------------------------------- ג הנשמ':ה תוטושפ הרשע םיתש 'ו 'ז ',ח 'ט 'י ',ל 'נ 'ס '

ע'צ 'ק ',רשע םינש םהב רצו ןרימהו ןלקש ןפרצ ןבצח ןקקח ןדוסי שפנב םיגיהנמ רשע םינש הנשב םישדח רשע םינש םלועב תולזמ

הבקנו רכז:5-3 dodici Semplici: Hé, Vav, Z ain, Cheth, Teth, Yud, Lamed, Nun, Samech, Ayn, Tzadi, Koph. Fondò, incise scolpì, combinò, pesò, permutò. Con esse sono state formate dodici costellazioni nell'universo, dodici mesi nell'anno e dodici organi in Néphesh (nell'anima), maschile e femminile.

-------------------------------------------------------------------------------------------------------- ד הנשמ':ןטרס םימואת רוש הלט םלועב תולזמ רשע םינש

םיגד ילד ידג תשק ברקע םינזאמ הלותב הירא:5-4 dodici costellazioni nell'universo, Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, Leone, Vergine, Bilancia, Scorpione, Sagittario, Capricorno, Acquario, Pesci.

-------------------------------------------------------------------------------------------------------- ה הנשמ':בא זומת ןויס רייא ןסינ הנשב םישדח רשע םינש

Page 9: Sefer yetzirah

רדא טבש תבט ולסכ ןושח ירשת לולא:5-5 dodici mesi nell'anno, Nissan, Iyar, Sivan, Tamouz, Av, Eloul, Tishri, H'éshévan, Kislév, Tévéth, Shevat, Adar.

-------------------------------------------------------------------------------------------------------- ו הנשמ':םידי יתש הבקנו רכז שפנב םיגיהנמ רשע םינש לוחט הבק ןבקרוק דבכ ןיקד הרמ תוילכ יתש םילגר יתש:

5-6 dodici organi in Néphesh, due mani, due piedi, due reni, la milza, il fegato, la vescica, l'organo sessuale, lo stomaco, l'intestino.

-------------------------------------------------------------------------------------------------------- )ה תוא ךילמה 'החישב רהמהנושא ז הנשמ': (א אבב '

לגרו הנשב ןסינו םלועב הלט םהב רצו הזב הז ןפרצו רתכ ול רשקו הבקנו רכז שפנב ןימי: (ב אבב 'הנושארהמ)ו תוא ךילמה 'רוהרהב

הנשב רייאו םלועב רוש םהב רצו הזב הז ןפרצו רתכ ול רשקו הבקנו רכז שפנב תינמי אילוכו: (ג אבב 'הנושארהמ)ז תוא ךילמה '

סו םלועב םימואת םהב רצו הזב הז ןפרצו רתכ ול רשקו ךולהבןוי הבקנו רכז שפנב לאמש לגרו הנשב:

5-7 fece la lettera Hé, la fece regnare sulla parola, l'incoronò e la combinò con le altre. Con esse formò l'Ariete nell'universo, Nissan nell'anno ed il piede destro nell'anima maschile e femminile. Fece la lettera Vav, la fece regnare sul pensiero, l'incoronò e la combinò con le altre. Con esse formò il Toro nell'universo, Iyar nell'anno ed il rene destro nell'anima maschile e femminile. Fece la lettera Zayin, la fece regnare sulla deambulazione, l'incoronò e la combinò con le altre. Con esse formò i Gemelli nell'universo, Sivan nell'anno ed il piede sinistro nell'anima maschile e femminile.

-------------------------------------------------------------------------------------------------------- ח הנשמ': (א אבב 'הינשהמ)ח תוא ךילמה 'רשקו היארב

ןימי דיו הנשב זומתו םלועב ןטרס םהב רצו הזב הז ןפרצו רתכ ול הבקנו רכז שפנב: (ב אבב 'הינשה ןמ)ט תוא ךילמה 'העימשב הנשב באו םלועב הירא םהב רצו הזב הז ןפרצו רתכ ול רשקו

)תוא ךילמה ןמהינשה הבקנו רכז שפנב תילאמש אילוכו: (ג אבב' י'םלועב הלותב םהב רצו הזב הז ןפרצו רתכ ול רשקו השעמב

הבקנו רכז שפנב לאמש דיו הנשב לולאו:5-8 fece la lettera Cheth, la fece regnare sulla vista, l'incoronò e la combinò con le altre. Con esse formò il Cancro nell'universo, Tamouz nell'anno e la mano destra nell'anima maschile e femminile. Fece la lettera Teth, la fece regnare sull'udito, l'incoronò e la combinò con le altre. Con esse formò il Leone nell'universo, Av nell'anno ed il rene sinistro nell'anima maschile e femminile. Fece la lettera Yud, la fece regnare sull'azione, l'incoronò e la combinò con le altre. Con esse formò la Vergine nell'universo, Eloul nell'anno e la mano sinistra nell'anima maschile e femminile.

-------------------------------------------------------------------------------------------------------- ט הנשמ': (א אבב 'תישילשה ןמ)ל תוא ךילמה 'שימשתב

הנשב ירשתו םלועב םינזאמ םהב רצו הזב הז ןפרצו רתכ ול רשקו הבקנו רכז שפנב הרמו: (ב אבב 'תישילשה ןמ)נ תוא ךילמה '

ו רתכ ול רשקו חירבןושחו םלועב ברקע םהב רצו הזב הז ןפרצ הבקנו רכז שפנב ןיקדו הנשב: (ג אבב 'תישילשה ןמ)תוא ךילמה

ס'ולסכו םלועב תשק םהב רצו הזב הז ןפרצו רתכ ול רשקו הנישב הבקנו רכו שפנב הבקו הנשב:

5-9 fece la lettera Lamed, la fece regnare sulla copula, l'incoronò e la combinò con le altre. Con esse formò la Bilancia nell'universo, Tishri nell'anno e la cistifellea nell'anima maschile e femminile. Fece la lettera Nun, la fece regnare sull'odorato, l'incoronò e la combinò con le altre. Con esse formò lo Scorpione nell'universo, H'éshévan nell'anno e l'intestino nell'anima maschile e femmina. Fece la lettera Samech, la fece regnare sull'odorato, l'incoronò e la combinò con le altre. Con esse formò il Sagittario nell'universo, Kislév nell'anno e lo stomaco nell'anima maschile e femminile.

-------------------------------------------------------------------------------------------------------- שפנב דבכו הנשב תבטו םלועב ידג םהב רצו הזב הז ןפרצו רתכ ול הבקנו רכז: (ב אבב 'תיעיברה ןמ)צ תוא ךילמה 'ול רשקו הטיעלב

הזב הז ןפרצו רתכשפנב ןבקרוקו הנשב טבשו םלועב ילד םהב רצו הבקנו רכז: (ג אבב 'תיעיברה)ק תוא ךילמה 'ול רשקו קוחשב

הבקנו .שפנב לוחטו הנשב רדאו םלועב םיגד םהב רצו הזב הז ןפרצו רתכ ןימכ ןכרע המוח ןימכ ןרדיס הבירע ןימכ ןאשע רכז

המחלמ:5-10 fece la lettera Ayin, la fece regnare sulla collera, l'incoronò e la combinò con le altre. Con esse formò il Capricorno nell'universo, Tévéth nell'anno ed il fegato nell'anima maschile e femminile. Fece la lettera

Page 10: Sefer yetzirah

Tzadé, la fece regnare sul gusto, l'incoronò e la combinò con le altre. Con esse formò l'Acquario nell'universo, Shevat nell'anno e la vescica nell'anima maschile e femminile. Fece la lettera Koph, la fece regnare sulla ilarità, l'incoronò e la combinò con le altre. Con esse formò i Pesci nell'universo, Adar nell'anno e la milza nell'anima maschile e femminile. Le formò come un'arca, le dispose come una muraglia, le schierò come in guerra. CAPITOLO VI

א הנשמ':מא תומא שלש םה ולא "השלש םהמ ואציו ש,םהיתודלותו תובא השלש םימ ריוא םהו תובאתודלות תובאמו שא ןוסכלא ילובג רשע םינשו םהיתואבצו םיבכוכ העבשו.רבדל היאר השלשו העבשו קח רשע םינשו שפנ הנש םלועב םינמאנ םידע

בלו לגלגו ילתב ןדקפ: 6-1 ci sono Tre Madri AMSh. Da esse emanano Tre Padri, che sono aria, acqua, e fuoco. I Padri generano. Tre Padri e le loro generazioni. Sette pianeti ed i loro eserciti, dodici Frontiere diagonali. Ci sono dei testimoni per provarlo, sono l'universo, l'anno, l'anima ed una legge di dodici, di sette e di tre che ha stabilito nel TLI, il Ciclo, ed il Cuore.

------------------------------------------------------------------------------------------------------ ב הנשמ':מא תומא שלש "םימו הלעמל שא שא םימ ריוא ש

תא אשונ שאה רבדל ןמיסו םיתניב עירכמ קח חור ריואו הטמל םימה,מ 'ש תממוד 'א תקרוש 'םיתניב עירכמ קח חור ריוא :

6-2 tre Madri AMSh aria, acqua, e fuoco. Il fuoco è sopra, l'acqua è sotto, ed il soffio dell'aria legifera fra loro. C'è un segno per questo, il fuoco sostiene l'acqua. Mêm è ronzante, Shin è sibilante ed Aleph è il soffio dell'aria che decide fra loro.

------------------------------------------------------------------------------------------------------- ג הנשמ':ךלמכ הנשב לגלג ואסכ לע ךלמכ םלועב ילת

המחלמב ךלמכ שפנב בל הנידמב:6-3 TLI nell'universo è come un re sul suo trono. Il Ciclo nell'anno è come un re nello stato. Il Cuore nell'anima è come un re in guerra.

--------------------------------------------------------------------------------------------------------- ד הנשמ':ער תמועל בוט םיהלא השע הז תמועל הז תא םג

וט בוט תמועל ערערהו ערה תא ןיחבמ בוטה ערמ ער בוטמ ב םיערל הרומש הערו םיבוטל הרומש הבוט בוטה תא ןיחבמ:

6-4 "così Dio ha fatto corrispondere uno all'altro ". Il bene è di fronte al male. Il male è di fronte al bene. Il bene è generato del bene. Il male è generato del male. Il bene definisce male il. Il male definisce bene il. Il bene è preservato dal bene. Il male è preservato dal male.

--------------------------------------------------------------------------------------------------------- א דמוע ודבל דחא לכ השלש דחאו הכזמ דח ה הנשמ':

םיתניב עירכמ דחאו בייחמ.קח דחאו השלש לומ השלש העבש םיתניב עירכמ.השלש םיבהוא השלש המחלמב ןידמוע רשע םינשו

םיתיממ השלשו םייחמ השלש םיאנוש.בלה םיבהוא השלש ינש םייחמ השלש ןושלהו הרמהו דבכה םיאנוש השלש םינזאהו

בקנה ינש םיתיממ השלשו לוחטהו ףאה יבקנךלמ לאו הפהו םי דע ידע דע ושדק ןועממ םלוכב לשומ ןמאנ.השלש יבג לע דחא ,

העבש יבג לע השלש,הז םיקודא םלכו רשע םינש יבג לע העבש הזב:

6-5 tre: Ciascuno si tiene solo, un difensore, un accusatore, e uno decide tra loro. Sette: Tre contro tre ed uno che li tiene in equilibrio. Dodici in guerra: Tre amano, tre odiano, tre danno la vita e tre uccidono. Tre amano: il cuore e gli orecchi. Tre odiano: il fegato, la cistifellea e la lingua. Tre danno la vita: le due narici e la milza. Tre uccidono: i due orifizi degli occhi e la bocca. E Dio, Re fedele domina su tutti dalla Sua santa Casa per l'eternità delle eternità. Uno su tre, tre su sette, sette su dodici, E tutti sono legati uno all'altro.

--------------------------------------------------------------------------------------------------------- ו הנשמ':יהא קקח ןהבש תויתוא םיתשו םירשע םה ולא "ה

י רצו ומלוע ל"והי ה"והי םיהלא םיהלא ה"והי ה"ידש לא תואבצ םיהלא תואבצ ה:והי "כ תא םהמ ארבו םירפס השלש םהמ השעו ינדא ה לכ תא םהברוצל דיתעה לכ תאו רוציה

Page 11: Sefer yetzirah

6-6 Queste sono le ventidue lettere con cui incise Ehyeh, Yah, YHVH Élohïm, YHVH, YHVH-Tzavaot, Élohïm-Tzavaot, El Shaddaï, YHVH Adonaï. Con esse ha fatto tre Libri, e con essi ha creato il Suo Universo. Con esse ha formato tutto che è stato formato e tutto ciò che sarà formato.

--------------------------------------------------------------------------------------------------------- ז הנשמ':ע וניבא םהרבא אבשכ "רקחו ןיבהו הארו טיבה ה

ןרחב ושע רשא שפנה תאו רמאנש האירבה ודי התלעו בצחו בצחווקיחב ובישוהו דעל ומש ךרבתי לכה ןודא וילע הלגנ דימלע וקשנו

רמאנ םלוע דע וערזלו ול תירב תרכו יבהוא םהרבא וארקו ושאר הב ןימאהו'הקדצ ול הבשחיו .וידי תועבצא רשע ןיב תירב ול תרכו

הלימה תירב אוהו וילגר תועבצא רשע ןיבו ןושלה תירב אוהו.רשקו ושלב הרותה תויתוא םיתשו םירשעםימב ןכשמ ודוס תא ול הליגו ונ

תולזמ רשע םינשב ןגהנ העבשב ןרעב חורב ןשער שאב ןקלד:6-7 quando Abramo nostro padre, possa riposare in pace, guardò, vide, comprese, sondò, incise e plasmò, riuscì a comprendere; allora si rivelò a lui il Maestro di tutto, possa il Suo nome essere benedetto eternamente, lo strinse a se, lo baciò sulla testa e lo chiamò, "Abramo il mio amato". Fece un patto con lui e con i suoi figli ed i loro discendenti, come è scritto, " Ed egli ebbe fede in Yhwh, e Yhwh glie ne fece un merito". Fece un patto con lui tra le dieci dita delle sue mani - è il patto della lingua - e tra le dieci dita dei suoi piedi - è il patto della MILA (circoncisione) -. Legò le 22 lettere della Thorah sulla sua lingua e gli rivelò il Suo mistero. Le immerse nell'acqua, le bruciò col fuoco, le agitò col soffio, le infiammò con i sette e le diresse con le dodici costellazioni.

--------------------------------------------------------------------------------------------------------- הריצי רפס ףוס

6-8 fine del Sepher ha-Yetzirah.

