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5/24/2018 4) FACOLTA PARANORMALI
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FACOLTA' PARANORMALI
CHIARAUDIENZA
4.22 "Tutta la Vita, tutto ci che esiste, elettricit e vibrazione. non vi pu essere elettricit
senza vibrazione, senza movimento! E il movimento che genera lelettricit, perci le duecose sono intimamente collegate. Not la mia espressione perplessa e con il suo potere
telepatico lesse nel mio pensiero. No! disse Non una vibrazione qualsiasi! Lascia che te lo
spieghi in questo modo; immagina unenorme tastiera di musica che si estenda da qui
allinfinito. La vibrazione che noi consideriamo solida sar rappresentata da una nota su
quella tastiera. La nota seguente potrebbe rappresentare il suono e laltra rappresenter la
vista. I sentimenti, le sensazioni, gli scopi che non riusciamo a capire durante la permanenza
su questa Terra saranno rappresentati da altre note. Un cane pu udire delle note alte, che un
essere umano non pu udire, e un essere umano pu udire delle note basse che un cane non
pu udire. Si potrebbero dire delle parole in tonalit alte, che un cane riuscirebbe a captare
senza che un essere umano ne sia a conoscenza. Nello stesso modo, delle personalit del
cosiddetto mondo dello Spirito possono comunicare con persone ancora su questa Terra,
quando possiedono il dono speciale della chiaraudienza.
CHIAROVEGGENZA E CRISTALLOSCOPIA
1-146 Bench io mi occupi molto di astrologia, trovo che la psicometria e la "visione nel cristallo"
sono assai pi rapide e per nulla meno precise. Sono anche pi semplici, allorch non si riesce
bene in matematica! La psicometria l'arte di trarre da un oggetto deboli impressioni di eventi
trascorsi. Tutti possiedono, in certa misura, queste capacit. La gente entra in un'antica chiesa
o in un tempio santificato dal trascorrere degli anni, e dice: Che atmosfera serena econsolante!. Ma le stesse persone visitano il luogo in cui avvenuto un delitto
raccapricciante ed esclamano: Oh, non mi piace questo posto, pauroso, andiamocene!. La
visione nel cristallo una cosa alquanto diversa. Il "cristallo" - come ho accennato prima -
serve semplicemente a mettere a fuoco raggi del Terzo Occhio, press'a poco come i raggi X
divengono visibili su uno schermo e formano un'immagine fluorescente. In tutto ci non vi
nulla di magico; si tratta soltanto di sfruttare leggi naturali.
2-96 Poi, rivoltosi a me, disse: "Scegli un cristallo che secondo te ti si adatta. Guardali e fai la tuascelta". Io avevo messo gli occhi su una sfera bellissima, di autentico cristallo di rocca, senza
incrinature e di dimensioni tali che bisognava tenerla con due mani. La presi e dissi: "Questa
quella che voglio". La mia Guida si mise a ridere: "Hai scelto la pi antica e la pi preziosa.
Se riesci a usarla, puoi tenerla". Questo cristallo speciale, che tuttora conservo, era statotrovato in uno dei pi profondi tunnel sotto il Potala. In quelle epoche oscure era stato
chiamato la "Palla Magica" e donato ai Lama Medici della Montagna di Ferro, in quanto lo si
riteneva collegato con la medicina. Un po' pi oltre, nel presente capitolo parler delle sfere di
vetro, degli specchi neri e dei globi d'acqua, ma adesso pu essere interessante descrivere il
modo in cui ci preparavamo a usare il cristallo, come ci addestravamo a diventare tutt'uno con
esso. E' ovvio che, se si sta in buona salute, se si in buone condizioni fisiche e mentali, la
visione perfetta. Altrettanto accade con la visione del Terzo Occhio. Si deve essere in forma
e a tale scopo ci preparavamo, prima di provare a usare uno qualsiasi di quei dispositivi.
Avevo scelto il mio cristallo e adesso lo stavo guardando. Mentre lo tenevo con due mani,
esso sembrava una sfera pesante, che rifletteva un'immagine rovesciata della finestra, con un
uccello appollaiato sulla cornice esterna. Guardando pi da vicino potei vagamente vederel'immagine riflessa del Lama Mingyar Dondup e anche la mia. "Tu la stai guardando,
Lobsang, ma non questo il modo in cui va usata. Coprila e aspetta finch non te l'avr fatto
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vedere". Il mattino seguente dovetti prendere, insieme al mio primo pasto delle erbe per
purificare il sangue e schiarire la testa, erbe che servono a ravvivare in senso generale il
fisico. Dovetti prenderle al mattino e alla sera, per due settimane. Ogni pomeriggio dovevo
riposare per un'ora e mezza, tenendo coperti gli occhi e la parte superiore della testa con un
pesante panno nero. Durante questo periodo dovetti praticare la respirazione speciale, in base
a un particolare modello ritmico. Durante lo stesso periodo dovetti curare con la massima
attenzione la pulizia personale. Al termine delle due settimane mi recai di nuovo dal LamaMingyar Dondup. "Andiamo in quella stanzetta tranquilla sul tetto." disse. "Finch non
prenderai pi confidenza con il cristallo, avrai bisogno di assoluta tranquillit." Una volta
entrati, ci sedemmo sul pavimento, sui nostri cuscini. Dietro di noi c'era una finestra,
attraverso la quale era possibile scorgere le montagne lontane, che si ergevano come le
Sentinelle della nostra amena vallata. "Muoviti tutt'intorno in questo modo, Lobsang.
Guarda il cristallo e dimmi quando tutte le immagini riflesse scompaiono. Dobbiamo
eliminare tutti i punti superflui di luce. Non sono questi che ci interessano". Questa una
delle cose pi importanti da ricordare. Eliminate qualsiasi luce che provochi immagini
riflesse, in quanto queste ultime fanno soltanto distrarre l'attenzione. Il nostro sistema
consisteva nel sedersi dando le spalle a una finestra rivolta a nord, nonch nel tirare, sulla
finestra, una tenda non troppo pesante, in modo da ottenere una luce crepuscolare. Adesso,con le tende tirate, la sfera di cristallo che tenevo in mano appariva morta, inerte. Nessuna
immagine riflessa ne guastava la superficie. La mia Guida si sedette accanto a me "Strofina il
cristallo con questo panno umido, asciugalo, poi raccoglilo con questo panno nero. Non
toccarlo ancora con le tue mani. Feci quanto mi era stato detto, pulii scrupolosamente la sfera,
l'asciugai e la presi con il panno nero, che era stato piegato in forma quadrata. Incrociai le mie
mani, con le palme in alto sotto il cristallo, che pertanto era appoggiato sulla mano sinistra.
"Adesso guarda dentro la sfera. Non verso, bens dentro. Guarda esattamente verso il centro e
poi lascia che la tua capacit visiva diventi vacua. Non cercare di vedere niente, lascia
semplicemente che la tua mente si svuoti. Guardai il cristallo. I miei pensieri vagavano.
Improvvisamente sembr che la sfera crescesse nelle mie mani ed ebbi la sensazione di essere
sul punto di cadervi dentro. Ci mi fece trasalire e l'impressione svan. Tenevo di nuovo in
mano soltanto una sfera di cristallo. "Lobsang! Perchhai dimenticato tutto quello che ti ho
detto? Eri sul punto di vedere e il tuo sussulto di sorpresa ha spezzato il filo. Oggi non vedrai
pi nulla". Bisogna guardare nel cristallo e mettere a fuoco la mente su una sua parte interna.
Poi sopravviene una caratteristica sensazione, come se si fosse sul punto di mettere il piede in
un altro mondo. Durante questa fase qualsiasi soprassalto o movimento di paura o di sorpresa
guasterebbe tutto. Allora l'unica cosa da fare, beninteso quando si sta imparando, di mettere
da parte il cristallo e di non sforzarsi di "vedere", se non dopo aver dormito per una notte. Il
giorno dopo provammo di nuovo. Occorre sedersi assolutamente a proprio agio. E' meglio
sedersi in un modo non convenzionale e vedere,piuttosto che mettersi seduti assumendo una
delle posizioni formali e non vedere nulla. La nostra regola era di sederci come ci pareva,purch si fosse comodi, in quanto la scomodit avrebbe fatto distogliere l'attenzione. Guardai
dentro il cristallo. Il cristallo appariva insensibile, inerte. "Non vedr mai niente in questa
cosa" pensai. ... Niente ombre, niente punti di luce. Nella stanza vi era un chiarore incerto e,
con il panno nero posto tra le mie mani e la sfera, non potevo vedere nessuna immagine
riflessa sulla sua superficie. Ma io avrei dovuto guardare dentro. Improvvisamente il cristallo
sembr acquistare vita. Nel suo interno apparve un corpuscolo bianco, nel centro, che si estese
come un candido fumo vorticoso. Era come se, all'interno, si scatenasse un tifone, un uragano
silenzioso. Il fumo si addens e si assottigli, si addens e si assottigli, poi si distese in uno
strato uniforme su tutta la sfera. Era come una tenda, che servisse a impedirmi di vedere.
Esplorai con la mente, cercando di spingerla oltre la barriera. Il globo parve dilatarsi ed ebbi
l'orribile impressione di precipitare a capofitto in un vuoto senza fondo. Proprio in quelmomento squill una tromba e la candida tenda si frantum in una tempesta di neve, che si
sciolse come al calore del sole di mezzogiorno. "Allora, Lobsang, ci sei andato vicino, molto
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vicino". "S, avrei visto qualche cosa, se quella tromba non si fosse messa a suonare. Mi ha
dato fastidio". "La tromba? Ma sei arrivato tanto lontano, eh? Quello era il tuo subconscio che
cercava di avvertirti che la chiaroveggenza e la cristalloscopia sono riservate a pochissime
persone. Domani andremo pi avanti". La terza sera la mia Guida e io ci mettemmo seduti
insieme come avevamo gi fatto. Ancora una volta egli mi ricord le regole. Questa volta ebbi
pi successo. Sedetti, tenendo la sfera con delicatezza, e mi concentrai su un punto invisibile
nel suo interno indistinto. Quasi subito apparve il fumo vorticoso, che presto form unacortina. Andai a tentoni con la mente pensando: "Sto passando, adesso sto passando!".
Sopravvenne di nuovo l'impressione orribile della caduta, ma stavolta ero preparato. Caddi a
piombo da un'altezza immensa, precipitando diritto verso il mondo coperto di fumo che
ingrandiva a velocit sbalorditiva. Soltanto il rigido addestramento mi imped di urlare mentre
mi avvicinavo alla superficie bianca a velocit terrificante ... poi passai dall'altra parte,
incolume. All'interno il sole splendeva. Mi guardai intorno, al colmo dello stupore pi
autentico. Sicuramente ero morto, poich quel luogo mi era del tutto sconosciuto. Che strano
posto! L'acqua, acqua scura, si estendeva davanti a me a perdita d'occhio, pi acqua di quanta
avessi immaginato che esistesse. A una certa distanza un immenso mostro simile a un orrendo
pesce si apr un varco attraverso la superficie dell'acqua. Aveva nel mezzo un tubo nero che
mandava in alto qualcosa simile a fumo, che il vento spingeva indietro. Pieno di stupore vidicome delle piccole figure che se ne andavano a spasso sul "groppone del pesce"! Questo per
me era troppo. Mi girai per scappare, ma mi fermai di botto, restando di sasso. Era troppo.
