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edizione 2014
Questa è l’acqua
GLI AUTORI
DANIELE ABBADO
Regista e direttore artistico, è nato a Milano dove nel 1978 si
diploma presso la scuola d’Arte Drammatica del Piccolo Teatro;
nel 1985 si laurea in Filosofia Teoretica all’Università di Pavia.
Fino dall’inizio del suo percorso professionale si è interessato
all’approfondimento e allo sviluppo delle relazioni tra i diversi
linguaggi e tecniche del teatro, includendo l’utilizzo di
tecnologie multimediali nelle sue produzioni che spaziano dal
teatro musicale all’opera lirica alla regia video, al teatro di
ricerca. Ha firmato la sua prima regia nell’88. Tra le sue prime
produzioni, sono significative le collaborazioni con Moni Ovadia, Studio Azzurro di Milano, Teatro Due di
Parma. Diversi sono le produzioni video, i film e i documentari da lui diretti sia come creazioni indipendenti
che come parte delle sue realizzazioni teatrali. Daniele Abbado è stato coinvolto nella progettazione e
realizzazione di diversi spettacoli e progetti multimediali in spazi all’aperto. Nel campo della regia lirica ha
messo in scena diversi titoli di Mozart, Rossini, Donizetti, Bellini, Weber, Beethoven, Schumann, Verdi,
Wagner, Boito, Puccini. Intensa è la collaborazione con autori contemporanei: Giorgio Battistelli, Luciano
Berio, Alberto Colla,, Hans Werner Henze, ecc. La sua collaborazione con il compositore Giorgio Battistelli ha
portato alla produzione della trilogia ispirata a Miracolo a Milano di Cesare Zavattini e Vittorio De Sica. Ha
insegnato Regia presso l’Accademia di Brera a Milano. Dal 2003 al 2012 è stato è direttore artistico della
Fondazione I Teatri di Reggio Emilia.
DAVIDE BENATI
Nato a Reggio Emilia il 23 febbraio 1949, Davide Benati
frequenta il Liceo artistico di Modena e, successivamente
l'Accademia di Brera a Milano e quella di Bologna, dove è stato
titolare delle cattedre di anatomia e di pittura. La mostra
personale d'esordio è, nel 1972, alla Galleria II Giorno di Milano;
il suo curriculum espositivo, già significativo negli anni settanta,
anni intensi di ricerche e di sperimentazioni, si arricchisce, negli
anni ottanta, di mostre personali e di partecipazioni ad
esposizioni di gruppo di particolare rilievo e prestigio, anche internazionali; nel 1982 è invitato alla Biennale
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di Venezia, dove tornerà, nel 1990, con una sala personale; nel 1986 è invitato alla Quadriennale di Roma;
mostre antologiche pubbliche, a lui dedicate si tengono nel 1989 alla Galleria Civica di Modena (con un
racconto in catalogo di Antonio Tabucchi) e nel 1992 ai Musei Civici di Reggio Emilia (con un saggio in
catalogo di Luciano Caramel). Significativo è pure l'elenco delle partecipazioni a importanti rassegne di
gruppo (Anni Ottanta a Bologna e la III Triennale Internazionale al Kunsthalle di Norimberga nel 1985, Dopo
il concettuale a Trento, Itinerari di arte contemporanea a Lisbona nel 1986, Biennale Internazionale de II
Cairo nel 1995), e delle mostre personali in gallerie private italiane e straniere (Anversa, Stoccolma,
Amburgo, Zurigo, Parigi, New York). Attualmente lavora con la Galleria Marlborough Monaco.
