Antropologia dei processi migratori · Contenuti del corso (30 h) n Parole chiave, scenari e...

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+ Antropologia dei

processi

migratori

Dipartimento di Studi Umanistici A.A. 2016-17

Primo semestre, 6 cfu = 30 h

Corso di laurea magistrale in Servizio Sociale, politiche sociali, programmazione e gestione dei servizi

+Antropologia dei processi migratori

DOCENTE: prof. Roberta Altin <raltin@units.it>

LEZIONI: Giov. e Ven. ore 13-15 via Tigor (Aula 6)

(3 ottobre – 25 novembre 2014)

RICEVIMENTO: Martedi ore 11-13 Dip. Studi Umanistici

via Economo, 3° piano

TESTI per la preparazione esame: q  B. Riccio (a cura di), Antropologia e migrazioni, CISU, Roma 2014 q  R. Altin, A. Guaran, F. Virgilio, Destini incrociati. Migrazioni tra località e mobilità; spazi e rappresentazioni, Forum, Udine 2013.

ESAME: prova orale.

+Programma

Il corso analizza i flussi migratori contemporanei con approccio antropologico, e fornisce gli strumenti metodologici e interpretativi per leggere le migrazioni come fatti sociali totali.

Dopo aver acquisito le nozioni di base per la comprensione dei fenomeni migratori transnazionali, si focalizzerà sulle strategie metodologiche per operare in contesti sociali eterogenei e multietnici.

Si esploreranno alcuni casi specifici di studio collegati alle problematiche della cittadinanza, politiche di asilo/accoglienza, convivenza multietnica, connessioni transnazionali, con sguardo attento alle diversità di genere e di generazioni.

+Contenuti del corso (30 h)

n  Parole chiave, scenari e lessico di base; metodologie e strumenti di ricerca

n  Migrazioni, transnazionalismo, deterritorializzazione, reti, diaspora

n  Mobilità, identità processuali, frontiere e confini.

n  Migrazioni femminili, transnazionalismo familiare, seconde generazioni e nuove cittadinanze

n  Politiche di asilo, accoglienza, inclusione differenziale, vulnerabilità sociale e mediazione transculturale

n  Migrazioni interne, ritorni, circolarità e relazioni con paese d'origine; agenzie e attori dello sviluppo e co- sviluppo

n  Metodologie di indagine etnografica per ripensare i servizi, le migrazioni e le marginalità nello spazio urbano

+Obiettivi

n  Al termine del corso lo studente conosce gli approcci metodologici e i principali paradigmi antropologici per affrontare i processi migratori, con particolare riferimento ai servizi e politiche sociali per i migranti;

n  sarà in grado di interpretare le informazioni provenienti dal contesto sociale e territoriale in cui si trova ad operare, progettando interventi che tengano in considerazione la complessità delle dinamiche di interazione/integrazione sociale nei contesti multiculturali.

+Key words

multiculturalismo

transnazionalismo

Rifugiati/asilo Etnografia multisituata

Confini/frontiere

diaspora deterritorializzazione

Identità postcoloniali &

cosviluppo

Cittadinanza (gender&

2 generazioni)

+Perché antropologia? n  Focus sui migranti: tecniche qualitative, micro-contesti locali

n  Approccio dinamista e transnazionale per mobilità umane

Perché Processi migratori?

n  Comunità in transito e di diaspora, ‘campi’ multisituati

n  Processi simultanei (micro-macro)

n  Relazioni umane e reti comunicative

+Una specie nomadica

Migranti 2015

+

n  2015 stazionario il livello della presenza straniera in Italia: 5.026.153 residenti (aumento di sole 12mila unità rispetto all’anno precedente)

n  250.000 stranieri sono stati registrati in anagrafe in provenienza dall’estero

n  178.000 residenti sono diventati cittadini italiani

n  6.000 sono morti e a molti disoccupati di lungo periodo non è stato rinnovato il permesso di soggiorno

n  72.000 i nuovi nati da genitori entrambi stranieri (circa un settimo di tutte le nascite registrate nel paese).

Dossier Statistico Immigrazione 2016 (IDOS)

+Strumenti

q  ISTAT http://www.istat.it/it/immigrati

q  ISMU http://www.ismu.org

q CARITAS: Dossier statistico http://www.dossierimmigrazione.it/

q REGIONE FVG Immigrazione / Rifugiati

n  OIM – Organizzazione Internazionale per le Migrazioni

+

Migrazioni globali

n  1850-1914 migrazioni transoceaniche

n  1945 è globali

n  1980 è intensificazione traffico

n  2013 è IDP, Rifugiati, Migrazioni Forzate

n  CONFINI DELLA CITTADINANZA?

n  SOVRANITA’ E CONTROLLO MOVIMENTI TRA CONFINI

n  TRA-NSITI

n  INTE(G)RAZIONE

Evoluzioni e involuzioni delle migrazioni

n + 200 milioni di migranti globali, profughi in aumento.

UNHCR Forced Migration Rw

n  Flussi ultraventennali in entrata in Italia

n  Involuzioni: allarmismo e ‘sicurezza’

n Migrazioni come “fenomeno provvisorio che dura” (Sayad).

