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ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO DI SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA,
SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO DI SANTA CROCE DI MAGLIANO (CB)
PROT. N. 3483 DEL 15/05/2018
LICEO SCIENTIFICO STATALE
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V B
A.S. 2017/2018 (ORDINANZA MINISTERIALE N.257 del 04/05/2017)
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
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CONSIGLIO DI CLASSE
Docente Disciplina di in- segnamento
Commissario interno
Continuità didattica Firma
AGOSTINELLI MARIANGELA
Lingua e letteratura italiana
✓ 1anno (solo il 5°anno) supplente annuale di prof.ssa Tribuzio Da- niela
MASCIA SALVATORE
Lingua e letteratura inglese
3 anni (3° 4°e 5°)
LASTELLA DARIO Informatica ✓ 1 anno (solo 5°anno)
LOTTO LAURA Storia e filosofia 1 anno (solo 5°anno)
BRUNO MARIA TERESA
Matematica 5 anni (1°,2°,3°,4° e 5° anno)
ARCANO GIULIA Fisica (coordina- trice) Potenziamento di fisica pomeridiano
3 anni (3°,4°e 5°anno ma anche 1°anno)
CAPPIELLO SILVANA
Scienze 5 anni
PORRAZZO RACHELE ANTONIETTA
Disegno e storia dell’arte e poten- ziamento
✓ 5 anni
D’ONOFRIO SALVATORE
Scienze Motorie 5 anni
RUCCI Don ALESSIO
Insegnamento della religione cattolica
3 anni (3°, 4° e 5° anno)
TOSTO LORELLA Potenziamento di scienze solo per studenti BES
1 anno
MANCINI ANTONIO
Potenziamento di scienze solo per studenti BES
2 anni
IANTOMASI ASSUNTA
Potenziamento di matematica antimeridiano e pomeridiano per l’intera classe
1 anno
DATA DI APPROVAZIONE 11/05/2017 DIRIGENTE SCOLASTICO
(Prof.ssa Giovanna Fantetti)
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
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Indice del documento
Sezione A. Presentazione dell’Istituto e del percorso di studi Docenti della classe nel triennio
Presentazione dell’Istituto Quadro orario delle materie di studio nel quinquennio.
Sezione B. Presentazione della classe. Elenco dei candidati. Profilo della classe. Obiettivi trasversali e livelli raggiunti.
Sezione C. Relazione attività di programmazione del consiglio di classe Sintesi dei contenuti realizzati entro la data del 15 maggio Strumenti didattici. Metodologie didattiche. Attività complementari ed integrative. Prove di valutazione e simulazioni prove d’esame.
Criteri di valutazione, griglie prove di simulazione della prima, seconda, terza prova e del colloquio.
Sezione D. Relazioni programmazioni disciplinari D.1 Lingua e letteratura italiana. D.2Informatica
Lingua e letteratura inglese. Storia Filosofia Matematica Fisica Scienze Disegno e storia dell’arte
Scienze motorie IRC
Sezione E. Allegati riservati Documento per alunno BES I.N. Documento per alunno DSA S.C. Documento per alunno BES T.C.
.
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
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SEZIONE A del Documento
Presentazione dell’Istituto e del percorso di studi.
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
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A 1. Docenti della classe nel triennio
Docenti della classe Classe III Classe IV Classe V
Preside Prof.ssa Angela
M.Tosto Prof.ssa Giovanna Fantetti Prof.ssa Giovanna Fantetti
Religione Rucci Don Alessio Rucci Don Alessio Rucci Don Alessio
Italiano Daniela Tribuzio Daniela Tribuzio Mariangela Agostinelli
Informatica Pierluigi Mauta Paolo Donnarumma Dario Lastella
Storia Piacquadio Flora Birtolo Marco Stefano Lotto Laura
Inglese Mascia Salvatore Mascia Salvatore Mascia Salvatore
Filosofia Piacquadio Flora Birtolo Marco Stefano Lotto Laura
Matematica Bruno Maria Teresa Bruno Maria Teresa Bruno Maria Teresa
Fisica Arcano Giulia Arcano Giulia Arcano Giulia
Scienze Cappiello Silvana
Cappiello Silvana
Cappiello Silvana
Disegno e Storia del- l’Arte
Porrazzo Rachele A.
Porrazzo Rachele A. Porrazzo Rachele A.
Scienze Motorie D’Onofrio Salvato-
re D’Onofrio Salvatore D’Onofrio Salvatore
Potenziamento Tosto Lorella
Potenziamento Mancini Antonio Mancini Antonio
Potenziamento Iantomasi Assunta
Potenziamento Arcano Giulia
Potenziamento Miele Pasquale
A.2 Presentazione dell’Istituto L'Istituto Omnicomprensivo “Raffaele Capriglione ” di S. Croce di Magliano è sorto per effetto
del Decreto dell’Ufficio Scolastico Regionale n. 1003 del 5 febbraio 2009, relativo al Piano di riorganizzazione della rete scolastica per l'a.s. 2009/10, che ha portato alla soppressione dell'autonomia di funzionamento del Liceo Scientifico e dell’Istituto Comprensivo “Michele Del Gatto” di S. Croce di Magliano e alla verticalizzazione di tutte le scuole di Santa Croce di Magliano, Rotello e Montelongo e ha visto l’aggregazione del istituto Omnicomprensivo “F.Jovine” di Bonefro dal 1° settembre del 2014 comprendente i plessi di Bonefro, Colletorto e S. Giuliano di Puglia.
Il Liceo Scientifico Statale di Santa Croce di Magliano nasce nell’anno scolastico 1968/69 e fino al 1974 opera come sezione staccata del Liceo Scientifico di Termoli. Dal 1° ottobre 1974 ottiene l’autonomia.
Nell’ a.s. 1984/85, il liceo ha avviato, prima scuola del Molise, una minisperimentazione linguistica (l’inse- gnamento di due lingue straniere) ed informatica, ed ha aderito successivamente, al P.N.I. (Piano Nazionale In- formatica).
Il Liceo Scientifico Statale di Santa Croce di Magliano serve un bacino di utenza che comprende i comuni di Bonefro, Colletorto, Rotello, San Giuliano di Puglia e Montelongo, situati in una zona interna del Me- dio Molise, con una popolazione complessiva di circa 15.000 abitanti.
È l’unica scuola superiore di questo territorio e rappresenta per i giovani che vi vivono un sicuro punto di riferimento per l’acquisizione di una formazione culturale ampia e completa sia da un punto di vista scientifico
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che umanistico, capace di consentire loro sia un naturale prosieguo degli studi a livello universitario che l’inseri- mento nel mondo del lavoro.
Non solo è l’unica scuola superiore del comprensorio ma rappresenta anche l’unico punto di riferimento culturale per i giovani di questo territorio, privo di ulteriori centri di formazione culturale di un certo rilievo.
È per questa ragione che la scuola ha scelto, da sempre, di arricchire la regolare attività didattica con ulte- riori momenti di formazione tesi ad offrire agli studenti occasione di crescita culturale, civile e umana, di ampliamento del proprio bagaglio di conoscenze e di valorizzazione di inclinazioni e attitudini.
A.2 Quadro orario delle materie di studio nel quinquennio.
Materie di insegnamento Classe I Classe II Classe III Classe IV Classe V
Religione 1 1 1 1 1
Italiano 4 4 4 4 4
Informatica 2 2 2 2 2
Storia - - 2 2 2
Geostoria (biennio) 3 3 - - -
Inglese 3 3 3 3 3
Filosofia - - 2 2 2
Matematica 5 4 4 4 4
Fisica 2 2 3 3 3
Scienze 3 4 5 5 5
Disegno e Storia dell’Arte 2 2 2 2 2
Scienze motorie 2 2 2 2 2
Totale ore settimanali 27 27 30 30 30
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SEZIONE B del Documento
Presentazione della classe
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Elenco dei candidati.
N° ALUNNO Città di provenienza Inserimento nella classe in
Candidato
1 Aprile Ilaria Santa Croce di Magliano 3° Interno
2 Camillo Francesca Santa Croce di Magliano 2° Interno
3 Casciano Maria Santa Croce di Magliano 1° Interno
4 Colombo Flavio Santa Croce di Magliano 1° Interno
5 Colonna Michele Santa Croce di Magliano 1° Interno
6 D’Onofrio Michela Livia Bonefro 1° Interno
7 Ianiri Francesca Erminia Rotello 1° Interno
8 Ivanova Ventislavova Nansi Rotello 4° Interno
9 Mastrangelo Angelica Santa Croce di Magliano 1° Interno
10 Minotti Mario Santa Croce di Magliano 1° Interno
11 Mucciaccio Giovanni Colletorto 1° Interno
12 Padilla Valarezo Paula Milena Santa Croce di Magliano 2° Interno
13 Paradiso Matteo Colletorto 1° Interno
14 Petruccelli Elisa Santa Croce di Magliano 2° Interno
15 Petti Lina Santa Croce di Magliano 4° Interno
16 Pisano Alessia Santa Croce di Magliano 1° Interno
17 Rosanelli Francesca Colletorto 1° Interno
18 Santelia Camilla Santa Croce di Magliano 1° Interno
19 Tartaglia Concetta Rotello 4° Interno
20 Tavone Michele Bonefro 1° Interno
21 Torzillo Francesca Pia Santa Croce di Magliano 1° Interno
22 Vaccaro Cristian Bonefro 1° Interno
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Profilo della classe. La classe V B è formata da 22 alunni, 13 provenienti da Santa Croce di Magliano, 3 da Colletor-
to, 3 da Bonefro e 3 da Rotello.
Tre alunni sono accompagnate da un P.D.P. del quale è predisposto un allegato al presente Do-
cumento.
Per ragioni di trasporto gli studenti provenienti da Bonefro e da Rotello hanno usufruito quoti-
dianamente del permesso di uscita anticipata, ciò ha sottratto loro parte delle diverse quinte ore,
quest’anno, in particolare, soprattutto di quelle di italiano che cadevano quasi sempre alle ultime
ore.
Come si può evincere dalla tabella precedente, nel corso del quinquennio la classe ha variato
più volte la sua composizione interna: un alunno è stato fermato in prima e in seguito si è trasferito
in altro istituto, tre alunne si sono inserite in classe seconda, due alunni sono stati fermati al termi-
ne del secondo anno e uno di questi si è trasferito in altro istituto, durante il terzo anno una alunna
ha cambiato scuola all’inizio dell’anno, un alunno ripetente si è aggiunto alla classe, ma solo per
pochi mesi, perché poi non ha più frequentato, un’altra alunna ha deciso di cambiare scuola dopo il
secondo quadrimestre ed una si è invece aggiunta durante il secondo quadrimestre del terzo anno,
in quarta si sono inserite nella classe tre alunne ripetenti, e finalmente dal quarto anno in poi si è
stabilizzata la composizione della classe nell’assetto attuale, infatti, nessuno è stato fermato al ter-
mine del quarto anno e nessuno si è trasferito o aggiunto in quinta. Questo riepilogo temporale
mostra senz’altro come sia stato difficile condurre tutti i componenti della classe verso un atteg-
giamento più incline allo studio, a renderli partecipi al dialogo educativo-didattico, a indurli al ri-
spetto dei tempi e delle modalità di apprendimento impresse dai docenti, di quanto fossero poco
profonde le motivazioni che conducevano alcuni alla frequenza di questa tipologia di scuola e di
quanto fosse anche stato difficile per i ragazzi stessi inserirsi nel gruppo classe.
Solo in questo a.s. si può affermare che hanno acquisito una maggiore maturità e stemperato le
frizioni interne acquisendo un atteggiamento di maggiore collaborazione reciproca e con i docenti.
Per quanto riguarda la composizione dei Consigli di Classe, gli alunni hanno avuto la grande
opportunità di godere di diffusa continuità didattica in quasi tutte le materie, tranne che in infor-
matica, storia e filosofia. In particolare, in italiano sono stati seguiti per i primi quattro anni dalla
stessa insegnante e solo da quest’anno dalla sua docente supplente, mentre in fisica hanno interrot-
to la continuità didattica solo in seconda. Questo ha, senza dubbio, favorito il processo di forma-
zione in coloro che hanno seguito con grande senso del dovere le diverse indicazioni fornite dagli
insegnanti, rendendolo solido e approfondito, ma ha anche consentito a coloro che tendono ad
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adagiarsi di non trovare quel giusto stimolo che solo un cambiamento può fornire, mettendo in
discussione metodi e tempi.
Una prima parte della classe si è impegnata con interesse vivo e partecipazione attiva a tutte le
attività proposte, scolastiche come extra scolastiche. Questi hanno dimostrato sempre massima col-
laborazione ed estremo senso del dovere, facendosi molto spesso anche da traino per alcuni più
lenti, meno motivati e meno partecipi. Nelle numerose esperienze progettuali, realizzate nel quin-
quennio, hanno raggiunto risultati eccellenti a livello regionale come anche nazionale, come nel re-
cente premio della testata Focus, o al premio nazionale EIP Cis-stampa-scuola per il miglior gior-
nalino scolastico italiano, ciò a dimostrazione dell’attenzione e della cura che questi alunni hanno
nell’elaborazione delle loro attività. Questi hanno raggiunto una elevata autonomia nello studio di
ogni tipologia di argomento che si mostrano capaci di ampliare e approfondire attingendo da di-
verse fonti, non solo scolastiche. Qualcuno di questi studenti si è altresì fatto promotore all’interno
dell’istituto di iniziative che hanno senza dubbio incrementato il senso di inclusione e appartenenza
alla scuola e contribuito a creare quel fermento culturale tipico dei licei. Nelle diverse prove di valu-
tazione a cui sono stati sottoposti, questi hanno sempre dimostrato conoscenze complete, appro-
fondire e ampliate, si sono sempre mostrati capaci di argomentare con linguaggio corretto, fluido e
idoneo e di applicare in contesti anche di elevato grado di complessità quanto appreso, dimostran-
do di avere raggiunto pienamente le competenze attese a fine percorso.
Una seconda parte della classe, la maggiore, è formata da studenti che hanno mostrato sempre
interesse e partecipazione alle lezioni, minore puntualità nello studio e un livello di acquisizione
delle conoscenze prettamente scolastiche. Questi hanno un metodo di studio più mnemonico e
strettamente legato a quanto proposto dall’insegnante. Non approfondiscono molto, ma tuttavia
dimostrano un livello di apprendimento apprezzabile sebbene legato a contesti non eccessivamente
complessi. Questi sono capaci di rielaborazioni lineari e puntuali, seppur non sempre personali,
utilizzando un lessico più o meno ricco.
Infine, un gruppo di studenti ha mostrato interesse limitato e selettivo, partecipazione poco
attiva e soprattutto impegno altalenante o funzionale solo alle verifiche programmate, non sempre
svolte, peraltro, nella stessa data degli altri. Molto spesso è stato necessario stimolarli nello studio e
nella frequenza anche attraverso il coinvolgimento delle famiglie, tuttavia, sebbene con tempi più
lunghi, attraverso varie attività di recupero e sostegno allo studio, e attraverso le diverse figure pro-
fessionali messe loro a disposizione dal D.S., sono comunque riusciti a raggiungere un livello di
preparazione accettabile.
In questo a.s. in ottemperanza a quanto stabilito dal DPR 88 e 89/2010 che prevedono l'obbli-
go, nel quinto anno, di insegnare una disciplina non linguistica (DNL) in lingua straniera secondo
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la metodologia CLIL, hanno altresì mostrato di essere quasi tutti capaci di apprendere, studiare,
conferire in informatica e fisica adoperando come linguaggio l’inglese piuttosto che la loro lingua
madre.
Per quanto riguarda l’alternanza scuola-lavoro, che li ha visti coinvolti fin dal dal terzo anno,
hanno avuto modo di fare esperienza in diversi contesti lavorativi: settore scuola, giuridico-econo-
mico, ingegneristico, dell’architettura, del giornalismo, presso farmacie, ospedali, ma anche in con-
testi di lavoro artigianale.
In sintesi il livello di profitto raggiunto mediamente dalla classe relativamente a conoscenze,
competenze e abilità è più che buono.
Al di là dei livelli raggiunti dalla classe, si vuole comunque ribadire che gli alunni hanno ma-
turato una crescita sostanziale sul piano umano, civile e culturale.
Griglie e grafici di sintesi
Composizione della classe N°
MASCHI 7
FEMMINE 15
ALTRE CULTURE 1
RIPETENTI 0
DIVERSAMENTE ABILI 0
TIPOLOGIA DELLA CLASSE LIVELLO DELLA CLASSE
RITMO DI LAVORO CLIMA RELAZIONALE
□ ALTO
V MEDIO ALTO
□ MEDIO
□ MEDIO BASSO
□ BASSO
V BUONO
□ VIVACE □ SOSTENUTO □ A VOLTE CONFLIT-
□ TRANQUILLA
V COLLABORATIVA
◻ PROBLEMATICA
V REGOLARE
□ LENTO
TUALE
□ PROBLEMATICO
◻ DEMOTIVATA
◻ POCO RISPETTOSA DELLE
REGOLE
□ VIVACE NEI MOMENTI OPE-
RATIVI CHE SEGUONO LE
SPIEGAZIONI
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Valutazioni riportate nel terzo, quarto, e I quadrimestre del quinto anno.
Per materia
Materie di insegnamento
Classe III
Classe IV Iquadrimestre Classe V
Media
Italiano 7,2 7,3 7,2 7,2
Informatica 7,4 6,8 7 7,1
Storia 7 7,3 7,5 7,3
Inglese 8 8,1 7,4 7,8
Filosofia 7,1 7,4 7,6 7,4
Matematica 7 7,1 6,4 6,8
Fisica 6,5 7 6,3 6,6
Scienze 7,5 7,6 6,9 7,3
Disegno e Storia dell’Arte 8,2 8,2 7,3 7,9
Scienze motorie 8 7,5 7,5 7,7
Condotta 9,5 9,1 9,1 9,2
Media dei voti 7,6 7,6 7,3 7,5
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13
0,3
0,4
sufficiente
discreto
buono o ottimo
0,3
Istogramma del rendimento della classe per materia (Calcoli basati sulla media riportata allo scrutinio del terzo anno, del quarto anno e del I quadrimeste del quinto anno).
10
7,8
5,5
3,3
1
Grafico torta della distribuzione degli alunni divisi per rendimento medio. (Calcoli basati sulla media riportata allo scrutinio del terzo anno, del quarto anno e del I quadrimeste del quinto anno).
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Grado di raggiungimento degli obiettivi trasversali programmati.
Obiettivi comportamentali Livello medio di raggiungimento
Completamente Parzialmente rag- Non raggiunto dal
raggiunto dal giunto dal
Rispetto delle regole della vita sociale 100% della classe
0% della classe
0% della classe
Acquisizione dello spirito critico, del senso di respon-
sabilità e dell’autonomia
25% della classe
50% della classe
25% della classe
Capacità di lavorare in gruppo 70% della classe
20% della classe
10% della classe
Capacità di stabilire relazioni corrette ed adeguate nel
rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente
90% della classe
10% della classe
0% della classe
Capacità di comunicare e di relazionarsi in modo cor-
retto
80% della classe
10% della classe
10% della classe
N° di note disciplinari di classe Nessuna
N° di note individuali Una
Obiettivi cognitivi Livello medio di raggiungimento
Completamente Parzialmente rag- Non raggiunto dal
raggiunto dal giunto dal
Comprensione ed uso corretto dei diversi linguaggi
espressivi
60% della classe
30% della classe
10% della classe
Visione interdisciplinare dei contenuti studiati 30% della classe
45% della classe
25% della classe
Capacità di trasferire in contesti diversi le conoscenze
acquisite
30% della classe
45% della classe
25% della classe
Acquisizione del metodo di ragionamento deduttivo 60% della classe
25% della classe
15% della classe
Acquisizione del metodo di ragionamento induttivo 35% della classe
50% della classe
15% della classe
Capacità di analizzare le problematiche proposte 50% della classe
30% della classe
20% della classe
Capacità di sintetizzare autonomamente e corretta-
mente le problematiche studiate
50% della classe
30% della classe
20% della classe
Capacità di rielaborazione in maniera organica e per-
sonale.
20% della classe
30% della classe
50% della classe
Capacità di valutazione 20% della classe
30% della classe
50% della classe
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Per gli obiettivi didattici di ogni singola disciplina si vedano le rispettive relazioni riportate nella sezione D del presente Documento.
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SEZIONE C
Relazione attività di programmazione di classe
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Sintesi dei contenuti realizzati entro la data del 15 maggio Non tutti le UDA programmate sono state svolte secondo i tempi e le modalità previste, a causa della lunga e forzata interruzione delle attività didattiche dovuta alle avverse condizioni climatiche che hanno caratterizzato il nostro territorio nel mese di gennaio. Nella tabella sottostante la sintesi sui moduli svol- ti entro la data del 15 maggio e quelli da completare. Nella sezione D del documento la loro esplicita- zione dettagliata materia per materia.
DISCIPLINA
UDA
RELIGIONE
• Lettura e commento del testo Amoris laetitia di Papa Francesco.
• I “dubia” su alcuni temi del testo Amoris laetitia e il confronto nella
Chiesa.
• Gli Angeli nella tradizione cristiana.
• I rapporti conflittuali e i sentimenti negativi.
• La gestione dei conflitti.
• Visione e commento del film Il mio miglior nemico di Carlo Verdo-
ne.
• Laboratorio sulla Gentilezza.
• Temi di Dottrina Sociale della Chiesa.
• L’Anno liturgico e l’Avvento.
• Il mistero del Natale e l’Incarnazione di Gesù.
• La Chiesa e l’Olocausto.
• Letture sulla Shoah in preparazione al Giorno della Memoria.
• Temi di bioetica: eutanasia, testamento biologico, accanimento tera-
peutico, fine vita.
• La Quaresima.
• La Settimana Santa e la Pasqua.
• Ascensione e Pentecoste*.
• La vocazione e il senso della vita*.
• Confronto e dialogo tra scienza, filosofia e teologia.*
ITALIANO
U.D.A. 1 Linee di evoluzione del sistema letterario italiano dalla fine del ‘700
al Romanticismo: Neoclassicismo e Foscolo.
U.D.A. 2 Il Romanticismo: A. Manzoni.
U.D.A. 3 G. Leopardi.
U.D.A. 4 Il Verismo e il Naturalismo: G. Verga.
U.D.A. 5 Linee di evoluzione del sistema italiano: testi ed autori dal Simboli-
smo al Novecento. Baudelaire e la poesia simbolista europea.
U.D.A. 6 Decadentismo, G. Pascoli e G. D’Annunzio.
U.D.A. 7 I. Svevo. L. Pirandello.
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INFORMATICA
DATABASE RELAZIONALI
Il concetto di database relazionale.
Il linguaggio SQL.
Disegno, creazione e gestione di database utilizzando MySQL.
LINGUAGGI DI SCRIPTING
Gli script su una pagina HTML.
Elementi di JavaScript e PHP.
SOFTWARE DI CALCOLO SCIENTIFICO E MATEMATICO
Il software GNU Octave. Ambiente di sviluppo e disegno di funzioni mate-
matiche e fisiche.
INGLESE
Modulo 1 Il Romanticismo inglese: eventi storici e tematiche letterarie
Modulo 2 Gli autori romantici inglese. William Wordsworth e Jane Austen
Modulo 3 L’età vittoriana: eventi storici, sociali e letterari. Gli scrittori C.
Dickens. Analisi del romanzo “Oliver Twist”
Modulo 4 Anti reazione vittoriana: Oscar Wilde e analisi dei romanzi “ Oli-
ver Twist “ e “ Hard Times”
Modulo 5 Il movimento estetico . Oscar Wilde: vita e opere. Analisi del ro-
manzo “ A picture of Dorian Gray”
Modulo 6 Il XX secolo. Il romanzo. Virginia Woolf: vita ed opere .Analisi del
romanzo “ Mrs Dalloway” G. Orwell. La vita e le opere- I romanzi : “ Animal
Farm”- “1984”
STORIA
U.D.A. 1 La Belle Epoque: descrizione (il Secolo breve; il Caso Dreyfus)
U.D.A. 2 L’Età giolittiana
U.D.A. 3 La Prima Guerra Mondiale
U.D.A. 4 La Rivoluzione Russa
U.D.A. 5 Il promo dopoguerra in Europa
U.D.A. 6 La crisi del 1929
U.D.A. 7 Il Fascismo
U.D.A. 8 Il Nazismo
U.D.A. 9 Lo Stalinismo
U.D.A. 10 La Seconda Guerra Mondiale
U.D.A. 11 Il secondo dopoguerra in Italia
U.D.A. 12 Il Secondo dopoguerra in Europa
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FILOSOFIA
U.D.A. 1 Idealismo
U.D.A. 2 Fichte: la vita, gli scritti, io e non-io, la dottrina morale, la filosofia
politica, al seconda fase della sua filosofia
U.D.A. 3 Hegel: la vita, i capisaldi del sistema, la critica alle filosofie prece-
denti, la dialettica, la Fenomenologia dello Spirito, la logica, la filosofia della natu-
ra, la filosofia dello Spirito (Spirito soggettivo, Spirito oggettivo, Filosofia della sto-
ria), Spirito assoluto (arte, religione, filosofia)
U.D.A. 4 Schopenhauer: la vita, gli scritti, il mondo della rappresentazione
come “velo di Maya”, la scoperta della via d’accesso alla cosa in sé, la volontà di
vivere, il pessimismo, le vie di liberazione dal dolore (arte, etica della pietà, ascesi)
U.D.A. 5 Kierkegaard: vita e scritti, l’esistenza come possibilità e fede, gli
stadi dell’esistenza (vita estetica, vita etica, vita religiosa), l’angoscia quale senti-
mento del possibile, disperazione e fede
U.D.A. 6 Destra e Sinistra hegeliana
U.D.A. 7 Feuerbach
U.D.A. 8 Marx: la vita, il Materialismo storico, il Materialismo dialettico, il
Manifesto (sintesi), il Capitale (merce, lavoro, plusvalore), l’alienazione, la rivolu-
zione e la dittatura del proletariato, le fasi della futura società comunista
U.D.A. 9 Il Positivismo e Comte (vita, la Legge dei tre stadi, la classifica-
zione delle scienze, la sociologia, la religione della scienza
U.D.A. 10 Nietzsche. La vita, gli scritti, la profezia di una nuova umanità, la
critica della morale e la trasmutazione dei valori, la morte di Dio, l’avvento del su-
peruomo, il problema del nichilismo ed il suo superamento, l’eterno ritorno, il su-
peruomo e la volontà di potenza.
U.D.A. 11 Gentile: il Neoidealismo; l’attualismo; arte, religione e scienza;
filosofia, educazione e scuola
U.D.A.12 La fenomenologia e Husserl (vita, l’atteggiamento fenomenologi-
co, l’intenzionalità e l’io)
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
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SCIENZE
UDA 1 Gli equilibri chimici in soluzione
UDA 2 Il carbonio e gli idrocarburi
UDA 3 I derivati funzionali degli idrocarburi e i biomateriali
UDA 4 Le biomolecole: i carboidrati, i lipidi, le proteine e gli enzimi, gli
acidi nucleici
UDA 5 Il DNA ricombinante e le biotecnologie
UDA 6 La genomica e le applicazioni dell’ingegneria genetica
UDA 7 La dinamica terrestre: teoria della deriva dei continenti e teoria
dell’espansione dei fondali oceanici
UDA 8 La teoria della tettonica a placche e l’orogenesi
UDA 9 L’atmosfera
MATEMATICA
OSA 1 ESPONENZIALI E LOGARITMI (Ripasso)
OSA 2 LIMITI DI FUNZIONI E SUCCESSIONI, CONTINUITA’ E CALCO-
LO DEI LIMITI
OSA 3 CALCOLO DIFFERENZIALE
OSA 4 STUDIO E RAPPRESENTAZIONI DI FUNZIONI NEL PIANO CAR-
TESIANO
FISICA
OSA 1 GRAVITAZIONE dalla classica alla moderna
1. Concetto di campo
2. Campo gravitazionale
3. Il Macrocosmo OSA 3 ELETTROMAGNETISMO
1.Campo elettrico e fenomeni elettrostatici
2.Corrente elettrica e circuiti in corrente continua
3. Campo magnetico e fenomeni magnetici
4.Induzione elettromagnetica
5.Onde elettromagnetiche
DISEGNO E STORIA
DELL’ARTE
Modulo 1 Post-impressionismo Modulo 2 Architettura degli ingegneri Art Nouveau, Stile Liberty e Secessione Modulo 3 Le avanguardie storiche Modulo 4 Il Razionalismo in architettura Bauhaus Razionalismo Archi- tettura organica Architettura italiana tra le due guerre Modulo 1 dis. Le proiezioni prospettiche Modulo 2 dis. Analisi dell’ambiente costruttivo
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21
SCIENZE MOTORIE
OSA 1 Condizionamento organico
OSA 2 Progressioni a corpo libero
OSA 3 Lavoro aerobico cardiovascolare
OSA 4 Pratica sportiva alternata di diverse discipline
OSA 5 Giochi di squadra
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* Aula * Laboratorio di informatica * Laboratorio di lingue * Laboratorio di fisica * Aula di disegno * Aula LIM * Palestra * Auditorium * Biblioteca
Strumenti didattici
Elenco dei libri di testo
Materia Autore Titolo Vol Editore
Storia dell’Ar- te
Demartini-Gatti Il nuovo arte tra noi- vol.5 Dal Po- stimpresionismo a oggi
5 MONDADORI
Disegno
Morasso Disegno, geometria descrittiva, arte e progetto
B ELECTA
SCUOLA
Scienze mo- torie
Del Nista ed altri Nuovo Praticamente Sport UN D'ANNA
Filosofia
N. Abbagnano - G. For- nero
Il nuovo protagonisti e testi della filosofia -3A+3B da Schopenhauer alla bioetica
3
PARAVIA
Fisica Walker Fisica:Modelli teorici e Problem Sol- ving
3 LINX
Scienze naturali
Crippa, Mantelli
Scienze naturali, volume unico
5
MONDADORI
Inglese Cattaneo-De Flaviis Millennium Concise UN SIGNORELLI
Italiano
Alighieri La Divina Commedia versione inte- grale
LOESCHER EDITORE
Italiano Luperini-Baldini-Castella- na
Letteratura e noi 3 PALUMBO
Informatica
Giuliani Strutture di dati e programmazione a oggetti in Java
2A
SEI
Matematica Dodero-Baroncini- Man- fredi
Lineamenti. Mah BLU 5 GHISETTI E CORVI
Fisica
Bianco
Physics- English
PEARSON LONGMAN N
Religione Bocchini Nuovo Religione e religioni UN Ed. Deho- niane
Storia
Luzzato, Alonge Dalle storie alla Storia, dal Novecento a oggi
3 ZANI- CHELLI
Strumenti presenti in
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
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Metodologie didattiche * Lezione frontale * Lezione partecipata * Discussione guidata * Mappe concettuali * Lavori individuali e di gruppo * Lavori differenziati per gruppi di livello * Lavori di ricerca e approfondimento * Simulazioni delle prove d’esame * CLIL * Tutoraggio individuale e di gruppo con docenti di potenziamento
Attività complementari ed integrative
VIAGGI DI ISTRU-
ZIONE
Visita della regione Umbria
Viaggio in Salento
Viaggio a Firenze
Viaggio a Roma
ORIENTAMENTO
Frequenza di corsi preuniversitari dell’Università del Molise
Visita Università di Cassino
Viaggio a Roma al “Salone dello Studente”
Incontro in sede con docenti dell’Università del Molise avente ad oggetto la
‘Mediazione linguistica”
Incontro in sede con i referenti dell’Esercito Italiano, della Guardia di Finan-
za, Guardia Costiera.
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Seminari
e Conferenze
Incontro con Marisa Garofalo, sorella di Lea Ga-
rofalo e lo scrittore-giornalista Paolo De Chiara
sul tema della Mafia.
Incontro con le psicologhe Anna Paolella, Anna
Paola Baistrocchi sul tema della “Gentilezza” e
delle relazioni interpersonali.
Partecipazione al seminario “Crescere tra le ri-
ghe” organizzato a Siena dall’Osservatorio Per-
manente giovani editori.
Incontro sulle donazioni con AVIS e ADMO.
Presentazione del libro “ La Settimana Santa “ di
Raffaele Capriglione.
Incontro con l’Associazione “Il Platano”, su temi
di utilità sociale.
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ATTIVITA’
INTEGRATIVE
1.Sportello di Ascolto
2.Certificazione ECDL
3. Gare di Informatica “Championship di informatica” a Cassino
4.Laboratorio di Storia:la tradizione dei “Marauasce” nel circondario
5.Progetto sull’Alimentazione
6. Progetto “FOCUScuola: Redazioni di classe”.La classe ha vinto il
primo premio ex equo con altre quattro scuole italiane su più di quat-
tromila scuole partecipanti.
7. Corso di protezione civile e BLS
8. Progetto “Cyber-Friends”, con preparazione, in collaborazione con
studenti di altre scuole della regione, di uno spettacolo teatrale sul
tema del cyberbullismo, messo in scena presso il Teatro Savoia di
Campobasso.
9. Progetto “Navigare sicuri in rete”
Progetto giornalino scolastico: “Supernova School Magazine”,
mensile on line del liceo curato dagli studenti della classe, pubblicati
sul sito web curato dagli studenti e riportati altresì sul sito della
scuola.Nel 2017 il giornale ha vinto il primo premio E.I.P. Marisa Ro-
mano Losi CISS - Centro Incontri Stampa Scuola - "Il mio giornale
scolastico" in collaborazione con la Federazione Nazionale della
stampa.
10. Coro scolastico
11.Corsa campestre.
12.Settimana del Coding
13.Gruppo degli scrittori istituito il 1° febbraio 2017per volontà di
uno studente della classe e che ha coinvolto studenti di tutto l’istituto
in attività di lettura, produzione di testi letterali e cinematografici,
partecipando con successo a concorsi letterali.
ALTERNANZA
SCUOLA-LAVORO
Svolte due settimane in classe terza, quarta, quinta.
Ambiti di lavoro: studi legali, di ingegneria, architettura, commerciali,
di veterinari, presso il Municipio, farmacie, scuole, aziende
informatiche, agricole, ospedali, centri fisioterapici, redazioni
giornalistiche, palestre, parrucchiere.
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Prove di valutazione e simulazioni prove d’esame Verifiche orali : almeno 2 per quadrimestre Verifiche scritte : almeno 3 per quadrimestre
Tipologie di prove di verifica
Prove orali
Interrogazione di fine modulo
Colloqui brevi e frequenti
Discussione individuale e/o collettiva
Interrogazione riepilogativa di fine quadrimestre e di fine anno
Prove scritte
Test a scelta multipla
Test V/F
Trattazione sintetica
Esercizi applicativi
Problemi
Temi
Analisi del testo
Articolo di giornale
Saggio breve
Attività ginniche
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Esercitazione di terza prova
classe 5^ Sez. B data 01/03/2018
Cognome e Nome
1a Simulazione della terza prova
IS TITUTO OMNICOMPRENS IVO
LICEO SCIENTIFICO STATALE
Via Cupello n.2 - 86047 Santa Croce di Magliano (CB)
Tipologia B+C
N. 20 quesiti a risposta multipla
N. 10 quesiti a risposta breve
Tempo concesso: 80 minuti
DISCIPLINE COINVOLTE 3. INFORMATICA
1. INGLESE 4. SCIENZE
2. FISICA 5. STORIA DELL’ARTE
Griglia di valutazione delle terza prova TIP. B + C
Tabella di valutazione della terza prova - tipologia C
Risposta Punti
Esatta 0.25
Errata o mancante 0.00
Tabella di valutazione della terza prova - tipologia B
INDICATORI Punteggio
Risposta corretta, completa ed esauriente 1.00
Risposta corretta, completa ma con lievi errori 0.75
Risposta parzialmente corretta ma incompleta 0.50
Risposta incompleta 0.25
Risposta assente o errata 0.00
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
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INGLESE
-Answer these questions in a correct form( Max 5 lines)
1) What was the new concept of nature in W. Wordsworth’s poetry?
2) Who were the main characters of Jane Austen’s novels and what are their aspirations?
- Answer these questions in a correct form choosing the right one with a cross
3) How is romanticism define by critics?
A. - It is the age of reason against feelings
B. - It is the age of passion against emotions
C. - It is the age of emotions against reason
D. - It is the age of political revolutions against conservative politics
4) What is kind of nature did Wordsworth describe in his poems?
A. He described a wild and exotic nature
B. He described the great landscapes of England and Scotland
C. He described the landscapes of southern Europe
D. He described the great landscapes of Ireland and England
5) What style did Jane Austen use in her novels?
A. She used a modern and romantic style full of new words
B. She used a precise and lucid style with dialogues and conversations
C. She used the old style of rural world
D. She used realistic and social style of the 19th century
6) What was Jane Austen’s gothic novel?
A. The novel was Emma
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
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B. The novel was Sense and sensibility
C. The novel was Pride and prejudice
D. The novel was Northanger Abbey
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FISICA
1. Esponi le principali analogie e differenze fra il campo elettrico e magnetico.(max 5 righe)
2. Illustra le caratteristiche dei dispositivi in serie e di quelli in parallelo. (max 5 righe)
3. Due masse si attraggono con una forza gravitazionale F. Qual è il valore della forza se la massa
di uno dei due corpi raddoppia e la massa dell’altro triplica, mentre la distanza reciproca aumenta
di un fattore tre?
A. 3 F; B. 18 F; C. 2/3 F; D. 54 F.
4. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
A. Il flusso di un campo è una quantità scalare; B. Un campo uniforme non dipende dalla distanza da questo; C. Il potenziale dipende sia dalla sorgente del campo che dalla massa o carica sulla quale agisce il cam-
po; D. Un campo è conservativo se la sua circuitazione è nulla
5. Un condensatore ha le superfici e la distanza fra le armature variabili. In quali delle seguenti con-
dizioni aumenta la sua capacità?
A. aumentando la distanza e anche la superficie B. diminuendo la distanza e la superficie C. aumentando la distanza e diminuendo la superficie D. diminuendo la distanza e aumentando la superficie
6. Se il Red shift di una galassia è uguale a 0,01, allora la velocità della galassia è?
A. 100 km/s; B. 300km/s C. 1000km/s; D. 3000km/s.
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INFORMATICA
1. What’s the main difference among the scripting languages PHP and JavaScript? What do
we need to install the PHP work environment on your own computer?
2. Nei database relazionali a quale caratteristica si riferisce l’aggettivo “relazionale”? Fare
un esempio.
3. Che cos’è la FOREIGN KEY in una tabella di un database relazionale?
a. La chiave primaria della tabella.
b. La chiave secondaria della tabella.
c. Una chiave che fa riferimento alla chiave primaria di un’altra tabella.
d. L’indice della tabella.
g. 4. È possibile fare un’unica SELECT su più tabelle?
a. No.
b. Sì, ma solo se le tabelle hanno tra loro una relazione 1:n.
c. Sì, ma solo se le tabelle hanno tra loro relazioni n:m.
d. Sì, sempre.
h. 5. Quale di queste operazioni NON è possibile effettuare con una query di tipo ALTER TABLE?
a. Modificare i valori di una data di un record.
b. Modificare il campo PRIMARY KEY.
c. Modificare le FOREIGN KEY.
