View
216
Download
0
Category
Preview:
Citation preview
122344567
101112131416171820212223242528293131343638384041424344455153545456
IndiceIndiceCorsi di insegnamento: 26 maggio 2013Argille e Aspetti ApplicativiAttività di campoCalco lo NumericoChimica Generale ed InorganicaDiritto AmbientaleElementi di Informatica e GISElementi di StatisticaFisica TerrestreGeochimicaGeochimica ApplicataGeochimica delle acqueGeografia FisicaGeologiaGeologia ApplicataGeologia del SedimentarioGeologia del so ttosuo loGeologia e territo rioGeologia MarinaGeologia RegionaleGeologia Strutturale -Geomorfo logiaGeomorfo logia ApplicataGeotecnicaIdrogeo logiaIstituzioni di FisicaLingua ingleseMatematicaMicropaleonto logiaMineralogiaPaleoclimato logiaPaleoeco logiaPaleonto logiaPetrogenesi e GeodinamicaPetrografiaProspezioni GeofisicheRilevamento GeologicoStratigrafia applicataTecniche Analitiche PetrograficheTelerilevamento e fo to interpretazioneVulcano logia e Rischio Vulcanico
- 1 -
Università degli Studi di Parma
Scienze Geologiche (lauree triennali classe 34; laureemagistrali classe 74)
Corsi di insegnamento: 26 maggio 2013
Argille e Aspett i Applicat iviAnno accademico: 2012/2013CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74)Docente: Dott . Emma Salvioli MarianiRecapito: 0521 - 905331 [emma.salviolimariani@unipr.it]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 5° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/07 - petrologia e petrografiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale
OBIETTIVI
Le argille sono materiali estremamente importanti in divers i settori dell'industria come additivi o comecostituenti fondamentali (refrattari, ceramiche), nella salvaguardia dell'ambiente come veicoli per iltrasporto di ioni e composti chimici in soluzione acquosa, nello studio della stabilità dei versanti perchéresponsabili dei dissesti franosi. Il corso vuole fornire le informazioni di base sulle caratteristichestrutturali e chimiche dei minerali delle argille e i criteri per la loro identificazione attraverso leprincipali metodologie analitiche.
RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO
Al termine del corso lo studente deve essere in grado di riconoscere i minerali argillos i con le varietecniche analitiche descritte e conoscere varie possibilità di utilizzo delle argille
ATTIVITÀ DI SUPPORTO
nessuna
PROGRAMMA
1. Struttura e composiz ione dei minerali delle argille . Struttura dei minerali argillos i. Class ificazione deiminerali delle argille .
2. Metodi analitici per l'identificazione dei minerali argillos i. Cenni di diffrazione a RX. Identificazione deiminerali argillos i attraverso diffrazione a raggi X. Analis i termiche. Analis i di spettri agli infrarossi.Microscopia elettronica.
3. Origine delle argille . Processi genetici. Condiz ioni geologiche. Relazioni tra ambiente e processigenetici.
4. Proprietà chimiche e fisiche delle argille . Superfici di strato. Idratazione. Carica di strato. Capacità discambio cationico e anionico. Morfologia. Superficie specifica. Densità di carica. Teoria del doppio strato.PZP. Solubilità.
5. Argille e alterazione. Processi di alterazione. Alterazione e clima. Profili di alterazione di alcunerocce.
6. Le argille nell'industria. Industria dei refrattari. Industria delle ceramiche. Cenno per lo studio deiprodotti ceramici antichi.
7. Argille e ambiente. Contaminazione chimica e inquinamento ambientale. Stoccaggio delle scorieradioattive.
8. Argille e stabilità dei versanti. Stabilità e composiz ione delle argille . Composiz ione delle argille inalcune formazioni dell'Appennino settentrionale.
TESTI
Durante il corso viene fornito materiale tratto da vari testi, tra cui in particolare: Alietti A., Dell'Anna L.,Lombardi G., Mattias P. (1979) – Struttura e composiz ione dei minerali argillos i. Estratto da Geol. Appl. EIdrogeol., Bari, vol. 14, 71-103 Velde B. (1992) – Introduction to clay minerals . Ed. Hapman & Hall, London,
- 2 -
New York Thorez J. (1995) – Dispense Corso di Formazione Avanzata tenutosi a Parma Thorez J. (1976) –Practical identification of clay minerals . Ed. Lelotte Thorez J. (1989a) – Between the crystals and thesolutions. A graphical overview of the passage to, from and of the clay minerals in the lithosphereduring weathering. In: Weathering: its products and deposits , I, Processes. Theophrastus Publ. S.A.,Greece, 49-120 Thorez J. (1989b) – Argilloscopy of weathering and sedimentation. Bull. Soc. belge deGeologie, 98-2, 245-267 Cremaschi M., Rodolfi G. (1991) – Il suolo. Ed. La Nuova Italia Scientifica, RomaDrever J.I. (1988) – The geochemistry of natural waters. Prentice Hall, Englewood Cliffs , New JerseyMeunier A. (2005) – Clays. Springer, Berlin Vaughan D.J. & Wogelius R.A. (2000) – Environmentalmineralogy. EMU Notes in Mineralogy vol. 2, Eotvos Univers ity Press
NOTA
Date d'esame da concordare con il docente
ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 11:30 - 13:30 Aula D Plesso Scienze della TerraMartedì 9:30 - 11:30 Aula D Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 04/03/2013 al 15/06/2013
Nota: AVVALENZA CON LA LAUREA MAGISTRALE 11 BENI CULTURALI
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=855d
Att ività di campoAnno accademico: 2012/2013CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Claudio Tellini (T itolare del corso)Recapito: 0521-905317 [claudio.tellini@unipr.it]Tipologia: --- Nuovo Ordinamento ---Anno: 3° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/04 - geografia fis ica e geomorfologiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Scritto ed orale
OBIETTIVIFornite le basi conoscitive dell'area di rilevamento (cartografia, geologia, geomorfologia) la provad'esame consiste in un rilevamento geologico-morfologico autonomo da svolgers i in campagna, in modocontinuativo per sette giorni. Concluso il rilievo s i passa alla stesura della relativa relazione illustrativacon iconografia, sezioni geologiche, serie stratigrafiche e s intesi geologico-morfologica, il tutto sotto ilcontrollo effettivo del docente.
RISULTATI DELL'APPRENDIMENTOLa verifica delle capacità di osservazione a livello di affioramento (notazione litologica) e di vis ionegenerale dei rapporti dei corpi geologici (notazione stratigrafia e tettonica). Collegamento spaziale everticale degli oggetti geologici e valutazione tridimensionale dei loro rapporti. Giusta impostazionedegli e lementi descrittivi e iconografici di una relazione geologica.
ATTIVITÀ DI SUPPORTOE' fornita dalle osservazioni e dai consigli del docente per meglio affrontare la soluzione dei problemigeologici sul campo.
PROGRAMMAUna parte del corso (1cfu) prevede la necessaria ass imilazione delle fas i logistiche, tecniche,descrittive e iconografiche del rilevamento geologico-morfologico. La parte restante del corso (5 cfu)consiste nell'esame da parte del docente delle capacità pratiche di campo nell'acquis ire e riportare idati geologici sulla carta, di descrivere le s ituazioni e s intetizzare le osservazioni geologiche medianteuna relazione scritta.
TESTIRoberts J.L. (1991) - Guida alle strutture geologiche, Muzzio F. Ed., Padova, pp. 262. Damiani A.V. (1984) -Geologia sul terreno e rilevamento geologico, Ed. Grasso, Bologna, pp. 433. Cremonini G. (1973) -Rilevamento geologico, Pitagora Ed., Bologna, pp. 182. Mc Klay K. (1987) - The mapping of geologicalstructures, G.S.of London Handbook, Wiley & Sons, Chichester, GB, pp. 161. Tucker M.E. (1982) -Sedimentary rocks in the fie ld, Wiley & Sons, Chichester, GB, pp. 153.
NOTALo studente compendia nella cartografia geologica le conoscenze teoriche e pratiche acquis ite neltriennio. L'esame s i svolge sul terreno come prova autonoma di rilevamento geologico. Le conoscenze
- 3 -
per questo tipo di prova sono state acquis ite in precedenza dallo studente, soprattutto nei cors igeologici e di geomorfologia.
ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaMartedì 14:30 - 16:30 Laboratorio 2 Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 23/04/2013 al 21/06/2013
Nota: SI INIZIA CON LA TEORIA
LE DATE DEGLI ESAMI NELLE SESSIONI GIUGNO-LUGLIO E SETTEMBRE SONO DA CONCORDARE CON ILDOCENTE
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=17f1
Calcolo NumericoAnno accademico: 2012/2013CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74)Docente: Prof . Mauro Diligent i (T itolare del corso)Recapito: 0521-906918 [mauro.diligenti@unipr.it]Tipologia: Affine o integrativoAnno: 4° annoCrediti/Valenza: 6SSD: MAT/08 - analis i numericaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale
OBIETTIVI
Introduzione ad alcuni aspetti applicativi della matematica attraverso l'analis i numerica e laprogrammazione in ambiente matematico.
RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO
Conoscenza di alcuni aspetti applicativi dell'analis i numerica, in particolare ricostruzione di curve esuperfici. Calcolo di aree delimitate da contorni ricostruiti con dati misurati. Nozioni e lementari diAlgebra lineare e risoluzione di s istemi lineari. Introduzione alla programmazione in Matlab.
TESTI
G.Monegato -- Fondamenti di CALCOLO NUMERICO-CLUT
ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 15:30 - 18:30 Aula D Plesso Scienze della TerraGiovedì 9:30 - 11:30 Aula D Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 08/10/2012 al 31/01/2013
Nota: ESAMI DA CONCORDARE COL DOCENTE
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=4af0
Chimica Generale ed InorganicaAnno accademico: 2012/2013CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Angelo Montenero (T itolare del corso)Recapito: 0521905553 [angelo.montenero@unipr.it]Tipologia: Di baseAnno: 1° annoCrediti/Valenza: 9SSD: CHIM/03 - chimica generale e inorganicaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale
OBIETTIVI
- 4 -
Lo scopo del corso di Chimica Genrale ed Inorganica è quello di insegnare agli studenti provenientidalle Scuole Medie Superiori di diverso tipo, a comprendere le basi della Chimica a partire daglie lementi e dai loro composti e delle loro trasformazioni fino alle proprietà Chimiche e Fis iche. Inoltreun aspetto importante è la conoscenza degli stati aggregati della materia
RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO
Durante il Corso, che è basato su lezioni frontali, s i terranno anche delle esercitazioni. Durante leesercitazioni s i verificherà il grado di apprendimento dei concetti enunciati.
L'esame finale dirà poi quale è il grado di conoscenza di tutto il programma delle lezioni.
ATTIVITÀ DI SUPPORTO
Gli studenti durante il corso usufruiranno di eserciz i e lezioni supplementari. Il Docente s i renderàdisponibile ad incontrare gli studenti su qualunque argomento del Corso e in qualunque momentodurante tutto l'anno.
PROGRAMMALa natura della Chimica- Elementi ed atomi – Composti e molecole – Trasformazioni Chimiche e Fis iche –Unità di misura – La struttura degli atomi – Tavola periodica degli e lementi – Le molecole, i composti e lamole – Nomi dei composti – Bilanciamento di una reazione redox – Energia e calore Legge di Hess –Funzioni di stato – Struttura atomica – Configurazione elettronica degli atomi e proprietà chimicheperiodiche – Legame chimico, geometria delle molecole, struttura molecolare: teoria del legame divalenza, orbitale molecolare, legame metallico – I gas – Forze intermolecolari: liquidi e solidi – Soluzionie loro proprietà – Principi di cinetica chimica ed equilibrio chimico - Cenni di Chimica Organica - Cenni diElettrochimica
TESTIKlotz -Chimica- EDISES
ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 11:30 - 13:30 Aula A Plesso Scienze della TerraMartedì 11:30 - 13:30 Aula B Plesso Scienze della TerraMercoledì 11:30 - 13:30 Aula A Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 08/10/2012 al 31/01/2013
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=043d
Dirit to AmbientaleAnno accademico: 2012/2013Codice: 13536CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Stef ano Maglia (T itolare del corso)Recapito: 0523.315305 [stefano.maglia@unipr.it]Tipologia: Affine o integrativoAnno: 3° annoCrediti/Valenza: 6SSD: IUS/10 - diritto amministrativoModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: OraleAvvalenza: http://scienzeambientali.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=0ae4&sort=DEFAULT&search=&hits=88
TESTI
Testo : DIRITTO E GESTIONE DELL'AMBIENTE
di A. Postiglione e S. Maglia, Ed. IRNERIO (Ediz ione 2012)
Aggiornamento: www.tuttoambiente.it
Slides e documentazione:
- 5 -
www.studiomaglia.it/legis lamb/index.html
1.Mar 9.10.12, (I) cap. 1-3 2.Mar 16.10.12, (I) cap. 4-8 3.Mar 23.10.12, (I) cap. 9-11 4.Mar 30.10.12, (II)cap. 1-2 5.Mar 6.11.12, (II) cap. 2 6.Mar 13.11.12, (II) cap. 2-3 7.Mar 20.11.12, (II) cap. 4-5 8.Mar27.11.12, (II) cap. 6-7 9.Mar 4.12.12, (II) cap. 8-9 10.Mar 11.12.12, (II) cap. 10-11 11.Mar 18.12.12, (II) cap. 12-13 12.Mar 8.1.13, (II) cap. 14-17 13.Mar 15.1.13, (II) cap. 18-19 14.Mar 22.1.13, (II) cap. 20-21
E-mail: stefano.maglia@unipr.it
Tel. Studio Prof. Maglia: 0523.315305
NOTA
ESAMI orali (8.30) : 5.2.13; 19.2.13; 4.6.13; 18.6.13; 3.9.13; 17.9.13
ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaMartedì 8:30 - 11:30Lezioni: dal 09/10/2012 al 31/01/2013
Nota: LE LEZIONI SI TERRANNO PRESSO AULA E CASCINA AMBOLANA
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=b5ac
Element i di Informat ica e GISAnno accademico: 2012/2013CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Aldo Clerici (T itolare del corso)Recapito: 0521 905362 [aldo.clerici@unipr.it]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 3° annoCrediti/Valenza: 6 INFOSSD: INF/01 - informaticaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Prova pratica
OBIETTIVI
Il corso ha come scopo l'apprendimento dell'utilizzo del GIS (Geographic Information System) GRASS(Geographical Resources Analys is Support System) un s istema di pubblico dominio particolarmenteidoneo ad un uso didattico.
Il corso viene svolto quasi esclus ivamente attraverso esercitazioni pratiche al computer. Acquis ita laconoscenza dei comandi di uso più comune per la visualizzazione e l'analis i degli e laborati cartografici,viene sperimentata la digitalizzazione di dati cartografici tramite un apposito modulo di GRASS. Lungo ilcorso vengono sperimentate applicazioni pratiche dell'utilizzo di un GIS.
RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO
Conoscenza dei comandi di uso più comune per la visualizzazione e l'analis i degli e laborati cartografici,delle modalità di digitalizzazione di dati cartografici e l'importazione di dati nei formati più diffus i tramiteil GIS GRASS.
PROGRAMMA
Caratteristiche generali di un GIS (Geographic Information System)Caratteristiche specifiche del GIS GRASS (Geographic Resources Analys is Support System) I principali comandi di GRASS: per la gestione dell'ambiente di lavoro; per la gestione delle carte raster; per la gestione delle carte vettoriali; per la gestione dei database.L'utilizzo dei programmi (script) di shell.L'ambiente di digitalizzazione in GRASS (il comando v.digit).Importazione dei dati in altri formati.
TESTI
- 6 -
Manuali:
A. Clerici: "GRASS 6.4.2 (GUI TCLTK) Manuale pratico introduttivo". Marzo 2012. Dati: Spearfish60.
A. Clerici: " v.digit (GRASS 6.4.2). Manuale pratico introduttivo". Marzo 2012. Dati: Appennino.
A. Clerici: " GRASS 6.4.3 (GUI Tcltk) Creazione di una Location e importazione dati". Gennaio 2013. Dati:Anzola_dati_2012.
ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 11:30 - 13:30 Laboratorio di Informatica Plesso Scienze della TerraMartedì 11:30 - 13:30 Laboratorio di Informatica Plesso Scienze della TerraMercoledì 9:30 - 11:30 Laboratorio di Informatica Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 04/03/2013 al 21/06/2013
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=cbba
Element i di Stat ist icaAnno accademico: 2012/2013CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Lamberto Soliani (T itolare del corso)Recapito: 0521-905662 [lamberto.soliani@unipr.it]Tipologia: Affine o integrativoAnno: 2° annoCrediti/Valenza: 6SSD: BIO/07 - ecologiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: FacoltativaModalità di valutazione: Orale
OBIETTIVI
Il corso non richiede una formazione approfondita di matematica, ma solamente una cultura di livelloliceale. Introduce alla logica dell'inferenza statistica, con illustrazione della teoria e applicazione dei testpiù diffus i nella ricerca e nella profess ione delle discipline scientifiche; mostra l'impiego di softwarestatistico, per rendere familiare la gestione e l'e laborazione di dati.
RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO
Riconoscere i divers i tipi di scala usati nella rilevazioni dei dati, analizzare le caratteristiche delladistribuzione di dati uni variati e bivariati, discutere l'ipotesi da verificare, scegliere il test più adatto,illustrare le affinità e le differenze tra metodi parametrici e non parametrici. Dimostrare di avereacquis ito un livello di apprendimento sufficiente per l'uso dei metodi riportati nei testi e nei manualistatistici internazionali.
ATTIVITÀ DI SUPPORTO
Uso di un programma informatico gratuito di riconosciuta validità internazionale. Ad esempio: PAleontological STatistics: www.nhm.uio.no/norlex/past/download.html
PROGRAMMA
1 - Tipi di scala e di misurazione. Statistica descrittiva per distribuzioni univariate. Costruzione delletabelle e rappresentazione grafiche per variabili quantitative e variabili qualitative: istogrammi, poligoni,rettangoli distanziati, diagrammi circolari. I pittogrammi e il lie factor. Indici di tendenza centrale, didispers ione, di s immetria e di curtos i. Numero di decimali e di cifre s ignificative.
Eserciz i di statistica descrittiva con uso del programma PAST.
2 - Calcolo combinatorio, distribuzione binomiale, poissoniana, ipergeometrica. La distribuzione normalee la normale ridotta. Eserciz i con uso della normale ridotta e delle tabelle z.
3 - Confronti tra tass i e probabilità. La distribuzione chi quadrato. Test per la bontà dell'adattamento;
- 7 -
condiz ioni di validità e correzione di Yates. Tabelle di contingenza 2 x 2 e R x C, per campioni piccoli egrandi: metodo esatto di Fisher e test z in tabelle 2 x 2.
Il metodo G o log-likelihood ratio nei test per la bontà dell'adattamento e in tabelle di contingenza.
Eserciz i sul test chi-quadrato per la bontà dell'adattamento e in tabelle di contingenza con PAST
4 - Errore alfa e errore beta; potenza a priori e a posteriori. Stima delle dimensioni dei campioni per ilconfronto tra medie con la distribuzione normale. Numero di dati per una misura con la precis ionedesiderata
5 - La distribuzione t di Student. Test per la media di un campione e intervallo di confidenza della media.Confronto tra le medie di due campioni dipendenti e di due campioni indipendenti. Test per l'omogeneitàdella varianza; test F, test di Bartlett, test di Levene. Cenni sui metodi per il confronto tra due mediecon varianze differenti. Stima delle dimensioni minime dei due campioni, con la distribuzione t e ladistribuzione z. Il bilanciamento di 2 campioni.