MATTEO B. BIANCHI
Matteo B. Bianchi alias Matteo Bianchi (Locate di Triulzi, 18 aprile
1966) è uno scrittore italiano. Dopo aver terminato il servizio civile
in un istituto per la cura di bambini psicotici, nel 1993 scrive alla
casa editrice Stampa Alternativa facendo finta di aver scritto un
rapporto sull'esperienza appena vissuta. Gliene manda due pagine
viene contattato inaspettatamente dal direttore editoriale Marcello
Baraghini, che vuole pubblicare tutto il memoriale. Scrive un
racconto di 60 pagine (circa), che viene pubblicato lo stesso anno
nella collana Millelire, dal titolo Non si può mica fare il bagno con
queste troie di onde. Nel 1994 viene pubblicata La cosa più bella di
Firenze è McDonald's, una raccolta di aforismi di Andy Warhol, scelti e tradotti da Matteo B. Bianchi. Cura
l'edizione italiana di due antologie di narrativa omosessuale americana: Uomini su uomini (1996) e Non
provate a definirci (1997). Scrive Generations of love, il suo primo romanzo che viene pubblicato nel 1999 da
Baldini & Castoldi. Partecipa alla creazione della trasmissione Dispenser di Radio 2 RAI, della quale diventa
caporedattore, ed è co‐autore della trasmissione Very Victoria (di MTV). Decide poi di riprendere in mano il
primo racconto uscito nella collana Millelire e di ampliarlo, dando vita così al suo secondo romanzo Fermati
tanto così (Baldini & Castoldi). Nel 2004 pubblica (con la casa editrice Fernandel) Mi ricordo, un elenco di
ricordi senza ordine preciso. Nel 2006 esce il suo terzo romanzo: Esperimenti di felicità provvisoria (Baldini
Castoldi Dalai editore). Nell'ottobre 2010 pubblica per Marsilio il quarto romanzo Apocalisse a domicilio.
LUCA BOTTURA
Luca Bottura (Bologna, 18 settembre 1967) è un giornalista,
scrittore, conduttore radiofonico e autore televisivo italiano. Cura
per il Corriere della Sera la rubrica satirica settimanale a tema
sportivo Makaroni e per Sette una rubrica di critica musicale a taglio
satirico. Ha lavorato per l'Unità e per Cuore, settimanale satirico di
cui è stato redattore dal 1992 al 1995, sotto la direzione di Michele
Serra. Ha scritto i libri In alto stat Virtus (Ferriani, 1996), Tutti al
mare vent’anni dopo (Perdisa Pop, 2007, sequel di Tutti al mare di
Michele Serra, che ne ha firmato la prefazione) e Mission to Marx –
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dizionario satirico della sinistra (Aliberti editore, 2010, premio satira Forte dei Marmi 2011). La sua
esperienza a Cuore è riassunta in un contributo del libro Non avrai altro Cuore all’infuori di me (Rizzoli,
2008). Ideatore e conduttore delle trasmissioni radio Tagliobasso (Radiodue, 1998‐2000) e Mi dia del play
(Play Radio, ora Virgin Radio, 2005/2006), dal 2007 conduce su Radio Capital la rassegna stampa satirica
Lateral. Esordisce come autore televisivo nel 2001 con il programma 125 milioni di cazzate (Rai 1) di Adriano
Celentano. È stato autore del Festival di Sanremo del 2004, condotto da Simona Ventura e di Geppi Cucciari
(Victor Victoria, G Day), Maurizio Crozza (Crozza Alive, Italialand), Enrico Bertolino (Glob), Antonio
Cornacchione, Fabio Volo (Volo in diretta). Nel 2008 fa parte degli autori di Quasi TG, di Rocco Tanica,
premio Satira Forte dei Marmi 2009. Come autore teatrale ha co‐firmato gli spettacoli Lampi di accecante
ovvietà e Passata è la tempesta? di Enrico Bertolino, Silvio c’è? e Satire Liriche di Antonio Cornacchione,
Fenomeni di Maurizio Crozza e Babe‐Lè di Ivano Marescotti.
ROMEO CASTELLUCCI
Romeo Castellucci (Cesena, 1960) è un regista teatrale e
scenografo italiano. Dopo il diploma in Scenografia e
Pittura all'Accademia di belle arti di Bologna inizia a
lavorare con la sorella Claudia, la moglie Chiara e al
cognato Paolo Guidi nella compagnia teatrale da loro
fondata nel 1981, la Societas Raffaello Sanzio. La sua vita,
impegnata in gran parte alla direzione dei suoi spettacoli, è
dedicata anche a lezioni in università nazionali ed
internazionali. Nel 2002 è nominato Chevalier des Arts et
des Lettres dal Ministro della Cultura della Repubblica Francese. Nel 2003 diventa direttore della sezione
teatro della Biennale di Venezia 2005. Con i suoi spettacoli ha collezionato nel corso degli anni diversi Premi
Ubu. Nel 2011 suscita polemiche la sua opera Sul concetto di volto nel figlio di Dio, rappresentata prima a
Parigi e poi al Teatro Franco Parenti di Milano, ritenuta da alcuni cattolici gravemente offensiva della
persona di Gesù (raffigurata nell'occasione con l'immagine del Salvator Mundi di Antonello da Messina). Nel
2013 si aggiudica il Leone d'oro alla carriera nell'ambito della Biennale di Venezia. Nel 2014 cura la regia
dell'opera lirica Parsifal di Richard Wagner al Teatro Comunale di Bologna. Gli viene dedicata una personale
a Bologna, dal titolo E la volpe disse al corvo, un progetto a cura di Piersandra di Matteo.
