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Logopedia c

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LA FILOGENESIE’ POSSIBILE TROVARE RUDIMENTI DI LINGUAGGIO

IN ALTRE SPECIE

MA IN NESSUNA SPECIE

LA CAPACITA’ DI LINGUAGGO è SVILUPPATA COME L’UOMO.

FORSE

La caratteristica più distintiva del linguaggio umano

risiede nella capacità di creazione di un sistema di simboli

il cui significato si configura soprattutto nella relazione reciproca, più che in realtà concrete.

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è la capacità tipicamente umana di codificare il pensiero,

grazie alla costituzione di rapporti semantici

fra contenuti mentali

e un codice simbolico.

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•“….DAL CERVELLO E SOLTANTO DAL CERVELLO NASCONO IL PIACERE E LA GIOIA, IL RISO E LO SCHERZO, IL DOLORE E LE LACRIME.

•SOLO ATTRAVERSO DI ESSO PENSIAMO ED UDIAMO, VEDIAMO E DISTINGUIAMO IL BELLO DAL BRUTTO …..

E LA LINGUA PARLA

IN ACCORDO CON LE COSE VISTE E UDITE”

IPPOCRATE

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ARISTOTELE

PREGIUDIZIO

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Sordomutismo ed educazione

Pedro Ponce de Leòn Pedro Ponce de Leòn Metodo: insegnamento della scrittura e poi articolazioneMetodo: insegnamento della scrittura e poi articolazione

Charles Michel de L’Epèe aprì a Parigi la prima scuola pubblica per sordi nel 1771 Metodo:orale e dattilologia

In Italia:In Italia:Silvestri, Cozzolino, Assarotti, Tarra, PendolaSilvestri, Cozzolino, Assarotti, Tarra, PendolaCongresso Internazionale di Milano (1880)Congresso Internazionale di Milano (1880)

Metodo OraleMetodo Orale

Gerolamo Cardano (1500)Gerolamo Cardano (1500)

medico, stabilì il rapporto di causa ed effetto tra sordità e mutolezzamedico, stabilì il rapporto di causa ed effetto tra sordità e mutolezza

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Broca Wernicke Jackson

A partire dalla seconda metà dell’ottocento che, grazie alle ricerche di eminenti scienziati come Broca, Wernicke, Jackson su pazienti

neurolesi , si riaccendono definitivamente e su base scientifica gli interessi per il linguaggio, mentre

comincia a farsi strada l’ipotesi di un intervento riabilitativo

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SCUOLA DI VIENNA

FROESCHELS ROTHE

LOGOPEDIA

GERMANIA

Patologia

e terapia del linguaggio

Ortofonia

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FONIATRIA Inizio del secolo scorso

SEGRE FERRERI

DAL PUNTO DI VISTA EPISTEMOLOGICO SI PROCEDE

VOCE

PAROLA

LINGUAGGIO

Comunicazione

Fisiopatologia della Comunicazione Umana

DEGLUTIZIONE

Page 12: Logopedia c

……il governo clinico logopedico

deve ricercare evidenze scientifiche

attraverso una rigorosità metodologica che pone in primo piano

la definizione di linee guida, percorsi diagnostico-terapeutici, protocolli ,

l’implementazione di studi epidemiologici e di ricerche scientifiche

per una efficace gestione del bisogno di salute

dell’individuo.

