CALL FOR PAPERS. Il tempo dei musei. Museums' time

VII Salone dell’Editoria ArcheologicaChronos, il tempo

museum.diàII convegno internazionale di museologia Chronos, Kairòs, Aion - Il tempo dei musei

Call for papers(English version at page 13)

Museo Nazionale Romano – Terme di DioclezianoRoma 26-28 maggio 2016

museum.dià è un incontro internazionale di studio e confronto, che mira a sostenere il sistema-cultura attraverso la ricerca e la presentazione di soluzioni strategiche e operative pensate per il (o facilmente adattabili al) sistema italiano. Gli ambiti di ricerca riguardano le attività museali di progettazione, programmazione e gestione. Attraverso il coinvolgimento di istituzioni, specialisti e studiosi, museum.dià mira a organizzare e strutturare confronti pubblici e sessioni VSHULPHQWDOL� VX� SUREOHPDWLFKH� VSHFLƓFKH� OHJDWH� DL� ŏOXRJKL� GHOOD� FXOWXUDŐ� �PXVHL�� FRPSOHVVL�monumentali, siti archeologici, territori ecc.). Elemento comune delle esperienze e/o azioni presentate è la pertinenza ai metodi e agli obiettivi della museologia, intesa come studio della FRPXQLFD]LRQH�GL�FRQWHQXWL�FXOWXUDOL�VWUXWWXUDWL�LQ�XQ�DPELWR�VSD]LDOH�GHƓQLWR��museum.dià� VL� SUHƓJJH� GL� HVVHUH�� GXQTXH�� XQR� VWUXPHQWR� GL� ULŴHVVLRQH�� GL� HODERUD]LRQH�strategica e di collaborazione professionale internazionale, che mira all’evoluzione dell’istituzione museale da collettore di opere e reperti a centro culturale polifunzionale di rilevanza sociale. museum.dià intende attribuire particolare rilevanza a esperienze di medio/lungo periodo con PRPHQWL� LQWHUPHGL� GL� SXEEOLFR� FRQIURQWR� H� FRPXQLFD]LRQH�� $� WDO� ƓQH� GLVSRQH� XQōD]LRQH� GL�monitoraggio rispetto ad alcune realtà italiane di particolare interesse (selezionate da un apposito FRPLWDWR�VFLHQWLƓFR��LQ�PRGR�GD�VHJXLUQH�H�VRVWHQHUQH�OH�SROLWLFKH�GL�YDORUL]]D]LRQH�FRV®�FRPH�OH�attività di sviluppo progettuale. Attraverso articoli periodici sul mensile archeologico Forma Urbis, museum.dià dà conto degli obiettivi, dello stato della ricerca e dei risultati di volta in volta raggiunti non solo agli specialisti coinvolti e agli studiosi ma anche a un pubblico più ampio di fruitori effettivi o potenziali.Il primo convegno di museologia (a cadenza biennale), svoltosi sotto l’egida di museum.dià, si è WHQXWR�QHO��DL�0HUFDWL�GL�7UDLDQR�Ŋ�0XVHR�GHL�)RUL�,PSHULDOL�H�L�ULVXOWDWL�VRQR�FRQŴXLWL�QHJOL�$WWL�ŏPXVHXP�GL¢��3ROLWLFKH��SRHWLFKH�H�SURSRVWH�SHU�XQD�QDUUD]LRQH�PXVHDOHŐ��SXEEOLFDWL�GDOOD�&DVD�(GLWULFH�(�6�6��(GLWRULDO�6HUYLFH�6\VWHP�H�FXUDWL�GDOOD�)RQGD]LRQH�'L¢�&XOWXUD��,O�VHFRQGR�FRQYHJQR�GDO� WLWROR� ŏPXVHXP�GL¢�� &KURQRV�� .DLU´V�� $LRQ�� ,O� WHPSR� GHL� PXVHLŐ� VL� WHUU¢� DOOH� 7HUPH� GL�Diocleziano dal 26 al 28 maggio p.v.

Il progetto museum.dià

La narrazione del tempo, negli innumerevoli frammenti della vita che i musei tentano di ULFRPSRUUH�� ª� VWDWD� HG� ª� OD� PLVVLRQH� GL� TXHVWH� LVWLWX]LRQL� SHUFK«� ª� XQ� PRGR� GL� LQGDJDUH�� GL�conoscere, di sapere cosa sono gli uomini, di penetrare la loro storia, di intuire la vastissima rete di rimandi profondi che tesse tra loro reperti, persone e testimonianze del loro legame.,O�ODYRUR�VRWWHVR�DOOD�ULFHUFD�H�DOOD�UDFFROWD�GHJOL�RJJHWWL�PDWHULDOL�H�LPPDWHULDOL�FKH�FRQŴXLVFRQR�LQ�XQD�FROOH]LRQH�PXVHDOH�ª�TXLQGL�VHPSUH��SL»�R�PHQR�FRQVDSHYROPHQWH��ƓQDOL]]DWR�DO�UHFXSHUR�GL�TXHO�ƓOR�WHPSRUDOH�FKH�VL�VQRGD�DWWUDYHUVR�OH�YDULH�HSRFKH��WUDVPHVVR�VRSUDWWXWWR�QHO�UDFFRQWR�H�QHOOH�VWRULH�GL�FKL�KD�DQLPDWR�OH�FRVH�H�FRQFHSLWR�OH�LGHH�GD�FXL�TXHVWH�VRQR�VFDWXULWH�Il passato evocato è sempre lo stesso, fatto degli stessi avvenimenti, ma la sua comprensione e la conseguente riconcettualizzazione variano a seconda dell’epoca in cui sono formulate: i dati VWRULFL�YHQJRQR�VHPSUH�H�FRQWLQXDPHQWH�UHLQWHUSUHWDWL�FRQ� L�YDORUL�H� L�VLJQLƓFDWL�GL�XQ�HWHUQR�H�sempre nuovo presente.,O�SDWULPRQLR�GHO�PXVHR��TXLQGL��FRQFHUQH�WXWWR�OōLQVLHPH�GL�UHOD]LRQL�VSD]LR�WHPSRUDOL�FKH�FRQQHWWH�gli uomini tra loro, nelle diverse epoche e con il circostante, divenendo vettore tra piani narrativi e, GXQTXH��FURQRORJLFL�GLYHUVL��OōLQJUHVVR�GHO�PXVHR�GLYHQWD�XQD�VRJOLD�WHPSRUDOH�FKH��GDOOD�UHDOW¢�GHL�reperti con la loro differente declinazione cronologica, conduce a un piano astratto più dilatato in FXL�ª�SRVVLELOH�PXRYHUVL�QHOOR�VSD]LR�H�QHO�WHPSR�FRQ�SL»�OLEHUW¢�ƓQR�D�FRJOLHUH��LQ�XQD�SRWHQWH�metafora sociale, il nesso tra memoria collettiva e memoria personale. Tutti – gli uomini del passato, del presente e del futuro – ignari o consapevoli, persone comuni cristallizzate nella storia o curatori H� ULFHUFDWRUL� FKH� VL� DYYLFHQGDQR� QHOOR� VWXGLR�� VL� LQWUHFFLDQR� LQ� TXHVWD� ULŴHVVLRQH� SHU� WHQWDUH� GL�FRQTXLVWDUH�DOOD�FRPSUHQVLRQH�QRQ�VROR�JOL�RJJHWWL��OōDUWH�H�L�GRFXPHQWL��PD�OD�ORUR�YLWD�VWHVVD��FRQ�la produzione e la manipolazione dei diversi reperti e il loro essere stati occasione di incontro, GLDORJR� H� ULFHUFD�� 3HU� WDOH� PRWLYR� OD� GHVFUL]LRQH� GHO� SDWULPRQLR� GHYH� HVWHQGHUVL� GDO� PDWHULDOH�all’immateriale, dalla vita di tutti costoro al segno da tutti lasciato su una memoria collettiva che VHPSUH�PXWD�LO�VXR�VSLULWR��D�VHFRQGD�GL�FKL��GL�TXDQGR�H�GL�FRPH�OD�ULFRUGD�H�OD�LQWHUSUHWD�6WXGLRVL�H�SURIHVVLRQLVWL�DWWLYL�QHO�PRQGR�GHL�0XVHL�VRQR�SHUWDQWR�FKLDPDWL��LQ�TXHVWR�FRQYHJQR��a esaminare le linee evolutive del concetto di museo nel tempo, come collettore di reperti, arte, testimonianze, pensieri, vita.

