DANNO RICONOSCIMENTO FUNZIONE PRODUZIONE DI ALTRI MEDIATORI CELLULARE TRASFORMAZIONE DEI SEGNALI IN...

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DANNO

RICONOSCIMENTO

FUNZIONE PRODUZIONE DI ALTRI MEDIATORICELLULARE

TRASFORMAZIONE DEI SEGNALI

IN EVENTI CELLULARI CLAMOROSI

SEGNALI

(mediatori)

SISTEMI POLIMOLECOLARI CELLULE

SOLUBILI

•Amplificazione•Mantenimento•Progressione

MEDIATORI

Tutte quelle molecole che determinano l’insorgere e partecipano allo sviluppo dei fenomeni che si osservano durante l’evento infiammatorio.

REQUISITI

• Assenti nello stato stazionario o presenti in forma inattiva o sequestrati all’interno delle cellule

• Presenti nello stato attivo (attivati, rilasciati dai depositi intracellulari, noesintetizzati)

• Hanno vita media breve

•In grado di mimare fenomeni infiammatori se iniettati

• La loro inibizione determina la scomparsa dei fenomeni infiammatori osservati

EVENTI

1. RISPOSTA VASCOLARE: modificazioni del calibro e del flusso sanguigno

fuoriuscita di molecole per alterazione della barriera sangue-interstizio (essudato)

2. FASE CELLULARE:- migrazione cellulare- attivazione funzioni effettrici- risposta immunitaria

ANGIOFLOGOSI

MEDIATORI

1. MEDIATORI VASOATTIVI: agiscono sul tono delle cellule muscolari liscie (vasodilatazione)

promuovono la contrazione degli endoteli (aumento permeabilità)

2. MEDIATORI CHE AGISCONO SUI DIVERSI TIPI CELLULARI COINVOLTI NELL’INFIAMMAZIONE:- promuovono l’adesione e la chemiotassi- modulano le funzioni dei fagociti- modulano le risposte dei linfociti

FONTI DI MEDIATORI

1. Mediatori che si generano dai sistemi polimolecolari solubili del plasma e dell’interstizio. Costituiscono sistemi di pronto intervento, disponibili sempre, che si attivano con una serie di reazioni a cascata

2. Mediatori di origine cellulare:a) preformati nelle cellule, accumulati all’interno dei granuli e prontamente secreti (amine vasoattive,

enzimi lisosomiali)

- di rapida neoformazione (minuti), in seguito ad attivazione di enzimi

intracellulari (mediatori di origine lipidica, ROI, NO)

b) neoformati- neoformazione lenta (ore), in seguito ad

attivazione genica e neosintesi (chemochine e citochine)

RIDONDANZA(più mediatori con la stessa funzione)

PLEIOTROPISMO(più risposte promosse dallo stesso mediatore)

ATTIVAZIONE SEQUENZIALE (mediatori che promuovono la formazione di altri mediatori con la stessa funzione)

(mediatori che promuovono la formazione di altri mediatori responsabili di funzioni diverse)

GARANZIA che un determinato fenomeno avvenga

AMPLIFICAZIONE della risposta

MANTENIMENTO della risposta

PROGRESSIONE verso le fasi successive

1) MEDIATORI DERIVATI DAI SISTEMI POLIMOLECOLARI SOLUBILI DEL PLASMA E DELL’INTERSTIZIO

1. SISTEMA DELLA COAGULAZIONE (plasmina, fibrinopeptidi)

2. SISTEMA DELLE CHININE (bradichinina, callidina)3. SISTEMA FIBRINOLITICO (fibrinopeptidi)4. CASCATA DEL COMPLEMENTO (anafilotossine)

• costituiscono sistemi di pronto intervento, disponibili sempre, che si attivano con una serie di reazioni a cascata

• molecole assenti nello stato stazionario e che vengono rapidamente generate mediante meccanismi enzimatici

• questi meccanismi prevedono l’attivazione di sistemi enzimatici plasmatici presenti nello stato stazionario in forma inattiva (proenzimi)

• rapidamente attivati con meccanismi diversi da molecole presenti sui microrganismi o molecole endogene legate a questi

• hanno la peculiarità di cross-attivarsi a vicenda

CARATTERISTICHE DEI SISTEMI PLASMATICI

1) Famiglie di proenzimi

2) Attivazione sequenziale dei componenti: a b c d e ecc con acquisizione di proprieta’ proteasiche

3) Liberazione di molecole biologicamente attive

4) Poliattivabilita’

5) Interrelazioni tra i vari sistemi: - attivazione reciproca - composti comuni - attivazione comune - inibitori comuni

PROENZIMA

SUBSTRATO

STIMOLO ATTIVANTE

ENZIMA ATTIVO

ENZIMA ATTIVO(PROTEASI)

ENZIMA ATTIVO(PROTEASI)

PROENZIMA

PROENZIMA

PRODOTTO DI REAZIONEMEDIATORE

AT

TIV

AZ

ION

E A

CA

SCA

TA SUBSTRATO

PRODOTTO DI REAZIONEMEDIATORE

SUBSTRATO

PRODOTTO DI REAZIONEMEDIATORE

(PROTEASI)

SISTEMA DELLA COAGULAZIONE

IL COMPLEMENTO

Sistema proteico presente nel siero, che completa l’azione delle immunoglobuline.

Si compone di numerose proteine denominate da C1 a C9 e da altre proteine.

Tutti i componenti del Complemento sono normalmente allo stato inattivo .

L’attivazione di ciascun componente comporta la sua trasformazione in enzima attivo.

Il sistema si attiva con un meccanismo a cascata.

Figure 2-19

Figure 2-35 part 2 of 3

Mouvie complement activation

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CARATTERISTICHE GENERALI DEI MEDIATORI CHE SI GENERANO DAI SISTEMI POLIMOLECOLARI SOLUBILI

SONO ATTIVATI DA:-contatto con superfici cariche – (polianioni)- esposizione delle proteine della matrice- acidificazione- tessuti danneggiati- proteasi batteriche- immunocomplessi- anticorpi aggregati

- mediatori di origine cellulare -prodotti dell’attivazione del complemento- prodotti del sistema della coagulazione (fattore di Hageman, trombina)- prodotti del sistema delle chinine- prodotti del sistema fibrinolitico (fibrina)

DANNO

ATTIVAZIONE RECIPROCA(AMPLIFICAZIONE)

CHININE amine vasoattive permeabilità vascolareproduzione mediatori di origine cellulare

chemiotassi leucocitiCOMPLEMENTO anafilotossine degranulazione dei mastociti

attivazione leucocitiopsonizzazionecitotossicità diretta (MAC)

COAGULAZIONE fibrinopeptidi-A e B permeabilità vascolarefattori chemiotatticiaggregazione piastrinica

PROCESSO prodotti degradazione degranulazione mastocitiFIBRINOLITICO fibrina

PRINCIPALI FUNZIONI DEI MEDIATORI DERIVATI DAI SISTEMI POLIMOLECOLARI SOLUBILI

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