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La produzione di biodiesel da olio alimentare esausto
CONVEGNO BIODIENETMilano, 28.04.08
Susanna Regis Milano - DPLubrificanti srl
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Sommario
La DP Lubrificanti srlI numeri dell’olio fritto
Il CONOEI danni all’ambiente
Il processo produttivoLa produzione di biodisel da olio frittoLa produzione di biodiesel nel dettaglio
La sostenibilità dei biocarburantiI criteri di sostenibilitàLa maggiore sostenibilità del biodiesel da olio fritto
Pistaaa …… Arrivano le macchinine fritte!!!L’insegnamento parte dalla scuola
Progetto Mambo: biodiesel dalle alghe
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La DPL è nata nel 2002 ed ha iniziato a produrre nel 2005.
L'impianto di Aprilia, della potenzialità di 160.000 Ton/anno e produce 150 tonnellate di biodiesel /24 ore lavorando in continuo
La società nel suo stabilimento a 40 Km a sud di Roma, produce biodiesel che vende in Italia ed esporta in Germania, Francia, Grecia, Croazia ed altri paesi europei.
non può essere definito un impianto biodiesel tradizionale…..
La DP lubrificanti srl
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La DPL e la materia prima/1
INFATTI
per la produzione di biodiesel non vengono utilizzati gli oli vegetali che sono destinati prevalentemente all'alimentazione umana (soia, colza, girasole).
l’impianto di Aprilia, utilizza in larghissima misura oli usati provenienti dal recupero degli oli vegetali utilizzati in frittura - per la maggior parte provenienti dalla ristorazione - e dai sottoprodotti di lavorazione/raffinazione dell’industria agro-alimentare (oleine, oli acidi).
Grazie alla propria tecnologia l’utilizzo di queste materie prime consente la produzione di biodiesel con sostenibilitàtotale, unica nel mercato del biodiesel (Commissione EU).
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La capacità produttiva dell'impianto permette di trasformare in biodiesel una grande parte degli oli ex frittura recuperati in Italia, ma anche di lavorare lo stesso prodotto importato dalla Francia, Spagna, Olanda, Inghilterra, Grecia, Argentina, Tunisia.
La Società lavora annualmente 30.000 ton di olio alimentare esausto di questo solo la metà proveniente dall’Italia.
Altra caratteristica peculiare dell'impianto di Aprilia, l'unico al momento in Italia, è che la glicerina grezza che si ottiene dal processo di produzione del biodiesel, non viene ceduta grezza sul mercato, ma viene rettificata per ottenere un prodotto purissimo, 99,50% di titolo, di colore come l'acqua, venduta per uso cosmetico e tecnico in Italia e all'estero.
La DPL e la materia prima/2
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L’impianto utilizza l’olio alimentare esausto proveniente da raccoglitori iscritti al CONOE ma non solo.
Per la raccolta si avvale di 26 raccoglitori di cui il 60% al sud il 20% al centroil 20% al nord
La qualità del prodotto che giunge in azienda è un parametro molto importante ed è principalmente in funzione di ACIDITA’ E MIU ( moisture, insolubles, insaponifiables)
La DPL e la materia prima/3
La DPL e la materia prima/4
Dalla qualità dipendono ovviamente anche la qualità del biodiesel ottenuto e della qualità della glicerina, nonostante poi attraverso un processo di distillazione il biodiesel esca a Norma
quindidalla qualità del fritto dipendono anche il costo di raffinazione dell’olio, di trasformazione in biodiesel, e di distillazione della glicerina ….. infatti la Società applica uno sconto in caso il prodotto olio fritto abbia
MIU > al 3%Acidità > al 5%
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I numeri dell’olio fritto/1
In Italia sono attualmente consumati 1.400.000 tonnellate d'olio alimentare
= 25 Kg/anno a persona
Un’enorme fonte di dispersione nell’ambiente di olio alimetare esausto è quella derivante dall’olio riversato negli impianti fognari come rifiuto domestico.
circa 200.000 tonnellate di olio fritto finiscono nell’ambiente, pari a circa 5 Kg procapite per anno.