FRANCESCO M. CATALUCCIO
Francesco M. Cataluccio (1955) ha studiato
Filosofia a Firenze e Letteratura a Varsavia. Dal
1977 al 1986 ha vagabondato per l' Europa
centrale, soggiornando a lungo in Polonia, dove,
nonostante tutto, si è trovato benissimo. Tornato
in Italia, e stabilitosi a Milano, ha fatto svariati
lavori (persino l'insegnate liceale e l'archivista
storico della Breda). Con la caduta del Muro, nel
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1989, la sua vita è cambiata: è stato assunto come redattore alla casa editrice Feltrinelli. Da allora ha
lavorato per vent'anni nell'editoria, dirigendo la Bruno Mondadori e poi la Bollati Boringhieri. Complice
l'insonnia, e nei ritagli di tempo, ha scritto numerosi saggi sulla cultura e la storia della Polonia e del Centro
Europa. È stato, tra l'altro, curatore delle opere di Witold Gombrowicz (presso Feltrinelli) e delle opere
complete di Bruno Schulz (Einaudi, Torino 2001 e Siruela, Madrid 2009). Ha persino pubblicato dei libri:
Immaturità. La malattia del nostro tempo (Einaudi, Torino 2004; tradotto in spagnolo e polacco); Che fine
faranno i libri? (nottetempo, Roma, 2010); Vado a vedere se di là è meglio. Quasi un breviario mitteleuropeo
(Sellerio, Palermo 2010). È collaboratore del Sole24ore e, quando può, abita a Venezia.
MARZIA CORRAINI
Da anni si occupa di arte contemporanea, design, illustrazione,
editoria. Ha fondato, con il marito Maurizio Corraini, l'omonima
galleria e casa editrice a Mantova. Per 20 anni ha collaborato con
Bruno Munari, diventandone l'editore di riferimento e organizzando
con lui mostre e incontri. Da sempre segue la casa editrice Corraini
nata dall'esperienza legata al mondo dell'arte, dell'arte applicata, del
design, della fotografia e dell'illustrazione. Collabora con enti e
aziende in Italia e all'estero per la realizzazione di progetti sempre
legati all'arte, all'editoria e alla didattica. È una degli otto fondatori e
organizzatori di Festivaletteratura a Mantova.
GIGI DALL’AGLIO
Gigi Dall'Aglio (Parma, 4 maggio 1943) è un regista teatrale
italiano. Tra i registi di spicco della scena italiana, Dall'Aglio è
da ricordare soprattutto per le sue messinscene di Amleto
(1979), Macbeth (1980) ed Enrico IV (1981) di William
Shakespeare, L'istruttoria di Peter Weiss (1983), Nozze di Elias
Canetti (1987), La bottega del caffè di Carlo Goldoni (1998),
L'idiota di Dostoevskij (1999). Tra le altre sue importanti
esperienze professionali, è da ricordare anche il progetto
teatrale con Mario Martone e Giorgio Barberio Corsetti
sull'Histoire du soldat, una sceneggiatura inedita di Pier Paolo
Pasolini, Sergio Citti e Giulio Paradisial, portata in scena dai tre registi al Festival di Avignone del 1995. La
sua storica messinscena del 1983 de L'istruttoria di Peter Weiss, è riproposta ogni anno come invito a non
dimenticare i crimini dei nazisti nei campi di sterminio. Nei suoi spettacoli dirige molti attori noti tra i quali
Corrado Pani, Mariano Rigillo, Elisabetta Pozzi, Giulio Scarpati, Chiara Muti, David Sebasti. Dall'Aglio è stato
anche attore, uno dei fondatori del Collettivo di Parma divenuto poi Teatro Stabile, insieme ad alcuni
colleghi tuttora in attività con la compagnia emiliana, e soprattutto insieme al regista zagabrese Bogdan
Jerkovič, il quale lo ha diretto in una quindicina di spettacoli, su testi di Fo, De Filippo, Camon, Pasolini,
Rabelais, Schwartz.
