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GRUPPO DI FALCO SRL
Rev.3.4 11 FEBBRAIO 2016
Il Datore di Lavoro
Rappr. dei Lavoratori per la sicurezza
Resp. servizio protezione prevenzione
Medico Competente
Documento di cui all’art. 17 c. 1 lettera “a” D.Lgs. 81/2008 Redatto a conclusione della valutazione di tutti i rischi presenti in azienda
per la sicurezza e la salute ai sensi dell’art. 28 D.Lgs. 81/2008
DOCUMENTO VALUTAZIONE RISCHI DVR ATTIVITA’ DI COSTRUZIONI EDILI
VALUTAZIONE RISCHIO CHIMICO
VIA LAMBRO 5 20090 Opera (Mi)
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1.0 PRESENTAZIONE ......................................................................................................... 4
2.0 PREMESSA NORMATIVA .............................................................................................. 5
METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI ESPOSIZIONE AGLI AGENTI CHIMICI ............................................................................................................................. 7
3.1 AGENTI CHIMICI, CARATTERISTICHE, QUANTITA’ ..................................................... 9
3.2 DESCRIZIONE ATTIVITA’, CICLO PRODUTTIVO, MANSIONI ..................................... 10
3.3 VALUTAZIONE PRELIMINARE DEL PERICOLO ....................................................... 12
3.4 MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE ADOTTATE .................................................... 20
4. VALUTAZIONE DETTAGLIATA DEL PERICOLO ........................................................ 20
4.1 ANALISI DELLE MISURE DI RIDUZIONE DEL RISCHIO ............................................. 21
4.2 ATTUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE DEL RISCHIO ......................... 22
ALLEGATI.......................................................................................................................... 23
“SCHEDE DI SICUREZZA” ................................................................................................. 23
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1.0 PRESENTAZIONE
Il documento di valutazione dei rischi di esposizione dei lavoratori ad agenti chimici pericolosi: è stato redatto ai sensi del D. Lgs. 2 febbraio 2002, n. 25 “Attuazione delle direttive 89/391/CEE,
89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/270/CEE, 90/934/CEE, 90/679/CEE, 93/88/CEE, 95/63/CE, 97/42, 98/24 e 99/38 riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro”;
costituisce parte integrante del documento di valutazione dei rischi redatto ai sensi del D.Lgs.
81/08 e s.m.i.; è soggetto ad aggiornamento periodico ove si verifichino notevoli mutamenti che
potrebbero averla resa superata ovvero quando i risultati della sorveglianza medica ne mostrino la necessità.
La valutazione dei rischi è stata condotta dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione con la collaborazione del Medico Competente e il coinvolgimento preventivo del Rappresentante dei lavoratori, del Direttore di cantiere, del Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, del Direttore di cantiere.
Il Datore di Lavoro
Rappr. dei Lavoratori per la sicurezza
Resp. servizio protezione prevenzione
Medico Competente
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2.0 PREMESSA NORMATIVA
La valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori viene effettuata a fronte di quanto richiesto dal D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 art. 17 comma 1, lett. a; il presente documento si riferisce alla valutazione dell’esposizione ad agenti chimici pericolosi sul luogo di lavoro, come previsto dal Titolo IX, Capo I, art. 223 del D. Lgs 81/2008.
Il D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81al Titolo IX, Capo I° art. 223 comma 1, prescrive infatti al Datore di Lavoro di determinare : La valutazione dei rischi di esposizione dei lavoratori preliminarmente, Di aggiornarla periodicamente in funzione di modifiche sostanziali nel frattempo intercorse, Di prendere in base alle risultanze, tutte le misure di prevenzione e protezione, collettiva ed
individuale, necessarie a ridurre al minimo il rischio. Nella valutazione dei rischi la presenza di eventuali agenti chimici pericolosi, tenendo in considerazione particolare: Le loro proprietà pericolose; Le informazioni sulla salute e sicurezza comunicate dal responsabile dell’immissione sul mercato
tramite la relativa scheda di sicurezza predisposta ai sensi dei decreti legislativi e3 febbraio 1997, n. 5, e 14 marzo 2003, n. 65, e smi;
Il livello, il tipo e la durata dell’esposizione; I valori limite di esposizione professionale o i valori limite biologici; di cui un primo elenco è
riportato negli allegati XXXVIII e XXXIX; Gli effetti delle misure preventive e protettive adottate o da adottare; Se disponibili, le conclusioni tratte da eventuali azioni di sorveglianza sanitaria già intraprese; Le circostanze in cui viene svolto il lavoro in presenza di tali agenti, compresa la quantità degli
stessi; Natura, caratteristiche di pericolosità e quantitativi delle sostanze presenti; Modalità di utilizzo, misure di prevenzione e protezione messe in atto; Entità di esposizione, intesa come numero di lavoratori potenzialmente esposti, tipo, durata e
frequenza dell’esposizione; Effetti delle misure di sicurezza messe in atto; Valori limite di esposizione e valori biologici dell’agente; Risultati dei controlli sanitari e dei monitoraggi ambientali effettuati; Eventuali conclusioni tratte dalle azioni di sorveglianza sanitaria già intraprese; Eventuali misure che si ritenga mettere in atto, in base alle risultanze della valutazione dei rischi.
