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n. 5 maggio 2017
la Biblioteca di via SenatoMilanomensile, anno ix
ISSN 2036-1394
ANTICHE EDIZIONILa tortuosa storiaeditoriale di Rabelaisdi antonio castronuovo
LIBRI DI PREGIOI cataloghi di Alberto Tallone di massimo gatta
IL LIBRO DEL MESESistemi tachigrafici dallantichit a Twitterdi alessandro tedesco
COLLEZIONISMOAppunti culinari di Orazio Bagnascodi massimo gatta
BIBLIOFILIAIl catalogo dei tesorimantovanidi giancarlo petrella
Sommario4
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Antiche edizioniLA TORTUOSA STORIAEDITORIALE DI RABELAISdi Antonio Castronuovo
BvS: libri di pregioI CATALOGHI DI ALBERTO TALLONE di Massimo Gatta
BibliofiliaIL CATALOGO DEI TESORI MANTOVANI di Giancarlo Petrella
IN SEDICESIMO Le rubricheLE MOSTRE RIFLESSIONI E INTERPRETAZIONI LO SCAFFALE DEL BIBLIOFILOa cura di Luca Pietro Nicoletti, Luca Siniscalco e Giancarlo Petrella
La riflessioneLEUROPA CHE NON DECIDE E LA TRAGEDIA SIRIANAdi Claudio Bonvecchio
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Il Libro del MeseSISTEMI TACHIGRAFICI DALLANTICHIT A TWITTERdi Alessandro Tedesco
CollezionismoAPPUNTI CULINARI DI ORAZIO BAGNASCOdi Massimo Gatta
In Appendice FeuilletonL.E.X. LE BIBLIOTECHE PROFONDEXVI capitolo di Errico Passaro
BvS: il ristoro del buon lettoreLE MILLE E UNA MERAVIGLIA DI UN SARACENO DI CAVERNAGOdi Gianluca Montinaro
HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO
M E N S I L E D I B I B L I O F I L I A A N N O I X N . 5 / 8 3 M I L A N O , M A G G I O 2 0 1 7
la Biblioteca di via Senato Milano
Biblioteca di via Senato
Via Senato 14 - 20121 MilanoTel. 02 76215318 - Fax 02 798567segreteria@bibliotecadiviasenato.itdirezione@bibliotecadiviasenato.itwww.bibliotecadiviasenato.it
PresidenteMarcello DellUtri
Direttore responsabileGianluca Montinaro
Coordinamento pubblicitMargherita Savarese
Progetto graficoElena Buffa
Servizi GeneraliGaudio Saracino
Fotolito e stampaGalli Thierry, Milano
Immagine di copertinaBiblia latina, Venezia, Leonar dus Wild per Nicolaus de Frankfordia,1478 [Inc. 707], c. a2r (Provenienza non determinata)
Stampato in Italia 2017 Biblioteca di via SenatoEdizioni Tutti i diritti riservati
Reg. Trib. di Milano n. 104 del11/03/2009
Per ricevere a domicilio (con il solo rimborso delle spese di spedizione, pari a 27 euro) gli undici numeri annuali della rivista la Biblioteca di via Senato scrivere a:segreteria@bibliotecadiviasenato.it
LEditore si dichiara disponibile a regolareeventuali diritti per immagini o testi di cuinon sia stato possibile reperire la fonte
Ringraziamo le Aziende che ci sostengono con la loro comunicazione
La complessa vicenda editoriale delleprime edizioni di Franois Rabelais(che Antonio Castronuovo narra su questo numero de la Biblioteca di viaSenato) suscita una riflessione che bendefinisce la personalit del bibliofilo,distinguendola da quella dello studioso.
Dellopera somma di Rabelais,Gargantua e Pantagruele, esistononumerose edizioni che, in virt delle varianti fra luna e laltra, dei progressiviaccrescimenti del testo, delle differenze in fase
di stampa, possono dirsi a buon diritto fondamentali. In queste edizioni lo studiosorimane primariamente attratto dallestratificazioni del testo e dai problemi difilologia e di ecdotica. Il bibliofilo, invece, per indole e desiderio di possesso, portato aconsiderare quei volumi (intimamente legatifra loro) degli assoluti, tutti egualmenteprotagonisti principali di una comune storia.
Se, cos, la scienza fa difetto, nonaltrettanto si pu dire dello spirito. Ovverodella passione che lega il bibliofilo ai libri.
Gianluca Montinaro
Editoriale
maggio 2017 la Biblioteca di via Senato Milano 5
abbonda questo capolavoro; e non solo: Rabelaisincarna bene la figura dellumanista rinascimentalemultiforme: diplomatico, naturalista, archeologo,studioso di antiche lingue, editore, medico, anato-mista, pensatore non sistematico. Lassenza di unospecialismo e lamore eclettico per la cultura lo ren-dono simile a un Pico della Mirandola; il coraggiodi sfidare la Sorbona, vale a dire la facolt pariginadi teologia, ne fa uomo libero sotto molteplici puntidi vista. O meglio, una delle cinquanta o centopersone che, nella loro epoca, hanno salvato la li-bert della Francia, come annota Charles Dantzignel suo Dictionnaire goste.