Sede: Date:

1&IU�� JOL�$WWL� GHO� ,� FRQYHJQR�� )�� 3LJQDWDUR�� 6�� 6DQFKLULFR��&�� 6PLWK� �D� FXUD�GL��0XVHXP�GL¢�� ,ņ� FRQYHJQR� LQWHUQD]LRQDOH�GL�PXVHRORJLD�� 3ROLWLFKH��SRHWLFKH�H�SURSRVWH�SHU�XQD�QDUUD]LRQH�PXVHDOH, Roma, Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali, 23-24 maggio 2014, Roma 2015.

museum.diàII convegno internazionale di museologiaChronos, Kairòs, Aion. Il tempo dei musei1

Museo Nazionale Romano - Terme di Diocleziano - Roma26-28 maggio 2016

I sessione - Il tempo da ricordareLa contestualizzazione spazio-temporale del patrimonio materiale e immateriale rappresenta per LO� PXVHR� XQōDUHD� GL� VWXGLR� FKH� FRLQYROJH� FRPSHWHQ]H� DPSOLVVLPH� H� GLYHUVLƓFDWH�� 6WDELOLUH�FRQQHVVLRQL�WUD�LO�PDQXIDWWR�H�LO�VXR�VLJQLƓFDWR�DWWUDYHUVR�XQD�SURVSHWWLYD�FURQRORJLFD�QHFHVVLWD�GL�PRGDOLW¢� GL� LQGDJLQH�� GL� FRQIURQWR� H� GL� VLQWHVL�� FKH� YDQQR� ROWUH� OD� GLPHQVLRQH� VWRULRJUDƓFD� H�LPSRQJRQR�SURSULH�PHWRGRORJLH�GL�ULIHULPHQWR��1DWXUDOPHQWH��LQ�TXHVWH�RSHUD]LRQL��ULFRVWUXWWLYH��connettive, sistemiche), centrale risulta il rapporto tra fonti storico-documentali e oggetto/reperto/opera��PD�GLYHQWDQR�DOWUHV®�QHFHVVDULH��DOOōLQWHUQR�GHOOH�SUDWLFKH�GL�ULFHUFD�GHO�museo, le relazioni intessute tra oggetti, contesti, tempi al di là della progressione cronologica. Il ritmo del museo, infatti, è scandito da un tempo puntiforme fatto di connessioni e rimandi: alla collocazione storica si aggiunge una ricollocazione semantica che crea contenuto attorno al YDORUH�VWRULFR�R�DUWLVWLFR�GHO�EHQH�FXOWXUDOH�� ,Q�TXHVWD� VHVVLRQH�VL� YXROH� ULŴHWWHUH��GXQTXH�� VXOOH�PRGDOLW¢�GL� VWXGLR�XWLOL]]DWH�QHL�PXVHL�SHU�GDUH� VLJQLƓFDWR�DO�SDWULPRQLR�QHOOD� VXD�GLPHQVLRQH�temporale. Modalità cangianti e variabili rispetto al punto (o momento) da cui si osserva l’oggetto della propria ricerca: aprirsi all’indagine multidisciplinare cercando di restituire agli occhi del contemporaneo il patrimonio passato (o, meglio, il passato di un patrimonio) diventa una via sperimentale in cui il Museo interviene come parte attiva del processo di analisi.,Q� TXHVWR�PRGR�� OD� ULFHUFD� QHL� GLYHUVL� DPELWL� GLVFLSOLQDUL� YD� D� LQVHULUVL� DOOōLQWHUQR� GHOOōDWWLYLW¢� GL�comunicazione culturale dell’istituzione museale: si (ri)stabilisce, pertanto, una continuità tra istituzioni culturali che dalla ricerca giunge alla collettività, dall’ambito accademico arriva al contesto sociale./D�JUDQGH�VƓGD�GHO�PXVHR�RJJL�ª�DWWLYDUH�TXHVWR�UDSSRUWR�SHU�UHQGHUOR�ELXQLYRFR��FRLQYROJHQGR�il proprio pubblico di riferimento in processi di reale partecipazione.

II sessione - Il tempo da raccontareLa necessità di una restituzione dei contenuti, spesso complessi e intrecciati tra loro, la presenza ƓVLFD�GHL�EHQL�HVSRVWL��OōHVLJHQ]D�GL�XQD�WUDWWD]LRQH�DVWUDWWD�R�GL�XQōHVSHULHQ]D�LPPHUVLYD��H�FRV®�OD�YHORFLW¢� WHFQRORJLFD� H� TXHOOD� VHPLRWLFD�� FKH� PRGLƓFDQR� FRPSRUWDPHQWL� H� FRJQL]LRQH��UDSSUHVHQWDQR��D�SL»�OLYHOOL�H�VX�SL»�DPELWL��L�SXQWL�GL�XQD�FRQWLQXD�ULŴHVVLRQH�FKH�LO�0XVHR�RSHUD�sulla propria comunicazione culturale.,O�WHPSR�GLYHQWD�SDUWH�LQWHJUDQWH�GL�TXHVWD�FRPXQLFD]LRQH��VL�OHJD�DG�HVVD�H�OD�ULVROYH��LQ�PRGR�più o meno evidente, in una dimensione narrativa, in cui il visitatore-spettatore viene coinvolto

I giornata - ChronosIl tempo nella sua estensione lineare, quella che

si sostanzia di percorsi di oggetti, di pensieri e di azioni. Una dimensione quantitativa della storia.

DWWLYDPHQWH�DOOōLQWHUQR�GL�XQ�LQVLHPH�GL�RSHUH�ŏUDFFRQWDWHŐ�LQ�JUDGR�GL�DWWLYDUH�OD�VXD�HVSHULHQ]D�attraverso una storia viva e da vivere. Il racconto di una storia è la forma intellegibile del tempo ricordato��H�LQ�TXHVWR�VHQVR��LO�0XVHR�ª�GL�SHU�V«��LQWLPDPHQWH��XQ�LQVLHPH�GL�UDFFRUGL�QDUUDWLYL�evocati e/o trasmessi per intero dall’istituzione: ogni elemento che costituisce il museo, ogni oggetto o reperto, ogni spazio, ogni attività organizzata parla e racconta. Il museo diffonde e si GLIIRQGH� DWWUDYHUVR� L� VXRL� RJJHWWL�� PDWHULDOL� H� LPPDWHULDOL�� LQ� VSD]L� HVWHVLVVLPL�� ƓVLFL� H� YLUWXDOL��riconfermandosi non solo come un luogo di esposizione o di fruizione culturale ma un centro di DFTXLVL]LRQH�H�GLIIXVLRQH�GL�LPPDJLQL�H�SHQVLHUR��XQ�FHQWUR�GL�IHUPHQWR��UDFFRUGR��ULFHUFD�&RPH�GLVSLHJDUH�XQ�WDOH�WHVVXWR�GL�LQWUHFFL�H�UHOD]LRQL�VHFRQGR�XQD�OLQHD�WHPSRUDOH"�(�VX�TXDOH�idea di tempo costruire una FRPXQLFD]LRQH�HIƓFDFH�H�FRHUHQWH"�8Q�WHPSR�R�SL»�WHPSL"1HOOH�SUDWLFKH�PXVHDOL�LO�WHPSR�DVVXPH��TXLQGL��OD�QDWXUD�DPELJXD�GL�RJJHWWR�GL�UDSSUHVHQWD]LRQH�e di modalità rappresentativa: la prospettiva, con cui lo si osserva e lo si comunica, cambia le caratteristiche della narrazione e, di conseguenza, il modo di essere dell’istituzione. Non solo. La ricerca della forma narrativa più adeguata deve accogliere prospettive plurime, numerose per lo PHQR�TXDQWR�OR�VRQR�L�SLDQL�GL�FRQWHQXWR�SUHVHQWL�FKH��LQ�SULPLV, coinvolgono la collezione (più o PHQR�DUWLFRODWD��JOL�HGLƓFL�H�JOL� VSD]L�GL�FRPSHWHQ]D�� LO� FRQWHVWR� WHUULWRULDOH�GL� ULIHULPHQWR�H� OD�storia dell’istituzione.3L»�WHPSL��GXQTXH��FKH�FRQYHUJRQR�D�GDUH�XQD�YDOHQ]D�XQLWDULD�DOOD�SURSRVWD�PXVHDOH��OD�OLQHDULW¢�di un ordine di tipo cronologico, la circolarità che porta alla comparazione, la co-presenza del linguaggio ipertestuale digitale sono alcune della modalità da comporre e ricomporre per rendere comprensibile al meglio il messaggio comunicativo del museo oggi, coadiuvato dalla presenza di una nuova classe di operatori, esperti nella mediazione narrativa che, sebbene sempre più complessa e problematica, appare fondamentale per consentire al Museo l’espletamento delle sue funzioni socio-culturali.