Page 13: Logopedia c

PENSIERO

FUNZIONI MOTORIE

COGNITIVO

Page 14: Logopedia c

PEDAGOGIA

PSICOLOGIA

N.Linguistica FONETICA

LINGUISTICA

N.PSICHIATRIA

N. FISIOLOGIA

LOGOPEDIA

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PRAGMATICA

Fonetica Fonologia

Grammatica generativa e trasformazionale

SEMANTICA

Page 16: Logopedia c

Il programma logopedico

Page 17: Logopedia c

La Competenza Logopedica

LA Comunicazione

La Fonazione

La Parola

Il Linguaggio

Il Flusso

La Deglutizione

Gli apprendimenti curriculari e non

Miscellanea

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Profilo Professionale del Fisioterapista

E' individuata la figura del fisioterapista con il seguente profilo: il fisioterapista èl'operatore sanitario, in possesso del diploma universitario abilitante, che svolge in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie, gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione nelle aree della motricità, delle funzionicorticali superiori, e di quelle viscerali conseguenti a eventi patologici, a variaeziologia, congenita o acquisita.

2. In riferimento alla diagnosi ed alle prescrizioni del medico, nell'ambito delle proprie competenze, il fisioterapista:

a) elabora, anche in équipe multidisciplinare, la definizione del programma di riabilitazione volto all'individuazione ed al superamento del bisogno di salute del disabile;

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IL CORPO PARLA

LINGUAGGIO DEL CORPO

LINGUAGGIO GESTUALE LINGUAGGIO DELL’AZIONE

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LA REALTA’ MENTALE

PENSIERO

FUNZIONI MOTORIE

COGNITIVO

LOGOS

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IL MOVIMENTO COME REALTA’ MENTALE

PENSIERO

FUNZIONI MOTORIE

COGNITIVO

LOGOS

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Il protolinguaggio Madre-Bambino nel periodo prenatale

• ………una vita dove si riscontra un certo

tipo di utilizzo dei suoni e dei movimenti per stabilire tra i due membri della coppia una primordiale intima comunicazione-relazione

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Il cammino verso il linguaggio

……….questa fase protolinguistica …….è preludio al periodo neonatale

……….intriso di esperienze di un sentire fisico, corporeo………… un linguaggio accompagnato e mescolato al gesto, al toccare, al movimento, a tutto un complesso comunicazionale corporeo

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Il neonato

Sincronia interattiva• Micromovimenti in risposta alla voce, al

ritmo della lingua.

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Il cammino verso il linguaggio

La coincidenza con l’inizio dell’attività ritmica in altri organi

del corpo, come la MANO,suggerisce che la lallazione è

parte dello sviluppo senso-motorio del bambino, ed è

regolata da quegli stessi meccanismi funzionali che sono

alla base di altri tipi di coordinazioni senso-motorie

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Le parole -azioni

Dai Mostra

Metti

Prendi Dimmi

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IL CAMMINO DEL LINGUAGGIO

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IL MOVIMENTO NELLA COSTRUZIONE DEL LINGUAGGIO

LE METAFORE

• SALE LA TENSIONE• CROLLANO I PREZZI• RAGGIUNGERE IL VERTICE

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Il cammino verso il linguaggio

• L’0peratività cognitiva si nutre dell’attività motoria del bambino

precedendo la produzione e la comprensione.

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Postura verticale

Altezza del suono -postura verticale

Ascolto stereofonico

Profondità

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Altezza tonale

Altezza tonale della voce

P muscoli obliqui dell’addome

F retti dell’addome

R coordinamento energico della

respirazione

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Il grafismo fonetico Motricità fine

fono- articolatori

Motricità fine

mano e dita

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Mano - Ritmo Linguaggio

• Il comportamento del corpo umano come un tutto, l’insieme della massa corporea determina la distribuzione della intensità e dell’intonazione.

• La frase, l’unità espressiva globale, analogica, dipende essenzialmente dalla distribuzione dell’intensità e dell’intonazione

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Mano ritmo linguaggio

• L’organizzazione ritmica sillabica,

• basata sui rapporti di apertura e di chiusura laringo-buccale all’interno delle strutture frastiche elementari

Corrisponde

Agli arti, alla capacità di organizzare i movimenti successivi degli arti

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Mano Ritmo Linguaggio

La produzione dei fonemi

corrisponde alla nostra digitalità, alla nostra capacità di organizzare la motricità fine delle dita e , naturalmente, delle labbra e della lingua.

