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# MotoGP GP Giappone. Commenti, foto, pagelle, interviste dai nostri inviati a Motegi # Moto2 GP Giappone. # 125 GP Giappone. # Superbike Mondiale. Round Francia a Magny-Cours
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5/11 OTTOBRE
2010
Settimanale
Anno XXXIII
Fascicolo 1691
2,50 Euro
(Italy only)
40
SBK Biaggi dà all’Aprilia anche il titolo Costruttori
GP GIAPPONE Lorenzo le prende da Rossi e sonopianti. La Yamahagli dà pure ragione!
Poste
Italia
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Kawasaki ZX-10RKawasaki ZX-10R Triumph Speed Triple Triumph Speed Triple
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La paura La paura fafa
I CASCHI HELMO SONO, CONTEMPORANEAMENTE, UNA DIFESA E UN EMBLEMA DEL MOTOCICLISTA, CON LE LORO GRAFICHE MODERNE E SENZA TEMPO ISPIRATE ALL’IMMAGINARIO COLLETTIVO DI CHI AMA MUOVERSI SU DUE RUOTE. SCOPRI L’INTERA GAMMA SU WWW.HELMO-MILANO.IT.Alcuni esempi:
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motosprint
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Centralino 051.6227.111Segreteria 051.6227.213Fax 051.6256.191 - 051.6255.418E-Mail motosprint@motosprint.itPosta Motosprint Casella Postale 40068
San Lazzaro di Savena (BO)Tutti gli articoli contenuti in Motosprint sono da intendersi
a riproduzione riservata ai sensi dell’Art. 7 R.D. 18 maggio 1942 n.1369
Accertamenti DiffusioneStampa
Questo periodico è iscritto alla Federazione Italiana Editori Giornali
Sommarionumero 40/2010
LA POSTALetteredi Stefano Saragoni 4Officinadi Massimo Clarke 8
PADDOCKVelocità, cross, enduro, trial,minimoto, speedway, supermoto 10
IN PISTAMotoGPGP GiapponeCommenti, foto, pagelle, interviste dai nostri inviati a Motegi 20Moto2GP Giappone 42125GP Giappone 48SuperbikeMondiale. Round Franciaa Magny Cours 52SupersportMondiale in Francia 63SuperstockCoppa FIM 1000 e Europeo 600 64
FUORISTRADACross Europeo Nazioni in Olanda a Markelo 66SupermotoNazioni in Francia a Cahors 67SportitaliaI campionati regionali 68
SU STRADANovità 2011 Anteprima Salone di Colonia 72AttualitàLa produzione, le leggi, le novità 82MotolandiaTurismo, viaggi, epoca 84Made inAbbigliamento e accessori 90
MERCATINO Compravendita di moto e accessori 91
GP GUIDAGare e raduniGli appuntamenti in pista 98
RUBRICHE Contromanodi Marco Masetti 16Polvere di stelledi Luigi Rivola 18Qui Giapponedi Laurent Benchana 80 Donne e motoridi Laura Cattaneo 88Via col ventodi Giovanni Carlo Nuzzo 89
motosprint
3www.motosprint.it
Direttore responsabile STEFANO SARAGONI 051.6227.232 s.saragoni@motosprint.it
RedazioneDARIO BALLARDINI 051.6227.234 d.ballardini@motosprint.itENRICO BORGHI 051.6227.294 e.borghi@motosprint.itGIANCARLO GIANNOBILE 051.6227.231 g.giannobile@motosprint.itMARISA IMBROGNO 051.6227.203 m.imbrogno@motosprint.itRICCARDO PIERGENTILI 051.6227.360 r.piergentili@motosprint.itLUCIA VOLTAN 051.6227.321 l.voltan@motosprint.it
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ArchivioCLAUDIO GIROTTI051.6227.341 c.girotti@motosprint.itGIUSEPPE RIMONDIMAX MATTIOLI
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Consulente tecnicoMASSIMO CLARKE massimo.clarke@virgilio.it
CollaboranoDARIO AGRATI darioagrati@pp-communication.com enduroGIULIO BERNARDELLE tecnica da corsaMARIO CANDELLONE mario.c@phototrial.it trialGIORGIA CANTELLI graficaPAOLO GOZZI p.gozzi.sbk@libero.it superbikeMARCO MASETTI fagnigol@yahoo.it motogpGIORGIO SERRA vignetteGIANNI TOMBA gianni.tomba@tin.it speedwayLaurent Benchana, Laura Cattaneo,Giovanni Carlo Nuzzo, Max Regazzi.
Tonino Abramo, Ilio Ascione, Edoardo Bauer, Leonardo Boarini, Sandro Callegaro, Alessandro Camera, Marco Chilà, Marina Cima, Paolo Ciri, Massimo Delpiano, Giovanni B. De Nisi, Fabio Di Giorgi, Giuliano Diligenti, Roberto Dorillo,Fabio Fazi, Francesco Fiorani, Giovanna Guiso, Fiammetta La Guidara, Gianluca Landi, Salvatore Ledda, Giorgio Lever, Oscar Malugani,Diego Mancuso, Marco Marcellino, Eugenio Mascioli, Roberto Motta, Carlo Orlandi, Mario Pittoni, Fabio Porreca, Raffaele Sala, Vito Scarpitta, Enzo Tempestini, Andrea Valenti, Secondino Veglio, Giovanni Verduci, Roberta Zoli.
Servizi fotograficiAlexPhoto, AP, Delta, DPPI, Fraternali, Front Vision, Gori, Martino, Oliver, Piredda, Porrozzi, Soldano, Taglioni, Villani.
motosprint
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TUTTO il paese in festa per il trionfo di Max Biaggi in sella all’Aprilia RSV4, primo italiano a vincere il mondiale delle derivate di serie!
È significativo che sia stato pro-prio il campione romano a scrive-re il suo nome nell’albo d’oro, perché con i fatti e le sue prodez-ze ha smentito quanti credevano che la sua carriera si fosse con-clusa con l’anno sabbatico 2006, quando venne fatto fuori dalla MotoGP. Non è mai facile rimet-tersi in discussione e ripartire da zero, nonostante il denaro e i suc-cessi ottenuti in precedenza, ma questo è ciò che ha fatto il Corsa-ro nel 2007, debuttando in un campionato nuovo con molte insi-die e poche certezze, e coltivando un sogno oggi diventato è diven-tato realtà.
Per vincere un mondiale occor-rono determinazione, grinta, gui-da pulita e naturalmente una mo-to eccezionale come la RSV4, ma in questo caso forse l’elemento più importante è il fattore umano, perché nella rinascita di un uomo e nel raggiungimento di un gran-de traguardo è stata fondamenta-le la fiducia del team Aprilia.
Onore a Leon Haslam, degno avversario e pilota dal grande fu-turo, ma il quinto mondiale di Max è il tributo ad un vero campione e alla sua straordinaria carriera.
Gianluca Delmonte
CHE EMOZIONE IMOLA VISSUTA “DA DENTRO” Vorrei ringraziare Infront e Nino Barra per il fantastico week-end vissuto a imola. È stata un’emozione fortissima assistere dal vivo alla conquista del mondiale da parte di Max Biaggi.Erano 13 anni che aspettavo questo momento. La cosa fantastica è che di solito andavo io da lui per fare una foto. Questa volta invece... mi ha visto con la coda dell’occhio, è tornato indietro e mi ha abbracciato.
Sergio Fonti Roma
Nel week-end ho praticamente “abitato” dentro l’autodromo di Imola a seguire il mio sport preferito, la Superbike.Domenica mattina, appena entrata nel paddok, ho il pass!Vorrei ringraziare Pietro Bertoni e gli addetti alla sicurezza. È grazie a loro che ho potuto continuare “respirare” la SBK.
Barbara
Domenica 26 settembre, in procinto di partire per Imola, ho avuto la fortuna di conoscere una persona presentatasi con il nome di Giorgio, che vista la mia passione per le due ruote mi ha regalato due pass paddock invitandomi anche allo stand Pirelli. Qui ho scoperto che “Giorgio” altro non era che l’Ingegner Barbier, responsabile sportivo della Pirelli.
Limelli Sandro Trento
HASLAM IN FUMO...A BIAGGI L’ARROSTO Vi propongo questo titolo: A Haslam il fumo, a Max l’arrosto.
Antonio Di Cara Garlasco (PV)
IN B
RE
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GRAZIE MAX PER AVERE TENUTO DURO
Lettere
Dimostrando di che stoffa sei fatto
di Stefano Saragoni posta@motosprint.it
URLA DI GIOIA AL BOX APRILIA DOPO LA VITTORIA
DEL MONDIALE SUPERBIKE. UN SUCCESSO CHE PREMIA
LA TECNOLOGIA ITALIANAE IL TALENTO DI MAX BIAGGI.
GRANDE Max, ora la Superbike parla ancora di più Italiano. Sei il più forte e lo hai dimostrato a tutti. Continua cosi...
Giacomo Savorgnano
Roma
PUR non essendo un suo tifoso particolare sono enormemente contento per il prestigioso tra-guardo raggiunto da Max Biaggi, primo italiano iridato in Superbi-ke. Credo che questo mondiale lo abbia ripagato di tante amarezze subite: la defenestrazione dalla MotoGP ad opera della Casa più scorretta del mondo (la Honda), il successivo anno senza competi-zioni, il rientro in SBK, il passag-gio obbligato per una squadra privata (del pur ottimo Borciani) con la quale non avrebbe mai lottato per il titolo.
Tutti a darlo per finito, ed inve-ce Max ha dimostrato di che stof-fa è fatto. Tutto ciò ha, a mio avvi-so, dato ancor più lustro e presti-gio al campionato, combattuto ed apertissimo fino alla fine.
Ho letto della decisione delle Ducati di ritirarsi in forma ufficia-le e sono convinto che se avesse
scelto piloti più consistenti avreb-be confermato l’impegno anche per la prossima stagione.
Ora è possibile dare un suppor-to a Checa e Scassa per il prossi-mo anno da parte della marca di Borgo Panigale. Il catalano è sta-to costantemente avanti agli uffi-ciali e Scassa ha dimostrato, a mio parere, il proprio valore.
Davide Gigli
ORA che Biaggi è campione del mondo, come accade sempre, sono tutti pronti a salire sul carro del vincitore. Come per incanto ci si accorge che sì, lui aveva un caratteraccio (forse), ma la Moto-GP e la Dorna l’hanno boicottato. Questo è il termine unico da usa-re. Ci si accorge ora della gran-dezza di un’atleta che è rimasto a piedi per un anno; che si è tuffato nella Superbike con la freschezza di un ventenne; che ha gareggiato un anno con la Ducati di Borciani facendo miracoli; che nonostante la frattura di un braccio non ha pensato mai di abbandonare; che ha ricevuto dalla Ducati un tratta-mento che ancora adesso lascia basiti.
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BEL “VEICOLO”NICKY HAYDEN
VOLEVO rispondere alla lettera di Valeria di Trapani, pubblica-ta sul n. 39. Cara Valeria, non sei l’unica ad essere saltata sul divano per il sorpasso di Nicky Hayden a Jorge Lorenzo ad Ara-gon e sono convinto anch’io che se tifare per un pilota (sono da sempre fan di Hayden) quando va tutto bene è facile, mentre è più difficile sostenerlo quando va tutto “abbastanza” male e purtroppo al “nostro” Nicky non è che ultimamente tutto giri a meraviglia... Per questo sono felicissimo del suo primo podio 2010.
Sicuramente questa cosa farà piacere anche alla Ducati e sono convinto che loro conoscano bene il valore di Hayden, tanto è vero che lo hanno riconfermato (anche perché è un veicolo pubblicitario negli USA mica di poco conto).
Sono convinto che Nicky sia uno dei migliori piloti della Moto-GP, ha solo bisogno di un pizzico di fortuna in più.
PS Ce la farete a proporci dei servizi “invernali” sui piloti dei vecchi tempi? i vari Roberts, Mamola, Schwantz, Spencer, e via discorrendo, per sapere come si godono la vita ora?
Vincenzo
CARO Vincenzo, sono felice di poter rispondere “sì” alla tua domanda. E spero proprio che l’idea di rivisitare la carriera dei più grandi piloti del Mondiale 500 piaccia non soltanto a te, ma alla grande maggioranza dei nostri lettori. Ci stavamo pensando da un po’ ed è proprio arrivato il momento di mettere l’idea su carta...
Siamo ancora alla fase di realizzazione di quella che sarà una vera e propria “collana” di campioni degli anni ottanta e novanta ma tra un paio di mesi saremo pronti... Ed alla loro storia agoni-stica vogliamo proprio affiancare l’intervista che ci chiedi.
RABBIA ANTICABIAGGI PERDE IL PELO, MA...
HO ASSISTITO alla conquista del titolo da parte di Biaggi, constatando con rammarico che Max nutre ancora molto astio nei confronti del Moto-mondiale. Ritorna sempre fuori la vecchia storia del mondiale rubato. In quell’anno, il 1998, anche se non lo avessero squa-lificato a Barcellona, non avreb-be vinto il titolo, perché non è mai arrivato davanti a Mick Do-ohan. E poi è astioso nei con-fronti di quasi tutte le Case motociclistiche. Nel 2003 si la-mentava che Rossi vinceva perché correva con la Honda HRC, ma quando ci è salito sopra lui non ha più vinto un GP.
Sergio
GIÀ dall’anno scorso il pro-getto Aprilia mi aveva fatto ti-fare per Biaggi, cosa mai fatta nella mia vita. In questi due anni ho gioito di tutte le vittorie di Max con l’Aprilia, Mi sono quasi commosso nei festeggia-menti a Imola per il titolo mon-diale... tanto pubblico... il casco per Ines... la Pedron... pilota italiano su moto italiana... Grandi soddisfazioni in pi-sta e un atteggiamento molto umano fuori, al pun-to di essermi sentito in col-pa per non averlo capito in tutti questi anni.
Ero un fiero tifoso di Max... peccato che alla pri-ma e vera occasione sia ar-rivata puntuale la smentita, per bocca dello stesso Biag-gi. Sembrava non vedesse l’ora di vincere il mondiale per poter dire le solite cose del suo repertorio. E in co-pertina su Motosprint avete scritto: “boicottato dalla Mo-toGP”. Boicottato da chi? Da solo, si è boicottato, con le sue dichiarazioni.
Biaggi ha detto nella vostra intervista che Rossi per anni ha
Immagino che il conto in banca di Max da anni gli possa permet-tere di vivere come un re fino alla fine dei suoi giorni, ed è anche per questo che dopo avere atteso per anni questo momento, voglio ringraziarlo per non aver molla-to.
A Imola ero praticamente sen-za parole e con un sacco di pen-sieri nella testa. Una decina d’an-ni mi è passata nella mente a gran velocità. Anni spesi spesso a veder gettare fango su un pilota semplicemente mostruoso. Ep-pure Max è ancora in sella, ed è il solito “manico”.
Grazie, campione del mondo!Alessandro Tirelli
Bologna
HO GUARDATO con coinvolgi-mento gara 2 della SBK. Ok, co-me da copione Max Biaggi con la sua Aprilia è finalmente il primo campione del mondo italiano del-la Superbike. Onore al merito, lo dico con sentimento.
Bene, ora però parliamo un po’ di quello che appassionati e ad-detti ai lavori pensavano e non hanno mai apertamente espres-so e cioe: Aprilia ha spadroneg-giato nel modiale nelle classi 125 e 250, umiliando le Case giappo-nesi, cotanto potenti sia a livello economico che tecnologico, poi è stata di fatto estromessa dal mondiale nella classe interme-dia, con la cancellazione della 250 e la nascita della Moto 2.
Dopo questi avvenimenti, pare-va quasi scritto che Aprilia doves-se vincere questo Mondiale SBK, e così è stato; mah, a volte le coincidenze...
Comunque sia, gioiamo assie-me al campione.
Michele De Uffici
HO INSERITO tra le lettere di complimenti a Max anche quella di Michele, che solleva un interro-gativo sibillino quanto fantascien-tifico. Ipotizzare che il titolo in Superbike sia arrivato a “com-pensazione” di quanto Aprilia si è vista togliere in MotoGP è assolu-tamente fuori dalla realtà.
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PASSIONEQUELLO CHE UN TIFOSO NON FA SEMPRE forza Ducati, ancor di più ora che arriva Rossi.Alcuni tifosi Ducati pensano sia l’ultima spiaggia, ma io sono convinto che Valentino possa vincere ancora, non ho dubbi né sul pilota né sulla moto, ma c’è un particolare che mi tiene in apprensione, mi riferisco ad alcuni tifosi “in giallo” che mal si sposano con il vero tifoso del motociclismo, che stima le gesta del primo pilota come dell’ultimo. Il vero tifoso non si permetterebbe mai di lanciare bottiglie ad un pilota caduto, come successe a Biaggi al Mugello, né di fischiare l’avversario di Rossi. A questi pseudo tifosi vorrei dire che se Valentino è diventato ciò che è lo deve in parte agli avversari. Non sono tifoso di Valentino, ma ne riconosco il valore ed ho ben chiaro che il 2011 sarà un anno importante per l’Italia motociclistica e soprattutto per i ducatisti veri. Le mie maglie saranno sempre rosse con lo scudo Ducati per non essereconfuso... Mi aspetto un gesto di Valentino, che serva a spiegare ai suoi tifosi che gli avversari meritano rispetto.
Filippo Ciribolla
Lagosanto (FE)
PURTROPPO anche il motociclismo negli ultimi anni ha dovuto fare i conti con le “teste calde” ed episodi sui quali stendere un velo pietoso. Valentino Rossi credo che un segnale chiaro lo dia regolarmente, con la propria lealtà di sportivo. Mi aspettavo piuttosto una presa di posizione del fan club contro gli imbecilli che hanno fischiato Lorenzo a Misano. Ci stava bene.
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Lettere
vinto con dei giovani che cade-vano e che adesso non cadono piu... Mamma mia! Questa non l’aveva mai detta! Rossi vince-va perché aveva la Honda, poi quando la stessa Honda l’aveva Biaggi, Rossi vinceva perché non aveva più la Honda...
Per Biaggi, Rossi ha vinto solo per aureole, per mancan-za di altri o per meriti altrui. Ma basta con queste robe!
Con lo stesso modo di ragio-nare, sarebbe facile dire che quest’anno Max ha vinto per-ché non c’era più Spies, perché la Ducati era sottotono... Ma sarebbe un insulto all’Aprilia, all’intelligenza e allo stesso Biaggi.
Max dice che la SBK è virile e piu leale ecc. ecc. e che la Mo-toGP è la concentrazione dei peccati del mondo. Certo ades-so che ha vinto il mondiale lo dice, ma fino all’arrivo dell’Apri-lia mi pare fosse nella stessa situazioni in cui era nella Moto-GP. Per un po’ ci avevo creduto, nella piu classica delle illusioni ottiche: senza nulla togliere al pilota, è il solito Biaggi che perde il pelo...
Enrico Gambetta
Felegara (PR)
LA VIGNETTA del nostro Ma-titaccia a pagina 3 mi sembra dica già più di quanto io possa aggiungere sull’argomento.
Max ha esagerato? Sicura-mente sì. Ma erano anni che “covava”, e quando è partito, non è più riuscito a controllar-si... Ma... Quando a Barcellona venne richiamato ai box con una decisione che ancora oggi considero vergognosa, il di-stacco tra lui e Doohan nella classifica mondiale era di 4 punti... A fine 2005 (la sua sola stagione in MotoGP senza vit-torie) la Honda lo ha voluto fuori dalla MotoGP (e così è stato)... La Ducati gli ha prima promesso e poi negato la moto ufficiale... Rossi... Vabbé, non lo pretenderete obiettivo su Va-lentino...
MOTOGP MILLESIAMO SICURI CHE FUNZIONERÀ?
IO NON ci ho capito niente. Il nuovo regolamento della MotoGP, che entrerà in vigore nel 2012, dovrebbe servire a rinfoltire lo schieramento, ad abbassare i co-sti e a rendere le gare più combat-tute ed appassionanti.
Sul primo obiettivo mi sento fi-ducioso, sugli altri due ho moltissi dubbi, sono infatti convinto che più si mettono vincoli ai progettisti, più questi si impegnano a cercare so-luzioni che consentono di supera-re gli avversari, che è poi la finalità principale delle competizioni mo-toristiche.
Ma cerchiamo di riordinare le idee alla luce di quanto è trapelato sino ad oggi; per essere chiaro cercherò di schematizzare le re-gole di questo futuro campionato che, se nulla cambierà, già da oggi può essere definito Open, giacché potranno essere presenti almeno 3 categorie:
1. Squadre ufficiali che conti-nueranno ad utilizzare gli attuali motori 800. Confermati per questi i 21 litri di benzina per la gara e un numero massimo di 6 motori all’anno.
2. Squadre ufficiali che scelgono di passare ai 1000 cm3. Anche per questi 21 litri e 6 motori oltre al vincolo di un alesaggio massimo di 81 mm;
3. Team privati ovvero CRT (Clai-ming Rule Team). Cilindrata mas-sima 1000 cm3, serbatoi da 24 litri e 12 motori all’anno, oltre un ad probabile vantaggio anche in ter-mini di peso.
E già così non so cosa ci capire-mo; ma c’è da fare qualche altra considerazione:
1. Per quanto riguarda i 1000 ufficiali molti tecnici (Filippo Pre-ziosi della Ducati in primis) riten-gono che con i limiti imposti di consumo ed alesaggio non è detto che la cilindrata piena sia la solu-zione migliore; di conseguenza avremo ulteriori costi di ricerca e un ulteriore sventagliamento delle cilindrate.
2. Per quanto riguarda invece i team privati, non si è ben capito quali motori potranno essere adottati (derivati dalla serie?) e quali sarebbero i limiti di elabora-zione degli stessi. Si prospetta l’eventualità che una Casa ufficiale possa fornire ad un team un pro-prio motore 1000 prototipo (e ma-gari qualche indicazione sul telaio) beneficiando dei vantaggi in termi-ni di consumo e di peso.
Come abbiamo visto, dunque, si va verso una classe Open dove non si capisce su cosa siano fondati i criteri di equiparazione. Tanto va-leva porre unicamente il limite di consumo e poi lasciare libera la scelta di cilindrata e numero dei cilindri. Ma il mio più grande dub-bio è questo: in realtà è stata ad-debitata alla 800 la colpa di gare poco entusiasmanti, per cui tanti hanno emotivamente invocato il ritorno alla 1000 ricordando le splendide gare che quella catego-ria ci ha regalato. Ma perché? Se fosse rimasta la 1000 l’elettronica non sarebbe arrivata agli stessi li-velli? Con maggiori valori di coppia e potenza forse l’elettronica sa-rebbe stata ancora più sofistica-ta... E giacché non ho sentito par-lare di limiti all’elettronica, cosa cambierà?
Fabio Avossa
Napoli
CARO Fabio, innanzitutto com-plimenti. Hai molto chiara una si-tuazione ancora in divenire e per questo aperta a qualche “ritocco” in fase di definizione dei dettagli. L’impressione è che l’elettronica non verrà limitata in alcun modo, ed i tuoi dubbi sul fatto che il ritor-no al mille porti al recupero dell’equilibrio perduto sono asso-lutamente leciti, ma... È difficile disegnare oggi lo scenario futuro. Pare invece scontato che tutti i Costruttori passeranno al mille, contrariamente a quanto si pensa-va in un primo momento... Di con-seguenza faranno in modo di assi-curarsi che nessuno possa “gua-dagnare” tre litri di benzina affi-dando un motore ufficiale ad un team CRT.
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DA MOLTI anni sento dire che le moto di serie saranno presto costruite utilizzando materiali leggeri ed innovativi, come il car-bonio, con il quale, sulle moto da corsa, vengono realizzati la mag-gior parte dei componenti. Vorrei sapere se il carbonio, o altri ma-teriali ultra leggeri e resistenti, vengono usati anche per costru-ire componenti interni del moto-re o se in futuro sarà possibile farlo.
Luigi Chiesa
Roma
IN EFFETTI per diverso tempo si è parlato molto, specialmente sulle riviste, di materiali innova-tivi destinati non solo a scocche, freni e sospensioni delle auto e delle moto, ma anche ai compo-nenti dei motori. Compositi di vario tipo, materiali ceramici e via dicendo. In effetti però la si-tuazione si è modificata ben po-co rispetto ad alcuni anni fa. Nel campo delle fibre di carbonio (ce ne sono svariati tipi!) sono stati fatti comunque notevoli progres-si. Interessanti sono anche alcu-ne leghe leggere impostesi di recente alla attenzione dei tecni-ci, alcune delle quali trovano già impiego, con eccellenti risultati (leghe alluminio-litio per le pin-ze dei freni destinati a moto da corsa), mentre altre sono in fase di sviluppo e sperimentazione.
Per quanto riguarda i motori di serie di prestazioni più eleva-te, in molti casi si impiegano valvole in lega di titanio. Se non fosse per il costo, c’è da pensare che si impiegherebbero anche per le bielle, come sulle moto da corsa. Innovative e in possesso di ottime caratteristiche erano le leghe alluminio-BERILLIO, im-
Officinadi Massimo Clarke massimo.clarke@virgilio.it
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MOTO DI SERIE E MATERIALI INNOVATIVIQuando il travaso da pista a strada?
MOTOGP 2012IL RITORNO AI MOTORI “MILLE”
VORREI sapere cosa pensa del ritorno dei motori di 1000 cm3 in MotoGP, nel 2012. Come è visto questo cambiamento regolamen-tare nell’ambiente moto? Honda tornerà ad utilizzare un cinque ci-lindri? Le altre Case nipponiche realizzeranno qualcosa di nuovo?
Lettera firmata
INNANZITUTTO, la ringrazio delle cortesi parole. Per quanto riguarda ciò che faranno le varie Case, fondamentalmente ne so
piegate per realizzare pistoni (in F.1, sul finire degli anni Novanta) e pinze dei freni, ma poi sono state vietate per ragioni ecologi-che. Il berillio, infatti, è altamen-te tossico, e questo è un vero peccato.
Per quanto riguarda i materia-li compositi di tipo convenziona-le, ovvero quelli costituiti da fibre annegate in una matrice di resi-na, il grande nemico è il calore. All’interno del motore avrebbero a che fare con temperature in alcuni casi eccessive per loro. Questo non toglie che, impie-
gando materiali di partenza adatti, si possano comunque re-alizzare dei componenti come i pistoni e le bielle in composito. Il fatto che già da diversi anni siano esplicitamente vietati in F.1 ha determinato la fine degli studi e delle sperimentazioni in questo senso. Bielle in materiale com-posito sono state provate a lungo da vari costruttori automobilisti-ci, ma non erano destinate ad impiego agonistico. So per certo che la BMW aveva provato, anco-ra negli anni Novanta, dei pistoni per motori da corsa in composito a base di carbonio.
Molto interessanti appaiono i compositi a matrice metallica (MMC), ma occorre fare i conti con i costi. E poi si deve vedere se effettivamente il gioco vale la candela. C’è anche da dire che le fibre lunghe lavorano bene a trazione ma per quanto riguarda la resistenza a compressione la-sciano a desiderare, anche se la matrice aiuta notevolmente, in questo senso.
BERILLIOMETALLO CARATTERIZZATO
DA UNA DENSITÀ ESTREMAMENTE RIDOTTA (È INFERIORE A QUELLA DELL’ALLUMINIO), DA UN
ELEVATO MODULO ELASTICO (È SUPERIORE A QUELLO
DELL’ACCIAIO) E DA UN ALTO CALORE SPECIFICO. MOLTO
COSTOSO, È ANCHE RELATIVAMENTE FRAGILE.
I DISCHI FRENO IN CARBONIO DELLE MOTOGP SONO PIÙ LEGGERI E PERFORMANTI DI QUELLI IN ACCIAIO, SENZA DUBBIO PIÙ VERSATILI.
quanto lei. I costruttori, che dei motori attuali non forniscono nep-pure le misure di alesaggio e cor-sa, si guardano bene dal divulgare le loro intenzioni. Solo all’atto del-la presentazione sapremo quindi come saranno fatte le loro moto, per quanto riguarda la disposizio-ne dei cilindri.
Prima di passare a considera-zioni che tengono conto della real-tà di un regolamento ottuso, impo-sto non si sa bene per quale ragio-ne (forse sull’onda di quella au-tentica vergogna per l’umanità che è il regolamento di F.1, il quale ha di fatto bloccato da tempo lo svi-luppo in campo motoristico), ne farò altre puramente tecniche, senza considerare i “paletti” in questione (quattro cilindri come massimo FRAZIONAMENTO e alesaggio limite 81 mm)
Ritengo che la superiorità della architettura a V in termini di pre-stazioni di punta, della quale ho parlato di recente in queste stesse pagine, non sia da mettere in di-scussione, quando sono libere le misure caratteristiche del motore. Il problema dell’architettura in li-nea è la larghezza, che oltre un certo valore non può essere porta-ta in quanto causerebbe problemi di guida (legati anche alla necessi-tà di disporre il motore stesso in modo tale da evitare contatti col suolo in curva) e di aerodinamica (eccessiva sezione trasversale del veicolo). A parità di frazionamento e di cilindrata, in un motore in li-nea la larghezza è direttamente legata all’alesaggio; se la cosa è già un problema con una cilindrata di 800 cm3, figuriamoci cosa diven-terebbe portandola a 1000. D’altro canto, aumentare l’alesaggio si-gnifica poter installare valvole più grandi (e quindi migliorare il ren-dimento volumetrico ai regimi molto alti grazie alle superiori se-zioni di passaggio a disposizione dei gas) e poter raggiungere velo-cità di rotazione superiori (grazie alla corsa minore). Dunque, diven-ta una necessità quando si è alla ricerca delle prestazioni di punta più elevate. Bisogna però anche vedere come il mezzo è in grado di
La partenza della Superpole Nei Box in attesa della partenza
1° Daniele Priulla 1° Dario Lucente Pipitone22:33.501
5.640
7.718
17.680
31.228
2° Francesco Dorata3° Oscar Vella4° Marco Calabrese5° Francesco Agosta
21:49.241
Cla
ssifi
ca
PRC
600 11.082
19.094
47.366
47.876
2° Andrea Di Martino3° Salvatore Ascari4° Alessandro Mugnas5° Vincenzo FicarottaC
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25/26 Settembre 2010
Spettacolo a Racalmuto Nella 600 è ancora una volta Daniele Priulla a dettare legge sin dalle qualifiche. Conquista la Superpole partendo in griglia davanti a Oscar Vella e Paolo Manara. In gara 1 il giovane palermitano vince prendendo la testa della gara sin dal primo giro. Dietro di lui si piazzano Oscar Vella e Francesco Dorata. In gara 2 Priulla deve invece sudarsi la vittoria a causa di un errore all’uscita della prima curva che lo costringe a una gara in rimonta. Dorata è in testa alla classifica nazionale Promo Race Cup con 106 punti seguito da Calabrese a quota 75 e Altomare a 67.
In gara 1 Dario Lucente Pipitone prende la testa della corsa alla prima curva e guadagna subito un margine che gli garantisce la vittoria. Dietro di lui Di Martino rimane invece impantanato dietro ad Ascari e Daidone, ma registra il giro veloce con 1’04”776, chiude il podio Salvatore Ascari. In Gara 2 Dario scatta di nuovo primo e vince, con il nuovo record sul giro di 1’04”395. Dietro di lui è Ascari seguito da Andrea Di Martino che va così in testa alla classifica della Promo Race Cup 1000 con 77 punti seguito da Salemme con 74 punti e Diprima con 69.Le classifiche mostrano i tempi aggregati di gara 1 e gara 2.
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Officina
FRAZIONAMENTOQUESTO TERMINE
FA RIFERIMENTO AL NUMERO DI CILINDRI SUL QUALE VIENE
RIPARTITA (OVVERO “FRAZIONATA”) LA CILINDRATA
TOTALE DI UN MOTORE. PLURIFRAZIONATO E PLURICILINDRICO
SONO SINONIMI
“utilizzare” la potenza disponibile e coniugare al meglio le caratteri-stiche di erogazione del motore con la possibilità di trasmettere forze al suolo da parte della moto. I tecnici hanno lavorato intensa-mente (e continuano a farlo) pro-prio per quanto riguarda quest’ul-tima “voce”. È chiaro che se il mezzo è effettivamente in grado di utilizzare appieno la potenza di-sponibile, quanto più questa è ele-vata, tanto meglio ai fini delle pre-stazioni, ovvero dei tempi sul giro. In caso differente, meglio privile-giare la guidabilità, ossia l’eroga-zione, anche se ciò avviene a sca-pito della potenza di punta. Oggi sembrerebbe che la situazione si sia modificata, rispetto a qualche tempo fa, e che la potenza massi-ma, almeno su certi circuiti, conti in misura superiore. Ciò rende-rebbe ancora più vantaggiosa
l’adozione di rapporti corsa/ale-saggio assai radicali, cosa possibi-le solo con una architettura a V.
Fatte queste considerazioni tec-niche, purtroppo solo teoriche in quanto non tengono conto del re-golamento, torniamo alla realtà.
L’ultimo GP ha evidenziato una sensibile differenza di velocità massima tra la Honda e la Ducati, con motore a V, e la Yamaha. Oc-corre anche tenere presente a questo proposito che se pure alla fonte (cioè a livello dei pistoni) la potenza fosse eguale, lungo il per-corso che porta alla ruota poste-riore il quadricilindrico M1 ne per-
de di più, per via della presenza del contralbero, impiegato per po-ter comandare la distribuzione con una cascata di ingranaggi po-sta non tra i cilindri ma dietro di essi (cosa positiva per il conteni-mento della larghezza) e per poter fare girare l’albero a gomiti “all’in-dietro”. Pure l’adozione di cinque supporti di banco, indispensabili nei quadricilindrici in linea (i V4 ne hanno tre), non è certo vantaggio-sa, ai fini del rendimento meccani-co. Entrambe queste soluzioni possono anche penalizzare i con-sumi, in una certa misura, il che potrebbe non consentire di impie-gare miscela aria-carburante con dosatura ottimale, nell’ottica delle prestazioni, per tutta la durata della gara (almeno su alcuni cir-cuiti). Un punto, questo, che po-trebbe avere una importanza non trascurabile.
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C’è poi da dire che con il pas-saggio a una cilindrata maggiore, sarà più impegnativo scaricare al suolo la maggiore potenza dispo-nibile (potrebbero anche esserci dei problemi per i pneumatici); di conseguenza, almeno inizialmen-te, i motori potrebbero non essere sviluppati con l’obiettivo di ottene-re le massime prestazioni di punta (leggi potenza massima), ma piut-tosto con quello di ottimizzare l’erogazione. Ripeto: avere tanti cavalli è OK, ma occorre vedere se e come si riesce a scaricarli al suolo, ovvero ad utilizzarli.
Per concludere, non credo che ci saranno delle novità davvero sostanziali. Le soluzioni impiegate saranno fondamentalmente le stesse utilizzate anche oggi. I mo-tori avranno tutti quattro cilindri; per il resto, staremo a vedere. E le misure, potremo solo ipotizzarle.
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NON solo Biaggi si è laureato campione nella do-menica di Imola. A centrare l’obiettivo è stato anche Thomas Betti (nella foto), un pompiere di 29 anni che corre con le moto elettriche da 11. Sul circuito roma-gnolo, con la quinta prova si è conclusa la stagione del Mondiale FIM-ePower e Betti, quarto al traguar-do (con la Betti Moto Torpedine) ha festeggiato il tito-lo. «Abbiamo avuto problemi e poche possibilità di provare - ha raccontato il neo campione - All’ultimo abbiamo dovuto cambiare tutta l’elettronica, la mia moto ne è uscita potenziata ma siamo arrivati in ri-tardo sulla linea di partenza e siamo stati penalizzati: da regolamento sono dovuto passare a 60 all’ora dalla corsia dei box nel primo giro». Quella di quest’anno è stata la prima edizione del Mondiale riservato alle moto da GP con propulsore elettrico, promosso dalla Federazione Internazionale Motoci-clistica. In precedenza il campionato era “ospite”, del mondiale elettrico della FIA (la Federazione Automo-bilistica).
LA NAZIONALE ITALIANA DEL QUADCROSS, NELLA QUALE MILITANO NICOLA MONTALBINI (NELLA FOTO), EMANUELE GIOVANELLI E MATTIA TORRACO, SI È AGGIUDICATA LA VITTORIA DELL’EUROPEO DELLE NAZIONI, CHE SI È DISPUTATO A SAVEREPEC, IN SLOVACCHIA. LA COMPAGINE AZZURRA HA PRECEDUTO AL TRAGUARDO GLI OLANDESI (SECONDI) E I BELGI.
Quadcross agli italiani
PaddockA cura di Lucia Voltan
LJUNGGREN CAMPIONE SVEDESE DI ENDUROCon sette vittorie su altrettante gare disputate, Joakim Ljunggren, pilota Husaberg, si è aggiudicato il titolo di campione svedese Enduro.
POCHI ISCRITTI, SALTA IL RALLY IN ROMANIA A causa dello scarso numero di iscrizioni, il “Trans Carpatic Rally Satu Mare”, che si doveva svolgere in Romania dal 3 al 9 ottobre, tappa della UEM Cup All-Terrain Rally, è stato annullato.
TRASFERTA VINCENTE IN AUSTRIA PER BLAZUSIAKDall’America all’Europa, Taddy Blazusiak dove arriva, vince. Il polacco ha disputato una gara di Cross Country del campionato austriaco, vincendo in sella a una KTM 350 SX-F di serie.
PIZZA GRATIS AI TIFOSI DI MEO. OFFRE SUO PAPÀ Michele Meo, papà di Antoine, neo campione del mondo enduro della classe E1, ha rispolverato le sue origini campane.Al sabato sera, nel paddock di Noiretable, ha offerto ai tifosi del figlio oltre duecento pizze cotte con un forno a legna fatto arrivare appositamente dalla sua famiglia di Avellino.
KTM SOSTIENE I MIGLIORI DELL’ENDURO ESTREMOLa KTM nel 2011 aiuterà i piloti che hanno ottenuto quest’anno i migliori risultati nelle gare di enduro estremo. Sarà organizzato un servizio specifico all’interno del paddock, con un camion officina e assistenza curata da personale qualificato.
GLI ASCOLTI DELLA SUPERBIKE DI IMOLA SU LA7La penultima prova del campionato mondiale Superbike, la decisiva tappa di Imola, ha fatto registrare il 6,78% di share in gara 1 (in diretta a mezzogiorno su La7) con 846.296 spettatori, gara 2 (alle 15) ha fatto il 3,03% di share con ascolto medio pari a 498.370.
IN B
RE
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BETTI IL POMPIERE ELETTROCAMPIONESi è concluso il Mondiale FIM ePower
6 GIORNI ENDURO
CHE QUADRONE I FRANCESI! ANCHE quest’anno, sarà dura battere la Francia - campione del mondo a squadre in carica - alla Sei Giorni enduro in Messico. Questa la formazione del Trofeo Mondiale: Antoine Meo e Johnny Aubert, Nicolas Deparrois (E1), Rodrig Thain (E2), Sebastien Guillaume, Christophe Nambotin (E3).
IN PISTA CON PHILIPPAERTS SABATO 9 OTTOBREUNA GIORNATA CON DAVID PHILIPPAERTS (INGRESSO LIBERO, DALLE 10,30) CHE SI CONCLUDERÀ CON FESTA E MUSICA: È QUANTO PROPONE IL DP19 DAY, CHE SI SVOLGERÀ SABATO 9 OTTOBRE SULLA PISTA DI PLELLO, BORGOSIA (VC). PER INFORMAZIONI: 347-2196945.
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«Max non
ha avuto
una vita
facile, so
cosa ha
passato,
quanto ha
sofferto,
mi viene da
piangere a
ripensarci.
È stata
dura ma ce
l’ha fatta
perché
la sua
passione
per la moto
è infinita»
Eleonora Pedron
(Corriere dello Sport)
MONDIALE ENDURO. I MIGLIORI NELLE “SPECIALI”AL TERMINE DELLA STAGIONE, QUESTO IL TOTALE DELLE “SPECIALI” VINTE DAI PROTAGONISTI DEL MONDIALE ENDURO. CLASSE E1: MEO 63 VITTORIE, AUBERT 43, REMES 31, GUERRERO 20, BLAZUSIAK 6, SEISTOLA 5. E2: AHOLA 73, CERVANTES 60, THAIN E RENET 15, SALMINEN 10, OLDRATI 3, DINI 1. E3: KNIGHT 77, NAMBOTIN 65, GUILLAUME 21, ALBERGONI 9.
MEO, RENET E NAMBOTIN CAMPIONI DI FRANCIALA SETTIMANA PRIMA DEL GP DI FRANCIA, ANTOINE MEO HA VINTO SUI PERCORSI DELLA MITICA GILLES LALAY CLASSIC, A PEYRAT LE CHATEAU, IL TITOLO FRANCESE ENDURO CLASSE E1. MEO HA PRECEDUTO IN CAMPIONATO MARC GERMAIN, JULIEN GAUTHIER, NICOLAS DEPARROIS E JOHNNY AUBERT. NELLA E2 TITOLO PER PIERRE RENET E NELLA E3 PER CHRISTOPHE NAMBOTIN.
TROFEO XTREME AWARD A DAVID KNIGHT DAVID KNIGHT SI È PORTATO A CASA L’HUSQVARNA TE 450 4T, RISERVATA AL VINCITORE DEL TROFEO XTREME AWARD NELLA SOMMA DEI MIGLIORI RISULTATI DELLE VARIE PROVE SPECIALI ESTREME DEGLI OTTO GRAN PREMI DEL MONDIALE EUNDURO. QUESTA LA CLASSIFICA: KNIGHT 341 PUNTI, CERVANTES 275, AHOLA 245, MEO 221, OLDRATI 210.
CAMPIONE STOCK 1000
TOMMASINI IN CROAZIA LUCA Tommasini si è aggiudicato per il secondo anno consecutivo, la vittoria del campionato croato classe Stock 1000. 15 i suoi punti di vantaggio sul secondo, al termine di una stagione composta da sei gare, l’ultima delle quali si è corsa a Krizevci (sopra) su un circuito cittadino nel quale le moto sfrecciano per le vie del centro a oltre 200 chilometri orari. «Per la prossima stagione ho ricevuto una proposta per fare il CIV con una Ducati - racconta Tommasini - ma ancora non so se riesco a trovare i soldi. Il campionato italiano costa tre volte tanto quello croato». .