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
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d. Eliminare un campo di tipo TIMESTAMP.
i. 6. Cosa succede se lancio la query UPDATE tabella SET messaggio=”ciao” WHERE
nome LIKE “Gianni%”
a. Modifica il nome della tabella “ciao” in “Gianni”.
b. Modifica il primo record della tabella “tabella” mettendo il valore del campo “messaggio” uguale a “ciao”.
c. Modifica tutti i record della tabella “tabella” che hanno il valore del campo “nome” uguale a “Gianni” mettendo il valore del campo “messaggio” uguale a “ciao”.
d. Modifica tutti i record della tabella “tabella” che hanno il valore del campo “nome” che comincia per “Gianni” mettendo il valore del campo “messaggio” uguale a “ciao”.
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
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SCIENZE 1. Che cosa si intende per struttura primaria e secondaria delle proteine? (massimo 5 righe).
2. Scrivi l’enunciato della regola di Markovnikov e una reazione che la esemplifichi. (massimo 5 righe).
3. Gli enantiomeri differiscono per: A. La temperatura di fusione
B. La reattività chimica
C. La temperatura di ebollizione
D. Le proprietà ottiche rilevate al polarimetro
(mettere una X in corrispondenza della risposta corretta)
4. Una proteina ha struttura quaternaria quando:
A. E’ formata da tratti ad alfa elica e tratti a lamina ripiegata
B. E’ costituita da diverse catene polipeptidiche
C. Ha una forma tridimensionale globulare
(mettere una X in corrispondenza della risposta corretta)
5. Un aldoesoso è un monosaccaride contenente: A. Sei atomi di carbonio e una funzione chetonica
B. Sei atomi di carbonio e una funzione aldeidica
C. Cinque atomi di carbonio e una funzione chetonica
D. Cinque atomi di carbonio e una funzione aldeidica
(mettere una X in corrispondenza della risposta corretta)
6. Un fosfolipide è formato da:
A. Una molecola di glicerolo e tre molecole di acidi grassi
B. Una molecola di glicerolo, due molecole di acidi grassi e un composto azotato
C. Una molecola di glicerolo, tre molecole di acidi grassi e un gruppo fosfato
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
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D. Una molecola di glicerolo, due molecole di acidi grassi , un gruppo fosfato e un composto azotato
(mettere una X in corrispondenza della risposta corretta)
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
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STORIA DELL’ARTE
1.
1. Descrivi i caratteri iconografici ed ico-
nologici presenti nell’opera In Orana
Maria di Paul Gauguin (max 6 righi).
2. L’allievo descriva i caratteri innovativi
del Piano Regolatore di Haussman per
Parigi che fu realizzato negli anni fra il
1853 e il 1871 (max 6 righi).
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
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3. L’Urlo di Edvard Munch raffigura:
A. Un uomo che grida perché aggredito
B. Un ponte con persone che passeggiano
C. L’espressione interiore attraverso il gesto originario con cui l’uomo dà voce all’ango-
scia
D. La denuncia sociale di un mondo che non lascia spazio all’espressione dell’uomo
4. L’opera Potsdamer Place di Kirchner appartiene:
A. All’Espressionismo tedesco
B. Al Movimento Art and Craft
C. Al Neoclassicismo
D. Al Cubismo
5. Il bacio di Klimt
A. È privo di ornamentazione
B. Appartiene al cosiddetto periodo aureo della produzione dell’artista
C. Include una ricca descrizione del paesaggio circostante
D. Si avvale di una complessa costruzione prospettica
6. Il Ring di Vienna è:
A. Una rete di vie sopraelevate riservate al traffico veicolare, che collega radialmente il
centro cittadino ai quartieri periferici
B. Un sistema di trasporti integrato, che permette il rapido passaggio dalle stazioni ferro-
viarie a quelle della metropolitana
C. Un anello di ampi viali per il passeggio, innervato da una capillare rete di trasporti
D. Un sistema di trasporti integrato, che divide il traffico veicolare dalle piste ciclabili e
permette rapidi collegamenti con le stazioni ferroviarie.
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
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VALUTAZIONE
Materia
Risposta VOTO
FINALE (*)
TIP.B TIPOLOGIA C Totale mate- ria 1 2 3 4 5 6
Inglese
Fisica
Informatica
Scienze
Storia dell’arte
TOTALE
(*) Il totale dei punteggi viene arrotondato secondo i canoni usuali
Non è consentito l'uso di testi e/o manuali. Nella prova di fisica è consentito l’utilizzo della calcolatrice scientifica non programmabile.
Il candidato risponda, adoperando esclusivamente penna nera o blu non cancellabile, nelle ri- ghe predisposte e disponibili per ciascuna risposta.
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
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2a Simulazione della terza prova
IS TITUTO OMNICOMPRENS IVO LICEO SCIENTIFICO STATALE
Via Cupello n.2 - 86047 Santa Croce di Magliano (CB)
Tipologia B+C
N. 20 quesiti a risposta multipla
N. 10 quesiti a risposta breve
Tempo concesso: 80 minuti
DISCIPLINE COINVOLTE 3. INFORMATICA
1. INGLESE 4. SCIENZE
2. FISICA 5. STORIA DELL’ARTE
Griglia di valutazione delle terza prova TIP. B + C
Tabella di valutazione della terza prova - tipologia C
Risposta Punti
Esatta 0.25
Errata o mancante 0.00
Tabella di valutazione della terza prova - tipologia B
INDICATORI Punteggio
Risposta corretta, completa ed esauriente 1.00
Risposta corretta, completa ma con lievi errori 0.75
Risposta parzialmente corretta ma incompleta 0.50
Risposta incompleta 0.25
Risposta assente o errata 0.00
Esercitazione di terza prova
classe 5^ Sez. B data 03/05/2018
Cognome e Nome
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
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INGLESE
-Answer these questions in a correct form( Max 5 lines)
1) Explain the main themes in Dickens’ novels “Oliver Twist and Hard Times”.
2) Explain the general trend of the late Victorian novel.
- Answer these questions in a correct form choosing the right one with a cross 3) Who wrote the Strange Case of DR Jekyll and Mr Hyde?
E. He was C. Dickens
B-He was Jeremy Bentham
C-He was Robert Louis Stevenson
D-He was Thomas Carlyle
4) Why did C. Dickens have to leave school and work in a factory? A-Because his father died very young
B-Becuase his family moved to London when he was young
C-Because his father went to prison for debts
D-Because his family was very poor
5) What were the main settings of Dickens’ novels? A-They were the industrial towns, the city of London and southern England
B-They were the provincial towns, the city of London and the workhouses
C-They were the provincial towns, the industrial settlements and the city of London
D-They were the city of London and the industrial towns
6) Why is Dickens known as a master of the English language? A-Because he is very good on mixing social criticism with humourism
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
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B-Because he is very good on mixing social criticism with the pathetic with the comic
C-Because he is very good on mixing the social criticism with the utilitarian philosophy
D-Because he is very good on mixing the social criticism with characters
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
41
00
=
FISICA
1. Esponi le quattro equazioni di Maxwell.(max 5 righe)
2. Spiega la differenza tra corrente indotta e corrente di spostamento. (max 5 righe)
3. L’avvolgimento primario di un trasformatore è costituito da 200 spire e l’avvolgimento seconda-
rio da 50 spire. Se la differenza di potenziale sull’avvolgimento secondario è V, la tensione sull’av-
volgimento primario è
A. 1/16 V; B. 1/4 V C. 4V; D. 16V.
4. Una spira circolare è posta perpendicolarmente a un campo magnetico di intensità 0,65T. Qual è il
vare della fem indotta nella spira se l’area diminuisce di 1, 5 10−3
m2
/ s ?
E. 4, 3102 V ;
F. 9, 8 10−4 V ;
G. 2, 310−3
V ; H. Non si può calcolare perché non si conosce l’area della spira.
5. La velocità di propagazione di un’onda elettromagnetica è data da?
1 A. c
0 0
B. c = 1
C. c = 00
D. c =
6. Due fili percorsi da corrente elettrica diretta in verso opposto:
00
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
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A. Si attraggono con una forza inversamente proporzionale alla loro distanza; B. Si respingono con una forza inversamente proporzionale alla loro distanza; C. Si attraggono con una forza inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza; D. Si respingono con una forza inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza.
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
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INFORMATICA
1. How can we insert a JavaScript script in an HTML file?
2. Descrivere cos’è e come è possibile definire una PRIMARY KEY in un database relaziona-
le come MySQL.
3. CMS is acronym for:
a. Control Media Suite.
b. Control Media System.
c. Content Management System.
d. Control Management System.
g. 4.Using PHP scripts:
a. HTML is no longer necessary.
b. The client computer will interpret the scripts.
c. A CMS is needed to run the scripts.
d. A database manager is needed on the server..
h. 5.Quale di queste operazioni NON è possibile effettuare con una query di tipo UPDA-
TE?
a. Modificare il campo PRIMARY KEY.
b. Modificare i valori di una data di un record.
c. Modificare i valori di una FOREIGN KEY.
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
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d. Modificare tutti i record della tabella.
i. 6. Cosa succede se lancio la query DELETE tabella WHERE nome LIKE “Gianni%”
a. Modifica il nome della tabella “tabella” in “Gianni”.
b. Cancella tutti i record della tabella “tabella” con il valore del campo “nome”
uguale a “Gianni”.
c. Cancella il primo record della tabella “tabella” con il valore del campo “nome”
uguale a “Gianni”.
d. Cancella tutti i record della tabella “tabella” con il valore del campo “nome” che
cominciano per “Gianni”
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
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SCIENZE 1. Che cosa sono gli enzimi di restrizione e quali sono le loro applicazioni? (massimo 5 righe).
2. Illustra caratteristiche fisiche e composizione della troposfera. (massimo 5 righe).
3. Le principali zone bariche sono: A. basse pressioni polari e subpolari e alte pressioni equatoriali e subtropicali
B. basse pressioni polari e subtropicali e alte pressioni equatoriali e subpolari
C. basse pressioni equatoriali e subpolari e alte pressioni polari e subtropicali
D. basse pressioni equatoriali e polari e alte pressioni subtropicali e subpolari
(mettere una X in corrispondenza della risposta corretta)
4. Procedendo dal basso verso l’alto gli strati dell’atmosfera sono:
A. troposfera, mesosfera, stratosfera, termosfera, esosfera
B. troposfera, stratosfera, mesosfera termosfera, esosfera
C. stratosfera, troposfera, mesosfera, termosfera, esosfera
D. troposfera, , stratosfera, termosfera, mesosfera, esosfera
(mettere una X in corrispondenza della risposta corretta)
5. Al fine di inserire un gene estraneo in un plasmide, entrambi devono: A. essere tagliati con lo stesso enzima di restrizione
B. avere origine dallo stesso tipo di cellula
C. avere identiche sequenze di DNA
D. essere della stessa lunghezza dell’RNA
(mettere una X in corrispondenza della risposta corretta)
6. L’amminoacido Alanina è otticamente attivo perché:
A. la molecola è simmetrica
B. il gruppo –COOH forma legami a idrogeno con l’acqua
C. al carbonio centrale sono legati quattro gruppi atomici diversi
D. il gruppo –NH2 è un gruppo basico
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(mettere una X in corrispondenza della risposta corretta)
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47
STORIA DELL’ARTE
1.
1. Descrivi i caratteri
salienti del Surreali-
smo (max 6 righi).
2. Il mito del grattacielo e i caratteri inno-
vativi della Scuola di Chicago (max 6
righi).
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3. Nell’opera Case all’Estaque di George Braque:
□ Il paesaggio vegetale è ridotto a poche forme regolari e solide
□ Un ponte primeggia sugli altri elementi
□ I colori predominanti sono il rosso e il blu
□ Il paesaggio è rappresentato con estremo realismo
4. Il Parco Guell a Barcellona è stato realizzato da:
□ Victor Horta
□ Antoni Gaudì
□ Hendrik Petrus Berlage
□ Charles Rennie Mackintosh
5. L’architetto Antonio Sant’Elia
□ Appartiene al cosiddetto periodo Neoclassico
□ Nei suoi disegni include sempre una ricca descrizione del paesaggio circostante
□ Realizza una serie di tavole dedicate alla Città Nuova
□ Si avvale di una essenziale e semplificata costruzione prospettica
6. Nell’opera di Henri Matisse “La danza”:
□ I colori predominanti sono il rosso e il giallo
□ I cinque personaggi sono collegati fra loro attraverso una sottile ghirlanda
□ I personaggi comunicano fra loro attraverso gesti e sguardi
□ Le cinque figure formano un cerchio che, visto in prospettiva, appare più simile ad un
ovale..
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VALUTAZIONE
Materia
Risposta VOTO
FINALE (*)
TIP.B TIPOLOGIA C Totale mate- ria 1 2 3 4 5 6
Inglese
Fisica
Informatica
Scienze
Storia dell’arte
TOTALE
(*) Il totale dei punteggi viene arrotondato secondo i canoni usuali
Non è consentito l'uso di testi e/o manuali. Nella prova di fisica è consentito l’utilizzo della calcolatrice scientifica non programmabile.
Il candidato risponda, adoperando esclusivamente penna nera o blu non cancellabile, nelle ri- ghe predisposte e disponibili per ciascuna risposta.
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50
ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO SANTA CROCE DI MAGLIANO
Liceo Scientifico “R. Capriglion ANNO SCOLASTICO 2017/18
SIMULAZIONE I PROVAD’ESAME
CLASSI QUINTE
28 Marzo 2018
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
I Malavoglia , dal cap. I
Un tempo i Malavoglia erano stati numerosi come i sassi della strada vecchia di Trezza; ce n'erano
persino ad Ognina, e ad Aci Castello, tutti buona e brava gente di mare, proprio all'opposto di quel
che sembrava dal nomignolo, come dev'essere. Veramente nel libro della parrocchia si chiamavano
Toscano, ma questo non voleva dir nulla, poiché da che il mondo era mondo, all'Ognina, a Trezza e
ad Aci Castello, li avevano sempre conosciuti per Malavoglia, di padre in figlio, che avevano sem-
pre avuto delle barche sull'acqua, e delle tegole al sole. Adesso a Trezza non rimanevano che i Ma-
lavoglia di padron 'Ntoni, quelli della casa del nespolo, e della Provvidenza ch'era ammarrata sul
greto, sotto il lavatoio, accanto alla Concetta dello zio Cola, e alla paranza di padron Fortunato Ci-
polla. Le burrasche che avevano disperso di qua e di là gli altri Malavoglia, erano passate senza far
gran danno sulla casa del nespolo e sulla barca ammarrata sotto il lavatoio; e padron 'Ntoni, per
spiegare il miracolo, soleva dire, mostrando il pugno chiuso - un pugno che sembrava fatto di legno
di noce - Per menare il remo bisogna che le cinque dita s'aiutino l'un l'altro.
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Diceva pure: - Gli uomini son fatti come le dita della mano: il dito grosso deve far da dito grosso, e il
dito piccolo deve far da dito piccolo.
E la famigliuola di padron 'Ntoni era realmente disposta come le dita della mano. Prima veniva lui, il
dito grosso, che comandava le feste e le quarant'ore; poi suo figlio Bastiano, Bastianazzo, perché
era grande e grosso quanto il San Cristoforo che c'era dipinto sotto l'arco della pescheria della città;
e così grande e grosso com'era filava diritto alla manovra comandata, e non si sarebbe soffiato il
naso se suo padre non gli avesse detto «soffiati il naso» tanto che s'era tolta in moglie la Longa
quando gli avevano detto «pigliatela». Poi veniva la Longa, una piccina che badava a tessere, sala-
re le acciughe, e far figliuoli, da buona massaia; infine i nipoti, in ordine di anzianità: 'Ntoni il mag-
giore, un bighellone di vent'anni, che si buscava tutt'ora qualche scappellotto dal nonno, e qualche
pedata più giù per rimettere l'equilibrio, quando lo scappellotto era stato troppo forte; Luca, «che
aveva più giudizio del grande» ripeteva il nonno; Mena (Filomena) soprannominata «Sant'Agata»
perché stava sempre al telaio, e si suol dire «donna di telaio, gallina di pollaio, e triglia di gennaio»;
Alessi (Alessio) un moccioso tutto suo nonno colui!; e Lia (Rosalia) ancora né carne né pesce. - Alla
domenica, quando entravano in chiesa, l'uno dietro l'altro, pareva una processione.
Padron 'Ntoni sapeva anche certi motti e proverbi che aveva sentito dagli antichi: «Perché il motto
degli antichi mai mentì»: - «Senza pilota barca non cammina» - «Per far da papa bisogna saper far
da sagrestano» - oppure - «Fa il mestiere che sai, che se non arricchisci camperai» - «Contentati di
quel che t'ha fatto tuo padre; se non altro non sarai un birbante» ed altre sentenze giudiziose.
Ecco perché la casa del nespolo prosperava, e padron 'Ntoni passava per testa quadra, al punto
che a Trezza l'avrebbero fatto consigliere comunale, se don Silvestro, il segretario, il quale la sape-
va lunga, non avesse predicato che era un codino marcio, un reazionario di quelli che proteggono i
Borboni, e che cospirava pel ritorno di Franceschello, onde poter spadroneggiare nel villaggio,
come spadroneggiava in casa propria. Padron 'Ntoni invece non lo conosceva neanche di vista
Franceschello, e badava agli affari suoi, e soleva dire: «Chi ha carico di casa non può dormire
quando vuole» perché «chi comanda ha da dar conto».
Nel dicembre 1863, 'Ntoni, il maggiore dei nipoti, era stato chiamato per la leva di mare. Padron
'Ntoni allora era corso dai pezzi grossi del paese, che son quelli che possono aiutarci. Ma don
Giammaria, il vicario, gli avea risposto che gli stava bene, e questo era il frutto di quella rivoluzione
di satanasso che avevano fatto collo sciorinare il fazzoletto tricolore dal campanile. Invece don
Franco lo speziale si metteva a ridere fra i peli della barbona, e gli giurava fregandosi le mani che
se arrivavano a mettere assieme un po' di repubblica, tutti quelli della leva e delle tasse li avrebbero
presi a calci nel sedere, ché soldati non ce ne sarebbero stati più, e invece tutti sarebbero andati
alla guerra, se bisognava. Allora padron 'Ntoni lo pregava e lo strapregava per l'amor di Dio di far-
gliela presto la repubblica, prima che suo nipote 'Ntoni andasse soldato, come se don Franco ce
l'avesse in tasca; tanto che lo speziale finì coll'andare in collera. Allora don Silvestro il segretario si
smascellava dalle risa a quei discorsi, e finalmente disse lui che con un certo gruzzoletto fatto sci-
volare in tasca a tale e tal altra persona che sapeva lui, avrebbero saputo trovare a suo nipote un
difetto da riformarlo. Per disgrazia il ragazzo era fatto con coscienza, come se ne fabbricano anco-
ra ad Aci Trezza, e il dottore della leva, quando si vide dinanzi quel pezzo di giovanotto, gli disse
che aveva il difetto di esser piantato come un pilastro su quei piedacci che sembravano pale di fi-
codindia; ma i piedi fatti a pala di ficodindia ci stanno meglio degli stivalini stretti sul ponte di una
corazzata, in certe giornataccie; e perciò si presero 'Ntoni senza dire «permettete». La Longa, men-
tre i coscritti erano condotti in quartiere, trottando trafelata accanto al passo lungo del figliuolo, gli
andava raccomandando di tenersi sempre sul petto l'abitino della Madonna, e di mandare le notizie
ogni volta che tornava qualche conoscente dalla città, che poi gli avrebbero mandati i soldi per la
carta.
Il nonno, da uomo, non diceva nulla; ma si sentiva un gruppo nella gola anch'esso, ed evitava di
guardare in faccia la nuora, quasi ce l'avesse con lei. Così se ne tornarono ad Aci Trezza zitti zitti e
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a capo chino. Bastianazzo, che si era sbrigato in fretta dal disarmare la Provvidenza, per andare ad
aspettarli in capo alla via, come li vide comparire a quel modo, mogi mogi e colle scarpe in mano,
non ebbe animo di aprir bocca, e se ne tornò a casa con loro. La Longa corse subito a cacciarsi in
cucina, quasi avesse furia di trovarsi a quattr'occhi colle vecchie stoviglie, e padron 'Ntoni disse al
figliuolo:
- Va a dirle qualche cosa, a quella poveretta; non ne può più. Il giorno dopo tornarono tutti alla sta-
zione di Aci Castello per veder passare il convoglio dei coscritti che andavano a Messina, e aspet-
tarono più di un'ora, pigiati dalla folla, dietro lo stecconato. Finalmente giunse il treno, e si videro
tutti quei ragazzi che annaspavano, col capo fuori dagli sportelli, come fanno i buoi quando sono
condotti alla fiera. I canti, le risate e il baccano erano tali che sembrava la
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festa di Trecastagni, e nella ressa e nel frastuono ci si dimenticava perfino quello stringimento di
cuore che si aveva prima.
- Addio 'Ntoni! - Addio mamma! - Addio! ricordati! ricordati! - Lì presso, sull'argine della via, c'era la
Sara di comare Tudda, a mietere l'erba pel vitello; ma comare Venera la Zuppidda andava soffiando
che c'era venuta per salutare 'Ntoni di padron 'Ntoni, col quale si parlavano dal muro dell'orto, li
aveva visti lei, con quegli occhi che dovevano mangiarseli i vermi. Certo è che 'Ntoni salutò la Sara
colla mano, ed ella rimase colla falce in pugno a guardare finché il treno non si mosse. Alla Longa,
l'era parso rubato a lei quel saluto; e molto tempo dopo, ogni voltache incontrava la Sara di comare
Tudda, nella piazza o al lavatoio, le voltava le spalle.
Poi il treno era partito fischiando e strepitando in modo da mangiarsi i canti e gli addii. E dopo che i
curiosi si furono dileguati, non rimasero che alcune donnicciuole, e qualche povero diavolo, che si
tenevano ancora stretti ai pali dello stecconato, senza saper perché. Quindi a poco a poco si
sbrancarono anch'essi, e padron 'Ntoni, indovinando chela nuora dovesse avere la bocca amara, le
pagò due centesimi di acqua col limone.
Comare Venera la Zuppidda, per confortare comare la Longa, le andava dicendo: - Ora mettetevi il
cuore in pace, che per cinque anni bisogna fare come se vostro figlio fosse morto, e non pensarci
più.
1. Comprensione complessiva
I nuclei tematici di questo episodio sono due. Identificali e riassumili brevemente.
Descrivi lo spazio (inteso sia come luogo geografico sia come ambiente umano) nel
quale prende avvio la vicenda dei Malavoglia.
Quali riferimenti permettono di identificare il periodo storico in cui si svolgono i fatti?
2. Analisi e interpretazione
Individua nel brano i riferimenti a un passato non definito cronologicamente in cui af-
fondano le radici i valori e i modelli di comportamento dei personaggi.
Spiega, contestualizzandola nel sistema di valori di padron ‘Ntoni, la seguente espres-
sione: “Gli uomini sono fatti come le dita della mano: il dito grosso deve far da dito grosso, e
il dito piccolo deve far da dito piccolo”.
Trova nella prima parte del testo le espressioni che tratteggiano le caratteristiche indi-
viduali dei membri della famiglia Toscano e quelle che evidenziano il carattere di padron
‘Ntoni. Individua nella seconda le relazioni esistenti fra i membri della famiglia.
I numerosi proverbi e le similitudini catturano l’attenzione del lettore fin da queste pri-
me pagine. A quale ambito di esperienza fanno riferimento gli uni e le altre? Di quale men-
talità sono segnale? Come si inseriscono nella narrazione?
Individua le caratteristiche del narratore e gli artifici che Verga utilizza in questo brano
per realizzare il principio dell’impersonalità. In che senso è possibile parlare di “coralità”
della narrazione?
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3. Confronto e contestualizzazione
Facendo riferimento ai testi letti di Zola e di Flaubert prova a definire il clima culturale
dell’età del Naturalismo. Metti poi in rilievo le differenze fra gli autori francesi e Verga in or-
dine all’ambientazione dei romanzi facendo riferimento alla differente situazione storica ed
economico-sociale della Francia e dell’Italia nella seconda metà dell’Ottocento.
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Leggi il seguente passo, tratto dalla Prefazione ai Malavoglia.
Il cammino fatale, incessante, spesso faticoso e febbrile che segue l'umanità per raggiungere la
conquista del progresso, è grandioso nel suo risultato, visto nell'insieme, da lontano. Nella luce glo-
riosa che l'accompagna dileguansi le irrequietudini, le avidità, l'egoismo, tutte le passioni, tutti i vizi
che si trasformano in virtù, tutte le debolezze che aiutano l'immane lavoro, tutte le contraddizioni,
dal cui attrito sviluppasi la luce della verità. Il risultato umanitario copre quanto c'è di meschino negli
interessi particolari che lo producono; li giustifica quasi come mezzi necessari a stimolare l'attività
dell'individuo cooperante inconscio a beneficio di tutti. Ogni movente di cotesto lavorio universale,
dalla ricerca del benessere materiale, alle più elevate ambizioni, è legittimato dal solo fatto della
sua opportunità a raggiungere lo scopo del movimento incessante; e quando si conosce dove vada
questa immensa corrente dell'attività umana, non si domanda al certo come ci va. Solo l'osservato-
re, travolto anch'esso dalla fiumana, guardandosi attorno, ha il diritto di interessarsi ai deboli che
restano per via, ai fiacchi che si lasciano sorpassare dall'onda per finire più presto, ai vinti che leva-
no le braccia disperate, e piegano il capo sotto il piede brutale dei sopravvegnenti, i vincitori d'oggi,
affrettati anch'essi, avidi anch'essi d'arrivare, e che saranno sorpassati domani.
Rifletti: ti pare che Verga condivida la “fiducia nel progresso” tipica dell’età del
Positivismo? Prova a spiegare perché.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNA- LE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o
in parte, enei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti
alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che
l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Individuo e
società di massa DOCU-
MENTI
«Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consu-
mi. Il fascismo proponeva un modello, reazionario e monumentale, che però restava lettera morta.
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Le varie culture particolari (contadine, sottoproletarie, operaie) continuavano imperturbabili a uni-
formarsi ai loro antichi modelli: la repressione si limitava ad ottenere la loro adesione a parole.
Oggi, al contrario, l’adesione ai modelli imposti dal Centro, è totale e incondizionata. I modelli cultu-
rali reali sono rinnegati. L’abiura è compiuta. Si può dunque affermare che la “tolleranza” della ideo-
logia edonistica voluta dal nuovo potere, è la peggiore delle repressioni della storia umana. Come si
è potuta esercitare tale repressione? Attraverso due rivoluzioni, interne all’organizzazione borghe-
se: la rivoluzione delle infrastrutture e la rivoluzione del sistema d’informazioni. Le strade, la moto-
rizzazione ecc. hanno ormai strettamente unito la periferia al Centro, abolendo ogni distanza mate-
riale. Ma la rivoluzione del sistema d’informazioni è stata ancora più radicale e decisiva. Per mezzo
della televisione, il Centro ha assimilato a sé l’intero paese, che era così
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storicamente differenziato e ricco di culture originali. Ha cominciato un’opera di omologazione di-
struttrice di ogni autenticità e concretezza. Ha imposto cioè – come dicevo – i suoi modelli: che
sono i modelli voluti dalla nuova industrializzazione, la quale non si accontenta più di un “uomo che
consuma”, ma pretende che non siano concepibili altre ideologie che quella del consumo. Un edo-
nismo neo-laico, ciecamente dimentico di ogni valore umanistico e ciecamente estraneo alle scien-
ze umane.»
Pier Paolo PASOLINI, 9 dicembre 1973. Acculturazione e acculturazione, in Scritti corsari, Garzanti, Milano 1975
«La mattina del 15 luglio 1927 ero rimasto a casa, non ero andato come al solito all’Istituto di Chi-
mica nella Währingerstrasse. Nel caffé di Ober-Sankt-Veit mi misi a leggere i giornali del mattino.
Sento ancora l’indignazione che mi travolse quando presi in mano la “Reichspost” e lessi un titolo a
caratteri cubitali: “Una giusta sentenza”. Nel Burgenland c’era stata una sparatoria, alcuni operai
erano rimasti uccisi. Il tribunale aveva assolto gli assassini. L’organo di stampa del partito al gover-
no dichiarava, o meglio strombazzava, che con quella assoluzione era stata emessa una “giusta
sentenza”. Più che l’assoluzione in quanto tale, fu proprio questo oltraggio a ogni sentimento di giu-
stizia che esasperò enormemente gli operai viennesi. Da tutte le zone della città i lavoratori sfilaro-
no, in cortei compatti, fino al Palazzo di Giustizia, che già per il nome incarnava ai loro occhi l’ingiu-
stizia in sé. La reazione fu assolutamente spontanea, me ne accorsi più che mai dai miei sentimen-
ti. Inforcai la bicicletta, volai in città e mi unii a uno di questi cortei. Gli operai di Vienna, che nor-
malmente erano disciplinati, avevano fiducia nei loro capi del partito socialdemocratico e si dichia-
ravano soddisfatti del modo esemplare in cui essi amministravano il Comune di Vienna, agirono in
quel giorno senza consultare i loro capi. Quando appiccarono fuoco al Palazzo di Giustizia, il bor-
gomastro Seitz, su un automezzo dei pompieri, cercò di tagliar loro la strada alzando la mano de-
stra. Fu un gesto assolutamente inefficace: il Palazzo di Giustizia andò in fiamme. La polizia ebbe
l’ordine di sparare, i morti furono novanta.
Sono passati cinquantatré anni, eppure sento ancora nelle ossa la febbre di quel giorno. È la cosa
più vicina a una rivoluzione che io abbia mai vissuto sulla mia pelle. [...] Quel giorno tremendo, di
luce abbagliante, lasciò in me la vera immagine della massa, la massa che riempie il nostro secolo.
[...] Quel giorno era stato dominato dal tremendo fragore delle urla, urla di sdegno. Erano urla mici-
diali, alle urla rispondevano gli spari, e le urla diventavano più forti ogni volta che le persone colpite
crollavano al suolo. [...] Non molto tempo dopo, le urla si trasferirono nelle vicinanze della Hagen-
berggasse. A meno di un quarto d’ora di strada dalla mia camera, a Hütteldorf, dall’altra parte della
valle, si trovava il campo sportivo del Rapid, sul quale si giocavano le partite di calcio. Nei giorni di
festa vi accorreva una gran folla, che non si lasciava sfuggire una sola partita di quella celebre
squadra. Io non ci avevo mai badato gran che; il calcio non mi interessava. Ma una delle domeni-
che dopo il 15 luglio, era un giorno altrettanto afoso, mentre stavo aspettando visite e tenevo aperta
la finestra, sentii, all’improvviso, le grida della massa. Pensai che fossero urla di sdegno; l’espe-
rienza di quel giorno terribile era ancora a tal punto radicata in me che per un attimo rimasi sgo-
mento e cercai con lo sguardo il fuoco da cui quell’esperienza era stata illuminata. Ma il fuoco non
c’era, sotto il sole brillava la cupola dorata della chiesa dello Steinhof. Tornai in me e mi misi a riflet-
tere: quelle urla dovevano venire dal campo sportivo. [...] Le urla di trionfo erano state causate da
un goal, e venivano dalla parte dei vincitori. Si sentì anche, e suonò ben diverso, un grido di delu-
sione. Dalla mia finestra non potevo vedere nulla, me l’impedivano alberi e case, la distanza era
troppa, ma sentivo la massa, essa sola, come se tutto si svolgesse a pochi passi da me. Non pote-
vo sapere da quale parte venissero le grida. Non sapevo quali erano le squadre in campo, i loro
nomi non li avevo notati e neanche cercai di appurarli. Evitai perfino di leggere la cronaca sportiva
sul giornale e, nella settimana che seguì, non mi lasciai coinvolgere in discorsi sull’argomento. Ma
durante i sei anni che trascorsi in quella stanza, non persi occasione di ascoltare quei suoni. Vede-
vo la folla affluire laggiù, alla stazione della ferrovia urbana. [...] Non mi è facile descrivere la ten-
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sione con cui seguivo da lontano la partita invisibile. Non ero parte in causa perché le parti neanche
le conoscevo. Erano due masse, questo era tutto ciò che sapevo, due masse ugualmente eccitabili,
che parlavano la medesima lingua.»
Elias CANETTI, Il frutto del fuoco. Storia di una vita (1921-1931), Adelphi, Milano 2007[ed. originale te- desca 1980]
«L’uso politico delle tecniche e dei media pone in discussione le tradizioni dell’umanesimo europeo con i suoi valori di
dignità e libertà (ristretti, certo, finora, alle élite), minacciando di introdurre nuove forme di pianifica-
to assoggettamento gregario. Esiste cioè il rischio di creare uomini e donne d’allevamento, procu-
rando loro la soddisfazione, in termini
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soprattutto quantitativi, di bisogni primari e secondari cui per millenni la maggior parte dell’umanità
non aveva avuto pieno e garantito accesso (cibo, sesso, divertimento). L’acclimatazione a questo
sistema di potere e di cultura si paga però con l’anestetizzazione e la banalizzazione dell’esperien-
za, anche a causa dell’inflazione dei desideri così scatenata e del corrispondente bisogno di gestire
le inevitabili frustrazioni. Nello stesso tempo, se esercitato in forme non oligarchiche, lo stesso uso
delle tecniche e dei media spalanca enormi potenzialità, consente a tutti di scaricare le fatiche più
pesanti e ripetitive sulle macchine, di uscire dalla morsa dei condizionamenti sociali, di far fruttare
l’eredità culturale delle generazioni precedenti (che cambia molto più rapidamente di quella biologi-
ca), di disancorarsi da ruoli fissi, di acquisire consapevolezza, cultura e informazione su scala mon-
diale e di conseguire una più duratura soddisfazione.»
Remo BODEI, Destini personali. L’età della colonizzazione delle coscienze, Feltrinelli, Milano 2002
Ora il chiarore
si fa più diffuso.
Ancora chiusi
gli ultimi om-
brelloni. Poi
appare qualcu-
no che trascina
il suo gommo-
ne.
La venditrice d’erbe viene e affonda
sulla rena la sua mole, un grovi-
glio
. di vene varicose. È un monolito
diroccato dai
picchi di Luni-
giana. Quando
mi parla resto
senza fiato, le
sue parole sono
la Verità.
Ma tra poco sarà
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60
qui il cafarnao
delle carni, dei
gesti e delle bar-
be. Tutti i lemuri
umani avranno
al collo croci e
catene. Quanta
religione
E c’è chi
s’era illuso
di ripetere
l’exploit di
Crusoe!
Eugenio MONTALE, Sulla spiaggia, da Diario del ’71 e del ’72, Mondadori, Milano 1973
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Stato, mercato e democrazia.
DOCUMENTI
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61
«Il problema centrale del capitalismo fondato sulla libera impresa in una democrazia moderna è
sempre stato quello di riuscire a bilanciare il ruolo del governo e quello del mercato. Ma, nonostante
molta energia intellettuale sia stata spesa nel tentativo di definire il campo di manovra appropriato a
ciascuno di essi, l’interazione fra i due rimane una fonte di fragilità fondamentale. In una democra-
zia il governo (o la banca centrale) non può semplicemente permettere che le persone soffrano un
danno collaterale per lasciare che la dura logica del mercato si esprima. [...] Dobbiamo anche rico-
noscere che una buona economia non può essere separata da una buona politica – e questa, for-
se, è la ragione per cui un tempo la teoria economica era nota come economia politica. L’errore
degli economisti è stato credere che, una volta sviluppato un forte telaio di istituzioni all’interno di
un Paese, le influenze politiche al suo interno si sarebbero stemperate e il Paese si sarebbe eman-
cipato per sempre da una condizione «in via di sviluppo». Ma dovremmo ora ammettere che istitu-
zioni quali i regolamentatori hanno influenza soltanto finché la politica è ragionevolmente ben bi-
lanciata.»
Raghuram G. RAJAN, Terremoti finanziari, Einaudi, Torino 2012
«Tra tutte le scuse che sentiamo accampare per giustificare il mancato tentativo di mettere fine a
questa depressione, c’è il ritornello che viene ripetuto costantemente dagli apologeti dell’inazione:
“Dobbiamo focalizzarci sul lungo termine, e non sul breve”. [...] Concentrarsi unicamente sul lungo
termine significa ignorare l’enorme sofferenza che sta causando l’attuale depressione, le vite che
sta distruggendo irreparabilmente mentre leggete questo libro. I nostri problemi di breve periodo –
sempre che una depressione giunta al quinto anno rientri in questa definizione – stanno intaccando
anche le prospettive di lungo termine, su diversi canali. [...] Il primo è l’effetto corrosivo della disoc-
cupazione di lungo termine: se i lavoratori che hanno perso il posto da tempo si considerano inoc-
cupabili, si determina una riduzione di lungo termine nella forza lavoro del paese, e quindi nella sua
capacità produttiva. La situazione dei neolaureati costretti ad accettare dei lavori in cui non sono
necessarie le loro competenze è abbastanza simile: con il passare del tempo potrebbero ritrovarsi,
quantomeno agli occhi dei potenziali datori di lavoro, declassati a lavoratori generici, e il loro stock
di competenze andrebbe definitivamente perduto. Il secondo è il calo degli investimenti. Le imprese
non spendono grosse somme per accrescere la propria capacità produttiva [...]. [...] Ultimo proble-
ma, ma non certo per importanza: la (pessima) gestione della crisi economica ha mandato in fumo i
programmi finalizzati a garantire il futuro.»
Paul KRUGMAN, Fuori da questa crisi, adesso!, Garzanti, Milano 2012
«Gli americani sono arrabbiati. Sono arrabbiati coni banchieri che hanno contribuito alla crisi finan-
ziaria, senza pagarne le conseguenze. Sono arrabbiati per l’incapacità del sistema politico che ha
incolpato i banchieri, ma non è stato in grado di tenerli sotto controllo. Sono arrabbiati con un si-
stema economico che arricchisce ulteriormente i ricchi e abbandona i poveri al loro destino. Sono
arrabbiati perché l’ideale di un “governo del popolo, dal popolo e per il popolo” sembra sparito dalla
faccia della Terra. [...] Fortunatamente gli Stati Uniti possiedono nel loro DNA i geni per intraprende-
re una riforma. Diversamente da molti altri Paesi, gli americani condividono una grande fiducia nel
potere della concorrenza che [...] genera enormi benefici. Per sostenere il sistema abbiamo bisogno
di più, e non di meno, concorrenza. A differenza di altri Paesi in cui il populismo è sinonimo di de-
magogia e di dittature autocratiche, l’America ha una positiva tradizione populista volta a protegge-
re gli interessi dei più deboli nei confronti del potere opprimente delle grandi imprese. Non è un
caso che le leggi antitrust siano state inventate negli Stati Uniti.»
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
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Luigi ZINGALES, Manifesto capitalista. Una rivoluzione liberale contro un’economia corrotta, Rizzoli, Mi- lano 2012
«Un libro fin troppo ricco di intelligenza e di provocazioni intellettuali, quello appena uscito di Gior-
gio Ruffolo col contributo di Stefano Sylos Labini, Il film della crisi. La mutazione del capitalismo[...].