Le Origini del Mondo commento sul Sepher Yetzirah I. Le origini del Mondo secondo i Pitagorici e il Sepher Yetzirah … Il settimo sistema appartiene alla teoria che ammette la creazione delle cose, ma afferma che le prime [cose] create furono i numeri. Per mezzo dei numeri, sono differenziate le sostanze e le particelle. La geometria e le figure sono basate su numeri, per cui tutte le cose create hanno necessariamente una forma di un certo tipo. Secondo questa teoria, l’aspetto dell’oggetto creato precede l’oggetto stesso, per cui è questa la sua materialità. Comunque, se questa teoria – possa Dio avere pietà di te! – suppone il potenziale, e non l’attuale, anteriorità dei numeri alle cose enumerate, dobbiamo di conseguenza accettare ciò come una teoria giusta ed irrefutabile. Noi sosteniamo che il numero, in potenza, abbia prefigurato l’oggetto numerato, che la forma abbia preceduto la cosa formata; la figura, la cosa figurata; la geometria, la forma geometrica; e la composizione, la cosa composta, tutte in potenza e non nell’attuale. Ma se questa teoria assume l’esistenza dell’attuale anteriorità dei numeri puri, delle composizioni isolate, e dei teoremi astratti, questa supposizione è inammissibile per due ragioni: 1 - La teoria implica che il Motore e le cose mosse furono unite da una terza entità: il moto; con l’agente formante e l’oggetto formato, si cita un altro oggetto: la forma; e insieme al Creatore e alla sua creatura, afferma necessariamente l’esistenza di un terzo elemento: la creazione e ciò è assurdo. 2 - É contraddittorio parlare di composizione astratta e puro teorema, dal momento che questi sono necessariamente basati da almeno due termini. L’ottavo sistema appartiene alla teoria che accetta la creazione, ma ascrive le origini delle cose ai numeri e alle lettere. Questa teoria è dell’autore di questo libro. Infatti, egli attribuisce l’origine della creazione del Creatore a trentadue cose: i dieci numeri e le ventidue lettere. Egli non dice, comunque, che sono cose astratte ed isolate. Dice solo che Dio ha creato l’aria e ha stabilito in essa le trentadue cose. I numeri secondo lui, attraversano l’aria, che è composta da particelle distinte. Quando il flusso dell’aria segue queste linee dirette ed incurvate, produce le figure. Dopo aver esaminato questa teoria, troviamo questi punti corretti, ma hanno bisogno di essere completati dall’esposizione seguente. Lo stesso si applica alle lettere. Quando il loro Creatore le ha stabilite nell’aria, furono separate, e furono create figure di aspetto diverso e forme geometriche secondo la facoltà di ogni lettera isolata, due lettere combinate, o un insieme di più lettere. I nostri rabbini affermano qualcosa di simile riguardo la scena del Monte Sinai nelle Scritture, poiché si dice: "E tutta la gente vide la voce", [Esodo XX, 15]. I rabbini chiesero come fosse possibile vedere i suoni? Spiegarono che il Saggio portò un fuoco potente e brillante giù dalla montagna, ed è detto:

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"Affinché l’Eterno discenda su di essa nel fuoco", [Esodo XIX, 18]. Poi Egli la circondò con una nube nera, "e la montagna bruciò con fuoco fino alla metà del cielo, con buio, nuvole, e spessa oscurità", [Deuteronomio IV, 11]. Questa oscurità è la nube nera, come è detto: "Egli fece dell'oscurità il suo posto segreto; il suo padiglione intorno a cui stavano le acque nere e le spesse nuvole dei cieli", [Salmi XLVIII, 12]. Così Egli creò la voce scintillante nel fuoco; la voce emanò dal fuoco e la sua forma apparve nella nuvola secondo l’impulso prodotto dal movimento della pronuncia nell’aria. La gente vide questa forma e capì che ciò era la scintilla che il fuoco aveva proiettato nell’aria nera circostante, come si disse: "E l’Eterno parlò su di voi dal centro del fuoco", [Deuteronomio IV, 12], e fu detto: "quando udirete la voce provenire dal cuore delle tenebre", [Deuteronomio V, 23]. Come esempio di ciò, notiamo che quando qualcuno parla in una giornata fredda, l’articolazione della voce taglia l’aria e produce forme che variano secondo linee diritte o incurvate secondo la corrente che il suono segue. Similarmente, l’autore asserisce che i numeri e le lettere sono le origini delle cose; egli le intende con l’aria, come abbiamo appena dimostrato […]. II. Sui nomi divini e le categorie aristoteliche Cosa significano i dieci nomi di Dio elencati all’inizio e perché l’autore non si limita ad uno solo? I nomi di Dio, come quelli di tutti gli esseri, si riferiscono agli eventi attuali o presunti. Nel Ma’aseh Bereshit o Libro della Creazione, Dio è chiamato Élohïm, il nome dell’essenza. Egli non è chiamato Eterno [Adonai, Yud-vav-Yud] prima della creazione delle creature, perché per essere il Signore, deve essere il Padrone di qualcuno. I Saggi hanno detto: "Egli ha indicato un nome completo per un mondo completo", [Bereshit Rabba, XIII]. Egli è chiamato El Shaddai ["Dio Onnipotente", Genesi, XVII, 1] quando ordina la circoncisione di Abramo e dice: conti su di me chi aiuta e salva. Definisce se stesso "Sono chi sono" [Ehyeh asher ehyeh, Esodo III, 14] quando fece i miracoli e le cose meravigliose come i fenomeni della creazione, le dieci piaghe e il resto. Egli è l’Uno che realizza ma non può essere realizzato. Chiama se stesso Yah [Yud-Hé] quando fece i miracoli straordinari sul Mar Rosso. Chiama se stesso Élohïm Hayyim ["Dio vivente"] quando rivelò la sua voce al popolo ed esso l'ascoltò senza morire, ma fu data la vita, per cui fu detto: "Per chi è qui di sola carne che ha ascoltato la voce del Dio vivente" [Deuteronomio, V, 26]. Chiamò se stesso Adonaï Çebaoth ["Eterno (o Signore) degli Eserciti"] quando furono narrati il pellegrinaggio del popolo e la riunione nel santuario, e fu detto: "E quest’uomo saliva ogni anno dalla sua città verso la fede e al sacrificio all’Eterno degli eserciti in Shiloh", [I Samuele I, 3]. É chiamato Alto e Senza Pegno [Ram v'Nisah] quando Isaia parla di Uzziah, re di Giuda: "Nell’anno in cui il re Uzziah morì io vedevo il Signore seduto su di un trono, alto ed elevato", [Isaia VI, 1]. Sul conto di Uzziyahu, ha detto: "Appena egli si fu fortificato, il suo cuore si insuperbì fino al punto di causare rovina: poiché aveva trasgredito contro il Signore suo Dio", [II Cronache XXVI, 16]. Chiamò se stesso Signore [Adone] quando annunciò che avrebbe innalzato il nobile tra la gente, per cui fu detto: "Per osservare il Signore, il Signore degli Eserciti non allontanarti da Gerusalemme", Isaia III, 1]. É spesso chiamato il Dio Eterno [Yud-Vav-Yud Élohïm] nei libri di Geremia e Ezechiele, non l’eterno degli Eserciti [Yud-Vav-Yud Tsvaot (Çebaoth)] perché le legioni di Israele sono state disperse e la Sua totalità è stata frammentata. Quando gli israeliti si raccolsero nel secondo tempio, chiamò se stesso l’eterno degli eserciti, e questo appellativo è sempre usato nelle profezie di Haggai, Zaccaria, e Malachia. Solo una volta si nominò Eterno Dio di Israele. Ciò è nel verso: "Lascia che lui la invii lontano dice l’Eterno Dio di Israele", [Malachia II, 16]. Questo appellativo può essere interpretato in senso generale e ristretto. Nel senso ristretto, la legge del divorzio può essere applicata ad un israeliano solo da un altro israeliano, e non da pagani. Se i pagani impongono il divorzio, questo è nullo. Nel senso generale del termine, si riferisce al possesso di Israele da parte del Signore. Tuttavia Israele non è stato cacciato ed esiliato, né il Signore l’ha abbandonato o ripudiato, ma lo considera Suo proprio. É stato chiamato "quello che cambia i tempi e le stagioni", [Daniele II, 21] quando Egli trasforma l’era della dominazione in quella della servitù. É stato definito "Colui che rimuove i re e incorona i re", [Daniele II, 21] quando detronizzò Sedecia e fece re Nabuccodonosor.

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Fu definito: "Colui che dà la saggezza al saggio", [Daniele II, 21] perché insegnò la saggezza a Daniele. É stato definito "Colui che rivela le cose profonde e segrete" [Daniele II, 22] poiché rivelò la natura della visione a Daniele. Finalmente, fu detto: "E Esdra benedisse il Signore, il grande Dio", [Nehemiah VIII, 6], per cui di Dio fu detto: "La Gloria di questa ultima casa sarà più grande della precedente", [Haggai II, 9]. I nomi degli angeli corrispondono in modo simile agli eventi che rappresentano i compiti che l’angelo deve portare a termine. Quando Dio inviò gli angeli da Abramo per annunciare le liete notizie, essi gli assomigliavano e furono perciò chiamati "Uomini" [Anashim, Genesi XVIII, 2]. Quando Dio inviò gli angeli a distruggere Sodoma, essi furono chiamati "Angeli" [Malachia, Genesi XIX, 1]. Quando Dio li inviò da Isaia per bruciarlo con il carbone ardente poiché aveva ignorato di mettere in guardia Israele, furono chiamati "Seraphïm", per cui fu detto: "Quindi uno dei Seraphïm volò su di me tenendo un carbone acceso nella sua mano… e la posò sulla mia bocca", [Isaia VI, 6-7]. Quando Ezechiele li vide nella forma di animali, furono chiamati "Hayyot" ["Creature" Ezechiele I, 5]. Gli angeli, che non tornarono indietro quando vennero, furono chiamati "Ophanïm", ["ruote" Ezechiele I, 15]. I più elevati fra loro sono stati chiamati "Cherubïm" [Ezechiele X, 1] perché ogni essere elevato fra gli uomini è chiamato "cherub", come è stato detto del re di Tiro: "Tu sei l'unto cherubino che copre, e io ti ho posto", [Ezechiele XXVIII, 14]. I nomi dei corpi celesti variano secondo le loro diverse caratteristiche. Quello con una luce splendente nel centro è chiamato "luminoso" [o "luminario"] come è detto: "Tutta la luce risplenda", [Ezechiele XXXII, 8], secondo la durata del Sole. La stella con un minore lucentezza è chiamata "Nogah" ["splendente"] a seguito di un nome scelto per la Luna, come è stato detto: "né con questa né con quella nessuna lucentezza la luna potrà darti luce", [Isaia LX, 19]. Nogah è anche il nome ebraico di Venere. Le stelle con una natura calda sono chiamate "Kesilim" ["costellazioni" e "Orione"], come è detto: "Per le stelle del paradiso e le costellazioni" [Isaia XIII, 10]. Questo si riferisce al nome di Orione, che è Kesil e i suoi fuochi. Le luminarie con una natura fredda sono chiamate Mazzaroth ["Pleiadi"], come è detto: "Potresti tu portare avanti Mazzaroth nelle sue stagioni?" [Giobbe XXXVIII, 32]. I diversi nomi per glorificare Israele come Giacobbe, Israele, e Jeshurun [Deuteronomio XXXII, 15]; e i suoi diversi nomi di biasimo come "M'shuva" ["ritorno alla colpa", Geremia III, 6], "B' gedah" ["traditore", Geremia III, 8], "Oholah" e "Oholibah" [Ezechiele XXIII, 4] corrispondono a particolari eventi. Questi nomi di angeli, luminari, e della nazione sono un’interpretazione delle caratteristiche attuali. I nomi del Creatore, comunque, sono solo delle indicazioni ed estrazioni [astrazioni] dei suoi poteri – possa Egli essere lodato ed esaltato! L’autore del nostro libro intende dimostrarci come è realizzata l’esistenza degli esseri. Quando i saggi afferrarono questa conoscenza, scoprirono le dieci, e solo dieci, categorie che la ragione può usare per ordinare tutte le cose: sostanza, quantità, qualità, relazione, spazio, tempo, possesso, posizione, azione, e passività. Quando i saggi stabilirono con precisione queste dieci categorie, nessun concetto rimase non connesso ad esse tranne l’idea del Creatore, poiché Egli è sopra ogni intuizione e comprensione. Di conseguenza, il nostro autore ha enumerato queste dieci categorie all’inizio del suo libro a beneficio del resto della sua esposizione. Il nome Yah si riferisce alla sostanza [essenza] che l’autore traduce come Eterna, e la deriva dalla parola Hayyot [essere o creatura] e "hayu" ["essi sono stati"]. Questo nome si applica all’eternità, e Dio è il Creatore di tutte le sostanze. Il nome Eterno Çebaoth [Eterno degli Eserciti] corrisponde alle categorie di azione e passività. L’Eterno è attivo, come è detto: "Io sono l’Eterno che crea tutte le cose", [Isaia XLIV, 24]. Il passivo, che è grande in numero, è chiamato "legione" [moltitudine di armate]. Il nome Dio Vivente [Élohïm Hayyim] si riferisce a Élohïm come il Creatore della quantità, per cui la misura della vita (cioè l’età) è una misura quantitativa. Il nome El Shaddaï ["Dio Onnipotente"] si riferisce a Dio il Creatore della qualità, per cui il nome Shaddaï [Shin-Daleth-Yud] deriva da "dai" [Daleth-Yud, "sufficiente"] e "daim" [Daleth-Yud-Mem, "sufficientemente"]. Il nome Eloha Israele, Dio di Israele, si riferisce alla relazione. Il nome Lofty (!?) [Ram] si riferisce a Dio come Creatore di Dio stesso, mentre il nome Nisah ["elevato"] si riferisce alla categoria della posizione. Il nome Shokhen Ad ["residente in eternità"] indica il nome prima e dopo che Egli è; e finalmente, l’epiteto Qadosh Shmo ["Bendetto sia il Suo Nome"] si riferisce alla categoria del possesso e ai nobili attributi che consentono alla nostra intelligenza di raggiungere un’idea approssimata di Lui. Di conseguenza, i dieci nomi chiaramente si accoppiano alle dieci categorie, e secondo il nostro autore, non resta nulla che Dio non ha creato.