PROMESSA DEL TRIAL
GARNERO VERSO IL BIS IL DICIASSETTENNE piemontese Stefano Garnero (sotto) è campione italiano nella categoria HTR 2 dell’Hard Trial. Con due vittorie e un secondo posto si è aggiudicato il suo primo titolo nazionale e potrebbe incamerarne un altro, quello della categoria TR3 125 del campionato italiano: a una prova del termine guida la classifica con 10 punti di vantaggio. Corre con una Beta 125, messa a punto dalconcessionario Sport Bike di Moncalieri. Con la maggiore età, dalla prossima stagione potrà guidare una 250 e iscriversi alla TR2.
HAYES NEGLI USAIL PILOTA della Yamaha Josh Hayes ha vinto il suo primo titolo Superbike AMA. Al circuito Barber Motorsports Park di Leeds, in Alabama, nell’ultima prova della stagione, ad Hayes (che si
presentava con un bel bottino di 22 punti di margine sul secondo, Tommy Hayden) sono bastati un secondo e un settimo posto.
Le due vittorie se le sono aggiudicate Tommy Hayden in gara 1 e Blake Young nella seconda (entrambi con le Suzuki). Era dal 1991
che la Yamaha non vinceva il titolo della Superbike americana.
ENDURCROSS IN SICILIA ALLA COPPIA MANCUSO-SAVOCAUna gara a coppie di 100 minuti mentre i piccoli hanno corso un’unica manche di 30: questa la formula della seconda edizione dell’endurcross, che si è disputato a Paternò (CT). Il successo è andato alla coppia formata da Antonino Mancuso e Giuseppe Savoca (sotto, con Giammona) su Honda d’avanti a Ricchiari-Giammona su Ktm. Nella categoria minienduro Ivan Coniglio ha battuto Giuseppe Mammina e Giorgio Riccobono.
EUROPEO TTXGP
BRANNETTI SUBITO IN VETTA DEBUTTO con vittoria per Alessandro Brannetti sulla eCRP 1.2 nel campionato moto elettriche TTXGP, ad Assen, primo appuntamento dell’ europeo. Brannetti ha ottenuto un secondo posto nella gara d’apertura, alle spalle di Michael Weynand, poi nella seconda ha fatto scintille realizzando il giro più veloce e concludendo primo con 9 secondi di vantaggio su Weynand. Era la prima uscita in gara della moto costruita dall’engineering modenese. Prossima gara il 2-3 ottobre a Brands Hatch.
CON PHILIPPAERTS
FROSSARD, MX1 CON YAMAHA IL FRANCESE Steven Frossard, terzo al Mondiale cross MX2 di quest’anno, con un vittoria nel GP Svezia, lascia la Kawasaki per approdare sotto le insegne della Yamaha, che lo schiererà in MX1. Sarà dunque compagno di squadra di David Philippaerts, mentre in MX2 sotto le stesse insegne ci sarà l’altro francese, Gautier Paulin. «Un nuovo acquisto prezioso per lo sviluppo della moto» ha detto di Frossard il Team manager, Michele Rinaldi.
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1 A una prova dal termine, sei rimasto l’unico italiano che possa ancora sperare di vincere il titolo della 125. Una bella responsabilità. Pensi che l’emozione possa condizionarti nell’ultima prova, al Mugello? No, sinceramente, non credo. Anzi, ho molte speranze di poterlo vincere io questo titolo. Io ci credo, e lo dico apertamente, sfatando il mito del napoletano superstizioso.
2 Nella penultima prova, a Misano, il ceco Popov, che erae resta in testa alla classifica, è caduto, agevolando così la tua vittoria. La prima della stagione, anzi, la prima in assoluto in due anni di CIV. Sì, un successo inseguito molto a lungo. E sfiorato in almeno due occasioni, a Monza e al Mugello (e questo è un buon segno...). Il 2009 è stato un anno proprio brutto, ho cominciato la stagione con una squadra, ma dopo due gare le nostre strade si sono separate. Rischiavo di rimanere a piedi. Poi per fortuna le cose si sono risolte. Ho disputato le ultime quattro gare con il Team Semprucci-Matteoni e tutto è andato talmente bene che siamo ancora insieme. E in lizza per il titolo.
3 A prescindere da come andrà a finire questa stagione, hai già un’idea per l’anno prossimo? Un’idea ce l’ho eccome, il Mondiale 125. Ne ho già avuto un assaggio quest’anno, con una wild card a Misano. Non è andata benissimo, perché avevo una spalla fuori uso. Comunque non ho alcun contatto, per il momento sono solo speranze.
4 Tu sei giovane e la 125, come tutte le categorie a due tempi, è... in scadenza. Mai pensato ai 4 tempi? Non ho mai guidato una moto a 4 tempi e, sinceramente, non mi attira moltissimo. Chissà, magari cambierò idea in seguito. Ma finché c’è anche solo una gara con in pista le 2 tempi, io preferirò sempre quelle.
FRANCESCO MAURIELLOIDENTIKIT
NATO A MUGNANO (NA)
ETÀ 16 ANNI
HA VINTO CAMPIONATO MINIMOTO (2003)
QUEST’ANNOSECONDO NEL CAMPIONATO ITALIANO 125
BAYLISS TESTTROY Bayliss è tornato in Italia per provare la Ducati laboratorio
al Mugello. Un impegno che l’ex campione australiano (sopra) ha preso molto serio tanto da incappare in una rovinosa scivolata
alla Casanova-Savelli, senza alcun problema fisico. Miglior giro in 1’52”5. «Continuerò a fare il tester anche nel 2011 - rivela il tre volte campione del Mondo ma non mi occuperò del primo stadio
di sviluppo della nuova Superbike 2012 (si chiamerà Extreme, ndr) io la porterò al limite quando sarà già più o meno a posto».
Bayliss ha commentato anche il ritiro della squadra ufficiale. «Non mi ha fatto piacere, ma l’importante è che si siano ancora
tante Ducati in pista. E il fatto che mi abbiamo confermato come collaudatore significa che l’azienda punta ancora molto forte
sulla Superbike».
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MONDIALE ENDURO
NUOVE CLASSI ALL’ORIZZONTE LE CLASSI del Mondiale enduro potrebbero cambiare identità in futuro. Le Case a la FIM, la Federmoto internazionale, ne stanno parlando. La classe principale, denominata Enduro GP1, radunerebbe E1, E2, E3; EnduroGP2 per la classe media, poi EnduroGP3. Il campione assoluto verrebbe identificato in una nuova classe EnduroGP, mentre i giovani in EnduroGPJ1 e EnduroGPJ2, quest’ultima per la 125 2T “Under 21”.
MONDIALE ENDURANCE
RT MOTOVIRUS PUNTA AZZURRA HA TRE piloti francesi, Frederic Jond (nella foto), Lucas Decarolis e Cyril Brivet, ma RT Motovirus è un team italiano, ed è stata l’unica delle nostre squadre a tagliare il traguardo del Bol D’Or (con William Grarre al posto di Decarolis) di quest’anno (decimi). RT Motovirus è anche in ottima posizione nella classifica mondiale, con il terzo posto. E proveranno ad avanzare ancora nell’ultimo impegno della stagione del Mondiale endurance, la 8 Ore di Doha, in Qatar, il prossimo 13 novembre.
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GRAZIE MAX, CON TE L’ESPERIENZA AL POTERE Ha dimostrato che puntare tutto solo sui ragazzini non sempre paga. E non vale solo nello sport
LA VITTORIA di Biaggi nel Mondiale SBK è davvero un avvenimento importante e non solo da un punto di vista sportivo. Ci sono anche gli effetti collaterali. Il più evidente è che, una volta di più, la folle politica dell’età si è rivelata un pacco di dimensioni gigantesche. Il mondo dei giovani, fatto per i giovani, è un’illusione, anzi un’allucinazione che al massimo può sedurre uomini di marketing e pubblicitari ma che, per fortuna, non ha alcun riscontro nel mondo reale. Si può essere campioni alla soglia dei quaranta, come sotto i venti. L’importante non è l’età, ma la capacità, la classe, la voglia di vincere, l’abilità in pista e nelle scelte. Biaggi, con la sua vittoria, ha dimostrato che “rottamare” piloti in base all’età è una scelta folle. Non lo dico io, lo dice la classifica, l’unica cosa che conta nelle gare, ricordatelo sempre. Spero che adesso qualcuno si vergogni come un ladro solo a pensare a minchiate colossali tipo: “Ha già quattordici anni”, stroncando talenti in base a non si sa quale regola. Perché i ragazzini sono svelti come i gatti, ma raramente vincono qualcosa e, non
dimenticatelo mai, stanno crescendo, quindi sono più soggetti ad alti e bassi, rispetto a un uomo con una personalità già formata e stabile. Del resto uno come Bayliss, secondo quello che sento in giro, al massimo poteva correre in qualche trofeo monomarca. E invece no!
Succede lo stesso nel mondo del lavoro, vittima di una deregulation che rasenta lo schiavismo, che fa buttare via come ferrivecchi cinquantenni in possesso di notevolissime doti ma ai quali, giustamente, non si possono proporre “contratti di formazione” a mille euro al mese, spesso meno. Per vincere, lo hanno dimostrato i fatti, ci vogliono strutture capaci e professionisti esperti, non ragazzi mandati allo sbaraglio in nome del profitto.
L’Aprilia ha confermato di saper fare splendide moto, vincenti nelle corse. Impresa non facile, chiedetelo a quelli che hanno preso paga! E qui non posso che pensare al Motomondiale che ha “espulso” la Casa italiana per lasciare spazio ad assemblatori e telaisti che, con tutto il rispetto per Suter e compagnia cantante, non hanno certo gli uomini e le conoscenze di uno dei migliori reparti corse del mondo. Non so se avete visto da vicino il V4 della RSV, ma è davvero un’opera d’arte, non un motore preso da una linea di produzione e dotato di un kit racing.
Non sono ruffiano, anzi non amo molto i potenti e non viaggio nemmeno Alitalia, ma vedere un pilota italiano, una moto italiana, con uno sponsor italiano, vincere il Mondiale in Italia, mi fa un notevolissimo effetto. Ad esempio quello di non arrendermi di fronte alla caduta verticale del nostro Paese. Un crollo economico, culturale, di qualità della vita e dei servizi, della scuola, della politica e di quello che si ottiene in cambio delle tasse. Di questo c’è consapevolezza in giro, eccome, nonostante dall’alto si cerchi di far finta di nulla, nonostante i lustrini della TV e delle sue fiction-reality, nonostante tutto.
Il Mondiale di Biaggi non cambia questa realtà, ma fa capire che siamo ancora bravi, che abbiamo talento e capacità che siamo ancora l’Italia, un Paese capace di fare grandi cose. Quello di Max è un piccolo segno di speranza mandato in giro per il mondo. Piccolo, se confrontato ai problemi del nostro Paese, ma grande nel significato: si può vincere anche con qualche capello bianco, perché l’esperienza, unita alla voglia di emergere dei giovani può fare cose notevoli. E poi: sai che gusto incontrare uno dell’HRC e ricordargli che nel 2010 ha vinto il Mondiale un pilota rottamato da loro un lustro prima!
SCARTATO DALLA MOTOGP, MAX BIAGGI SI È RIFATTO IN SUPERBIKE, VINCENDO, A 39 ANNI,IL SUO QUINTO TITOLO MONDIALE, IL PRIMO DI UN ITALIANO NELLA CATEGORIA.
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COSÌ ORIGINALE DA DIVENTARE ASSURDABenelli 254. Un prodotto dell’era De Tomaso, convinto che bastasse scimmiottare i giapponesi
SEGUO regolarmente la rubrica “Polvere di Stelle” e devo dire che se oggi mi sono appassionato alle “storie vecchie” – e non solo di moto – lo devo proprio a questa lettura. Ho 27 anni e non avrei mai pensato, fino a poco tempo fa, che un giorno avrei trovato interessanti fatti e oggetti del passato, anzi ricordo bene che trovavo sempre noiosi i ricordi dei nonni... Sono stato al mercatino di Imola del CRAME e fra le tante moto “anni ‘70” esposte, ne ho vista una che mi ha particolarmente affascinato e di cui non sapevo nulla: una Benelli 254, 250 cm3 di cilindrata e 4 cilindri, forse l’unica 250 quadricilindrica mai costruita. O no? Il prezzo richiesto era “spaventoso” rispetto alle condizioni della moto, quasi un rottame. Poteva essere giustificato dal valore effettivo del “reperto”? Su internet ho trovato molte notizie sul modello, che – ho visto – fu prodotto anche in versione “Moto Guzzi”, ma avrei piacere da sentire da lei – Rivola – un parere a proposito di questa moto, magari un’esperienza personale.
Giorgio Bianchini – via email
LEI si è imbattuto nella moto più assurda che abbia mai provato. Fui invitato un giorno dal capo ufficio stampa della Benelli, Sanchioni, a provarla in una delle prime presentazioni stampa del mondo motociclistico. Il test era al circuito dell’”aerautodromo” di Modena. L’anno il 1980. La 254 era senz’altro la moto più originale partorita dal Gruppo De Tomaso dall’infelice giorno del suo ingresso nella gestione delle marche motociclistiche Benelli e Moto Guzzi. Avendo una concezione delle motociclette moderne molto personale – era convinto che bastasse scimmiottare i giapponesi perché avessero successo – puntava a stupire sbolognando modelli copiati come originali e innovativi. Dopo aver prodotto le Benelli - Guzzi 350 e 500 4 cilindri, copie di analoghi modelli Honda, si era spinto fino a presentare una Benelli 6 cilindri in linea trasversale e, nel 1980, una Benelli 250 4 cilindri. Il suo motore effettivamente non era un raddoppio di una 125 bicilindrica giapponese, ma un progetto originale anche ben riuscito, in quanto compatto ed esteticamente valido, ma dal funzionamento irregolare a causa dell’assoluta mancanza di esperienza specifica dei nostri tecnici su propulsori di tal fatta. Smontare un Honda 350 Four non poteva bastare per riprodurne, oltre alle caratteristiche tecniche, anche affidabilità e linearità di funzionamento, specie se in versione ridotta di cilindrata e di dimensioni.
Fatto sta che quel giorno a Modena salii sulla 254 convinto che avrei provato una moto avveniristica, scattante e agile, ma bastò un giro di pista per farmi capire che la realtà era ben diversa. Il problema non era, ovviamente, la ciclistica, ma il motore, la cui coppia veniva erogata in maniera accettabile solo mantenendo il regime attorno ai 9000 giri. In pratica in basso non c’era nulla, tanto che il motore tendeva a spegnersi, mentre in alto a un certo punto arrivavano tutti i cavalli disponibili (dichiarati 27). Pensai fosse un problema che affliggeva solo la mia moto e mi consultai coi colleghi, che invece confermarono questo “impraticabile” comportamento.
Non l’ho mai più provata dopo. La 254 fu messa in produzione ed anche esportata sino alla fine del 1983. Non so se riuscirono mai a sistemarla in modo decente. So solo che nelle rievocazioni storiche quel motore si trova spesso sui cloni di Benelli 250 4 cilindri GP, ma è un’offesa alla Benelli con cui Provini e Pasolini disputarono epiche gare sui circuiti della Mototemporada Romagnola.
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La TC250 sviluppa eccezionali incrementi di potenza lungo tutta la curva grazie al nuovo sistema di iniezione elettronica batteryless. Potenza e leggerezza sono diventate una cosa sola.
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MotoGP Giapponedi Enrico Borghi foto Milagro
22 successi nella regina, come Roberts padre.Stoner è davvero grande
CASEY STONER SCHIACCIATO IN CARENATURA. ANDREA DOVIZIOSO LO HA AVUTO “A TIRO” PER L’INTERO GPMA NON È MAI RIUSCITO AD AVVICINARLO A SUFFICIENZA PER POTER SPERARE DI STRAPPARGLI LA VITTORIA.
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Dovizioso è perfetto, ma Stoner ha il turbo...Lorenzo le prende da Rossi e son pianti. La Yamaha è con lui!
La paura La paura fa fa
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Andrea Dovizioso
«Stoner aveva un passo allucinante. Batterlo avrebbe avuto diversi significati, ma non ho niente da rimproverarmi. Ci ho provato»
il commentoMotoGP Giappone
MOTEGI – Ha vinto Casey Stoner, ed è stata, concordiamo con lui, «una grande vittoria». Andrea Dovizioso
è stato secondo, migliore pilota Honda in casa della Honda, e non c’è stato bisogno di sentirgli dire «non ho idea di cosa abbia mangiato oggi Stoner...» per capire che era deluso: era sufficiente guardare l’espres-sione del suo viso.
Non ce ne vogliano, Casey e Andrea, se ciò che rimane di questo GP Giappone è soprattutto la rissa tra i due rivali più riva-li che ci siano in questo momento: Valen-tino Rossi e Jorge Lorenzo. Che hanno lottato solo per il podio (e ha prevalso Ros-si) ma hanno catalizzato l’attenzione gene-rale: per il significato della loro sfida, per-ché hanno dato spettacolo in pista e anche fuori. Dopo la battaglia.
In questo Gran Premio ci sono stati due tipi di confronto. Quello stilistico, basato sulla precisione di guida e sulla saldezza
dei nervi, che ha avuto come protagonisti Stoner e Dovizioso; e quello diretto, dove conta aggredire, intimidire, frenare più for-te e portare fuori traiettoria il rivale, con buona pace delle traiettorie ideali e dello stile più puro. Ed è inutile dire quale sfida è piaciuta di più. Anche perché in questa apatia generale, in cui si aspettano solo la fine della stagione e la consacrazione di Lorenzo, c’era bisogno di una scossa, di qualche emozione.
Perché questo è diventato un campiona-to strano, in cui Lorenzo sta per diventare campione senza eccitare nessuno, con Stoner che si è svegliato troppo tardi, Pe-drosa diventato forte quando non serviva più, Dovizioso che si è rivelato più forte del solito ma non ancora irresistibile. Serviva una scossa, ed è arrivata.
DICIAMOLO subito: Valentino ha ottenu-to quello che voleva. Era partito dall’Italia
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Nelle prove era altissima. Poi è cresciuta la moto...MOTEGI – I protagonisti della corsa per la vittoria avevano facce diverse, al traguardo: Stoner era felice, Dovizioso deluso. Casey Stoner si è divertito a parlare della sua vittoria, e non solo perché l’australiano è stato in testa per tutti i 24 giri. Con questa affermazione è arrivato a 22 vittorie nella classe regina, raggiungendo così Surtees, Duke, Roberts senior. «Abbiamo impiegato un sacco di tempo per rendere la mia moto davvero stabile in frenata, evitando che si impennasse troppo in accelerazione. Ci siamo riusciti solo nel week-end. È stata dura: ad un certo punto, nelle prove, nel mio box c’era parecchia tensione...». Stoner ha anche reso onore a Dovizioso: «Andrea mi ha messo addosso un sacco di pressione. Non ha mai mollato e mi ha fatto capire in fretta che anche se ero andato subito in testa non mi sarei mai permesso il lusso di riposarmi». Il forlivese ha confermato che le sensazioni dell’australiano erano giuste: «Non mi aspettavo uno Stoner così forte e veloce. In prova non si era visto questo suo potenziale. Sinceramente, pensavo di poter vincere e spingevo per prenderlo. Ma i giri passavano e lui non mollava: alla fine ho dovuto mollare io». «Ho dovuto prendere anche io dei rischi» ha ammesso Stoner, ma Dovizioso ne ha presi di più. Oppure all’australiano è andata meglio. «Casey aveva un passo allucinante! Io spingevo perché vedevo che anche lui rischiava, solo che appena gli guadagnavo qualche decimo in certi punti poi dovevo concederne in altre curve: io non ero precisissimo nelle Curve 3 e 4, e nelle 11 e 12. Nel finale, proprio nelle ultime curve, sono incappato
in un high side: ero già stato lanciato in aria dalla mia moto e sono stato fortunato a tornarci sopra... A quel punto ho capito che non era più il caso di spingere, e ho mollato». Dovizioso ha ammesso che «batterlo avrebbe avuto diversi significati: perché correvo in Giappone in casa della Honda, e perché sarebbe stato un messaggio anche in ottica 2011... Però va bene lo stesso. Non ho nulla da rimproverarmi: ci ho provato, ho corso con il suo stesso ritmo perché siamo rimasti distanti solo per pochissimi decimi, per tutta la gara. E poi ho imparato qualcosa, standogli dietro per tutta la gara, a livello di messa a punto della gestione elettronica quando le gomme cominciano a calare. E userò questi insegnamenti per il futuro».
HO SCARICATO LA TENSIONE
L’uomo del giorno
CaseyStoner
«Dovizioso mi ha fatto capire
subito che non mi avrebbe permesso
di riposare...»
con un solo pensiero nella mente: dimo-strare a se stesso di essere ancora in gra-do di andare forte, e al contempo innervo-sire il detestato Lorenzo, e ha centrato l’obiettivo. È andato forte, e ha dato fastidio al compagno di squadra, facendolo inner-vosire proprio nel momento in cui si senti-va ormai tranquillo. Eh sì, perché venerdì pomeriggio Pedrosa si è fratturato la cla-vicola nelle prove (ed è ripartito subito per la Spagna, per farsi operare); era quindi uscito di scena anche l’ultimo pilota a cui la matematica concedeva ancora una chance.
Non che Lorenzo avesse bisogno di que-sto regalo, visto il vantaggio di 56 punti con cui si era presentato a Motegi, ma di certo
ANDREA DOVIZIOSO HA OTTENUTO A MOTEGI LA SUA PRIMA POLE POSITION IN MOTOGP, ED HA CORSO UNA GARA
INCISIVA, METTENDO PRESSIONE SU STONER SENZA MOLLARE UN CENTIMETRO FINO ALL’ULTIMO.
MA L’AUSTRALIANO NON SI È LASCIATO INTIMIDIRE.
]
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Hanno detto
LO SCONTRO... VERBALE
il commentofoto MilagroMotoGP Giappone
ValentinoRossi «Io volevo vincere. In ogni caso, volevo andare più forte di come sono andato. Lorenzo mi ha voluto passare nel primo giro, ma non aveva il ritmo per stare con Stoner e Dovizioso, io invece sì. Mi ha rallentato e ho perso la possibilità di restare agganciato».
«La spalla non ha la stabilità di una volta e per guidare devo compensare con altri muscoli. Ma nel finale perdo forza, e devo frenare un po’ prima. Questo è il motivo per cui Lorenzo mi ha raggiunto».
«Ci siamo toccati, sì, più di una volta. Lui ha detto che voleva una sfida con me all’ultimo giro, e queste sono le sfide con me all’ultimo giro. Anche lui voleva arrivare sul podio, anche lui è stato molto aggressivo. I contatti più evidenti li abbiamo avuti quando eravamo molto vicini, e non c’era lo spazio per due moto, così che ci siamo dovuti appoggiare... Gli faccio i complimenti: Jorge è andato molto forte e non voleva mollare».
«Gioco di squadra? Avevo detto che l’avrei aiutato se ce ne fosse stato bisogno. Ma non ce n’è bisogno...».
JorgeLorenzo «Una gara così è certamente un grande spettacolo per chi la guarda, e anche per noi quando la rivediamo in TV, ma quando sei in sella senti il pericolo, ti tocchi in staccate da 300 all’ora o in curva a 200. Sai che stai rischiando. E se a finire nella ghiaia sono due piloti che corrono per la stessa Casa non ha molto senso... È stata una fortuna che non sia successo».
«Rossi è fatto così, ha una guida aggressiva, e lui oggi è stato aggressivo mentre io sono stato pulito. Non dico che sia stato scorretto, ma ci è andato molto, molto vicino. Ha già avuto questo stesso comportamento con Gibernau e con Stoner, prima che con me. Un domani può darsi che tocchi a lui, trovarsi in questa situazione».
Yamaha con Lorenzo
LinJarvis«La gara non è andata come ci saremmo aspettati. Un duello come quello cui abbiamo assistito non ha senso tra compagni di squadra. Valentino non avrebbe dovuto comportarsi in quel modo con Lorenzo. Ci aspettiamo che i nostri piloti guidino con un maggior margine di sicurezza».
MasaoFurusawa «Nelle prossime gare ci aspettiamo da Valentino un comportamento diverso nei confronti degli altri piloti Yamaha. Lorenzo non ci ha chiesto di prendere misure contro Rossi, ma non vogliamo più vedere questo comportamento tra due compagni di squadra. Valentino deve capire che il Mondiale non è finito».
Dov’è finita la virilità?Giusto una settimana fa, a Imola, appena vinto il Mondiale SBK, Max Biaggi ha definito «più virile» la Superbike, «dove le questioni in pista si dirimono con una spallata, e nessuno fa drammi».Oggi le parole di Max hanno trovato la più plateale delle conferme. Alla soglia della sua incoronazione a campione della MotoGP, con Pedrosa fuorigioco e nessun avversario in grado di frapporsi tra lui e il titolo, Jorge Lorenzo va a infilarsi in un duello all’arma bianca con Rossi, le dà e le prende, esce sconfitto e che fa? Va a lamentarsi con i vertici della Yamaha perché Rossi ha avuto l’ardire di tenergli testa. Cosa pretendeva? Che dicesse: prego, accomodati pure? Lorenzo non ha certo bisogno dei tre punti in più del terzo posto per laurearsi campione con largo anticipo, e la Yamaha, dopo averlo preferito a Rossi, poteva risparmiarsi di fare la ramanzina al pilota che le ha dato non uno, ma quattro mondiali, per compiacere il suo nuovo numero uno.
Stefano Saragoni
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questo episodio lo ha rassicurato ulterior-mente. Ma Valentino Rossi lo messo in crisi, gli ha fatto paura. In tutti i sensi. Lo ha costretto ad un confronto duro, lo ha obbligato a prendere dei rischi perché la sfida si è spostata sul piano dell’orgoglio.
Lorenzo ha attaccato Rossi, che ha sem-pre risposto. Lorenzo ha cercato di passa-re in frenata, Rossi ha sempre replicato in curva. Jorge è diventato aggressivo, ha allargato i gomiti, Valentino è stato ancora più aggressivo e non ha esitato a chiudere la contesa a colpi di carena. E alla fine, raggiante, ha provocato ulteriormente lo spagnolo dicendo... «Ha sempre detto che aspettava il confronto corpo a corpo nell’ultimo giro: bene, eccolo qui il mio modo di fare il corpo a corpo nell’ultimo giro!».
Lorenzo ha perso le staffe. L’andamento della gara lo ha fatto incazzare come una bestia, infatti appena le telecamere sono Jorge Lorenzo
«Rossi ha già fatto con Gibernau e Stoner quello che ha fatto a me. Può darsi che un domani tocchi a lui trovarsi in questa situazione»
uscite dal box Yamaha lui ha voluto un in-contro con Masao Furusawa e Lin Jarvis chiedendo ai vertici della Yamaha di af-frontare Rossi e metterlo al suo posto. I due hanno promesso a Jorge che avrebbe-ro parlato con Valentino, ma è facile imma-ginare cosa abbia risposto il pesarese: a lui non frega nulla dei fastidi di Lorenzo, né delle paure dei vertici della Yamaha. Anche perché è stato proprio il vertice della squa-dra a volere questa situazione.
DAVVERO c’è chi ha creduto a ciò che Valentino Rossi aveva detto ad Aragon? «Se la Yamaha me lo chiedesse, io darei ]
VALENTINO ROSSI CERCA LA MASSIMA EFFICIENZA IN FRENATA AIUTANDOSI CON LA GAMBA INTERNA. LA SPALLA INFORTUNATA A INIZIO STAGIONE NON GLI PERMETTE DI DARE IL MASSIMOIN STACCATA. MA SE LA CAVA LO STESSO...
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Lorenzo
IL TITOLO A UN PASSOGli basta guadagnare altri 7 punti su Pedrosa
il commentofoto MilagroMotoGP Giappone
MOTEGI – Al di là delle vicende del GP Giappone, Jorge Lorenzo potrebbe conquistare il titolo già nel prossimo fine settimana, in Malesia. Dovrà lasciare Sepang con almeno 76 punti di vantaggio su Pedrosa (ed ora ne ha 69). Quindi gli basterà accumulare altri 7 punti su Pedrosa, e a quel punto sarà campione. È un’impresa che non è poi così ardua. Nella migliore delle ipotesi Pedrosa nemmeno si presenterà in Malesia (la decisione è prevista per martedì, cioè mentre leggete queste pagine). Ma anche se Dani decidesse di correre, difficilmente sarà nelle condizioni di strappare a Jorge altri punti in classifica. Non con
una spalla piuttosto malconcia nel caldo torrido di Sepang. È davvero tutto nelle mani di Lorenzo: lui può fare e disfare tutto. Gli basta non commettere errori gravi, e del resto è esattamente con questo stato mentale che sostiene di voler correre l’ultima parte della stagione. Il maiorchino è diventato conservativo, si è fatto più prudente. Quando è arrivato a Motegi ha detto:«non ho alcuna intenzione di fare cose pazze, è meglio un piazzamento che rischiare di buttarmi per terra». Ma quando si è trovato in bagarre con Rossi, si è dimenticato della prudenza. In Malesia deve stare calmo, non deve farsi attirare in alcuna trappola. Chissà se la farà, visto il suo carattere “caliente”...
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Rossi
È DECISO, SI OPERALa spalla...MOTEGI – Ora che ha ottenuto ciò che voleva – «ritornare ad essere protagonista assoluto» – Valentino Rossi può serenamente pensare al 2011. Correrà a Sepang, questo fine settimana, e cercherà di gareggiare anche in Australia, fra due settimane. Ma poi potrebbe mettere fine al suo mondiale “horribilis” (questa è stata la sua peggior stagione della carriera) rinunciando alle gare di Estoril e Valencia. E rinunciando, quindi, anche a provare la Ducati. Il nove volte iridato sa bene che provare una moto nuova con una spalla malconcia e dolorante non avrebbe molto significato, perché non gli permetterebbe di capirla veramente. Alla vigilia della partenza per il Giappone Valentino ha avuto un altro consulto con lo staff medico che lo ha in cura ed è stata presa la decisione di operare la spalla. Il prima possibile. A Motegi il pesarese è stato vago – «vivo alla giornata. Vorrei concludere questo campionato, ma se la spalla inizierà a farmi ancora più male, allora mollerò» – ma dopo queste tre gare, a maggior ragione se la spalla peggiorerà, dovrebbe saltare gli ultimi due gran premi del 2010. Valentino vuole essere in perfetta forma nel 2011, per iniziare nel prossimo inverno il lavoro di sviluppo della Desmosedici che porterà in gara a partire dal marzo prossimo. Del resto Valentino è stato chiaro: lui sta pensando al futuro. «Voglio correre ancora per diversi anni, quindi devo risolvere bene questo problema. Ecco perché ho deciso che mi farò operare di sicuro».
volentieri una mano a Lorenzo...». Se Jorge se l’è bevuta, ha commesso un
errore. A parte il fatto che, almeno fino a questa gara, la Yamaha non ha chiesto nulla, davvero qualcuno ha pensato che Rossi avesse deciso di snaturarsi e di in-terpretare un ruolo non suo?
Jorge Lorenzo non ha fatto una bella fi-gura. Ha preso paga in gara e dopo ha dato un segnale di debolezza cercando il sostegno dei vertici della Yamaha.
Valentino non vuole e non può fare per-dere a Jorge il titolo, ma di sconti non ne farà. E se Jorge voleva il podio, doveva riu-scire a conquistarselo da solo. Valentino ha fatto la sua gara, ha perseguito i suoi obiettivi.
Jorge Lorenzo sente il titolo vicino, ha paura che possa accadere qualcosa anche a lui. E non vorrebbe prendere rischi. Ma allora gli sarebbe bastato farsi da parte, fare il ragioniere. Se vuole lottare per le posizioni importanti, allora deve accettare di battersi. E di rischiare.
La sensazione è che Lorenzo, dopo aver corso e vinto con classe fino ad ora, abbia perduto il suo stile proprio nel momento in cui sta per diventare campione. Valentino Rossi
«Vorrei finire il campionato, ma se la spalla inizierà a farmi ancora più male allora mi opererò.Voglio correre ancora a lungo, devo risolvere il problema»
MARCO SIMONCELLI PRECEDE COLIN EDWARDS. È STATO IL TEXANO (QUINTO) A TAGLIARE PER PRIMO IL TRAGUARDO.
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Le pagelle di Enrico Borghi
Moto e galateo
MOTEGI – Il Giappone nella classe regina non ha mai recitato un ruolo di alto livello, ma ora
se la passa proprio maluccio: nella gara di casa l’unico pilota nipponico, Hiroshi Aoyama,
ha fatto appello all’orgoglio ed è riuscito ad inserirsi in decima posizione. Pochino...
In questo periodo sono in evidenza solo le moto nipponiche, certo non i piloti. La Honda è il costruttore giapponese più nazionalista, infatti, ed è una tradizione, fa sempre sforzi per schierare almeno un pilota giapponese
nella classe regina, al di là dei risultati. Negli anni scorsi Yamaha e Kawasaki hanno dato
una mano a Nakano; per il resto... Tra l’altro il motociclismo nipponico è in lutto per la
scomparsa di un suo giovane talento, Shoya Tomizawa, e non sono stati ancora
assorbiti i traumi per la scomparsa di Norifumi Abe (morto un anno fa in un
incidente stradale) e Daijiro Kato. È un peccato che gli appassionati giapponesi
non abbiano un grande protagonista della MotoGP da sostenere, perché in questo Paese
chi ama la moto fa parte di una specie rara. E bistrattata. Eppure i “race fans” nipponici
sono uno spettacolo: fanno il tifo, ma in modo pacato; sono calorosi, ma senza disturbare;
si fanno sentire, ma non sono invadenti. Arrivano in moto in circuito, tra l’altro con
mezzi da vetrina anche quando hanno degli anni, e tanti chilometri, sulle spalle. I grandi parcheggi del Twin Ring si trasformano ogni
anno in una ordinatissima disposizione di moto bellissime, che un collezionista definirebbe “rare”. Perché in Giappone
c’è ancora chi gira per strada con le Honda, Yamaha e Suzuki a due tempi, che sono
spesso decorate da adesivi “racing” che le fanno sembrare delle replica delle quarto di litro da corsa di una volta. Qui in Giappone ci
sono le “naked” (soprattutto Kawasaki e Yamaha) elaboratissime, e raffinatissime. E montano gli scarichi “racing” persino gli
scooteroni (Yamaha e Honda in testa)... In Giappone nessun motociclista supera
i limiti di velocità, non esistono i sorpassi azzardati, nessuna forma di zig-zag tra le
auto. E anche questo rende il GP Giappone un’esperienza che un occidentale dovrebbe
fare, almeno una volta nella vita.
NEL PAESE DEI BALOCCHI
Casey Stoner «Sono partito bene e ho capito di avere la possibilità di vincere, ma non senza combattere: Dovizioso ha guidato alla grande, tenendomi sotto pressione fino all’ultimo giro»Ha trovato la condizione e l’equilibrio
con la Ducati quando non serve più
a niente se non all’autostima. Dice
di essere stato sotto pressione ma
l’impressione è che la gara Casey l’abbia
proprio dominata, e senza commettere
errori. Pure questa è una virtù.
Ammazzaspettacolo 9
Andrea Dovizioso «Non so cos’abbia fatto Stoner dopo le prove per migliorare, ma la sua velocità oggi era sorprendente. Vedevo che era al limite e ho continuato a spingere ma ho preso una brutta imbarcata e ho capito che oggi non avrei vinto. Peccato, ma ho imparato parecchio standogli dietro» Gli manca sempre qualcosina per essere
perfetto, però gli vanno riconosciuti due
meriti: è andato fortissimo, sia in prova
che in gara, e poi è l’unico che ha davvero
cercato di battere Stoner. Peccato che la
Honda non lo consideri come
meriterebbe.
Irriducibile 9
MotoGP Giappone
Valentino Rossi «È stato un week-end fantastico, perché ci aspettavamo che fosse difficile ma in realtà siamo stati molto forti in ogni sessione e abbiamo lavorato molto bene sulla moto. La spalla è OK in questo momento, quindi andiamo in Malesia a vedere se possiamo continuare così, o meglio!»Non è ancora il vero Rossi, quello
selvaggio e implacabile, ma questa
volta ha guidato con la rabbia e la
determinazione dei tempi migliori.
E poi il nove volte iridato resta l’unico
pilota che è ancora capace di regalare
agli appassionati un po’ di spettacolo.
Cioè proprio quell’elemento assente
da tempo, e di cui tanto si sente la
mancanza, in quest’epoca in cui prevale
il pilota ”assistito” dal computer.
Selvaggio e showman 9
AL SECONDO GIRO “DRITTO” DI SPIES (IN NERO) E HAYDEN. NELL’USCITA DI PISTA SI SONO ANCHE TOCCATI MA ENTRAMBI HANNO FINITO LA GARA: OTTAVO E DODICESIMO.
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Jorge Lorenzo «Sono deluso per aver perso il podio, ma queste sono le corse e comunque abbiamo fatto buoni punti. Siamo molto vicini a coronare il nostro sogno e spero che ce la possiamo fare il prossimo week-end a Sepang» Stoner non lo ha mai visto, Dovizioso gli è
sfuggito subito. E poi si è fatto soffiare il
terzo gradino del podio da un pilota (Rossi)
che si trova in una cattiva condizione fisica.
Insomma, non è stata una gran giornata
per il leader di classifica.
Deludente 7
Colin Edwards «Avevo appena trovato un buon feeling quando Simoncelli mi ha passato. Ma la mia ruota posteriore ha conservato un buon grip più a lungo, così nel finale l’ho ripassato e ho fatto in modo di accumulare un po’di vantaggo»L’americano ha lottato, si è messo alle
spalle il “rookie” Simoncelli, e alla fine
il quinto posto è un piazzamento di
rilievo. Il texano ha ritrovato il carattere,
o ciò che ne è rimasto in una stagione in
cui è apparso l’ombra di se stesso.
Redivivo 8
Marco Simoncelli «Sono riuscito a tenere un buon passo, solo nel finale ho avuto qualche problema all´avambraccio e sono stato costretto a rallentare, perdendo il contatto con Colin Edwards che invece avrei avuto voglia di attaccare nel finale»Va forte, ma gli mancano ancora gli
strumenti per concretizzare. Però sta
trovando quella continuità di rendimento
che serve per apprendere e crescere. Un
“rookie” come lui ha troppo poco tempo
per lavorare bene nelle prove, e in gara
ne paga il prezzo. Ma non molla.
Entusiasta 7
Alvaro Bautista«Siamo migliorati rispetto alle ultime gare, ma nei primi giri ho avuto un problema all’anteriore: non andava in temperatura e facevo fatica a seguire gli altri piloti. Dopo tre o quattro giri ho ripreso il ritmo e capito che avevo il passo del gruppetto davanti, ma il distacco era notevole e non sono riuscito a riprenderli» All’inizio ha faticato ad entrare in partita,
perché la sua moto non mandava
in temperatura la gomma anteriore. Poi
si è messo a guidare bene e ha anche
recuperato alcune posizioni. Finalmente
una gara positiva, che può essere utile
anche per il morale dei giapponesi della
Suzuki. Lui dice che la GSV-R sta
migliorando, bisogna credergli...
Sognatore 7
BAGARRE AL PRIMO GIRO: SPIES (11) PRECEDE MELANDRI, HAYDEN, BAUTISTA, BARBERA, DE PUNIET (14) ESPARGARÓ E KALLIO.
motosprint
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Le pagelleMotoGP Giappone
Ben Spies «Considerando tutto quel che mi è successo nel week-end sono contento di avere finito ottavo. Abbiamo fatto grosse modifiche prima della gara a forcella e ammortizzatori, è stata una scommessa ma ha pagato»Da quindicesimo ad ottavo, dopo un
week-end pieno di incubi. Per la gara lui
e la squadra hanno stravolto le
geometrie della M1: hanno preso
un grosso rischio, ma sono stato ripagati.
Il texano sta crescendo. Magari non lo dà
a vedere, ma sta facendo progressi gara
dopo gara.
Coraggioso e disperato 6,5
Randy De Puniet «Al decimo giro ho sbagliato una cambiata e sono andato lungo, perdendo alcune posizioni. Dopo è stato più difficile perché ero solo ma sono soddisfatto del risultato, mi conferma ottavo in campionato».È stato poco reattivo in partenza, poi ha
combinato qualche guaio finendo anche
fuori pista: la colpa del “dritto” deriva
dalla difficoltà nello scalare rapidamente
le marce, anche a causa della gamba
fratturata che gli fa ancora male.
Pasticcione 6
Hiroshi Aoyama «Oggi era più freddo che in prova, non è il massimo per le gomme. Ho aspettato un paio di giri e poi ho cominciato a superare. Non era una gara ideale per me ma almeno sono riuscito a ripetere il miglior risultato della stagione»Dopo il titolo nella 250 è scomparso, ma al
ritorno in Patria ha cercato di dimenticarsi
che a metà campionato si è rotto la schiena
ed è dura recuperare in fretta. Soprattutto,
ha cercato di mettere a frutto il lavoro
svolto per capire la RCV e la MotoGP.
Imprese che non sembrano facili
nemmeno per un iridato.
Nazionalista 6
Marco Melandri «Malissimo, una gara come tutte le precedenti. Non ho grip. Sento le gomme fredde il primo giro e quando penso che si scaldino la situazione non cambia e sembra che siano finite. La situazione è deprimente» Il feeling con la sua moto non arriva, la
frenata è sempre un problema: infatti nel
finale, lottando con Spies, è finito fuori pista
a causa di un “dritto”. E ha dovuto poi cedere
anche ad Aoyama. La HRC non lo aiuta,
Marco si sente trascurato. La sua gara, corsa
più o meno sempre a metà gruppo, è in linea
con l’andamento della sua stagione.
Depresso 6
Mika Kallio «Un week-end e una gara da dimenticare velocemente, uno dei gran premi peggiori in assoluto. Dovremo lavorare molto per recuperare il gap che abbiamo accusato oggi ed essere il più vicino possibile agli altri piloti fin dalla prossima gara»Ha preso due secondi al giro con costanza,
e questo lo ha mantenuto stabilmente
in ultima posizione. Nemmeno questa volta
è riuscito a trovare una buona messa a
punto: sta vivendo una stagione tremenda, in
cui non sembra vedere l’uscita dal tunnel.
