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Impianti idrici domestici Angelo GALLIZIO Impianti sanitari Ed. Hoepli, ottava edizione Vito Giorgio COLAIANNI Impianti tecnici delledilizia Ed. Franco Angeli, Girolamo IPPOLITO Appunti di costruzioni idrauliche Ed. Liguori
DISTRIBUZIONE DELLACQUA SISTEMA A LENTE IDROMETRICA
DISTRIBUZIONE DELLACQUA SISTEMA A CONTATORE (art. 5 legge n.36/1994)
I contatori possono essere a turbina .:
30
DN mm 1" 1" 1/4 1" 1/2 2"
Qn m3/h 3,5 5 10 15
Qmax m3/h 7 10 20 30
Larghezza s/ canotti mm 260 260 300 300 c/ canotti mm 360 380 440 460
Altezza mm 140 40 165 185
Prezzo Euro/ cad. 111,00 125,00 199,00 295,00
.o a mulinello (Woltmann):12345 6
DN 100
DN mm 50 60 80 . 250 300
Qn 15 25 40
Qmax m3/h m3/h 90 120 200 .. 1200 1500
Larghez za mm 200 200 225 .. 450 500
Altezza mm 207 215 234 .. 439 491
Peso kg 12,5 13,0 15,5 .. 108 136
Prezzo Euro/ cad. 243,00 267,00 292,00 .. 1.783,00 3.045,00
.. 400 600
Qmax h= 150 mc/h Qmax d (10 ore di lavoro al giorno)=600 mc/d Jamm=2 m
Opzione A: turbina 150 mm, 450mc diari. Opzione B: woltmann 100 mm, 900 mc
Opzione A: turbina 150 mm, 450mc diari. Opzione B: woltmann 100 mm, 900 mc
Reti di distribuzione a contatore:Gli impianti di adduzione delle acque agli edifici residenziali sono costituiti da: Presa orizzontale Colonne montanti Diramazione Saracinesca per ogni montante Saracinesca prima di ogni contatore divisionale
MATERIALE PER CONDOTTE IDRICHE IN UN EDIFICIO PIOMBO FERRO ZINCATO Giunzioni con vite e manicotto. La tenuta garantita avvolgendo il maschio con fili di canapa spalmati di biacca ACCIAIO ZINCATO RAME RIVESTITO PVC PE
DISTRIBUZIONE A CONTATORE PH+JL+ A+PS+Peff P = Pressione relativa al rubinetto posto nel punto pi alto delledificio H = dislivello fra lasse della condotta ed il rubinetto considerato R=JL = perdite di carico distribuite;A = perdite di carico concentrate; Ps = pressione di sicurezza introdotta per poter avere sempre lerogazione anche nei momenti di calo di pressione pari a 0.5 atm Peff = la pressione che occorre avere al rubinetto considerato per avere una determinata portata
Calcolo di una rete di distribuzione interna ad un edificioTeorema di Bernoulli
Vo P V1 = Z1 + 1 + + R + A Zo + + 2g 2g
Po
2
2
Per procedere col calcolo necessario conoscere lerogazione di portata minima di ogni apparecchio: A questo scopo le norme UNI 9182 prevedono ladozione in una UNITA DI CARICO (UC) pari a 0.1 l/s che tiene conto del tipo di apparecchio erogatore, delle sue caratteristiche dimensionali e della frequenza duso.
Tabella di contemporaneit:
Schema di calcolo: Si divide limpianto in tronchi Si individuano le portate massime degli apparecchi dello stesso tipo ( Q ) Si moltiplicano le portate massime per il coefficiente di contemporaneit Si ottiene cos la portata effettiva per ogni tipologia di apparecchi e quindi, dalla somma di queste, la portata totale. Nota la Q totale, si fissa un diametro, e si stabilisce la velocit: 2
Q = VS
con
D S = 4
P = Po Z1 R A Peff + Ps 1
44
67
85
130
186
255
UTILIZZO DI UN SERBATOIO Situazione non ottimale
IMPIANTI CON AUTOCLAVE
Lautoclave riempito in parte di acqua in parte di aria in pressione. Una pompa alimenta tale autoclave ed regolata da un pressostato, nellautoclave che ne arresta il funzionamento quando laria allinterno dello stesso raggiunge un certa pressione Max P1 e la fa ripartire quando raggiunge un certa pressione MIN P2.
P1 = pres. Max V1= vol. di aria relativo P1 = pres. Min V2= vol. di aria relativo Q= portat di alimentazione della pompa Qm = portata media erogata agli utenti Vu = volume utile del serbatoio Tc = tempo di ciclo = tempo intercorrente tra uno svuotamento ed un riempimento
V V V V T= + Q Q Q2 1 2 1 c m
m
Posto Qm= Q
con 01
CONDIZIONI DA GARANTIRE IL VOLUME DELLAUTOCLAVE NON DEVE ESSERE TROPPO GRANDE, PURCHE SI GARANTISCA: CHE LA PORTATA MASSIMA DELLA POMPA SIA ALMENO UGUALE ALLA MASSIMA PORTATA RICHIESTA DALLE UTENZE CHE IL VOLUME Vu NON SIA TROPPO PICCOLO, IN MODO DA GARANTIRE CHE LA POMPA NON STACCHI ED ATTACCHI CONTINUAMENTE
Impianti di scarico dei refluiGli impianti di deduzione delle acque sono costituiti da: Tubazione suborizzontale che collega gli apparecchi (diramazioni) Discendenti che raccolgono queste tubazioni (discendenti o colonne) Un collettore suborizzontale che raccoglie i discendenti e li collega alla rete urbana Tutti i collettori e gli apparecchi devono essere scollegati dalle colonne montanti attraverso sifoni (foto) I discendenti devono essere aerati (ventilazione primaria), per allontanare le esalazione mefitiche, attraverso aeratori collegati con leterno delledificio. Eventualmente, per edifici molto alti, bisogna prevedere una ventilazione secondaria, costituita da un tubo che trascina solo aria.