IlI sessione - Il tempo di cambiare Il tempo del museo riguarda la sua identità e le sue funzioni. Ognuna di esse è scandita da tempi SUHFLVL�FKH�QH�FDUDWWHUL]]DQR�OD�TXDOLW¢�H�OōHIƓFDFLD��ULŴHWWHUH�VXOOD�GXUDWD�R�VXOOD�SHUPDQHQ]D��VXO�ULQQRYDPHQWR� R� VXOOD� FLFOLFLW¢�� LQIDWWL�� TXDQGR� VL� SDUOD� GL� PXVHR�� LPSOLFD� LPPHGLDWDPHQWH� XQ�ragionamento tecnico sul rapporto (positivo) tra raggiungimento degli obiettivi istituzionali e attività realizzate.2JQL�YDULDELOH�VL�FRQQHWWH�DOOōDOWUD��RJQL�LQQHVWR�DYYLHQH�H�R�GXUD��ƓQLVFH��VL�FRPSHQVD��VL�UDSSRUWD�FRQ�JOL�DOWUL��'XQTXH�RJQL�PXVHR�KD�XQ�VXR�ULWPR�GHWWDWR�GD�PROWHSOLFL�IDWWRUL��WHPD�H�FROOH]LRQH��allestimento, gestione, contesto, pubblico, partner ecc. ,Q�TXHVWD�FRPSOHVVLW¢��LO�0XVHR�DFTXLVLVFH�XQ�VXR�SURSULR�ULWPR�FKH�SUHVXSSRQH�adattabilità, un tempo con i suoi intervalli che deve essere capace di variare a seconda dei cambiamenti del contesto in cui le istituzioni museali sono inserite.(PHUJH� OD� QHFHVVLW¢� GL� LQGLYLGXDUH� TXHOOH� OLQHH� PHWRGRORJLFKH� QHOOD� ULFHUFD� GL� XQD�programmazione temporale, che appare di grande interesse alla luce della sempre più incalzante richiesta di nuove funzionalità da attribuire al Museo come soggetto rilevante nelle politiche di intervento sullo sviluppo sociale, etico e culturale dei contesti territoriali locali.6L� WUDWWD�GL� LQGLYLGXDUH�TXHL� WHPSL��H�TXLQGL�TXHL�PRGL�� LQ�FXL�ª�QHFHVVDULR�H�DVVLHPH�SRVVLELOH�FDPELDUH�OōRIIHUWD�PXVHDOH�QHL�IDWWRUL�H�QHOOH�FDUDWWHULVWLFKH�FKH�OD�FRPSRQJRQR��LQ�TXHVWR�VHQVR��è possibile parlare di cambiamenti negli spazi, nelle attività, nel personale, negli allestimenti, nella FRPXQLFD]LRQH��PD�D�SHULRGLFLW¢�SL»�OHQWH��DQFKH�GL�PRGLƓFKH�SURIRQGH�QHOOD�VFHOWD�YDORULDOH�R�nella composizione dei propri obiettivi strategici.Al pari di un organismo vivente, il Museo si colloca come sistema auto-poietico ai margini del caos, ossia come un sistema socchiuso, capace di mantenere la propria integrità organizzativa, che si confronta con il contesto e il disordine da esso generato, assimilando i cambiamenti e facendoli propri.Un’attenzione particolare deve essere riservata, come elemento contingente fondamentale, a quei “tempi” che non sono museali ma che appartengono alle comunità di pubblico (presente o potenziale) nelle modalità caratteristiche di cognizione e comunicazione e, in genere, nella SURSULD�VIHUD�GHO�YLYHUH�TXRWLGLDQR��&RV®�OD�VFHOWD�GHO�WHPSR�GLYHQWD�GHWHUPLQDQWH�SHU�LO�0XVHR�nella sua dimensione sociologica, a fronte di cambiamenti nel linguaggio, nell’attenzione, nel tempo libero, negli interessi, nel gusto e nelle mode.

II giornata - KairòsIl momento supremo, opportuno, puntuale nella VXD�VSHFLƓFLW¢��8QD�GLPHQVLRQH�TXDOLWDWLYD�GHOOD�

storia.

IV sessione - Il tempo di creareNegli ultimi anni si è andata a consolidare un’attenzione crescente nei confronti dei musei, in parte dovuta, in Italia e non solo, a una retorica politica sulla cultura come risorsa d’eccezione, trascurata ma fondamentale per il futuro; e in parte stimolata da una condizione GH�IDFWR in cui lo svuotamento GōHIƓFDFLD�H�GL�SDUWHFLSD]LRQH�GL�DOFXQL�SURFHVVL�HGXFDWLYL�H�IRUPDWLYL��OōDYDQ]DPHQWR�GHOOōHFRQRPLD�della conoscenza con un più largo consenso di pubblico a livello mondiale, la necessità di un ritorno identitario al nucleo originario della storia e del patrimonio culturale (per respingere paure sociali dell’incertezza e del nuovo) ha portato il Museo al centro di un vivo interesse in molte strategie d’intervento legate allo sviluppo economico e alla competitività dei territori. Il Museo ha visto, e pare continui a contemplare, XQōLQWHQVLƓFD]LRQH�GHO�QXPHUR�GHOOH�IXQ]LRQL�DWWULEXLWHJOL�� $OOH� WUDGL]LRQDOL�� LQHUHQWL� OD� FRQVHUYD]LRQH� H� OD� WXWHOD� QRQFK«� OD� FRPXQLFD]LRQH�FXOWXUDOH�H�OD�ULFHUFD�VFLHQWLƓFD��VH�QH�DJJLXQJRQR�GHOOH�QXRYH��RUD�SL»�YLFLQH�DOOōDPELWR�IRUPDWLYR��RUD�PDJJLRUPHQWH�DWWHQWH�DOOD�VIHUD�VRFLDOH�ƓQR�DG�DYYLFLQDUVL�D�PRGHOOL�GL�VYLOXSSR�HFRQRPLFR�DOWHUQDWLYL��PROWR�VLPLOL�D�TXHOOL�XWLOL]]DWL�LQ�SROLWLFKH�LQGXVWULDOL��FRPH�JOL�LQFXEDWRUL�GōD]LHQGD�Il Museo, istituzione resiliente, capace di non esaurire la sua identità grazie alla persistenza del suo SDWULPRQLR��SURSULR�D�VHJXLWR�GL�TXHOOD�IXQ]LRQH�GL�WXWHOD�GHO�EHQH�FXOWXUDOH�FKH�JOL�JDUDQWLVFH�GL�conseguenza la sopravvivenza, assume un nuovo ruolo oggi, che appare sempre più vicino a TXHOOR�GL�XQ�KXE polivalente di sviluppo socio-economico.&L´�FKH�TXL�LQWHUHVVD�ª�FKH� la permanenza del patrimonio, alla base della forza dell’istituzione museale, si accorda con motivazioni complesse che vedono nel rapporto tra esperienza estetica, conoscenza e creatività un DVVHW�GHFLVLYR�QHOOD�VƓGD�JOREDOH�GHOOH�FRPSHWL]LRQH�HFRQRPLFD� WUD�WHUULWRUL�H�VWDWL��VRSUDWWXWWR�SHU�TXHOOL�FRQ�OLPLWDWD�GLVSRQLELOLW¢�GL�IDWWRUL�H�SURFHVVL�SURGXWWLYL�,O� SDWULPRQLR� SHUVLVWH�� GXQTXH�� H� GLYHQWD� XQ� attivatore di idee, forme, progettualità, nuova imprenditoria��3X´�DOWUHV®�FRQWULEXLUH�D� IRUJLDUH�nuove etiche all’interno dei contesti sociali e a incentivare la produttività, l’iniziativa personale, il rispetto delle regole e atteggiamenti collaborativi con evidenti ricadute positive dal punto di vista economico.Questa dimensione allargata comporta, inoltre, l’introduzione del Museo all’interno di piani di dibattito molto più vasti che, oltre alla componente culturale, annettono posizioni di governo e di JRYHUQDQFH relativi all’amministrazione complessiva dei territori (politica economica, politica sociale ecc.).Vengono presentati spunti ed esperienze per un salto di paradigma alla ricerca di nuovi modelli, nuovi metodi, nuovi tempi per un museo inevitabilmente portato a costruire connessioni forti e ancora più profonde tra patrimonio culturale e sistema-paese.

V sessione - Il tempo da gestire,Q�TXHVWD�VHVVLRQH��VXPPD del convegno, si confrontano esperienze di gestione del tempo nei musei: tempo come substrato delle attività di ricerca nell’ambito della collezione; tempo come dimensione narrativa nelle pratiche di diffusione e comunicazione culturale; tempo come variabile attiva e plurima di adattamento al cambiamento; tempo come anello di congiunzione tra conoscenza e creatività.

Conclusioni Si presentano WDEOHDX di sintesi per ricucire i piani esaminati e ricomporli nel corpo unico del PXVHR�FRPH�LVWLWX]LRQH�FDSDFH�GL�SURGXUUH�H�GLIIRQGHUH�HIƓFDFHPHQWH�FXOWXUD�

Informazioni generali

Struttura del convegnoGli interventi selezionati verranno presentati dagli autori nel corso dell’incontro, dopo le relazioni LQWURGXWWLYH�GHL�3UHVLGHQWL�GL�VHVVLRQH�H�DYUDQQR�GXUDWD�GL�PD[��PLQXWL�FLDVFXQR��Ogni giornata terminerà con un dibattito, aperto a tutti i relatori, posteristi e ai convenuti interessati, introdotto e animato dai keynote speakers.

/LQJXH�XIƓFLDOLItaliano e inglese

Call for papers/D�SDUWHFLSD]LRQH�DO�FRQYHJQR�LQ�TXDOLW¢�GL�UHODWRUL�ª�VXERUGLQDWD�DOOD�SUHVHQWD]LRQH�GL�XQ�abstract (min 300 parole / 2000 battute), in cui andranno indicati obbligatoriamente la sessione di riferimento gradita (facoltativa l’indicazione della sottosezione tematica), il titolo della proposta di contributo, i recapiti, l’istituzione di appartenenza/riferimento del/dei proponente/i e l’email da utilizzare per le comunicazioni.

III giornata - Aion Il quadro nella sua interezza. I tempi ricondotti a unità: passato e futuro si raccordano al presente

DQLPDQGR�ULŴHVVLRQH��VX�FL´�FKH�ª�VWDWR��H�previsione (di quel che sarà).