[...] La tesi centrale del libro è che la crisi in cui sono immersi i Paesi occidentali nascerebbe dalla
rottura di un compromesso storico tra capitalismo e democrazia. La fase successiva a questa rottu-
ra – cioè quella attuale – può essere definita come l’Età del
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
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Capitalismo Finanziario e costituisce la terza mutazione che il capitalismo ha attraversato dall’inizio
del secolo precedente. La prima fase è un’Età dei Torbidi, che si è verificata tra l’inizio del secolo e
lo scoppio della seconda guerra mondiale. La seconda fase è costituita dalla cosiddetta Età dell’O-
ro: un sistema di intese fra capitalismo e democrazia fondato nell’immediato secondo dopoguerra
su due accordi fondamentali, il Gatt (oggi Wto-World Trade Organization) che riguardava la libera
circolazione delle merci, cui faceva da contrappeso il controllo del movimento dei capitali, che assi-
curava un largo spazio all’autonomia della politica economica. Il secondo accordo è appunto quello
di Bretton Woods, sul controllo dei cambi e le garanzie da movimenti incontrollati dei capitali, grazie
all’aggancio monetario al metallo giallo e automaticamente, di converso, al dollaro. Secondo i due
saggisti, la terza fase, con la rottura dell’Età dell’Oro, si produce con la liberazione dei movimenti
dei capitali nel mondo [...]. Inizia l’Età del Capitalismo Finanziario ampiamente descritta nelle sue
varie fasi e interventi, dominati dall’indebitamento pubblico e privato alimentato dall’illusione di vi-
vere in «un sistema nel quale i debiti non si rimborsano mai». Per i critici la rappresentazione di
questa fase del saggio si presterebbe a più di una osservazione. Mi limiterò ad indicare una man-
canza che indebolisce alla base il paradigma ruffoliano. Chi sarebbero i soggetti – Capitalismo e
Democrazia
- che darebbero vita a questo scontro epocale? Chi concretamente li rappresenta? I grandi gruppi
finanziari contrapposti ad una fantomatica Democrazia? [...] Ora, se è vera e convincente l’analisi
della dittatura finanziaria nell’epoca delle traversie che tendono ad allargarsi a tutti i continenti,
come non cercarne le radici, anche ideologiche, nel fallimento precedente? In particolare nel crollo
dell’illusione fondante del sistema socialista di regolare l’offerta, la domanda e il livello dei prezzi
attraverso la pianificazione quinquennale totalitaria. Una idea che pervase la pratica e la teoria dei
partiti che al socialismo si rifacevano e il cui dissolversi si contaminò nel magma della globalizza-
zione, attraverso la libera circolazione degli uomini e dei capitali e nella unificazione in tempo reale
dei sistemi internazionali attraverso la mondializzazione e l’informatica.»
Mario PIRANI, Il nuovo capitale, “la Repubblica” - 1° dicembre 2012
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Omicidi politici
DOCUMENTI
«Il 28 giugno 1914 l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono asburgico, e la moglie furono
uccisi in un attentato compiuto da studenti bosniaci mentre erano in visita a Sarajevo, capitale della
Bosnia. Vienna attribuì la responsabilità dell’attentato al governo serbo e gli inviò un ultimatum al
quale seguì, il 28 luglio, la dichiarazione di guerra ed il bombardamento di Belgrado. La Russia pro-
clamò la mobilitazione generale a sostegno dello Stato balcanico; a questo atto rispose la Germa-
nia dichiarando guerra contemporaneamente alla Russia (1 Agosto) ed alla Francia (3 agosto).»
Rosario VILLARI, Storia contemporanea, Laterza, Bari 1972
«Le elezioni si tennero nell’aprile 1924 e si svolsero all’insegna dell’intimidazione e della violenza
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
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nei confronti degli avversari politici e di un ritorno di fiamma dello squadrismo. Ciò malgrado, i risul-
tati non corrisposero alle speranze di Mussolini: se il «listone» fascista ebbe la maggioranza dei voti
e dei seggi, grazie al meccanismo della legge, nelle regioni dell’Italia settentrionale e nelle grandi
città operaie ottenne un numero di suffragi minore di quello delle liste d’opposizione. La denuncia
del clima di illegalità e di sopraffazione, in cui le elezioni si erano svolte, venne fatta con grande
passione e coraggio alla Camera dal deputato socialista Giacomo Matteotti il 30 maggio 1924. Po-
chi giorni dopo, il 10 giugno, il coraggioso parlamentare era rapito e il 16 agosto la sua salma era
ritrovata in una macchia della campagna romana. Parve per un momento che il vuoto dovesse farsi
attorno al governo, la cui complicità
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
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nell’assassinio ben pochi mettevano in dubbio. [...] Il 3 gennaio 1925 Mussolini si presentò alla Ca-
mera per assumersi tutta la responsabilità del delitto Matteotti e per sfidarla provocatoriamente ad
avvalersi della facoltà di metterlo sotto stato d’accusa. La Camera, non accettando il guanto di sfida
che le veniva lanciato, segnò praticamente la propria condanna a morte e lo Stato liberale cessò
definitivamente di esistere.»
Giuliano PROCACCI, Storia degli italiani, vol. II, Laterza, Bari 1971
«Passato nella leggenda storica come un apostolo della coesistenza, in realtà Kennedy fu il presi-
dente che, dopo il sostegno dato all’invasione degli esuli castristi a Cuba, pose le premesse per la
trasformazione della difficile situazione del Vietnam in una guerra terribile e per un impegno statuni-
tense che doveva in seguito assumere proporzioni gigantesche. [...] In politica interna, nonostante i
propositi espressi nell’ideologia della Nuova Frontiera, i risultati raggiunti da Kennedy furono piutto-
sto modesti. Tutta una serie di misure relative all’educazione, alla riforma fiscale, alle cure mediche
per gli anziani, alle assicurazioni sociali, all’agricoltura vennero bloccate dall’opposizione repubbli-
cana e conservatrice. [...] Kennedy agì invece con risolutezza per assicurare l’integrazione civile dei
negri nel Sud (nel 1962 si ebbero disordini razziali nel Mississippi); ma la sua impostazione era es-
senzialmente giuridica- formale, e ignorava il problema sostanziale della discriminazione sociale
generale a danno dei negri vigente in tutti gli Stati Uniti. Comunque, al di là dei suoi limiti, Kennedy
con la sua ideologia “progressista” aveva suscitato contro di sé una forte opposizione da parte di
conservatori, specie del Sud, e forze di Destra. E cadde vittima di queste opposizioni. Decisosi ad
un viaggio in vista delle prossime elezioni presidenziali, cui intendeva ripresentarsi, proprio nel Te-
xas, dove le opposizioni erano più tenaci, il 22 novembre 1963 venne ucciso a Dallas in un attenta-
to, senza che mai si accertasse o si volesse accertare chi fosse responsabile della sua organizza-
zione, che trovò certamente complicità ad altissimi livelli.»
Massimo L. SALVADORI, Storia dell’età contemporanea, Loescher editore, Torino 1976
«Giovedì 16 marzo 1978. Primo giorno del sequestro Moro. Alle 9.03 in via Fani a Roma, un
commando delle Brigate rosse tende un agguato al presidente della Dc, Aldo Moro, che è appena
uscito di casa e sta andando alla Camera accompagnato da cinque uomini di scorta. I brigatisti fan-
no strage delle guardie del corpo (Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Raffaele Iozzino,
l’unico che è riuscito a metter mano alla pistola, e Francesco Zizzi) poi rapiscono Moro e si dile-
guano. [...] Martedì 9 maggio 1978. Cinquantacinquesimo giorno del sequestro Moro. Aldo Moro è
stato ucciso. Le Brigate rosse l’hanno trucidato con una raffica al cuore: nel suo corpo almeno undi-
ci colpi d’arma da fuoco. Il cadavere del presidente della Dc è infilato nel bagagliaio di una Renault
4 rossa parcheggiata in via Michelangelo Caetani, una piccola strada nel cuore della vecchia
Roma, a un passo da via delle Botteghe Oscure (dove c’è la sede del Pci) e non lontano da piazza
del Gesù (dove c’è quella della Dc). Il corpo, rivestito con gli stessi abiti che indossava la mattina
del 16 marzo, è rannicchiato con la testa contro la ruota di scorta, la mano sinistra sul petto, insan-
guinata. L’auto è lì dal mattino: una donna ha notato tra le otto e le nove due persone, un uomo e
una donna, che la parcheggiavano. Solo dopo le 13, però, le Br telefonano a uno dei collaboratori
di Moro: «Andate in via Caetani, c’è una Renault rossa, troverete l’ultimo messaggio». Il telefono
era sotto controllo, un commissario capo della Digos va subito sul posto, e immediatamente dopo
altra polizia, i carabinieri, le autorità, il ministro dell’Interno Cossiga. Per aprire l’auto intervengono
gli artificieri: si teme che i terroristi abbiano collegato alle serrature un ordigno esplosivo. La radio
dà la notizia pochi minuti dopo le 14.»
I giorni del sequestro Moro, a cura di Roberto Raja, in ”Corrieredellasera.it”
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4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: La ricerca scommette sul cervello.
DOCUMENTI
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«“Se vogliamo realizzare i migliori prodotti dobbiamo investire nelle migliori idee”. Con queste paro-
le il presidente americano Barack Obama illustra dalla Casa Bianca il lancio del progetto “Brain”
ovvero una “ricerca che punta a rivoluzionare la nostra comprensione del cervello umano”. Lo stan-
ziamento iniziale è di 100 milioni di dollari nel bilancio federale del 2014 e l’intento del “Brain Re-
search through Advancing Innovative Neurotechnologies” è di aiutare i ricercatori a trovare nuovi
metodi per trattare, curare e perfino prevenire disordini cerebrali come l’Alzheimer, l’epilessia e i
gravi traumi attraverso la definizione di “fotografie dinamiche del cervello capaci di mostrare come
le singole cellule cerebrali e i complessi circuiti neurali interagiscono alla velocità del pensiero”. Tali
tecnologie, spiega un documento pubblicato dalla Casa Bianca, “apriranno nuove strade all’esplo-
razione delle informazioni contenute ed usate dal cervello, gettando nuova luce sui collegamenti fra
il suo funzionamento e i comportamenti umani”. L’iniziativa “Brain” (cervello) è una delle “Grandi
Sfide” che l’amministrazione Obama persegue al fine di raggiungere “ambiziosi ma realistici obiettivi
per l’avanzamento della scienza e della tecnologia” in cooperazione con aziende private, centri di
ricerca universitari, fondazioni e associazioni filantropiche al fine di assicurare agli Stati Uniti la lea-
dership sulla frontiera della scienza nel XXI secolo.»
Maurizio MOLINARI, Obama, 100 milioni di dollari per “mappare” il cervello, “LA STAMPA.it BLOG” – 02/04/2013
«Il cervello umano riprodotto su piattaforme informatiche, per ricostruirne il funzionamento in lin-
guaggio elettronico. Obiettivi: trovare una cura contro le malattie neurologiche e sviluppare compu-
ter superintelligenti. Èl’iniziativa Human brain project (Hbp), che la Commissione europea finanzierà
attraverso il bando Fet (Future and emerging technologies). Hbp è stato scelto, insieme a un’altra
proposta (progetto Graphene), in una lista di 6 presentate 3 anni fa. Il finanziamento Ue appena
assegnato coprirà la fase di start up (circa 54 milioni di euro per 30 mesi), ma la durata prevista
degli studi è di 10 anni, per un investimento complessivo pari a 1,19 miliardi. Al progetto, coordinato
dal neuroscienziato Henry Markram dell’École Polytechnique Fédérale di Losanna - partecipano 87
istituti di ricerca europei e internazionali, di cui 5 italiani [...]. Il progetto [...] prevede di raccogliere
tutte le conoscenze scientifiche disponibili sul cervello umano su un solo supercomputer. Mettendo
insieme le informazioni che i ricercatori hanno acquisito sul funzionamento delle molecole, dei neu-
roni e dei circuiti cerebrali, abbinate a quelle sui più potenti database sviluppati grazie alle tecnolo-
gie Ict, l’obiettivo è costruire un simulatore dell’intera attività del cervello umano. Una specie di clo-
ne hi-tech. Un modello con 100 miliardi di neuroni - precisano gli esperti - permetterebbe di studiare
possibili terapie per contrastare malattie come Alzheimer, Parkinson, epilessia e schizofrenia. Il pa-
trimonio di dati, messi a disposizione su piattaforme avanzate, sarà offerto agli scienziati di tutto il
mondo. L’intenzione di Human Brain Project, in pratica, è costruire l’equivalente del Cern per il cer-
vello.»
“Il Sole 24 Ore Sanità” - 28 gennaio 2013 (http://sanita.ilsole24ore.com)
«Come che sia, abbiamo imparato più cose sul cervello e la sua attività negli ultimi cinque decenni
che nei precedenti cinque millenni, anche se alcuni, soprattutto in Italia, non se ne sono ancora ac-
corti. Il momento attuale è estremamente favorevole. Perché? Perché si è realizzata una conver-
genza pressoché miracolosa di tre linee di ricerca sperimentali illuminate da una linea di ricerca
teorica, convergenza che ha fatto germogliare quasi all’improvviso una serie di studi e che ha pro-
dotto una serie di risultati degni di essere raccontati. La prima linea di ricerca è rappresentata dalla
cosiddetta psicologia sperimentale. Se si vuole studiare l’essere umano, è necessario porgere delle
domande e ascoltare le relative risposte, dobbiamo insomma metterlo alla prova. In parole povere,
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occorre uno studio psicologico. Il fatto è che la psicologia sperimentale è molto lenta: per arrivare a
una qualche conclusione ci vogliono decine di anni; se fosse rimasta l’unica linea di ricerca, ci
avrebbe fornito indicazioni senz’altro preziose, ma saremmo ancora lì ad aspettare. Per fortuna,
contemporaneamente si è registrata l’esplosione della biologia, soprattutto della genetica e della
biologia molecolare e, un po’ più tardi, della neurobiologia. Lo studio del sistema nervoso e, in parti-
colare, del cervello sono d’altra parte fondamentali per la comprensione approfondita delle facoltà
mentali e psichiche. In un caso come nell’altro, si tratta di scienze né nuove né inattese. La terza
linea di ricerca, invece, non era assolutamente attesa. È una linea relativamente nuova e come
sbocciata dal nulla: un regalo del cielo o, meglio, della fisica moderna. In inglese questo campo di
ricerca si chiama brain imaging o neuroimaging, in francese si chiama neuroimagerie, in italiano
non ha ancora un nome. Qualcuno parla di neuroimmagini, ma il termine rende poco l’idea. È co-
munque la più incisiva delle tre linee, quella che ha dato un vero e proprio scossone all’intero setto-
re di indagine e gli ha impartito un’accelerazione inusitata. Parliamo della visualizzazione dell’at-
tività
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
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cerebrale mediante l’uso di macchine, il cui nome è oggi a tutti familiare: tomografia ad emissione di
positroni (PET), risonanza magnetica nucleare e funzionale (RMN e fMRI). Queste tecniche stru-
mentali permettono di guardare dentro la testa di un essere umano vivo e vegeto, mentre esegue
un compito.»
Edoardo BONCINELLI, La vita della nostra mente, Editori Laterza, Roma-Bari 2011
«Forme di organizzazione centralizzata della ricerca, anche piuttosto complesse, sono note almeno
dalla seconda metà del Diciannovesimo secolo. Il modello odierno di organizzazione e finanziamen-
to della ricerca scientifica, caratterizzato dall’impegno diretto dello Stato, dalla pianificazione gene-
rale dell’impresa scientifica in funzione delle esigenze nazionali e dallo sviluppo della cooperazione
internazionale, si definisce però nel periodo a cavallo delle guerre mondiali, per trovare una diffu-
sione amplissima nel secondo dopoguerra. Nei successivi decenni, la complessità crescente dei
bisogni della società e lo sviluppo della ricerca hanno comportato una ridefinizione del modello or-
ganizzativo basato sul ruolo centrale dello Stato, aprendo all’ingresso di nuovi soggetti, come le
industrie private e le associazioni dei pazienti.
Fabio DE SIO, Organizzazione e finanziamento della ricerca, in RIZZOLI LAROUSSE, Novecen-
to. La grande storia della civiltà europea, Federico Motta Editore, Milano 2008
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
“Io penso che la storia ti piace come piaceva a me quando avevo la tua età perché riguarda gli uo- mini viventi e tutto ciò che riguarda gli uomini, quanti più uomini è possibile, tutti gli uomini del mon- do in quanto si uniscono tra loro in società e lavorano e lottano per migliorare se stessi, non può non piacerti più di qualunque altra cosa al mondo.” Così scrive Antonio Gramsci in una delle ultime lettere indirizzate, dal carcere, al figlio Delio. Sulla scorta del tuo bagaglio di conoscenze scolastiche e personali, esprimi le tue riflessioni su questo tema.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
Fritjof Capra (La rete della vita, Rizzoli, Milano 1997) afferma: «Tutti gli organismi macroscopici,
compresi noi stessi, sono prove viventi del fatto che le pratiche distruttive a lungo andare falliscono.
Alla fine gli aggressori distruggono sempre se stessi, lasciando il posto ad altri individui che sanno
come cooperare e progredire. La vita non è quindi solo una lotta di competizione, ma anche un
trionfo di cooperazione e creatività. Di fatto, dalla creazione delle prime cellule nucleate, l’evoluzio-
ne ha proceduto attraverso accordi di cooperazione e di coevoluzione sempre più intricati».
Il candidato interpreti questa affermazione alla luce dei suoi studi e delle esperienze di vita.
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano
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Criteri di valutazione e griglie delle prove di simulazione della prima, seconda, terza prova e del colloquio orale
CRITERI COMUNI PER LA CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI CONOSCENZA E ABILITA’ Criteri per tutte le materie per l’attribuzione di un voto espresso in decimi in relazione alle valutazioni periodiche dell’apprendimento.
10 Conoscenza completa, approfondita e critica di tutti gli argomenti, capacità di ap-
plicazione procedurale delle conoscenze in situazioni complesse , rielaborazione
sapiente dei contenuti in ogni ambito disciplinare con collegamenti autonomi e di
ampio respiro.
9 Conoscenza completa, approfondita e critica dei contenuti disciplinari; capacità di
problematizzare e applicare anche in situazioni complesse le conoscenze acquisite;
collegamenti pluridisciplinari corretti e autonomi.
8 Possesso di conoscenze esaurienti e capacità di utilizzo delle abilità in maniera
personale con collegamenti autonomi, corretti e approfonditi. Buon metodo di la-
voro.
7 Conoscenze e competenze acquisite in modo sicuro, capacità di orientarsi nei di-
versi ambiti disciplinari seppure con una limitata guida del docente. Discreto me-
todo di lavoro.
6 Conoscenza dei contenuti minimi disciplinari, competenze applicative accettabili
in situazioni semplici.
5 Conoscenza superficiale dei contenuti minimi disciplinari, competenze acquisite
parzialmente e abilità limitate.
4 Carenza di studio, frequenti errori, conoscenza frammentaria dei contenuti, impe-
gno inadeguato.
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GRIGLIE DI VALUTAZIONE PER IL TRIENNIO
DISCIPLINE: ITALIANO
VALUTAZIONE DELLA PROVA ORALE IN DECIMI E QUINDICESIMI
Gravemen- te insuffi-
ciente
Insufficien- te
Mediocre Sufficiente Discreto Buono Ottimo
CONOSCEN-
ZE
Molto la-
cunose e scorrette
p. 0,5
Lacunose/
scorrette
p. 0,75
Incomplete
e incerte
p. 1
Complessiva-
mente corrette ed essenziali
p. 1,25
Comple-
te ma non rie- laborate
p. 1,50
Complete e
rielaborate
p. 1,75
Ampie,
approfon- dite e rie- laborate con origi-
nalità p. 2
ANALISI Decisa- mente
scorretta e appena
abbozzata p. 1
Incompleta e impreci-
sa
p. 1, 25
Imprecisa/ incompleta
p. 1,5
Corretta com- plessivamente
autonoma
p. 1,75
Corretta e auto- noma
p. 2
Significati- va e moti-
vata
p. 2,50
Critica e ben argo- mentata
p. 3
SINTESI Lacunosa e non per-
tinente p. 0,5
Lacunosa/ non perti-
nente p. 0,75
Parziale e non sem- pre perti-
nente p. 1
Essenziale e quasi pertinente alla consegna
p. 1,25
Pertinen- te e
quasi completa p. 1,50
Completa e significati-
va
p. 1,75
Efficace
p. 2
ESPOSIZIO-
NE
Incoerente e scorretta
p. 1
Incoerente/ scorretta
p. 1, 25
Talvolta non coe- rente/non corretta p. 1,5
Prevalentemen- te coerente e
corretta
p. 1,75
Coeren- te e cor-
retta
p. 2
Articolata e organica
p. 2,50
Ricca ed efficace
p. 3
3/4,5 4/6 5/7,5 6/9 7/10,5 8,50/12,75 10/15
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GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI ITALIANO
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELL’ANALISI DEL TESTO (TIPOLOGIA A)
INDICATORI insufficiente mediocre sufficiente buono ottimo
Comprensione
Gravemente lacunosa/
errata p. 1
Incompleta / approssimati-
va p. 1,5
Globalmente corretta
p. 2
Quasi completa
p. 2,5
Completa e puntuale
p. 3
Analisi
Lacunosa e superficiale
p. 0,5
Superficiale/ Lacunosa
p. 1
Presente
p. 2
Completa e a tratti approfondi-
ta p. 2,5
Completa e approfondita
p. 3
Tesi interpretativa
Tesi non ri- conoscibile,
con gravi incoerenze e semplifica-
zioni
p. 1
Tesi non rico- noscibile, con incoerenze e semplificazio-
ni
p. 2
Nell’insieme riconoscibile, con qualche
lieve incoeren- za/ semplifica-
zione p. 3
Tesi riconoscibi- le, con rielabo- razione in parte personale dei
dati, nell’insieme coerente
p. 3,5
Tesi riconosci- bile, con ele- menti di origi- nalità, coeren-
te
p. 4
Approfondimento personale-contestua-
lizzazione
Quasi del tutto assente
p. 0,25
Approssimati- vo
p. 0,5
Ridotto agli elementi es-
senziali
p. 1
Significativo
p. 1,5
Ricco e artico- lato con colle- gamenti /note
personali p. 2
Livello formale
Espressione poco control- lata, con nu- merosi errori
p. 1
Espressione in-voluta/
semplificata, con diversi errori e im- proprietà
p. 1,5
Espressione lineare, com-
plessivamente corretta, pur con qualche improprietà
p. 2
Espressione corretta, nell’in- sieme appro-
priata
p. 2,5
Espressione corretta, effi- cace, sintatti- camente ben
articolata
p. 3
totale 3,75 6,5 10 12,5 15
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL SAGGIO BREVE – ARTICOLO DI GIORNALE (TIPOLOGIA B)
USO DEL DOSSIER (selezione dei dati)
Completo /quasi completo, con
selezione signifi- cativa dei dati
p. 3
Ampio, con se- lezione dei dati
globalmente pertinente
p. 2
Parziale, ma corretto
p. 1,75
Parziale, poco significativo,
generico p. 1
Gravemen- te lacunoso / improprio
p. 0,5
ARGOMENTAZIONE
- ORGANIZZAZIONE LOGICO-CONCET-
TUALE
Tesi riconoscibile, con elementi di
originalità, coerente
p. 5
Tesi riconoscibi- le, con rielabo- razione in parte personale dei
dati, nell’insieme coerente
p. 4,5
Nell’insieme riconoscibile, con qualche
lieve incoeren- za/ semplifica-
zione p. 3,5
Tesi non rico- noscibile, con incoerenze e semplificazioni
p. 2,75
Tesi non riconoscibi-
le, con gravi in-
coerenze e semplifica-
zioni p. 1
RISPETTO DELLE CONSEGNE
(destinazione-titolo- registro)
Completo ed effi- cace nelle scelte
p. 2
Pressoché completo
e pertinente
p. 1,5
Parziale
p. 1,25
Superficiale
p. 0,75
Assente
p. 0,25
LIVELLO FORMALE
Espressione cor- retta, efficace, sintatticamente ben articolata
p. 5
Espressione quasi sempre
corretta, nell’in- sieme appro-
priata
p. 4
Espressione lineare, com-
plessivamente corretta, pur con qualche improprietà
p.3,5
Espressione involuta/sem- plificata, con diversi errori e improprietà
p. 2,5
Espressio- ne poco
controllata, con nume- rosi errori
p. 1,5
totale 15 12 10 7 3,25
CANDIDATO
/ 15
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL TEMA DI ARGOMENTO STORICO E DI ORDINE GENERALE (TIPOLOGIE C E
D)
INFORMAZIONE
Ricca, appro- fondita e ar-
ticolata p. 3
Completa e a tratti approfon-
dita
p. 2
Essenziale ma corretta
p. 1,5
Imprecisa
p. 1
Non esente da errori
p. 0,5
ARGOMENTAZIO-
NE -
ORGANIZZAZIONE LOGICO-CONCET-
TUALE
Puntuale, con elementi di originalità,
coerente
p. 5
Presente, con rielaborazione in parte perso- nale dei dati, nell’ins. coe-
rente p. 4,5
Non sempre presente, con qualche lieve incoerenza/
semplificazione
p. 4
Superficiale, con incoerenze/
semplificazioni
p. 3
Assente/con gravi incoeren- ze e semplifi-
cazioni
p. 1
RISPONDENZA ALLA TRACCIA
Completa
p. 2
Pressoché completa
p. 1,5
Parziale
p. 1
Superficiale
p. 0,5
Assente
p. 0,25
LIVELLO FORMA- LE
Espressione corretta, effi- cace, sintat- ticamente
ben articola- ta
p. 5
Espressione quasi sempre corretta, nel- l’insieme ap-
propriata p. 4
Espressione lineare, com-
plessivamente corretta, pur con qualche impro-
prietà p. 3,5
Espressione in- voluta/semplifi- cata, con diversi errori e impro-
prietà p. 2,5
Espressione poco controlla- ta, con nume-
rosi errori
p. 1,5
totale 15 12 10 7 3,25
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77
GRAVEMENTE
INSUFFICIEN- TE
INSUFFICIEN-
TE
MEDIOCRE
SUFFICIENTE
DISCRETO
BUONO
OTTIMO
COMPRENSIONE
DEL TESTO
Compren- sione del
senso gene- rale del bra- no scarsa,
con numero- se lacune e gravi inesat-
tezze
1
Comprensio- ne del senso generale del brano caren- te, con nu-
merose lacu- ne/gravi ine-
sattezze
2
Stentata com- prensione del
senso generale del brano (è
colto solo qual- che passaggio)
3
Parziale compren- sione del senso ge- nerale del brano (è colto in
parte con varie ine- sattezze)
4
Il senso del brano è glo-
balmente colto, nono-
stante alcune approssima-
zioni
5
Il senso è colto quasi sempre con fedeltà e ap- propriatezza
6
Compren- sione ap-
profondita e articolata
del brano, in tutte le sue
partti
7
CONOSCENZE
MORFO-SINTATTI-
CHE
Molto nume- rosi e molto gravi errori/
lacune
Mancato riconosci- mento di
gran parte delle struttu-
re morfo- sintattiche
determinanti
Le fondamentali strutture morfo- sintattiche ven- gono solo par-
zialmente indivi- duate
Le fonda-
mentali strutture
morfo-sin- tattiche
vengono in gran parte individuate
Le strutture morfo-sintat- tiche vengo- no quasi tutte individuate
Le strutture morfo-sintatti- che vengono individuate
correttamen- te, sia pur con qualche ap- prossimazio-
ne
Tutte le strutture
morfo-sibn- tattiche
vengono individuate con preci-
sione
0,5
1
2 3
3,25
3,75
4
INTERPRETAZIO-
NE E RESA NELLA
LINGUA D’ARRIVO
Numerosi errori nelle scelte lessicali e nell’organizzazio-
ne sintattica
Alcuni errori nelle scelte les- sicali e/o nell’or-
ganizzazione sintattica
Scelte les- sicali e
sintattiche general-
mente cor- rette, nono- stante qual- che impre- cisione e
improprietà
Le scelte lessicali e sintattiche sono corrette e in qualche
punto efficaci
La resa nella lingua d’arrivo è del tutto
corretta e interpreta efficace- mente il brano
1 2 3
3,5 4
VOTO FINALE 2,5 4 7 10 11,75 13,25 15
Griglia di valutazione delle terza prova TIP. B + C
Tabella di valutazione della terza prova - tipologia C
Risposta Punti
Esatta 0.25
Errata o mancante 0.00
Tabella di valutazione della terza prova - tipologia B
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78
INDICATORI Punteggio
Risposta corretta, completa ed esauriente 1.00
Risposta corretta, completa ma con lievi errori 0.75
Risposta parzialmente corretta ma incompleta 0.50
Risposta incompleta 0.25
Risposta assente o errata 0.00
Griglia per le prove di verifica di acquisizione delle competenze e di simulazione della seconda
prova degli esami di Stato
In essa la distribuzione dei punteggi è calibrata in dipendenza della verifica
Sezione A: problema
INDICATORI
LIVELLO
DESCRITTORI
Punti
Problemi
P1 P2
Comprendere
Analizzare la situazione problematica, identificare i dati, interpretarli e formalizzarli in linguaggio matematico.
L1 Non comprende le richieste o le recepisce in maniera inesatta o parziale, non riuscendo a riconoscere i concetti chiave e le informazioni essenziali, o, pur avendone individuati alcuni, non li interpreta correttamente. Non stabilisce gli opportuni collegamenti tra le informazioni e utilizza i codici matematici in maniera insufficiente e/o con gravi errori.
0-4
L2 Analizza ed interpreta le richieste in maniera parziale, riuscendo a selezionare solo alcuni dei concetti chiave e delle informazioni essenziali, o, pur avendoli individuati tutti, commette qualche errore nell’interpretarne alcuni, nello stabilire i collegamenti e/o nell’utilizzare i codici matematici.
5-9
L3 Analizza in modo adeguato la situazione problematica, individuando e interpretando correttamente i concetti chiave, le informazioni e le relazioni tra queste riconoscendo ed ignorando gli eventuali distrattori; utilizza con adeguata padronanza i codici matematici grafico-simbolici, nonostante lievi inesattezze e/o errori.
10-15
L4 Analizza ed interpreta in modo completo e pertinente i concetti chiave, le informazioni essenziali e le relazioni tra queste, ignorando gli eventuali distrattori; utilizza i codici matematici grafico–simbolici con buona padronanza e precisione.
16-18
Individuare
Mettere in campo strategie risolutive attraverso una modellizzazione del problema e individuare la strategia più adatta.
L1 Non individua strategie di lavoro o ne individua di non adeguate Non è in grado di individuare modelli standard pertinenti. Non si coglie alcuno spunto creativo nell'individuare il procedimento risolutivo. Non individua gli strumenti formali opportuni.
0-4
L2 Individua strategie di lavoro poco efficaci, talora sviluppandole in modo poco coerente; ed usa con una certa difficoltà i modelli noti. Dimostra una scarsa creatività nell'impostare le varie fasi del lavoro. Individua con difficoltà e qualche errore gli strumenti formali opportuni.
5-10
L3 Sa individuare delle strategie risolutive, anche se non sempre le più adeguate ed efficienti. Dimostra di conoscere le procedure consuete ed i possibili modelli trattati in classe e li utilizza in modo adeguato. Individua gli strumenti di lavoro formali opportuni anche se con qualche incertezza.
11-16
L4 Attraverso congetture effettua, con padronanza, chiari collegamenti logici. Individua strategie di lavoro adeguate ed efficienti. Utilizza nel modo migliore i modelli noti e ne propone di nuovi. Dimostra originalità e creatività nell'impostare le varie fasi di lavoro. Individua con cura e precisione le procedure ottimali e non standard .
17-21
Sviluppare il processo risolutivo
Risolvere la situazione problematica in maniera coerente, completa e corretta, applicando le regole ed eseguendo i calcoli necessari.
L1 Non applica le strategie scelte o le applica in maniera non corretta. Non sviluppa il processo risolutivo o lo sviluppa in modo incompleto e/o errato. Non è in grado di utilizzare procedure e/o teoremi o li applica in modo errato e/o con numerosi errori nei calcoli. La soluzione ottenuta non è coerente con il contesto del problema.
0-4
L2 Applica le strategie scelte in maniera parziale e non sempre appropriata. Sviluppa il processo risolutivo in modo incompleto. Non sempre è in grado di utilizzare procedure e/o teoremi o li applica in modo parzialmente corretto e/o con numerosi errori nei calcoli. La soluzione ottenuta è coerente solo in parte con il contesto del problema.
5-10
L3 Applica le strategie scelte in maniera corretta pur con qualche imprecisione. Sviluppa il processo risolutivo quasi completamente. È in grado di utilizzare procedure e/o teoremi o regole e li applica quasi sempre in modo corretto e appropriato. Commette qualche errore nei calcoli. La soluzione ottenuta è generalmente coerente con il contesto del problema.
11-16
L4 Applica le strategie scelte in maniera corretta supportandole anche con l’uso di modelli e/o diagrammi e/o simboli. Sviluppa il processo risolutivo in modo analitico, completo, chiaro e corretto. Applica procedure e/o teoremi o regole in modo corretto e appropriato, con abilità e con spunti di originalità. Esegue i calcoli in modo accurato, la soluzione è ragionevole e coerente con il contesto del problema.
17-21
Argomentare Commentare e giustificare opportunamente la scelta della strategia applicata, i passaggi fondamentali del processo esecutivo e la coerenza dei risultati.
L1 Non argomenta o argomenta in modo errato la strategia/procedura risolutiva e la fase di verifica, utilizzando un linguaggio matematico non appropriato o molto impreciso.
0-3
L2 Argomenta in maniera frammentaria e/o non sempre coerente la strategia/procedura esecutiva o la fase di verifica. Utilizza un linguaggio matematico per lo più appropriato, ma non sempre rigoroso.
4-7
L3 Argomenta in modo coerente ma incompleto la procedura esecutiva e la fase di verifica. Spiega la risposta, ma non le strategie risolutive adottate (o viceversa). Utilizza un linguaggio matematico pertinente ma con qualche incertezza.
8-11
L4 Argomenta in modo coerente, preciso e accurato, approfondito ed esaustivo tanto le strategie adottate quanto la soluzione ottenuta. Mostra un’ottima padronanza nell’utilizzo del linguaggio scientifico.
12-15
Tot
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
79
Sezione B: quesiti
CRITERI
Quesiti
(Valore massimo attribuibile 75/150 = 15x5)
P.T.
Q1 Q2 Q3 Q4 Q5 Q6 Q7 Q8 Q9 Q10
COMPRENSIONE e CONOSCENZA
Comprensione della richiesta.
Conoscenza dei contenuti matematici.
(0-4) (0-3) (0-3) (0-5) (0-5) (0-3) (0-4) (0-6) (0-5) (0-6)
ABILITA' LOGICHE e RISOLUTIVE
Abilità di analisi.
Uso di linguaggio appropriato.
Scelta di strategie risolutive adeguate.
(0-4) (0-5) (0-4) (0-3) (0-5) (0-6) (0-4) (0-5) (0-5) (0-5)
CORRETTEZZA dello SVOLGIMENTO
Correttezza nei calcoli.
Correttezza nell'applicazione di Tecniche e Procedure anche
grafiche.
(0-3) (0-5) (0-4) (0-5) (0-3) (0-3) (0-5) (0-2) (0-5) (0-2)
ARGOMENTAZIONE
Giustificazione e Commento delle scelte effettuate.
(0-4) (0-2) (0-4) (0-2) (0-2) (0-3) (0-2) (0-2) (0-0) (0-2)
Punteggio totale quesiti
Calcolo del punteggio Totale
PUNTEGGIO SEZIONE A (PROBLEMA)
PUNTEGGIO SEZIONE B (QUESITI)
PUNTEGGIO TOTALE
(SEZIONE A + SEZIONE B)
Tabella di conversione dal punteggio grezzo al voto in quindicesimi
Punti 0-4 5-10 11-18 19-26 27-34 35-43 44-53 54-63 64-74 75-85 86-97 98-109 110-123 124-137 138-150
Voto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
80
SEZIONE D
Relazione programmazioni disciplinari
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
81
RELAZIONE FINALE DI ITALIANO A.S. 2017/2018
Classe: 5 sez. B Docente: Prof.ssa Mariangela Agostinelli
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
82
Presentazione della classe
Il gruppo classe è composto da 22 alunni, 15 ragazze e 7 ragazzi, che provengono da Santa Croce di Magliano, Bonefro,
Colletorto e Rotello. Nel corso dell’anno scolastico gli studenti si sono dimostrati collaborativi e rispettosi dei diversi ruoli
ed hanno tenuto un comportamento corretto. La preparazione culturale e la partecipazione all’attività di classe risultano
essere variegate: la maggioranza degli allievi ha conseguito una buona e soddisfacente preparazione, mostrando apprezzabili
capacità nell’approfondire e rielaborare gli argomenti affrontati e nell’effettuare collegamenti interdisciplinari; alcuni alunni
hanno raggiunto un livello alto, rivelando notevoli capacità espositive ed un’ottima padronanza del lessico specifico; un’esi-
gua minoranza di studenti, invece, non ha impiegato al massimo le proprie potenzialità.
Nella sua totalità la classe si è mostrata interessata ai temi e alle problematiche affrontate ed è stata disponibile al confronto e
al dialogo.
DATI DI SINTESI
TIPOLOGIA DELLA CLASSE LIVELLO DELLA CLASSE
RITMO DI LAVORO CLIMA RELAZIONALE
X VIVACE
⬜ TRANQUILLA
X COLLABORATIVA
⬜ PROBLEMATICA
⬜ DEMOTIVATA
⬜ POCO RISPETTOSA DELLE RE-
GOLE
⬜ VIVACE NEI MOMENTI OPERA-
TIVI CHE SEGUONO LE SPIE-
GAZIONI
⬜ ALTO
X MEDIO ALTO
⬜ MEDIO
⬜ MEDIO BASSO
⬜ BASSO
⬜ SOSTENUTO
X REGOLARE
⬜ LENTO
X SERENO
⬜ A VOLTE CONFLITTUA-
LE
⬜ PROBLEMATICO
LIVELLI BASSO MEDIO-BASSO MEDIO MEDIO-ALTO ALTO
% ALUNNI 20 % 30 % 30 % 20 %
LEGENDA LIVELLI DI PREPARAZIONE RAGGIUNTA(sono proposte, ognuno le modifichi a piacimento):
Livello alto : conoscenze complete, coordinate, approfondite e ben comprese, applicazione corretta ed auto- noma in ogni situazione anche complessa e diverse dal noto, uso corretto ed ampio del lessico, capacità ottime di analisi, sintesi e di organizzazione delle conoscenze all’interno della disciplina e fra più discipline……………………………………..
Livello medio-alto: conoscenze complete e approfondite, applicazione sicura in ogni situazione nota anche lievemente complessa, uso corretto ed ampio del lessico, buone capacità di analisi, sintesi e di organizzazione delle conoscenze all’interno della disciplina…………………
Livello medio: conoscenze complete ma non sempre approfondite, applicazione corretta in situazioni note e di semplice risoluzione, uso corretto del lessico, analisi e sintesi corrette se guidato…………………
Livello medio- basso: conoscenze superficiali, applicazione incerta in situazioni note e di semplice risoluzione, uso a volte impreciso del lessico, analisi e sintesi insicure seppur guidato. ………………………..
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
83
Livello basso : conoscenze scarse, applicazione errata o inesistente, uso scorretto del lessico, nessuna capacità di analisi e sintesi…………………………….
Obiettivi conseguiti
Competenze Abilità/capacità Conoscenze
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
84
Saper padroneggiare la lingua in rapporto alle varie situazioni comunicative.
Acquisire solide competenze nella produzione scritta riuscendo ad operare all'interno dei diversi mo- delli di scrittura previsti per il nuo- vo esame di Stato dal D.M. n.° 356 del
18/9/1998.
Saper leggere e interpretare un te- sto cogliendone non solo gli ele- menti tematici, ma anche gli aspetti linguistici e retorico – stilistici.
Padroneggiare e potenziare gli
strumenti espressivi ed argo-
mentativi indispensabili per ge-
stire l’interazione comunicativa
verbale in vari contesti.
Leggere, comprendere e inter-
pretare testi scritti di differenti
tipologie.