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MARIO DONDERO
Nato il 6 maggio 1928 a Milano ma di origine genovese,
Mario Dondero è fotogiornalista di professione e ha
lavorato molto tempo per la stampa scritta. Ancora
adolescente, partecipa durante la guerra alla Resistenza
nel Nord dell'Italia. Dopo la guerra, si orienta verso un
giornalismo a carattere sociale collaborando con L'Unità,
L'Avanti, Milano Sera, o ancora la rivista L'Ora, che lancia
lo slogan una fotografia vale 1000 parole. Si installa nel
1955 a Parigi dove continuerà a collaborare sia con
stampa italiana e francese. La frequentazione degli
ambienti intellettuali parigini lo conduce a scattare la sua
celebre fotografia degli scrittori del Nouveau Roman che raggruppa Alain Robbe‐Grillet, Claude Simon,
Claude Mauriac, Jérôme Lindon, Robert Pinget, Samuel Beckett, Nathalie Sarraute e Claude Ollier, fotografia
che, secondo Alain Robbe‐Grillet, ha cristallizzato l'apparizione del movimento detto del Nouveau Roman.
Dondero fa il ritratto e stringe amicizia con numerosi scrittori, artisti, attori ed intellettuali tra i quali Pablo
Picasso, Man Ray, Francis Bacon, Cy Twombly, Giorgio Di Chirico, Giuseppe Ungaretti, Maria Callas, Georges
Brassens, Barbara, Serge Gainsbourg, Orson Welles, Federico Fellini, Michelangelo Antonioni, Luchino
Visconti, Pier Paolo Pasolini, Vittorio Gassman, Dario Fo, ecc. Numerose esposizioni gli sono dedicate, in
Italia e all'estero, particolarmente a Parigi nel 2006, Bruxelles nel 2009 e Londra nel 2011. È l'autore di una
fotografia umana, rifiutando gli effetti spettacolari, e rispettosa del momento e della semplicità del reale.
Profondamente influenzato da Robert Capa e Henri Cartier‐Bresson, il suo lavoro rivela un profondo
impegno sociale. È anche l'autore di numerosi documentari per la televisione e il cinema.
ELASTI
Claudia De Lillo vive a Milano con il marito e i figli e lavora come
giornalista finanziaria. Nel settembre 2006 ha aperto il blog
nonsolomamma.com, oggi stabilmente tra i primi cento blog
italiani più seguiti. Nel 2008 il suo primo libro, Nonsolomamma,
ha riscosso un immediato successo e ha contribuito al dibattito
dedicato ai problemi delle donne che vogliono conciliare
maternità e lavoro. Dal febbraio 2010 tiene una rubrica su D di
Repubblica, «Appunti & divagazioni di una (non solo) mamma».
Nel 2010 TEA ha pubblicato il seguito di Nonsolomamma intitolato
Nonsolodue. È tra i conduttori di Caterpillar AM, su Rai Radio2, tutte le mattine all'alba.
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EUGENIO FINARDI
Figlio di madre statunitense e padre bergamasco, ha doppio
passaporto italiano/americano. Dopo l'incisione di un disco di
canzoni per bambini all'età di nove anni, inizia la carriera negli anni
settanta come musicista rock. Inizia poi a scrivere canzoni con testi
in inglese e nel 1973 pubblica il suo primo 45 giri, con Spacey
stacey e Hard rock honey. Decide quindi di passare all'italiano, con
testi impegnati ed ideologici, e viene messo sotto contratto dalla
Cramps di Gianni Sassi, Sergio Albergoni e Franco Mamone, che
pubblica il suo primo album nel 1975: si intitola Non gettate alcun
oggetto dai finestrini. Il successo arriva l'anno dopo con Sugo che
porta in se due delle sue canzoni più famose La radio e Musica
Ribelle. Segue l'album Diesel 1977 considerato tra i suoi migliori. Nel 1978 nasce Blitz che contiene tra gli
altri i brani Extraterrestre e Cuba, nei testi si nota marcatamente il disagio dovuto al riflusso culturale
nell'Italia di quegli anni. Nel 1981 esce l'album omonimo Finardi e nel 1983 è la volta di Dal Blu dedicato alla
figlia Elettra, nata con la Sindrome di Down. Negli ultimi anni si è dedicato a vari progetti: il 2008 è l'anno
del debutto teatrale di Finardi. Al Teatro dei Filodrammatici di Milano va in scena la prima di Suono,
spettacolo in cui l'artista racconta attraverso monologhi e canzoni oltre trent'anni di carriera. Nello stesso
anno esce Il cantante al microfono, disco di musica classica contemporanea per voce e sestetto. Assieme
all'ensemble Sentieri selvaggi, diretta da Carlo Boccadoro, Finardi esegue le canzoni del poeta russo
Vladimir Vysotsky. Vince la Targa Tenco, sezione interpreti. Nel 2011 esce il primo libro scritto da Eugenio
Finardi a quattro mani con Antonio G. D'errico: Spostare l'orizzonte ‐ come sopravvivere a 40 anni di Rock
edito Rizzoli. A gennaio 2014 viene pubblicato il suo nuovo album, prodotto da Max Casacci e registrato a
Torino, Fibrillante.