Enormi case di pietra, alte parecchi piani, mi si pararono davanti. Un cinese si precipit
proprio verso di me spingendo un aggeggio montato su due ruote. Sembrava una specie di
facchino, dato che su quel coso a ruote era appollaiata una donna. "Dev'essere sciancata"
pensai "e deve essere trasportata su una sedia a rotelle". Nella mia direzione stava
camminando un uomo, un Lama tibetano. Trattenni il fiato: era la copia esatta del Lama
Mingyar Dondup, di molti anni pi giovane. Cammin risolutamente su di me, attraverso me,
tanto che feci un salto per la paura. "Oh!" gemetti "Sono cieco". Era buio, non riuscivo a
vederci. "Va tutto bene, Lobsang, ti stai comportando bene. Aspetta che apro le tende". La
mia Guida cos fece e la stanza fu inondata dalla tenue luce della sera. "Certamente tu
possiedi dei grandissimi poteri di chiaroveggenza, Lobsang; occorre soltanto indirizzarli bene.
Del tutto involontariamente ho toccato il cristallo e, dalle tue osservazioni, deduco che tu hai
avuto la visione di quando andai a Shanghai molti anni fa e fui sul punto di svenire, la prima
volta che vidi il piroscafo e il risci. Stai andando bene". Adesso devi immergere il
cristallo nell'acqua, per cancellare la visione che hai avuto poco fa. Immergilo
completamente, fa in modo che si posi su un panno nel fondo del vaso, poi tiralo fuori,
sollevandolo con un altro panno. Bada di non toccarlo ancora con le tue mani". Quando si usa
un cristallo, questo un particolare importante da ricordare. Dopo ciascuna lettura, va sempre
smagnetizzato. Il cristallo viene magnetizzato dalla persona che lo regge, pi o meno come un
pezzo di ferro si magnetizza se portato a contatto con un magnete. Nel caso del ferro, di solitobasta batterlo, affinch perda il suo magnetismo, invece un cristallo deve essere immerso
nell'acqua. Se non lo si smagnetizza dopo ogni lettura i risultati si faranno sempre pi
confusi, le "emanazioni auriche" delle persone che subentrano incominciano ad accumularsi e
si finisce per ottenere una lettura del tutto inesatta. Nessun cristallo dovrebbe essere mai
maneggiato da nessuno tranne che dal suo possessore, e a nessun altro scopo se non di
"magnetizzarlo" per una lettura. La sfera, pi viene toccata da altre persone, meno risponde.
Ci stato insegnato che, quando avevamo effettuato in un giorno un certo numero di letture,
dovevamo portare il cristallo a letto con noi, affinch lo magnetizzassimo con il contatto
personale, tenendocelo vicino. Si sarebbe ottenuto lo stesso risultato portando il cristallo in
giro con noi, ma saremmo apparsi alquanto ridicoli, andando a zonzo e giocherellando con la
sfera. Quando non viene usato, il cristallo deve essere coperto con un panno nero. Non vi sideve mai lasciar cadere la luce forte del sole, che ne compromette l'uso a scopi esoterici. Non
si dovrebbe neanche consentire di far toccare il cristallo a chi va semplicemente alla ricerca
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del brivido. C' uno scopo in questo. Un cacciatore di emozioni, il quale non ha uno schietto
interesse, bens la voglia di divertirsi con poca spesa, danneggia l'aura del cristallo. Pi o
meno come mettere una costosa macchina fotografica o un orologio in mano a un bambino,
per appagarne l'inutile curiosit. Molte persone potrebbero usare un cristallo, nel caso che
volessero prendersi la briga di scoprire qual il tipo adatto per loro. Noi ci accertiamo che i
nostri occhiali ci vadano bene. I cristalli sono altrettanto importanti. Alcune persone riescono
a vedere meglio con un cristallo di rocca, altre si servono del vetro. Il cristallo di roccaappartiene al tipo pi potente. Non da tutti adoperare un cristallo del genere. Pu darsi
che sia troppo forte e abbia la tendenza a dominare. Si possono avere sfere di vetro, utili per
farsi la necessaria esperienza iniziale. Una giusta dimensione oscilla dai tre ai quattro pollici;
la dimensione non affatto importante. Alcuni monaci portano una minuscola scheggia di
cristallo, montata su un anello. La cosa importante di accertare che non vi siano
imperfezioni, o che ci sia soltanto un leggero difetto, che non sia assolutamente visibile con
una illuminazione attenuata. I cristalli piccoli, di rocca o di vetro, hanno il vantaggio di pesare
poco, cosa degna di considerazione qualora si abbia la tendenza a reggere la sfera. Una
persona che desideri acquistare un cristallo di qualsiasi tipo deve fare un'inserzione in una
rivista di "occultismo". Le cose offerte in vendita presso certe botteghe sono pi confacenti ai
maghi o ai numeri teatrali. Di solito vi sono delle macchie, che non compaiono fino a quandonon si compra l'oggetto e lo si porta a casa! Fatevi spedire qualsiasi cristallo salvo
approvazionee, appena lo togliete dal pacco, lavatelo sotto l'acqua corrente. Asciugatelo con
cura e poi esaminatelo, tenendolo con un panno scuro. Il motivo? Lavatelo per togliere
qualsiasiimpronta digitale, che potrebbe essere scambiata per una imperfezione, e tenetelo in
modo che le vostre impronte digitali non vi traggano in inganno. Non potete pretendere di
mettervi seduti, di scrutare nel cristallo e di "vedere immagini". Non neanche giusto
prendersela con il cristallo per il vostro fallimento. Esso semplicemente uno strumento: voi
non dareste la colpa a un telescopio, nel caso in cui guardaste dalla parte sbagliata e vedeste
soltanto un'immagine rimpiccolita. Alcune persone non possono usare un cristallo. Prima di
rinunciare, dovrebbero provare con uno "specchio nero". Lo si pu fare veramente con una
spesa minima, procurandosi un vetro da faro presso un negozio di autoaccessori. Il vetro deve
essere concavo, perfettamente liscio e semplice. Il tipo di vetro corrugato per proiettore
d'automobile non adatto. Tenete la superficie curva esterna di un vetro adatto sopra la
fiamma di una candela. Muovetelo affinch sulla superficie esterna del vetro si formi uno
strato uniforme di fuliggine, che pu essere "fissato" con una lacca alla cellulosa, come quella
usata per non far perdere il lucido all'ottone. Preparato lo specchio nero, procedete come
fareste con un cristallo rotondo. Nel caso dello specchio nero si guarda verso la superficie
interna, stando bene attenti ad eliminare ogni riverbero accidentale. Un altro tipo di specchio
nero quello a noi noto come "inesistente". E' uguale allo specchio precedente, ma la
fuliggine nella parte interna della curva. Un grosso inconveniente costituito dal fatto che
non si pu "fissare" la fuliggine, in quanto farlo significherebbe fornire una superficie lucida.Questo specchio pu essere pi utile a coloro che si distraggono a causa dei riverberi. Alcuni
si servono di un vaso d'acqua e vi guardano dentro. Il vaso deve essere trasparente e
completamente privo di caratteristiche. Collocatevi sotto un panno scuro ed esso diventer
effettivamente un cristallo di vetro. Nel Tibet vi un lago situato in maniera che l'acqua che
contiene si vede e tuttavia quasi non si vede. E' un lago famoso, cui ricorrono gli Oracoli di
Stato in occasione di alcune delle loro profezie pi importanti. Questo lago, che noi
chiamiamo Ch-kor Gyal-ki Nam-tso (Lago Celeste della Ruota Trionfante della Religione)
trova in una localit chiamata Tak-po, a un centinaio di miglia da Lhasa. Il distretto
circostante montuoso e il lago chiuso da alte vette. Di regola l'acqua veramente molto
azzurra, ma a volte, se si guarda da certe posizioni vantaggiose, l'azzurro si trasforma in un
candore vorticoso, come se vi sia versata della calce. L'acqua si muove vorticosamente espumeggia, poi, nel centro del lago, compare improvvisamente una nera apertura, sopra la
quale si formano, nel frattempo, nubi bianche e dense. Nello spazio tra l'apertura e le nubi
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possibile vedere un'immagine degli avvenimenti futuri. Almeno una volta durante la sua
esistenza, il Dalai Lama si reca in questo posto. Si trattiene in un padiglione nelle vicinanze e
guarda verso il lago. Vede i fatti importanti per lui e, cosa non meno importante, il giorno e il
modo in cui lascer questa vita. Non si mai dimostrato che il lago si sia sbagliato! Non
possiamo andare tutti a vedere quel lago, ma la maggior parte di noi, con un po' di pazienza e
di fiducia, pu servirsi di un cristallo. Ecco un metodo che si consiglia ai lettori occidentali.
La parola "cristallo" comprender cristallo di rocca, vetro, specchi neri e sfera di acqua. Peruna settimana bisogna stare molto attenti allo stato di salute. Durante questa settimana evitate
in particolare (per quanto possibile in questo mondo agitato) preoccupazioni e arrabbiature.
