“L’APPORTO DELLA TERAPIA OCCUPAZIONALE” IN UN SERVIZIO DI ... · Allenamento in velocità e...

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“L’APPORTO DELLA TERAPIA OCCUPAZIONALE”

IN UN SERVIZIO DI RECUPERO E RIABILITAZIONE FUNZIONALE

www.fisiokinesiterapia.biz

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La presa in carico del pazientein un equipe multi disciplinare

Le figure coinvolte nel progetto riabilitativo operano per il raggiungimento di un obiettivo comune: massima autonomia in relazione alle potenzialità residue del paziente.

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Principali figure coinvolte

PAZIENTE

FISIATRANEUROPSICOLOGO

TERAPISTA OCCUPAZIONALE

FISIOTERAPISTAINFERMIERE

LOGOPEDISTA

- ASSISTENTE SOCIALE

- MEDICOSPECIALISTA

- TECNICO ORTOPEDICO

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Valutazione, progetto riabilitativo e verifica in equipe• Presa in carico infermiere, terapista,

medico all’ingresso in repartovalutazione del paziente e relativo grado di collaborazione nei cambi posturali e nei trasferimenti.

• Riunione settimanale per discussione casi, aggiornamento degli obiettivi del progetto riabilitativofisiatra, FKT, TO, logopedista, infermiera.

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Valutazione, progetto riabilitativo e verifica in equipe

• Aggiornamento quotidiano al momento della consegna infermieristicacon TO, FKT, sui livelli di autonomia raggiunti dal paziente

• Incontri periodici psicologa, FKT, logopedista, TO, medico, famigliari, ecc…discussione relativa a problematiche specifiche rilevate.

• Incontro finale con tutta l’equipe e famigliari per comunicare progressi, problematiche e difficoltà persistenti.

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stesura del programma per obiettivi

• Ogni figura professionale stende un programma riabilitativo in funzione di un obiettivo comune

• Sulla base dei domini FIM • Collaborazione in team • Condividere progetto di autonomia

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• Lavorare sui punti di forza• Lavorare in sicurezza• Aiutare a far emergere bisogno

(motivazione) per autonomia• Tener conto delle priorità del paziente• Lavorare per tappe, per ottenere l’obiettivo

che per quel paziente è prioritario

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Valutazione TO

• Autonomia ADL• Bilancio motorio• Potenzialità residue• Motivazione, interessi, bisogni, desideri• Condizione emotiva• Situazione familiare• Situazione socio-abitativa

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E.M. anni 22vive solacamerieragenitori separati

Diagnosi: 27/10/2004 incidente stradale con grave T.C.E. commotivo, trauma facciale, intervento di decompressione osteodurale e maxillo-facciali, emiparesi dx.

Frattura a legno verde del V metatarso piede sx, gambaletto gessato, no carico per 25 giorni.

Valutazione cognitiva: Difficoltà di organizzazione di informazioni semplici, di memoria retrograda e anterograda, nelle prove di fluenzaverbale, nel pensiero sequenziale

Mantenere capacità visuocostruttive.

Ingresso 21/12/2004

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•FIM ingresso 36

• dipendenza completa in tutti gli item motori, tranne che per la nutrizione (4)

•Presa in carico T.O. :obiettivo migliorare l’autonomia in questi item

il 21/12/2004

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PRIMO MESE

Mattino in reparto:

•Migliorare i cambi di postura a letto

•Trasferimenti letto-carrozzina più ADL parte superiore

•Pasto supervisione per disfagia

Pomeriggio in palestra di terapia occupazionale:

Attività di suo interesse per migliorare la manualità fine della mano sx.

(scrivere, cruciverba, puzzle, disegnare, colorare, ritagliare)

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Dal 17/01/05 al 02/02/05

Ricovero NCH Ancona per riposizionamento calotta cranica; al ritorno ancora pannolone

SECONDO MESE FEBBRAIO

MATTINO IN REPARTO: addestramento carrozzina-water (con aiuto-supervisione-autonomia)

accompagnata due volte al giorno ad orari prestabiliti.

ADL parte inferiore del corpo.

Allenamento in velocità e resistenza.

POMERIGGIO IN T.O.:

Attività occupazionali per migliorare la coordinazione oculo-manuale, promuovere esperienze di successo per migliorare competenza, autostima, fiducia.

•Puzzle 50-200 pezzi

•Fiori di carta crespa

•Computer

•Collage con materiali di vario tipo

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TERZO MESE MARZO

AL MATTINO IN REPARTO:

Autonomia parte inferiore: calze scarpe, bidet

Addestramento parenti per il suo ritorno a casa nel week-end; verifica contesto domestico.