GIPI
Gianni Pacinotti (Pisa, 12 dicembre 1963), è un fumettista,
illustratore e regista italiano. Gipi punta su una ricerca pittorica,
esprimendosi con fumetti ad olio e poi ad acquerello, in un'epoca
in cui il fumetto italiano guarda perlopiù al digitale e all'estero; si
caratterizza come fumettista per la sintesi tra l'avventura ed il
realismo sia di cronaca che di vissuto personale. Si afferma in pochi
anni, vincendo numerosi premi, tra cui, nel 2006, il Premio
Goscinny e il prestigioso Premio al Miglior Album al Festival
international de la bande dessinée d'Angoulême, assegnato in
precedenza solo a due italiani, Hugo Pratt e Vittorio Giardino. Le
graphic novel di Gipi sono pubblicate in Italia da Coconino Press, e sono tradotte in molti paesi, tra cui
Francia, Spagna, Germania e Stati Uniti. Gipi lavora per il quotidiano la Repubblica, per il quale illustra
racconti e articoli, e con il settimanale Internazionale. Nel 2011 esordisce dietro la macchina da presa con il
film L'ultimo terrestre prodotto da Fandango in concorso alla 68^ Mostra Internazionale del Cinema di
Venezia. Nel 2014 la sua graphic novel unastoria, edita da Coconino Press‐Fandango, entra nei dodici
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finalisti del Premio Strega ed è il primo romanzo a fumetti a ricevere la candidatura nella storia del premio
letterario. Vince, inoltre, il Premio Speciale "40 anni di Mondello" per la XL edizione del Premio Letterario
Internazionale Mondello.
LEO ORTOLANI
Nato a Pisa il 14 Gennaio 1967 e trasferitosi a Parma l'anno
successivo, Leo Ortolani scopre la passione per il disegno già a
quattro anni: un'avventura di Paperino e zio Paperone che
attraversano un mare pieno di dinosauri. Nella sua infanzia
conosce i personaggi di Topolino, Paperino e l'agente segreto X‐9,
e successivamente entra in contatto con i supereroi Marvel: la
passione per i Fantastici Quattro lo influenzerà per tutta la sua
carriera lavorativa. Nel 1975 arrivano i suoi primi personaggi,
Lello e Giappi, e nel 1976 realizza le parodie di Spazio 1999. Qui si
vedono i primi personaggi con il muso da scimmia, tipici del
disegno di Rat‐Man. Nel 1989 arrivano i primi segni del successo:
per partecipare a un concorso per autori esordienti della rivista
L'Eternatua, invia due storie: Ognuno ha i suoi problemi, una storia ispirata al taglio fantastico
dell'Eternauta, e Rat‐Man, un racconto comico. Sarà proprio quest'ultimo a essere selezionato per la
pubblicazione sul numero di Spot. Nel 1990, a Lucca, Rat‐Man vince il Premio Spot come migliore
sceneggiatura, e con esso giunge finalmente la notorietà. Il 1993 collabora con Bonvi per la pubblicazione
delle strisce "L'ultima Burba". Nel 1994 pubblica su Made in USA uno speciale per la morte di Jack Kirby, suo
idolo creatore di diverse storie dei Fantastici Quattro. Nel 2006 Rat‐Man approda in televisione, con i cartoni
animati trasmessi su Rai Due. Nel 2011 Leo Ortolani stampa il suo primo libro, Due figlie e altri animali
feroci, che racconta la sua esperienza di adozione.