Mangiate frugalmente, evitando intingoli o cibi fritti. Maneggiate il cristallo quanto pi
possibile, senza fare tentativi di "vedere". In seguito a ci si trasmetter a esso qualcosa del
vostro magnetismo personale e vi consentir di familiarizzare con la sensazione che ne
ricevete. Ricordatevi di coprire il cristallo tutte le volte che non lo maneggiate. Se vi
possibile, conservatelo in una scatola che si possa chiudere a chiave. Questo impedir ad altre
persone di mettersi a giocare con esso in vostra assenza. Come sapete, la luce diretta del sole
deve essere evitata. Trascorsi sette giorni, portate il cristallo in una stanza tranquilla,
possibilmente esposta a nord. Il momento migliore la sera, perch non c' la luce diretta del
sole, che aumenta o si attenua a seconda del passaggio delle nuvole. Mettetevi a sedere, inqualsiasi posizione vi troviate comodi, con la schiena rivolta alla luce. Prendete in mano il
cristallo e rilevate qualsiasi riverbero sulla sua superficie, che deve essere eliminato
chiudendo le tende della finestra o cambiando la vostra posizione. Quando siete soddisfatti,
tenete il cristallo a contatto con il centro della fronte per alcuni secondi, poi scostatelo
lentamente. Adesso tenetelo nelle vostre mani a coppa, potendole appoggiare con il dorso sul
vostro grembo. Gettate appena uno sguardo verso la superficie del cristallo, poi spostate il
vostro campo visivo verso il centro interno, verso ci che dovete immaginare come una zona
di inesistenza. Lasciate semplicemente che la vostra mente si svuoti. Non cercate di vedere
niente. Tenetevi lontano da qualsiasi emozione, da qualsiasi sensazione forte. La prima notte
dieci minuti sono sufficienti. Aumentate gradualmente il tempo, finch al termine della
settimana non riuscite a protrarlo per mezz'ora. La settimana successiva lasciate che la vostra
mente si svuoti appena potete. Fissate semplicemente il nulla all'interno del cristallo. Dovreste
accorgervi che i suoi contorni oscillano. Forse vi sembrer che la sfera stia aumentando,
oppure avrete la sensazione di cadere in avanti. Cos dovrebbe essere. Non trasalite per la
meraviglia, in quanto cos facendo vi precludereste 1a possibilit di "vedere" per il resto della
serata. L'individuo medio che "vede" per la prima volta sobbalza, pi o meno allo stesso modo
in cui qualche volta sobbalziamo quando siamo sul punto di addormentarci. Con un po' pi di
pratica scoprirete che il cristallo diventa apparentemente sempre pi grande. Una sera, mentre
lo guardate dentro, scoprirete che luminoso e pieno di fumo bianco. Questo svanir - purch
non trasaliate - e otterrete la vostra prima visione, che di solito riguarda il passato. Si tratter
di qualcosa collegata con voi, in quanto soltanto voi avete toccato la sfera. Continuate cos,limitandovi a vedere ci che riguarda voi. Quando riuscirete a "vedere" a volont, ordinate
alla sfera di farvi vedere ci che volete sapere. I1 metodo migliore consiste nel dire con
decisione e a voce alta, a voi stessi: "Stanotte vedr cos e cos". Se ci credete, vedrete quanto
desiderate. E' una cosa semplicissima. Per conoscere il futuro, dovete mettere in ordine i fatti
che vi riguardano. Raccogliete tutti i dati disponibili e ripeteteli a voi stessi. Poi "chiedete" al
cristallo e dite a voi stessi che siete in procinto di vedere ci che volete conoscere. A questo
punto occorre dare un'avvertenza: non si pu usare il cristallo per il proprio tornaconto, per
prevedere i risultati delle corse, o per recare danno a un'altra persona. Esiste una potente legge
occulta, che far ritorcere tutto contro di voi, nel caso che tentiate di servirvi del cristallo. La
legge inesorabile quanto il tempo. Ormai dovreste essere in grado di conseguire molta
pratica in ci che vi riguarda. Vi piacerebbe provare su qualcun altro? Immergete il cristallonell'acqua e asciugatelo con cura, badando di non toccarne la superficie. Poi datelo all'altra
persona, dicendo: "Prendilo nelle tue mani e pensa a quello che vuoi sapere. Poi
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restituiscimelo". Naturalmente avrete avvertito il vostro interlocutore che non deve parlare n
distrarvi. E' consigliabile provare prima con un amico che si conosca bene, in quanto gli
estranei si dimostrano spesso imbarazzati quando si sta apprendendo. Quando il vostro
interlocutore vi restituisce il cristallo, lo prenderete nelle vostre mani, non importa se a nudo o
avvolto nel panno nero; ormai dovreste avere dato un carattere "personale" al cristallo.
Sistematevi comodamente, sollevate il cristallo all'altezza della vostra fronte per un attimo,
poi appoggiate le mani sul grembo, reggendo il cristallo in un modo qualsiasi che nonprovochi tensione. Guardatelo dentro e lasciate che la vostra mente si svuoti, possibilmente
del tutto, ma pu darsi che questo primo tentativo presenti delle difficolt, se siete
autocosciente. Mentre vi sistemate, nel caso in cui vi siate esercitati come stato consigliato,
osserverete una di queste tre cose. Si tratta di vere immagini, di simboli e di impressioni. Le
vere immagini dovrebbero costituire il vostro scopo. Ecco le nuvole del cristallo, poi le
nuvole si dileguano per far vedere immagini reali, immagini di ci che volete conoscere. In un
caso del genere non c' difficolt di interpretazione. Alcune persone non vedono immagini
vere, vedono dei simboli. Pu darsi che, ad esempio, vedano una sequela di X, oppure una
mano. Potrebbe trattarsi di un mulino a vento o di un pugnale. Qualunque cosa sia, imparerete
a interpretarla nel modo giusto. La terza cosa sono le impressioni. In questo caso non si vede
nulla, tranne che nubi vorticose e una scarsa luminescenza, ma mentre si regge il cristallo siavvertono o si odono impressioni ben definite. E' essenziale evitare prevenzioni personali,
essenziale per non prevalere sul cristallo con sentimenti strettamente personali, in merito a
una determinata questione. Il vero Veggente non riferisce mai a nessuno la data n la
probabilit della morte. Voi lo saprete, ma non dovete mai dirlo. Non avvertirete una persona
neppure di una malattia imminente. Direte invece: "Per quella certa data consigliabile stare
un po' pi attenti del solito". E non direte mai a una persona: "S, tuo marito uscito con una
ragazza, la quale, ecc., ecc.". Se usate il cristallo nel modo giustosaprete che uscito, ma
uscito per affari? Ha una relazione con una ragazza? Non dite mai, mai niente che conduca
alla separazione di una famiglia o sia causa di infelicit. Questo significa abusare del cristallo.
Usatelo soltanto a fin di bene e ne riceverete del bene. Se non vedete niente, ditelo, e
l'interlocutore. vi rispetter. Potete "inventare" quello che affermate di vedere, ma pu darsi
che diciate qualcosa che l'interlocutoresa che sbagliata. Allora il vostro prestigio e la vostra
reputazione saranno compromessi e creerete inoltre una cattiva fama alla scienza occulta.
Dopo aver riferito l'esito della vostra lettura all'interlocutore, avvolgete il cristallo
diligentemente e posatelo con delicatezza. Quando l'interlocutore se n' andato, vi
raccomando di immergere il cristallo nell'acqua, di asciugarlo bene e poi di maneggiarlo per
dargli di nuovo un carattere personale per mezzo del vostro magnetismo. Pi toccate il
cristallo, meglio sar. Evitate di scalfirlo e, quando avete finito, mettetelo via in un panno
nero. Se vi possibile, mettetelo in una scatola chiusa a chiave. I gatti sono dei grandi
trasgressori, alcuni di essi si mettono seduti per un tempo lunghissimo a "guardare". E
quando, la volta successiva, usate il cristallo, non volete vedere la storia della vita del gatto ele sue aspirazioni. Questo pu succedere. Nel Tibet, presso alcune lamaserie "occulte", si
interroga un gatto, per mezzo del cristallo, quando smonta dal servizio dopo essere stato di
guardia al tesoro. Allora i monaci sanno se vi stato qualche tentativo di furto. Si raccomanda
vivamente che, prima di impegnarsi in qualsiasi forma di addestramento nel campo della
cristalloscopia, voi indaghiate sotto tutti i punti di vista sulle vostre motivazioni segrete.
L'occultismo un'arma a doppio taglio e coloro i quali vi si "trastullano" per vana curiosit
vengono talvolta puniti con disturbi mentali o nervosi. Per mezzo di esso potete conoscere il
piacere di aiutare gli altri, ma potete conoscere anche quanto sia orrendo e incancellabile. E'
pi sicuro limitarsi a leggere questo capitolo, a meno che non siate pi che certi delle vostre
motivazioni. Una volta scelto il cristallo, non cambiatelo. Abituatevi in modo definitivo a
toccarlo ogni giorno, oppure a giorni alterni. Gli antichi non avrebbero mai sguainato unaspada, neanche di fronte a un amico, se non per attaccare. Se per un motivo qualsiasi
dovevano mostrare l'arma, allora si pungevano un dito per "versare sangue". Altrettanto
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avviene nel caso del cristallo: se lo fate vedere a qualcuno, leggetelo, anche se si tratta di una
cosa che riguarda soltanto voi. Leggetelo, anche se non occorre che diciate a nessuno ci che
state facendo, o ci che vedete. Non si tratta di superstizione, bens di un modo sicuro di
addestrarvi, affinch, quando il cristallo scoperto, voi "vediate" automaticamente, senza
preparazione, senza pensarci.
4-36 Lentamente lOracolo (di Stato) allung le mani e apr la scatola. Con un piccolo cucchiaiodoro misur una polvere fine che gett sulla brace ardente. La stanza si riemp di un leggerofumo azzurro. Sentii che stavo perdendo i sensi e che la vista mi si offuscava. Da una distanza
infinitamente lontana sembrava che arrivassero i rintocchi di una grande campana. Il suono si
avvicin e la sua intensit crebbe fino a quando credetti che la testa mi scoppiasse. La mia
vista si rischiar e vidi una colonna di fumo alzarsi senza fine dalla coppa. Allinterno del
fumo scorsi del movimento, un movimento che mi veniva incontro e mi avvilupp in modo
che anchio ne facessi parte. Da un punto che era ormai al di l della mia comprensione, la
voce dellOracolo di Stato mi giunse, confusa e monotona. Ma non avevo bisogno della sua
voce, vedevo il futuro, lo vedevo con la stessa intensit sua. Da un punto fisso del Tempo,
osservavo gli avvenimenti della mia vita che si svolgevano davanti a me, come se fossero
proiettati in un film perpetuo. La mia prima infanzia, gli avvenimenti della mia vita, laseverit di mio padre - tutto passava davanti ai miei occhi. Ancora una volta ero seduto
davanti al grande Monastero buddista di Chakpori. Ancora una volta sentii la pietra dura della
Montagna di Ferro quando il vento mi strapp dal tetto del Monastero e mi butt con una
forza da rompermi tutte le ossa gi per la montagna. Il fumo turbinava e le immagini (quello
che chiamiamo il Documento dellAkasha) si spostarono. Vidi di nuovo la mia iniziazione,
cerimonie segrete avvolte dal fumo, perch allora non ero ancora stato iniziato. Nelle
immagini mi vidi partire sulla strada lunga e solitaria che conduce verso Chungking, in Cina.
Un apparecchio strano vorticava nellaria che lo sballottava, alzandosi e poi ricadendo sopra
le rupi di Chungking. E io - io - ero seduto ai comandi! Pi tardi vidi flottiglie di questi
apparecchi che ostentavano il Sole Sorgente del Giappone sulle ali. Dagli apparecchi
cadevano macchie nere che sprofondavano sulla terra e scoppiavano in fiamme e fumo. Dei
corpi straziati venivano lanciati in alto e, per alcuni momenti, dal cielo piovevano sangue e
frammenti umani. Mi sentii nauseato e stordito, man mano che le immagini si spostavano e mi
mostravano in preda alle torture dei Giapponesi. Vidi la mia vita, le difficolt, ne provai
lamarezza. Ma il dolore pi grande fu il tradimento e la cattiveria di certe persone del mondo
Occidentale che, come potevo vedere, facevano di tutto per distruggere opere di bene, soltanto
per gelosia. Le immagini continuavano a venire e vedevo il corso che probabilmente avrebbe
seguito la mia vita, prima di viverla. Come sapevo bene, le probabilit possono essere
previste con la massima accuratezza. Soltanto i pi piccoli dettagli sono a volte diversi. Le
configurazioni astrologiche stabiliscono il limite di ci che si pu essere e sopportare, come il
conduttore di un motore pu fissarne la velocit massima e minima.
