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Le pietre ci parlano: cenni di epigrafia latina con spunti sulla storia romana di
Belluno
Seconda parte
Santa Giustina 10 febbraio 2009
Università degli adulti e degli Università degli adulti e degli anzianianziani
Sezione Destra PiaveSezione Destra Piave
L’ONOMASTICA LATINAL’ONOMASTICA LATINA
1. PRAENOMEN2. NOMEN (o gentilizio)3. PATRONIMICO4. TRIBU’5. COGNOMEN
Sviluppo dell’onomastica latina
Manios: med: fhe: fhaked: Numasioi
CIL, I, 3; ILS, 8561; ILLRP, 1
Iscrizione sulla cosiddetta Fibula prenestina datata al VII sec. a.C.
D(omino N(ostro) Honorio semper Aug(usto) Probus famulus, vir c(larissimus), cons(ul) ord(inarius)
CIL, V, 6836; ILS, 8991 da Aosta datata al 406 d.C.
PRAENOMENPRAENOMENPRAENOMENPRAENOMEN
Originariamente era l’unico elemento onomastico, poi accompagnato dal patronimico.
Le donne di norma non avevano praenomen.
I praenomina più comuni in epoca storica sono i seguenti:
A AULUS AP APPIUS C GAIUS CN GNAEUS D DECIMUS L LUCIUS M MARCUS M/ MANIUS N NUMERIUS P PUBLIUS Q QUINTUS SER SERVIUS SEX SEXTUS SP, S, SPURIUS T TITUS TI, TIB TIBERIUSV VIBIUS
era dato al bambino il 9° giorno dopo la nascita
solitamente era scelto tra i praenomina più diffusi all’interno della famiglia
era il nome di uso familiare e corrisponde al nostro nome
PRAENOMENPRAENOMENPRAENOMENPRAENOMEN
NOMEN (o gentilizio)NOMEN (o gentilizio)NOMEN (o gentilizio)NOMEN (o gentilizio)
MARCUS dapprima fu un aggettivo in -ius derivato dal nome del padre
designava la gens, stava al designava la gens, stava al II° posto e non si II° posto e non si abbreviavaabbreviava
il gentilizio paterno al il gentilizio paterno al femminile costituiva il nome femminile costituiva il nome della donna ingenua, da solo della donna ingenua, da solo o seguito da un cognomeo seguito da un cognome
il caso dei libertiil caso dei liberti
M M TULLIUSTULLIUS M F CICERO M F CICERO
FLAVIAFLAVIA TERTULLA TERTULLA
POBLICIUSPOBLICIUS GERMANUS GERMANUSC C IULIUS IULIUS C C L L HERMES HERMES
MARCIUSMARCIUS
PATRONIMICOPATRONIMICOPATRONIMICOPATRONIMICO
Q Titius Q F Severus
Si poneva dopo il nomen e prima del cognomen ed era costituito dal prenomen abbreviato del padre al genitivo + filius (F/FIL);
i liberti avevano il prenome i liberti avevano il prenome del patrono + L(ibertus)del patrono + L(ibertus)C Iulius C Iulius C L C L HermesHermes
COGNOMENCOGNOMENCOGNOMENCOGNOMEN
Longus, Crassus,Barbatus, Balbus, Frugi, Pius, ecc.
E’ di uso più recente e, divenuto ereditario, servì a distinguere la famiglia; deriva da un soprannome individuale relativo a:
1) peculiarità fisiche o del 1) peculiarità fisiche o del caratterecarattere 2) località di origine2) località di origine 3) cariche o attività3) cariche o attività.
Antias, Collatinus, ecc.Agricola, Censorinus, Pictor, ecc.
Primus, Secundus, ecc.4) circostanze della nascita4) circostanze della nascita.
COGNOMENCOGNOMENCOGNOMENCOGNOMEN
L Apusulenus L L ErosL Poblicius L L
Eutyches
Dal I° sec. a.C. fu esteso ai liberti che assunsero, oltre al gentilizio, anche il prenome del patrono tenendo, dopo il patronimico, il loro nome personale.
Un cognome grecanico è spesso indice di origine schiavistica.
