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CANNABIS TRIPS è una guida alternativa che vi condurrà alla scoperta di 25 splendide destinazioni, sedi di città ed eventi di particolare interesse per i cultori della canapa indiana.
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CANNABISCANNABISTRIPS
LIBRI ILLUSTRATI
CANNABIS CANNABISTRIPS
GUIDA COMPLETA PER I VOSTRI VIAGGI
Bill Weinberg
Dedicato a Brian Hill, combattente per la libertà e mia guida nell’Emerald Triangle.
Nota dell’Autore:«Come ha dato a tutti gli uomini la luce e il giorno,
così la natura ha dato tutte le terre ai più coraggiosi».Tacito, Historiae, Libro IV
Nota dell’Editore:È stato compiuto ogni sforzo possibile per assicurare che il contenuto del volume sia corretto e accurato. Il testo è stato redatto con intenti puramente culturali ed esplicativi e non intende promuovere l’uso di droghe. L’Editore non si assume, pertanto, alcuna responsabilità per un eventuale uso scorretto o improprio delle informazioni in esso contenute, che porti
in qualunque modo alla commissione di illeciti penali e/o amministrativi.
Titolo originale:
Cannabis Trips – A Global Guide That Leaves No Turn Unstoned
Copyright © Ivy Press Limited 2010
210 High Street, Lewes, East Sussex BN7 2NS, UK
www.ivy-group.co.uk
CREATIVE DIRECTOR: Peter Bridgewater
PUBLISHER: Jason Hook
EDITORIAL DIRECTOR: Tom Kitch
ART DIRECTOR: Wayne Blades
DESIGNER: Clare Barber
RICERCHE ICONOGRAFICHE: Katie Greenwood
TRADUZIONE DALL’INGLESE: Alessia Piovanello
FOTOCOMPOSIZIONE: Graphic Art 6 s.r.l – Roma
Stampato in Cina
Copyright edizione italiana:
L’Airone
2011 © E.G.E. s.r.l. – Roma
www.gremese.com
Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta,
registrata o trasmessa, in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo,
senza il preventivo consenso formale dell’Editore.
ISBN 978-88-6442-083-7
Sommario Prefazione di Ed Rosenthal 6
Mappa dei contenuti 8Introduzione 10
FESTIVAL 12
Woodstock: dove tutto ebbe inizio 14
CITTÀ 54
Cosa dice la legge 56
Grandi cercatori di cannabis del passato 66
VIAGGI IMPEGNATIVI 102
Fumare nelle zone di guerra 112
Fonti 124
Indice analitico 126
Ringraziamenti 128
6 PREFAZIONE
PREFAZIONE
La marijuana è diffusa in tutto il mondo e attira persone di ogni età, genere
e retroterra culturale nel suo vortice di “coscienza alterata”. Cambia il loro
modo di pensare e ne modifica ineffabilmente le percezioni.
La marijuana aiuta a vedere oltre la superficie, senza mentire e svelando la
realtà. A questo proposito, il cantante americano Rick James cantava: «Amo
Mary Jane… E quando mi sento giù arriva lei senza sorprese. Mi manda su
di giri col suo amore. Mi porta in paradiso».
Rick si riferiva a un modo di pensare privo dei paraocchi e dei filtri che
impariamo a usare per guardare il mondo.
Considerato l’effetto che esercita, non sorprende che i consumatori di
marijuana vadano alla ricerca di luoghi ed eventi importanti, muovendosi nel
solco di una tradizione che risale ai pellegrini di Chaucer, i quali «cercavano
spiagge sconosciute… in terre lontane» (Canterbury Tales). Gli uni e gli altri
viaggiano verso luoghi sacri per celebrare il cammino che hanno scelto.
PREFAZIONE 7
Il fatto che questo testo sia stato scritto e pubblicato è un segno dei tempi.
È indice del livello di sviluppo raggiunto dalla cultura della cannabis,
ormai accettata da gran parte della società. Cannabis Trips è una guida
essenziale per il viaggiatore alla ricerca di marijuana: contiene descrizioni
accurate dei luoghi da visitare, illustrandone i lati positivi e negativi,
informazioni inedite, suggerimenti fondamentali e utili considerazioni.
Risponde alle domande: perché questo viaggio è importante?
Perché dovrei partire? Ho preso abiti adatti al clima? Questo viaggio
fa per me?
Ho partecipato ad alcune manifestazioni e visitato alcune città descritte nel
volume. Ritengo che l’autore fornisca un quadro accurato e ricco
di sfumature di cosa aspettarsi. Questo libro sarà un’utile guida
nei miei viaggi futuri.
Ed Rosenthal
8 MAPPA DEI CONTENUTI
MAPPA DEI CONTENUTI
104 COLOMBIA
88 KINGSTON
100 VANCOUVER
16 SEATTLEHEMPFEST
24 HUMBOLDTREGGAE FESTIVALS
36 THE GREAT MIDWESTMARIJUANA HARVEST FESTIVAL
32 TORONTOFREEDOM FESTIVAL
52 BOSTON FREEDOM RALLY
108 MICHOACÁN
92 ZIPOLITE
68 ESSAOUIRA
20 GLASTONBURY FESTIVAL
96 RIO DE JANEIROFestival
Città
Viaggi impegnativi
Legenda
44 THE RAINBOW GATHERING (LOCALITÀ VARIABILE)
MAPPA DEI CONTENUTI 9
62 GINEVRA
48 BARCELLONA SPANNABIS
120 INDONESIA
40 NIMBIN MARDI GRASS
84 KOH TAO
80 KATHMANDU
76 VARANASI
114 AFGHANISTAN
28 CANNABIS CUP58 AMSTERDAM
118 KENYA
72 DURBAN
10 CANNABIS TRIPS
INTRODUZIONE5000 ANNI DI CERCATORI DI CANNABISCome per tutte le piante
utilizzate, la storia della
cannabis è inestricabilmente
connessa con i viaggi
dell’uomo. Inizialmente
coltivata in Asia centrale
– terra di origine anche di
cipolle, aglio e cotone –, la
cannabis ha seguito le migrazioni dell’uomo in
Cina e in India, dove furono sviluppate varietà
più resinose per scopi medicinali.
