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Docente: Daniele Francaviglia
Laurea Triennale
Scienze e tecniche della Comunicazione Grafica e Multimediale
Docente: Daniele Francaviglia
Laurea Triennale
Accademia di Belle Arti di Verona_ A.A. 2015/2106
Migliorando la
conoscenza delle
convenzioni visive esistenti
e insieme sviluppando e
applicando un
vocabolario visivo
personale, il graphic
designer può usare
efficacemente le proprie
percezioni e scoperte,
riferendo il suo lavoro
concreto e creativo a un
contesto culturale
allargato.
I metodi di ricerca sistematica stimolano a sviluppare punti
di vista personali e critici attraverso la registrazione, la
documentazione e la valutazione delle strutture visive e
verbali, dei linguaggi e delle identità che sono presenti
nell’ambiente inteso nel senso più ampio, e poi applicarli al
proprio lavoro.
Il primo compito del designer è identificare che cosa si
tenta di ottenere con il progetto, e quindi un’intenzione o
un più ampio insieme di intenzioni che nel brief, in contesto
culturale professionale , possono essere descritte come un
messaggio da comunicare o un mercato di riferimento al
quale l’azienda intende rivolgersi.
ricerca su quanto esiste in quell’area e sui linguaggi visivi
direttamente associati al pubblico di riferimento o al
mercato del progetto:
ricerca su quanto esiste in quell’area e sui linguaggi visivi
direttamente associati al pubblico di riferimento o al
mercato del progetto:
METODO Già COLLAUDATI:
è importante familiarizzare con il loro vocabolario anche
quando vogliamo fare qualcosa che si contrapponga in
modo innovativo ad essa
MATERIALI E BUDGET
se abbiamo dei limiti dettati dai costi non
possiamo ipotizzare soluzioni creative che
sforino questo parametro.
Se ho disposizione solo la stampa
monocromatica dobbiamo sfruttare al
massimo questa handicap per farlo
diventare mezzo espressivo.
quali saranno il contesto e la
funzione specifica del lavoro
all’interno del più ampio campo di
studio già delineato?
MIGLIORARE UN’IDEA ESISTENTE O RIDEFINIRLA
OPPURE PROPORRE UNA PORPOSTA NUOVA DA
VERIFICARE
in questo momento successivo alla ricerca
dovremmo avere ben chiare le linee di
comunicazione e il pubblico a cui è indirizzato
perciò spazio alla creatività
LA PRECISAZIONE E LA DEFINIZIONE DEL TEMA CENTRALE PUO
AVVENIRE IN VARI MODI:
due modelli utili:
1 contesto –definizione (METODO ANALITICO)
2 contesto – esperimento (METODO PROPOSIZIONALE)
1 contesto – definizione
(METODO ANALITICO)
Ampia raccolta di materiale di
ricerca
Raggiungo una conoscenza
approfondita del contesto
Determino il tema
Propongo i risultati migliori di
comunicazione per capirne
l’efficacia
Raccolgo una serie di esiti
potenzialmente efficaci
Contesto: campo di studio
Tema: quesito di ricerca
2 contesto – esperimento
(METODO
PROPOSIZIONALE)
ricerca meno dettagliata
studio dei lavori già realizzati
nello stesso contesto
Scelgo il tema del progetto
Eseguo esperimenti visivi
distinti, per provare linguaggi
e strategie
Contesto: campo di studio
Tema: quesito di ricerca
Una volta identificato il problema dobbiamo determinare un piano
di azione pratico per sviluppare tutti gli aspetti del progetto.
il metodo con cui otteniamo il nostro progetto grafico è il frutto dei
punti precedenti e della nostra capacita creativa. l’artefatto
generato avrà più efficacia nella proposta al cliente se dietro ad
esso c’è un ragionamento-ricerca.
asserzione: prove valide e rilevanti che avvalorano la discussione.
nella successiva qualificazione le mie scelte grafiche nascono da
questo percorso e sono sostenuto dalla mia asserzione per dare più
valore alle scelte visive e creative.
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