L’abstract e i dati sopra elencati dovranno essere inviati esclusivamente tramite email all’indirizzo info@diacultura.org, sotto forma di allegato word, denominato col cognome e l’iniziale del nome del proponente principale. La proposta dovrà pervenire non oltre il 12 aprile 2016.

Entro il 22 aprile��LO�&RPLWDWR�VFLHQWLƓFR�VHOH]LRQHU¢�OH�SURSRVWH�UHJRODUPHQWH�SHUYHQXWH�FRQ�OH�modalità ed entro la data suddetta, in base alla loro coerenza con i temi e l’impostazione VFLHQWLƓFD� GHO� FRQYHJQR�� VXOOD� EDVH� GL� SDUDPHWUL� OHJDWL� DOWUHV®� DOOD� ORUR� LPSRVWD]LRQH�LQWHUGLVFLSOLQDUH�H�DOOōLQQRYDWLYLW¢�GHOOōDSSURFFLR��FHUFDQGR�SHU�TXDQWR�SRVVLELOH�GL�ELODQFLDUH�HG�HTXLOLEUDUH�OD�SDUWHFLSD]LRQH�GL�VWXGLRVL�DIIHUHQWL�D�GLYHUVL�DPELWL�GLVFLSOLQDUL�� Gli autori selezionati saranno contattati tramite email al recapito indicato e dovranno fornire VROOHFLWDPHQWH� FRQIHUPD�GHOOD� ORUR�SDUWHFLSD]LRQH� DL� ƓQL� GHOOD� ORUR� LQFOXVLRQH� QHO� SURJUDPPD�provvisorio dell’incontro e della pubblicazione on-line dell’abstract del loro intervento. Entro il 5 maggio tutti i relatori selezionati dovranno inviare la sintesi espansa del loro contributo �PD[��EDWWXWH�VSD]L�LQFOXVL��FRQ�XQ�FRUUHGR�IRWRJUDƓFR�GL�PLQ��PD[��LPPDJLQL�DG�DOWD�risoluzione (300 dpi) che saranno pubblicati nel numero di Forma Urbis di giugno, dedicato alle tematiche del convegno. È facoltà dei relatori inviare contestualmente alla sintesi espansa un testo più ampio e/o anche TXHOOR�GHƓQLWLYR�GHO�FRQWULEXWR�FKH�FRQŴXLU¢�QHO�VHFRQGR�YROXPH�GL�$WWL�GHO�FRQYHJQR�SXEEOLFDWL�GDOOD�&DVD�HGLWULFH�(�6�6��(GLWRULDO�6HUYLFH�6\VWHP�D�FXUD�GHOOD�)RQGD]LRQH�'L¢�&XOWXUD��$�WDO�ƓQH��DOOōDWWR�GHOOōLQYLR�GHOOD�FRQIHUPD�GL�SDUWHFLSD]LRQH�H��LQ�RJQL�FDVR��HQWUR�OD�ƓQH�GL�DSULOH��saranno fornite a tutti i relatori le norme redazionali�GHƓQLWLYH�VLD�SHU�OD�SXEEOLFD]LRQH�GHL� ORUR�contributi su Forma Urbis sia negli atti dell’incontro. Il mancato invio della sintesi espansa entro i tempi indicati, salvo motivate ragioni, comporterà OōHVFOXVLRQH�GDO�SURJUDPPD�XIƓFLDOH�GHOOōLQFRQWUR��6L� UDPPHQWD� FKH� OD� SDUWHFLSD]LRQH� DO� FRQYHJQR� LQ� TXDOLW¢� GL� UHODWRUL� QRQ� FRPSRUWD� TXRWH� GL�iscrizione e non prevede da parte dell’organizzazione alcuna forma di rimborso.

Deadlines 12 aprile 2016: termine per l’invio degli abstract delle relazioni proposte.22 aprile 2016: comunicazione dell’esito della selezione dei contributi ai proponenti che saranno, LQ�SDUWH��LQYLWDWL�D�WHQHUH�XQD�UHOD]LRQH�H��LQ�SDUWH��D�IDU�FRQŴXLUH�L�SURSUL�ODYRUL�QHOOD�VHVVLRQH�SRVWHU�5 maggio 2016:�WHUPLQH�SHU�OōLQYLR�GHJOL�DEVWUDFW�HVSDQVL��PD[��EDWWXWH�VSD]L�LQFOXVL��FRQ�XQ� FRUUHGR� IRWRJUDƓFR� GL� PLQ�� PD[� �� LPPDJLQL� DG� DOWD� ULVROX]LRQH�� GHOOH� UHOD]LRQL� SHU� OD�SXEEOLFD]LRQH�VXO�PHQVLOH�DUFKHRORJLFR�)RUPD�8UELV�GL�JLXJQR�H�R�GHL�WHVWL�GHƓQLWLYL��PD[��EDWWXWH� VSD]L� LQFOXVL�� FRQ� XQ� FRUUHGR� IRWRJUDƓFR� GL� PD[� �� LPPDJLQL�� GHL� FRQWULEXWL� SHU� OD�pubblicazione negli Atti del convegno.10 maggio:�PHVVD�RQ�OLQH�GHJOL�DEVWUDFW�EUHYL�VXO�VLWR�GHOOD�PDQLIHVWD]LRQH�5RP$UFK«��QHOOōDUHD�convegno, per consentire agli studiosi e al pubblico di conoscere in anticipo i temi trattati nel convegno e cominciare ad animare la discussione. 10-24 maggio 2016: periodo suggerito per l’iscrizione al convegno degli uditori che necessitano GL�XQ�DWWHVWDWR�GL�SDUWHFLSD]LRQH��OD�UHJLVWUD]LRQH�JDUDQWLU¢�DOWUHV®�OōDFFHVVR�QHO�FDVR�GL�HVDXULPHQWR�dei posti disponibili. 18 novembre 2016:�WHUPLQH�SHU�OD�FRQVHJQD�GHOOH�UHOD]LRQL�GHƓQLWLYH��PD[��EDWWXWH�VSD]L�inclusi + 20 immagini) destinate alla pubblicazione cartacea degli Atti del convegno.

Si ricorda che: la consegna dei contributi entro le date indicate è vincolante per la partecipazione al convegno; chi si candida per partecipare al convegno si impegna, contestualmente, a FRQVHJQDUH�HQWUR�LO��QRYHPEUH��OD�UHGD]LRQH�GHƓQLWLYD�H�FRPSOHWD�GHOOD�SURSULD�UHOD]LRQH�SHU� FRQVHQWLUQH� OD� SXEEOLFD]LRQH�QHJOL� DWWL�� OH� UHOD]LRQL� FKH�� SXU� QRQ� VHOH]LRQDWH� IUD� TXHOOH�GD�SUHVHQWDUH�GXUDQWH�LO�FRQYHJQR��ULVXOWHUDQQR�FRPXQTXH�PHULWHYROL�GL�SXEEOLFD]LRQH�FRQŴXLUDQQR�QHOOD�VHVVLRQH�SRVWHU��SDUWH�GHOOD�TXDOH�VDU¢�SXEEOLFDWD�DQFKH�QHJOL�$WWL�GHO�FRQYHJQR�

Edizione degli AttiGli interventi dei keynote speakers, dei relatori (e dei posteristi selezionati) e la trascrizione delle discussioni e degli esiti della tavola rotonda verranno pubblicati negli Atti del convegno che VDUDQQR�VWDPSDWL�D�FXUD�GHOOD�(�6�6��(GLWRULDO�6HUYLFH�6\VWHP�6UO�SHU� OD�)RQGD]LRQH�'L¢�&XOWXUD��nella collana museum.dià, entro la successiva edizione della Manifestazione.

Quote di partecipazione e attestati 1RQ�VRQR�SUHYLVWH�TXRWH�GL�LVFUL]LRQH��Q«�IRUPH�GL�ULPERUVR�GD�SDUWH�GHOOō2UJDQL]]D]LRQH��/D� SDUWHFLSD]LRQH� DO� &RQYHJQR�� FKH� ª� SDUWH� GHOOD�PDQLIHVWD]LRQH� 5RP$UFK«� ��9,,� 6DORQH�GHOOō(GLWRULD�$UFKHRORJLFD��PDJJLR��ª�JUDWXLWD�ƓQR�DOOōHVDXULPHQWR�GHL�SRVWL�H�GHJOL�spazi disponibili. Gli studenti e gli interessati che ne faranno preventiva richiesta (tra il 10 e il 24 maggio 2016) scrivendo all’email info@diacultura.org potranno ricevere un attestato di partecipazione (previa esibizione di un documento di riconoscimento valido e la compilazione di appositi moduli nel corso dell’incontro) al convegno, valido per il conseguimento di crediti formativi, ove consentito e nei termini previsti dalle rispettive istituzioni di appartenenza.

