IN VENETO LebatteriedellaFiamm …...2019/01/29  · 2018si èchiuso con un fatturato di 443...

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PAOLOPITTALUGAInviato a Veronella (Verona)

ebatterie: sono esaranno u-na sorta di leitmotiv dei no-stri giorni. Perché, nell’ine-

briante full immersion del mondoelettrificato che viene caldeggiatoin modo ossessivo da tutti eovun-que, quei contenitori di energia so-no il cuore della mobilità green. Mapure l’incognita. Per la loro –attua-le –capacità contenitiva e di ricari-ca e, dilemma non da poco, per lemodalità di smaltimento che sonoun autentico rebus.In attesa dell’intuizione che facciasì che, almeno per l’automotive, siarrivi a contenitori \capienti\, po-co ingombranti e poco pesanti, inattesa che si risolvano la questionelitio (puntare tutto su questo ele-mento chimico avendo però cer-tezza della sua disponibilità in na-tura, cosaalquanto dibattuta) o al-ternative almomento top secret,e-sistono ancora le batterie tutti i

quelle basilari per le nostreauto o per servizi industriali.Un comparto dove il made in Italyeccelle. Basti fare un nome: Fiamm.Una storia nata nel 1942come Fab-brica italiana accumulatori moto-carri Montecchio. La produzionedell’azienda vicentina si sviluppa-va sulle batterie per la in

di auto e per trazione elet-trica. Epoi quelle stazionarie (per lesituazioni di emergenza) fonda-mentale sostegno alla ripresa deldopo guerra. Fiamm diventa cosìpure un simbolo, ai più attenti nonsaràsfuggita la decalcomania sulla\Rossa\, la Ferrari. La crescita nonconosce ostacoli, negli anni ’60delsecolo scorso esporta nel campodell’automotive e negli anni ’80ec-co l’inizio dell’esportazioni dellebatterie stazionarie negli Stati Uni-ti. Negli anni 2000 l’azienda vicen-tina aprenuovi siti all’estero. Ma dal13febbraio 2017diventa al51%del-lagiapponese Hitachi Chemical. U-na svolta che non intacca il know-how tricolore: anzi igiapponesi nonentrano mai nelle scelte aziendaliperché ammirano le capacità e lequalità di questo made in Italy. Perquesta multinazionale, presente in60 Paesi, l’anno finanziario 2017-

L

2018si èchiuso con un fatturato di443 milioni.Qui nella bassaveronesesorge que-sto sito di 105 mila mq dei quali42.500 coperti. Vi operano 600per-sone dall’età media di 43 anni, inprevalenza uomini.Massimo Pera, direttore dello sta-bilimento di Veronella, RaimondoHippoliti, direttore Ricerca e svi-luppo e Alessandro Mio, direttoreRisorse umane spiegano l’organiz-

LefabbrichedeigiapponesiSonosemprepiùnumerosigliinvestimentiin Italiadigruppinipponici,particolarmenteinteressatialsettoredellacomponentisticadell’auto.Primaregola:sirispettalatradizionedelleaziendeacquisite

IN VENETO

LebatteriedellaFiammperlamobilitàsostenibile

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PAESE : Italia PAGINE : 21SUPERFICIE : 32 %PERIODICITÀ : Quotidiano

DIFFUSIONE : (126000)AUTORE : Paolo Pittaluga Inv…

29 gennaio 2019

INDUSTRIA

I grandiimprenditori

nipponiciriconoscono il valoredei prodotti italiani ela competenzadi chi

guida le impreseNel Nord enel

Centro, due casiesemplari di

successodi questastrategia

zazione del sito. Siparte dall’area diarrivo del piombo: ne consumano(attraverso un complesso procedi-mento di trasformazione) circa 60tonnellate al giorno che diventano25mila batterie al giorno equiva-lenti a 5 milioni e mezzo l’anno. Il45% finisce ai costruttori auto, il55%all’after market, in 12Paesiper45 destinazioni. Piombo che èpre-zioso, 11/12 euro al chilogrammo earriva da produttori di tutta Euro-pa. Vienefuso a450°,trasformato inuna barra tramite pressatura epoiin una bobina estoccato in magaz-zino per 24ore. Insomma coccola-to o quasi. Poi la stiratura, quindi iltaglio e successivamente la spal-matura di una pasta di masse atti-ve.Quindi tagliato in strisce per poipassare alla fase di montaggio con6 linee di produzione per 7 forma-ti. Seguono ulteriori tappe primache la nostra batteria diventi quel-la \scatoletta\ che siamo abituati avedere nel vano motore della no-stra auto. Una catena di lavoro pra-ticamente spalmata sulle 24 ore suquasi 7 giorni: quasi solo perché cisono dei fermi dovuti alla manu-tenzione che,però, per il futuro cer-cano di azzerare.Anche perché qui sul piombo so-no pronti ascommettere ancora alungo, anche davanti alle forzatu-re della mobilità. E poi perché ilsuo prezzo èmolto più basso: rap-portato al litio il rapporto è di 1 a8. E nel litio... c’è il cobalto che è ingran parte in mano cinese. Certolavorare il piombo non è il massi-mo ma qui tengono alla salute a talpunto che raddoppiano i control-li sui dipendenti previsti dalla leg-geehanno messo in atto diverse a-zioni per portare all’abbattimentodel rischio.

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L’impresa fondata nel 1942comeFabbrica Italiana Accumulatori

Motocarri Montecchio dal 2017 èpassatasotto il controllo di Hitachi

Lavorazione delle batterie Fiamm a Veronella

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29 gennaio 2019

Nuovo stabilimento Alcantara in Umbria

Gli investimentistranieriin Italia

17,7miliardiGli investimenti esteridiretti in Italia nel 2017(dato Banca d’Italia)

1%Il flusso di investimentiesteri nell’ultimo biennioin relazione al Pil

11milaLe multinazionali presentiin Italia, un terzo sono a

Milano (Assolombarda)

6,5miliardiGli investimenti direttiin uscita dall’Italia nel2017 (Banca d’Italia)

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DIFFUSIONE : (126000)AUTORE : Paolo Pittaluga Inv…

29 gennaio 2019