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LIBERALIZZAZIONE del Mercato Postale LIBERALIZZAZIONE del Mercato Postale Incontro con OO.SS.Incontro con OO.SS.
6 febbraio 20076 febbraio 2007
2
1.1.07 1.1.2009 1.1.2010 31.12.2010
CCNL
Piano di Impresa
Liberalizzazione
LO SCENARIO di RIFERIMENTO
Il Piano di Impresa (2007-2009)
Il nuovo CCNL (2007-2010)
La piena liberalizzazione (2009)
CCNLCCNL
Piano di ImpresaPiano di Impresa
LiberalizzazioneLiberalizzazione
Incontro con OO.SS. 6 febbraio 2007
3
Incontro con OO.SS. 6 febbraio 2007
Dott. Paolo Luca Stanzani Ghedini
Vice President Strategic Planning
Dott. Paolo Luca Stanzani Ghedini
Vice President Strategic Planning
4
Agenda
1.1. L’evoluzione del settore postale L’evoluzione del settore postale
2. Le strategie dei principali operatori
3. Gli effetti della liberalizzazione sul mercato postale italiano
5
Le forze che agiscono sull’industria postale
INDUSTRIA POSTALEINDUSTRIA POSTALE
• Processo di liberalizzazione e decisioni della UE
REGOLAMENTAZIONE
• E-Substitution e necessità di gestire soluzioni complesse
• Nuovi prodotti e servizi
TECNOLOGIA
• Alcuni tra i maggiori operatori crescono all’estero nel business logistica e pacchi tramite acquisizioni
• Si formano partnership per migliorare il servizio e l’accesso ai mercati internazionali
INTERNAZIONALIZZAZIONE
• Posta tradizionale in calo, mentre cresce ancora la posta commerciale
• Crescita del corriere espresso internazionale
DOMANDA
6 Fonti: Pitney Bowes (2006)
Lo sviluppo del mail in Europa: andamento tendenziale
0,8%
-0,2%
0,1%
-0,3%
0,9%0,6%
-1,0%
-2,0%
-1,0%
0,0%
1,0%
2,0%
90-95 95-00 2001 2002 2003 2004 2005E
Volumi postali: variazioni medie %
Il business della corrispondenza ha raggiunto una fase di maturità del proprio ciclo di vita
Il business della corrispondenza ha raggiunto una fase di maturità del proprio ciclo di vita
7
Evoluzione dei volumi postali fra i principali operatori europei
2,4
1,7
-0,7
-3,3
0,0
2,2
FR UK DE NL ES IT*
Variazioni medie 2005 vs 03 nel mercato domestico (CAGR %)Variazioni medie 2005 vs 03 nel mercato domestico (CAGR %)
Il fenomeno della contrazione dei volumi postali domestici non interessa in modo omogeneo tutti i maggiori operatori europei
La contrazione dei volumi è evidente in paesi come l’Olanda e, più recentemente, la Germania. L’Italia, la Francia e Regno Unito continuano a crescere grazie alla posta commerciale che sta garantendo tassi ancora positivi
Il fenomeno della contrazione dei volumi postali domestici non interessa in modo omogeneo tutti i maggiori operatori europei
La contrazione dei volumi è evidente in paesi come l’Olanda e, più recentemente, la Germania. L’Italia, la Francia e Regno Unito continuano a crescere grazie alla posta commerciale che sta garantendo tassi ancora positivi
Fonti: Pitney Bowes (2006)
*) i volumi di Poste Italiane del 2005 sono stati calcolati al netto del prodotto Promoposta di Postel per rendere omogeneo il confronto con il dato del 2003
8
1. L’evoluzione del settore postale
2.2. Le strategie dei principali operatoriLe strategie dei principali operatori
3. Gli effetti della liberalizzazione sul mercato postale italiano
Agenda
9
Il posizionamento strategico dei principali operatori postali
Gli operatori postali hanno reagito al declino del mercato della corrispondenza diversificando il proprio modello di business
In modo schematico è possibile distinguere 2 modelli evolutivi: il primo fa riferimento a TNT e DPWN che grazie ai profitti realizzati nelle aree di monopolio hanno deciso di operare come global player prevalentemente nella Logistica e nell’Express: settori a margini più bassi rispetto al proprio settore postale domestico. Il secondo riguarda gli operatori (La Poste, PI) che hanno puntato ad una diversificazione in ambito prevalentemente domestico e regionale, sfruttando, con costi incrementali contenuti, i propri assett (es. reti degli uffici postali). In particolare, La Poste ha tentato una diversificazione parziale, a livello europeo, nel segmento corriere espresso e pacchi