Senza via d’uscita? 5
DE PUNIET E MELANDRI, SI LOTTA NELLE RETROVIE.
motosprint
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Hector Barbera «Forse Motegi non è la migliore pista per me, ma siamo venuti qui in buona forma e sperando in qualcosa di più da questa gara. I nostri problemi principali sono stati con la parte posteriore, non mi sentivo fiducioso. Ho trovato molto difficile aprire il gas. È stata dura, ma ho fatto del mio meglio». Non ama questa pista, in più la ricerca
di una messa a punto decente si è rivelata
infruttuosa. Aprire il gas in uscita di curva
è diventato un problema, perché la gomma
non aveva trazione. Ne è uscito un week-
end da dimenticare. Cioè, uno dei suoi tanti
fine settimana da dimenticare...
In grande difficoltà 5
Aleix Espargaró «Fin dalle prove libere ho avuto problemi di guidabilità e a differenza di altri gran premi in cui riuscivo a cambiare passo durante la gara, in questo caso non sono stato in grado di lottare con i miei avversari per una posizione migliore» Lui stesso ha detto di aver vissuto il suo
peggior week-end dell’anno. Non riusciva
a guidare bene, non era a suo agio con la
moto e con la pista. Lo si è visto bene...
Deluso e deludente 5
Loris Capirossi «Avevo un buon passo dietro a Simoncelli e Edwards. Ma a cinque o sei giri dalla fine la moto ha iniziato a rallentare un po’. Non so cosa sia successo, a un certo punto il problema sembrava risolto, poi a un paio di giri dalla fine si è completamente spenta. Sembra proprio che la fortuna non sia con me in questa stagione»Ha difeso per tutta la gara la settima
posizione, e avrebbe potuto fare di più se
il motore non lo avesse mollato per strada
nel finale. Sfortuna? Crisi perenne della
Suzuki? In ogni caso si è trattato di un’altra
gara da dimenticare.
Da incoraggiare 6
Nicky Hayden «Abbiamo fatto delle modifiche, dopo la partenza mi sono sentito subito a mio agio e forse ho esagerato: ho fatto un errore alla quinta curva del secondo giro, arrivando troppo veloce, e ho fatto un “dritto”. Spies è andato fuori davanti a me e io l’ho seguito nella sabbia. Ci siamo toccati nel rientrare in pista e c’era un cordolo da evitare che mi ha fatto perdere un sacco di tempo»Lo ha ammesso anche lui: si è esaltato
troppo, e ha commesso un errore grave già
nel secondo giro. Al rientro in pista, dopo
essersi per giunta toccato con Spies che
aveva fatto anche lui un “dritto”, si è
ritrovato in ultima posizione. E recuperare
non è stato facile.
Una giornataccia 5
CAPIROSSI DAVANTI A BAUTISTA: LE SUZUKI NON FANNO MIRACOLI.
Alvia
Lecadute
Andrea Dovizioso (Honda) in 1'47"001 alla media di 161,527 km/h. Pole 2009: Valentino Rossi (Yamaha) in 1'48"545 alla media di 159,229 km/h.
LIBERE V
ENERDÌ
LIBERE S
ABATO
QUALIFIC
AZION
I
Venerdì: Pedrosa, Spies, HaydenSabato: Capirossi, BarberaDomenica: nessuno
Giappone 03.10.2010 Motegi
1. Andrea Dovizioso Italia Honda 1'48"387 1'47"836 1'47"001 1'47"775
2. Valentino Rossi Italia Yamaha 1'48"174 1'47"905 1'47"055 1'48"440
3. Casey Stoner Australia Ducati 1'48"481 1'48"059 1'47"105 1'48"007
4. Jorge Lorenzo Spagna Yamaha 1'48"474 1'47"413 1'47"206 1'47"776
5. Colin Edwards USA Yamaha 1'49"377 1'48"409 1'47"464 1'48"384
6. Ben Spies USA Yamaha 1'49"302 1'48"643 1'47"648 1'49"400
7. Randy De Puniet Francia Honda 1'49"957 1'48"958 1'47"752 1'48"792
8. Marco Simoncelli Italia Honda 1'49"581 1'48"629 1'47"914 1'48"478
9. Alvaro Bautista Spagna Suzuki 1'49"644 1'48"508 1'48"002 1'48"906
10. Loris Capirossi Italia Suzuki 1'49"568 1'48"349 1'48"068 1'48"804
11. Nicky Hayden USA Ducati 1'49"882 1'48"669 1'48"182 1'49"110
12. Marco Melandri Italia Honda 1'49"620 1'48"978 1'48"238 1'49"009
13. Aleix Espargaró Spagna Ducati 1'50"158 1'48"921 1'48"371 1'49"317
14. Hiroshi Aoyama Giappone Honda 1'49"357 1'48"973 1'48"396 1'49"156
15. Hector Barbera Spagna Ducati 1'49"544 1'49"441 1'48"535 1'49"229
16. Mika Kallio Finlandia Ducati 1'51"105 1'49"826 1'49"480 1'49"628
17. Dani Pedrosa Spagna Honda 2'00"131 — — —
Poleposition
WARM
-UP
esterna 24°Casfalto 41°C
il tabellone
SPETTATORI
40.113nei tre giorni 64.823
nel 2009 41.538 (nei tre giorni 87.315)
MotoGP Giappone
Altraguardo Giriveloci Velocitàmassime
TEMPERATURAESTERNA (°C)
23TEMPERATURA
ASFALTO (°C)
34PILOTIAL VIA
16NUMERO
GIRI
24
1. Valentino Rossi 1'47"395
alla media di 160,934 km/h
2. Casey Stoner 1'47"410
3. Andrea Dovizioso 1'47"428
4. Jorge Lorenzo 1'47"561
5. Randy De Puniet 1'48"276
6. Alvaro Bautista 1'48"307
7. Ben Spies 1'48"394
8. Colin Edwards 1'48"424
9. Marco Simoncelli 1'48"433
10. Loris Capirossi 1'48"434
11. Marco Melandri 1'48"713
12. Nicky Hayden 1'48"793
13. Hector Barbera 1'49"131
14. Hiroshi Aoyama 1'49"133
15. Aleix Espargarò 1'49"244
16. Mika Kallio 1'49"832
PRIMATO IMBATTUTO
Casey Stoner (Ducati) nel 2008 in 1'47"091
alla media di 161,391 km/h.
motosprint
33
CampionatomarcheTopteam
Campionatopiloti
11. Marco Melandri 79; 12. Hector Barbera 69; 13. Alvaro Bautista 58; 14. Aleix Espargaro 52; 15. Loris Capirossi 41; 16. Hiroshi Aoyama 35; 17. Mika Kallio 34; 18. Alex De Angelis 11; 19. Roger Lee Hayden 5; 20. Kousuke Akiyoshi 4; 21. Wataru Yoshikawa 1.
1. Fiat Yamaha Team 4542. Repsol Honda Team 3873. Ducati Team 3094. Monster Yamaha Tech 3 2025. San Carlo Honda Gresini 163
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Punti in classifica
rispetto al 2009
dopo 14 gare
1. Jorge Lorenzo Spagna Yamaha 20 25 25 20 25 25 25 20 25 25 16 20 13 13 297 +65
2. Dani Pedrosa Spagna Honda 9 20 11 25 8 20 20 25 — 20 25 25 20 — 228 +55
3. Casey Stoner Australia Ducati — 11 — 13 11 16 16 16 20 16 — 11 25 25 180 +10
4. Andrea Dovizioso Italia Honda 16 10 16 16 20 11 2 11 13 — 11 13 — 20 159 +17
5. Valentino Rossi Italia Yamaha 25 16 20 — — — — 13 16 11 13 16 10 16 156 -94
6. Ben Spies USA Yamaha 11 — — 9 16 13 10 8 10 13 20 10 11 8 139 deb
7. Nicky Hayden USA Ducati 13 13 13 — 13 9 8 9 11 10 10 — 16 4 129 +48
8. Randy De Puniet Francia Honda 10 7 9 10 10 10 13 — — 6 3 3 — 7 88 -5
9. Marco Simoncelli Italia Honda 5 5 6 7 9 7 — 10 — 5 9 2 9 10 84 deb
10. Colin Edwards USA Yamaha 8 4 4 3 7 8 5 — 9 9 — 9 4 11 81 -53
1. YAMAHA 25 25 25 20 25 25 25 20 25 25 20 20 13 16 309 -21
2. HONDA 16 20 16 25 20 20 20 25 13 20 25 25 20 20 285 +49
3. DUCATI 13 13 13 13 13 16 16 16 20 16 10 11 25 25 220 +9
4. SUZUKI 7 6 — 6 4 3 11 5 6 — 8 8 8 9 81 -45
TO
TAL
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TUBAZ
IONI RAC
ING
Pinza M4 Tecnologia Monobocco
PIGNONICORONECATENEmotoitalia@motorquality.it
www.motorquality.com
Distribuito da:
1. Casey Stoner Ducati Ducati Team 43'12"266
115,224 km alla media di 160,016 km/h
2. Andrea Dovizioso Honda Repsol Honda Team a 3"868
3. Valentino Rossi Yamaha Fiat Yamaha Team a 5"707
4. Jorge Lorenzo Yamaha Fiat Yamaha Team a 6"221
5. Colin Edwards Yamaha Monster Yamaha Tech 3 a 27"092
6. Marco Simoncelli Honda San Carlo Honda Gresini a 30"021
7. Alvaro Bautista Suzuki Rizla Suzuki MotoGP a 31"826
8. Ben Spies Yamaha Monster Yamaha Tech 3 a 35"572
9. Randy De Puniet Honda LCR Honda MotoGP a 47"564
10. Hiroshi Aoyama Honda Interwetten Honda MotoGP a 49"598
11. Marco Melandri Honda San Carlo Honda Gresini a 49"999
12. Nicky Hayden Ducati Ducati Team a 50"703
13. Hector Barbera Ducati Paginas Amarillas Aspar a 51"422
14. Aleix Espargaró Ducati Pramac Racing Team a 52"843
15. Mika Kallio Ducati Pramac Racing Team a 1'14"668
RITIRATO
Loris Capirossi Suzuki Rizla Suzuki MotoGP al 22. giro
NON PARTITO
Dani Pedrosa Honda Repsol Honda Team
1. Stoner qualifiche 294,42. Hayden libere 2 293,23. Lorenzo qualifiche 293,24. Rossi libere 2 292,95. Capirossi libere 2 291,96. Dovizioso libere 1 291,17. Spies qualifiche 290,48. Melandri gara 290,29. De Puniet qualifiche 290,1
10. Edwards qualifiche 289,811. Simoncelli qualifiche 289,512. Kallio qualifiche 289,513. Bautista warm up 288,314. Barbera qualifiche 285,515. Aoyama libere 2 284,716. Espargarò qualifiche 279,117. Pedrosa libere 1 256,2
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Pit walk
L’errore è _____________________________________________________________
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Indovina l'errore
Dopo l’ultimo GP, tra tutte le cartoline pervenute, ne saranno estratte 5 che vinceranno un paiodi stivali XP7 R cadauna
Nome ____________________________________________
Cognome ______________________________________ Età ______________
Via _____________________________________________________________
Città __________________________________________ Prov. _____________
CAP ________________ Tel. _________________________________________
E-mail ________________________________________N. scarpe __________
Autorizzo la Conti Editore S.p.A. ad inserire i miei dati per l’invio di materiale informa-tivo, pubblicitario e promozionale ed anche ai fi ni di informazione e promozione di prodotti e servizi di terza società. In ogni momento, a norma D.Lgs. 196/2003, potrò avere accesso ai miei dati per prenderne visione, chiederne la modifi ca o la cancel-lazione oppure oppormi al loro utilizzo scrivendo a : CONTI EDITORE S.p.A., via del Lavoro, 7 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO). Tel. 051.6227111 - Fax 051.6227309
Firma _________________________________________________________________________
Da spedire a: Motosprint “Indovina l’errore” - Via del Lavoro, 740068 San Lazzaro di Savena (BO). Saranno valide per il GP Giappone le cartoline pervenute in originale entro lunedì 11/10/2010.
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ll’u’u’ lltiimo GPGP tra tutte lle ccarartoliline pervevennu
ANCHE SE SBAGLI PUOI VINCERE
Tra tutte le cartoline compilate correttamente, quella estratta vincerà un paio di stivali
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VINCI LO STIVALE della MOTOGP
MotoGP Giappone
35motosprint
DALLA PASSIONE FORTE CHE SI VIVE NEL PAESE
DEL SOL LEVANTE, ALL’ERRORE DI BRNO,
DOVE MANCAVANO GLI ACCENTI SULLE “E”
DI CÉSKÉ REPUBLIKYE ANCHE A QUELLO DI
INDY, DOVE SULLA MAGLIA DA BASKET DI REDDNG
IL NUMERO È IL 44 E NON IL 45, VERO NUMERO
DI GARA DELL’INGLESE CHE MILITA IN MOTO2.
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GAS BLOCCATOPEDROSA VOLAFrattura della clavicola sinistra
Dai box
DOVIZIOSOA SORPRESA
Pole Position
MOTEGI – Le qualifiche del GP Giappone sono state caratterizzate da due “prime volte”: la prima pole position di Andrea Dovizioso (sopra) nella classe regina, e la prima volta fuori dalla prima fila per Jorge Lorenzo. Delle due, è certamente l’impresa del forlivese che va esaltata: una bella soddisfazione, anche perché si è messo alle spalle Valentino Rossi (che è tornato in prima fila dopo la pole in Francia). Va segnalata una curiosa coincidenza: era dal GP Giappone 2006 che non si vedevano due italiani nelle prime due posizioni delle qualifiche. All’epoca Loris Capirossi conquistò la pole e Rossi ottenne il secondo miglior tempo. A completare la prima linea è stato Casey Stoner. Lorenzo, quarto tempo, si è ritrovato al fianco dei due piloti “satellite” della Yamaha: Edwards (il suo miglior piazzamento dell’anno, in prova) e Spies.
MotoGP Giappone
MOTEGI – Mercoledì Dani Pedrosa ha fe-steggiato i suoi 25 anni, venerdì pomeriggio ha ripreso a soffrire a causa di un infortunio: que-sta volta è la frattura della clavicola sinistra, rotta in quattro punti a causa di una caduta avvenuta appena 9 minuti dopo l’inizio del pri-mo turbo di prove libere. C’è stato un problema al comando del gas, che si è bloccato e ha te-nuto la moto accelerata per un attimo nel momento in cui Dani ha effettuato il cambio di direzione tra le curve 8 e 9. Per un momento si è tornati all’incubo di Suzuka 2003: Kato si schiantò contro un muro proprio a causa di un malfunziona-mento del motore che mantenne la RCV ac-celerata in fase di fre-nata e ingresso curva. Allora le condizioni e le circostanze furono però diverse. In que-sto caso pare che il problema non sia sta-to causato dal siste-ma di gestione elet-tronica (il ride by wire) ma dal comando del gas.
Pedrosa ha organizzato subito il rientro a Barcellona, dove è arrivato nella mattinata di sabato per essere operato immediatamente. Gli è stata applicata una placca in titanio, fissa-ta con 8 viti. Nella caduta Dani ha anche subito una torsione della caviglia, sempre sinistra. Potrebbe correre in Malesia, ma è più probabi-le che lo si riveda in Australia.
«Mi dispiace molto per Dani – ha detto Va-lentino Rossi – anche perché quando cade, lui si fa sempre molto male». In effetti Pedrosa ha appena subito l’undicesimo infortunio serio dal 2003 a oggi. Lo spagnolo si è fatto male con tutte le moto che ha guidato, e si è trattato sempre di infortuni gravi: si è rotto di tutto, dalle gambe alle braccia, ai polsi. I postumi peggiori adesso riguardano il ginocchio sini-stro, gravemente ferito durante l’inverno 2009.
A dispetto della sua età, Dani Pedrosa è uno dei piloti più malconci della MotoGP.
PEDROSA AVEVA INIZIATO CON LA FESTA PER I SUOI 25 ANNI (SOPRA; 26 È IL SUO NUMERO DI GARA); HA FINITO CON UN INFORTUNIO ALLA CLAVICOLA DOPO UNA CADUTA ALL’INIZIO DEL PRIMO TURNODI PROVE LIBERE (FOTO SKP).
C’È LA FIRMA
LORENZO-YAMAHA PER ALTRI DUE ANNIIN OCCASIONE della gara di casa, la Yamaha ha annunciato il rinnovo del contratto con Jorge Lorenzo, dopo una estenuante trattativa. Lo spagnolo – che ha fatto tardare a lungo il suo autografo – resta con la Yamaha per altre due stagioni, cioè fino a tutto il 2012. Jorge in questo modo porterà la Yamaha nella nuova era, rappresentata dal ritorno alle “mille” nel 2012.
ANTI-IMPENNAMENTO EVOLUTO SULLA HONDA DI DOVIZIOSOAndrea Dovizioso e i tecnici della HRC stanno continuando a lavorare sul V4, che necessita di una curva di erogazione più dolce. A Motegi è stata messa in pista una versione più evoluta del sistema anti-impennamento: pur non essendo determinante come il controllo di trazione (giunto ormai a livelli di sofisticazione elevatissimi) è una parte importante nella gestione elettronica della moto e i benefici si sono visti sin dalle prove.
DIVERSE LE TEMPERATUREDIFFERENTE LA FORNITURA DI GOMMELa Bridgestone ha rivisto la fornitura per il GP Giappone, perché rispetto alla data originaria, in aprile, le condizioni meteo e quelle dell’asfalto sono cambiate. Sono state quindi scelte gomme di mescola più dura: per una volta è scomparsa la “soft”, e sono state portate la “medium” e la “hard”. I tecnici della Casa giapponese (la cui sede dista un paio d’ore di auto dal circuito di Motegi) hanno poi riproposto le gomme a mescola differenziata posteriori, ormai una costante in quasi tutte le piste del campionato.
motosprint
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CALENDARIO 2011MUGELLO A LUGLIOLa prima bozza è provvisoria
MOTEGI – Dorna e FIM hanno diramato la prima versione del calendario 2011, considera-ta ancora non definitiva ma molto vicina alla sua struttura finale.
La maggiore novità è che non c’è niente di nuovo. Resta Aragon (quindi la Spagna mantie-ne quattro gran premi) e non compare Abu Dhabi (perché i lavori per adeguare la pista alle esigenze della MotoGP non avverrebbero in tempo per la gara, pensata per i primi di aprile). Le uniche differenze riguardano la col-
locazione di alcune gare: il Giappone torna in aprile, Estoril è stata anticipata all’1 maggio, cioè il periodo in cui tradizionalmente si corre a Jerez: la classica gara dell’Andalusia, antici-pata di un mese, si correrà ad inizio aprile.
Si sposta anche il GP Italia: per tradizione al Mugello si correva all’inizio di giugno, invece nel 2011 lo si farà all’inizio di luglio; sarà la nona prova del campionato. Il GP San Marino resta ad inizio settembre, e tra lo scontento generale la Dorna ha deciso di lasciare la gara di Misano subito dopo quella di Indy. Però, e in questo caso sono state accolte le richieste di piloti e team, non ci saranno più trasferte “tri-ple“. Il campionato si aprirà il 20 marzo in Qa-tar (ma questo era stato anticipato da tempo) e si concluderà a Valencia, come sempre.
20 marzo QATAR* (Losail)
3 aprile SPAGNA (Jerez)
24 aprile GIAPPONE (Motegi)
1 maggio PORTOGALLO (Estoril)
15 maggio FRANCIA (Le Mans)
5 giugno CATALUNYA (Catalunya)
12 giugno GRAN BRETAGNA (Silverstone)
25 giugno OLANDA** (Assen)
3 luglio ITALIA (Mugello)
17 luglio GERMANIA (Sachsenring)
24 luglio STATI UNITI*** (Laguna Seca)
14 agosto REPUBBLICA CECA (Brno)
28 agosto INDIANAPOLIS (Indianapolis)
4 settembre SAN MARINO (Misano)
18 settembre ARAGÓN (MotorLand)
16 ottobre AUSTRALIA (Phillip Island)
23 ottobre MALESIA (Sepang)
6 novembre VALENCIA (Valencia)
* in notturna ** si disputa il sabato *** solo MotoGP
LORENZO ALLUNGA NEL BMW M AWARDJorge Lorenzo ha allungato ulteriormente nella classifica del BMW M Award (che premia le prestazioni in qualifica). Ora lo spagnolo è a 290 punti. Seguono Stoner (236), Pedrosa (219), Dovizioso (160), Spies (150), De Puniet (142), Rossi (141), Hayden (123), Edwards (108), Simoncelli (81), Capirossi (72), Melandri (53), Barbera (50), Espargaró (49), Bautista (36), Aoyama (31), Kallio (19).
COMMISSIONE SICUREZZA
L’ERBA SINTETICA RESTA MA VERRÀ SELEZIONATA NEL CORSO del meeting della Commissione Sicurezza i piloti della MotoGP hanno deciso che verrà mantenuta l’erba sintetica, però cambieranno i materiali: «Tutti i circuiti dovranno avere un’erba “standard”, nel senso che sceglieremo la più compatta e la meno scivolosa. Questa dovrà essere portata su tutte le piste – ha detto Valentino Rossi –. Abbiamo scelto l’erba sintetica del circuito del Qatar, la migliore. Bisognerebbe tornare alla situazione di qualche anno fa, con erba naturale e ghiaia all’esterno della pista, ma dobbiamo anche accettare le esigenze delle auto, che corrono sui nostri stessi circuiti».
LE GOMME SI RAFFREDDANO
SAFETY CAR? NO GRAZIE! I PILOTI hanno rifiutato anche solo di parlare della proposta di introdurre il sistema della safety car. La spiegazione, per tutti, l’ha data Valentino Rossi: «Con le Bridgestone di oggi basta rallentare per trenta secondi e si raffreddano, quindi poi diventerebbe troppo pericoloso ripartire a manetta nella curva successiva, dopo che la macchina se ne è andata». Valentino sa di cosa parla: l’incidente in cui si è rotto la gamba, al Mugello, è stato causato dal raffreddamento della gomma, dopo che Valentino aveva ridotto il ritmo per qualche centinaio di metri.
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MOTEGI – Il proprietario del Team Interwet-ten, Daniel Epp, a Motegi ha fatto sapere alla Honda di non avere un budget per la prossima stagione. Lo svizzero non è riuscito a trovare uno sponsor e quindi diventa dura ordinare la RCV 2011. Per ora Hiroshi Aoyama è virtual-mente a piedi, e le Honda in pista per il 2011 sono (sempre virtualmente) cinque. I problemi della Dorna si stanno amplificando, anziché ridursi. Già sta lottando per convincere la Su-zuki a schierare due moto (e non una soltanto) per la prossima stagione, e senza la sesta Honda la griglia sarebbe davvero scarna.
I tempi sono durissimi, ma i costruttori ci stanno mettendo del loro per inasprire una situazione che viene chiamata “crisi” ma forse potrebbe essere definita “follia”. Nonostante le enormi difficoltà dei team satellite nel repe-rire denaro, la Honda chiede circa 2,8 milioni di euro per il leasing di una moto, la Ducati circa 2,4 milioni. Sono cifre grosse in generale, ma diventano assurde se si parla di gare di moto: uno sport che sta vivendo un momento di enorme difficoltà perché sono crollate le ven-dite e perché non si riescono più a trovare aziende in grado di investire cifre così grandi.
Le Case si difendono parlando di elevatissi-mi costi per la progettazione e lo sviluppo delle moto, nonché per la manutenzione dei motori (da quando hanno la distribuzione a valvole pneumatiche impongono costi di revi-
sione altissimi) ma non può essere solo que-sto. Il sospetto è che le Case usino i team sa-tellite per finanziare l’attività dei propri team ufficiali. Ma ormai la corda sta per spezzarsi, perché i team satellite non ce la fanno più.
Una stagione di MotoGP, con un solo pilota, si potrebbe affrontare anche con 4,5 milioni (considerando i contributi IRTA e Dorna) ma resta una cifra molto difficile da reperire. L’as-surdità della situazione è amplificata dal fatto che queste cifre vengono richieste per il lea-sing, cioè per l’utilizzo di un paio di moto da riconsegnare al costruttore a fine stagione. I team non diventano proprietari di niente, non possono decidere nulla, né sviluppare una propria tecnologia. Che senso ha, quindi, con-tinuare a spendere quasi 3 milioni di euro per usare una moto per una decina di mesi?
È una delle domande più ricorrenti nel pad-dock e negli uffici della Dorna, visto che alla fine è sempre grazie ai contributi dell’organiz-zatore del campionato che le squadre satellite riescono a correre ogni anno. E questa situa-zione – che è ormai insostenibile anche per la Dorna – è alla base della rivoluzione del 2012: il ritorno alle “mille” e a moto meno sofisticate e quindi meno costose, dovrebbe permettere ad altri costruttori di entrare e aprirebbe le porte alle engineering. Ma intanto bisogna soffrire anche per il 2011, stagione in cui i costi resteranno (assurdamente) alle stelle.
BASTA MOTOGP PER INTERWETTENCosti folli, budget irraggiungibili
Dai boxMotoGP Giappone
GESTIONE ELETTRONICA
UN INGEGNERE GIAPPONESE AIUTA SICAL SUO arrivo a Motegi Marco Simoncelli si è visto consegnare dalla HRC un telaio ulteriormente modificato: si tratta di una versione molto simile, quanto a rigidezze, a quella che sta utilizzando Dovizioso. Marco l’ha provato venerdì, poi ha deciso di rimetterlo nelle casse. Il lavoro di messa a punto e adattamento avrebbe richiesto troppo lavoro, durante il week-end. La HRC ha fatto però un regalo ancora maggiore al romagnolo: gli ha affiancato un ingegnere elettronico che ha aiutato i tecnici della squadra nella comprensione della nuova, complicatissima, gestione elettronica del motore. Simoncelli ha iniziato ad utilizzarla dal GP di Laguna Seca, con molte difficoltà nella messa a punto. Ora spera che la Honda decida di lasciargli l’ingegnere giapponese anche per la restante parte del campionato.
motosprint
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PROMESSA NEGATA
LA HONDA (500) DELLA DISCORDIAIL CIRCUITO di Motegi ospita uno dei più bei musei del mondo, per un appassionato di moto: si tratta del Collection Hall della Honda, che racchiude il meglio della produzione agonistica della Casa (GP, SBK, 8 Ore di Suzuka, cross, trial, Dakar...). «È un po’ di anni che evito di andarci – ha detto Valentino Rossi –: là dentro è esposta anche la NSR 500 che dovrebbe essere nel mio garage, quindi non ci vado per non innervosirmi». Valentino non ha ancora digerito l’episodio del 2001: la HRC acconsentì a regalargli la NSR in caso di vittoria del titolo. Rossi divenne campione (fu l’ultimo anno della 500) ma la Honda si rimangiò la parola e non gli regalò mai la moto.
IN DEROGA AL REGOLAMENTO
BAUTISTA IN PISTA COL SETTIMO MOTORE LA SUZUKI ha cominciato a beneficiare dell’accordo tra le Case che le permette di utilizzare tre motori in più rispetto alle altre (almeno fino a quando non conquisterà il suo primo podio). Sabato mattina Alvaro Bautista ha iniziato ad utilizzare il suo settimo motore della stagione (il limite sarebbe di 6 motori). Sempre in Giappone, Loris Capirossi ha invece iniziato ad usare il motore numero 6.
SUZUKI CI PENSAMOTEGI – Carmelo Ezpeleta ha incontrato nel paddock importanti dirigenti della Suzuki;
all’ordine del giorno la discussione sul futuro della Casa di Hamamatsu nella MotoGP. Dopo il meeting i giapponesi si sono riservati alcuni giorni per decidere, e probabilmente
entro il GP Australia (cioè entro due gare) verrà annunciata la decisione. Il problema riguarda non tanto la continuazione del programma, quanto lo schieramento per il 2011: la Suzuki vuole una sola GSV-R (per Bautista, che ha già un contratto) ma la
Dorna sta lavorando per fare in modo che vengano schierati ancora due piloti (e in questo caso il compagno di squadra di Bautista sarebbe Randy De Puniet.
La Dorna, facendo pressioni anche all’interno della MSMA (ma in particolare attraverso Honda e Yamaha) sta cercando di convincere i dirigenti della Suzuki ad accettare una
soluzione per mantenere due moto sulla griglia.
C’È LO SPONSOR
NEUKIRCHNER IN PRAMAC. FORSE IN GERMANIA è nata una società che si chiama FourGP (i soci sono quattro), costituita con l’obiettivo di lavorare nella MotoGP e sostenere piloti tedeschi. Il primo è Max Neukirchner. Questa società ha infatti offerto al Team Pramac un pool di sponsor per pagare la stagione 2011 del pilota tedesco. L’accordo, sulla carta, è già fatto, al punto che si stanno preparando i contratti. Però manca ancora la cosa più importante: il versamento della fideiussione bancaria a garanzia dell’investimento. È un “dettaglio” ritenuto fondamentale dalla Pramac, per arrivare a stringere l’accordo. Neukirchner diventerebbe così il secondo pilota della squadra satellite della Ducati ma con colori e sponsor diversi da quelli che avrà Loris Capirossi (il quale ha già firmato il contratto).
PIÙ ALLUNGO
MOTORE “EVOLUZIONE” ANCHE PER ROSSIIL REPARTO corse Yamaha ha portato a Motegi motori “evoluzione” per i due piloti ufficiali. Non sono versioni 2011, ma sono comunque un passo avanti. «Il motore allunga di più nelle ultime marce: dalla quarta alla sesta il passaggio è molto più forte, la moto spinge di più» ha detto Rossi. Che ha cominciato ad usarlo già venerdì: per lui si è trattato della punzonatura del quinto motore, sui sei regolamentari, quindi ne potrà avere un altro a disposizione. Invece Lorenzo ha già usato il quinto motore, quindi il propulsore nuovo diventa il sesto. E il solo a disposizione, per lui. Ecco perché ha cominciato ad usarlo solo sabato pomeriggio.
A Racalmuto va in scena lo spettacolo delle scie: sorpassi ad ogni curva. Alla fine vince Alongi mentre Bonomo domina da wild card
Angi, mentre ottavo finisce De Marco che solo nel finale riuscirà a girare con qualche problema in meno.
Gara 2 e si ripete lo scenario di gara 1: i due big vanno subito in fuga ma questa volta Bonfiglio (costretto a fermarsi subito in gara 1) prova a tenere il passo degli ospiti. Cala-brò e Bonomo si alternano in testa ad ogni staccata e Bonfiglio li tiene a vista per i primi giri. Intanto Stabile rompe gli indugi a metà gara e comincia ad attaccare. Al nono giro riesce a ricucire lo strappo con Bonfiglio e si porta in terza posizione. Ma Bonfiglio non
Senza respiro!
E’ festa a Racalmuto per la terza prova del Trofeo Malossi Scootermatic Extreme Sicilia sull’Autodromo dei Templii: i sorrisi dei rider intervenuti la dicono lunga sul clima che si respira anche in Trinacria, dove la pattuglia multicolore regala il solito spettacolo esal-tante con risultati incerti fin sotto la bandiera a scacchi. Ad accrescere il valore della pro-va anche due Wild Card eccellenti: Letterio Calabrò, protagonista del Trofeo Nazionale Scooter Velocità, e Francesco Bonomo, vice campione del Trofeo Italia girone Sicilia, uni-co in grado di contrastare la marcia trionfa-le del campione assoluto Nicola Mannino. I due ospiti hanno colto al volo l’occasione per mettere a punto i mezzi in vista del Malossi Day, finalissima di tutti i Trofei Malossi in pro-gramma sull’International Raceway di Adria.
Primo turno di prove ufficiali con pista an-cora umida per le piogge cadute nei giorni precedenti. A mettersi in luce è Angelo Bon-figlio che, in progressione, va a cogliere la pole del sabato mattina davanti a Stabile, Mannone e Angi.
Nel pomeriggio pista asciutta anche se non in condizioni ottimali. Bonomo scende in pista e si lancia segnando subito un ottimo tempo. Fortuna per lui perché poi girerà piano per una serie di piccoli inconvenienti con il mulet-to: “ho lo scooter da gara ma non voglio ro-vinarlo in vista delle finali di Adria – afferma il palermitano – menomale che sono partito subito forte perché poi ho avuto una serie di
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GIOCHI di SCIE
Stabile (69) con due secondi posti si piazza secondo assoluto nella classifica di giornata.
piccole noie che mi hanno impedito di andare forte. Qui ho il record della Scootermatic, ma le condizioni di oggi comunque impedivano anche solo di avvicinarsi a quel limite”. Buono per Calabrò che piazza una buona serie di giri e si porta in pole con discreto margine sugli inseguitori. Alle sue spalle c’è Bonomo davanti ad Alongi e Stabile che completano la prima fila, ma dietro scalpitano Mannone, Bonfiglio e Maggio (racchiusi in un fazzolet-to) e Angi che non riesce a girare con conti-nuità. De Marco è attardato da problemi e parte in terza fila.
Domenica si presenta con sole e tempe-ratura piacevole e al via di gara 1 è subito bagarre fra Calabrò (che parte fortissimo) e Bonomo che si mette in scia. Alle loro spalle Si forma un trenino compatto fra i protagonisti del Trofeo Sicilia. I due ospiti allungano con un passo insostenibile per gli altri, ma dietro non si risparmiano staccate e giochi di scia. Al quarto giro Calabrò sbaglia all’ingresso del “Cavatappi” e scivola, ripartendo subito ma lasciando il comando a Bonomo. Il palermita-no ringrazia e se ne va e non serve a nulla la serie di giri veloci messi in sequenza dal mes-sinese. Il rider del Team Marmitta vince con 5 secondi di vantaggio su Calabrò, mentre dietro un errore a centro gruppo fa legger-mente distanziare i concorrenti che chiudo-no con Alongi in terza posizione (primo del Trofeo Sicilia) davanti a Stabile, Mannone e Maggio. Più attardato, settimo assoluto, è
La partenza del quinto appuntamento in Sicilia per il Trofeo ScooterMatic Extreme di quest’anno!
NEXT ROUND: 23-24 OTTOBRE RACALMUTO (AG)
ORGANIZZAZIONE/COMUNICAZIONE race@raceservice.com
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perde la scia dell’avversario. Davanti intanto Calabrò prova la zampata vincente segnando il suo giro veloce ma Bonomo fa ancora me-glio, respingendo gli attacchi del messinese e vincendo anche gara 2 per 181 millesimi di secondo. Bella la volata per il terzo posto: Bonfiglio è incollato allo scarico di Stabile ed attacca andandosi a riprendere la posizione per pochi centesimi. Quinto è Alongi che re-gola in volata il coriaceo Mannone. Settimo posto per Maggio che precede De Marco (che finalmente gira con tempi dignitosi) e Angi, calato nel finale.
Sul gradino più alto del podio finisce Francesco Bonomo, felicissimo della doppia vittoria: “Fa morale ed è stato un buon al-lenamento in vista di Adria – confessa il por-tacolori del Team Marmitta – Il Trofeo Italia è già stato vinto da Mannino ma alle sue spalle siamo molti racchiusi in pochissimi punti. Po-trei anche sperare di finire il Trofeo in secon-da posizione e sarebbe un bel successo per i piloti siciliani.
Secondo gradino del podio per Calabrò che mastica un po’ amaro: “Non ci voleva la scivolata, ma il freno non ha risposto come doveva – dice il messinese – speravo di rifarmi in gara 2 ed invece ho avuto una mancanza di carburatore proprio nella volata finale. Ora c’è Adria e mi sento in forma: sono certo di fare una bella gara”.
La terza piazza nell’assoluta va a Davide Stabile, coriaceo e determinato fin sotto la
Alongi (85) ha portato a casa il gradino più alto del podio, qui tallonato da Mannone (64), terzo assoluto finale.In alto a destra: sono venuti come wild card in vista dell’appuntamento di Adria, ma Bonomo (29) e Calabrò (46) sono stati i due più veloci in pista.
Maggio (15) chiude la giornata con un quarto posto assoluto.
Trofeo ScooterMatic Extreme ITALIA SiciliaRacalmuto (AG) - 26/9/2010
Classifica Assoluta finale per somma dei punti
Pos. Pilota Team Gara1 Gara2
1 85 Alongi S. Marmitta 25 20 452 69 Stabile DEV Corse 22 22 443 64 Mannone G. DEV Corse 20 18 384 15 Maggio A. DEV Corse 18 16 345 88 De Marco C. DEV Corse 15 15 306 26 Angi G. DEV Corse 16 14 307 8 Bonfiglio A. Bonfiglio 1 25 26
Pos Pilota Team Tot
1 85 Alongi S. Marmitta 138 45 13 502 69 Stabile D. DEV Corse 118 44 43 423 15 Maggio A. DEV Corse 97 34 32 345 88 De Marco C. DEV Corse 83 30 28 266 64 Mannone G. DEV Corse 83 38 23 -8 26 Angi G. DEV Corse 72 30 42 2910 8 Bonfiglio A. Bonfiglio 66 26 40 404 13 Passalacqua D. DEV Corse 62 - 29 347 9 Iovino F. Lunardi 42 - 45 -9 164 Rizzo P. MRT 40 - 13 -11 34 Foderà P. DEV Corse 33 - - 3112 65 Bonafede A. 27 - 2 -13 19 Bonarrigo G. Red Racing 2 - 27 2
Classifica Trofeo
Rac
alm
uto
26/0
9
Rac
alm
uto
06/0
6
Pian
del
l’Occ
hio
26/0
6
bandiera a scacchi: “Beh, alla fine torno a casa con due coppe, quella dell’assoluta e quella del secondo posto del trofeo Sicilia – dice il portacolori della DeV - anche se ho sperato di aggiudicarmi la gara.”.
La classifica della terza prova del Trofeo Sicilia va a Salvatore Alongi, grazie alla vitto-ria in gara 1 e il terzo posto in gara 2: “alla fine ho guadagnato un altro punto su Stabile rafforzando la mia leadership in campionato” dice il pilota del team Marmitta.
Terzo chiude Gianni Mannone che ora è quarto in classifica, nonostante una gara in meno.
La palma della sfortuna va ad Angelo Bon-figlio: il vincitore di gara 2 finisce dietro in classifica per il ritiro patito nella prima man-che, ma ancora una volta ha dimostrato di avere la stoffa per essere uno dei protagonisti del Trofeo Sicilia Scootermatic Extreme Ma-lossi, ma dovrà fare i conti anche con con il regolarissimo Maggio, De Marco e Angi che comunque stanno dimostrando una buona crescita in questo primo anno nei Trofei tar-gati Race Service.
L’appuntamento con l’ultima prova del tro-feo Sicilia è per il 23 e 24 ottobre ancora una volta sull’autodromo di Racalmuto.
Ilio Ascione
Quinto posto per un sempre più convincente De Marco (88).
A destra: premiazione per il Trofeo Sicilia incorona Alongi davanti a Stabile e Mannone, mentre vengono premiati Bonomo, Calabrò e Stabile per quella assoluta di giornata!
motosprint
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Moto2 Giappone
Festa rimandataFesta rimaPER TUTTA LA GARA, JULIAN SIMON (60) NON HA MOLLATO UN ATTIMO TONI ELIAS (24).
motosprint
43
]
Festa rimandatandata
Vittoria e 81 punti di vantaggio
per Elias. Ma con
il secondo posto Simon
mantiene aperti
i giochi
MOTEGI – Karel Abraham, sorpren-dentemente terzo, ha festeggiato con maggiore enfasi rispetto a
quanto ha fatto Toni Elias, che ha vinto. E il motivo c’è. Il ceco ha conquistato il suo pri-mo podio nella “middle class”, quando nem-meno lo sognava, e lo ha fatto beffando a poche curve dall’arrivo Alex De Angelis, che continua ad andare forte, ma la Moto2 pro-prio non sembra essere generosa con lui: a rallentarlo, questa volta, è stato un proble-ma di pescaggio della benzina che ha deter-minato in alcuni momenti anche lo spegni-mento della sua moto.
Elias ha vinto con pieno merito una gara difficile, perché ha dovuto guidare con l’om-bra di Julian Simon sempre ben visibile ad ogni curva. Pur se in fondo ha dominato, Elias non è mai stato solo: Simon gli è rima-sto incollato per tutta la gara, cercando un varco e sperando di indurre il rivale all’erro-re. E non si è mosso da lì, cioè dalle sue costole, fino alla bandiera a scacchi. Ma Elias non ha sbagliato niente, e con questa vittoria ha compiuto «un gran bel passo ver-so il titolo», come lui stesso ha detto dopo la gara, cercando di trattenere un sorriso che si faceva largo con la stessa aggressività con la quale Toni ha vinto. Giustamente, il ragaz-zo non vuole perdere la concentrazione – non adesso che il bersaglio è a un passo – ma è indubbio che tutto stia procedendo nel senso più logico: lui è il più forte, merita la leadership e quindi anche il titolo 2010.
Elias vince quando serve, limita i danni se ce n’è bisogno. Insieme al suo capotecnico, Fabrizio Cecchini, sta facendo un grande lavoro. Il catalano sarebbe stato già campio-ne a Motegi, se Simon non avesse concluso in zona punti. Se il suo rivale avesse com-messo un errore, una evenienza per nulla improbabile in Moto2. Ma Simon è stato bra-vo, quindi la festa è solo rimandata. Elias sta viaggiando verso la Malesia con 81 punti di vantaggio nei confronti di Simon: a Sepang, quindi, potrebbe chiudere la partita.
Il migliore degli italiani è De Angelis (quarto). Problemi per Iannone
alla fine solo tredicesimo
motosprint
44
Toni EliasDà sempre l’idea di soffrire moltissimo,
durante e dopo la gara, ma è solido come
una quercia. Anche in Giappone lo ha
confermato, con una gara perfetta.
Coriaceo 9
Julian SimonGli è mancato il momento dell’attacco:
è rimasto incollato a Elias, senza mai
raggiungerlo. Simon è saldamente
secondo, ma è tardi per insidiare Elias.