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2.1 Gli agenti chimici sono quelli classificati o classificabili come:
Sostanze pericolose ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997, n. 52, e successive modifiche; Preparati pericolosi ai sensi del decreto legislativo 16 luglio 1998, n. 285, e successive modifiche; Che possano comportare un rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori a causa di loro
proprietà chimico – fisiche chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro;
Gli agenti chimici cui è stato assegnato un valore limite di esposizione professionale. In particolare occorre riferirsi a sostanze o preparati:
a. Esplosivi b. Comburenti c. Estremamente infiammabili d. Facilmente infiammabili e. Infiammabili f. Molto tossici g. Tossici h. Nocivi i. Corrosivi j. Irritanti k. Sensibilizzanti l. Cancerogeni m. Mutageni n. Tossici per il ciclo produttivo
Sono invece esclusi dal campo di applicazione le sostanze o preparati che siano solo: o. Pericolosi per l’ambiente
La classificazione può essere individuata dalle frasi di rischio (frasi R) presenti sulle schede di sicurezza. Argomento Riferimento
Sicurezza e igiene del lavoro
D. Lgs. 81/2008 e successive modifiche
TITOLO IX Capo I° – protezione da agenti chimici TITOLO IX Capo II° – protezione da agenti
cancerogeni mutageni
Agenti a rischio di incendio ed esplosione
D.M. 10/03/98
D.P.R. 23/03/98, n. 126
Dispositivi di protezione individuali
D. Lgs. 04/12/92, n. 475
D.M. 02/05/01
Classificazione, etichettatura e imballaggio di sostanze e preparati pericolosi
L. 02/02/97, n. 52
D.Lgs. 16/07/98, n. 285
Segnaletica di sicurezza
D. Lgs. 14/08/96, n. 493
Attività comportanti rischi di incidente rilevante
D. Lgs. 17/08/99, n. 334
D.M. 16/03/98
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METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI ESPOSIZIONE AGLI AGENTI CHIMICI
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Nello schema è possibile individuare due fasi separate e sequenziali nella valutazione dei rischi
1. Valutazione preliminare
2. Valutazione dettagliata che per correttezza sarebbe opportuno differenziare in:
1. Valutazione preliminare del pericolo
2. Valutazione dettagliata del rischio residuo in quanto, dalle considerazioni effettuate sul campo di applicazione della normativa, consegue che la valutazione preliminare non può essere una valutazione analitica del rischio di esposizione dei singoli lavoratori, ma solo una individuazione del pericolo di esposizione agli agenti chimici. La valutazione dettagliata del rischio è obbligatoria solo per le situazioni nelle quali il pericolo non è moderato; in questi casi è anche necessario: Adottare misure specifiche di prevenzione e protezione; Aggiornare il piano di emergenza per includere eventuali scenari incidentali relativi a rischi chimici; Prevedere la sorveglianza sanitaria per gli esposti ad agenti pericolosi per la salute; Dimostrare, anche con misurazioni di agenti chimici in luoghi di lavoro, il raggiungimento di adeguati livelli
di sicurezza.
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3.1 AGENTI CHIMICI, CARATTERISTICHE, QUANTITA’
L’azienda è in possesso di tutte le schede tecniche dei prodotti che generalmente utilizza. E’ stata compilata a cura del titolare e/o legale rappresentante una scheda che indica la quantità di prodotti utilizzati in ogni fase di lavorazione e la quantità mediamente tenuta in riserva.
