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Il tema del presente1 Dal TEMA DEL PRESENTE si formano il presente e l’imperfetto: PRESENTE
Tematico T P + voc. tem. e/o + desinenza lu@ - o -men lamba@n - o - men
Atematico T P + desinenza ti@qe - men zeu@gnu - men
IMPERFETTO
Tematico Aumento + T P + voc. tem. e/o + desin. secondarie eè - lu@ - o - men eè - lamba@n - o - men
Atematico Aumento + T P + desinenze secondarie eè - ti@qe- men eè -zeu@gnu - men
1 Per il tema del presente tematico e atematico, nonché per la sua formazione vedi scheda a parte.
Il presente è un tempo principale. ASPETTO = Azione continuata nel presente. DIATESI = Ha due diatesi, una per l’attivo e una per il medio-passivo. MODI = Finiti: Indicativo, Congiuntivo, Ottativo, Imperativo.
Infiniti: Participio, Infinito.
L’imperfetto è un tempo storico . ASPETTO = Azione continuata nel passato. DIATESI = Ha due diatesi, una per l’attivo e una per il medio-passivo. MODI = Ha solo l’Indicativo.
La formazione dei tempi 2
Teoria dell’aumento
AUMENTO Sillabico Temporale
Caratteristico di tutti i verbi che iniziano
per consonante; Consiste nell’aggiunta di un prefisso e1 che
accresce quindi di una sillaba il verbo: es. eò-lu-o-n eò-fainon eòrripton (con raddoppiamento della r dopo
l’aumento) aèpe@ballon (con inserimento dell’aumento tra tema
e preverbo che elide la vocale finale) eccez.: proe@ballon e prou@ballon;
perie@ballon
Caratteristico di tutti i verbi che iniziano
per vocale o dittongo; Consiste nell’allungamento2 della vocale
o dittongo iniziale, secondo il seguente schema:
e > h / ei es. hòlpizon, eiùcon o > w wòplizon u± > u– uçfainon i± > i– ièke@teuon a±/a– > h hèma@rtanon au > hu huòxanon ai/ei > hj hjùron; hjòkazon aj > hj hjùdon
Il tema verbale Dal TEMA VERBALE si formano il futuro, l’aoristo, il perfetto, il piuccheperfetto:
IL FUTURO
Si distinguono: futuro sigmatico, contratto, attico e dorico
1 In origine si trattava di un avverbio temporale che significava appunto “un tempo, una volta”. 2 In realtà non si tratta di un semplice allungamento, ma del frutto della contrazione tra l’aumento sillabico e la vocale iniziale del verbo, che finì per essere sentito come un allungamento. Si spiega così il fatto che l’a, breve o lunga che sia, allunga (o meglio contrae) in h. Alcuni verbi poi che cominciavano per s o V presentano l’aumento in ei: (s)eòcw - eòsecon, eiùcon per la caduta del s intervocalico.
Il futuro è un tempo principale. ASPETTO = È l’unico tempo che NON HA ASPETTO DIATESI = Ha tre diatesi, una per l’attivo, una per il medio e una per
il passivo. MODI = Finiti: Indicativo, Ottativo,Congiuntivo, Imperativo.
Infiniti: Participio, Infinito.
La formazione dei tempi 3
FUTURO sigmatico T V + SUFFISSO s + VOCALE TEMATICA e/o + DESINENZA
Temi in vocale allungano la vocale finale del tema tima@w > timh@ - s- o - men içsthmi > sth@ - s - o - men
Temi in consonante muta:
labiale p b f gutturale k g c dentale t d q gruppo -nd
nell’incontro con il sigma diventa y diventa x cade cade determinando allungamento di compenso
gra@fw > graf - sw = gra@ywta@ssw > tag - sw = ta@xw pei@qw > peiq- sw= pei@sw spe@ndw > spend-sw = spei@sw
FUTURO contratto1 È caratteristico dei temi in consonante liquida (l, r) e nasale (m, n). T V + SUFFISSO es + VOCALE TEMATICA e/o + DESINENZA Il sigma intervocalico cade determinando contrazione. Segue pertanto la coniugazione dei presenti contratti in ew. aègge@llw > aèggel - es - o - men > aèggele@@omen > aèggelou^men fai@nw > fan - es - o - men > fane@omen > fanou^men ba@llw > bal - e@s - o - men > bale@omen >balou^men
FUTURO attico È caratteristico dei verbi che al presente escono in - i@zw e hanno più di 2 sillabe, ma si estende anche ad alcuni verbi in - a@zw. La sua coniugazione è identica a quella dei verbi contratti in ew nel primo caso e a quelli in aw nel secondo . badi@zw > badiw^, badiei^v, ecc. komi@zw > komiw^, komiei^v, ecc. biba@zw > bibw^, biba^jv, ecc.
