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Open Access, diritto d’autore, valutazione della ricerca e vantaggi
citazionaliPaola Gargiulo– CASPUR
Convegno nazionale sull’Open Access “Accesso aperto alla conoscenza e valutazione della ricerca”.
Lecce, 21 ottobre 2009
Scenari: crisi della comunicazionescientifica
4 Fattori
Crisi dei periodici/ crisi delle biblioteche Crisi dei permessi Aspettative disattese Mancato impatto
Definizione dell’Open Access
Con Open Access si intende la libera disponibilità in rete della
letteratura scientifica e la possibilità per ogni utente di leggere,
scaricare, copiare, stampare, distribuire, ricercare, creare dei
link ai full text, indicizzare, passarne i dati al software, o
utilizzarla per ogni altro scopo legale.
Le sole restrizioni poste alla riproduzione e distribuzione, così
come per il copyright, in questo ambito, attengono all’esigenza
di mantenere il controllo dell’autore sull’integrità dell’opera e il
diritto dell’autore ad essere riconosciuto e citato correttamente.
(BOAI,2002)
Le due strategie dell’Accesso Aperto
Auto-archiviazione - GREEN Road
tramite il deposito da parte degli autori delle loro pubblicazioni scientifiche
nel rispetto del diritto d’autore [vedi Sherpa – Romeo e altri repertori]
Pubblicazione in riviste ad Accesso Aperto – GOLD Road
nessun trasferimento dei diritti dall’autore all’editore per quanto attiene il
riuso degli articoli per scopi non di lucro (didattici, studio, ricerca ecc.)
(BOAI,2002)
Riviste ad accesso aperto
Favoriscono la massima disseminazione e
impatto degli articoli se compatibili con gli standard dell’OAI-PMH
Utilizzano modelli economici diversicosti di pubblicazione/gestione sostenuti dall’ente di
appartenenza versione elettronica ad accesso aperto (unico formato)
versione elettronica ad accesso aperto + versione cartacea a
pagamento/abbonamento
Riviste ad accesso aperto
costi di pubblicazione sostenuti dall’autore/ dall’ente a
cui l’autore afferisce (BioMed Central, PLOS One) e/o dell’ente finanziatore della
ricerca (Welcome Trust, UK), prossimamente Telethon
costi di pubblicazione sostenuti da un consorzio
costituito ad hoc (modello SCOAP3 – fisica delle
particelle )
costi di pubblicazione sostenuti da sponsor/progetti
finanziati ad hoc
Gli editori commerciali e gli articoliad accesso aperto
Modello ibrido – la rivista è a pagamento ma alcuni articoli sono ad accesso aperto
perché l’autore/gli autori ha/hanno sostenuto il costo di pubblicazione dell’articolo Modello adottato da molti editori internazionali (Springer, Blackwell-Wiley, Elsevier,
Oxford University Press, Sage, Cambridge University Press, ecc,) per dimostrare la loro non
opposizione al modello OA
Costo di pubblicazione per articolo circa 3000 USD
Questo modello per ora non ha successo, pochi autori lo utilizzano
Alcune sperimentazioni sono in corso con l’editore Springer (Max Planck Society, il consorzio
olandese, California Digital Library)
In molti casi i diritti d’autore vengono trasferiti all’editore (pertanto non si tratta di vero OA per
quanto attiene il riuso degli articoli)
Interesse crescente in Gran Bretagna ma anche in altri paesi europei di finanziare i costi di
pubblicazione degli articoli (spostando fondi dalla ricerca e dalla biblioteca) perché è più
vantaggioso su diversi piani (research performance, trasferimento di conoscenza ecc)
Trasferimento dei diritti all’editore le conseguenze
Quando un autore cede in esclusiva i propri diritti ad un editore perde completamente ogni controllo sulla propria opera e quindi non può (a titolo d’esempio):
Inviare la propria opera a colleghi (vd. il caso del request button di e-prints)
Distribuirla a lezione agli studenti Ripresentarla a convegni o seminari Includerne delle parti in una successiva opera Archiviarla nel deposito istituzionale del proprio ateneo Tutte queste azioni sono soggette ad autorizzazione del titolare
dei diritti: l’editore L’editore può concedere il permesso o meno, a titolo oneroso o
menoFonte : Paola Galimberti- Open Access e diritti d’autore
Alternative al trasferimento esclusivo dei diritti
Utilizzare licenze Creative Commons
Utilizzare un Author Addendum
Utilizzare una propria licence to publish
( modello JISC/SURF)
Deposito negli archivi
Un numero significativo di editori di riviste (tutti i più grandi editori internazionali) permettono il deposito negli archivi istituzionali purché vengano rispettate alcune condizioni
Alcuni editori hanno cominciato ad offrire una license to publish al posto del copyright transfer agreement (vd. Nature)
Fonte : Paola Galimberti- Open Access e diritti d’autore
In ambito internazionale
Il progetto Sherpa/RoMEO La versione tedesca Sherpa/RoMEO deutsch La versione australiana OAKlist Importante: Oltre a verificare la disponibilità o meno nei confronti
dell’autoarchiviazione vanno verificate le condizioni a cui essa è possibile, in particolare:
Quale versione archiviare Dove archiviarla Quando archiviarla Altre condizioni poste dall’editoreFonte : Paola Galimberti- Open Access e diritti d’autore
Quale versione archiviare?