Tardivo 8
Le pagelle
SEMPRE E SOLO SPAGNOLI PER Julian Simon si è trattato della pole numero due, nella Moto2, mentre Marc Marquez ha conquistato la numero 9, nella 125. In ogni caso, sono stati gli spagnoli a dominare le prove di qualificazione. Marquez ha quindi eguagliato il record (9 pole nella stessa stagione) che fecero segnare Roberto Locatelli (nel 2000) e Mattia Pasini (nel 2007). I migliori azzurri sono stati Simone Grotzkyj (ottavo) nella 125 e Claudio Corti (quinto) nella Moto2.
Pole Position
Moto2 Giappone
IN GIAPPONE è andata bene alla Spagna e male all’Italia. L’immagine di Andrea Ian-none che rientra al box e poi si tiene per molto tempo la testa tra le mani identifica bene il GP Giappone degli italiani. Un mezzo disastro, diciamolo pure.
Iannone ha corso una gara agitata, iniziata male e finita peggio. Il ragazzo di Vasto non è mai riuscito a risolvere i problemi di trazio-ne (avuti per tutto il week-end) e le difficoltà emerse in prova sono state confermate in gara. Dove alla fine è stato tredicesimo. Dopo una partenza sofferta e un susseguente “dritto” mentre cercava di recuperare.
Il migliore dei nostri è stato il sammarine-se De Angelis, che ad un certo punto sem-brava avere il podio saldamente in mano. Lo aveva conquistato a tre quarti di gara attac-cando Yuki Takahashi (che è andato in crisi con l’assetto della sua moto, diventata via via sempre più instabile sia in frenata che in accelerazione) e a quel punto Karel Abra-ham, che lo seguiva, non sembrava un peri-colo.
Invece il ragazzo della Repubblica Ceca è stato ben più che uno spauracchio: ha inse-guito Alex, lo ha raggiunto, lo ha superato approfittando dei guai della moto del sam-marinese.
Buon per Alex che anche Scott Redding aveva i suoi problemi (con la leva del cam-bio): l’inglese ha badato solo a salvaguardare la quinta piazza, senza dare fastidio.
Roberto Rolfo si è ritrovato a metà gruppo dopo il via, ma non è riuscito ad organizzare una rimonta efficace e alla fine è stato no-no.
Simone Corsi è stato invece undicesimo. È partito dalle retrovie, quindi ha dovuto darsi
da fare sin dall’inizio. Nel settimo giro era in settima posizione quando ha commesso un errore: ha sbagliato una cambiata a centro curva, che gli ha fatto perdere molte posizio-ni. Il romano ha dovuto quindi ricominciare tutto da capo, ma è riuscito a conquistare qualche punto.
Peggio di lui hanno fatto Claudio Corti (che è stato quattordicesimo) e Raffaele De Rosa (quindicesimo). Corti è stato rallentato dalla mancanza di grip al posteriore, un problema
che ha limitato anche il suo compagno di squadra, Jules Cluzel.
De Rosa ha dovuto recuperare una brutta partenza, poi ad un certo punto ha anche dovuto far fronte ad una perdita di potenza dell’impianto frenate anteriore. Alla fine è stato quindicesimo.
Alex Baldolini ha lottato a lungo nelle re-trovie, senza però riuscire a trovare la via per la zona punti, e nel finale è caduto scontran-dosi con Joan Olive.
LA LOTTA PER IL PODIO TRA DE ANGELIS (15) E ABRAHAM (17) SI RISOLVERÀ A FAVORE DEL CECO. IN ALTO, IANNONE (29) CONTRO CORSI (3) NELLE RETROVIE.
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45
Hanno detto
Toni Elias«Mi sono imposto di stare calmo, e di non pensare a quello che c’è in ballo da un po’ di gare... (il titolo ndr). Ho cercato di stare sempre davanti a Simon, perché pensavo che sarebbe riuscito a scappare se lo avessi lasciato davanti. È andata bene. Questa vittoria è un altro bel passo verso il titolo, però non cambio il mio modo di correre: anche in Malesia cercherò di vincere la gara, poi faremo i conti alla fine».
Julian Simon«È stata dura, per me. Toni era molto determinato, guidava bene. Io non ero proprio a posto in accelerazione, così ho deciso di stare dietro ad aspettare. Volevo mettere pressione a Toni, e l’ho fatto, ma lui ha resistito. È stato bravo, si è meritato la vittoria».
Karel Abraham«Fino ad un certo punto non ho nemmeno pensato alla possibilità di andare sul podio, ma nel finale mi sono reso conto che se ci avessi creduto magari ce l’avrei potuta fare. È stato incredibile: ho superato Alex ed ero lì. Sul podio. Grande!».
Alex De Angelis «Il motore si è spento a 5 giri dalla fine, quando cercavo di allungare su Takahashi, e poi due volte nell’ultimo giro: la prima in rettilineo, e per poco non mi sono fatto tamponare da Abraham, poi nelle ultime curve. Dove Abraham mi ha passato. In questa gara abbiamo montato un serbatoio più piccolo, per migliorare la mia posizione in sella, ma sul finire della gara la pompa non riusciva a pescare benzina».
Alex De Angelis Bella gara. Peccato ci sia sempre qualcosa
che gli rovina i piani. È in un momento
delicato: ha bisogno di un risultato vero,
che però sembra non arrivare mai.
Irrisolto 8
Andrea Iannone Le giornate “no” esistono, e Andrea ne ha
vissuta una a Motegi. Non è stata tutta
colpa sua, però non è mai stato incisivo.
Insomma, meglio pensare a Sepang.
Giornata no 5
CORRE “A GETTONE”
DE ANGELIS VA IN MALESIA ALEX De Angelis correrà in Malesia, questo fine settimana. Gli è stato detto di fare il biglietto aereo solo venerdì, in Giappone. Non è una stranezza, ma la realtà: il sammarinese ha un accordo con il Team JiR per correre “a gettone”, cioè si decide gara per gara che cosa farà. Alex l’ha presa bene: «non è una situazione molto serena, ma mi trovo bene con la squadra e mi piace la moto, che tra l’altro stiamo sviluppando insieme. Non è neppure escluso che nel futuro possa stabilirmi qui con un contratto ben più solido».
VOCI SMENTITE
ROSSI NON FARÀ UN TEAML’IRTA, l’associazione dei team, sta valutando se accettare l’iscrizione di nuove squadre: si vogliono salvaguardare i team che hanno già iniziato ad investire nella nuova middle class. Tra le squadre “in attesa” c’è anche quella che stanno creando attorno ad Andrea Iannone. In questo progetto sono coinvolti Alessio Salucci detto Uccio (inseparabile amico di Valentino Rossi), il papà (Rino Salucci), il papà di Iannone (che si chiama Regalino) e un altro imprenditore. Alla vigilia del GP Giappone era circolata la voce che in realtà dietro questo progetto vi fosse Valentino Rossi, il quale però ha fatto chiarezza appena arrivato a Motegi: «io non c’entro nulla con questo progetto, è presto per occuparmi di una cosa come questa. Io sono fuori». Il futuro della squadra è nelle mani della IRTA. Se non si concretizzerà, Andrea Iannone resterà nel Team Speedup.
ALEIX ESPARGARÓ TRATTA CON SPEEDUPAleix Espargaró ha già parlato con Luca Boscoscuro, il titolare del Team Speedup (che schiera Iannone e Talmacsi) per il 2011. Lo spagnolo sente odore di licenziamento dal team Pramac MotoGP (per fare spazio a Neukirchner, che porta in dote lo sponsor...).
3000 EURO DI MULTA PER CORTIClaudio Corti durante le qualifiche ha infranto il regolamento, riguardo la norma 1.21.2 che sanziona “chi guida in modo irresponsabile“. Si è quindi beccato 3000 euro di multa, dalla FIM.
PRIMA LISTA 2012. TRE ITALIANE FUORIÈ stata diramata una prima lista di team accettati per la Moto2 del 2011: per ora si tratta di 15 squadre per un totale di 29 piloti. La Dorna ha ricevuto ben 61 richieste di iscrizioni di altrettanti piloti, alla fine si dovrebbe arrivare ad accettarne 36. Mentre ci sono squadre inserite in una lista d’attesa, si sa già che alcune sono state escluse dal mondiale 2011. Tra queste vi sono anche tre strutture italiane: Matteoni, Caretta, Italtrans.
DoppioforcelloneUN TEMPO AL GP GIAPPONE SI VEDEVANO MOTO BIZZARRE, OPPURE AVANZATISSIME. QUEI TEMPI SONO FINITI, MA A MOTEGI SI È VISTA UNA SOLUZIONE UN PO’ CURIOSA, SU UNA MOTO2 AFFIDATA A KOUKI TAKAHASHI, IL FRATELLINO DEL PIÙ NOTO YUKI. SI TRATTA DEL FORCELLONE “DOPPIO” (L’IDEA RIPRENDE IL “PARALEVER” BMW) REALIZZATO DALLA BURNING BLOOD. MIRA A RENDERE LA MOTO PIÙ STABILE IN ACCELERAZIONE. MA LA SUA COMPLICAZIONE NON SEMBRA GIUSTIFICATA, PER UNA 600 QUATTRO TEMPI DI QUESTO LIVELLO.
OMAGGIO A TOMIZAWA IN GIAPPONE. A ESTORIL E VALENCIA SULLA SUA MOTO SALIRÀ KENAN SOFUOGLU.
motosprint
46
Altraguardo GirivelociAlvia
QU
ALIF
ICH
E
este
rna
24°C
asfa
lto
37°C
TEMPERATURAESTERNA (°C)
23TEMPERATURA
ASFALTO (°C)
34PILOTIAL VIA
40NUMERO
GIRI
23
Campionatopiloti
6. Talmacsi 95; 7. Cluzel 94; 8. Takahashi 86; 9. Tomizawa 82; 10. Gadea 59; 11. Redding 58; 12. Debon 52; 13. Bradl 52; 14. Rolfo 50; 15. Abraham 49; 16. Aegerter 49; 17. Nieto 41; 18. Wilairot 30; 19. Hernandez 27; 20. De Angelis 24; 21. Di Meglio 24; 22. Noyes 18; 23. Corti 18; 24. West 17; 25. Baldolini 14; 26. Pasini 12; 27. Cudlin 9; 28. Simeon 9; 29. Faubel 8; 30. Di Salvo 7; 31. De Rosa 5; 32. Pesek 5; 33. Pirro 2; 34. Ranseder 2; 35. Pons 2; 36. Ivanov 2; 37. Tode 2; 38. Teshima 1.
LIBER
E
1. Toni Elias Spagna Moriwaki 13 25 25 11 6 20 11 25 25 25 25 13 25 249
2. Julian Simon Spagna Suter — 8 20 7 16 10 16 — 11 20 20 20 20 168
3. Andrea Iannone Italia Speed Up — — 13 25 4 25 3 20 16 13 — 25 3 147
4. Thomas Luthi Svizzera Moriwaki 9 16 — 13 20 16 20 — 5 9 16 6 8 138
5. Simone Corsi Italia Motobi 8 11 16 16 — 4 10 — 8 11 13 11 5 113
1. Toni Elias Moriwaki in 43’50”930110,423 km alla media di 151,095 km/h
2. Julian Simon Suter a 0”3153. Karel Abraham FTR a 9”8394. Alex De Angelis Motobi a 10”1785. Scott Redding Suter a 11”2376. Yuki Takahashi Tech 3 a 12”7787. Stefan Bradl Suter a 17”2848. Thomas Luthi Moriwaki a 17”8929. Roberto Rolfo Suter a 19”235
10. Alex Debon FTR a 19”56811. Simone Corsi Motobi a 22”71312. Dominique Aegerter Suter a 23”41713. Andrea Iannone Speed Up a 25”84714. Claudio Corti Suter a 27”52815. Raffaele De Rosa Tech 3 a 28”69616. Jules Cluzel Suter a 29”62917. Sergio Gadea Pons Kalex a 34”07218. Mike Di Meglio Suter a 37”08719. Axel Pons Pons Kalex a 40”46020. Michael Ranseder Suter a 40”65321. Gabor Talmacsi Speed Up a 40”85522. Kenny Noyes Promoharris a 42”28723. Anthony West MZ-RE Honda a 44”81424. Ratthapark Wilairot Bimota a 46”74525. Kazuki Watanabe Suter a 49”74926. Valentin Debise ADV a 49”96427. Ricard Cardus Bimota a 1’14”34928. Mashel Al Naimi BQR-Moto2 a 1’15”82329. Yannick Guerra Moriwaki a 1’16”18930. Hector Faubel Suter a 1’21”90031. Robertino Pietri Suter a 1’26”02432. Vladimir Ivanov Moriwaki a 1’27”67333. Ferruccio Lamborghini Moriwaki a 1’41”64434. Kouki Takahashi RBB a 1’45”570
RITIRATI
Joan Olive Promoharris al 22. giroAlex Baldolini I.C.P. al 22. giroYonny Hernandez BQR-Moto2 al 21. giroHiromichi Kunikawa Bimota al 12. giroFonsi Nieto Moriwaki al 4. giro
NON HA FINITO IL PRIMO GIRO
Yusuke Teshima TSRNON PARTITO
Shogo Moriwaki Moriwaki
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il tabelloneMoto2 Giappone
Pist
a
motoitalia@motorquality.it www.motorquality.com
Distribuito da:
Pist
a/St
rada
Stra
da
Mescola RC Mescola SC Mescola SA
Pompa 19RCS Interasse Variabile
Dischi SuperSportFactory Brakes
1. Julian Simon 1’53”653alla media di 152,073 km/h
2. Toni Elias 1’53”6663. Alex De Angelis 1’53”7374. Karel Abraham 1’53”8665. Yuki Takahashi 1’53”9976. Andrea Iannone 1’54”0137. Alex Debon 1’54”0158. Simone Corsi 1’54”0229. Scott Redding 1’54”040
10. Thomas Luthi 1’54”16211. Stefan Bradl 1’54”21912. Roberto Rolfo 1’54”26913. Raffaele De Rosa 1’54”32514. D. Aegerter 1’54”38815. Jules Cluzel 1’54”42916. Yonny Hernandez 1’54”48717. Claudio Corti 1’54”56918. Gabor Talmacsi 1’54”80219. Hector Faubel 1’54”80220. Axel Pons 1’54”90421. Kenny Noyes 1’54”94622. Sergio Gadea 1’55”00023. Michael Ranseder 1’55”00524. Mike Di Meglio 1’55”01725. Kazuki Watanabe 1’55”09026. Alex Baldolini 1’55”14927. Ratthapark Wilairot 1’55”15028. Anthony West 1’55”34029. Fonsi Nieto 1’55”38130. Valentin Debise 1’55”54731. Ricard Cardus 1’56”00832. Mashel Al Naimi 1’56”32233. Hiromichi Kuniwawa 1’56”49934. Yannick Guerra 1’56”60235. Joan Olive 1’56”68836. Vladimir Ivanov 1’56”74237. Robertino Pietri 1’56”90038. Kouki Takahashi 1’57”14239. F. Lamborghini 1’57”286
1. Julian Simon Spagna 1’53”951 1’53”008
2. Scott Redding G. Bretagna 1’54”458 1’53”292
3. Yuki Takahashi Giappone 1’54”940 1’53”439
4. Toni Elias Spagna 1’53”671 1’53”504
5. Claudio Corti Italia 1’54”983 1’53”507
6. Alex De Angelis R. S. Marino 1’54”456 1’53”545
7. Karel Abraham Rep. Ceca 1’54”526 1’53”561
8. Stefan Bradl Germania 1’54”445 1’53”591
9. Yonny Hernandez Colombia 1’54”331 1’53”601
10. Andrea Iannone Italia 1’54”051 1’53”747
11. Roberto Rolfo Italia 1’54”349 1’53”817
12. Dominique Aegerter Svizzera 1’54”317 1’53”830
13. Jules Cluzel Francia 1’54”708 1’53”920
14. Fonsi Nieto Spagna 1’54”822 1’53”929
15. Alex Baldolini Italia 1’54”824 1’53”954
16. Thomas Luthi Svizzera 1’54”019 1’53”961
17. Raffaele De Rosa Italia 1’55”110 1’54”070
18. Simone Corsi Italia 1’54”265 1’54”252
19. Mike Di Meglio Francia 1’54”727 1’54”363
20. Sergio Gadea Spagna 1’54”935 1’54”390
21. Kenny Noyes USA 1’55”405 1’54”417
22. Ratthapark Wilairot Thailandia 1’54”709 1’54”498
23. Michael Ranseder Austria 1’55”309 1’54”504
24. Hector Faubel Spagna 1’55”314 1’54”529
25. Yusuke Teshima Giappone 1’55”107 1’54”565
26. Alex Debon Spagna 1’54”842 1’54”596
27. Shogo Moriwaki Giappone 1’55”245 1’54”631
28. Gabor Talmacsi Ungheria 1’55”085 1’54”645
29. Axel Pons Spagna 1’55”368 1’54”837
30. Kazuki Watanabe Giappone 1’55”859 1’55”413
31. Anthony West Australia 1’55”967 1’55”544
32. Valentin Debise Francia 1’56”638 1’55”548
33. Ferruccio Lamborghini Italia 1’56”443 1’55”955
34. Ricard Cardus Spagna 1’55”549 1’56”139
35. Robertino Pietri Venezuela 1’56”813 1’56”148
36. Mashel Al Naimi Qatar 1’57”626 1’56”280
37. Joan Olive Spagna 1’56”223 1’56”445
38. Yannick Guerra Spagna 1’57”159 1’56”474
39. Vladimir Ivanov Ucraina 1’56”911 1’56”624
40. Hiromichi Kunikawa Giappone 1’58”063 1’56”849
41. Kouki Takahashi Giappone 1’57”984 1’57”115
ORGANIZZAZIONE/COMUNICAZIONE race@raceservice.com
www. .com
MALOSSI DAY
TREDICI GARE che hanno visto piloti italiani e francesi sfidarsi in diverse categorie hanno assegnato i titoli italiani e internazionali nel Malossi Day corso l’1, 2 e 3 ottobre ad Adria. Massimo Mendogho si conferma il più forte anche nel Trofeo Nazionale Scooter 2010 battendo Santo Russo che si rifà vincendo gara e trofeo TMax Cup 2010. Villani vince la gara della GP80, ma il campione 2010 è Simone Pellegrino. Il pugliese Melone con la seconda vittoria nella Malossi Day Cup davanti a Pelloni, fresco campione 2010 della ScooterMatic Nord ipoteca il titolo 2010. Tra i Superscooter vincono Niccolò Baldi (gara e stagione) categoria Nazionale Scooter e Bressan (solo gara) nella ScooterMatic Italia. Successo stagionale per Furini negli Open della R125 Cup mentre tra i rookie vince gara e stagione Savio e tra le ragazze Ilena Fackl. Nella sfida italo francese della Malossi Day Cup è un 2 a 1 per l’Italia: Pannone trionfa tra i TMax, Furini tra i GP180 mentre Dumont batte Gammino nei GP80.
Alvise Ulrich
2010
motosprint
48
125 Giappone
MOTEGI – La lotta tra spagnoli è sem-pre più aspra, e per questo è anche sempre più eccitante. Ora non ci so-
no tattiche, non ci sono strategie. Si lotta tutti contro tutti, ci si batte a viso aperto. Ognuno dei tre grandi protagonisti della sta-gione deve vincere le singole gare, e non ci sono più scuse quando si prende paga.
Marc Marquez è arrivato in Giappone con questa convinzione, e non ha avuto alcun pro-blema nell’anticipare la sua nuova visione: «voglio vincere ogni gara, punto e basta. Vo-glio vincere il campionato». Parole grosse, ma in fondo non così grosse per un pilota che in questo campionato ha conquistato e perso virtualmente il titolo almeno un paio di volte. Marquez è il più veloce, il più forte. Non è più il leader di classifica perché ad Aragon è sta-to gettato a terra nella prima curva, e ha perso molti punti. Ma qui è iniziata la sua ri-monta e adesso la situazione è interessante: a quattro gare dal termine Nico Terol, questa volta secondo dopo aver corso una gara tat-ticamente prudente, ha solo 6 punti di van-taggio nei confronti di Marquez e 13 su Pol Espargaró. Che è stato in disparte, questa volta. Il dominatore di Aragon infatti non è mai riuscito a trovare un assetto che gli per-mettesse di avere la trazione ideale, e anche in gara ha dovuto farsi da parte. Ha limitato i danni con il quarto posto, alle spalle di Brad-ley Smith.
Nico Terol ha capito che questa volta non era il caso di esagerare. Sarebbe stato inuti-le, cercare di tenere testa a Marquez che sin dalle prove è apparso scatenato: ha prepara-to bene la sua gara, è partito con una concen-trazione e una determinazione che non la-sciavano speranze. Terol lo sapeva, che Mar-quez aveva un passo irresistibile, quindi ha fatto ciò che poteva: è partito in testa e ha cercato di stare davanti. Quando ha capito che stava rischiando, visto che Marquez era visibilmente più veloce, ha deciso di non op-porre resistenza. Ed è stata una mossa sag-
gia. Quando Marquez, nel settimo giro, ha attaccato, Terol non ha resistito e si è messo alle sue spalle. I due sono quindi arrivati al traguardo in quest’ordine.
Marc Marquez non considera Pol Espar-garó come un pericolo per il titolo. Nel suo giudizio forse incide il fatto che i due non si amano, in ogni caso Marquez ha detto che «Pol va forte ma il più pericoloso è Nico».
Espargaró e Marquez sono due personalità e due piloti antitetici. Espansivo e guascone il primo, chiuso e riservato il secondo, si sono giurati antipatia reciproca a partire dalla gara di Silverstone quando negli ultimi giri si sono
scambiati cortesie sotto forma di sportellate. Quella gara la vinse Marquez, il più giovane tra i due.
Per Pol il riferimento è stato Alex Barros, per Marquez il modello da seguire è quello di Daniel Pedrosa, e anche in questo si può ri-levare una ulteriore differenza caratteriale. E lo stile di guida? Rispecchia anche questo le differenze: razionale e metodico Marquez, con una guida pulita e compatta, arrembante e a volte oltraggioso Espargaró.
Tra i due litiganti, ad un certo punto si è messo godere il terzo: Nico Terol. È il più grande dei tre, con i suoi 22 anni (Marquez ne
Nessuno tiene testa a Marquez, ma Terol, secondo, resta leader
Irresistib
motosprint
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NIENTE DEROGHE
LA 125 CHIUDE CON IL 2011DURANTE il week-end del GP Giappone i team della 125 hanno inoltrato una richiesta ufficiale alla Dorna: è stato domandato di posticipare l’introduzione della Moto3 a dopo il 2012. La Dorna ha risposto subito, con un secco “no”. Il problema dei team è che solo dal 2009 sono i proprietari delle moto (prima le acquistavano in leasing) e quindi vorrebbero almeno un’altra stagione per ammortizzare le spese. Invece dovranno gettare via le ottavo di litro alla fine del 2011, come già stabilito da Dorna e FIM.
DAL 2012 NIENTE PIÙ CAMPER PER LE “PICCOLE” A forza di ingrandire le hospitality, di portare motorhome officina e uffici sempre più grossi e numerosi, il paddock sta diventando sempre più stretto. A pagare il prezzo come sempre sono le due classi più piccole: dal 2012 infatti i piloti della 125 e della Moto2 non potranno portare nel paddock i camper. Dovranno arrangiarsi con gli hotel, per dormire.
L’intervista
«HO CERCATO di stare calmo, di ragiona-re, di non attaccare all’inizio: mi sono mes-so dietro Nico, stando buono e tranquillo. Non è l’ideale, per il mio modo di vedere le gare, però mi ero imposto di stare calmo perché sapevo di avere un passo migliore. Non volevo fare errori all’inizio. Vedevo che,
giro dopo giro, Terol era sempre più al limi-te, ho cercato il momento adatto per attac-care senza rischiare e l’ho fatto. È stata una gara che mi è piaciuta perché ho gestito bene me stesso, la mia moto, e il mio avver-sario. Ed è una vittoria importante per il campionato».
Marc Marquez
HO ASPETTATO CON CALMA
ha 17 ed Espargaró 19) ed è un ragazzo tran-quillo. Almeno, molto più degli altri due.
La situazione italiana non ha subito miglio-ramenti. Il meno peggio è stato Simone Grot-zkyj (e non c’erano dubbi) che ha navigato per tutta la gara a metà gruppo chiudendo in tredicesima posizione.
Luca Marconi è finito dieci posizioni più in là: è stato ventitreesimo, ma si era ritrovato in quart’ultima posizione nel primo giro, quindi la sua non è stata una gara facile. In-vece gli altri due azzurri in gara in Giappone – Lorenzo Savadori e Tommaso Gabrielli – non hanno concluso la gara.
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DOPO ESSERESTATO ATTERRATO
DA KRUMMENACHERAD ARAGON,
MARC MARQUEZ (93)È PIÙ CHE MAI DECISO
A RECUPERARE TERRENO. STAVOLTA NICO TEROL (40)
NON È RIUSCITOA CONTRASTARLO.
Altraguardo GirivelociAlvia
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23°C
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36°C
TEMPERATURAESTERNA (°C)
24TEMPERATURA
ASFALTO (°C)
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6. Rabat 118; 7. Vazquez 110; 8. Koyama 102; 9. Krummenacher 84; 10. Webb 80; 11. Zarco 72; 12. Folger 56; 13. Moncayo 51; 14. Salom 39; 15. Iwema 34; 16. Martin 27; 17. Masbou 20; 18. Grotzkyj 19; 19. Schrotter 19; 20. Kornfeil 18; 21. Fagerhaug 8; 22. Kartheininger 6; 23. Savadori 5; 24. Khairuddin 3; 25. Rossi 2.
LIBER
E
1. Nicolas Terol Spagna Aprilia 25 20 20 20 13 20 — — 25 25 20 20 20 228
2. Marc Marquez Spagna Derbi 16 — 16 25 25 25 25 25 9 6 25 — 25 222
3. Pol Espargaró Spagna Derbi 13 25 25 16 20 16 16 — 20 16 10 25 13 215
4. Bradley Smith G. Bretagna Aprilia 8 13 11 13 16 13 20 11 10 — 13 16 16 160
5. Sandro Cortese Germania Derbi 11 5 10 — 10 11 13 16 — 20 11 11 4 122
1. DERBI 25 310
2. APRILIA 20 271
3. HONDA 2 19
4. KTM — 6
5. LAMBRETTA — 1
Marc Marquez (Derbi) in 1’58”030 alla media di 146,433 km/hPole 2009: Andrea Iannone (Aprilia)
in 2’00”685 alla media di 143,212 km/h.
PolepositionCampionatomarche
TO
TAL
E
1. Marc Marquez Derbi in 39’46”93796,020 km alla media di 144,818 km/h
2. Nicolas Terol Aprilia a 2”6123. Bradley Smith Aprilia a 8”3964. Pol Espargaró Derbi a 18”8735. Alberto Moncayo Aprilia a 31”9736. Esteve Rabat Aprilia a 32”1397. Danny Webb Aprilia a 46”7168. Luis Salom Aprilia a 49”4449. Adrian Martin Aprilia a 49”867
10. Johann Zarco Aprilia a 55”91211. Randy Krummenacher Aprilia a 56”68412. Sandro Cortese Derbi a 56”73813. Simone Grotzkyj Aprilia a 1’05”98814. Marcel Schrotter Honda a 1’10”33915. Jasper Iwema Aprilia a 1’10”51816. Hikari Ookubo Honda a 1’21”13817. Takehiro Yamamoto Honda a 1’21”15318. Louis Rossi Aprilia a 1’21”40319. Zulfahmi Khairuddin Aprilia a 1’25”01520. Syunya Mori Honda a 1’25”18621. Sasuke Shinozaki Yamaha a 1’26”40622. Tomoyoshi Koyama Aprilia 1’40”73423. Luca Marconi Aprilia a 1 giro24. Yuma Yahagi Honda a 1 giro
RITIRATI
Danny Kent Lambretta al 12. giroLorenzo Savadori Aprilia al 9. giroJakub Kornfeil Aprilia al 4. giroTommaso Gabrielli Aprilia al 2. giro
NON HANNO FINITO IL PRIMO GIRO
Sturla Fagerhaug ApriliaEfren Vazquez DerbiJonas Folger Aprilia
NON PARTITO
Marco Ravaioli Lambretta
1. Marc Marquez Spagna 1’58”403 1’58”030
2. Nicolas Terol Spagna 1’58”512 1’58”447
3. Bradley Smith G. Bretagna 1’59”021 1’59”026
4. Sandro Cortese Germania 1’59”767 1’59”102
5. Tomoyoshi Koyama Giappone 2’00”156 1’59”209
6. Esteve Rabat Spagna 1’59”613 1’59”660
7. Pol Espargaró Spagna 1’59”859 1’59”873
8. Simone Grotzkyj Italia 2’00”895 1’59”991
9. Alberto Moncayo Spagna 2’00”240 2’00”177
10. Efren Vazquez Spagna 1’59”715 2’00”249
11. Jonas Folger Germania 2’00”653 2’00”345
12. Randy Krummenacher Svizzera 2’01”313 2’00”595
13. Danny Webb G. Bretagna 2’00”345 2’00”634
14. Luis Salom Spagna 2’01”355 2’01”015
15. Adrian Martin Spagna 2’01”048 2’01”083
16. Danny Kent G. Bretagna 2’01”807 2’01”109
17. Takehiro Yamamoto Giappone 2’02”435 2’01”285
18. Johann Zarco Francia 2’01”046 2’01”411
19. Marco Ravaioli Italia 2’03”042 2’01”660
20. Jakub Kornfeil Rep. Ceca 2’02”246 2’01”684
21. Marcel Schrotter Germania 2’02”155 2’01”763
22. Jasper Iwema Olanda 2’01”666 2’02”071
23. Louis Rossi Francia 2’03”170 2’02”240
24. Sturla Fagerhaug Norvegia 2’02”993 2’02”309
25. Sasuke Shinozaki Giappone 2’02”884 2’02”521
26. Hikari Ookubo Giappone 2’02”762 2’02”816
27. Zulfahmi Khairuddin Malesia 2’03”149 2’03”316
28. Syunya Mori Giappone 2’03”797 2’03”592
29. Lorenzo Savadori Italia 2’04”162 2’04”109
30. Yuma Yahagi Giappone 2’04”083 2’04”619
31. Luca Marconi Italia 2’06”082 2’05”921
NON QUALIFICATO (AMMESSO AL VIA DALLA GIURIA)
Tommaso Gabrielli Italia 2’06”047 2’14”113
il tabellone125 Giappone
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motoitalia@motorquality.it www.motorquality.com
Distribuito da:
CATENE CORONE PIGNONI
Pinza GP-4 RXTecnologia MotoGP
1. Sandro Cortese 1’58”666alla media di 145,649 km/h
2. Marc Marquez 1’58”6733. Nicolas Terol 1’58”7054. Bradley Smith 1’58”9905. Pol Espargaró 1’59”1416. Tomoyoshi Koyama 1’59”7847. Alberto Moncayo 1’59”8018. Esteve Rabat 1’59”9329. Danny Webb 2’00”135
10. Luis Salom 2’00”80711. Adrian Martin 2’00”96312. Johann Zarco 2’01”02913. R. Krummenacher 2’01”07314. Danny Kent 2’01”17015. Simone Grotzkyj 2’01”27116. Jasper Iwema 2’01”46517. Marcel Schrotter 2’01”69018. Takehiro Yamamoto 2’01”79119. Hikari Ookubo 2’01”92020. Louis Rossi 2’02”08021. Syunya Mori 2’02”22522. Z. Khairuddin 2’02”27223. Sasuke Shinozaki 2’02”33724. Lorenzo Savadori 2’03”56225. Luca Marconi 2’04”38626. Yuma Yahagi 2’04”56427. Jakub Kornfeil 2’07”29228. Tommaso Gabrielli 2’33”768
PRIMATO IMBATTUTO
Mika Kallio (KTM) nel 2006in 1’57”666 alla media di 146,886 km/h
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Superbike Franciadi Paolo Gozzi - foto Zac
Missione comp
In gara 1 a Max Biaggi basta un quarto posto per regalare all’Aprilia
il titolo costruttori. Poi il romano vince gara 2 davanti a Cal Crutchlow
MAGNY COURS - Dimenticate per un attimo il fantastico duello tra Biag-gi e Crutchlow e immaginate il fu-
turo. Aprilia contro Yamaha. Max Biaggi che sfida Marco Melandri: staccate al limi-te, carene che si sfiorano, millesimi di se-condo che sembrano eterni. Il duello ita-liano tra due grandi ex della MotoGP, mol-to probabilmente varrà il prossimo mon-diale. Sembrava un sogno impossibile,
motosprint
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«Siamo tornati in Superbikesolo da due anni, realizzando
quello che 27 round fa era un sogno»piuta
invece basterà attendere l’alba del 27 feb-braio per gustarsi il primo match 2011, a Phillip Island.
L’atto finale di questa strepitosa stagio-ne è stato un fantastico esempio di quello che accadrà tra cinque mesi. Il galeone a cinque stelle del Corsaro Max aveva preso il largo ad Imola ma, a giochi fatti, vincito-ri e sconfitti sono scesi in pista senza re-more, offrendo uno dei migliori spettacoli
di sempre. Cal Cruchlow ha vinto di forza una prima sfida, spedendo una cartolina d’auguri al successore Marco Melandri: la R1, che lo scorso anno aveva sbaragliato le Ducati nella seconda parte del campio-nato con il fuoriclasse Ben Spies, è un’ar-ma da taglio perfettamente affilata, che Melandri potrà usare per prendersi delle belle rivincite e sbaragliare la concorren-za.
Ma l’ex iridato della 250 si scontrerà con un Max Biaggi che adesso vince anche quando non serve più. Il pentacampione del mondo ha dato una sonora lezione al talento emergente della Yamaha, che po-trebbe essere suo figlio (15 anni di diffe-renza tra i due), sconfiggendo anche una fastidiosa influenza. Max ha perso la voce, non la voglia di combattere fino all’ultimo metro di pista.
BIAGGI (3) SI È PRESENTATO
IN FRANCIA COME SE DOVESSE
DIMOSTRAREQUALCOSA.
IN GARA 2 NÉ GUINTOLI (50),
NÉ CRUTCHLOW (35) SONO RIUSCITI
A BATTERLO.
]
Gigi Dall’Igna (direttore tecnico Aprilia)
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Le pagelleMax Biaggi Mondiale vinto alla grande, bilancio strepitoso: stavolta ha vinto per il puro gusto di farlo, senza che ce ne fosse bisogno. Massimo dei voti anche per l’Aprilianuova regina Superbike.
Implacabile 10 e lode
Cal Crutchlow
Il mastino se ne va proprio quando cominciava a divertirsi. Se fosse rimasto nel 2011 avrebbe potuto puntare al titolo. Lui è convinto di poter sfondare alla svelta pure in MotoGP. Biaggi, intanto, tira un respiro di sollievo.
Ambizioso 9
Leon Haslam
Affonda il neo iridato con un sorpasso micidiale, al limiti del cartellino giallo. Poi la scivolata di Toseland gli rovina il gran finale, conseguenza di una brutta partenza pagata cara. Risolverà i problemi BMW?
Sfortunato 8
Michel Fabrizio
Regola i conti con Noriyuki Haga, usando la spada invece del fioretto, e all’ultimo giro strozza l’urlo degli appassionati francesi che volevano il podio di Guintoli. L’eterno gregario va in Suzuki da prima guida.
Realizzato 8
Sylvain Guintoli Lo squalificano ingiustamente, ma si vendica, disputando la migliore gara di sempre, l’ultima con la Suzuki. Biaggi gli ha fatto i complimenti, ma il francese è sempre a piedi.
Incompreso 7,5
Noriyuki Haga
Il matrimonio con Ducati finisce male: due cadute in prova, seguite da esibizioni incolori. Il Samurai fa cilecca anche stavolta. La Ducati lo aveva preferito a Biaggi; la storia ha presentato un conto molto salato.
Tramontato 5
Superbike Francia
È bastato il quarto posto in gara 1 per portare a casa anche il Mondiale Costrut-tori, titolo a cui Noale teneva in maniera particolare «perché siamo tornati in Su-perbike appena due anni fa e quello che sembrava un folle sogno in 27 round è di-ventata realtà» ha commentato, orgoglio-so, il direttore tecnico Aprilia, Gigi Dall’Igna. Lo squadrone di Noale era arri-vato in Francia con 41 punti di vantaggio sulla Ducati, quindi non c’era alcun dubbio sull’esito finale del duello.
Biaggi è partito alla grande, ma l’asset-to non era perfetto e dopo aver subìto il sorpasso dell’indemoniato Crutchlow, il fuoriclasse romano è finito nelle grinfie di Leon Haslam, che non vedeva l’ora di riu-scire a mettere in difficoltà il corsaro. All’ultima curva il britannico ha effettuato un’entrata dura, forse troppo, spingendo Max sul cordolo e facendogli perdere la linea e anche il terzo posto, finito nelle mani dell’ottimo Carlos Checa, per la ter-za volta di fila leader dello schieramento ducatista.
L’avventura più bella non poteva finire così. Mancava la ciliegina sulla torta e in gara 2 Biaggi si è impegnato come se in-vece dell’onore si fosse giocato la gara della vita. Ha tentato una fuga impossibile e nel finale ha resistito con esperienza e talento ai continui attacchi del mastino Cal. Che, dopo averle provate tutte, con le buone e le cattive, ha dovuto far viso a
IN GARA 2 FABRIZIO (84) HA REGALATO L’ULTIMO PODIO ALL TEAM UFFICIALE DUCATI, MENTRE HAGA (41) È STATO AUTORE DI DUE GAREINCOLORI, CHE HA GIUSTIFICATOCON PROBLEMI TECNICICHE LO HANNO PENALIZZATO.
]
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MAGNY COURS - Smette o non smette? Il tormentone, abilmente alimentato dalle sibil-line dichiarazioni di Max, ha tenuto banco per due giorni. La vittoria e le dichiarazioni di Biaggi sembra che abbiano spazzato via tutti i dubbi: «Chiudere in questa maniera, là da-vanti, dà una bella spinta per andare avanti». E ancora: «Mi ha dato soddisfazione aver vin-to l’ultima gara utilizzando il motore 2011. Ci siamo portati avanti con il lavoro, abbiamo un pacchetto molto competitivo e ce ne sarà bi-sogno, perché avete visto come filava la Ya-maha?».
Nonostante questi commenti, Biaggi non ha ancora dichiarato pubblicamente quale sarà il suo futuro.
STAI per firma-
re il contratto che
è rimasto a lungo
nell’ufficio mobile
dell’Aprilia?
«Non ho preso alcuna decisione e non ho mai detto che smetterò di correre. Voglio so-lo pensarci bene perché per me ga-reggiare significa impegnarsi 365 giorni all’anno: test, evoluzioni, impegni promo-zionali, gare. Ono-
rare un contratto non è semplice. Ci voglio pensare bene».
L’accordo è stato raggiunto prima di Imola.
Perché questa indecisione, ora?
«Dopo Imola non ho avuto tempo per riflet-tere. Adesso tornerò a Montecarlo, dalla mia famiglia, e avrò tutto il tempo che serve per pensare al mio futuro. Non c’è fretta».
Parlaci di gara 2.
«È stata dura, forse le più dura della stagio-ne, perché non ero a posto fisicamente. Dopo metà gara mi sono cominciate a mancare le forze, avevo il naso intasato e dovevo respira-re con la bocca. Più che preoccuparmi di Crutchlow, mi preoccupavo del contagiri. Ho atteso con ansia l’ultimo passaggio, sperando di concluderlo davanti».
Hai avuto problemi in gara 1?
«Sì. La moto non era proprio a posto. C’era vento e nell’intervallo abbiamo fatto un asset-to più stabile, penalizzando un po’ la maneg-gevolezza. Ha funzionato. A Magny Cours non avevo mai vinto. Una soddisfazione in più».
L’entrata di Haslam in gara 1 è stata du-
ra...
«Aveva davanti il nuovo Campione del Mon-do della Superbike ed ha rischiato per passa-re. Lo capisco, lo avrei fatto anch’io. È stato bravo. E non è stato il solo ad entrare dura-mente su di me».
A chi ti riferisci?
«A Sylvain Guintoli: guidava veramente be-ne, mi è piaciuto. È stato un mondiale di altis-simo livello, ho vinto contro avversari molto tosti».
NON HO DECISONULLA PER IL 2011
Max Biaggi
Ma non ho detto che smetterò...
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Superbike Francia
cattivo gioco: non si passa! La decima vit-toria è stata molto significativa, dal punto tecnico, perché l’Aprilia ha rimesso in pi-sta il V4 con distribuzione a catena, antici-pando il 2011, quando quella ad ingranag-gi utilizzata dal round americano in poi (sei vittorie e sette podi in quattordici gare) dovrà essere mandata in pensione per motivi regolamentari. Non sarà un passo indietro, perché nel frattempo il motore è stato ulteriormente evoluto e in Francia sono state utilizzate soluzioni meccaniche che nei round precedenti, col Mondiale in gioco, erano state scartate per evitare pro-blemi di affidabilità.
Il provino è andato così bene che Biaggi si è lasciato trasportare dall’entusiasmo: «Chiudere in questo modo, da vincente, dà una bella spinta per continuare». Dichiara-zione importante, perché alla vigilia del week-end di Magny Cours Biaggi aveva alzato la cortina fumogena sul futuro. «Non ho ancora deciso se andare avanti o meno». Ma era solo un modo per attirare l’attenzione e forse spingere qualche spon-sor personale a fare uno sforzo ulteriore
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Paolo Ciabatti (Race Direction)
MAGNY COURS - Sylvain Guintoli è andato dritto alla chicane Nürburgring, in gara 1, ed è stato penalizzato con un
ride through. Il francese ha ignorato le se-gnalazioni, non è rientrato in corsia box, è stato squalifi-cato e dovrà anche pagare una multa di mille euro.
Paolo Ciabat-ti, uno dei tre membri della
Race Direction, spiega la decisione. «Lorenzo Lanzi, ad Imola, era finito fuo-ri alla Variante Alta, percorrendo la via di fuga nella ghiaia senza guadagnare né tempo, né posizioni. Lo stesso ha fatto Guintoli, ma in quella chicane è stato disegnato un binario apposito che i piloti devono seguire per rientrare in pista senza essere penalizzati. Sylvain è passato fuori e il ride through è stato inevitabile».