Eserciz i sul test t di Student con il programma PAST, con varianze uguali e diverse.
6 - Analis i della varianza (ANOVA) a un criterio (one-way): il confronto tra due o più medie. DistribuzioneF di Fisher-Snedecor e relazione con la distribuzione t di Student. Condiz ioni di validità dell'ANOVA etest per l'omoschedasticità con k campioni: test di Hartley, test di Cochran, test di Bartlett, test diLevene e sue varianti. Confronti multipli a priori o pianificati; confronti multipli a posteriori o post-hoc: ilrischio alfa e il principio di Bonferroni; i metodi Bonferroni-Dunn, HSD di Tukey, SNK e i metodisequenziali, il test di Dunnett, il test Duncan. Applicazioni dell'ANOVA e dei confronti multipli con ilprogramma PAST.
Eserciz i sull'ANOVA con il programma PAST.
7 - Analis i della varianza con due (two way) e con più criteri crossed. Metodi per ridurre il numero diosservazioni: i quadrati latini. Efficienza relativa di un disegno sperimentale. La perdita di dati in tabellea due o più fattori crossed. Analis i dell'interazione tra due fattori, con misure ripetute. Interpretazionedell'interazione, con rappresentazioni grafiche. Analis i gerarchica o nested a due e a più livelli.Interazione nell'ANOVA a più fattori, crossed, nested e mista.
Assunzioni di validità dell'ANOVA, trasformazioni dei dati; il metodo di Box-Cox per la trasformazione piùadeguata.
8 - Statistica descrittiva per distribuzioni bivariate. Regressione lineare semplice: stima del coefficienteangolare b e dell'intercetta a; s ignificatività e intervallo di confidenza del coefficiente angolare edell'intercetta. Scelta del campione per la s ignificatività del coefficiente angolare e dell'intercetta. Ilcoefficiente di determinazione R-quadro. La regressione per l'origine: vantaggi e svantaggi. Laprediz ione inversa o calibrazione. Confronto tra i coefficienti angolari di due campioni indipendenti.Concetti sull'analis i della covarianza (confronti tra medie di Y con X divers i).
La regressione lineare con Y ripetute. Calcolo dei termini della regressione mediante i coefficientipolinomiali. Test di linearità con Y ripetute, in campioni non bilanciati. Cenni sulla regressione pesata perla varianza e il numero di dati; sua calibrazione.
La correlazione: stima dell'indice di correlazione r di Pearson e sua s ignificatività. Relazioni tracoefficiente angolare b e indice r di correlazione lineare. Intervallo di confidenza di r. La correlazioneparziale o netta.
Applicazioni della regressione lineare e della correlazione con il programma PAST.
9 - Test per un campione: test delle successioni; test dei segni; test di Wilcoxon; intervallo di confidenzadi una mediana; test di casualizzazione. Il test di Kolmogorv-Sminov.
Test per due campioni dipendenti: test dei segni, test T di Wilcoxon, test di casualizzazione.
Test per due campioni indipendenti: test della mediana, test T di Wilcoxon-Mann-Whitney, test U di Mann-Whitney, test di casualizzazione; il test di Levene non parametrico per differenze nella variabilità.
Test per k campioni: test della mediana; test di Kruskal-Wallis o ANOVA non parametrica a un criterio:test di Friedman o ANOVA non parametrica a due criteri; test di Jonckheere-Terpstra; test di Page.
- 8 -
La correlazione non parametrica; rho di Spearman e tau di Kendall.
La retta non parametrica o retta robusta di Theil.
TESTI
Dispense consigliate.
A) Per la statistica parametrica:
Lamberto Soliani (2008) Statistica applicata. UNI.NOVA, Parma. (pagg. X + 694);
ISBN:978-88-6319-041-0; www.uninova.net
B) Per la statistica non parametrica:
Soliani Lamberto (2008) I test non parametrici più citati nelle discipline scientifiche, UNI.NOVA, Parma.(pagg. VII + 828); ISBN: 978-88-6319-022-9; www.uninova.net
Edite dalla casa editrice di testi univers itari UNINOVA di Parma, gruppo Pegaso Libreria;Via Cavedani, 7
Tel. 0521-290245 - Fax 0521-291661 - E-mail: libreria@gruppopegaso.it
Testi internazionali di riferimento:
- Sokal R. R. and F. J. Rohlf (1995). Biometry, 3rd Edition. W. H. Freeman & Co.,New York.
- Zar Jerrold (2010). Biostatistical Analys is , Fifth Edition. Pearson Education International.
Testi internazionali gratuiti in rete
- EPA 530/R-09-007, March 2009, Statistical Analys is of Groundwater Monitoring Data at RCRA Facilities.Unified Guidance, EnvironmentalProtection Agency,United States (pp. 888).
- EM 1110-1-4014, 31 Jan 2008, Environmental Quality - ENVIRONMENTAL STATISTICS, Department of theArmy, U. S. Army Corps of Engineers (pp. 544).
NOTA
Ricevimento per spiegazioni. Tutti i giorni, dopo aver fissato ora, inviando mail:lamberto.soliani@unipr.it o te l. 0521/905662
Valutazione - Modalità dell'esame: Colloquio orale con discussione di esempi, per verificarel'apprendimento dei concetti e dei metodi della statistica inferenziale, la capacità di illustrare gli outputinformatici e di interpretarne i risultati. Il voto dipende dalla entità del programma studiato, dallacorrettezza dell'ipotesi formulate, della procedura statistica usata, delle conclusioni e del linguaggioscientifico.
ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaMartedì 14:30 - 16:30Mercoledì 14:30 - 16:30Lezioni: dal 09/10/2012 al 31/01/2013
- 9 -
Nota: LE LEZIONI SI TERRANNO PRESSO AULA MAGNA DIP.DI CHIMICA
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=6192
Fisica TerrestreAnno accademico: 2012/2013Codice: 00432CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Maria Sgavet t iRecapito: 0521 905361 [maria.sgavetti@unipr.it]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 3° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/10 - geofis ica della terra solidaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale
OBIETTIVI
conoscenza di base dei campi fis ici del pianeta Terra
RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO
valutazione dell'apprendimento con prove di esame orali
ATTIVITÀ DI SUPPORTO
nessuna
PROGRAMMA
Il campo gravitazionale terrestre Richiami di fis icaLegge di gravitazione universale; accelerazionegravitazionale; superficie equipotenziale.La rotazione della TerraAccelerazioni centripeta e centrifuga;le maree; accelerazioni di Eötvös e Coriolis .La forma della Terra e la gravitàLa figura della terra;potenziale gravitazionale della Terra sferica; gravità e suo potenziale; gravità normale; ilgeoide.Anomalie di gravitàMisure assolute e relative di gravità; i gravimetri; correzione delle misure digravità; densità; anomalie in aria libera e di Bouguer.Interpretazione delle anomalie di gravitàAnomalieregionali e res idue; separazione; modellizzazione delle anomalie di gravità; alcune importanti anomalieregionali.Geodinamica: isostasiaModelli di isostasia; compensazione isostatica; anomalie isostatiche digravità. Il campo magnetico Richiami di fis ica del magnetismoLegge di coulomb; dipolo magnetico;magnetizzazione e campo magnetico in un materiale; proprietà magnetiche di un materiale.Magnetismodelle rocceProprietà magnetiche delle rocce; magnetismo rimanente delle rocce.GeomagnetismoCampomagnetico di origine esterna; campo magnetico di origine interna; variazioni secolari; origine del campodi dipolo; origine del campo di non-dipolo.Rilievi magnetici Magnetometri e rilevamento magnetico;riduzione delle misure di campo magnetico; anomalie magnetiche; anomalie magnetiche oceaniche. Ilcampo termico Richiami di principi di termodinamica Temperatura e calore, proprietà termiche,entropia.Temperature all'interno della TerraGradiente di temperatura adiabatica; gradiente del punto difus ione.Trasporto del calore nella TerraConduzione; convezione; radiazione; equazione dellaconduzione.Sorgenti di calore nella TerraProduzione di calore radioattivoTrasporto di calore nellerocceRaffreddamento di corpi roccios i di diverse geometrieFlusso di calore terrestreFlusso continentale,oceanico, globaleModelli termiciModello del semi-spazio semi-infinito; modello della placcaStrutturatermica della crosta oceanica Sismologia dei terremoti e struttura interna della Terra Richiamo di teoriadell'e lasticitàMatrice degli s forz i e delle deformazioni; costanti e lastiche; e lasticità interna dellaTerra.Onde s ismicheOnde di volume; onde di superficie; oscillaz ioni libere della Terra.Is ismografiPrincipi ed equazione del s ismografo; il s ismogramma.I terremotiLocalizzazionedell'epicentro; s ismicità globale; analis i dei meccanismi focali ed esempi; entità dei terremoti:magnitudo, intensità, frequenza; energia rilasciata in un terremoto.Propagazione delle ondesismichePrincipi di Huygens e di Fermat; convers ione delle onde P e S; riflessione a un'interfacciaorizzontale e a un'interfaccia inclinata; rifrazione all'angolo critico.Struttura della TerraRifrazioni eriflessioni all'interno della Terra; variazioni radiali delle velocità s ismiche; variazioni di densità, gravità epressione; esempi.
TESTI
Lowrie, W., Fundamentals of Geophysics . Cambridge Univers ity Press, 1997; Fowler, C.M.R., The solidEarth. Cambridge Univers ity Press, 2005; Brown, G.C., and Mussett, A.E., La Terra inaccessibile. Scienzedella Terra – 2. Patron Editore, 1985; Gasparini, P. e Montanari, M., Fis ica della terra solida. Liguori, 1988;Sgavetti, M., Note del Corso 2012-2013.
- 10 -
NOTA
nessuna
ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaMartedì 11:30 - 13:30 Aula F Plesso Scienze della TerraMercoledì 10:30 - 12:30 Aula F Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 09/10/2012 al 31/01/2013
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=b67d
GeochimicaAnno accademico: 2012/2013Codice: 23630CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Lorenzo ToscaniRecapito: 0521-905332 [tosco@unipr.it]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 2° annoCrediti/Valenza: 9SSD: GEO/08 - geochimica e vulcanologiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale
OBIETTIVI
Il corso vuole fornire le basi che consentano di quantizzare e comprendere alcuni processi geologici dialta e bassa temperatura. Partendo dai concetti fondamentali della termodinamica s i trattano i processiin soluzione acquosa (solubilità, potenziale redox) e l'interazione acqua roccia (alterazione delle rocce).Dei processi magmatici s i valuta il comportamento degli e lementi in traccia durante i processi di fus ionee di cristallizzazione, mentre della geochimica isotopica viene trattata l'applicazione degli isotopi a studigeocronologici, petrologici e climatico-ambientali.
RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO
Le conoscenze di base della geochimica e l'utilizzo di una logica deduttiva che consenta di collegare leconoscenze geochimiche a tutte le discipline geologiche
PROGRAMMA
Termodinamica: parametri intensivi ed estensivi, funzioni di stato (Entropia, Entalpia, EnergiaLibera di Gibbs), potenziale chimico.Equilibri in soluzione acquosa: indice di saturazione, prodotto di attività ionica, solubilità di CO2 eabbondanza delle specie del carbonio in soluzione (relazione con pH). Solubilità della calcite.Dolomitizzazione .Potenziale redox; campo di es istenza Eh vs. pH per le soluzioni acquose. Campi di stabilità Eh vs.pH di fas i di Fe e Mn. Diagrammi di isoattività delle specie di S e N. Sequenze redox nelle acquedi falda.Alterazione delle rocce: solubilità del Quarzo e della Gibbsite, alterazione delle rocce granitoidi(Quarzo, K-fe ldspato, Muscovite, Caolinite, Gibbsite) in s istemi aperti e chius i.Bilanci di massa durante l'alterazione delle rocce.Sistemi ad alta T. Coefficienti di ripartiz ione: dipendenza da P, T e dalla composiz ione.Compatibilità/Incompatibilità di un elemento. Processi di cristallizzazione: cristallizzazione diRayleigh, cristallizzazione con equilibrio totale. Processi di fus ione: fus ione parziale del mantelloed evoluzione composiz ionale di una sorgente peridotitica. Diagrammi binari, diagramminormalizzati alle condriti (REE, spidergrams) e loro utilizzo in petrologia.Geochimica isotopica: gli isotopi, gli isotopi radiogenici, leggi del decadimento radioattivo.Datazione delle rocce: metodi K/Ar, Rb/Sr, U/Pb e metodi del Pb.Isotopi stabili: Generalità (caratteri generali degli isotopi, strumenti di misura, notazioni in uso estandard di riferimento).Frazionamento isotopico: reazioni di scambio isotopico, effetti cinetici,cambiamenti di stato.Gli isotopi stabili applicati a (i) studi idrologici, (ii) studi paleoclimatici e paleoambientali, (iii)processi di inquinamento, (iv) genesi magmatica (temperatura di cristallizzazione dei magmi,geotermometri isotopici).
- 11 -
TESTI
TITOLO - AUTORE - Aquatic Chemistry - Stumm & Morgan - Study and interpretation of the characteristicsof natural waters - Hem - Solutions, minerals and equilibria - Garrels and Christ - Equilibres chimiques -Michard - The geochemistry of natural waters - Drever - Principles of isotopes geology - Faure –Geochemistry, pathways and processes - Richardson and McSween - Geochimica e ambiente - Dongarràe Varrica - Acque, minerali e ambiente - Venturelli
NOTA
Per sostenere l'esame di Geochimica, lo studente deve aver precedentemente superato gli esami di"Matematica", "Chimica" e di "Mineralogia".
ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 11:30 - 13:30 Aula F Plesso Scienze della TerraMartedì 10:30 - 12:30 Laboratorio 2 Plesso Scienze della TerraGiovedì 11:30 - 13:30 Aula B Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 08/10/2012 al 31/01/2013
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=d127
Geochimica ApplicataAnno accademico: 2013/2014CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74)Docente: Prof . Paola Iacumin (T itolare del corso)Recapito: 0521 906413 [paola.iacumin@unipr.it]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 1° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/08 - geochimica e vulcanologiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale
OBIETTIVI
Il corso s i propone di fornire agli studenti informazioni aggiornate sui recenti sviluppi della Geochimicaed in particolare di quella isotopica intesa come strumento conoscitivo interdisciplinare nel campo delleScienze della Terra nonché fornire le informazioni necessarie per l'applicazione delle tecnichegeochimiche ed isotopiche nella ricerca e gestione delle risorse naturali
RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO
Al termine del corso lo studente avrà acquis ito gli e lementi conoscitivi di base e sarà in grado diriconoscere le condiz ioni in cui l'applicazione delle tecniche geochimiche-isotopiche possono risultareefficaci e formulare giudiz i sulla potenzialità e sui limiti di applicazione della metodologia in undeterminato contesto relativo alle scienze della terra.
L'acquis iz ione delle conoscenze è verificata tramite esame orale integrato dalla risoluzione di unproblema analitico in forma scritta.
La capacità di usare in modo autonomo, di integrare e di comunicare a terz i le loro conoscenze, èverificato, verso la fine del corso, tramite seminari individuali tenuti dagli studenti ai loro compagni dicorso con dibattito finale. Il seminario viene preparato dallo studente tramite l'utilizzo di materialebibliografico fornito dal docente e di supporto multimediale. Il linguaggio utilizzato deve essere quello diuna comunicazione scientifica rivolta anche ad interlocutori non specialisti.
ATTIVITÀ DI SUPPORTO
Il docente tiene delle ore di esercitazioni, principalmente in laboratorio, sulle principali problematichelegate alla calibrazione delle misure isotopiche e sul calcolo dei valori standardizzati s ia isotopici cheelementari.
PROGRAMMA
Introduzione all'utilizzo degli isotopi stabili
- 12 -
Frazionamenti all'equilibrio e cinetici
Il frazionamento isotopico nella litosfera
Applicazione degli isotopi stabili I: s istemi ad alta temperatura
Applicazioni in s istemi ad alta temperatura II: gli isotopi dell'oss igeno come indicatori di ass imilazione
Applicazioni in s istemi ad alta temperatura III: studi sulla subduzione
Attività idrotermale, metamorfismo e depositi minerali
Gli isotopi stabili in paleontologia e archeologia
Il ciclo breve e lungo del carbonio, gli isotopi ed il clima
Tecniche di laboratorio
TESTI
Principles of Isotope Geology - Faure G. ; John Wiley and Sons
Geochimica e Ambiente - Dongarrà G. e Varrica D.; EdiSES
Acque, minerali ed ambiente - Venturelli G.; Pitagora
Dispense del docente
Presentazione in powerpoint delle lezioni
NOTA
L'offerta formativa è articolata in lezioni di base finalizzate alla definiz ione di un quadro teoricosemplificato di riferimento, in lezioni di carattere applicativo incentrate sulla presentazione ediscussione di casi studio in cui le metodologie geochimiche-isotopiche sono state applicate consuccesso a problematiche legate alle scienze della terra ed in lezioni in laboratorio per far conoscereallo studente le problematiche pratiche legate all'ottenimento di misure analitiche
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=d43f
Geochimica delle acqueAnno accademico: 2012/2013CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74)Docente: Dott . T iziano Boschet t i (T itolare del corso)Recapito: 0521/905300 [tiziano.boschetti@unipr.it]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 5° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/08 - geochimica e vulcanologiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale
OBIETTIVI
Scopo del corso è quello di fornire le conoscenze e gli strumenti atti all'interpretazione dei dati chimicied isotopici delle acque e relativi a processi naturali e antropici.
RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO
La capacità di estrapolare informazioni sui processi che hanno contributo all'ottenimento di unadeterminata composiz ione chimico-isotopica di un'acqua (es. interazione acqua-roccia, evaporazione,frazionamento isopico al'equilibrio e cinetico)
ATTIVITÀ DI SUPPORTO
Esercitazioni di laboratorio concernenti l'utilizzo dei software di calcolo e/o relative all'apprendimentodei metodi analitici
PROGRAMMA
Unità di misura delle concentrazioni. Legis lazione sulle acque: minerali, di sorgente e destinate alconsumo umano. Composiz ione e class ificazione delle acque; diagrammi di caratterizzazione ecomparazione.Proprietà, parametri chimici e chimico-fis ici delle acque e loro determinazione (metodi analitici). Cenni ditermodinamica e chimica-fisica delle soluzioni: equilibri in soluzione acquosa, indice di saturazione,
- 13 -
termodinamica e chimica-fisica delle soluzioni: equilibri in soluzione acquosa, indice di saturazione,attività.Alterazione dei minerali s ilicatici (weathering) e diagrammi di attività. Processi redox.
Cenni di geochimica isotopica applicata alle acque: isotopi stabili (18O/16O, 2H/1H, 34S/32S) e radioattivi(3H).
Cenni sull'utilizzo dei software per calcoli di speciazione e modellistica delle acque (PHREEQCI).
Esercitazioni di laboratorio concernenti l'utilizzo dei software di calcolo e/o relative all'apprendimentodei metodi analitici (alcalinità- metodi potenziometrici e colorimetrici, durezza, cationi e anioni principali).