Dimostrare consapevolezza
della storicità della letteratura.
Collegare tematiche letterarie a
fenomeni della contemporaneità.
Saper stabilire nessi tra la lettera-
tura e altre discipline o domini
espressivi.
Saper fare collegamenti e confronti
all'interno di testi letterari e non
letterari, contestualizzandoli e for-
nendone un’interpretazione perso-
nale che affini gradualmente le ca-
pacità valutative e critiche
Produrre testi di vario tipo
in relazione ai differenti scopi
comunicativi.
Mostrare interessi culturali.
Produrre sia oralmente che per iscritto, testi coerenti, coesi e di tipo personale.
Potenziare le abilità
argomentative.
Rielaborare criticamente i contenu- ti appresi.
Potenziare la capacità di produrre testi strumentali utili allo studio di ogni disciplina (appunti, brevi sintesi, schemi, mappe concettuali).
Possedere un lessico specifico ade-
guato al lavoro da svolgere.
Operare sintesi nell’interpretazione
e nella produzione dei messaggi.
Comprendere il/i messaggio/i
contenuto/i in un testo.
Cogliere i nessi esistenti tra le scelte
linguistiche operate e i principali
scopi comunicativi ed espressivi di
un testo.
Contestualizzare un’opera, un
autore, un fenomeno letterario in
uno specifico ambito storico-- culturale, anche con riferimenti
semplici alle altre discipline.
Cogliere i caratteri specifici del ge-
nere letterario di appartenenza di
un’opera.
Ricercare e selezionare informa-
zioni in funzione della produ-
zione di testi scritti di vario tipo.
Progettare e produrre testi di va-
rio tipo negli adeguati registri
linguistici.
Conoscenza dei nuclei concettuali fondanti della poesia dantesca at- traverso la lettura di canti del Para- diso dantesco.
Conoscenza della letteratura
italiana da Foscolo al Novecento.
Conoscenza delle poetiche degli autori più significativi del periodo letterario che va da Foscolo al No- vecento.
Obiettivi cognitivi minimi raggiunti
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Competenze Abilità/capacità Conoscenze
Saper padroneggiare la lingua in rapporto alle varie situazioni comunicative.
Acquisire solide competenze nella produzione scritta riuscendo ad operare all'interno dei diversi mo- delli di scrittura previsti per il nuo- vo esame di Stato dal D.M. n.° 356 del
18/9/1998.
Saper leggere e interpretare un te- sto.
Padroneggiare e potenziare gli
strumenti espressivi ed argo-
mentativi indispensabili per ge-
stire l’interazione comunicativa
verbale in vari contesti.
Leggere, comprendere e inter-
pretare testi scritti di differenti
tipologie.
Saper stabilire nessi tra la lettera-
tura e altre discipline.
Saper fare collegamenti e confronti all'interno di testi letterari e non letterari, contestualizzandoli.
Produrre testi di vario tipo in rela-
zione ai differenti scopi comunica-
tivi.
Produrre sia oralmente che per iscritto, testi coerenti, coesi e di tipo personale.
Potenziare le abilità
argomentative.
Rielaborare i contenuti appresi.
Possedere un lessico specifico ade- guato al lavoro da svolgere.
Operare sintesi nell’interpretazione
e nella produzione dei messaggi.
Comprendere il/i messaggio/i
contenuto/i in un testo.
Cogliere i nessi esistenti tra le scelte
linguistiche operate e i principali
scopi comunicativi ed espressivi di
un testo.
Contestualizzare un’opera, un
autore, un fenomeno letterario in
uno specifico ambito storico-- culturale.
Cogliere i caratteri specifici del ge-
nere letterario di appartenenza di
un’opera.
Ricercare e selezionare informa-
zioni in funzione della produ-
zione di testi scritti di vario tipo.
Progettare e produrre testi di va-
rio tipo negli adeguati registri
linguistici.
Conoscenza dei nuclei concettuali fondanti della poesia dantesca at- traverso la lettura di canti del Para- diso dantesco.
Conoscenza della letteratura
italiana da Foscolo al Novecento.
Conoscenza delle poetiche degli autori più significativi del periodo letterario che va da Foscolo al No- vecento.
Contenuti svolti
Ordine Titolo del modulo Periodo programmato Periodo di effettivo
svolgimento
U.D.A. 1 Linee di evoluzione del sistema letterario italiano
dalla fine del ‘700 al Romanticismo: Neoclassicismo e
Foscolo.
Ottobre-Novembre Ottobre-Novembre
U.D.A. 2 Il Romanticismo: A. Manzoni. Dicembre Novembre-Dicembre
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⬜
U.D.A. 3 G. Leopardi. Gennaio Gennaio-Febbraio
U.D.A. 4 Il Verismo e il Naturalismo: G. Verga. Gennaio Marzo
U.D.A. 5 Linee di evoluzione del sistema italiano: testi
ed autori dal Simbolismo al Novecento.
Baudelaire e la poesia simbolista europea.
Febbraio Marzo
U.D.A. 6 Decadentismo, G. Pascoli e G. D’Annunzio. Marzo Aprile
U.D.A. 7 I. Svevo.
L. Pirandello.
Aprile Aprile-Maggio
U.D.A. 8 Futurismo e le Avanguardie del Primo Novecento.
G. Ungaretti.
Maggio Maggio
U.D.A. 9 Il Novecento: Saba e Montale. Maggio Maggio
U.D.A. 10 Tipologie testuali prima prova esame di Stato.
Metodologie didattiche
X Lezione frontale
X Lezione partecipata
Lavoro di gruppo
X Discussione guidata
X Lavoro differenziato per gruppi di livello.
Lavoro di ricerca e approfondimento
Esercizi applicativi
Attività laboratoriali
Attività multimediali
esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi
Stage
Altro……………………….
Materiali e strumenti
X Libri di testo in adozione:
Atlante geografico e atlante storico
Dispense
Videoregistratore
Dizionari
X Materiale audiovisivo
X Materiale informatico
X Lavagna
X Fotocopie
Seminari
Altri libri
Spazi oltre l’aula:
Strumenti di osservazione e di verifica
⬜
⬜
⬜
⬜
⬜
⬜
⬜
⬜
⬜
⬜
⬜
⬜
⬜
⬜
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Formative/diagnostiche
X Test strutturati e semistrutturati
X Domande informali durante la lezione
X Controllo del lavoro domestico
⬜ Test di comprensione
⬜ Esercizi orali, scritti, grafici
X Produzione scritto o grafica
Sommative (Scritte: N° 3 per ogni quadrimestre; orali: N° 2 per ogni quadrime-
stre)
X Interrogazioni orali
⬜ Prove scritte di diverso tipo X Prove strutturate o semistrutturate
⬜ Test di comprensione
⬜ Relazioni/ tesine
⬜ Esercizi/applicazioni
⬜ Prove di laboratorio
⬜ Applicazioni pratiche
⬜ Applicazioni scritto/grafiche
Criteri di Valutazione La valutazione delle prove scritte ed orali fa riferimento alle griglie stabilite in seno ai rispettivi dipartimenti disciplinari.
GRIGLIA VOTO ORALE
Grave- mente insuffi- ciente
Insuffi- ciente
Mediocre Sufficiente Discreto Buono Ottimo
C O N O-
SCENZE
Molto lacunose e scorrette
p. 0,5
Lacuno- se/
scorrette
p. 0,75
Incomple- te e incerte
p. 1
Complessiva- mente corrette ed essenziali
p. 1,25
Com- plete ma non rie- laborate
p. 1,50
Complete e rielabo-
rate
p. 1,75
Ampie, approfon- dite e rie- laborate
con origi- nalità p. 2
ANALISI Decisa- mente
scorretta e appena
abbozzata p. 1
Incom- pleta e
imprecisa
p. 1, 25
Imprecisa/ incompleta
p. 1,5
Corretta com- plessivamente
autonoma
p. 1,75
Corretta e auto- noma
p. 2
Significa- tiva e
motivata
p. 2,50
Critica e ben ar-
gomentata
p. 3
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
88
SINTESI Lacunosa e non per-
tinente p. 0,5
Lacuno- sa/ non
pertinente p. 0,75
Parziale e non sem- pre perti-
nente p. 1
Essenziale e quasi pertinen- te alla conse-
gna p. 1,25
Perti- nente e quasi
comple- ta
p. 1,50
Completa e signifi-
cativa
p. 1,75
Efficace
p. 2
E S P O S I-
ZIONE
Incoeren- te e scor-
retta
p. 1
Incoeren- te/ scor-
retta
p. 1, 25
Talvolta non coe- rente/non corretta
p. 1,5
Prevalente- mente coeren- te e corretta
p. 1,75
Coeren- te e cor-
retta
p. 2
Articolata e organi-
ca
p. 2,50
Ricca ed efficace
p. 3
V O T O FINALE
3 4 5 6 7 8,50 10
GRIGLIA PROVE SCRITTE
GRIGLIA VALUTAZIONE DELLA VERIFICA SCRITTA DI ITALIANO/ LATINO/GEO-
STORIA:
quesiti a risposta singola
o domande aperte
INDICATORI LIVELLI DI VALORE SCALA TASSO- NOMICA
VALU- TAZIO- NE
1) COMPETENZE DI- - Completa, rispondente e corretta -Eccellente/Ottimo 10/9 SCIPLINARI - Rispondente e corretta anche se - Buono 8 -Comprensione/Conoscen- non del tutto completa -Discreto 7 za/ - Rispondente, alcune imprecisioni - Sufficiente 6 Padronanza dei contenuti e non del tutto completa - Mediocre 5 specifici - Poco rispondente, incompleta e - Insufficiente 4
-Correttezza e pertinenza dei contenuti rispetto alla
non del tutto corretta - Non rispondente, scorretta ed
- Grav.Insuff. 3
richiesta incompleta
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89
2) COMPETENZE OPERATIVE -Sviluppo, coerenza e coe- sione delle argomentazioni
- Corretta l’organizzazione logica del discorso e lo sviluppo delle ar- gomentazioni abilmente coese - Adeguata e abbastanza corretta l’organizzazione logica del discorso e lo sviluppo delle argo- mentazioni - Non del tutto corretta l’organiz- zazione logica del discorso e lo svolgimento delle argomentazioni - Non corretto lo svolgimento del- le argomentazioni e l’organizzazio- ne logica del discorso
-Eccellente/Ottimo - Buono - Discreto - Sufficiente - Mediocre - Insufficiente - Grav.Insuff.
10/9 8 7 6 5 4 3
3) COMPETENZE LINGUISTICHE -Correttezza, chiarezza espositiva ed efficacia espressiva nel rispetto delle norme grammaticali e nel- l’uso del lessico specifico
- Corretto, rispondente e funziona- le l’uso del lessico e della sintassi - Corretto l’uso della sintassi, qual- che imprecisione nell’uso del lessi- co - Non del tutto adeguato e corretto l’uso del lessico e della sintassi - Scorretto ed inadeguato l’uso del lessico e della sintassi
-Eccellente/Ottimo - Buono - Discreto - Sufficiente - Mediocre - Insufficiente - Grav.Insuff.
10/9 8 7 6 5 4 3
VOTO FINALE
GRIGLIA VALUTAZIONE DELLA VERIFICA SCRITTA DI ITALIANO/ LATINO/GEO-
STORIA:
quesiti a risposta multipla, a risposta multipla complessa, vero/falso,
a corrispondenze, a completamento, domande aperte influenzate1
ASPETTI DA VA- LUTARE
LIVELLI DI VALORE SCALA TASSONO- MICA
VALUTAZIO- NE
1La domanda aperta influenzata è una domanda che orienta la riflessione dell’interlocutore su determinanti aspetti posi- tivi, inducendolo a fornire delle informazioni attese, pur ridotte rispetto alla domanda aperta neutra.
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90
1) COMPETENZE DISCIPLINARI -Comprensione della domanda e delle sue implicazioni -Conoscenza/padro- nanza di contenuti specifici
- Comprende/non compren- de la domanda e le sue impli- cazioni - Conosce/non conosce e padroneggia/non padroneg- gia i contenuti di riferimento
-Eccellente/Ottimo - Buono -Discreto - Sufficiente - Mediocre - Insufficiente - Grav.Insuff.
10/9 8 7 6 5 4 3
2) COMPETENZE LOGICHE -Capacità di analisi -Capacità di individuare tra i distrattori la risposta pertinente alla richiesta della domanda
- Analizza/non analizza la domanda e le risposte - Individua/non individua la risposta pertinente alla ri- chiesta
-Eccellente/Ottimo - Buono - Discreto - Sufficiente - Mediocre - Insufficiente - Grav.Insuff.
10/9 8 7 6 5 4 3
3) COMPETENZE OPERATIVE -Leggere ed interpretare la domanda. -Leggere e interpretare le risposte. -Scegliere la risposta funzionale e pertinente al quesito
- Legge/non legge ed inter- preta/non interpreta corret- tamente la richiesta indivi- duando/non individuando la risposta corretta - Legge ed interpreta corret- tamente la richiesta indivi- duando la risposta corretta
-Eccellente/Ottimo - Buono - Discreto - Sufficiente - Mediocre - Insufficiente - Grav.Insuff.
10/9 8 7 6 5 4 3
4) COMPETENZE LINGUISTICHE -Conoscere e compren- dere il linguaggio specifico
- Conosce/non conosce e comprende/non comprende il linguaggio specifico
Eccellente/Ottimo - Buono - Discreto - Sufficiente - Mediocre - Insufficiente - Grav.Insuff.
10/9 8 7 6 5 4 3
VOTO FI- NALE
GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI ITALIANO
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELL’ANALISI DEL TESTO (TIPOLOGIA A)
INDICATORI insufficien- te
mediocre sufficiente buono ottimo
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91
Comprensione
Gravemente lacunosa/
errata p. 4.5-3
Incompleta /ap- prossimativa
p. 5.5-5
Globalmente corretta p. 6.5-6
Quasi com- pleta
p. 8-7
Completa e puntuale p. 10-9
Analisi
Lacunosa e superficiale
p. 4.5-3
Superficiale/ Lacunosa
p. 5.5-5
Presente
p. 6.5-6
Completa e a tratti ap- profondita
p. 8-7
Completa e approfondita
p. 10-9
Tesi interpretati- va
Tesi non ri- conoscibile, con gravi
incoerenze e semplifica-
zioni
p. 4.5-3
Tesi non ricono- scibile, con in-
coerenze e sem- plificazioni
p. 5.5-5
Nell’insieme riconoscibile, con qualche
lieve incoeren- za/ semplifica-
zione p. 6.5-6
Tesi ricono- scibile, con rielabora- zione in
parte perso- nale dei dati, nell’insieme
coerente
p. 8-7
Tesi ricono- scibile, con elementi di originalità, coerente
p. 10-9
Approfondimen- to personale-con- testualizzazione
Quasi del tutto assente
p. 4.5-3
Approssimativo
p. 5.5-5
Ridotto agli elementi essen-
ziali
p. 6.5-6
Significativo
p. 8-7
Ricco e arti- colato con collegamenti /note perso-
nali p. 10-9
Livello formale
Espressione poco con-
trollata, con numerosi
errori
p. 4.5-3
Espressione in- voluta/semplifi- cata, con diversi errori e impro-
prietà p. 5.5-5
Espressione lineare, com- plessivamente corretta, pur con qualche improprietà
p. 6.5-6
Espressione corretta,
nell’insieme appropriata
p. 8-7
Espressione corretta, ef-
ficace, sintat- ticamente
ben articola- ta
p. 10-9
CANDIDATO
/ 10
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92
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL SAGGIO BREVE – ARTICOLO DI GIORNALE (TIPO-
LOGIA B)
USO DEL DOSSIER
(selezione dei dati)
Comple- to /quasi comple- to, con
selezione significa- tiva dei
dati
p. 10-9
Ampio, con se- lezione dei dati global- mente perti- nente p. 8-7
Parziale, ma corret-
to
p. 6.5-6
Parziale, poco signifi- cativo, gene-
rico p. 5.5-5
Grave- mente
lacunoso / im-
proprio p. 4.5-3
ARGOMEN- TAZIONE
- ORGANIZ- ZAZIONE LOGICO- CONCET-
TUALE
Tesi ri- conosci- bile, con elementi di origi- nalità,
coerente
p. 10-9
Tesi ri- cono- scibile, con rie- labora- zione in
parte persona-
le dei dati, nel- l’insieme coerente
p. 8-7
Nell’insie- me ricono- scibile, con
qualche lieve incoe-
renza/ semplifica-
zione
p. 6.5-6
Tesi non ri- conoscibile, con incoe-
renze e semplifica-
zioni
p. 5.5-5
Tesi non ricono- scibile,
con gravi incoe- renze e
semplifi- cazioni p. 4.5-3
RISPETTO DELLE
CONSEGNE (destinazione- titolo-registro)
Comple- to ed
efficace nelle scelte
p. 10-9
Presso- ché
comple- to
e perti- nente
p. 8-7
Parziale
p. 6.5-6
Superficiale
p. 5.5-5
Assente
p. 4.5-3
LIVELLO FORMALE
Espres- sione
corretta, efficace, sintatti- camente ben arti- colata
p. 10-9
Espres- sione quasi
sempre corretta, nell’in- sieme appro- priata
p. 8-7
Espressio- ne lineare, complessi- vamente corretta, pur con qualche
improprie- tà
p. 6.5-6
Espressione involuta/
semplificata, con diversi errori e im- proprietà
p. 5.5-5
Espres- sione poco
control- lata, con numerosi
errori p. 4.5-3
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93
CANDIDATO
/ 10
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94
⬜
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL TEMA DI ARGOMENTO STORICO E DI ORDINE GENERALE
(TIPOLOGIE C E D)
INFORMAZIONE
Ricca, ap- profondita e
articolata p. 9-10
Completa e a tratti ap- profondita
p. 7-8.5
Essenziale ma corretta
p. 5.5-6.5
Imprecisa
p. 4-5
Non esente da errori
p. 1-3
ARGOMENTA-
ZIONE -
ORGANIZZA- ZIONE LOGICO- CONCETTUALE
Puntuale, con elementi di originali-
tà, coerente
p. 9-10
Presente, con rielabo- razione in parte per- sonale dei dati, nel- l’ins. coe-
rente p. 7-8.5
Non sempre presente, con qualche lieve incoerenza/
semplificazione p. 5.5-6.5
Superficiale, con incoerenze/
semplificazioni
p. 4-5
Assente/con gravi incoe-
renze e semplifica-
zioni
p. 1-3
RISPONDENZA ALLA TRACCIA
Completa
p. 9-10
Pressoché completa
7-8.5
Parziale
p. 5.5-6.5
Superficiale
p. 4-5
Assente
p. 1-3
LIVELLO FOR- MALE
Espressione corretta, ef- ficace, sin-
tatticamente ben articola-
ta p. 9-10
Espressione quasi sem- pre corret- ta, nell’in- sieme ap- propriata p. 7-8.5
Espressione lineare, com- plessivamente corretta, pur con qualche improprietà p. 5.5-6.5
Espressione in- voluta/semplifi- cata, con diversi errori e impro-
prietà
p. 4-5
Espressione poco con-
trollata, con numerosi
errori p. 1-3
Voto finale
Vedi sopra.
GRIGLIA ATTIVITA’ DI RECUPERO E DI APPROFONDIMENTO
La valutazione complessiva stabilita sulla base di:
x Conoscenze acquisite
x Competenze acquisite
x Progressi compiuti
x Impegno
x Interesse
x Partecipazione all’attività didattica
Metodo di studio
x Puntualità nelle consegne
x Valutazioni riportate nelle diverse verifiche scritte e orali
Strumenti di recupero e approfondimento
Sportello didattico ⬜
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95
⬜ Corsi di recupero
x Recupero in itinere
⬜ Approfondimento pomeridiano per esercitazioni di seconda prova.
Attività extracurriculari proposte
PROGRAMMA SVOLTO ENTRO IL 15 MAGGIO
Ordine Titolo del modulo Periodo programmato Periodo di effettivo
svolgimento
U.D.A. 1 Linee di evoluzione del sistema letterario italiano
dalla fine del ‘700 al Romanticismo: Neoclassicismo e
Foscolo.
Ottobre-Novembre Ottobre-Novembre
U.D.A. 2 Il Romanticismo: A. Manzoni. Dicembre Novembre-Dicembre
U.D.A. 3 G. Leopardi. Gennaio Gennaio-Febbraio
U.D.A. 4 Il Verismo e il Naturalismo: G. Verga. Gennaio Marzo
U.D.A. 5 Linee di evoluzione del sistema italiano: testi
ed autori dal Simbolismo al Novecento.
Baudelaire e la poesia simbolista europea.
Febbraio Marzo
U.D.A. 6 Decadentismo, G. Pascoli e G. D’Annunzio. Marzo Aprile
U.D.A. 7 I. Svevo.
L. Pirandello.
Aprile Aprile-Maggio
U.D.A. 10 Tipologie testuali prima prova esame di Stato.
ARGOMENTI CHE SI INTENDONO TRATTARE DOPO IL 15 MAGGIO
U.D.A. 8 Futurismo e le Avanguardie del Primo Novecento.
G. Ungaretti.
U.D.A. 9 Il Novecento: Saba e Montale.
U.D.A. 10 Dante: selezione di canti tratti dal Paradiso.
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96
RELAZIONE FINALE DI INFORMATICA A.S. 2017/2018
Classe: V sez. B Docente: Prof. Dario LASTEL-
LA
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
97
Presentazione della classe (evoluzione rispetto ai livelli di partenza; atteggiamenti verso il lavoro scolastico; modalità relazionali,
livelli di preparazione raggiunti).
La classe, che seguo da quest’anno, è formata da un gruppo di allievi che da sempre
mostrano interesse e partecipazione attivi e grande collaborazione nei riguardi di ogni
attività proposta e da una gruppo di allievi che, alla partecipazione mattutina, non re-
golarmente fanno seguire un conseguente studio autonomo, meditato, regolare e ben
organizzato nel pomeriggio. I primi hanno quest’anno completato il loro percorso di
formazione in maniera ottima e, in alcuni casi, eccellente, dimostrandosi capaci di ave-
re una visione organica e completa della disciplina, di restituzione della stessa in ma-
niera completa e approfondita, di comunicare attraverso l’uso esclusivo del linguaggio
informatico, di comprendere, analizzare e affrontare ogni situazione problematica loro
proposta, sia in italiano che in inglese (CLIL). I secondi hanno evidenziato un ritmo di
apprendimento più lento, maggiori difficoltà di acquisizione dei metodi e delle proce-
dure e necessitato di maggiore stimolo e attenzione. Ad ogni modo tutti gli studenti
hanno raggiunto un livello di conoscenza e competenza soddisfacente, anche se alcuni
hanno manifestato alcuni limiti espositivi soprattutto nella parte del programma svol-
ta in inglese (CLIL).
DATI DI SINTESI
TIPOLOGIA DELLA
CLASSE
LIVELLO DELLA
CLASSE
RITMO DI LAVO-
RO
CLIMA RELAZIO-
NALE
⬜ VIVACE ⬜
☒
⬜
⬜
⬜
ALTO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
BASSO
ALTO
BASSO
⬜
⬜
⬜ SERENO
☒ BUONO
A VOLTE CONFLIT-
TUALE
PROBLEMATICO
⬜
☒
⬜
⬜
TRANQUILLA
COLLABORATIVA
PROBLEMATICA
DEMOTIVATA
⬜
⬜
SOSTENUTO
☒ REGOLARE
LENTO
⬜ POCO RISPETTOSA DELLE
REGOLE
⬜ VIVACE NEI MOMENTI
OPERATIVI CHE SEGUONO
LE SPIEGAZIONI
LIVELLI BASSO MEDIO-BAS-
SO
MEDIO MEDIO-ALTO ALTO
%ALUNNI 0% 14% 45% 14% 27%
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98
LEGENDA LIVELLI DI PREPARAZIONE RAGGIUNTA:
Livello alto: conoscenze complete, coordinate, approfondite e ben comprese, applicazione cor-
retta ed autonoma in ogni situazione anche complessa e diverse dal noto, uso corretto ed
ampio del lessico, capacità ottime di analisi, sintesi e di organizzazione delle conoscenze al- l’interno della disciplina e fra più discipline.
Livello medio-alto: conoscenze complete e approfondite, applicazione sicura in ogni situa-
zione nota anche lievemente complessa, uso corretto ed ampio del lessico, buone capacità di
analisi, sintesi e di organizzazione delle conoscenze all’interno della disciplina.
Livello medio: conoscenze complete ma non sempre approfondite, applicazione corretta in
situazioni note e di semplice risoluzione, uso corretto del lessico, analisi e sintesi corrette se
guidato.
Livello medio- basso: conoscenze superficiali, applicazione incerta in situazioni note e di
semplice risoluzione, uso a volte impreciso del lessico, analisi e sintesi insicure seppur guida-
to.
Livello basso: conoscenze scarse, applicazione errata o inesistente, uso scorretto del lessico,
nessuna capacità di analisi e sintesi.
Obiettivi Specifici di Apprendimento Conseguiti
Conoscenze
Caratteristiche generali dei database relazionali.
Sintassi e semantica del linguaggio MySQL per la gestione di database.
Caratteristiche generali dei linguaggi di scripting web Javascript e PHP.
Caratteristiche, sintassi e funzioni principali del software di calcolo scientifico GNU
Octave.
⬜ Microlingua inglese.
Abilità
Installazione e preparazione degli ambienti di sviluppo.
Applicazione corretta delle tecniche di programmazione e analisi dei dati apprese.
Analisi, progettazione, creazione e gestione di database relazionali.
Uso dei linguaggi di scripting web Javascript e PHP. Uso del software di calcolo scientifico GNU Octave.
Competenze
Abilità nell’avvalersi dei concetti teorici appresi nella ricerca di soluzioni a situazioni problematiche.
Padronanza delle procedure logiche legate alla programmazione e all’analisi dei dati.
Padronanza degli strumenti di calcolo numerico, calcolo matriciale e risoluzione di pro-
blemi di fisica con il software GNU Octave. Abilità nel trasferire in contesti diversi le conoscenze acquisite.
Maturare la consapevolezza dell’impossibilità di scollegare le conoscenze teoriche dal-
l’applicazione pratica.
⬜ Saper utilizzare gli strumenti informatici in relazione all’analisi dei dati e alla model-
lizzazione di specifici problemi scientifici e individuare la funzione dell’informatica nel- lo sviluppo scientifico.
⬜
⬜
⬜
⬜
⬜
⬜
⬜
⬜
⬜
⬜
⬜
⬜
⬜
⬜
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
99
⬜ Comprensione ed uso corretto del linguaggio e del simbolismo informatico per elaborare e comunicare informazioni sia in italiano che in inglese.
Obiettivi minimi
Conoscenza di base degli strumenti informatici studiati.
Applicazione in contesti noti e di semplice esecuzione delle conoscenze acquisite.
Contenuti svolti
NUCLEI FONDA-
MENTALI
UDA Periodo program-
mato
CLIL
DATABASE R E-
LAZIONALI
Il concetto di database relaziona-
le.
Il linguaggio SQL.
Disegno, creazione e gestione di
database utilizzando MySQL.
Ottobre-Febbraio.
LINGUAGGI DI
SCRIPTING
Gli script su una pagina HTML.
Elementi di JavaScript e PHP.
Marzo-Aprile √
SOFTWARE DI
CALCOLO
SCIENTIFICO E
MATEMATICO
Il software GNU Octave. Ambiente
di sviluppo e disegno di funzioni
matematiche e fisiche.
Maggio
Metodologie didattiche
☒ Lezione frontale
☒ Lezione partecipata
☒ Lavoro di gruppo ☒ Discussione guidata
☒ Lavoro differenziato per gruppi di livello.
☒ Lavoro di ricerca e approfondimento
☒ Esercizi applicativi
☒ Attività laboratoriali
☒ Attività multimediali
☒ CLIL
□ Stage
□ Lavoro differenziato per gruppi di livello.
⬜
⬜
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
100
□ Esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi
□ Altro……………………….
Materiali e strumenti
☒ Libri di testo in adozione: Emanuele Giuliani “Strutture di dati e programma-
zione a oggetti in Java”, vol. 2A, SEI Apogeo.
□ Atlante geografico e atlante storico
☒ Dispense
□ Videoregistratore
□ Dizionari
□ Materiale audiovisivo
☒ Materiale informatico
☒ Lavagna
☒ LIM
☒ Fotocopie
□ Seminari
□ Fotocopie
□ Altri libri.
☒ Spazi oltre l’aula.
Strumenti di osservazione e di verifica
Formative/diagnostiche
☒ Test strutturati e semistrutturati
☒ Domande informali durante la lezione
☒ Controllo del lavoro domestico
☒ Test di comprensione
☒ Esercizi orali, scritti, grafici
☒ Produzione scritto o grafica
Sommative (Scritte: N° 2-3 per ogni quadrimestre; orali: N° 2 o 3 per ogni
quadrimestre)
☒ Interrogazioni orali
☒ Prove scritte di diverso tipo
☒ Prove strutturate o semistrutturate
☒ Test di comprensione
☒ Relazioni/tesine
☒ Esercizi/applicazioni
☒ Prove di laboratorio
☒ Applicazioni pratiche
☒ Applicazioni scritto/grafiche
Criteri di Valutazione La valutazione delle prove scritte ed orali ha fatto riferimento alle griglie stabilite in seno ai rispettivi
dipartimenti disciplinari.
GRIGLIA VOTO ORALE
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101
CONOSCEN-
ZA
COMPRENSIO-
NE
APPLICAZIO-
NE
ANALISI
SINTESI
CAPACITÀ DI
COLLEGAMEN-
TO
USO
DEL
LESSI-
CO
2/3
Scarsa o pres-
soché nulla
Commette gravi
errori
Non è in grado di
applicare formu-
le, processi ope-
rativi e conoscen-
ze
Non è in
grado di
effettuare
alcuna
analisi
Non è in gra-
do di sintetiz-
zare le cono-
scenze acqui-
site
Non è in grado di
effettuare confronti
o collegamenti
Non è in
grado di
utilizzare
il lessico
specifico
4
Lacunosa e
frammentaria
Commette errori
sostanziali nell'in-
terpretazione dei
concetti
Non è in grado di
applicare corret-
tamente le nozio-
ni apprese
Effettua
analisi
parziale e
solo se
guidato
Effettua sin-
tesi imprecise
Confronta e collega
in modo errato
Usa un
lessico
inesatto e
impreciso
5
Superficiale
Riesce solo se gui-
dato a dare una
parziale interpre-
tazione di concetti
Applica a sempli-
ci situazioni le
nozioni apprese
ma con degli
errori
Analizza
in modo
insicuro
Effettua sin-
tesi non del
tutto precise
e corrette
Non sempre è in
grado di effettuare
autonomamente
confronti o colle-
gamenti
Incorre in
qualche
errore
nell'uso
del lessico
specifico
6
Completa ma
non approfondi-
ta
E' in grado di in-
terpretare corret-
tamente, ma non
approfonditamente
semplici strutture
Non commette
errori nell'appli-
cazione delle
conoscenze a
semplici situa-
zioni
Analizza
corretta-
mente, se
guidato
Sintetizza
correttamen-
te, se guidato
Effettua semplici
collegamenti in
maniera corretta
Usa il
lessico
specifico,
anche se
con qual-
che im-
precisione
7
Completa e
coordinata
Riesce ad interpre-
tare correttamente
le strutture studia-
te
Applica le cono-
scenze acquisite
in modo corretto
anche a situazio-
ni lievemente
complesse
Effettua
analisi
completa
e appro-
fondisce
se guidato
Rivela auto-
nomia di
sintesi, ma
con delle
incertezze
E' in grado di effet-
tuare autonoma-
mente confronti e
collegamenti cor-
retti
Usa cor-
rettamen-
te la ter-
minologia
specifica
8
Completa,
coordinata,
approfondita
E' in grado di in-
terpretare corret-
tamente strutture
e fenomeni studia-
ti, anche se com-
plessi
Applica corret-
tamente le pro-
cedure e le cono-
scenze a situa-
zioni, studiate,
seppur complesse
Analizza
in modo
autonomo
e corretto
quanto
proposto
Organizza
autonoma-
mente e in
modo corretto
le conoscenze
acquisite
E' in grado di effet-
tuare confronti e
collegamenti auto-
nomi, corretti e
approfonditi
Usa cor-
rettamen-
te un
ampio
lessico
specifico
9/1
0
Completa,
coordinata,
approfondita
E' in grado di in-
terpretare corret-
tamente quanto
studiato e di pro-
porre ipotesi ragio-
nate per la disami-
na di situazioni
nuove
Applica corret-
tamente le pro-
cedure e le cono-
scenze sia a pro-
blemi studiati,
sia a situazioni
nuove
Analizza
in modo
approfon-
dito, cor-
retto e
autonomo
i diversi
argomenti
proposti
Organizza in
modo auto-
nomo e sicuro
le conoscenze
acquisite
Effettua collega-
menti inter e pluri-
disciplinari auto-
nomi e di ampio
respiro
Usa cor-
rettamen-
te un
ampio
lessico
specifico
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102
GRIGLIA PROVE SCRITTE
Sono state proposte prove scritte organizzate per livelli scelti e valutati nel seguente modo:
LIVELLO 1 Esercizi e problemi di applicazione diretta delle conoscenze, con applica-
zioni teoriche e pratiche e ragionamenti semplici riferiti a situazioni circo-
scritte a pochi argomenti e già ampiamente discusse in aula.
Valutazioni da 1 a 6
LIVELLO 2 Esercizi e problemi di applicazione diretta e inversa delle conoscenze, con
calcoli e ragionamenti lievemente complessi riferiti a situazioni circoscritte
agli argomenti già ampiamente discussi in aula.
Valutazioni da 6 a 7
LIVELLO 3 Esercizi e problemi di applicazione diretta e inversa delle conoscenze, con
applicazioni teoriche e pratiche e ragionamenti complessi ma già noti.
Valutazioni da 7 a 8
LIVELLO 4 Esercizi e problemi riferiti a situazioni nuove, non già noti, di collegamen-
to all’interno della disciplina o fra discipline diverse, con applicazioni teo-
riche e pratiche e ragionamenti di complessi e autonomia di giudizio.
Valutazioni da 8 a
10
L’attribuzione del voto è scaturita dalla somma dei punteggi parziali assegnati ad ogni esercizio e se-
condo la seguente griglia:
Risposta completa e motivata e ben sintetizzata espressa con un linguaggio appropriato. 100% del punteggio
Risposta completa ma non del tutto motivata e sintetizzata espressa con un linguaggio
appropriato
80 % del punteggio
Risposta completa ma non motivata e con errori di calcolo, espressa con un linguaggio non
sempre corretto
60% del punteggio
Risposta incompleta o con errori procedurali oltre che di calcolo, espressa con un linguag-
gio non sempre corretto
40% del punteggio
Risposta solo impostata o espressa con un linguaggio non sempre corretto e con errori di
calcolo o procedurali
20% del punteggio
Nessuna risposta o solo impostata e con errori logico-procedurali molto gravi. 0% del punteggio
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Griglia per le prove di verifica di acquisizione delle competenze e di simula-
zione della seconda prova degli esami di Stato
In essa la distribuzione dei punteggi è calibrata in dipendenza della verifica.
Quesiti 1-2
Tipo di risposta Punteggio
Nessuna risposta o risposta completamente errata che denota una conoscenza nulla sul-
l’argomento in oggetto.
0
Risposta solo parzialmente corretta, ma con gravi errori che dimostrano importanti lacu-
ne nella conoscenza dell’argomento in oggetto.
0,25
Risposta solo parzialmente corretta, ma con mancanza di proprietà di linguaggio o con
errori che dimostrano una conoscenza incompleta dell’argomento in oggetto.
0,5
Risposta corretta, ma non completamente esaustiva, con lievi errori o con una non perfet-
ta proprietà di linguaggio, che dimostra una non perfetta conoscenza dell’argomento in
oggetto.
0,75
Risposta corretta, esaustiva ed espressa con proprietà di linguaggio che dimostra una
completa conoscenza dell’argomento in oggetto.
1
Quesiti 3-6 a risposta multipla.
Tipo di risposta Punteggio
Corretta. 0,25
Non Corretta. 0
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104
GRIGLIA ATTIVITA’ DI RECUPERO E DI APPROFONDIMENTO
Descrittori Voto
Nessuna risposta. 1
Conoscenze scarse. Uso scorretto del lessico. 2
Conoscenze scarse. Uso scorretto del lessico. Poche risposte date. 3
Conoscenze frammentarie. Errori applicativi diffusi. Uso non sempre corretto del lessico. 4
Conoscenze superficiali o insicure, quasi tutte le risposte date, ma non sempre correttamen-
te. Uso non sempre corretto del lessico.
5
Conoscenze degli obiettivi minimi complete. Solo qualche imprecisione. Uso quasi sempre
corretto del lessico.
6
Conoscenze complete. Mancata risposta a domande elevata complessità. Uso corretto del
lessico
7
Conoscenze complete e approfondite. Mancata risposta a domande nuove. Studio autonomo
corretto ma non sempre attento ai dettagli. Uso corretto del lessico.
8
Conoscenze complete, coordinate e approfondite. Autonomia nello studio e capacità di orga-
nizzare le proprie conoscenze per risolvere questioni non solo di elevata complessità ma an-
che relative a situazioni non note o non studiate in classe. Uso corretto del lessico.
9/10
La valutazione complessiva stabilita sulla base di:
☒ Conoscenze acquisite
☒ Competenze acquisite
☒ Progressi compiuti
☒ Impegno
☒ Interesse
☒ Partecipazione all’attività didattica
☒ Metodo di studio
☒ Puntualità nelle consegne
☒ Valutazioni riportate nelle diverse verifiche scritte e orali
Strumenti di recupero e approfondimento ☒ Recupero in itinere
Attività di preparazione all’esame di Stato
Tipologia prova Tempi
Simulazione del colloquio 1ª durante il secondo quadrimestre
2ª al termine dell’a.s.
Simulazione della terza prova Prima verifica
2ª al termine dell’a.s.
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105
PROGRAMMA SVOLTO ENTRO IL 15 MAGGIO
NF 1 DATABASE RELAZIONALI
UDA 1: Il concetto di database relazionale
− Che cos’è un database.
− Database relazionali e loro utilizzo nel mondo reale.
− Tabelle.
− Campi.
− Record o tuple.
− Concetto di chiave principale.
− Concetto di chiave secondaria.
− Relazione tra tabelle 1:1, 1:n, n:m.
UDA 2: Il linguaggio SQL
− Installazione dell’ambiente di sviluppo MySQL.
− Sintassi SQL.
− Concetto di query.
− Creazione di database.
− Creazione, modifica ed eliminazione di tabelle.
− Istruzione INSERT.
− Istruzione SELECT.
− Istruzione UPDATE.
− Istruzione DELETE.
− Gestione dei campi, definizione del PRIMARY KEY.
− Concetti di UNIQUE e NULL/NOT NULL.
− Query semplici e composte.
UDA 3: Disegno, creazione e gestione di database utilizzando MySQL
− Integrale indefinito e proprietà.
− La parola chiave WHERE.
− SELECT COUNT.
− Le JOIN: LEFT JOIN, INNER JOIN.
− Raggruppamenti di informazioni in una query GROUP BY, HAVING.
− Ottimizzazione dell’informazione nei database relazionali.
− Disegno di database di complessità media.
NF 2 LINGUAGGI DI SCRIPTING
IN INGLESE UDA 1: Gli script su una pagina HTML.
− Richiami di HTML.
− Che cos’è uno script e come di inserisce in una pagina web.
UDA 2: Elementi di JavaScript e PHP.
