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IL NUCLEARE:QUALE FUTURO PER L’iTALIA
Genova, 26 gennaio 2009
IL RUOLO DELL’INDUSTRIA ITALIANA
NELLA PRODUZIONE DI
ENERGIA NUCLEARE
ing. Roberto Adinolfi
Il nucleare: quale futuro per l’industria italiana?
• L’industria italiana guarda con attenzione alla possibile ripresa di produzione elettronucleare, come opportunità per una crescita quantitativa e qualitativa
• Il ritorno dell’Italia al nucleare è un percorso complesso, che richiede la risoluzione di numerosi problemi di varia natura, non solo industriali
• Necessario innanzitutto fare chiarezza sugli obiettivi strategici che si vogliono perseguire
Processo autorizzativo
• Deve essere chiaro, per consentire ad investitori/fornitori di valutare seriamente l’opportunità Italia:
– Quali sono gli attori coinvolti
– Come vengono gestiti i rischi di sistema
• Deve essere certo, per limitare i rischi dell’investimento:– Quali sono i requisiti da soddisfare
– Quali sono i tempi
• Deve essere semplice, per contenere i costi (e i tempi) nella fase di valutazione dell’opportunità d’investimento:
– One step licensing
Il sistema di controllo
• E’ necessario assicurare adeguati controlli di tutte le fasi:– Progettazione– Realizzazione– Esercizio– Gestione delle scorie
• Problemi di:– Risorse da formare– Raccordi sinergici con altre strutture di vigilanza depositarie di
competenze– Raccordi strutturali con Enti di Controllo di altri Paesi con
problematiche analoghe
• Possibili strategie diversificate per le varie fasi (es.
certificazione della progettazione nel Paese d’origine), critico il controllo dell’esercizio e della gestione delle scorie
I problemi di finanziamento
• Attirare capitali privati su un investimento a lungo termine richiede certezze sul quadro competitivo:
– Possibilità di long term purchasing agreements
– Meccanismi di valorizzazione dei diritti di emissione
• Necessità di garanzie per rischio Paese:– Referendum docet…
– Il sistema autorizzativo è comunque non provato
• In un mercato mondiale in ripresa, per attrarre investitori dall’estero bisogna offrire condizioni più interessanti…
Il capitale umano
• Le Università italiane sfornano circa 100 ingegneri nucleari all’anno, già oggi insufficienti per le nuove esigenze delle aziende italiane
• Non è però scomparsa la cultura nucleare di base
• Non siamo tagliati fuori dalla ricerca europea, che però sta evolvendo verso un approccio di sussidiarietà
• Investire nella ricerca a livello nazionale fondamentale per attirare nuovi talenti
Quali obiettivi?
• Lo scenario “opportunistico”
Obiettivi: - ridurre/stabilizzare il costo del kWh
- ridurre la produzione di CO2
• Lo scenario “massimalista”
Obiettivi: - ricostruire una capacità tecnologica
- il nucleare come strumento di politica energetica
GLI OSTACOLI DA SUPERARE
Processo
autorizzativo
SCENARIO
OPPORTUNISTA
Import di
impianti
ALTO
SCENARIO MASSIMALISTA
Impianti
“autoctoni”
ALTO
Va comunque rivisto il processo autorizzativo relativo a tutte le fasi del ciclo di produzione di energia
GLI OSTACOLI DA SUPERARE
Processo
autorizzativo
Sistema
di
controllo
SCENARIO
OPPORTUNISTA
Import di
impianti
ALTO BASSOPossibile ricorso a
licensing nel Paese
d’origine
SCENARIO MASSIMALISTA
Impianti
“autoctoni”
ALTO ALTONecessità di
padroneggiare
tecnologie e sistemi
innovativi
GLI OSTACOLI DA SUPERARE
Processo
autorizzativo
Sistema
di
controllo
Attrazione
dei
finanziamenti
SCENARIO
OPPORTUNISTA
Import di
impianti
ALTO BASSOPossibile ricorso a
licensing nel Paese d’origine
MEDIONecessario
dirottare capitali esteri verso l’Italia
SCENARIO MASSIMALISTA
Impianti
“autoctoni”
ALTO ALTONecessità di
padroneggiare
tecnologie e sistemi
innovativi
ALTONecessario
finanziare la ricerca
GLI OSTACOLI DA SUPERARE
Processo
autorizzativo
Sistema
di
controllo
Attrazione
dei
finanziamenti
Capitale
umano
SCENARIO
OPPORTUNISTA
Import di
impianti
ALTO BASSOPossibile ricorso a
licensing nel Paese
d’origine
MEDIONecessario
dirottare capitali esteri verso l’Italia
BASSOLimitato all’
esercizio e al controllo
dell’esercizio
SCENARIO MASSIMALISTA
Impianti
“autoctoni”
ALTO ALTONecessità di
padroneggiare
tecnologie e sistemi
innovativi
ALTONecessario
finanziare la ricerca
ALTONecessità di presidiare
anche ricerca e
progettazione
GLI OSTACOLI DA SUPERARE
Processo
autorizzativo
Sistema
di
controllo
Attrazione
dei
finanziamenti
Capitale
umano