TESTI
Idrogeochimica:Appelo C.A.J., Postma D. (1994, 2007) Geochemistry, Groundwater and Pollution. BalkemaKehew A.E. (2001) Applied Chemical Hydrogeology. Prentice HallLangmuir D. (1997) Aqueous Environmental Chemistry. Prentice Hall &nbs p;
Geochimica isotopica:Clark I., Fritz P. (1997) Environmental Isotopes in Hydrogeology. LewisSharp Z. (2007) Principles of Stable Isotope Geochemistry. Pearson Prentice Hall
Geochimica generale:Faure G. (1998) Principles and Application of Geochemistry. Prentice HallVenturelli G. (2003) Acque, Minerali e Ambiente. Pitagora &n bsp; &nbs p;
Software:PHREEQCI: http://wwwbrr.cr.usgs.gov/projects/GWC_coupled/phreeqc/ (freeware)
NOTA
N.B.: per scaricare il materiale didattico occorre la chiave di accesso, disponibile dal docente surichiesta.
Per visualizzare il materiale didattico in ordine cronologico:
- cliccare sul'icona "materiale didattico" in fondo a questa pagina;
- compilare la prima riga della pagina come di seguito:
Filtro: lasciare campo vuotoAnno: 2012/2013Nuovi file all'iniz io: Argomento
- cliccare su OK
ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaMartedì 9:30 - 11:30 Aula C Plesso Scienze della TerraGiovedì 11:30 - 13:30 Aula C Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 09/10/2012 al 31/01/2013
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=f4e3
Geografia FisicaAnno accademico: 2012/2013Codice: 00459CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Aldo ClericiRecapito: 0521 905362 [aldo.clerici@unipr.it]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 1° annoCrediti/Valenza: 9SSD: GEO/04 - geografia fis ica e geomorfologiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Scritto ed orale
OBIETTIVI
Una prima parte del corso ha lo scopo di fornire la conoscenza di base dei fenomeni fis ici che
- 14 -
avvengono nell'atmosfera per spiegare le diverse condiz ioni climatiche che caratterizzano la superficieterrestre. Vengono pertanto analizzati i moti astronomici da cui dipendono le condiz ioni di insolazionesulla superficie terrestre, le caratteristiche strutturali dell'atmosfera, i principali fenomeni meteorologicie la loro distribuzione sulla superficie terrestre. L'ins ieme di queste conoscenze permette quindi dianalizzare i due s istemi di class ificazione climatica più utilizzati: il s istema empirico-quantitativo diW.Koppen e il s istema genetico-descrittivo di A.N.Strahler. In una seconda parte del corso, sviluppataprevalentemente attraverso esercitazioni, vengono fornite le conoscenze di base per un proficuoutilizzo della Carta topografica, strumento fondamentale per il geologo.
PROGRAMMA
LEZIONI (a cura di A. Clerici, 7 CFU)
La forma della Terra; le prove della sfericità terrestre; la Terra come elissoide di rivoluzione; la Terracome geoide; i circoli massimi e i circoli minori.
La rotazione terrestre; velocità angolare e lineare; le esperienze di Guglie lmini e di Foucault.
La rivoluzione terrestre; caratteristiche dell'orbita; prima e seconda legge di Keplero.
L'inclinazione dell'asse terrestre; solstiz i ed equinozi; i rapporti fra il dì e la notte; altezza edeclinazione del sole; calcolo dell'altezza del sole a mezzogiorno alle varie latitudini; il percorsoapparente del sole alle varie latitudini; il calcolo dell'inclinazione dell'orbita apparente sul pianodell'orizzonte; durata del dì e della notte ai poli; determinazione dell'ora dell'alba e del tramonto allevarie latitudini e nei vari momenti dell'anno; i diagrammi alba-tramonto; il crepuscolo.
Il giorno solare apparente; giorno solare medio; giorno s iderale; l'equazione del tempo; l'analemma;orizzonte vero e orizzonte apparente; ore esatte dell'alba e del tramonto. L'anno s idereo e l'annotropico. La precessione dell'asse terrestre. L'anno del calendario. Tempo locale e tempo standard; i fus iorari; la linea del cambiamento di data.
Struttura e caratteristiche dell'atmosfera; composiz ione chimica, pressione, temperatura; principaliprocessi chimici e fis ici. La magnetosfera; le aurore boreali.
La radiazione solare; spettro solare; costante solare; le variazioni dell'insolazione; il bilancio dellaradiazione.
La misura della temperatura dell'aria; le differenze di comportamento fra le terre e i mari; il ciclo annuodella temperatura dell'aria; le carte della temperatura dell'aria; la distribuzione delle temperature sullaTerra; il ciclo giornaliero della temperatura.
La pressione atmosferica; superfici isobariche, isobare, gradiente isobarico; le cellule di convezione.
I venti; azione della forza di Coriolis ; il vento geostrofico; cicloni e anticicloni; l'effetto dell'attrito sulladirezione dei venti; la misura del vento; anemoscopi, anemometri, anemografi; la misurazione dei ventiin quota; la rosa dei venti; la distribuzione dei venti sulla superficie terrestre; i monsoni; la circolazionein quota e le correnti a getto.
L'umidità atmosferica e le precipitazioni; gli stati fis ici dell'acqua; la misura dell'umidità; le nubi; le formedi precipitazione; la misura delle precipitazioni; le cause delle precipitazioni; i bilanci globali dell'energiae dell'acqua.
Le masse d'aria,i fronti e le perturbazioni cicloniche; i tipi di masse d'aria; fronti freddi e caldi; i ciclonifrontali; le perturbazioni metereologiche tropicali ed equatoriali; i cicloni tropicali; i tornados.
I climi; s istemi di class ificazione; il s istema di class ificazione di W. Koppen; il s istema esplicativo-descrittivo di A.N.Strahler.
ESERCITAZIONI DI CARTOGRAFIA ( acura di S. Perego, 2 CFU)
Class ificazione delle carte; carte generali e carte tematiche.
Elissoidi di riferimento e proiezioni cartografiche azimutali; di sviluppo coniche e cilindriche; vere,modificate e convenzionali; interrotte.
Reticolato geografico e calcolo delle coordinate di un punto.
Triangolazioni e rilievo fotogrammetrico (cenni).
Organi cartografici di Stato e cartografia ufficiale italiana.
Reticolato chilometrico UTM e Gauss-Boaga e calcolo delle coordinate di un punto.
Caratteristiche e modalità di utilizzo del s istema GPS (Global Positioning System).
- 15 -
Declinazione magnetica e convergenza rete.
Simboli cartografici.
Rappresentazione altimetrica del terreno, curve di livello, quota di un punto, pendenza di un versante.
Esecuzione del profilo topografico.
Delimitazione dei bacini idrografici..
Caratteristiche della Carta Tecnica Regionale.
Cenni di Cartografia numerica.
TESTI
A.N. STRAHLER:"Geografia Fis ica", PICCIN, Padova (1984).
S.PEREGO:"Cartografia . Lettura delle Carte Topografiche (2004).
TESTI DI CONSULTAZIONE
A.N.STRAHLER:"The Earth Sciences",Harper&Row, (1971).
ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 9:30 - 11:30 Aula A Plesso Scienze della TerraMartedì 9:30 - 11:30 Aula A Plesso Scienze della TerraMercoledì 9:30 - 11:30 Aula A Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 08/10/2012 al 31/01/2013
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=6c16
GeologiaAnno accademico: 2012/2013Codice: 00464CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Renzo ValloniRecapito: 0521 905328 [renzo.valloni@unipr.it]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 1° annoCrediti/Valenza: 9SSD: GEO/02 - geologia stratigrafica e sedimentologicaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Scritto ed orale
OBIETTIVI
Il corso fornisce le conoscenze di base della Geologia e introduce agli insegnamenti impartiti nelsecondo anno, in particolare Petrografia, Geologia Stratigrafica e Geologia Strutturale.
Il corso guida alla pratica dell'analis i e class ificazione macroscopica delle rocce basata sugli attributistrutturali, tess iturali e petrofis ici e sui caratteri mineralogici e lementari.
PROGRAMMA
Origine e interno della Terra
Le grandi tappe evolutive della terra
Geocronologia relativa e assoluta, scala del tempo geologico
Interno della terra: esplorazione, distribuzione degli e lementi, crosta, mantello e nucleo, flussogeotermico, campo magnetico terrestre, paleomagnetismo.
Placche litosferiche
- 16 -
La teoria della Tettonica delle Placche
Interazione fra Placche Litosferiche: margini convergenti, divergenti e trasformi, s ismicità
Percors i evolutivi di divergenza e convergenza, magmatismo, metamorfismo e sedimentazione
Ambienti geotettonici alla scala delle Placche Litosferiche, serie di rocce ignee, associazioni di roccemetamorfiche, successioni di rocce sedimentarie.
Ambienti deposiz ionali e processi sedimentari
Ambienti, processi e depositi continentali, transiz ionali e marini
Dominio carbonatico e non carbonatico
Ambienti, processi e depositi di piattaforma carbonatica
Struttura dei depositi trattivi, gravitativi e di pura caduta.
Origine e class ificazione di terreno delle rocce
Ciclo della litogenesi, processo igneo, sedimentario e metamorfico
Struttura, tess itura e composiz ione delle rocce, livelli di dettaglio dell'analis i macroscopica
Riconoscimento macroscopico delle rocce ignee, metamorfiche e sedimentarie terrigene e chimiche.
Cenni di stratigrafia
Lamine, strati, successioni e sequenze sedimentarie
Fattori di controllo delle sequenze trasgressive/regressive
Sequenze con evoluzione trasgressiva, stazionaria e regressiva.
Cenni di tettonica
Piegamento e fagliazione
Tipi di pieghe e terminologia base delle strutture da piega
Tipi di faglie e terminologia base delle strutture da faglia.
Didattica sul terreno
Uscita sul terreno di fine corso della durata di due giorni.
TESTI
BOSELLINI A., 1996. Introduzione allo studio delle Rocce Carbonatiche. Italo Bovolenta Editore Ferrara,317 pp.
CASATI P., 1996. Scienze della Terra: Volume 1 – Elementi di Geologia Generale. Citta Studi Ediz ioniMilano, 615 pp.
D'ARGENIO B., INNOCENTI F., SASSI F.P., 1994. Introduzione allo Studio delle Rocce. UTET Torino, 162 pp.
MACDOUGALL D.J., 1999. Storia della Terra. Piccola Biblioteca Einaudi – Scienza 22, 312 pp.
PRESS F., SIEVER R., 2001. Capire la Terra (ediz ione a cura di E. Lupia Palmieri e M. Parotto). ZanichelliEditore Bologna, 648 pp.
ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 9:30 - 11:30 Aula A Plesso Scienze della TerraMartedì 9:30 - 11:30 Aula A Plesso Scienze della TerraMercoledì 8:30 - 10:30 Aula A Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 04/03/2013 al 21/06/2013
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=1987
Geologia ApplicataAnno accademico: 2012/2013
- 17 -
Anno accademico: 2012/2013Codice: 00465CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Fulvio Celico (T itolare del corso)Recapito: 0521/905348 [fulvio.celico@unipr.it]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 3° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/05 - geologia applicataModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale
OBIETTIVI
Conoscenza dei concetti di base dell'Idrogeologia, applicati alla progettazione di opere di captazione ealla messa a punto di soluzioni di prevenzione dell'inquinamento delle acque sotterranee.
RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO
Capacità di progettare soluzioni quali-quantitative per captare, gestire e proteggere le risorse idrichesotterranee.
ATTIVITÀ DI SUPPORTO
Attività pratiche e supporto, anche individuale, al di fuori degli orari di lez ione.
PROGRAMMA
Ciclo idrologico, proprietà idrauliche delle rocce, distribuzione dell'acqua nel sottosuolo.
Idrodinamica sotterranea, reticoli di flusso, interazioni tra corpi idrici sotterranei e superficiali.
Modalità di circolazione idrica sotterranea in acquiferi e in mezzi a bassa permeabilità.
Quantificazione delle risorse idriche sotterranee.
Opere di captazione delle risorse idriche sotterranee.
Vulnerabilità all'inquinamento degli acquiferi e soluzioni di prevenzione dall'inquinamento.
TESTI
Celico P., 1988. Prospezioni Idrogeologiche, voll. I e II. Liguori Ed. Napoli.
Freeze R.A. & Cherry J.A., 1979. Groundwater. Prentice Hall, New Jersey.
NOTA
Possibilità di interazione con Aziende e Società di Ingegneria che lavorano nell'ambito delle tematicheoggetto del Corso.
ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 14:30 - 16:30 Laboratorio 2 Plesso Scienze della TerraMartedì 9:30 - 11:30 Laboratorio 2 Plesso Scienze della TerraMercoledì 11:30 - 13:30 Laboratorio 2 Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 08/04/2013 al 21/06/2013
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=0ea4
Geologia del SedimentarioAnno accademico: 2012/2013CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Marco Roveri (T itolare del corso)Dot t . Roberto T interriRecapito: 0521-905354 [roveri@unipr.it]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 3° annoCrediti/Valenza: 9SSD: GEO/02 - geologia stratigrafica e sedimentologicaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: Obbligatoria
- 18 -
Modalità di valutazione: Orale
OBIETTIVI
Il corso è principalmente inteso a introdurre lo studente interessato allo studio e alla interpretazionedelle
successioni sedimentarie attraverso i concetti fondamentali della stratigrafia e dell'analis i di facies edelle loro
applicazioni pratiche più comuni. Nell'ambito del corso sono previste escurs ioni giornaliere e/o di circauna
settimana in Appennino.
RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO
Al termine del corso lo studente è in grado di ricavare dall'osservazione e analis i delle rocce esuccessioni sedimentarie gli e lementi per definirne i processi e gli ambienti genetici, caratteristichegeometriche, re lazioni reciproche, età assolute e relative.
Lo studente avrà inoltre la conoscenza teorica e pratica delle fondamentali tecniche stratigrafiche da unpunto di vista teorico e pratico e delle problematiche connesse alla correlazione delle successionisedimentarie a varie scale fis iche e temporali.
ATTIVITÀ DI SUPPORTO
Esercitazioni in aula e sul terreno.
PROGRAMMA
Parte introduttiva
Origini, scopi e problemi della Stratigrafia
L'importanza economica delle rocce sedimentarie
Metodi di studio e scale fis iche e temporali
Le unità stratigrafiche tradiz ionali: introduzione ai principali criteri di class ificazione
Stratificazione
La stratificazione e i processi che la governano
Facies
Analis i di facies: concetto di facies, facies e attualismo; catastrofismo e uniformitarismo; dalle facies a
processi e ambienti; limiti di facies diacroni e s incroni; associazioni e sequenze di facies; cenni sulletracce
fossili
Come s i studia un affioramento
Analis i degli affioramenti: problemi, metodi di studio e rappresentazione dei dati
Sistemi deposiz ionali
Il concetto di s istema deposiz ionale
Sistemi deposiz ionali alluviali, marino-marginali, di piattaforma e di mare profondo (scarpata e bacino);
cenni sui s istemi carbonatici principali
Bacini sedimentari
Cenni su origine e class ificazione dei bacini sedimentari
Datazioni
Datazioni re lative e assolute
Correlazioni stratigrafiche
Concetti generali; correlazioni regionali; correlazioni intrabacinali; correlazioni locali di dettaglio;
l'importanza delle superfici stratali, della loro corretta identificazione e del loro s ignificato ai fini di
- 19 -
correlazioni stratigrafiche; correlazioni a scala di linee s ismiche, foto aeree e terreno; pannellistratigrafici
correlati
La dinamica delle successioni sedimentarie
Trasgressioni, regressioni e cicli sedimentari; variazioni re lative del livello del mare; superfici di
inconformità e loro origini; il concetto di sequenza deposiz ionale e le unità allostratigrafiche; le curve
eustatiche; ciclicità sedimentaria e sue gerarchie; cenni di ciclostratigrafia
TESTI
Allen Ph.A. and Allen J.R., 1990 - Basin Analys is : Principles and Applications, Blackwell Scientific
Publications, Oxford Prothero D.R., 1990 - Interpreting the Stratigraphic Record - W.H. Freeman &Company,
New York Reading H.G. (editor), 1996 - Sedimentary Environments: Processes, Facies and Stratigraphy(Third
Edition) - Blackwell Science Ltd, Oxford
NOTA
Iniz io lezioni lunedì 15 ottobre
Il corso è strettamente coordinato con RILEVAMENTO GEOLOGICO; è fortemente consigliata la frequenzacontemporanea dei due insegnamenti
File delle lezioni all'indirizzo:
https://docs.google.com/folder/d/0B26WSw-jl9kTXzFZRG1ZUkNKbFU/edit
nella cartella DIDATTICA/Geologia del Sedimentario
ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 9:30 - 11:30 Laboratorio 2 Plesso Scienze della TerraGiovedì 14:00 - 16:00 Laboratorio 2 Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 04/03/2013 al 21/06/2013
Nota: LE LEZIONI DEL 4 E 7 MARZO SI SVOLGERANNO IN AULA B
il corso essendo annuale sarà diviso in due semestri1 SEM da ottobre a gennaio2 SEM da marzo a giugno
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=3f61
Geologia del sottosuoloAnno accademico: 2012/2013CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74)Docente: Prof . Luigi Torelli (T itolare del corso)Recapito: 0521 905319 [luigi.torelli@unipr.it]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 5° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/02 - geologia stratigrafica e sedimentologicaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: FacoltativaModalità di valutazione: Orale
OBIETTIVI
Il corso ha lo scopo di introdurre lo studente all'uso, teorico e pratico, delle principali tecnichegeologiche e geofis iche nell'esplorazione del sottosuolo che rappresenta attualmente uno degli aspetti
- 20 -
fondamentali della ricerca nel campo delle Scienze della terra.
RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO
Al termine del Corso lo studente dovrebbe essere in grado di affrontare in maniera autonomal'interpretazione geologica del sottosuolo a livello locale e regionale.
ATTIVITÀ DI SUPPORTO
Numerose esercitazioni in classe, consistenti nell'interpretazione di linee s ismiche a rifless ione, lavoropratico a casa, attività seminariale.
PROGRAMMA
Introduzione, Tecniche di Sismica a Riflessione, Tecniche di Gravimetria e Magnetometria, Introduzionealle Tecniche Geofis iche di Pozzo, Introduzione alla Stratigrafia Sismica, Interpretazioni Sismiche.
TESTI
Testo Base
-Drury S. et al., Basin Analys is Techniques. The Open Univers ity Press, Walton Hall, Milton Keynes, U.K.
Testi di Rifermento
-Walker G.L., Subsurface Geological Mapping. Prentice Hall PTR, USA.
-Withjack M.A., Bally A.W. et al., Seismic Expression of Structural Styles,
Geol. Soc. Of America Short Course, USA.
-Badley E.M., Practical Seismic Interpretation. Riedel Publishing Company, Boston, USA. Asquit G., BasicWell Log Analys is for Geologists . AAPG, USA.
NOTA
Il Corso consiste di lez ioni orali e di esercitazioni pratiche riguardanti l'interpretazione di linee s ismichea rifless ione e richiede conoscenze approfondite di Geologia strutturale, Geologia stratigrafica eProspezioni geofis iche. La valutazione finale è la somma dell'esame orale, della partecipazioneall'attività didattica e dei risultati delle esercitazioni.
ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaMartedì 11:30 - 13:30 Aula C Plesso Scienze della TerraMercoledì 14:30 - 16:30 Aula C Plesso Scienze della TerraGiovedì 14:30 - 16:30 Aula C Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 23/10/2012 al 31/01/2013
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=2efc
Geologia e territorioAnno accademico: 2012/2013Codice: 19244CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Dott . Paolo Vescovi (T itolare del corso)Recapito: 0521-905368 [p.vescovi@unipr.it]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 3° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/03 - geologia strutturaleModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: OraleAvvalenza: Corso di Laurea Magistrale LM 60 (ScNat)
ORARIO LEZIONIGiorni Ore Aula
- 21 -
Lunedì 14:30 - 16:30Mercoledì 14:30 - 16:30Lezioni: dal 04/03/2013 al 15/06/2013
Nota: SI AVVALE DELLA (CL LAUREA MAGISTRALE LM60) SCIENZE NATURALI/AMBIENTALIl'aula è la D Podere la Grande
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=c94c
Geologia MarinaAnno accademico: 2012/2013CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Luigi Torelli (T itolare del corso)Recapito: 0521 905319 [luigi.torelli@unipr.it]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 3° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/02 - geologia stratigrafica e sedimentologicaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: FacoltativaModalità di valutazione: Orale
OBIETTIVI
Illustrare gli aspetti geologici e geofis ici delle forze che operano nelle aree oceaniche, sottolineare ilruolo unificante della Tettonica a Placche, esaminare gli e lementi tettonici più s ignificativi associatiall'ambiente sottomarino.
RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO
Al termine del Corso lo studente dovrebbe essere in grado di conoscere in dettaglio i caratterimorfostrutturali principali dell'ambiente sottomarino.
ATTIVITÀ DI SUPPORTO
Esercitazioni, a casa ed in classe, riguardanti la teoria della tettonica a placche ed i principali ambientimorfo-tettonici presenti negli oceani, attività seminariale.
PROGRAMMA
Introduzione, Morfologia dei continenti e delle aree oceaniche, Struttura interna della Terra, Tettonicadelle Placche, Genesi ed evoluzione della crosta oceanica, Processi di rifting, Genesi ed evoluzione deimargini continentali, Riepilogo ed osservazioni finali.
TESTI
Testi di Riferimento
-Open Univers ity Team, The Ocean Basins: Their structure and evolution, 2nd edition , Uk (1998).
-Kearey and Vine, Tettonica Globale. Zanichelli (1994).
Testi per Ulteriori Approfondimenti
-Moores and Twiss, Tectonics, Freeman & Company, NY (1995).
-Fowler, The Solid Earth: An introduction to global geophysics, Cambridge Univers ity Press, Uk (1990).
NOTA
Il Corso consiste di lez ioni orali e di esercitazioni e richiede conoscenze adeguate di Geologiastrutturale, di Tettonica, di Geofis ica della terra solida e di Stratigrafia. La valutazione finale è la sommadell'esame orale, della partecipazione all'attività didattica e dei risultati delle esercitazioni.
ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaMartedì 16:30 - 18:30 Aula C Plesso Scienze della TerraMercoledì 14:30 - 17:30 Aula C Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 05/03/2013 al 21/06/2013
- 22 -
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=3402
Geologia RegionaleAnno accademico: 2012/2013Codice: 468CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74)Docente: Dott . Andrea Artoni (T itolare del corso)Recapito: 0521906314 [andrea.artoni@unipr.it]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 4° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/03 - geologia strutturaleModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale
OBIETTIVI
Il corso intende fornire allo Studente le conoscenze relative agli e lementi geologici principali eall'evoluzione geologica della penisola italiana nel quadro della geologia dell'Europa e dell'areamediterranea. Particolare attenzione sarà rivolta all'Appennino settentrionale, alle Alpi meridionali eall'interposta pianura padana.
RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO
Al termine del corso lo Studente dovrebbe essere in grado di impostare e realizzare autonomamenteuno studio geologico regionale di un'area.
PROGRAMMAI bacini sedimentari in re lazione alla dinamica litosferica e alla tettonica a placche. Geologia dell'areamediterranea. Geologia dell'Europa. Geologia dell'Italia. L'Appennino settentrionale. La pianurapadana. Le Alpi e le Alpi meridionali. Escurs ioni sul terreno mostreranno la geologia e le basi per laricostruzione dell'evoluzione geologica di una specifica area.
TESTI
ALLEN P.A., ALLEN J.R. (2005) – Basin analys is . Blackwell Publishing, Oxford, 2nd edition.
BALLY A.W., CATALANO R., OLDOW J. (1985) - Elementi di tettonica regionale, Pitagora Editrice. Bologna
DOGLIONI C., FLORES G. (1997) - An introduction to the italian geology. Lamisco, Potenza.
BOSELLINI A. (2005) – Storia geologica d'Italia. Zanichelli Ed., Bologna.
EINSELE G. (2000) - Sedimentary basins. Springer, Berlin-Heidelberg. 2nd Ed.
FRISCH W., MESCHEDE M., BLAKEY R.C. (2011) - Plate tectonics. Continental drift and mountain building.Springer 1st Ed.
GASPERI G. (1995) - Geologia Regionale. Pitagora Ed., Bologna.
KEAREY P., KLEPEIS K.A., VINE F. (2009) – Global tectonics. Wiley-Blackwell, Oxford 3rd edition.
VAI G.B. & MARTINI I.P. (Eds.) (2001) - Anatomy of an Orogen. Kluwer Academic Publishers.
Riviste e pubblicazioni speciali
AA.VV. (2003) - Geology of Italy. Episodes, Spec. Vol. 26, No. 3.
BELTRANDO M., PECCERILLO A:, MATTEI M., CONTICELLI S., DOGLIONI C. (Eds.)(2010) - The Geology of Italy:tectonics and life along plate margins. Virtual Explorer, Vol. 36.
BOSELLINI A. (1996) – Geologia delle Dolomiti. Athesia Ed., Bolzano.
CRESCENTI U., D'OFFIZI S., MERLINO S., SACCHI L. (Eds.) (2004) – Geology of Italy. Spec. Publ. SocietàGeologica d'Italia for the 32th IGC Florence 2004.
GUIDE GEOLOGICHE REGIONALI - Guide 1-4-6-7. BEMA Ed., Milano.
NOTA
Sono richieste conoscenze di stratigrafia, geologia strutturale e tettonica.
- 23 -
ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 11:30 - 13:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della TerraVenerdì 9:30 - 11:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 19/03/2013 al 21/06/2013
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=554b
Geologia Strutturale -Anno accademico: 2012/2013Codice: 02100CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Fabrizio Stort i (T itolare del corso)Recapito: 0521-905369 [fabrizio.storti@unipr.it]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 2° annoCrediti/Valenza: 9SSD: GEO/03 - geologia strutturaleModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale
OBIETTIVI
Il corso s i propone di fornire le prime nozioni per riconoscere ed analizzare le deformazioni della partepiù superficiale della crosta terreste e di metterle in relazione con le cause che le hanno prodotte.
RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO
Al termine del corso lo studente sarà in grado di:
- Riconoscere e descrivere le principali strutture deformative presenti nelle rocce naturali;
- Analizzare la loro geometria e cinematica mediante proiezioni stereografiche;
- Inserire le strutture deformative nei contesti dei principali s istemi tettonici presenti in natura;
- Avere una conoscenza di base di alcuni esempi naturali di s istemi tettonici orogenici, estensionalie trascorrenti.
ATTIVITÀ DI SUPPORTO
Il Docente riceve gli Studenti per approfondimenti e chiarimenti aggiuntivi
PROGRAMMA
1 – Come s i deformano le rocce: stress, strain, meccanismi deformativi e reologia;
2 – Strutture deformative fragili: faglie, fratture, vene, stiloliti, pieghe associate a faglie;
3 – Strutture deformative duttili: foliazioni e pieghe plastiche;
4 – Rappresentazione geometrica ed analis i statistica dell'orientazione di e lementi geologici planari elineari mediante uso di proiezioni stereografiche;
5 – Tettonica estensionale, margini passivi e divergenti;
6 – Tettonica contrazionale, invers ione dei margini passivi, margini convergenti;
- 24 -
7 – Tettonica trascorrente e margini trasformi;
8 – Esempi di s istemi tettonici naturali.
4 escurs ioni didattiche giornaliere.
Tipologia di esame: orale
TESTI
Testo consigliato: Earth Structure, second edition, Ben Van Der Pluijm e Stephen Marshak. Norton &Company, New York, 2004.
ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 11:30 - 13:30 Laboratorio 2 Plesso Scienze della TerraMercoledì 16:30 - 18:30 Laboratorio 2 Plesso Scienze della TerraGiovedì 9:30 - 11:30 Aula F Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 11/03/2013 al 21/06/2013
Nota: LE LEZIONI DEL MERCOLEDI 16.30 SARANNO ANTICIPATE AL MARTEDI 14.30-16.30 AULA A NELLEGIORNATE DI12-19-26 MARZO POI DAL 3 APRILE RIPRENDERANNO ALL'ORARIO NORMALE LAB2
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=3211
GeomorfologiaAnno accademico: 2012/2013Codice: 05830CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Dott . Alessandro Chelli (T itolare del corso)Recapito: 0521 905334 [achelli@unipr.it]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 2° annoCrediti/Valenza: 9SSD: GEO/04 - geografia fis ica e geomorfologiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale
OBIETTIVI
Conoscenza dei processi e forme dovute agli agenti esogeni ed endogeni responsabili delmodellamento del paesaggio in funzione delle condiz ioni lito-strutturali del substrato, delle variazioniclimatiche nel tempo e nello spazio, della dinamica della crosta terrestre e dell'influenza antropica.Conoscenze multidisciplinari per l'interpretazione delle forme e la definiz ione della loro collocazionecronologica, nonché dei processi responsabili dell'evoluzione geomorfologica a carattere regionalelegata ai cambiamenti climatici globali ed a uno o più cicli di modellamento.
RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO
Inquadramento e distribuzione a livello globale delle varie morfogenesi e delle loro interrelazioni neltempo e nello spazio. Interpretazione delle principali forme del paesaggio.
PROGRAMMA
Introduzione. Cenni sui princìpi e gli scopi della geomorfologia.
- 25 -
Cenni di morfologia extra-terrestre: i crateri d'impatto meteorico.
La degradazione meteorica delle rocce e la formazione dei suoli. I paleosuoli e la loro utilità ingeomorfologia.
Le forme strutturali e la loro evoluzione.
Rapporti tra morfologia e struttura geologica; morfolitologia selettiva; superfici strutturali e superfici dispianamento. Forme influenzate dalla struttura e loro identificazione geomorfologica. Rilievi di tipogiurese, sub-alpino e appalachiano; antichi massicci spianati e riesumazione delle strutture; regioni dipiattaforma, a pieghe, complesse. Morfoneotettonica e forme relative; influenza della neotettonicasull'idrografia.
Fenomeni di denudazione dei versanti.
Aspetti generali, fattori e forme del dilavamento. Processi gravitativi sui versanti; cause, forme eclass ificazione dei movimenti lenti e rapidi.
Morfogenesi fluvio-torrentiz ia
Cenni sui caratteri idrodinamici delle correnti; trasporto e sedimentazione; misure del trasporto fluviale;forme di deposito alluvionale. Processi, propagazione e forme dell'eros ione fluviale. Creazione edevoluzione del profilo longitudinale dei cors i. Studio dei terrazzi fluviali.
Morfogenesi glaciale e periglaciale: - ambienti alpini d'alta quota e delle alte latitudini
Le variazioni climatiche plio-quaternarie; cenno alle principali glaciazioni ple istoceniche. Generalità e tipidi ghiaccia; le principali forme glaciali. Class ificazione dei depositi glaciali e studio degli apparatimorenici subalpini. Mountain permafrost e microforme periglaciali. Macroforme, lobi di geliflusso erockglaciers. Fenomeni di nivazione e azione morfologica delle valanghe. Modellamento glaciale in areedi inlandsis; forme di erosione e di deposito; varve e datazione degli eventi glaciali, forme dideglaciazione; isostasia glaciale. Condiz ioni generali e forme del permafrost. Degradazione delpermafrost e fenomeni di termocars ismo, di crioturbazione e gelifluss ione.
Cenni di morfogenesi costiera. Le cause di variazione del livello marino. Fenomeno dell'ondazione.Processi di erosione marina: piattaforme, solchi di battente, terrazzi ecc. Processi di accumulo eridistribuzione dei sedimenti costieri. Class ificazione morfologica delle coste.
* MODULO II 3 CFU
Problemi della rete idrografica
Cenni introduttivi. Organizzazione dei reticoli e struttura del substrato; ordine gerarchico dei cors id'acqua e morfometria della rete idrografica; tipi di deviazioni fluviali e loro cause. Sovraimposiz ione edantecedenza. Rapporti tra forme vuIcaniche, forme non vulcaniche e idrografia. Genesi dei laghi e loroevoluzione nell'ambito della rete idrografica. influenza della neotettonica sull'idrografia.
- 26 -
Morfogenesi cars ica
Tipi e caratteristiche delle rocce solubili; i processi di dissoluzione e precipitazione. Le forme cars ichedi superficie: le micro- e macroforme, cavità sotterranee e speleotemi. Deposiz ione calcarea e formecorrispondenti; cenni di idrologia cars ica. Il clima e la morfogenesi cars ica: i tipi di paesaggio cars ico.
Morfologia vulcanica
Introduzione e cenni alle principali forme vulcaniche; rimaneggiamento di prodotti vulcanici sciolti. Latipologia degli edifici vulcanici. Forme di erosione ed evoluzione geomorfologica dei rilievi vulcanici.
Cenni di morfologia eolica
L'azione del vento; forme di deflazione e di corrasione. Le condiz ioni di deposito; tipi di dune edevoluzione delle dune; il loess. Cenni sulla distribuzione delle forme eoliche.
L'evoluzione geomorfologica e morfocronologica del paesaggio. Metodi di definiz ione cronologica delleforme in geomorfologia.
La teoria del ciclo dell'eros ione normale e i penepiani. La forma ed evoluzione dei versanti.L'arretramento dei versanti montuosi e la formazione di pediments. Processi di planazione. Antichesuperfici di spianamento nelle zone temperate. Pediment a più livelli sovrapposti.
* n. 2-3 ESCURSIONI DI CAMPAGNA equivalenti a 1 CFU
- 27 -
TESTI
Bartolini C. - "I fattori geologici delle forme del terreno", Pitagora, Bologna, 1992. Bland W. & Rolls D. -"Weathering - a introduction to the scientific principles", Arnold Ed., Londra, 1998. Castiglioni G.B. -"Geomorfologia", UTET, Torino, 1991. Casati P. e Pace F. -"Scienze della Terra- L'atmosfera, l'acqua, iclimi, i suoli", CittàStudi, Milano, 1991. Duff P.McL.D.- "Holmes' principles of physical geology", IV Ed.,Chapman & Hall, Londra, 1993. Marchetti M.- "Geomorfologia fluviale", Pitagora Ed., Bologna, 2000. OllierC. -"Vulcani -attività, geografia, morfologia", Zanichelli Ed., Bologna, 1990. Panizza M. -"Geomorfologia",Pitagora Ed.,Bologna, 1992. Smiraglia C. -"Guida ai ghiacciai e alla glaciologia", Zanichelli Ed., Bologna,1992. Selby M.J. "Earth's changing surface", Clarendon Press, Oxford, 1985. Summerfie ld M.A.-"Globalgeomorphology", Longman, Essex, 1991. Turner A.K. and Schuster R.L. (Eds.) – "LANDSLIDES:investigation and mitigation", TRB special report 247, Nat. Acad.Press, Washington D.C., 1996.
NOTA
propedeuticità: Geografia Fis ica
si consiglia di avere almeno seguito i cors i di Geochimica e Geologia Strutturale
ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaMartedì 11:30 - 13:30 Aula F Plesso Scienze della TerraMartedì 14:30 - 16:30 Aula F Plesso Scienze della TerraMercoledì 11:30 - 13:30 Aula F Plesso Scienze della TerraGiovedì 11:30 - 13:30 Aula F Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 05/03/2013 al 21/06/2013
Nota: MARTEDI POMERIGGIO RECUPERO CHE SI FARA' A PARTIRE DA APRILE
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=b31a
Geomorfologia ApplicataAnno accademico: 2012/2013Codice: 02088CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74)Docente: Prof . Claudio Tellini (T itolare del corso)Recapito: 0521-905317 [claudio.tellini@unipr.it]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 4° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/04 - geografia fis ica e geomorfologiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale
OBIETTIVIConoscenza dei campi di applicazione della geomorfologia. Apprendimento dei principi e metodi dirilevamento e cartografia geomorfologici per la realizzazione di un elaborato di base per la gestioneterritoriale e per la valutazione dell'impatto ambientale. Lettura ed interpretazione delle cartegeomorfologiche. Acquis iz ione delle basi per la gestione dati geologici mediante ArcGis. Conoscenza emitigazione degli effetti delle principali pericolos ità geomorfologiche, per una corretta salvaguardia delterritorio. Selezione, valutazione e protezione dei beni naturali di tipo geomorfologico (geositi).
RISULTATI DELL'APPRENDIMENTOPratica di fotointerpretazione, rilevamento, lettura ed interpretazione delle Carte geomorfologiche.Mitigazione degli effetti delle pericolos ità geomorfologiche in funzione della gestione e tutela delterritorio antropizzato. Criteri per l'individuazione, la scelta e la valorizzazione dei beni geologico-
- 28 -
morfologici.
ATTIVITÀ DI SUPPORTOOsservazione di foto aeree e loro interpretazione. Esercitazioni integrative di ArcGis mediantecollaborazione di addetti Blom-CGR.
PROGRAMMA
Introduzione: i campi di applicazione della Geomorfologia.
- I materiali roccios i che formano il paesaggio: identificazione e descriz ione delle rocce e depositi sciolti;caratteri degli affioramenti. - Cartografia geomorfologica tradiz ionale e a vocazione applicativa: principi emetodi del rilevamento e cartografia geomorfologici; problemi di scala; le unità morfolitologiche delsubstrato; colori e processi morfogenetici; problemi di interpretazione delle forme; forme di deposito es imbologia relativa. Morfodinamica: stato e tipo di attività. Simbologia geomorfologica; campionamento edatazione dei materiali. Inserimento di dati geo-meccanici e spessore delle coperture. - Lettura edinterpretazione delle carte geomorfologiche e pratica di campagna. La Cartografia della pericolos itàambientale: concetti e metodi; la carta di analis i integrata e la carta della dinamica geomorfologica; lacarta di s intesi della pericolos ità geomorfologica. Cenni di cartografia derivata e tematica. -Geomorfologia applicata e gestione ambientale: concetti di pericolos ità, vulnerabilità e rischio. Cennisulle basi conoscitive della Pianificazione territoriale; Pericolos ità dell'ambiente fluvio-torrentiz io.Valutazione quantitativa dell'eros ione nei bacini idrografici. Caratteristiche dei debris flow. Pericolos itàdell'ambiente glaciale e crionivale. Pericolos ità dell'ambiente vulcanico. Pericolos ità per instabilitàgravitativa dei versanti. Pericolos ità s ismica. Pericolos ità dell'ambiente costiero. - I beni geomorfologicicome salvaguardia degli aspetti culturali dell'ambiente. Un metodo di rilevamento, cartografia evalutazione dei beni geomorfologici. - Il contributo della Geomorfologia nella Valutazione dell'ImpattoAmbientale (V.I.A.): casi di studio.
