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Mattia Lettieri
Corso pratico di Economia politica:Microeconomia
con test di valutazione
Copyright © MMXIIARACNE editrice S.r.l.
www.aracneeditrice.itinfo@aracneeditrice.it
via Raffaele Garofalo, /A–B Roma()
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Non sono assolutamente consentite le fotocopiesenza il permesso scritto dell’Editore.
I edizione: ottobre
5
Indice
9 INDICE FIGURE 9
13 PROFILO DELL’AUTORE
17 ABSTRACT
23 PREFAZIONE
29 Capitolo I
La nascita dell’economia
1. Che cosa è l’economia, 29 - 1.1Le scelte degli agenti, 31- 2. Flusso circolare
del reddito, 34 - 3. Gli strumenti a disposizione degli economisti, 36- 4. Le
grandezze economiche, 37- 5. La rappresentazione grafica, 38 -6.Microeconomia,
41- 7. L’evoluzione delle idee, 42 - 8. L’economia classica, 44 - 8.1Adam Smith,
45 - 8.2Thomas Robert Malthus, 46 - 8.3 Ricardo, 47 - 8.4Marx, 48 - 9. La
scuola neoclassica, 49 - 9.1La rivoluzione Keynesiana, 51 - 9.2I nuovi
Keynesiani, 53 - 10. Le nuove frontiere, 54
57 Capitolo II
Il consumatore
1. Le scelte del consumatore, 57 - 2. I bisogni economici, 58 - 3I
beni economici, 59 - 4. L’uomo economico, 61 - 5. Utilità, 62 -
5.1Utilità cardinale e utilità ordinale, 65 - 6. Le curve di
6
indifferenza, 66 - 7. l saggio marginale di sostituzione, 73 - 8. Beni
complementari e beni perfettamente sostituibili, 75 - 9. ... Il vincolo di
bilancio, 78 - 9.1Variazioni di reddito, 81 - 9.2 Variazioni del prezzo,
87 - 10. Gli spostamenti della curva di domanda, 92 - 12.1Elasticità
della domanda rispetto al prezzo, 96 - 12.2Elasticità della domanda
rispetto al reddito, 101 - 12.3Elasticità incrociata della domanda, 102
105 Capitolo III
L’impresa
1. L’impresa, 105 - 2. I fattori produttivi, 108 - 3. La funzione di produzione,
110 - 4. La legge dei rendimenti marginali decrescenti, 111 - 5. Rendimenti di
scala , 115 - 6. La scelta della combinazione di fattori ottimali, 119 - 7. Le
funzioni di costo, 123 - 7.1 I costi dell’impresa nel breve periodo, 125 - 7.2 I
costi dell’impresa nel lungo periodo, 129 - 7.3 La differenza tra ricavi totali e
costi totali, 133 - 7.4 L’eguaglianza tra ricavi marginali e costi marginali, 135
- 8. La curva di offerta dell’impresa, 137
143 Capitolo IV
Vari tipi di mercato
1. Equilibrio di mercato, 143 - 1.1Concorrenza perfetta , 143 - 1.2 Monopolio,
148 - 2. Benessere dei consumatori, 152 - 3. Equilibrio e concorrenza perfetta,
154 - 3.1Oligopolio, 154 - 3.2Concorrenza monopolistica, 158 - 4. I prezzi dei
fattori produttivi, 159 - 4.1La massimizzazione del profitto, 160 - 4.2 Equilibrio di
mercato, 164 - 5. La distribuzione personale del reddito, 169
173 Capitolo V
Equilibrio economico generale
7
1.L’Equilibrio, 173 -2. L’equilibrio economico generale walrasiano, 174 - 3.
