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02/05/2023 1
Pinuccia Cazzaniga 11 marzo 2016
Relazioni sindacali e contrattazione aziendale
02/05/2023 2
Le difficoltà economiche sociali
1. La crisi industriale del paese con leggera ripresa ma ancora instabile tiene export tiene export 4,3%,
2. La diminuzione della produttività industriale 3. Aumento leggero del tasso degli occupati e dei giovani4. Il jobs acts ha stabilizzato i contratti precari e assunto
occupati nuovi , se la ripresa non si fa consistente diventa difficile un aumento ulteriore occupazione (764.000 unità)
5. L’occupazione giovanile oltre il 30% tendenzialmente in diminuzione
6. Il blocco dei salari e delle pensioni attestato sotto il tasso di inflazione
7. Un sistema politico complicato nella sua gestione che rende difficile le riforme profonde di cui il paese ha necessità ulteriori tra opposizioni interne ed esterne
8. Le guerre e le immigrazioni che invadono i ns. paesi mettono paura e preoccupazione e crea ansia sociale
9. L’Europa che ha smarrito la sua identità solidale e politica
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Scarsadiminuzione
debito pubblico(2,6%)
Stretta: più tasse meno
spesa
Continua Stagnazione
E declino
DiminuzioneTassi di
interesse
Lo scenario ancora incerto
Troppo poca innovazione
Riduzione quote
mercatoriduzione margini
Deboli investimenti
Macro: Governo, Europa
Micro: Imprese, sindacati Enti locali
02/05/2023
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Cosa ha portato la crisi
• Instabilità e incertezza dominano l’economia• aumento delle disuguaglianze e squilibri ambientali• I prezzi di produzione aumentano meno dei prezzi al
consumo• Miglioramento dell’evasione fiscale 14,9 miliardi di euro • L’inflazione è scesa da febbraio nell’area euro dal -1 a -2%
siamo di nuovo in deflazione• Problemi economici e geopolitici creano una forte
avversione al rischio• Continua discesa del prezzo del petrolio• Divario grande tra pochi ricchi e molti poveri e cittadini che
sono a rischio di povertà sta diventando più grande
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Italia: declino industriale caduta di competitività e produttività
Nell’ultimo decennio• La produttività del sistema industriale è diminuita nell’ultimo decennio• Il Pil è cresciuto troppo poco e per aumento degli occupati in settori marginali • Le retribuzioni sono ancora ferme e hanno perso il potere d’acquisto• Gli investimenti sono ancora troppo scarsi• Le pensioni hanno perso in 15 anni il 33% del potere d’acquisto• I disoccupati sono intorno all’10,5 % e un tasso molto alto sono i giovani
crisi del sistema industriale: non si è adattato alla globalizzazione: Le innovazioni mancate:
Debole aggressione dei nuovi mercati emergenti (Reti di Vendita) Scarsa innovazione di prodotto e di processo Non innovato il processo produttivo e l’architettura del ciclo (vedi le piattaforme globali dell’industria
tedesca)
Manca una visione del futuro industriale italianoManca persino l’idea della necessità di ristrutturare
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ll modello di sviluppo del sistema industriale nella globalizzazione
DA • Multinazionali storiche• Filiere e reti locali• Distretti
2000-2010: - in Asia costruzione di una enorme piattaforma industriale, - in Germania piattaforme estese con Polonia, Rep. Ceca, Italia e Spagna
L’INTERNAZIONALIZZAZIONE STA CAMBIANDO IN PROFONDITA’ IL SISTEMA INDUSTRIALE IN TUTTO IL MONDO
A• Multinazionali globali• Reti globali• Distretti estesi
Il sistema industriale italiano fa fatica:-Difficoltà a costruire piattaforme estese (a causa anche delle piccole dimensioni)-Difficoltà a adottare una lean coinvolgente-Lentezze nella innovazione di mercato e di prodotto 6
Quali opportunità ci offre la crisi• La crisi è un problema, ma è un’opportunità che spinge al
cambiamento le imprese, i sindacati e i lavoratori e le lavoratrici
• Spinge tutti i soggetti a: – scegliere quali leve usare nei diversi contesti lavorativi,
privati e pubblici per affrontare i problemi (aziendali) e i bisogni (persone)
– dare soluzioni strutturali e non episodiche – agire sulle diverse combinazioni nel negoziare vincoli
reciproci
Nuove R.I.: innovazione organizzativa e coinvolgimento dei lavoratori
Due motivi di fondo:
L’idea è che una nuova stagione negoziale possa contribuire ad accelerare l’innovazione con la partecipazione dal basso
La complessità dei sistemi produttivi richiede un coinvolgimento diretto dei dipendenti per accrescere la produttività, la flessibilità e la qualità, costruzione comunità di team lavorativi,
La stagnazione dei salari negli ultimi 20 anni rende impraticabile
la strada di ulteriori “sacrifici” o riduzioni di salario
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LE DIFFICOLTA DI AFFERMARE NUOVE RELAZIONI INDUSTRIALI
TRE FATTORI CHE DIMOSTRANO LA DEBOLEZZA
1. La fine della concertazione con il Governo (ognuno deve fare la sua parte)
2. La crisi dei contratti nazionali: si fatica a chiuderli con bassa inflazione e scarsa produttività (accordo chimici 100 euro in 3 anni).