TESTIDackombe R.V. and Gardiner V. -"Geomorphological Fie ld Manual", Allen & Unwin Ed., Londra, 1983.Dramis F. e Bisci C. -"Cartografia geomorfologica", Pitagora Ed., Bologna, 1998. Panizza M. -"Geomorfologia applicata", NIS, Roma, 1988. Gisotti G. e Benedini M. –"Il dissesto idrogeologico", SerieScienze e Tecnica, Carocci Ed., Roma, 2000. Marchetti M.- "Geomorfologia fluviale", Pitagora Ed., Bologna,2000. Turner A.K. and Schuster R.L. (Eds.) – "LANDSLIDES: investigation and mitigation", TRB specialreport 247, Nat. Acad. Press, Washington D.C., 1996.
NOTA
1 CFU viene impegnato per le escurs ioni sul terreno
ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 9:30 - 11:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della TerraMercoledì 14:30 - 18:30 Laboratorio di Informatica Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 04/03/2013 al 21/06/2013
Nota: nel mese di marzo il mercoledi s i fara' dalle 14.30 -16.30 LAB1
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=705a
GeotecnicaAnno accademico: 2012/2013CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74)Docente: Dott . Giorgio Neri (T itolare del corso)Recapito: 0521/942630 [giorgio.neri@ambiter.it]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 4° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/05 - geologia applicataModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale
OBIETTIVI
a. Approfondire la comprensione della meccanica delle terre e delle rocce s ia in condiz ioni statiche chedinamiche.
b. Approfondire le modalità di indagine diretta ed indiretta dei terreni e delle rocce, fornendo le basi perla progettazione e la gestione delle indagini geognostiche.
- 29 -
c. Affrontare i principali metodi di verifica geotecnica con attenzione alle indicazioni normative italianeed europee.
d. Approfondire le principali applicazioni in campo geotecnico, con particolare attenzione al contributo delgeologo
e. Approfondire i temi del monitoraggio in campo geotecnico
RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO
Al termine del corso lo Studente dovrebbe essere in grado di impostare ed interpretare l'indaginegeognostica, di definire il modello geotecnico, definendo i parametri geotecnici rappresentativi delcomportamento dei terreni, di valutare il rischio di amplificazione s ismica locale e di conoscere iprincipali approcci di calcolo per le verifiche geotecniche, anche con rferimento alle Norme tecnichevigenti.
PROGRAMMA
Il Corso è suddiviso nei seguenti moduli:
1° modulo: Comportamento geotecnico dei terreni e delle rocce
Comportamento dei terreni - Modello geologico e modello geotecnico - Caratteristiche chimico-fisichedei terreni e delle rocce - Forze, tensioni e sforz i - Comportamento dei terreni in condiz ioni statiche edinamiche - Meccanica delle rocce - Analis i e Prove di laboratorio - Indagini geognostiche - Progettazionedell'indagine geognostica - Analis i statistiche in geotecnica – Parametrizzazione geotecnica -Amplificazione s ismica locale - Liquefazione
2° modulo: Verifiche geotecniche
Norme tecniche di riferimento - Verifiche geotecniche in condiz ioni di stato limite ultimo e di stato limiteeserciz io – Fondazioni superficiali e profonde: capacità portante e cedimenti in condiz ioni statiche edinamiche - Stabilità di muri e paratie in condiz ioni statiche e dinamiche - Upflit e sollevamento -Stabilità dei versanti in condiz ioni statiche e dinamiche
Esercitazioni pratiche: Forze, tensioni e sforz i e unità di misura - Esercitazioni sul ciclo di Mohr e suglistress path - Esercitazioni sulle prove edometriche e sulle prove di taglio - Interpretazione dei risultatidi prove penetrometriche statiche e dinamiche - Redazione di sezione geotecnica - Esercitazioni sulcalcolo della capacità portante delle fondazioni superficiali - Esercitazioni sul calcolo dei cedimenti -Analis i di un report geologico-geotecnico
Escurs ioni didattiche: Vis ita ad un cantiere durante l'esecuzione di indagini geognostiche - Vis ita ad uncantiere di opere di fondazione profonde - Vis ita ad un cantiere stradale - Vis ita al laboratoriogeotecnico
TESTI
- Lancellotta R. (3a ed. 2004), 'Geotecnica', Zanichelli Bologna
- Lancellotta R. , Calavera J. (1999), 'Fondazioni', McGraw-Hill
- Colombo P., Colleselli F. (1996), 'Elementi di Geotecnica', Zanichelli Bologna
- Bowles (1998), 'Fondazioni', McGraw-Hill
- Hoek E. & Bray J.W. (1981), 'Rock Slope Engineering'
NOTA
Sono richieste conoscenze di idrogeologia e geologia applicata.
ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 9:30 - 12:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della TerraMercoledì 9:30 - 12:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 08/10/2012 al 31/01/2013
Nota: Esami da concordare col docente
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=5579
- 30 -
IdrogeologiaAnno accademico: 2012/2013CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74)Docente: Prof . Fulvio Celico (T itolare del corso)Recapito: 0521/905348 [fulvio.celico@unipr.it]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 4° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/05 - geologia applicataModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale
OBIETTIVI
Comprendere le modalità di alimentazione e deflusso delle acque sotterranee in divers i contestigeologico-strutturali.
RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO
Capacità di applicare le conoscenze idrogeologiche ai fini della progettazione di opere di captazione e disoluzioni di prevenzione dell'inquinamento.
ATTIVITÀ DI SUPPORTO
Attività pratiche e supporto, anche individuale, al di fuori delle ore di lez ione.
PROGRAMMA
Ciclo idrologico. Proprietà idrauliche delle rocce. Distribuzione e deflusso delle acque nel sottosuolo
Ricostruzione, analis i ed interpretazione della morfologia piezometrica. Rapporti di interazione tra corpiidrici superficiali e sotterranei.
Modalità di alimentazione e deflusso delle acque sotterranee in acquiferi carbonatici, in acquiferi porosi,in acquiferi multifalda, in successioni a bassa permeabilità, in acquiferi costieri
Valutazione delle risorse idriche sotterranee
Opere di captazione delle acque sotterranee
Valutazione della vulnerabilità all'inquinamento degli acquiferi
TESTI
Celico P., 1988. Prospezioni Idrogeologiche, voll. I e II, Ligruori Ed. Napoli
Freeze R.A & Cherry J.A., 1979. Groundwater, Prentice Hall, New Jersey
NOTA
Possibilità di interazione con Aziende e Società di Ingegneria che lavorano in ambito idrogeologico s .l.
ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaMartedì 9:30 - 11:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della TerraMartedì 14:30 - 16:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della TerraGiovedì 14:30 - 16:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 09/10/2012 al 31/01/2013
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=77ad
Ist ituzioni di FisicaAnno accademico: 2012/2013CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Pier Paolo Lot t ici (T itolare del corso)Recapito: 0521-905238 - 906212 3204370624 3298603143 [lottici@fis.unipr.it]Tipologia: Di baseAnno: 2° annoCrediti/Valenza: 9SSD: FIS/01 - fis ica sperimentale
- 31 -
Modalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Scritto ed orale
OBIETTIVI
Il corso intende fornire allo studente le conoscenze fondamentali delle leggi dellafis ica, delle applicazioni delle leggi allo studio dei fenomeni più comuni per poterdescrivere ed interpretare tecniche di indagine e di misura che poi sarannoutilizzate nei laboratori di ricerca o di lavoro. Particolare attenzione sarà posta alleunità di misura, agli ordini di grandezza, all'uso appropriato dei termini, allo sviluppodelle capacità di s intesi. Verranno illustrate le equazioni fondamentali e applicate,riconoscendo i limiti della loro validità, al caso di semplici problemi.
RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO
Lo scopo e' di trasferire conoscenze e facilitare capacità di comprensione ad un livello che, utilizzandotesti avanzati e differenziati, permetta di avvicinars i ai principali temi della Fis ica Generale e quindifornire le competenze di base per risolvere problemi di diversa natura che richiedano un approcciofis ico, interpretare risultati e comunicare in modo comprensibile e corretto, sviluppando le autonomecapacità di apprendimento necessarie per gli approfondimenti successivi.
ATTIVITÀ DI SUPPORTO
Esercitazioni mirate alle applicazioni geologiche-geofis iche
PROGRAMMA
Meccanica del punto materialeLe misure - Unità di misura - Grandezze fis iche - Vettori – Operazioni sui vettori - Ilmoto - Velocità scalare e vettoriale - Accelerazione - Moto in due e tre dimensioni -Velocità e velocità media - Accelerazione e accelerazione media - Moto dei proiettili- Moto circolare uniforme - Moto relativo – Le leggi di Newton - Le forze - La massa- Applicazioni delle leggi di Newton - Energia cinetica e lavoro - Potenza - Energiapotenziale - Forze conservative - Lavoro svolto da forze non conservative -Conservazione dell'energiaMeccanica dei s istemi e dei corpi rigidiSistemi di punti materiali - Il centro di massa - Seconda legge di Newton per unsistema di punti materiali - Quantità di moto di un s istema di punti materiali -Conservazione della quantità di moto - Forze esterne e variazioni di energia interna- Urti - Impulso e quantità di moto - Urti e lastici in una dimensione - Urti anelastici inuna dimensione - Rotazione - Variabili lineari e angolari - Energia cineticarotazionale - Momento d'inerzia - Momento di una forza - Lavoro, potenza e teorema dell'energia cinetica - Rotolamento - Momento angolare - Conservazionedel momento angolareMeccanica dei fluidi - Onde in mezzi e lasticiI fluidi - Densità e pressione - Fluidi a riposo - Misura della pressione - Principio diPascal - Principio di Archimede - Fluidi ideali in movimento - Linee di flusso edequazione di continuità - Equazione di Bernoulli -Oscillaz ioni - Moto armonico semplice, smorzato e forzato - I pendoli - La risonanza- Onde - Onde trasversali e longitudinali - Lunghezza d'onda e frequenza - Velocitàdi un'onda in moto - Il principio di sovrapposiz ione - Interferenza - Vettori di fase -Onde stazionarie e risonanza - Onde acustiche - Velocità del suono - Interferenza -Intensità e livello sonoro - Sorgenti di suoni musicali - Battimenti - Effetto DopplerGravitazioneLa legge di Netwon della gravitazione universale - Massa inerziale e massagravitazionale - Il peso dei corpi e la caduta dei gravi - Le leggi di Keplero dei motiplanetari - Energia potenziale gravitazionale - Satelliti artificiali e sondeinterplanetarieCalore e temperaturaEquilibrio termico e principio zero della termodinamica - Temperatura e calore - Lamisura della temperatura e le scale termometriche - Espansione termica - Capacitàtermica e calore specifico - Cambiamenti di stato e calore latente - Propagazionedel caloreIl primo principio della termodinamicaCalore e lavoro - Sistema termodinamico - Energia interna - Trasformazionitermodinamiche - Trasformazioni revers ibili e irrevers ibili - Rappresentazionegrafica di una trasformazione - Il gas come s istema termodinamico - Lavoro delleforze di pressione - Calore specifico molare a volume costante e a pressionecostante - Equazione di stato di un gas ideale - I gas reali e l'equazione di van derWaals - Il primo principio della termodinamica - Calore, lavoro ed energia internanelle trasformazioni termodinamiche del gas ideale: isoterme, isobare, isocore eadiabatiche.
- 32 -
Il secondo principio della termodinamicaIl funzionamento delle macchine termiche - Le macchine revers ibili e il ciclo diCarnot - Irrevers ibilità dei processi termici - Il secondo principio della termodinamicanelle formulazioni di Kelvin e di Clausius - Rendimento delle macchine termiche - Latemperatura termodinamica assoluta e il rendimento del ciclo di Carnot - Macchinefrigorifere - La funzione entropia - Variazioni di entropia nelle trasformazionitermodinamiche revers ibili e irrevers ibili - Entropia e macchine termiche - Processinaturali e degradazione dell'energia.La teoria cinetica dei gasl modello del gas ideale - Cammino libero medio - Distribuzione delle velocità molecolari -Interpretazione della pressione e della temperatura di un gas - Energiainterna e principio di equipartiz ione - Calori specifici molari di un gas ideale -Interpretazione statistica del secondo principio della termodinamica - Entropia eprobabilità: disordine e informazione.Il campo elettricoIntroduzione all'e lettrostatica - Cariche elettriche - Materiali isolanti e conduttori -Legge di Coulomb - Forza elettrica e campo elettrico generato da monopoli - Lineedi forza del campo elettrico - Campo generato da coppie di cariche - Dipolo elettrico- Definiz ione di flusso di un campo vettoriale - Teorema di Gauss - Equivalenza:Legge di Coulomb-Teorema di Gauss - Esempi per l'applicazione del teorema diGauss - Potenziale elettrico - Calcolo del potenziale a partire dal campo elettrico -Calcolo del campo elettrico a partire dal potenziale elettrico - Superficiequipotenziali - Concetto di condensatore - Capacità elettrica - Esempi dicondensatori - Polarizzazione - Dielettrici e costante dielettrica - Legge di Gauss inpresenza di die lettrici - Corrente elettrica - Densità di corrente - Legge di Ohm -Spiegazione microscopica della legge di Ohm - Semiconduttori e superconduttori -Potenza - Effetto Joule - Forza elettromotrice - Resistenzain serie ed in paralle lo - Carica e scarica di un circuito RCIl campo magneticoIntroduzione al magnetismo - Campo magnetico - Forza magnetica agente su unaparticella - Forza di Lorentz - Linee di forza del campo magnetico - Campomagnetico generato da fili percors i da corrente - Analogia dipolo elettrico-dipolomagnetico - Forza magnetica generata da fili percors i da corrente - Definiz ione dell'Ampère - Campo generato da un solenoide e da un toroide - Fenomenodell'induzione - Legge di Faraday - Legge di Lenz - L'induttanza - Calcolodell'induttanza - Circuiti RL - Considerazioni energetiche - Circuiti in correntealternata - Generatore di corrente alternata – Metodo dei fasori - Circuiti RLC -Proprietà magnetiche della materia - Magnetismo atomico e nucleare -Paramagnetismo - Diamagnetismo - Ferromagnetismo - Ciclo di isteresiOnde elettromagnetiche e luceRichiamo delle equazioni di Maxwell - Equazione di propagazione delle onde em -Velocità di propagazione delle onde em - Spettro delle onde em - Generazione dionde em - energia delle onde em - vettore di Poynting - Cenni alla emiss ione didipolo elettrico - Definiz ione di onda polarizzata - Principio di Huygens -Approssimazione raggi luminosi - Rifless ione e rifrazione - Dispers ione e prismi -Rifless ione totaleOttica geometricaSpecchi e diottri s ferici, lenti sottili - Cenno alle aberrazioni delle lenti - Sistemi otticicentratiOttica ondulatoria e polarizzazioneInterferenza - Interferenza da più fenditure e da lamine sottili - Interferometro diMichelson - Diffrazione alla Fraunhofer - Reticolo di diffrazione - Potere dispers ivo epotere risolutivo dei dispositivi ottici - Polarizzazione della luce: polarizzazione perrifless ione e per assorbimento selettivo
CENNI DI FISICA MODERNA
TESTI
D.C. Giancoli: Fis ica, principi e applicazioni, CEAA. Giambattista: Fis ica Generale. Principi e applicazioni, Mc-Graw HillJ.S.Walker, Fondamenti di Fis ica, Zanichelli
NOTA
La prova d'esame richiede il superamento di una prova scritta per l'ammissione alla prova orale.
ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 8:30 - 10:30Martedì 8:30 - 10:30Mercoledì 8:30 - 10:30
- 33 -
Lezioni: dal 04/03/2013 al 21/06/2013
Nota: LE LEZIONI SI SVOLGERANNO PRESSO LA CASCINA AMBOLANA
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=7e88
Lingua ingleseAnno accademico: 2012/2013Codice: 13259CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Dott . Anila Scot t -MonkhouseRecapito: 0521/905508 [anila@unipr.it]Tipologia: Per la prova finale e per la conoscenza della lingua stranieraAnno: 1° annoCrediti/Valenza: 3Modalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale
OBIETTIVI
Portare gli studenti al livello B1 di conoscenza della lingua inglese in base all'European Framework ofReference.
PROGRAMMA
Argomenti principali
Grammatica
gli articoli e i dimostrativi
i possessivi e il genitivo sassone
i pronomi personali
some / any e composti
i sostantivi contabili e non-contabili
much / many / a little / a few
i comparativi e superlativi
i pronomi relativi
le principali preposiz ioni di tempo e di luogo
le domande indirette
le principali congiunzioni
i principali verbi + preposiz ioni
Present Simple e Continuous
Past Simple e Continuous
Present Perfect Simple
il futuro (going to, will, Present Simple, Present Continuous)
il Condiz ionale 1 e le subordinate temporali (when, after, etc. + Present Simple)
il Passivo (Present Simple, Past Simple, Present Perfect)
i verbi modali (can, could, must, will, would, should)
Lessico
spelling
numeri (prezzi, quantità, date, ecc.)
tempo libero
luoghi pubblici e negozi
- 34 -
lavori e profess ioni
cibi e bevande
tempo atmosferico
abbigliamento
parti del corpo e problemi di salute
mezzi di trasporto
oggetti d'uso quotidiano
Funzioni
presentazioni e saluti
comunicare al te lefono
descrivere persone (aspetto e personalità)
esprimere l'ora, date, appuntamenti, ecc.
descrivere abitudini, routine e azioni quotidiane
ordinare al ristorante o in albergo
comprendere cartelli, avvis i, etichette
fornire/comprendere indicazioni stradali
descrivere viaggi, vacanze, ecc.
descrivere oggetti (dimensioni, colore, forma, ecc.)
dare avvertimenti o divieti
esprimere obbligo o assenza d'obbligo
esprimere accordo/disaccordo
fare critiche e reclami
esprimere preferenze
descrivere sensazioni fis iche e emozioni
TESTI
Si rimanda alla pagina personale http://www.cla.unipr.it/cla/docentiPage.asp?ID=34
NOTA
Riconoscimento titoli in possesso dello studente: secondo il protocollo d'intesa firmato dal MIUR(Ministero dell'Istruzione, dell'Univers ità e della Ricerca) e dalla CRUI (Conferenza dei Rettori delleUnivers ità Italiane), e sulla base delle indicazioni del Concilio d'Europa, il titolo di Preliminar English Test(PET) è riconosciuto come attestato di ``idoneità'' per gli esami di primo livello. Sono altres í riconosciuti,essendo titoli di livello superiore al suddetto, i seguenti: First Certificate in English (FCE), Certificate ofAdvanced English (CAE), Certificate of Proficiency in English (CPE) e Test of English as a ForeignLanguage (TOEFL). Gli studenti in possesso di uno dei titoli suddetti possono ottenere l'idoneitàpresentandosi al Centro Linguistico con il certificato originale e consegnando una fotocopia dello stessoed una fotocopia del frontespiz io del libretto univers itario: in tal modo i loro nominativi verrannoautomaticamente inseriti nell'e lenco degli studenti idonei alla prima data di esame successiva allaconsegna della documentazione. Materiale per migliorare le proprie capacità di lettura e ascolto èdisponibile presso: Laboratorio Self-Access del Centro Linguistico Parco Area delle Scienze, 45/A -Campus www.unipr.it/arpa/cla Alcuni s iti interessanti: www.unipr.it/arpa/cla/online-english.htmlwww.unipr.it/arpa/facecon/weblingue/newactivitypage.htm http://stream.cedi.unipr.it/main/index.phpwww.bbc.co.uk/worldservice/learningenglish http://www.learnenglish.org.uk/ www.ozzynews.it
ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 14:30 - 16:30 Aula A Settore Abilità Linguistiche (S.A.L.)Venerdì 11:00 - 13:00 Aula A Settore Abilità Linguistiche (S.A.L.)Nota: INIz io lezioni a Novembre data da stabilire
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=d3af
- 35 -
MatematicaAnno accademico: 2012/2013CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Dott . Stef ano Pasquero (T itolare del corso)Recapito: 0521 906941 [stefano.pasquero@unipr.it]Tipologia: Di baseAnno: 1° annoCrediti/Valenza: 9SSD: MAT/04 - matematiche complementariModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale
OBIETTIVI
Fornire le nozioni di base di Calcolo, Analis i e Geometria adatte per un corso di Laurea di indirizzoscientifico.
RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO
Al termine del corso lo studente deve essere in grado di conoscere le principali proprieta` qualitative equantitative delle funzioni e lementari, saper determinare le caratteristiche di una funzioneosservandone le proprieta` del grafico e viceversa saperne determinare l'andamento grafico a partiredall'espressione analitica della funzione, conoscere le principali caratteristiche dei s istemi lineari con lecorrispondenti tecniche di soluzione e conoscere i principali aspetti del calcolo matriciale.
ATTIVITÀ DI SUPPORTO
E` prevista attivita` di esercitazione in aula durante il periodo di svolgimento del corso, e ladisponibilita` da parte del docente al ricevimento studenti per spiegazioni.
PROGRAMMA
Nozioni Preliminari
Ins iemi: re lazione di appartenenza. Sottoins iemi, ins ieme delle parti, ins ieme vuoto. Operazioni coninsiemi: unione, intersezione, differenza, differenza s immetrica, complementare. Ins iemi dati perelencazione, per proprietà caratteristica. Diagrammi di Eulero–Venn. Connettivi e quantificatori.
Prodotto cartes iano di due o piú ins iemi.
Applicazioni e funzioni fra ins iemi. Definiz ione euristica e formale. Dominio e campo di definiz ione,Condominio e immagine. Immagine e controimmagine di un elemento e di un ins ieme. Iniettivita`,surgettivita`, bigettivita`. Composiz ione fra applicazioni. Funzione inversa.
Ins iemi numerici. Polinomi. Equazioni e disequazioni
Ins iemi numerici (N, Z, Q, R, C) e loro proprietà principali.
Operazioni, chiusura rispetto alle operazioni. Proprietà delle operazioni: proprietà commutativa edassociativa di addiz ione e moltiplicazione, proprietà distributiva della moltiplicazione rispettoall'addiz ione. Opposto e reciproco. Elementi neutri. Valore assoluto.
Ordinamento totale degli ins iemi N, Z, Q, R. Compatibilità dell'ordine con le operazioni.
Proprietà dei numeri reali: la completezza. Estremo superiore, estremo inferiore, massimo eminimo. Intervalli, dischi e intorni.
Polinomi. Operazioni sui polinomi, potenze. Radici di polinomi di primo e secondo grado. Equazioni edisequazioni polinomiali e col valore assoluto, razionali e irrazionali.
Geometria della retta e del piano.
Numeri reali e geometria della retta.
Geometria del piano cartes iano. Distanza fra due punti del piano cartes iano.
Rappresentazione analitica di rette, di circonferenze e di coniche (in forma canonica). Condiz ioni diparalle lismo e di perpedicolarità di due rette. Distanza di un punto da una retta. Intersezioni e tangenzafra rette e coniche.
Sistemi lineari, matrici e vettori.
Sistemi di equazioni lineari: metodi e lementari di risoluzione. Metodo di Cramer e metodo di Gauss.
- 36 -
Matrici quadrate, rettangolari e vettori riga o colonna. Operazioni tra matrici e vettori. Determinanti erango di una matrice. Teorema di Rouche`-Capelli per s istemi lineari.
Vettori in R^2 ed R^3: operazioni tra vettori. Prodotto scalare. Prodotto vettore. Paralle lismo eortogonalita`.Lineare indipendenza di un s istema di vettori. Cenno al concetto di base.
Funzioni reali di variabile reale
Grafici delle funzioni e lementari. Funzione identica, funzioni costanti, funzioni lineari e affini, potenze conesponente fissato y = x^a, valore assoluto, segno, parte intera, parte frazionaria. Funzioni polinomiali.Funzioni esponenziale e logaritmo e loro grafici. Proprietà delle potenze. Funzione esponenziale: i cas ia > 1 ed aÎ (0,1). La funzione logaritmo come inversa dell'esponenziale.
Definiz ione, proprietà e grafici delle funzioni goniometriche elementari. Formule di addiz ione,duplicazione, bisezione. Inverse delle funzioni circolari, loro grafici e proprietà.
Interpretazione grafica di iniettivita` e surgettivita, della composiz ione di funzioni e della funzioneinversa. Funzioni monotòne, strettamente monotòne. Funzioni pari, dispari. Inversa di una funzionemonotòna. Monotonia delle potenze.
Equazioni e disequazioni con le funzioni esponenziale e logaritmo e con le funzioni goniometriche
Limiti di funzioni e Funzioni Continue
Derivato del campo di definiz ione di una funzione.. Limiti agli estremi del dominio.
Funzioni continue in un punto, in un ins ieme. Definiz ione di limite. Teoremi dell'unicità del limite e dellapermanenza del segno. Proprietà delle funzioni continue. Es istenza del limite per funzioni monotòne.Teorema di es istenza degli zeri e teorema di Bolzano–Weierstrass.
Forme indeterminate e limiti notevoli.
Calcolo differenziale e Studi di Funzione
Rapporto incrementale, derivata in un punto. Interpretazione geometrica della derivata e retta tangente.Relazione fra derivabilità e continuità. Funzione derivata. Derivata di somma, prodotto, rapporto ecomposiz ione di due funzioni. Derivate delle funzioni e lementari. Teoremi sulle derivate (Rolle,Lagrange, Cauchy).
Segno della derivata e monotonia.
Studio di funzioni. Problemi di massimo e minimo. Concavità e convessità. Derivata seconda e punti diflesso.
Teorema di de l'Hôpital. Applicazione al calcolo dei limiti.
Approssimazione locale di funzioni con polinomi. Teorema di Taylor e formula di Taylor con resto.
Calcolo Integrale
Aree e misura. Il problema inverso della derivazione.
Integrale di Cauchy per funzioni di una variabile reale. Condiz ioni necessarie e sufficienti perl'integrabilità.
Integrabilità delle funzioni monotòne e delle funzioni continue.
Funzione integrale. Proprietà: additività e monotonia. Media di una funzione continua. Teorema dellaMedia.
Ins ieme delle primitive di una funzione continua. Relazione fra primitive, funzione integrale e aree. IlTeorema Fondamentale del Calcolo Integrale. Metodi di integrazione: sostituzione, parti.
TESTI
Villani Vinicio, Gentili Graziano - Matematica. Comprendere e interpretare i fenomeni delle scienze della vita - McGraw-Hill Editore
Benedetto Dario, Degli Esposti Mirco, Mattei Carlotta - Matematica per le scienze della vita - Ambrosiana Editrice
Alessandro Zaccagnini & Maria Gabrie lla Rinaldi - Eserciz i per i cors i di Istituzioni di Matematica - Azzali Editori, Parma.
Sbordone Carlo; Marcellini Paolo - Elementi di matematica - Liguori editore
ORARIO LEZIONI
- 37 -
Stratigrafia, Cronostratigrafia e Geocronologia Biostratigrafia: biozone e metodi quantitativi Nannofossili calcarei: generalità Nannofossili calcarei: biostratigrafia Foraminiferi Diatomee Radiolari Dinoflagellate altri gruppi: Acritarchi, Conodonti Ricoscimento markers di nannofossili al microscopio otticoesercitazione foraminiferi preparazioni in laboratorio: foraminiferi e nannofossili esercitazioni SEM
Giorni Ore AulaGiovedì 10:30 - 12:30Venerdì 8:30 - 10:30Lezioni: dal 11/10/2012 al 31/01/2013
Nota: IL CORSO SI TERRA' PRESSO AULA A+B CASCINA AMBOLANACI SARA' IL CORSO DI RECUPERO+ ESERCITAZIONI IL MARTEDI POMERIGGIO 14.30-17.30 AULA A PLESSOSC.TERRA
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=aa5f
MicropaleontologiaAnno accademico: 2012/2013CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74)Docente: Prof . Giuliana Villa (T itolare del corso)Recapito: 0521 905370 [giuliana.villa@unipr.it]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 4° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/01 - paleontologia e paleoecologiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale
OBIETTIVI
La micropaleontologia applicata alle ricostruzioni stratigrafiche e paleoambientali, paleogeografiche epaleoceanografiche. Utilizzazione pratica della micropaleontologia nella ricerca petrolifera.
RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO
Principali gruppi di microfoss ili marini con guscio calcitico, s iliceo, etc. e loro distribuzione temporale,geografica e paleogeografica.
PROGRAMMA
TESTI
Amstrong & Brasier, 2005"Microfoss ils" - BlackwellPublishing
Appunti del docente
ORARIO LEZIONI
Giorni Ore AulaMartedì 11:30 - 13:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della TerraGiovedì 11:30 - 13:30 Aula D Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 16/10/2012 al 31/01/2013
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=2b46
MineralogiaAnno accademico: 2012/2013Codice: 00722
- 38 -
CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Mario Tribaudino (T itolare del corso)Recapito: 0521 905340 [mario.tribaudino@unipr.it]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 1° annoCrediti/Valenza: 12SSD: GEO/06 - mineralogiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale
OBIETTIVI
Il corso deve fornire una conoscenza chiara dei principali minerali delle rocce. Conoscenza che devecomprendere le proprietà fis iche e chimiche dei minerali al fine di permettere la loro caratterizzazioneed identificazione .
RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO
Acquis ire le conoscenze di base della cristallografia e delle proprietà fis iche dei minerali. Conoscere gliaspetti teorici dell'ottica cristallografica e della diffrazione a Raggi X . Giungere all'identificazione dei minerali più frequenti in natura, attraverso l'osservazione delle principali proprietà fis iche ecristallografiche verificabili nel campione a mano ed in sezione sottile . Conoscere le caratteristichechimiche dei minerali più comuni.
Acquis ire conoscenze di base sulle Georisorse e i principali minerali di interesse industriale.
ATTIVITÀ DI SUPPORTO
Esercitazioni su problemi proposti nel campo della cristallografia e dell'ottica mineralogica. Osservazioniin laboratorio di microscopia ottica. Osservazioni su campioni a mano. Eserciz i di riconoscimento fas i dadiffrattogramma per polveri.
PROGRAMMA
a) Cristallografia strutturale e morfologica
Minerali e cristalli. Lo stato cristallino: periodicità omogenea discontinua (La teoria di Hauy e quella diBravais). Filari, piani reticolari (maglie e lementari ) e reticoli spaziali( reticoli di Bravais). Vari tipi dis immetria nei cristalli: tras lazione, rotazione, riflessione ed invers ione. Elementi di s immetriacomposta: ass i e licogiri, s littopiani, ass i giroidi di invers ione e di riflessione. Regole di coesistenza deglie lementi di s immetria. Gruppi spaziali, class i cristalline, s istemi cristallini. Leggi della cristallografiamorfologica. Rappresentazione di cristalli. Proiezioni stereografiche.Forme semplici compatibili con le 32class i cristalline. Abito. Tratto. Ricerca della vera s immetria. Associazioni di cristalli. I geminati.
b) Cristallochimica.
Vari tipi di strutture cristalline con particolare riguardo ai principali costituenti delle rocce ed ai mineraliutili.
Polimorfismo. Aspetti cristallografici e termodinamici delle trasformazioni di fas i solide: trasformazionienantiotrope e monotrope.
Isomorfismo. Isotipia. Soluzioni solide. Elementi isomorfogeni. Meccanismi di sostituzione isomorfa.Formule cristallochimiche.
Class ificazione strutturale dei s ilicati.
c) Cristallofis ica.
Principio di Neumann: s immetria fis ica e s immetria cristallografica. Proprietà fisiche scalari e vettorialidei cristalli Densità, peso specifico, deformazioni, durezza, velocità di accrescimento, proprietàelettriche, magnetiche, termiche.
.
Proprietà ottiche dei minerali. Generalità sulle onde luminose. Riflessione e rifrazione della luce. Doppia
- 39 -
rifrazione. Birifrangenza. Indicatrici ottiche. Il microscopio da mineralogia. Determinazione di un indice dirifrazione. Osservazioni al microscopio in ortoscopia con solo polarizzatore. Osservazioni almicroscopio in ortoscopia con polarizzatore ed analizzatore entrambi inseriti: i colori d' interferenza,tavola di Michel-Lévy. Lamine ausiliarie. Estinzioni periodiche: rette ed inclinate. Segno di una direzionedi estinzione. Osservazioni al microscopio in conoscopia: figure di interferenza di cristalli uniass ici ebiass ici. Determinazioni sulle figure di interferenza.
Riconoscimento ottico in sezione sottile di quarzo, biotite, anfiboli, pirosseni rombici e monoclini, olivine,plagioclas i, fe ldspati alcalini.
Teoria della diffrazione dei raggi X da parte dei cristalli: interazioni fra radiazioni e cristallo. Equazioni diLaue. Equazione di Bragg. Metodo di Laue, dei Bragg e delle polveri. Camera Debye. Il diffrattometro.Riconoscimento di minerali mediante il metodo delle polveri ( schede ASTM ).
d) Mineralogia descrittiva.
Caratteri generali e criteri diagnostici macroscopici dei principali minerali delle rocce
TESTI
Bonatti S., Franzini M., Cristallografia mineralogica, BORINGHIERI, Torino. Carobbi G., ( Mazzi F., BernardiniG.P.), Fondamenti di cristallografia e ottica cristallografica, USES, Firenze. Carobbi G., ( Cipriani, C.,Garavelli C.), Cristallografia chimica e mineralogia speciale, USES, Firenze. Deer W.A., Howie R.A.,Zussman J., Introduzione ai Minerali che costituiscono le Rocce, ZANICHELLI, Bologna. Gallite lli P.,Elementi di Mineralogia, NISTRI e LISCHI, Pisa. Gottardi G., I minerali, BORINGHIERI, Torino. Kle in C., 2004.Mineralogia, Zanichelli, Bologna Mottana A., Crespi R., Liborio G., Minerali e rocce, MONDADORI, Milano.
NOTA
Parte del corso (6 CFU) è in avvalenza con il corso di Mineralogia per Scienze della natura edell'Ambiente.
ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 11:30 - 13:30 Aula A Plesso Scienze della TerraMartedì 11:30 - 13:30 Aula A Plesso Scienze della TerraMercoledì 10:30 - 13:30 Aula A Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 04/03/2013 al 21/06/2013
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=276c
PaleoclimatologiaAnno accademico: 2012/2013Codice: 19374CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74)Docente: Prof . Giuliana VillaRecapito: 0521 905370 [giuliana.villa@unipr.it]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 5° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/01 - paleontologia e paleoecologiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: OraleAvvalenza: http://ecologiaconservazionenatura.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Search?search=%7bdocente%7d%20%3d%7e%20%2f%5cbroveri%5cb%2f;fie lds=_delete
- 40 -
OBIETTIVI
Il Corso s i propone di fornire agli studenti gli strumenti per affrontare le problematiche class iche o i piùrecenti sviluppi della paleoclimatologia tramite la conoscenza degli e lementi di base che consentono laricostruzione e l'evoluzione degli ambienti e del clima del passato in un inquadramento cronologico
ATTIVITÀ DI SUPPORTO
PROGRAMMA
Il clima e i cambiamenti climatici. Il s istema climatico.Circolazione oceanica superficiale e profonda, interazioni atmosfera-oceanoArchivi e proxy per le ricostruzioni paleoclimatiche. Isotopi stabili dell'oss igeno e del carbonioCambiamenti climatici a diverse scale temporaliLa ricostruzione del clima della Terra dal Precambriano al Quaternario con particolareriferimento ai principali eventi geologici, biologici e climatici.
TESTI
Ruddiman William F. (2007)Earth's Climate (Past and Future) 2nd Edition.W.H. Freeman And Company.Dispense assegnate dal docenteAppunti
ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaNota: CI SI AVVALE DEL (CL LM60)SCIENZE NATURALI
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=5928
PaleoecologiaAnno accademico: 2012/2013CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74)Docente: Dott . Elena Turco (T itolare del corso)Recapito: 0521 905366 [elena.turco@unipr.it]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 5° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/01 - paleontologia e paleoecologiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale
OBIETTIVI
Il corso s i occupa di paleoecologia marina ed è rivolto all'approfondimento dei principi e dei metodi sucui s i basano le ricostruzioni paleoambientali. Obiettivo del corso è quello di illustrare come leinformazioni di tipo ecologico fornite dai foss ili possano contribuire alla ricostruzione del mondoecologico del passato considerando i divers i livelli di organizzazione della vita (organismo, popolazione,comunità).
RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO
Al termine del corso lo studente dovrebbe aver acquis ito una conoscenza dei principi e metodi applicatialle associazioni foss ili per la ricostruzione dei paleo ambienti marini.
ATTIVITÀ DI SUPPORTO
Osservazione al microscopio di associazioni a foraminiferi indicative dei vari paleoambienti marini.
PROGRAMMA
- Introduzione (definiz ioni e suddivis ioni della paleoecologia, re lazioni tra paleoecologia ed ecologia)
- Concetti generali di ecologia ed ecosistema marino (ambiente fisico, modi di vita e strategie trofichedegli organismi marini, fluss i di energia e cicli di materiali);
- 41 -
- Controllo ambientale sulla distribuzione degli organismi negli ambienti marini;
- Uniformismo tassonomico e morfologia funzionale;
- Fossili come indicatori ambientali;
- Ricostruzioni paleoecologighe a livello di popolazioni e comunità;
- Metodi quantitativi di analis i delle associazioni foss ili
- Applicazioni: ricostruzioni paleoambientali basate sulle associazioni foss ili a foraminiferi(paleobatimetria, condiz ioni all'interfaccia acqua-sedimento, caratteristiche chimico-fisiche delle massed'acqua) ed implicazioni paleoceanografiche e paleoclimatiche.
TESTI
1) Brenchley P.J. & Harper D.A.T., 1998. Palaeoecology: ecosystem, environments and evolution.Chapman & Hall.
2) Goldring R., 1991. Fossils in the fie ld. Information potential and analys is . Longman Scientific&Technical.
3) Raffi S. & Serpagli E., 1993. Introduzione alla Paleontologia. Utet.
4) Murray J.W., 1993. Ecology and paleoecology of benthic foraminifera. Longman Scientific &Technical.
5) Murray J.W., 2006. Ecology and Applications of benthic foraminifera.CambridgeUnivers ityPress.
6) Pinet P.R., 2006. Invitation to Oceanography. Jones & Bartlett.
7) Odum E.P., 1988. Basi di Ecologia. Piccin Editore.
NOTA
Sono richieste conoscenze di paleontologia.
ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaMartedì 14:30 - 16:30 Aula D Plesso Scienze della TerraMercoledì 14:30 - 16:30 Aula D Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 23/10/2012 al 31/01/2013
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=af66
PaleontologiaAnno accademico: 2012/2013Codice: 16578CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Dott . Paola Monegat t i (T itolare del corso)Recapito: 0521 905367 [paola.monegatti@unipr.it]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 1° annoCrediti/Valenza: 9SSD: GEO/01 - paleontologia e paleoecologiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale
OBIETTIVI
Fornire una vis ione generale sullo studio degli organismi foss ili, delle loro tracce e dei fattoriresponsabili della loro origine, evoluzione ed interazione. Fornire cenni sulle possibili applicazioni dellapaleontologia alle Scienze Geologiche. Dare conoscenze sugli aspetti s istematici, di morfologiafunzionale, comportamentali o fis iologici dei principali gruppi di invertebrati marini nel loro contestopaleoecologico ed evoluzionistico
RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO
Al termine del corso lo studente dovrebbe aver acquis ito la capacità di riconoscere e distinguere i
- 42 -
principali gruppi di invertebrati foss ili, di conoscere le loro potenziali applicazioni nell'ambito dellescienze geologiche oltre ad acquis ire i concetti di base della paleontologia
ATTIVITÀ DI SUPPORTO
esercitazioni con materiale foss ile
PROGRAMMAPaleontologia generale (4 cfu):
Il metodo scientifico. Campi d'indagine della Paleontologia.Tafonomia (biostratinomia, foss ilizzazione, diagenesi), icnologia.Il tempo in paleontologia. Principio dell'attualismo. Regole di nomenclatura zoologica.Concetti di specie (specie biologica, specie filogenetica, specie di riconoscimento, morfospecie,cronospecie). Class ificazione, tassonomia e s istematica. Caratteri omologhi e analoghi. Gruppimonofiletici, parafiletici e polifiletici. Sistematica filogenetica, evoluzionistica e fenetica.Evoluzionismo class ico e neodarwiniano. Genotipo e fenotipo. Cenni di genetica mendeliana.Fattori che aumentano o diminuiscono la variabilità genetica di una popolazione (selezionenaturale, deriva genetica, mutazioni, ricombinazioni, flusso genico). Speciazione: patterns eprocessi, barriere riproduttive, allopatria, s impatria, parapatria. Estinzioni.Biostratigrafia: concetti fondamentali, principali foss ili utilizzati unità biostratigrafiche, risoluzionebiostratigrafica, correlazioni stratigrafiche. Cronostratigrafia e GeocronologiaPaleoecologia: Ipotesi e regole in ecologia e paleoecologia. Interazioni tra organismi. Popolazionie comunità. Fenomeni densità-dipendenti: strategia r e strategia K.. Ambienti biologici e fattoriambientali Trofismo e catena alimentare. Autoecologia e s inecologia. Uniformismo tassonomico emorfologia funzionale.Paleobiogeografia: concetti e regole di base, biogeografia storica ed ecologica, rapporti con lageologia, esempi.
Paleontologia s istematica (5 cfu):Anatomia morfo-funzionale, class ificazione, stratigrafia e s ignificatoecologico dei principali phyla e/o class i di:microfoss ili (Foraminiferi, Nannoplancton, Radiolari,Diatomee)invertebrati marini del Fanerozoico: Porifera e Archaeocyatha, Cnidaria, Arthropoda (conparticolare riguardo alle class i Trilobita e Crustacea), Mollusca, Brachiopoda, Bryozoa, Echinodermata,Hemichordata (con particolare riguardo alla classe Graptolithina)
TESTI
per la paleontologia generale: Raffi S., Serpagli E., 1992. Introduzione alla Paleontologia. UTET Ed., Torino.Ziegler B.,1983. Introduction to paleobiology: general paleontology. Ellis Horwood limited. per lapaleontologia s istematica: Allas inaz A. ,1999. Invertebrati foss ili. UTET Ed., Torino McKinney F.K., 1991.Exercises in invertebrate paleontology. Blackwell Scientific Publications Boardman R.S., Cheetham A.H.,Rowell, A.J.L.. Fossil Invertebrates. Blackwell Scient. Public., Oxford-London-Edimburg Clarkson E.N.K.Invertebrate paleontology and evolution. Allen & Unwin Iaccarino S., 1995. Elementi di micropaleontologiaBrais ier M:D:, 1980. Microfoss ils .
NOTA
durante le sessioni d'esame è possibile concordare con il docente la data d'esame
ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 14:30 - 16:30 Aula B Plesso Scienze della TerraMartedì 14:30 - 16:30 Aula B Plesso Scienze della TerraGiovedì 9:30 - 11:30 Aula B Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 04/03/2013 al 21/06/2013
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=4bb7
Petrogenesi e GeodinamicaAnno accademico: 2012/2013CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74)Docente: Prof . Alessandra Montanini (T itolare del corso)Recapito: 0521 905342 [alessandra.montanini@unipr.it]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 4° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/07 - petrologia e petrografiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale
- 43 -
Modalità di valutazione: Orale
OBIETTIVI
Gli obiettivi principali sono quelli di fornire conoscenze relative a
(i) origine dei magmi mantellici e crostali;
(ii) caratteristiche geochimiche dei magmi e processi petrogenetici nei divers i ambienti geodinamici,
(iii) associazioni magmatiche e basamenti cristallini del s istema Alpi-Appennino.
RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO
Al termine del corso lo studente dovrebbe avere acquis ito un quadro generale del magmatismo nei vari ambienti geodinamici e dei possibili approcci multidisciplinari a tale studio (petrografia class ica,petrologia sperimentale, geochimica degli e lementi in traccia e degli isotopi stabili e radiogenici,geocronologia)
PROGRAMMA
ASSOCIAZIONI PETRO-TETTONICHE:
Dorsali oceanicheMantle plumes e isole oceanicheMantle plumes e plateau basalticiMagmatismo d'arco (archi insulari, margini continentali attivi)Graniti collis ionaliAssociazioni magmatiche dei rift continentaliMagmatismo alcalino in zone cratonichePrincipali associazioni dei terreni archeani e proterozoici
ELEMENTI DI PETROGRAFIA REGIONALE:
Cenni ai basamenti cristallini in ItaliaOfioliti del s istema Alpi-Appennino-Cors icaVulcanismo plio-quaternario della Provincia Toscana, Provincia Campana, Eolie, Etna, Tirreno
Sono previste escurs ioni sul terreno, in comune con il corso di Geologia Regionale.
TESTI
- John D. Winter (2010), Principles of igneous and metamorphic petrology, Ed. Prentice Hall
- Articoli e dispense forniti dal docente
NOTA
LA REGISTRAZIONE AL CORSO E' OBBLIGATORIA
ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaMartedì 9:30 - 11:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della TerraMercoledì 9:30 - 11:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 12/03/2013 al 21/06/2013
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=abb9
PetrografiaAnno accademico: 2012/2013Codice: 00799CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Dott . Teresa TruaRecapito: 0521-905311 [teresa.trua@unipr.it]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 2° annoCrediti/Valenza: 12SSD: GEO/07 - petrologia e petrografiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Scritto ed orale
- 44 -
OBIETTIVI
Fornire conoscenze e concetti necessari per la caratterizzazione e class ificazione delle rocce ignee emetamorfiche e per la comprensione del processo magmatico e del processo metamorfico.
RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO
Al termine del corso, lo studente possiede: le conoscenze di base per descrivere (a livellomacroscopico e microscopico) e class ificare le rocce ignee e metamorfiche; la conoscenza deglie lementi fis ico-geologici che regolano i processi petrogenetici.
ATTIVITÀ DI SUPPORTO
Videoproiettori LCD per presentazioni Power Point. Collezioni di campioni e di sezioni sottili di rocce.Microscopi a luce trasmessa polarizzata. Le lezioni frontali sono integrate con uscite sul terreno alloscopo di mostrare allo studente il collegamento tra le rocce e l'ambiente ed i meccanismi che le hannogenerate.
PROGRAMMA
Introduzione alla Petrografia - Struttura e composiz ione della Terra. Il ciclo delle rocce. Tettonica delleplacche e processi petrogenetici.
Petrografia delle rocce magmatiche - I magmi. Composiz ione e class ificazione delle rocce magmatiche(intrusive ed effusive). Relazioni di fase nei s istemi magmatici: s istemi binari e ternari. Fusione parzialedel mantello superiore e origine dei magmi basaltici. Risalita e consolidamento dei magmi: ambientiintrusivi e ambienti effusivi. Evoluzione dei magmi: differenziazione magmatica, ass imilazione,mescolamento di magmi. Serie magmatiche e ambiente geodinamico.
Petrografia delle rocce sedimentarie - Degradazione delle rocce, trasporto e deposito dei sedimenti.Processi diagenetici. Strutture, tess iture, composiz ione e class ificazione delle rocce sedimentarieterrigene, carbonatiche, evaporitiche e biocostruite.
Petrografia delle rocce metamorfiche - Fattori di controllo e meccanismi del metamorfismo. Strutture,tess iture e class ificazione delle rocce metamorfiche. Reazioni metamorfiche e diagrammi chemografici.Grado metamorfico. Zone e facies metamorfiche. Gradienti termici metamorfici e path P-T-t.
Esercitazioni - Riconoscimento macroscopico, analis i petrografica in sezione sottile e class ificazione deiprincipali tipi di rocce magmatiche e metamorfiche.
TESTI
D'Amico C., Innocenti F.& Sassi F.P. (1987): Magmatismo e metamorfismo. UTET, pp. 536. Morbidelli L.(2003): Le Rocce e i loro costituenti. BARDI EDITORE, pp. 453.
Peccerillo A. (2002): Elementi di petrologia ignea e metamorfica. Morlocchi Editore, pp. 174.
NOTA
Propedeuticità: per sostenere l'esame lo studente deve aver sostenuto l'esame di Mineralogia (vedi"Manifesto degli Studi").
ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 14:30 - 16:30 Aula F Plesso Scienze della TerraMercoledì 14:30 - 16:30 Aula F Plesso Scienze della TerraGiovedì 14:30 - 16:30 Aula F Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 11/03/2013 al 21/06/2013
Nota: primo semestre ottobre-gennaioSECONDO SEMESTRE DA MARZO A GIUGNO
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=ffdf
Prospezioni GeofisicheAnno accademico: 2012/2013CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74)Docente: Dott . Aldo Ambrogio (T itolare del corso)Recapito: [aldo.ambrogio@libero.it]Tipologia: Affine o integrativoAnno: 5° anno
- 45 -
Crediti/Valenza: 6SSD: GEO/11 - geofis ica applicataModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale
OBIETTIVI
Fornire la conoscenze dei concetti base finalizzati all'utilizzo delle principali tecniche di prospezionegeofis ica applicata ai vari settori dell'ingegneria e ambientale, dell'idrogeologia, dell'archeologia e dellaricerca mineraria.
RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO
Acquis iz ione competenza nell'ambito di:
conoscenza dei principali parametri geofis ici utilizzati dalle diverse metodologie e lorocorrelazione con parametri idrogeologici, geotecnici dei terreni e delle formazioni rocciose;applicazione delle indagini geofis iche nei divers i settori della geologia applicata con particolareriguardo all'ingegneria civile e ambientale, all'idrogeologia e all'archeologia;conoscenza di base degli aspetti re lativi a modalita' di acquis iz ione, controllo di qualita',e laborazione e interpretazione geologica dei dati geofis ici;pianificazione delle indagini geofis iche in riferimento a obiettivi, condiz ioni geologiche,morfologiche, logistiche ed economiche;definiz ione delle modalita' esecutive delle indagini: layout di campagna, acquis iz ione, controllo diqualita', e laborazione e interpretazione dei risultati;
ATTIVITÀ DI SUPPORTO
Attivita' pratiche sviluppate tramite l'approccio diretto all'utilizzo di software di e laborazione dati estrumentazione sul campo
PROGRAMMA
1. INTRODUZIONE ALLA GEOFISICA
Concetti Generali
Obiettivi dell'esplorazione geofis ica
Linee guida indagini geofis iche
2. METODOLOGIE GEOFISICHE
Metodologie Passive e Attive
Campi di Applicazione
3. ACQUISIZIONE ed ELABORAZIONE DATI
Progettazione di un'indagine geofis ica (Survey design)
Acquis iz ione dati (Fie ld procedures)
Qualità dei dati (Fie ld QC)
Rapporto segnale-rumore
Potere risolutivo di un indagine geofis ica
Modellizzazione
Geofis ica e topografia
Presentazione dei risultati
Elementi di petrofis ica
Interpretazione geologica
4. ELABORAZIONE DATI
- 46 -
Segnale digitale, campionamento (A/D converter)
Teorema del campionamento (fenomeni di alias ing temporale e spaziale)
Analis i "serie temporali"
Lunghezza d'onda,armoniche, analis i e trasformata di Fourier
Autocorrelazione, crosscorrelazione, deconvoluzione
Filtraggio digitale
5. METODI ELETTRICI
Grandezze di base
Conduzione elettrica (ohmica)
Proprietà elettriche dei materiali
Il campo elettrico
Legge di Ohm
Linee equipotenziali
Densità di corrente e res istenza
Rilevamento della res istività elettrica
Configurazioni e lettrodiche di misura
Sondaggi e profili e lettrici
Resistivita' apparente e fattore geometrico
Acquis iz ione, e laborazione e interpretazione dati geolelettrici
Sezioni e lettrostratigrafiche
Resistivita' longitudinale e trasversale
Resistivita' dei terreni e delle rocce
Legge di Archie
Potenziali spontanei
Tomografia e lettrica in corrente continua
Sequenze di misura e costruzione di pseudosezioni di res istivita'
Sensibilita' di una configurazione multi-e lettrodica
Tecniche di acquis iz ione dei dati
Elaborazione ed invers ione dei dati
Interpretazione delle sezioni di res istivita'
Procedure di acquis iz ione 3D
Polarizzazione indotta
Caricabilita' e Fattore metallico
Applicazione dei metodi geoelettrici in ambito idrogeologico e archeologico
Caratterizzazione e ricostruzione acquiferi (unità idrogeologiche, stima della porosita' individuazione etracciamento di contaminanti , ricerca strutture archeologiche
- 47 -
Strumentazione
Georestivimetri digitali mono/multicanale
Tecnologia "smart e lectrodes"
Resistivimetro per indagini archeologiche
Elettrodi impolarizzabili
6. METODI ELETTROMAGNETICI
Generalità
Induzione e propagazione elettromagnetica
Propagazione delle onde elettro-magnetiche nei mezzi
Metodi EM attivi e passivi
"Frequency domain" e "Time Domain"
Costanti di propagazione
Profondita' di penetrazione (skin depth)
Parametri e lettromagnetici dei materiali
Resistivita' e conduttivita' e lettrica
Costante dielettrica
Permeabilita' magnetica
Velocita' di propagazione delle onde
La tecnica radar (GPR – Ground Probing Radar)
Principi di base
Risoluzione verticale ed orizzontale
Acquis iz ione, e laborazione ed interpretazione dati
Strumentazione
Rilevatori di conducibilità in configurazione "Slingram"
Strumentazione per sondaggi TDEM e MT
Ground Probing Radar
7. METODI SISMICI
Generalità
La teoria dell'e lasticità Legge di Hooke
Sforzi e deformazioni
Costanti e lastiche
Le equazioni d'onda
Propagazione delle onde s ismiche
Onde P ed onde S
Onde di superficie
Anisotropia
- 48 -
Attenuazione
Rifless ione e Rifrazione
Principio di Huygens
Leggi di Snell
Impedenza s ismica
Geometria delle onde s ismiche
Divergenza geometrica, assorbimento, dispers ione e diffrazione
Partiz ione dell'energia ad un interfaccia
Variazioni di ampiezza al variare dell'angolo di incidenza
Fronti d'onda e raggi s ismici
Le velocita' s ismiche
Registrazione degli impuls i s ismici
Sismometri, geofoni e accelerometri
Amplificazione e del segnale
Caratteristiche degli eventi s ismici e del rumore s ismico
Risoluzione verticale ed orizzontale
La tecnica s ismica a rifrazione
Progettazione del rilievo
Acquis iz ione, analis i ed elaborazione dei dati
"Primi arrivi" e dromocrone s ismiche
Strati orizzontali e inclinati
Orizzonti nascosti
Tomografia s ismica
La tecnica s ismica a rifless ione ad alta risoluzione
Progettazione del rilievo ed acquis iz ione dei dati
Rilievi a copertura s ingola e multipla (CMP)
Procedure di acquis iz ione dati
Cenni sull'e laborazione del dato a rifless ione
Interpretazione geologica delle sezioni s ismiche
Strumentazione
Sismografi digitali
Cavi e geofoni ed idrofoni
Sorgenti s ismiche
Caratterizzazione s ismica dei terreni tramite le onde superficiali
Le tecniche ReMi e MASW
Misure s ismiche in foro
Le tecniche dowhnole e crosshole
- 49 -
8. METODO GRAVIMETRICO
Teoria di base, concetti generali
Il campo gravimetrico terrestre
Generalità sui gravimetri, deriva, calibrazione
Misura della gravità, effetti di marea, riduzioni e correzioni.
Anomalie gravimetriche e interpretazione.
9. METODO MAGNETICO
Teoria di base, concetti generali
Il campo magnetico terrestre
Magnetismo dei minerali e delle rocce, proprieta' magnetiche delle rocce e dei minerali
Magnetismo residuo, suscettibilità magnetica di rocce e minerali.
Generalità sui magnetometri
Interpretazione delle anomalie magnetiche
10. Attività sperimentali di campo e di laboratorio
Acquis iz ione, e laborazione ed interpretazione SEV, SEO, Sezioni di tomografia elettrica inconfigurazione Wenner, Wenner-Schlumberger e dipolo-dipolo
Strumentazione: georesistivimetro digitale AGI Super Sting multicanale (smart e lectrodes)
Acquis iz ione, e laborazione ed interpretazione profili/mappe di conducibilita' con strumentazione
Geonics EM31
Acquis iz ione, e laborazione ed interpretazione di una sezione s ismica a rifrazione con tecnica class ica etomografica Strumentazione: s ismografo Geometrics Geode 24 canali
Acquis iz ione, e laborazione ed interpretazione dati magnetici con gradiometro digitale GeoscanResearch per indagini archeologiche/ambientali
Acquis iz ione, e laborazione ed interpretazione dati geoelettrici con res istivimetro digitale GeoscanResearch per indagini archeologiche/ambientali
TESTI
A.E.MUSSET, M.AFTAB KHAN "Looking into the Earth - An introduction to geological geophysics",Cambridge Univers ity Press 2000 (traduzione italiana: "Esplorazione del sottosuolo - Una introduzionealla geofis ica applicata", Zanichelli 2003
E.CARRERA, A.RAPOLLA, N.ROBERTI: "Le indagini geofis iche per lo studio del sottosuolo: Metodigeoelettrici e s ismici", Liquori 1992
M.FEDI, A.RAPOLLA: "I metodi gravimetrico e magnetico nella geofis ica della terra solida", Liguori 1993
1982. - NORINELLI : "Elementi di geofis ica applicata", Patron 1982
R.KIRSCH, Groundwater Geophysics, Springer 2006
REYNOLDS JOHN M.: "An Introduction to Applied and Environmental Geophysics" - Reynolds Geo-SciencesLtd
NOTA
Al termine del corso lo studente dovra' superare una prova d'esame orale volta a definire il livello diapprendimento acquis ito in merito ai concetti di base delle diverse metodologie di prospezionegeofis ica, ai settori di utilizzo con particolare riferimento alla loro applicabilita' in considerazione degliobiettivi di indagine, alle condiz ioni geologiche di base, ambientali e logistiche dell'area di lavoro.