5LSUHVH�ƓOPLFKH�GHO�FRQYHJQR�H�VLWR�ZHE,O�FRQYHJQR�VDU¢�LQWHUDPHQWH�ƓOPDWR�H�UHVR�IUXLELOH�LQ�VWUHDPLQJ�VXL�FDQDOL�GHOOD�)RQGD]LRQH�'L¢�&XOWXUD�H��VXFFHVVLYDPHQWH��VXO�VLWR�ZHE�GHOOD�PDQLIHVWD]LRQH�ZZZ�URPDUFKH�LW��3HUWDQWR��FKL�SUHQGH�SDUWH�DO�&RQYHJQR�LQ�TXDOLW¢�GL�UHODWRUH�R�XGLWRUH�DXWRUL]]D�LPSOLFLWDPHQWH�OH�ULSUHVH�ƓOPLFKH�GHO�SURSULR�LQWHUYHQWR�H�OD�FRQVHJXHQWH�PHVVD�RQ�OLQH�

Contatti,GHD]LRQH��RUJDQL]]D]LRQH�H�FXUDWHOD�VFLHQWLƓFD�FRQYHJQRFrancesco Pignataro��)RQGD]LRQH�'L¢�&XOWXUD��HPDLO��I�SLJQDWDUR#GLDFXOWXUD�RUJ�Simona Sanchirico��)RQGD]LRQH�'L¢�&XOWXUD��HPDLO��V�VDQFKLULFR#GLDFXOWXUD�RUJ�in collaborazione con:Valentino Nizzo��'LUH]LRQH�*HQHUDOH�0XVHL��0L%$&7��HPDLO��YDOHQWLQR�QL]]R#EHQLFXOWXUDOL�LW��Christopher Smith��%ULWLVK�6FKRRO�DW�5RPH��HPDLO��GLUHFWRU#EVURPH�LW�

Segreteria organizzativa e logisticaIrene Caporicci��)RQGD]LRQH�'L¢�&XOWXUD��Chiara Leporati��)RQGD]LRQH�'L¢�&XOWXUD�(PDLO��LQIR#GLDFXOWXUD�RUJ

8IƓFLR�VWDPSDAlessandra Botta��)RQGD]LRQH�'L¢�&XOWXUD��Paolo Grazioli��)RQGD]LRQH�'L¢�&XOWXUD�(PDLO��LQIR#GLDFXOWXUD�RUJ

Fondazione Dià CulturaVia della Maglianella 65 H/E – 00166 RomaT +39 06 66990234 F +39 06 66990422www.diacultura.org www.romarche.it

Media Partner Mensile archeologico Forma Urbis. Via di Torre S. Anastasia 61 – 00134 Roma T +39 06 710561 F +39 06 71056230www.formavrbis.it

museum.diàII International convention on museum studies

Chronos, Kairòs, Aion - Museums’ Time

Call for papers

Museo Nazionale Romano – Terme di DioclezianoRome, May 26-28 2016

museum.dià is an international convention for study and discussion, aimed at supporting the cultural system through research and presentation of strategic and operative solutions designed for (or easily adaptable to) the Italian system. The selected research areas are design, programming and management of museum activities.Through the involvement of institutions, specialists and scholars, museum.dià aims to shape and RUJDQLVH�SXEOLF�GHEDWHV�DQG�H[SHULPHQWDO�VHVVLRQV�RQ�VSHFLƓF�SUREOHPV�UHODWHG�WR�WKH�ŏFXOWXUDO�places” (museums, monumental complexes, archaeological sites, territories etc.). A common element of the experiences and/or actions presented is to be relevant to the methods and objectives of museum studies, interpreted as study of the communication of cultural contents VWUXFWXUHG�LQ�D�GHƓQHG�VSDFH��museum.dià� LV� UHVROYHG�WR�EH�� WKHUHIRUH��DQ� LQVWUXPHQW� IRU� UHŴHFWLRQ��VWUDWHJLF�HODERUDWLRQ�DQG�international professional collaboration, in order to propose to museums a developmental path, JRLQJ� IURP�FROOHFWRU�RI� DUW� DQG�DUFKDHRORJLFDO� ƓQGV� WR�PXOWLIXQFWLRQDO� FXOWXUDO� FHQWUH�RI� VRFLDO�relevance. museum.dià pays particular attention to medium/long term experiences with intermediate moments of public discussion and communication. For this purpose it monitors several Italian UHDOLWLHV�RI�SDUWLFXODU�FRQFHUQ��VHOHFWHG�E\�D�VFLHQWLƓF�FRPPLWWHH��LQ�RUGHU�WR�IROORZ�DQG�VXSSRUW�their enhacement efforts as well as the project development activities. By means of the monthly magazine Forma Urbis, museum.dià refers on objectives, status of the research and achieved results, not only to the specialists and scholars involved but also to a wider audience of potential stake-holders. museum.dià�LV�D�ELHQQLDO�SURMHFW��7KH�ƓUVW�HGLWLRQ�ZDV�KHOG�LQ��DW�0HUFDWL�GL�7UDLDQR�Ŋ�0XVHR�GHL�)RUL�,PSHULDOL��7KH�UHVXOWV�KDYH�EHHQ�SXEOLVKHG�DV�ŏPXVHXP�GL¢��3ROLWLFKH��SRHWLFKH�H�SURSRVWH�SHU�XQD�QDUUD]LRQH�PXVHDOHŐ��E\�(�6�6��(GLWRULDO�6\VWHP��HGLWLRQ�E\�'L¢�&XOWXUD�)RXQGDWLRQ��7KH�VHFRQG�FRQYHQWLRQ�ŏPXVHXP�GL¢��&KURQRV��.DLU´V��$LRQ��,O�WHPSR�GHL�PXVHLŐ�ZLOO�EH�KHOG�DW�7HUPH�GL�'LRFOH]LDQR�IURP�0D\��WK�WR�0D\��WK��SUHVHQW�\HDU��

Project museum.dià

3RUWUD\DO�RI�WLPH��DV�LQ�WKH�FRXQWOHVV�IUDJPHQWV�RI�OLIH�WKDW�WKH�PXVHXPV�DWWHPSW�WR�UHFRQVWUXFW��KDV�EHHQ�DQG�LV�D�IRUP�RI�UHVHDUFK�DQG�UHLƓFDWLRQ��,W�LV�D�ZD\�RI�LQYHVWLJDWLQJ��DFTXLULQJ�NQRZOHGJH��getting to know what the human beings are, penetrating their history, sensing the wide profound UHIHUHQFHVō�QHW�WKDW�OLQNV�WRJHWKHU�ƓQGLQJV��SHRSOH�DQG�WKH�WHVWLPRQLHV�RI�WKHLU�ERQG��The work of research and gathering of material and immaterial objects that form a museum collection is always, more or less consciously, aimed to recuperate that time thread, winded through the ages of history and mostly perceived through the stories of those who animated the objects and conceived the ideas behind them. The time past is always the same, made of the same events, but its comprehension and FRQVHTXHQW�UHFRQFHSWXDOL]DWLRQ�YDU\�DFFRUGLQJ�WR�WKH�SHULRG�LQ�ZKLFK�WKH\�DUH�IRUPXODWHG��WKH�historical data are always and continuously reinterpreted by the values and the meanings of an everlasting and always new present. Thus, the museum’s heritage is about all the space-time relationships that connect human beings to different ages and surrounding contexts, becoming a vector between different narrative - and WKHUHIRUH� FKURQRORJLFDO� ��SODQHV�� WKH�HQWUDQFH�RI� WKH�PXVHXP�EHFRPHV�D� WLPH� WKUHVKROG� WKDW�leads from the objects’ reality with their different chronological declinations to a more dilated abstract plane on which is possible to move through space and time with more freedom in order to get the link between collective and personal memory as a powerful social metaphor. (YHU\ERG\�Ŋ�SDVW��SUHVHQW�DQG�IXWXUH�PDQNLQG��XQDZDUH�RU�DZDUH�RQHV��FRPPRQ�SHRSOH�IUR]HQ�LQ�KLVWRU\�DV�ZHOO�DV�FXUDWRUV�DQG�UHVHDUFKHUV�GZHOOLQJ�XSRQ�WKHLU�VWXGLHV�Ŋ�DUH�DOO�LQWHUWZLQHG�LQ�WKLV�UHŴHFWLRQ�WR�XQGHUVWDQG�QRW�RQO\�REMHFWV��DUWV�DQG�GRFXPHQWV�EXW�WKHLU�RZQ�OLYHV��SURGXFWLRQV�DQG�manipulations and how they have been an occasion for encounter, dialogue and research. For this reason the patrimony’s description has to extend from the material to the immaterial, from the life of all these people to the signs they left on a collective memory that always changes its spirit, according to the features of every memory and every interpretation.,Q� WKLV� FRQYHQWLRQ� DOO� VFKRODUV� DQG� SURIHVVLRQDOV� LQYROYHG� LQ� PXVHRORJLFDO� ƓHOGV� DUH� FDOOHG� WR�H[DPLQH� ŏWLPH�ORQJŐ� DQG� ŏWLPH�FRQFHUQLQJŐ� FRQFHSW� RI� PXVHXP� DV� FROOHFWRU� RI� REMHFWV�� DUWV��testimonies, thoughts, life.