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LA RITMICA CORPOREA TENSIONE

K T

MOVIMENTI RAPIDI, TONICI

RILASSAMENTO

MA BA

MOVIMENTI AMPI E DISTESI

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Il verbo-tonale

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IL VERBO-TONALE

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Patologia del linguaggio infantile

Disturbi del linguaggio

o di Competenza da Sordità da Cecità da Ins. Mentale da Psicosi inf. da Neurolesioni Disfasie evolutive Dislessie

Disturbi della parola o di Esecuzione

Disartrie Dislalie Disfluenze Disfonie

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FONAZIONE

Voice

Produzione di un suono da parte delle corde vocali

Produzione di una sonorità (suono e/o rumore ) anche da strutture viciniori che serva da supporto energetico per la creazione della parola o speech

Produzione di un suono che consente informazioni aggiuntive alla parola parlata mediante le

caratteristiche soprasegmentarie

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La disfonia è un’alterazione della voce (in senso prevalentemente qualitativo)

La disfonia è una costellazione sintomatica, con sintomi acustici e non

acustici quali: tensione muscolo scheletrica, alterazioni della respirazione, alterazione del ritmo, dell’eloquio, della

postura

La disfonia è un’alterazione del processo di produzione dell’atto vocale con l’allontanamento

dall’ideale di economia ed efficacia, anche in assenza di alterazione di segnale

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LA DINAMICA DEL SOFFIO

LA VOCALITA’

ALLINEAMENTO E VERTICALITA’

VOCAL TRACT

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RespirazioneFonazione

ARTICOLAZIONE

CO-ARTICOLAZIONE

Page 44: Logopedia c

PAROLA

FONETICA FONOLOGIA Insieme delle sequenze sonore prodotte nell’atto locutorio

Studia la realizzazione concreta dei suoni

L’articolazione

Le caratteristiche fisiche dei suoni

Le sue unità minime sono i

foni

Studia la funzione dei suoni nella lingua

La sua unità minima è il fonema

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DISARTRIE

Lesioni del sistema nervoso

che determinano una riduzione del controllo neuromuscolare

degli apparati di respirazione, fonazione, articolazione

Dislalie

ORGANICHE FUNZIONALI

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Educazione – rieducazione olistica e specifica

Attività di meta-cognizione

Allenamento funzionale passivo degli organi articolatori

Esercitazioni prassiche verbali fonatorie fonemiche e non

Correzione

Sigmatismo

Rotacismo

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Disfagia .

Alterazione funzionale della deglutizione

Deglutizione

La deglutizione è la propulsione dei cibi dalla bocca allo stomaco

Megendie (1808)

Meccanismo della deglutizione adulta

preparazione orale

stadio orale

stadio faringeo

stadio esofageoCiò che è determinante nella definizione di ciascun quadro clinico, ai fini riabilitativi, è quale fase della funzione sia alterata e in che modo incide sulla dinamica della deglutizione

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Valutazionelogopedica

Bedside examination

test deglutizione acqua

determinazione con ossimetro della saturazione ossigeno 2% 5%

tosse prova indice, medio, anulare

Obiettivo: Deglutizione funzionale

Rieducazione Area generale Area settoriale

Area specifica

COMPENSI

Posture facilitanti

Manovre vol. difesa vie aeree

Artifici dietetici

Recupero

Tono

Forza

MotilitàCorrezione saliva

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trasmissione del messaggio

rmittente canale ricevente

canale

Risposta al messaggio

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Nel linguaggio comune utilizziamo i concetti di tempo e ritmo sovrapponendoli, interscambiandoli o attribuendo all'uno e all'altro significati diversi da quelli reali. Il tempo è la scansione, il movimento…quello che spontaneamente battiamo con il piede quando ascoltiamo un brano musicale. Il ritmo è lo scorrere dell'azione, la sua organizzazione. Con il vocabolo ritmo si indica la successione (regolare, periodica, irregolare) nel tempo, di "forme di movimento" Questa successione può essere percepita dall'udito e dalla vista oppure può essere colta dalla mente; il ritmo si può sentire (suono-silenzio) vedere (luce - buio) o … si può avere "il ritmo nel sangue".