Economia di puro scambio, 175 - 4. La scatola di Edgeworth, 176 - 4.1 Gli
scambi e l’efficienza economica, 182 - 5. Il concetto di ottimo paretiano, 183 - 6. L’equilibrio economico generale in un’economia di puro scambio, 184 - 7. I teoremi dell’economia del benessere, 190- 8. Efficienza ed equità, 192 - 9. Equilibrio economico generale non Walrasiano, 194
199 Capitolo VI
Lo Stato e l’economia
1. Lo Stato, 199 - 2. I fallimenti del mercato, 199 - 3. I beni economic, 201 -
3.1 Intervento pubblico, 202 - 4. L’attività redistributiva dello Stato, 203 - 4.1
L’imposizione di tributi, 204 - 4.2 Gli effetti di un tributo sugli scambi, 206 - 5. L’emanazione di regole di condotta da parte dello Stato, 210
213 CONCLUSIONI
217 SLIDE
411 TEST DI AUTOVALUTAZIONE
411 Capitolo I - 425 Capitolo III - 431 Capitolo IV - 437 Capitolo
V - 443 Capitolo VI
447 RISPOSTE
449 BIBLIOGRAFIA
9
Indice figure
Figura 1: rappresentazione grafica .......................................................... 39
Figura 2: utilità totale .............................................................................. 63
Figura 3: utilità marginale ....................................................................... 64
Figura 4: paniere dei beni ........................................................................ 67
Figura 5: paniere dei beni ........................................................................ 68
Figura 6: utilità ........................................................................................ 70
Figura 7: curva di indifferenza ................................................................ 71
Figura 8: mappa di indifferenza .............................................................. 72
Figura 9: saggio marginale di sostituzione .............................................. 74
Figura 10: beni perfetti sostituti .............................................................. 76
Figura 11: beni perfettamente complementari......................................... 77
Figura 12: vincolo di bilancio ................................................................. 79
Figura 13: mappa delle curve di indifferenza .......................................... 80
Figura 14: spostamento del vincolo di bilancio ...................................... 82
Figura 15: variazioni del reddito ............................................................. 83
Figura 16: curva di Engel ........................................................................ 85
Figura 17: curva di Engel nel caso di beni: di prima necessità,
inferiori e di lusso ........................................................................................ 86
Figura 18: aumento del prezzo ................................................................ 88
Figura 19: modificazioni nell'equilibrio del consumatore ....................... 89
Figura 20: curva di domanda individuale ................................................ 91
Figura 21: spostamenti della curva di domanda ...................................... 92
Figura 22: curva di domanda del mercato ............................................... 95
Figura 23: curva di domanda elastica e rigida ......................................... 98
Figura 24: diminuzione del prezzo .......................................................... 99
Figura 25: elasticità della domanda rispetto al prezzo .......................... 100
Figura 26: curva di prodotto medio e curva di prodotto marginale....... 113
Figura 27: esempio di produzione ......................................................... 116
Figura 28: isocosto ................................................................................ 121
Figura 29: massimo livello di output al costo minimo .......................... 122
10
Figura 30: costi fissi .............................................................................. 126
Figura 31: curve di costo medio e marginale ........................................ 128
Figura 32: funzione di costo totale ........................................................ 131
Figura 33: le funzioni di costo medio e marginale nel lungo periodo ... 132
Figura 34: funzione di ricavo totale ...................................................... 134
Figura 35: funzione di ricavo marginale ............................................... 136
Figura 36: quantità di output offerta dall’impresa ................................ 137
Figura 37: offerta complessiva di un dato bene .................................... 139
Figura 38: offerta perfettamente rigida ................................................. 140
Figura 39: spostamento della curva di offerta ....................................... 141
Figura 40: curva di domanda e curva di offerta .................................... 145
Figura 41: prezzo non di equilibrio ....................................................... 146