Location: Dates: ��&IU��,�FRQYHQWLRQ�SURFHHGLQJV��)��3LJQDWDUR��6��6DQFKLULFR��&��6PLWK��D�FXUD�GL��0XVHXP�GL¢��,ņ�FRQYHJQR�LQWHUQD]LRQDOH�GL�PXVHRORJLD��3ROLWLFKH��SRHWLFKH�H�SURSRVWH�SHU�XQD�QDUUD]LRQH�PXVHDOH��5RPD��0HUFDWL�GL�7UDLDQR�Ŋ�0XVHR�GHL�)RUL�,PSHULDOL��PDJJLR��5RPD��

museum.diàII International convention on museum studies

Chronos, Kairòs, Aion. Museums’ Time1

Museo Nazionale Romano - Terme di Diocleziano - RomaMay 26th-28th, 2016

Time to rememberFor the museum the space-time contextualization of the material and immaterial heritage UHSUHVHQWV�D�VWXG\�DUHD�WKDW�LQYROYHV�EURDG�DQG�GLYHUVLƓHG�VNLOOV��7R�HVWDEOLVK�FRQQHFWLRQV�EHWZHHQ�WKH� REMHFW� DQG� LWV� PHDQLQJ� WKURXJK� D� FKURQRORJLFDO� SHUVSHFWLYH� UHTXLUHV� LQYHVWLJDWLYH��comparison and summary methods, which go beyond the storiographic dimension and impose a proper reference methodology. In these operations (reconstructive, connective, systemic), the relationship between KLVWRULFDO�GRFXPHQWDO�VRXUFHV�DQG�REMHFW�ƓQG�ZRUN is crucial; but, within the research practices of the museum, the relationships woven between objects, contexts, ages beyond the chronological progression become essential as well. 7KH�PXVHXPōV�UK\WKP��LQGHHG��LV�VHW�E\�D�SXQFWLIRUP�WLPH�PDGH�RI�FRQQHFWLRQV�DQG�UHFDOOV��QHZ�semantic relocations are added to the historical composition creating contents all around the historical or artistic value of cultural items. 7KLV�VHVVLRQ�ZLOO�EH�GHGLFDWHG�WR�D�UHŴHFWLRQ�XSRQ�WKH�VWXG\�PHWKRGV�XVHG�E\�WKH�PXVHXPV�WR�JLYH�PHDQLQJ� WR� WKHLU� SDWULPRQLHV� LQ� WKHLU� WHPSRUDO� GLPHQVLRQ�� 0HWKRGV� WKDW� DUH� YDULDEOH� LQ�UHODWLRQ�WR�WKH�SRLQW��RU�PRPHQW��IURP�ZKLFK�WKH�REMHFW�RI�UHVHDUFK�LV�REVHUYHG��EHLQJ�RSHQ�WR�the multidisciplinary research to try a contemporary re-reading of the patrimony of the past (or, EHWWHU��WKH�SDVW�RI�D�SDWULPRQ\��EHFRPHV�DQ�H[SHULPHQWDO�ZD\�LQ�ZKLFK�WKH�0XVHXP�LQWHUYHQHV�DV�an active part of the analysis process. ,Q� WKLV�ZD\�� UHVHDUFK� LQ�GLIIHUHQW�GLVFLSOLQDU\�ƓHOGV�EHFRPHV�SDUW�RI� WKH�FXOWXUDO�FRPPXQLFDWLRQ�DFWLYLW\� RI� WKH� PXVHXP� LQVWLWXWLRQ�� LW� LV�� LQGHHG�� UH�HVWDEOLVKHG� a continuity between cultural instituton�WKDW�IURP�UHVHDUFK�OHDGV�WR�WKH�FRPPXQLW\��IURP�WKH�DFDGHPLF�ƓHOG�DUULYHV�WR�WKH�VRFLDO�contest. The great challenge of the today’s museum is to activate this relationship and make it mutual, involving their reference audience in real participation processes.

Time to tell7KH�QHHG�WR�FRQYH\�FRQWHQWV��RIWHQ�FRPSOH[�DQG�LQWHUWZLQHG��WKH�ƓVLFDO�SUHVHQFH�RI�WKH�H[SRVHG�objects, the need for an abstract discourse or of an immersive experience, and also the change VSHHG�RI�WHFKQRORJ\�DQG�VHPLRWLF��WKDW�PRGLI\�EHKDYLRUV�DQG�DZDUHQHVV��UHSUHVHQW�Ŋ�RQ�PXOWLSOH�OHYHOV� DQG�RQ� VHYHUDO� ƓHOGV� Ŋ� WKH�HOHPHQWV�RI� D� FRQWLQXHG� UHŴHFWLRQ�GRQH�E\� WKH�0XVHXP�RQ�itsown cultural communication.

Day I - ChronosTime in its linear extension, the one substianted

by ways of objects, thoughts and actions. A quantitative dimension of history.

7LPH�EHFRPHV�DQ�LQWHJUDO�SDUW�RI�WKLV�FRPPXQLFDWLRQ��FRQQHFWLQJ�ZLWK�LW�WR�VROYH�LW�Ŋ�LQ�D�PRUH�RU�OHVV�FOHDU�ZD\�Ŋ�LQ�D�narrative dimension, in which the visitor-spectator is actively involved into a set RI�ŏQDUUDWHGŐ�ZRUNV�DEOH�WR�DFWLYDWH�KLV�H[SHULHQFH�YLD�VRPHWKLQJ�OLYLQJ��The tell of a tale is the intelligible form of a remembered time��LQ�WKLV�VHQVH��WKH�0XVHXP�LWVHOI�LV��LQWLPDWHO\�� D� VHW� RI� QDUUDWLYH� EULGJHV� HYRNHG� DQG�RU� IXOO\� WUDQVPLWWHG� E\� WKH� LQVWLWXWLRQ�� HYHU\�museum constitutive element, every object, every space, every organized activity speaks and tells. 7KH�0XVHXP�GLVVHPLQDWHV�DQG�VSUHDGV�RXW�E\�PDWHULDO�DQG�LPPDWHULDO�ZD\V�Ŋ�LQ�H[WHQGHG�VSDFHV��ƓVLFDO�DQG�YLUWXDO�Ŋ�UHDIƓUPLQJ�LWVHOI�QRW�RQO\�DV�D�VSDFH�IRU�H[SRVLWLRQ�RU�FXOWXUDO�IUXLWLRQ�EXW�DV�D�FHQWUH�RI�DFTXLVLWLRQ�DQG�GLIIXVLRQ�RI�LPDJHV�DQG�WKRXJKWV��D�FHQWUH�RI�UHVWOHVVQHVV��FRQQHFWLRQ�and research. How to unfold such a fabric of twists and relationships following a time line? And on which idea of time build a coherent and compelling communication? One time or more than one?,Q� PXVHXPōV� SUDFWLFHV� WLPH� DFTXLUHV� WKH� DPELJXRXV� QDWXUH� ERWK� RI� UHSUHVHQWHG� LWHP� DQG�UHSUHVHQWDWLRQDO�PHWKRG��WKH�SHUVSHFWLYH��IURP�ZKLFK�LW�LV�REVHUYHG�DQG�FRPPXQLFDWHG��FKDQJHV�WKH�FDUDFKWHULVWLFV�RI�QDUUDWLRQ�DQG��DV�D�FRQVHTXHQFH��WKH�LQVWLWXWLRQōV�ZD\�RI�EHLQJ��)XUWKHUPRUH� WKH� UHVHDUFK� IRU� D� PRUH� DGHTXDWH� QDUUDWLYH� IRUP� KDV� WR� HPEUDFH� a number of perspectives�� DW� OHDVW� DV� QXPHURXV� DV� WKH� DFWXDO� FRQWHQW� SODQHV� DUH�� WKH\� KDYH� WR� LQYROYH� WKH�collection (more or less articulated), the buildings and the spaces of pertinence, the reference territory and the insitution’s history.0RUH� WKDQ� RQH� WLPH�� LQGHHG� Ŋ�PDQ\� WLPHV�ZKLFK� DUH� MRLQHG� WR� JLYH� D� XQLWDU\�PHDQLQJ� WR� WKH�PXVHXPōV�RIIHU��WKH�OLQHDULW\�RI�WKH�FKURQRORJLFDO�RUGHU��WKH�FLUFXODULW\�WKDW�OHDGV�WR�FRPSDULVRQ��WKH�FR�SUHVHQFH� RI� WKH� LSHUWHVWXDO� GLJLWDO� ODQJXDJH� DUH� VRPH� RI� WKH� ŏSDWWHUQVŐ� WR� FRPSRVH� DQG�recompose in order to best communicate the message of the today’s museum, assisted by the presence of a new class of professionals, expert in narrative mediation. Although more and more FRPSOH[� DQG� SUREOHPDWLF�� WKLV� FRPPXQLFDWLRQ� DSSHDUV� IXQGDPHQWDO� WR� WKH�0XVHXP� QRZ� IRU�carrying out of its social and cultural functions.