POMERIGGIO IN T.O.

Desiderio di recuperare la funzione della mano dx.

Rifiuta di scrivere, disegnare con la sx:

•Gestione del rifiuto

•Superamento del rifiuto (ha elaborato la perdita della funzione)

•Allenamento grafia con la mano sx

•Migliora la velocità e l’estetica del testo

•Disegno:ipotesi di riqualificazione professionale

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QUARTO MESE APRILE

AL MATTINO IN REPARTO:

Autonomia doccia indicazioni verbali

supervisione

autonoma

POMERIGGIO IN T.O.:

•Disegno

•Ricopia articoli

•Trucco

•Letture per migliorare la fluenza verbale

•Lenti a contatto (in attesa maxillo facciale, oculista).

In attesa di riqualificazione professionale

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Secondo caso clinicoV. W. 57 anni

vedovo consulente aziendale viveva da solo parenti lontani

Diagnosi: 24/03/2005 emiparesi dx, in esiti di ictus cerebrale ischemico dei nuclei della base di sinistra. Sindrome spalla-mano dx.

Ingresso: 08/04/2005

•Difficoltà in attività che richiedono una manualitàfine della mano dx (tagliare, svitare-avvitare contenitori, allacciare, scrivere)

•La mano si presenta gonfia, dolorante, ipostenica e ipofunzionale

Valutazione

funzionale

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Presa in carico T.O. il 14/04/2005

Valutare l’autonomia in prospettiva di un ritorno a casa:

•Verificata l’autonomia nelle ADL e nei trasferimenti (il paziente è molto concreto, è in grado di esaminare le sue difficoltà e di trovare soluzioni di autonomia)

• Sono emersi dubbi e timori relativi al suo ritorno a casa:Il paziente ha sottolineato il suo bisogno di autonomia in attivitàdomestiche, ribadendo che vive da solo e deve in qualche modo provvedere.

• Bisogno, interessi e motivazione.

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• Obiettivo autonomia IADL:priorità espresse dal paziente: cucinare

pulirelavare i piattistirarecucirescrivere (con la dx).

In T.O. sono state proposte queste attività per esaminare le difficoltà, individuare le potenzialità, suggerire strategie, accorgimenti, consigli, ausili.

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Attività di cucina

per bisogno ed interesse ha sperimentato la preparazione del caffè.

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Stirare ha utilizzato la mano dx per far scorrere il ferro sui tessuti, ha coinvolto la mano sx per alzare il ferro verticalmente.

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Cucire si è sfidato anche in queste attivitàutilizzando strategie, il bordo del tavolo per fare leva sull’ago…

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Scrivere con la dx

è migliorata la manualità fine della mano dx, ha firmato con una penna ad impugnatura ingrossata.

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Data 06/05/2005 prima del week-end a casa è stata valutata l’accessibilità degli spazi interrogando il paziente.

Bagno: water troppo basso alza il water

maniglioni dove e a che altezza

doccino per bidet

doccia con seggiola e maniglioni

Camera da letto letto troppo basso rialzo ai piedi ecc.

È stato chiesto al paziente di verificare e appuntare tutte la difficoltà emerse a casa per esaminarle e valutarle insieme al rientro.

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Difficoltà incontrate nel week-end diventano nuovi obiettivi di lavoro in T.O.

•Fare la spesa

•Usare mezzi pubblici

•Mettere chiodi

•Lavori di manutenzione

È stato simulato un momento per la spesa.Non per verificare la gestione dei soldi, ma l’aspetto pratico:

-raggiungere il negozio-fare la spesa-piegarsi verso gli scaffali-trasportarla

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09/05/2005 cosa usare: una busta – zaino – marsupio -borsa a tracolla?

- ha preferito uno zaino a tracolla

- apertura da dx verso sx

- 5-6 Kg di spesa

- sperimentati percorsi esterni per verificare la resistenza nel tragitto…

-cosa fare quando si è stanchi e non ci sono panchine?

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10/05/2005

•Lavori di manutenzione:ha usato pinze e brugole: ha sistemato il pedalino della sua carrozzina per sperimentare la manualità.

•Ha appeso disegni, con chiodo e martello con accorgimenti per le dita.

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Dimissione 12/05/2005FIM 110/126

Persiste una difficoltà ad usare il coltello per frutta aprire e chiudere contenitori ermetici, aprire e chiudere barattoli, allacciare scarpe.

Con la T.O. il paziente ha sperimentato attività che non pensava di poter ancora svolgere, ha riacquistato fiducia nella sue potenzialità e ha recuperato la sua dignità di uomo, recuperando un ruolo sociale attivo.