Gli operatori postali hanno reagito al declino del mercato della corrispondenza diversificando il proprio modello di business
In modo schematico è possibile distinguere 2 modelli evolutivi: il primo fa riferimento a TNT e DPWN che grazie ai profitti realizzati nelle aree di monopolio hanno deciso di operare come global player prevalentemente nella Logistica e nell’Express: settori a margini più bassi rispetto al proprio settore postale domestico. Il secondo riguarda gli operatori (La Poste, PI) che hanno puntato ad una diversificazione in ambito prevalentemente domestico e regionale, sfruttando, con costi incrementali contenuti, i propri assett (es. reti degli uffici postali). In particolare, La Poste ha tentato una diversificazione parziale, a livello europeo, nel segmento corriere espresso e pacchi
Declino del mail:- E-Substitution- Nuovi prodotti- Modifica della
domanda
Declino del mail:- E-Substitution- Nuovi prodotti- Modifica della
domanda
DIVERSIFICAZIONE(modalità prevalenti)DIVERSIFICAZIONE(modalità prevalenti)
1. Espansione sui mercati internazionali
1. Espansione sui mercati internazionali
• Sviluppo del segmento CE-Logistica-Pacchi
• Sviluppo delle attività di M&A
• Sviluppo del segmento CE-Logistica-Pacchi
• Sviluppo delle attività di M&A
2. Consolidamento sul mercato nazionale
2. Consolidamento sul mercato nazionale
• Sviluppo dei Serv. Finanz.
• Valorizzazione del network (gestione diretta della rete)
• Sviluppo dei Serv. Finanz.
• Valorizzazione del network (gestione diretta della rete)
Operatori rappresentativi DPWN - TNT Operatori rappresentativi DPWN - TNT
Operatori rappresentativi PI - La Poste Operatori rappresentativi PI - La Poste
10
75,7%
49,9%39,4%
25,2%
5,4%
41,6%
13,7%
58,2%
36,8%
52,8%
14,9%
19,1%16,2%
22,7%
8,1%3,1%9,4% 7,8%
Royal Mail La Poste PosteItaliane*
TNT DPWN
Modelli di business dei principali operatori postali - 2005
% di fatturato per segmento
Corrispondenza
Corriere Espresso e Pacchi
Logistica
Servizi Finanziari
Altri ricavi
Fonte: Bilanci 2005 operatori
*) Dato gestionale ottenuto consolidando PosteVita e BancoPosta Fondi con il metodo equity (impatto solo su proventi finanziari e non linea per linea di Conto Economico); introduzione principi IAS dal 2005
*) Dato gestionale ottenuto consolidando PosteVita e BancoPosta Fondi con il metodo equity (impatto solo su proventi finanziari e non linea per linea di Conto Economico); introduzione principi IAS dal 2005
11Fonte: Bilanci operatori
1998 2005 1998 2005
3.927 4.709
387510
2.630
3.926
284
157
2000 2005
9.903 11.242
3.6893.730
4.36798
2.247
32
2000 2005
I principali modelli di diversificazione
10.10510.105
7.4097.409
63%63%57%57%
37%37%
43%43%
DPWNDPWN TNTTNT
Ricavi totali per diversificazione geografica
Ricavi totali per diversificazione di businessLA POSTELA POSTE POSTE ITALIANEPOSTE ITALIANE
CAGR2005-1998
CAGR2005-1998
5,8%
8,3%
3,7%
6.0876.087 9.429*9.429*
3,9%
10,4%
2,6%
50%50%
2%2%
50%50%
98%98%
19.32919.329
15.97815.978
17,1%
6,6%
84,5%
48.27948.279
16.03116.031
Ricavi EsteriRicavi Esteri Ricavi NazionaliRicavi Nazionali
4,5%
2,3%
6,0%
DPWN e TNT rappresentano un modello di diversificazione geografica globale
PI e La Poste rappresentano, invece, un modello con alcuni punti di contatto
3,2%
5,7%
Servizi PostaliServizi Postali Corriere Espresso e PacchiCorriere Espresso e Pacchi Servizi FinanziariServizi Finanziari Altri ricaviAltri ricavi
*) Dato gestionale ottenuto consolidando PosteVita e BancoPosta Fondi con il metodo equity (impatto solo su proventi finanziari e non linea per linea di Conto Economico); introduzione principi IAS dal 2005