− Ambienti di lavoro JavaScript e PHP.
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106
− I concetti di programmazione client-based e server-based.
− Elementi di programmazione JavaScript.
− JavaScript interno ed esterno alla pagina web.
− Tipi di dati.
− Istruzioni condizionali IF e SWITCH.
− I loop FOR, WHILE e DO-WHILE.
− Elementi di programmazione PHP.
− Variabili e gestione dei dati in PHP.
− Funzioni in PHP.
− Programmazione a oggetti in PHP.
− I CMS basati su PHP.
NF 3 SOFTWARE DI CALCOLO SCIENTIFICO E MATEMATICO
UDA 1: Il software GNU Octave. (Da completare dopo il 15 maggio)
− Ambiente di sviluppo e installazione.
− Funzioni matematiche e fisiche principali.
− Disegno di nuove funzioni.
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107
RELAZIONE FINALE DI LINGUA E CIVILTA’ INGLESE
A.S. 2017-18
Classe: V sez. B Docente: Prof.
Prof. Salvatore Mascia
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108
Presentazione della classe
Materia: Lingua e civiltà Inglese
La classe è composta da 22 alunni: 7 maschi e 15 femmine. Tutti gli alunni provengono dalla IV B dello scorso anno
scolastico. Quasi tutti gli alunni hanno seguito con interesse lo sviluppo del programma, partecipando alle attività didat-
tiche e mostrando disponibilità al confronto e al dialogo sui temi proposti. Il profilo generale della classe risulta non
omogeneo poiché un gruppo cospicuo di alunni , molto dotato, è costantemente impegnato, capace di elaborare in modo
autonomo gli argomenti letterari e di sviluppare interessi personali. Un altro gruppo di alunni presenta ancora qualche
difficoltà espressiva e di rielaborazione personale degli argomenti letterari. La classe, durante questo anno, è maturata
nella capacità di stabilire relazioni positive all’interno del contesto scolastico e con l’insegnante. Comune a tutti gli stu-
denti è stata la regolare frequenza ed un comportamento educato e corretto.
DATI DI SINTESI
TIPOLOGIA DELLA
CLASSE
LIVELLO
CLASSE
DELLA RITMO DI LAVO-
RO
CLIMA RELAZIO-
NALE
- VIVACE ⬜ ALTO
⬜ TRANQUILLA
X COLLABORATIVA
⬜ PROBLEMATICA
⬜ DEMOTIVATA
- POCO RISPETTOSA DELLE
REGOLE
X-MEDIO ALTO
- MEDIO
⬜
⬜
MEDIO
BASSO
BASSO
⬜
X
⬜
SOSTENUTO
REGOLARE
LENTO
X
⬜
⬜
SERENO
A VOLTE CONFLIT -
TUALE
PROBLEMATICO
⬜ VIVACE NEI MOMENTI
OPERATIVI CHE SEGUO-
NO LE SPIEGAZIONI
LIVELLI BASSO MEDIO-BASSO MEDIO MEDIO-ALTO ALTO
% ALUNNI
30%
40%
30%
LEGENDA LIVELLI DI PREPARAZIONE RAGGIUNTA:
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
109
Livello alto: conoscenze complete, coordinate, approfondite e ben comprese, applicazione corretta ed auto-
noma in ogni situazione anche complessa e diverse dal noto, uso corretto ed ampio del lessico, capacità ottime
di analisi, sintesi e di organizzazione delle conoscenze all’interno della disciplina e fra più discipline.
Livello medio-alto: conoscenze complete e approfondite, applicazione sicura in ogni situazione nota anche
lievemente complessa, uso corretto ed ampio del lessico, buone capacità di analisi, sintesi e di organizzazione
delle conoscenze all’interno della disciplina.
Livello medio: conoscenze complete ma non sempre approfondite, applicazione corretta in situazioni note e
di semplice risoluzione, uso corretto del lessico, analisi e sintesi corrette se guidato.
Livello medio-basso: conoscenze superficiali, applicazione incerta in situazioni note e di semplice risoluzione,
uso a volte impreciso del lessico, analisi e sintesi insicure seppur guidato.
Livello basso: conoscenze scarse, applicazione errata o inesistente, uso scorretto del lessico, nessuna capacità
di analisi e sintesi.
Obiettivi Specifici di Apprendimento
TRIENNIO
Gli allievi alla fine del triennio dovranno raggiungere il livello minimo di capacità operative B2 (Progresso)
riferibile a quanto stabilito dal Quadro di Riferimento Europeo “European Framework” arricchita da com-
petenza metalinguistica e culturale (inclusa letteraria)
Padronanza prevista: L’allievo discute o argomenta per iscritto affrontando anche argomenti astratti. Nella
interazione orale comprende i punti chiave della conversazione, sa inferire informazioni non esplicite ed
espone le proprie idee in modo da non richiedere sforzi di adattamento all’interlocutore nativo. Comprende
testi scritti di una certa complessità e produce testi chiari e ben strutturati, con lessico e sintassi corretti, per
esporre informazioni dettagliate in modo adeguato al destinatario. Sceglie consapevolmente le espressioni
adatte al messaggio e al contesto e possiede strategie per negoziare significati in situazioni impreviste che
potrebbero essere disorientanti. In una conversazione oppure di fronte a testi scritti aiuta persone che non
capiscono la lingua straniera a comprendere il senso del messaggio. Assume un atteggiamento di indagine
nei confronti della cultura straniera, operando confronti con la propria.
Per quanto riguarda lo studio della letteratura, che della cultura di un popolo rappresenta una delle espres-
sioni più alte e consapevoli, è bene chiarire che si intende la lettura e lo studio dei testi letterari, e non l'ap-
prendimento della storia della letteratura, anche se i testi dovranno essere contestualizzati attraverso la pre-
sentazione delle coordinate storiche e culturali del momento in cui furono prodotti.
Strumento principale dello studio dei testi sarà l'analisi del testo, finalizzata a rendere lo studente più consa-
pevole ed autonomo, capace cioè di operare la scelta fra testi di valore letterario e testi che hanno un valore
puramente informativo e infine di diventare " un lettore esperto". Lo studio della letteratura così inteso edu-
cherà alla razionalità ma anche alla sensibilità in un mondo che è sempre più dominato dalla superficialità e
dalla volatilità delle immagini. Infine un'abitudine alla lettura di testi ricchi di contenuti educativi e alla discus-
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
110
sione non potrà che portare alla formazione di una comunità interpretativa dove ciascuno ha diritto alle pro-
prie opinioni e rispetta le opinioni degli altri.
Nel selezionare i testi e i contenuti, il docente avrà cura di considerare la loro rilevanza rispetto agli
interessi e al vissuto degli studenti, la possibilità di integrarne l’analisi con la riflessione su proble-
matiche e tematiche di attualità e di rilevanza multidisciplinare , in modo da creare occasioni di
comunicazione collegate ad una molteplicità di generi testuali e contenuti culturali ,in cui lo studen-
te sia stimolato e motivato nell’esprimere opinioni, ipotesi, valutazioni.
Si precisa che lo studio della letteratura sarà avviato nel terzo anno e ampliato ed approfondito nel
corso del quarto e del quinto, a seconda della specificità delle classi e delle conseguenti program-
mazioni individuali dei docenti.
CONOSCENZE E COMPETENZE: CLASSE QUINTA
Sapere: le funzioni, il lessico, le forme morfo- sintattiche che servono ad esprimere le in-
tenzioni di comunicazione oggetto di studio;la terminologia appropriata della microlingua
letteraria e le definizioni dei piu’ comuni strumenti dell’analisi testuale e critica; le costanti
che caratterizzano e distinguono il testo poetico e narrativo; le linee generali dell’evoluzione
del sistema letterario e gli elementi caratterizzanti del contesto storico, sociale e culturale
dell’ Inghilterra nei secoli XIX, XX e XXI.
(Le conoscenze sono state concordate tra i docenti ed organizzate in nuclei fondanti. Esse
sono indicate nel dettaglio nei piani individuali di lavoro)
Saper fare:stabilire rapporti interpersonali efficaci attraverso conversazioni adeguate al
contesto e alla situazione comunicativa; analizzare, comprendere ed interpretare i testi lette-
rari, identificandone il genere dagli elementi caratterizzanti e collocandoli nel contesto stori-
co-culturale, in un'ottica anche comparativa con analoghe esperienze di lettura su testi italia-
ni e con integrazioni desunte dal proprio vissuto e da altri ambiti disciplinari; produrre testi
scritti e orali diversificati per temi, finalità ed ambiti culturali, con rispetto della completez-
za del contenuto, della coerenza e coesione testuale , della correttezza formale e del registro;
utilizzare il dizionario monolingue e bilingue;utilizzare e reperire le fonti di
informazione;attuare strategie di apprendimento autonomo
COMPETENZE MINIME
QUINTA CLASSE
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111
In considerazione del fatto che il programma di quinta è prevalentemente dedicato all’ambi-
to letterario, l’alunno dovrà sapersi esprimere, in maniera sostanzialmente corretta, sia all’o-
rale che allo scritto su tali argomenti; dovrà dimostrare sufficienti capacità di analisi , di col-
legamento e di rielaborazione dei testi presi in esame, riuscendo ad inquadrarne adeguata-
mente gli autori e le loro tematiche principali, anche se talora solo in via essenziale. Dovrà
inoltre dimostrare di aver acquisito analoghe competenze relative alla comprensione e pro-
duzione di testi di ambito non letterario.
Contenuti specifici della disciplina
Suddivisi in Moduli (quarte e quinte) in OSA(prime, seconde e terze)
Ordine Titolo Periodo orientativo
Modulo 1 /OSA 1 Il Romanticismo inglese: eventi
storici e tematiche letterarie
Settembre/ Ottobre
Modulo 2 Gli autori romantici inglese. Wil-
liam Wordsworth e Jane Austen
Novembre/ Dicem-
bre/ Gennaio
Modulo 3 L’età vittoriana: eventi storici, so-
ciali e letterari. Gli scrittori C. Dic-
kens. Analisi del romanzo “Oliver
Twist”
Febbraio /Marzo/
prima decade Aprile
Modulo 4 Anti reazione vittoriana: Oscar Wil-
de e analisi dei romanzi “ Oliver
Twist “ e “ Hard Times”
2° decade di Aprile
Modulo 5 Il movimento estetico . Oscar Wil-
de: vita e opere. Analisi del roman-
zo “ A picture of Dorian Gray”
1° decade di maggio
Modulo 6 Il XX secolo. Il romanzo. Virginia
Woolf: vita ed opere .Analisi del
romanzo “ Mrs Dalloway” G. Or-
well. La vita e le opere- I romanzi :
“ Animal Farm”- “1984”
Dopo il 15 maggio
- THE ROMANTIC AGE
-The American, French and Industrial revolution
- Consequences of the industrial revolution, social reforms, humanitarian movements
-Feeling versus rationality
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112
-The Romantic Poetry: the themes of nature, imagination, individualism, the dark
romantic hero, the striving for the infinite
-The first generation of romantic poets: W. Wordsworth e SamuelColeridge
-The second generation of romantic poets: cenni: Lord Byron, Percy Shelley, John
Keats
-William Wordsworth: life and poems
The Lyrical Ballads: the Manifesto of Romanticism
Man and the Natural world The theme of nature Comment of the poem “ My heart leaps up”
-Jane Austen: her life and her novels.
“Pride and Prejudice”: the plot, setting, characters, dialogue and irony.
- The Victorian Age:
The Victorian Compromise: the values
The Age of Expansion and Reforms: the British Empire
The Victorian Novel: the main features
-Charles Dickens: life and literary works
The novel Oliver Twist: the themes the plot, the settings and the characters of his novels
-The Aesthetic Movement: the main features
- Oscar Wilde: The brilliant artist and the dandy
A professor of aesthetic Art for Art’s sake
The Picture of Dorian Gray: the plot, the narrative technique, allegorical meaning, the
main characters
Dopo il 15 maggio
The Modern Age: The turn of the century, The twenties, the modernist revolution The modern novel: the conception of time
The narrative technique.: the interior monologue and the stream of consciousness
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113
⬜ ⬜
⬜
V. Woolf: her life and her works
The new narrative technique: the stream of consciousness
The novel “Mrs Dalloway: the plot, the characters and setting, the narrative tech-
nique”
G. Orwell: his life and his novels
The anti-utopian novel. The novel “1984”. The Big Brother
Metodologie didattiche
X Lezione frontale
X Lezione partecipata
X Lavoro di gruppo
X Discussione guidata
Lavoro differenziato per gruppi di livello. Lavoro di ricerca e approfondimento Esercizi applicativi
X Attività di laboratori
X Attività multimediali
Esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi Stage
X Lettura e analisi di testi
Materiali e strumenti
Libri di testo in adozione: Cattaneo-De Flaviis: “Millenium Coincise” -Signorello
Scuola
Atlante geografico e atlante storico Dispense Videoregistratore Dizionari
X Materiale audiovisivo
X Materiale informatico
X Lavagna
X Fotocopie
⬜ Seminari
X Spazi oltre l’aula: aula LIM, laboratorio di Lingue.
Strumenti di osservazione e di verifica
⬜
⬜
⬜ ⬜ ⬜
⬜
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Formative/diagnostiche
X Test strutturati e semi-strutturati
X Domande informali durante la lezione
⬜ Controllo del lavoro domestico
⬜ Test di comprensione
⬜ Esercizi orali, scritti, grafici
X Produzione scritto o grafica
Sommative (Scritte: n° 1 per ogni quadrimestre; orali: n° 2 per ogni quadrimestre)
X Interrogazioni orali
X Prove scritte di diverso tipo
⬜ Prove strutturate o semi-strutturate
⬜ Test di comprensione ⬜ Relazioni/ tesine ⬜ Esercizi/applicazioni ⬜ Prove di laboratorio ⬜ Applicazioni pratiche
⬜ Applicazioni scritto/grafiche
La valutazione complessiva stabilita sulla base di:
X Conoscenze acquisite
X Competenze acquisite
X Progressi compiuti
X Impegno
X Interesse
X Partecipazione all’attività didattica
X Metodo di studio
X Puntualità nelle consegne X Valutazioni riportate nelle diverse verifiche scritte e orali
Criteri di Valutazione
La valutazione delle prove scritte ed orali fa riferimento alle griglie stabilite in seno ai rispettivi diparti-
menti disciplinari.
Livelli Voti Giudizio
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Insufficiente 3/4 Conoscenza frammentaria delle informazioni. Errori diffu- si nella morfologia e limitatezza del lessico.
Mediocre 5 Conoscenza parziale e superficiale. Forma accettabile pur se con errori.
Sufficiente 6 Conoscenza essenziale e solitamente articolata. Forma es- senzialmente corretta.
Discreto 7 Conoscenza chiara, ordinata e articolata. Forma e lessico con qualche imperfezione.
Buono 8 Conoscenza approfondita e organizzata in ordinati schemi espositivi. Forma e lessico appropriati.
Ottimo 9-10 Conoscenza approfondita e criticamente rielaborata. For- ma corretta e lessico vario ed appropriato.
GRIGLIA PER LA CORREZIONE E LA VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA:
Lingua Straniera
Tipologia: lettura e comprensione di un testo con produzione personale
1 . Comprensione del testo
Fraintende o coglie solo poche informazioni esplicite contenute nel testo 3/4
Coglie la maggior parte delle informazioni esplicite, ma non è in grado di effettuare operazioni
di inferenza dal contesto
5
Coglie le informazioni esplicite, ma non sempre riesce ad effettuare operazioni di infe-
renza dal contesto
6
Coglie le informazioni dettagliate esplicite e parte (o la maggior parte) di quelle che richiedono
operazioni di inferenza dal contesto
7/8
Coglie quasi tutte (o tutte) le informazioni dettagliate sia esplicite che implicite 9/10
2 . Correttezza grammaticale- sintattica e proprietà lessicale
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L’espressione presenta gravi e numerosi errori che impediscono seriamente
(o parzialmente) la comprensione
3/4
Si esprime con alcuni errori formali e carenze sintattiche che limitano la comprensione e utiliz-
za un lessico non sempre corretto
5
Si esprime in modo chiaro, nonostante alcuni errori e una terminologia non completa-
mente appropriata
6
Si esprime quasi sempre (sempre) con correttezza e coesione sintattica e usa una terminologia
per lo più appropriata
7/8
Si esprime quasi sempre (o sempre) correttamente con proprietà linguistica e terminologia cor-
retta
9/10
3 . Capacità di rielaborazione o sintesi * (solo con domande)
Risponde in modo dispersivo e/o incompleto 3/4
Rielabora solo parzialmente le informazioni essenziali 5
Rielabora in modo semplice le informazioni richieste 6
Rielabora in modo abbastanza completo (e personale) la maggior parte delle informazioni 7/8
Rielabora in modo completo (e personale), con piena capacità di sintesi tutte le informazioni 9/10
*Nel caso in cui le domande di comprensione siano seguite dalla richiesta di una produzione personale,
come una breve composizione, la griglia inerente alla capacità rielaborativi può essere sostituita con la se-
guente:
* Organizzazione logica del contenuto e coerenza espositiva : (domande e rielaborazione)
Il testo è frammentario gravemente carente (o carente) dal punto di vista logico 3/4
Il testo presenta contenuti superficiali e non sempre coerenti 5
Il testo è schematico, ma sufficiente per contenuti e coerenza 6
Il testo è quasi completo (o completo) e abbastanza articolato e logico 7/8
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117
Il testo è ben organizzato e coerente (ed è espresso con originalità) 9/10
Le voci evidenziate in grassetto identificano il livello di sufficienza.
VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA IN LINGUA STRANIERA
Tipologia: Comprensione e analisi del testo letterario
Le prove di comprensione e analisi del testo letterario saranno valutate con griglie di volta in volta elaborate
sulla base del testo proposto e delle specifiche richieste. Esse terranno conto dei seguenti elementi:
1. La capacità di comprensione e di interpretazione d’insieme del testo 2. La capacità di analizzare il testo in base alle richieste 3. La capacità di commentare fornendo approfondimenti e valutazioni in base alle richieste 4. La competenza linguistica e l’efficacia espositiva
Tipologia: quesiti a risposta singola - Tipologia B terza prova d’esame
A seconda del numero di quesiti assegnati e del loro peso nella prova , si adotteranno i seguenti livelli:
Ottimo- per ogni risposta esauriente ed espressa in forma accurata e corretta
Buono-Discreto- per ogni risposta completa nelle informazioni e correttamente espressa
Sufficiente- per ogni risposta sufficientemente sviluppata ed espressa in forma sostanzialmente corretta
Mediocre- per ogni risposta incompleta e/o superficiale nel contenuto e con errori lessicali e/o grammaticali
Insufficiente- per ogni risposta errata e/o molto incompleta e/o con diffusi errori nella forma.
VALUTAZIONE: corrispondenza tra conseguimento degli obiettivi e voto attribuito
3/4
La comprensione e la produzione sono compromesse da gravi e diffusi errori di ordine lessicale , morfosintattico e testuale che pre- giudicano la comunicazione; non conosce gli aspetti culturali/lette- rari piu’ significativi oggetto di studio.
5
Non consegue autonomamente gli obiettivi minimi fissati; solo se guidato riesce a comprendere e produrre semplici testi; la produ- zione è solo parzialmente coerente e significativa a causa di errori di ordine lessicale , morfosintattico e testuale che talvolta pregiudi- cano la comunicazione;conosce in maniera superficiale e lacunosa gli aspetti culturali/letterari proposti.
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118
6
Sa reagire adeguatamente alle situazioni comunicative. La produ-
zione è nel complesso comprensibile e corretta nella fonetica, nel
lessico, nell’impiego delle strutture linguistiche e nel registro.
Ha conoscenze culturali/letterarie globalmente complete e si
esprime in modo chiaro e semplice ma tendenzialmente mnemoni-
co, senza evidenziare tentativi di rielaborazione personale.
7
Sa reagire adeguatamente ed efficacemente alle situazioni comu-
nicative. La produzione è chiara e quasi sempre corretta nella fo-
netica, nel lessico, nell’impiego delle strutture linguistiche e nel
registro.
Ha conoscenze culturali/letterarie complete e si esprime in modo
chiaro evidenziando tentativi di rielaborazione personale e analisi
8
Interagisce con sicurezza e autonomia nelle situazioni comunicati-
ve. La produzione è corretta nella fonetica, precisa nel lessico,
accurata nell’impiego delle strutture linguistiche e nel registro.
Ha conoscenze culturali/letterarie complete e ben approfondite che
evidenziano rielaborazione personale e analisi
9
Interagisce con disinvoltura e autonomia nelle situazioni comunica-
tive. La produzione è corretta e accurata nella fonetica, precisa e
ricca nel lessico, accurata nell’impiego delle strutture linguistiche e
nel registro,
Ha conoscenze culturali/letterarie complete che applica e appro-
fondisce autonomamente con consapevolezza e originalità
10
Interagisce con fluidità, creatività e autonomia nelle situazioni co-
municative. Gestisce lo strumento linguistico con estrema chiarez-
za ,ricchezza e proprietà. Ha conoscenze culturali/letterarie com-
plete che applica,integra e approfondisce autonomamente con
consapevolezza e originalità anche su argomenti non relativi ai
contenuti proposti
Strumenti di recupero e approfondimento
Sportello didattico Corsi di recupero
X Recupero in itinere
⬜ Approfondimento pomeridiano per esercitazioni di seconda prova
⬜
⬜
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119
RELAZIONE FINALE DI STORIA A.S. 2017/2018
Classe: 5 sez. B Docente: Prof. Laura Lot-
to
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120
Presentazione della classe
La classe è composta da 22 studenti, 15 ragazze e 7 ragazzi; si presenta tranquilla, motivata e colla-
borativa. All’interno di questo contesto vi è un gruppo di ragazzi che presenta un livello alto, segue,
si mostra interessato ed è propositivo; la maggior parte ha raggiunto un livello discreto e solo alcuni
hanno conseguito un livello sufficiente. Comunque, tutti i soggetti hanno utilizzato in maniera attiva
il testo integrandolo con le spiegazioni, le mappe concettuali e le schematizzazioni svolte in classe,
riuscendo autonomamente a riassumere e schematizzare i contenuti affrontati estrapolando le no-
zioni essenziali e principali; inoltre, quasi tutti gli studenti hanno argomentato e discusso su temati-
che specifiche della disciplina mettendo in pratica una riflessione critica adeguata ed utilizzando una
terminologia appropriata e specifica della disciplina stessa. Quasi tutti gli studenti sanno elaborare
un discorso usando argomentazioni razionali e contestualizzando nel reale le diverse tematiche trat-
tate, inserendo le proprie riflessioni in merito; infatti, tutta la classe ha dimostrato di aver compreso
le problematiche relative alla Storia, unite alla necessità di una comprensione critica del proprio
tempo, mantenendo sempre vivi l’interesse, la partecipazione e la disponibilità al dialogo ed alla
discussione, il tutto unito alla capacità di distinguere tra fatti, problemi ed ipotesi, individuando le
cause e le conseguenze degli eventi e dei fatti sociali trattati.
Ogni singolo soggetto è riuscito ad organizzare il proprio apprendimento individuale scegliendo ed
utilizzando varie fonti e varie modalità di informazioni, attivando proprie strategie ed un metodo di
lavoro e di studio; tutti gli studenti della classe, inoltre, hanno considerato lo studio della materia
come una risorsa per comprendere in modo critico e vivo il presente, la società e la persona.
Infine, gli studenti stessi hanno sempre realizzato opportuni collegamenti con le altre discipline poi-
ché è importante che gli allievi abbiano cognizione delle molteplici dimensioni che vengono a for-
mare l’uomo in quanto persona, soggetto di relazioni sociali, proprio partendo dalle discipline trat-
tata. DATI DI SINTESI
TIPOLOGIA DELLA CLASSE LIVELLO DELLA CLASSE
RITMO DI LAVORO CLIMA RELAZIONALE
⬜ VIVACE
X TRANQUILLA
X COLLABORATIVA
⬜ PROBLEMATICA
⬜ DEMOTIVATA
⬜ POCO RISPETTOSA DELLE RE-
GOLE
⬜ VIVACE NEI MOMENTI OPERA-
TIVI CHE SEGUONO LE SPIE-
GAZIONI
⬜ ALTO
X MEDIO ALTO
⬜ MEDIO
⬜ MEDIO BASSO
⬜ BASSO
⬜ SOSTENUTO
X REGOLARE
⬜ LENTO
X SERENO
⬜ A VOLTE CONFLITTUA-
LE
⬜ PROBLEMATICO
LIVELLI BASSO MEDIO-BASSO MEDIO MEDIO-ALTO ALTO
% ALUNNI 0% 20% 66% 9% 5%
LEGENDA LIVELLI DI PREPARAZIONE RAGGIUNTA
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Livello alto : conoscenze complete, coordinate, approfondite e ben comprese, applicazione corretta ed auto- noma in ogni situazione anche complessa e diverse dal noto, uso corretto ed ampio del lessico, capacità ottime di analisi, sintesi e di organizzazione delle conoscenze all’interno della disciplina e fra più discipline.
Livello medio-alto: conoscenze complete e approfondite, applicazione sicura in ogni situazione nota anche lievemente complessa, uso corretto ed ampio del lessico, buone capacità di analisi, sintesi e di organizzazione delle conoscenze all’interno della disciplina.
Livello medio: conoscenze complete ma non sempre approfondite, applicazione corretta in situazioni note e di semplice risoluzione, uso corretto del lessico, analisi e sintesi corrette se guidato.
Livello medio- basso: conoscenze superficiali, applicazione incerta in situazioni note e di semplice risoluzione, uso a volte impreciso del lessico, analisi e sintesi insicure seppur guidato.
Livello basso : conoscenze scarse, applicazione errata o inesistente, uso scorretto del lessico, nessuna capacità di analisi e sintesi.
Obiettivi conseguiti
Conoscenze
1. Lavoro di consolidamento del linguaggio specifico della materia:
•conoscere la terminologia specifica
•conoscere le informazioni
2. Approfondimento e analisi degli avvenimenti storici: capacità di orientarsi nelle diverse linee temporali storiche:
• individuare tematiche fondamentali
• riconoscere idee-chiave
• individuare e comprendere i problemi
• riconoscere somiglianze/differenze di problematiche e concetti
- Abilità
Sviluppo delle capacità di argomentazione:
• riconoscere i diversi tipi di argomentazione
• ricostruire le argomentazioni
• compiere deduzioni
• utilizzare processi induttivi
- Capacità
1. Arricchimento della terminologia storica:
• riconoscere e definire i concetti
• individuare alcuni fondamentali problemi storici
• comprendere la ricerca storica come dialogo e studio imprescindibile del presente
2. Rafforzamento dell'analisi del testo storico:
• stabilire le connessioni possibili tra contesto storico-culturale e pensiero filosofico, letterario, economico,
sociale, scientifico, tecnologico
• saper argomentare in forma scritta tesi ed avvenimenti storici
• ricostruire la coerenza lineare e complessiva del testo storico
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OBIETTIVI MINIMI
• Conoscenza dei più importanti eventi storici e saperli collocare nella spazio e nel tempo, anche con l’ausilio di linee temporali
• Saper assimilare ed utilizzare concetti, definizioni e termini peculiari della disciplina • Saper analizzare e sintetizzare i vari contenuti
• Essere in grado di esporre in maniera chiara e responsabile i diversi contenuti
Contenuti: - La Prima Guerra Mondiale (generalità) - Che cos’è il fascismo - Che cos’è il nazismo - Che cos’è lo stalinismo - La Seconda Guerra Mondiale (generalità)
Contenuti svolti
Ordine Titolo del modulo Periodo programmato Periodo di effettivo
svolgimento
U.D.A. 1 La Belle Epoque: descrizione (il Secolo breve; il
Caso Dreyfus)
Settembre/Ottobre Settembre/Ottobre
U.D.A. 2 L’Età giolittiana Ottobre Ottobre
U.D.A. 3 La Prima Guerra Mondiale Ottobre/Novembre Ottobre/Novembre
U.D.A. 4 La Rivoluzione Russa Novembre Novembre
U.D.A. 5 Il promo dopoguerra in Europa Dicembre Dicembre
U.D.A. 6 La crisi del 1929 Dicembre Dicembre
U.D.A. 7 Il Fascismo Gennaio Gennaio
U.D.A. 8 Il Nazismo Gennaio/Febbraio Gennaio/Febbraio
U.D.A. 9 Lo Stalinismo Febbraio Febbraio
U.D.A. 10 La Seconda Guerra Mondiale Marzo Marzo
U.D.A. 11 Il secondo dopoguerra in Italia Aprile Maggio
U.D.A. 12 Il Secondo dopoguerra in Europa Maggio Maggio
Metodologie didattiche
X Lezione frontale
X Lezione partecipata
Lavoro di gruppo
X Discussione guidata
Lavoro differenziato per gruppi di livello.
X Lavoro di ricerca e approfondimento
Esercizi applicativi
Attività laboratoriali
Attività multimediali
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⬜
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esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi
Stage
X Altro: problem solving
Materiali e strumenti
Libri di testo in adozione:
S. Luzzatto, G. Alonge
Dalle storia alla Storia. Dal ‘900 ad oggi.
Zanichelli
⬜ Atlante geografico e atlante storico X Dispense multimediali approntate dal docente (slides)
Videoregistratore
Dizionari X Materiale audiovisivo
⬜ Materiale informatico
X Lavagna
Fotocopie
Seminari
Altri libri
Spazi oltre l’aula:
Strumenti di osservazione e di verifica
Formative/diagnostiche
X Test strutturati e semistrutturati
X Domande informali durante la lezione
X Controllo del lavoro domestico
X Test di comprensione
X Esercizi orali, scritti, grafici
⬜ Produzione scritto o grafica
Sommative (Scritte: N° per ogni quadrimestre; orali: N° 2 per ogni quadrime-
stre)
X Interrogazioni orali
⬜ Prove scritte di diverso tipo X Prove strutturate o semistrutturate
⬜ Test di comprensione
⬜ Relazioni/ tesine
⬜ Esercizi/applicazioni
⬜ Prove di laboratorio
⬜ Applicazioni pratiche
⬜ Applicazioni scritto/grafiche
Criteri di Valutazione La valutazione delle prove scritte ed orali fa riferimento alle griglie stabilite in seno ai rispettivi dipartimenti disciplinari.
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GRIGLIA VOTO ORALE e
GRIGLIA PROVE SCRITTE
Si farà riferimento a criteri e alla griglia di valutazione definiti dal Dipartimento di Area storico-filosofico-sociale, e precisa-
mente a:
✓ Griglia di valutazione per la simulazione del colloquio di storia/filosofia (triennio);
✓ Griglia di valutazione per il triennio del Liceo Scientifico per la prova scritta di storia e filosofia (con valore orale).
La valutazione complessiva stabilita sulla base di:
X Conoscenze acquisite
X Competenze acquisite
X Progressi compiuti
X Impegno
X Interesse
X Partecipazione all’attività didattica
X Metodo di studio
X Puntualità nelle consegne
X Valutazioni riportate nelle diverse verifiche scritte e orali
PROGRAMMA SVOLTO ENTRO IL 15 MAGGIO
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UDA 11 Il secondo dopoguerra in Italia
Contenuti che verranno svolti dopo il 15 Maggio 2018
UDA 1 La Belle Epoque.
UDA 2 L’ Età giolittiana.
UDA 3 La Prima Guerra Mondiale.
UDA 4 La Rivoluzione Russa.
UDA 5 Il primo dopoguerra in Europa.
UDA 6 La crisi del 1929.
UDA 7 Il Fascismo.
UDA 8 Il Nazismo.
UDA 9 Lo Stalinismo.
UDA 10 La Seconda Guerra Mondiale.
UDA 12 Il secondo dopoguerra in Europa
STORIA
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RELAZIONE FINALE DI FILOSOFIA A.S. 2017/2018
Classe: 5 sez. B Docente: Prof. Laura Lot-
to
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
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Presentazione della classe
La classe è formata da 22 studenti, 15 ragazze e 7 ragazzi; si presenta tranquilla, motivata e collabo-
rativa. All’interno di questo contesto vi è un gruppo di ragazzi che presenta un livello alto, segue, si
mostra interessato ed è propositivo; la maggior parte ha raggiunto un livello discreto e solo alcuni
hanno conseguito un livello sufficiente. Comunque, tutti i soggetti hanno utilizzato in maniera attiva
il testo integrandolo con le spiegazioni, le mappe concettuali e le schematizzazioni svolte in classe,
riuscendo autonomamente a riassumere e schematizzare i contenuti affrontati estrapolando le no-
zioni essenziali e principali; inoltre, quasi tutti gli studenti hanno argomentato e discusso su temati-
che specifiche della disciplina mettendo in pratica una riflessione critica adeguata ed utilizzando una
terminologia appropriata e specifica della disciplina stessa. Quasi tutti gli studenti sanno elaborare
un discorso usando argomentazioni razionali e contestualizzando nel reale le diverse tematiche trat-
tate, inserendo le proprie riflessioni in merito; infatti, tutta la classe ha dimostrato di aver compreso
le problematiche relative alla Filosofia, unite alla necessità di una comprensione critica del proprio
tempo, mantenendo sempre vivi l’interesse, la partecipazione e la disponibilità al dialogo ed alla
discussione, il tutto unito alla capacità di distinguere tra fatti, problemi ed ipotesi, individuando le
cause e le conseguenze degli eventi e dei fatti sociali trattati.
Ogni singolo soggetto è riuscito ad organizzare il proprio apprendimento individuale scegliendo ed
utilizzando varie fonti e varie modalità di informazioni, attivando proprie strategie ed un metodo di
lavoro e di studio; tutti gli studenti della classe, inoltre, hanno considerato lo studio della materia
come una risorsa per comprendere in modo critico e vivo il presente, la società e la persona.
Infine, gli studenti stessi hanno sempre realizzato opportuni collegamenti con le altre discipline poi-
ché è importante che gli allievi abbiano cognizione delle molteplici dimensioni che vengono a for-
mare l’uomo in quanto persona, soggetto di relazioni sociali, proprio partendo dalle discipline trat-
tata.
DATI DI SINTESI
TIPOLOGIA DELLA CLASSE LIVELLO DELLA
CLASSE
RITMO DI LAVORO CLIMA RELAZIONALE
⬜ VIVACE
X TRANQUILLA
X COLLABORATIVA
⬜ PROBLEMATICA
⬜ DEMOTIVATA
⬜ POCO RISPETTOSA DELLE RE-
GOLE
⬜ VIVACE NEI MOMENTI OPERA-
TIVI CHE SEGUONO LE SPIE-
GAZIONI
⬜ ALTO
X MEDIO ALTO
⬜ MEDIO
⬜ MEDIO BASSO
⬜ BASSO
⬜ SOSTENUTO
X REGOLARE
⬜ LENTO
X SERENO
⬜ A VOLTE CONFLITTUA-
LE
⬜ PROBLEMATICO
LIVELLI BASSO MEDIO-BASSO MEDIO MEDIO-ALTO ALTO
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% ALUNNI 0% 20% 66% 9% 5%
LEGENDA LIVELLI DI PREPARAZIONE RAGGIUNTA
Livello alto : conoscenze complete, coordinate, approfondite e ben comprese, applicazione corretta ed auto- noma in ogni situazione anche complessa e diverse dal noto, uso corretto ed ampio del lessico, capacità ottime di analisi, sintesi e di organizzazione delle conoscenze all’interno della disciplina e fra più discipline.
Livello medio-alto: conoscenze complete e approfondite, applicazione sicura in ogni situazione nota anche lievemente complessa, uso corretto ed ampio del lessico, buone capacità di analisi, sintesi e di organizzazione delle conoscenze all’interno della disciplina.
Livello medio: conoscenze complete ma non sempre approfondite, applicazione corretta in situazioni note e di semplice risoluzione, uso corretto del lessico, analisi e sintesi corrette se guidato.
Livello medio- basso: conoscenze superficiali, applicazione incerta in situazioni note e di semplice risoluzione, uso a volte impreciso del lessico, analisi e sintesi insicure seppur guidato.
Livello basso : conoscenze scarse, applicazione errata o inesistente, uso scorretto del lessico, nessuna capacità di analisi e sintesi.
Obiettivi conseguiti
• Conoscenze
1. Lavoro di consolidamento del linguaggio filosofico:
• conoscere la terminologia specifica
• conoscere le informazioni
• conoscere e definire i concetti, ricostruendone l’etimologia
2. Approfondimento e analisi del pensiero filosofico: capacità di orientarsi nella problematica filosofica:
• individuare tesi fondamentali
• riconoscere idee-chiave
• individuare e comprendere i problemi
• riconoscere somiglianze/differenze di
tesi e concetti
• Abilità
• Sviluppo delle capacità di argomentazione: • Riconoscere i diversi tipi di argomentazione • Ricostruire le argomentazioni • Compiere deduzioni
• Utilizzare processi induttivi
Capacità
1. Arricchimento della terminologia filosofica:
• riconoscere e definire i concetti
• individuare alcuni fondamentali problemi filosofici
• comprendere la ricerca filosofica come dialogo
2. Rafforzamento dell'analisi del testo filosofico:
• stabilire le connessioni possibili tra contesto storico-culturale e pensiero filosofico
• saper argomentare in forma scritta tesi filosofiche
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• ricostruire la coerenza lineare e complessiva del testo
OBIETTIVI MINIMI
• Conoscenza ed utilizzo del lessico filosofico specifico • Conoscenza dei testi e delle ideologie dei filosofi più importanti
• Saper confrontare i diversi contenuti degli autori relativi a tematiche precise
Contenuti:
- Che cos’è l’Idealismo (generalità) - Che cos’è la dialettica di Hegel? - La filosofia marxista (generalità) - Comte e il Positivismo (generalità) - L’Oltreuomo di Nietzsche
Contenuti svolti
Ordine Titolo del modulo Periodo programmato Periodo di effettivo
svolgimento
U.D.A. 1 Idealismo Settembre Settembre
U.D.A. 2 Fichte: la vita, gli scritti, io e non-io, la dottrina
morale, la filosofia politica, al seconda fase della
sua filosofia
Settembre/Ottobre Settembre/Ottobre
U.D.A. 3 Hegel: la vita, i capisaldi del sistema, la critica alle
filosofie precedenti, la dialettica, la Fenomenolo-
gia dello Spirito, la logica, la filosofia della natura,
la filosofia dello Spirito (Spirito soggettivo, Spirito
oggettivo, Filosofia della storia), Spirito assoluto
(arte, religione, filosofia)
Ottobre Ottobre
U.D.A. 4 Schopenhauer: la vita, gli scritti, il mondo della
rappresentazione come “velo di Maya”, la scoper-
ta della via d’accesso alla cosa in sé, la volontà di
vivere, il pessimismo, le vie di liberazione dal do-
lore (arte, etica della pietà, ascesi)
Novembre Novembre
U.D.A. 5 Kierkegaard: vita e scritti, l’esistenza come possi-
bilità e fede, gli stadi dell’esistenza (vita estetica,
vita etica, vita religiosa), l’angoscia quale senti-
mento del possibile, disperazione e fede
Novembre/Dicembre Novembre/Dicembre
U.D.A. 6 Destra e Sinistra hegeliana Dicembre Dicembre
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⬜
⬜
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U.D.A. 7 Feuerbach Gennaio Gennaio
U.D.A. 8 Marx: la vita, il Materialismo storico, il Materiali-
smo dialettico, il Manifesto (sintesi), il Capitale
(merce, lavoro, plusvalore), l’alienazione, la rivo-
luzione e la dittatura del proletariato, le fasi della
futura società comunista
Febbraio Febbraio
U.D.A. 9 Il Positivismo e Comte (vita, la Legge dei tre sta-
di, la classificazione delle scienze, la sociologia, la
religione della scienza
Marzo Marzo
U.D.A. 10 Nietzsche. La vita, gli scritti, la profezia di una
nuova umanità, la critica della morale e la trasmu-
tazione dei valori, la morte di Dio, l’avvento del
superuomo, il problema del nichilismo ed il suo
superamento, l’eterno ritorno, il superuomo e la
volontà di potenza.