Sembra che un accenno alla cannabis si trovasse
già nel compendio botanico, ormai perso,
compilato dall’imperatore cinese Shen Nung
(2800 a.C. ca.), mentre il primo riferimento
scritto risalirebbe all’indù Atharva Veda, che
inseriva il bhanga tra i «regni di piante erbacee
che liberano l’uomo dall’ansietà».
I popoli nomadi favorirono la diffusione della
pianta dall’Asia in Occidente. Attorno al 450 a.C.
lo storico greco Erodoto riferiva che gli Sciti,
dopo aver gettato cannabis sulle pietre infuocate
delle loro capanne sudatorie, si lasciavano
«trasportare dal vapore». Molti ritengono che i
riferimenti a kaneh o kaneh bosm presenti nella
Bibbia, spesso tradotti con “calamo” o “canna
dolce”, indicassero in realtà la cannabis.
La cannabis si diffuse in tutto il mondo
islamico. Anche se in segreto, l’hashish
veniva fumato ancora ai tempi della
riconquista cristiana della Spagna, e fece il
suo ingresso nel Nuovo Mondo sui galeoni
spagnoli. Nel 1800 Napoleone Bonaparte
vietò alle sue truppe in Egitto di bere «certe
bevande musulmane fatte con hashish» o di
«inalare il fumo propagato dai semi [sic] di
hashish». L’ordine era evidentemente dovuto
alla diffusione di tali pratiche tra i soldati.
In seguito la moda dell’hashish attecchì tra
i poeti e gli intellettuali francesi – i primi
germi della controcultura esplosa negli anni
Sessanta del XX secolo. Dunque i coltivatori
di cannabis californiani che si recavano in
Afghanistan negli anni Settanta in cerca di
potenti semi non facevano che portare avanti
una tradizione millenaria.
Shen Nung testò le proprietà medicinali di centinaia di piante, una delle quali era la cannabis.
Erodoto conosceva la cannabis, ma non è noto se ne facesse uso.
TURISMO E CULTURA DELLA CANNABIS NEL MONDOLa controcultura occidentale si va sempre
più mescolando a tradizioni di luoghi con
una lunga storia di consumo della cannabis,
formando così una cultura globale della
cannabis. Il termine onnicomprensivo
“droghe” accomuna la pianta naturale della
cannabis a polveri bianche mortali, sottoposte
a lunghi processi di raffinazione e capaci di
creare dipendenza, come eroina e cocaina. I
conservatori cercano di rovesciare le politiche
di decriminalizzazione europee e di screditare
il cosiddetto “turismo della droga”. Secondo
milioni di persone in tutto il mondo, però, la
cannabis migliora la vita. In ogni caso, tutte le
droghe sono soggette ad abusi e i consumatori
dovrebbero evitare comportamenti stupidi
e irrispettosi che rafforzano le posizioni
proibizioniste. Pertanto occorre usare
buonsenso, e informarsi sulle leggi e sulle
realtà politiche delle proprie destinazioni.
ALTRE DESTINAZIONIQuesto libro vi darà solo un assaggio di cosa
trovare in alcuni “paradisi” della cannabis,
tralasciandone molti altri. In Europa, Praga e
Sarajevo sono realtà fiorenti e diversi luoghi
del Medio Oriente e dell’Asia sono in grado
di attirare i viaggiatori più avventurosi. Il
Libano è celebre per il suo hashish, mentre in
Pakistan, benché del tutto illegale, la cannabis
è ampiamente usata dai pellegrini nei santuari
dei santi sufi. Dopo la caduta dei Khmer
Rossi, nel 1978, la cannabis è diventata
facilmente reperibile in Cambogia, ed è ancora
possibile trovarla al mercato di Phnom Penh,
sebbene la scena politica sia nettamente
cambiata rispetto a soli dieci anni fa.
Le Hawaii, crocevia del Pacifico, sono al passo
con Humboldt e Amsterdam quali centri di
coltivazione di alta qualità e d’innovazione
genetica. Il Belize, con una radicata cultura
rasta, ha un’erba molto feconda, e l’Argentina,
pur non essendo tra i maggiori produttori, è
diventata una sorta di terra della cannabis dopo
la decriminalizzazione del 2008.
Esistono anche altri festival in America, come
lo Smoke-In del 4 luglio a Washington e il May
Day di New York City, a oggi evento di apertura
del Global Marijuana March (una serie di
raduni tenuti in diverse parti del mondo intorno
al primo sabato di maggio).
Ma ovunque andiate, se la cannabis è tra
le motivazioni della vostra partenza, siate
viaggiatori assennati e non turisti sprovveduti, e
soprattutto siate degni “ambasciatori” dell’erba.
Pur non essendo più il “paradiso” di una volta, il mercato di Phnom Penh, in Cambogia, è ancora un luogo dove poter trovare cannabis.
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