24
Vincent Van Gogh «Esercito un mestiere che è sporco e difficile: la pittura»

Vincent Van Gogh

Embed Size (px)

DESCRIPTION

 

Citation preview

Page 1: Vincent Van Gogh

Vincent Van Gogh

«Esercito un mestiere che è sporco e difficile: la pittura»

Page 2: Vincent Van Gogh

Casa natale di Van Gogh a Zundert

Page 3: Vincent Van Gogh

Biografia 1861 - 1876 (Vincent Willem Van Gogh), nasce a Groot Zundert, Olanda, il 30

marzo 1853.

non concluse mai gli studi della licenza superiore inizialmente lavorò come venditore di riproduzioni di opere d’arte e

poi come insegnante supplente a Parigi, si appassionò della pittura olandese; si orientò verso le tematiche religiose e tentò gli esami di

ammissione alla Facoltà di Teologia di Amsterdam (senza risultato); successivamente in Belgio si prese cura dei malati e predicò la Bibbia

ai minatori ebbe un rapporto particolare con il fratello Théo che spesso lo aiutò

e lo incoraggiò a indirizzare le sue intenzioni verso l'espressione artistica.

Page 4: Vincent Van Gogh

La svolta artistica (1881)A L'Aja, per

la prima volta, verso la fine del 1881 eseguì nature morte dipinte a olio

Boccale e Pere, 1881 Wuppertal

Page 5: Vincent Van Gogh

I primi dipinti (1885)Nei suoi primi dipinti

ritraeva soprattutto umili lavoratori della terra e delle miniere

Mangiatori di patate, 1885, Amsterdam

Page 6: Vincent Van Gogh

Anversa e Parigi (1886-1887) Ad Anversa, scoprì le

stampe giapponesi Nel 1886, a Parigi (a

casa del fratello Theo) seguì i corsi di pittura;

Il fratello Theo gli presentò i maggiori pittori impressionisti: Émile Bernard, Louis Anquetin e Toulouse-Lautrec

Inizialmente, la loro pittura lo interessò molto poco

Pére Tauguy, 1887, Parigi

Page 7: Vincent Van Gogh

Anversa e Parigi (1886-1887)• la sua pittura, fino a quel momento era scura e terrosa, si schiarì proprio grazie all'influsso della pittura impressionista

• alleggerì i propri soggetti,

• iniziò a dipingere soprattutto paesaggi e le nature morte;

Albicocchi in fiore, 1888

Page 8: Vincent Van Gogh

Arles - Provenza (1888)

Si trasferì ad Arles il 20 febbraio 1888, affittò un appartamento di quattro stanze di una casa dalle mura gialle ritratta in un quadro famoso.

Qui, produsse una tela dopo l'altra,

Vincent provava emozioni molto forti di fronte alla natura provenzale

La casa gialla (acquarello), 1888

Page 9: Vincent Van Gogh

Arles - Provenza (1888)

Sperimentava tecniche diverse: - metteva in risalto le forme

circondandole di contorni scuri e pennellava lo sfondo a strati,

- ondulando i contorni per accentuare le forme,

- punteggiava con brevi pennellate e

- spremeva il colore dal tubetto direttamente sulla tela.

Vaso con iris, 1889

Page 10: Vincent Van Gogh

Il dramma di Arles (1888)

Nell’ottobre 1888 giunse ad Arles Paul Gauguin

Il sogno di van Gogh era di fondare un'associazione di pittori che perseguissero un'arte nuova, ma Gauguin e van Gogh erano spesso in disaccordo

La camera di Van Gogh, 1888

Page 11: Vincent Van Gogh

Il dramma di Arles (1888) una sera, al caffé, i due

pittori bevvero molto e improvvisamente Vincent scagliò il bicchiere contro la testa di Gauguin

L'episodio più grave accadde il 23 dicembre: van Gogh avrebbe rincorso per strada Gauguin con un rasoio. Tornato a casa, in preda ad allucinazioni, van Gogh si tagliò metà dell'orecchio sinistro, …

Paul Gauguin: Ritratto di Van Gogh

Page 12: Vincent Van Gogh

A Saint-Rémy-de-Provence (1889)

van Gogh aveva spesso attacchi di panico e allucinazioni e reagiva con atti di violenza e tentativi di suicidio, pare che soffrisse di psicosi epilettica e per quello fu ricoverato all’ospedale psichiatrico di Saint Remy.