RITMO: ORDINE E PROPORZIONE NEL TEMPO E NELLO SPAZIO

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C'è poi un di ritmo fondamentale per la vita dell'uomo: è il ritmo cardiaco, il succedersi regolare di sistole e diastole del nostro cuore.Un aspetto significativo della percezione del suono è l'accentuazione ritmica. Analizziamo alcune parole :

L'accentuazione può modificare il senso della parola stessa, un ritmo differente diversifica il messaggio. Pà - pa , pa - pàfòr - mica, formì - cacà - pitano, capità - noàn - cora , ancò - ra

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Corpo-ritmo-suono- Corpo-ritmo-suono- movimentomovimento

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Corpo-ritmo-suono-movimentoCorpo-ritmo-suono-movimentoIO-CORPO-SUONOIO-CORPO-SUONO

Il bambino comincia a Il bambino comincia a scoprire che il scoprire che il proprioproprio corpocorpo può sviluppare suoni e può sviluppare suoni e rumori :rumori :

Battute di mani ,di piediBattute di mani ,di piedi

Soffi,balbettamentiSoffi,balbettamenti

Rumori interni del corpoRumori interni del corpo

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Corpo-ritmo-suono-Corpo-ritmo-suono-movimentomovimento

IO-OGGETTI-SUONOIO-OGGETTI-SUONO

Il suono diventa uno Il suono diventa uno strumento di conoscenzastrumento di conoscenza e di e di esplorazioneesplorazione della realtà.della realtà.

L’orecchio dominante percepisce L’orecchio dominante percepisce i suoni che hanno un valore i suoni che hanno un valore simbolico,mentre quello non simbolico,mentre quello non dominante riceve dominante riceve rumori,musiche, ed in seguito rumori,musiche, ed in seguito informazioni in rapporto alle informazioni in rapporto alle strutture ritmichestrutture ritmiche

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Corpo-ritmo-suono movimentoCorpo-ritmo-suono movimento•IO-ALTRI-SUONO

•La conoscenza dell’altro avviene anche attraverso il suono, sia mediante la percezione di rumori del corpo dell’altro , sia mediante giochi ed attività in cui, tramite il

•suono,

•la musica,

•il ritmo,

•uso della voce e della parola

sia possibile avvicinare l’altro e conoscerlo.

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Appoggio ed equilibrio Ad un'area di appoggio maggiore corrisponde un maggiore equilibrio. Quando siamo in posizione eretta, il baricentro si trova più o meno in linea con l'ombelico, pochi centimetri davanti alla terza vertebra lombare, ma basta variare la posizione di un segmento nello spazio, perché questo cambi. Siamo in equilibrio quando la verticale del nostro baricentro passa per il poligono di appoggio e la nostra forza peso è equilibrata dalla reazione del suolo.

Quotidianamente sperimentiamo, quasi senza accorgercene, la nostra capacità di equilibrio: in piedi sull'autobus, camminando per strada, sul ghiaccio o sulla neve, salendo le scale… Addirittura, pattinando, andando in bicicletta o sciando, trasformiamo in gioco la nostra capacità di controllo dell'equilibrio.Dal cervelletto, in modo del tutto naturale e secondo un meccanismo automatico, dipende la capacità di mantenere il nostro corpo, oppure oggetti e attrezzi collegati ad esso, in una posizione controllata e stabile. Utilizziamo, in pratica, dei movimenti di compensazione che si oppongono alla perdita di equilibrio stesso.Un migliore coordinamento e controllo dell'equilibrio conferisce alla nostra espressione corporea più armonia

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Il suono delle paroleGioco espressivoGioco di animazione teatraleGioco di respirazione e voce

GIOCO ESPRESSIVO

GIOCO DI ANIMAZIONE TEATRALE

RESPIRAZIONE E VOCE

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Descrizione del gioco:

I partecipanti in cerchio si preparano con un riscaldamento del viso, muovendo la bocca e la mascella in tutti modi possibili .