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Dopo un profondo esame e un’analisi dettagliata, concludiamo che i Dieci Comandamenti appresi dai nostri padri davanti al Monte Sinai corrispondono alle stesse dieci categorie che abbracciano ogni regola. Il comandamento "Io sono l’Eterno" allude alla categoria dell’azione, poiché è detto: "Io sono l’Eterno che crea tutte le cose", [Isaia XLIV, 24]. Il comandamento "Non devi avere altri dei…" si riferisce alla sostanza, per cui aggiunge: "quello che è in cielo sopra o in terra sotto o quello che è nell’acqua sotto la terra." Il comandamento "Non pronuncerai (il nome del Signore invano) si riferisce alla qualità dal momento che molti giuramenti si applicano solo ai modi di essere. Il comandamento "Ricorda il giorno di Sabbath" si riferisce esplicitamente alla categoria del tempo. Il comandamento "Onora tuo padre e tua madre" è la relazione stessa. Il comandamento: "Non uccidere" indica la categoria della passività, poiché è detto: "a immagine di Dio Egli creò l’uomo" [Genesi IX, 6]. Il comandamento: "Non commettere adulterio" designa la categoria della posizione, poiché questo atto è una specie di posizione e contatto. Il comandamento: "Non rubare" corrisponde direttamente al possesso. Il comandamento: "Non commettere spergiuro" si riferisce alla quantità dal momento che la maggior parte delle false testimonianze si applicano alla misura. Finalmente, il comandamento: "Non desiderare le cose altrui" indica spazio e tutto ciò che corrisponde ad esso; per cui il Saggio aggiunge: "la casa del tuo vicino." Di conseguenza il decalogo comprende chiaramente tutte le nozioni nel mondo. Allo stesso modo, i 613 precetti devono di conseguenza essere contenuti nel decalogo senza eccezione. Coordinando questi precetti che si accordano con i Dieci Comandamenti, ho scoperto che 80 precetti corrispondono al primo comandamento, 60 corrispondono al secondo comandamento, 48 corrispondono al terzo, 75 al quarto, 77 al quinto, 50 al sesto, 58 al settimo, 59 all’ottavo, 52 al nono, e 54 al decimo. Tutto questo ammonta a 613. Ci sono 620 lettere nel decalogo, delle quali 613 corrispondono ai 613 precetti. Le rimanenti sette lettere sono contenute nelle due parole rimanenti: "quello che è del tuo vicino", ma sono già incluse nelle parole immediatamente prima di esse: "né qualunque cosa" [Esodo XX, 17]. Sia benedetto il Saggio che mette così tante cose in così poche parole! Le parole [dal Sepher Yetzirah] "Stabilì il suo universo con tre sepharim" indicano i tre modi di registrare tutte le cose. I saggi contano quattro aspetti: sostanza, parola, scrittura e pensiero. Per esempio, noi vediamo un uomo nella sostanza; o pronunciamo la parola: "uomo"; o scriviamo le lettere: UOMO; o rappresentiamo un’immagine dell’uomo con il pensiero. Ora perché il nostro autore elenca solo tre aspetti di una cosa? Le chiama "tre sepharim" ["tre libri"] o "tre scritti", e questi sono: scrittura, numero e parola. Quando ad esse è aggiunta la categoria della sostanza, queste comprendono i quattro aspetti. Sostanza e pensiero non variano. Visto secondo queste due categorie, l’oggetto dà la stessa impressione a tutti gli uomini. Gli altri due aspetti, scrittura e parola, variano, per cui noi vediamo molti differenti linguaggi e scritti. Comunque, le idee che a questi sottendono non sono diverse. […] III. Sui Numeri "Chiusi", Madri, Doppie, Semplici L’autore poi spiega le trentadue vie, e afferma che queste sono dieci numeri e ventidue lettere. Noi traduciamo la parola "b’limah" con "chiuso". La traduzione letterale è fornito di freno (1), come è detto: "la cui bocca deve essere tenuta con il freno e il morso" [Salmo XXXII,9]. L’autore poi divide le lettere in "tre madri fondamentali". Il senso della parola [Aleph-Vav-Mem, ôm] è "madre" e questo è un termine confermato nella Mishnah. É detto: "C’è una madre per la tradizione e una madre per la lettura" [Pesahim 6b; Sukkah 6b]. Questo significa che la Legge è stata interpretata: secondo il principio della Scrittura e secondo il principio dell'insegnamento orale. La parola [ôm] è chiamata l’origine primitiva della parte del corpo dove risiede la lebbra, come nel brano: "O la ferita originaria è sparita o è diminuita" [Nega'im, I, 5]. Utilizzando questa metafora, l’autore dice "tre lettere fondamentali" [yesod Ghimel otiot]. La traduzione letterale delle parole "sheva k'phulot" è "sette doppie", poiché è detto che ci sono due tipi di conoscenza: "I segreti della saggezza, che sono molteplici" [Giobbe XI, 6]. Questa è la conoscenza del Creatore e la conoscenza delle creature. Ci sono anche due tipi di punizione: "poichè essa [Gerusalemme] ha ricevuto dalle mani del Signore il pieno ammontare per tutti i suoi peccati" [Isaia XL, 2]. Queste sono punizioni nella persona e nella fortuna, del sacro e del profano, per il re e per la moltitudine, e per il colto e il volgare.

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Le parole "shtem esre ph'shutot" indicano le "dodici semplici" lettere. Rispetto agli oggetti composti, le cose isolate e separate sono considerate"semplici" per distinguerle da quelle composte, come è detto: "un semplice anno" per distinguerlo da un anno embolismico. L’anno semplice è di dodici mesi, l’anno embolismico ne ha tredici. Si dice anche "primo nato" e "semplice". "Primo nato" si riferisce a due parti, "semplice" ad una sola. Nelle carte astronomiche degli anni complessi, questa è la misura approssimativa della rivoluzione di una determinata stella. Gli anni semplici sono la media della sua progressione attraverso ogni anno solare. Poiché le sette lettere sono doppie, le rimanenti lettere sono chiamate semplici per distinguerle da quelle composte…[…] IV. Sui "Testimoni" della Creazione "Per mezzo di questi [32 sentieri], l’Eterno, Maestro delle armate, Dio di Israele, Élohïm vivente, Onnipotente, Unico, Elevato e Residente in Eternità, Santo Sia Il Suo Nome, ha tracciato tre madri e la loro progenie, sette comandanti e le loro armate, e dodici limiti allo spazio". La prova di ciò è data dal fidato testimone: l’universo, l’anno e la persona [anima]. Ad ognuno si applica la regola del dieci, tre, sette e dodici i loro corrispondenti: le sfere, il Drago e il cuore. Io traduco "padri" [avot] come "madri, in base a ciò che ho affermato in precedenza, le parole: padri, madri, principali, materia prima, sostanza iniziale, ecc. hanno tutte lo stesso significato. Traduco la parola "kobeshin" come "capi" perché essi conquistano le regioni, come è detto "E consumerà la terra prima l’eterno", [Deuteronomio XXXII, 22]. Altrove è detto: "di tutte le nazioni che ha assoggettato", [II Samuele VIII, 11]. Traduco le parole "g'vulei alakson" come "limite dello spazio" perché è questo il senso delle parole trovate frequentemente nel Talmud. Lì è detto: "ogni cubito forma un cubito e due quinti in diagonale" [Baba Batra, 101 b]. Ciò significa che la diagonale è un cubito e due quinti in ogni quadrato con il lato semplice di un cubito, sebbene ciò non è del tutto corretto. La misura esatta della diagonale è la radice quadrata di due. Tali [Tav-Lamed-Yud] può essere definito come il dragone. Io mi rendo conto che questo è il punto in cui si intersecano due orbite [l’orbita del sole e l’orbita della luna] come l’equatore e l’orbita del sole. Attualmente, il piano dell’orbita del sole è inclinato di ventitré gradi e una frazione rispetto all’equatore. Quando supponiamo che le due orbite sono allineate, necessariamente si intersecano in due punti opposti. Uno dei due punti è chiamato l’equinozio di primavera e l’altro, l’equinozio d’autunno. Come quando le orbite del sole e della luna si intersecano l’una con l’altra in due punti opposti (ogni punto è chiamato "dragone"), uno di questi punti è talvolta chiamato la testa, e l’altro, la coda. Questo spiega l’origine del nome del dragone. Non è una costellazione che assomiglia ad un dragone o a qualunque altra creatura. "Dragone" si riferisce alle spire e alle curve che si formano quando una sfera è posizionata a nord e l’altra a sud. Gli Ebrei gli hanno dato un nome simile, dal momento che è detto: "Con il suo spirito ha decorato i cieli; la Sua mano ha formato il tortuoso serpente…" [1] Noi abbiamo preferito, in linea con gli autori più recenti la traduzione "Senza niente". L'esatto significato dell'espressione Sephiroth b'limah, dice Gadiel Toaaf, in una nota alla sua traduzione del Sepher Yetzirah, espressione che l'autore usa costantemente, non parla parla infatti mai solamente di sephiroth, ma sempre di sephiroth b'limah, è ancora oggi oggetto di dispute e di ipotesi diverse. Infatti per alcuni studiosi le "sephiroth" sono b'limah da bell, che in ebraico significa "senza", e mah che significa "cosa" ossia "senza niente" come traduce per esempio il Goldschmidt (Das Buch der Schópfung, Frankfurt 1894). L'Abelson (Misticismo ebraico: la Kabbalà, Torino 1929), che concorda con questa traduzione, sostiene che "dieci sephiroth senza niente" significa, in altre parole, "sephiroth astratte" ossia le forme in cui furono gettate in origine tutte le cose create. Le sephiroth sarebbero forma per essere distinte dalla materia. Come i dieci numeri primordiali stanno alla base della prima produzione della forma, così le ventidue lettere sono la causa prima della materia. Ogni cosa esistente ed in via di sviluppo è dovuta ai poteri creativi delle lettere ma è in-concepibile senza la forma di cui l'investirono le dieci sephiroth. Altri studiosi, tra cui Castelli (Il Commento di Sabbatai Donnolo sul libro della Creazione, Firenze 1880), assumono come valido il significato di "prime nel tempo, senza precedenti, prime come elementi creati", oppure "infinite". Per altri ancora (Di Nola; Magia e Cabbala nell'ebraismo medioevale, Napoli 1964) il termine b'limah significa "senza precedenti materiali di origine", sottolineando così la particolare primarietà di semi

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cosmogonici delle sephiroth che derivano esclusivamente dalla ruah Elohym. Questa ipotesi sarebbe suffragata anche dal fatto che in Giobbe 26, 7, troviamo detto che la terra è sospesa Beli-mah, su "nessuna cosa" ad essa preesistente. Tuttavia, come lo Scholem (Le origini della Kabbalà, Bologna 1973) ha giustamente osservato, il contenuto del testo suggerisce piuttosto il senso di "chiuso", di "chiuso in sé e alla base dell'espressione b'limah potrebbe esserci un termine greco non identificato. V. Sul Geometrico "Turbine" delle Lettere Ebraiche: "I dieci numeri chiusi sono dieci e non nove, né undici; conoscili nella saggezza e medita su di loro nell’intelligenza; conosci, rifletti e credi; colloca la cosa secondo la sua manifestazione e dimostra il Creatore dalla sua qualità. I numeri corrispondono ai dieci infiniti, il cui inizio lampeggia come il fulmine; ma non si può trovare la loro fine se si cerca il loro limite;e la legge del Creatore li ha fatti come angeli che correvano e ornavano; ed essi ubbidiscono al suo volere come un turbine, ed è come se essi volessero prostrarsi davanti al suo trono." …Delle due frasi che seguono le tre proposizioni, la prima è: "Il suo Verbo corre in esse avanti e indietro." Ciò che l’autore intende è che ogni volta che i numeri arrivano a dieci, ritornano e cominciano di nuovo, eternamente e senza limiti per noi,come è anche detto per gli angeli: "E le creature correvano e tornavano come con l'aspetto del lampo" [Ezechiele I, 14]. Tornavano e partivano ancora, ed è come se fossero stati immobili, come è detto: "Puoi tu inviare fulmini, come se potessero andare, e dire a te, siamo qui?" [Giobbe XXXVIII, 35]. Essi hanno facce su tutti i lati, e pertanto è detto: "E osservo, l’angelo che ha parlato con me si allontanò, e un altro angelo venne fuori per incontrarlo", [Zaccaria II, 3]. Non è detto che l’angelo apparve "dietro di lui" perché l’angelo presenta una faccia verso ogni direzione in cui si volge. Come i numeri, le lettere si ripetono sempre, seguendosi e alternandosi senza fine per noi. La seconda delle due affermazioni è: "e quando parla simile ad un uragano, si prostrano davanti al suo Trono e lo adorano". L’intenzione dell’autore qui è di enfatizzare come le lettere e i numeri si formano nell’aria. Egli dice che i turbini descrivono forme e figure nell’aria, e benché tutte differiscono fra loro, sono ancora tutte circolari. Tra le loro forme materiali, alcune sono più oblunghe, altre combinano il cerchio con il quadrato, altre combinano il cerchio e il triangolo, alcune sono composte di sfere sovrapposte, e ancora altre sono composte da sfere compenetrate. Tutti questi sono tipi di turbine. Questa analogia spiega come le lettere e i numeri sono formati e sono balzati nell’aria; e per questo che è detto: "L’eterno ha la sua strada nel turbine di vento e nella tempesta", [Nahum I, 3]; ed anche: "Per osservare, l’Eterno verrà con il fuoco, e con i suoi carri come un turbine" [Isaia LXVI,15]. Ezechiele dimostrò ciò in riferimento all’ophanïm e al hayyot; i cerchi [o ruote] si compenetrano come condotti entro condotti. La stessa cosa può essere detta per la giunzione del turbine nel turbine e la tempesta nella tempesta. Così è chiaro che Dio – possa Egli essere celebrato ed esaltato – ha rivelato le luci del hayyot e dell’ophanim che hanno forme circolari. Ai profeti furono anche mostrati i venti che hanno le stesse forme circolari, come è stato detto: "poi l’Eterno rispose a Giobbe dal turbine" [Giobbe XXXVIII, 1], e altrove: "dal turbine" [Giobbe XL, 6]. Se è stata compresa opportunamente la formazione delle lettere nell’aria, ciò non sembrerà difficile. Come per il detto: "Essi si prostrano davanti al Suo trono", allude semplicemente ai numeri e alle lettere che gli obbediscono ed eseguono i suoi ordini. La parola "prostrano" non deve essere intesa nel senso letterale… VI. Sulla Rotazione delle Lettere e lo Zodiaco "Quando diciamo che è per mezzo di questi metodi che l’Eterno, Maestro della moltitudine, Dio di Israele, Élohïm Vivente, Re dell'universo El Shaddaï, misericordioso e clemente, supremo ed eccelso che risiede in Alto e il cui Nome è Santo, ha tracciato le ventidue lettere secondo la costruzione della ruota, ci riferiamo alla rotazione delle ruote che hanno spostato nella parte posteriore ciò che era stato posizionato nella parte anteriore. Accade lo stesso con le lettere quando vengono invertite, mettendo dietro ciò che era stato posto davanti. Prova di questo è la dimostrazione che dicendo 'oneg' ['delizia'] che è qualcosa di desiderabile, quando si dice 'nega' ['pestilenza'] che è qualcosa di detestabile: le lettere sono le stesse, solo invertite." Questo verso è un punto di capitale importanza del libro, cioè che il Creatore – Santo sia il Suo Nome – ha così disposto alcune delle lettere e numeri per creare un tipo di corpo. Poi Egli ha invertito la loro posizione per creare un corpo diverso dal primo.