I numeri dell’olio fritto/2
La produzione del settore si aggira intorno a 280.000.000 kg di olio alimentare esausto prodotti in un anno (dati CONOE/Adriatica Oli srl):
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kg/anno provenienza Kg ove % di ripartizione
280.000industria alimentare 50.000 18%
ristorazione 70.000 25%
settore domestico 160.000 57%
I numeri dell’olio fritto/3
Alla luce di questi dati risulterebbe inevitabilmente interessante avviare la raccolta presso le utenze domestiche, ma questo richiede la collaborazione delle Amministrazioni locali per individuare le aree per la raccolta, vale a dire:- spazi comunali come isole ecologiche- spazi privati (condomini, aree commerciali, supermercati, scuole, parrocchie)Il CONOE al fine di incentivare la raccolta domestica ha proposto inserimento di un CONTRIBUTO AMBIENTALE a carico di produttori ed importatori di oli, però ancora in corso di riconoscimento da parte del legislatore.
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I danni di uno sversamento incontrollato/1
…dopo l'uso, dove va a finire?al lavandino / w.c.al lavandino / w.c.
agli scarichi della rete fognaria:agli scarichi della rete fognaria:
senza impianto di depurazionesenza impianto di depurazionearriva al suolo / corsi darriva al suolo / corsi d’’acqua / falda / mareacqua / falda / mare
IMPATTO AMBIENTALEIMPATTO AMBIENTALE
con impianto di depurazionecon impianto di depurazioneaumento dei costi di trattamentoaumento dei costi di trattamento
IMPATTO ECONOMICOIMPATTO ECONOMICO11
I danni di uno sversamento incontrollato/2
suolo suolo deposita un film sottilissimo attorno alle particelle di terra eforma così uno strato di sbarramento tra le particelle stesse, l’acqua e le radici capillari delle piante, impedendo l’assunzione delle sostanze nutritive.
falda falda forma sopra di essa uno strato lentiforme che si sposta con la falda stessa verso la valle e può raggiungere pozzi di acqua potabile anche molto lontani, rendendoli inutilizzabili; infatti un litro di olio mescolato a un milione di litri d’acqua basta per alterare il gusto in limiti incompatibili con la potabilità.
specchio dspecchio d’’acqua superficialeacqua superficiale può andare a formare una sottile pellicola impermeabile che impedisce l’ossigenazione e compromette l’esistenza della flora e della fauna
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I danni di uno sversamento incontrollato/3
Mare: L’olio disperso in mare forma un velo sottilissimo che impedisce la penetrazione in profondità dei raggi solari con evidenti danni all’ambiente marino
Problemi al depuratore Problemi al depuratore ll’’olio olio ne pregiudica il ne pregiudica il funzionamento funzionamento per intasamento delle reti dper intasamento delle reti d’’adduzione, difficoltadduzione, difficoltàà nelle nelle fasi di trattamento biologico, sovraccarichi di fango nella fasefasi di trattamento biologico, sovraccarichi di fango nella fase di di digestionedigestione
ESISTE QUINDI ANCHE UNA CONVENIENZA ESISTE QUINDI ANCHE UNA CONVENIENZA ECONOMICA OLTRE CHE AMBIENTALE ECONOMICA OLTRE CHE AMBIENTALE
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Il CONOE: Consorzio obbligatorio Nazionale della raccolta e del trattamento degli oli e grassi vegetali ed animali esausti
Il CONOE nasce nel 1998 secondo quanto previsto dal Dlgs 22/97Scopo dell’istituzione del CONOE è assicurare su tutto il territorio Nazionale il trasporto, lo stoccaggio, il trattamento ed il recupero della filiera oli e grassi alimentari esausti, riducendone progressivamente la dispersione e l’inquinamento da essi derivanteIl Conoe associa imprese che:
producono, detengano ed importanole imprese che reciclano e recuperano,le imprese che effettuano la raccolta, lo stoccaggio ed il trasporto
Il CONOE e la filiera dell’olio fritto
Produttori e/Detentori → rete di raccolta → stoccaggio RECUPEROdel rifiuto ENERGETICO
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Il processo produttivo/1
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Il processo produttivo/2
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1000 g di olio esausto1000 g di olio esausto+
110 g metanolo+
catalizzatore
Il processo produttivo/3
998 g di biodiesel998 g di biodiesel+
110 g di glicerina110 g di glicerina+
1-2% di impurezze
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La DP lubrificanti srl
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La DP lubrificanti srl
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La DP lubrificanti srl
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La sostenibilità dei biocarburanti/1
PROMOZIONE DELL’USO DELL’ENERGIA DA
FONTI RINNOVABILIFONTI RINNOVABILI
OOBBIIEETTTTIIVVII
“promozione della sicurezza degli approvvigionamenti energetici”
“riduzione delle emissioni di gas a effetto serra”
“la produzione di energia da fonti rinnovabili deve avvenire nel rispetto dell'ambiente”
DIRETTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO DIRETTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO -- 17 Dicembre 2008 “Promotion of the use of energy from renewable sources”
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La sostenibilità dei biocarburanti/2
Il maggiore ricorso ai biocarburanti per autotrazione è uno degli strumenti più efficaci, entro il 2020 la quota di biocarburanti dovrà raggiungere almeno il 10% dei carburanti fossili immessi sul mercato
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“la produzione di energia da fonti rinnovabili deve avvenire nel rispetto dell’ambiente”
I BIOCARBURANTI DEVONO SODDISFARE CRITERI DI SOSTENIBILITACRITERI DI SOSTENIBILITA’’
Assicurare una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra di almeno il 35%
Le materie prime non devono provenire da terreni ricchi di biodiversità
Le materie prime non devono provenire da terreni che presentano un elevato stock di carbonio
“assicurare una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra di almeno il 35%”
La CO2 prodotta per trasformare la biomassa in energia è compensata da quella assorbita dalle piante nel corso del loro ciclo vitale.