3. Permangono i riti sindacali sulla contrattazione di 2° livello
4. La difficoltà a rinnovare i contratti pubblici fermi da anni per mancanza di risorse ma anche senza (da parte sindacale) divisione sulla loro riorganizzazione per raggiungere risultati di produttività/efficienza per diventare sistema (invecchiamento )
5. La contrattazione di secondo livello regge nelle grandi medie imprese (Fiat uscita dai ccnl) ma giocata molto sulla flessibilità che richiede il mercato
Occorre un cambio di passo nelle relazioni industriali in Italia
Da sistema “bloccato” centrato su sfere di competenza distinte
•CONFLITTUALE•PREGIUDIZI OPPOSTI•DIFFIDENZE•LENTEZZE•DIFFICOLTA’ DI SCAMBIO•MACCHINOSO
E’ NECESSARIO UNA EVOLUZIONE DI MODELLO
A sistema di scambio rapido e adattativo per generare sviluppo
• Più cooperativo• SCAMBIO TRASPARENTE• RAPIDITà DI DECISIONE• RISPETTO DEGLI ACCORDI• SEMPLICITà• Sostegno a sviluppo:
flessibilità e produttività con il coinvolgimento
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Occorre cambiare paradigma nelle R.I.
Dall’ottica dei diritti: posizionamento forte sui diritti non permette sviluppo delle imprese e si determina scarsa innovazione
preme sullo sforzo (straordinario, contratti precari)
All’ottica delle opportunità: di orario, di salario variabile, di welfare, di carriera, di formazione, conciliazione vita lavoro, team, nuovi modelli organizzativi (lean) s si gioca sull’innovazione
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La contrattazione per uscire dalla crisiA: difensiva siamo ancora qui
-Gestione delle crisi e dismissioni (CiG, Contratti solidarietà, mobilità)-Ricollocazione e riconversione dei lavoratori: piano formativi (es Cobra di Varese)-Nuovo welfare aziendale (es Luxottica, Ferrero e moltissime aziende)-Nuovo welfare territoriale (es Provincia Treviso per pmi) B: di uscita capiamo lentamente
-Migliorare le performance aziendali:- orari condivisi più flessibili (es Luxottica, Italiana assicurazioni, Hauser)- Lotta all’assenteismo- Produttività (es Arneg) - Qualità (es Lindtt)
-Nuovi assetti strategici e proprietari (es Sisme)-Autogestione , rete per le piccole imprese (156 pmi in Italia) per affrontare mercati globali
Metodi per sviluppare la partecipazione orientata all’innovazione
Tipo di governo del cambiamento
Accentrato
Decentrato
Applicazione condivisa
di modelli aziendali
•WCM contrattualizzato in Chrysler
•procedure negoziate di
informazione,condivisione e coinvolgimento
Team aziendali di miglioramento locale
•cantieri Kaizen
•gruppi di progetto di miglioramento
Team di miglioramento con forte delega
• Team “alla svedese”
• Metodi di condivisone “induttiva” basati
sulla attivazione nella soluzione di problemi
BASSO:prevale l’informazione
ALTO:prevale condivisione
e codecisione
Grado di coinvolgimento nelle soluzioni
1 2
3 4
METODI FORTI METODI DEBOLI
Accentrato
Decentrato
Applicazione condivisa
di modelli aziendali
•WCM contrattualizzato in Chrysler
•procedure negoziate di
informazione,condivisione e coinvolgimento
Team aziendali di miglioramento locale
•cantieri Kaizen
•gruppi di progetto di miglioramento
Team di miglioramento con forte delega
• Team “alla svedese”
• Metodi di condivisone “induttiva” basati
sulla attivazione nella soluzione di problemi
BASSO:prevale l’informazione
ALTO:prevale condivisione
e codecisione
Grado di coinvolgimento nelle soluzioni
1 2
3 4
METODI FORTI METODI DEBOLI
Tipo di governo del cambiamento
Accentrato
Decentrato
Coinvolgimento generico.