Figura 42: tetto per il prezzo ................................................................. 147
Figura 43: retta di ricavo marginale ...................................................... 150
Figura 44: equilibrio del monopolista ................................................... 151
Figura 45: confronto fra monopolio e concorrenza perfetta.................. 152
Figura 46: punto di domanda ................................................................ 162
Figura 47: diminuzione della quantità domandata ................................ 163
Figura 48: curva di domanda di mercato ............................................... 164
Figura 49: curva di lavoro ..................................................................... 166
Figura 50: offerta aggregata .................................................................. 167
Figura 51: prezzo e quantità di equilibrio ............................................. 168
Figura 52: mappa di indifferenza di Robinson ...................................... 177
Figura 53: mappa di indifferenza di Venerdì ........................................ 178
Figura 54: scatola di Edgeworth ............................................................ 180
Figura 55: situazione di Robinson ......................................................... 181
Figura 56: curve di indifferenza di Robinson ........................................ 186
Figura 57: curve di indifferenza di Venerdì .......................................... 187
Figura 58: scatola di Edgeworth ............................................................ 188
Figura 59: scatola di Edgeworth ............................................................ 193
Figura 60: gli effetti di un tributo sugli scambi ..................................... 207
Figura 61: traslazione di un tributo ....................................................... 208
13
Profilo dell’autore
Mattia Lettieri
Mattia Lettieri, classe 1968, laurea in Economia e commercio, in
Economia ed Amministrazione degli Enti Pubblici con
specializzazione in Storia Economica e delle Dottrine Politiche,
abilitato alla libera professione di Revisore legale dei Conti,
Promotore Finanziario, Tributarista, Consulente di Investimento,
Consulente di Direzioni ed Organizzazione Aziendale ed esperto in
aziende e imprese.
Ha svolto attività di collocamento al pubblico di valori mobiliari e
servizi finanziari, per conto di prestigiosi gruppi bancari. Esperto
come docente esterno in discipline giuridiche ed economiche. È stato
componente del nucleo di valutazione del comune di Solofra, del
comune di Sirignano ed è stato presidente del Collegio dei Revisori
Contabili del comune di Solofra.
Ha pubblicato per conto di riviste nazionali saggi su: Finanziamenti
agevolati e contributi a fondo perduto per l’autoimprenditorialità,
Licenziamento per giusta causa e giustificato motivo soggettivo, I
nuovi obblighi contabili per i professionisti, Il mondo dei confidi a
supporto delle imprese, Il falso in bilancio, Basilea 2 e la crisi
finanziaria globale.
Inoltre ha pubblicato presso l’Università degli Studi di Salerno,
sulla rivista semestrale “Esperienze di impresa” il saggio La
comunicazione finanziaria e la finanza agevolata. Infine ha redatto i
seguenti manuali: I principi contabili internazionali, Professione
mediatore creditizio, disciplina e operatività, Il project financing, Gli
14
intermediari di assicurazione, I confidi come risorse per le PMI, La
trasparenza bancaria.
È vice-delegato regionale della Campania dell’Istituto nazionale
dei tributaristi. Ricopre la carica di delegato provinciale dei revisori
legale dei Conti. Attualmente ricopre la carica di revisore legale unico
dell’A.IR., Regione Campania. È Professore di Economia Politica,
presso l’Università telematica Pegaso e cultore di materia, presso,
l’Università la Parthenope di Napoli.
15
L’introduzione è a cura di Luigi Picariello
Dal 20.03.1980 nel Corpo della Guardia di Finanza.
Attualmente Comandante della Squadra Operativa e Comandante
Interinale della Tenenza di Solofra, occupandosi di tutti i servizi
demandati, in particolare verifiche e controlli in materia di:
contrasto all'evasione ed elusione fiscale;
contrasto all'economia sommersa, nella sua duplice forma del
sommerso "d'azienda" e "di lavoro";
contrasto al fenomeno del gioco illecito;
controlli sulla spesa pubblica, con particolare riferimento agli
incentivi
alle attività produttive, al settore delle uscite comunitarie e
delle connesse risorse nazionali di cofinanziamento, nonché al
comparto della spesa sanitaria;
contrasto alla contraffazione di marchi e alla pirateria
audiovisiva;
funzione di polizia giudiziaria.
In data 22/11/2011 conseguita la Laurea in Giurisprudenza presso
l’Università Telematica Pegaso con sede in Napoli.
In data 19/07/2012 conseguito attestato per Mediatore
Professionista.