6-66 Non avevo mai visto prima di allora un servizio in quel tempio; noi ragazzi ne eravamo
rigidamente esclusi. Per noi c'era il tempio maggiore o uno dei pi comuni dei templi minori;
ma questo, scavato nella roccia molto al di sotto delle costruzioni fatte dall'uomo, mi chiedevo
che cosa fosse e che cosa vi si facesse. Cautamente, stringendomi intorno l'abito per non
inciampare, mi portai pi in avanti, per potere spiare nascosto dalla statua. Era interessante.
Di fronte a me, in circolo, stavano nove lama, tutti con la loro tonaca color zafferano, tutti
volti verso il centro del circolo e nel centro, sopra un piedistallo riccamente scolpito, c'era
Qualche Cosa, Qualche Cosa che non riuscivo a distinguere chiaramente. Sembrava che ci
fosse qualche cosa, e nello stesso tempo sembrava che non ci fosse niente. Sembrava un
globo di qualche cosa o di niente; sembrava quasi senza forma, eppure quale forma c'eradentro! Vidi e mi colp subito - che si trattava di un enorme cristallo di rocca, senza
venature, perfetto. Posava sulla sua base scolpita ed accentrava l'attenzione dei lama, che
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sedevano quasi con devozione avanti ad esso. Lo fissavano intensamente, eppure con una
intensit che non riguardava i loro occhi fisici, ma che sembrava impegnare l'uso del terzo
occhio. Ebbene - pensai - anche io sono chiaroveggente. Cos non fissai pi con gli occhi, ma
feci entrare in azione le mie facolt di chiaroveggenza. In tal modo vidi nel cristallo colori,
movimenti rotatori, spirali e intorbidamento fumoso. Stupito, spaventato, mi sembr di
precipitare da un'immensa altezza, di cadere dal tetto del mondo in un abisso. Ma no, non era
un abisso: era invece un mondo che mi si spalancava dinnanzi, un mondo di tanti colori e diregole differenti. Vidi come da una piccola altura la gente piena di miseria e di tristezza;
alcuni pieni di dolori fisici. Erano anime sperse, anime senza guida, anime alla ricerca del
modo di liberarsi dalle loro ansie. Mentre stavo l in trance, mentre mi trovavo ancora sul
piano luminoso di un altro mondo, risuonarono, con note profonde, i canti dei lama.
6-69 Continuavo a guardare le persone che avevo intorno - ma c'erano veramente? O stavo in unaltro mondo? O stavo guardando in un cristallo? La mia viva impressione era di trovarmi in
un altro mondo, dove l'erba era pi verde, il cielo pi turchino, dove ogni cosa si stagliava in
netto, vivo contrasto. Sotto i miei piedi c'era terra erbosa, e la sentivo con le dita dei piedi
nudi. Avvertivo l'umidit che penetrava attraverso il vestito, nei punti a contatto con le
ginocchia. Anche con le mani, se le muovevo piano piano, mi sembrava di sentire l'erba e
forse, qua e l, qualche sasso. Mi guardavo intorno con avido interesse. In primo pianoc'erano molti ciottoli di pietra verdastra, venata qua e l di bianco. Altri ciottoli erano di colori
diversi; quello che mi attraeva maggiormente era il colore rossiccio, attraversato da striature
bianche. Ma la cosa che pi mi impressionava era il modo con il quale ogni cosa spiccava con
forte realt, il modo come ogni cosa sembrava pi normale del normale, con contorni pi netti
e colori pi vivi. Spirava una leggera brezza, che mi sfiorava la guancia sinistra. Era
stupefacente, perch portava con s strani odori, profumi esotici. Ad una certa distanza vidi
qualche cosa che sembrava un'ape. Ronzava. Si ferm ed entr nella corolla di un fiorellino
che cresceva tra l'erba. Vedevo tutto questo senza avere coscienza del passare del tempo, ma
poi mi allarmai e diventai cauto, perch c'era un folto gruppo di persone che venivano verso
di me. Le guardavo e non mi potevo muovere; venivano verso me, ed io ero pi o meno sul
loro cammino. Guardai ancora, ed ebbi la sensazione di qualche cosa di molto stonato. Alcuni
di essi erano vecchi, che poggiavano sui bastoni e camminavano zoppicando a piedi nudi,
coperti di stracci. Altri erano evidentemente uomini in buona salute, ma non con quell'aria di
benessere data generalmente dall'opulenza, perch una cosa era particolarmente evidente in
quegli uomini e in quelle donne: che erano poveri, spaventati e il minimo movimento li
faceva trasalire e gli faceva incrociare le mani sul petto. Si guardavano intorno nervosamente
e nessuno di essi pareva accorgersi del vicino; sembrava che si sentissero soli, dimenticati,
desolati e abbandonati in un mondo estraneo. Avanzavano, interessandosi ciascuno soltanto
della propria esistenza, e tuttavia venivano in gruppo, nessuno a contatto dell'altro, nessuno
consapevole della presenza di un altro. Avanzavano, richiamati dalle voci che sentivo anche
io: "Oh! Ascoltate le Voci delle nostre Anime, tutti voi che vagate senza guida". Il canto e ilsuono basso avanzavano, ed avanzavano anche le persone; quando furono arrivati ad un certo
punto, non potevo vedere che cosa stesse succedendo, ogni faccia si illumin di una specie di
gioia celestiale, ciascuno divenne pi eretto, come se, uomo o donna, avesse ricevuto una
rassicurazione e sentisse perci di stare meglio. La gente s'incammin ed usc dalla mia vista.
Improvvisamente si ud un fracasso di campane in dissonanza, e sentii un colpo violento,
dentro di me, come se qualcuno mi facesse barcollare internamente, quasi fossi un aquilone
all'estremit di uno spago, investito da una folata di vento che tenti di trascinarlo pi lontano.
Nel guardare quello strano paesaggio ebbi l'impressione che stesse cadendo la notte, perch il
cielo si oscurava ed i colori diventavano meno distinti. Le cose sembravano ritirarsi. Ritirarsi?
Come potevano ritirarsi? Ma indubbiamente si ritiravano, e non soltanto diventavano pi
piccole, ma una nebbia, come le nuvole che stavano in alto, cominciava a coprire la vista diquel mondo, e mentre il mio sguardo terrorizzato vedeva la scena farsi sempre pi piccola, la
nebbia si mut in tonanti nuvole nere percorse da lampi. Il mondo diventava sempre pi
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piccolo, ed io salivo sempre di pi. Se guardavo in basso, potevo vederlo ruotare al di sotto di
me, e allora mi resi conto che non poteva ruotare al di sotto di me, perch io stavo con i piedi
e con le ginocchia posati sul pavimento del tempio. Altrimenti, dov'ero? Ero confuso e
stordito, quando si ripet quel duro, spaventevole urto, un urto che quasi mi fece saltare il
cervello fuori della testa. Completamente stordito alzai la mano per strofinarmi gli occhi.
Guardai di nuovo, e vidi avanti a me che il cristallo era tornato cristallo e non era pi un
mondo; soltanto un cristallo inerte e senza vita, con nessun punto di luce dentro di s. Stavasulla sua base scolpita come se fosse stato una pietra o un idolo o qualunque altra cosa, ma
non come il pi meraviglioso strumento di meravigliose esperienze. Lentamente un lama si
alz in piedi e prese dalla base un panno che sembrava velluto nero, lo spieg con riverenza,
lo pose sul cristallo che spinse dentro. Fece tre inchini nella direzione del cristallo e torn
indietro per riprendere il suo posto. Mentre faceva questo, il suo sguardo sbalordito si pos su
me.
Il vecchio lama raggrinzito, che sembrava essere il pi anziano e che aveva l'incarico del
servizio, mi guard poi disse ai suoi compagni: "S, ricordo. Questo il ragazzo che deve
ricevere un'istruzione speciale. Aspettavamo che tornasse Mingyar per farlo venire qui, ma
poich gi venuto, proviamo la sua esperienza e le sue capacit, in modo che possiamo
valutarlo senza l'influenza della sua potente Guida". Vi fu un mormorio di assenso, e furonodati sottovoce suggerimenti che io ero troppo confuso per poter seguire. Questi erano i lama
pi telepatici, i grandi chiaroveggenti, quelli che aiutavano gli altri; e adesso io sedevo con
loro tremante di paura, vero, ma comunque sempre con loro. " "Vorremmo condurti
ad una passeggiata nell'astrale e nel mondo al di sotto dell'astrale; vorremmo condurti in
spirito attraverso il nostro Potala. Lobsang, vogliamo che tu ti stenda supino, e lo vogliamo
perch le tue gambe non ti consentono di stare nella posizione ortodossa". Il vecchio lama
prese un cuscino e me lo pose con cura sotto la testa, poi mi mise le mani, con le dita
intrecciate, tra la fine dello sterno e l'ombelico. I lama si misero a posto in cerchio; spinsero il
cristallo da una parte, mettendolo con riverenza in un incavo che non avevo mai notato nella
base della Sacra Immagine. Sedettero intorno a me, in modo che la mia testa si trov
esattamente al centro del cerchio. Un lama usci dal gruppo e torn con dei bastoncini
d'incenso e un piccolo braciere. Quasi mi squalificai, starnutendo quando una nuvola di fumo
mi attravers la faccia e mi fece prudere le narici. Gli occhi mi stavano diventando
stranamente pesanti. Provavo un senso di crescente stanchezza; per i lama non guardavano
me, ma un punto molto al di sopra di me. Io mi sforzavo di aprire gli occhi e vedevo il sotto
dei loro menti e su per le loro narici; avevano le teste cos inclinate all'indietro, che non
potevo distinguerne gli occhi. No, non guardavano me, guardavano... Dove? L'incenso ardeva
producendo un leggero crepitio, che non avevo mai notato prima. Ad un tratto intrecciai le
mani anche pi strettamente, perch sembrava che l'intero edificio crollasse. Avevo sentito
parlare di terremoti, e pensai che improvvisamente noi del Potala fossimo colpiti da un
terremoto. Fui preso dal panico e cercai con tutte le forze di scacciarlo, pensando che sarebbestata una vergogna, per la mia Guida, se io mi fossi alzato in piedi e mi fossi precipitato fuori
del tempio, mentre i lama restavano placidamente seduti. Il dondolio continuava e, per un
momento, quasi mi sentii male. Ebbi la sensazione di essere trascinato in su e mi accorsi che
uno dei travi del soffitto stava a pochi pollici dalla mia mano. La allungai per salvaguardarmi,
e mi avvidi con spavento che attravers il trave senza disturbare la polvere che stava sulla
superficie di esso. Terrorizzato da questa esperienza, mi tuffai in gi rapidamente e toccai
terra con i piedi a lato della Sacra Immagine. Rapidamente sporsi la mano per tenermi saldo,
sapendo che le gambe non mi avrebbero sostenuto. Ma, di nuovo, la mano pass attraverso la
Sacra Immagine e mi sentii le gambe ferme e forti; non provavo n dolore n angoscia. Il
gruppo dei lama era sempre l. Ma no, uno era assente. Percepii che stava accanto a me e che
la sua mano mi stava toccando il gomito. Appariva luminoso, alquanto pi grande degli altrie, quando guardai la Sacra Immagine, mi accorsi che, in confronto, anche io ero un po' pi
grande del normale. Mi sembr di nuovo di avere dentro di me un gran nodo di paura e lo
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stomaco mi si agit per lo spavento. Ma il lama mi prese il gomito e mi rassicur: "Tutto
bene, Lobsang, non hai niente da temere. Vieni con me". Mi indic la strada, tenendo la mano
sul mio gomito sinistro. Evitammo accuratamente i lama ancora seduti in cerchio. Io
guardavo, guardavo nel centro del circolo, ma il mio corpo non c'era, non c'era niente. Pieno
di ansiet mi palpai, e mi sentii solido. Toccai nascostamente il lama che mi stava accanto, e
anche lui era solido. Egli vide il mio gesto e rise a lungo. "Lobsang! Lobsang! Adesso sei, con
il tuo corpo completo, in uno stato diverso. Soltanto quelli che hanno il pi grande potereocculto, una facolt innata, possono fare una cosa come questa. Ma vieni con me".