Un caso identico si era verificato a Monza, nel 2008. Protagonista, Max Biaggi. Viene da chiedersi se, durante la gara, i piloti sono in grado di individuare delle segnalazioni sull’asfalto, fare ma-novra e rispettare la disposizione…
RIDE THROUGH A GUINTOLI? ERA INEVITABILE
per esaudire le sue richieste economiche. Pensate che Max Biaggi rinunci ad oltre un milione di euro, tra ingaggio e premi, e lasci la “sua” creatura, la RSV4? Più facile che i marziani atterrino nel paddock…
Crutchlow ha concluso la sua breve esperienza in Superbike nel migliore dei modi. L’ex calciatore dell’Aston Villa ha pagato l’inesperienza, ma da quando Va-lentino Rossi ha messo le mani sulla R1, nei test di Brno, risolvendo i problemi di trazione, Cal si è scatenato: tre successi e sei podi nelle ultime otto gare. Potrebbe essere ancora acerbo per la MotoGP, per-ché forse non sa ancora mettere a punto la sua moto per sfruttare tutto il suo note-vole talento.
La Ducati ha chiuso l’era della squadra ufficiale con una giornata sotto le attese. A Magny Cours le bicilindriche avrebbero dovuto avere alcuni vantaggi, invece le V2 di Borgo Panigale hanno navigato ai mar-gini del podio, prima con il privato Checa, poi con Michel Fabrizio, promesso sposo alla Suzuki.
È invece finita male l’esperienza bienna-le di Noriyuki Haga, ancora una volta inco-lore (settimo e quinto). Il giapponese ha provato a sbarrare la strada al più grintoso compagno di marca, che con un paio di toccatine, ha risolto la partita. Viene il so-spetto che la Ducati abbia puntato per due anni di fila sul cavallo sbagliato.
HASLAM (91) IN GARA 1 HA CONQUISTATO IL SECONDO POSTO EFFETTUANDO UN SORPASSO CORAGGIOSO SU BIAGGI; IN GARA 2 È USCITO DI PISTA PER EVITARE TOSELAND. CHECA (7) HA DI NUOVO DIMOSTRATO DI ESSERE UN TOP RIDER. PER LANZI (57), GARA SENZA FORTUNA.
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JamesToselandSFORTUNATO, ANCORA UNA VOLTA«SU UNA PISTA favorevole alle caratteristiche della nostra moto, almeno sulla carta, non sono riuscito a concludere la stagione come speravo. Purtroppo è tutto l’anno che la fortuna mi gira le spalle. Ringrazio il Team Yamaha per il lavoro svolto quest’anno e tutti i tifosi che continuano a credere in me. Tornerò presto nelle prime posizioni».
JakubSmrzUN ANNO PIENO DI ALTI E BASSI«SONO soddisfatto delle due gare, anche se purtroppo sono stato penalizzato da un paio di contatti nei primi due giri. Non ho mai mollato e sono riuscito a compiere due belle rimonte. Chiudo l’anno con due buone gare. Un anno fatto di alti e bassi, nel quale abbiamo dovuto ricominciare da zero a metà stagione. Comunque sono riuscito a fare delle buone cose».
TroyCorserÈ STATO UN FINALE MOLTO TRISTE«HO BEN poco da commentare. In gara 1 ero sesto e non stavo spingendo al massimo. All’improvviso il motore ha perso potenza: credo si sia trattato di un cedimento meccanico. In gara 2, ad un certo punto, la moto si è bloccata per un problema al cambio e sono stato costretto a ritirarmi. È stato un finale più triste di quello che avevo immaginato».
NoriyukiHagaRISPETTERÒ SEMPRE LA DUCATI«MI ASPETTAVO una seconda gara molto più veloce. Nella prima avevo problemi con la gomma posteriore, speravo di averli risolti, ma poi non ho trovato il feeling con l’avantreno. I ragazzi della mia squadra sono stati fantastici, soprattutto prima della Superpole e del warm-up. Chiudiamo questo capitolo, ma per la Ducati ho un rispetto incredibile che porterò sempre con me».
MichelFabrizio
CHE MOTORE LA SUZUKI!MAGNY COURS - «Pochi giorni fa ero a piedi, senza un futuro. Ora sono felice, perché ho firmato un contratto con la Suzuki, una grande moto, gestita da una grande squadra. Spero di fare come Mark Webber in F.1: è stato a lungo disoccupato, adesso è in lotta per il Mondiale». Insomma,Michel Fabrizio è tornato a sorridere ed ha ritrovato la grinta. Come hai fatto a battere Guintoli?
«Sylvain giocava in casa, voleva il podio. Io correvo l’ultima gara sulla Ducati ufficiale e volevo fare bene. Ho vinto io. Forse ci ho creduto di più».Nel duello ti sei fatto un’idea di come va
la Suzuki che guiderai nel 2011?
«Ho visto che in rettilineo fila come un missile. Era molto più veloce della Ducati. Soffrivo mentre la vedevo fuggire... Ma è stato anche un piacere, dato che nel 2011 la guiderò io». Qual è il bilancio dei tre anni con Ducati?
«Ho lavorato con gente stupenda. Mi riferisco ai meccanici della mia squadra. Di altri non voglio parlare, almeno non adesso. Ho parecchi rimpianti, se avessero creduto di più in me, ci saremmo tolti delle belle soddisfazioni».Come pensi ti troverai in Suzuki?
«Ho già corso con Alstare in Superstock, conosco tutti e ho un bel rapporto con Francesco e Patricia Batta. Mi hanno voluto fortemente, cercherò di ripagarli».Haslam ha vinto tre gare ed ha lottato
per il Mondiale. Tu dovrai fare anche
di meglio.
«Non voglio fare proclami, né promettere niente. Lasciatemi prima provare la GSX-R 1000 K10. Ma state sicuri, Michel sarà là davanti».
Superbike FranciaLe interviste
motosprint
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SylvainGuintoliNON MERITAVO IL RIDE THROUGH
«HO COMBATTUTO come un animale ma è stato tutto inutile a causa della bandiera nera. Sono uscito dalla
pista, ma non ho tratto alcun vantaggio da questa manovra. Pensavo che fosse tutto regolare,
non meritavo il ride through. In gara 2 ero tranquillo, in testa, poi ho calato il ritmo e Fabrizio è stato molto
duro: ci siamo toccati un paio di volte e mi è andata male. Speravo nel podio, sono molto deluso».
LeonHaslamTOSELAND GUIDAVA COME UN PAZZO!
«LA PRIMA gara è stata una di quelle che piacciono a me: ho guidato con il coltello tra i denti e sono felice di aver battuto Biaggi. L’ho passato un po’ duramente,
ma non devi fare troppi complimenti se vuoi stare davanti. In gara 2 Toseland mi è volato davanti
e per non investirlo sono uscito di pista perdendo secondi e speranze. Immaginavo che potesse
succedere, perché James guidava come un pazzo».
LucaScassaMALE IN QUALIFICA, BENE IN GARA
«NON sono andato bene in qualifica. In gara mi sono riscattato. Nella prima non avevo grip; nella seconda
ho guidato davvero bene. Dedico il settimo posto ai ragazzi della squadra per il grande lavoro
che hanno fatto durante l’anno. Purtroppo le nostre strade si dividono, ma credo di aver lasciato
un segno importante anche se non è stato probabilmente apprezzato fino in fondo da tutti».
LorenzoLanziSONO CADUTO, MA HO DATO IL MASSIMO
«NON avevo niente da perdere, quindi ho cercato di dare il massimo. In gara 1 non ero perfettamente
a posto con la ciclistica, ma il duello con Luca Scassa è stato esaltante. In gara 2 era tutto perfetto
ed ho girato con i tempi dei primi. Ho tirato come un matto per riprendere Smrz, ma la sua moto aveva una velocità stratosferica! Sono scivolato
ma ritengo comunque di avere fatto il mio dovere».
CalCrutchlow
RITMO GARA INFERNALEMAGNY COURS - Sul podio Crutchlow e Biaggi litigano per gli spruzzi di champagne ricevuti in volto da Max. Volano parole grosse, tra l’imbarazzo generale, ma Crutchlow quasi sembra non accorgersene, commenta solo le sue gare.«Che gara ragazzi! La volevano vincere tutti e il ritmo è stato infernale. Ho vinto la prima gara senza grandi difficoltà; la seconda, invece, è stata una battaglia».Biaggi non ha ceduto di un millimetro…
«Ho tentato di metterlo sotto pressione, sperando che si aprisse un varco. Ma è stato attento e furbo. Non a caso è un pluricampione del mondo. Io non ho la sua stessa esperienza, ma corrergli così vicino è stata comunque una soddisfazione. Sono il miglior debuttante... non male».Perché lasci la Superbike?
«Perché è il momento giusto, il treno passa una volta sola e se non ci sali rischi di restare con un pugno di mosche in mano. Sono giovane, nessuno mi chiederà niente e prenderò la MotoGP con tutta la calma del mondo. Io credo nelle mie possibilità». Hai qualche rimpianto?
«Lascio tanti amici nel paddock e una grande squadra. Non mi perderò le sfide Superbike alla TV, sono molto divertenti!».
motosprint
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CRUTCHLOW 6 GRANDE
FABRIZIO IN SUZUKISolo lui in squadra
Pole Position
MAGNY COURS – Cal Crutchlow ha salutato la Superbike siglando la sesta pole: non male per un deb! Il britannico ha girato in 1’37”699 migliorando anche su questo tracciato il primato in qualifica di Ben Spies. In prima fila anche Sylvain Guintoli (miglior piazzamento in carriera), Jakub Smrz (sotto, i primi tre sul “podio”) e Max Biaggi che ha fatto il tempo con la copertura da gara «perché una delle due soffici a disposizione ha avuto un problema».
Superbike FranciaDai box
CI SARÀ un’unica Suzuki ufficiale nella Superbike 2011 (come avevamo già anticipato la settimana scorsa). La guiderà Michel Fabrizio, che torna in Alstare dopo il suc-cesso nella Coppa del Mondo Stock 2003 e il successivo divorzio per andare a correre in MotoGP con la ceneren-tola WCM. «Fu una scelta sbagliata e Michel l’ha rimpian-ta a lungo - racconta il boss Francesco Batta - Però la stima non è mai venuta meno: erano anni che Fabrizio ci
chiedeva di tornare e adesso lo abbiamo accontentato». Batta ha anche parlato del rinnovo dell’accordo con Ha-mamatsu. «Temevo che riducessero l’impegno invece si faranno carico della gestione del team e anche dei costi dello sviluppo che porteremo avanti autonomamente nel nostro reparto corse di Alleur (Belgio). Fabrizio è un top rider che può puntare alle prime tre posizioni nel Mondia-le».
Fabrizio ha debuttato sulla K10 nei test post gara di Magny Cours: sul prossimo Motosprint tempi e prime impressioni del talento romano.
DOPO LA GARA HASLAM SULLA BMW Leon Haslam è salito sulla BMW a Magny Cours nei test post gara, quando Motosprint era già in edicola. Tra i piloti in pista anche il vicecampione canadese SBK Brett McCormick che ha svolto un provino sulla Ducati DFX accompagnato dal promoter della serie canadese Colin Fraser.
MELANDRI, SOLO UN GIORNO PER ASSAGGIARE LA YAMAHA La Yamaha non è riuscita ad allungare il primo test di Marco Melandri sulla YZF-R1 a Valencia. Marco girerà solo mercoledi 11 novembre, sperando nella benevolenza del meteo. La vera “prima” sarà tre settimane dopo a Phillip Island, dove gireranno anche Aprilia e Suzuki.
DUE CADUTE NEL SABATO TERRIBILE DI HAGA Doppia caduta di Noriyuki Haga nel turno di libere che precede la Superpole. È volato la prima volta nel curvone prima della variante del Liceo, a oltre 220 all’ora, e la seconda all’ingresso della Estoril. I meccanici della Ducati sono riusciti a riparare a tempo di record una delle due 1098R permettendogli di disputare regolarmente la Superpole, scattata pochi minuti dopo.
LOZEJ KO, PER L’ULTIMA GARA MARINELLI TORNA... INDIETRO Marco Lozej, ingegnere di pista di Michel Fabrizio, si è fratturato una caviglia girando con la moto da cross. Il suo posto è stato preso dal direttore tecnico Ernesto Marinelli, che ha svolto questo ruolo fino alla scorsa stagione.
TEN KATE SENZA HANNSPREE
REA RESTA SOLO (ALMENO PER ORA) JONATHAN Rea potrebbe essere l’unico pilota Honda Ten Kate. Gli olandesi hanno perso lo sponsor Hannspree e la Castrol, che dovrebbe prenderne il posto, non ha ancora definito l’investimento. Nell’attesa Ronald Ten Kate ha comunque sondato con Toseland, De Angelis e De Puniet.
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PIAGGIO PUNTUALIZZA
HAGA SULL’APRILIA CON POLEMICHE IL TEAM Pata, nato dalla fusione di Borciani e DFX, ha annunciato ufficialmente l’ingaggio di Noriyuki Haga (sopra) e la collaborazione con Aprilia, che fornirà la RSV4 ufficiale. Il comunicato però non è andato giù a Noale. «L’accordo non è stato ancora formalizzato e avevamo invitato il team a rimandare l’annuncio a cose fatte» ha puntualizzato Paolo Pezzini, portavoce del Gruppo Piaggio. Aprilia fornirà al team Pata due moto con la formula del leasing (affitto) con diritto di riscatto a fine stagione. Manca però il tassello più importante, la fideiussione di 800.000 euro che Noale ha richiesto a garanzia della fornitura. La squadra ha un grosso sponsor alle spalle, l’industria alimentare Pata, e assicura che la garanzia bancaria è solo una formalità. Haga ha provato la RSV4 a Magny Cours due giorni dopo la gara utilizzando la RSV4 ex Jakub Smrz. ERA RICCA L’OFFERTA BMW A REA: 700.000 EURO (PIÙ GLI EXTRA)Jonathan Rea ha rivelato l’offerta economica che la BMW aveva avanzato per tentare di strapparlo alla Honda. Il ventitreenne nordirlandese avrebbe preso circa 700.000 euro di ingaggio con ricchissima tabella premi: 40.000 euro per la vittoria e 600.000 euro di bonus per la conquista del titolo. La BMW sarebbe stata disposta anche a pagare circa 800.000 euro di buonuscita alla Honda Ten Kate. Ma questa montagna di soldi non è bastata…
È MORTO FANTINI MENTRE al Mondiale Superbike stava per iniziare l’ultima gara della stagione, Alberto Fantini si è spento. Era ricoverato da fine luglio in ospedale, a Rimini, per una leucemia: ha lottato a lungo, com’era nel suo carattere, ma questa volta non ce l’ha fatta. Riminese, 65 anni, Fantini era una figura di riferimento nel mondo delle due ruote, nel quale aveva ricoperto diversi ruoli. Dagli esordi al fianco di Renzo Pasolini, poi direttore di gara internazionale, aveva guidato per anni il Campionato del mondo Superbike. In Italia si occupava di velocità in pista a tutto tondo. In tempi recenti, come amministratore della società Sport Promotion, aveva promosso con successo, insieme a Giuseppe Morri, il campionato italiano velocità. Motosprint è vicino alla moglie Maria e alla figlia Valentina.
TRE PILOTI IN LIZZA
SUPERSONIC, SCELTA DIFFICILE C’È STATA coda di piloti fuori dal team Supersonic, formazione emiliana approdata quest’anno in Superbike con Luca Scassa. Per dirimere l’incertezza della scelta 2011, il proprietario Danilo Soncini avrebbe voluto organizzare un estemporaneo test-sfida tra Ruben Xaus, Sylvain Guintoli e Maxime Berger, talento della Stock. Ma poi ci ha ripensato «perché preferisco pensarci bene e aspettare qualche qualche giorno». Il prescelto guiderà la 1098R con elettronica ufficiale completa di ride by wire, cioè lo stesso pacchetto tecnico d’elite di cui disporrà il team Althea per Carlos Checa.
PROGETTO 3 CILINDRI
TRIUMPH SI PREPARA LA TRIUMPH sta progettando una tre cilindri che potrebbe correre il Mondiale Superbike dal 2012. Il condizionale è d’obbligo perché i progettisti inglesi stanno lavorando su un motore da 1080 cm3 di cilindrata, mentre l’attuale limite dei tre cilindri è 1000 cm3. In Francia emissari della Triumph hanno contattato la Infront per appurare la disponibilità degli organizzatori ad alzare il limite delle tre cilindri a 1100 cm3. La moto è in avanzata fase di progetto e potrebbe scendere in pista nella tarda primavera. Lo sviluppo sarà curato in toto dalla italiana BE1 Racing con il neoacquisto Luca Scassa che ha accettato la retrocessione in Supersport 2011 per avere la possibilità di tornare in Superbike tra due anni da ufficiale Triumph.
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ARRIVA TOSELAND...
CORSER SI ARRABBIATROY Corser ha lasciato Magny Cours infuriato: la BMW lo vuole dirottare nella nuova struttura della filiale italiana per far posto a James Toseland, che entra nel team ufficiale a fianco di Leon Haslam. Ad amici l’australiano ha confidato che non accetterà quella che lui ritiene una “retrocessione”, a costo di rinunciare al rinnovo siglato lo scorso agosto. Nei piani BMW Corser dovrebbe affiancare Ayrton Badovini.
TARDOZZI E BMW È FINITA IN ANTICIPO“Yamaha? Abbiamo solo parlato...”
LA BMW si è presentata al via dell’ultima gara senza Davide Tardozzi. A dirigere la squadra è stato Reiner Beaumel, che è anche direttore tecnico. Si sapeva che in squadra c’era maretta, che non c’era unità di vedute, ma il divorzio anticipato è arrivato a sorpresa. È stato Berthold Hauser, direttore delle attività spor-tive di BMW Motorrad, a comunicare la decisione a Tardozzi.
«Mi ha detto che era meglio non andassi in Francia – ha spie-gato l’ormai ex team manager – perché hanno intenzione di ge-stire la squadra diversamente e che volevano cominciare da Magny Cours. Io ho ancora un contratto, del quale vorranno trovare una risoluzione. Cosa che io sono disposto a fare. Ma non so ancora cosa farò nel 2011, con la Yamaha ho parlato una vol-ta e poi più».
Superbike FranciaDai box
LE MASSIME IN SUPERPOLE
NESSUNO TIENEIL PASSO DI MAX ECCO le velocità massime realizzate in Superpole alla staccata prima del tornate Adelaide: 1. Biaggi (Aprilia) 289,5; 2. Crutchlow (Yamaha) 287,2; 3. Toseland (Yamaha) 287,2; 4. Sykes (Kawasaki) 285,7; 5. Guintoli (Suzuki) 285,7; 6. Haslam (Suzuki) 285,7; 7. Haga (Ducati) 284,2; 8. Scassa (Ducati) 283,5; 9. Checa (Ducati) 282,7; 10. Corser (BMW) 282,7; 11. Rea (Honda) 282; 12. Byrne (Ducati) 281,3; 13. Xaus (BMW) 281,3; 14. Neukirchner (Honda) 280,5; 15. Lowry (Kawasaki) 279,8; 16. Smrz (Aprilia) 278,4; 17. Lanzi (Ducati) 276,9; 18. Fabrizio (Ducati) 275,5; 19. Lai (Honda) 275,5; 20. Baiocco (Kawasaki) 273,4.
SQUADRA SATELLITE DUCATI
POLITA DICE NO AL TEAM LIBERTY ALEX Polita ha rifiutato l’offerta del team Liberty, il nuovo team satellite Ducati che gestirà Jakub Smrz. «Offrivamo tutto gratis ma ci ha detto no - spiega il direttore sportivo Natale Egi. - Alex si è giustificato tirando in ballo l’appiedamento dopo i test 2009 con il team Borciani, ma non era stata una scelta mia. Mi ha deluso».
REA OPERATO AL POLSOTORNERÀ PER I TEST DI ARAGON Jonathan Rea ha disputato le due gare francesi sotto anestetico per la lesione del legamento scafoideo del polso sinistro conseguenza del volo in Superpole a Imola. Come non bastasse, è volato di nuovo nel warm up. All’indomani della gara il nordirlandese è stato operato e sarà a posto per la prima tornata di test invernali ad Aragon.
PER TOM SYKES
KAWASAKI SI FA IN TRE?
TOM Sykes ha rifiutato il passaggio al team satellite Pedercini e la Kawasaki sta
studiando la possibilità di schierare una terza moto ufficiale. Sykes ha girato con la ZX-10 versione 2011 nel test dopo gara di Magny Cours ed è stato convocato anche
per la prossima uscita di Aragon (25-27 ottobre) insieme ai titolari Chris
Vermeulen e Joan Lascorz ancora non al meglio per gli incidenti dei mesi scorsi.
L’ANNO PROSSIMO 165 CHILI PER TUTTE Ora è ufficiale: la Superbike Commission ha fissato a 165 chili il nuovo peso limite a prescindere da cilindrata e frazionamento. Il precedente era 162. Resta in vigore il complicato sistema di revisione che ogni tre round permette di ribilanciare pesi e misura degli air restrictor imposti alla Ducati in base ai risultati.
RENZO ROSSO (DIESEL JEANS) ARRIVA A FESTEGGIARE MAXNon è passata inosservata la visita di Renzo Rosso proprietario della Diesel Jeans che è stata sponsor principale della Superbike nei primi anni ’90. La stessa azienda ha finanziato per molti anni anche il team Alstare Suzuki ma Rosso, arrivato dall’Italia con un volo privato e ripartito subito dopo gara 1, ha spiegato «di essere venuto solo per salutare Biaggi che tempo fa è venuto alla mia festa di compleanno. Siamo molto amici e volevo essergli vicino per festeggiare».
Superbike Franciail tabellone
Gara1
Campionatomarche
Campionatopiloti
11. Corser 165; 12. Camier 164; 13. Smrz 110; 14. Sykes 106; 15. Xaus 96; 16. Lanzi 88; 17. Scassa 85; 18. Neukirchner 54; 19. Hayden 10; 20. Vemeulen 10; 21. Lowry 9; 22. Parkes 9; 23. Baiocco 9; 24. Brookes 6; 25. Sandi 3; 26. Morais 3; 27. Pitt 3; 28. Lai 2.
Alvia
PR
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SU
PE
RP
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Gara2
Cal Crutchlow (Yamaha) in 1’37”699alla media di 162,536 km/h
Pole 2009: Ben Spies (Yamaha) in 1’37”709alla media di 162,519 km/h
Cal Crutchlow (Yamaha) in 1’38”781alla media di 160,756 km/h
GIRO PIÙ VELOCE
Cal Crutchlow (Yamaha) in 1’38”879alla media di 160,596 km/h
GIRO PIÙ VELOCE
Noriyuki Haga (Ducati) nel 2009, in 1’38”619 alla media di 161,020 km/hPRIMATO IMBATTUTO
Poleposition
1. Max Biaggi Aprilia in 38’11”343101,453 km alla media di 159,396 km/h
2. Cal Crutchlow Yamaha a 0”0873. Michel Fabrizio Ducati a 3”715
4. Sylvain Guintoli Suzuki a 4”0045. Noriyuki Haga Ducati a 15”4716. Jakub Smrz Aprilia a 18”3787. Luca Scassa Ducati a 21”1808. Shane Byrne Ducati a 23”0559. Carlos Checa Ducati a 25”657
10. Leon Haslam Suzuki a 27”78111. Tom Sykes Kawasaki a 28”20612. Max Neukirchner Honda a 44”63413. Ivan Lowry Kawasaki a 1’04”18114. Matteo Baiocco Kawasaki a 1’16”446
RITIRATI
Lorenzo Lanzi Ducati al 18. giroRoger Lee Hayden Kawasaki al 10. giroJames Toseland Yamaha al 5. giroTroy Corser BMW al 5. giroFabrizio Lai Honda al 5. giro
NON PARTITI
Ruben Xaus BMWJonathan Rea Honda
1. Cal Crutchlow 1’38”812 1’37”699
2. Sylvain Guintoli 1’38”300 1’37”768
3. Jakub Smrz 1’38”706 1’37”784
4. Max Biaggi 1’38”601 1’38”039
5. Michel Fabrizio 1’38”407 1’38”082
6. Jonathan Rea 1’38”919 1’38”155
7. Carlos Checa 1’39”013 1’38”252
8. Noriyuki Haga 1’39”075 1’38”421
SUPERPOLE 2
9. Troy Corser 1’38”801 1’38”250
10. Leon Haslam 1’38”694 1’38”327
11. Ruben Xaus 1’38”793 1’38”364
12. Tom Sykes 1’38”865 1’38”370
13. Lorenzo Lanzi 1’38”769 1’38”519
14. Shane Byrne 1’38”814 1’38”538
15. James Toseland 1’39”029 1’38”551
16. Luca Scassa 1’38”652 1’38”585
SUPERPOLE 1
17. Max Neukirchner 1’39”543 1’39”341
18. Ivan Lowry 1’40”351 1’40”278
19. Matteo Baiocco 1’41”045 1’40”890
20. Fabrizio Lai 1’40”943 1’41”471
GLI ALTRI IN GRIGLIA
21. Roger Lee Hayden 1’41”094
1. Cal Crutchlow Yamaha in 38’15”586101,453 km alla media di 159,101 km/h
2. Leon Haslam Suzuki a 3”7793. Carlos Checa Ducati a 4”261
4. Max Biaggi Aprilia a 4”4165. Jakub Smrz Aprilia a 7”4766. Michel Fabrizio Ducati a 11”8667. Noriyuki Haga Ducati a 16”3908. Tom Sykes Kawasaki a 21”6699. Shane Byrne Ducati a 22”065
10. Luca Scassa Ducati a 22”28111. Lorenzo Lanzi Ducati a 26”74812. Jonathan Rea Honda a 35”60813. Max Neukirchner Honda a 39”92914. Ivan Lowry Kawasaki a 54”83615. Matteo Baiocco Kawasaki a 1’07”191
16. Fabrizio Lai Honda a 1’14”632
RITIRATI
Roger Lee Hayden Kawasaki al 21. giroTroy Corser BMW all’8. giroJames Toseland Yamaha al 4. giroRuben Xaus BMW al 3. giro
SQUALIFICATO
Sylvain Guintoli Suzuki
TEMPERATURAESTERNA (°C)
23/25TEMPERATURA
ASFALTO (°C)
28/35
PILOTIAL VIA
21GARA1
NUMEROGIRI
23/23
PILOTIAL VIA
19GARA2
1. Max Biaggi Italia Aprilia 11/8 25/25 20/16 10/13 25/25 13/16 25/25 25/25 20/25 11/10 13/11 5/11 13/25 451
2. Leon Haslam Gran Bretagna Suzuki 25/20 20/20 25/13 5/20 13/20 16/25 20/— 8/20 8/6 16/13 10/16 11/— 20/6 376
3. Carlos Checa Spagna Ducati 9/25 13/13 —/20 13/10 2/5 20/11 —/— 20/11 7/10 9/6 20/— 25/25 16/7 297
4. Jonathan Rea Gran Bretagna Honda 13/10 16/— 10/11 25/25 —/— 11/20 2/8 3/4 25/20 20/20 25/20 —/— 4/— 292
5. Cal Crutchlow Gran Bretagna Yamaha —/7 2/16 9/7 8/— 16/— 8/13 5/16 —/13 16/2 25/25 16/13 6/16 25/20 284
6. Noriyuki Haga Giappone Ducati 16/11 8/8 11/25 6/— 5/10 —/6 16/13 9/7 10/11 2/3 —/25 16/20 9/11 258
7. Sylvain Guintoli Francia Suzuki 10/13 3/7 7/10 2/3 6/9 6/1 8/10 11/10 13/9 4/9 8/10 7/8 —/13 197
8. Michel Fabrizio Italia Ducati 20/16 5/5 —/— 3/4 9/— 25/8 —/7 13/16 —/16 13/— —/— 9/— 10/16 195
9. James Toseland Gran Bretagna Yamaha —/6 9/10 16/9 20/16 20/— 9/10 7/— 6/— 9/13 8/11 —/8 —/— —/— 187
10. Shane Byrne Gran Bretagna Ducati 2/4 10/9 —/8 7/8 3/7 1/3 10/9 7/9 4/7 7/8 7/6 8/10 7/8 169
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FRAN
CIA
1. APRILIA (13/25) p. 471 2. DUCATI (16/16) p. 424 3. SUZUKI (20/13) p. 412 4. YAMAHA (25/20) p. 352 5. HONDA (4/4) p. 313 6. BMW (—/—) p. 201 7. KAWASAKI (8/5) p. 113
TOTA
LE
CATENE CORONE PIGNONI
motosprint
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Supersport Francia
1. Laverty (Honda) 22 giri pari a 97,042 km in 37’46”575 alla media di 154,132 km/h; 2. Sofuoglu (Honda) a 4”769; 3. Davies (Triumph) a 17”658; 4. Roc-coli (Honda) a 20”412; 5. Harms (Honda) a 20”559; 6. Fujiwara (Kawasaki) a 21”200; 7. Salom (Triumph) a 25”051; 8. Pirro (Honda) a 25”174; 9. Tamburini (Yama-ha) a 32”256; 10. Praia (Honda) a 59”797; 11. Maurin (Yamaha) a 1’04”127; 12. Marino (Honda) a 1’23”612.
Giro più veloce: Laverty in 1’42”295 alla media di 155,233 km/h.
Pole position: Sofuoglu in 1’41”372 alla media di 156,647 km/h.
IL CAMPIONATO PILOTI: 1. Sofuoglu p. 263; 2. La-verty 252; 3. Lascorz 168; 4. Davies 153; 5. Pirro 99; 6. Salom 99; 7. Harms 98; 8. Roccoli 84; 9. Rea 83; 10. Fujiwara 81; 11. Lagrive 70; 12. Praia 66; 13. Foret 65; 14. Tamburini 32; 15. Parkes 29; 16. Lundh 24; 17. Disalvo 21; 18. Iannuzzo 15; 19. Dell’Omo 13; 20. Viz-ziello 10; 21. Aitchison 9; 22. Migliorati 8; 23. Palumbo 8; 24. Chesaux 8; 25. Lowes 6; 26. Maurin 5; 27. Westmoreland 5; 28. Isaacs 5; 29. Marino 4; 30. Iddon 4; 31. McConnell 3; 32. Bukowski 3; 33. Charpentier 3; 34. Boscoscuro 3; 35. Cazzola 3; 36. Barone 2; 37. Toth 2; 38. Holubec 1.
IL CAMPIONATO MARCHE: 1. Honda p. 320; 2. Ka-wasaki 211; 3. Triumph 168; 4. Yamaha 37.
Davies terzo
con la triumph
Leclassifiche
Premio regolaritàLaverty vince ancora, ma il campione è Sofuoglu, sempre a punti
MAGNY COURS - Eugene Laverty rimpiangerà a lungo la scivolata di Portimao e la rottura di Brno.
All’irlandese non sono bastate otto vittorie per strappare il Mondiale Superpole al più regolare Kenan Sofuoglu, solo tre volte primo, ma mai finito oltre il terzo posto. Laverty ha sbancato anche Magny Cours, ma il campionato era ormai nelle mani della Honda Ten Kate, che festeggia l’otta-vo titolo negli ultimi nove anni: solo un anno fa Cal Crutchlow, con la Yamaha, è riuscito a battere la corazzata olandese.
Eugene Laverty si consola con il passag-gio in Superbike con la Yamaha ufficiale, che ha assaggiato brevemente nel test dopo gara, sulla pista francese. Sofuoglu, bissato il titolo già conquistato nel 2007, andrà in Moto2 al posto del compianto Shoya Tomizawa: debutterà nelle due pro-ve conclusive di questa stagione, ad Estoril ed a Valencia.
La Supersport è ormai proiettata verso un 2011 pieno di incognite per il Team Ten Kate, che non ha ancora il budget neces-sario per schierare almeno una CBR 600 RR: la decisione è attesa per le prossime
settimane. Torna però la Yamaha ufficiale con il diciottenne riminese Roberto Tam-burini, che ancora non ha recuperato dal grave incidente di Silverstone. Anche la Triumph diventerà più ambiziosa con Chaz Davies, terzo in rimonta nell’epilogo di sta-gione, e il neoacquisto Luca Scassa.
Aria nuova in Kawasaki, che punta sull’australiano Broc Parkes, stavolta tra-dito dalla rottura del motore. Lascia il Mondiale Katsuaki Fujiwara, che torna in Giappone per fare il tester della nuova Su-perbike e disputare il campionato pan asiatico.
Non ha ancora una squadra Massimo Roccoli, che ha chiuso in bellezza (quarto) una stagione piena di inconvenienti tecni-ci. Futuro incerto anche per Michele Pirro, vincitore ad Imola, stavolta soltanto ottavo per problemi al cambio: la speranza è ap-prodare in Moto2 con il team Gresini che lo ha già schierato ad Aragon con buoni risultati (quattordicesimo).
La lista di iscritti 2011 è così sparuta che i trenta rifiutati dalla Moto2 sarebbero ac-colti in Supersport a braccia aperte…
p.g.
NEL 2010 LAVERTY (50) HA VINTO OTTO GARE, SOFUOGLU (SOTTO) “SOLO” TRE. IL TURCO È SEMPRE SALITO SUL PODIO.
motosprint
65
COPPA FIM SUPERSTOCK 10001. Berger (Honda) 14 giri pari a 61,754 km in 23’52”988
alla media di 155,140 km/h; 2. Badovini (BMW) in 4”722; 3. Barrier (BMW) a 10”258; 4. Zanetti (Ducati) a 15”130; 5. Baroni (Ducati) a 25”214; 6. Giugliano (Suzuki) a 29”120; 7. Antonelli (Honda) a 29”780; 8. Petrucci (Kawasaki) a 29”879; 9. La Marra (Honda) a 30”152; 10. Millet (BMW) a 31”140; 11. Savary (BMW) a 31”358; 12. Magnoni (Honda) a 35”614; 13. Tutusaus (KTM) a 43”226; 14. Lussiana (BMW) a 44”369; 15. Beretta (BMW) a 45”359; 16. Jezek (Aprilia) a 46”029; 17. Pagaud (BMW) a 54”172; 18. Leeson (Kawasaki) a 55”905; 19. Svitok (Honda) a 1’00”806; 20. Andric (Honda) a 1’10”502; 21. Sletten (Yamaha) a 1’15”927; 22. Walkowiak (Honda) a 1’16”222; 23. Thiriet (Honda) a 1’23”839; 24. Salac (Aprilia) a 1’27”739.
Giro più veloce: Berger in 1’42”042 alla media di 155,618 km/h.
Pole position: Berger in 1’41”676 alla media di 156,178 km/h.
IL CAMPIONATO PILOTI: 1. Badovini p. 245; 2. Berger 147; 3. Magnoni 98; 4. Antonelli 98; 5. Giugliano 94; 6. Barrier 87; 7. Zanetti 66; 8. Baz 65; 9. Petrucci 63; 10. Baroni 54; 11. Mahr 42; 12. La Marra 40; 13. Beretta 39; 14. Bussolotti 37; 15. Savary 37; 16. Tutusaus 33; 17. Lussiana 20; 18. Lammert 18; 19. Jezek 18; 20. Vivarelli 16; 21. Colucci 11; 22. Boscoscuro 9; 23. Burrell 8; 24. Sembera 8; 25. Barragan 8; 26. Leeson 7; 27. Millet 6; 28. Andric 5; 29. Salac 5; 30. Svitok 4; 31. Lacalendola 3; 32. Walkowiak 3; 33. Cox 2; 34. Fusco 2; 35. Thiriet 1; 36. Della Ceca 1.
IL CAMPIONATO MARCHE: 1. BMW p. 245; 2. Honda 190; 3. Suzuki 110; 4. Ducati 92; 5. Yamaha 67; 6. Kawasa-ki 66; 7. KTM 39; 8. Aprilia 21.
CAMPIONATO EUROPEO SUPERSTOCK 6001. Metcher (Yamaha) 10 giri pari a 44,110 km in
17’35”250 alla media di 150,482 km/h; 2. Lombardi (Yama-ha) a 5”913; 3. Covena (Yamaha) a 12”227; 4. Elliott (Kawa-saki) a 13”236; 5. Duwelz (Yamaha) a 14”396; 6. D’Annun-zio (Yamaha) a 15”279; 7. Vd Mark (Honda) a 15”492; 8. Calero Perez (Yamaha) a 22”174; 9. Cocco (Yamaha) a 30”433; 10. Van Leuven (Yamaha) a 31”007; 11. Krajci (Yamaha) a 31”736; 12. Salvadori (Yamaha) a 32”831; 13. Rambure (Yamaha) a 33”104; 14. Chevrier (Honda) a 33”228; 15. Vrajitoru (Yamaha) a 40”401; 16. Esnault (Ya-maha) a 40”768; 17. Martinez (Honda) a 41”948; 18. Major (Yamaha) a 42”221; 19. Fanelli (Honda) a 1’08”778.
Giro più veloce: Metcher in 1’44”845 alla media di 151,458 km/h.
Pole position: Guarnoni in 1’44”699 alla media di 151,669 km/h.
IN CAMPIONATO: 1. Guarnoni p. 187; 2. Marino 159; 3. Lombardi 109; 4. D’Annunzio 92; 5. Fanelli 80; 6. Covena 69; 7. Lanusse 68; 8. Karlsen 65; 9. Calero Perez 59; 10. Elliott 44; 11. Le Coquen 43; 12. Major 40; 13. Duwelz 35; 14. Krajci 29; 15. Metcher 25; 16. Mossey 25; 17. Russo 24; 18. Massei 20; 19. Vrajitoru 20; 20. Gregorini 16; 21. Egea 13; 22. De Tournay 13; 23. Carrillo 12; 24. Moser 11; 25. Mercado 11; 26. Casalotti 11; 27. Carvalho 11; 28. Schacht 10; 29. Cecchini 10; 30. Vd Mark 9; 31. Cocco 8; 32. Lonbois 7; 33. Van Leuven 6; 34. Buhn 6; 35. Salvadori 4; 36. Maz-zina 4; 37. Rambure 3; 38. Valk 3; 39. Korobacz 3; 40. Pesek 3; 41. Chevrier 2; 42. Morrentino 2; 43. Rosini 2; 44. Muresan 2.
Lombardi secondo
nella Stock 600
Leclassifiche
Manca la lodeBadovini sognava di vincere 10 gare su 10. Berger gli rovina la festa
MAGNY COURS - Peccato, Ayrton. Ci avevi abituati così bene, che il secon-do posto ha un sapore amaro: se
vinci nove gare consecutive, non puoi più permetterti di perdere!
Badovini ci teneva a fare l’en plein (dieci gare vinte su dieci disputate) e a chiudere in bellezza l’avventura nella Superstock 1000 prima di iniziare una nuova avventura in Su-perbike, nel 2011. Il week-end francese è però stato troppo complicato perché il domi-natore potesse uscirne indenne: i problemi tecnici non sono mancati ed è anche arrivata una scivolata. Non è andato meglio il warm up, perché il britannico Thomas Bridwell ha sbagliato la frenata al tornantino ed ha cen-trato Badovini, che si è rialzato con una gam-ba gonfia e dolorante.
Il problema più grosso, però, è stato Maxi-me Berger, in stato di grazia. Sulla pista di casa il ventunenne della Honda Ten Kate è stato perfetto. È partito davanti a tutti, pren-dendo subito tre secondi di vantaggio, che Badovini ha lentamente recuperato. Sem-brava la stessa, solita rimonta vincente, in-vece stavolta il recupero di Ayrton si è ferma-to sul più bello: la gamba era messa troppo male per insistere.
Ha mancato il podio (quarto posto), ma
Superstock Francia
Lorenzo Zanetti è andato forte anche a Ma-gny Cours, confermandosi il migliore esor-diente dell’anno. Il bresciano, ex pilota della 125 GP, sta prendendo confidenza con le categorie giovanili a 4T.
Gli altri italiani sono stati presi in contro-piede dal gran ritmo impresso da Berger ed hanno accusato distacchi pesanti. Lorenzo Baroni, che nel 2011 guiderà la Ducati del team Althea, è finito quinto in solitario, pre-cedendo Andrea Antonelli, vittima di un fuo-ri pista nelle prime battute di gara, Petrucci e La Marra. Passo indietro per Michele Ma-gnoni, soltanto dodicesimo, ma terzo in campionato, a pari punteggio con Antonelli.
600 - Nell’ultima prova dell’Europeo Stock 600, già assegnato al francese Jeremy Guar-noni, i galletti di casa hanno combinato una frittata spianando la strada al primo succes-so continentale della promessa Jed Metcher, ventenne australiano che sogna di ripercor-rere il cammino di Casey Stoner.
Metcher ha iniziato in 125 (wild card nel Mondiale a Phillip Island 2008, ventesimo posto) e corre abitualmente nel campionato tedesco Superbike. A Magny Cours, con una Yamaha R6, ha approfittato della collisione a due giri dalla fine tra il neo campione Guar-noni e il connazionale Stephane Egea, che ha tentato un difficile sorpasso finendo per tra-volgere il rivale. L’incidente ha consegnato il secondo posto al costante Berardino Lom-bardi, il migliore dei nostri, sia in gara che in campionato, chiuso al terzo posto.
Sesta posizione per Federico D’Annunzio con la seconda R6 della Yamaha Martini. Da seguire la crescita del quindicenne laziale Francesco Cocco arrivato nono.
p.g.
BERGER (21) È ANDATO IN FUGA SIN DAL PRIMO GIROE BADOVINI, MALCONCIO A CAUSA DI UNA CADUTA NEL WARM UP, NON È RIUSCITO A PRENDERLO.
motosprint
66
Supermoto Nazioni
DUE VITTORIE PER VAN DEN BOSCH (61). GLI ITALIANI: GOZZINI (10) SECONDO E QUARTO; DUE SETTIMI POSTI PER RAVAGLIA (12); UN QUARTO E UN UNDICESIMO PER LAZZARINI (11).
CAHORS (Francia) - Secondi dietro la Francia. Un risultato onorevole se estrapolato dal contesto. Un contesto
che dice di un week-end a dir poco storto per gli italiani protagonisti di una prova stoica. Quella che poteva essere una festa per la forte squadra italiana guidata dal CT Attilio Pignotti si rovina sin dalle qualifiche. Davide Gozzini cade nel warm-up della pri-ma qualifica e si procura una profonda fe-rita a un avambraccio suturata con sei pun-ti. Nella terza gara di qualifica a cadere nel secondo giro, nel tratto sterrato, è Chri-stian Ravaglia che si lussa la spalla destra e deve andare in ospedale per farsela ri-mettere in sesto. L’Italia comunque si qua-lifica, con l’ultimo posto disponibile, grazie alla seconda posizione di Ivan Lazzarini nella seconda gara di qualifica.