Time for change0XVHXPōV�WLPH�LV�DERXW�LWV�identity and functions. Each of them is marked by precise times that FKDUDFWHUL]H� WKHLU� TXDOLW\� DQG� HIIHFWLYHQHVV�� UHŴHFWLRQ� XSRQ� GXUDWLRQ� DQG� SHUPDQFHQFH�� RQ�renewal or on cyclicality, indeed, when we talk about museum, implies immediately a technical reasoning on the (positive) relationship between institutional goals and realized activities. Every variable is connected to the other, every relationship happens and/or lasts, ends, compensates, contaminates in turn. Therefore every museum has its own rhytm dictated by QXPHURXV�IDFWRUV��WKHPH�DQG�FROOHFWLRQ��VHWWLQJ��PDQDJHPHQW��FRQWH[W��DXGLHQFH��SDUWQHU�HWF�,Q�WKLV�FRPSOH[LW\��WKH�0XVHXP�DFTXLUHV�LWV�RZQ�UK\WP�WKDW�SUHVXPHV�adaptability, a time capable Ŋ�ZLWK�LWV�RZQ�LQWHUYDOV�Ŋ�WR�YDU\�IROORZLQJ�WKH�FRQWH[WVō�FKDQJHV�LQ�ZKLFK�WKH�PXVHXP�LQVWLWXWLRQV�are included. It emerges that there is a need to identify those methodological guidelines in the search for a temporal programming, which appears of great interest in the light of the ever more pressing GHPDQG�IRU�QHZ�IXQFWLRQDOLW\�WR�EH�DWWULEXWHG�WR�WKH�0XVHXP�DV�D�UHOHYDQW�VXEMHFW� LQ�WKH�ORFDO�policies for social, ethical and cultural development.,W�LV�D�TXHVWLRQ�RI�LGHQWLI\LQJ�WKRVH�WLPHV�DQG�WKHQ�WKRVH�ZD\V�LQ�ZKLFK�LW�LV�HVVHQWLDO�Ŋ�DQG�DW�WKH�VDPH�WLPH��SRVVLEOH�Ŋ�WR�FKDQJH�IDFWRUV�DQG�FKDUDFWHULVWLFV�RI�WKH�PXVHXP�RIIHU��LQ�WKLV�VHQVH��LV�SRVVLEOH�WR�WDON�DERXW�FKDQJHV�LQ�WKH�VSDFHV��DFWLYLWLHV��HPSOR\HHV��VHWWLQJV��FRPPXQLFDWLRQ�DQG�Ŋ�LQ�D�VORZHU�SHULRGLFLW\�Ŋ�HYHQ�LQ�IDU�UHDFKLQJ�FKDQJHV�LQ�WKH�FKRLFH�RI�YDOXHV�RU�LQ�WKH�FRPSRVLWLRQ�of its strategic objectives.$V�D�OLYLQJ�EHLQJ��WKH�0XVHXP�LV�ORFDWHG�DW�WKH�HGJH�RI�FKDRV�DV�DQ�DXWR�SRLHWKLF�RUJDQLVDWLRQ��that is a half-closed system, able to maintain its own organizational integrity, relating its-self to the context and the disorder created by it, assimilating changes and making them their own. 3DUWLFXODU�DWWHQWLRQ�PXVW�EH�SDLG�DV� IXQGDPHQWDOV� WR� those "times" that are not museological ones but that belong to the community of public (present or potential) in the charachteristic ways of perception and communication and, more in general, in their own daily living. ,Q�WKLV�ZD\�WKH�FKRLFH�RI�WLPH�EHFRPHV�GHFLVLYH�IRU�WKH�0XVHXP�LQ�LWV�VRFLRORJLFDO�GLPHQVLRQ��LQ�response to changes in the language, attention, free time, interests, tastes and trends.

Day II - KairòsThe supreme moment, opportune, punctual in its

VSHFLƓFLW\��$�TXDOLWDWLYH�GLPHQVLRQ�RI�KLVWRU\��

Time to createOver the past few years a growing attention for museum has strengthened, partly due, in Italy and not only, to a political rethoric on culture as an ecceptional resource, neglected but fundamental IRU�WKH�IXWXUH��DQG�SDUWO\�VWLPXODWHG�E\�D�GH�IDFWR�FRQGLWLRQ�LQ�ZKLFK�WKH�UHPRYDO�RI�HIƓFDF\�DQG�participation from some educational and formative processes, the development of the knowledge economy with a larger audience consensus worldwide, the need for an identitary return to the original nucleus of history and cultural heritage (in order to reject social fears of uncertainty and QRYHOW\�� KDYH� OHDG� WKH� 0XVHXP� DW� WKH� FHQWUH� RI� D� YLYLG� LQWHUHVW� LQ� PDQ\� VWUDWHJLHV� WLHG� WR�economical development and territorial competitivity. 7KH�0XVHXP�KDV�VHHQ��DQG�VWLOO�FRQWHPSODWHV��a growth in the number of assigned functions. To the traditional activities, concerning conservation and safeguard as well as cultural communication DQG� VFLHQWLƓF� UHVHDUFK�� QHZ�RQHV� DUH� DGGHG�� VRPH� FORVHU� WR� WKH� IRUPDWLYH� ƓHOG�� RWKHUV�PDLQO\�FRQFHUQHG�ZLWK�VRFLDO�ƓHOGV��JHWWLQJ�FORVHU�WR�DOWHUQDWLYH�HFRQRPLF�PRGHOV�RI�LQGXVWULDO�SROLFLHV��OLNH�Ŋ�IRU�LVWDQFH�Ŋ�WKRVH�UHODWHG�WR�FRPSDQLHVō�LQFXEDWRUV��7KH�0XVHXP��UHVLOLHQW�LQVWLWXWLRQ��FDSDEOH�QRW�WR�H[KDXVW�LWV�LGHQWLW\�WKDQNV�WR�WKH�SHUVLVWHQFH�RI�LWV�patrimony (just by means of its function of protection of the cultural heritage), assumes today a new role very similar to that of a polyvalent hub devoted to the socio-economic development. What is interesting here is that the stable presence of heritage, at the base of the museum institution, harmonizes with complex motivations that intend the relationship between aesthetic experience, knowledge and creativity as a decisive asset in the global challenge for economic competition between territories and nations, especially for those with a limited availability of productive factors and processes. Heritage persists and, therefore, becomes an activator of ideas, forms, projects planning, new entrpreneurship. It can also contribute to shape new ethics inside social contests and to incentivate productivity, personal initiative, compliance to the rules and collaborative behaviours with clear positive repercussions from an economic point of view. 7KLV�EURDGHU�GLPHQVLRQ�HQWDLOV�� IXUWKHUPRUH�� WKH� LQWURGXFWLRQ�RI� WKH�0XVHXP�LQ�ZLGHU�GHEDWHV�that, beyond the cultural component, add government and governance positions concerning the overall administration of territories (economical policies, social policies etc.). Ideas and experiences are presented for a paradigm shift towards the research of new models, new methods, new times for a museum that is inevitably led to build strong and even deeper connections between cultural heritage and the countrywide system.

Time to manage 7KH�SLFWXUH�LQ�LWV�HQWLUHW\��7LPHV�OHG�WR�XQLW\��SDVW�DQG�IXWXUH�DUH�OLQNHG�WR�WKH�SUHVHQW�LQVSLULQJ�D�UHŴHFWLRQ��RQ�ZKDW�KDV�EHHQ��DQG�D�SUHYLVLRQ��RI�ZKDW�ZLOO�EH��Experiences of time management in museums are compared in this session, that acts as a summa RI� WKH�FRQYHQWLRQ�� WLPH�DV�D� VXEVWUDWXP�RI� WKH�FROOHFWLRQōV� UHVHDUFK�DFWLYLWLHV�� WLPH�DV�QDUUDWLYH�dimension in the practices of cultural diffusion and communication; time as a numerous and active variable of adaptation to change; time as the adjoining link between knowledge and creativity.

Conclusions6XPPDU\�WDEOHDX[�DUH�SUHVHQWHG�LQ�RUGHU�WR�UHFRPSRVH�WKH�DQDO\VHG�SODQV�LQWR�WKH�XQLTXH�ERG\�RI�WKH�PXVHXP�DV�DQ�LQVWLWXWLRQ�FDSDEOH�WR�SURGXFH�DQG�HIƓFLHQWO\�VSUHDG�RXW�FXOWXUH�

Convention’s structure The authors will present the selected contributions during the meeting, following the Session’s 3UHVLGHQWV�LQWURGXFWLRQ��ZLWK�D�PD[LPXP�GXUDWLRQ�RI��PLQXWHV�HDFK�Every day will end with a debate, open to all the speakers and the audience, introduced and guided by the keynote speakers.

2IƓFLDO�ODQJXDJHV�RI�WKH�FRQYHQWLRQ�Italian and English

Call for papers3DUWLFLSDWLRQ�WR�WKH�FRQYHQWLRQ�DV�VSHDNHUV�GHSHQGV�RQ�WKH�SUHVHQWDWLRQ�RI�DQ�abstract (minimum ��ZRUGV��NH\VWURNHV��LQ�ZKLFK�LV�VWULFWO\�UHTXHVWHG�WR�VWDWH��WKH�SUHIHUUHG�VHVVLRQ��WKH�WLWOH�of the contribution, personal contacts, the institution of belonging/reference for the candidate/s and the email to use for the communications.

Day III - Aion The picture in its entirety. Times led to unity: past DQG�IXWXUH�DUH�OLQNHG�WR�WKH�SUHVHQW�LQVSLULQJ�D�

UHŴHFWLRQ��RQ�ZKDW�KDV�EHHQ��DQG�D�SUHYLVLRQ��RI�ZKDW�ZLOO�EH��

The abstracts and the data abovementioned must be sent exclusively through email at the address info@diacultura.org�� DV�D�ZRUG�ƓOH�DWWDFKPHQW��QDPHG�ZLWK� WKH� VXUQDPH�DQG� WKH�ƓUVW�letter of the name of the candidate. The deadline for the proposal is April 12th, 2016.