17
Abstract
This paper provides an introduction to the principles of economy,
and its aim is to provide an understanding of what is economy or the
science which studies how human behavior, having access to limited
resources, performs in order to satisfy economic needs.
In addition, the text undertakes the task to enlighten the reader on
the vital roles of the themes of economy, its historical evolution, the
types of economic systems and the functioning of the economic
system.
This considered, there will be the presentation of various
theoretical fundamentals of classical microeconomics divided into
major topics: market economics, welfare economics, market failures
and failures of the State.
Throughout the text actual examples will be used, employing
graphs with numerical examples in order to facilitate the
understanding of the concepts.
Microeconomics relates to the numerous economic relations that
exist between economic agents, namely: the family, firms, the State,
the banks and the financial system, the rest of the world.
The term used when the economic relations between economic
agents occur through the impersonal mechanism of the market is
market economies, which in turn are distinguished in market
economy, planned economy and mixed economy.
The relationships that exist within an economic system are then
analyzed, namely the circular flow of income, the tools available to
economists and the size of the economies.
The paper traces its evolution in relation to the evolution of ideas,
which have attempted to interpret the facts, and to a description of the
economic facts, as they have taken place in time.
18
The starting point is, therefore, classical political economy which
can be considered a product of the Industrial Revolution and its
economists Smith and Ricardo. The divergences between the theories
of the classical economists are identified by Karl Marx. On the one
hand, he share some points with Ricardo while on the other hand he
placed the study of economics in a broader context.
Classical economics is followed by neoclassical economics where
the form of an ideal market operating in conditions of perfect
competition is considered. The neo-classical vision was based on
liberalism and on the benefits of the free market. In addition, however,
to the model of perfect competition and monopoly, other forms of
market such as the oligopoly and monopolistic competition were
being studied, extending where possible, a marginal analysis.
The economist John Maynard Keynes, and in particular the
publication of his work, General Theory of Employment, Interest and
Money, is credited with contributing to the resolution of the great
crisis of 1929. The understanding of the functioning of the Keynesian
economic system still has a role of great importance today.
Microeconomics studies the behavior of the individual consumer.
Starting from this point of view, consumer choice, economic needs
and economic goods and the behavior of the individual and utility will
be examined.
In reference to the level of utility procured to the consumer, the
determination of the indifference curves will be demonstrated through
graphs.
In order to give a more precise explanation of the relations of
exchange of one asset for another, economists resort to the concept of
marginal rate of substitution. Graphs will be used to show the different
shapes that the indifference curves can assume based on the
relationship that links two assets together. The budget constraint will
be examined, as well as the stability of the consumer, changes in
income and price changes.
The analysis of the demand curve inherent to the consumer its
individual movements cannot be excluded. The demand curve of the
market will be determined as well as the elasticity of demand.
In addition to the behavior of the individual consumer
microeconomics also studies the behavior of firms and in particular,
their objectives, decisions and constraints. When it comes to speaking
of businesses the discussion regards productive factors, or inputs,
19
production functions, returns to scale and the choice of the optimum
factor combination.
In order to produce, the entrepreneur has to sustain costs and
therefore must choose the combination that allows him to produce the
maximum quantity of output at the lowest possible cost in order to
achieve profit maximization.
The analysis of the four market structures, that is to say perfect
competition, monopoly, oligopoly and monopolistic competition,
including descriptions of the various structures will be looked into.
The supply and demand of goods will be the next factor considered,
as they are influenced by the prices of other goods, and no longer in
function of its price. In this case, the general walrasian economic
theory, in other words, the conditions in an economic system which
ensure equality between supply and demand in all markets
simultaneously; the general economic equilibrium in a pure exchange
economy, the theorems of welfare economics and general equilibrium
which are not Walrasian.
The paper will strive to understand under which conditions the free
market, that is, the choices made by individual economic agents with a
view to maximizing the utility to the consumer and profit for the
producer, lead to a result that can be classified as "optimal" ; if State
intervention is beneficial or harmful from the point of view of
efficiency.