Il bilancio netto tra CO2 assorbita e quella consumata per la produzione di energia varia a seconda del tipo di biocarburante.
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“assicurare una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra di almeno il 35%”
Provenienza del biodiesel Riduzione di emissioni di gas serra
Olio di colza 45%Olio di girasole 58%Olio di soia 40%Olio di palma 36%
Oli e grassi esausti 88%
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………IL BIODIESEL OTTENUTO
PARTENDO DA OLIO ALIMENTARE ESAUSTORISPETTA TOTALMENTE
I CRITERI INDICATI DALLA DIRETTIVA
la sua sostenibilitala sua sostenibilita’’e' superiore a quella di ogni altro e' superiore a quella di ogni altro
biocarburante!biocarburante!
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DPLubrificanti s.r.l. in collaborazione con
Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’Università di Genova,
Also srl ed A&A Fratelli Parodi srl
presenta
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PistaaaPistaaa……arrivano le macchinine arrivano le macchinine fritte!!!fritte!!!
Festival della Scienza, 23.10.08-4.11.08Obiettivi del progetto:
sensibilizzare la popolazione e le Amministrazioni al recupero dell’olio vegetale esausto (olio ex-frittura)
promuovere lo sviluppo del mercato con elevato livello di sostenibilità, alla luce dei criteri richiesti dalla proposta di direttiva europea sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili.
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Le due squadre di ragazzi
OLIOOLIO
ALIMENTAREALIMENTARE
ESAUSTOESAUSTO
IMPIANTOIMPIANTO
GLICERINAGLICERINA
BIODIESELBIODIESEL
GRUPPOGRUPPO
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GRUPPOGRUPPO
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L’impianto pilota per la produzione di biodiesel e glicerina,
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… la preparazione delle cremine,
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… le macchinine fritte!!!!
Progetto Mambo: biodiesel dalle alghe
Collaborazione tra Assocostieri (8 società) ed Università di FirenzeProduzione > 10 tonn/ha annoProgetto di 5 anni
Individuazione dei ceppi algali e delle condizioni di coltivazioneRealizzazione impianto pilotaOttimizzazione del processo di estrazioneIndustrializzazione della produzione
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“GRAZIE PERL’ATTENZIONE!”
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……ma che cos'e' il biodiesel?!
Il biodiesel è un carburantea basso impatto ambientaleottenuto da risorse rinnovabili(es: soia, colza, girasole, palmae olio alimentare esaustoolio alimentare esausto)
può essere addizionato nel gasoliofino al 5% sulle autovetturee fino al 25-30% sui mezzi di trasporto pubblico
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biodiesel:vantaggi e svantaggi
vantaggi
vantaggi svantaggi
svantaggi
VANTAGGI 1. No emissioni di CO2 2. NO METALLI PESANTI (tossici) 3. NO S (zolfo) 4. NO IPA (idrocarburi policiclici aromatici) 5. Riduzione del particolato (PM10) 6. È completamente biodegradabile
SVANTAGGI 1. Maggiori emissioni di ossidi (NOx)
del gasolio; inconveniente che è stato neutralizzato con motori di nuova realizzazione con marmitte catalitiche.
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