By April 22nd��WKH�6FLHQWLƓF�&RPPLWHH�ZLOO�VHOHFW�WKH�SURSRVDOV��RQ�WKH�EDVH�RI�SDUDPHWHUV�VXFK�DV� WKHLU� FRKHUHQFH� ZLWK� WKH� WKHPHV� DQG� WKH� VFLHQWLƓF� FRQWHQWV� RI� WKH� FRQYHQWLRQ�� RQ� WKHLU�interdisciplinarity level and on the newness of the approach, trying as much as possible to balance WKH�SDUWLFLSDWLRQ�RI�VFKRODUV�FRPLQJ�IURP�GLYHUVH�GLVFLSOLQDU\�ƓHOGV��7KH�VHOHFWHG�DXWKRUV�ZLOO�EH�FRQWDFWHG�WKURXJK�HPDLO�DQG�PXVW�SURYLGH�D�SURPSW�UHSO\�WR�FRQƓUP�their presence and participation in order to be included in the temporary program of the convention and have their abstract published online. By May the 5th all the speakers must send the expanded abstract of their contribution (max ��NH\VWURNHV��VSDFHV�LQFOXGHG��ZLWK�PLQ��PD[��high-resolution images��GSL��WKDW�ZLOO�be published in the June issue of the monthly magazine Forma Urbis, dedicated to the convention’s themes. It is at speakers’ discretion to send together with the expanded abstract an even longer text and/or DOVR� WKH�GHƓQLWLYH�FRQWULEXWLRQ� WKDW�ZLOO�EH�SXEOLVKHG�DV� WKH�VHFRQG�YROXPH�RI� WKH�FRQYHQWLRQ�SURFHHGLQJV�E\�WKH�(�6�6��(GLWRULDO�6HUYLFH�6\VWHP��HGLWHG�E\�'L¢�&XOWXUD�)RXQGDWLRQ��7R�WKLV�HQG��IROORZLQJ�FRQƓUPDWLRQ�RI�SDUWLFLSDWLRQ�DQG��LQ�DQ\�FDVH��E\�WKH�HQG�RI�$SULO��ZH�ZLOO�VHQG�WR�DOO�WKH�VSHDNHUV�WKH�ƓQDO�editing rules valid for the publication on Forma Urbis as well as IRU�WKH�ƓQDO�SXEOLFDWLRQ�RI�WKH�SURFHHGLQJV��

7KH�IDLOHG�WUDQVPLVVLRQ�RI�WKH�H[SDQGHG�DEVWUDFW�ZLWKLQ�WKH�GHDGOLQH��H[FHSW�IRU�MXVWLƓHG�UHDVRQV��will entail the exclusion from the convention program.We remind you that the participation to the convention as speakers does not involve enrollment charges and does not entail any form of reimbursement.

Deadlines April 12th 2016: deadline for the shipping of the abstracts proposals April 22nd 2016: communication to the candidates of the outcome of the contribution’s selection, with the indication of the contributions selected as speakers or for the poster session (that does not call for a public presentation) May 5th 2016:� GHDGOLQH� IRU� WKH� VKLSSLQJ� RI� WKH� H[SDQGHG� DEVWUDFWV� �PD[� �� NH\VWURNHV��VSDFHV�LQFOXGHG��ZLWK�PLQ��PD[��KLJK�GHƓQLWLRQ�LPDJHV��WKDW�ZLOO�EH�SXEOLVKHG�RQ�WKH�PRQWKO\�magazine Forma Urbis May 10th: publication on the RomArché website (in the dedicated section) of the contribution’s abstracts in order to allow scholars and convention’s audience to know beforehand the themes presented and start the discussion May 10th-24th 2016: suggested convention’s registration period for the auditor in need of an DWWHQGDQFH�FHUWLƓFDWH��WKH�UHJLVWUDWLRQ�ZLOO�DOVR�JXDUDQWHH�WKH�DFFHVV�LQ�FDVH�RI�VROG�RXW�VHDWV�November 18th 2016:� GHDGOLQH� IRU� WKH� VKLSSLQJ� RI� WKH� ƓQDO� FRQWULEXWLRQV� �PD[�� NH\VWURNHV�� VSDFHV� LQFOXGHG�� SOXV� PD[�� LPDJHV�� IRU� WKH� SXEOLFDWLRQ� RI� WKH� FRQYHQWLRQ�proceedings.

:H�UHPLQG�\RX�WKDW��WKH�VKLSSLQJ�RI�WKH�FRQWULEXWLRQV�ZLWKLQ�WKH�GHDGOLQHV�LV�D�ELQGLQJ�FRQGLWLRQ�for the participation to the convention; the candidates are, contestually, commited to deliver by 1RYHPEHU��WK�WKH�ƓQDO�FRQWULEXWLRQ�IRU�WKH�SXEOLVKLQJ�RI�WKH�SURFHHGLQJV��WKH�FRQWULEXWLRQV�Ŋ�not selected among those to be presented at the convention but anyway deemed worthy of SXEOLFDWLRQ�Ŋ�ZLOO�JR�LQWR�WKH�SRVWHU�VHVVLRQ�DQG�D�VHOHFWHG�QXPEHU�RI�WKHP�ZLOO�EH�DOVR�SXEOLVKHG�in the proceedings of the convention

Publication of the proceedingsThe keynote speakers contribution, the speakers contribution, and the round table discussion transcript will be published in the convention proceedings by the E.S.S. Editorial Service System 6UO�IRU�'L¢�&XOWXUD�)RXQGDWLRQ��DV�SDUW�RI�WKH�VHULHV�PXVHXP�GL¢��ZLWKLQ�WKH�IROORZLQJ�HGLWLRQ�RI�RomArché.

3DUWLFLSDWLRQ�FRVWV�DQG�FHUWLƓFDWHVThere are no participation fees, nor there are reimburses given by the Organization. 7KH�SDUWLFLSDWLRQ�WR�WKH�FRQYHQWLRQ��WKDW�LV�SDUW�RI�5RP$UFK«��9,,�$UFKDHRORJLFDO�3XEOLVKLQJ�)DLU��0D\��WK��WK��LV�IUHH�EXW�VXEMHFWHG�WR�VHDWV�DYDLODELOLW\��7KH� VWXGHQWV� DQG� DQ\RQH� HOVH� LQWHUHVWHG� FDQ� UHTXHVW� DQ� DWWHQGDQFH� FHUWLƓFDWH� E\� UHJLVWHULQJ��EHWZHHQ�0D\�WKH��WK�DQG�WKH��WK��ZULWLQJ�DW�info@diacultura.org. During the convention ZH�ZLOO�UHTXLUH�WKH�H[KLELWLRQ�RI�D�YDOLG�,'�DQG�WKH�FRPSLOLQJ�RI�D�VLPSOH�IRUP��7KH�FHUWLƓFDWH�LV�valid for the release of formative credits, where allowed and in the terms set by your own institution of reference.

Video recording and website7KH� FRQYHQWLRQ� ZLOO� EH� HQWLUHO\� ƓOPHG� DQG� WUDQVPLWWHG� LQ� OLYH� VWUHDPLQJ� RQ� WKH� 'L¢� &XOWXUD�)RXQGDWLRQ�<RX�7XEH�FKDQQHO�DQG��ODWHU�RQ��RQ�WKH�ZHE�VLWH�RI�WKH�HYHQW��ZZZ�URPDUFKH�LW��

Contacts'HVLJQ��RUJDQL]DWLRQ�DQG�VFLHQWLƓF�HGLWLRQ�RI�WKH�FRQYHQWLRQ�Francesco Pignataro��'L¢�&XOWXUD�)RXQGDWLRQ��HPDLO��I�SLJQDWDUR#GLDFXOWXUD�RUJ�Simona Sanchirico��'L¢�&XOWXUD�)RXQGDWLRQ��HPDLO��V�VDQFKLULFR#GLDFXOWXUD�RUJ�LQ�FROODERUDWLRQ�ZLWK�Valentino Nizzo��'LUH]LRQH�*HQHUDOH�0XVHL��0L%$&7��HPDLO��YDOHQWLQR�QL]]R#EHQLFXOWXUDOL�LW��Christopher Smith��%ULWLVK�6FKRRO�DW�5RPH��HPDLO��GLUHFWRU#EVURPH�LW�

Organization and logisticsIrene Caporicci��'L¢�&XOWXUD�)RXQGDWLRQ��Chiara Leporati��'L¢�&XOWXUD�)RXQGDWLRQ�(PDLO��LQIR#GLDFXOWXUD�RUJ

3UHVV�RIƓFHAlessandra Botta��'L¢�&XOWXUD�)RXQGDWLRQ��Paolo Grazioli��'L¢�&XOWXUD�)RXQGDWLRQ�(PDLO��LQIR#GLDFXOWXUD�RUJ

Dià Cultura Foundation 9LD�GHOOD�0DJOLDQHOOD��+�(�Ŋ��5RPD7��)��www.diacultura.org www.romarche.it

Media Partner 0RQWKO\�PDJD]LQH�Forma Urbis. 9LD�GL�7RUUH�6��$QDVWDVLD��Ŋ��5RPD�7��)��www.formavrbis.it

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