Capacità industriale
SCENARIO
OPPORTUNISTA
Import di
impianti
ALTO BASSOPossibile ricorso a
licensing nel Paese
d’origine
MEDIONecessario
dirottare capitali esteri verso
l’Italia
BASSOLimitato all’
esercizio e al controllo
dell’esercizio
BASSONon
indispensabile
SCENARIO MASSIMALISTA
Impianti
“autoctoni”
ALTO ALTONecessità di
padroneggiare
tecnologie e sistemi
innovativi
ALTONecessario
finanziare la ricerca
ALTONecessità di presidiare
anche ricerca e
progettazione
ALTONecessità di
una vera “promozione industriale”
Lo scenario “industriale”
Obiettivi:
– Tornare al nucleare per dare competitività al sistema industriale
– Ingloba l’obiettivo di riduzione dei costi dell’energia, in particolare per i grandi consumatori industriali
– Mira a massimizzare la ricaduta dell’investimento sul tessuto produttivo
– Viene favorita la creazione di partnerships industriali con possibili sbocchi anche su altri mercati
GLI OSTACOLI DA SUPERARE
Processo
autorizzativo
Sistema
di
controllo
Attrazione
dei
finanziamenti
Capitale
umano
Capacità industriale
Import di
impianti
ALTO BASSO MEDIO BASSO BASSO
Impianti
“autoctoni”
ALTO ALTO ALTO ALTO ALTO”
Lo scenario
“industriale”
ALTO MEDIONecessario assicurare il
controllo delle
fabbricazioni
BASSOAttrazione di un maggior numero di investitori industriali
MEDIOFormazione anche del personale industrie
costruttrici
MEDIOStimolata
l’iniziativa degli imprenditori industriali
Cosa è accaduto dell’industria italiana?
La maggior parte delle industrie italiane attive ad inizio anni ’80 ha abbandonato da tempo il settore
Non mancano aziende italiane che sono rimaste attive in questi anni sul mercato internazionale, come Ansaldo Nucleare nel campo dell’impiantistica Nucleare o Mangiarotti Nuclear nel campo della manifattura
Unità 1:• Contratto 1990• In esercizio 1996
• Unità 2:• Contratto Marzo ‘03• In esercizio Sett. ’07
Un progetto Ansaldo Nucleare, in consorzio con Atomic Energy of Canada Ltd
40% delle attività di Ingegneria & Project Management, per un totale di 275 u/a
Una delle pochissime centrali realizzate in Europa negli ultimi 10 anni
La centrale di Cernavoda in Romania
E oggi?
I progetti europei dell’ENEL:
• Il completamento delle due unità VVER da 440 MW a Mohovce in Slovacchia
• La partecipazione alla realizzazione dell’EPR da 1600 MW a Flamanville in Francia
Le realtà industriali italiane
La partecipazione Ansaldo Nucleare ai progetti AP1000
Progettazione e fornitura, in JV con Mangiarotti Nuclear e con partecipazione del Contenitore Metallico per la prima unità a Sanmen (Cina)
Più di 60 risorse impegnate nella progettazione dell’edificio reattore, di sistemi e componenti dell’isola nucleare, nell’analisi di sicurezza
Più di 260 anni-uomo già consuntivati
Le realtà industriali italiane
Mangiarotti Nuclear,
per la costruzione di componenti nucleari per il mercato del Replacement e per nuovi impianti AP1000 ed EPR
Il gruppo Techint, per la progettazione di sistemi waste e nella costruzione di impianti
Ed anche nuovi attori…
• Thales Alenia Spazio e CESI, impegnati con Ansaldo Nucleare nella fornitura del Sistema di Monitoraggio del Sarcofago a Chernobyl
• SRS, attiva nei vari campi dell’ingegneria nucleare
• IBF, ha messo a punto la tecnologia per la curvatura delle tubazioni primarie dell’AP1000
• Sogin, impegnata nella progettazione sia in Italia che all’estero
Le competenze industriali
La situazione dell’industria italiana:
quantitativamente limitata, qualitativamente adeguataL’industria italiana può candidarsi, in termini di competenze, non solo alla realizzazione del Balance of Plant, ma anche ad una significativa quota del Nuclear Steam Supply System:
–Ingegneria–GV, serbatoi, scambiatori–Contenitori e liners–Sistemi ausiliari del reattore–Alimentazioni elettriche
Si può stimare che il 75% di un impianto potrebbe essere realizzato dall’industria italiana (in passato, più del 90%)
Le competenze industriali
Anche in molti altri Paesi europei l’industria nucleare si è fermata per mancanza di nuovi ordinativi
Necessario partire da subito con nuovi investimenti in mezzi e risorse, cercando di competere per le realizzazioni all’estero, per essere pronti alle future realizzazioni in Italia
Necessario qualificare i processi ed i prodotti, per superare le barriere all’ingresso ancora presenti su molti mercati, anche europei
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