Marzo/Aprile Marzo/Aprile
U.D.A. 11 Gentile: il Neoidealismo; l’attualismo; arte, reli-
gione e scienza; filosofia, educazione e scuola
Aprile Aprile/Maggio
U.D.A.12 La fenomenologia e Husserl (vita, l’atteggiamento
fenomenologico, l’intenzionalità e l’io)
Aprile/Maggio Maggio
U.D.A.13 Popper: vita, il falsificazionismo, la teoria dei tre
mondi, al teoria della democrazia.
Maggio Maggio
Metodologie didattiche
X Lezione frontale
X Lezione partecipata
Lavoro di gruppo
X Discussione guidata
Lavoro differenziato per gruppi di livello.
X Lavoro di ricerca e approfondimento
Esercizi applicativi
Attività laboratoriali
Attività multimediali
esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi
Stage
X Altro: problem solving
Materiali e strumenti
⬜
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Libri di testo in adozione:
N. Abbagnano, G. Fornero
La ricerca del pensiero (Storia, testi e problemi della filosofia)
Vol. 3
Paravia
⬜ Atlante geografico e atlante storico
X Dispense
Videoregistratore
Dizionari
X Materiale audiovisivo
⬜ Materiale informatico
X Lavagna
Fotocopie
Seminari
X Schede predisposte dall’insegnante (slides)
⬜ Spazi oltre l’aula:
Strumenti di osservazione e di verifica
Formative/diagnostiche
X Test strutturati e semistrutturati
X Domande informali durante la lezione
X Controllo del lavoro domestico
X Test di comprensione
X Esercizi orali, scritti, grafici
⬜ Produzione scritto o grafica
Sommative (Scritte: N° per ogni quadrimestre; orali: N° 2 per ogni quadrime-
stre)
X Interrogazioni orali
⬜ Prove scritte di diverso tipo X Prove strutturate o semistrutturate
⬜ Test di comprensione
⬜ Relazioni/ tesine
⬜ Esercizi/applicazioni
⬜ Prove di laboratorio
⬜ Applicazioni pratiche
⬜ Applicazioni scritto/grafiche
Criteri di Valutazione La valutazione delle prove scritte ed orali fa riferimento alle griglie stabilite in seno ai rispettivi dipartimenti disciplinari.
GRIGLIA VOTO ORALE e
GRIGLIA PROVE SCRITTE
Si farà riferimento a criteri e alla griglia di valutazione definiti dal Dipartimento di Area storico-filosofico-sociale, e precisa-
mente a:
✓ Griglia di valutazione per la simulazione del colloquio di storia/filosofia (triennio);
✓ Griglia di valutazione per il triennio del Liceo Scientifico per la prova scritta di storia e filosofia (con valore orale).
⬜
⬜
⬜
⬜
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La valutazione complessiva stabilita sulla base di:
X Conoscenze acquisite
X Competenze acquisite
X Progressi compiuti
X Impegno
X Interesse
X Partecipazione all’attività didattica
X Metodo di studio
X Puntualità nelle consegne
X Valutazioni riportate nelle diverse verifiche scritte e orali
PROGRAMMA SVOLTO ENTRO IL 15 MAGGIO
UDA 1 L’Idealismo tedesco e J. G. Fichte.
UDA 2 G. W. F. Hegel.
UDA 3 A. Schopenhauer.
UDA 4 S. Kierkegaard.
UDA 5 Destra e Sinistra hegeliana. L. Feuerbach.
UDA 6 K. Marx.
UDA 7 Il Positivismo e A. Comte.
UDA 8 F. Nietzsche.
UDA 9 S. Freud.
UDA 10 Il Neoidealismo e G. Gentile.
Contenuti che verranno svolti dopo il 15 Maggio 2018
UDA 11 La Fenomenologia di E. Husserl.
UDA 12 K. Popper.
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
133
RELAZIONE FINALE DI MATEMATICA
A.S. 2017/2018
Classe: V^ sez. B Docente: Prof.ssa Maria Teresa BRU-
NO
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
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Analisi della situazione finale
E’ una classe articolata per attitudini ed interessi, che non mostra una identità omogenea. Il percorso dei cinque anni
ha visto rafforzarsi e consolidarsi le competenze soltanto in una parte degli studenti, a dispetto delle potenzialità
espresse dalla maggior parte di essi. Mentre un gruppo di allievi molto motivati e responsabili ha gestito con impegno
anche lo studio personale consolidando in modo approfondito e sistematico i contenuti affrontati, un altro gruppo non
sempre ha mostrato un adeguato senso di responsabilità e di consapevolezza verso i propri doveri scolastici. Alcuni di
questi ultimi allievi, hanno evidenziato, inoltre, atteggiamenti che palesano un certo livello di immaturità mostrandosi
spesso distratti. Ci sono poi situazioni di allievi caratterizzate da una fragilità strutturale, particolarmente marcata in
ambito scientifico, potenziata da pregresse lacune ed anche, in taluni casi, da scarsa volontà di porvi rimedio.
Infine, a consuntivo devo dirmi un po’ delusa nelle aspettative che ho riposto sulla classe che, più volte nel corso di que-
sti cinque anni ha fatto ben sperare ma poi puntualmente ha finito con il perdere la necessaria lucidità e concentrazio-
ne, in modo particolare nella seconda metà dell’anno scolastico in corso, per centrare appieno e globalmente ed in modo
commisurato alle potenzialità, il successo del percorso formativo.
Anche se il ritmo di lavoro in classe è stato abbastanza regolare, mi rendo conto che non sarà comunque possibile
completare del tutto gli argomenti programmati.
Gli obiettivi didattici prefissati sono stati raggiunti dalla maggior parte della classe con un livello di accettabilità di-
screto. Per gli alunni con maggiori difficoltà, grazie agli interventi di recupero e di sostegno, sono stati raggiunti livelli
essenziali di conoscenze della disciplina e capacità di applicazione in casi semplici e diretti.
DATI DI SINTESI
TIPOLOGIA DELLA CLASSE LIVELLO DELLA CLASSE
RITMO DI LAVORO CLIMA RELAZIONALE
⬜ VIVACE ⬜
☒
⬜
⬜
⬜
ALTO
MEDIO ALTO
MEDIO
MEDIO BASSO
BASSO
⬜ TRANQUILLA ⬜
☒
⬜
SOSTENUTO ☒
⬜
⬜
SERENO
A VOLTE CONFLITTUA-
LE
PROBLEMATICO
☒ COLLABORATIVA REGOLARE
⬜ PROBLEMATICA LENTO
⬜ DEMOTIVATA
⬜ POCO RISPETTOSA DELLE
REGOLE
⬜ VIVACE NEI MOMENTI OPE-
RATIVI CHE SEGUONO LE
SPIEGAZIONI
LIVELLI BASSO MEDIO-BASSO MEDIO MEDIO-ALTO ALTO
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
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% ALUNNI
0%
20%
40%
30%
10%
LEGENDA LIVELLI DI PREPARAZIONE RAGGIUNTA(sono proposte, ognuno le modifichi a piacimento):
Livello alto : conoscenze complete, coordinate, approfondite e ben comprese, applicazione corretta ed auto- noma in ogni situazione anche complessa e diverse dal noto, uso corretto ed ampio del lessico, capacità ottime di analisi, sintesi e di organizzazione delle conoscenze all’interno della disciplina e fra più discipline……………………………………..
Livello medio-alto: conoscenze complete e approfondite, applicazione sicura in ogni situazione nota anche lievemente complessa, uso corretto ed ampio del lessico, buone capacità di analisi, sintesi e di organizzazione delle conoscenze all’interno della disciplina…………………
Livello medio: conoscenze complete ma non sempre approfondite, applicazione corretta in situazioni note e di semplice risoluzione, uso corretto del lessico, analisi e sintesi corrette se guidato…………………
Livello medio- basso: conoscenze superficiali, applicazione incerta in situazioni note e di semplice risoluzione, uso a volte impreciso del lessico, analisi e sintesi insicure seppur guidato. ………………………..
Livello basso : conoscenze scarse, applicazione errata o inesistente, uso scorretto del lessico, nessuna capacità di analisi e sintesi…………………………….
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CONSEGUITI
Per quanto sopra esposto si può affermare che, nel complesso, i livelli di raggiungimento degli obiettivi posti a base dell’azione
didattica, per quanto attiene le conoscenze, le abilità e le competenxze, si attestano su una soglia di accettabilità ‘discreta’.
Con riferimento alla programmazione curriculare, sono stati raggiunti, dalla maggior parte degli allievi, i seguenti obiettivi in
termini di
Conoscenze
• conoscere il concetto di funzione e le sue proprietà
• conoscere il concetto di limite nelle sue varie definizioni ed i relativi teoremi e proprietà
• conoscere il concetto di derivata di una funzione e la sua interpretazione grafica
• conoscere le derivate fondamentali e le regole di derivazione
• conoscere i teoremi fondamentali del calcolo differenziale
• conoscere il metodo per studiare l’andamento di una funzione reale di variabile reale
• conoscere il concetto di integrale indefinito e definito e le regole del calcolo integrale
• conoscere i metodi dell’analisi numerica: ricerca degli zeri di una funzione e integrazione numerica
Abilità:
• saper calcolare limiti di funzioni continue e non e di forme indeterminate
• saper utilizzare in modo consapevole elementi di calcolo differenziale
• saper applicare le regole dell’analisi per la determinazione del grafico di funzioni di vario tipo
• saper dimostrare i teoremi fondamentali del calcolo differenziale ed integrale
• saper applicare la derivazione di funzioni nella risoluzione di problemi applicativi
• saper calcolare aree di regioni piane e volumi di solidi di rotazione con gli integrali definiti
• saper applicare alcuni metodi dell’analisi numerica nella ricerca degli zeri di una funzione e nella integrazione numerica
• saper costruire procedure per la risoluzione di problemi
Competenze:
• saper operare con un simbolismo matematico adeguato alle singole problematiche
• saper sviluppare argomenti logico-matematici utilizzando la terminologia scientifica adeguata
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
136
• attitudine a costruire concetti a livello astratto e formalizzato
• attitudine a riesaminare criticamente ed a sistemare logicamente le conoscenze via via acquisite
• capacità di utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici per risolvere problemi nei vari contesti applicativi con una certa
autonomia
• riconoscere il contributo dato dalla matematica allo sviluppo delle scienze sperimentali
OBIETTIVI MINIMI
• Conoscenza di definizioni, enunciati dei teoremi, dimostrazione dei teoremi fondamentali dell’analisi infinitesimale, proprietà,
tecniche procedurali,
• Applicazione in contesti noti e di semplice esecuzione
Contenuti svolti
Ordine Titolo Periodo programmato Periodo di effettivo
svolgimento
OSA 1 EDSPONENZIALI E LOGARITMI (Ripasso) Settembre Settembre
OSA 2 LIMITI DI FUNZIONI E SUCCESSIONI,
CONTINUITA’ E CALCOLO DEI LIMITI
Ottobre/Dicembre Ottobre/Febbraio
OSA 3 CALCOLO DIFFERENZIALE Gennaio/Febbraio Marzo/Aprile
OSA 4 STUDIO E RAPPRESENTAZIONI DI FUN-
ZIONI NEL PIANO CARTESIANO
Marzo Aprile/maggio
OSA 5 CALCOLO INTEGRALE ED EQUAZIONI
DIFFERENZIALI
Febbraio/Marzo Da svolgere
OSA 6 CALCOLO COMBINATORIO E PROBABILI-
TA’
Maggio - Giugno Da svolgere
Metodologie didattiche
☒ Lezione frontale
☒ Lezione partecipata
☒ Lavoro di gruppo
☒ Discussione guidata
☒ Lavoro differenziato per gruppi di livello.
☒ Lavoro di ricerca e approfondimento
☒ Esercizi applicativi
☒ Attività laboratoriali
☒ Attività multimediali
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Materiali e strumenti
☒ Libri di testo in adozione:
☒ Dispense
☒ Materiale audiovisivo
☒ Materiale informatico
☒ Lavagna
☒ Fotocopie
☒ Seminari
Strumenti di osservazione e di verifica
Formative/diagnostiche
☒ Test strutturati e semistrutturati
☒ Domande informali durante la lezione
☒ Controllo del lavoro domestico
☒ Test di comprensione
☒ Esercizi orali, scritti, grafici
☒ Produzione scritto o grafica
Sommative (Scritte: N° 3 per ogni quadrimestre; orali: N° 2 per ogni quadrime-
stre)
☒ Interrogazioni orali
☒ Prove scritte di diverso tipo
☒ Prove strutturate o semistrutturate
☒ Test di comprensione
☒ Esercizi/applicazioni
☒ Applicazioni pratiche
☒ Applicazioni scritto/grafiche
Criteri di Valutazione La valutazione delle prove scritte ed orali fa riferimento alle griglie stabilite in seno ai rispettivi dipartimenti disciplinari.
GRIGLIA VOTO ORALE
CONOSCENZA
COMPRENSIONE
APPLICAZIONE
ANALISI
SINTESI
CAPACITÀ DI COLLEGAMEN- TO
USO DEL LESSICO
2/ 3
Scarsa o presso- ché nulla
Commette gravi errori
Non è in grado di applicare formule, processi operativi e conoscenze
Non è in grado di effet- tuare alcuna analisi
Non è in grado di sintetizzare le conoscenze acquisite
Non è in grado di effettuare confronti o collegamenti
Non è in grado di utilizzare il lessico speci- fico
4
Lacunosa e fram- mentaria
Commette errori so- stanziali nell'interpreta- zione dei concetti
Non è in grado di applicare corretta- mente le nozioni apprese
Effettua anali- si parziale e solo se guida- to
Effettua sintesi imprecise
Confronta e collega in modo errato
Usa un lessico inesatto e impreciso
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5
Superficiale
Riesce solo se guidato a dare una parziale interpretazione di concetti
Applica a semplici situazioni le nozioni apprese ma con degli errori
Analizza in modo insicuro
Effettua sintesi non del tutto precise e cor- rette
Non sempre è in grado di effettuare autonomamente confronti o collega- menti
Incorre in qualche errore nell'uso del lessico speci- fico
6
Completa ma non approfondita
E' in grado di interpre- tare correttamente, ma non approfonditamen- te semplici strutture
Non commette errori nell'applica- zione delle cono- scenze a semplici situazioni
Analizza correttamente, se guidato
Sintetizza correttamente, se guidato
Effettua semplici collegamenti in ma- niera corretta
Usa il lessico specifico, anche se con qualche im- precisione
7
Completa e coor- dinata
Riesce ad interpretare correttamente le strut- ture studiate
Applica le cono- scenze acquisite in modo corretto anche a situazioni lievemente com- plesse
Effettua anali- si completa e approfondisce se guidato
Rivela autono- mia di sintesi, ma con delle incertezze
E' in grado di effet- tuare autonomamente confronti e collega- menti corretti
Usa corretta- mente la terminologia specifica
8
Completa, coor- dinata, approfon- dita
E' in grado di interpre- tare correttamente strutture e fenomeni studiati, anche se com- plessi
Applica corretta- mente le procedure e le conoscenze a situazioni, studiate, seppur complesse
Analizza in modo auto- nomo e cor- retto quanto proposto
Organizza autonomamen- te e in modo corretto le conoscenze acquisite
E' in grado di effet- tuare confronti e collegamenti autono- mi, corretti e appro- fonditi
Usa corretta- mente un ampio lessico specifico
9/ 10
Completa, coor- dinata, approfon- dita
E' in grado di interpre- tare correttamente quanto studiato e di proporre ipotesi ragio- nate per la disamina di situazioni nuove
Applica corretta- mente le procedure e le conoscenze sia a problemi studiati, sia a situazioni nuove
Analizza in modo appro- fondito, cor- retto e auto- nomo i diversi argomenti proposti
Organizza in modo autono- mo e sicuro le conoscenze acquisite
Effettua collegamenti inter e pluri-discipli- nari autonomi e di ampio respiro
Usa corretta- mente un ampio lessico specifico
GRIGLIA PROVE SCRITTE
Saranno proposte prove scritte organizzate per livelli scelti e valutati nel seguente modo:
LIVELLO 1 Esercizi e problemi di applicazione diretta delle conoscenze, con calcoli e ragionamenti semplici riferiti a situazioni circoscritte a pochi argomenti e già ampiamente discusse in aula.
Valutazioni da 1 a 6
LIVELLO 2 Esercizi e problemi di applicazione diretta e inversa delle conoscenze, con calcoli e ragio- namenti lievemente complessi riferiti a situazioni circoscritte agli argomenti già ampiamente discussi in aula.
Valutazioni da 6 a 7
LIVELLO 3 Esercizi e problemi di applicazione diretta e inversa delle conoscenze, con calcoli e ragio- namenti complessi ma già noti.
Valutazioni da 7 a 8
LIVELLO 4 Esercizi e problemi riferiti a situazioni nuove, non già noti, di collegamento all’interno della disciplina o fra discipline diverse, con calcoli e ragionamenti di complessi e autonomia di giudizio.
Valutazioni da 8 a 10
L’attribuzione del voto scaturirà dalla somma dei punteggi parziali assegnati ad ogni esercizio e secondo la seguente griglia:
Risposta completa e motivata e ben sintetizzata espressa con un linguaggio appropriato.
100% del punteggio
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Risposta completa ma non del tutto motivata e sintetizzata espres- sa con un linguaggio appropriato
80 % del punteggio
Risposta completa ma non motivata e con errori di calcolo, espressa con un linguaggio non sempre corretto
60% del punteggio
Risposta incompleta o con errori procedurali oltre che di calcolo, espressa con un linguaggio non sempre corretto
40% del punteggio
Risposta solo impostata o espressa con un linguaggio non sempre corretto e con errori di calcolo o procedurali
20% del punteggio
Nessuna risposta o solo impostata e con errori logico-procedurali molto gravi.
0% del punteggio
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Griglia per le prove di verifica di acquisizione delle competenze e di simulazione della
seconda prova Sezione A: Valutazione PROBLEMA 1
INDICATORI LIV
ELL
O
DESCRITTORI EVIDENZE PU NT I
Comprendere
Analizzare la situazione problematica. Identificare i
dati ed interpretarli. Effet- tuare gli eventuali collega- menti e adoperare i codici
grafico-simbolici necessari.
L1 (0-4 )
Non comprende le richieste o le recepisce in maniera inesatta o parziale, non riuscendo a riconoscere i concetti chiave e le informazioni essenziali, o, pur avendone individuati alcuni, non li interpreta correttamente. Non stabilisce gli opportuni collegamenti tra le informazioni né utilizza codici grafico-simbolici.
• Ricava le informazioni dal grafico di figura 2 per comprendere come la prima funzione data rappresenti il profilo della pedana (quesito 1)
• Comprende come la condizione che a sinistra e a destra dei punti di non derivabilità della prima funzione data i tratti del grafico siano ortogonalmente inci- denti sia condizione necessaria per il movimento della bicicletta (quesito 2)
• Comprende come tutte le condizioni date sulla forma geometrica della ruota siano necessarie perché la bicicletta possa procedere sulla pedana rappresentata dalla prima funzione data (quesito 3)
• Comprende come la ruota assuma una forma corrispondente a un’altra figura geometrica se la pedana è rappresentata dalla seconda funzione data (quesito 4)
L2 (5-9 )
Analizza ed interpreta le richieste in maniera parziale, riuscendo a selezionare solo alcuni dei concetti chiave e delle informazioni essenziali, o, pur avendoli individuati tutti, commette qualche errore nell’interpretarne alcuni e nello stabilire i collegamenti. Utilizza parzialmente i
codici matematici grafico-simbolici con lievi inesattezze e/o errori.
L3 (10- 15)
Analizza in modo adeguato la situazione problematica, individuando e interpretando correttamente i concetti chiave, le informazioni e le relazioni tra queste; utilizza con adeguata padronanza i codici matematici grafico- simbolici, nonostante lievi inesattezze.
L4 (16- 18)
Analizza ed interpreta in modo completo e pertinente i concetti chiave, le informazioni essenziali e le relazioni tra queste; utilizza i codici matematici grafico–simbolici con buona padronanza e precisione.
Individuare
Conoscere i concetti ma-
tematici utili alla soluzione. Analizzare possibili strategie risolutive ed individuare la
strategia più adatta.
L1 (0-4 )
Non conosce o conosce solo parzialmente i concetti matematici utili alla soluzione del problema. Non indivi- dua strategie di lavoro o ne individua di non adeguate. Non è in grado di individuare relazioni tra le variabili in gioco. Non si coglie alcuno spunto nell'individuazione di un procedimento risolutivo. Non riesce ad individuare gli strumenti formali opportuni.
• Individua il procedimento per
verificare che la prima funzione data rappresenta il profilo della pedana (quesito 1)
• Individua il procedimento per verificare che la prima funzione data a sinistra e a destra dei punti di non derivabilità abbia tratti del grafico che incidono ortogonalmente (quesito 2)
• Individua il procedimento per verificare tutte le condizioni necessarie sulla forma geometrica della ruota perché la bicicletta possa procedere sulla pedana (quesito 3)
• Individua il procedimento per trovare la forma geometrica della ruota quando la pedana è rappresentata dalla seconda fun- zione data (quesito 4)
L2 (5-1 0)
Conosce superficialmente i concetti matematici utili alla soluzione del problema. Individua strategie di lavoro poco efficaci, talora sviluppandole in modo poco coeren- te; usa con una certa difficoltà le relazioni tra le variabi- li. Non riesce ad impostare correttamente le varie fasi del lavoro. Individua con difficoltà e qualche errore gli strumenti formali opportuni.
L3 (11- 16)
Conosce i concetti matematici utili alla soluzione del problema e sa individuare delle strategie risolutive, anche se non sempre le più adeguate ed efficienti. Dimo- stra di conoscere le procedure consuete e le possibili relazioni tra le variabili che utilizza in modo adeguato. Individua gli strumenti di lavoro formali opportuni.
L4 (17- 21)
Conosce e padroneggia i concetti matematici utili alle soluzione del problema e, attraverso congetture, effettua chiari collegamenti logici. Individua strategie di lavoro adeguate ed efficienti. Utilizza nel modo migliore le relazioni matematiche note. Dimostra padronanza nel- l'impostare le varie fasi di lavoro. Individua con cura e precisione procedure ottimali anche non standard.
Sviluppare il processo
risolutivo
Risolvere la situazione pro- blematica in maniera coeren-
L1 (0-4 )
Non applica le strategie scelte o le applica in maniera non corretta. Non sviluppa il processo risolutivo o lo sviluppa in modo incompleto e/o errato. Non è in grado di utilizzare procedure e/o teoremi o li applica in modo errato e/o con numerosi errori nei calcoli. La soluzione ottenuta non è coerente con il problema.
• Determina gli estremi dell’intervallo di definizione in cui la prima funzione data rappresenta
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plicando le regole ed ese- guendo i calcoli necessari.
L2 (5-1 0)
Applica le strategie scelte in maniera parziale e non sempre appropriata. Sviluppa il processo risolutivo in modo incompleto. Non sempre è in grado di utilizzare procedure e/o teoremi o li applica in modo parzialmente corretto e/o con numerosi errori nei calcoli. La soluzione ottenuta è coerente solo in parte con il problema.
la pedana (quesito 1)
• Esegue calcoli utilizzando le regole matematiche per verificare che la prima funzione data abbia a sinistra e a destra dei punti di non derivabilità i tratti del grafico inci- denti ortogonalmente (quesito 2)
• Esegue calcoli utilizzando le regole matematiche e geometriche per verificare tutte le condizioni necessarie perché la bicicletta possa procedere sulla pedana (quesito 3)
• Esegue calcoli utilizzando le regole matematiche e geometriche per trovare la forma della ruota se a rappresentare la pedana si adotta la seconda funzione data (quesito 4)
L3 (11- 16)
Applica le strategie scelte in maniera corretta pur con qualche imprecisione. Sviluppa il processo risolutivo quasi completamente. È in grado di utilizzare procedure e/o teoremi o regole e li applica quasi sempre in modo corretto e appropriato. Commette qualche errore nei calcoli. La soluzione ottenuta è generalmente coerente con il problema.
L4 (17- 21)
Applica le strategie scelte in maniera corretta supportan- dole anche con l’uso di modelli e/o diagrammi e/o sim- boli. Sviluppa il processo risolutivo in modo analitico, completo, chiaro e corretto. Applica procedure e/o teo- remi o regole in modo corretto e appropriato, con abilità e con spunti di originalità. Esegue i calcoli in modo accurato, la soluzione è ragionevole e coerente con il problema.
Argomentare
Commentare e giustificare
opportunamente la scelta della strategia risolutiva, i passaggi fondamentali del
processo esecutivo e la
coerenza dei risultati al
contesto del problema.
L1 (0-3 )
Non argomenta o argomenta in modo errato la strategia/ procedura risolutiva e la fase di verifica, utilizzando un linguaggio matematico non appropriato o molto impreci- so.
• Argomenta come la prima
funzione data rappresenti il profilo della pedana data la forma geometrica della ruota (quesito 1)
• Argomenta come la seconda funzione data rappresenti il profilo di una pedana (quesito 4) diversa da quella di cui al quesito 1
• Argomenta sulla forma della ruota se a rappresentare la pedana si adotta sia la prima che la seconda funzione data (quesito 2 - 4)
L2 (4-7 )
Argomenta in maniera frammentaria e/o non sempre coerente la strategia/procedura esecutiva o la fase di verifica. Utilizza un linguaggio matematico per lo più appropriato, ma non sempre rigoroso.
L3 (8-1 1)
Argomenta in modo coerente ma incompleto la proce- dura esecutiva e la fase di verifica. Spiega la risposta, ma non le strategie risolutive adottate (o viceversa). Utilizza un linguaggio matematico pertinente ma con qualche incertezza.
L4 (12- 15)
Argomenta in modo coerente, approfondito ed esaustivo tanto le strategie adottate quanto la soluzione ottenuta utilizzando un linguaggio appropriato.
TOTALE
Sezione A: Valutazione PROBLEMA 2
INDICATORI LIV
ELL
O
DESCRITTORI EVIDENZE PU NT I
Comprendere
Analizzare la situazione pro- blematica. Identificare i dati
ed interpretarli. Effettuare gli eventuali collegamenti e ado-
perare i codici grafico-simboli- ci necessari.
L1 (0-4 )
Non comprende le richieste o le recepisce in maniera inesatta o parziale, non riuscendo a riconoscere i concetti chiave e le informazioni essenziali, o, pur avendone individuati alcuni, non li interpreta correttamente. Non stabilisce gli opportuni collegamenti tra le informazioni né utilizza codici grafico- simbolici.
• Ricava le informazioni dal grafico per stabilire in quali punti del suo insieme di definizione la funzione è continua e in
quali è derivabile (quesito 1)
• Comprende come mettere in relazione la forma geometrica del grafico con la probabilità che preso a caso un punto
all’interno del quadrato , esso ricada
in ciascuna delle 3 parti individuate
(quesito 2) • Comprende il significato
di periodicità di una
L2 (5-9 )
Analizza ed interpreta le richieste in maniera parziale, riu- scendo a selezionare solo alcuni dei concetti chiave e delle informazioni essenziali, o, pur avendoli individuati tutti, commette qualche errore nell’interpretarne alcuni e nello stabilire i collegamenti. Utilizza parzialmente i codici mate- matici grafico-simbolici con lievi inesattezze e/o errori.
L3 (10- 15)
Analizza in modo adeguato la situazione problematica, indivi- duando e interpretando correttamente i concetti chiave, le informazioni e le relazioni tra queste; utilizza con adeguata padronanza i codici matematici grafico-simbolici, nonostante lievi inesattezze.
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L4
(16- 18)
Analizza ed interpreta in modo completo e pertinente i concet- ti chiave, le informazioni essenziali e le relazioni tra queste; utilizza i codici matematici grafico–simbolici con buona pa- dronanza e precisione.
funzione (quesito 2)
• Comprende il legame le funzioni f, g ed h (quesito 1)
Individuare
Conoscere i concetti matema-
tici utili alla soluzione. Analiz- zare possibili strategie risoluti- ve ed individuare la strategia
più adatta.
L1 (0-4 )
Non conosce o conosce solo parzialmente i concetti matemati- ci utili alla soluzione del problema. Non individua strategie di lavoro o ne individua di non adeguate. Non è in grado di indi- viduare relazioni tra le variabili in gioco. Non si coglie alcuno spunto nell'individuazione di un procedimento risolutivo. Non riesce ad individuare gli strumenti formali opportuni.
• Individua il procedimento per verificare l’esistenza di un limite (quesito 1)
• Mette in relazione le informazione dedotte dal grafico con le proprietà della funzione f (quesito 1)
• Individua il procedimento
per definire
la probabilità che preso a
caso un punto all’interno
del quadrato , esso ricada
in ciascuna
delle 3 parti individuate (quesito 2) (quesito 3)
• Individua il procedimento per imporre che abbia lo stesso periodo di (quesito 2)
• Conosce il significato geometrico dell’integrale e individua il procedimento per il calcolo del volume del solido generato dalla rotazione attorno all'asse della porzione di piano compresa tra il grafico della funzione nell’inter- vallo [0;3] e l'asse delle (quesito 4)
• Conosce e comprende il significato di probabilità
• Individua il procedimento per determinare anche solo qualitativamente le variazioni (in aumento o in diminuzione) dei 3 valori di probabilità determinati
L2 (5-1 0)
Conosce superficialmente i concetti matematici utili alla solu- zione del problema. Individua strategie di lavoro poco effica- ci, talora sviluppandole in modo poco coerente; usa con una certa difficoltà le relazioni tra le variabili. Non riesce ad im- postare correttamente le varie fasi del lavoro. Individua con difficoltà e qualche errore gli strumenti formali opportuni.
L3 (11- 16)
Conosce i concetti matematici utili alla soluzione del proble- ma e sa individuare delle strategie risolutive, anche se non sempre le più adeguate ed efficienti. Dimostra di individuare le possibili relazioni tra le variabili e di conoscere le procedu- re consuete di soluzione che utilizza in modo adeguato. Indi- vidua gli strumenti di lavoro formali opportuni.
L4 (17- 21)
Conosce e padroneggia i concetti matematici utili alle solu- zione del problema e, attraverso congetture, effettua chiari collegamenti logici. Individua strategie di lavoro adeguate ed efficienti. Utilizza nel modo migliore le relazioni matematiche note. Dimostra padronanza nell'impostare le varie fasi di lavoro. Individua con cura e precisione procedure ottimali anche non standard.
Sviluppare il processo risolu-
tivo
Risolvere la situazione pro- blematica in maniera coerente, completa e corretta, applican-
do le regole ed eseguendo i calcoli necessari.
L1 (0-4 )
Non applica le strategie scelte o le applica in maniera non corretta. Non sviluppa il processo risolutivo o lo sviluppa in modo incompleto e/o errato. Non è in grado di utilizzare pro- cedure e/o teoremi o li applica in modo errato e/o con numero- si errori nei calcoli. La soluzione ottenuta non è coerente con il problema.
• Esegue calcoli utilizzando
le regole matematiche
per rappresentare i grafici delle funzioni richieste (quesito 1)
• Esegue calcoli utilizzando
le regole matematiche per il calcolo dei limiti (quesito 1)
• Esegue calcoli utilizzando
le regole matematiche per determinare in modo che abbia lo stesso periodo di (quesito 2)
• Determina la probabilità che preso a caso un punto all’interno del quadrato , esso ricada in ciascuna delle 3 parti indi- viduate (quesito 2)
L2 (5-1 0)
Applica le strategie scelte in maniera parziale e non sempre appropriata. Sviluppa il processo risolutivo in modo incom- pleto. Non sempre è in grado di utilizzare procedure e/o teo- remi o li applica in modo parzialmente corretto e/o con nume- rosi errori nei calcoli. La soluzione ottenuta è coerente solo in parte con il problema.
L3 (11- 16)
Applica le strategie scelte in maniera corretta pur con qualche imprecisione. Sviluppa il processo risolutivo quasi completa- mente. È in grado di utilizzare procedure e/o teoremi o regole e li applica quasi sempre in modo corretto e appropriato. Commette qualche errore nei calcoli. La soluzione ottenuta è generalmente coerente con il problema.
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L4
(17- 21)
Applica le strategie scelte in maniera corretta supportandole anche con l’uso di modelli e/o diagrammi e/o simboli. Svilup- pa il processo risolutivo in modo analitico, completo, chiaro e corretto. Applica procedure e/o teoremi o regole in modo corretto e appropriato, con abilità e con spunti di originalità. Esegue i calcoli in modo accurato, la soluzione è ragionevole e coerente con il problema.
• Esegue calcoli utilizzando le regole matematiche per determinare il volume del solido generato dalla rotazione attorno all'asse della porzione di piano compresa tra il grafico della funzione nell’intervallo [0;3] e l'asse delle (quesito 4)
Argomentare
Commentare e giustificare
opportunamente la scelta della strategia risolutiva, i passaggi
fondamentali del processo esecutivo e la coerenza dei
risultati al contesto del pro-
blema.
L1 (0-3 )
Non argomenta o argomenta in modo errato la strategia/proce- dura risolutiva e la fase di verifica, utilizzando un linguaggio matematico non appropriato o molto impreciso.
• Argomenta il procedimento adottato per verificare l’esistenza di un limite (quesito 1)
• Argomenta il procedimento per il calcolo della probabilità che preso a caso un punto all’interno del quadrato , esso ricada in ciascuna delle 3 parti individuate
(quesito 2)
• Argomenta il procedimento per determinare in modo che abbia lo stesso periodo di
• Discute, anche con argomentazioni qualitative, le variazioni (in aumento o in diminuzione) dei 3 valori di probabilità determinati (quesito 3)
L2 (4-7 )
Argomenta in maniera frammentaria e/o non sempre coerente la strategia/procedura esecutiva o la fase di verifica. Utilizza un linguaggio matematico per lo più appropriato, ma non sempre rigoroso.
L3 (8-1 1)
Argomenta in modo coerente ma incompleto la procedura esecutiva e la fase di verifica. Spiega la risposta, ma non le strategie risolutive adottate (o viceversa). Utilizza un linguag- gio matematico pertinente ma con qualche incertezza.
L4 (12- 15)
Argomenta in modo coerente, approfondito ed esaustivo tanto le strategie adottate quanto la soluzione ottenuta utilizzando un linguaggio appropriato.
TOTALE
CRITERI
Quesiti
(Valore massimo attribuibile 75/150 = 15x5) P.T.
Q1 Q2 Q 3
Q4 Q5 Q6 Q7 Q8 Q9 Q 10
COMPRENSIONE e CONOSCENZA
Comprensione della richiesta. Conoscenza dei contenuti matematici.
(0-4 )
(0-4 )
(0- 3)
(0-5 )
(0-4 )
(0-4 )
(0-5 )
(0-4 )
(0-3 )
(0- 5)
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
ABILITA' LOGICHE e RISOLUTIVE Abilità di analisi. Uso di linguaggio appropriato. Scelta di strategie risolutive adeguate.
(0-5 )
(0-5 )
(0- 4)
(0-3 )
(0-4 )
(0-4 )
(0-4 )
(0-3 )
(0-5 )
(0- 3)
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
CORRETTEZZA dello SVOLGIMENTO
Correttezza nei calcoli. Correttezza nell'applicazione di Tecniche e Procedure anche grafiche.
(0-3
) (0-3
) (0-
6) (0-4
) (0-5
) (0-3
) (0-4
) (0-5
) (0-4
) (0-
3)
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
ARGOMENTAZIONE
Giustificazione e Commento delle scelte effettuate.
(0-3
) (0-3
) (0-
2) (0-3
) (0-2
) (0-4
) (0-2
) (0-3
) (0-3
) (0-
4)
_
_
_
_
_
_
_
_
_
_
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
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Punteggio totale quesiti
Sezione B: QUESITI (la distribuzione dei punteggi è strettamente correlata al tipo di quesito)
Calcolo del punteggio Totale
PUNTEGGIO SEZIONE A
(PROBLEMA)
PUNTEGGIO SEZIONE B
(QUESITI)
PUNTEGGIO TOTALE
Tabella di conversione dal punteggio grezzo al voto in quindicesimi
Punti 0-4 5-10 11-1
8 19-2
6 27-3
4 35-43 44-53 54-63 64-74 75-85 86-97
98-10 9
110-1 23
124-1 37
138-1 50
Voto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15
Voto assegnato /15
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE V, SEZ. B A.S. 2017-/2018 (O.M.n.350del 02/05/2018)
145
GRIGLIA ATTIVITA’ DI RECUPERO E DI APPROFONDIMENTO
Descrittori Voto
Elaborato in bianco. 1
Conoscenze scarse. Pochissimi esercizi di recupero affrontati, mancata o gravemente errata applicazione delle procedure. Uso scorretto del lessico.
2
Conoscenze scarse. Pochi esercizi di recupero affrontati e contenenti gravi errori logico- procedurali. Uso scor- retto del lessico.
3
Conoscenze frammentarie. Solo circa la metà degli esercizi di recupero affrontati e risolti, errori applicativi diffusi. Uso non sempre corretto del lessico.
4
Conoscenze superficiali o insicure, quasi tutti gli esercizi di recupero affrontati ma non sempre risolti corretta- mente e con imprecisioni diffuse. Uso non sempre corretto del lessico.
5
Conoscenze degli obiettivi minimi complete. Quasi tutti gli esercizi di recupero affrontati e risolti correttamen- te. Solo qualche imprecisione. Uso quasi sempre corretto del lessico.
6
Conoscenze complete. Sicura applicazione in esercizi di recupero e di consolidamento, mancata risoluzione di esercizi di elevata complessità. Uso corretto del lessico
7
Conoscenze complete e approfondite. Sicura applicazione in esercizi di elevata complessità studiati. Mancata risoluzione dei problemi relativi a situazioni nuove. Studio autonomo corretto ma non sempre attento ai detta- gli. Uso corretto del lessico.
8
Conoscenze complete, coordinate e approfondite. Autonomia nello studio e capacità di organizzare le proprie conoscenze per risolvere esercizi non solo di elevata complessità ma anche relative a situazioni non note o non studiate in classe. Uso corretto del lessico.
9/10
La valutazione complessiva stabilita sulla base di: ☒ Conoscenze acquisite ☒ Competenze acquisite ☒ Progressi compiuti ☒ Impegno ☒ Interesse ☒ Partecipazione all’attività didattica ☒ Metodo di studio ☒ Puntualità nelle consegne
☒ Valutazioni riportate nelle diverse verifiche scritte e orali
Strumenti di recupero e approfondimento ☒ Sportello didattico ☒ Corsi di recupero ☒ Recupero in itinere
☒ Potenziamento e approfondimento
Attività di preparazione all’esame di stato
Tipologia prova Tempi
Colloquio orale N°1 Fine anno scolastico
Simulazione seconda prova N° 2 (Maggio-Giugno)
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PROGRAMMA SVOLTO
• Logaritmi ed esponenziali (Ripresa e consolidamento ultimo argomento del precedente anno scolastico)
Definizione di logaritmo – Proprietà dei logaritmi – Cambiamento di base – Grafico della funzione logaritmica – Grafico della
funzione esponenziale – Equazioni e disequazioni esponenziali - Equazioni e disequazioni logaritmiche.