M Brutius M L M Brutius M L BalbusBalbus
COGNOMENCOGNOMENCOGNOMENCOGNOMEN
Già dall’età repubblicana si possonoGià dall’età repubblicana si possonoavere più cognomina:avere più cognomina:
1) per adozione1) per adozione
2) ex virtute2) ex virtute
3) per nuovo soprannome3) per nuovo soprannome
C Iulius Caesar Octavianus
P Cornelius Scipio Africanus
Q Caecilius Metellus Celer
TRIBU’TRIBU’TRIBU’TRIBU’
AEM(ilia) HOR(atia) ROM(ilia)ANI(ensis) LEM(onia) SAB(atina)ARN(iensis) MAEC(ia) SCAP(tia)CAM(ilia) MEN(enia) SER(gia)CLA(udia) OUF(entina) STE(llatina)CLU(stumina) PAL(atina) SUC(cusana oCOL(lina) PAP(iria) Suburana)COR(nelia) POB(ilia) TER(etina)ESQ(uilina) POL(lia) TRO(mentina)FAB(ia) POM(ptina) VEL(ina)FAL(erna) PUP(inia) VOL(tinia)GAL(eria) QUIR(ina) VOT(uria)
TIPOLOGIA DELLE ISCRIZIONI
TIPOLOGIA DELLE ISCRIZIONI
SEPOLCRALI SACRE ONORARIE SU OPERE PUBBLICHE MILIARI E CIPPI DI
CONFINE ATTI PUBBLICI E PRIVATI INSTRUMENTUM
DOMESTICUM
ISCRIZIONI SEPOLCRALIISCRIZIONI SEPOLCRALI
ISCRIZIONI SEPOLCRALIISCRIZIONI SEPOLCRALI
ISCRIZIONI SEPOLCRALIISCRIZIONI SEPOLCRALI
Dedica agli Dei Mani Nome del defunto
(al nom/gen/dat)Professione o cursus honorum
Età del defuntoNome del dedicante o indicazioni della volontà
testamentaria
Formule di carattere elogiativo o beneauguranti
Formule di ammonimento
Misure del recinto sepolcrale
D M
L ALENNIUS L L STEPHANUS
AED QUAES IIII VIR I DVIX ANN XXX M VIIII D XXVIII
TUSSANIA PRIMAUXOR INFELICISSIMA
MARITO BENE MERENTI
H M H N S
IN FR P XX IN AGR P XL
ISCRIZIONI SACREISCRIZIONI SACRE
ISCRIZIONI SACREISCRIZIONI SACRE
ISCRIZIONI SACREISCRIZIONI SACRE
ISCRIZIONI SACREISCRIZIONI SACRE
ISCRIZIONI SACREISCRIZIONI SACRE
ISCRIZIONI SACREISCRIZIONI SACRE
Nome della divinità (dat)
Nome del dedicante
Formula dedicatoria
Causale della dedica
Menzione dell’oggetto
Indicazione della provenienza della
somma
HERCULI INVICTO
P LUCILIUS P F OUF PRIMUS
POSUIT
V S L M
HANC ARAM
DE SUA PEC
IOVIIOVIL C TL C T
METTAI C FMETTAI C FV S L MV S L M
Rinvenuta nel 1950 a PolpetRinvenuta nel 1950 a Polpet
IUVENTUTIIUVENTUTIDIVINAEDIVINAE
GENS SACRAGENS SACRAIVENTUTISIVENTUTIS
POSUITPOSUIT
Rinvenuta nel 1970 a Belluno Rinvenuta nel 1970 a Belluno presso Porta Dante; ora presso Porta Dante; ora
all’Auditoriumall’Auditorium
ISCRIZIONI ONORARIEISCRIZIONI ONORARIE
Nome e titoli del personaggio
(nom/dat)
Nome della persona o della comunità
dedicante
Indicazioni del motivo
IMP CAESARI DIVI NERVAE F NERVAE TRAIANO OPTIMO AUG GERMANIC
DACICO PONT MAX TR POT XVIIII IMP IXCOS VI P P PROVIDENTISSIMO PRINCIPI
SENATUS P Q R
QUOD ACCESSUM ITALIAE HOC ETIAM ADDITO EX PECUNIA SUA PORTU
TUTIOREM NAVIGANTIBUS REDDIDERIT
(C.I.L., IX, 5894, Arco di Ancona)
T AEMILIOT AEMILIOPAP CASTOPAP CASTOEX TESTAMEEX TESTAMETURRANIAETURRANIAEPLACIDAEPLACIDAE
P TURRANIUS SEVERUSP TURRANIUS SEVERUST TURRANIUS IUSTUST TURRANIUS IUSTUS
POSUERUNTPOSUERUNTRinvenuta nel 1970 a Belluno Rinvenuta nel 1970 a Belluno
presso Porta Dante; ora presso Porta Dante; ora all’Auditoriumall’Auditorium
CAPERTIAECAPERTIAEMAXIMI FILMAXIMI FILVALERIAVALERIA
NAENAEPLEBSPLEBSURBAURBA
NA PATRONA PATRONAENAE
Rinvenuta nel 1970 a Belluno Rinvenuta nel 1970 a Belluno presso Porta Dante; ora presso Porta Dante; ora
all’Auditoriumall’Auditorium
ISCRIZIONI SU OPERE PUBBLICHE
ISCRIZIONI SU OPERE PUBBLICHE
Nome del magistrato cui si deve la realizzazione
dell’opera
Carica ricoperta
Forma verbale del tipo “fecit, restituit, ecc.”