Per quanto concerne i valori limite, si fa riferimento a valori limite internazionalmente riconosciuti (ACGIH) in quanto gli allegati XXXVIII e XXXIX del D.Lgs. 81/2008 sono attualmente solo esemplificativi.
Fase di lavorazione Nome commerciale
composto Quantità in utilizzo Quantità in riserva
Cemento Vedi scheda allegata Al bisogno -
Malta Vedi scheda allegata Al bisogno -
Agrappante Vedi scheda allegata Al bisogno -
Rasante Vedi scheda allegata Al bisogno -
Isolante Vedi scheda allegata Al bisogno -
Pittura antigraffiti Vedi scheda allegata Al bisogno -
Pittura al quarzo Vedi scheda allegata Al bisogno -
Passivante per ferri Vedi scheda allegata Al bisogno -
Collante Vedi scheda allegata Al bisogno -
Sverniciatore ecologico Vedi scheda allegata Al bisogno -
Spatolato Vedi scheda allegata Al bisogno -
Rivestimento colorato Vedi scheda allegata Al bisogno -
Guaina cementizia Vedi scheda allegata Al bisogno -
Antiruggine Vedi scheda allegata Al bisogno -
Smalto oleosintetico Vedi scheda allegata Al bisogno -
Fondo Vedi scheda allegata Al bisogno -
Mordente Vedi scheda allegata Al bisogno -
Flatting Vedi scheda allegata Al bisogno -
Guaina Impermeabilizzante Vedi scheda allegata Al bisogno -
Gasolio Vedi scheda allegata Al bisogno -
Vedi schede di sicurezza allegate.
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3.2 DESCRIZIONE ATTIVITA’, CICLO PRODUTTIVO, MANSIONI
Descrizione specifica settori In maniera omogenea, nella tabella vengono riportate le mansioni in riferimento al settore dove si svolgono, alle fasi operative, agli agenti chimici e loro incidenza sull’ambiente di lavoro e sul personale.
Mansione
Area Fasi
Operative Agenti Chimici
Esposizione1 Frequenza2 Durata Livello
Cemento
Cantiere
Getto
Vedi
component
i nella S.C.
Media
Saltuaria
Media
Epidermide
Apparato visivo
Malta
Cantiere Preparazion
e di malte, rasature e
finiture
Vedi component
i nella S.C.
Media
Saltuaria
Media
Cutaneo (mani e
avambraccio) Apparato
respiratorio
Apparato visivo
Aggrappante
Cantiere
Spalmatura
a pennello
Vedi
componenti nella S.C.
Media
Saltuaria
Media
Cutaneo (mani e
avambraccio)
Apparato respiratorio
Apparato visivo
Rasante
Cantiere
Preparazion
e di malte, rasature e
finiture
Vedi
componenti nella S.C.
Media
Saltuaria
Media
Cutaneo (mani e
avambraccio)
Apparato respiratorio
Apparato visivo
Isolante
Cantiere
Posa in
opera
Vedi
componenti nella S.C.
Media
Saltuaria
Media
Cutaneo (mani e avambraccio)
Apparato respiratorio
Apparato visivo
Pittura
Antigraffiti
Cantiere
Spalmatura
a pennello
Vedi
componenti nella S.C.
Media
Saltuaria
Media
Cutaneo (mani e avambraccio)
Apparato respiratorio
Apparato visivo
Pittura al
quarzo
Cantiere
Spalmatura
a pennello
Vedi
component
i nella S.C.
Media
Saltuaria
Media
Cutaneo (mani e avambraccio)
Apparato
respiratorio Apparato visivo
Passivante
per ferri
Cantiere
Spalmatura
a pennello
su opere in ferro
Vedi
component
i nella S.C.
Media
Saltuaria
Media
Cutaneo (mani e avambraccio)
Apparato
respiratorio Apparato visivo
Collante
Cantiere
Spalmatura a pennello
Vedi
componenti nella S.C.
Media
Saltuaria
Media
Cutaneo (mani e
avambraccio) Apparato
respiratorio Apparato visivo
Sverniciatore
ecologico
Cantiere
Spalmatura
Vedi
Media
Saltuaria
Media
Cutaneo (mani e
avambraccio)
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a pennello component
i nella S.C.
Apparato
respiratorio Apparato visivo
Spatolato Cantiere Spalmatura a pennello
Vedi
component
i nella S.C.
Media
Saltuaria
Media
Cutaneo (mani e avambraccio)
Apparato
respiratorio Apparato visivo
Rivestimento
colorato
Cantiere
Posa in opera
Vedi component
i nella S.C.