*) Dato gestionale ottenuto consolidando PosteVita e BancoPosta Fondi con il metodo equity (impatto solo su proventi finanziari e non linea per linea di Conto Economico); introduzione principi IAS dal 2005
12
1,6%
5,1%
7,2%
12,7%14,3%
Gruppo PI* TNT Group La Poste DPWN Royal Mail**
Benchmarking Redditività – 1° Semestre 2006
EBIT/RICAVI TOTALI
Fonte: Bilanci 2005 operatori
I risultati di Poste italiane confermano l’efficacia del posizionamento strategico adottato I risultati di Poste italiane confermano l’efficacia del posizionamento strategico adottato
(*) I ricavi totali sono un dato gestionale ottenuto consolidando PosteVita e BancoPosta Fondi con il metodo equity (impatto solo su proventi finanziari e non linea per linea di Conto Economico). Il calcolo del ratio è stato ottenuto nettando i ricavi totali dai costi relativi a: commissioni passive carte di debito, bonifici, trasferimento fondi internazionale ed interessi passivi ai correntisti
(**) Dato annuale riferito al 2005; il dato semestrale non è disponibile
(*) I ricavi totali sono un dato gestionale ottenuto consolidando PosteVita e BancoPosta Fondi con il metodo equity (impatto solo su proventi finanziari e non linea per linea di Conto Economico). Il calcolo del ratio è stato ottenuto nettando i ricavi totali dai costi relativi a: commissioni passive carte di debito, bonifici, trasferimento fondi internazionale ed interessi passivi ai correntisti
(**) Dato annuale riferito al 2005; il dato semestrale non è disponibile
13 Fonte: Bilanci 2005
Benchmarking redditività per segmento - EBIT/Ricavi (%) 2005
15,8
4,0
10,9
0,1
ServiziPostali
Espresso
Logistica
Servizifinanziari
DPWN*DPWN*
19,5
8,9
1,4
ServiziPostali
Espresso
FreighMan.
TNTTNT
6,6
5,2
6,9
6,0
ServiziPostali
Espresso
Pacchi
Servizifinanziari
La Poste**La Poste**
(*) il margine è calcolato sui ricavi totali per business (compreso i ricavi infragruppo)(**) Riferito anno 2004 e non disponibile per l’anno 2005; è un dato gestionale fornito dall’operatore
2,8
9,6
1,0
-19,9
Espresso
Pacchi
Rete UP
Corrispondenza
Royal MailRoyal Mail
8,4
-4,3
3,4
24,4
Servizi Postali
Servizi Finanziari
Servizi Assicurativi
Altri Servizi
Gruppo Poste Italiane***Gruppo Poste Italiane***
(***) dati da segment reporting di bilancio
14
Incidenza dei ricavi da Servizi Finanziari e Uffici a gestione diretta
50%
*) Nel 2002 l’operatore svedese ha ceduto la sua rete di sportelli alla Kuwait Bank
**) In Olanda la rete degli sportelli è gestita dalla società PostKantooren, Joint venture paritetica tra TNT Group e ING Group
***) Già nella seconda metà degli anni Novanta l’operatore finlandese aveva esternalizzato poco meno del 70% della rete di uffici
*) Nel 2002 l’operatore svedese ha ceduto la sua rete di sportelli alla Kuwait Bank
**) In Olanda la rete degli sportelli è gestita dalla società PostKantooren, Joint venture paritetica tra TNT Group e ING Group
***) Già nella seconda metà degli anni Novanta l’operatore finlandese aveva esternalizzato poco meno del 70% della rete di uffici
Gli operatori con una elevata incidenza dei ricavi da Servizi Finanziari mantengono il controllo della rete degli Uffici Postali
Gli operatori con una elevata incidenza dei ricavi da Servizi Finanziari mantengono il controllo della rete degli Uffici Postali
% d
ei
ric
av
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Fin
an
zia
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su
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tale
ric
av
i
100%Uffici gestiti direttamente
(%)0
Svezia*(0%;0%)
Olanda**(14%;0%)
Germania(45%;14%)
Italia(100%;43%)
Francia(79%;23%)
RegnoUnito
(3%;0%)
Finlandia***(23%;0%)
15
1. L’evoluzione del settore postale
2. Le strategie dei principali operatori
3.3. Gli effetti della liberalizzazione sul mercato postale italianoGli effetti della liberalizzazione sul mercato postale italiano
Agenda
16