Proseguimmo verso un lato del tempio, ed il muro si faceva sempre pi vicino. Io mi ritrassi
dalla stretta del lama e provai a tornare indietro, esclamando: "No, se non ci fermiamo
andiamo a battere: Questo muro solido!" Il lama riprese la stretta e ordin: "Vieni avanti!
Quando avrai pi esperienza vedrai com' semplice!" Si mise dietro a me e pose le mani fra le
mie scapole. Il muro ci stava davanti: un solido muro di pietra grigia. Egli spinse, e provai
veramente la pi notevole sensazione della mia vita quando entrai nella pietra del muro.
Sembrava che tutto il mio corpo tintinnasse, sembrava che milioni, bilioni di bolle di
sapone, scoppiassero contro di me, non impedendomi, ma facendomi soltanto il solletico,
facendomi star dritti i capelli, producendomi soltanto un piacevole pizzicorino. Mi
sembrava di muovermi senza difficolt e avevo l'impressione di attraversare una tempesta dipolvere; la polvere, per, non mi urtava, non mi infastidiva affatto gli occhi e allungai le mani
provando ad afferrarne un po'. Ma essa mi attravers, o io attraversai lei: non so qual la
verit. Il lama, dietro a me, sorrise, mi spinse un po' pi forte, ed io presi dritto la strada
attraverso il muro e nel corridoio al di l di esso. Un vecchio veniva avanti, portando una
lampada al burro in ciascuna mano, e qualche cosa stretto fra il gomito sinistro ed il corpo.
Tentai di evitare il contatto con lui, ma era troppo tardi. Mi disposi a chiedergli scusa per la
mia sbadataggine, ma il vecchio aveva proseguito; mi era passato attraverso e nessuno dei due
si era accorto del contatto, n avemmo l'impressione di aver camminato attraverso un altro
essere umano. Con il lama che mi guidava attraversammo l'edificio, senza mai disturbare
l'intimit di altri che stavano soli nelle loro camere, visitammo i magazzini e - con il gesto di
commento piuttosto caustico del lama, che mi conosceva bene - entrammo nelle cucine. Il
vecchio monaco cuoco riposava, poggiato ad un grande sacco di cuoio pieno d'orzo. Si
grattava, e si puliva i denti con uno stecco, voltandosi via via a sputare nell'angolo.
Finalmente, mentre lo stavamo osservando, si gir, emise un profondo sospiro e bofonchi:
"Ahi, ahi! mi sembra che sia gi ora di preparare un'altra volta da mangiare. Che vita!
Tsampa, tsampa e ancora tsampa, e tutta questa gente affamata da saziare". Andammo ancora
avanti attraverso il fabbricato. Le gambe non mi davano nessuna noia e infatti, per dire la
verit, non pensavo ad esse, perch non me ne davano motivo. Stavamo attenti, molto attenti a
non violare l'intimit di nessuno. Giravamo il pi possibile per i corridoi, per non entrare negli
alloggi individuali. Arrivammo gi in fondo, nei magazzini. Fuori c'era il mio vecchio amico,
l'onorevole (gatto) Puss Puss, sdraiato su un fianco per tutta la sua lunghezza, che sistiracchiava pigramente. I baffi gli tremolavano e le orecchie erano appiattite contro la testa.
Ci avvicinavamo silenziosamente, ma ad un tratto si mise in allarme e salt in piedi,
arruffandosi e mostrando i denti. Ma quando guard sul piano astrale, come tutti i gatti sono
in grado di fare, mi riconobbe, socchiuse gli occhi e cominci a fare le fusa. Provai ad
accarezzarlo, ma naturalmente la mano gli pass attraverso; e fu un'esperienza importante,
perch accarezzavo spesso l'onorevole Puss Puss, ma non era mai accaduto che la mia mano
gli entrasse dentro. Egli sembr tanto divertito per quanto io ero turbato e mi dette un colpo
con la testa. Questa volta fu lui ad essere sorpreso di avermi attraversato, ma si sgombr
subito la mente dal problema, si sdrai e si rimise a dormire. Per parecchio tempo vagammo
attraverso solidi muri, salendo attraverso i piani. Finalmente il lama disse, telepaticamente:
"Gi, andiamo gi di nuovo, perch, per questa volta, abbiamo viaggiato abbastanza". Miprese per il braccio e ci tuffammo gi, attraverso i piani, da un solaio all'altro, finch
arrivammo al corridoio oltre il quale sta il tempio. Ci ravvicinammo al muro dal quale
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eravamo usciti, ma questa volta non esitai; camminai attraverso di esso, divertito dalla stessa
sensazione di tutte quelle bollicine di sapone e di tutto quel piacevole solletico. Dentro, i lama
stavano ancora in cerchio ed il mio lama, quello che mi teneva il braccio, mi disse che dovevo
stendermi nella posizione di prima. Lo feci, ed istantaneamente mi prese il sonno. "Bene,
Lobsang, stata un'esperienza positiva dell'uscita dal corpo fisico, disse il lama che mi aveva
accompagnato. Dobbiamo ripeterla spesso, in modo che uscire ti diventi facile come toglierti
il vestito". "Ma Onorevole Lama" risposi alquanto confuso "io il corpo non l'ho lasciato, l'hoportato con me!" La bocca del lama-guida si apr per lo sbalordimento. "Che cosa dici!"
esclam "Hai viaggiato insieme a me in spirito". "Onorevole Lama" replicai "ho guardato
apposta, e il mio corpo non stava sul pavimento; perci devo averlo portato con me". Il
vecchio lama aggrinzito, il pi piccolo dei nove, sorrise e disse: "Commetti un errore comune,
Lobsang, perch sei ancora ingannato dai sensi". "Ti dar la spiegazione, Lobsang," disse
quest'altro lama "e stai molto attento, perch quello che sto per dirti elementare, ma nello
stesso tempo confonde una quantit di gente. Tu stavi sul pavimento e, poich questa era la
prima volta in cui eri conscio di un tuo viaggio in astrale, ti abbiamo aiutato, abbiamo aiutato
il tuo corpo astrale ad uscire da quello fisico; e poich eravamo noi a farlo, noi che abbiamo
l'esperienza di tutta una vita, non hai avvertito nessuna scossa, nessun disturbo. E' perci
chiaro che non avevi la sensazione di stare fuori del tuo corpo. Ebbene: la gente vedequello che aspetta di vedere e spesso non vede quello che pi ovvio. Per esempio" e mi
guard intensamente mentre parlava "quanti pulitori c'erano nel corridoio che hai percorso?
Chi era l'uomo che spazzava nel magazzino dell'orzo? E, se il Signor Abate ti avesse mandato
a chiamare e ti avesse chiesto se avevi visto qualcuno nel corridoio interno, che cosa gli
avresti risposto?" Tacque per un momento, per vedere se avessi qualche osservazione da fare
e, poich lo fissavo, temo a bocca aperta senza parlare, continu: "Avresti detto che nel
corridoio interno non c'era nessuno, perch la persona che c'era aveva tutti i diritti di starci, ci
sta sempre e cos correttamente che non lo avresti notato". Intervenne un altro lama, chinando
con saggezza la testa mentre aggiungeva la sua parola: "I censori hanno spesso difficolt,
quando devono compiere un'indagine. Possono domandare se c'era qualche estraneo, o se
qualcuno era stato in un determinato edificio, e invariabilmente il custode dir di no, che non
entrato nessuno. Eppure, pu esserci stata una processione di gente, possono essere passati
censori, magari uno o due lama o il messaggero di un'altra lamaseria. Ma poich queste
persone erano abitualmente presenti nell'ambiente, il loro passaggio era rimasto inosservato,
come se fossero invisibili". Uno che non aveva ancora parlato annu con la testa: "S, cos.
Quante volte sei stato in questo tempio? Eppure, fino a poco fa non ti eri accorto, pur
guardando, della base entro la quale abbiamo riposto il cristallo. La base sta l da circa due
secoli, non mai uscita da questo tempio, eppure la guardavi come se la vedessi la prima
volta. Stava qui anche prima, ma era consueta alla tua vista e perci non l'avevi rilevata". Il
lama che era stato con me nel viaggio astrale attraverso il Potala sorrise quando continu:
"Tu, Lobsang, non avevi idea di che cosa stesse accadendo, non sapevi che stavi per uscire dalcorpo e perci non eri preparato a vederlo. Cos, quando guardavi, osservavi i lama seduti in
cerchio, ma la tua attenzione evitava accuratamente il tuo corpo. La stessa cosa avviene per
l'ipnotismo; possiamo ipnotizzare una persona ed imporle di credere che sola in una camera,
ed essa, in stato d'ipnosi, guarder tutto quello che la circonda, meno che la persona che sta
nella camera con lei; e il soggetto ipnotizzato, al risveglio, sar disposto a giurare di essere
stato solo. Ugualmente, tu hai evitato con cura di guardare nel punto dove il tuo corpo era in
piena vista. Invece guardavi lungo il perimetro del cerchio, osservavi il tempio tutto intorno e
tralasciavi il solo posto che avresti voluto vedere". Il vecchio lama aggrinzito mi sorrise,
dicendomi: "Ti daremo presto pi specifiche istruzioni, in modo che tu possa facilmente
lasciare il tuo corpo in qualunque momento. Come chiunque altro, hai viaggiato ogni notte in
astrale, andando in luoghi lontani e poi dimenticando tutto. Vogliamo dimostrarti come invecesia facile, per te, uscire dal corpo fisico quando vuoi, compiere un viaggio in astrale e
ritornare nel tuo corpo, conservando la piena conoscenza di quanto hai visto e di quello che
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hai fatto. Se sei capace di questo, puoi recarti nelle grandi citt del mondo, invece di restare
isolato qui nel Tibet, e puoi acquistare la conoscenza di tutte le culture".