Media
Saltuaria
Media
Cutaneo (mani e
avambraccio) Apparato
respiratorio Apparato visivo
Guaina
cementizia
Cantiere
Posa in opera
Vedi component
i nella S.C.
Media
Saltuaria
Media
Cutaneo (mani e
avambraccio) Apparato
respiratorio Apparato visivo
Antiruggine Cantiere Spalmatura
a pennello su opere in
ferro
Vedi component
i nella S.C.
Media
Saltuaria
Media
Cutaneo (mani e
avambraccio) Apparato
respiratorio
Apparato visivo
Smalto
oleosintetico
Cantiere
Spalmatura a pennello
su opere
Vedi component
i nella S.C.
Media
Saltuaria
Media
Cutaneo (mani e
avambraccio) Apparato
respiratorio
Apparato visivo
Fondo Cantiere Spalmatura
a pennello
su opere in legno
Vedi
componenti nella S.C.
Media
Saltuaria
Media
Cutaneo (mani e
avambraccio)
Apparato respiratorio
Apparato visivo
Mordente Cantiere Spalmatura
a pennello
su opere in legno
Vedi
componenti nella S.C.
Media
Saltuaria
Media
Cutaneo (mani e
avambraccio)
Apparato respiratorio
Apparato visivo
Flatting Cantiere Spalmatura a pennello
su opere in legno
Vedi
componenti nella S.C.
Media
Saltuaria
Media
Cutaneo (mani e avambraccio)
Apparato respiratorio
Apparato visivo
Guaina Impermeabil
izzante
Cantiere
Posa in opera
Vedi
componenti nella S.C.
Media
2-3
interventi l’anno
Media
Cutaneo (mani e avambraccio)
Apparato respiratorio
Apparato visivo
Gasolio
magazzino
rifornimento
Vedi component
i nella S.C.
Media
Saltuaria
Media
Epidermide
(1) Esposizione: Media da 2 a 4 ore
(2) Frequenza: Saltuaria una tantum
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3.3 VALUTAZIONE PRELIMINARE DEL PERICOLO
Il metodo qualitativo utilizzato per effettuare la valutazione preliminare del pericolo si basa sulla diversa modalità di interazione tra agente chimico e operatore potenzialmente esposto, pertanto si sono prese in considerazione le seguenti vie di contatto: Inalazione Contatto con la pelle Ingestione Irraggiamento Onda d’urto Per quanto riguarda i pericoli per la salute è stato necessario distinguere tra effetti (tab. B e C D.Lgs. 52/97) di: Tossicità acuta Irritazione Corrosività Sensibilizzazione Tossicità per dose ripetuta Mutagenicità Cancerogenicità Tossicità riproduttiva Infiammabilità Potere ossidante ed effetti derivanti da instabilità o incompatibilità e dallo stato chimico – fisico dell’agente chimico pericoloso. Inoltre, dal punta di vista della tipologia di situazione lavorativa nella quale risulta possibile l’esposizione, è stato necessario distinguere tra:
1. attività con esposizione normalmente prevista 2. attività con esposizione accidentale 3. attività con esposizione da contaminazione dell’ambiente di lavoro
Il quadro completo della casistica che si ottiene combinando tra loro le tipologie dei pericoli e le tipologie delle situazioni lavorative è dunque il seguente (le sigle indicano i vari indici di rischio potenziale):
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Tipologia
attività/pericolo
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Con esposizione
normalmente prevista IRINAp IRCCPp IRINGp - - - -
Con esposizione
accidentale IRINAa IRCCPa IRINGa IRIRR IRODU IRINS IRSTF
Con esposizione da
contaminazione dell’ambiente di lavoro
IRINAc IRCCPc IRINGc - - - -
Trattando di rischio chimico è chiaro che buona parte dell’indice IR debba essere ascritta alle caratteristiche di pericolo dell’agente chimico considerato; per questo motivo si è associato a ciascun agente chimico una serie di indici di pericolo, ciascuno relativo ad una particolare tipologia di pericolo.