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L’attività di cucina: strumento terapeutico in T.O.

3 donne diverse per età, vissuti e patologie, accomunate dall’interesse per l’attività di cucina e dal timore di non poter più svolgere quelle attività domestiche che caratterizzavano la loro quotidianità, essendo sempre state delle casalinghe.

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O.G. 42 annisindrome Guillan-Barre7 mesi di degenza: passando da una completa dipendenza a un lento ma costante recupero motorio

I ADL : per consentire un adeguato rientro a casa.

Preparare biscotti in due tempi

1. Scrivere ricetta e l’occorrente

2. preparazione

Era emozionata, temeva di non essere capace con quelle mani che l’hanno resa dipendente per mesi

PRIMO CASO

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Ha sperimentato la forza delle sue mani e delle sue braccia e la possibilità di stare in piedi durante queste attività.

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•La cottura dei biscotti èavvenuta in un forno a microonde.

•Ha offerto a tutti i suoi biscotti conservandone alcuni anche per suo figlio e suo marito.

•Ha dichiarato che questa è una grossa soddisfazione per lei…ha scoperto di poter ancora “viziare” suo figlio.

•Questa esperienza di successo ha influito positivamente in tante altre attività.

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SECONDO CASOC.B. 54 anniemiparesi sx: in esiti di asportazione chirurgica di meningioma.Eminattenzionenegligenza spaziale unilaterale.Dopo 40 giorni di degenza è stata affidata alla T.O.Paziente completamente dipendente con figlia sempre presente ed apprensiva.

•Sono state proposte diverse attività di suo interesse, con difficoltà crescente

•Pasta di sale: -per migliorare la manualità-la coordinazione mano-mano -la forza-la concentrazione-stimolarla da una condizione di apatia

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•Stimolazione sensoriale per il neglect

•Concentrazione di ingredienti nell’emi-spaziosx

•Meno apatica: - propone - chiede- esprime stati d’animo relativi all’attività svolta

- esprime richieste d’aiuto

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•Week-end a casa, come donna attiva e partecipe nonostante la grave disabilità

•Ha espresso il desiderio di preparare dei pop-corn

•Ha confidato che un tempo li preparava sempre per i suoi figli e vorrebbe riprovarci qui nella stanza di T.O.

•Prima ha elencato l’occorrente necessario e poi è passata all’opera

•Ha rispettato la sequenza logica nella preparazione

•Esperienza positiva vissuta con entusiasmo

•Ha offerto pop-corn a tutti

•Ha sperimentato un’esperienza di successo per ricostruire e rinforzare il senso di competenza.

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•Un giorno mi ha detto:”ho capito che niente è impossibile e questo mi da la speranza di continuare a vivere”

•Anche la famiglia ha riconosciuto le potenzialità di Bianca, sfruttandole nella vita di tutti i giorni, coinvolgendola ad esempio in cucina: in attività quali pulire, tagliare, asciugare cose.

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TERZO CASOR.T. ,74 aa Emiparesi sfumata a sx

Paziente depressa, dipendente con buone potenzialità residue.

Valutazione in T.O.:•La paziente ha espresso la sua rabbia e la sua preoccupazione per la sua condizione…temeva di essere diventata un peso per sua figlia…convinta di non essere più capace…

•L’attività di cucina ha permesso alla paziente di sperimentare le sue potenzialità.

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La paziente ha scelto di preparare una ciambella in 2 tempi:

1. Ha scritto la ricetta, ricercando gli utensili necessari

2. Preparazione

• Ha disposto l’occorrente sul tavolo introducendo gli ingredienti con ordine e criterio

• La mano sx, sosteneva il contenitore, con la destra mescolava gli ingredienti.

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•Man mano che l’impasto aumentava erano necessari più forza ed energia e ha preferito impastare in piedi.

•La mano sx faceva fatica a tenere fermo il contenitore, ma il desiderio di fare…e la motivazione era tanta…che il disagio è passato inosservato.

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•Maria diffidente fino a quel momento lasciava trasparire entusiasmo e gratificazione

•Ha offerto la ciambella agli altri ricoverati

•In pochi minuti della sua ciambella non c’era piùtraccia…se non quella rimasta nella sua mente……”finalmente sono ancora capace e utile.”

•È migliorata l’autostima e il senso di competenza.

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In T.O. il paziente viene ricondotto al quotidiano con gli stessi elementi che costituiscono la quotidianità.

Reinserendo nuovamente in circuiti di vita pazienti che ne sembravano ormai esclusi.

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