VIAGGIO ASTRALE
3-26 Quasi tutti, a prescindere da come definiscano la loro religione, credono all'esistenza di uno'spirito' o di un 'corpo diverso'. In effetti esistono svariati 'corpi' o 'involucri', il cui numero
esatto, tuttavia, per il momento non ci interessa. Noi crediamo - o meglio, losappiamo! - che
possibile accantonare il normale corpo fisico (quello che serve a reggere gli indumenti!) e
viaggiare ovunque, anche al di l della Terra, sotto forma astrale. Tutti effettuano viaggi
astrali, perfino chi crede che siano 'tutte sciocchezze'! E' una cosa naturale come respirare. La
maggior parte della gente lo fa quando dorme, sicch non ne sa nulla, a meno che non sia
addestrata. Quanti, al mattino, esclamano: "Stanotte, che sogno fantastico ho fatto. Mi
sembrava di essere con la tal dei tali. Eravamo molto felici insieme e lei ha detto che stava
scrivendo. Beninteso, ora tutto molto vago!" Poi, di solito, di l a qualche giorno, arriva una
lettera. La spiegazione sta nel fatto che una di quelle persone si recata in viaggio astrale
dall'altra e, dato che non erano addestrate, la cosa si trasformata in un 'sogno'. Quasi tuttipossono fare viaggi astrali. Quanti casi autenticati esistono, relativi a persone morenti che
fanno visita a chi amano, per salutarlo? Si tratta sempre di viaggio astrale. Al morente, i cui
legami con il mondo si sono allentati, molto facile recarsi a far visita a un amico, al
momento del trapasso. La persona allenata riesce a sdraiarsi e a rilassarsi, per poi sciogliere i
nodi che incatenano l'Io, o corpo compagno, o spirito, chiamatelo come vi pare, lo stesso.
Poi, quando l'unico collegamento la 'Corda d'Argento', il secondo corpo in grado di
allontanarsi lentamente, come un pallone frenato all'estremit della sua fune. Quando siete
addestrati, potete recarvi dovunque vogliate, pienamente coscienti, pienamente svegli. La
condizione onirica si ha quando una persona effettua un viaggio astrale senza che lo sappia e
ne riporta un'impressione confusa e disordinata. Qualora non si sia allenati, si ha un gran
numero di impressioni, ricevute per mezzo della 'Corda d'Argento', che confondono sempre
pi il 'sognatore'. Durante il viaggio astrale potete andare ovunque,perfino oltre i confini della
Terra, in quanto il corpo astrale non respira e non mangia. A tutto ci che gli occorre,
provvede la 'Corda d'Argento' che, durante la vita, lo collega ininterrottamente con il corpo
fisico. La 'Corda d'Argento' menzionata nella Bibbia cristiana: "Affinch la 'Corda
d'Argento' non si recida, affinch la 'Coppa d'Oro' non si infranga". La 'Coppa d'Oro' l'alone,
o aureola, attorno al capo di una persona spiritualmente evoluta. Coloro che non lo sono,
hanno un alone di colore assai diverso. Gli artisti del passato dipingevano un alone d'oro
intorno alle figure dei santi, in quanto lo vedevano realmente, altrimenti non lo avrebbero
dipinto. L'aureola solo una piccola parte dell'aura umana, ma la si vede pi facilmente,
perch di solito molto pi luminosa. Se gli scienziati indagassero sul viaggio astrale e sulleaure, anzich impicciarsi di razzi, che cos spesso non riescono a entrare in orbita,
otterrebbero la soluzione completa del viaggio spaziale. Per mezzo della proiezione astrale,
essi potrebbero visitare un altro mondo e stabilire cos il tipo di nave adatto per compiere il
viaggio con il corpo fisico, in quanto il viaggio astrale presenta un solo grande svantaggio:
non possibile portare oggetti materiali n riportarne indietro, nessuno. Si possono riportare
soltanto le informazioni. Perci gli scienziati avranno bisogno di una nave per poter tornare
con esemplari viventi e fotografie, grazie alle quali persuadere un mondo scettico, dato che la
gente non riesce a credere che una cosa esista se non riesce a farla a pezzi, allo scopo di
dimostrare che alla fin fine essapotrebbe essere possibile.
1-136 Il viaggio astrale pi facile e pi sicuro. Quasi tutti i lama se ne avvalgono, e chiunque sia
disposto a dar prova d'una certa pazienza pu consentirsi questa utile e piacevole arte. Nelleore in cui siamo desti, sulla Terra, il nostro io limitato al corpo fisico e, a meno che non si
sia particolarmente addestrati, non possibile separare le due entit. Quando dormiamo,
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soltanto l'organismo ad aver bisogno di riposo; l'anima si libera e di solito si reca nel regno
degli spiriti, pressappoco come un bambino fa ritorno a casa, al termine della giornata
scolastica. L'io e i corpi fisici mantengono il contatto per mezzo della "corda d'argento",
capace di una estensione illimitata. Il corpo rimane in vita fino a quando la corda d'argento
intatta; al momento della morte la corda si stacca, mentre l'anima nasce a una nuova vita, nel
mondo dello spirito, proprio come il cordone ombelicale del neonato viene reciso per
separarlo dalla madre. La nascita del bambino significa la morte dell'esistenza protetta cheesso conduceva nel corpo materno. La morte, per l'anima, la rinascita nel pi libero mondo
dello spirito. Fino a quando la corda d'argento intatta, l'io libero di vagare durante il sonno
o anche, consciamente, nel caso di coloro che sono stati sottoposti a pratiche particolari. Il
vagabondare dell'anima d luogo a sogni, che sono impressioni trasmesse lungo la corda
d'argento. Di mano in mano che la mente fisica le capta, esse vengono "razionalizzate" e
adattate alle credenze terrene dell'individuo. Nel mondo dello spirito il tempo non esiste - il
"tempo" un concetto puramente fisico - e pertanto si hanno casi in cui sogni lunghi e
complessi sembrano svolgersi in una frazione di secondo. Probabilmente, tutti hanno fatto un
sogno, in cui si sono incontrati e hanno parlato con una persona molto lontana, forse anche al
di l degli Oceani. Pu darsi che quella persona abbia comunicato un messaggio, e al risveglio
si ha di solito la netta impressione di qualcosa che si dovrebbe ricordare. Non di rado siricorda di avere incontrato un amico o un parente lontani e non ci si stupisce ricevendo, dopo
breve tempo, notizie di quella persona. Negli individui non particolarmente addestrati, il
ricordo spesso deformato e il risultato un sogno illogico, o un incubo. Nel Tibet viaggiamo
molto, mediante proiezione astrale - non mediante levitazione - e l'intero processo
assoggettato alla volont. L'io abbandona il corpo, anche se rimane legato a esso dalla corda
d'argento. Si pu viaggiare dove si vuole, con la massima rapidit consentita dal pensiero.
Quasi tutti gli individui hanno la capacit di compiere viaggi astrali. Molti hanno
effettivamente tentato, ma, non essendo addestrati, hanno subito uno choc. Tutti,
probabilmente, hanno avuto la sensazione di scivolare nel sonno e poi, senza alcun motivo
apparente, di essere destati all'improvviso da un violento sussulto. Esso causato
dall'esteriorizzazione troppo rapida dell'io, da una brusca separazione dei corpi fisico e astrale.
Questa brusca separazione fa s che la corda d'argento si contragga e il corpo astrale venga
riassorbito improvvisamente nel veicolo fisico. La sensazione assai peggiore, allorch si
viaggiato e si fa ritorno. Il corpo astrale fluttua a qualche metro d'altezza sopra il corpo, come
un pallone all'estremit di un cavo. Qualcosa, forse un rumore esterno, fa s che il corpo
astrale rientri nel veicolo fisico con eccessiva rapidit. L'organismo si desta di colpo e si ha la
sensazione orribile di essere precipitati da un dirupo e di essersi ridestati appena in tempo. Il
viaggio astrale completamente dominato dalla volont, e inpieno stato di veglia, effettuabile
quasi da chiunque. Richiede pratica, ma, soprattutto, nei primi stadi, richiede solitudine:
necessario poter essere soli e senza timore di interruzioni. Questo non un manuale di
metafisica, e pertanto non avrebbe scopo dare norme sui viaggi astrali, ma bene sottolineareche essi possono costituire una esperienza sconvolgente, a meno che non si disponga di un
abile maestro. Non vi alcun pericolo effettivo, ma si corre il rischio di choc e di disturbi
emotivi, qualora l'allontanamento del corpo astrale o il suo ritorno nel corpo fisico avvengano
fuori di fase o disarmonicamente. Le persone che soffrono di cuore non dovrebbero mai
praticare la proiezione astrale. Mentre la proiezione stessa non implica alcun pericolo, esiste
effettivamente un grave rischio, per gli individui dal cuore debole, se un'altra persona entra
nella stanza e disturba il corpo o la corda d'argento. Lo choc che ne risulta pu dimostrarsi
fatale e la cosa sarebbe invero assai spiacevole, in quanto l'Io dovrebbe rinascere per
completare quel particolare ciclo di esistenza prima di poter progredire allo stadio successivo.
1-66 Per affrontare viaggi astrali occorrono nervi che nulla possa spezzare e una volont dura comela roccia.
1-219 Tutti i Paesi conoscevano in passato l'arte dei viaggi astrali. In Inghilterra, si sostiene che "le
streghe possono volare". Le scope non sono necessarie, se non come mezzi per razionalizzare
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ci che la gente non vuole credere! Negli Stati Uniti si dice che volino gli "spiriti degli
uomini rossi". In tutti i Paesi, dovunque, la conoscenza di tale possibilit stata sepolta dal
tempo. A me fu insegnato il segreto dei viaggi astrali. E pu essere insegnato a chiunque.
2-70 E' una cosa naturale e salutare; nel passato tutti gli uomini potevano fare viaggi astrali, senza
intralci o impedimenti. Gli Esperti del Tibet, e molti nell'India, effettuano viaggi, nel loro
corpo astrale, da un luogo all'altro e non vi nulla di strano in questo. Nei libri religiosi di
tutto il mondo, nelle bibbie di tutte le religioni, sono menzionate cose come la "cordad'argento" e come il "vaso d'oro". La cosiddetta corda d'argento semplicemente un raggio di
energia, di energia radiante, capace di estendersi all'infinito. Non una corda in senso fisico,
come un muscolo, o un'arteria, o un pezzo di spago, bens la vita stessa, l'energia che
unisce il corpo fisico al corpo astrale. L'uomo possiede molti corpi. Per il momento siamo
interessati soltanto al corpo fisico e alla sua fase immediatamente successiva, quello astrale.