+2015: Sindrome dell’invasione

n  Nel 2015, inoltre, sono sbarcate in Italia 153.842 persone, tra richiedenti asilo e migranti economici e si è accentuata tra gli italiani la “sindrome dell’invasione”.

n  431.031 persone approdate negli ultimi 30 mesi (145.000 in SPRAR)

n  Secondo le proiezioni demografiche dell’Istat, nell’ipotesi media (quella più realistica) per garantire l’equilibrio demografico della popolazione in diminuzione (-150mila persone nel 2015), si deve considerare che i nuovi ingressi di cittadini stranieri (solo in parte destinatari a tradursi in soggiorni stabili) non si collocano al di sopra di queste previsioni.

n  Dal 2012 stop alle quote ingresso per lavoro

n  Precedenti regolarizzazioni: 1986, 1990, 1995, 1998, 2002, 2009, 2012

+Frontiere e confini

n  Le migrazioni mettono in discussione i confini nazionali, ma continuano a esserne regolate

n  Nazionalismo metodologico

n  Processi di B/ordering /Othering

n  Sistemi di inclusione differenziale (Fassin) e ‘razzializzazione’ degli immigrati

n  Ripensare la governance globale (cittadinanza, lavoro, spazio, mobilità ecc.)

https://www.youtube.com/watch?v=2jGcRPJZe5o

+

mobilità

frontiere

territori

•  transnazionalismo •  diaspora

•  confini •  in between

•  Etnografia multisituata

•  reti

+Antropologia translocale

n  «Il problema di fondo […] è proprio quello di ripensare le convenzioni dell’etnografia per scopi, luoghi e soggetti non convenzionali, soprattutto superando l’idea di comunità locale come luogo di ricerca sul campo a favore di fenomeni più frammentari che pongono una seria sfida al modo in cui l’etnografia classica è concepita e assume prestigio. […] Questi, e molti altri casi di slittamento di interessi, implicano tutti una verifica dei limiti del paradigma etnografico, e soprattutto una mutazione delle forme dell’etnografia» [Marcus, 2000]

+Concetto antropologico

di cultura

q  E.B. Tylor, Primitive Culture, 1871

La cultura, o civiltà, è quell’insieme complesso che include la conoscenza, le

credenze, l’arte, la morale, il diritto, il costume e qualsiasi altra capacità e

abitudine che l’uomo acquisisce come membro di una societa’.

q  U. Hannerz, Esplorare la città, 1992:

Una cultura è una struttura di significato che viaggia su reti di comunicazione

non localizzate in singoli territori.

+Migrazioni transnazionali

n  “Un immigrato è anche e sempre un emigrato” (Sayad, la doppia assenza, 2002)

n  Prospettiva transnazionale – distanziamenti dal ‘nazionalismo metodologico’

(Glick Schiller, Basch, Szanton-Blanc, Toward a Transnational Perspective on Migration, 1992)

n  Relazioni multiple e simultanee, circuiti di relazioni formali e informali è Multidimensionalità dei processi

+ Network – reti

«I confini etnici rimangono visibili, ma significati e forme culturali li attraversano. […] Sembrerebbe di poter dire che, alla fine del ventesimo secolo, e nel corso del ventunesimo, è con la comprensione del flusso dell’ecumene globale che possiamo meglio provare a dare un senso all’homo sapiens»

[Hannerz, La complessità culturale, 1998: 346].

+Diaspora (= dispersione)

n  Dislocazione di gruppi che, in seguito a conflitti, persecuzioni politiche e religiose, sono costretti ad abbandonare i loro luoghi di residenza abituale.

n  Rete di relazioni che unisce le varie dislocazioni anche transcontinentali (R. Cohen)

n  L’esperienza non è definita dall’essenza e purezza ma dall’eterogeneità e diversità (James Clifford)

n  Identità ibrida (S. Hall)

+P. Gilroy, The black Atlantic: Double Consciousness and Modernity, 1993

+Media & migrazioni

n  “…ancor più problematico è il senso che la gente effettivamente attribuisce al flusso culturale transnazionale, il cui significato è nell’occhio di chi guarda: e di ciò che quell’occhio vede sappiamo di solito molto poco” (Hannerz 1998)

n  Connessioni multiple, estensione globale in tempo reale

n  Comunità mobili / Superdiversity (Vertovec)

n  Dimensione micro-analitica di tipo transnazionale (Glick Schiller)

+Etnografia Glocale perché?

n  Microcontesti – Complessità

n  Tempi e processi lunghi – perduzione

n  Sguardo incrociato – dialogo/traduzione

n  Focus dal locale al globale, dal basso

n  Processi e pratiche calati nella storia e nelle storie

+Etnografie multisituate: fine dell’approccio olistico

n  Osservazione partecipante

n  Campo multi-locale (vd. Destini incrociati)

n  Storie di vita

n  Interviste con questionari semi-strutturati

n  Documentazione visuale

n  Foto-elicitazione

n  Analisi della produzione/consumo culturale

TENDENZE GENERALI

n  RIVOLUZIONE TRANSNAZIONALE

n  PROBLEMI INEDITI, MIGRANTI E NON

n  FINE DICOTOMIA PAESE ORIGINE/ARRIVO, TRANSITO

n  MIGRAZIONE COME ATTO COLLETTIVO

n  SISTEMI E RETI MIGRATORIE

n  GLOBALIZZAZIONE

n  ACCELERAZIONE

n  DIFFERENZIAZIONE MIGRANTI (lavoro, politica, ecc.)

n  FEMMINILIZZAZIONE E MINORI

n  INTERAZIONI COMUNITA’ LOCALI

n  MAGGIORE POLITICIZZAZIONE

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