La corrispondenza tradizionale di PI, che già registra un trend di declino, subirà una ulteriore contrazione per effetto del nuovo contesto concorrenziale; il mercato totale, comunque, si prevede in calo, in linea con il trend di maturità del settore
La posta commerciale, già oggi ampiamente liberalizzata, presenta trend di crescita. Gli effetti della futura apertura del mercato non modificheranno i trend attuali sia per Poste Italiane, sia per il mercato
Gli effetti della liberalizzazione su mercato nazionale e Poste Italiane
Fonti: Piano d’impresa Poste Italiane 2007 - 09
Trend attuali di PI (D% 06 vs 02)
Regolamentazione/assetto competitivo
Trend futuri di PI (Piano di Sviluppo 2007 - 09)
(D% 09 vs 06)
Corrispondenza tradizionale (indescritta e descritta)
- In un contesto di riserva per la maggior parte dei volumi di posta indescritta e di concorrenza per le raccomandate, si registra una lieve contrazione dei volumi (-1%) a testimonianza di un tendenziale calo fisiologico della corrispondenza tradizionale
- La 3^ Direttiva, dal 01/01/2009, prevede, su proposta della Commissione, la completa apertura del mercato postale
- contrazione dei volumi (-18%) prevalentemente a seguito della concorrenza/apertura del mercato;
- per il totale mercato si prevede comunque un trend in declino
Posta Commerciale (indirizzata e non)
- considerevole aumento dei volumi (91%), trainati prevalentemente dal segmento unaddressed, in un mercato già oggi liberalizzato
- Posta indirizzata già liberalizzata con DL 261 del 1999 (per invii superiori a 10.000 unità);
- posta non indirizzata mai stata soggetta a regolamentazione
- volumi ancora in crescita per PI (46%) che punta sulla posta indirizzata;
- l'apertura del mercato della posta tradizionale non ha alcun effetto sulla posta commerciale che continua a crescere
17
Le dinamiche di competizione del mercato della corrispondenza
I fattori critici sono la relazione con i Grandi Clienti
e le modalità di accettazione a minor costo unitario
Il fattore critico è l’abbassamento dei costi
unitari di recapito
Accettazione Trasporto Sorting Recapito
I Grandi Clienti Business sono quelli che permettono di ottenere alti volumi a bassi
costi di accettazione e perciò rappresentano per i competitor il target
più attrattivo
Ricerca di economie di scala nelle fasi di accettazione e recapito
Ricerca di economie di scala nelle fasi di accettazione e recapito
Sorting
Le destinazioni urbane, Aree Metropolitane e Capoluoghi di provincia, sono quelle che presentano il più basso
costo di recapito
Il rischio più concreto è rappresentato dalla perdita di volumi di Posta Massiva e di Posta Registrata
Il rischio più concreto è rappresentato dalla perdita di volumi di Posta Massiva e di Posta Registrata
La competizione si concentrerà su quei segmenti in grado di garantire margini più alti
18
Corrispondenza Massiva: costo unitario del recapito per destinazione
Le Aree Metropolitane ed i Capoluoghi di Provincia rappresentano i flussi più attrattivi dato il minor costo unitario di recapito
0
60
Area Metropolitana Capoluogo di provincia Extra Urbano
Ce
nte
sim
i di €
/pz
(Valori indicativi)
Costo unitario medio
Fonte: Separazione Contabile, elaborazione su Base Dati 2004
19
Incontro con OO.SS. 6 febbraio 2007
Dott. Claudio Picucci
Vice President Human Resource and Organization
Dott. Claudio Picucci
Vice President Human Resource and Organization
20
Osservatorio Liberalizzazione e Sviluppo
OSSERVATORIO
SU
LIBERALIZZAZIONE e SVILUPPO
OSSERVATORIO
SU
LIBERALIZZAZIONE e SVILUPPO
21
AGENDA
Contesto di riferimento
Osservatorio Liberalizzazione e Sviluppo
Osservatorio Liberalizzazione e Sviluppo
22
Il contesto di riferimento
• Il mercato postale europeo è da tempo interessato da un importante fenomeno di liberalizzazione che impone alle aziende, processi di ridefinizione degli obiettivi strategici, all’interno di una sempre più marcata concorrenza del mercato.