• campagne di informazione
• cassetta delle idee
• premi collettivi per il miglioramento
Applicazione condivisa
di modelli aziendali
•WCM contrattualizzato in Chrysler
•procedure negoziate di
informazione,condivisione e coinvolgimento
Team aziendali di miglioramento locale
•cantieri Kaizen
•gruppi di progetto di miglioramento
Team di miglioramento con forte delega
• Team “alla svedese”
• Metodi di condivisone “induttiva” basati
sulla attivazione nella soluzione di problemi
BASSO:prevale l’informazione
ALTO:prevale condivisione
e codecisione
Grado di coinvolgimento nelle soluzioni
1 2
3 4
METODI FORTI METODI DEBOLI
Accentrato
Decentrato
Applicazione condivisa
di modelli aziendali
•WCM contrattualizzato es. n Chrysler
•procedure negoziate di informazione,
condivisione e coinvolgimento
Team aziendali di miglioramento locale
•cantieri Kaizen
•gruppi di progetto di miglioramento (team
“Toyota”)
Team di miglioramento con forte delega
• Team “alla svedese”
• Metodi di condivisone “induttiva” basati
sulla attivazione nella soluzione di problemi
BASSO:prevale l’informazione
ALTO:prevale condivisione
e codecisione
Grado di coinvolgimento nelle soluzioni
1 2
3 4
METODI FORTI
METODI DEBOLI
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Il futuro è conciliare la flessibilità con l’aumento di produttività : quali contenuti contrattuali aziendali
Contenuti contrattualiCONCILIAZIONE E COINVOLGIMENTO hanno come obiettivo sia il miglioramento delle prestazioni
aziendali di Qualità/Produttività/flessibilità sia il miglioramento della vita famigliare e sociale dei lavoratori
contrattazione delle procedure e della odl
Procedure e Commissioni congiunteTeamworking e Team LeaderRuolo e coinvolgimento dei lavoratori
nell’innovazione
Contenuti del lavoro
Premi (di Qualità e Produttività)Flessibilità e orariCrescita Professionalità e Inquadramento Welfare aziendale
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Sviluppare la cultura sindacale e la negoziazione
Comprensione dei cambiamenti organizzativi e tecnologici
1. Comprensione dei nuovi modelli produttivi
2. Discussione degli impatti sul lavoro e sulla fabbrica o sugli ambienti lavorativi
3. Comprensione degli effetti della internazionalizzazione
A
C
B Individuazione dei nuovi contributi dei lavoratori al processo e alla innovazione Discussione dell’approccio utile ai nuovi modelli organizzativiCentralità della lavoro di gruppo (team)
Lavoro di gruppo e diverse dimensioni della produttività Polivalenza e professionalitàPartecipazione al miglioramento Modelli di orari e flessibilità
Per lo sviluppo della cultura sindacale e della negoziazione sono necessari tre contributi principali:
Elaborazione di una nuova cultura sindacale adatta alla lean
Individuazione e diffusione dei nuovi temi negoziali
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Ripartire dalla organizzazione del lavoro
Nuovi contenuti contrattuali adeguati al nuovo modo di produzione:
1. Produttività di sistema e coinvolgimento dei lavoratori
2. Professionalità come polivalenza, relazione, apprendimento
3. Orario flessibile e
sincronizzazione/ desinc.– orari a menù e banca ore alla tedesca– somma positiva tra flex aziendale e
individuale– Attivare nel pubblico e privato il lavoro
a distanza
– nuovi inquadramenti professionali– regolare teamworking e team leader– criticità della formazione continua
– nuovi istituti salariali (es. gli accordi Welfare Luxottica e Ferrero sono un premio di qualità di sistema)
– adeguamento Premi di Risultato – regolare le procedure di coinvolgimento
dei lavoratori: partecipazione diretta
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Tensione tra competitività aziendale e richiesta di personalizzazione dei singoli
Azienda
Flessibilità produttiva
Persona
Personalizzazionedel tempo di lavoro
Sotto l’attualemodello standard
gioco a somma negativa
rigidità’di orarioper i singoli
alternativa- accetto rigidità’- cambio lavoro
Perché non cambiare modello di soluzione e regolazione ?• gioco a somma positiva
• conciliazione vita e lavoro
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Nuova contrattazione
Intervenire sull’organizzazione del lavoro
Sui modelli di orario che conciliano vita e lavoro:con aumento dell’uso del par-time a temine e flessibile e temporaneocon possibilità di job sharingcon flessibilità larga (e/u giornaliera mensile settimanale) con
recuperocon turnazioni flessibili che lasciano spazio di libertà alle personecon l’uso diffuso dello s.working
Su modelli lavorativi in team che aumentano coesione e comunità fra le persone, affinda responsabilità (di gestione del tempo, di problem solving, decisioni sul proprio ambiente lavorativo ) che riduce la gerarchia
s
Il circolo virtuoso come si sviluppa la contrattazione:coinvolgimento, produttività, welfare