M ACILIUS M L EUDAMUS
IIIIIIVIR
TESTAMENTO FIERI IUSSIT
Iscrizione del Ponte romano di Concordia
Sagittaria
MILIARIMILIARI
Nome del magistrato o dell’imperatore che
fecero costruire la via
Distanza da Roma e da altra città importante
M AEMILIUS M F M N
LEPIDUS COS
CCLXIIX XV
(dalla Via Emilia)CIL, I2, 617; ILS, 5803; ILLRP, 450
GraffitiGraffiti
GraffitiGraffiti
Admiror paries te Admiror paries te non cecidisse non cecidisse
ruinisruinis
qui tot scriptorum qui tot scriptorum taedia sustineastaedia sustineas
CIL, IV, 2487 PompeiCIL, IV, 2487 Pompei
Cenni alla storia Cenni alla storia romana di romana di
BellunoBelluno
Cenni alla storia Cenni alla storia romana di romana di
BellunoBellunocon particolare riferimento ai con particolare riferimento ai
testi epigraficitesti epigrafici
• Per Plinio il Vecchio (N. H., III, 19, 130)
– Feltre appartiene ai Raetica oppida– Belluno ai Venetorum oppida
La centuriazione
La centuriazione consiste nella divisione regolare del territorio a
fini agrari
Le tracce pare siano rilevabili sia sulla destra sia sulla sinistra Piave
Feltre Belluno
Alcuni cenni alla storia romana di Belluno
L’agro di Belluno era di dimensioni notevoli: a nord giungeva fino al Civetta e al
Coldai dov’era posto il confine con Zuglio Carnico (Iulium Carnicum)
Alcuni cenni alla storia romana di Belluno
A est il territorio di Bellunum comprendeva probabilmente tutto
l’Alpago
I confini a ovest con Feltre e a sud con Oderzo erano segnati
rispettivamente dai torrenti Cordevole (o Veses?) e Limana (o
Rimonta?)
Il sito più antico pare essere la zona tra il torrente Ardo e il fiume Piave
(quartiere di Cavarzano)
Tra il 42 e il 49 a.C. divenne municipium romano, il centro si
spostò nell’odierna area urbana e la popolazione fu ascritta alla tribù
Papiria
La centuriazione
Anche la toponomastica aiuta nell’individuazione della centuriazione nel
territorio bellunese e feltrino (toponimi prediali)
Cavarzano, Vezzano, Carmegn, Samprogn, Cugnach, Fumach, Artén, Lamén, ecc.
Le magistrature
Belluno ebbe come magistrati principali dei duoviri iure
dicundo che, come i quattuorviri,
•hanno la giurisdizione civile e penale
•convocano e presiedono le assemblee cittadine
•danno in appalto i lavori pubblici
•ogni 5 anni provvedono al censimento (quinquennales)
C.I.L., V 2045
Chiesa di San Biagio – Canè
di Limana
C.I.L., V, 2047Atrio Auditorium
Le magistrature: il praefectus
Il praefectus sostituiva il duoviri o i quattuorviri nel caso di un loro
impedimento
Le magistrature: i decurioni
•erano i membri dell’ordo (o senatus) corrispondente all’incirca al nostro Consiglio
Comunale
•dovevano essere nati liberi, possedere i pieni diritti civili, essere di condotta irreprensibile, possedere un certo censo e avere un’età non
inferiore ai 25-30 anni
•All’elezione dovevano versare la summa honoraria
•l’ordo decurionum si riuniva nella Curia e la sua competenza riguardava tutta
l’amministrazione della città
Le magistrature: i decurioni
Le magistrature: i decurioni
Atrio Auditorium
253-268 d.C.CORNAELIAE SALONINAE AUGCOIUGI D N
GALLIENI AUGD D
Menzione della plebs urbana
CAPERTIAE
MAXIMI FIL
VALERIA
NAE
PLEBS URBA
NA PATRO
NAE
A CAPERZIA
VALERIANA
FIGLIA DI
MASSIMO
PATRONA
LA PLEBE
URBANA
Belluno, Atrio AuditoriumA.E., 1976, 250
•Probabilmente la statua fu posta dalla plebe urbana per ricordare qualche
atto di generosità della patrona
•La frazione di Cavarzano a Belluno sembra derivare il proprio nome da un praedium della gens Capertia (e forse
questa zona fu la matrice della Bellunum romana)
•La gens Capertia dovette comunque essere piuttosto benestante visto anche
che addirittura una sua esponente femminile riesce a ricoprire l’onerosa
carica del patronato
•Le caratteristiche paleografiche e la semplicità della scritta fanno pensare
ad una datazione al II secolo d.C.