Gli indici così definiti si possono così riassumere:
IPINA indice di pericolo relativo alla via inalatoria IPCCP indice di pericolo relativo alla via da contatto con la pelle IPING indice di pericolo relativo alla via di ingestione IPIRR indice di pericolo relativo al pericolo di irraggiamento da incendio IPODU indice di pericolo relativo al pericolo di onda d’urto da esplosione IPINS indice di pericolo relativo all’instabilità o all’incompatibilità dell’agente chimico con altri IPSTF indice di pericolo relativo ai pericoli dovuti alle caratteristiche chimico – fisiche
Il valore assegnato agli IP dipende principalmente dalle frasi di rischio assegnate all’agente chimico pericoloso ai sensi della normativa sull’etichettatura di sostanze e preparati. Nel caso di rischio di tipo inalatorio si è tenuto conto anche dello stato fisico a temperatura ambiente, dando una maggiore penalità alle situazioni nelle quali è più alta la possibilità di passare allo stato di dispersione in ambiente di lavoro. I valori degli indici di pericoli vengono corretti in base alla qualità, coerenza e completezza della scheda di sicurezza, sulla base dello stato fisico nelle condizioni di utilizzo. Per quanto riguarda gli altri fattori dai quali dipende il livello di rischio si è innanzitutto considerato il livello di formazione/informazione. Infine sono state definite tre situazioni lavorative diverse:
1. Attività con esposizione normalmente prevista: si tratta della situazione nella quale l’esposizione all’agente chimico è normalmente prevista durante le operazioni svolte dall’operatore.
2. Attività con esposizione accidentale: si tratta della situazione nella quale l’esposizione all’agente chimico non è prevista, ossia delle lavorazioni a ciclo chiuso. In questo caso l’esposizione si può verificare solo a seguito di anomalie operative o incidenti.
3. Attività con esposizione da contaminazione dell’ambiente di lavoro: si tratta del caso in cui si può avere esposizione all’agente chimico a causa di piccole perdite non controllate che comportano la diffusione dell’agente nell’ambiente di lavoro.
Per ciascuna situazione lavorativa e ciascuna via di esposizione, al fine di rendere maggiormente strutturata ed organica l’analisi, è stato poi utilizzato il criterio di seguire l’agente chimico dalla sua “posizione” iniziale fino ad arrivare al contatto con l’operatore.
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Gli schemi logici adottati sono i seguenti:
Attività con esposizione
Normalmente prevista
Dispersione Contatto diretto
In atmosfera con l’operatore
Diffusione
nell’ambiente di lavoro Ingestione
Inalazione Valutazione del rischio
Valutazione del rischio chimico per ingestione chimico per contatto con la
pelle
Valutazione del rischio
Chimico per inalazione
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Tipologia di utilizzo
Tipologia di controllo
Tempo di esposizione
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1 2 3 4 5
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Proprietà
Stato
Solido – nebbie
Liquido Polveri fini Stato gassoso
1 Sistema chiuso
2 Inclusione in matrice
3 Uso controllato 4 Uso dispersivo
D 1
D 2
D 3
Indice di esposizione
E 1 - 3 Bassa esposizione 1 E 4 – 6 Media esposizione 2 E 8 – 15 Alta esposizione 3
1 Contenimento completo 2 Aspirazione localizzata
3 Segregazione/Separazione
4 Ventilazione generale 5 Manipolazione diretta
E2
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E3
Tempo di esposizione
1 < 15 minuti 2 15 minuti – 2 ore
3 2 ore – 4 ore 4 4 ore – 6 ore
5 > 6 ore
Indice di intensità I 1 -2 Bassa intensità
I 3 – 6 Media intensità
I 8 – 15 Alta intensità
Indice di disponibilità
D1 – 3 Bassa disponibilità 1
D4 – 6 Media disponibilità 2 D8 – 16 Alta disponibilità 3
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Attività con esposizione normalmente prevista: Alta intensità
Attività con esposizione accidentale valutazione del rischio
chimico per incendio
Possibilità di immissione
dell’agente chimico Valutazione del rischio nell’ambiente di lavoro chimico per esplosione
Valutazione del rischio
Chimico per Incompatibilità/reazione
pericolosa
Possibilità di verifica Contatto diretto con Valutazione del rischio
immediata del l’operatore chimico dovuto solo allo superamento di stato chimico - fisico