Dimensionamento dei circuiti di scarico
Il fluido non omogeneo n monofasico Criteri EmpiriciUNITA DI SCARICO = 28 l/min
CONDOTTE DI VENTILAZIONE PENDENZA MINIMA 2.5% VENTILAZIONE: PRIMARIA SECONDARIA PARALLELA DIRETTA PARALLELA INDIRETTA
VENTILAZIONE PRIMARIA
VENTILAZIONE PARALLELA DIRETTA
VENTILAZIONE PARALLELA INDIRETTA
VENTILAZIONE SECONDARIA
Allacciamento di scarichi privati alla rete pubblica di fognatura
IMPIANTO DI SCARICO PER ED. A TERRAZZA
TRATTAMENTO DELLE ACQUE DI RIFIUTO DI CASE E VILLE ISOLATE
Fossa Settica
Pozzo Imhoff
SCHEMA IMPIANTO CON FILTRI PERCOLATORI PER PICCOLE COMUNITAFOSSA IMHOFF FILTRO PERCOLATORE FOSSA IMHOFF
Arrivo liquame grezzo trattamento primario
Fango misto digerito
Effluente
DISIDRATAZIONE E SMALTIMENTO
Schema impianto Imhoff_Percolatore_Imhoff
(da Depurazione delle acque, Masotti)
LE FOSSE IMHOFF
Tipo di fossa Imhoff
(da Depurazione delle acque, Masotti)
LE FOSSE IMHOFF
Fossa Imhoff ad uso domestico
(da Depurazione delle acque, Masotti)
Fossa Imhoff meccanizzata
(da Depurazione delle acque, Masotti)
Vasca biologica tipo IMHOFF per lo smaltimento delle acque di scarico domestiche nelle localit prive di rete fognaria urbana Le vasche settiche tipo Imhoff sono costituite da una vasca principale (digestione anaerobica) che contiene al suo interno un vano secondario (di sedimentazione). L'affluente entra nel comparto di sedimentazione, che ha lo scopo di trattenere i corpi solidi e di destinare il materiale sedimentato attraverso l'apertura sul fondo inclinato, al comparto inferiore di digestione. proporzionato in modo tale da garantire il giusto tempo di ritenzione e da impedire che fenomeni di turbolenza, causati dal carico idrico, possano diminuire l'efficienza di sedimentazione. Il comparto di digestione dimensionato affinch avvenga la stabilizzazione biologica delle sostante organiche sedimentate (fermentazione o digestione anaerobica). Sono costruite in conformit alle descrizioni, al proporzionamento dei volumi ed alla capacit di depurazione sancite dal Comitato dei Ministri per la tutela delle acque dall'inquinamento nella delibera del 04/02/77 (S.O.G.U. n. 48 del 21/02/77). Le vasche Imhoff non assicurano il rispetto dei parametri indicati nell'allegato 5 alla parte terza del D.L. n. 152/06, ma sono ammesse dall'art. 3 dello stesso allegato 5: "Possono essere considerati come appropriati i sistemi di smaltimento per scarichi di insediamenti civili provenienti da agglomerati con meno di 50 A.E. come quelli gi indicati nella delibera del Comitato dei Ministri per la tutela delle acque dall'inquinamento del 4/02/77".
Capacit litri
Abitanti equivalenti*
Diametro cm
H totale cm
Peso kg
Prezzo Euro/cad.
1100 1500 3050
6 8 16
143 143 180
137 147 180
52 57 100
435,00 500,00 915,00
1 abitante equivalente = 1 utilizzatore domestico abituale = 4 coperti di ristorante = = 4 scolari = 5 adetti in uffici e laboratori = 5 spettatori in cinema e teatri = 3 atleti in palestra 1006Nell'interesse dell'ambiente in generale, ma sopratutto delle persone che frequentano gli insediamenti circostanti, certamentamente pi opportuno adottare i depuratori biologici a fanghi attivi ad ossidazione totale.Il depuratore biologico BIODEP opera un trattamento depurativo di tipo biologico a fanghi attivi e ossidazione totale per scarichi domestici o assimilabili. Il processo biologico a fanghi attivi rimuove la sostanza organica secondo meccanismi analoghi a quelli che avvengono in natura, ma in tempi molto pi brevi. Comparto n. 1 sedimentazione e digestione anaerobica; Comparti n. 2 e 3 ossidazione o digestione aerobica; Comparto n. 4 sedimentazione finale o secondaria e ricircolo fanghi; Comparto n. 5 disinfezione a mezzo di pasticche di cloro solido
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