Davanti al manicomio di Saint Remy

Page 13: Vincent Van Gogh

A Saint-Rémy-de-Provence (1889)

Nella Notte stellata van Gogh sembra esprimere uno stato d'animo attraverso la libera fantasia, per liberare le proprie emozioni piuttosto che dipingere il paesaggio.

Notte stellata, 1889

Page 14: Vincent Van Gogh

Scrive Vincent al fratello Theo a proposito di questo quadro: "Ho cercato di esprimerecon il rosso e il verde le terribili passioni umane. La sala è rosso sangue e giallo opaco,un biliardo verde in mezzo, quattro lampade giallo limone a irradiazione arancione everde. C'è dappertutto una lotta e un'antitesi dei più diversi verdi e rossi, nei piccolipersonaggi di furfanti dormienti, nella sala triste e vuota, e del violetto contro il blu".

Van Gogh esegue questo dipinto pocoprima della sua morte, che avverràdue anni dopo, quando ormai iltormentato viaggio della sua esistenzaè giunto ad un punto di non ritornoIl caffè di notte, un locale in PlaceLamartine ad Arles, è un ambientechiuso, privo di finestre, dovel'illuminazione artificiale è affidata adun gruppo di lampade a soffitto chespargono attorno una luce giallastra. Icolori della stanza sono violenti econtrastanti

l biliardo1888 momento inquietante

Page 15: Vincent Van Gogh

A Saint-Rémy-de-Provence (1889)

Per quanto riguarda la sua tecnica:

«l'esecuzione è vigorosa, intensa, pennellate dense e grumose. Il suo disegno rabbioso, potente…»

Oliveto con nuvola bianca

Page 16: Vincent Van Gogh

A Auvers-sur-Oise (1890)

Venne dimesso dall’ospedale e si stabilì in un villaggio vicino a Parigi, dove risiedeva un medico amico di Théo, il dottor Gachet, che si sarebbe preso cura di lui.

Ma Vincent si sentiva sempre più abbandonato e il male che era in lui riprese il predominio

Ritratto del dottor Gachet, 1890

Page 17: Vincent Van Gogh
Page 18: Vincent Van Gogh

Il suicidio – 29 luglio 1890

… una domenica, dopo essere uscito per dipingere nelle campagne che circondavano il paese, in preda ad una crisi si sparò. Lo ritrovarono sdraiato sul letto e confessò di essersi sparato al petto un colpo di rivoltella.Raggiunto all’indomani dal fratello Theo, Vincent van Gogh passò con lui tutto il 28 luglio, fumando la pipa e chiacchierando seduto sul letto Sembra che le sue ultime parole fossero: «ora vorrei ritornare». Poco dopo ebbe un accesso di soffocamento, poi perse conoscenza e morì quella notte stessa, verso l'1,30 del 29 luglio.

Page 19: Vincent Van Gogh

Il genio, i capolavori

I girasoli sono uno dei soggetti più celebri di Van Gogh, nonché uno dei suoi preferiti, rappresentati in oltre dieci versioni.

L’artista elaborò con loro un’idea completamente nuova della natura morta, trasformandola, da un lato, in elemento decorativo, dall’altro, si potrebbe dire, in “natura viva”, piena di energia

Vaso di girasoli

Page 20: Vincent Van Gogh
Page 21: Vincent Van Gogh

"Malgrado tutto mi risolleverò: prenderò in mano la mia matita, che ho abbandonato nel mio grande scoramento, e ricomincerò a disegnare." Vincent van GoghLettera 13624 settembre 1880

Page 22: Vincent Van Gogh
Page 23: Vincent Van Gogh
Page 24: Vincent Van Gogh

http://www.vggallery.com/international/italian/index.html