T AEMILIO
PAP CASTO
EX TESTAME
TURRANIAE
PLACIDAE
P TURRANIUS SEVERUS
T TURRANIUS
IUSTUS
POSUERUNT
A TITO EMILIO
DELLA TRIBU’ PAPIRIA CASTO
PER TESTAMENTO
A TURRANIA
PLACIDA
PUBLIO TURRANIO SEVERO
TITO TURRANIO
GIUSTO
POSERO
Belluno, Atrio dell’AuditoriumA.E., 1976, 251
Le attività del bosco e i collegi professionali
•La grande risorsa delle zone montane fu costituita dal legname,
utilizzato nei settori più vari (edilizia civile e navale,
palificazione, riscaldamento e produzione di carbonella, mobilio,
produzione di pece dalla resina, ecc.)
•Tre furono i più importanti collegi o associazioni professionali che si dedicarono allo sfruttamento del
bosco:i dendrophori
i fabrii centonari
I dendrophori
I dendrophori erano, letteralmente, i “trasportatori degli alberi”, coloro che
fluitavano il legname abbattuto negli alti bacini montani facendolo trasportare dai
torrenti liberamente (menada)
All’arrivo nel Piave i tronchi venivano connessi tra loro a formare delle zattere che
potevano così anche trasportare carichi pesanti: questo era il compito degli zattieri
I fabri
Con il termine “fabri” si intendevano in genere gli artigiani che lavoravano
• i metalli (fabbri)
•il legname (falegnami, carpentieri)
•la pietra (scalpellini)
•i metalli preziosi (gli orefici)
•ecc.
I centonari
•Furono fabbricanti di panni grossolani e di coperte (centones) spesso fatti di
stracci riciclati•Spesso svolgevano anche l’attività di “vigili del fuoco” per soffocare con i
centones le fiamme in caso di incendio
Belluno, Atrio dell’AuditoriumA.E., 1976, 252 = S.I.,9)
M CARMINIO
M FIL PAP PUDE
NTI EQUO PUB
SACERDOTI LAU LA
ELECTO AD CAUSAS
FISCI TUENDAS IN PRO
VINC ALPIUM MARITI
MAR PATRON REI P TERGES
TINOR
PATRONO PLEB URB
PATRON COLLEG DENDROPHO
ROR ET FABR CUR REI P MANTU
ANOR CUR REI P VICENTINOR
PATRONO CATUBRINORUM
PLEBS URBANA PATRONO
OB MERITA
STATUAM A PLEBE OBLATAM
IUNIA VALERIANA REMISSA
PLEBEI INPENSA PECUNIA SUA
POSUIT
Belluno, Atrio dell’AuditoriumA.E., 1976, 252 = S.I.,9)
Una statua viene offerta dalla plebe urbana per i suoi meriti a Marco Carminio
Pudente
La moglie Iunia Valeriana l’aveva poi fatta erigere a sue spese
Pudente era cavaliere, sacerdote dei Laurenti e Lavinati
Era anche patrono del collegio dei dendrophori e dei fabri di Belluno e patrono dei Catubrini =(Cadorini)
Altre attività economiche
Le miniere:
•ferro (Val Fiorentina)
•rame (Val Imperina)
•argento (Zoldo)
•piombo (Cadore)
Altre attività economiche
Le cave di pietra:
• Cansiglio (la stragrande maggioranza del materiale utilizzato
a Belluno proviene da qui)
• Castellavazzo
• Cesiomaggiore
I culti: Giove
IOVI
L C T
METTAI C F
V S L M
S.I., 2
I culti: la Iuventus divina
IVENTUTI
DIVINAE
GENS SACRA
IVENTUTIS
POSUIT
S.I., 3
I culti: la Libertas
LIBERTATI
AUG SAC
T PUBLICIUS
IANUARIUS
V S L M
S.I., 5
I culti: Ludriano
FOTO CallibagoFOTO Callibago
I culti: Ludriano
HOSTILIA P F
SERENA
LUDRIANO
C.I.L., V, 2066
I culti: gli dei e le dee fatali
C.I.L., V, 8802
DIS DEABUS
FATALIBUS
CONSERVATORIBUS
VETTIUS SECUNDUS
MEMOR
Ritrovata a Mares nel 1870, ora conservata nell’Atrio dell’Aditorium
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