FUTURO dorico È un futuro sigmatico e contratto insieme, piuttosto raro in attico, che presenta sempre diatesi media con valore attivo. T V + SUFFISSO se + VOCALE TEMATICA e/o + DESINENZA DEL MEDIO ple@w > pleuse@omai > pleusou^mai = navigherò feu@gw > feuxe@omai > feuxou^mai = fuggirò klai@w > klause@omai > klausou^mai = piangerò
1 impropriamente chiamato anche ASIGMATICO.
La formazione dei tempi 4
FUTURO passivo TEMA DELL’AORISTO PASSIVO 1+ so/e + DESINENZE PRIMARIE MEDIE Debole : luqh - so@ - meqa Forte : fanh - so@ - meqa
FUTURO raddoppiato Di pochi verbi è attestata una forma di futuro che presenta il raddoppiamento del perfetto e le terminazioni del futuro medio. lelu@somai pepra@xomai
L’AORISTO 2 L’aoristo, in quanto tempo passato, presenta la caratteristica dell’AUMENTO, ma SOLO NELL’INDICATIVO. Pertanto solo nell’indicativo ha valore corrispondente al nostro passato remoto (principali) o trapassato prossimo (subordinate). tau^ta eèpoi@hsan wév eèke@leusen oé strathgo@v = fecero queste cose come il generale aveva ordinato Tutti gli altri modi restano cronologicamente indefiniti ed esprimono piuttosto un aspetto di azione momentanea. Tuttavia ai fini della traduzione va ricordato che:
infinito aoristo esprime azione momentanea generalmente contemporanea, ma anche anteriore
participio aoristo esprime azione momentanea generalmente anteriore alla reggente Si distingue in debole , forte e fortissimo primo secondo terzo 1 Vedi aoristo passivo. 2 La parola aoristo (da a privativo + oèri@zw) significa non determinato, indefinito
L’aoristo è un tempo storico. ASPETTO = azione puntuale, momentanea, vista nel suo momento
di inizio (ingressiva) o di fine (egressiva) DIATESI = Ha tre diatesi, una per l’attivo, una per il medio e una
per il passivo. MODI = Finiti: Indicativo, Congiuntivo, Ottativo, Imperativo.
Infiniti: Participio, Infinito.
La formazione dei tempi 5
AORISTO debole 1 AUMENTO + T V + SUFFISSO sa + DESINENZE SECONDARIE Temi in vocale
allungano la vocale finale del tema
tima@w > eè - timh@ - sa - men içsthmi > eò - sth - sa
Temi in consonante muta:
labiale p b f gutturale k g c dentale t d q gruppo -nd
nell’incontro con il sigma diventa y diventa x cade cade determinando allungamento di compenso
gra@fw > eò - graf - sa = eògraya ta@ssw > eò - tag - sa = eòtaxa pei@qw > eò - peiq- sa= eòpeisa spe@ndw > eò - spend - sa = eòspeisa
Temi in consonante: liquida e nasale
Cade il sigma determinando allungamento di compenso (aoristo asigmatico)
fai@nw > eò - fan - sa = eòfhna me@nw > eò - men - sa = eòmeina ti@llw > eè - til - sa = eòti–la
AORISTO forte2 Hanno questo tipo di aoristo i verbi che in qualche modo possono distinguere il tema del presente da quello verbale (verbi politematici, verbi con diversi gradi di apofonia, verbi che hanno il presente suffissale o raddoppiato) AUMENTO + T V + VOCALE TEMATICA e/o + DESINENZE SECONDARIE lei@pw > eè - li@p - o - men ba@llw > eè - ba@l - o - men lamba@nw > eè -la@b - o - men tre@cw > eè - dra@m - o - men AORISTO fortissimo1 È proprio di pochi verbi con tema verbale in vocale caratterizzato da apofonia quantitativa. Ha diatesi solo attiva. AUMENTO + T V + DESINENZE SECONDARIE bai@nw > eò - bh - n gignw@skw > eò - gnw - n içsthmi > eò - sth- n
1 o sigmatico o primo 2 o radicale tematico o secondo 1 o atematico o terzo
La formazione dei tempi 6
AORISTO cappatico I 3 verbi di@dwmi, içhmi, ti@qhmi formano un tipo particolare di aoristo terzo chiamato cappatico per la presenza di un suffisso – k – fra il tema verbale e le desinenze secondarie solo nelle prime tre persone singolari dell’indicativo attivo. Sempre in queste 3 persone del singolare attivo il tema presenta vocale lunga, mentre in tutte le altre torna breve . eòqhka ma al plurale eòqemen