Molti editori non permettono l’archiviazione della versione editoriale dell’articolo (anche se una piccola parte la prevede vd. la lista sul sito Sherpa/Romeo)
Generalmente è prevista l’archiviazione della versione finale dell’autore/o della versione pre-print (termini non sempre chiari agli autori)
Criticità: Capita che gli autori non posseggano l’ultima versione rivista e
corretta dall’editore Errori nella versione scelta per l’autoarchiviazione La versione post-print non buona per la valutazione o per la citazioneFonte : Paola Galimberti- Open Access e diritti d’autore
Quando archiviare? Embargo
Per salvaguardare l’investimento economico degli editori è possibile che essi chiedano di posticipare l’autoarchiviazione degli articoli.
Embargo (6-18 mesi) I software degli archivi istituzionali possono gestire
l’embargo in maniera automatica. Quindi metadati e full-text possono essere archiviati subito ed il full-text reso disponibile al termine dell’embargo
Fonte : Paola Galimberti- Open Access e diritti d’autore
Quale ruolo e funzioni svolgel’OA in questo contesto
Promuove l’accesso rapidità e facilità di accesso
favorisce la disseminazione dei risultati della ricerca scientifica riducendone i costi e massimizzandone l’impatto e così facendo: contribuisce al cambiamento in corso nella comunicazione scientifica spinge la comunità scientifica a partecipare nuovamente in modo attivo
alla distribuzione e disseminazione della comunicazione propone nuovi modelli economici alternativi per l’organizzazione, la
produzione e la disseminazione
l’OA inoltre
propone una diversa gestione del diritto d’autore nell’ottica
di un equilibrio tra i diritti dell’autore e e dei lettori
nuovi criteri per la misurazione dell’impatto
contribuisce
alla definizione dei criteri di valutazione e di finanziamento della ricerca
Contesto politico - internazionale
Ruolo dell’ EU a sostegno dell’Accesso Aperto Driver Project – Digital Repository Infrastructure Vision European Research EU – FP (2007-2013) richiede il deposito ad accesso aperto dei risultati delle
ricerche finanziate (progetto pilota)
OCSE – dichiarazione per l’accesso aperto dei research data (dati delle ricerche) finanziate con fondi pubblici (sottoscritta da 30 paesi) nel 2004
European Research Council ha adottato una politica mandataria per la ricerca finanziata con fondi EU (embargo di 6 mesi) (2008)
European Science Foundation (ESF) e EuroHORCS (European Head of Research Council) – politica mandataria per l’accesso e proibizione del trasferimento del copyright senza aver trattenuto il diritto di autorizzare l’accesso aperto
EUA – European University Association Council – Raccomandazioni sull’OA
Raccomandazioni
EUA- European University Association Council – Recommendations on Open Access
esorta le università in Europa ad attuare politiche che rendano obbligatorio il deposito delle pubblicazioni scientifiche negli archivi aperti
esorta a studiare possibilità tramite le quali le risorse finanziare delle università possano essere investite nel sostenere modelli economici dell’open access che prevedano da parte delle università il finanziamento del pagamento del costo di pubblicazione dell’articolo
Contesto socio-culturale
Dichiarazione di Budapest sull’accesso aperto Dichiarazione di Bethesda sull’accesso aperto Dichiarazione di Berlino sull’accesso aperto alla letteratura scientifica Dichiarazione dell’UNESCO Dichiarazione dell’IFLA
Iniziative per la creazione di licenze per l’uso e il riuso della letteratura scientifica [ CC; License to publish (JISC/SURF); Addendum to Authors]
Obbligo di deposito
Molte istituzioni in tutto il mondo hanno deciso di sostenere l’accesso aperto prevedendo l’obbligo di deposito di tutta la produzione scientifica dell’istituzione compatibilmente con le leggi sul diritto d’autore
Molti enti finanziatori della ricerca hanno stabilito di legare il finanziamento