ANTONIO PENNACCHI
Antonio Pennacchi è nato a Latina, il 26 Gennaio del 1950.
Figlio di coloni della bonifica dell’Agro Pontino, padre umbro e
madre veneta. È sposato con Ivana, ha due figli, Marta e
Gianni, e due nipoti, Lucrezia e Asia. Da ragazzo si iscrive
all’Msi, ma viene espulso dopo qualche anno per una
manifestazione antiamericana contro la guerra in Vietnam.
Decide poi di aderire ai marxisti‐leninisti di ‘Servire il Popolo’.
Successivamente entra, nell’ordine: nel Psi, nella Cgil, nella Uil,
nel Pci e di nuovo nella Cgil. È stato operaio per quasi
trent’anni, trascorsi per lo più a turni di notte, presso la
Fulgorcavi (poi Alcatel Cavi, poi Nexans) di Borgo Piave. L’ultima espulsione – quella dalla Cgil nel 1983, a
firma di Sergio Cofferati, allora segretario dei chimici – l’ha convinto a chiudere con la politica attiva. Così s’è
rimesso a studiare e a scrivere. Nel 1994, a 44 anni, – sfruttando un periodo di cassintegrazione – si è
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laureato in Lettere con una tesi su Benedetto Croce. Nello stesso anno c’è stata la pubblicazione per Donzelli
di Mammut, che in 8 anni aveva collezionato 55 rifiuti da 33 diversi editori (ad alcuni lo rispediva cambiando
titolo). Seguiranno, sempre per Donzelli, Palude (1995) e Una Nuvola Rossa (1998) e, con Vallecchi,
L’Autobus di Stalin e altri scritti. Nel 2003 per Mondadori pubblica il romanzo Il fasciocomunista, che vince il
Premio Napoli e da cui è tratto il film Mio fratello è figlio unico. Nel 2006, sempre con Mondadori, esce la
raccolta di racconti Shaw 150. Storie di fabbrica e dintorni. Nel 2008, per Laterza, viene pubblicato Fascio e
Martello. Viaggio per le città del Duce. Nel 2010, per la casa editrice Mondadori, esce Canale Mussolini, con
cui vince il Premio Strega. Sempre nel 2010 esce, per Laterza, Le Iene del Circeo.
QUIRINO PRINCIPE
Quirino Principe (Gorizia, 19 novembre 1935) è un critico
musicale, musicologo, traduttore e saggista italiano. Ha
insegnato discipline a carattere musicologico al
Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e storia della
musica all'Università di Trieste. Attualmente insegna
Filosofia della Musica all'Università di Roma Tre.
Traduttore dal tedesco e da altre lingue, nel 1991 ha
ricevuto il premio internazionale “Ervino Pocar” per la
traduzione dal tedesco. Ha tradotto opere di Ernst Jünger,
Max Horkheimer, Hannah Arendt, Karl Jaspers, Jean
Guitton, Henry Perl, Hugo von Hofmannsthal, Hedwig
Lachmann, John Dryden, Théophile Gautier, oltre ai testi di numerosissimi libretti d'opera, cantate, Lieder e
melòloghi (vari autori, fra cui Johann Wolfgang von Goethe, Johann Sebastian Bach, Friedrich Rückert,
Joseph von Eichendorff, Gottfried Daumer). Ha introdotto Tolkien in Italia curando l’edizione italiana de Il
Signore degli Anelli (Rusconi, Milano 1970). È consigliere dell'istituto per gli Incontri Culturali Mitteleuropei
di Gorizia, Accademico effettivo dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Nel 1996 ha ricevuto dal
Presidente della Repubblica d’Austria la Croce d’Onore di Prima Classe per meriti culturali e artistici. Nel
2005 gli sono stati assegnati il Premio Imola per la critica musicale e il Premio Città di Gorizia per avere reso
illustre il nome di Gorizia nel mondo. Pensatore controcorrente e refrattario agli schemi, nonché uomo dalle
qualità poliedriche, ha recentemente intrapreso l'attività di attore, autore e regista teatrale. Ha dato un
importante contributo per la conoscenza della musicista Ella Adaïewsky. Il suo compositore prediletto è il
romantico Robert Schumann.