• A livello europeo, la totale apertura del mercato postale viene proposta dalla Commissione Europea, a far data dal 1° gennaio 2009.
Osservatorio Liberalizzazione e Sviluppo
23
Il contesto normativo
Direttiva 97/67/CE;
Direttiva 2002/39/CE;
Proposta di Direttiva “per il pieno completamento del mercato interno dei servizi postali comunitari”;
Dal 1 gennaio 2009 gli Stati membri non potranno più consentire diritti speciali o esclusivi per l’offerta dei servizi postali.
Osservatorio Liberalizzazione e Sviluppo
24
I punti di criticità
Adeguamento Liberalizzazione Comunitaria
Scomparsa della riserva
Mantenimento e Finanziamento del servizio universale
Quote di mercato e concorrenza
Coesione Sociale ed Economica
Osservatorio Liberalizzazione e sviluppo
25
LE ESIGENZE
Analizzare i fenomeni legati al processo di liberalizzazione;
Valutarne gli impatti;
Accompagnare e orientare il fenomeno di liberalizzazione,
tenendo conto delle esigenze legate al mantenimento e
finanziamento del servizio universale, degli assets strategici,
dell’offerta di beni e servizi alla collettività;
Analizzare il contesto postale internazionale.
Osservatorio Liberalizzazione e sviluppo
26
Proposta per l’istituzione di un
Osservatorio Liberalizzazione e Sviluppo
Con il coinvolgimento delle Parti Sociali Aziendali a livello centrale e territoriale, con finalità di
monitoraggio, proposta e sviluppo.
Osservatorio Liberalizzazione e Sviluppo
27
Scopo Generale
Analizzare, valutare e proporre azioni per l’adeguamento e
l’orientamento, presso gli stakeholders nazionali ed europei, del
processo di liberalizzazione del settore postale coerentemente agli
interessi strategici di Poste Italiane.
Osservatorio Liberalizzazione e Sviluppo
28
Principali Aree Tematiche
- Adeguamento e - Impatto liberalizzazione - Nuovi prodotti
gestione del processo - Nuovi mestieri - Nuovi servizi
di liberalizzazione - e-Learning - Servizi alla P.A.
- Finanziamento e - LifeLong Learning
mantenimento del - Ristrutturazioni
servizio universale
- Contratto di settore
- Benchmarking
europeo
Osservatorio Liberalizzazione e Sviluppo
Liberalizzazione Competenze Sviluppo
29
ATTIVITA’
Studio Analisi dei principali documenti relativi alle materie trattate, approfondimento con esperti aziendali ed esterni, benchmarking europeo anche mediante visite presso operatori postali esteri, preparazione di documenti e piattaforme.
LobbyingRappresentanza degli interessi di Poste Italiane, presentazione e sostegno ai documenti dell’Osservatorio presso le Autorità nazionali e Comunitarie di riferimento.
Osservatorio Liberalizzazione e Sviluppo
30
Risultati Attesi
Gestione dell’ulteriore fase di liberalizzazione in coerenza con gli obiettivi e gli
interessi dell’azienda;
Acquisizione di dati ed argomentazioni utili a sostenere gli interessi di PI;
Preparazione di relazioni su tematiche concordate all’interno dell’osservatorio;
Sostegno da parte delle Autorità di riferimento e da parte dei diversi stakeholder
della società civile;
Analisi dei riflessi organizzativi e professionali.
Osservatorio Liberalizzazione e Sviluppo
31
Osservatorio Liberalizzazione e sviluppo
STRUTTURA
Osservatorio CentraleDefinizione delle tematiche d’interesse e obiettivi di studio, iniziative di benchmarking, consolidamento delle analisi, armonizzazione delle iniziative anche a livello regionale, redazione dei documenti di posizione, definizione delle strategie di comunicazione e di lobbying.
Osservatori Territoriali Approfondimento delle tematiche stabilite a livello centrale e formulazione di proposte all’Osservatorio Centrale, sulla base delle realtà territoriali.
32
Fasi Progettuali
Start Up (febbraio 2007)
individuazione delle tematiche e delle priorità, analisi dei fabbisogni, strutturazione a livello centrale;
costituzione Osservatori territoriali.
Implementazione
analisi delle tematiche, condivisione, piano di lavoro, strutturazione a livello macro-regione;
visite studio su tematiche concordate presso operatori postali esteri e creazione dei relativi gruppi di studio.
Osservatorio Liberalizzazione e sviluppo
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