The four main ways in which the State acts will be analyzed ,
especially the fourth since it is the object of the study of economic
politics.
When, however, the market does not produce results which can be
considered socially optimal (called market failures) State intervention
can improve overall well-being and therefore be auspicable for the
purpose of efficiency.
State intervention can be contemplated when it is deemed
necessary to guarantee fairness.
Economic goods, the characteristics of private goods and public
goods will all be analyzed intrinsically to market failures.
The latter may imply a failure of the market caused by the non-
excludability and non-rivalry related particularly to the problem of
externalities.
20
There will be a consideration of how State intervention can be
justified for a number of goods, but also as a remedy for market
failures.
The text goes on to consider the imposition of taxes using the
criteria of efficiency and equity. It will conclude, finally, with the
examination of the displacement of the supply curve due to the
introduction of a tariff.
In conclusion, it can be safely said that the aim of the author, Prof.
Lettieri, has been largely achieved, namely, to provide the reader with
a simple guidebook and at the same time give those who read an
understanding of the economic concepts which are now essential to
whoever will one day want to undertake the difficult journey of being
an economist.
Prof.ssa Bianca Tino
23
Prefazione
Il presente lavoro fornisce un’introduzione ai principi
dell’economia, ed ha come obiettivo quello di far comprende, che
cos’è l’economia ovvero la scienza che studia i comportamenti umani
volti a soddisfare i bisogni economici avendo a disposizione mezzi
scarsi.
Inoltre il presente lavoro ha anche il compito di far conoscere i
ruoli fondamentali dei soggetti dell’economia, l’evoluzione storica, i
tipi di sistemi economici e il funzionamento del sistema economico.
Vengono, quindi, presentati alcuni fondamenti teorici della
microeconomia classica suddivisi in grandi temi: l’economia di
mercato, l’economia del benessere, i fallimenti del mercato e quelli
dello Stato.
Nel seguente testo vengono utilizzati esempi concreti, attraverso
grafici, con esempi numerici, al fine di facilitare la comprensione dei
concetti.
La microeconomia ha per oggetto le numerose relazioni
economiche che esistono tra agenti economici, ovvero: le famiglie, le
imprese, lo Stato, le banche, il sistema finanziario e il resto del
mondo.
Quando le relazioni economiche tra agenti economici avvengono
attraverso il meccanismo impersonale del mercato si parla di
economie di mercato, le quali si distinguono in economie di: mercato,
pianificate e miste.
Verranno quindi analizzate le relazioni che esistono all’interno del
sistema economico ossia il flusso circolare del reddito, gli strumenti a
disposizione degli economisti e le grandezze economiche.
Si ripercorre la sua evoluzione in relazione all’evoluzione delle
idee, che ha cercato di interpretare i fatti stessi, e alla descrizione dei
fatti economici, così come si sono succeduti nel corso del tempo.
24
Si parte, quindi, dall’economia politica classica che può essere
considerata il prodotto della Rivoluzione Industriale e i suoi
economisti quali Smith e Ricardo. Le disarmonie delle teorie degli
economisti classici vengono individuate da Karl Marx . Quest’ultimo,
da una parte condivideva alcuni punti di Ricardo mentre dall’altra
collocò lo studio economico in un contesto più ampio.
All’economia classica segue l’economia neoclassica dove si
considera la forma di mercato ideale quella che si basa sulla
concorrenza perfetta. La visione neoclassica era basata sul liberalismo
e sui benefici derivanti dal libero mercato. Oltre, però, al modello di
concorrenza perfetta e di monopolio si iniziò a studiare altre forme di
mercato come l’oligopolio e la concorrenza monopolistica cercando di
estendere, dove possibile, l’analisi marginalista.
All’economista John Maynard Keynes, il quale ha elaborato la
Teoria generale dell’occupazione dell’interesse e della moneta, è
associato il prestigio di aver risolto la grande crisi del 1929. Infatti, la
comprensione del funzionamento dei sistemi economici di Keyenes
riveste ancora oggi grande rilevanza.