Nato nel 1494, e dopo aver subito una confiscadi libri a causa di un divieto della Sorbona di tenerein casa quelli in lingua greca (essendo una culturafonte di eresia), Rabelais sbarca a Lione in data in-determinata: in questa citt medico allospedaleHtel-Dieu a partire dal novembre 1532, ma anchecorrettore e curatore di testi per i tipografi lionesiSbastien Gryphe e Franois Juste: cura per loromolte opere dellantichit e testi rinascimentalineo-latini. Ma Lione fondamentale nella vicendadelluomo e dellopera perch in questa citt chevengono alla luce le prime edizioni del suo capola-voro di narratore fantasioso e beffardo. Una Lioneperaltro, quella che vede nascere nella prima metdel XVI secolo lastro di Rabelais, in grande fer-mento: negli anni trenta del Cinquecento, quelli
Nel campo della bibliofilia- e per ovvie ra-gioni - si punta lattenzione sulla rarit;meno di frequente linteresse va verso lacomplessit di una storia editoriale. Lo facciamoqui per uno dei monumenti della letteratura fran-cese, Gargantua e Pantagruele di Franois Rabelais,cattedrale composta da cinque ampie navate, vale adire cinque corposi libri. Se anche la leggiamo oggicome fosse qualcosa di unitario, la vicenda delle sueorigini frantumata: i cinque libri furono pubblica-ti in momenti diversi, lungo un arco temporale diuna ventina danni; le singole pubblicazioni sonominuscole avventure di storia editoriale; mescolatealle edizioni rabelesiane ne apparvero altre para-ra-belesiane. Non basta: anche il gusto bibliofilo dellararit soddisfatto: della editio princeps di Gargantuanon resta che un solo esemplare al mondo, custodi-to dalla Biblioteca Nazionale di Parigi, e per di pisenza il frontespizio, il che spariglia il gioco deglistudiosi e rende tutto complicato. Come complica-to questo articolo, che tuttavia ha la presunzionedi voler fare un po dordine in una storia editorialetra le pi complesse che ci siano, piena di dubbi e la-ti oscuri.
Rabelais attira il mio interesse fin dagli annigiovanili, quando scorrevo i satirici elenchi di cui
Antiche edizioni
LA TORTUOSA STORIAEDITORIALE DI RABELAIS
Gargantua va in stampa
ANTONIO CASTRONUOVO
Anonimo, Franois Rabelais (XVII sec.), reggia di Versailles
che qui ci interessano, vive infatti a Lione una seriedi notevoli scrittori, come Marot, tienne Dolet oSbastien Castellion. Tutto si allaccia: Rabelais hatalento da vendere, va ad abitare in una citt ricca distimoli, oltre che di buone tipografie.
Lavventura inizia a Lione con le cosiddetteChronicques gargantuines: nel 1532 escono Les gran-des ed inestimables chroniques du grand et norme gantGargantua e lanno seguente Les chronicques du grantroy Gargantua. Sono romanzi anonimi di cavalleriaburlesca, popolari ma piuttosto mediocri, vendutinei mercati e nelle fiere dai colporteurs, i venditoriambulanti di almanacchi e gazzette. Faceva la suacomparsa nella storia della letteratura il giganteGargantua.
La vicenda editoriale del narratore Rabelaissorge in contemporanea a queste apparizioni; nel1532 vide infatti la luce a Lione, presso il tipografo
Claude Nourry, una sorta di seguito intitolato Pan-tagruel. Les horribles et espoventables faictz et prouessesdu tresrenomm Pantagruel roy des Dispodes, filz dugrand geant Gargantua. Composez nouvellement parmaistre Alcofrybas Nasier, volume che ci noto graziea un solo esemplare (Biblioteca Nazionale di Fran-cia, Rs. Y 2146). Il titolo si cala nelle grandi e ine-stimabili storie e sembra quasi una risposta alla pri-ma anonima Chronicque gargantuine, facendo vo-lontariamente riferimento alla filiazione delleroedal gigante Gargantua e sottolineando che si trattadi una storia composta nouvellement. Vi si narra-no, in maniera burlesca e scetticamente disinvolta lanascita a Utopia del buon gigante Pantagruele figliodi Gargantua e di Badebec, i suoi studi universitari aParigi, le facezie degli studenti, la miseria dei sofisti,i fatti comici e osceni della sua vita, la sua forza im-mensa superata solo dallappetito, fino alla conclu-siva vittoria sui Dipsodi, invasori di Utopia. Lastruttura quella tipica dei romanzi di cavalleria:nascita, educazione, avventure e successi del nostroeroe. Chi poi sia Alcofribas Nasier presto svelato:anagramma perfetto di Franois Rabelais.
Ora, mentre lautore era in vita apparvero bennove edizioni del Pantagruele, e tutte pubblicate aLione: di ognuna conservato al mondo almeno unesemplare. Questo numero pu essere aumentato adieci se si ipotizza - con buone ragioni - che ledizio-ne Claude La Ville del 1547 non sia davvero stam-pata a Valence, come indica il frontespizio, ma aLione: la possibilit di sospettarlo sorge dal fattoche quasi tutte le altre opere con marchio Claude LaVille menzionano Lione come luogo di stampa.Tutte queste edizioni presentano molte varianti, al-cuni episodi vengono soppressi e tuttavia il numerodei capitoli aumenta dalluna allaltra. Sono edizio-ni in gotico, tipologia di carattere che fu soppiantatadal romano verso la fine del decennio 1530, ma che
Frontespizio della prima edizione di Pantagruel, Lione,
Claude Nourry, 1532 (unico esemplare al mondo, conservato
a Parigi, presso la Biblitoeca Nazionale di Francia)
6 la Biblioteca di via Senato Milano maggio 2017
conferisce al testo rabelaisiano una dimensione ana-cronistica e ironica, una forma di humour tipogra-fico, com
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