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L’autore ci da due paragoni che emergono dalla rotazione delle ruote e la rotazione delle lettere. Altri esempi possono essere forniti, ma noi cominceremo con questi due. Se le tre lettere: Het, Tsadeh e Resh (rxh) sono combinate, il loro significato in questo ordine è "cortile". Se noi cambiamo la posizione di Tsadeh e Resh, pronunciando la parola harats (xrj), il suo significato diviene "tagliare." Se combiniamo le lettere nell’ordine di Resh, Tsadeh e Het, che si pronuncia retsah (jxr), il significato muta in "omicidio." Se combiniamo le lettere nell’ordine di Tsadeh, Het, e Resh (rjx), questo è allora pronunciato tsohar e significa "bianchezza". Queste quattro parole sono esempi delle stesse lettere usate in ordine diverso. Talvolta i diversi modi di combinare le lettere non ha un significato. Se le lettere kaph, Shin e Resh (rck) sono combinate in questo ordine, esse significano qashar, "legare". Se sono ricomposte nella forma di Kaph, Resh Shin (crk), o qeresh, il significato è "raggio". Le stesse lettere combinate come sharaq (krc) significano "fischio", e la combinazione di Resh, Shin e Kaph (kcr) si pronuncia reshaq e significa "felicità". Non c’è, comunque, alcun significato per la combinazione di Resh, Kaph e Shin (ckr) in questa lingua. Una parola di Quattro lettere moltiplica il numero delle possibili combinazioni come una parola di cinque lettere le moltiplica ancora di più […] … É in particolar modo chiaro a chiunque versato alla scienza della rivoluzione delle sfere. Quando la sfera percorre la misura di un segno zodiacale, risultano diverse figure che portano in gioco una diversa influenza, secondo i dati di questa scienza. Esaminiamo l’immagine rappresentata della sfera per questo giorno presente, che è Martedì, il dodicesimo giorno del mese di Sivan, nono mese del calendario ebraico. dell’anno 1242; il sole era al 7° dei Gemelli, la Luna al 2° dello Scorpione, Saturno al 14° del Capricorno, Giove al 25° dei Pesci, Marte al 40° dei Pesci, Venere al 25° del Cancro, e Mercurio al 20° del Toro. Se avessimo iniziato il nostro lavoro nella prima e nella seconda ora del giorno, le più potenti luminarie nella sfera celeste sono il Sole all’orizzonte e Giove e Marte, dal momento che sono entrambi nel mezzo del cielo. I quattro altri pianeti sono nascosti dal momento che Venere è al 2°, la Luna nel 6°, Saturno nell’8° e Mercurio al 12°. Qualunque cosa sotto l’influenza dei primi tre è fortemente attuabile, poiché la loro luce cade nell’orizzonte. L’influenza dei quattro altri pianeti è debole, poiché l’orizzonte non riceve la loro luce. Se facciamo il nostro lavoro durante la terza e la quarta ora del giorno, la sfera celeste ha già raggiunto un altro segno. Il Cancro è all’orizzonte, la Luna è al 5°, Saturno nel 7°, Giove e Marte al 9°, Mercurio all’11°. L’influenza di ognuno di essi dipende dalla forza derivante dalla sua posizione. Se facciamo il nostro lavoro durante la quinta e sesta ora del giorno, due segni sono passati e il Leone è all’orizzonte. Le potenti luminarie nella sfera sono il Sole, poiché è all’11°, Mercurio al 10°, e la Luna al 4°. Riguardo Venere, Saturno, Giove e Marte, essi sono tutti nascosti, e quelli sotto la loro influenza ne percepiranno l’effetto. Se facciamo il nostro lavoro durante la settima e l’ottava ora del giorno, un quarto della sfera avrà ruotato, la Vergine sarà all’orizzonte e nessuno dei pianeti sarà nascosto. La Luna sarà al 3°, Saturno al 5°, Giove e Marte al 6°, Mercurio al 9°, Venere all’11°. In questo caso, tutte le influenze si implementano l’una con l’altra. Se stiamo lavorando durante la nona e la decima ora del giorno, un animale [Hayyoth] della sfera avrà ruotato. Lo Scorpione apparirà insieme alla Luna, e la sfera prenderà un’altra forma secondo la sua rivoluzione. L’influenza dei raggi, l’oroscopo e le altre condizioni astronomiche sono di conseguenza trasformate come la sfera procede nel moto di rivoluzione. Le stelle fisse, le stelle mutanti, e le stelle con due corpi allo stesso modo dimostrano questa trasformazione durante ogni quarto del giorno (che inizia di nuovo ogni sei ore). Ho riportato questi esempi solo perché l’autore li ha enfatizzati dicendo: "e ritornano le ruote avanti e dietro". VII. Sul Regno Etereo e la sua Relazione con la Profezia Le Sacre Scritture chiamano la seconda, più indefinita aria Kavod ["gloria"], poiché è detto:"La terra tutta è piena della Sua gloria" [Isaia VI, 3]; e Dio Stesso ha dichiarato: "Come è vero che Io vivo, tutta la terra deve essere piena della gloria dell’Eterno" [Numeri XIV, 21]. Il popolo lo chiamano Shekhinah ["dimora" o "residenza"] così è detto: "E la Gloria dell’Eterno dimora" [Esodo XXIV, 16], e altrove: "che la gloria possa dimorare nel nostro paese" [Salmi LXXXV, 9]. L’autore del nostro libro Lo ha chiamato "respiro del Dio Vivente" così è detto: "E il mio spirito rimarrà in te, poiché tu non temi", [Haggai II, 5]. Tramite questa seconda, più indefinita aria, la parola della profezia è trasmessa, come è detto: "Lo Spirito del Dio Eterno è su di me" [Isaia LXI, 1].

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É sempre tramite questa seconda, aria indefinita che tutti i miracoli visibili sono apparsi ai profeti, come è detto: "in una visione dello Spirito di Dio" [Ezechiele XI, 24]. Questa è evidentemente una cosa creata, poiché qualsiasi cosa al di fuori del Creatore, possa essere il Suo Nome sempre esaltato! è una cosa creata, poiché è detto: "non c’è nessun altro al di fuori di Lui" [Deuteronomio IV, 35]. Comunque questa seconda, indefinita, ma aria creata, che è nel mondo come la vita è nell’uomo, la parola creata udita da Mosè nell’aria visibile è stata prodotta insieme al decalogo ascoltato dai nostri padri. Questa è stata chiamata: "voce del Dio vivente" [Deuteronomio V, 26]. Attraverso la voce del Dio vivente, le sette qualifiche della voce dell’Eterno sono parlate. Da questa seconda aria deriva la conoscenza della saggezza, che Dio ha tramandato per gli uomini insigni, come è detto: "E lo spirito dell’Eterno resterà su di lui, lo spirito della saggezza e della comprensione, lo spirito del consiglio..." [Isaia XI, 2]. Da questa conoscenza derivano le facoltà del coraggio e del valore, che Dio garantisce a chiunque Lui voglia, poiché è detto: "Allora lo Spirito dell’Eterno venne su Jephthah" [Giudici XI, 29] e: "Ma lo Spirito dell’Eterno venne su Gideon" [Giudici VI, 34]. Per questa ragione, l’autore del nostro libro ha dato "vita alle parole" come primo nome. Secondo il senso delle parole: "di coloro il cui trono è fortificato dall’inizio", questo significa che la seconda, tenue aria è per Dio, possa Egli essere celebrato ed esaltato! come il trono, per comparazione, è per il re. Così è detto: "L’Eterno ha preparato il Suo trono nei cieli; e il Suo regno governa su tutto", [Salmi CIII, 19]. Questa è la ragione per cui il Tabernacolo è stato chiamato il Suo trono, secondo il verso: "essi chiameranno Gerusalemme il trono dell’Eterno" [Geremia III, 17]. Riguardo il significato delle parole: "benedetto e il cui nome è benedetto" questo è un appellativo generico per la luce che entra nell’aria visibile dell’intero mondo sottostante, come è detto: "E benedetto sia il Suo glorioso nome per sempre: e sia la terra riempita della sua gloria" [Salmi LXXII, 19]. Questo oggetto è anche ciò che il Saggio ha chiamato "Ruach Ha-Qodesh" ["Spirito Santo"]. Attualmente, dopo che la profezia è sparita, apparve a loro una luce come se fosse riflessa da uno specchio, ed essi sentirono una voce come un eco, che è come dire che il deserto la riverberò a loro, e ciò è stato chiamato "Bath Qol" ["figlia della voce"], che significa bambino a causa della sua voce. Riguardo a ciò, la Scrittura ha detto: "E le tue orecchie ascolteranno una parola dietro di te, che dice…" [Isaia XXX, 21]. La Scrittura non ha detto: ["davanti a te"]. L’autore del nostro libro dice che questo concetto fu la prima cosa creata, e che è la cosa più tenue nell’esistenza, ma anche la più forte. Questa è seguita dall’aria visibile dove il Creatore ha formato i dieci numeri e le ventidue lettere… VIII. Sulla Geometria della Fonetica e l’Ordine dell’Alfabeto: Le ventidue lettere sono tre principali, sette doppie, e dodici semplici, che sono aperte nell’aria, tracciate dalla voce e situate in cinque posti nella bocca. Sono state divise tra loro in cinque sezioni: 1 - Aleph, Hé, Het, Ayn sono pronunciate all’estremità della lingua con l’ugola. 2 - Beth, Vav, Mem, Phé sono pronunciate con le labbra che si toccano e con la punta della lingua. 3 - Ghimel, Yud, Kaph, Qof sono articolate con il lato della lingua. 4 - Daleth, Thet, Lamed, Nun, Tav con la parte di mezzo della lingua. 5 - Zayn, Shin, Samekh, Resh, e Tsadeh sono pronunciate tra i denti con la lingua bassa. Secondo le diverse posizioni nella bocca necessarie ad articolarle, c’è anche una differenza tra le lettere nel modo in cui sono tracciate nell’aria. Così l’autore ha detto "scolpite con il soffio", "incise con la voce". La voce traccia le lettere, le invia attraverso l’aria, le apre e le ordina. Il gruppo Aleph, Hé, Het e Ayn [ahacha] è il più delicato e produce una linea dritta nell’aria. É seguito da Ghimel, Yud, Kaph e Qof [gikhaq], che producono nell’aria figure triangolari sia diseguali che equilatere secondo il loro moto. Questo gruppo è seguito da Daleth, Thet, Lamed, Nun, Tav [datlanat] che producono figure quadrate, sia semplici che complesse secondo il loro movimento. Poi seguono Zayn, Shin, Samekh, Resh, e Tsadeh [zshosrots] che producono figure oblique, alcune con angoli retti, altri acuti o ottusi secondo il loro movimento nell’aria. Finalmente le lettere Beth, Vav, Mem e Phé [bumaph] producono forme sferiche nell’aria secondo la forza della loro pronuncia, alcune semplici ed altre più complesse. L’autore ha ordinato il gruppo [bumaph] dopo [ahacha] poiché Beth è la seconda lettera dell’alfabeto.

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Egli che per primo definì la sequenza alfabetica, collocò Beth verso l’inizio per separare questi cinque diversi gruppi di lettere, e per impedire la loro combinazione, come anche per eliminare qualsiasi difficoltà a studenti e bambini nella pronuncia delle lettere. Attualmente, la composizione delle parole con queste ventidue lettere di solito combina solo le lettere corrispondenti ai diversi organi vocali. Due lettere che appartengono allo stesso raggruppamento sono molto raramente combinate con un altro. Così Zayn e Shin non appaiono mai vicine l’una con l’altra nella lingua Ebraica; né avviene per Samech e Shin; né Kaph e Ghimel; né Daleth e Tet sono accoppiate nella stessa parola. Ho già spigato ciò nel primo dei libri grammaticali… IX. Sulle 231 Porte delle Permutazioni delle Lettere

231 porte della conoscenza

Ventidue lettere fondamentali, fissate in un cerchio con 231 porte. Il cerchio ruota in avanti o indietro e il suo motto è questo: Niente in alto eccelle nel bene, e niente in basso eccelle nel male. Galgal nel Talmud designa la ruota dello zodiaco. Le 22 lettere dell’alfabeto ebraico in connessione con Galgal formano le 231 Porte della conoscenza, cioè le combinazioni delle consonanti a gruppi di due. Perché 231 porte? Basta sommare la prima lettera con la seconda, la prima con la terza e così via, ottenendo così ventuno tipi; combinando la seconda con la terza, quarta ecc. si ottengono venti tipi; la terza con la quarta diciannove, fino alla ventunesima che fornisce un tipo. Lo schema è il seguente: 21+ 20 + 19 + 18 + 17 + 16 + 15 + 14+ 13+ 12+ 11+ 10+ 9+ 8+ 7+ 6+ 5+ 4+ 3+ 2+ 1 = 231. 231 è il ventunesimo “21” numero triangolare! Un secondo modo per combinare delle 231 lettere si può fare disponendole su 21 righe in modo triangolare. Le Porte si ricavano anche applicando una formula basata sul principio seguente: dato un certo numero di punti (n) in una circonferenza, il numero delle linee “L” che si ricavano connettendo tra loro tutti i punti è L = n (n-1) / 2. Applicando tale formula alle 22 lettere si ha: L = 22x21/2 = 231. Questo numero deriva dalla moltiplicazione delle 22 parti del corpo umano per le prime 11 lettere dell’alfabeto ebraico, lettere queste che hanno un potere creativo, mentre le combinazioni che fanno intervenire le 11 ultime lettere esplicano un potere distruttivo.

FIGURA 5. LE “231” PORTE

Sepher Yetzirah.

Il Golem La conoscenza delle 231 Porte pare che servisse alla costruzione di un Golem, perché ciò avvenisse erano necessarie 97.240 pronunce di lettere associate alla cinque vocali primarie e alle quattro lettere del Tetragramma. L’operatore utilizza per la sua opera dunque 231 combinazioni di lettere. Nel XII secolo in ambiente askenazita viene ripreso il tema della creazione di un uomo artificiale ed è nell’opera di Rabbi Abraham ibn Ezra (1080-1164) e di Rabbi Juda ha Hassid e soprattutto del suo allievo Rabbi Eleazar di Worms (1165-1230) che viene descritto il procedimento creativo: “Che prenda della terra vergine in un luogo montagnoso che nessuno abbia mai lavorato.