concentrazioni pericolose di agente chimico
Inalazione Ingestione
Valutazione del rischio Valutazione del rischio Valutazione del rischio
rischio per inalazione chimico per contatto con la chimico per ingestione pelle
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Tipologia di utilizzo
Tipologia di controllo
Tempo di esposizione
Attività con esposizione accidentale: alta intensità
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4 8 12 16
1
2
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1 2 3 4 5
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Proprietà
Stato
Solido – nebbie
Liquido Polveri fini Stato gassoso
1 Sistema chiuso
2 Inclusione in matrice 3 Uso controllato
4 Uso dispersivo
Indice di disponibilità
D1 – 3 Bassa disponibilità 1 D4 – 6 Media diposinibilità 2
D8 – 16 Alta disponibilità 3
D 1
D 2
D 3
Indice di esposizione
E 1 - 3 Bassa esposizione 1 E 4 – 6 Media esposizione 2 E 8 – 15 Alta esposizione 3
1 Contenimento completo 2 Aspirazione localizzata
3 Segregazione/Separazione
4 Ventilazione generale 5 Manipolazione diretta
E2
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E3
Tempo di esposizione 1 < 15 minuti
2 15 minuti – 2 ore 3 2 ore – 4 ore
4 4 ore – 6 ore 5 > 6 ore
Indice di intensità I 1 -2 Bassa intensità
I 3 – 6 Media intensità
I 8 – 15 Alta intensità
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Attività con esposizione da contaminazione dell’ambiente
di lavoro
Possibilità di ingresso dell’agente chimico nell’ambiente di lavoro
Inalazione Contatto diretto con
l’operatore
Ingestione
Valutazione del rischio Valutazione del rischio Valutazione del rischio
Chimico per inalazione chimico per contatto con chimico per ingestione la pelle
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Tipologia di utilizzo
1 Sistema chiuso
2 1 Sistema chiuso
2 Inclusione in matrice
3 Uso controllato 4 Uso dispersivo
Tipologia di controllo
Tempo di esposizione
Attività con esposizione da contaminazione dell’ambiente di lavoro: alta intensità L'analisi ha individuato per le fasi di lavorazione: applicazione disarmante (pennello e/o spruzzo) e la fase di getto di calcestruzzo (cls) la presenza di rischio di esposizione ad agenti chimici: non moderato.
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3 6 9 12 15
1 2 3 4 5
2 4 6 8 10
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Proprietà
Stato
Solido – nebbie
Liquido Polveri fini Stato gassoso
1 Sistema chiuso
2 Inclusione in matrice
3 Uso controllato 4 Uso dispersivo
Indice di disponibilità
D1 – 3 Bassa disponibilità 1
D4 – 6 Media diposinibilità 2 D8 – 16 Alta disponibilità 3
D 1
D 2
D 3
Indice di esposizione E 1 - 3 Bassa esposizione 1
E 4 – 6 Media esposizione 2
E 8 – 15 Alta esposizione 3
1 Contenimento completo 2 Aspirazione localizzata
3 Segregazione/Separazione 4 Ventilazione generale
5 Manipolazione diretta
E2
E1
E3
Tempo di esposizione 1 < 15 minuti
2 15 minuti – 2 ore
3 2 ore – 4 ore 4 4 ore – 6 ore
5 > 6 ore
Indice di intensità I 1 -2 Bassa intensità
I 3 – 6 Media intensità
I 8 – 15 Alta intensità
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Se si considera che per tali composti non sono previsti valori di TLV-TWA; TLV-STEL; TLV-CELING (ACGIH) e che l’analisi del rischio deve essere estesa all’intera giornata lavorativa, o meglio alla durata temporale del cantiere, e si considerano le condizioni ambientali in cui si svolgono tali attività (all’aria aperta), l’esposizione dei lavoratori a composti organici e non, risulta essere poco rilevante e quindi il rischio di esposizione ad agenti chimici è da considerarsi: BASSO Considerando la natura dei composti chimici e le circostanze ambientali in cui sono utilizzati (presenza di polveri con granulometria > 5μm) si consiglia durante tali fasi l’utilizzo di DPI a protezione delle vie respiratorie, della cute e dell’apparato visivo. Infatti per i sensibilizzanti e/o allergizzanti la dose soglia non è nota, gli effetti sono scatenati da dosi molto basse.
3.4 MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE ADOTTATE
Al personale sono stati forniti dispositivi di protezione individuale adeguati. I lavoratori sono adeguatamente formati sulle corrette modalità operative da adottare con l’agente chimico in utilizzo.