CHRISTIAN RAIMO
Christian Raimo (Roma, 9 giugno 1975) è uno scrittore, traduttore e
insegnante italiano. Ha studiato filosofia all'Università di Roma La
Sapienza con Marco Maria Olivetti. Ha lavorato e scritto per il cinema,
la radio e la televisione. Per un periodo ha fatto anche cabaret con un
gruppo denominato I cavalieri del Tiè. Ha collaborato con diverse
riviste letterarie (Liberatura, Elliot‐narrazioni, Accattone, Il
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maleppeggio), quotidiani (Il manifesto, Liberazione) e con la casa editrice romana minimum fax, per la quale
ha tradotto Charles Bukowski e David Foster Wallace. Con la stessa casa editrice ha pubblicato nel 2001 la
sua raccolta di racconti di esordio Latte. Ha pubblicato per la Fandango Libri la traduzione del romanzo in
versi di Vikram Seth The golden gate, assieme a Luca Dresda e alla sorella Veronica Raimo. Per la minimum
fax ha curato inoltre nel 2004 l'antologia La qualità dell'aria (con Nicola Lagioia) e nel 2007 la raccolta di
inchieste Il corpo e il sangue d'Italia (che raccoglie otto inchieste di Alessandro Leogrande, Antonio Pascale,
Silvia Dai Pra', Stefano Liberti, Piero Sorrentino, Alberto Nerazzini, Gianluigi Ricuperati e Ornella Bellucci).
Ha fatto parte della redazione del blog letterario Nazione Indiana, sul quale ha pubblicato parecchi articoli,
ed è tra i fondatori del blog letterario minima&moralia. Attualmente è consulente per le collane Nichel e
Indi di minimum fax, e insegna filosofia e storia nella scuola superiore. Il suo primo romanzo, Il peso della
grazia, è uscito nel 2012 per Einaudi.
LUCA SOFRI
Luca Sofri (Massa, 15 dicembre 1964) è un giornalista,
conduttore radiofonico e conduttore televisivo italiano. In
passato ha curato una rubrica dedicata ad eBay su
Internazionale, settimanale con cui tuttora collabora, e ha
scritto per Il Foglio, l'Unità, GQ, Panorama, Diario e Wired.
Attualmente Sofri scrive per il quotidiano La Gazzetta dello
Sport, per il settimanale Vanity Fair. Nel 2002 ha condotto
insieme a Giuliano Ferrara la trasmissione di
approfondimento su La7 Otto e mezzo. Nel 2005, sempre
per La7, ha condotto alcune puntate del programma di
approfondimento storico Passato prossimo. Nel 2006 ha pubblicato per Rizzoli il suo primo libro intitolato
Playlist, una «guida alle 2556 canzoni di cui non potete fare a meno», ristampato in un'edizione aggiornata
nel 2008. È uno dei fondatori e sostenitori del progetto politico iMille insieme, tra gli altri, a Ivan Scalfarotto
e Marco Simoni. Nel 2011 ha pubblicato sempre per Rizzoli il saggio Un grande paese, in cui raccoglie ed
espande le idee, soprattutto sulla politica e sul futuro del paese. Gestisce un blog personale intitolato
Wittgenstein, dove pubblica riflessioni e articoli di cultura generale. Nel 2010 Luca Sofri fonda Il Post, una
testata giornalistica online di cui è peraltro direttore.
ELENA STANCANELLI
Elena Stancanelli (Firenze, 19 aprile 1965) è una scrittrice
italiana. Fiorentina di nascita e di studi (laureata a
Firenze in Lettere moderne), si trasferisce a vivere a
Roma, dove ha frequentato l'Accademia d'Arte
Drammatica. Nel frattempo intraprende la carriera
letteraria, partecipando al Premio letterario Giuseppe
Berto e vincendolo con Benzina, pubblicato da Einaudi
nel 1998. Da quest'ultimo e dal suo successivo romanzo,
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Le attrici (2001, Einaudi), la regista Monica Stambrini ha tratto il film Benzina (2001). Elena Stancanelli è
attiva anche nella produzione di racconti, pubblicati su riviste e rotocalchi (Max, Amica, Gulliver, Tutte
Storie, Cosmopolitan, Marie Claire) e su alcuni quotidiani nazionali (Il secolo XIX, Corriere della Sera).
Collaboratrice stabile del quotidiano La Repubblica, scrive anche su Il Manifesto e l'Unità. Ha partecipato
all'album tributo ai Diaframma, Il Dono cantando la canzone Amsterdam.