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Che impasti la polvere con acqua viva e che faccia un corpo. Che cominci a combinare le lettere delle 231 porte membro dopo membro e che faccia corrispondere ogni membro con la lettera adeguata menzionata nel Sefer Yetsirà” (Commentario al Sefer Yetzirà). Il Golem dei cabalisti, tuttavia, non è creazione reale, bensì visione estatica provocata dalla sapiente permutazione delle 22 lettere dell’alfabeto ebraico. Quando Egli traccia, taglia, moltiplica, pesa e inverte le ventidue lettere, Egli crea qualsiasi cosa sia stata creata, e qualsiasi cosa che sarà creata in futuro. Come Egli è riuscito a moltiplicarle? Aleph [a] con ogni lettera e ognuna con Aleph, Beth [b] con ognuna e ognuna con Beth, e lo stesso per Ghimel [g]. Egli le gira e le inverte tutte, e forma una totalità di 231 parole. Tutte le creature e tutte le parole non possono esistere senza un essere superiore sopra di loro. Ho tradotto le parole "hozerot halilah" come "Si rinnovano in un ciclo" poiché ogni cavità è così chiamata nella lingua Ebraica. Le parole "n'vuv luhot" ["cavità coperte", Esodo XXVII, 8] sono definite come "halil luhin" nel Targum. Si riferiscono agli orifizi del corpo, è detto: "Dio ha creato in esso molte aperture e cavità" [Berakhot 60 b]. Parafrasando, il Targum ha similmente detto del re di Tiro: "Ma tu non hai considerato che il tuo corpo è stato fatto con aperture e cavità che sono indispensabili" [parafrase di Ezechiele XXVIII, 13]. Allo stesso modo, la totalità dell’aria è chiamata "cavità del mondo" perché è sempre in movimento [circola]. Questo brano è talvolta mal compreso cioè: "Si rinnovano in un ciclo ed esistono in 221 porte", e questo non è corretto. Sebbene abbiamo appreso che il calcolo richiede che questo numero totalizza duecento trentuno, l’unico numero che ho visto scritto è "duecento ventuno". Non ho dubbi che questo sia un errore. Un errore simile può essere trovato in i Quattro Cancelli: "ogni Tishri di un anno embolistico che comincia prima di 695 parti della dodicesima ora". Ora, in tutti i testi che ho trovato, "l’11 ora" è scritta al posto della dodicesima, ma questo è un errore. Se si aggiunge l’eccedenza di due anni, uno dei quali è un anno embolistico, la nuova luna cadrà esattamente alle cinque in punto di Sabbath, anche se dovrebbe essere esattamente alle sei in punto. Non sarà alle sei, comunque, a meno che la dodicesima ora è stabilita come punto di partenza. Analogamente, in risposta alla domanda dell’autore, "Come le combinò", è corretto fornire il numero duecentotrentuno come risposta. Spiegherò ciò con il principio che applica lo stesso autore: "Aleph con tutte le lettere e tutte con Aleph, Beth con tutte e tutte con Beth", ecc. Questo tipo di moltiplicazione può essere trovata nelle città della Palestina e dell’Egitto. I ragazzi scrivono questo al fine di imparare come comporre, e queste sono le ventidue serie chiamate righe [file]. La prima riga è Aleph-Aleph, Aleph-Beth, Aleph-Ghimel, Aleph-Daleth, Aleph-Hé, Aleph-Vav, Aleph-Zayn, fino a Aleph-Tav. La seconda riga è Beth-Aleph, Beth-Beth, Beth-Ghimel, Beth-Daleth, Beth-Hé, Beth-Vav, Beth-Zayn fino a Beth-Tav. La terza riga è Ghimel-Aleph, Ghimel-Beth, Ghimel-Ghimel, Ghimel-Daleth, Ghimel-Hé, Ghimel-Vav, Ghimel-Zayn fino a Ghimel-Tav. É lo stesso per Daleth-Aleph, Hé-Aleph, fino a Tav-Aleph, Tav-Beth, Tav-Ghimel ecc., fino a Tav-Tav. In totale, questo risultato di ventidue per ventidue fa quattrocentottantaquattro. Da questo totale, devono essere sottratte ventidue parole che non sono prodotti [di una lettera con un’altra], vale a dire Aleph-Aleph della prima riga, Beth-Beth della seconda riga, Ghimel-Ghimel della terza, Daleth-Daleth della quarta, e così via fino a Tav-Tav della ventiduesima riga. La ragione di questa sottrazione è la seguente: se Daleth è combinata con Daleth, per esempio, semplicemente produce nell’aria la medesima figura e una singola parola nella voce, e rimangono nel loro stato originale quando sono invertite. Una volta che abbiamo sottratto questi ventidue [duplicati], ci rimangono quattrocento sessantadue. Di queste quattrocentosessantadue, comunque, solo una metà sono effettivamente insiemi di coppie differenti. La coppia Aleph-Beth nella prima riga è come la coppia Beth-Aleph nella seconda; Aleph-Ghimel nella prima riga è come Ghimel-Aleph nella terza; Aleph-Daleth nella primaria è come Daleth-Aleph nella quarta, e così via per ognuna delle serie. Si scopre quindi che una metà delle lettere riproduce semplicemente l’altra metà, e così è detto: "Si rinnovano in un ciclo ed esistono in 231 porte" poiché ruotano nel loro inverso. Se si sottrae la metà di quattrocentosessantadue, il resto è duecentotrentuno. Così abbiamo detto: Si rinnovano in un ciclo ed esistono in 231 porte". Una persona può avere una prova tangibile di tutto questo semplicemente calcolandolo con l’aiuto di monete o tracciando le righe di lettere e contandole (2). Ciò

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spiega come l’unità apparente su tutte le moltiplicazioni è un segno dell’Uno, il Santo, possa Egli essere glorificato ed esaltato! Ho saputo che un commentatore del nostro libro ha mantenuto l’errore delle duecentoventuno porte. Egli ha tentato di giustificare questo errore dicendo che il totale di Aleph-Aleph, Aleph-Beth, Aleph-Ghimel, Aleph-Daleth e così via è solo ventuno poiché Aleph-Aleph non è moltiplicato [congiunto] e Aleph ruota solo su se stesso. Questo commentatore poi moltiplica questi ventuno per dieci, cioè, i dieci numeri, e il totale è duecento dieci. Poi egli aggiunge i dieci numeri e Aleph, che è la prima unità, e quindi l’ammontare è duecento ventuno. Ma, possa Dio avere pietà di te, questa è una catena di un intreccio di errori, tutti dovuti al fatto che il commentatore non conosce come moltiplicare. Possiamo citare cinque ragioni del perché la sua spiegazione è erronea: 1 - egli ha moltiplicato Aleph con tutte le lettere ma non tutte le lettere con Aleph. Più tardi egli ripete questo errore mancando di moltiplicare Beth con tutte o tutte con Beth, e lo stesso con le altre lettere. Egli ha solo moltiplicato Aleph con tutte; 2 - ha moltiplicato la soma di Aleph con tutte (ossia, ventuno) per dieci, ma non c’è ragione di moltiplicare per dieci. L’autore del nostro libro non ha dato questa indicazione. Ha soltanto indicato al ricercatore di moltiplicare le lettere, e dice "Aleph con tutte" e "Beth con tutte". Non ha indicato i dieci numeri in questa sezione. Il commentatore ha così omesso questa indicazione e ha fatto ciò che non era stato indicato; 3 - Ha indipendentemente aggiunto i dieci numeri a questo prodotto, ma questo è il capitolo sulla moltiplicazione e non sull’astrazione. Se questo fosse il capitolo sull’astrazione, si potrebbe aggiungere le ventidue lettere isolate, e questo porterebbe a duecento quarantatre; 4 - il commentatore ha omesso il doppio Aleph senza moltiplicarlo per dieci, e perciò deve aggiungere Aleph isolato, ma non c’è ragione per una tale procedura; 5 - questo libro del commentatore contiene anche la frase: "e tutte girano in circolo." Ora se le lettere sono moltiplicate l’una con l’altra, esse gireranno in circolo, ma non gireranno in circolo se sono semplicemente moltiplicate per dieci. Con ciò detto, mi piacerebbe sapere cosa rimane da difendere della tesi del commentatore. L’obiettivo del nostro autore in questo capitolo sulla moltiplicazione è di dimostrare che il Creatore, possa Egli essere esaltato! componendo queste ventidue lettere tramite le cinque procedure, incidere, plasmare, combinare pesare e permutare ha creato tutto ciò che è stato e che esisterà in futuro. Attualmente, quando Egli ha tracciato linee dritte attraverso le circonferenze, triangoli nei quadrati, e disegnò linee oblique in queste circonferenze, triangoli e quadrati, i risultati furono superfici e volumi ripiegati uno sull’altro secondo questi meravigliosi metodi che creano tutte le forme. Questa è una penetrazione di Beth in Ghimel, Daleth in Hé, ecc. Per questa ragione, le coppie Aleph-Aleph, Beth-Beth, Ghimel-Ghimel, Daleth-Daleth fino a Tav-Tav non intervengono in questa moltiplicazione. Se si pronuncia Aleph un centinaio di volte, risulterà una sola forma nell’aria, letteralmente una linea dritta. E se si pronuncia Beth un centinaio di volte, si traccerà ripetutamente solo una singola forma circolare. Ciò spiega la creazione delle forme delle lettere nell’aria. Comunque, noi possiamo solo determinare questa forma nel nostro spirito. Non saremo in grado di realizzare questa forma perché appartiene al Padrone dei mondi, possa Egli essere glorificato ed esaltato! Il saggio, quindi, prima insegna ai suoi discepoli la matematica e la geometria, poiché queste sono le origini della conoscenza. [...] X. Sull’Incoronazione delle Lettere: Il riferimento ad ogni lettera, "Legò a lei una corona, la combinò con tutte le altre e la sigillò" si conforma ad un antico principio di felice memoria! Una tradizione relativa alle lettere è che esse sono state rivelate con ornamenti e corone, come è detto: "Sette lettere necessitano tre ornamenti: Shin, Ayin, Thet, Nun, Zayn, Ghimel e Tsadeh" [Menahot 29 b]. É lo stesso per ogni lettera. Per alcune lettere, questi ornamenti accrescono e per altri impediscono le deduzioni tracciate da esse, come il Libro delle Corone ha spiegato. Gli antichi seguono anche la tradizione secondo cui quando le corone non sono tracciate accuratamente nella Torah, è proibito pronunciare benedizioni su di essa, e non è permesso leggerla in pubblico. Per questa ragione, dicono anche che uno che la scorre velocemente non vivrà a lungo. Gli antichi fabbricanti di amuleti dicono che le lettere sono senza valore se non sono state scritte con le loro corone. Similmente, il nostro autore dice che non è possibile formare il triangolo, il quadrato, ripiegarli, unire in una catena, o creare figure convesse (che le lettere furono intese a formare) senza una corona. Egli dice, quindi, che "Legò a lei una corona, la combinò con tutte le altre e la sigillò"…

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Nel caso del testo si ha:

VENTIDUE IL NUMERO DELLA FORMAZIONE Il testo pone al centro della creazione la potenza generante della Parola di Dio. Perché essa possa esistere è, ovviamente, necessario disporre di un linguaggio e di un alfabeto. Nel secondo capitolo del Libro della Creazione si parla delle 22 consonanti. Esse sono le lettere fondamentali con le quali Dio ha formato l’anima dell’intera creazione e di tutto ciò che è stato creato; per mezzo del loro potere di combinazione, trasformazione e trasposizione forniscono un numero infinito di parole e cifre diventando così i tipi di tutti i molteplici fenomeni della creazione. Ventidue sono le lettere dell’alfabeto Akkadico, Fenicio, Egizio, Ebraico, Arabo, Aramaico. L’intera creazione e l’intero linguaggio scaturiscono da un’unica combinazione di lettere. Le lettere ebraiche sono 22, ognuna delle quali ha un valore numerico preciso, dall’1 al 10, dal 10 al 100, e dal 100 al 400. Per Valentino, lo Gnostico, la generazione comprende 22 Eoni, una decade “10” e una dodecade “12”. Ricordiamo che 22 è anche il numero degli aminoacidi che concorrono a formare l’impalcatura della vita o come i 22 paia di cromosomi contenuti nel seme umano e di qualsiasi altra cellula del corpo umano. La base della Grande Piramide, quella di Cheope è di 440 cubiti reali

1, 220 cubiti di semibase (22x10).

Confronto con iTridasha dell’India Nel panteon indù abbiamo gli Dèi che vengono divisi in tre categorie per un totale di 30 Tridasha o di tre volte undici, cioè 33 Dèi: Dèi celesti. 12 Aditya, i Figli della Grande madre Aditi. I figli di Aditi, dapprima erano Sette, Otto con Martanda, poi divennero i Dodici Grandi Dei del Pantheon Indù. Sono le Sette Legioni che, nati nella sfera dell’Operazione, considerato il piano del Padre, volevano operare per esso. Nella filosofia esoterica sono uno dei gruppi che compongono i Rudra, alti Deva o Dhyan Chohan. Sono assimilati ai dodici mesi dell’anno. Dèi atmosferici: 8 Vasu, detti i Benefici, il Fuoco, la Terra, , il Vento, l’Atmosfera, il Sole, il Cielo, la Luna, le Stelle. Dèi terrestri: 10 Rudra, 11 con a capo Rudra stesso, il fulmine. Nelle Upanishad, questi Rudra sono i 10 Spiriti Vitali (prana), l’undicesimo, è Atman, lo Spirito. Il Totale è 30, Trenta, il numero gnostico del Pleroma. Per Marco, lo Gnostico, la Divinità era il totale di 4 suoni di 30 lettere: 4 + 4 + 10 + 12. Per giungere a 33 divinità, tre volte undici, occorre aggiungere una Triade, il Supremo Rudra e i Gemelli divini, gli Ashvin. Trentatre divinità, divise in tre gruppi, 11 nel cielo, 11 nel mondo intermedio, 11 nella terra. Le undici divinità del mondo intermedio, l’atmosfera, sommate con le undici della terra, più infernali, fanno in tutto 22, il numero delle consonanti della creazione. Nel Rig Veda si fa la descrizione di 33 Divinità, ognuna di queste forme erano viste dotate di arti e membra, come fossero esseri umani. Il numero 22 lo ritroviamo anche nei 10 Rudra e nei 12 Aditya (figli di Aditi). Rudra era una divinità terrifica del periodo vedico assimilata al Fuoco Celeste, al fulmine e a Shiva. Esotericamente, Rudra-Shiva comprende anche gli agenti della creazione, angeli ed uomini. Gli Spiriti del Fuoco, la cui caratteristica è settenaria, sono la personificazione dei Fuochi Sacri più occulti della Natura. 1

Il numero 440 deriva dal fatto che la manifestazione è duale, tutto è raddoppiato negli opposti. 2

I 33 Dèi sono divenuti 33 koti, cioè 330 milioni di dèi. Nel Manu, libro sacro Indù, è scritto: “I Saggi chiamano Vasu i nostri padri, Rudra i nostri nonni paterni, Aditya i nostri bisnonni paterni”. I Rudra sono dunque incarnazioni di Shiva che trasformano gli Uomini in Dei, sia nel bene che nel male. Dai Rudra derivano i Dhyan Chohan appartenenti alla gerarchia dei Draghi di Fuoco della Saggezza. Il Libro della Formazione, cita 22 lettere più 10 Sfere, 32 in tutto; questo numero coincide con gli Dèi del Trimundio se non consideriamo il Supremo Rudra. La Genesi delle 22 lettere Ventidue lettere fondamentali: tre madri, sette doppie e dodici semplici. Le tre madri sono AMSh (Aleph, Mêm, Shin). Riposano sul piatto del merito e sul piatto del dovere; la lingua del patto è l'equilibrio tra i due. Tre madri AMSh. Mêm è ronzante, Shin è sibilante ed Aleph è il soffio dell'aria che equilibra i due.