Domenica i due infortunati stringono i denti e decidono di schierarsi al via. A que-sto punto la Francia ha perso la squadra rivale più temibile, l’Italia è sì al via ma con poche speranze. I nostri sono però tutt’al-
tro che domi e riescono a portare a casa il secondo posto alle spalle proprio dei fran-cesi.
Il migliore in assoluto è Thierry Van Den Bosch che monopolizza entrambe le sue gare, la prima e la terza; l’altro vincitore è Thomas Chareyre anche lui sempre al co-mando della seconda gara, per il pilota del-la TM anche un secondo posto nella prima gara. Il giovane Aurelien Grelier, il terzo componente del team transalpino, non sfi-gura con un secondo e terzo posto.
Così come non hanno sfigurato i piloti italiani saliti sul secondo gradino del podio. Nella prima gara Gozzini parte in fondo al gruppo e riesce a recuperare sino al quinto posto; Lazzarini invece è undicesimo dopo essere partito oltre metà gruppo e aver ri-mediato ad una caduta, insieme al finlan-dese Kingelin, nel tratto dello sterrato.
Nella seconda gara Lazzarini si butta nelle mischia a testa bassa, recupera posi-zioni giro dopo giro, riesce a non commet-tere errori e a risalire sino alla quarta po-
Azzurri duri
Gozzini e Ravaglia infortunati in prova
ma corrono. Da ultimi a secondi.
Vincono i francesi
sizione; non meno importante la rimonta di Ravaglia che con la spalla dolorante dall’ul-tima posizione conclude settimo.
La terza e ultima gara è stata la migliore dei nostri che nonostante tutto hanno recu-perato e lottato per le posizioni che conta-no, Gozzini conclude secondo alle spalle, e neanche tanto lontano, di Van Den Bosch, mentre Ravaglia chiude al settimo posto.
Contenti, anche loro come se avessero vinto, i piloti della squadra terza classifica-ta, la Germania Junior che con Markus Class, Nico Joannidis e Jan Deitenbach fa meglio della squadra “Senior”, solo quinta, superata anche dalla Finlandia.
Il risultato negativo della Germania è de-terminato anche dal ritiro di Bernd Hiemer nella prima manche. Il pilota della KTM in una caduta si è lesionato il bacino.
motosprint
67
La Francia
a punteggio pieno
Leclassifiche
Due vittorie
per De Reuver
Leclassifiche
OLANDA VINCE IN CASA Cross Nazioni Europee
GARA 1 1. Van den Bosch (Aprilia) 17 giri in 19’56”542; 2.
Chareyre (TM) a 1”177; 3. Marie Luce (Yamaha) a 6”713; 4. Hermunen (Husqvarna) a 7”768; 5. Gozzini (TM) a 17”747; 6. Künzel (Aprilia) a 21”791; 7. Winstan-ley (Honda) a 23”971; 8. Vorlicek (Suzuki) a 24”846; 9. Nastran (Husqvarna) a 25”995; 10. Caprani (Yamaha) a 26”834; 11. Lazzarini (Honda) a 30”664; 12. Joanni-dis (Husaberg) a 41”904; 13. Karlsson (Yamaha) a 42”287; 14. Leok (TM) a 44”013; 15. Cucharrera (KTM) a 44”919; 16. Fonseca (Kawasaki) a 46”418; 17. Deiten-bach (Suzuki) a 46”839; 18. Gaillard (Honda) a 52”471; 19. Travnicek (KTM) a 1’09”942; 20. Denil (Suzuki) a 1’16”412; 21. Garcia (Honda) a 1 giro; 22. Fornell (KTM); 23. Retuerta (KTM); 24. Coget (Honda); 25. Mihelcic (Honda); 26. Svanberg (Yamaha); 27. Hodgson (KTM); 28. Uusna (Husqvarna); 29. Meira (Kawasaki) a 2 giri; 30. Hiemer (KTM) a 3 giri; 31. Kingelin (Honda) a 17 giri.
GARA 2 1. Chareyre (TM) 17 giri in 19’56”648; 2. Grelier
(Honda) a 3”707; 3. Marie Luce (Yamaha) a 4”865; 4. Lazzarini (Honda) a 5”919; 5. Vorlicek (Suzuki) a 10”275; 6. Künzel (Aprilia) a 17”374; 7. Ravaglia (Su-zuki) a 25”115; 8. Class (Suzuki) a 25”424; 9. Nassar (TM) a 36”497; 10. Hermann (Husqvarna) a 37”652; 11. Hodgson (KTM) a 39”524; 12. Retuerta (KTM) a 46”266; 13. Klem (Husqvarna) a 46”706; 14. Gaillard (Honda) a 52”807; 15. Aguiar (Kawasaki) a 56”492; 16. Svanberg (Yamaha) a 58”624; 17. Fornell (KTM) a 59”204; 18. Kingelin (Honda) a 59”825; 19. Blakeman (KTM) a 1’02”528; 20. Joannidis (Husaberg) a 1’02”841; 21. Mikkelsen (Yamaha) a 1’09”467; 22. Eriksson (Honda) a 1 giro; 23. Mihelcic (Honda); 24. Llados (Suzuki); 25. Habat (Honda); 26. Uusna (Husqvarna); 27. Bouillon (Honda); 28. Lovetinsky (Suzuki); 29. Meira (Kawasaki) a 2 giri; 30. Chanseaud (Honda) a 16 giri.
GARA 3 1. Van den Bosch (Aprilia) 17 giri in 20’01”398; 2.
Gozzini (TM) a 4”793; 3. Grelier (Honda) a 7”157; 4. Class (Suzuki) a 7”931; 5. Hermann (Husqvarna) a 9”225; 6. Winstanley (Honda) a 15”178; 7. Ravaglia (Suzuki) a 17”983; 8. Caprani (Yamaha) a 18”534; 9. Hermunen (Husqvarna) a 19”692; 10. Nastran (Hu-sqvarna) a 21”398; 11. Leok (TM) a 31”291; 12. Cuchar-rera (KTM) a 33”171; 13. Klem (Husqvarna) a 39”150; 14. Karlsson (Yamaha) a 40”907; 15. Deitenbach (Su-zuki) a 41”094; 16. Fonseca (Kawasaki) a 53”260; 17. Garcia (Honda) a 56”650; 18. Eriksson (Honda) a 57”069; 19. Aguiar (Kawasaki) a 1’01”071; 20. Llados (Suzuki) a 1’01”488; 21. Coget (Honda) a 1’09”810; 22. Mikkelsen (Yamaha) a 1’09”992; 23. Nassar (TM) a 1’12”436; 24. Blakeman (KTM) a 1 giro; 25. Habat (Honda); 26. Bouillon (Honda); 27. Lovetinsky (Suzuki); 28. Denil (Suzuki) a 4 giri; 29. Travnicek (KTM) 16 gi-ri.
CLASSIFICA NAZIONI1. Francia (Van den Bosch-Chareyre-Grelier) punti
7; 2. Italia (Gozzini-Lazzarini-Ravaglia) 25; 3. Germa-nia Junior (Class-Joannidis-Deitenbach) 56; 4. Finlan-dia (Hermunen-Klem-Kingelin) 57; 5. Germania (Her-man-Künzel-Hiemer) 57; 6. Gran Bretagna (Winstan-ley-Hodgson-Blakeman) 67; 7. Francia Junior (Marie Luce-Coget-Chanseaud) 81; 8. Estonia (Nassar-Leok-Uusna) 83; 9. Svezia (Karlsson-Svanberg-Eriksson) 83; 10. Repubblica Ceca (Vorlicek-Travnicek-Lovetinsky) 87; 11. Slovenia (Nastran-Mihelcic-Habat) 92; 12. Bra-sile (Aguiar-Fonseca-Meira) 95; 13. Spagna Junior (Garcia-Fornell-Llados) 97; 14. Belgio (Gaillard-Denil-Bouillon) 105; 15. Danimarca (Caprani-Mikkelsen) 61; 16. Spagna (Cucharrera-Retuerta) 62.
MARKELO - L’Olanda ha sfruttato al me-glio il “Fattore campo” bissando il titolo del 2009 con una squadra capitanata da Marc De Reuver. Diciotto le nazioni al via con la gara pesantemente condizionata dalla pioggia con il fango che ha reso la pista mono-traet-toria complicando i sorpassi. Le non brillanti prove del sabato hanno relegato la formazio-ne azzurra in unidicesima posizione.
Dopo il primo via Lupino transita in diciot-
tesima posizione e Bonini in ottava, la ban-diera a scacchi vede Lupino diciassettesimo e Bonini nono. L’Olanda con Coldenhoff e Kromhoff occupa le prime due posizioni e prende il largo in classifica, l’Italia è quinta.
Nella seconda gara gli azzurri partono meglio con Monni in ottava posizione, chiu-derà quinto, e Lupino tredicesimo che recu-pererà fino al settimo. Vince De Reuver che precede l’estone Tanel Leok e il compagno Coldenhoff. L’Olanda mette una seria ipoteca sulla vittoria finale, l’Italia è terza.
Nella terza gara i piloti italiani cadono en-trambi durante il primo giro, Monni riparte in quattordicesima posizione e Bonini in vente-sima. Due entusiasmanti recuperi con Monni che arriva sotto la bandiera a scacchi all’ot-tavo posto, e Bonini al tredicesimo, non consentono il sorpasso sulla Danimarca che occupa l’ultimo gradino del podio con soli due punti di vantaggio. La gara fa registrare il secondo successo di De Reuver su Tanel Leok ed il francese Potisek.
GARA 1 (MX2 + OPEN)1. Coldenhoff (Yamaha); 2. Klein Kromhof (Yama-
ha); 3. Justs (Honda); 4. Priem (Aprilia); 5. Larsen (KTM); 6. Neugebauer (Kawasaki); 7. Lenoir (Suzuki); 8. Triest (KTM); 9. Bonini (Yamaha); 10. Jousi (Yama-ha); 11. Bengtsson (Honda); 12. Olsen (Suzuki); 13. Parshin (Honda); 14. Laansoo (Honda); 15. Ratsep (Honda); 16. Irt J. (Husqvarna); 17. Lupino (Yamaha); 18. Ullrich (Honda); 19. Gercar (Yamaha); 20. Cepelak (Yamaha).
GARA 2 (MX1+ MX2)1. De Reuver (Suzuki); 2. Leok
(Honda); 3. Coldenhoff (Yamaha); 4. Hansen (Suzuki); 5. Monni (Yamaha); 6. Delince (Yamaha); 7. Lupino (Ya-maha); 8. Triest (KTM); 9. Lenoir (Suzuki); 10. Neugebauer (Kawasa-ki); 11. Oldekamp (KTM); 12. Mikhai-lov (KTM); 13. Irt M. (Husqvarna); 14. Bengtsson (Honda); 15. Ratsep (Honda); 16. Livs (Honda); 17. Pashchynskyi M. (KTM); 18. Szvobo-da (KTM); 19. Pashchynskyi O. (KTM); 20. Cepelak (Yamaha).
GARA 3 (MX1 + OPEN)1. De Reuver (Suzuki); 2. Leok
(Honda); 3. Potisek (Honda); 4. Han-sen (Suzuki); 5. Delince (Yamaha); 6. Klein Kromhof (Yamaha); 7. Sou-beyras (KTM); 8. Monni (Yamaha); 9.
Lindstrom (KTM); 10. Priem (Aprilia); 11. Justs (Hon-da); 12. Michek (TM); 13. Bonini (Yamaha); 14. Parshin (Honda); 15. Olsen (Suzuki); 16. Tiainen (Kawasaki); 17. Pashchynskyi M. (KTM); 18. Pettersson (KTM); 19. Mikhailov (KTM); 20. Gercar (Yamaha).
CLASSIFICA NAZIONI1. Olanda (De Reuver-Coldenhoff-Klein Kromhof)
punti 8; 2. Belgio (Delince-Triest-Priem) 31; 3. Dani-marca (Hansen-Larsen-Olsen) 40; 4. Italia (Monni-Lupino-Bonini) 42; 5. Estonia (Leok-Ratsep-Laansoo) 48; 6. Francia (Soubeyras-Lenoir-Potisek) 58; 7. Re-pubblica Ceca (Michek-Neugebauer-Cepelak) 71; 8. Lettonia (Livs-Macuks-Justs) 72; 9. Russia (Mikhailov-Nazarov-Parshin) 79; 10. Svezia (Lindstrom-Bengts-son-Pettersson) 82; 11. Finlandia (Tiainen-Matikai-nen-Jousi) 94; 12. Slovenia (Irt M.-Irt J.-Gercar) 99; 13. Ucraina (Pashchynskyi M.-Pashchynskyi O.-Moro-zov) 101; 14. Croazia (Leljak-Jaros-Bozic) 127; 15. Lussemburgo (Frank Y.-Hoffman-Frank B.) 137; 16. Polonia (Lonka-Kedzierski-Zdunek) 139; 17. Ungheria (Szvoboda-Hugyecz-Ferencz) 148.1’14”924; 11. Tur-chet (Yamaha) a 1’16”11; 12. Smitka (Yamaha) a 1’28”459; 13. Larsen (Suzuki) a 1’35”128; 14. Smola (KTM) a 1’37”637; 15. Bartolini (Suzuki) a 1’38”429; 16. Aperio (Suzuki) a 1’39”361i (Suzuki); 27. Fontanesi (KTM); 28. Tadic (MTD); 29. Michalec (Honda).
MANUEL MONNI
motosprint
68
Sportitalia
Velocitàal Mugello
QUELLI CHE SONO GIÀ ARRIVATI
SCARPERIA – Il primo appuntamento autunnale ha sancito la conclusione di quattro trofei. Nella Premier Cup l’umbro Fabrizio Meschini ha festeggiato con la quinta vittoria, allo sprint su Traver-saro, il titolo già matematicamente conquistato nella 600 Aperta. Nella 600 Stock l’esperto pilota di casa Massimo Tondini ha control-lato il diretto rivale Marchionni in una gara combattutissima, insie-me a Cottini e a Raimondo. Anche Guglielmo Tarizzo ha preferito non rischiare troppo nella Open, lasciando il successo a Caselli che con Di Vora, terzo, lo braccava nella generale. Nel Trofeo Italiano Amatori i due titoli della 600 erano già assegnati ad Alex Rossi e Alex Clivio. Così c’è stata gloria per Paolo Golia nella Base e per Paride Sereni nella Pro che hanno battuto solo al foto finish rispet-tivamente Mazza e Sangiorgi. Le gare della top class non hanno sovvertito le classifiche; festeggiamenti dunque per i leader Stefano Valsecchi, secondo dietro Era (dopo l’estromissione di Beretta) nella 1000 Base, e Cristian Serri, squalificato alle verifiche ma “graziato” da una scivolata del diretto rivale Fadigati, nella 1000 Pro. Anche nella Michelin Power Cup i capoclassifica hanno mantenuto la prima posizione ma non si sono certo risparmiati. Nella 600, dietro alla lepre Franco Zenatello, dominatore solitario, Vidoli e Del Canuto hanno lotta-to spalla a spalla fino a che il primo non ha capito di avercela fatta. Nella 1000 Remo Castellarin, non contento del titolo monogomma, ha bruciato allo sprint Villa che ci ha creduto fino all’ultimo metro. Quarto trionfo (e meritato titolo) per Sandro Caprara nella RC Cup con la curiosità di Pozzi e Di Cesare appaiati ex equo al millesimo di secondo. Nel Trofeo Vivaldi non hanno mancato il successo i favo-riti Tommaso Lorenzetti (600) e Jonatan Gallina (1000).
Diego Mancuso
I campionati regionali
26 settembre Premier National Cup, quinta prova -
Trofeo Italiano amatori, quinta prova - Michelin Cup quinta prova RC Cup, quar-ta prova – Organizzatore: M.C. Firenze – Direttore di gara: Vladimiro Maestrini – Meteo: variabile
ClassificheTROFEO ITALIANO AMATORI 600 BASE: 1. Golia (Suzuki) 9 giri in
19’06”773 alla media di 148,188 Km/h; 2. Maz-za (Yamaha) a 0”043; 3. Biscotti (Kawasaki) a 3”787; 4. Falconi (Yamaha) a 6”379; 5. Gian-nuzzi (Yamaha) a 6”657; 6. Vacondio (Yamaha) a 8”039; 7. Corvo (Honda) a 8”848; 8. Guerrini (Yamaha) a 22”328; 9. Fiorentini (Yamaha) a 22”329; 10. Bongi (Kawasaki) a 33”475; 11. Zampedri (Honda) a 39”145; 12. Ferro (Honda) a 39”917; 13. Nardi (Yamaha) a 41”879; 14. Rudelli (Honda) a 43”060; 15. Scalambra (Honda) a 50”051; 16. De Favero (Yamaha) a 53”307; 17. Russo (Yamaha) a 53”443; 18. Fra-scari (Kawasaki) a 54”600; 19. Zani (Yamaha) a 56”201; 20. Pisano (Yamaha) a 56”450; 21. Giorgini (Yamaha) a 56”518; 22. Bianchi (Ya-maha) a 1’03”885; 23. Boccuni (Kawasaki) a 1’03”960; 24. Mancin (Yamaha) a 1’04”212; 25. Di Ghionno (Yamaha) a 1’05”157; 26. Lyubimo-va (Yamaha) a 1’05”388; 27. Pisacane (Honda)
a 1’18”499; 28. Madeddu (Yamaha) a 1’19”117; 29. Benzoni (Yamaha) a 1’29”012; 30. La Tassa (Yamaha) a 1’32”580; 31. Doro (Yamaha) a 1’46”367; 32. Baccaglini (Honda) a 1’46”512; 33. Masala (Suzuki) a 1’48”546; 34. Saporito (Yamaha) a 1 giro.
1000 BASE: 1. Era (Yamaha) 9 giri in 18’43”166 alla media di 151,302 Km/h; 2. Val-secchi (Honda) a 0”981; 3. Arghittu (Ducati) a 0”981; 4. Lewandosky (Suzuki) a 17”410; 5. Della Corte (Yamaha) a 23”421; 6. Papi (Kawa-saki) a 23”421; 7. Andriulli (Yamaha) a 24”111; 8. Sessa (Suzuki) a 38”618; 9. Menossi (Suzu-ki) a 38”703; 10. Parolini (Yamaha) a 38”706; 11. Massetti (BMW) a 40”106; 12. Gramisci (Suzuki) a 40”762; 13. Del Greco (Yamaha) a 48”263; 14. Campoli (Yamaha) a 48”423; 15. Raspanti (Suzuki) a 50”746; 16. Iannello (Ya-maha) a 51”025; 17. Morosi (Yamaha) a 51”172; 18. Orlando (Suzuki) a 51”231; 19. Bozzetti (Suzuki) a 53”069; 20. Figliossi (Suzuki) a 56”361; 21. Ferraris (Yamaha) a 56”511; 22. Verracina (Suzuki) a 59”174; 23. Maestrini (Ducati) a 59”758; 24. Turina (Honda) a 59”776; 25. Armogida (Honda) a 1’01”155; 26. Russo (Kawasaki) a 1’20”355; 27. Zanirato (Kawasa-ki) a 1’30”156; 28. Framarin (Honda) a 1’30”487; 29. Aloi (Ducati) a 1’30”741; 30. Mar-zi (Suzuki) a 1’31”101; 31. Mirolo (Suzuki) a 1’31”972; 32. Coppola (Suzuki) a 1’36”308.
600 PRO: 1. Sereni (Yamaha) 9 giri in
18’38”288 alla media di 151,962 Km/h; 2. San-giorgi (Honda) a 0”018; 3. Mercante (Honda) a 3”140; 4. Spinazzola (Honda) a 9”403; 5. Leoni (Yamaha) a 12”225; 6. Zambelli (Yamaha) a 12”358; 7. Sartori (Kawasaki) a 12”463; 8. Rossi (Yamaha) a 14”351; 9. Maggioni (Yama-ha) a 20”157; 10. Galasso (Yamaha) a 20”530; 11. Stabile (Honda) a 20”880; 12. Pellegrini (Kawasaki) a 25”231; 13. Cima (Yamaha) a 26”387; 14. Torretta (Yamaha) a 26”586; 15. Campanile (Honda) a 26”161; 16. Camilletti (Yamaha) a 28”189; 17. Fera (Honda) a 28”626; 18. Abbruciati (Yamaha) a 30”671; 19. La Lica-ta (Yamaha) a 42”761; 20. Amici (Yamaha) a 50”159; 21. Zoppeddu (Yamaha) a 53”564; 22. Parigi (Yamaha) a 53”657; 23. Sassi (Yamaha) a 56”368; 24. Berton (Yamaha) a 56”415; 25. Uglia (Yamaha) a 57”357; 26. Marzocchi (Hon-da) a 58”760; 27. Chiavuzzi (Suzuki) a 59”060; 28. Orsini (Yamaha) a 59”180; 29. Bianchini (Yamaha) a 59”594; 30. Gabrielli (Yamaha) a 1’16”697; 31. Zucconi (Honda) a 1’35”598; 32. Renzi (Suzuki) a 1’41”697.
1000 PRO: 1. Fioresi (Honda) 10 giri in 20’20”942 alla media di 154,651 Km/h; 2. Pa-vanini (Aprilia) a 7”538; 3. Piccoli (Suzuki) a 16”678; 4. Carrieri (BMW) a 17”009; 5. Galas-so (Suzuki) a 21”379; 6. Raho (KTM) a 21”542; 7. Matteotti (Suzuki) a 29”812; 8. Lazzari (Su-zuki) a 29”939; 9. Saleri (Yamaha) a 30”061; 10. Alzati (Honda) a 35”052; 11. Anastasio (Su-
zuki) a 35”093; 12. Di Somma (Ducati) a 35”353; 13. Tozzi (Honda) a 44”516; 14. Miglio-rini (Suzuki) a 44”746; 15. Caggiano (Suzuki) a 44”989; 16. Mansuino (Yamaha) a 47”288; 17. Ciriesi (Honda) a 47”385; 18. Lisanti (Yamaha) a 48”918; 19. Pistoni (Suzuki) a 56”002; 20. Russu (Yamaha) a 56”193; 21. Oliva (Suzuki) a 57”051; 22. Bilardo (Yamaha) a 58”476; 23. Tartari (Suzuki) a 59”650; 24. Seren (Honda) a 1’02”956; 25. Pellacani (Suzuki) a 1’12”807; 26. Fiorini (Honda) a 1’23”486; 27. Gilibrti (Su-zuki) a 1’24”977; 28. Lattanzi (BMW) a 1’48”768; 29. Barone (Suzuki) a 1 giro.
MICHELIN POWER CUPCLASSE 600: 1. Zenatello (Honda) 9 giri in
18’40”771 alla media di 151,625 Km/h; 2. Del Canuto (Yamaha) a 3”632; 3. Vidoli (Honda) a 4”225; 4. Troiani (Yamaha) a 6”729; 5. Antoni (Yamaha) a 7”555; 6. Greco (Yamaha) a 14”477; 7. Altomonte (Honda) a 14”670; 8. Abati (Hon-da) a 19”080; 9. Ferrante (Honda) a 29”484; 10. Noli (Kawasaki) a 29”612; 11. Di Simone (Yamaha) a 34”228; 12. Luminari (Honda) a 35”693; 13. Tartarini (Yamaha) a 38”515; 14. Resta (Yamaha) a 46”757; 15. Taschini (Yama-ha) a 49”228; 16. Storai (Yamaha) a 49”714; 17. D’Amore (Yamaha) a 1’00”662; 18. Mattioli (Yamaha) a 1’12”800; 19. Bonomi (Kawasaki) a 1’15”070; 20. Casamatta (Yamaha) a 1’16”810; 21. Mailli (Suzuki) a 1’17”146; 22. Gottardi (Honda) a 1’25”090; 23. Monzo (Yamaha) a
AMATORI IN AZIONE
AL MUGELLO: STEFANO
VALSECCHI (274), GIAMPAOLO
SANGIORGI (35), CRISTIAN
SERRI (322). REMO
CASTELLARIN (16) È CAMPIONE DEL TROFEO
MICHELIN CLASSE 1000.
motosprint
69
1’29”947; 24. Cenciotti (Yamaha) a 1’30”239; 25. Bianchi (Kawasaki) a 1’49”364; 26. Colom-bo (Yamaha) a 1’50”504.
CLASSE 1000: 1. Castellarin (Suzuki) 10 giri in 20’45”810 alla media di 151,564 Km/h; 2. Villa (Suzuki) a 0”099; 3. Celoni (Yamaha) a 1”439; 4. Cusumano (Yamaha) a 3”983; 5. Ba-rolo (Honda) a 6”475; 6. Conti (Suzuki) a 13”474; 7. Armetti (Honda) a 13”396; 8. Banfi (Mv Agusta) a 14”046; 9. Mei (Suzuki) a 17”733; 10. Pasqualato (Kawasaki) a 19”411; 11. For-nasiero (Ducati) a 29”059; 12. Gualtieri (Suzu-ki) a 29”784; 13. Carusso (Yamaha) a 53”549; 14. Piatti (Yamaha) a 53”966; 15. Occhipinti (Yamaha) a 59”450; 16. Tosoni (Suzuki) a 1’09”404; 17. Zani (Ducati) a 1’15”513; 18. Dal Piaz (Yamaha) a 1’15”818; 19. Lattavo (Yama-ha) a 1’16”452; 20. Ceroni (Ducati) a 1’44”052; 21. Ferri (Ducati) a 2’14”812; 22. Iemali (Suzu-ki) a 1 giro.
TROFEO GIAMPIERO VIVALDICLASSE 600: 1. Lorenzetti (Yamaha) 9 giri
in 18’03”527 alla media di 156,837 Km/h; 2. Dittadi (Yamaha) a 0”018; 3. Vigilucci (Yamaha) a 0”088; 4. Casalotti (Yamaha) a 7”866; 5. Co-letto (Honda) a 8”249; 6. Palladino (Yamaha) a 13”229; 7. Falzoni (Yamaha) a 1’07”292; 8. No-ri (Yamaha) a 1’09”951; 9. Verri (Suzuki) a 1’10”768; 10. Lippi (Yamaha) a 1’32”299; 11. Ferrero (Yamaha) a 1’47”478.
CLASSE 1000: 1. Gallina (BMW) 10 giri in 19’46”816 alla media di 159,097 Km/h; 2. Rampini (Yamaha) a 14”816; 3. Di Chiara (Ya-maha) a 14”951; 4. Brunelli (Yamaha) a 15”582; 5. Biggi (Kawasaki) a 24”150; 6. Grilli (Yamaha) a 48”935; 7. Panella (Honda) a 50”157; 8. Peano (Honda) a 56”597; 9. Ippoliti (Yamaha) a 1’02”490; 10. Merlin (Honda) a 1’02”946; 11. Lorenzoni (Suzuki) a 1’03”150; 12. Orlandi (Aprilia) a 1’04”958; 13. Rivi (Du-cati) a 1’13”016; 14. Crespi (Ducati) a 1’21”055; 15. Cavicchi (Ducati) a 1’21”108; 16. Pagliccia (Ducati) a 2’00”715; 17. Parente (Suzuki) a 1 giro.
RC CUP 2010: 1. Caprara (Triumph) 8 giri in 18’23”665 alla media di 136,867 Km/h; 2. Pozzi a 6”182; 3. Di Cesare a 6”182; 4. Viscon-ti a 24”458; 5. Croci a 24”590; 6. Venturini a 31”342; 7. Briasco a 31”372; 8. Guareschi (Mo-to Guzzi) a 31”560; 9. Olivi a 32”852; 10. Mon-taldo a 40”179; 11. Serafini a 40”657; 12. Tasso a 43”691; 13. Lecuyer (Moto Guzzi) a 1’40”417 (tutti gli altri su Triumph).
PREMIER NATIONAL CUP600 APERTA: 1. Meschini (Yamaha) 9 giri in
17’55”626 alla media di 157,989 Km/h; 2. Tra-versaro (Honda) a 0”274; 3. Zorzi (Yamaha) a 14”803; 4. Bartolini (Honda) a 15”288; 5. Pal-ladino (Yamaha) a 17”104; 6. Miele (Honda) a 27”854; 7. Evangelista (Honda) a 27”878; 8. Cini (Yamaha) a 40”597; 9. Falaschi (Suzuki) a 40”501; 10. Longhi (Kawasaki) a 51”695; 11. Bertoldo (Honda) a 51”705; 12. Vieri (Kawasa-ki) a 51”911; 13. De Marco (Yamaha) a 52”138; 14. Zambino (Triumph) a 59”310; 15. Queirolo (Honda) a 59”731; 16. Bertolotti (Yamaha) a 1’00”228; 17. Ziglioli (Yamaha) a 1’15”874; 18. Dotti (Honda) a 1’15”938; 19. Lunghi (Yamaha) a 1’20”933; 20. Vieri (Kawasaki) a 1’23”466; 21. Ronzoni (Yamaha) a 1’38”376; 22. Rasetti (Honda) a 1’42”839; 23. Varini (Honda) a 2’10”818.
600 STOCK: 1. Marchionni (Yamaha) 9 giri in 18’19”537 alla media di 154,554 Km/h; 2. Tondini (Kawasaki) a 0”359; 3. Cottini (Honda) a 0”394; 4. Raimondo (Yamaha) a 0”451; 5. Cassani (Yamaha) a 0”639; 6. Maestri (Honda) a 1”194; 7. Comi (Yamaha) a 9”231; 8. Rinaldi (Honda) a 9”580; 9. Carinelli (Yamaha) a 12”808; 10. Scienza (Yamaha) a 12”844; 11. Larini (Yamaha) a 21”417; 12. Dalmazio (Hon-da) a 22”851; 13. Tosetto (Kawasaki) a 35”631; 14. Floris (Honda) a 35”854; 15. Cassani (Ya-maha) a 36”112; 16. Volpi (Yamaha) a 36”479;
CrossCampionato italiano
TESTA A TESTA NELLA MX1
MinimotoLatina 26 settembre
Campionato Italiano minimoto, terza finale - Organizzazione: Mc Zeta Team - Direttore di gara: Fabio Pirolli - Meteo: sereno.
ClassificheJUNIOR A2T: 1. Valequartasei; 2. Zannoni; 3. Fog-
gia; 4. Petti; 5. Novali; 6. Sintoni; 7. Vargas; 8. Arbolino; 9. Biancalana; 10. Basso; 11. Cretaro; 12. Morelli; 13. Miletto; 14. Vigna-le.
4T: 1. Bianucci; 2. Facco; 3. Filippo; 4. Zamboni; 5. Ignesti.
JUNIOR B2T: 1. Casadei; 2. Bastianelli; 3. Fratini;
4. Vandi; 5. Santi; 6. Fermani; 7. Ruiu; 8. Occhialini; 9. Magi; 10. Palmieri.
4T: 1. Spaziale; 2. Martini; 3. Bolognesi.SENIOR A2T: 1. Mazzola; 2. Barani; 3. Giorgianni;
4. Marsili; 5. Petrarca; 6. Domenichelli; 7. Berardino; 8. Angelucci; 9. Gagliardi; 10. Sanchioni; 11. Costantino; 12. Porretta; 13. Pompei; 14. Abate.
4T: 1. Fabbri; 2. De Pascali.SENIOR B: 1. Bucciarelli; 2. Paladini; 3.
Mencarelli; 4. Lozza; 5. Ponziani; 6. Mori; 7. Nespoli; 8. Mazzolai.
OPEN A: 1. Chessa; 2. Merlante; 3. Car-bonera; 4. Amati; 5. Fuschini; 6. Cortesi; 7. Biagiarelli; 8. Volpini; 9. Sbrana; 10. Nobile; 11. Innocenti; 12. Clivio; 13. Cozza.
OPEN B: 1. Ciotti; 2. Di Berardo; 3. Mioz-zi; 4. Forlani; 5. Mantovani; 6. Contadini; 7. Bugatti; 8. Milanese; 9. Pasini; 10. D’Ange-lo; 11. Pizzoli; 12. Gigliotti; 13. Gabriele; 14. Pizzoli.
ESORDIENTI2T: 1. Vietti-Ramu; 2. Spinelli; 3. Pasto-
re; 4. Bonoli; 5. Bernardi; 6. Scognamiglio; 7. Rodigari; 8. Izzo; 9. Ceccarelli; 10. Molli-cone; 11. Magi; 12. Maccarone; 13. Tonassi; 14. Imperiano; 15. Verbale; 16. Ferrara.
4T: 1. Barberis; 2. Meraglia; 3. Giorgi; 4. Hihlavyy.
17. Parrillo (Yamaha) a 50”341; 18. Albertelli (Honda) a 50”435; 19. Domenicali (Yamaha) a 1’05”049; 20. Cecchi (Yamaha) a 1’08”414; 21. Vizza (Yamaha) a 1’18”802; 22. Garavina (Ya-maha) a 1’20”011; 23. Zappa (Yamaha) a 2 gi-ri.
OPEN: 1. Caselli (BMW) 10 giri in 19’35”679 alla media di 160,697 Km/h; 2. Tarizzo (BMW) a 0”332; 3. Di Vora (Honda) a 7”376; 4. Aimar (Suzuki) a 16”494; 5. Blora (Ducati) a 17”016; 6. Pagani (Suzuki) a 18”174; 7. Vivaldi (BMW) a 21”512; 8. D’Alessandro (Bimota) a 27”629; 9. Coltelli (BMW) a 30”693; 10. Serri (BMW) a 31”592; 11. Zeni (Yamaha) a 32”801; 12. Tonini (Aprilia) a 34”407; 13. Cedrini (Kawasaki) a 34”526; 14. Ferrari (Yamaha) a 34”826; 15. Castellarin (Suzuki) a 39”281; 16. Mueller (Suzuki) a 39”323; 17. Secchi (Yamaha) a 41”989; 18. Milanese (Yamaha) a 46”024; 19. Albani (Aprilia) a 46”329; 20. Signorin (Honda) a 47”182; 21. Sciacca (Honda) a 48”100; 22. Marchi (Yamaha) a 52”170; 23. Capaldo (Yama-ha) a 55”570; 24. Spezzaferri (Yamaha) a 1’14”411; 25. Samarani (Aprilia) a 1’14”984; 26. Tozzi (Honda) a 1’15”019; 27. Maineri (Du-cati) a 1’15”377; 28. Serra (Yamaha) a 1’18”884; 29. Foti (Suzuki) a 1’19”248; 30. Pica (Yamaha) a 1’24”117; 31. Siscaro (Yamaha) a 1’39”321; 32. Giovanniello (Suzuki) a 1’42”006; 33. Dolfi (Ducati) a 1 giro.
FAENZA – Quinta e infuocata prova del campionato italiano cross e femmi-nile. Nella MX1 si è imposto Cristian Beggi davanti a Felice Compagnone. Nella successiva, è stato invece Compagnone a battere Beggi. In entrambe le manche terzo posto per Daniele Bricca. Anche nella MX2 la classifica assolu-ta di tappa si è giocata sulla discriminante del risultato di gara 2, tutto a favo-re di Michael Mercandino, terzo e primo. Al secondo posto, con un primo e un terzo, Andrea Cervellin; due terzi sono stati sufficienti a Deny Philippaerts per agguantare il gradino più basso del podio. Da segnalare, per la lotta al cam-pionato, la debacle di Gianluca Martini a causa di una botta al ginocchio. Nel challenge femminile Chiara Fontanesi ha incamerato l’unica doppietta di giornata, seguita in entrambe la manche e nella classifica di giornata da Francesca Nocera e da Eleonora Rivetti. La giornata di gara è stata contrad-distinta da alcuni incidenti: il più grave in partenza della MX1 gruppo B, con Andrea Dalla Valle (serio trauma facciale) travolto da altri piloti . Per i cam-pioni, bisognerà attendere la prossima gara, 10 ottobre, Cavallara.
Max Regazzi
26 settembre Campionato italiano motocross, quin-
ta tappa - Direttore di gara: Dante Badia-li - Meteo: sereno.
ClassificheMX1 GRUPPO AGARA 1: 1. Beggi (TM); 2. Compagnone
(Honda); 3. Bricca (Suzuki); 4. Lombrici (Suzu-ki); 5. Dami (Honda); 6. Pagliacci (Honda); 7. Smith (Aprilia); 8. Scabrosi (Suzuki); 9. Mag-giore (Honda); 10. Ruf (Honda); 11. Bertugli (Yamaha); 12. Pedri (Honda); 13. Saletti (Hon-da); 14. Sonego (Honda); 15. Biondi (Kawasa-ki); 16. Debbi (Suzuki); 17. Ferrari (Kawasaki); 18. Fontanesi (Yamaha); 19. Ombrosi (KTM); 20. Bracesco (Honda); 21. Musso (Suzuki); 22. Andressi (Kawasaki); 23. Avanzolini (Yamaha); 24. Benedini (Yamaha); 25. Fossi (Honda); 26. Mocini (Honda); 27. Pedica (Suzuki); 28. Nom-pari (Honda); 29. Fappani (Suzuki); 30. Lauro (Honda); 31. Tessari (Suzuki); 32. Leonesi (Honda); 33. De Bortoli (Honda); 34. Fascelli (KTM).
GARA 2: 1. Compagnone (Honda); 2. Beggi (TM); 3. Bricca (Suzuki); 4. Dami (Honda); 5. Bracesco (Honda); 6. Lombrici (Suzuki); 7. Pagliacci (Honda); 8. Saletti (Honda); 9. Mali-pensa (Yamaha); 10. Debbi (Suzuki); 11. Bion-di (Kawasaki); 12. Sonego (Honda); 13. An-dressi (Kawasaki); 14. Maggiore (Honda); 15. Bertugli (Yamaha); 16. Benedini (Yamaha); 17. Ruf (Honda); 18. Smith (Aprilia); 19. Scabrosi (Suzuki); 20. Ombrosi (KTM); 21. Fappani (Su-zuki); 22. Ferrari (Kawasaki); 23. Musso (Su-zuki); 24. Lasagna (KTM); 25. Mocini (Honda); 26. Nompari (Honda); 27. Avanzolini (Yama-ha); 28. Galluzzi (Yamaha); 29. Fascelli (KTM); 30. Fossi (Honda); 31. Pedri (Honda); 32. Fon-tanesi (Yamaha); 33. Tessari (Suzuki); 34. Lau-ro (Honda); 35. Leonesi (Honda); 36. Pedica (Suzuki); 37. De Bortoli (Honda).
MX2GARA 1: 1. Cervellin (Husqvarna); 2. Phi-
lippaerts (Suzuki); 3. Mercandino (Honda); 4.
DALL’ALTO: ANDREA CERVELLIN E FELICE
COMPAGNONE (FOTO COVA).
]
motosprint
70
Sportitalia
Bertuzzo (KTM); 5. Pezzuto (Yamaha); 6. Ape-rio (Honda); 7. D’Angelo (Suzuki); 8. Valente (Yamaha); 9. Zeni (KTM); 10. Albertoni (Kawa-saki); 11. Terraneo (Honda); 12. De Bortoli (Honda); 13. Marrazzo (Honda); 14. Dal Vec-chio (KTM); 15. Lattanzi (Yamaha); 16. Dalla Mora (Honda); 17. Amodeo (Honda); 18. Stor-ti (KTM); 19. Gipponi (Honda); 20. Furlotti (Suzuki); 21. Cimberio (Suzuki); 22. Marincio-ni (Suzuki); 23. Peverieri (TM); 24. Tedesco (Honda); 25. Dolce (Kawasaki); 26. Aldini (Honda); 27. Gruarin (Honda); 28. Cogo (Suzu-ki); 29. Ruzzi (KTM); 30. Tommasi (KTM); 31. Giton (Honda); 32. Zecchina (Suzuki); 33. Rec-chia (KTM); 34. Moroni (KTM); 35. Pascucci (Honda); 36. Violi (Yamaha); 37. Paganini (Su-zuki); 38. Martini (Honda).
GARA 2: 1. Mercandino (Honda); 2. Philip-paerts (Suzuki); 3. Cervellin (Husqvarna); 4. Aperio (Honda); 5. Pezzuto (Yamaha); 6. Va-lente (Suzuki); 7. De Bortoli (Honda); 8. Terra-neo (Honda); 9. D’Angelo (Suzuki); 10. Dal Vecchio (KTM); 11. Cimberio (Suzuki); 12. Zeni (KTM); 13. Gipponi (Honda); 14. Lattanzi (Ya-maha); 15. Dalla Mora (Honda); 16. Amodeo (Honda); 17. Storti (KTM); 18. Marincioni (Su-zuki); 19. Paganini (Suzuki); 20. Dolce (Kawa-saki); 21. Albertoni (Kawasaki); 22. Giton (Honda); 23. Marrazzo (Honda); 24. Gruarin (Honda); 25. Tommasi (KTM); 26. Ruzzi (KTM); 27. Muratori (Suzuki); 28. Furlotti (Suzuki); 29. Peverieri (TM); 30. Recchia (KTM); 31. Mo-roni (KTM); 32. Aldini (Honda); 33. Pascucci (Honda); 34. Zecchina (Suzuki); 35. Martini (Honda).
FEMMINILEGARA 1: 1. Fontanesi (Yamaha); 2. Nocera
(Honda); 3. Rivetti (KTM); 4. Magnoli (Hu-sqvarna); 5. Decarli (Honda); 6. Dionisi (Hon-da); 7. Scarmaglia (Suzuki); 8. Lago (Suzuki); 9. Sbrana (Honda); 10. Mancini (Yamaha); 11. Camedda (Honda).
GARA 2: 1. Fontanesi (Yamaha); 2. Nocera (Honda); 3. Rivetti (KTM); 4. De Carli (Honda); 5. Magnoli (Husqvarna); 6. Sbrana (Honda); 7. Dionisi (Honda); 8. Scarmaglia (Suzuki); 9. Mancini (Yamaha); 10. Camedda (Honda).