La microeconomia studia il comportamento del singolo
consumatore, per cui verranno esaminate: le scelte del consumatore, i
bisogni economici e i beni economici, il comportamento del singolo
soggetto e l’utilità.
In riferimento al livello di utilità arrecato al consumatore verrà
mostrato graficamente la determinazione delle curve di indifferenza.
Per poter spiegare in modo più preciso le relazioni di scambio di un
bene con un altro gli economisti ricorrono al concetto di saggio
marginale di sostituzione. Con l’ausilio di grafici verrà mostrato la
forma diversa che le curve di indifferenza possono assumere in base
alla relazione che lega tra loro due beni. Si esaminerà il vincolo di
bilancio, l’equilibrio del consumatore, le variazioni di reddito e le
variazioni del prezzo.
Inerente al consumatore non si può non analizzare la curva di
domanda individuale e i suoi spostamenti. Verrà determinata anche la
curva di domanda del mercato e l’elasticità della domanda.
Oltre al comportamento del singolo consumatore le microeconomia
studia anche il comportamento delle imprese. In particolar modo i suoi
obiettivi, decisioni e vincoli. Quando si parla di imprese si parla
anche: di fattori produttivi, ovvero degli input, di funzione di
25
produzione, di rendimenti di scala e di scelta della combinazione di
fattori ottimali.
L’imprenditore per poter produrre deve sostenere dei costi, deve
quindi scegliere la combinazione che gli consente di produrre la
massima quantità di output al più basso costo possibile per poter
realizzare la massimizzazione dei profitti.
Si considera l’analisi delle quattro strutture di mercato, ovvero
concorrenza perfetta, monopolio, oligopolio e concorrenza
monopolistica, includendo le descrizioni delle diverse strutture.
In seguito verrà considerata la domanda e l’offerta di un bene
influenzate anche dai prezzi degli altri beni, e non più in funzione del
suo prezzo. In questo caso si analizzerà: l’equilibrio economico
generale walrasiano, ovvero le condizioni che in un sistema
economico assicurano l’eguaglianza fra domanda ed offerta in tutti i
mercati contemporaneamente; l’equilibrio economico generale in
un’economia di puro scambio, i teoremi dell’economia del benessere e
l’equilibrio economico generale non Walrasiano.
Si cercherà di capire sotto quali condizioni il libero mercato, cioè le
scelte autonomamente compiute dagli agenti economici in vista della
massimizzazione, dell’utilità per il consumatore e del profitto per il
produttore, conducono ad un risultato che sia qualificabile come
“ottimale”.
Nel caso in cui, invece, il mercato non produce risultati socialmente
ottimali (detti fallimenti del mercato) l’intervento dello Stato può
migliorare il benessere complessivo e dunque rivelarsi auspicabile per
ragioni di efficienza. L’intervento dello stato può essere concepito
anche quando è dettato da ragioni di equità.
Inerente ai fallimenti del mercato si analizzeranno: i beni
economici, le caratteristiche dei beni privati e i beni collettivi.
Quest’ultimi possono implicare il fallimento di mercato per la non
escludibilità e la non rivalità legati soprattutto al problema delle
esternalità.
Di come l’intervento dello Stato può essere giustificato per una
serie di beni ma anche per rimediare ai fallimenti del mercato.
L’imposizione dei tributi attraverso il criterio dell’efficienza e il
criterio dell’equità. Analizzando, infine, il caso dello spostamento
della curva di offerta a causa dell’introduzione di un tributo.
In conclusione, si può tranquillamente affermare che l’obiettivo,
dell’autore, Prof. Lettieri, è stato ampiamente raggiunto, ovverosia,
26
quello di fornire a chi legge un manuale semplice e nello stesso tempo
utile a far comprendere quei concetti economici che oggi sono
fondamentali a chi vorrà un domani intraprendere il difficile cammino
dell’ economista.
Luigi Picariello
Maresciallo Capo
Dott. in Giurisprudenza
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