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La Creazione, è pure, una sorta di spartito musicale per pronunciare i “suoni” (ossia le permutazioni dei suoni fondamentali) che Elohim ha usato per creare il suo mondo, così permettendo all’uomo che li ripeta correttamente di creare a sua volta altra vita. Il Sepher ci presenta una creazione armonica in cui Elohim crea usando le 22 lettere dalle cui diverse combinazioni ha origine il molteplice. Nella combinazione delle lettere sono contenute le radici e gli opposti di tutte le cose, ad esempio le parole piacere e piaga (oneg e nega)

oneg nega

hanno le stesse consonanti in ebraico ma possiedono una diversa combinazione degli elementi di cui sono composte. Le Tre Madri La creazione delle prime 3 Sephirot corrisponde alla creazione avviene a mezzo della “attivazione” delle tre lettere fondamentali o “Madri”. Tutta la creazione è basata sui Tre Principi della Materia: Tamas, Rajas, Sattva , in termini cinesi Yin, Yang ed Equilibrio. Questi principi possono essere considerati come le tre madri : Aleph = equilibrio; Mem = Yin -Sinistra; e Shin = Yang -Destra. La prima parte della creazione, quindi, produce gli elementi che occuperanno lo spazio non ancora creato.

Mem Tamas Acqua

Yin Stomaco

Aleph Sattva Aria Tao Torace

Shin Rajas Fuoco Yang Testa

Le Sette doppie Quando la Triade emanata dall’Uno crea diviene una Forza Duplice che si manifesta nei sette mondi di luce e nei sette mondi di tenebra. Élohim, genera il sette duale, infatti il suo valore numerico è 86 = 14 = 2x7. Ahlim, altro nome di Élohim, il cui valore numerico nasconde 1 5 3 1 4, permutando 31415, i primi cinque numeri del π la cui somma è 14 = 2x7, due volte sette. I TRE Δcadono nei QUATTRO �. L’Essenza Radiante diventa Sette all’interno e Sette all’esterno.

3

Il Sepher Yetzirah afferma che per mezzo delle lettere doppie vennero costruiti i sette pianeti, i sette cieli, i sette orifizi del corpo umano ( 2 occhi, 2 orecchi, 2 narici, 1 bocca). Esse alludono agli opposti fondamentali (temuroth) nella vita dell’uomo. Esse sono chiamate “doppie” per un duplice motivo, uno essoterico che contempla due modalità diverse di pronuncia: uno forte ed uno debole. Un altro esoterico che fa riferimento ai “doni” e alle “temuroth”, danni, che le lettere portano. Questa seconda motivazione emerge dal testo stesso quando associa le lettere ai “doni”, vale a dire, vita, pace, sapienza, ricchezza, fertilità, grazia, sovranità e alle sette “temuroth” od opposti, morte, guerra, stoltezza, povertà, sterilità, bruttezza, servitù. In un contesto umano tali condizioni equivalgono ai centri di consapevolezza aperti o chiusi. Sette consonanti considerate doppie che hanno un suono duro o dolce a seconda che vengano scritte con o senza dagesh (il puntino che è sempre nella prima). Due triadi o triangoli opposti, un punto centrale di sintesi: Resh che apparentemente, fa eccezione, avendo, un’unica pronuncia. Stanze di Dzyan III, 4. Sette doppie: -BGD -KPR -T. Per il linguaggio e per la sostituzione. Sostituzione di saggezza: follia. Sostituzione di ricchezza: Miseria. Sostituzione di fecondità: Desolazione. Sostituzione di vita: Morte. Sostituzione di dominio: Schiavitù. Sostituzione di pace: Guerra. Sostituzione di grazia: Bruttezza. FIGURA 1. L’ALBERO DELLE LETTERE Tutto si manifesta a coppie, ogni elemento cosmico contemporaneamente buono e cattivo, secondo Aleph

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la filosofia Indù, nell’Oceano Primordiale, si mantengono latenti sia Amrita, il Succo che dona immortalità, sia Visha, il Veleno che porta alla morte. Le antiche dee avevano tutte un aspetto duplice, di Vita e di Morte, ed erano associate al simbolo della Luna, perché era chiara e oscura, divina e infernale, di benevolenza e di punizione. Chi vuole cogliere una visione della sacra Unità, contempli una Fiamma che si eleva da un carbone ardente (la Materia)… dapprima vedrà una Luce Duplice, una Bianca luminosa e una Nera o Azzurra. La Luce Bianca è al di sopra e ascende in luce diretta, mentre la Luce Azzurra o Nera si trova al disotto e sembra un supporto della prima, pure entrambe sono continue e costituiscono – Una sola Fiamma – lo strato inferiore è connesso con la materia ardente che si trova sotto di questo… Basandoci sull’albero sefirotico, queste lettere madri creano le prime tre lettere doppie. Aleph è l’Uno, il Punto geometrico. Il Punto Aleph si divide in Mem – Shin e diventa Duade e linea. Punto e linea creano la prima figura geometrica, il triangolo Beth – Gemel -Dalet. Le tre lettere doppie nello stesso modo creano ulteriori quattro lettere: nasce la prima figura tridimensionale, il tetraedro: Koph – Peh – Resh – Taw (Tau), la sintesi nei modi densi delle tre madri.

Tre lettere madri, Sette doppie, in totale Dieci, l’Albero della Vita, raffigurato con Tre colonne: • La colonna centrale di equilibrio contiene: o Aleph la madre di equilibrio. o Dalet è equilibrato da Shin e Mem. o Koph è equilibrato da Beth e Ghimel. o Taw, Tau, che si compone di Aleph + Shin + Mem. • La colonna di sinistra Yin contiene: o Mem la madre dell’acqua, la madre yin.

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o Ghimel o Gemel che di si compone Mem ed Aleph è così yin. o Resh che di si compone Gemel e Dalet è così yin. • La colonna di destra di Yang contiene: o Shin la madre di fuoco, la madre yang. o Beth che di si compone Shin ed Aleph è così yang. o Peh che di si compone di Beth è così yang . Sei direzioni spaziali principali e Dodici direzioni spaziali secondarie Profondità dell’Alto e del Basso, dell’Est e dell’Ovest, del Nord e del Sud. Ogni cardine di questo spazio è contrassegnato da una delle sei lettere doppie, rispettivamente: Beth, Alto Gimel, Basso Koph, Est Dalet, Ovest Resh, Sud Peh, Nord Tau al centro, di questo spazio, nel posto riservato allo Spirito di Dio. Da Dio – Cuore dell’Universo (Punto Centrale) – si dipartono distese infinite che si dirigono, l’una in alto (Zenit), l’altra in basso (Nadir), l’una a destra (Est), l’altra a sinistra (Ovest), l’una in avanti (Nord), l’altra indietro (Sud), svolgendo lo sguardo verso le Sei distese come un numero sempre uguale, Egli porta a compimento il mondo; Egli è il Principio e la Fine, in Lui si compiono le Sei fasi del tempo e da Lui ricevono la loro estensione infinita, tale è il segreto del numero Sette.6 A ciascuna delle sette lettere doppie venne assegnato un pianeta sacro: Beth Luna Gimel Marte Dalet Sole Koph Venere Resh Saturno Peh Mercurio 7. Tau Giove La legge del numero sette si riscontra astronomicamente nella proporzione delle distanze dei pianeti dal Sol: 7 per Mercurio, 14 per Venere, 21 per Terra, 28 per Marte, 35 per Giove, 42 per Saturno. E’ un ciclo settenario (con il Sole al centro). La creazione dello spazio delle lettere “doppie”, ciascuna associata ad uno dei sei versi cartesiani, offre la possibilità di combinarli a coppie per formare le nuove 12 direzioni che si aggiungono alle sei basilari: Est -Alto, Est – Nord, Est – Sotto, Sud – Alto, Sud – Est, Sud – Sotto, Ovest – Alto, Ovest – Sud, Ovest – Sotto, Nord – Alto, Nord – Ovest, Nord – Sotto. (V, 2) Dodici semplici. Il loro fondamento è di dodici Frontiere Diagonali… E si estendono e vanno fino all’infinito e proprio loro sono le frontiere del mondo. Ciascuna di queste direzioni composte è disposta su uno dei tre piani assonometrici che sono quello Nord – Sud – Est -Ovest, quello Nord – Sud – Alto -Basso, quella Est – Ovest – Alto -Basso. Per essere più precisi, rappresentando ciascun piano con un quadrato, le 12 direzioni composte si dispongono ai vertici di ciascuno dei tre piani. In ciascuno dei vertici di questi piani viene posta una delle dodici lettere semplici, mentre nei punti mediali dei lati che rappresentano ciascun piano restano collocate le 6 lettere doppie con le sei direzioni primarie. Le dodici lettere vengono, poi, raggruppate per tre in “divisioni” secondo le 6 direzioni fondamentali andando, quindi, a formare 4 divisioni di 3 lettere ciascuna. 6 S. Clemente d’Alessandria.

FIGURA 2. OTTO DIREZIONI IN UN PIANO ASSONOMETRICO

Le Dodici semplici Le restanti Dodici lettere, dette semplici, corrispondono ai 12 segni zodiacali, ai 12 mesi, alle 12 principali membradel corpo. È interessante fare notare che sono ancora 12 le membra dell’Uomo Celeste secondo la visione degli Gnostici della scuola di Marco. Il Libro fornisce una divisione fonetica delle 22 consonanti completamente diversa, a seconda dei Cinque punti della bocca in cui vengono articolate: gutturali, labiali, dentali, sibillanti. La combinazione di queste lettere basiche contiene le radici di tutte le cose e inoltre il contrasto fra il bene e il male, pertanto anche se non viene esplicitamente detto, le 12 lettere si dividono in due schiere di sei, e precisamente 6 favorevoli e 6 sfavorevoli.

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FIGURA 3. LA GENESI DELLE 22 LETTERE

Armonie geometriche La genesi delle lettere può essere visualizzata disponendo ogni suono o lettera generata, in mezzo alle due lettere che la generano. Le Tre lettere madri, la triade Suprema sono disposte ai vertici di un triangolo equilatero. Le lettere, raffigurate come sfere vengono disegnate in misura decrescente in base alla loro importanza. Così abbiamo un gruppo di Tre, un Gruppo di Sette, e un gruppo di 12, per un totale di 22. Queste 22 lettere visualizzate come sfere, si possono raggruppare a gruppi di Sei (6), disponendole ai vertici di Sei esagoni, in base alla loro vicinanza. Le tre lettere madri hanno ciascuna vicine quattro lettere semplici e una doppia. Gli altri tre gruppi di Sei sfere si formano per effetto di vicinanza, mettendo in comunione sfere di tre gruppi. Si hanno di tre gruppi di esagoni rappresentati con linea intera e tre con tre lati in comune rappresentati con linea tratteggiata; le sfere ad esagoni separati si riducono da 36 a 22 passando alla rappresentazione ad esagoni accavallati.

3 Madri 7 Doppie 12 Semplici

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FIGURA 4. DISPOSIZIONE ESAGONALE DELLE 22 LETTERE 5040 CASE (VIII) Sette doppie: Bet, Ghimel, Daleth, Kof, Phe, Resh Tau. In che modo Egli le ha fuse l’una nell’altra? Due mattoni costruiscono due case; tre mattoni costruiscono sei case; quattro mattoni costruiscono ventiquattro case; cinque mattoni costruiscono centoventi case; sei mattoni costruiscono settecentoventi case; sette mattoni costruiscono cinquemilaquaranta case. Da qui in poi deduci e calcola quanto la bocca non può pronunciare e quanto l’orecchio non può udire. Le lettere sono paragonate ai mattoni della costruzione: due mattoni due case 2x1 = 2; tre mattoni sei case 3x2x1 = 6 = 3! (tre fattoriale); quattro mattoni 4x3x2x1 = 4! = 24 case… sette mattoni 7x6x5x4x3x2x1 = 7! = 5.040 case. Questo numero non è privo di significato, in quanto Platone nelle Leggi, parla di una città ideale formata da 5040 lotti urbani. Archita, il Pitagorico commentando la città ideale, scrive che il numero 5.040 è divisibile per tutti i numeri della decade : 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10.

Sappi che, prima che le emanazioni fossero emanate e le creature create, la semplice Luce Superiore colmava tutta l’esistenza. Non esisteva nessun posto libero né di aria vuota e né spazio, ma tutto era

colmo di quella semplice Luce dell'Ein Sof- Infinito".

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Non aveva distinzione, né di inizio né di fine, ma tutto era un'unica semplice Luce uguale in un'unica uguaglianza

ed essa è quella che viene chiamata "Or Ein Sof- Luce Infinita". E quando si innalzò nel Suo semplice desiderio, il creare i Mondi e l’emanare gli emanati, di far uscire

alla luce la perfezione delle Sue azioni, i Suoi Nomi ed i Suoi Appellativi, il che fu la causa della creazione dei Mondi.

Ecco allora restrinse Se Stesso, Ein Sof, nel punto di mezzo, il quale, in esso, è precisamente nel centro e restrinse quella Luce e si allontanò verso i dintorni dei lati del punto centrale. Ed allora rimase posto libero, aria e spazio vuoto proprio dal punto di mezzo.

Ed ecco questa restrizione era in un'unica comparazione nei dintorni di quel punto di mezzo, vuoto.

Così che quello spazio era circolare da tutte le sue parti in comparazione assoluta. Ed ecco dopo la restrizione, quando allora rimase il posto dello spazio e l’aria libera e vuota

precisamente nel mezzo della Luce di Ein Sof, ecco che già c’era un posto nel quale gli emanati e le creature ed i creati ed i compiuti potessero essere.