Possiamo pensare che, quando ci troviamo in una situazione diversa, riusciamo a camminare
attraverso i muri o cadere attraverso i pavimenti. Noi per riusciamo a camminare o a cadere
attraverso pavimenti di densit diversa. Nella fase astrale le cose di questo mondo ordinario
non rappresentano una barriera al nostro passaggio. Le porte di una casa non tengono dentro
l'uno o fuori l'altro. Anche nel mondo astrale, per, vi sono porte e muri che per il nostro
corpo astrale si presentano solidi e costrittivi, altrettanto come le porte e i muri di questa Terralo sono per il corpo fisico. Avete visto un fantasma? In tal caso si trattava probabilmente di
una entit astrale, forse della proiezione astrale di qualcuno che conoscete, o di qualcuno che
vi fa visita da un'altra parte del mondo. Pu darsi che, a volte, abbiate avuto un sogno
particolarmente realistico. Pu darsi che abbiate sognato di fluttuare come un pallone, in alto
nel cielo, trattenuti da un filo, da una corda. Pu darsi che siate stati in grado di guardare in
gi dal cielo, dall'altra estremit di questa corda, e che vi siate accorti che il vostro corpo era
rigido, smorto, immobile. Se avete mantenuto la calma, di fronte a questa visione
sconcertante, pu darsi che vi siate resi conto di galleggiare, di ondeggiare, di andare alla
deriva come il polline trasportato dal vento. Pu darsi che di l a poco vi siate trovati in una
lontana contrada, o in una regione remota, a voi nota. Se al mattino ne avete conservato
qualche ricordo, possibile che l'abbiate considerato soltanto un sogno. Si trattava di un
viaggio astrale. Provate a fare cos: quando, la sera, andate a dormire, pensate intensamente di
andare a visitare qualcuno che conoscete bene. Pensate al modo in cui state per fare visita a
quella persona. Forse qualcuno che vive nella stessa citt. Ebbene, mentre state sdraiati,
mantenetevi completamente immobili, rilassati, a vostro agio. Chiudete gli occhi e
immaginate di sollevarvi dal letto, di uscire dalla finestra e di fluttuare al di sopra della strada,
sapendo che nulla vi pu danneggiare, sapendo che non potete precipitare. Nella vostra
immaginazione seguite la traiettoria precisa che volete prendere, strada per strada, finch non
giungete alla casa che desiderate. Immaginate, poi, il modo in cui entrereste nella casa.
Ricordatevi che ormai le porte non vi danno fastidio e che non dovrete bussare. Sarete capaci
di vedere il vostro amico, la persona che siete venuti a visitare. Vale a dire, sarete capaci difarlo se i vostri moventi sono puri. Non vi assolutamente nessuna difficolt, nulla di
pericoloso, nulla di nocivo. Esiste un'unica legge: i vostri moventi devono essere puri. Eccoci
di nuovo qui a ripeterci, se vi pare, ma molto meglio accostarci all'argomento da uno o due
punti di vista, affinch possiate constatare quanto siaassolutamente semplice. Mentre giacete
sul vostro letto, soli e senza nessuno che vi disturbi, con la porta della camera chiusa, in
maniera che nessuno possa entrare, mantenetevi calmi. Immaginate che vi stiate districando
con delicatezza dal vostro corpo. La cosa non arreca danno, niente vi pu far male.
Immaginate di udire diversi piccoli scricchiolii e che vi siano molti sballottamenti, piccoli
sobbalzi, mentre la vostra forza spirituale abbandona il corpo fisico e si solidifica al di sopra
di esso. Figuratevi che state formando un corpo che la copia esatta del vostro corpo fisico,
sopra il quale sta fluttuando senza peso. Proverete un leggero ondeggiamento, un attimo diascesa e di caduta. Non c' nulla da temere, nulla di cui preoccuparsi. E' una cosa naturale e
innocua. Mentre vi mantenete calmi, vi renderete conto che il vostro spirito, appena liberato,
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si sposter gradualmente, finch non fluttuate a pochi piedi di altezza. Allora potete guardare
in gi verso voi stessi, verso il vostro corpo fisico. Vi accorgerete che il vostro corpo fisico e
quello astrale sono collegati per mezzo di una splendente corda d'argento, una corda d'argento
azzurrognola, che pulsa di vita, per via dei pensieri che vanno dal corpo fisico a quello astrale
e viceversa. Nulla vi pu ferire, fintantoch i vostri pensieri sono puri. Quasi tutti hanno avuto
un'esperienza di viaggio astrale. Tornate indietro con la vostra mente e, se vi riesce, pensate di
ricordare quanto segue: vi siete mai addormentati e avete mai avuto l'impressione che stavateondeggiando, cadendo, precipitando, svegliandovi poi di soprassalto un attimo prima di
schiantarvi al suolo? Si trattava di un viaggio astrale, compiuto nel modo sbagliato,
sgradevole. Non c' bisogno che dobbiate soffrire per questa cosa spiacevole. Essa era causata
dalla differenza di vibrazione tra il corpo fisico e quello astrale. Pu darsi che, quando stavate
scendendo, fluttuando, per entrare nel corpo fisico dopo aver compiuto un viaggio, un rumore,
una corrente d'aria, un'interruzione qualsiasi, abbia provocato una lieve discordanza nella
posizione e che il corpo astrale non sia disceso nel corpo fisico esattamente nella posizione
giusta, cos che vi stato un sobbalzo, una scossa. Potete fare il confronto scendendo da un
autobus in corsa. Supponiamo che l'autobus sia il corpo astrale e che proceda a dieci miglia
all'ora. Il suolo, che rappresenta il corpo fisico, non si muove. Nel breve attimo in cui lasciate
la piattaforma del veicolo e toccate il suolo dovete rallentare, se non volete subire unostrattone. Perci, se avete avuto questa sensazione di caduta, allora avete effettuato un viaggio
astrale, anche a vostra insaputa, in quanto lo strattone nell'atto di ritornare, che si potrebbe
chiamare un "cattivo atterraggio", di solito cancella il ricordo di ci che avete fatto e di ci
che avete veduto. In ogni caso, senza addestramento vi sareste addormentati mentre stavate
compiendo il viaggio astrale. Perci avreste semplicemente pensato di avere avuto un sogno:
"La notte scorsa ho sognato di aver visitato questo o quel posto e di aver visto il tal dei tali".
Quante volte l'avete detto? E' tutto un sogno! Ma lo era? Con un po' di pratica potete fare
viaggi astrali quando siete completamente svegli e potete conservare il ricordo di ci che
avete visto e di ci che avete fatto. Senza dubbio il grosso svantaggio, in materia di viaggi
astrali, proprio questo: quando viaggiate nella dimensione astrale non potete portare
nulla con voi, n potete riportare niente indietro, quindi tempo sprecato presumere che vi
recherete da qualche parte per mezzo del viaggio astrale, poich non potete neanche prendere
denaro, neppure portarvi dietro un fazzoletto, ma soltanto il vostro spirito. I cardiopatici non
dovrebbero praticare il viaggio astrale. Per essi potrebbe essere pericoloso. Ma non c' alcun
pericolo di nessun genere per coloro che hanno il cuore a posto, in quanto, finch le loro
motivazioni sono pure, finch essi non hanno in animo di fare del male n di guadagnare altri
alla propria causa, non possibile danneggiare nessuno. Volete fare dei viaggi astrali? Ecco il
modo pi facile per incominciare. Innanzi tutto ricordate questo: la prima legge della
psicologia, che stabilisce che in ogni battaglia tra la volont e l'immaginazione, quest'ultima
vincesempre. Perci immaginate sempre di poter fare una determinata cosa; se la immaginate
abbastanza fortemente, potete farla. Potete fare qualsiasi cosa. Ecco un esempio, per renderechiaro quanto precede. Tutto ci che immaginate sul serio di poter fare, potete farlo, a
prescindere da quanto sia difficile o impossibile per chi sta a guardare. Tutto ci che la vostra
immaginazione vi dice che impossibile, allora per voi impossibile, a prescindere da quanto
la vostra volont si sforzi per indurvi a farlo. Pensateci in questa maniera: vi sono due case
alte 35 piedi e distanti 10 piedi l'una dall'altra. Le unisce una passerella, posata tra i due tetti,
larga circa due piedi. Se volete attraversare quella passerella, la vostra immaginazione vi
obbligher a prevedere tutti i rischi, il vento che vi far barcollare, oppure qualcosa nel legno
che vi far inciampare. La vostra immaginazione vi dice che potreste avere le vertigini, ma, a
parte la causa, la vostra immaginazione vi dice che il percorso sarebbe impossibile per voi, in
quanto cadreste e rimarreste ucciso. Quindi, per quanto accanitamente ci proviate, se per una
sola volta immaginate di non poterlo fare, e malgrado ci lo fate, quella semplicepasseggiatina attraverso la passerella sarebbe per voi un tragitto impossibile. Nessuna forza di
volont, per quanto grande, vi consentirebbe di andare sani e salvi da una parte all'altra.
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Tuttavia, se quella passerella si trovasse a terra, voi riuscireste a percorrerla quanto lunga
senza la minima esitazione. In un caso del genere, che cosa che prevale? La forza di
volont? O l'immaginazione? Al contrario, se immaginate di poter camminare sulla passerella
appoggiata tra le due case, allora potete farlo con facilit, non importa assolutamente che il
vento soffi o che addirittura la passerella traballi, finch voi immaginate di poterla
attraversare senza pericolo. C' gente che cammina su corde tese, percorrendole anche su una
bicicletta, ma nessuna forza di volont la costringerebbe a farlo. Si tratta soltanto diimmaginazione. E' una cosa incresciosa il fatto che dobbiamo chiamarla "immaginazione", in
quanto essa, specie in Occidente, sta a indicare qualcosa di fantastico, di incredibile, mentre
invece l'immaginazione la forza pi potente del mondo. L'immaginazione pu indurre una
persona a pensare di essere innamorata, e cos l'amore diventa la seconda forza pi potente.
Dovremmo chiamarla immaginazione controllata. In qualunque modo la chiamiamo,
dobbiamo sempre ricordare quanto segue: in qualsiasi scontro tra la volont e
l'immaginazione, l'immaginazione VINCE SEMPRE. In Oriente non cipreoccupiamo della
forza di volont, poich la forza di volont un'insidia, una trappola, che incatena gli uomini
alla terra. Noi facciamo affidamento sull'immaginazione controllata, con risultati positivi. Se
dovete recarvi dal dentista per farvi cavare un dente, voi immaginate con orrore che cosa vi
attende, il tormento in senso assoluto, immaginate tutte le fasi dell'estrazione. Forsel'inserimento dell'ago, il sobbalzo mentre l'anestetico viene fatto entrare a forza e poi
l'esplorazione da parte del dentista. Immaginate voi stessi sul punto di svenire, oppure mentre
urlate o sanguinate, o cose del genere. Naturalmente sono tutte sciocchezze, ma per voi pi
che autentiche e, quando vi mettete seduti sulla poltrona del dentista, patite una quantit di
sofferenze del tutto inutili. Questo un esempio di uso sbagliato dell'immaginazione. Questa
non l'immaginazione controllata, immaginazione sfrenata, cui nessuno dovrebbe
abbandonarsi. Alle donne saranno stati fatti racconti traumatizzanti sui dolori, sui pericoli del
parto. Al momento della nascita la puerpera, pensando a. tutti i dolori che verranno, si fa
ansiosa, si irrigidisce, in modo da ricevere una fitta dolorosa. Ci la persuade che quanto ha
immaginato assolutamente vero, che partorire un'impresa molto dolorosa, sicch si carica
ancora di pi di ansia, si busca un'altra fitta dolorosa e, alla fine,ha dei momenti veramente
spaventosi. In Oriente questo non accade. La gente immagina che partorire sia facile e
indolore, ed proprio cos. Le donne orientali danno alla luce i loro bambini e, forse a
distanza di qualche ora, riprendono le loro faccende domestiche, in quanto sanno come
controllare l'immaginazione. Avete sentito parlate "del lavaggio del cervello" messo in pratica
dai Giapponesi e dai Russi? Si tratta di un processo riguardante l'immaginazione di un
individuo, per indurre una persona a immaginare cose che il carceriere vuole che essa
immagini. In ci consiste il metodo del carceriere per controllare l'immaginazione del
prigioniero, affinch il prigioniero ammetta qualunque cosa, anche se tale ammissione gli
coster la vita. L'immaginazione controllata fa evitare tutto questo, in quanto la vittima
sottoposta al lavaggio del cervello, o addirittura alla tortura, pu immaginare qualche altracosa; allora il tormento forse non cos intenso e certamente la vittima non soccombe a esso.