ToscanaPonte a Egola (PI) 19 settembre
Campionato toscano minicross e mo-tocross 125, quinta prova – Organizzato-re: M.C. Pellicorse – Direttore di gara: Marcello Padovani – Meteo: sole
ClassificheSPORTGARA 1: 1. Lucchesi (Kawasaki); 2. Cam-
pani; 3. Pirrone (Suzuki); 4. Campani (KTM); 5. Magliocco (Suzuki); 6. Gualtieri (Yamaha); 7. Mancini (Honda); 8. Galligani (Honda); 9. Becherini (Honda); 10. Neri; 11. Dei (Suzuki); 12. Lotti (KTM); 13. Bartalucci (Honda); 14. Bonaldi (Honda); 15. Iacovelli (Yamaha); 16. Volpi (Kawasaki); 17. Picciuto (Honda); 18. Ulivi (KTM); 19. Bulleri (Yamaha); 20. Carli (Honda); 21. Racioppi (Suzuki); 22. Flamma M.; 23. Flamma A.; 24. Melani (Honda); 25. Iacovelli (Yamaha); 26. Becherini (Yamaha); 27. Fichera (Honda); 28. Ciabattari (Kawasa-ki); 29. Scarselli (Kawasaki); 30. Coppolaro (Honda); 31. Cerri (Honda); 32. Benedetti
(Yamaha); 33. Mugavero (Yamaha); 34. Gori-ni (Yamaha); 35. Meucci; 36. Monti (Kawasa-ki); 37. Modena (Honda); 38. Intotero; 39. Ciampi (Honda).
MINIJUNIOR: 1. Righi (Honda); 2. Isdraele
(KTM); 3. Gaiffi (Honda); 4. Toci (Kawasaki); 5. Beati (KTM); 6. Gubbiotti (KTM); 7. Prizin-zano (KTM); 8. Iacopi (KTM); 9. Zaffini (Yama-ha); 10. Intontero (Kawasaki); 11. Del Vita (Suzuki); 12. Tortori (KTM); 13. Razzauti (Su-zuki); 14. Spagna (Yamaha); 15. Massa (KTM); 16. Grassi (KTM); 17. Liviani (KTM); 18. Mar-chettoni (KTM); 19. Fantechi (KTM).
SENIOR: 1. Frosali (KTM); 2. Lucaroni (KTM); 3. Della Bidia (KTM); 4. Biagini (Suzu-ki); 5. Dominici (KTM); 6. Arnetoli (KTM).
OPENGARA 1: 1. Grossi (Kawasaki); 2. Santi
(Yamaha); 3. Galluzzi (Yamaha); 4. Spanò (Suzuki); 5. Cencelli (Suzuki); 6. Paolini (Su-zuki); 7. Rossi (Honda); 8. Carandente (Hon-da); 9. Acquafresca (Honda); 10. Cerbo (Su-zuki); 11. Mazzamuto (Yamaha); 12. Gigliotti (Honda); 13. Morelli (Honda); 14. Lilli (Hon-da); 15. Fornino (Honda); 16. Poccianti (Hon-da); 17. Fravoli (Honda); 18. Pieroni (Honda); 19. Margheri (Honda); 20. Emma (Suzuki); 21. Bertagnini (Honda); 22. Angiolini (Yama-ha); 23. Bruchi (Suzuki); 24. Golini (Honda); 25. Barzagli (Honda); 26. Ciabattari (Kawa-saki); 27. Tabani (Honda); 28. Zeppi (Honda); 29. Neri (Kawasaki); 30. Carli (Yamaha); 31. Galvagno (Honda); 32. Grossi; 33. Bettini (Honda); 34. Margheri (Honda); 35. Tortelli (Honda); 36. Giovannoni (Honda); 37. Bassi (Gilera); 38. Del Mira (Honda); 39. Barelli (Yamaha).
MINICADETTIGARA 1: 1. Tagliareni; 2. Dolce; 3. Pucci-
nelli; 4. Peruzzi; 5. Nozzi; 6. Fiorini; 7. Men-chelli; 8. Galardi (Kawasaki); 9. Pieri; 10. Fantauzzi; 11. Savitteri (tutti gli altri su KTM).
125GARA 1: 1. Fornino (Kawasaki); 2. Savini
(Yamaha); 3. Fondelli (Husqvarna); 4. Van-delli (Yamaha); 5. Alamanni (Honda); 6. Luc-chesi (Kawasaki); 7. Susini (TM); 8. Lucci (KTM); 9. Galluzzi (Yamaha); 10. Mannucci (Kawasaki); 11. Tozzi (KTM); 12. Casaglia (Suzuki); 13. Mattolini (Yamaha); 14. Zappoli (Suzuki); 15. Arnetoli (Yamaha); 16. Contino (Suzuki); 17. Serafini (KTM); 18. Ugolini (Su-zuki); 19. Cagnoni (Honda); 20. Vannucci (KTM); 21. Ricciarini (KTM); 22. Angelini (Ya-maha); 23. Lippi (Yamaha).
DEBUTTANTIGARA 1: 1. Salvatori; 2. Talluri; 3. Bassi;
4. Puccinelli; 5. Giusti (Kawasaki); 6. Dalia-na; 7. Mancini; 8. Angeli; 9. Calonaci; 10. Tenti; 11. Falciani; 12. Botrini (tutti gli altri su KTM).
SiciliaPatti (ME) 19 settembre
Campionato siciliano cross, sesta pro-va – Organizzatore: M.C. Winner Team – Direttore di gara: Catalano Salvatore – Meteo: sereno
ClassificheMX1 + MX2 O21GARA 1: 1. Greco (Honda); 2. Buda (Hon-
da); 3. Savoca (Honda); 4. Garufi (Kawasa-ki); 5. Ventura (KTM); 6. Tummineri (Yama-ha); 7. Currenti (Suzuki).
GARA 2: 1. Greco (Honda); 2. Savoca (Honda); 3. Ventura (KTM); 4. Currenti (Su-
zuki); 5. Buda (Honda); 6. Tummineri (Ya-maha); 7. Garufi (Kawasaki).
MASTERGARA 1: 1. Crea (Honda); 2. Nieli (Hon-
da); 3. Di Nisi (Yamaha); 4. Bonifacio (Hon-da); 5. Cusumano (Honda); 6. Serafia (Hon-da); 7. Alaimo (Honda); 8. Carrubba (Yama-ha); 9. Bellofiore (Yamaha).
GARA 2: 1. Crea (Honda); 2. Nieli (Hon-da); 3. Bonifacio (Honda); 4. Cusumano (Honda); 5. Carrubba (Yamaha); 6. Alaimo (Honda); 7. Di Nisi (Yamaha); 8. Bellofiore (Yamaha); 9. Serafia (Honda).
DEBUTTANTIGARA 1: 1. Faso (Kawasaki); 2. Giarrizzo
(KTM); 3. Martello (LEM); 4. Arangio (KTM); 5. Bottaro (KTM); 6. Crea (KTM).
GARA 2: 1. Faso (Kawasaki); 2. Giarrizzo (KTM); 3. Martello (LEM); 4. Arangio (KTM); 5. Bottaro (KTM); 6. Crea (KTM).
CADETTIGARA 1: 1. Oteri (Kawasaki); 2. Santapa-
ola (KTM); 3. Matranga (KTM); 4. Mafodda (KTM); 5. Silvani (Kawasaki).
GARA 2: 1. Oteri (Kawasaki); 2. Matran-ga (KTM); 3. Santapaola (KTM); 4. Mafodda (KTM); 5. Silvani (Kawasaki).
SENIOR + JUNIORGARA 1: 1. Scala (KTM); 2. Reale (KTM);
3. Di Pasquale (KTM); 4. Mineo (Honda); 5. Giummo (KTM); 6. Rimmaudo (KTM); 7. Vin-ciguerra (KTM); 8. Lembo (Kawasaki); 9. Giordano (Kawasaki); 10. Maiorani (Kawa-saki); 11. Mancuso (Honda); 12. Magro (KTM); 13. Di Nardo (KTM).
GARA 2: 1. Reale (KTM); 2. Di Nardo (KTM); 3. Scala (KTM); 4. Mineo (Honda); 5. Di Pasquale (KTM); 6. Giummo (KTM); 7. Vinciguerra (KTM); 8. Rimmaudo (KTM); 9. Mancuso (Honda); 10. Giordano (Kawasaki); 11. Lembo (Kawasaki); 12. Maiorani (Kawa-saki); 13. Magro (KTM).
MX2 U17 + MX2 U21GARA 1: 1. Cappellano (Kawasaki); 2.
Tomasello (Kawasaki); 3. Mandarà (KTM); 4. Sacconi (Yamaha); 5. Giustolisi (Honda); 6. Caruso (KTM); 7. Scribano (KTM); 8. Ma-riotti (Honda); 9. Abramo (Yamaha); 10. Si-rone (KTM); 11. Valenti (KTM); 12. Renda (KTM); 13. Randazzo (Honda); 14. Anastasi (Kawasaki).
GARA 2: 1. Cappellano (Kawasaki); 2. Mandarà (KTM); 3. Giustolisi (Honda); 4. Scribano (KTM); 5. Caruso (KTM); 6. Sacco-ni (Yamaha); 7. Mariotti (Honda); 8. Toma-sello (Kawasaki); 9. Abramo (Yamaha); 10. Sirone (KTM); 11. Valenti (KTM); 12. Renda (KTM); 13. Randazzo (Honda).
LiguriaCastello di Madrignano (SP) 19 settembre
Campionato ligure enduro, settima prova – Organizzatore: M.C. Val di Vara Off Road – Direttore di gara: Marco Ven-tarelli – Meteo: sereno
ClassificheSQUADRE: 1. Sanremo.TROFEO COSTA LIGURE: 1. Volpi (TM); 2.
Vescia (TM); 3. Ferretti (Zundap); 4. Rachel-li (TM); 5. Cottali (KTM).
SPORT: 1. Lorenzi (KTM); 2. Canobbio (Husaberg); 3. Lupi (KTM); 4. Dellai (KTM); 5. Bottani (KTM); 6. Di Marco (KTM); 7. Ma-nara (KTM); 8. Donatello (Husqvarna); 9.
Traverso (HM); 10. Saettone (KTM); 11. Val-larino (Honda); 12. Megiovanni (KTM); 13. Pinto (Honda); 14. Mafrici (Yamaha).
50 CODICE: 1. Garlet (HM); 2. Vescia (Zundap); 3. Balestra (HM).
CLASSE 125 2T: 1. Casaretto (HM); 2. Martini (Husqvarna); 3. Bonetto (KTM); 4. Di Maria (KTM); 5. Pavone (Yamaha); 6. Motto (KTM); 7. Grasso L. (KTM); 8. Grasso S. (KTM); 9. Girini (KTM); 10. De Nuzzo (Hu-sqvarna); 11. Berretta (KTM).
ASSOLUTI: 1. Rovelli (KTM); 2. Dall’Ava (KTM); 3. Gallino (Suzuki); 4. Marmi (HM); 5. Guastini (Beta); 6. Maule (HM); 7. Sibelli (KTM); 8. Boeri (Husqvarna); 9. Volpato (Gas Gas).
CLASSE 250 2T: 1. Minazzo (KTM); 2. Rossi (Yamaha); 3. Borreani (KTM); 4. San-guinetti (HM); 5. Rossi (Yamaha); 6. Genne-si (KTM); 7. Maggioli (KTM); 8. Ferratusco (KTM); 9. Carlini (KTM); 10. Malatto (KTM); 11. Ferrari (KTM); 12. Rasia (KTM); 13. Trione (KTM); 14. Motto (KTM); 15. Ludi (Gas Gas); 16. Dellai (KTM); 17. Spallarossa (KTM); 18. Pario (KTM); 19. Parodi (KTM); 20. Cavalletti (KTM); 21. Favalli (KTM); 22. Lo Nardo (KTM); 23. Gramegna (KTM); 24. Caprarella (KTM); 25. Melli (KTM); 26. Volpi (Gas Gas).
CLASSE 250 4T: 1. Maia (Suzuki); 2. Sca-li (Suzuki); 3. Sanguinetti (HM); 4. Campa-lati (KTM); 5. Panarelli (KTM); 6. Cuneo (HM); 7. Russi (Honda); 8. Gandolfo (Hus-sqvarna); 9. Perotti (HM); 10. Bruzzo (HM); 11. Poirè (Husqvarna); 12. Maia (Suzuki); 13. Messaggi (KTM); 14. Vanni (HM); 15. Mirabelli (Honda); 16. Sità (KTM); 17. Data (KTM); 18. Tasso (KTM).
ELITE: 1. Grasso (KTM).CLASSE 450 4T: 1. Oliva (Husaberg); 2.
Gandolfo (Husqvarna); 3. Simonetti (Beta); 4. Raso (Beta); 5. Lagorio (Honda); 6. Tas-sano (HM); 7. Nunez (TM); 8. Marconi (Hon-da); 9. Balbo (Husaberg); 10. Castellana (Honda); 11. Penna (Kawasaki); 12. Gianco-ne (Honda); 13. Bandini (Suzuki); 14. Savo-na (HM); 15. Ottoboni (KTM); 16. Armanino (KTM).
CLASSE 500 4T: 1. Porcella (Husaberg); 2. Traversaro (TM); 3. Realini (Beta); 4. Ca-stagnola (KTM); 5. Cugge (KTM).
VETERANI: 1. Prato (Husqvarna); 2. Pel-le (KTM); 3. Battistoni (Honda); 4. Guidetto (KTM); 5. Grasso L. (Suzuki); 6. Garabini (Honda); 7. Roggero (Yamaha); 8. Adofaci (KTM); 9. Moretti (HM); 10. Casella (KTM); 11. Timossi (Husqvarna); 12. Biancheri (KTM).
FUORI REGIONE: 1. Belloni; 2. Malate-sta (Husqvarna); 3. Celano (KTM); 4. Som-movigo (KTM); 5. Aliotto (KTM); 6. Bercella (HM); 7. Bologna (Yamaha); 8. Marcellino (KTM); 9. Dall’Osto (Gas Gas).
CLASSE 125 4T: 1. Postuma (HM).TEAM INDIPENDENTI: 1. Moto Tecnica
Racing.
UmbriaCalvi dell’Umbria (TR) 26 settembre
Campionato laziale enduro – Organiz-zatore: M.C. Terni – Direttore di gara: Roberto Romoli – Meteo: variabile
ClassificheCLASSE 125 2T: 1. Montanari (KTM); 2.
Giulietti (KTM); 3. D’Ippolito (TM); 4. Arro-nenzi (KTM); 5. Lo Sasso (TM); 6. Fantozzi (Husky); 7. Meloni (KTM); 8. Molinari (TM); 9. Sbardella (KTM); 10. Castellani (Husky).
CLASSE 250 2T: 1. Mori (KTM); 2. Pa-
EnduroRegionale
PAOLO GROSSI
motosprint
71
squaletti (TM); 3. Castagnoli (Husky); 4. Raducchi (TM); 5. Patulli (Husaberg); 6. Montigiani (KTM); 7. Mancinelli (Husky); 8. Sarti (KTM); 9. Gioia (KTM); 10. Cardinali (Husky); 11. Macioni (Husaberg); 12. Mini-cucci (KTM); 13. Meloni (KTM); 14. Bedeschi (KTM); 15. Ceci (TM); 16. Mosca (KTM); 17. Meschini (KTM).
CLASSE 250 4T: 1. Chiatti (KTM); 2. Cianfrocca (Honda); 3. Incaini (TM); 4. Pel-legrini (Suzuki); 5. Regnicoli (Suzuki); 6. Tigli (KTM); 7. Ciamfarani (KTM); 8. Lampa (Honda); 9. Mammucari (Honda); 10. Gri-mani (KTM); 11. Deledda (Honda).
CLASSE 450 4T: 1. Cianfarani (KTM); 2. Giulietti (KTM); 3. Adiutori (Husaberg); 4. Ricci (KTM); 5. Oliveri (KTM); 6. Costantini (Husaberg); 7. Marinozzi (KTM); 8. Marzet-ti (KTM); 9. Signore Tancredi (KTM).
CLASSE OLTRE 450 4T: 1. Mancini (KTM); 2. Mastropietro (KTM); 3. Mastrantonio (Honda); 4. Bordoni (Husky).
CLASSE VETRAN: 1. Volpi (Husky). CLASSE CODICE 50: 1. Giubbettini (Fan-
tic); 2. Marinozzi (Beta). CLASSE E1: 1. Catanossi (TM); 2. Petitti
(KTM); 3. Papapietro (KTM); 4. Ponzi (KTM); 5. Carella (TM); 6. Lella (KTM).
CLASSE E2: 1. Tamburini (Husky); 2. Bi-bi (Husky); 3. Morelli (KTM).
AbruzzoCarsoli (AQ) 19 settembre
Campionato Abruzzo-Molise Lazio-Marche di enduro, settima prova – Orga-nizzatore: M.C. I Mirmidoni – Direttore di gara: Rossella Paluzzi – Meteo: pioggia
ClassificheClasse A: 1. Giubettini (Fantic).Classe B: 1. Schiappa (Ktm); 2. D’Ippoli-
to (Tm); 3. Luzi (Husqvarna); 4. Fiorile (Ktm); 5. Fantozzi (Husqvarna); 6. La Rove-re (Ktm); 7. Versace (Tm); 8. Di Donato (Ktm); 9. Matricardi (Honda); 10. Meloni D. (Ktm); 11. Melchiorre (Gas Gas); 12. Moli-nari (Tm); 13. Cretaro; 14. Marchi (Ktm); 15.Bonventre (Ktm).
Classe C:1. Pasqualetti (Tm); 2. Patulli (Husaberg); 3. Alì F. (Ktm); 4. Alì S. (Ktm); 5. Cosentino (Ktm); 6. Abbate (Ktm); 7. Di Gio-saffatte (Suzuki); 8. Ceci (Tm); 9. Mam-marella (Honda); 10. Martinelli (Tm); 11.Gioia (Ktm); 12. Macioni (Husaberg); 13. Bianchi (Tm); 14. Meloni R. (Ktm); 15. Pom-poni (Honda); 16. Ottavi (Tm).
Classe D: 1. Incaini (Tm); 2. Moscone (Honda); 3. Tigli (Ktm); 4. Di Gregorio (Hu-sqvarna); 5. Cianfrocca (Honda); 6.Cardina-le (Honda); 7. Cianfarani (Ktm); 8. Cimei (Ktm); 9. Lampa (Honda); 10. Baldi (Ktm); 11. Di Pasquale (Yamaha); 12. Mammuccari (Honda); 13. Di Crescenzo (Ktm); 14. Setta (Yamaha); 15. Mazzulli (Ktm); 16. Deledda (Honda).
Classe F: 1. Cianfarani (Ktm); 2. Ricci Federico (Ktm); 3. Granocchia (Ktm); 4. Fantauzzi (Beta); 5. Adiutori (Husqvarna); 6. Oliveri (Ktm); 7. Rossi F. (Beta); 8. Lauri (Honda); 9. Ruggero (Yamaha); 10. Giuliani (Ktm); 11. Maggi (Beta); 12. Leonardis (Ktm); 13. Garzarella (Ktm); 14. Rossi D. (Husqvarna); 15. Sansoni (Honda); 16. Pac-coia (Beta); 17. Marzetti (Ktm); 18. Bernar-dinetti (Ktm).
Classe G: 1. Mastroantonio (Honda); 2. Mastropietro (Ktm); 3. Pierpaoli (Beta); 4. Mancini F. (Ktm); 5. Dominici F. (Ktm); 6. Marini (Ktm); 7. Dominici G. (Ktm); 8. Cal-vani (Ktm).
Classe Sport: 1. Cioci (Ktm); 2. Salvati
PiemonteOrmea (CN) 26 settembre
Campionato piemontese enduro, quarta prova – Organizzatore: M.C. Ceva – Direttore di gara: Alfredo Zani – Meteo: sereno-variabile
ClassificheELITE: 1. Gerini (Husqvarna); 2. Serra
(Gas Gas); 3. Dall’Ava (KTM); 4. Bresolin (HM).
CLASSE 50: 1. Giacchero (Fantic); 2. Abrigo (HM); 3. Favaretto F. (HM).
UNDER 23CLASSE E1: 1. Peila F. (TM); 2. Barel
(KTM); 3. Bassi (Suzuki); 4. Fiore (KTM); 5. Iacazzi (Suzuki); 6. Bongiovanni (Suzuki); 7. Paolini (Suzuki); 8. Gavinelli (Yamaha); 9. Gaglione (Kawasaki); 10. Arduino (Honda); 11. Ronzio (Kawasaki); 12. Vaccari (Suzuki); 13. Borzoni (Husqvarna); 14. Moroso (KTM); 15. Bo (Honda); 16. Tusa (KTM); 17. Mangi-ni (Suzuki).
CLASSE E2: 1. Boffa (Suzuki); 2. Porro E. (Gas Gas); 3. Omodei Zorini G. (Honda); 4. Gioira (KTM); 5. Oroli (Kawasaki); 6. Comet-ta (KTM); 7. Pesante (KTM).
CLASSE E3: 1. Sordo (KTM); 2. Careglio (Gas Gas); 3. Beltritti (KTM); 4. Grillo (TM).
UNDER 35CLASSE E1: 1. Caffaratti S. (Kawasaki);
2. Galliano (Husqvarna); 3. Mazza (Yamaha); 4. Belliardo (Sherco); 5. Barroero (Yama-ha); 6. Bau (Suzuki); 7. Albesiano (KTM); 8. Candela (KTM); 9. Iacazzi (Suzuki); 10. Ival-di (Suzuki); 11. Laiolo (Honda); 12. Meytre (Honda); 13. Ravera (Suzuki); 14. Travaglio (KTM).
CLASSE E2: 1. Giordano (Beta); 2. Sardo (Yamaha); 3. Lucotti (Suzuki); 4. Bergama-sco V. (Honda); 5. Varalli (Suzuki); 6. Tosco (TM); 7. Crivelli (Suzuki); 8. Denci (Suzuki); 9. Avataneo (Honda); 10. Fasani (TM).
CLASSE E3: 1. Cantinotti (KTM); 2. Valo-rio (KTM); 3. Caranzano (KTM).
OVER 35CLASSE E1: 1. Sanino M. (Husqvarna); 2.
Bertorello (KTM); 3. Lusso (Yamaha); 4. Oc-celli (Yamaha); 5. Agosta (Suzuki); 6. Artuso (Honda); 7. Carena (Yamaha); 8. Ravotto (KTM); 9. Marchiondi (Yamaha); 10. Menotti (SBR); 11. Gagliardi (Suzuki); 12. Erbea (KTM); 13. Perin (Yamaha); 14. Albano (KTM); 15. Dalmasso (Yamaha); 16. Gentia (Honda); 17. Monti (Suzuki); 18. Pattono (KTM).
CLASSE E2: 1. Zanone (Beta); 2. Calvi (Honda); 3. Bezzoli (Suzuki); 4. Torlaschi (Kawasaki); 5. Carlando (Honda); 6. Marsi-lio (Honda); 7. Boffa G. (Husaberg); 8. Peila U. (KTM); 9. Sereno (HM); 10. Porro A. (Gas Gas); 11. Lucat (TM); 12. Margaglia (Husa-berg); 13. Radetti (Honda); 14. Porta (Hon-
CalabriaMartirano Lombardo (CZ) 26 settembre
Trofeo Centro Sud Italia enduro, quar-ta prova – Organizzatore: M.C. San Maz-zeo – Direttore di gara: Angelo Aversen-te
ClassificheCLASSE E2: 1. Lullo (Husqvarna); 2.
Grosso (Gas Gas); 3. Cristiano (KTM); 4. Di Guida (KTM).
CLASSE E3: 1. Salvo (KTM); 2. Piscitello (Husqvarna); 3. Dell’Orto; 4. Mercurio (KTM); 5. Chirico (KTM).
CLASSE E1: 1. Cutuli (TM); 2. Eufemia (Honda); 3. Corrado (KTM); 4. Ielpo (Hu-sqvarna).
CLASSE A2: 1. Stimpl (TM); 2. Dattilo (Honda); 3. Palermo (Kawasaki).
CLASSE A3: 1. Cambria (TM); 2. Paesano (KTM); 3. Adamuccio (KTM); 4. Pellegrini (TM); 5. Schettini (KTM); 6. De Maio (KTM); 7. Bottoni (Honda).
CLASSE A1: 1. Serviddio (KTM); 2. Mar-toccia (KTM); 3. Semeraro (KTM); 4. Cag-giano; 5. Laurino (KTM); 6. Nicodemo (KTM); 7. Coglionese (KTM).
(Ktm); 3. Santoro (Ktm); 4. Di Lorenzo (Ktm); 5. Moscarelli (Husqvarna); 6. Ricci Feliciano (Ktm); 7. Papapietro (Ktm); 8. Carnovale (Ktm); 9. Mancini A. (Ktm); 10. Ricci A. (Yamaha); 11. Nitoia (Ktm); 12. Tor-rini (Ktm); 13. Cella (Ktm).
Classe E1: 1. Di Nardo (Yamaha); 2. Ca-vallaro (Ktm); 3. Credico (Husqvarna); 4. De Lutiis (Yamaha); 5. Di Donato (Ktm).
Classe E2: 1. D’Alessandro (Ktm); 2. Cia-relli (Ktm); 3. Petrarca (Ktm); 4. Stella (Gas Gas); 5. Rausa (Ktm); 6. Muzio (Honda); 7. Di Ciano (Ktm); 8. Conti (Ktm); 9. Marinelli (Yamaha); 10. Pantaleone (Honda); 11.I orio (Ktm).
Classe E3: 1. Botolini; 2. Urbano (Suzu-ki).
da); 15. Rogliati (Husaberg); 16. Milone (Beta).
CLASSE E3: 1. Burdizzo (Husqvarna); 2. Ravetta (KTM); 3. Rivoir (Sherco); 4. Tribolo (Honda); 5. Pagliana (Gas Gas); 6. Beltritti (KTM); 7. Moscatelli (KTM); 8. Gerbi (KTM); 9. Demaestri (Gas Gas); 10. Belloni (KTM); 11. Rugari (KTM); 12. Manara (KTM); 13. Chiapello (KTM); 14. Truffo (KTM); 15. De-valle (Husqvarna); 16. Gaglione D. (KTM); 17. Godi (KTM); 18. Scarfiello (Husqvarna); 19. Anastasia (KTM); 20. Doglio (KTM).
LADIES: 1. Sappino (Honda).SPORT 2T: 1. Costa (KTM); 2. Favaretti
(Husqvarna); 3. Salvai (Gas Gas); 4. Claretto (Husaberg); 5. Prato (Honda); 6. Maggio (KTM); 7. Omodei Zorini G. (KTM).
SPORT 4T: 1. Seghesio (KTM); 2. Bo-schetto (Honda); 3. Ferrero (Honda); 4. Bacchetta (Honda); 5. Luivè (Yamaha); 6. Santona (Yamaha); 7. Montessoro (Husa-berg); 8. Saluzzo (Suzuki); 9. Favaretto A. (Husaberg).
OSPITI E1: 1. Vallino (Yamaha); 2. Cap-pello (Honda); 3. Boarolo (KTM); 4. Molina-ri (Honda); 5. Nunez (TM); 6. Volpi (TM).
OSPITI E2: 1. Oliva (Husaberg); 2. Rossi (Yamaha); 3. Balestra (KTM); 4. Balbo (Hu-saberg); 5. Pelle (KTM); 6. Muschietti (Hu-sqvarna); 7. Giancone (Honda); 8. Roggero (Yamaha); 9. Dellai M. (KTM); 10. Vacca (Hu-saberg); 11. Rovere (Husaberg); 12. Data (KTM); 13. Andreis (Husaberg); 14. Calliga-ro (KTM); 15. Ferrarese (KTM).
OSPITI E3: 1. Porcella (Husaberg); 2. Trione (KTM); 3. Traversaro (TM).
SPORT OSPITI: 1. Dellai F. (KTM); 2. Briatore (KTM); 3. Megiovanni (KTM); 4. Cantini (Husaberg); 5. Balestra (HM).
SQUADRE. 1. Dogliani; 2. Alfieri; 3. 100 Torri Alba; 4. Granozzo con Monticello; 5. Acqui Terme.
STEFANO CAFFARATTI (SOPRA) E IVAN ZANONEVINCENTI IN PIEMONTE.
TrivenetoFagagna (UD) 26 settembre
Campionato triveneto minienduro, quinta prova – Organizzatore: M.C. Moto-mas – Direttore di gara: Valent Sergio – Meteo: variabile
ClassificheASPIRANTI 85: 1. Davide Dal Pian (KTM);
2. Gemin (KTM); 3. Bergamin (KTM); 4. Mi-nisini (KTM); 5. Garlatti (KTM); 6. Volpe (KTM); 7. Sarri S. (KTM); 8. Antoniazzi (KTM); 9. Palù (Honda).
ASPIRANTI 50: 1. Pietro Collovigh (Be-ta); 2. Sturm (Fantic); 3. Gruden (Beta).
ESORDIENTI: 1. Lorenzo Macoritto (KTM); 2. Panigas (Kawasaki); 3. Verona (KTM); 4. Sarri P. (KTM); 5. Zanchetta (KTM); 6. Tagliamento (KTM); 7. Franchina (Kawa-saki); 8. Pellizzaro (Suzuki); 9. Botteon (KTM).
BABY SPRINT: 1. Mattia Guadagnini (KTM); 2. Tirelli (KTM).
SardegnaSiniscola (NU) 26 settembre
Campionato sardo minienduro, sesta prova – Organizzatore: M.C. Baronia – Direttore di gara: Piero Garofano – Me-teo: nuvoloso
ClassificheBABY65 2T: 1. Piras (KTM); 2. Leccis (KTM); 3.
Melis (KTM).ESORDIENTI65 2T: 1. Spanu (KTM); 2. Sanna (KTM);
3. Fenu (KTM); 4. Pedoni (KTM).ASPIRANTI85 2T: 1. Monni (Kawasaki); 2. Garau
(Kawasaki); 3. Rosa (Kawasaki); 4. Compa-rato (Kawasaki); 5. Locci (KTM); 6. Congiu (KTM); 7. Orrù (KTM); 8. Grispu (Honda); 9. Arena (KTM); 10. Bozzato (Honda); 11. Aru (KTM).
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di Riccardo Piergentili
Ninja attack!
La ZX-10R è stata completamente riprogettata: 200 CV, 11,7 kgm, 198 kg, traction control ed ABS
Novità 2011 Kawasaki al Salone di Colonia
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UNA nuova maxi sportiva in grado di te-nere testa alla concorrenza anche dal
punto di vista ciclistico, la stavano aspettan-do in molti. Gli amanti del marchio Kawasa-ki, i piloti che con le verdone di Akashi ga-reggiano nei campionati nazionale e mon-diali e tutti quegli appassionati che volevano provare l’emozione di domare l’ormai famo-so quadricilindrico della ZX-10R, ma non avevano ancora trovato lo stimolo per farlo.
Il 2011, finalmente, sarà l’anno in cui tutti questi centauri saranno accontentati. Inol-tre la nuova ZX-10R arriva in un momento in cui le altre Case (giapponesi ed europee, Aprilia esclusa) non hanno nuove frecce da scoccare, vuoi per la crisi economica, che ha notevolmente rallentato lo sviluppo dei nuovi modelli, vuoi perché molte novità nel segmento delle supersportive sono state presentate tra il 2009 ed il 2010. Insomma, la nuova Ninja di 1000 cm3 si presenterà più agguerrita che mai in un campo di battaglia pieno di valorosi guerrieri, dei quali, però, si conoscono alla perfezione tutti i pregi ed i difetti. Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire cosa è cambiato sulla ZX-10R del 2011 e soprattutto perché.
I VECCHI modelli delle maxi Ninja aveva-no sempre dimostrato di non temere la concorrenza dal punto di vista prestaziona-le, però erano rimaste ancorate ad uno schema ciclistico ormai obsoleto: motore poco inclinato in avanti, cambio montato in basso, forcellone corto ed un interasse uguale o superiore a quello della concor-
renza. Questi erano, in estrema sintesi, i li-miti della ZX-10R; limiti che creavano pro-blemi a livello di distribuzione dei pesi e di trazione, oltre ad una tendenza della moto ad impennarsi in accelerazione.
Ora la situazione è radicalmente cambia-ta, perché la moto è stata interamente ri-progettata ed alleggerita di ben 10 kg (ora vengono dichiarati 198 kg, anziché 208). La potenza massima dichiarata è salita a 200,1 CV a 13.000 giri, un valore davvero impres-sionante, ottenuto grazie all’utilizzo di val-vole di maggiori dimensioni ed alberi a camme molto spinti, caratterizzati da un’al-zata paragonabile a quella usata sulle moto da corsa. La coppia massima dichiarata (11,7 kgm) viene erogata a 11.500 giri, se-gno che il nuovo quattro cilindri di Akashi avrà un carattere tutto pepe.
La modifica più importante riguarda però il riposizionamento del propulsore, che è stato inclinato verso l’avantreno. Inoltre il nuovo cambio, che è estraibile e quindi con-sentirà di sostituire facilmente i rapporti, è stato montato più in alto.
È stato così ricavato lo spazio necessario per avanzare il perno del forcellone, più lungo del vecchio componente, senza varia-re troppo l’interasse. Questi interventi han-no anche permesso di migliorare la centra-lizzazione delle masse ed alzare il baricen-tro, incrementando la maneggevolezza alle velocità medio-alte.
QUESTA, comunque, è solo la punta dell’iceberg, perché sotto le inedite carene
I FARI ANTERIORI DELLA ZX-10R SONO INEDITI E L’ENTRATA DEL CONDOTTO CHE PORTA ARIA NELLA SCATOLA FILTRO SI TROVA AL CENTRO DEL CUPOLINO. LA FORCELLA SHOWA BIG PISTON HA PRESO IL POSTO DI QUELLA FORNITA DALLA KYB.
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Novità 2011 Kawasaki al Salone di Colonia
della ZX-10R c’è molto più. Le novità, infatti, non riguardano solo la meccanica; anche l’elettronica è stata notevolmente evoluta ed ora la maxi ninja dispone di un nuovo e più efficiente traction control. Il sistema, deno-minato S-KTRC (Sport-Kawasaki Traction Control), analizza la differenza di velocità delle ruote, il regime di rotazione del moto-re, la posizione delle valvole a farfalla (ovali) ogni cinque millisecondi e riduce la potenza erogata, prevenendo le perdite di aderenza. Ci sono tre modalità di funzionamento pre impostate e, naturalmente, chi cerca le emozioni forti potrà anche disinserire il si-stema.
Oltre allo S-KTRC, sulla ZX-10R debutte-rà anche il KIBS (Kawasaki Intelligent Anti-Lock Brake System), un ABS sportivo, mes-so a punto per garantire dei vantaggi anche nell’uso in pista.
Il quadro è completato da una nuova cen-tralina più leggera e capace di memorizzare tre mappature, con ciascuna delle quali si può scegliere la taratura del traction control preferita.
A livello ciclistico va segnalato che sia il telaio a doppio trave in alluminio che il for-cellone sono stati interamente riprogettati. Inoltre, proprio come sulla ZX-6R, anche sulla nuova ZX-10R è stata montata la for-cella Showa Big Piston, che dovrebbe ga-rantire notevoli vantaggi in frenata, oltre ad una riduzione di peso rispetto alla Kayaba montata sul vecchio modello.
L’ALTRA novità carenata che Kawasaki ha portato a Colonia si chiama Z1000SX. In pratica si tratta di una versione vestita della nuda ad alte prestazioni di Akashi, la Z1000. A livello tecnico (quattro cilindri in linea di 1043 cm3, telaio a doppio trave in allumi-nio, sospensione posteriore progres-siva e forcella a steli rovesciati di 41 mm Ø) e prestazionale (138 CV a 9600 giri/’ e 11,2 kgm a 7800 giri/’) tra i due modelli non cambierà nulla, eccezion fatta per il peso: quello della versione SX è, ovvia-mente, leggermente superiore.
Kawasaki, comunque, non ha pen-sato solo ad accontentare gli utenti più smanettoni, ma ha anche realiz-zato un nuovo modello adatto a colo-ro che amano il vintage. Stiamo parlando della W800, che si ispira alla W1 degli anni ‘60 ma che è dota-ta di 773 cm3 e di una componentisti-ca più moderna.
Z1000SX (SOPRA), OVVERO UNA VERSIONE CON CARENA INTEGRALE DELLA Z1000. LE DUE MOTO CONDIVIDONO LA BASE TECNICA: QUADRICILINDRICO DI 138 CV, TELAIO A DOPPIO TRAVE IN ALLUMINIO. SOTTO, LA W800, CHE SI ISPIRA ALLA W1 DEGLI ANNI ‘60.
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Cambio lookLa Speed Triple dice addio ai fari rotondi, perde 3 kg e guadagna 5 CV
Novità 2011 Triumph al Salone di Colonia
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FINO a pochi mesi fa, i doppi fari circo-lari erano sinonimo di una sola sigla, Speed Triple, una naked famosissima,
che ha avuto un ottimo successo (circa 64.000 moto vendute dal 1994 ad oggi), per merito di un design inconfondibile, delle pre-stazioni e del rombo unico del suo tricilindri-co in linea e di una incredibile maneggevo-lezza.
Il modello 2011 ha voltato pagina. Andrà senza dubbio più forte e sarà più guidabile della vecchia versione, ma non avrà più quello sguardo così espressivo, caratterizza-to da quei due grossi occhioni rotondi e lumi-nosi.
Nonostante questo, la nuova Speed Triple sprizza aggressività da tutti pori: dai nuovi gruppi ottici anteriori, ai quali bisognerà abi-tuarsi, dall’inedito codino, meglio raccordato con il faro e in grado di ospitare un sellone biposto più grande e più adatto all’uso in coppia. Nel complesso la nuova maxi naked Triumph ha un aspetto possente, muscoloso, ma la moto risulta anche proporzionata e poco ingombrante. La componentistica è di ottima qualità, mentre il livello delle finiture è, come al solito, nella media.
Per il tricilindrico di 1050 cm3 vengono ora dichiarati 135 CV (cinque in più della prece-dente unità) e 11,3 kgm (la coppia è aumen-tata di circa l’8%). Dal punto di vista estetico il telaio ed il forcellone monobraccio, en-trambi in alluminio, non sono diversi rispet-to a quelli della vecchia Speed Triple, però sono stati riprogettati. Per migliorare l’equi-librio ciclistico è stata cambiata la posizione
del motore nel telaio e la batteria è stata montata davanti all’airbox. Inoltre la
moto è stata alleggerita di tre chilo-grammi (per il model year 2011
Triumph dichiara 214 kg con il pieno di benzina; per il prece-
dente modello venivano di-chiarati 217 kg.)
Le sospensioni sono plu-riregolabili ed all’avantreno si notano le nuove pinze Brembo, che sostituiscono quelle fornite dalla Nissin. Nella lista optional della Speed Triple, per la prima volta, compare l’ABS.
Anche il cupolino ed il puntale, che a nostro avvi-so rendono la moto ancora più “ricca” ed aggressiva,
sono degli optional. Tre i co-lori disponibili: bianco, nero,
rosso.
UNA DELLE POCHE NOTE STONATE DELLA VECCHIA SPEED TRIPLE ERA IL FARO POSTERIORE, MALE INTEGRATO CON IL RESTO DEL CODINO. SULLA NUOVA VERSIONE È STATO FATTO UN LAVORO MIGLIORE ED ORA IL RETROTRENO HA UN DESIGN MOLTO PIÙ ARMONICO.
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NOI le avevamo già viste qualche mese fa, a Monaco, quando BMW aveva mostrato le K 1600 GT e
GTL, ma non aveva consegnato le foto ufficiali, perché la presentazione, quella vera, era prevista al Salone di Colonia.
Le nuove gran turismo equipaggiate con motore sei cilindri sono nate per stupire, sono un concentrato di tecnolo-gia e di soluzioni pensate per garantire il massimo del comfort nei lunghi viaggi. Sono state progettate per accontentare un pubblico maturo, quello tedesco, e del Nord Europa, però la carne al fuoco è talmente tanta che potrebbe scoppiare
First classK 1600 GT e GTL.Motore 6 cilindri in linea, faro anteriore adattativo e tanta elettronica
la moda anche in Italia, dove BMW non si aspetta di raggiungere numeri di ven-dita importanti.
Tecnicamente abbiamo già scritto di tutto e di più su queste sei cilindri, men-tre dal punto di vista del design non era stato possibile fare nessun commento. Osservando con attenzione le foto, le nuove GT della serie K sembrano grosse e non tanto proporzionate, però vi assi-curiamo che dal vero fanno tutt’altro effetto, perché il telaio passa sopra al motore, che è montato in basso e molto inclinato in avanti. il codino, inoltre, è davvero proporzionato e ben realizzato.
Novità 2011 BMW al Salone di Colonia
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Solo nella vista frontale il volume im-portante del cupolino, progettato per garantire un’eccellente protezione aero-dinamica, rende la moto meno propor-zionata di quello che è in realtà.
Il livello delle finiture è molto buono: le plastiche sono robuste e verniciate a regola d’arte, così come alcuni compo-nenti non dotati di trasparente. L’unica nota stonata sono alcune fusioni del mo-tore, un filo porose.
Dal punto di vista tecnico, a parte l’uti-lizzo di un sei cilindri in linea di 1649 cm3 con trasmissione finale a cardano (unità che dovrebbe assicurare un livello di vi-
brazioni contenutissimo ed un’erogazio-ne molto fluida a qualsiasi regime) van-no segnalate alcune soluzioni uniche nel loro genere.
Una delle più interessanti è l’introdu-zione del faro adattativo allo xeno (optio-nal). Il sistema, sviluppato appositamen-te per le moto, consente di avere una perfetta visibilità anche di notte, perché, sia in frenata che in piega, il fascio lumi-noso viene indirizzato automaticamente sulla strada.
Dal punto di vista della sicurezza il faro adattativo rappresenta sicuramente un grosso passo avanti. A livello di elet-
tronica le nuove K 1600 GT e GTL non si faranno mancare nulla: comando gas ride by wire e triplice scelta della map-patura della centralina (di serie), con-trollo di trazione (optional), ABS (di se-rie) e sospensioni regolabili attraverso un comando al manubrio (optional).
A dir poco ricca la strumentazione (ci sono addirittura la radio e il navigatore satellitare integrato sopra il cruscotto principale, entrambi optional), che è molto facile da usare, perché è possibile accedere a tutte le funzioni attraverso un comando montato sul semimanubrio sinistro.