Ed allora proseguì dalla Luce Ein Sof una singola linea dall'Alto al basso, che si svolge scendendo dentro quello spazio.

E per mezzo di quella linea emanò, e creò, e formò e fece tutti i Mondi, tutti. Prima di quei quattro Mondi c'era un unico Ein Sof ed Il Suo Unico Nome, in un'unità meravigliosa e celata, che non c'è forza persino negli angeli che Gli sono vicini ed essi non hanno la realizzazione

dell'Ein Sof, perché non c'è nessun intelletto che è stato creato che possa realizzarLO, dato che Esso non ha posto, e non ha confini e non ha Nome.

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Da una lezione del Rav prof. Michael Laitman sul tema: Introduzione alla struttura dei Mondi Per voler ricevere la Luce, la creatura deve sapere a priori quale è la grandezza del godimento che c’è nella Luce stessa. Per questo deve prima riempirsi di Luce e, susseguentemente, percepire come sia essere senza Luce. In questo modo nasce in lui la vera brama per la Luce. Ciò è come quanto noi conosciamo per esperienza dalla vita: quando si fa assaggiare un frutto a chi non ne conosceva il sapore, all'inizio lui stesso non ne ha il desiderio mentre, dopo averlo assaggiato, aver provato godimento dal frutto e dopo esserne stato privato, inizierà a bramarlo desiderando di procurarsi di nuovo quel godimento. Proprio questa brama è in effetti il nuovo desiderio che è nato in lui ed è da lui percepito come un desiderio suo ed indipendente. Per questo non si può costruire il Kli (vaso) per mezzo di una sola azione, bensì, affinché il desiderio sappia di cosa godere e possa percepire che lui stesso vuole desiderare, deve passare tutta la sequenza dello sviluppo. Questa condizione è riportata nella Kabbalah come una legge: "l’espansione della Luce nel desiderio di ricevere ed il suo ritirarsi da lì, fa diventare il Kli (vaso) adatto al suo compito di ricevere tutta la Luce e goderne". Le fasi dello sviluppo del desiderio vengono chiamate Behinot (fasi) dato che sono nuovi discernimenti nel desiderio di ricevere. Quindi la Luce che riempie il Kli trasmette, assieme al godimento, anche la qualità di "dare - leashpia" ed il Kli, godendo della Luce, scopre che vuole dare "leashpia" come la Luce stessa. La causa di tutto questo è perché il Creatore ha innestato a priori nella Luce la capacità di trasmettere al Kli il desiderio di dare (leashpia). Basato sulla Prefazione del libro "Panim Meirot Umasbirot" scritto dal Rav Yehuda Ashlag, Baal Hasulam Non è stato creato nulla escluso il desiderio di ricevere. Tale desiderio è chiamato nella Kabbalah "desiderio di ricevere" e con questo si intende ricevere godimento, percepire la luce. Questo desiderio è diviso in quattro parti che sono quattro livelli: Domem - Immobile, Zomeah - Vegetale, Hai - Animale, Medaber - Parlante. In ogni livello il desiderio di ricevere è diverso per quanto riguarda la forza e la potenza. Il desiderio di ricevere più piccolo esiste al livello di Immobile ed è così piccolo che non dà la possibilità di fare nessun movimento a tutto ciò vi si trovi. La creatura che è a questo livello, anche se percepisce qualcosa, (dato che ogni creatura è in effetti solo desiderio, desiderio di godere) è qualcosa che non può esprimere in nessun modo. Vale a dire che il suo desiderio di ricevere è estremamente piccolo.

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L’Immobile non può danneggiare gli altri o essergli utile, per il fatto che, ciò che nasce dal voler godere - egoismo, sia positivo che negativo, è in proporzione alla quantità del desiderio di ricevere. Cioè, proprio perché immobile, non è utile e non danneggia. Nel Vegetale il desiderio di ricevere è più grande, possiede una brama più ampia in confronto all’Immobile sviluppando così, in se stesso, la possibilità di crescere. A tal motivo viene chiamato Zomeah - Vegetale. La differenza fra il livello Vegetale e quello Immobile è che quello vegetale può assorbire ciò che gli è utile ed espellere quello che gli è nocivo, cosa che porta al risultato di crescere. Il Vegetale ha un ciclo di vita, vive, muore, dipende di più dell’Immobile dal suo ambiente e percepisce i cambiamenti del giorno e della notte. Questo è un tipo di esistenza del tutto diverso da quello dell’Immobile. Tutti i cambiamenti e tutte le differenze fra queste due forme esistono solo per merito del fatto che il desiderio di ricevere godimento al livello Vegetale è molto più grande di quello al livello dell’Immobile. Nel livello Hai - Animale si trova un desiderio di ricevere ancora più grande. In effetti cosa non c’è nel Vegetale che si possa vedere negli animali? Ogni animale percepisce quello che lo circonda in modo individuale, si avvicina a quello che gli è vantaggioso e si allontana da ciò che gli è dannoso. Nel mondo del Vegetale esiste una forza generale (che è percepire ciò che gli è di vantaggio ed allontanare ciò che gli è nocivo così come la capacità di recare vantaggio o danneggiare) che è una forza equivalente al desiderio di un solo corpo (guf) nel gradino Animale. L'animale si muove da un posto all’altro, prova sensazioni e sentimenti personali, ha un suo carattere ed una sua personalità. Al livello Animale il desiderio di ricevere è più grande di quello al livello Vegetale, per questo a quello animale si trovano delle peculiari caratteristiche: un ciclo di vita individuale, ognuno nasce e muore nel suo specifico tempo a differenza dalle piante le quali si comportano secondo la stagione. L’animale vive una vita autonoma nonostante certe specie vivano in branco od in gruppo. Fra gli animali c’è una netta separazione fra le varie specie, mentre il collegamento con membri della stessa specie è necessario. Nonostante ciò negli animali c’è una limitazione: l’animale percepisce solo se stesso e non può percepire gli altri, non ha la sensazione del passato e non ha nessun interesse nel futuro. Il gradino che viene dopo, il Medaber - Parlante, quello dell’uomo, è composto dalla forza dell’intelletto e del sentimento. La forza dell’uomo non è vincolata al tempo ed al luogo dato che quello che non si può afferrare per mezzo del primo componente, lo si può completare col secondo. Ad esempio: l’uomo non può percepire eventi successi migliaia di anni fa ma può completare questa differenza attraverso l’altro componente, l’intelletto: l’intelletto aiuta il sentimento, la persona può capire gli eventi del passato con la forza dell'intelletto e completarlo fino al proprio livello di sensazione. E' possibile anche la situazione opposta: io sento qualcosa e per controllare come possa influire su di me, positivamente o negativamente, aggiungo alla sensazione l'intelletto ed analizzo la situazione. L'intelletto ed il sentimento assieme allargano il mio capire per quanto riguarda il tempo ed il luogo. Io non sono più limitato, posso sentire, per mezzo dell'altro, quello che non ho sperimentato in pratica. Per merito di tutto ciò l'uomo si innalza al di sopra dello spazio e del tempo. Un singolo uomo ha il valore di tutti i livelli sottostanti: i mondi del Domem - Immobile, Zomeah - Vegetale e Hai - Animale - tutti assieme. Colui al quale si è risvegliato "il punto nel cuore" (il desiderio di spiritualità) e lo sviluppa fino alle dieci Sfirot, fino allo stato nel quale diventa il Kli (vaso) dell’anima cioè il vaso nel quale viene rivelata la Divinità, la persona allora è "Kabbalista", dal verbo lekabel (che in ebraico vuol dire ricevere) ed include in se stesso tutti i "parlanti", tutti coloro che si trovano nel livello di "Parlante", di tutti i tempi e di tutti i popoli, dalla prima all’ultima generazione. Questa piramide di gradini riflette la relazione fra i cinque tipi di creature che esistono nella Creazione: L’Immobile, il Vegetale, l’Animale ed il Parlante, allo stesso modo ogni singolo rappresentante di un gradino superiore è più alto di tutte le creature che si trovano nel gradino sottostante. Tutto ciò si esprime nei cinque tipi di desiderio che esistono nella Creazione: * L’utilità e il danno che un singolo desiderio al livello Vegetale può apportare è equivalente all’utilità ed al danno di tutti i desideri del livello Immobile che esistono in tutta la Creazione. * L’utilità ed il danno che può apportare un singolo desiderio al livello Animale è equivalente all’utilità ed al danno di tutti i desideri del livello Vegetale che esistono in tutta la Creazione. * L’utilità ed il danno che può apportare un singolo desiderio al livello Parlante è equivalente all’utilità ed al danno di tutti i desideri del livello Animale che esistono in tutta la Creazione.

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* L’utilità ed il danno che può apportare un singolo desiderio al livello Spirituale è equivalente all’utilità e al danno di tutti i desideri del livello Parlante che esistono in tutta la Creazione. Questo perché se in uno dei Parlanti si sveglia il "punto nel cuore", la radice dell’anima, e lo sviluppa fino alla misura del Kli (vaso) spirituale, ciò vuol dire che la sua forza è equivalente alla forza di tutte le persone di tutti i tempi e di tutte le generazioni. Così è questa piramide. Però più l’oggetto è posto in alto nella piramide, più è speciale e, di conseguenza, il suo numero è sempre più ridotto nella realtà - nella Creazione. Il nome del Creatore * Il punto sulla yod- * la lettera Yud - #1497; * la lettera hei - #1492; * la lettera vav- #1493; * la lettera hei - #1492; Il punto sulla Yod, - la lettera Yud #1497; – la lettera hei #1492; – la lettera vav #1493; – la lettera hei #1492;. Tutto ciò è il segno del desiderio che è stato creato dal Creatore e viene chiamato "creato" (o creatura). Questo desiderio è composto da cinque parti, le quali sono contrassegnate per mezzo di cinque segni, lettere. Queste lettere non simboleggiano il nome del "creato" (creatura) ma quello del Creatore, dato che quelle volontà, sono riempite dalla Luce, la sensazione del Creatore. Quello che percepisce la creatura non è niente altro che i nomi del Creatore. Per questo le situazioni nelle quali si trova la creatura vengono chiamate con i nomi del Creatore, vale a dire che il mondo percepito dalla creatura, la sua sensazione -percezione personale, il totale delle proprie sensazioni, sono in effetti la rivelazione del Creatore nei suoi confronti, nel suo intimo. Perciò il Kli (vaso) viene chiamato il nome del Creatore e si pronunciano solo quattro lettere (il punto sulla Yod non si pronuncia) le quali vengono chiamate Avaià (#1492;#1493;#1497;"#1492;) E così Avaià è la struttura del desiderio: * Il punto sulla Yod consiste nel desiderio antecedente alla prima sensazione della creatura. * la lettera Yud – rappresenta il livello Immobile - Domem * la prima lettera Hei – rappresenta il livello Vegetale - Zomeah * la lettera Vav – rappresenta il livello Animale – Hai * l`ultima Hei – rappresenta il livello Parlante Ogni singolo desiderio (Immobile, Vegetale, Animale e Parlante) si suddivide a sua volta negli stessi sub-livelli. Questo vale a dire che persino al livello Immobile c’è una divisione nelle parti: Immobile, Vegetale, Animale, Parlante. Il livello dell’Uomo Dobbiamo capire cosa è in effetti "Uomo". Come è stato detto, un Vegetale vale quanto tutto l’Immobile nella Creazione, un singolo Animale è superiore a tutto il mondo vegetale ed un singolo "Uomo" è superiore a tutto ciò che è Animale in tutta la Creazione. Cosa vuol dire superiore? Il significato di questo è che, se lui si corregge, la sua correzione copre tutta la Creazione che è di sotto di lui, cioè la trascina con lui. L’uomo include in se stesso tutto. Quindi se l’uomo attua delle correzioni, il significato di tutto ciò è che in conformità a questo, tutta la Creazione si avvicina al Creatore. Per questo solamente l’uomo deve correggersi. L’uomo che si innalza, innalza con lui tutti i mondi, quindi è stato detto che tutti i mondi furono creati per l’uomo. I Mondi Spirituali sono: Il livello Immobile che viene chiamato "Eichalot" - Templi Il livello Vegetale che viene chiamato "Levushim" - Abbigliamenti Il livello Animale che viene chiamato "Malahim" - Angeli Il livello Parlante che viene chiamato "Neshamot" – Anime La "Correzione" è la correzione del nostro rapporto col Creatore e viene chiamato "Uomo" chi ha ricevuto questo desiderio dal Creatore. Al di sotto del livello "Uomo" si trovano i livelli di desiderio Parlante, Animale, Vegetale ed Immobile, i quali esistono nell’uomo in questo mondo.