AORISTO PASSIVO1 Si distingue in debole e forte primo secondo
AORISTO PASSIVO debole T V + SUFFISSO qh + DESINENZE SECONDARIE ATTIVE Tema dell’aoristo pass. Questa forma è caratteristica dei temi in
Temi in vocale
allungano la vocale finale del tema
qualche volta aggiungono un s tra tema e suffisso
tima@w > eè - timh@ - qh - men gignwskw > eè - gnw@ - s - qh - n
Temi in consonante muta:
labiale p b f gutturale k g c dentale t d q
nell’incontro con l’aspirata del suffisso: si aspira diventando f si aspira diventando c diventa s
bla@ptw > eè -bla@f - qhn ta@ssw > eè - ta@c - qhn pei@qw > eè - pei@s- qhn eèlpi@zw > hèlpi@sqhn
Temi in consonante: liquida e nasale
restano immutate
aègge@llw > hègge@l-qhn fai@nw > eè - fa@n - qhn
AORISTO PASSIVO forte T V + SUFFISSO h + DESINENZE SECONDARIE ATTIVE Tema dell’aoristo pass. Es. eè- fa@n - h - men Molti verbi, come fai@nw, presentano sia la forma dell’aoristo passivo debole che quella forte. In questo caso la forma forte assume valore mediale intransitivo. Es. eèfa@nqhn = fui mostrato eèfa@nhn = apparvi
1 è atematico in quanto le desinenze si aggiungono direttamente al suffisso senza vocale tematica.
La formazione dei tempi 7
IL PERFETTO Si distingue, come l’aoristo, in debole , forte , fortissimo primo secondo terzo TEORIA DEL RADDOPPIAMENTO Se il verbo inizia …al TV si premette …
per consonante semplice …la prima consonante seguita da e Es. ta@ssw TV tag > tetag-
per consonante aspirata …la tenue corrispondente seguita da vocale da e Es. qu@w TV qu > tequ-
con consonante doppia o con due consonanti
…la vocale e Es. zhte@w TV zhte > ezhte- stre@fw TV stref > estref-
per muta + liquida …la muta iniziale seguita da e Es. gra@fw TV graf > gegraf-
per vocale o dittongo …l’aumento temporale, cfr. teoria dell’aumento Es. aògw TV ag > hg- réiptw TV rif > eèrrif-
per preposizione …il raddoppiamento inserendolo tra la preposizione e il TV Es. aèposte@llw > apestl- sugga@fw > suggegraf-
Il perfetto è un tempo principale ASPETTO = azione compiuta, conclusa nel passato i cui effetti durano
anche nel presente DIATESI = Ha due diatesi, una per l’attivo e una per il medio-passivo. MODI = Finiti: Indicativo, Congiuntivo, Ottativo, Imperativo.
Infiniti: Participio, Infinito.
La formazione dei tempi 8
PERFETTO debole RADDOPPIAMENTO + T V + ka1 /k + DESINENZE PROPRIE DEL PERFETTO Tema del perfetto
Hanno questo perfetto:
• tutti i temi in vocale ⇒ la vocale si allunga lu@w > le - lu@ - ka - men dhlo@w > de - dhlw@ - ka- men
• tutti i temi in dittongo ⇒ dittongo resta inalterato paideu@w > pe-paideu@-ka-men
• quasi tutti i temi in dentale ⇒ la dentale cade pei@qw > pe -pei@- ka - men
• quasi tutti i verbi in liquida
⇒ la consonante resta inalterata
aègge@llw > hègge@l - ka -men fqei@rw > eè - fqa@r - ka-men
• quasi tutti i verbi in nasale2
⇒ cambiano la n in g ⇒ perdono la nasale
fai@nw > pe -fa@g - ka-men kli@nw > ke -kli@-ka-men
PERFETTO forte RADDOPPIAMENTO + T V + a + DESINENZE PROPRIE DEL PERFETTO
Hanno questo tipo di perfetto
• tutti i verbi con TV in cons. muta labiale e velare
⇒ consonanate resta inalterata oppure
⇒ con apofonia della vocale interna
feu@gw > pe - feu@g -a- men gra@fw > ge - gra@f -a-men gi@gnomai > ge-go@n-a-men ktei@nw > eè-kto@n-a-men me@nw > me-mo@n-a-men
• alcuni temi in dentale
⇒ con apofonia della vocale interna pei@qw > pe-poi@q-a-men
• alcuni temi in liquida e nasale.