4. VALUTAZIONE DETTAGLIATA DEL PERICOLO
La valutazione di dettaglio porta ad identificare l'effettivo livello di esposizione al rischio dei lavoratori. E' stato quindi valutato il rischio in tutte le fasi operative (normali/manutenzione/emergenza), definito le misure specifiche di riduzione del rischio, valutata la necessità di una sorveglianza sanitaria. Scopo di tale valutazione è far sì che il rischio residuo sia portato al minimo possibile e comunque corrispondente ad un'esposizione al di sotto dei limiti. L'azienda risulta essere:
SETTORE LIVELLO DI RISCHIO
Cemento BASSO / IRRILEVANTE
Malta BASSO / IRRILEVANTE
Aggrappante BASSO / IRRILEVANTE
Rasante BASSO / IRRILEVANTE
Isolante BASSO / IRRILEVANTE
Pittura Antigraffiti BASSO / IRRILEVANTE
Pittura al quarzo BASSO / IRRILEVANTE
Passivante per ferri BASSO / IRRILEVANTE
Collante BASSO / IRRILEVANTE
Sverniciatore ecologico BASSO / IRRILEVANTE
Spatolato BASSO / IRRILEVANTE
Rivestimento colorato BASSO / IRRILEVANTE
Guaina cementizia BASSO / IRRILEVANTE
Antiruggine BASSO / IRRILEVANTE
Smalto oleosintetico BASSO / IRRILEVANTE
Fondo BASSO / IRRILEVANTE
Mordente BASSO / IRRILEVANTE
Flatting BASSO / IRRILEVANTE
Guaina Impermeabilizzante BASSO / IRRILEVANTE
Gasolio BASSO / IRRILEVANTE
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4.1 ANALISI DELLE MISURE DI RIDUZIONE DEL RISCHIO
Come riportato dall’ art. 15 D. Lgs. 81/2008 i rischi derivanti da agenti chimici pericolosi devono essere eliminati o ridotti al minimo mediante le seguenti:
1. misure di protezione individuali, compresi i dispositivi di protezione individuali.
2. riduzione al minimo della durata e dell’intensità dell’esposizione;
3. misure igieniche adeguate;
4. sorveglianza sanitaria dei lavoratori a norma dell’ articolo 229;
5. metodi di lavoro appropriati comprese le disposizione che garantiscono la sicurezza nella
manipolazione, nell’immagazzinamento e nel trasporto sul luogo di lavoro;
6. formazione e informazione del personale addetto all'utilizzo di agenti chimici pericolosi
Non viene previsto un piano di emergenza in quanto i quantitativi di agenti chimici pericolosi utilizzati e immagazzinati in cantiere non sono rilevanti, deve essere garantita un'adeguata formazione del personale addetto al primo soccorso
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4.2 ATTUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE DEL RISCHIO
Settore Mezzi di Protezione Formazione e Informazione
RIFORNIMENTO MEZZI
NESSUNO
Si
Getto di cls, resine sintetiche, calce, stucchi e collanti,pitture per interni, smalti , pittura acrilica per esterno;
facciale filtrante classe minima
FFA1P3 guanti (neoprene, nitrile o PVC) occhiali di sicurezza dove sia
possibile entrare in contatto con il prodotto
Utilizzare tuta da lavoro
Si
Il personale deve essere adeguatamente formato sull'utilizzo dei dispositivi di protezione personali (DPI).
Gli addetti devono mantenere una buona igiene personale e dell’abbigliamento di lavoro.
Deve essere mantenuta una rotazione del personale sulle varie fasi lavorative, al
fine di evitare esposizioni prolungate e continuative ad un agente chimico.
Durante la manipolazione di prodotti chimici è vietato fumare, mangiare, bere.
Le schede di sicurezza dei prodotti chimici utilizzati in cantiere devono essere a disposizione del lavoratore, il quale deve essere formato sulla corretta lettura della stessa.
Le schede di sicurezza utilizzate sono solo indicative, in quanto le imprese non utilizzando sempre gli stessi prodotti commerciali.
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G r u p p o S e r v i z i M A N D Y s r l S e d e L e g a l e : V i a B u f f o l i , 9 / B - 2 5 0 3 2 C h i a r i ( B S )
c o n s o c i o u n i c o S e d e A m m i n i s t r a t i v a : V i a G . U n g a r e t t i , 9 - 2 5 0 3 3 C o l o g n e (B S )
t e l 0 3 0 . 7 0 5 0 5 5 1 - 7 0 5 0 3 9 6 r . a . - f a x 0 3 0 . 7 1 5 6 6 1 1
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ALLEGATI
“SCHEDE DI SICUREZZA”
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