Particolare attenzione sara' posta nella valutazione della capacita' di definiz ione di una adeguata
- 50 -
metodica operativa e della capacita' di individuazione delle possibili s ituazioni anomale e dicondiz ionamento proprie dei rilievi sul campo (metodologia, modalita' di esecuzione del rilievo,acquis iz ione e contollo di qualita' dei dati, "lettura" in chiave geologica).
ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 9:30 - 11:30 Aula C Plesso Scienze della TerraLunedì 11:30 - 13:30 Aula C Plesso Scienze della TerraMartedì 9:30 - 11:30 Aula C Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 11/03/2013 al 21/06/2013
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=9f85
Rilevamento GeologicoAnno accademico: 2012/2013CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Dott . Vinicio Manzi (T itolare del corso)Recapito: 0521905351 [vinicio.manzi@unipr.it]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 3° annoCrediti/Valenza: 9SSD: GEO/02 - geologia stratigrafica e sedimentologicaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Scritto ed orale
OBIETTIVI
Il corso s i propone di preparare lo Studente al rilevamento e rappresentazione cartografica disuccessioni sedimentarie affioranti e all'interpretazione della loro estensione in sottosuolo.
.
RISULTATI DELL'APPRENDIMENTOPratica di rilevamento, lettura ed interpretazione di Carte Geologiche. Realizzazione di carte geologichedi superficie e di sottosuolo. Realizzazione di sezioni stratigrafiche. Realizzazione di sezioni geologiche. Apprendimento di criteri di campagna per il riconoscimento delle diverse unità geologiche e delletecniche per la loro rappresentazione cartografica e realizzazione di profili stratigrafici .
ATTIVITÀ DI SUPPORTO
Esercitazioni di te lerilevamento attraverso l'utilizzo di immagini satellitari comprendente:- tracciatura di limiti stratigrafici e tettonici- trasposiz ione su cartografia topografica tramite utilizzo di GIS
.
PROGRAMMA
Scopi e importanza del rilevamento geologico.
• Strumenti per il rilievo geologico di terreno e loro utilizzo.
• Pianificazione del rilievo geologico.
• Cenni di utilizzo delle foto aree nel rilevamento geologico.
• Mappatura delle superfici geologiche.
• Interpolazione ed estrapolazione di superfici geologiche:
note le giaciture della superficie;
nota l'intersezione della superficie con la topografia;
noti tre punti della superficie (metodo dei tre punti);
• Eserciz i di interpolazione ed estrapolazione di superfici planari, piegate e irregolari.
• Stratimetria:
metodi di misurazione dello spessore di unità sul terreno;
- 51 -
determinazione dello spessore di un'unità in funzione della sua
intersezione con la topografia;
determinazione della profondità di una superficie geologica.
• Contorno di superfici geologiche; costruzione di carte di contorno (contour map) e isobate
da giaciture (costruzione di linee di direzione);
dall'intersezione della superficie con la topografia;
da dati di sottosuolo (isobate).
• Contorno di volumi di unità geologiche; costruzione di carte di isocore/isopache
da dati di terreno
da dati di sottosuolo
• Escurs ioni giornaliere e pluri-giornaliere in cui verranno effettuati rilievi di successioni sedimentarie.
• Eserciz io, a gruppi, di mappatura di superfici geologiche e elaborazione di una semplice cartageologica relativa ad un'area assegnata.
• Integrazione del rilievo di terreno con dati di sottosuolo.
L'esame finale consisterà in prove pratiche, e successiva discussione, re lative a ciascuno degliargomenti affrontati nel corso e in un giudiz io complessivo sul rilevamento svolto.
.
TESTI
BARNES J. 1995 – Basic Geological mapping. Wiley & Sons.
BENNISON G.M., MOSELEY K.A: 2003 - Geological structure & maps. 7th edition Hodder Arnold COMPTONR. 1985 - Geology in the fie ld. Wiley & Sons.
CREMONINI G. 1994 - Rilevamento geologico. Pitagora Editore, Bologna.
DAMIANI A.V. - Geologia sul terreno e rilevamento geologico. Zanichelli, Bologna 1984.
GROSHONG R. H. jr 2006 - 3-D structural geology. A practical guide to surface and subsurface mapinterpretation. 2nd edition Springer.
ROWLAND S.M., Duebendorfer E.M., Schiefelbein I.M. 2007 - Structural analys is and synthesis . 3rd editionBlackwell Publishing. Altri testi suggeriti
COMPTON R. - Geology in the fie ld. Wiley & Sons, 1985. CORBELLINI G. 2002 - Guida all'orientamento conla carta, la bussola, il cie lo. Zanichelli, Bologna.
McCLAY K.R. 1991 - The mapping of Geological Structures. Open Univers ity Press. SIMPSON B. 2002 -Lettura delle carte geologiche. Ediz. italiana a cura di Cusimano e Di Stefano. Flaccovio Editore, Palermo.
WEIJERMARS R. 1998 – Structural geology and map interpretation. Alboran Science Publishing.
NOTA
Note: sono richieste conoscenze di geomorfologia, stratigrafia, geologia strutturale, tettonica e lettura dicarte topografiche.
Ciascuno studente è tenuto a dotars i di specifico materiale per le attività di campo.
Materiale obbligatorio: martello da geologo, bussola, quaderno di campagna, lente a 10-15 ingrandimenti,giubbetto ad alta vis ibilità
Materiale facoltativo: fotocamera digitale, altimetro, gps.
.
ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaGiovedì 9:00 - 12:30 Laboratorio 2 Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 07/03/2013 al 21/06/2013
Nota: il corso essendo annuale sarà diviso in due semestri1 SEMestre da NOV-Gennaio2 Semestre da marzo-giugno
- 52 -
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=e7c9
Strat igrafia applicataAnno accademico: 2012/2013CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74)Docente: Prof . Marco Roveri (T itolare del corso)Recapito: 0521-905354 [roveri@unipr.it]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 5° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/02 - geologia stratigrafica e sedimentologicaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale
OBIETTIVI
Il corso fornisce allo studente strumenti di analis i stratigrafica integrata avanzati per lo studio delriempimento dei bacini sedimentari, finalizzato a ricostruire le geometrie e le relazioni genetiche efis iche dei corpi sedimentari in funzione dell'evoluzione tettonica e climatica; questi e lementi sonofondamentali in campo applicativo nell'ambito dell'esplorazione e sfruttamento di risorse del sottosuolo;costituiscono inoltre uno strumento chiave nel campo delle ricostruzioni paleoclimatiche epaleombientali per la definiz ione degli scenari di cambiamento climatico e ambientale globali.
RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO
Lo studente al termine del corso avrà le conoscenze teoriche e pratiche per ricostruire l'evoluzione deibacini sedimentari a varie scale fis iche e temporali e definire la distribuzione dei corpi sedimentari infunzione di fattori di controllo tettonici, climatici ed eustatici. Lo studente avrà le nozioni fondamentaliper l'interpretazione dei profili s ismici a rifless ione e per condurre una esplorazione geologica delsottosuolo al fine del reperimento di georisorse.
ATTIVITÀ DI SUPPORTO
Esericitazioni in aula e sul terreno; lettura e analis i di testi scientifici in lingua inglese.
PROGRAMMA
- Ripasso dei concetti di stratigrafia generale
- Origine e utilizzo della ciclicità nelle successioni sedimentarie - Ciclostratigrafia astronomica -Magnetostratigrafia - Stratigrafia fisica e sequenziale: aspetti teorici e applicazione all'analis i di bacino -Stratigrafia s ismica: teoria e interpretazione di profili s ismici - Schemi e diagrammi stratigrafici -Rapporti fra tettonica e sedimentazione alle varie scale fis iche e temporali - Il controllo climatico dellasedimentazione - Esempi di applicazioni allo studio di bacini sedimentari: evoluzione del bacino sud-pirenaico durante l'Eocene, l'avanfossa appenninica nel Mio-Pliocene - Applicazione alla geologia disottosuolo (ricerca e caratterizzazione di serbatoi acquiferi e di idrocarburi)
TESTI
Allen & Allen, Basin Analys is : Principles and Applications, Wiley-Blackwell
M. Leeder, Sedimentology and Sedimentary Basins, Wiley-Blackwell
O. Catuneanu, Principles of Sequence Stratigraphy, Elsevier
File delle lezioni all'indirizzo:
https://docs.google.com/folder/d/0B26WSw-jl9kTXzFZRG1ZUkNKbFU/edit
nella cartella DIDATTICA/Stratigrafia applicata
NOTA
Vale anche per gli studenti del II anno della Laurea Magistrale che non hanno potuto frequentarlonell'A.A. 2010-2011
- 53 -
ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaMartedì 11:30 - 13:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della TerraGiovedì 9:30 - 11:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 05/03/2013 al 21/06/2013
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=0666
Tecniche Analit iche PetrograficheAnno accademico: 2012/2013CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74)Docente: Dott . Sandro Meli (T itolare del corso)Recapito: 0521 905376 [sandrom@unipr.it]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 5° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/07 - petrologia e petrografiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: OraleAvvalenza: CL LM 11 Beni Culturali (insegnamento Tecniche Analitiche Petrografiche
ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 14:30 - 16:30 Aula C Plesso Scienze della TerraMercoledì 11:30 - 13:30 Aula C Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 04/03/2013 al 15/06/2013
Nota: CI SI AVVALE DELLA LM11(BENI CULTURALI)
LE LEZIONI SI SVOLGERANNO IN AULA C Scienze Terra
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=2580
Telerilevamento e fotointerpretazioneAnno accademico: 2012/2013Codice: 1004438CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74)Docente: Prof . Maria Sgavet t i (T itolare del corso)Recapito: 0521 905361 [maria.sgavetti@unipr.it]Tipologia: Affine o integrativoAnno: 4° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/10 - geofis ica della terra solidaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale
OBIETTIVI
Fornire le conoscenze di base del te lerilevameno spettroscopico e stereoscopico; approfondimenti dispettroscopia di rifless ione iperspettrale a immagine da remoto per l'analis i della composiz ioneelementare e mineralogica della superficie della Terra; approfondimenti in interpretazione strutturale efotostratigrafia su immagini 3D.
RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO
Valutazione di re lazioni scritte sul lavoro svolto durante: il Laboratorio di spettroscopia di minerali erocce, il Laboratorio di analis i e interpretazione di immagini iperspettrali; Il Laboratorio difotointerpretazione strutturale e stratigrafica; valutazione finale con prova di esame orale.
ATTIVITÀ DI SUPPORTO
- 54 -
nessuna
PROGRAMMA
1) Spettroscopia da remoto per analis i della composiz ione di minerali e rocce:
1.1) principi di base della spettroscopia di riflessione: processi ottici, interazioni e lettroniche evibrazionali; strumenti e metodi di acquis iz ione dei dati; e laborazione dei dati multi- e iperspettrali;
1.2) la variabilità delle strutture di assorbimento; 1.1.1) nei minerali: variazione della posiz ione,dell'intensità e della larghezza nelle strutture elettroniche e nelle strutture vibrazionali; 1.1.2) nellemiscele di minerali: in miscele di polveri di minerali puri; scattering di superficie e di volume, effettidella granulometria; 1.1.3) nelle rocce: effetti tess iturali e composiz ionali, effetti della moda deiminerali Fe,Mg, presenza di fas i opache, minerali amorfi, minerali di alterazione;
1.3) metodi di analis i degli assorbimenti: parametrizzazione, deconvoluiz ione;
1.4) Laboratorio 1 : analis i di spettri di laboratorio di minerali, rocce s ilicee, rocce metamorfiche;(software: ORIGIN, EGO)
1.5) struttura dei dati: struttura dell'immagine e del pixel, calibrazione, correzione per gli effettiatmosferici;
1.6) metodi di analis i e class ificazione delle immagini iperspettrali
1.7) Laboratorio 2: analis i di immagini AVIRIS e MIVIS (software: ENVI)
2) Il te lerilevamento stereoscopico
2.1) I principi della ripresa fotogrammetrica analogica: geometria del fotogramma (geometria dellaproiezione centrale; scala della proiezione, orientamento dell'asse della proiezione, geometriadell'oggetto), geometria dello stereogramma; la ripresa stereoscopica: camere da presa analogiche;piano di volo, problemi della ripresa: ricostruzione del modello stereoscopico: modello geometrico,modello ottico, orientamento dello stereogramma;
2.2) la ripresa digitale: geometria della ripresa; caratteristiche tecniche; concetto di scala per ripresadigitale;
2.3) i sensori: 2.3.1) i sensori fotografici: la curva caratteristica, il potere risolutore, la risoluzionedell'immagine, le caratteristiche spettrali; 2.3.2) i sensori e lettro-ottici: il CCD, la sensibilitàradiometrica, la sensibilità spettrale, la risoluzione
2.4) analis i e interpretazione di immagini stereoscopiche:
2.4.1) analis i dei parametri fotografici (definiz ione, caratteristiche, origine, metodi di analis i, s ignificato) :tono e tess itura, profilo di erosione degli strati e delle superfici stratali
2.4.2) definiz ione di unità fotostratigrafiche e ricostruzione di strutture tettoniche post-deposiz ionali(discussione di esempi), integrazione di dati stereoscopici e spettroscopici
2.5) Laboratorio 3: analis i di successioni stratigrafiche s intettoniche : analogie tra fotostratigrafia,stratigrafia fisica, s ismo-stratigrafia; concetto di foto-orizzonte, di superfici di inconformitàfotostratigrafiche e loro s ignificato cronostratigrafico relativo; concetto e s ignificato di fotofacies;individuazione di unità fotostratigrafiche in bacini tettonicamente attivi.
2.6) Laboratorio 4: analis i di foto aeree di aree geologicamente complesse, tracciamento dei fotoorizzonti, stesura di una mappa fotogeologica corredata da colonne fotostratigrafiche e sezioniinterpretative.
- 55 -
TESTI
Siegal, B.S., and Gillespie, A.R., Remote sensing in Geology. John Wiley & Sons Inc., New York, 1980;Lillesand, T.M., and Kiefer, R.W., Remote sensing and image interpretation. John Wiley & Sons Inc., NewYork, 1979; Pieters, C.M., and Englert, P.A., Remote geochemical analys is : e lemental and mineralogicalcomposition. Cambridge Univers ity Press, 1993; Sgavetti, M., Note del Corso 2012-2013.
NOTA
nessuna
ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaMercoledì 11:30 - 13:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della TerraGiovedì 11:30 - 13:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 06/03/2013 al 21/06/2013
Nota: ALCUNE LEZIONI SI FARANNO ANCHE PRESSO IL LABORATORIO DI INFORMATICA
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=5bfa
Vulcanologia e Rischio VulcanicoAnno accademico: 2012/2013CdL: Scienze Geologiche Laurea Magistrale (74)Docente: Prof . Lorenzo Toscani (T itolare del corso)Recapito: 0521-905332 [tosco@unipr.it]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 5° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/08 - geochimica e vulcanologiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale
OBIETTIVI
La natura e la molteplicità dei dei fenomeni vulcanici vengono affrontati partendo dai processi chedeterminanola genesi e la risalita del magma fino alla sua emiss ione in superficie e quindi i meccanismieruttivi e quelli di deposiz ione dei prodotti. Rilievo sarà dato alle morfologie vulcaniche, all'aspettoantropogeografico dei vulcani e al rischio vulcanico associato alle eruzioni.
RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO
Le conoscenze di base della Vulcanologia e del Rischio Vulcanico. La capacità di riconoscere prodotti emorfologie vulcanici sul terreno
PROGRAMMA
1. I vulcani sulla Terra
Distribuzione dell'attività vulcanica in relazione alla tettonica. Vulcani di margini divergenti (litosfera concrosta oceanica, litosfera con crosta continentale). Vulcani di margini convergenti (subduzione sottocrosta oceanica, subduzione sotto crosta continentale). Vulcani intraplacca (in ambiente oceanico econtinentale).
2. Il magma
Genesi e processi di risalita del magma dal mantello profondo e nella crosta. Principali caraqtteristichefis iche e chimiche dei magmi.
3. Eruzioni e strutture vulcaniche
Eruzioni effusive. Vulcani centrali e vulcani lineari. Vulcanic ompositi, vulcani monogenici, vulcani a
- 56 -
scudo, domi, caldere, plateaux basaltici. Eruzioni esplos ive; magmatiche, freatomagmatiche, freatiche.Class ificazione delle eruzioni
4. I prodotti delle eruzioni effus ive
Colate di lava subaerea e subacquea. Forme di consolidazione superficiale delle colate laviche
5. I prodotti delle eruzioni esplos ive
Prodotti piroclastici: class ificazione dimensionale e genetica delle piroclastiti
6. Depositi piroclastici
Depositi da caduta: meccanismi di trasporto e deposiz ione dei prodotti da caduta. Distribuzione espessore dei depositi. Tessitura degli strati. Parametri dimensionali. Componenti.
Depositi da flusso piroclastico: tipologie e caratteristiche tess iturali dei depositi. Effetti delle dimensionie della temperatura. Ignimbriti. Processi post-deposiz ionali.
Depositi da surge piroclastici.
Tipologie e caratteristiche tess iturali dei depositi. Strutture s in- e post-deposiz ionali. Caratteristichedelle diverse facies.
7. Fluss i e depositi vulcanoclastici
Debris flows, luss i iperconcentrati e loro genesi. Caratteristiche dei depositi
8. Il Rischio vulcanico
Il rischio vulcanico. Monitoraggio di vulcani attivi: tecniche di monitoraggio, s ismiche, geochimiche,geomorfologiche. Prevenzione e carte di rischio vulcanico. Previs ioni di eruzioni. Il rischio vulcanico s in-e post-eruttivo
9. Distribuzione del vulcanismo attivo in Italia
I vulcani della provincia Romana e Campana, le isole Eolie, l'Etna
10. Escurs ione plurigiornaliera sul terreno
TESTI
SCANDONE R. & GIACOMELLI L.: Vulcanologia. Liguori Editore, Napoli 2002
GIACOMELLI L. & SCANDONE R.: Vulcani ed Eruzioni. Pitagora Editrice. Bologna 2002
CAS R.A.F. & RIGHT J.V.: Volcanic successions. Modern and ancient. Allen & Unwin, london 1987
FISHER R.V. & SCHINCKE H.U.: Pyroclastic rocks. Springer-Verlag, Berlin 1984
SIGURDSON H. ed.: Encylopedia of Volcanoes. Academic Press, 2000
NOTA
Per gli studendi del CdS di Sc.Geologiche, l'esame potrà essere affrontato dopo aver superato gli esamidi "Mineralogia", "Geochimica" e "Petrografia". Per gli studenti appartenenti ad altri cors i di laurea sonorichieste conoscenze delle discipline sopra riportate.
ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 16:30 - 18:30 Aula B Plesso Scienze della TerraMartedì 14:30 - 16:30 Laboratorio 2 Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 04/03/2013 al 21/06/2013
Nota: LE LEZIONI DEL LUNEDI SARANNO ANTICIPATE ALLE 14.30-16.30 IL 4 MARZO LAB 1- 11-18-25MARZO AULA LAB 2 POI DA LUNEDI 8 APRILE SI RITORNA REGOLARI ALLE 16.30 AULA BLE LEZIONI DEL MARTEDI SARANNO DAL 05/03 AL 09/04/2013
http://scienzegeologiche.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=f7d5
Aggiornato il 26/05/2013 05:35 - by CampusNet
- 57 -
Recommended