CLAUDIA TAROLO
Claudia Tarolo è uno dei due editori di Marcos y Marcos. Da
tredici anni si occupa di direzione editoriale, collabora con gli
autori italiani della casa editrice per la messa a punto dei testi e
rivede tutte le traduzioni pubblicate. Per insanabile passione si
concede anche il lusso di qualche traduzione. Tra gli autori
tradotti, Angeles Caso, Jhumpa Lahiri, William Saroyan, Ricardo
Menéndez Salmón, Michael Zadoorian. Collabora con il Master
“Professioni e prodotti dell’editoria” presso il Collegio Santa
Caterina da Siena di Pavia e con il Master in Traduzione di testi
postcoloniali dell’Università di Pisa. In una vita precedente ha
diretto l’ufficio legale di una multinazionale americana traendone ogni possibile insegnamento.
VANNA VINCI
Vanna Vinci (Cagliari, 30 aprile 1964) è una fumettista,
illustratrice e insegnante italiana. Nel 1987 dopo
essersi diplomata all'Istituto Europeo di Design di
Milano, apre a Cagliari insieme ad un'amica, lo studio
grafico Mow Mow. La prima pubblicazione risale al
1990, quando sul giornale Fumo di China vengono
pubblicate due storie brevi riguardanti la mummia
Naarik. Col tempo, all'attività di autrice, affianca quella
d'illustratrice, lavorando con gli editori EL, Einaudi
Ragazzi, Tam Tam, Arnoldo Mondadori Editore, Fabbri e collaborando con le pagine della cultura dell'Unità. I
suoi libri sono stati pubblicati in Italia, Francia, Spagna. Lavora anche come illustratrice per ragazzi. Ha vinto
lo Yellow Kid come miglior disegnatore di fumetti nel 1999, il Gran Guinigi nel 2005. Nel 2001, il suo libro
L’età salvaggia ha vinto il premio Romics come miglior opera di scuola europea. Nel 2011 collabora con la
Sergio Bonelli Editore, disegnando e scrivendo la sceneggiatura a una storia di Dylan Dog, La villa degli
amanti, pubblicata nel maggio dello stesso anno sul Dylan Dog Color Fest 6. Attualmente insegna presso
l'Accademia di belle arti di Bologna e tiene delle lezioni alla scuola di fumetto Humpy Dumpty sempre nel
capoluogo felsineo.
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ZEROCALCARE
Zerocalcare, pseudonimo di Michele Rech (Arezzo,
12 dicembre 1983), è un fumettista italiano. Nato ad
Arezzo, cresciuto prima in Francia e poi a Roma,
inizia la sua attività di fumettista alla fine delle
scuole superiori, realizzando un racconto a fumetti
delle giornate del G8 di Genova del luglio del 2001.
A partire dal 2003 lavora come illustratore presso il
quotidiano Liberazione, e collabora con il
settimanale Carta e con il mensile la Repubblica XL
(spazio italian underground), con la rivista
Canemucco e con la divisione online della DC comics, Zuda.com. Nel 2007 realizza in collaborazione con
Push/R, il fumetto La politica non c’entra niente, che trae spunto dall'omicidio di Renato Biagetti.
Nell'ottobre 2011 pubblica il suo primo albo a fumetti, dal titolo La profezia dell'armadillo, prodotto dal
disegnatore Makkox, che in breve tempo riscuote grande successo e viene ristampato per cinque volte. A
partire dal novembre 2011 avvia un blog a fumetti, zerocalcare.it in cui pubblica bisettimanalmente brevi
racconti a sfondo autobiografico. A settembre 2012 il blog vince il premio Macchianera Award 2012 come
"Miglior disegnatore – Vignettista". Nell'ottobre 2012 pubblica il suo secondo albo a fumetti, dal titolo Un
polpo alla gola. Le prime due tirature – dodicimila copie – sono andate esaurite in prevendita e in totale i
lavori di Zerocalcare hanno superato le 40.000 copie vendute. Nel 2013 collabora al libro Kansas City, Anno
II, scritto da Diego Bianchi e Simone Conte, che racconta il campionato della AS Roma in romanesco e per il
quale Zerocalcare ha prodotto i disegni. Nel 2013 Zerocalcare scrive insieme a Valerio Mastandrea la
sceneggiatura per un film live action tratto da La profezia dell'armadillo. Il 13 settembre 2014 Zerocalcare
vince il premio Satira politica di Forte dei Marmi nella categoria Disegno satirico.
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