⇒ con apofonia della vocale interna
fai@nw > pe-fh@n-a-men qa@llw > te-qh@l-a-men
Alcuni temi in labiale e velare presentano un perfetto cosiddetto ASPIRATO in quanto la consonante finale del tema subisce aspirazione. diw@kw > de- di@wc - a aògw > hùca pe@mpw > pe@pomfa
1 la a del suffisso compare solo nell’indicativo (tranne comunque la III singolare), mentre in tutti gli altri modi si ha la vocale tematica e/o. 2 quando uno stesso verbo abbia entrambe le formazioni, debole e forte, l’una ha valore intransitivo, l’altra transitivo.
La formazione dei tempi 9
PERFETTO fortissimo È un’antichissima forma di perfetto atematico che in alcuni casi non ha una coniugazione completa, ma solo alcune voci caratterizzate dall’aggiunta delle desinenze direttamente al tema, senza suffissi. RADDOPPIAMENTO + T V + DESINENZE PROPRIE DEL PERFETTO Il più completo e importante è oi§da, io so, perfetto resultativo di oéra@w.
Alcuni verbi hanno poi una forma di perfetto cosiddetta mista in quanto nelle prime 3 persone dell’indicativo seguono il perfetto debole, mentre nelle altre quello fortissimo: içsthmi > eòsthka/ eòstamen qnh@skw > te@qnhka/te@qnamen dei@dw > de@doika/de@dimen bai@nw > be@bhka/be@bamen
PERFETTO medio-passivo Il perfetto medio-passivo è unico e atematico per tutti i verbi. RADDOPPIAMENTO + TEMA VERBALE + DESINENZE PRIMARIE MEDIE lu@w > le - lu@ - meqa pra@ssw > pe - pra@g -meqa
L’incontro della consonante finale del tema verbale con la consonante iniziale delle desinenze determina i seguenti mutamenti fonetici:
Temi in vocale ⇒ la vocale si allunga
tima@w > te ti@mh mai
Temi in dittongo ⇒ il dittongo resta inalterato
paideu@w > pe pai@deu mai
Labiale p b f
m = mm s = y t = pt sq = fq
ke@kommai ke@koyai ke@koptai ke@kofqe
Gutturale k g c
m = gm s = x t = kt sq = cq
te@tagmai te@taxai te@taktai te@tacqe
Nasale n
m = sm s t sq = rimane n
pe@fasmai pe@fantai
Dentale t d q
m = sm s = s (cade) t = st sq = s (cade)
pe@peismai pe@peisai pe@peistai pe@peisqe
Temi in consonante ⇒ subiscono i
seguenti mutamenti :
Liquida l r inalterata hòggelmai
eòfqarmai
La formazione dei tempi 10
PIUCCHEPERFETTO AUMENTO + TEMA DEL PERFETTO + SUFFISSO e/ ei1 + DESINENZE le@luka > eè -lelu@k -e -men o eè -lelu@k -ei -men ge@grafa > eè- gegra@f -e -men o eè -gegra@f- ei- men Derivando dal tema del perfetto, ricorre logicamente in 3 tipi :
primo o debole es. eèlelu@kein
secondo o forte eègegra@fein
terzo o fortissimo eèdedi@ein o hjòdein
PIUCCHEPERFETTO medio AUMENTO + TEMA DEL PERFETTO + SUFFISSO e/ ei2 + DESINENZE secondarie medie eè- le -lu@- mhn
1 In origine era un ampliamento in es analogo a quello del latino cfr. amav–es-am > amaveram 2 In origine era un ampliamento in es analogo a quello del latino cfr. amav–es-am > amaveram
Il piuccheperfetto è un tempo storico. ASPETTO = colloca nel passato l’azione espressa dal perfetto. DIATESI = Ha due diatesi, una per l’attivo e una per il medio-
passivo MODI = Ha solo l’Indicativo.
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