di progetti di ricerca alla loro disponibilità ad accesso aperto
Politiche di obbligo di deposito degli enti finanziatori della ricerca (Welcome Trust (UK), NHI (USA), Telethon (prossimamente)
Politiche di obbligo di deposito delle università e degli enti di ricerca (UK Research Council, ISS (Italia)
Obbligo di deposito
45 istituzioni accademiche o di ricerca hanno attivato politiche mandatarie
14 dipartimenti universitari hanno attivato politiche mandatarie
42 enti finanziatori della ricerca36 istituzioni hanno attivato politiche
mandatarie per le tesi di dottoratoFonte ROARMAP Settembre 2009- http://www.eprints.org/
openaccess/policysignup/
Contesto tecnologico
Open Archive Initiative- OAI Interoperabilità degli archivi aperti (1999) Protocollo per l’harvesting dei metadati [ OAI – PMH- Open Archive Initiative Protocol
for Metadata Harvesting] 2000 Standard per lo scambio e il riuso di oggetti digitali di ORE – Object Reuse Exchange,
2008
SW compatibili con OAI E-prints DSpace Fedora CDS Invenio ed altri ancora
Sviluppo di altri protocolli come SWORD
Le università italiane e l’OA
La CRUI ha promosso:La CRUI ha promosso:l’adesione delle università italiane alla l’adesione delle università italiane alla
“Dichiarazione di Berlino per l’accesso aperto “Dichiarazione di Berlino per l’accesso aperto alla letteratura scientifica” (Messina, 2004). alla letteratura scientifica” (Messina, 2004).
la costituzione, nell’ambito della Commissione la costituzione, nell’ambito della Commissione biblioteche della CRUI, presieduta dal rettore di biblioteche della CRUI, presieduta dal rettore di Padova Vincenzo Milanesi, del gruppo Open Padova Vincenzo Milanesi, del gruppo Open Access (2006)Access (2006)
CRUI- Commissione Biblioteche Gruppo Open Access
Attività svolte:Attività svolte:1.1. Rapporti di collaborazione con gruppi di altri paesi europeiRapporti di collaborazione con gruppi di altri paesi europei
2.2. Linee guida per il deposito tesi di dottorato (approvate 2007)Linee guida per il deposito tesi di dottorato (approvate 2007)
3.3. Raccomandazioni : Open Access e la valutazione della ricerca Raccomandazioni : Open Access e la valutazione della ricerca scientifica (approvate aprile 2009)scientifica (approvate aprile 2009)
4.4. Open Courseware: raccomandazioni per una didattica OA (in corso di Open Courseware: raccomandazioni per una didattica OA (in corso di elaborazione)elaborazione)
5.5. Linee guida per la creazione di archivi aperti (approvate aprile 2009)Linee guida per la creazione di archivi aperti (approvate aprile 2009)
6.6. Linee guida per riviste elettroniche OA (approvate aprile 2009)Linee guida per riviste elettroniche OA (approvate aprile 2009)
7.7. Rilevazione politiche degli editori e delle istituzioni accademiche nei Rilevazione politiche degli editori e delle istituzioni accademiche nei confronti dell’accesso apertoconfronti dell’accesso aperto
CRUI- Open Access e valutazione dei prodotti della ricerca
Studio del contesto della valutazione in ItaliaStudio del contesto della valutazione in Italia
Necessità di sensibilizzare le istituzioni nel richiedere Necessità di sensibilizzare le istituzioni nel richiedere l’implementazione del protocollo OAI-PMH l’implementazione del protocollo OAI-PMH nell’architettura dei prodotti che si stanno sviluppando in nell’architettura dei prodotti che si stanno sviluppando in ambito CINECA (U-GOV) per favorire l’interoperabilità ambito CINECA (U-GOV) per favorire l’interoperabilità con gli archivi aperticon gli archivi aperti
Considerare l’archivio istituzionale parte integrante del Considerare l’archivio istituzionale parte integrante del processo di valutazione processo di valutazione
CRUI- Open Access e valutazione della ricerca
L’Archivio - luogo di raccolta della produzione L’Archivio - luogo di raccolta della produzione scientifica (pubblicazioni, monografie, brevetti, scientifica (pubblicazioni, monografie, brevetti, presentazioni a congressi, ecc) presentazioni a congressi, ecc)