Si comincia tutti insieme a fare discorsi a vanvera utilzzando una lingua assurda (senza parole, ma fatta solo di suoni) e cercando di essere il più espressivi possibile, accompagnando la voce con gesti e atteggiamenti appropriati.

Poi ogni partecipante inizia a camminare in lungo e in largo per la stanza parlando con la medesima lingua incomprensibile come se fosse molto arrabbiato.

Fa poi evolvere la situazione e il suo discorso a vanvera secondo una sequenza di emozioni stabilita. Ad esempio: : da arrabbiato a triste, a innamorato che sogna la persona amata , a felice.

Page 66: Logopedia c

      Descrizione del giocoOgni partecipante occupa un posto sulla scena: in questa sua porzione di spazio potrà muoversi a proprio piacere, concentrandosi su di se e sulla

propria voce. L'esercizio consiste nel ripetere la parola che l'animatore suggerisce

accompagnandola con un gesto liberamente associato al suono e al senso della parola.

Ritmo, tono, volume di voce e movimento saranno dettati istintivamente dall'emozione che quel termine suscita o richiama in ciascuno dei partecipanti.

Le parole potranno essere scelte non solo tra le innumerevoli onomatopee ( tonfo, spruzzo, scricchiolio, ..), ma anche tra termini riferibili alle sfere sensoriali (brillante, puzza, zucchero, velluto) o a concetti ( vita, morte,

speranza, follia). Non appena il conduttore avrà pronunciato la parola ognuno la ripeterà

secondo la sua interpretazione . Si avranno contemporaneamente molte interpretazioni diverse

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Descrizione del gioco:I partecipanti (che devono essere abbastanza numerosi)si dispongono in due file compatte e girate in modo che ogni fila dia le spalle all'altra: formano così una barriera, il muro.

Due partecipanti si mettono rispettivamente da una parte e dall'altra del muro. Uno dei due deve trasmettere al compagno oltre il muro , nel minor tempo possibile, una frase che gli verrà suggerita all'inizio del gioco. Con suoni, movimenti, rumori ecc.., i partecipanti che compongono il muro devono ostacolare la comunicazione.

Vanno rispettate le seguenti regole:- i partecipanti che compongono il muro non possono muovere i piedi- i due comunicanti non possono oltrepassarlo ai lati.

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Descrizione del gioco:In piedi, in cerchio. Su un ritmo in due tempi: piede sinistro in avanti , si oscilla da un piede all'altro, mentre il braccio destro oscilla avanti e indietro, come se si lanciasse una palla. L'animatore inizia: nel momento in cui il suo braccio è in avanti, lancia una parola. Il suo vicino, due tempi dopo, nel momento in cui il braccio destro è in avanti , lancia un'altra parola, in associazione a quella precedente. Si procede così, sempre per associazione di idee, con l'ultima parola lanciata. Ogni volta che il ritmo s' interrompe, si ricomincia con la persona successiva

Page 69: Logopedia c

Descrizione del gioco:

I partecipanti si dispongono in cerchio. uno di loro va al centro ed esegue un movimento qualsiasi accompagnato da un suono o rumore, su un ritmo che inventa. Tutti gli altri lo seguono e cercano di riprodurre esattamente il medesimo movimento e il medesimo suono seguendo il ritmo. Chi conduce il movimento poi, si pone davanti ad un altro partecipante che lentamente va al centro del cerchio e cambia il movimento, il rumore e il ritmo.Il gruppo si adegua alla nuova proposta. I due si scambiano di posto. Chi va al centro deve ogni volta inventare un ritmo musicale e corporeo che sia possibilmente diverso da quelli che gli sono più abituali, senza temere di essere ridicolo. Chi imita deve tentare di riprodurre fedelmente la proposta di chi è al centro. Quest'imitazione ci consente infatti di rompere i nostri abituali meccanismi di movimento e scoprire nuove possibilità.