• Topologia della retta reale e funzioni
Insiemi numerici – Intervalli ed intorni – Insiemi numerici limitati - Massimo e minimo, estremo superiore ed inferiore di un
insieme numerico – Punti di accumulazione e punti isolati – Funzioni reali di variabile reale: richiami - Dominio e Codominio
di una funzione – Classificazione di una funzione – Funzioni limitate – Massimi e minimi assoluti e relativi - Definizione delle
varie proprietà di una funzione (funzione pari, funzione dispari, funzione crescente, funzione decrescente, funzione periodica) -
Funzione inversa: definizione, proprietà e grafico -Composizione di funzioni − Proprietà caratteristiche e grafico delle princi-
pali funzioni: lineare, potenza, goniometriche, esponenziali, logaritmiche.
• Limiti e continuità delle funzioni
Il concetto di limite - Limite finito di una funzione per x che tende ad un valore finito - Limite finito di una funzione per x che
tende all’infinito – Asintoti orizzontali – Limite infinito di una funzione per x che tende ad un valore finito – Asintoti verticali -
Limite infinito di una funzione per x che tende all’infinito – Limite di una successione - Teoremi generali sui limiti: teorema di
unicità del limite (dim), teorema della permanenza del segno (dim), teoremi del confronto, teorema sul limite del modulo di
una funzione, teorema di esistenza del limite per le funzioni monotone – Funzioni continue e calcolo dei limiti – Continuità
delle funzioni elementari.
• Algebra dei limiti e delle funzioni continue
Teoremi sul calcolo dei limiti: limite della somma algebrica di funzioni – Somma algebrica di funzioni continue - Limite del
prodotto di una funzione costante e del prodotto di due funzioni – Prodotto di funzioni continue - Limite della potenza di una
funzione, limite del reciproco di una funzione - Limite del quoziente di due funzioni – Quoziente di funzioni continue - Limite
della radice di una funzione – Radice e valore assoluto di una funzione continua - Limite di funzioni razionali, intere e fratte –
Continuità delle funzioni inverse – Continuità delle funzioni composte – Limiti notevoli – Forme indeterminate- Infinitesimi e
loro proprietà fondamentali – Confronto tra infinitesimi – Infinitesimi equivalenti – Principio di sostituzione degli infinitesimi –
Principio di eliminazione degli infinitesimi – Infiniti e loro proprietà fondamentali – Confronto tra infiniti – Limiti fondamentali
– Principio di eliminazione degli infiniti.
• Funzioni continue
Discontinuità delle funzioni – Proprietà delle funzioni continue: teorema di esistenza degli zeri, teoremi di Weierstrass e Teore-
ma di Bolzano – Applicazione del metodo di bisezione per la ricerca degli zeri di una funzione.
• Derivata di una funzione
Definizioni e nozioni fondamentali sulle derivate – Rapporto incrementale e suo significato geometrico – Derivata e suo signifi-
cato geometrico – Punti stazionari e casi di non derivabilità – Continuità delle funzioni derivabili – Derivate fondamentali -
Teoremi sul calcolo delle derivate: derivata della somma, del prodotto e del quoziente di funzioni – Derivate delle funzioni
composte – Derivata di f(x)g(x)– Derivata delle funzioni inverse – Derivabilità della funzione inversa – Derivata della funzione
inversa – Derivata delle inverse delle funzioni goniometriche - Derivate di ordine superiore al primo.
• Teoremi sulle funzioni derivabili
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Teorema di Rolle –Teorema di Fermat - Teorema di Lagrange e sue conseguenze – Funzioni derivabili crescenti e decrescenti –
Teorema di Cauchy – Teorema di De L’Hôpital e sue applicazioni – Criterio di derivabilità.
• Massimi, minimi, flessi
Definizione di massimo e minimo relativo – Definizione di punto di flesso – Teoremi sui massimi e minimi: condizione necessa-
ria per l’esistenza di un massimo o di un minimo per le funzioni derivabili, criterio sufficiente per l’esistenza di un massimo o di
un minimo – Ricerca dei massimi e dei minimi relativi ed assoluti – Concavità di una curva e ricerca dei punti di flesso – Pro-
blemi di massimo e di minimo.
• Rappresentazione grafica delle funzioni
Asintoti e loro ricerca – Schema generale per lo studio di una funzione – Esempi di studi di funzione – Dal grafico di una fun-
zione a quello della sua derivata e viceversa – Grafici di particolari funzioni composte – Applicazione alle equazioni: molteplici-
tà di un equazioni parametriche.
Si prevede di trattare dopo il 15 maggio i seguenti argomenti:
• Integrali indefiniti
Integrale indefinito – Integrazioni immediate – Integrazione delle funzioni razio a soluzione – Discussioni delle nali fratte –
Integrazione per sostituzione – Integrazione per parti – Integrali di particolari funzioni irrazionali.
• Integrali definiti
Integrale definito di una funzione continua – Proprietà degli integrali definiti –Teorema della Media - La funzione integrale –
Teorema fondamentale del calcolo integrale – Formula fondamentale del calcolo integrale - Area della parte di piano delimitata
da due funzioni – Applicazione degli integrali definiti: volumi dei solidi di rotazione – Integrali impropri.
• Equazioni differenziali
Equazioni differenziali del primo e del secondo ordine e loro applicazioni.
• Calcolo Combinatorio e Probabilità
Disposizioni semplici – Permutazioni semplici –Combinazioni con ripetizione - Disposizione con ripetizione – Permutazioni
con ripetizione – Combinazioni con ripetizione – Coefficienti binomiali – Probabilità totale - Probabilità contraria – Probabilità
condizionata – Dipendenza stocastica e probabilità composta – Formula di Bayes.
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RELAZIONE FINALE DI FISICA A.S. 2017/2018
Classe: 5 sez. B Docente: Prof.ssa Giulia Arcano
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Presentazione della classe
Ho seguito la classe dal primo anno di liceo, con una sola interruzione in classe seconda. Ho pertanto
avuto modo di seguirne il processo di formazione quasi in maniera completa e continua. Nel corso del
quinquennio, globalmente, hanno tutti migliorato il loro metodo di studio rendendolo via via più solido
e personale, hanno tutti acquisito un ottimo atteggiamento in tutte le attività proposte dalle lezioni
frontali, alle quali assistono mantenendo la concentrazione, alle partecipate, durante le quali forniscono
contributi significativi, a quelle multimediali, che assistono con vivo interesse, e soprattutto quelle labo-
ratoriali, che hanno prediletto maggiormente. Mentre negli anni precedenti si è lavorato sopratutto al-
l’acquisizione di metodo e linguaggio, lavorando individualmente ma, soprattutto, in gruppo. Quest’an-
no si è cercato di insistere maggiormente sullo sviluppo dell’automa nella produzione scritta cime in
quella orale. Già avviati negli anni precedenti ad interrogassi sui fenomeni naturali e a dare avvio ad una
forma di pensiero speculativo, che attraverso l’esperienza laboratoriale si definiva, hanno in quest’ultimo
anno, completato le loro capacità di problem solving, di analisi, sintesi e di organizzazione del pensiero
in forma organica, transidiciplinare e critica. Soprattutto attraverso lo studio della fisica moderna hanno
ancor più avuto modo di capire il “perché” dei fenomeni naturali, rimandando costantemente a ragioni
di carattere microscopico tutto l’osservabile.
Quest’anno, in attesa, della pubblicazione delle prove ministeriali, hanno svolto anche delle ore
di approfondimento utili a rendere più veloce lo sviluppo del programma. Dopo avere trattato esclusi-
vamente argomenti presenti nel programma ministeriale del quinto anno, accertata l’esclusione della
seconda prova scritta di fisica, si è ripresa la fisica dei fenomeni elettrici e magnetici che sono stati com-
pletati pienamente prima del 15 maggio. Per consentire di completare il loro quadro culturale si dedi-
cherà l’ultima parte dell’anno scolastico alla trattazione della teoria della relatività. Per quanto riguarda le
conoscenze e competenze in uscita esse risultano fermamente consolidate per un gruppo di alunni, che
ha sempre mostrato impegno e partecipazione attivi, interesse vivo per la disciplina, grande maturità e
autonomia nell’applicazione; questi hanno una visione organica, approfondita e ben metabolizzata della
fisica, riuscendo a capire sempre le ragioni di un fenomeno. Hanno ottime capacità di rielaborazione e
di comunicazione dei concetti attraverso l’uso esclusivo del linguaggio specifico. Un secondo gruppo di
alunni presenta conoscenze complete e coordinate, sebbene non sempre approfondite, un’applicazione
corretta dei concetti, anche se limitata a contesti già noti, capacità espositiva adeguata e lineare. Un ter-
zo gruppo infine, mostra difficoltà nella comprensione dei fenomeni tuttavia ne conosce le leggi e le
applicazioni in forma essenziale ma sufficiente.
In ottemperanza a quanto stabilito dal DPR 88 e 89/2010 che prevedono l'obbligo, nel quinto anno, di
insegnare una disciplina non linguistica (DNL) in lingua straniera secondo la metodologia CLIL, sono
stati proposti lezioni sull’induzione elettromagnetica secondo la metodologia CLIL.
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DATI DI SINTESI
TIPOLOGIA DELLA CLASSE LIVELLO DELLA CLASSE
RITMO DI LAVORO CLIMA RELAZIONALE
⬜ VIVACE
⬜ TRANQUILLA
V COLLABORATIVA
⬜ PROBLEMATICA
⬜ DEMOTIVATA
⬜ POCO RISPETTOSA DELLE RE-
GOLE
⬜ VIVACE NEI MOMENTI OPERA-
TIVI CHE SEGUONO LE SPIE-
GAZIONI
⬜ ALTO
V MEDIO ALTO
⬜ MEDIO
⬜ MEDIO BASSO
⬜ BASSO
SOSTE-
NUTO
★ REGOLARE
LENTO
V SERENO
⬜ NORMALE
⬜ A VOLTE CONFLITTUA-
LE
⬜ PROBLEMATICO
LIVELLI BASSO MEDIO-BASSO MEDIO MEDIO-ALTO ALTO
%ALUNNI 0% 20% 30% 25% 25%
LEGENDA LIVELLI DI PREPARAZIONE RAGGIUNTA:
Livello alto : conoscenze complete, coordinate, approfondite e ben comprese, applicazione corretta ed auto- noma in ogni situazione anche complessa e diverse dal noto, uso corretto ed ampio del lessico, capacità ottime di analisi, sintesi e di organizzazione delle conoscenze all’interno della disciplina e fra più discipline……………………………………..
Livello medio-alto: conoscenze complete e approfondite, applicazione sicura in ogni situazione nota anche lievemente complessa, uso corretto ed ampio del lessico, buone capacità di analisi, sintesi e di organizzazione delle conoscenze all’interno della disciplina…………………
Livello medio: conoscenze complete ma non sempre approfondite, applicazione corretta in situazioni note e di semplice risoluzione, uso corretto del lessico, analisi e sintesi corrette se guidato…………………
Livello medio- basso: conoscenze superficiali, applicazione incerta in situazioni note e di semplice risoluzione, uso a volte impreciso del lessico, analisi e sintesi insicure seppur guidato. ………………………..
Livello basso : conoscenze scarse, applicazione errata o inesistente, uso scorretto del lessico, nessuna capacità di analisi e sintesi…………………………….
Obiettivi Specifici di Apprendimento Conseguiti
Competenze • Sono in grado di esaminare una situazione fisica formulando ipotesi esplicative attraverso modelli o analogie o
leggi
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• Sono in grado di formalizzare matematicamente un problema fisico e applicare gli strumenti matematici e di- sciplinari rilevanti per la loro risoluzione
• Sono in grado di interpretare e/o elaborare dati, anche di natura sperimentale, verificandone la pertinenza al modello scelto
• Sono in grado di descrivere il processo adottato per la soluzione di un problema e di comunicare i risultati ot- tenuti valutandone la coerenza con la situazione problematica proposta.
• Hanno acquisito capacità di confrontare e collegare. • Alcuni sanno trasferire in contesti diversi le conoscenze acquisite. • Sanno collocare storicamente i concetti fondamentali della fisica. • Comprendono ed usano correttamente il linguaggio e il simbolismo fisico per elaborare e comunicare infor-
mazioni, alcuni anche in inglese oltre che in italiano.
Conoscenze • Concetto di campo, casi gravitazionale, elettrostatico, magnetostatico,elettromagnetico, relative forze, flussi e
circuitazioni; • Il fenomeno dell’induzione elettromagnetica; • Le equazioni di Maxwell e le onde elettromagnetiche; • La teoria della relatività; • Cenni di astrofisica • simbologia e linguaggio specifico della disciplina;
▪ Attrezzature dal laboratorio per la sperimentazione termica, ondulatoria, elettrica, magnetica;
• conoscenza dei termini tecnici della micro lingua inglese.
Abilità • Sanno descrivere e interpretare correttamente fenomeni proposti; • Sanno discutere il significato fisico delle leggi studiate; • Sono in grado di effettuare correttamente i calcoli numerici e dimensionali di un problema tratta dalla realtà
fisica studiata; • Sanno comprendere un testo scientifico inglese e una spiegazione in lingua non madre • Sanno adoperare consapevolmente e in modo corretto i metodi, il linguaggio e gli strumenti della fisica; • Sanno cogliere analogie e differenze tra i fenomeni studiati; • Sanno distinguere la realtà dai modelli costruiti per la sua interpretazione; • Sanno collocare storicamente i concetti fondamentali della fisica.
Obiettivi minimi • Conoscere definizioni, leggi fisiche, unità e strumenti di misura. • Applicazione in contesti noti e di semplice esecuzione.
Contenuti svolti Lo svolgimento del programma è stato fortemente condizionato dalla forzata interruzione delle attività didattiche dovuta alle avverse condizioni climatiche del mese di febbraio e a causa delle due settimane
di alternanza scuola-lavoro. Il programma di matematica svolto fino al 15 maggio è dunque il seguente:
Ordine Titolo UDA Periodo orientativo CLIL
OSA 1 GRAVITAZIONE
dalla classica alla mo-
derna
1. Concetto di campo
2. Campo gravitazionale
3. Il Macrocosmo
settembre
ottobre
novembre
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OSA 2 TEORIA DELLA
RELATIVITA’
1. Teria della relati- vità ristretta
2. Teoria della rela- tività generale
Dal 15 maggio
OSA 3 ELETTROMAGNE-
TISMO
1.Campo elettrico e fenomeni elettrostatici
novembre/dicembre
2.Corrente elettrica e circuiti in corrente continua
dicembre/gennaio
3. Campo magnetico e fenomeni magnetici
febbraio
4.Induzione elettromagnetica
marzo √
OSA 4 EQUAZIONI DI
MAXWELL E ONDE
ELETTROMAGNE-
TICHE
Le onde elettromagnetiche e la teoria di Maxwell
aprile
OSA 5 FISICA QUANTISTI-
CA
1.Dalla fisica classica alla fisica moderna
non svolto
2.La meccanica
quantistica
Metodologie didattiche
☒ Lezione frontale ☒ Lezione partecipata ☒ Lavoro di gruppo ☒ Discussione guidata ☒ Lavoro differenziato per gruppi di livello. ☒ Lavoro di ricerca e approfondimento ☒ Esercizi applicativi ☒ Attività laboratori ali ☒ Attività multimediali ☒ esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi
☒ CLIL
□ Stage
□ Altro……………………….
Materiali e strumenti
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☒ Libri di testo in adozione: Walker, Fisica - Dalla fisica classica alla fisica moderna, voll.3,4,5 , LINX
□ Atlante geografico e atlante storico
☒ Dispense
□ Videoregistratore
□ Dizionari
□ Materiale audiovisivo ☒ Materiale informatico ☒ Lavagna
☒ LIM
☒ Fotocopie
□ Seminari ☒ Altri libri:
☒ Spazi oltre l’aula: laboratorio di fisica.
Strumenti di osservazione e di verifica
Formative/diagnostiche
☒ Test strutturati e semistrutturati
☒ Domande informali durante la lezione
☒ Controllo del lavoro domestico
☒ Test di comprensione
☒ Esercizi orali, scritti, grafici
☒ Produzione scritto o grafica
Sommative (Scritte: almeno tre per ogni quadrimestre; orali: almeno due per ogni
quadrimestre)
☒ Interrogazioni orali
☒ Prove scritte di diverso tipo
☒ Prove strutturate o semistrutturate
☒ Test di comprensione
☒ Relazioni/ tesine
☒ Esercizi/applicazioni
□ Prove di laboratorio ☒ Applicazioni pratiche
☒ Applicazioni scritto/grafiche
Criteri di Valutazione
La valutazione delle prove scritte ed orali fa riferimento alle griglie stabilite in seno ai rispettivi dipartimenti disciplinari.
GRIGLIA VOTO ORALE
CONOSCEN- ZA
COMPRENSIONE
APPLICAZIONE
ANALISI
SINTESI CAPACITÀ DI
COLLEGAMENTO USO DEL LESSICO
2/ 3
Scarsa o presso-
ché nulla
Commette gravi errori
Non è in grado di applicare formule, processi operativi e
conoscenze
Non è in
grado di effet- tuare alcuna
analisi
Non è in grado di sintetizzare le
conoscenze acquisite
Non è in grado di
effettuare confronti o collegamenti
Non è in grado di
utilizzare il lessico speci-
fico
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4
Lacunosa e
frammentaria
Commette errori so-
stanziali nell'interpreta- zione dei concetti
Non è in grado di applicare corretta- mente le nozioni
apprese
Effettua analisi parziale e solo
se guidato
Effettua sintesi
imprecise
Confronta e collega in
modo errato
Usa un lessi- co inesatto e
impreciso
5
Superficiale
Riesce solo se guidato a dare una parziale inter- pretazione di concetti
Applica a semplici
situazioni le nozioni apprese ma con
degli errori
Analizza in modo insicuro
Effettua sintesi non del tutto
precise e corret- te
Non sempre è in
grado di effettuare autonomamente con- fronti o collegamenti
Incorre in qualche
errore nell'u- so del lessico
specifico
6
Completa ma
non approfondi- ta
E' in grado di interpre- tare correttamente, ma non approfonditamente
semplici strutture
Non commette
errori nell'applica- zione delle cono- scenze a semplici
situazioni
Analizza cor- rettamente, se
guidato
Sintetizza cor- rettamente, se
guidato
Effettua semplici
collegamenti in manie- ra corretta
Usa il lessico
specifico, anche se con
qualche imprecisione
7
Completa e coordinata
Riesce ad interpretare correttamente le strut-
ture studiate
Applica le cono-
scenze acquisite in modo corretto
anche a situazioni lievemente comples-
se
Effettua analisi
completa e approfondisce
se guidato
Rivela autono- mia di sintesi, ma con delle
incertezze
E' in grado di effettua-
re autonomamente confronti e collega-
menti corretti
Usa corret- tamente la
terminologia specifica
8
Completa, coor- dinata, appro-
fondita
E' in grado di interpre-
tare correttamente strutture e fenomeni
studiati, anche se com- plessi
Applica corretta-
mente le procedure e le conoscenze a
situazioni, studiate, seppur complesse
Analizza in modo auto-
nomo e corret- to quanto proposto
Organizza autonomamente
e in modo corretto le
conoscenze acquisite
E' in grado di effettua- re confronti e colle- gamenti autonomi,
corretti e approfonditi
Usa corret- tamente un
ampio lessico specifico
9/ 10
Completa, coor- dinata, appro-
fondita
E' in grado di interpre-
tare correttamente quanto studiato e di
proporre ipotesi ragio- nate per la disamina di
situazioni nuove
Applica corretta- mente le procedure e le conoscenze sia a problemi studiati, sia a situazioni nuove
Analizza in modo appro- fondito, cor- retto e auto-
nomo i diversi argomenti proposti
Organizza in modo autono- mo e sicuro le conoscenze
acquisite
Effettua collegamenti inter e pluri-disciplina- ri autonomi e di ampio
respiro
Usa corret- tamente un
ampio lessico specifico
GRIGLIA PROVE SCRITTE
Per le prove scritte organizzate per livelli scelti:
LIVELLO 1 Esercizi e problemi di applicazione diretta delle conoscenze, con calcoli e ragionamenti semplici riferiti a situazioni circoscritte a pochi argomenti e già ampiamente discusse in aula.
Valutazioni da 1 a 6
LIVELLO 2 Esercizi e problemi di applicazione diretta e inversa delle conoscenze, con calcoli e ragionamenti lievemente complessi riferiti a situazioni circoscritte agli argomenti già ampiamente discussi in aula.
Valutazioni da 6 a 7
LIVELLO 3 Esercizi e problemi di applicazione diretta e inversa delle conoscenze, con calcoli e ragionamenti complessi ma già noti.
Valutazioni da 7 a 8
LIVELLO 4 Esercizi e problemi riferiti a situazioni nuove, non già noti, di collegamento all’interno della disciplina o fra discipline diverse, con calcoli e ragionamenti di complessi e auto- nomia di giudizio.
Valutazioni da 8 a 10
L’attribuzione del voto scaturirà dalla somma dei punteggi parziali assegnati ad ogni esercizio e secondo la seguente griglia:
Risposta completa e motivata e ben sintetizza- ta espressa con un linguaggio appropriato.
100% del punteggio
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Risposta completa ma non del tutto motivata e sintetizzata espressa con un linguaggio ap- propriato
80 % del punteggio
Risposta completa ma non motivata e con errori di calcolo, espressa con un linguaggio non sempre corretto
60% del punteggio
Risposta incompleta o con errori procedurali oltre che di calcolo, espressa con un linguag- gio non sempre corretto
40% del punteggio
Risposta solo impostata o espressa con un linguaggio non sempre corretto e con errori di calcolo o procedurali
20% del punteggio
Nessuna risposta o solo impostata e con erro- ri logico-procedurali molto gravi.
0% del punteggio
GRIGLIA ATTIVITA’ DI RECUPERO E DI APPROFONDIMENTO
Descrittori Voto
Elaborato in bianco. 1
Conoscenze scarse. Pochissimi esercizi di recupero affrontati, mancata o gravemente errata applicazione delle procedure. Uso scorretto del lessico.
2
Conoscenze scarse. Pochi esercizi di recupero affrontati e contenenti gravi errori logico- procedurali. Uso scorretto del lessico.
3
Conoscenze frammentarie. Solo circa la metà degli esercizi di recupero affrontati e risolti, errori applicativi diffusi. Uso non sempre corretto del lessico.
4
Conoscenze superficiali o insicure, quasi tutti gli esercizi di recupero affrontati ma non sempre risolti cor - rettamente e con imprecisioni diffuse. Uso non sempre corretto del lessico.
5
Conoscenze degli obiettivi minimi complete. Quasi tutti gli esercizi di recupero affrontati e risolti corret- tamente. Solo qualche imprecisione. Uso quasi sempre corretto del lessico.
6
Conoscenze complete. Sicura applicazione in esercizi di recupero e di consolidamento, mancata risoluzione di esercizi di elevata complessità. Uso corretto del lessico
7
Conoscenze complete e approfondite. Sicura applicazione in esercizi di elevata complessità studiati. Man- cata risoluzione dei problemi relativi a situazioni nuove. Studio autonomo corretto ma non sempre attento ai dettagli. Uso corretto del lessico.
8
Conoscenze complete, coordinate e approfondite. Autonomia nello studio e capacità di organizzare le pro- prie conoscenze per risolvere esercizi non solo di elevata complessità ma anche relative a situazioni non note o non studiate in classe. Uso corretto del lessico.
9/10
Griglia per le prove di verifica di acquisizione delle competenze e di simulazione della seconda
prova degli esami di Stato
In essa la distribuzione dei punteggi è calibrata in dipendenza della verifica
Indicatori Livel
lo
Descrittori Evidenze Punt
i
Pun-
teggio
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156
Esaminare la situazio -
Analizza in modo superficialeo frammentario il contesto teorico o sperimentale proposto; dai dati numerici o dalle informazioni non riesce a dedurreil modello o le analogie o la legge che esplicita la situazione problematica; individuanessuna osolo alcune delle grandezze fisiche necessarie.
ne fisica proposta
formulando le ipotesi L1 esplicative attraverso
modelli o analogie o
leggi
Analizza in modo parziale il contesto teorico o
sperimentale proposto; dai dati numerici o dalle informazioni deduce, in parte o in modo
L2 non completamente corretto, il modello o le analogie o la legge che esplicita la situazione
problematica; individuasolo alcune delle gran-
dezze fisiche necessarie.
Analizza in modo completo anche se non
critico il contesto teorico o sperimentale pro- posto; dai dati numerici o dalle informazioni
L3 deduce il modello o le analogie o la legge che esplicita quasi correttamente la situazione
problematica; individuatutte le grandezze
fisiche necessarie.
Analizza in modo completo e critico il conte-
sto teorico o sperimentale proposto; dai dati
L4
numerici o dalle informazioni deduce corret- tamente il modello o le analogie o la legge che
esplicita la situazione problematica; individua-
tuttele grandezze fisiche necessarie.
Individua una formulazione matematica non
Formalizzare situazio- ni problematiche e applicare gli strumenti matematici e discipli -
L1
idonea, in tutto o in parte, a rappresentare il fenomeno fisico, usa un simbolismo solo in parte adeguato, non mette in atto il procedi- mento risolutivo richiesto dal tipo di relazione
nari rilevanti per la matematica individuata.
loro risoluzione
Individua una formulazione matematica par- zialmente idonea a rappresentare il fenomeno
L2
fisico, usa un simbolismo solo in parte adegua- to, mette in atto parte del procedimento
risolutivo richiesto dal tipo di relazione mate-
matica individuata.
Individua una formulazione matematica idonea
a rappresentare il fenomeno fisico anche se
L3
con qualche incertezza, usa un simbolismo adeguato, mette in atto un adeguato proce-
dimento risolutivo richiesto dal tipo di relazio-
ne matematica individuata.
Individua una formulazione matematica idonea
eottimale a rappresentare il fenomeno fisico, usa un simbolismo necessario, mette in atto il
L4 correttoe ottimale procedimento risolutivo richiesto dal tipo di relazione matematica
individuata.
Fornisce una spiegazione sommaria o fram-
Interpretare e/o ela- borare i dati proposti, anche di natura spe- rimentale, verifican- done la pertinenza al
L1
mentaria del significato dei dati o delle infor- mazioni presenti nel testo, non è in grado di riunire gli elementi acquisiti al fine di delinea- re una struttura organizzata e coerente alla situazione problematica proposta.
modelloscelto
Fornisce una spiegazione parzialmente corret- ta del significato dei dati o delle informazioni
L2
presenti nel testo, è in grado solo parzialmen- te di riunire gli elementi acquisiti al fine di
delineare una struttura organizzata e coerente
alla situazione problematica proposta.
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L3
Fornisce una spiegazione corretta del significa- to dei dati o delle informazioni presenti nel testo, è in grado di riunire gli elementi acquisi- ti al fine di delineare una struttura organizzata e coerente alla situazione problematica propo- sta, anche se con qualche incertezza.
L4
Fornisce una spiegazione corretta ed esaustiva del significato dei dati o delle informazioni presenti nel testo, è in grado, in modo critico ed ottimale, di riunire gli elementi acquisiti al fine di delineare una struttura organizzata e coerente alla situazione problematica propo- sta.
Descrivere il processo
Giustifica in modo confusoe frammentato le scelte fatte sia per la definizione del modello o delle analogie o della legge, sia per il processo risolutivo adottato; comunica con linguaggio scientificamente non adeguato le soluzioni ottenute di cui non riesce a valutare la coeren- za con la situazione problematica; non formula
giudizi di valore e di merito complessivamente sulla soluzione del problema.
risolutivo adottato e
comunicare i risultati
ottenuti valutandone L1 la coerenza con la
situazione problema-
tica proposta
Giustifica in modo parziale le scelte fatte sia
per la definizione del modello o delle analogie o della legge, sia per il processo risolutivo adottato; comunica con linguaggio scientifica - L2 mente non adeguato le soluzioni ottenute di cui riesce a valutare solo in parte la coerenza con la situazione problematica; formula giudizi molto sommari di valore e di merito comples-
sivamente sulla soluzione del problema.
Giustifica in modo completo le scelte fatte sia
per la definizione del modello o delle analogie o della legge, sia per il processo risolutivo adottato; comunica con linguaggio scientifica -
L3
mente adeguato anche se con qualche incer- tezza le soluzioni ottenute di cui riesce a
valutare la coerenza con la situazione proble- matica; formula giudizi un po’ sommari di valore e di merito complessivamente sulla
soluzione del problema.
Giustifica in modo completo ed esauriente le
scelte fatte sia per la definizione del modello o delle analogie o della legge, sia per il processo risolutivo adottato; comunica con linguaggio
L4
scientificamente corretto le soluzioni ottenute di cui riesce a valutare completamente la
coerenza con la situazione problematica; for- mula correttamente ed esaustivamente giudi - zi di valore e di merito complessivamente sulla
soluzione del problema.
TOTALE
Indicatori
Quesiti
(Valore massimo attribuibile 75/150 = 25x3)
Q1
Q2
Q3
Q4
Q5
Q6
Punteggio
sez. B
COMPRENSIONE e CONOSCENZA
Comprende la richiesta.
Conosce i contenuti.
(0-6) (0-6) (0-7) (0-6) (0-7) (0-6)
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ABILITA' LOGICHE e RISOLUTIVE
È in grado di separare gli elementi dell’esercizio evidenziandone i rapporti. Usa un linguaggio appropriato. Sceglie strategie risolutive adeguate.
(0-6)
(0-6)
(0-3)
(0-6)
(0-6)
(0-7)
CORRETTEZZA dello SVOLGIMENTO
Esegue calcoli corretti.
Applica Tecniche e Procedure, anche grafiche, corrette.
(0-6) (0-4) (0-6) (0-7) (0-6) (0-6)
ARGOMENTAZIONE
Giustifica e Commenta le scelte effettuate.
(0-3) (0-4) (0-4) (0-3) (0-3) (0-3)
VALUTAZIONE
Formula autonomamente giudizi critici di valore e di metodo.
(0-4) (0-5) (0-5) (0-3) (0-3) (0-3)
Punteggio totale quesito
Calcolo del punteggio Totale
PUNTEGGIO SEZIONE A(PROBLEMA) PUNTEGGIO SEZIONE B(QUESITI) PUNTEGGIO TOTALE
Punteggio To-
tale
0-4
5-10
11-1
8
19-2
6
27-3
4
35-4
3
44-5
3
54-6
3
64-7
4
75-8
5
86-9
7
98-1
09
110-
123
124-
137
138-
150
Voto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15
Tabella di conversione dal punteggio grezzo al voto in quindicesimi
La valutazione complessiva terrà conto di:
☒ Conoscenze acquisite ☒ Competenze acquisite ☒ Progressi compiuti ☒ Impegno ☒ Interesse ☒ Partecipazione all’attività didattica ☒ Metodo di studio ☒ Puntualità nelle consegne
☒ Valutazioni riportate nelle diverse verifiche scritte e orali
Interventi di recupero e approfondimento □ Corsi di recupero
□ Recupero in itinere
□ Approfondimento pomeridiano
Attività di preparazione all’esame di Stato
Tipologia prova Tempi
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Simulazione del colloquio 1ª all’inizio dell’a.s.
2ª al termine del I quadrimestre
3ª al termine dell’a.s.
Simulazione della seconda prova non svolta
Simulazione della terza prova 2
PROGRAMMA SVOLTO
OSA 1: GRAVITAZIONE dalla visione classica alla moderna
UDA 1.1 CONCETTO DI CAMPO
1. Le quattro forze fondamentali della natura.
2. Il concetto di campo e distinzione con il concetto di azione a distanza. Presentazione generale
del campo gravitazionale ed elettrico. Le linee di flusso come strumento di rappresentazione dei
campi.
3. Laboratorio: le linee del campo magnetico generato da una barretta magnetica.
4. Relazioni fra i moduli dei campi e le loro forze.
5. Rappresentazione di campi radiali, uniformi e dipolari.
6. Conservatività dei campi. Le energie potenziali e i potenziali.
7. Relazioni fra campo, forza, U, V, lavoro e circuitazione.
8. Il flusso di un campo attraverso una superficie e la circuitazione di un campo attraverso una li-
nea chiusa. Il concetto di campo e distinzione con il concetto di azione a distanza.
UDA 1.2 CAMPO GRAVITAZIONALE
9. Il campo gravitazionale generato da una massa puntiforme e da una massa sferica.
10. La legge di gravitazione universale. La determinazione della costante G e l’esperimento della
bilancia di torsione.
11. La conservativi del campo gravitazionale.
12. L’energia potenziale gravitazionale. La conservazione dell’energia meccanica in un campo gravi-
tazionale. La velocità di fuga.
13. Il moto di masse in un campo gravitazionale. Le leggi di Keplero. Il moto dei satelliti.
UDA 1.3 IL MACROCOSMO
14. Le unità di misura cosmiche: unità astronomica, anno luce,parsec.
15. L’Universo su grande scala e il Principio Cosmologico.
16. Gli effetti della relatività generale nella interpretazione dell’universo: la deflessione della luce, la
curvatura dello spazio-tempo, i buchi neri, le onde gravitazionali.
17. L’effetto Doppler relativistico.
18. Il red-shift delle onde elettromagnetiche.
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19. La legge di Hubble.
20. Il fattore di scala.
21. Il Big Bang e la teoria dell’espansione dell’Universo.
22. La radiazione cosmica di fondo.
23. Il futuro dell’Universo.
OSA 3:ELETTROMAGNETISMO
UDA 3.1: CAMPO ELETTRICO E I FENOMENI ELETTROSTATICI
1. Esperimenti in laboratorio di elettrostatica
2. Le cariche elettriche, l’entità di carica della carica fondamentale(l’elettrone).
3. Il principio di conservazione della carica e elettrica e quello di quantizzazione.
4. Isolanti, conduttori, semiconduttori e superconduttori.
5. Elettrizzazione per strofinio, per induzione, per conduzione;
6. la triboelettricità, la polarizzazione, gli elettroni di conduzione;
7. La legge di Coulomb e le analogie e differenze con quella di Newton.
8. Confronto fra le costanti K e G.
9. Le caratteristiche del campo elettrico e le relazione con la forza elettrica,
10. Le linee di campo e le diverse configurazioni elettrostatiche attraverso queste;
11. Dimostrazione la conservativi della forza elettrica,
12. La circuitazione del campo elettrico ;.
13. L’energia potenziale elettrica e il potenziale elettrico in un punto del campo rispetto a un altro.
14. Le unità di misura della d.d.p.
15. Le relazioni fra forza e energia elettrica, fra campo e potenziale elettrico, fra energia potenziale,
potenziale e lavoro elettrico.
16. Il principio di sovrapposizione della forza elettrostatica, del campo elettrico, dell’energia poten-
ziale elettrica e del potenziale elettrico.
17. Il concetto di flusso;
18. Il teorema di Gauss per il campo elettrico;
19. Modulo, direzione e verso dei campi generati da corpi carichi di diversa forma geometrica: sfera,
lamina, condensatore;
20. Le superficie equipotenziale e il comportamento che hanno in relazione al campo elettrico;
21. Conduttori ideali, il teorema di Coulomb ;
22. Condensatori, capacità, energia immagazzianta.
UDA 3.2 CORRENTE ELETTRICA E CIRCUITI IN CORRENTE CONTINUA
1. La differenza di potenziale e il moto delle cariche elettriche.
2. La corrente elettrica nei solidi.
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3. La forza elettromotrice.
4. La resistenza elettrica e le leggi di Ohm.
5. Conduttori, semiconduttori e superconduttori.
6. I circuiti elettrici in corrente continua: Prima e seconda legge di Kirchhoff, resistenze e conden-
satori in serie ed in parallelo.
7. L’energia e la potenza elettrica. L’effetto Joule.
UDA 3.3 I FENOMENI MAGNETICI
1. I magneti e i poli magnetici. Il campo magnetico
2. Forze magnetiche e fonti di campi magnetici.
3. Gli esperimenti di Ampère, di Oersted, di Faraday, i campi magnetici delle correnti, l’interazione
magnete – corrente e corrente – corrente.
4. La forza di Lorentz.
5. Il campo di induzione magnetica.
6. Campo magnetico generato da un filo rettilineo percorso da corrente.
7. Campo magnetico generato da una spira circolare percorsa da corrente.
8. Azione di un campo magnetico su una spira percorsa da corrente.
9. Il flusso del campo magnetico.
10. La circuitazione del campo magnetico e il teorema della circuitazione di Ampère.
11. Campo magnetico generato da un solenoide.
12. Moto di cariche in un campo magnetico
13. Il magnetismo della materia
UDA 3.4: I FENOMENI ELETTROMAGNETICI (IN CLIL)
1. Le esperienze di Faraday e le correnti indotte.
2. La legge di Faraday-Neumann e la legge di Lenz.
3. La corrente di spostamento.
4. Le equazioni di Maxwell.
5. Le onde elettromagnetiche
6. Produzione e ricezione delle onde elettromagnetiche.
7. Lo spettro elettromagnetico.
8. La polarizzazione.
DOPO IL 15 MAGGIO
OSA 2: LA TEORIA DELLA RELATIVITA’
1. Struttura della teoria della relatività e ambiti di applicazione di quella ristretta e di quella genera-
le.
2. I due postulati della relatività.
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3. La relatività del tempo e la dilatazione degli intervalli temporali.
4. La relatività delle lunghezze e la contrazione delle lunghezze.
5. Le trasformazioni di Lorentz.
6. La composizione relativistica delle velocità.
7. L’effetto Doppler.
8. Lo spazio-tempo e gli invariati relativistici.
9. Quantità di moto relativistica
10. Energia relativistica.
11. Il principio di equivalenza debole e quello forte.
12. Paradossi relativistici.
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RELAZIONE FINALE DI SCIENZE NATURA- LI CHIMICA E GEOGRAFIA
A.S. 2017/2018
Classe 5 sez. B Docente: Prof.ssa Silvana Cappiello
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Presentazione della classe
La classe 5B è formata da 22 alunni, in parte del luogo e in parte provenienti dai paesi limitrofi. Sono ragazzi vivaci, per lo più dotati di apprezzabili capacità, hanno sempre presentato un comportamento corretto e rispetto- so nei confronti dell’insegnante e dei compagni e hanno frequentato con regolarità le lezioni La classe si è pre- sentata poco omogenea per quanto riguarda l’interesse per la disciplina, la partecipazione all’attività didattica, la disponibilità all’impegno e il profitto. Un gruppo di alunni si è distinto per l’interesse mostrato per gli argomenti di biochimica e geologia e per le problematiche ad esse connesse, per lo studio consapevole e razionale, per l’im- pegno assiduo e per gli ottimi risultati conseguiti. Un secondo gruppo di alunni ha conseguito una preparazione soddisfacente per l’impegno regolare e responsabile. Alcuni elementi, pur mostrando interesse per gli argomenti di scienze, hanno conseguito risultati solo sufficienti o per le difficoltà incontrate nello studio della materia o per la superficialità evidenziata nella rielaborazione dei contenuti proposti. Tutti gli alunni, comunque, si sono impe- gnati proficuamente in tutti i progetti proposti. Il programma è stato svolto in maniera soddisfacente.