Accordo di Welfare
Coinvolgimento dei lavoratori
Aumento, produttività, qualità. tempi e
flessibilità
Innovazione e Sviluppo dell’impresa,
team work, lean
Risorse dadistribuire
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Nuovo sistema di relazioni industriali Cgil Cisl Uil
• La Contrattazione: riformare il modello per renderlo più inclusivo
• Architettura contrattuale (livelli)
• Nazionale • II livello:
• ° aziendale • ° territoriale • ° distretto • ° sito • ° filiera
Assi tematici
Politiche attive per la valorizzazione del lavoro e gestione negoziata dell’organizzazione del lavoro Flessibilità del rapporto di lavoro Crisi aziendali Appalti Welfare contrattuale Bilateralità Politica salariale
La partecipazione Partecipazione alla Governance Partecipazione organizzativa Partecipazione economico/finanziaria
Le regole
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Punti di forza Punti di debolezza
Unità su una strategia
definizione dei pilastri fondamentalicontrattazionepartecipazioneregole
Architettura contrattualeo.d.l.flessibilitàWelfarebilateralitàpolitiche salariali
PartecipazionegovernanceorganizzativaFinanziaria/economica
Dubbi sulla tenuta unitaria nei comportamentiCcnl (non cambia)
2° livelloTerritoriale non acquisita (controparte)Architettura contrattuale deve definirsio.d.l.. Flessibilità (apprendistato,part-time, contratti a termine, lavoro stagionale.) Per cig applicazione l. 223 c, di solidarietàManca tutto il tema flessibilità/rapporto vita lavoroWelfare: Bilateralità artigianato e contratti nazionali sanità e previdenzapolitiche salariali variabilità (dissenso)Partecipazione
governance (difficileorganizzativa solo questa parte ma occorre avere idea di gestione
Finanziaria/economicaorganizzativa (manca metodo)
Vantaggi della contrattazione di secondo livello
• Sviluppare nuove relazioni industriali tra singole imprese e attori del territorio
• Utilizzare la detassazione prevista della flessibilità, salario variabile etc.
• Possibilità di partecipare a bandi e finanziamenti regionali, nazionali (PA)
• Creare nel territorio strumenti di redistribuzione di welfare territoriale
• Coinvolgimento dei lavoratori nell’andamento aziendale
• Riduzione l’assenteismo• Migliorare l'immagine aziendale• Aumenta la produttività e la qualità
dei processi di lavoro• Diminuzione di conflitti interni• Diminuzione dell'uso dello
straordinario introducendo strumenti diversi (vedi banca ore, orario flessibile)
• Produzione di un benessere organizzativo
• Realizzazione di più fidelizzazione dei lavoratori e abbassamento del turnover
Benefici diretti Benefici indiretti
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Il sistema dell’offerta : una classificazione(P.Feltrin)
Beni di identità Beni di funzione collettiva Beni di fruizione individuale
Identità politica
Identità associativa
Identità di categoria
CCNL2° livello di contrattazioneLegislazione lavoroWelfareContratt.centrale e perifericheSanitàPrevidenzaAssistenzafisco
Tutela giuridica e contrattuale
Formazione
Adempimenti fiscaliImmigrati
Tutela cittadini
Tempo libero
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Azienda di servizi Logica amministrativa Agenzia quasi statale
Beni e servizi Adempimenti certificati
Identità partecipanti rappresentanza
Beni salariali
Beni affettiviidentitari
Logica consultiva
Contrattazioneconcertazionelobbycomunità
Beni collettivi
Logica dell’influenzaLogica degli iscritti
Beni autorevoli
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Sharing economy, o dei Servizi in rete: riflessioni delle parti sociali per eliminare il precariato
usa un capitale umano non regolare, fatto di secondi lavori, lavori part time, lavoratori senza alcuna regolamentazione • A Parigi i negozi di lavanderia si sono ridotti da 10mila a 4mila sostituiti di Servizi
in rete• Apple, la più grande impresa manifatturiera del mondo, che dopo anni di
delocalizzazione della produzione baserà il suo business sui servizi di software di beni, sia pure ad alta tecnologia come i suoi.
• N.York, prima meta turistica del mondo, nel 2015 ha perso, a causa di Airbnb, 3000 posti di lavoro.
• Amazon nel commercio elettronico• Uber come secondo o terzo lavoro, o per chi va casa per raccogliere e consegnare
gli indumenti da lavare, lavorando magari di notte a compensi irrisori.• Facebook offre nelle News con qualche migliaia di occupati, vale già più di 100
volte il N.York times, che ha a libro paga più di 1500 giornalisti.
Siamo di fronte ad un nuovo tipo di imprese senza proprietà di capitali fisici ed umani, produce fatturati crescenti che collidono direttamente con le imprese più tradizionali per la disponibilità di lavoro povero, precario disponibile per il calo dell’occupazione tradizionale regolamentata .
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