Osservazioni:È importante che il gruppo non interrompa mai il movimento, passando da una proposta all'altra, bensì continui a ripetere il ritmo che sta seguendo fino a che se ne istaura uno nuovo.

Page 70: Logopedia c

Descrizione del giocoI partecipanti si dispongono a due a due in piedi. Uno dei due finge di aprire una valvola posta sul corpo del partner che si sgonfia come una bambola gonfiabile. La valvola può essere immaginata su un ginocchio, l'orecchio, un dito. Chi si sgonfia deve immaginarsi di svuotarsi fino a cadere a terra come una bambola di gomma vuota. In seguito il compagno lo rigonfierà, partendo da un punto qualsiasi. Chi viene rigonfiato deve fare i movimenti e i rumori di un corpo che si gonfia, fino a raggiungere di nuovo la posizione eretta.

Page 71: Logopedia c

Descrizione del gioco:

Tutti i partecipanti segnano un ritmo con la voce , le mani e le gambe. Dopo alcuni minuti lo modificano lentamente fino a che un nuovo ritmo si impone in tutto il gruppo. Si procede così per diversi minuti. L'intesa va trovata senza prendere accordi prima.

Variante:

Ogni attore fa un suo ritmo . Dopo qualche minuto il conduttore lancia un segnale prestabilito: i partecipanti devono unirsi in gruppetti secondo le loro affinità ritmiche. Lentamente poi, i singoli gruppetti cercano di unificare il proprio ritmo e il proprio movimento.

Page 72: Logopedia c

LA POSTUROLOGIA

• È una branca trasversale della medicina moderna, con basi di neurofisiologia, biomeccanica ed ergonomia.

• La postura è l’atteggiamento possibile in relazione alla forza di gravità, cioè la posizione che l’uomo assume rispetto all’ambiente che lo circonda

Page 73: Logopedia c
Page 74: Logopedia c

IL PIANO TRASVERSO DIVIDE

Page 75: Logopedia c

LA MIOTERAPIA ORO-FACCIALE CRANIO-CERVICALE

POSIZIONE LINGUALE DI RIPOSO

DEGLUTIZIONE

FONAZIONE

DISTURBI TUBARICI

MASTICAZIONE-MALOCCLUSIONE-PROBLEMI A.T.M.

PROBLEMI MUSCOLARI, IN PARTICOLARE ALLE LABBRA, ALLA LINGUA ED AI MUSCOLI MASTICATORI

RESPIRAZIONE ORALE

Page 76: Logopedia c

discorsi a vanvera

PROTOCOLLO A ESERCIZI DI RILASCIAMENTO

PROTOCOLLO B ESERCIZI DI RESPIRAZIONE

TRAINING AUTOGENO

AUTOPOSTURE RESPIRATORIE

MUSICOTERAPIA

TECNICA YOGA

Page 77: Logopedia c

ESERCIZI DI RILASCIAMENTO

PAZIENTE DISTESO COMODAMENTE SOPRA UN TAPPETO CON GAMBE FLESSE E/O UN CUSCINO SOTTO LE GINOCCHIA, BISOGNA CHE LA POSIZIONE CONSENTA UN APPOGGIO AI VARI SEGMENTI VERTEBRALI IN MODO DA ELIMNARE OGNI STATO DI TENSIONE