TIPOLOGIA DELLA CLASSE
LIVELLO DELLA CLASSE
RITMO DI LAVO- RO
CLIMA RELAZIO- NALE
VIVACE, COLLABORATIVA,
RISPETTOSA DELLE RE-
GOLE
MEDIO ALTO
SOSTENUTO PER AL-
CUNI, LENTO PER AL-
TRI
SERENO
LIVELLI BASSO MEDIO-BASSO MEDIO MEDIO-ALTO ALTO
ALUNNI 5 6 5 6
LEGENDA LIVELLI DI PREPARAZIONE RAGGIUNTA(sono proposte, ognuno le modifichi a piacimento):
Livello alto :conoscenze complete, coordinate, approfondite e ben comprese, applicazione corretta ed auto- noma in ogni situazione anche complessa e diverse dal noto, uso corretto ed ampio del lessico, capacità ottime di analisi, sintesi e di organizzazione delle conoscenze all’interno della disciplina e fra più discipline……………………………………..
Livello medio-alto: conoscenze complete e approfondite, applicazione sicura in ogni situazione nota anche lievemente complessa, uso corretto ed ampio del lessico, buone capacità di analisi, sintesi e di organizzazione delle conoscenze all’interno della disciplina…………………
Livello medio: conoscenze complete ma non sempre approfondite, applicazione corretta in situazioni note e di semplice risoluzione, uso corretto del lessico, analisi e sintesi corrette se guidato…………………
Livello medio- basso: conoscenze superficiali, applicazione incerta in situazioni note e di semplice risoluzione, uso a volte impreciso del lessico, analisi e sintesi insicure seppur guidato. ………………………..
Livellobasso : conoscenze scarse, applicazione errata o inesistente, uso scorretto del lessico, nessuna capacità di analisi e sintesi…………………………….
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165
Obiettivi conseguiti
Conoscenza
- Conoscenza delle caratteristiche del carbonio, degli idrocarburi e dei composti organici - Conoscenza delle molecole che compongono la materia vivente - Conoscenza dei flussi di energia nei viventi - Conoscenza delle trasformazioni chimiche all’interno della cellula e dei meccanismi di controllo delle attività
metaboliche - Conoscenza della molecola dell’eredità biologica - Conoscenza della tecnologia del DNA ricombinante - Conoscenza delle applicazioni e delle potenzialità delle biotecnologie - Conoscenza delle teorie che spiegano le trasformazioni della litosfera: teoria della deriva dei continenti e tet-
tonica a zolle
Competenze/Abilità
- Saper utilizzare, in riferimento all’ambito chimico, biologico e geologico i comuni strumenti della comunica- zione orale e scritta
- Saper leggere, interpretare e costruire formule, schemi, grafici e tabelle - Saper utilizzare apparecchiare di laboratorio e allestire semplici esperimenti - Saper classificare sostanze e fenomeni secondo criteri concordati - Comprendere la funzione e la relatività dei modelli - Individuare gli aspetti energetici e dinamici che accompagnano i processi di trasformazione negli organismi
viventi - Saper osservare, misurare, raccogliere dati, formulare ipotesi e verificarle - Saper utilizzare conoscenze, leggi, teorie e modelli per spiegare, interpretare e prevedere la natura delle so-
stanze e il loro comportamento nelle trasformazioni chimiche - Valutare autonomamente l’impatto delle innovazioni tecnologiche in ambito biologico - Individuare e riconoscere strutture geologiche - Individuare i processi fondamentali della dinamica terrestre e le loro connessioni - Comprendere i limiti dei modelli interpretativi di fenomeni complessi - Saper rilevare il ruolo delle rocce come testimonianza dei processi chimici, fisici e biologici attraverso i quali
si è evoluta la Terra - Capacità di riconoscere il carattere dinamico delle scienze della Terra che si sono evolute in base a reiterate
verifiche e revisioni, anche in relazione al progredire delle metodologie e delle tecniche di indagine - Comprendere l’influenza dei fenomeni geologici sullo sviluppo storico, sociale ed economico delle comunità
umane - Capacità di individuare i rapporti che intercorrono tra le scienze della Terra e le altre scienze sperimentali
Contenuti svolti
Ordine Titolo
UDA 1 Gli equilibri chimici in soluzione
UDA 2 Il carbonio e gli idrocarburi
UDA 3 I derivati funzionali degli idrocarburi e i biomateriali
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UDA 4 Le biomolecole: i carboidrati, i lipidi, le proteine e gli en-
zimi, gli acidi nucleici
UDA 5 Il DNA ricombinante e le biotecnologie
UDA 6 La genomica e le applicazioni dell’ingegneria genetica
UDA 7 La dinamica terrestre: teoria della deriva dei continenti e
teoria dell’espansione dei fondali oceanici
UDA 8 La teoria della tettonica a placche e l’orogenesi
UDA 9 L’atmosfera
Metodologie didattiche
Lezione frontale Lezione partecipata Lavoro di gruppo Discussione guidata Lavoro di ricerca e approfondimento Attività laboratoriali
Materiali e strumenti
Libri di testo in adozione Videoregistratore Dizionari Materiale audiovisivo Lavagna Fotocopie
Strumenti di osservazione e di verifica
Formative/diagnostiche
⬜ Test strutturati e semistrutturati
⬜ Domande informali durante la lezione
⬜ Controllo del lavoro domestico
⬜ Test di comprensione
⬜ Esercizi orali, scritti, grafici
Sommative (Scritte: quadrimestre)
N° 3 per ogni quadrimestre; orali: N° 3 per ogni
⬜ ⬜ ⬜ ⬜ ⬜
⬜
⬜ ⬜ ⬜ ⬜ ⬜
⬜
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⬜ Interrogazioni orali
⬜ Prove scritte di diverso tipo
⬜ Prove strutturate o semistrutturate
⬜ Test di comprensione
⬜ Relazioni/ tesine
⬜ Prove di laboratorio
Criteri di Valutazione
La valutazione delle prove scritte ed orali fa riferimento alle griglie stabilite in seno ai rispettivi dipartimenti disci- plinari.
GRIGLIA VOTO ORALE/SCRITTO
I voti faranno riferimento ad una scala numerica compresa tra l’uno e il dieci e saranno corrispondenti ai seguenti livelli di conoscenza:
• Prova gravemente insufficiente (fino a 3) L’alunno dimostra di non conoscere nessuno degli argomenti oggetto della prova.
• Prova insufficiente (4) L’alunno dimostra una conoscenza frammentaria dei contenuti e utilizza un linguaggio poco chiaro.
• Prova mediocre (5) L’alunno dimostra una conoscenza parziale e superficiale dei contenuti e l’esposizione non sempre è li- neare.
• Prova sufficiente (6) Conoscenza essenziale e articolata dei contenuti e esposizione abbastanza lineare.
• Prova discreta (7) Conoscenza ed esposizione chiara, ordinata ed articolata dei contenuti.
• Prova buona(8) Conoscenza approfondita ed organizzata dei contenuti in ordinati schemi espositivi.
• Prova ottima(9) Conoscenza approfondita e criticamente rielaborata dei contenuti, esposizione chiara in ordinati schemi espositivi, linguaggio fluido e appropriato nel lessico.
• Prova eccellente(10) Profonda padronanza dei contenuti, delle tecniche e dei metodi della disciplina, autonomia nella gestione del lavoro.
PROGRAMMA DI CHIMICA E SCIENZE DELLA TERRA svolto fino14/5/2018
Anno scolastico 2017/2018
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Classe 5 B
SCIENZE DELLA TERRA
La dinamica terrestre • Le teorie fissiste • La teoria della deriva dei continenti • La morfologia dei fondali oceanici • Il paleomagnetismo • L’espansione dei fondali oceanici • La struttura delle dorsali
Tettonica a placche e orogenesi • La teoria della tettonica a placche • Le placche e i margini di placca • La formazione degli oceani • L’ orogenesi • La struttura dei continenti
L’atmosfera: • La composizione dell’atmosfera • La struttura dell’atmosfera struttura • Il bilancio termico • La temperatura dell’atmosfera • La pressione atmosferica • I venti
CHIMICA ORGANICA, BIOCHIMICA E BIOTECNOLOGIE
Gli equilibri chimici in soluzione
• Le soluzioni • Le teorie per gli acidi e le basi • L’autoionizzazione dell’acqua e la misura dell’acidità delle soluzioni • Il pH
La chimica del carbonio • Il carbonio nei composti organici • La classificazione dei composti organici • I meccanismi delle reazioni organiche • Le principali classi delle reazioni organiche • L’isomeria
Gli idrocarburi • Gli alcani • Gli idrocarburi insaturi • Gli idrocarburi aliciclici • Gli idrocarburi aromatici
I derivati funzionali degli idrocarburi (appunti)
• Alogenuri alchilici • Alcoli, fenoli e eteri • Aldeidi e chetoni
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• Acidi carbossilici e derivati degli acidi carbossilici
• Le ammine
I biomateriali (appunti)
Le biomolecole • Carboidrati • Lipidi • Proteine • Acidi nucleici
Il DNA ricombinante e le biotecnologie • La tecnologia del DNA ricombinante • Le mappe di restrizione • L’amplificazione del DNA • L’organizzazione dei geni in “librerie”
PROGRAMMA DI CHIMICA E SCIENZE DELLA TERRA da svolgere
• La genomica e le applicazioni dell’ingegneria genetica
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RELAZIONE FINALE DI DISEGNO E STORIA DELL’ARTE
A.S. 2017/2018
Classe: QUINTA sez. B Docente: Prof. Rachele Porrazzo
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Presentazione della classe
Sono stata per questi allievi l’insegnante di Disegno e Storia dell’Arte dal loro esordio nel primo liceo per tutto il corso degli studi, fino ad oggi. La classe è stata sempre caratterizzata da un clima positi- vo, con diverse figure trainanti che grazie al particolare interesse per la disciplina, alla disponibilità e alle eccezionali capacità organizzative sono riusciti ad ottenere risultati lusinghieri anche nell’ambito di attività extracurriculari, che ha dato loro la possibilità di mettere in evidenza gli aspetti più variega- ti della loro individualità. Tutti gli alunni, nelle diverse situazioni, hanno mantenuto un comportamento corretto, dimostrando senso di responsabilità, attenzione, impegno e disponibilità al dialogo educativo, contribuendo a creare un clima di serenità e di collaborazione, cosa che, congiuntamente alla continuità, ha costituito l'elemento base per l'organizzazione di un lavoro proficuo nella disciplina. Il giudizio è perciò positivo riguardo alle potenzialità intrinseche che si sono espresse nel corso dell’ anno, con capacità di rielaborazione individuale, buone capacità logiche e senso critico. Gli alunni hanno sempre mostrato interesse per la disciplina, anche se in maniera diversificata. Nella classe bisogna distinguere sostanzialmente due macro gruppi prevalenti: uno formato da alunni che si sono sempre impegnati in maniera proficua, approfondendo gli argomenti trattati con ricerche personali che hanno permesso di ottenere eccellenti risultati, un altro che ha studiato in maniera comunque efficace ed ha conseguito risultati ottimi; qualche elemento presenta invece una preparazione in ogni caso più che sufficiente o discreta. Solo qualche studente, più svantaggiato e inizialmente in possesso di prerequisiti culturali più deboli, con un metodo di lavoro poco autonomo e indipenden- te, nel tempo ha raggiunto gli obiettivi essenziali previsti dalla programmazione di classe. Gli obiettivi programmati sono stati ampiamente raggiunti da tutto il gruppo classe. La proposta dei contenuti è avvenuta mediante lezioni frontali, secondo il criterio cronologico, cer- cando di favorire i collegamenti interdisciplinari. Premesso che l’interpretazione dell’opera d’arte ha sempre margini molto ampi, non si è mai proce- duto in termini dogmatici, privilegiando la problematizzazione degli elementi di maggior criticità. E’ stata fatta una selezione di opere particolarmente significative presenti sul testo in adozione. Nell’ambito dell’insegnamento di Disegno e Storia dell’Arte i peculiari caratteri delle due discipline si fondono esaltandosi reciprocamente. Pertanto, i risultati del Corso, devono intendersi strettamente correlati. L’obiettivo dello studio del Disegno è stato quello di fornire, oltre agli strumenti per la pratica opera- tiva, le conoscenze necessarie per la lettura critica delle immagini e di insegnare a pensare in termini di linguaggio visivo. La disciplina è stata studiata a più livelli: linguaggio, tecnica, espressione. Questo perché disegnare significa anche concretizzare, rendere manifesto un linguaggio naturale e primario, quale appunto il linguaggio delle immagini. Lo studio del Disegno ha quindi compreso anche lo stu- dio del linguaggio visivo, perché per “far vedere” qualcosa è necessario sapere “come“ si vede.
DATI DI SINTESI
TIPOLOGIA DELLA CLASSE
LIVELLO DELLA CLASSE
RITMO DI LAVO- RO
CLIMA RELAZIONA- LE
⬜ VIVACE
⬜ TRANQUILLA
⬜ COLLABORATIVA
⬜ PROBLEMATICA
⬜ DEMOTIVATA
⬜ POCO RISPETTOSA DELLE REGOLE
⬜ VIVACE NEI MOMENTI
OPERATIVI CHE SEGUONO
LE SPIEGAZIONI
⬜ ALTO
⬜ MEDIO ALTO
⬜ MEDIO
⬜ MEDIO BASSO
⬜ BASSO
⬜ SOSTENUTO
⬜ REGOLARE
⬜ LENTO
⬜ SERENO
⬜ A VOLTE CONFLIT- TUALE
⬜ PROBLEMATICO
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LIVELLI BASSO MEDIO-BAS- SO
MEDIO MEDIO-ALTO ALTO
% ALUNNI 30 % 40 % 30 %
LEGENDA LIVELLI DI PREPARAZIONE RAGGIUNTA:
Livello alto : conoscenze complete, coordinate, approfondite e ben comprese, applicazione corretta ed autonoma in ogni situazione anche complessa e diverse dal noto, uso corretto ed ampio del lessico, capacità ottime di analisi, sintesi e di organizzazione delle conoscenze all’interno della disciplina e fra più discipline……………………………………..
Livello medio-alto: conoscenze complete e approfondite, applicazione sicura in ogni situazione nota anche lievemente complessa, uso corretto ed ampio del lessico, buone capacità di analisi, sintesi e di organizzazione delle conoscenze all’interno della disciplina…………………
Livello medio: conoscenze complete ma non sempre approfondite, applicazione corretta in situazioni note e di semplice risoluzione, uso corretto del lessico, analisi e sintesi corrette se guidato…………………
Livello medio- basso: conoscenze superficiali, applicazione incerta in situazioni note e di semplice risoluzione, uso a volte impreciso del lessico, analisi e sintesi insicure seppur guidato. ………………………..
Livello basso : conoscenze scarse, applicazione errata o inesistente, uso scorretto del lessico, nessuna capacità di analisi e sintesi…………………………….
Obiettivi conseguiti
La sottoscritta ha improntato il lavoro privilegiando la lezione frontale e il lavoro individuale e di grup- po. Nei limiti del possibile si è cercato di cogliere collegamenti interdisciplinari, in modo particolare con le materie umanistiche. Per quanto riguarda i criteri di organizzazione della materia e di scansione temporale, il programma è stato articolato in Moduli suddivisi in Unità Didattiche. Ciascuna di esse, costituita da lezioni omogenee per argomento e/o periodo storico e da esercitazioni scritte o colloqui orali ad esse legate, si è svolta in un periodo commisurato alla complessità degli argomenti ed all’interesse ed alla partecipazione dimo- strate dalla classe. Gli allievi hanno raggiunto un livello mediamente discreto, sia per quanto riguarda l’impegno, che le conoscenze e le competenze acquisite, in alcuni casi il livello è ottimo. Gli obiettivi prefissati nella pro- grammazione iniziale sono stati raggiunti. Il programma è stato svolto, privilegiando lo studio della Sto- ria dell’Arte e il disegno geometrico e a mano libera.
Contenuti svolti
Non sono stati strettamente rispettati i tempi previsti, ma il programma è stato generalmente svolto.
Ordine Titolo del modulo
Modulo 1 Post-impressionismo
Modulo 2 Architettura degli ingegneri Art Nouveau, Stile Liberty e Secessione
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Modulo 3 Le avanguardie storiche
Modulo 4 Il Razionalismo in architettura Bauhaus Razionalismo Architettura organica Architettura italiana tra le due guerre
Modulo 1 dis. Le proiezioni prospettiche
Modulo 2 dis. Analisi dell’ambiente costruttivo
Metodologie didattiche: Lezione frontale, lavoro individuale e di gruppo. Si sono trattati di ogni periodo i caratteri generali e più significativi. Piuttosto che fornire una ca- sistica completa ma inerte di opere ed autori, si è preferito svolgere analisi d’opera su autori ed opere più rappresentative, non tralasciando, ove possibile, i collegamenti con altre discipline.
Esercizi applicativi Attività laboratoriali Attività multimediali esercizio di lettura, analisi
Materiali e strumenti
Gli alunni sono stati abituati all’analisi delle opere, avendo sempre il riscontro delle immagini, attraverso l’uso del proprio libro di testo.
Libri di testo in adozione: Materiale audiovisivo Materiale informatico Lavagna Fotocopie Spazi oltre l’aula: Aula Disegno e LIM
Strumenti di osservazione e di verifica
Interrogazioni tradizionali, interventi dal posto, colloqui con la classe, questionari, prove struttura- te, produzione di disegno geometrico e a mano libera.
Formative/diagnostiche
⬜ Test strutturati e semistrutturati
⬜ Domande informali durante la lezione
⬜ Controllo del lavoro domestico
⬜ Test di comprensione
⬜ Esercizi orali, scritti, grafici
⬜ Produzione scritto o grafica
Sommative (Scritte: N° 2 per ogni quadrimestre; orali: N° 2 per ogni quadrimestre)
⬜ ⬜ ⬜
⬜
⬜ ⬜ ⬜ ⬜ ⬜
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⬜ Interrogazioni orali
⬜ Prove scritte di diverso tipo
⬜ Prove strutturate o semistrutturate
⬜ Test di comprensione
⬜ Relazioni/ tesine
⬜ Esercizi/applicazioni
⬜ Applicazioni pratiche
⬜ Applicazioni scritto/grafiche
Criteri di Valutazione La valutazione delle prove scritte ed orali fa riferimento alle griglie stabilite in seno ai rispettivi diparti- menti disciplinari. Per il conseguimento della sufficienza si è tenuto conto del livello di partenza della classe, della parteci- pazione al dialogo educativo, della produzione del lavoro assegnato, nonché della correttezza formale ed espositiva dei contenuti.
a) Verifiche scritte o grafiche. Ogni prova è stata strutturata utilizzando una o più delle se- guenti tipologie:
- trattazione sintetica degli argomenti - quesiti a risposta multipla - produzione di elaborati di disegno geometrico, a schizzo e a mano libera - esercitazioni alla lavagna
Alla formulazione del giudizio globale di ciascun allievo hanno concorso: i risultati conseguiti in ciascuna prova di verifica formativa e sommativa, l'interesse, l'impegno e l'applicazione mostrati nel- le attività svolte in classe e a casa oltre che i progressi fatti in relazione alla situazione di partenza e alle capacità di ciascuno. Per gli elaborati di disegno si è tenuto conto della correttezza e pulizia dell’elaborato, della capacità rappresentativa, della capacità di interpretare un soggetto attraverso la tecnica e la grafia. I momenti di verifica e valutazione hanno anche permesso di valutare l'efficacia degli interventi e delle strategie didattiche utilizzate e di modificarle in relazione alla classe quando necessario. La gri- glia di valutazione di seguito riportata, seppure in modo sintetico, descrive i criteri adottati per la valutazione delle prove di verifica:
Ottimo 9 - 10 approfondimento, padronanza delle tecniche e dei metodi usati e ca- pacità critica e di collegamento tra gli argomenti studiati
Buono 8 saper riferire i contenuti e stabilire nessi e interazioni tra gli argomenti studiati
Discreto 7 buona utilizzazione delle conoscenze, del linguaggio e del metodo nella trattazione degli argomenti
Sufficiente 6 comprensione minima delle conoscenze, del linguaggio e del metodo nella trattazione degli argomenti
Mediocre 5 comprensione mnemonica delle conoscenze, del linguaggio e del me- todo nella trattazione degli argomenti
Insufficiente 4 esistenza di qualche conoscenza superficiale che non viene contestua- lizzata o applicata
Gravemente insufficiente
3 conoscenze carenti e slegate, accompagnate da un linguaggio superfi- ciale
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⬜ ⬜ ⬜ ⬜ ⬜ ⬜ ⬜ ⬜
⬜
Scarso
al di sotto di 3
gravissime lacune nell'acquisizione dei contenuti
GRIGLIA ATTIVITA’ DI RECUPERO E DI APPROFONDIMENTO
La valutazione complessiva stabilita sulla base di: Conoscenze acquisite Competenze acquisite Progressi compiuti Impegno Interesse Partecipazione all’attività didattica Metodo di studio Puntualità nelle consegne Valutazioni riportate nelle diverse verifiche scritte e orali
Strumenti di recupero e approfondimento Recupero in itinere
PROGRAMMA SVOLTO ENTRO IL 15 MAGGIO
Contenuti: Disegno: Esercitazioni di disegno geometrico: Sviluppo di figure in Assonometria e Prospettiva; Disegno a mano libera con tecniche diverse (matita, tempere, colori vari). Applicazione delle ombre.
Storia dell’Arte:
Argomenti svolti:
Hector Guimard A.O.: Ingresso di una stazione della metropolitana di Parigi, Il Palazzo della Secessione a Vienna, La galleria Vittorio Emanuele II a Milano
▪ I caratteri dell’Art Nouveau in Francia, dello Stile Liberty in Italia e la Secessione in Austria.
I piani urbanistici di Parigi e Vienna La tour Eiffel a Parigi, il Crystal Palace a Londra A. Gaudì: i principali interventi a Barcellona: La Sagrada Famiglia, Parco Guell, Casa Milà, Casa Batlò.
▪ ▪ ▪
L'architettura dell'Ottocento Le trasformazioni urbanistiche e i Piani di rinnovamento nelle grandi capitali europee nel 1800, le applicazioni dei nuovi materiali.
Il superamento dell’Impressionismo e la legge del contrasto simultaneo o George Seurat A.O.: Un bagno ad Asnières, Una domenica pomeriggio all’isola della
Grande-Jatte, Il circo
Paul Cézanne A.O.: I giocatori di carte, La casa dell’impiccato, La montagna Saint Victorie ▪ Alle origini dell’arte moderna
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Il divisionismo italiano Pellizza da VolpedoA.O.: Il Quarto Stato
Le radici dell’Espressionismo
▪ V. Van Gogh A.O.: I mangiatori di patate, L’autoritratto, Notte stellata, La berceuse, La ca- mera da letto, Campo di grano con volo di corvi, Notte stellata
▪ P. Gauguin: A.O.: La visione dopo il sermone, In orana Maria, Da dove veniamo? Che siamo? Dove andiamo?
Le secessioni in pittura ▪ Gustav Klimt A.O.: Nuda Veritas, Il bacio ▪ Edvard Munch A.O.: L’Urlo
L’Espressionismo I fauves:
▪ Henry Matisse A.O.: La tavola imbandita, la danza, i musici ▪ James Ensor A.O.: l'Entrata di Cristo a Bruxelles ▪ Oskar Kokoschka A.O.: la sposa del vento
Die Bruke: ▪ Ernst Kirchener A.O.: Potsdamer Platz
Una fiabesca immagine dell’amore ▪ Marc Chagall A.O.: La passeggiata
I linguaggi delle avanguardie: il Cubismo. Gli esordi di Picasso A.O.: Poveri in riva al mare, i Santimbanchi.
Cubismo: con gli occhi della mente – la fase analitica e la fase sintetica ▪ Pablo Picasso A.O.: Ritratto di Ambroise Vollard, Les demoiselles d’Avignon ▪ George Braque A.O.: Case all’Estaque
L'arte contro la guerra
▪ Pablo Picasso - A.O.: Guernica
Nascita e sviluppo del Futurismo. Filippo Tommaso Marinetti e il Manifesto futurista
▪ Umberto Boccioni A.O.: Forme uniche nella continuità dello spazio, la città che sale ▪ A. Sant'Elia e la metropoli moderna, A.O.: Studio per una centrale elettrica, Casamen-
to con ascensori esterni, stazione d’aeroplani e treni, costruzione di una metropoli moderna
▪ Giacomo Balla A.O.: La mano del violinista L'Astrattismo – la nascita del Cavaliere azzurro
▪ Kandinsky e la pittura come suono interiore A.O.: Accordo reciproco, Primo acque- rello astratto
Il Dadaismo, La rivoluzione Surrealista e il Ready Made.
▪ Marcel Duchamp A.O.: Fontana, Ruota di bicicletta
▪ Dalì A.O.: Giraffa in fiamme, la persistenza della memoria, Sogno provocato da un’ape ▪ Magritte A.O.: L'uso della parola (ceci n'est pas une pipe), L'impero delle luci.
La Metafisica
▪ Giorgio De Chirico A.O.: La torre rossa, Le muse inquietanti L'architettura del XX secolo
Architettura moderna: forme e funzioni.
▪ La casa è una macchina per abitare Le Corbusier: I cinque punti dell’architettura, Villa Savoye;
▪ L’architettura organica F.L.Wright: A.O.: Casa Kaufman o casa sulla cascata; ▪ Una scuola rivoluzionaria W.Gropius A.O.:: il Bauhaus a Dessau.
Il quartiere direzionale dell'Eur a Roma..
Argomenti da svolgere dopo il 15 maggio:
Approfondimenti e ripasso. Controllo dei contenuti proposti dagli alunni.
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ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO DI SCUOLA
DELL’INFANZIA, PRIMARIA,
SECONDARIA DI PRIMO GRADO E LICEO SCIEN-
TIFICO DI SANTA CROCE DI MAGLIANO (CB)
LICEO SCIENTIFICO STATALE
DI SANTA CROCE DI MAGLIANO
RELAZIONE FINALE A.S. 2017/2018
Classe: 5 sez. B Docente: Prof. D’Onofrio Salvatore
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Analisi della situazione finale Durante l’anno scolastico la classe ha mostrato profitto ed interesse per la materia buono: la classe ha
Partecipato attivamente al dialogo educativo con comportamento corretto e pienamente soddisfacente.
Evoluzione rispetto ai livelli di partenza: La classe è migliorata rispetto alla situazione iniziale. Alcuni sono ancora
alla ricerca di un metodo di lavoro operativo.
Atteggiamenti verso il lavoro scolastico: Quasi tutti lavorano con regolarità nelle disciplina.
Modalità relazionali: Corretti durante le lezioni, vivaci.
Livelli di preparazione raggiunti: Molti allievi si sono impegnati con regolarità, hanno mostrato interesse per la
materia la partecipazione è stata attiva. Altri allievi, pur impegnandosi con costanza, hanno mostrato maggiori
difficoltà di acquisizione delle tecniche di base della disciplina.
DATI DI SINTESI
TIPOLOGIA DELLA CLASSE LIVELLO DEL- LA CLASSE
RITMO DI LAVORO CLIMA RELAZIONALE
X VIVACE
□ ALTO
X MEDIO
ALTO
□ MEDIO
□ MEDIO
BASSO
□ BASSO
□ SOSTENUTO
□ SERENO
□ TRANQUILLA
□ COLLABORATIVA
□ PROBLEMATICA
□ DEMOTIVATA
□ POCO RISPETTOSA DELLE
X REGOLARE
□ LENTO
X BUONO
□ A VOLTE CONFLIT-
TUALE
□ PROBLEMATICO
REGOLE
□ VIVACE NEI MOMENTI
OPERATIVI CHE SEGUO-
NO LE SPIEGAZIONI
LEGENDA LIVELLI
Livelli di preparazione:
Livello alto : competenze in ingresso buone o ottime.
Livello medio: competenze in ingresso sufficienti o più che sufficienti.
Livello basso : competenze in ingresso insufficienti.
LIVELLI BASSO MEDIO ALTO
N° 22 5 12 5
Obiettivi Specifici di Apprendimento
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Conoscenze: regole delle attività sportive individuali e di squadre;
le norme di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni;
le finalità degli esercizi proposti.
Abilità: essere in grado di eseguire sequenze ritmiche
Competenze: saper collaborare ed interagire con gli altri
Obiettivi minimi /Competenze certificabili
Saper rilevare e misurare le proprie capacità
Contenuti svolti
Ordine Titolo Periodo orientativo
OSA 1 Condizionamento organico Settembre-ottobre
OSA 2 Progressioni a corpo libero Novembre-dicembre
OSA 3 Lavoro aerobico cardiovascolare Gennaio-marzo
OSA 4 Pratica sportiva alternata di diverse
discipline
Marzo-aprile
OSA 5 Giochi di squadra Aprile-maggio
Metodologie didattiche
X Lezione frontale
□ Lezione partecipata
□ Lavoro di gruppo
□ Discussione guidata
□ Lavoro differenziato per gruppi di livello.
□ Lavoro di ricerca e approfondimento X Esercizi applicativi
Materiali e strumenti
X Libri di testo in adozione:
□ Atlante geografico e atlante storico
□ Dispense
□ Videoregistratore
□ Dizionari
□ Materiale audiovisivo
□ Materiale informatico □ Lavagna
□ Fotocopie
□ Seminari
□ Altri libri
□ Spazi oltre l’aula. Palestra e campi esterni.
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Strumenti di osservazione e di verifica
Formative/diagnostiche
□ Test strutturati e semistrutturati
□ Domande informali durante la lezione
□ Controllo del lavoro domestico
□ Test di comprensione
□ Esercizi orali, scritti, grafici
□ Produzione scritto o grafica
Sommative (Scritte: almeno tre per ogni quadrimestre; orali: almeno due per ogni
quadrimestre)
□ Interrogazioni orali
□ Prove scritte di diverso tipo
□ Prove strutturate o semistrutturate
□ Test di comprensione
□ Relazioni/ tesine
□ Esercizi/applicazioni
□ Prove di laboratorio X Applicazioni pratiche
□ Applicazioni scritto/grafiche
PROGRAMMA SVOLTO
Parte pratica
° Esercizi di potenziamento generale eseguiti individualmente, in coppia, in piccoli gruppi, nelle
varie stazioni.
° Esercizi di mobilità articolare: allungamento dei principali gruppi muscolari attraverso lo stret-
ching.
° Esercizi di destrezza e coordinazione generale.
° Attività in avviamento motorio gestite in autonomia.
° Sport di squadra: pallavolo, pallacanestro, calcetto.
° Partecipazione ai tornei d’istituto di calcetto, pallavolo, pallacanestro.
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ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO DI SCUOLA
DELL’INFANZIA, PRIMARIA,
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
E LICEO SCIENTIFICO DI SANTA CROCE DI MAGLIANO (CB)
LICEO SCIENTIFICO STATALE
DI SANTA CROCE DI MAGLIANO
RELAZIONE FINALE DI INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA (I.R.C.)
A.S. 2017/2018
Classe: V sez. B Docente: Prof. RUCCI don Ales-
sio
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Presentazione della classe
La classe è composta da 22 alunni, 7 maschi e 15 femmine. Il percorso educativo – didattico ha se-
guito quasi tutte le indicazioni programmate all’inizio dell’anno scolastico. La classe ha seguito con
interesse lo sviluppo del programma partecipando attivamente alle attività didattiche e mostrandosi
disponibile al confronto e al dialogo sui temi proposti. Gli alunni hanno evidenziato capacità di sta-
bilire relazioni positive all’interno del contesto scolastico e con l’insegnante.
DATI DI SINTESI
TIPOLOGIA DELLA CLASSE LIVELLO DELLA
CLASSE
RITMO DI LAVORO CLIMA RELAZIONALE
⬜
X
VIVACE
TRANQUILLA
X
⬜
⬜
⬜
⬜
ALTO
MEDIO
MEDIO
MEDIO
BASSO
ALTO
BASSO
⬜
SOSTENUTO
X
⬜
⬜
SERENO
A VOLTE CONFLITTUA-
LE
PROBLEMATICO
X COLLABORATIVA X REGOLARE
⬜
⬜
PROBLEMATICA
DEMOTIVATA ⬜ LENTO
⬜ POCO RISPETTOSA DELLE RE-
GOLE
⬜ VIVACE NEI MOMENTI OPERA-
TIVI CHE SEGUONO LE SPIE-
GAZIONI
LIVELLI BASSO MEDIO-BASSO MEDIO MEDIO-ALTO ALTO
% ALUNNI
40
60
LEGENDA LIVELLI DI PREPARAZIONE RAGGIUNTA:
Livello alto: conoscenze complete, coordinate, approfondite e ben comprese, applicazione corretta ed auto- noma in ogni situazione anche complessa e diverse dal noto, uso corretto ed ampio del lessico, capacità ottime di analisi, sintesi e di organizzazione delle conoscenze all’interno della disciplina e fra più discipline.
Livello medio-alto: conoscenze complete e approfondite, applicazione sicura in ogni situazione nota anche lievemente complessa, uso corretto ed ampio del lessico, buone capacità di analisi, sintesi e di organizzazione delle conoscenze all’interno della disciplina.
Livello medio: conoscenze complete ma non sempre approfondite, applicazione corretta in situazioni note e di semplice risoluzione, uso corretto del lessico, analisi e sintesi corrette se guidato.
Livello medio-basso: conoscenze superficiali, applicazione incerta in situazioni note e di semplice risoluzione, uso a volte impreciso del lessico, analisi e sintesi insicure seppur guidato.
Livello basso: conoscenze scarse, applicazione errata o inesistente, uso scorretto del lessico, nessuna capacità di analisi e sintesi.
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Obiettivi Specifici di Apprendimento Conseguiti
Conoscenze
− La persona umana fra le novità tecnico-scientifiche e le ricorrenti domande di senso.
− Parole chiave della fede cristiana: Creazione, Incarnazione, Resurrezione, Eucaristia, Chiesa,
Escatologia.
− Nuove espressioni di spiritualità cristiana nell’epoca moderna per la predicazione, la preghiera,
l’educazione, la carità e la testimonianza di vita.
− La dottrina sociale della Chiesa: la persona che lavora, i beni e le scelte economiche, l’ambiente
e la politica.
− L’uomo e la ricerca della verità: l’incontro tra filosofia e teologia, tra scienza e fede.
− L’insegnamento della Chiesa sulla vita, il matrimonio e la famiglia.
− Il Concilio Vaticano II: storia, documenti, ed effetti nella Chiesa e nel mondo.
− La Chiesa di fronte ai conflitti e ai totalitarismi del XX secolo.
Competenze e Abilità
− Riconoscere diversi atteggiamenti dell’uomo nei confronti di Dio e le caratteristiche della fede
matura.
− Argomentare una risposta a critiche ed obiezioni formulate sulla credibilità della religione cri-
stiana.
− Accogliere, confrontarsi e dialogare con quanti vivono scelte religiose e impostazioni di vita di-
verse dalle proprie.
− Riconoscere la tensione tra realtà ed ideali, tra limiti dell’uomo e azione dello Spirito nella vita
personale, sociale ed ecclesiale.
− Accogliere, confrontarsi e dialogare con quanti vivono scelte religiose e impostazioni di vita di-
verse dalle proprie.
− Riconoscere le linee di fondo della dottrina sociale della Chiesa e gli impegni per la pace, la giu-
stizia e la salvaguardia del creato.
− Individuare il rapporto fra coscienza, verità e libertà nelle scelte morali dei cattolici.
Contenuti svolti
• Lettura e commento del testo Amoris laetitia di Papa Francesco.
• I “dubia” su alcuni temi del testo Amoris laetitia e il confronto nella Chiesa.
• Gli Angeli nella tradizione cristiana.
• I rapporti conflittuali e i sentimenti negativi.
• La gestione dei conflitti.
• Visione e commento del film Il mio miglior nemico di Carlo Verdone.
• Laboratorio sulla Gentilezza.
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⬜ ⬜ ⬜
⬜
⬜
⬜
⬜ ⬜ ⬜
⬜
⬜
• Temi di Dottrina Sociale della Chiesa.
• L’Anno liturgico e l’Avvento.
• Il mistero del Natale e l’Incarnazione di Gesù.
• La Chiesa e l’Olocausto.
• Letture sulla Shoah in preparazione al Giorno della Memoria.
• Temi di bioetica: eutanasia, testamento biologico, accanimento terapeutico, fine vita.
• La Quaresima.
• La Settimana Santa e la Pasqua.
• Ascensione e Pentecoste*.
• La vocazione e il senso della vita*.
• Confronto e dialogo tra scienza, filosofia e teologia.*
Metodologie didattiche
X Lezione frontale X Lezione partecipata X Lavoro di gruppo X Discussione guidata
Lavoro differenziato per gruppi di livello. Lavoro di ricerca e approfondimento Esercizi applicativi Attività laboratoriali
X Attività multimediali Esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi Stage
X Lettura e analisi di testi
Materiali e strumenti
X Libri di testo in adozione: S. Bocchini, Nuovo Religione e Religioni (volume unico misto), EDB, Bologna 2011.
Atlante geografico e atlante storico Dispense Videoregistratore Dizionari
X Materiale audiovisivo X Materiale informatico X Lavagna X Fotocopie
Seminari X Altri libri: la Bibbia di Gerusalemme; Porcarelli - Tibaldi, La sabbia e le stelle (volume unico), SEI, 2014; riviste; quotidiani; testi di narrativa e di poesia. X Spazi oltre l’aula: aula LIM, laboratorio di Lingue.
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Strumenti di osservazione e di verifica
Formative/diagnostiche
⬜ Test strutturati e semistrutturati X Domande informali durante la lezione
⬜ Controllo del lavoro domestico
⬜ Test di comprensione
⬜ Esercizi orali, scritti, grafici X Produzione scritto o grafica
Sommative (Scritte: n° 1 per ogni quadrimestre; orali: n° 2 per ogni quadrimestre)
X Interrogazioni orali X Prove scritte di diverso tipo
⬜ Prove strutturate o semistrutturate
⬜ Test di comprensione
⬜ Relazioni/ tesine
⬜ Esercizi/applicazioni
⬜ Prove di laboratorio
⬜ Applicazioni pratiche
⬜ Applicazioni scritto/grafiche
Criteri di Valutazione La valutazione delle prove scritte ed orali fa riferimento alle griglie stabilite in seno ai rispettivi dipartimenti disciplinari.
GRIGLIA VOTO ORALE - SCRITTO
GUIDIZIO SINTETICO MODALITÀ DI APPRENDIMENTO CONOSCENZE E ABILITÀ
OTTIMO
Partecipazione attiva e interessata. Impegno appro- fondito e costante. Metodo di lavoro autonomo e produttivo.
Ampia padronanza dei contenu- ti e abilità di trasferirli e di ela- borarli autonomamente.
DISTINTO
Partecipazione attenta e interessata. Impegno costan- te. Metodo di lavoro autonomo e ordinato.
Acquisizione sicura dei conte- nuti, abilità di applicarli e spie- garli.
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⬜
⬜
BUONO
Partecipazione essenziale. Impegno abbastanza rego- lare. Metodo di lavoro autonomo.
Complessiva acquisizione dei contenuti e delle abilità.
SUFFICIENTE
Partecipazione discontinua. Impegno poco regolare. Metodo di lavoro superficiale.
Acquisizione parziale dei con- tenuti e delle abilità.
NON SUFFICIENTE
Partecipazione occasionale. Impegno inadeguato. Metodo di lavoro disordinato e improduttivo.
Acquisizione carente e impreci- sa dei contenuti e delle abilità.
La valutazione complessiva stabilita sulla base di: X Conoscenze acquisite X Competenze acquisite X Progressi compiuti X Impegno X Interesse X Partecipazione all’attività didattica X Metodo di studio
Puntualità nelle consegne Valutazioni riportate nelle diverse verifiche scritte e orali
Strumenti di recupero e approfondimento
Sportello didattico Corsi di recupero
X Recupero in itinere Approfondimento pomeridiano per esercitazioni di seconda prova
⬜
⬜
⬜
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SEZIONE E
Allegati al documento
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