LA STRUMENTAZIONE BASE (SOPRA) È COMPOSTA
DA UN TACHIMETRO E DA UN CONTAGIRI
ANALOGICI, TRA I QUALI C’È UN GROSSO DISPLAY
LCD. IL NAVIGATORE SATELLITARE
È UN OPTIONAL. SOPRA A DESTRA,
IL GRUPPO OTTICO ANTERIORE:
IL FARO CENTRALE ADATTATIVO ALLO XENO (OPTIONAL)
INDIRIZZA SEMPRE IL FASCIO
LUMINOSO SULLA STRADA.
A SINISTRA LA VERSIONE GTL,
A DESTRA LA GT.
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qui g
iappone
IL MOTORE ELETTRICO GUIDERÀ LA RIVOLUZIONEI veicoli mossi da energie alternative potrebberoattirare clienti nuovi. E sfruttare canali inediti
NON me ne vogliano i motociclisti puri, quelli tutti d’un pezzo, ma le due ruote elettriche stanno per rivoluzionare il nostro piccolo mondo, anche per il fatto che tutti coloro che non si sarebbero mai sognati di salire in sella a una moto o ad uno scooter rombanti lo faranno senza problemi su un mezzo a batterie.
Già, un motore che non fa rumore sembra più docile e spaventa molto meno, forse perché pare molto più simile a una bicicletta…
Il parco delle due ruote elettriche non è ancora molto corposo, ma un giorno o l’altro bisognerà pur rivolgere l’attenzione in questa direzione e farci l’abitudine: prima, quando si voleva provare la moto di un amico, una volta acceso il motore, si sapeva più o meno a cosa si andava incontro. Domani… assolutamente no! Quel giorno più che mai i primi giri dovranno essere prudenti.
Yamaha spera, trovando nuovi mercati, di riuscire ad attirare un buon numero di nuovi adepti per la sua
nuova EC-03 uscita in luglio. E l’inizio è buono! Il 18 settembre scorso si è saputo che il costruttore giapponese per la prima volta aveva firmato un contratto di leasing per la vendita del suo veicolo a un lussuoso villaggio vacanze (315 camere) situato a Okinawa: i veicoli sono a disposizione al Kanucha Resort, dal primo ottobre per tutti i vacanzieri.
“Poter girovagare agevolmente per tutto il villaggio e in tutta tranquillità”, “rispettare l’ambiente”, “mettere a disposizione un mezzo per il tempo libero”, fanno parte delle motivazioni del villaggio vacanze, famoso per i suoi campi da golf, ma anche per le attività collaterali, dalle immersioni al parapendio.
A ben guardare si tratta di un passo logico per il Kanucha Resort in quanto proponeva già l’utilizzo del Segway!
Bene, allora la prossima mossa sarà vedere moto elettriche in tutti i Club Med? E perché no?
NONOSTANTE il mercato nazionale non sia proprio più una priorità per i costruttori e i fabbricanti di ricambi giapponesi, questo non impedisce loro di presentare delle novità. Così, qualche giorno fa, Bridgestone ha presentato il Battlax BT-016 Pro Hypersport, ultima evoluzione del BT-016 multi gomma sviluppato in MotoGP.
Va ad integrare la tecnologia 3LC (3 Layers Compound) per l’utilizzo di un nuovo composto di gomma Silica Rich Ex arricchito con un polimero chiamato RC Polymer, che deve aumentarne la longevità. Destinato alle moto sportive e naked, la gomma sarà disponibile alla fine del mese.
SECONDO il giornale Nikkei, 4 è il numero delle Aprilia concepite espressamente per il mercato giapponese che saranno presentate da Piaggio quest’autunno.
Queste Mana e Shiver sono dotate di selle più strette e sottili, e l’altezza della sella ribassata è ora maggiormente in armonia con la morfologia dei motociclisti del paese del Sol Levante.
I quattro modelli saranno disponibili in dieci colori, contro i sette precedenti. L’obiettivo dell’azienda è arrivare a commercializzare 1000 moto all’anno e non superare uno stock di 500 unità.
YAMAHA È UNA DELLE AZIENDE CHE PIÙ STA PUNTANDO SULL’ELETTRICO. IL SUO EC-03 È IN VENDITA DALLO SCORSO LUGLIO E SI STA ESPANDENDO SUL MERCATO.
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Attualitàa cura di Dario Ballardini
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I CLIENTI DELL’HOTEL EXECUTIVE IN ELETTRICOIl Gruppo E.ON ha messo i suoi scooter elettrici a disposizione dei clienti dell’Hotel Executive di Milano. Gli e-scooter E.ON hanno un’autonomia di una quarantina di chilometri e sono alimentati da batterie al silicio. E.ON sta presentando i suoi scooter in 73 città italiane, con un roadshow.
IL MUSEO NICOLIS FESTEGGIADIECI ANNI DI ATTIVITÀProprio in questi giorni festeggia i 10 anni di attività il museo Nicolis, creato dall’imprenditore veronese Luciano Nicolis a Villafranca, in via Postumia, numero verde 800-189699 - tel. 045-6303289 - e-mail: info@museonicolis.com . Nel museo è esposta una collezione di un centinaio di moto d’epoca, e poi auto, biciclette, macchine fotografiche e da scrivere, aerei e motori.
COMINCIA LA SCUOLABW’S 125 GIÀ PROMOSSOSi torna a scuola e la Yamaha lancia una campagna promozionale per il BW’s 125, scooter pensato proprio per l’utenza più giovane: il prezzo è d’attacco, 2190 euro f.c. compreso un set di adesivi B-generation per la personalizzazione.
GLI INCENTIVI SULLO STAR LI METTE LA LML ITALIA...Gli scooter Star stanno ottenendo un buon successo ma la LML, che li importa, ha deciso di sostenerli anche con una campagna di incentivi: sconto di 250 euro sul prezzo di listino presso i concessionari che aderiscono all’iniziativa, fino al 31 dicembre.
...E DI QUELLI STATALI SI PARLA L’ANNO PROSSIMOMentre gli scooter hanno bruciato gli incentivi stanziati per il 2010, quelli di altre categorie stanno rimanendo inutilizzati. Questo ha provocato un’interrogazione parlamentare e una ridda di supposizioni poco fondate: se anche il Governo decidesse di re-indirizzarli verso le due ruote, difficilmente potrebbe avvenire prima della scadenza del periodo stabilito perché ogni categoria possa richiederli; quindi se ne parlerà (forse) l’anno prossimo.
COME FARSIVOLERE BENE Peugeot Kisbee 50 4T
ISEO (BS) - “Kisbee” non signi-fica nulla ma è un nome che fa simpatia, e curiosità. Adatto a uno scooter che rispetta le tre condi-zioni fondamentali per farsi volere bene: prezzo, facilità e spazio di carico. Costa 1250 euro, la fascia è quella degli scooter d’accesso, quelli economici, ma qui non è sinonimo di scooter povero né per la qualità, né per le prestazioni.
Il motore è 50 a quattro tempi, oltre 35 chilometri/litro, ma lo spunto è buono e pure l’allungo: non siamo ai livelli dei due tempi ma ce n’è quanto basta per muo-versi speditamente, molto più del-la maggioranza dei cinquantini 4T. Ha 3,7 cavalli e una curva di cop-pia robusta, se la cava bene anche in salita. E la silenziosità sorpren-de: il Kisbee è elegante nei modi e nell’aspetto, piacevole per le linee dolci, accattivanti.
Ha misure leggermente più ab-bondanti di quelle di un cinquanti-no da ragazzini e ne guadagna l’abitabilità: posizione in sella na-turale e nessun rischio di ginoc-chiate, si arriva bene a terra per-ché il piano d’appoggio è a soli 760 mm d’altezza ma sotto la sella c’è spazio per un casco integrale e sulla pedana piatta ci sta una bor-sa. Non è male per un cinquanti-no, che ha anche finiture discrete in rapporto al prezzo d’attacco: retrovisori non belli ma efficienti, comandi dal disegno datato ma solidi, doppio avviamento – elet-trico e a kick starter – e un’eccel-lente agilità che si apprezza so-prattutto nei vicoli più angusti: il raggio di sterzata è uno dei più stretti mai incontrati, permette di girare in spazi ridottissimi e svico-lare nelle code al semaforo come pochi altri. Le ruote sono di 12” e l’impianto frenante misto, disco
ALCOOL E PATENTEUNO SCIACQUO con un colluttorio a base alcolica può essere
causa di ritiro della patente a seguito di alcool test? In un articolo pubblicato sull’edizione italiana di Dental Tribune, giornale dei dentisti, il dottor Stefano Rimondini spiega che è una leggenda
metropolitana, verificata con l’aiuto dei vigili di San Lazzaro di Savena (BO). Dopo l’assunzione di uno spray con alcool al 25% il
pre test ha dato risultato positivo ma l’etilometro segnalava presenza di alcool in bocca; dopo 5 minuti l’etilometro segnava 0,1
ml di alcool nel sangue e dopo 10 minuti entrambe le prove davano risultato negativo. Secondo il nuovo Codice della Strada, per autisti professionisti, neopatentati e under 21 anni, in caso di positività le
prove da effettuare sono almeno 3, a 5 minuti l’una dall’altra.
davanti e tamburo dietro, non è particolarmente brillante ma molto più che sufficiente per le prestazioni di un cinquantino, così come le sospensioni.
Perché alla fine è questa la grande dote del Kisbee: se la cava bene in tutte le situazioni tranne che nel prezzo. Dove se la cava meravigliosamente.
LINEE DOLCI, MOTORE SILENZIOSO E POCO ASSETATO, BUONA ABITABILITÀ: IL KISBEE È UNO SCOOTER ELEGANTE E POCO COSTOSO.
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ECCO GLI ELETTRICIMINI E SMART Ma per ora sono solo concept
TESTIMONIAL REPSOL
DOVIZIOSO “BENZINAIO”NO, ANDREA Dovizioso non ha deciso di fare il benzinaio. Ma la Repsol sta espandendo la sua rete in Italia ed ha aperto due nuove stazioni di servizio a Castel Bolognese (RA) e San Giovanni in Persiceto (BO): alle inaugurazioni ha partecipato anche il pilota forlivese, come testimonial, accanto a una Honda CBR 1000 RR che non è la sua moto da gara ma ha comunque la livrea dello sponsor.
SBK IN VETRINAFINO all’11 ottobre nei locali di Spazio Broletto 13 verrà esposta una replica dell’Aprilia RSV4 SBK, la moto con cui Max Biaggi ha
conquistato il titolo mondiale piloti Superbike. La boutique Piaggio nel cuore di Milano è in via Broletto 13 ed è aperta dal
lunedì al venerdì negli orari 10-19. Oltre alla moto da corsa sono esposte anche tutte le novità
della Casa di Noale, in particolare la Dorsoduro
1200, maximotard da 130 cavalli che verrà
portata ai saloni di Colonia e di Milano,
e poi la RSV4 Factory, la RS 125
e lo scooter SR 50 R con
livrea Max Biaggi replica.
GLI SCOOTER elettrici sono uno dei temi caldi della mobilità urbana e il mondo dell’auto li guarda con grande interesse: su Motosprint n. 37 vi avevamo mo-strato i disegni ufficiali degli e-scooter Mini e Smart, adesso ci sono anche le foto. Prototipi dei quali non sono stati annunciati i tempi di commercializzazione, e con ancora molte incognite per quanto riguarda la parte tecnica, ma importanti per i marchi che portano: testimoniano l’interes-se di grandi Gruppi per un setto-re in rapida evoluzione, e anche l’intenzione di sviluppare il tema con un approccio per niente mo-tociclistico. Linee ispirate allo styling delle auto che portano lo stesso marchio, modernissime per lo Smart e più vintage per il Mini, e soluzioni originali adotta-te su entrambi, come lo Smart-phone – un telefonino con fun-
zioni molto evolute – da usare come chiave, display ed elemen-to centrale di comando, naviga-tore e music player. Interessan-te, anche se al momento si tratta solo di concept da sviluppare.
LO SCOOTER MINI (A DESTRA) NELLE
LINEE E NELLE COLORAZIONI
RICHIAMA L’AUTO DA CUI
PRENDE IL NOME.
LO SCOOTER SMART (SOPRA E A DESTRA) HA SCELTO UNA SILHOUETTE DECISAMENTE FUTURISTA.
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di Giovanni Carlo Nuzzo
PORTO S.STEFANO - «L’impegno è tra-vasare costantemente l’esperienza nata dalle competizioni nell’uso su
strada» afferma il marketing manager Dai-nese, Vittorio Cafaggi, durante una sosta tra i colli del Chianti, dopo una bella spazzolata di curve. Bruschetta e chiavi del Monster tra le mani e, ovviamente, safety jacket dell’ulti-ma collezione. Dalla Fattoria di Montecchio s’ammirano i vigneti argentati e lo storico borgo medievale di San Donato in Poggio. Anche il sole ha fatto pace col cielo. Testimo-ne, un tavolo imbandito di squisitezze. Men-tre tacciono i motori e s’agitano le mandibo-le, tra i filari dei cipressi, c’è un intero luna park in attesa. O forse è il sacco magico di Babbo Natale. Le attrazioni si chiamano F4 ed F8, Hypermotard e Brutale, VFR ed XR1200, Multistrada e CB1000. Tutte a di-sposizione. «In questa nostra mission – con-tinua Cafaggi - collaboriamo volentieri so-prattutto con chi è capace di darci indicazio-ni chiare. Per esempio Valentino Rossi, insu-perabile. O a suo tempo Schwantz, e prima ancora il grande Ago… non basta essere so-lo campioni». Parole, e situazioni, che spie-gano la genesi, e lo spirito, dell’Italian Le-gendary Tour. Uno dei più riusciti eventi on the road degli ultimi anni. Gioiosa macchina da guerra tra sport e turismo. La formula è semplice. Sessanta motociclisti, altrettante moto dei desideri e mille chilometri di puro piacere. Con tre fuoriclasse sguinzagliati nella truppa e un totale di 25 titoli iridati a cavallo di mezzo secolo. Come il “Dottore”, che non ha molto tempo per l’intero giro ma mostra le traiettorie del Mugello sotto il di-luvio, al buio, in sella ad una Yamaha Super Ténéré, col gruppone scatenato alle calca-gna. Quasi un rito pagano di esorcismo dopo la brutta caduta di giugno. E Kevin Schwantz e Giacomo Agostini addirittura a far da traino su strada, attraverso mezza Italia classica.
Tra un aperitivo, una festa in piazza ed uno spettacolare panorama di colline. C’è un motivo? Certo. La vera sicurezza è un trian-golo equilatero inscritto in una circonferenza di piaceri stradali. Ecco il teorema Dainese 2010. E dimostrarlo richiede “scomodare” appassionati di undici nazioni, una terna inossidabile di miti viventi e alcuni degli an-goli più ipnotici dell’Appennino toscano. Il ragionamento non è difficile. Le protezioni, innanzitutto, primo lato del triangolo. Ovvio. Tolte gomitiere e ginocchiere, spalline e pa-raschiena, gli indumenti da moto precipitano indietro ai tempi di Barry Sheene. Perciò, senza, non si va da nessuna parte. Neppure a passeggio. Secondo lato, la qualità; frutto
In viaggio
Un gruppo di appassionati superfortunati. Un tour di mille chilometri da Vicenza alla Maremma.Tre guide d’eccezione: Valentino Rossi, Kevin Schwantz e Giacomo Agostini
Motolandia Italian Legendary Tour
IL VIA DALLA SEDE DAINESE, SU E GIÙ PER GLI APPE
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o con i mitiDALLA LOMBARDIA ALLA TOSCANA CON SOSTA D’OBBLIGO AL MUGELLO. TUTTI IN PISTA SOTTO LA PIOGGIA IN SCIA A AGO, SCHWANTZ E ROSSI.
NNINI CON AGO, SCHWANTZ CHE AIUTA A PARCHEGGIARE, FIRENZE
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di studi e ricerche dove il motociclismo s’esprime ai massimi livelli. Lo sforzo è te-stimoniato nel briefing introduttivo, al quar-tier generale vicentino del celebre “diavolet-to”, coi suoi 15 milioni di euro d’investimen-to ed un magazzino robotizzato e stantuffan-te da ventitremila pallets che sembra sbuca-to dalle scene di “Metropolis”, il capolavoro futurista di Fritz Lang. Terzo lato, l’ergono-mia. Che fa rima con comfort. Perché uno scafandro scomodo da indossare non fa vo-glia a nessuno, anche se a prova di bomba, mentre l’obiettivo è motivare tutti, dal pilota in simbiosi con la pista al motociclista della domenica. Servono dunque compromessi intelligenti e testimonial credibili. Altro che chiacchiere e paternalismi. Serve ILT, Italian Legendary Tour. Benvenuti insomma nella leggenda. Una leggenda italiana in movi-mento. Che comincia dalle terre degli Esten-si e continua sotto l’acqua battente della
Futa e della Raticosa, alla volta dell’Auto-dromo più bello del mondo. Lì, subito al largo di Scarperia. Anche Schwantz, pri-ma volta in moto in Toscana, s’è fermato
un minuto a lato strada, come tutti, tra tutti, a ripetere i gesti scaramantici di qualsiasi motociclista beccato dal temporale: prima il sovrapantalone, poi la giacca impermeabile. Così la pioggia non disturba più e si va. Un pezzo di storia della 500 GP a pedalare come tutti. Come tutti quelli che a questo ILT ci sono arrivati acquistando un capo Dainese e godendo del culo sufficiente per venire estratti al concorso. Magari a Londra o Fran-coforte, Madrid o Miami, Amsterdam, Atene, Varsavia, Parigi, Parma o Palermo. Arrivati da ogni dove per sfruttare tre giorni di curve e un bouquet di possibilità a due ruote da stampare per sempre tra i ricordi migliori. Giù dal Mugello e su per il Chianti, giù dal Chianti e su per le Crete Senesi.
LA STRADA è un serpentone quasi vivo che s’infila tra i colli, guadagna creste e de-clivi, gioca tra boschi e cascinali in un conti-nuo rimando di pieghe e staccate, staccate e pieghe. Scenario perfetto dove arrendersi all’ebbrezza fisica di un flirt con alcune tra le più desiderabili nude o carenate dei catalo-
Motolandia Italian Legendary Tour
VALENTINO SI È UNITO AL GRUPPO AL MUGELLO. SOTTO, I TRE CAMPIONI CON TUTE BEN...COLLAUDATE, AGOSTINI CON IL NOSTRO
INVIATO AL TOUR, LE SINUOSE STRADE DELLE CRETE SENESI. SOPRA, SOSTAA MASSA
MARITTIMA.
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ghi 2010 di cinque grandi Case motociclisti-che. Honda, Yamaha, Ducati, MV Agusta, Harley Davidson. Finendo sempre ad un ta-volo imbandito o davanti a qualche meravi-glia medievale. La Rocca di Montalcino patria del Brunello, la duecentesca cinta di Monte-riggioni cantata da Dante, l’Abbazia sconsa-crata a cielo aperto di San Galgano, la spada nella roccia di Montesiepi. All’improvviso senti il rombo della MV F4 e ti accodi. Forse è lui. Se ha il casco tricolore lo è. Dietro ad Agostini è come guidare in scia alla leggenda stessa, è come ricevere le stimmati del mito, è come respirare attraverso la visiera un aerosol di 15 titoli mondiali. Ti fermi ed è comunque un motociclista tra i motociclisti, virtuale compagno del motoclub che ti pare d’aver sempre frequentato. «Quando capita l’occasione…» concede Ago a chi gli chiede se ronzare in moto per colline, dopo tutta una vita gloriosa, rivesta per lui ancora un significato, un’attrattiva. Sorride e sgasa, in direzione del Tirreno, giù per la Massetana.
E tutto il gruppo, sbriciolato in piccole bande di incursori felici, capitanati dagli
istruttori federali di Curve & Tornanti, plana verso la Maremma, poi su per l’Amiata, giù per la Val d’Orcia e ancora attraverso i tufi di Sorano e Pitigliano. A caccia della staccata in sicurezza e degli stuzzichini della tradizio-ne, approntati dalle amministrazioni locali nelle piazze storiche, davanti all’orgoglio dei monumenti civici. Slow food della papilla e sereno fast biking della manetta.
Ma se è vero che dal monte al mare, prima o poi, tutto confluisce, anche gli esaltanti ghirigori dei tre giorni di pieghe, gli occasio-nali amici di undici nazioni diverse, le tante fascinose moto sportive che hanno reso adrenalinico l’Italian Legendary Tour 2010, finiscono con l’allinearsi verso l’inevitabile conclusione in bellezza segnata dall’Argen-tario. Resta appena tempo per l’ultima pizzi-cata di freni, per l’ultimo concertino in rila-scio di scarichi e cilindri, prima della grande festa d’epilogo sulle acque chete della Lagu-na di Orbetello. Sfilati caschi e guanti, di-smesse le safety jacket, restituite le formose compagne, nude o carenate, del viaggio coi miti, c’è già solo spazio per la nostalgia.
Grazie al patrocinio della Regione Toscana e alla collaborazione con le APT di Firenze e della Maremma, l’Italian Legendary Tour ha potuto godere l’ospitalità di alcuni tra i più prestigiosi resort delle zone attraversate. Natura ed arte, acqua e silenzio, fanno da cornice a Villa Le Maschere (www.villalemaschere.it), in Mugello, una delle più belle dimore di campagna del tardo Rinascimento fiorentino con un parco di 18 ettari.Un’oasi a 5 km dal mare, vicino Marina di Grosseto, la Fattoria La Principina (www.fattorialaprincipina.it) è un hotel 4 stelle con cento ettari dal sapore di vecchia Maremma. L’Argentario Golf Resort (www.argentariogolfresortspa.it) offre agli ospiti un’esperienza straordinaria. Nel cuore del Promontorio, in un’oasi protetta di macchia mediterranea, tra sugherete e ulivi centerari, con campo da golf su un green di 77 ettari.
GSSS, ovvero Guida Sicura (dinamica) Su Strada. Acronimo per indicare i corsi di guida organizzati dal Motoclub Curve & Tornanti, team che ha guidato e supportato i partecipanti dell’Italian Legendary Tour 2010. Sono quattro le tipologie standard di corso: Classic, OnOff, Special e OnTour. Tutte sviluppate in collaborazione con il Settore Tecnico della Federazione Motociclistica Italiana e gestite a cura di istruttori riconosciuti FIM IGS (Istruttori Guida Sicura). Info: tel. 055.8409004, www.gsss.it
Sosteprincipesche
Guidasicura
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IN NOTTURNA
TOUR A ROMA CON LA POLIZIALA NOTTE tra il 25 ed il 26 settembre si è tenuto il primo Rome Night Run, organizzato dal Gruppo Romano del Moto Club Polizia di Stato. Il corteo, composto da 120 equipaggi, per un totale di circa 150 appassionati, ha percorso gli oltre 100 km di itinerario giungendo ad Ostia, dopo il tour delle piazze della Capitale e dei Castelli Romani, ove ha atteso l’alba in riva al mare presso lo stabilimento balneare Orsa Maggiore. Tra i numerosi partecipanti c’erano i gruppi dei Blue Angels, Hired Guns, Yellow Fire, Shanky Quad Club “Carlo Antonelli”. Hanno collaborato l’A.D.M.I. (Associazione Dipendenti Ministero dell’Interno), il Big Bang, il Village Roma, il Compartimento Polizia Stradale Lazio - Sezione Albano, l’Hotel Melià, Motobicimoda, il Reparto Volanti di Roma, Straight to Hell.
donne e
moto
ri MILANO È SEMPREDI GRAN MODA
ANCORA una volta, Milano si veste di pailettes per la settima-na della moda. Stormi di fotomodelle affamate si aggirano di passerella in passerella barcollando sulle loro ginocchia senza ciccia.
Stilisti ancora in cerca dell’abito perfetto si appendono a ban-coni dei bar con gli spilli per sottolineare le loro origini sartoria-li. Compratori cinesi cercano ispirazione per aperture e chiusure di negozi che avranno le vetrine piene di copie delle copie delle copie dei modelli più famosi di quest’anno ma anche dell’anno prossimo.
Vippine e vippette si contendono i primi posti ai piedi delle passerelle per quel famoso quarto d’ora di gloria che non si nega nemmeno ai cani. Per dire (ed è tutto vero): un’ex naufraga con il nome che sembra un sidecar sfila per sette giorni interi in bikini nonostante la temperatura settembrina giochi brutti scherzi a nasi e intestini più che l’aria condizionata ad agosto. Nonostante tutto, l’eroica non si riveste, per la gioia degli astan-ti, migliaia; un’ex fotomodella si rilassa per i negozi del centro, alleggerita dei figli ma in compagnia di un marito pagante; un’altra ex fotomodella che invece non vuole arrendersi al tem-po che le sfila da sotto i piedi come un red carpet, festeggia in-sieme ad una ex coppia di sempre famosi stilisti i suoi anni di carriera sulle passerelle che ad una donna normale basterebbe-ro per inventarsi quattro vite, due lavori e sette figli.
L’emozione e le lacrime le devastano il bel viso, trascinando verso il basso zigomi rifatti e labbra ritoccate; un’altra ex isolana presenzia all’inaugurazione di un negozio nel pieno centro del triangolo della moda, là dove vengono inghiottite carte di credito e brutte scarpe come nel triangolo delle Bermude. Sotto gli oc-chi ammirati di figli di cantanti e ex abitanti di case chiuse - da specchi e telecamere - la bellissima ex qualcosa presenta il fi-danzato di 17 anni più giovane, ancora emozionato per aver ini-ziato la scuola da poco.
E intanto che le invasioni della città si fanno sempre più bar-bare, un mazzo di chef in vena di beneficenza mette a disposizio-ne della cittadinanza affamata una varietà di assaggini di eleva-tissima qualità. Impreparati però alla caccia al raviolo unico del popolo collaterale, il mazzo di chef finisce troppo presto gli as-saggini lasciando il popolo insoddisfatto e deciso a rifarsi con un bel panino di mcdonald’s, nonostante abbia pagato, il popolo s’intende, ben 22 euro per il semplice ingresso alla kermesse e dai 4 ai 6 euro ad assaggino.
La settimana si chiude finalmente con il solito monito a non mescolare i colori ma anche sì, a tagliarsi i capelli ma anche no, ad abbinare le pochette insieme ai jeans e ad indossare sempre e comunque tacchi da paura, soprattutto al lavoro.
Il carrozzone riparte con tutto il suo carico di inutilità, ma con la speranza che questo sia il treno giusto per l’Italia, alla faccia di ex veline ed ex modelle che, superate le notti, potranno roto-lare sul prossimo tappeto, rosso o verde, dipende dalla moda.
Ah, Beyoncé ha disegnato vestiti ma si è fatta fotografare mezza nuda su una moto.
Laura Cattaneo
MotolandiaManifestazioni, viaggi e turismo
19A PICARI FEST
APPUNTAMENTO IN UMBRIA TORNA, dall’8 al 10 ottobre, la Picari Fest. Aperta ad ogni tipo di moto, è giunta alla 19ª edizione. Gli organizzatori, i Picari Motor Group, capitanati da Maurizio Colasanti, aspettano bikers italiani ed europei, la cui presenza sta aumentando anno dopo anno. A Schifanoia di Narni, provincia di Terni, un’area attrezzata circoscritta da boschi accoglierà la tre giorni, impreziosita da un intenso programma musicale e d’intrattenimento. Facilmente raggiungibili dalla sede del motoraduno, la stupenda città medievale di Narni e la Cascata delle Marmore, la più alta d’Europa. L’ingresso è ad offerta e il ricavato sarà totalmente devoluto a fini benefici. Informazioni: Maurizio 338 8033881, www.picarigroup.it, info@picarigroup.it
TUTTI pazzi per il 3D, perfino Mario Kart. Che in occasione del lancio della nuovisima consolle Nintendo 3DS, mostra quale sia il potenziale di poter guidare un kart e tirare banane agli avversari sfruttando gli effetti speciali della vista in profondità. La 3DS è infatti dotata di schermi touch screen di 3,53 pollici e possiede tre fotocamere, una interna e due esterne, per garantire l’effetto tridimensionale e scattare foto in 3D. Costa sui 200 euro e non necessita di occhialini aggiuntivi. Tra i giochi di guida che supportano le funzioni 3DS è anche disponibile “Ridge Racer”, di Namco Bandai.
Multimedia
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PiemonteVENERDÌ 8 OTTOBRE6º Biker S. Peder Night a Preparetto di Ca-stellamonte (TO), serata per motociclisti e simpatizzanti. Per info tel. 339-4707240.DOMENICA 10 OTTOBREMotoraduno territoriale a Collegno (GO) M.C. Leumann Collegno, tel. 011-4159543, 335-7291176, www.motoclubleumann.itTransculinaria della Val Gallenga a Pra-scorsano (TO) manifestazione trialistica non competitiva. Valli del Canavese Trial Team, tel. 347-7521536, 335-7120614, 340-6678255, www.vallidelcanavesetrialteam.it
LombardiaSABATO 9 - DOMENICA 10 OTTOBREGhiro Treffen a Cuasso al Monte (VA) area pic-nic, bike show, concerti, campeggio, stand, cucina tipica. Infoline 347-7060283, 333-3317680, www.ombrevarese.itDOMENICA 10 OTTOBRE2º Motogiro territoriale a Settimo Milane-se (MI) Trofeo Mototour. M.C. Settimoto, tel. 335-7290695, www.settimoto.comCavalcata stradale delle Valli Orobiche a Bergamo M.C. Bergamo, tel. e fax 035-4592744, www.motoclub.bergamo.it3º raduno Vespa Città di Salò (BS) lungo-lago Zanardelli. V.C. Salò, tel. 338-3300318, 347-1572169, www.vespaclubsalo.it5º raduno Franciacorta in Bianco a Tren-zano (BS) M.C. Amici di Trenzano, tel. 030-9977147, mcamiciditrenzano@libero.it
Trentino Alto AdigeVENERDÌ 8 - DOMENICA 10 OTTOBREMotoCarneSalada a Vigo Cavedine (Garda Trentino), raduno di beneficenza a sostegno del progetto Clinica Mobile in Camerun. Info tel. 347-4974274, www.motocarnesalada.it
Friuli Venezia GiuliaDOMENICA 10 OTTOBREMotoincontro a Cordenons (PN) M.C. Cen-tauro Cordenons, tel. 0434-583082, fax 0434-932417, email baggio.silvio@alice.it
VenetoSABATO 9 - DOMENICA 10 OTTOBRE3ª Mostra scambio Città di Treviso auto moto cicli e ricambi d’epoca. Associazione Sport Show, tel. 335-6610134, 347-1343242, fax 0422-913140, www.sport-show.itDOMENICA 10 OTTOBRE10º Raduno d’epoca a Meduna di Livenza (TV) M.C. Pradegai, tel. 347-9030525, fax 0422-801185, motoclubpradegai@hotmail.itMotocastagnata a Crocetta del Montello (TV) M.C. Arditi del Piave, tel. 333-2365934, 0423-86628, 0423-86369, www.arditidelpiave.it6º raduno nazionale “Castagne in Vespa” a Pederobba (TV) V.C. Pederobba, tel. 338-2173958, www.vespaclubpederobba.com
LiguriaDOMENICA 10 OTTOBREMotoTour a Varazze (SV) M.C. I Lupi Varaz-ze, tel. 328-2143683, www.motoclubilupi.it
Emilia RomagnaSABATO 9 - DOMENICA 10 OTTOBRE6º MotorsBeach Show presso Bagno Fanti-ni 182 a Cervia (RA) stand, spettacoli, prove moto, pista da cross sulla spiaggia. Sabato “Smutureda Reloaded” con giro delle colline
Radunifino al 10 ottobre via c
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DIETRO A TOPOLINOSULLA SPUTNIK
LA REPUBBLICA magiara fugge via sotto le ruote ed un cielo torpido che concilia il sonno, tra distese erbose infuocate dal sole. Sul ritmico borbottare del due cilindri, poche città tutte piatte, aggirate dalle tangenziali, e monumenti di croci in me-moria di oscure battaglie.
La strada si stende fino alla soglia impercettibile dell’orizzon-te, da dove i cosacchi - sembra di vederli - spuntavano nel rifles-so accecante della pianura. Lì, lungo il fiume, li attendeva un bottino di silenzi e pascoli per i cavalli: montavano le tende e ascoltavano il vento della sera, che parlava loro di terre meravi-gliose e incredibili villaggi di mattoni appena al di là delle mon-tagne. Proseguo anch’io, in sella, come un cosacco, nel viaggio iniziato la volta scorsa oltre la cortina di ferro appena caduta (vent’anni che sembrano ieri!), con la memoria a quei giorni confusi quando il mondo non seppe più dire con certezza dove finisse davvero il bene e dove cominciasse il male.
Oltre Zàhony c’è infatti la mitica Unione, o quel lumicino che ne resta dopo che il regime, in un impeto di diarrea mercantile, ha deciso di calarsi le braghe.
Le notizie sono preoccupanti, soprattutto incerte. Parlano di banditismo da strada, di ladrocini diffusi dal Baltico al Mar Nero. Ogni rifornimento è una specie di tam tam della disinformatjia, una gara tra chi le spara più grosse. In frontiera, comunque, c’è una colonna smisurata di TIR a far dogana. Qualcuno, al suono della moto, si sbraccia da un camion troppo curato per essere sovietico: «Italiani? Dove andate?». L’accento non è padano. «A Mosca», rispondo sorpreso. «Miii… allora saluti al porcodromo». Porcodromo? Che vorrà dire? Non c’è tempo; un soldato dell’Ar-mata impone di accodarmi ad altri motociclisti, fermi più avanti. Inizia il tempo dell’attesa.
Ne approfitto per osservare per la prima volta da vicino quelle divise che per tanto tempo hanno fatto stringere le chiappe a tutto l’Occidente: gli scodelloni sovramisura degli ufficiali, i col-bacchi siberiani di pelliccia, gli stivali da passo dell’oca, le mime-tiche color sabbia dei reduci afgani. Nella confusione delle scorte di magazzino, i simboli dell’ideologia al potere - falci, martelli, stelle rosse - ancora resistono cuciti sulle mostrine di carristi e avieri, marinai e fanti, ma qualcuno in tutta fretta s’è preso la briga di toglierli dai cornicioni degli edifici, lasciando al loro posto, nel cemento, una traccia inequivocabile, forse imba-razzante, una chiara sagoma vuota lavorata dal tempo, indipen-dente da qualsiasi volontà, come se settant’anni fossero un pe-riodo troppo lungo per poter essere cancellato cosi, in modo indolore, con un semplice colpo di spugna.
Dopo ore, l’Armata consente infine di ripartire, espletate tutte le formalità. I motociclisti si rianimano. La sbarra di confine dell’Ucraina s’alza su uno scorcio da smobilitazione generale. Ma c’è da seguire, senza sgarri, una Sputnik della polizia color crema con le portiere azzurre che sembra l’auto di Topolino. Apro un pelo di gas per seguire Topolino e senza volere mi sor-prendo a fischiare, dentro il casco, le note dell’Internazionale.
(Continua)Giovanni Carlo Nuzzo - gcn@gcnw.it
della valle del Savio (Ducati DOC Ente Tutela Pomponi Romagnoli, tel. 347-5779918, www.etpr.net). Fantini Club, tel. 0544-956519, www.fantiniclub.com. M.C. Sgarzani Cano-nici, tel. 333-7104122Motoincontro “Toro e Motori” a Granarolo dell’Emilia (BO) in occasione della Festa del Toro. M.C. Granarolo, tel. 348-2505095, 333-9596627, www.motoclubgranarolo.net
ToscanaDOMENICA 10 OTTOBREMotoincontro dei Marroni a Vicchio di Mu-gello (FI) moto antiche e nuove. M.C. Giotto, tel. 335-7407319, 348-0468529. Aquile del Mugello, www.aquiledelmugello.it
MarcheSABATO 9 - DOMENICA 10 OTTOBRE4º Motoincontro d’Autunno a Montefabbri (PU) M.C. Girovagando, tel. 347-7199244, www.motoclubgirovagando.it
UmbriaVENERDÌ 8 - DOMENICA 10 OTTOBREPicari Fest 2010 a Narni (TR). Picari Group, tel. 338-8033881, www.picarigroup.itDOMENICA 10 OTTOBREMotocavalcata Extreme a Gualdo Tadino (PG) ASD Extreme, tel. 339-8782560, 347-7698524, www.asdextreme.com
LazioSABATO 9 - DOMENICA 10 OTTOBRE20º Millennium Expo a Roma presso Ippo-dromo Le Capannelle mostra mercato di auto, moto e ricambi d’epoca. Millennium Eventi, tel. 338-7229553, 335-6947195, 347-3089257, www.millenniumeventi.it
CampaniaDOMENICA 10 OTTOBRE2º Motoraduno Città di San Gennaro Ve-suviano (NA) M.C. Gli Svalvolati, tel. 338-1561900, 331-2946381, www.glisvalvolati.it
PugliaVENERDÌ 8 - DOMENICA 10 OTTOBREMotoraduno nazionale “Orecchietta Day” a Bari nona prova Trofeo Turistico Nazionale. M.C. Bari, tel. 349-5862494, 338-4611202, 335-6505429, www.motoclub-bari.itSABATO 9 - DOMENICA 10 OTTOBRE9ª Bitonto Classic Motors Aste e Bilancieri a Bitonto (BA) Tel. 347-3240678, 347-2443743, 368-7507199, www.asteebilancieri.com DOMENICA 10 OTTOBREMostra Scambio I Mascheroni ad Acquaviva Delle Fonti (BA) M.C. I Mascheroni, tel. 080-762105, info@agenziafullservice.it
CalabriaSABATO 9 - DOMENICA 10 OTTOBRE4º Motoraduno Città di Amendolara (CS) M.C. I Lupi di Straface, tel. e fax 0981-915225, email crcimpresa@alice.it
SiciliaVENERDÌ 8 - DOMENICA 10 OTTOBRE7ª Mostra scambio Città di Termini Imerese (PA) auto, moto, accessori, ricambi d’epoca, editoria e modellismo. Circolo Auto Storiche Imerese, tel. 338-8080825, 347-4725826.DOMENICA 10 OTTOBREMototour regionale ad Acireale (CT) M.C. Salvo Aiello Acireale, tel. 338-9358800, fax 095-8035015, www.motoclubsalvoaiello.it
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Cross9 OTTOBREMondiale - Campionato freestyle a Colo-nia (Germania) nell’ambito di Intermot Ticket Hotline, tel. +49 221-8020, www.intermot-cologne.com
10 OTTOBREItaliano - Campionato MX1 - MX2 e Fem-minile a Cavallara (PU) Cross Club Caval-lara, tel. 0721-891116, email crossclubca-vallara@motoclubfmi.itGran Trofeo d’Europa internazionale a Soverato (CZ) M.C. Stilaro Racing, tel. e fax 0964-775873, 333-6782221, email mo-toclubstilaro@libero.it, mcstilaroracing@yahoo.it, calabria@federmoto.itCampionato triveneto a Crespano del Grappa (TV) M.C. Ardosa, tel. 338-6075968, 0423-920712, fax 0423-920781, email an-tonella.cunial@cottopossagno.comTrofeo Tosco Umbro Vinicio Rosadi, cam-pionato umbro minicross al crossodromo di Grello - Gualdo Tadino (PG) M.C. Gual-do Tadino, tel. 0742-74475, 347-4805630, fax 075-9108186, www.motoclubgualdo-tadino.com, email pasquarelli.stefano@email.itTrofeo Barzaghi MX1 e MX2, quarta pro-va, a Bosisio Parini (LC) M.C. Parini, tel. 031-865424, 031-876196 crossodromo, fax 031-865424, www.motoclubparini.it, email parini@motoclubfmi.it, mcelena@tiscalinet.it6º Trofeo di Motocross MX1 - MX2 - Pro-mosport - Minicross ad Abbadia di Osimo (AN) M.C. Andrea Marchetti e M.C. Ostra, tel. 335-7624626, 339-3847726.
Campionato provinciale MX1-MX2-Mini-Trofeo 2T-Sport a Pinerolo (TO) M.C. Pinerolo-Quadrifoglio, tel. e fax 011-6066849, email mc.pinerolo.quadrifoglio@gmail.com1º MemoriAlex, due ore a coppie loc. tiro a volo Ailano (CE) Iscrizioni e info 333-1787757, 338-4967680.
Supermotard10 OTTOBRETrofeo Centro Sud, sesta prova a Viterbo M.C. Ufo Frascati, tel. 339-2268142, fax 06-9421731, www.trofeocentrosuditalia.com, email info@lucariniorganization.comCampionato campano a Sarno (SA) M.C. Motorsannio, tel. 0824-40387, 347-6689895, fax 0824-338970, www.motor-sannio.it, email info@motorsannio.net
Enduro10 OTTOBREItaliano - Campionato Major a Città di Ca-stello (PG) M.C. E. Baglioni, tel. e fax 075-8511395, www.mcbaglioni.it, email info@mcbaglioni.itItaliano - Campionato minienduro ad Aviano (PN) (anche triveneto e friulano) M.C. Pedemontano, tel. 338-6260089, fax 0434-919327, www.mcpedemontano.it, email info@mcpedemontano.it, pedemon-tano@motoclubfmi.itTrofeo Gruppo 5 regolarità e Trofeo Te-stori a San Severino Marche (MC) M.C. Settempedano, tel. 0733-645637 anche fax, 0733-638318, www.motoclubsettem-pedano.it, email info@motoclubsettem-pedano.itCampionato veneto Endurance Off-Roadad Arsiè (BL) M.C. Pistoni Roventi, tel. 328-8311635, fax 0439-310290, www.pi-stoniroventi.it, email pistoniroventi@tisca-li.it - www.enduronordest.comCampionato provinciale Reggio Emi-lia, a Guastalla M.C. Guastalla, tel. 338-2685856, fax 0522-830642, email pechini.g@libero.it15º Trofeo Skube a Prunetto (CN) M.C. Cairo Montenotte, tel. 019-502098, 335-6226552, fax 019-5090979, email motoclubcairo@libero.it Trofeo 6 ore a coppie interre-gionale a Bastia d’Albenga (SV) M.C. Due Valli, tel. 0182-20457, 339-3214240, fax 0182-20457, 0182-52814, email mc2valli.liguria@libero.it3 Ore a squadre enduro/cross “Me-morial Paolo Bassi” pista cross Casci-na Bottedo di Lodi
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