Conoscete il processo della sensazione del dolore? Ci ficchiamo una spilla in un dito.
Appoggiamo la punta della spilla contro la carne, poi aspettiamo con viva apprensione il
momento in cui la punta della spilla penetrer nella pelle e ne sgorgher il sangue.
Concentriamo tutte le nostre energie nell'esaminare il punto. Se avessimo un dolore al piede,
ce ne dimenticheremmo completamente, durante il processo di conficcarci una spilla in un
dito. Concentriamo tutta intera la nostra immaginazione su quel dito, sulla punta di quella
spilla. Immaginiamo il dolore che essa provoca, escludendo tutti gli altri. Non cos si
comporta l'Orientale che stato addestrato. Egli non si sofferma sul dito o sulla conseguente
perforazione, bens egli diffonde la sua immaginazione - immaginazione controllata - su tutto
il corpo, affinch il doloreche viene effettivamente provocato nel dito si distribuisca per tuttoil corpo e cos una cosa tanto insignificante come la puntura di una spilla non viene
assolutamente avvertita. Questa immaginazione controllata. Ho veduto gente colpita da una
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baionettata. Non svenuta n ha urlato, perch sapeva che il colpo di baionetta stava
arrivando e immaginava qualche altra cosa - ecco di nuovo l'immaginazione controllata - e il
dolore si espandeva per tutta l'area del corpo, invece di localizzarsi, sicch la vittima era in
grado di sopravvivere al dolore della ferita.
5-49 Chiudete gli occhi, concentratevi, pensate con tutta la forza della vostra volont che voi - ilvostro io reale, il vostro corpo astrale - vi contemplate da una distanza di due metri. All'inizio
dovrete fare considerevoli sforzi. Avrete forse l'impressione di trovarvi all'interno di ungrande pallone di gomma, dal quale cercate di fuggire. Spingerete, spingerete, e non accadr
nulla, finch, improvvisamente, ne scaturirete fuori. Proverete allora un leggero choc, una
sensazione di schianto, come quando si fora un pallone da ragazzi. Non allarmatevi, non
abbiate paura, perch, se riuscite a liberarvi dal timore, viaggerete senza fine, andrete sempre
pi lontano, mentre, se vi abbandonate alla paura, tornerete precipitosamente nel vostro corpo
fisico e dovrete ricominciare daccapo. In questo caso sar del tutto inutile continuare
l'esperimento, perch quel giorno non riuscireste a far niente. Bisogner che prima dormiate.
Lasciatevi galleggiare nella stanza, come una bolla di sapone, perch ora non pesate certo
di pi. Non potete cadere, n ferirvi. Lasciate che il vostro corpo fisico si riposi
tranquillamente. Prima di lasciarlo, prendete cura di installare molto comodamente il vostro
involucro di carne, perch, se non prendete questa precauzione, rischiate di avere dolorosicrampi al vostro ritorno, oppure delle 'formiche' in un braccio, se l'avete lasciato pendere
dall'orlo del letto in modo che un nervo ne fosse toccato. Adesso, lasciate il vostro corpo
astrale galleggiare liberamente. Esplorate il soffitto, tutti i luoghi che non potete vedere
normalmente. Abituatevi a questa forma elementare di spostamento astrale perch, finch non
sarete abituato ad errare in modo immateriale per la stanza, non potrete avventurarvi fuori.
Accade spesso che, nel momento in cui uno sta per addormentarsi, si abbia un sussulto, e
l'impressione di 'saltare uno scalino' e questo sussulto spesso cos brutale da svegliarvi
completamente. Questa impressione provocata da una separazione troppo violenta del corpo
astrale dal corpo fisico, o da un ritorno troppo brusco in seguito a uno spavento. Ma torniamo
al vostro corpo astrale, che si staccato lentamente dall'involucro fisico e si solleva
galleggiando a un metro sopra la vostra persona. Nell'addormentarvi avete avuto la sensazione
di galleggiare, ed era appunto il vostro corpo astrale che si sollevava. Esso ora allungato
nell'aria sopra di voi, congiunto a voi dalla corda d'argento, che sale dal vostro ombelico al
suo. il corpo astrale gallegger allora per un momento sopra di voi; non dovrete far niente,
neppure pensare, ma respirare tranquillamente, regolarmente, perch si tratta della vostra
prima uscita e dovete esser molto prudenti, durante questo primo viaggio cosciente. Se non
avete paura, se non vi muovete, il corpo astrale si allontaner lentamente, gallegger
dolcemente verso il piede o il capezzale del letto e, senza il minimo urto, scender fino a
sfiorare coi piedi il pavimento. E' durante questo 'atterraggio dolce' che l'astrale potr
contemplare il fisico e ritrasmettere ci che ha visto. Proverete una sensazione di malessere,
nel vedere il vostro corpo fisico, e preferiamo dirvi subito che talvolta questo umiliante. Immaginate il vostro stupore quando vedrete per la prima volta il vostro corpo! Vi drizzerete
nel vostro corpo astrale, con la vostra coscienza del tutto trasferita nell'astrale, e
contemplerete il corpo fisico disteso. Ne sarete inorridito; non vi piacer n la sua forma n il
suo colorito, sarete desolato nel vederne le rughe o i tratti e, se poi progredirete abbastanza da
vedere i pensieri, vedrete idee e fobie che vi terrorizzeranno al punto da voler forse rientrare
subito nel corpo. Supponiamo, invece, che non siate n sorpreso n sconvolto, o che superiate
il vostro terrore al vostro primo incontro con voi stesso; cosa farete allora? Dovete sapere
dove volete andare, ci che volete fare, vedere e ascoltare. E' pi facile andare a far visita a
una persona che conoscete bene, a un caro amico o a un parente prossimo, che abiti in una
citt vicina. Non dimenticate che si tratta della vostra prima uscita e che non dovete
avventurarvi nell'ignoto, ma scegliere un luogo ben noto e sapere come recarvici; dovreteseguire la stessa strada che seguite fisicamente. Lasciate la vostra stanza, scendete nella strada
(non temete, il vostro corpo astrale invisibile), prendete la strada alla quale siete abituato,
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tenendo presente l'immagine della persona che desiderate andare a trovare, e raffiguratevi il
modo di andarci. Allora, molto rapidamente, in un istante, vi troverete dal vostro amico o
parente. Con la pratica, si pu andare dovunque, perch i mari, gli oceani e i monti non
presentano alcun ostacolo al viaggio. Potrete visitare tutti i paesi del mondo. Non temete,
non potrete assolutamente perdervi. E' impossibile che vi perdiate, o vi feriate, o vi accorgiate
che il vostro corpo stato occupato durante la vostra assenza. Se qualcuno si avvicina al
vostro corpo mentre fate un viaggio astrale, riceverete un avvertimento e sarete riportatiindietro alla velocit del pensiero. Non rischierete assolutamente niente: il solo male la
paura. Allorch vi troverete coscientemente nell'astrale, vedrete i colori molto pi belli che
coi vostri occhi fisici. Tutto sar scintillante di vita, arriverete anche a vedere particelle di
'vita' come punti luminosi intorno a voi. E' la vitalit della Terra e, quando la traverserete, ne
ricaverete forza e coraggio. Sfortunatamente, non possibile riportare niente con s. E'
certamente possibile, in determinate condizioni - e unicamente con una grande esperienza - di
materializzarsi davanti a un chiaroveggente, ma non facile avvicinarsi a una persona per
fare una diagnosi del suo stato di salute, poich bisogna poter parlare di queste cose. Potete
andare in un negozio, esaminare la mercanzia e scegliere ci che vorrete comprare il giorno
dopo; questo consentito. Spesso, nel visitare un negozio col vostro corpo astrale, vi
accorgerete dei difetti o della cattiva qualit di un oggetto. Quando vi troverete nel corpoastrale e vorrete tornare nel fisico, dovrete rimanere calmo, pensare al corpo di carne, pensare
che vi ritornerete e che desiderate reintegrarlo. Non appena lo avrete pensato, si produrr
come un vortice di velocit, o anche uno spostamento istantaneo, dal luogo dove siete al
punto situato un metro circa al di sopra del vostro corpo disteso. Vi troverete a fluttuare
leggermente nell'atmosfera, come nel momento in cui avete lasciato il corpo. Lasciatevi allora
cadere molto lentamente; non abbiate fretta, perch i due corpi devono essere assolutamente
sincronizzati. Se sarete abile, rientrerete nel corpo senza contraccolpo, senza choc, senza altra
sensazione che quella di penetrare in una massa fredda e pesante. Se siete maldestro e non
allineate esattamente i due corpi, o se qualcuno entra improvvisamente e vi fa bruscamente
cadere, avrete una forte emicrania e dolori in qualche parte del corpo. In questo caso, cercate
di addormentarvi, o di raggiungere un'altra volta l'astrale, perch, finch i due corpi non
saranno perfettamente allineati, l'emicrania non scomparir. Non per cosa preoccupante,
perch il rimedio semplice: basta dormire, non fosse che per qualche minuto, o ritornare
nell'astrale. Scoprirete forse, una volta tornato nel vostro corpo di carne, che siete indolenzito,
rigido, un po' come quando si rimette un vestito che stato bagnato il giorno prima e non
del tutto asciutto. Finch non vi sarete abituati, il ritorno nel corpo non sar certo piacevole e
vi accorgerete anche che i colori meravigliosi che avete visti nell'astrale son divenuti opachi.
Alcuni saranno impossibili a vedere con gli occhi fisici e molti dei suoni che avrete udito
nell'astrale diventeranno impossibili a udire per le vostre orecchie di carne. Ma poco importa,
siete sulla Terra per imparare e, allorch saprete perch siamo su questa Terra, sarete libero da
ogni legame, libero dai legami della Terra e, quando lascerete definitivamente il corpocarnale, e la corda d'argento sar tagliata, andrete verso le regioni pi alte dell'universo
astrale. Allenatevi al viaggio astrale e perseverate. Cacciate ogni timore, perch, se non avrete
paura, non avrete nulla da temere, nessun male pu colpirvi e non conoscerete che gioie.
5-59 E' indispensabile prepararsi, decidere anticipatamente quel che si far. Gli Antichi si
servivano di 'incantesimi'; in altre parole, essi recitavano un mantra (che una forma di
preghiera), il cui scopo era di sottomettere il subconscio. Ripetendo questo mantra, il
cosci
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