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L’impegno di correggere tutta la Creazione è dell’uomo dato che l’uomo ha "Anima", il desiderio più grande e più sviluppato che esista. Perciò l’uomo che in questo mondo riceve "il punto nel cuore" (che è in effetti il feto della nostra anima) ed inizia a svilupparlo, diventa la cosa più importante nel mondo materiale e così anche nei Mondi Spirituali. Quest'uomo annette a se forze che gli danno la possibilità di collegarsi al Creatore ed equivalersi a Lui, cioè cambiarsi diventando simile a Lui. Quattro livelli nel grado Parlante – Medaber Nell’uomo stesso esistono tutti i quattro livelli della Creazione, che si chiamano: Le Masse – "Amon Am" I Ricchi – "Ashirim" (coloro che possiedono il desiderio di ricchezza) Gli Eroi – "Ghiborim" (coloro che possiedono il desiderio di dominare) I Saggi – "Hachamim" Tutti questi livelli derivano dal primo livello, Le Masse, dato che tutto deriva dal livello Immobile – "Domem", dalla polvere, come è scritto "Tutto proviene dalla polvere" (Kohelet – Ecclesiaste). Nella polvere si trovano tre qualità preziose (sgulot): i vegetali, gli animali e gli uomini iniziano da questo livello. La polvere in se stessa non crea niente, ma senza di essa non può esserci alcuna forma di vita. Quindi anche qui, nelle Masse, che rappresentano il grado Domem – Immobile, è sotterrata la possibilità di svilupparsi nei livelli seguenti: in Ricchi, Eroi e Saggi, in conformità al desiderio di ricchezza, dominio e sapienza, che si sviluppano dal livello Immobile. Se contemporaneamente a questi desideri l’uomo riceve dal Creatore l’anima, "che è una parte Divina Superiore", cioè la brama per la spiritualità, ecco che desidera ardentemente di unificarsi col Creatore. Le Masse si sviluppano grado dopo grado con l’aiuto delle tre inclinazioni che sono in loro: Brama, Onore ed Invidia. Con l’aiuto di queste tre inclinazioni il desiderio dell’uomo aumenta e diventa più maturo. Per merito di queste inclinazioni l’uomo si sviluppa, si eleva da un livello all’altro, fino all’ottenimento - asagà - dell’ultimo livello, il livello della completezza. Grazie alla "Brama", si sviluppano dalle Masse i "Ricchi" (coloro che possiedono il desiderio per la ricchezza) che sono il primo livello dello sviluppo delle Masse. Questo gradino si distingue dalle Masse per il fatto che c’è in esso un desiderio molto più grande. Questo gradino è in conformità con il livello "Vegetale - Zomeach" che è nella Creazione. Per mezzo dell’"Onore" si distinguono dalle Masse gli "Eroi" (coloro che possiedono il desiderio di dominare). Questo è il secondo gradino dello sviluppo delle Masse, il quale è in conformità col livello "Animale – Hai" nella Creazione. Coloro che hanno il desiderio di arricchirsi, hanno sete solo di soldi, bramano la materia immobile - Domem -. Nelle persone a questo livello, anche se non ne rimarranno altre al mondo, questo desiderio in loro continuerà ad esistere, la cosa principale, per loro, è avere quello che vogliono. Ma chi ha il desiderio dell’"Onore" ha un desiderio così sviluppato che non si accontenta di dominare una cosa immobile, questa è già una forma diversa di esistenza. Ha la necessità di dominare anche altri esseri umani, ha bisogno del prossimo perché questi gli diano questo onore. Affinché il prossimo colmi la sua brama, lui aspira ad essere nel cuore del prossimo. Per mezzo dell’"Invidia" si distinguono dalle Masse i "Saggi". Secondo quello che è detto: "L’invidia degli scrittori moltiplica la saggezza". Persone con desideri più grandi hanno l’inclinazione per l’Invidia e sono coloro che acquisiscono saggezza e sapienza. Questo livello è conforme al livello "Parlante" nella Creazione. Le azioni dei saggi non sono limitate nel tempo o nello spazio, l’uomo a volte è invidioso di qualcuno che è vissuto molto tempo prima ed è morto, ne ha invidia come se la persona fosse ancora in vita. Il tempo non influisce su questa sensazione. L’uomo ha invidia di un’altro non solo perché il secondo ha qualcosa che lui non ha, ma è invidioso del secondo anche se tutti e due hanno la stessa cosa. Cioè, l’uomo vuole, non solo ricevere tutto quello che ha l’altro (ricevere sia il desiderio che il riempimento dell’altro), ma anche distruggere il desiderio dell’altro, perché non abbia più niente. Se io, ad esempio, mi trovo nel livello "Parlante" che è nell’uomo, ciò vuol dire che il mio desiderio è cosi forte che voglio ricevere tutto quello che hanno gli altri e non soltanto questo ma anche che agli altri non rimanga nulla.

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In questo modo io posso aumentare il mio desiderio fino all’infinito, cioè io stesso, da solo, posso essere pari a tutta l’umanità. La qualità dell’invidia che dà la possibilità di ingrandire il desiderio esiste solo negli uomini. Le persone che non si trovano nel livello "Parlante" non possono ingrandire il loro desiderio, corrono solo dietro all’onore od alla brama del profitto, cioè alla sicurezza dell’appagamento dei propri bisogni e solo dei propri. Con la forza dell’invidia, l’uomo nel livello "Parlante", ingrandisce in modo illimitato il suo desiderio di ricevere. L’invidia è uno dei mezzi più efficaci per progredire. La cosa fondamentale è farne l’uso giusto: non volere che anche l’altro non possegga, ma volere che io abbia non meno dell’altro. Le persone che non sono nel livello "Parlante" rimangono senza - Sgulà - rimedio, senza guarigione, dato che non hanno un forte desiderio. Tutte le tre tendenze agiscono in loro mescolate e dato che il loro desiderio brama una volta in una direzione ed un’altra volta in un’altra ancora, si frantuma in mille pezzi. Per ottenere qualcosa, il desiderio si butta ogni volta in una direzione diversa. Vale a dire che non c’è un solo desiderio ardente in un’unica direzione per ottenere qualunque cosa nella sua pienezza. La persona cambia direzione tutto il tempo, cerca ogni volta qualcosa di diverso e disperde la sua energia. La cosa è simile a bambini piccoli che desiderano tutto quello che vedono, anche se l’uomo ha un forte desiderio, la sua brama ogni volta cambia: per la ricchezza, l’onore, il dominio, il sapere e quindi alla fine dei conti non otterrà niente. Quando sorge nell’uomo la brama per la ricchezza, lui è disposto a lavorare giorno e notte, volendo solo soldi, e ancora soldi, non interessandosi di nessun altra cosa. Succede lo stesso per quanto riguarda la brama di ricevere onore: vuole essere eletto al Parlamento, diventare Capo di Stato, tutto il resto per lui non è importante, non il riposo, il godimento e la famiglia, tutta la sua brama è per il dominio. Il problema di tutti coloro che ottengono il gradino: "l’invidia degli scrittori moltiplicherà la sapienza", è che loro stessi guardano gli altri e cosa posseggono in tutti i sensi, vogliono ottenere tutto assieme quindi non possono ottenere nulla. Assieme a questo, loro assorbono in loro stessi i desideri degli altri, fino al punto di poter contenere in loro stessi desideri pari a quelli di tutto il mondo e, anche se il desiderio non è orientato, è di una grandezza enorme. La Percezione Noi ci troviamo in una situazione particolare per quanto riguarda la percezione della realtà. Quando eravamo bambini, ci sembrava che il mondo fosse pervaso da forze e spiriti, così come leggevamo nelle favole, ma che i grandi non vedevano, mentre noi sentivamo di vivere in questo mondo. In una fase successiva, questo discernimento gradualmente scomparve sebbene anche adesso, ci sembra esista. La verità è che, quel mondo, lo cerchiamo tutto il tempo. Noi cerchiamo di conoscere il mondo nel quale viviamo, dato che senza tutto ciò non si potrebbe esistere realmente, né sopravvivere, né godere e, in generale, liberarsi dalla sensazione di incertezza riguardo dove sono, chi sono, cosa sono e cosa mi nasconde l'indomani. Nell'intimo dell'uomo si risvegliano perplessità, a causa del desiderio di migliorare la sua situazione, o per curiosità, o a motivo del desiderio di capire meglio il mondo. Queste stesse domande ci spingono a conoscere la realtà nella quale viviamo. Investighiamo la realtà come un bambino piccolo che gira in una stanza e studia l'ambiente circostante. In un secondo tempo diventa grande e costruisce macchinari. Noi cerchiamo di sviluppare molti sistemi per investigare su noi stessi e sul mondo che ci circonda. L'intera realtà si divide in due parti: me stesso e tutto ciò che è al di fuori di me. C’è chi è dell’avviso che sia meglio investigare noi stessi e cambiarci affinché il mondo intorno a noi cambi, prendendo in questo modo, le cose diversamente, diventando più rilassati e vedendo il mondo migliore. Altri pensano che sia meglio rimanere quelli che siamo ed invero, modificare il mondo, cioè adattarlo a noi. Noi constatiamo però che in entrambi i modi non riusciamo a cavarcela in modo soddisfacente. Il modo migliore per essere in armonia col mondo è quello di arrivare ad essere in equilibrio con esso, capirlo del tutto, essere nell’equivalenza dei desideri, delle forze, dei pensieri e delle intenzioni. Quando riconosco che esiste un'unica cosa al mondo e che tutti mi capiscono e tutti vogliono quello che io voglio, questo è in effetti equilibrio. Non esiste niente di più perfetto che avere la sensazione di essere in equilibrio con il mondo. E' come la sensazione del feto nell'utero materno, dove tutto ha lo scopo di prendersi cura di lui e non c’è bisogno di alcuna resistenza, non è necessario costruire "muri di difesa", niente. Questo è quello che effettivamente noi cerchiamo.

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Come possiamo arrivare ad una situazione simile? Questa situazione è chiamata in termini scientifici "omeostasi". La parola "omo" vuol dire simile e "stasi" ha il significato di compensazione di situazioni. Questo stato è anelato da ogni corpo, sia vegetale che animale e certamente dall'uomo. Noi siamo attratti verso questo stato in molti livelli, nell'inconscio, nel capire, nella forma dei materiali, nei liquidi, nei pensieri, ed ad ogni livello del desiderio della materia: l’immobile (domem), il vegetale (zomeah), l'animale (hai) ed il parlante (medaber). Tutto è effettivamente attirato verso l’equivalenza della forma con quello che lo circonda. Per sapere come arrivare all'equivalenza della forma, uguagliarsi alla natura, ottenere la congiunzione con il mondo che ci circonda, per sapere come giungere ad una situazione nella quale tutti sappiano e desiderino quello che io voglio, che tutti la pensino come me e che non ci sia chi ce l'abbia con me o chi voglia darmi qualcosa per forza o voglia ottenere da me qualcosa per forza affinché tutto succeda con amore e con serenità, per sapere tutto ciò, devo innanzitutto sapere chi sono, quale sia la natura del mondo che mi circonda ed in che modo arrivare all’equivalenza della forma. La saggezza della Kabbalah in effetti ha questo scopo, ci insegna come arrivare alla serenità, cioè quando la nostra percezione esterna nei confronti del mondo e la nostra sensazione interna, sono in pace fra di loro. L'investigazione sul mondo ed il suo contenuto sono in effetti compiute dalla scienza in moltissimi modi, con molti mezzi, strumenti e metodi che continuano ad essere sviluppati progredendo anno dopo anno generazione dopo generazione. In effetti, si può constatare che tutti noi vogliamo raggiungere la situazione di pienezza, serenità e sentirci bene ritrovandoci però in una situazione opposta nonostante il fatto che di anno in anno i mezzi per arrivarci progrediscano sempre di più. Ed allora da dove deriva il problema? Tutti noi aspiriamo al bene, si può chiedere a qualunque persona in questo mondo ricevendo la stessa risposta: l'uomo aspira solo a questo. Il fatto è che noi non conosciamo la realtà generale, come si comporta, in che modo è composta ed in quale modo agisce su di noi, a che cosa dobbiamo uguagliarci, connetterci, avvicinarci ed aderire. Per arrivare a questo abbiamo bisogno di strumenti più delicati. Più noi penetriamo nella profondità della materia per capire la nostra natura e la natura del mondo esterno, meno siamo capaci di scoprire cosa vuole la natura stessa, per che cosa esiste, qual è il fine di ogni cellula e di ogni parte della realtà. Ci sono scienziati che investigano la materia in se stessa, solida, gassosa, liquida e così via. Altri che approfondiscono la struttura della materia al livello molecolare e delle relazioni chimiche intermolecolari a livello degli atomi e del loro interno. Ci sono scienziati che vanno ancora più in là sostenendo che tutto ciò svanisca ad un certo livello di forma e ad un certo livello di profondità e da lì in poi non capiscono cosa succeda. Questo però non dipende dalla mancanza di strumenti, ma dal fatto che l’uomo è costituito in modo tale da non essere capace di comprendere di più. Dato che il modo nel quale l'uomo percepisce la realtà è a livelli semplici così come si trova in essa, a livelli più interni già sente che la realtà fa quello che vuole nei suoi confronti. A livelli ancora più interni inizia a vedere che non è così e non è in altro modo, bensì è lui stesso che edifica la sua realtà e che quest’ultima è una copia di se stesso. Di questo parlano già gli scienziati moderni, dicendoci che c’è un confine oltre il quale la nostra percezione non arriva. Qui c’è veramente un punto di contatto fra la scienza e la Kabbalah. Dato che ci sono modi di investigazione tali da poter penetrare nelle cause e capire senza dubbio il perché esista il mondo, cosa "vuole" da noi e come possiamo viverci in pace e con tranquillità. Coloro che lo hanno già investigato e ci hanno riferito i risultati della loro investigazione, ci parlano di cose veramente stupefacenti. Per prima cosa ci dicono che la materia che ci circonda non è semplicemente materia, ma pensiero, il Desiderio Generale (arazon aclalì). Dicono che il Desiderio Generale circonda tutta la realtà, che la legge generale della realtà è fare del bene a tutti e a tutte le parti della realtà stessa, dall’esterno all’interno della materia. Ma la materia stessa, immobile, vegetale, animale e parlante, che è al suo interno, deve fare un passo avanti verso questo Desiderio, verso questo Pensiero, per equivalere la forma con Lui per attaccarsi a Lui, per capire, sentire e congiungersi a Lui. Per questo la saggezza della Kabbalah è chiamata saggezza di Kabbalah-del ricevere, dato che ci aiuta a ricevere l’atteggiamento della realtà nei nostri confronti ed a propagare il nostro atteggiamento nei confronti di essa.

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La prima delle dieci Sefirot, la Corona, piena dello Spirito di Dio, descrive quelle coordinate, "lo spazio della creazione". Appena tracciato il campo d'intervento, la prima ampolla o sefirah riversa nella seconda, la Sapienza, prima creazione dello Spirito, il linguaggio per formare le parole con le 22 lettere fondamentali e tutto ciò si riversa nella terza sefirah, l'intelletto o Binah. Dio, come un grande scriba, nel foglio bianco dell'universo, cioè in quel campo d'intervento tracciato che ha aperto e srotolato, produce le meraviglie della creazione. "Biancore superiore" è l'espressione con la quale i cabalisti designano questo stadio e le lettere dell'alfabeto, in genere di colore nero (Midrash Shemuel 5) per lo scriba, costituiscono l'inizio dell'intervento di Dio che trae fuori dal "achdut hashavè" (l'unicità di ciò che è uniforme) tutto ciò che esiste con lettere immateriali "forme dell'utero dell'eternità" che preparano la Torah primordiale dalla quale sono scaturiti il tempo, il cosmo e la Torah vera e propria. Lo Zohar (serie di libri sulla Qabbalah scritti a commento del Pentateuco in Spagna in aramaico da Mosè di León - 1250-1305 - per far credere che l'opera fosse del saggio tamuldico del II secolo Shimon bar Yohai) sostiene che Adamo ricevette un libro consegnatogli dal Metratrone cosicché il primo uomo della Bibbia fu anche il primo qabbalista, infatti, per la Genesi, attribuì il nome con le lettere ebraiche agli animali. La Bibbia poi sostiene che prima della dispersione della Torre di Babele su tutta la terra si parlava un solo idioma con le stesse parole, l'ebraico, che in seguito solo i patriarchi degli ebrei continuarono ad usarlo. La creazione tramite le 22 sefirot dell'alfabeto crea nei distinti domini: il mondo ossia il macrocosmo; il tempo o se si vuole il tempo; l'Anima dell'uomo, ossia il microcosmo unità corporea ed etica.

Il Sefer Yetzirah stabilisce una relazione alfa-numerica tra le lettere dell' alfabeto ebraico, i numeri, i pianeti, e i segni zodiacali come in appresso.