RILASCIARE

FRONTE

PALPEBRE

MUSCOLI FACCIALE

APRIRE LA BOCCA LEGGERMENTE

LINGUA TOCCA IL PALATO E SI RILASCIA

GOLA

COLLO

Page 78: Logopedia c

LATO DESTRO – SINISTRO DEL CORPO

SCAPOLA

BRACCIO

AVAMBRACCIO

MUSCOLI FLESSORI ED ESTENSORI DELLA MANO E DELLE DITA

GLUTEO

COSCIA

POLPACCIO

PIEDE

Page 79: Logopedia c

ESERCIZI DI RESPIRAZIONE

INSPIRARE

LENTAMENTE ATTRAVERSO IL NASO

ESPIRARE

DALLA BOCCA CON LA LINGUA APPIATTITA VICINO AI DENTI INFERIORI E CON LIEVE SOFFIO TRA I DENTI

PAUSA LUNGA………MOLTO LUNGA

INSPIRARE………PAUSA……ESPIRARE

Page 80: Logopedia c

Profilo Professionale del Fisioterapista

E' individuata la figura del fisioterapista con il seguente profilo: il fisioterapista è l'operatore sanitario, in possesso del diploma universitario abilitante, che svolge in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie, gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione nelle aree della motricità, delle funzioni corticali superiori, e di quelle viscerali conseguenti a eventi patologici, a varia eziologia, congenita o acquisita.

2. In riferimento alla diagnosi ed alle prescrizioni del medico, nell'ambito delle proprie competenze, il fisioterapista:

a) elabora, anche in équipe multidisciplinare, la definizione del programma di riabilitazione volto all'individuazione ed al superamento del bisogno di salute del disabile;

Page 81: Logopedia c

. E' individuata la figura professionale dell'educatore professionale, con il seguente profilo:

l'educatore professionale è l'operatore sociale e sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante, attua specifici progetti educativi e riabilitativi, nell'ambito di un progetto terapeutico elaborato da un'equipe multidisciplinare, volti a uno sviluppo equilibrato della personalità con obiettivi educativo/relazionali in un contesto di partecipazione e recupero alla vita quotidiana; cura il positivo inserimento o reinserimento psico-sociale dei soggetti in difficoltà.

. L'educatore professionale:a) programma, gestisce e verifica interventi educativi mirati al recupero e allo sviluppo delle potenzialità dei soggetti in difficoltà per il raggiungimento di livelli sempre più avanzati di autonomia;

c) programma, organizza, gestisce e verifica le proprie attività professionali all'interno di servizi socio-sanitari e strutture socio-sanitarie-riabilitative e socio-educative, in modo coordinato e integrato con altre figure professionali presenti nelle strutture, con il coinvolgimento diretto dei soggetti interessati e/o delle loro famiglie, dei gruppi, della collettività

Page 82: Logopedia c

RIABILITAZIONE

CENTRALITA’ DELLA PERSONA

UNITA’ BIO-PSICO-SOCIALE DEL PAZIENTE

RIABILITAZIONE “OUT-COME - BASED”

TEAM INTERPROFESSIONALE

Page 83: Logopedia c

Progetto riabilitativo

Programma riabilitativoPiano educativo personalizzato

SETTING

Page 84: Logopedia c

Setting Ambulatorio Domiciliare

RSA

Malattia di Alzheimer

Training memoria procedurale

R.O.T.

Page 85: Logopedia c

Programma di comunicazione funzionale

Routine di comunicazione sociale

Informazioni sulla propria identità

Abilità linguistiche di base

Espressione linguistica dei concetti di base

Propedeutica al lavoro

Page 86: Logopedia c

I profili professionaliLogopedista•Svolge attività di prevenzione e trattamento riabilitativo delle patologie del linguaggio e della comunicazione in età evolutiva

•Attività di educazione e rieducazione dei disturbi della voce, della parola, del linguaggio orale e scritto e degli handicap comunicativi

•Utilizza terapie logopediche di abilitazione e riabilitazione della comunicazione e del linguaggio, verbali e non verbali