Compatibile e interoperabile con l’anagrafe della Compatibile e interoperabile con l’anagrafe della ricerca locale e nazionalericerca locale e nazionale
Adozione di uno standard per i Curriculum Vitae Adozione di uno standard per i Curriculum Vitae (proposta CRUI)(proposta CRUI)
Open Access e valutazione della ricerca
Le raccomandazioni insistono sull’importanza Le raccomandazioni insistono sull’importanza di un’ integrazione efficace tra area di ricerca, di un’ integrazione efficace tra area di ricerca, nucleo di valutazione e archivi apertinucleo di valutazione e archivi aperti
Individuazione di nuovi indicatori che mettano Individuazione di nuovi indicatori che mettano a frutto le potenzialità offerte dal web e a frutto le potenzialità offerte dal web e alternativi o complementari all’Impact Factoralternativi o complementari all’Impact Factor
Open Access e valutazione della ricerca
Gli archivi aperti giocano un ruolo importante Gli archivi aperti giocano un ruolo importante nella trasparenza dei processi di valutazione nella trasparenza dei processi di valutazione della ricercadella ricerca
Gli articoli depositati negli archivi ad accesso Gli articoli depositati negli archivi ad accesso aperto sono citati più spesso di quelli che non aperto sono citati più spesso di quelli che non lo sonolo sono
Open Access e valutazione della ricerca
Nuovi strumenti per misurare l’impatto sulla Nuovi strumenti per misurare l’impatto sulla ricerca sono in corso di sperimentazione in ricerca sono in corso di sperimentazione in ambito OA accanto ai tradizionali strumenti ambito OA accanto ai tradizionali strumenti bibliometrici e citazionalibibliometrici e citazionali
Gli archivi aperti consentono analisi Gli archivi aperti consentono analisi bibliometriche per la valutazione dell’impatto bibliometriche per la valutazione dell’impatto della ricerca sul singolo autore e/o sul singolo della ricerca sul singolo autore e/o sul singolo lavoro e favoriscono maggiore trasparenza nel lavoro e favoriscono maggiore trasparenza nel processo di valutazioneprocesso di valutazione
Possibili Metriche di impatto alternative all’IF
Eigen Factor (Carl Bergstrom)g-index (Leo Egghe)h- index (J.E Hirsch)
Contemporary h-index (Antonis Sidiropulos et al) Individual h-index (Pablo D. Batista et al)
MeSUR (MEtrics from Scholarly Usage of Resources) – LANLSCimago Journal Rank and SJR Indicator (Università di Granad)Usage Factor (UKSG)Web Impact Factor
e altre ancora ( Distributed Open Access Reference Citation, Strike Rate Index, y-factor, Batting average, Age-weighted citation rate, ecc)
Source : Peter Suber- Sparc Open Access Newsletter- October 2009 issue 138# http://www.earlham.edu/peters/fos/newsletter/10-02-09.htm
Accesso aperto e valutazione della ricerca
A questo proposito sono interessanti A questo proposito sono interessanti le metriche a livello le metriche a livello di singolo articolodi singolo articolo messe a punto da PLOS per una messe a punto da PLOS per una valutazione citazionale qualitativa e quantitativa basata valutazione citazionale qualitativa e quantitativa basata su su
analisi citazionale, analisi citazionale, analisi dei download, analisi dei download, valutazioni e ratings che si esprimono in rete attraverso valutazioni e ratings che si esprimono in rete attraverso
blogs, wikis, sistemi di social bookmarkings come blogs, wikis, sistemi di social bookmarkings come
Connotea o o CiteULike
Più citazioni in Open Access
tutti gli studi condotti mostrano un vantaggio citazionale per gli articoli Open Access…
oggi il dibattito si è spostato sulle possibili cause di questo vantaggio
Più citazioni in Open Access?Questioni di metodo
è difficile definire l’impatto
è ancora più difficile misurarlo
tradizionale misura quantitativa: citazioni e Impact Factor nuove metriche per l’era digitale:
è difficilissimo confrontare OA/TA
OA non riguarda solo articoli: considerare i pre-prints enormi differenze disciplinari difficile creare set di dati comparabili
Più citazioni in Open Access?Opinioni…
In generale, gli studi sono fortemente connotati dal punto di vista:
ideologico i numeri vengono letti a supporto di una tesi (in particolare per chi è avverso all’OA)
metodologicoi disegni di studio non sono neutri: in base a cosa studio e come lo studio avrò un certo risultato…
disciplinareprofonde differenze fra discipline: abitudine al deposito dei pre-print (fisica, biblioteconomia, economia) accesso illimitato alle risorse in discipline “ricche” (es. astrofisica) “mandati” a depositare da parte delle istituzioni o enti di finanziamento stili e abitudini differenti di citazioni
Cosa dicono gli studi fino ad ora fatti
Diversi studi mostrano che un contributo disponibile on-line ad accesso aperto è scaricato di più
E’ prevedibile che un contributo scaricato sia poi citato
Alcuni studi confermano che i contributi ad accesso aperto sono citati di più (Lawrence- 2001;Antelman-2004, Brody-2004 Harnad&Brody-2004 Kurtz- 2004, Hajem-2005,Eysenbach- 2006,, Norris- 2008)
o in alcuni casi citati prima come dimostra lo studio di Moed nell’ambito della fisica (condensed matter)- 2006
Non tanto il numero delle citazioni ma l’immediatezza della citazione e pertanto l’accelerazione del processo della conoscenza
Importante dal punto di vista metodologico l’aver introdotto la “variable citation window” l’uso di finestre temporali per il conteggio delle citazioni ad ogni articolo analizzato
In particolare cosa dice questo studio
L’analisi di Norris –Oppeheim – Rowland (condotta 2007, pubblicata nel 2008)
Ambiti disciplinari: matematica applicata, ecologia, economia e sociologia- periodo esaminato: 2003
Gli articoli ad accesso aperto hanno un chiaro vantaggio citazionale
Le cause non sono chiare ma: Le riviste con maggiore IF tendono ad avere più articoli OA Articoli scritti da più autori hanno più probabilità di essere
disponibili ad accesso aperto Un articolo che ha più citazioni ha più probabilità di essere un
articolo OA
Cosa dicono gli studi fino ad ora fatti
L’argomento è controverso (Craig et al, 2007, Davis-2008) Lo studio di Craig et al, “Do Open Access Articles have a greater Citation Impact
? A critical review of the literature”commissionato dal Public Research Consortium e gli autori sono tutti appartenenti a case editrici
Intende sfatare “questo mito” ma le sue argomentazioni non sono convincenti e soprattutto usano in modo strumentale alcuni lavori di analisi bibliometrica come quello di Moed e di Kurtz
In particolare i postulati di Kurtz Open Access- gli autori sono maggiormente invogliati a leggere gli articoli che
trovano ad accesso aperto e pertanto a citarli Selection - Bias – è probabile che gli autori più affermati mettono a disposizione i
propri articoli ad accesso aperto, ed essendo più citabili, vengono citati ,così come gli altri autori mettono i loro articoli migliori
Early View –(EV) – gli articoli posti ad accesso aperto prima della pubblicazione finale in una rivista (pre-print o di post-print) proprio per la loro esposizione prima del tempo maturano un numero di citazioni maggiori
Cosa dicono gli studi fino ad ora fatti
Per concludere sono necessari maggiori studi sull’argomento, difetti metodologici possono esserci in qualsiasi studio, ma possono essere corretti grazie ai nuovi strumenti tecnici e alle nuove metodologie che l’evoluzione della bibliometria offre
Un articolo che ha più citazioni ha più probabilità di essere un articolo OA
Il vantaggio dell’Accesso Aperto
The real advantage of Open Access is Access.
The advantage of Access is Usage and Impact (of which citations are one indicator).
Stevan Harnad
Fonti utilizzate
Linee Guida Gruppo CRUI Open Access A. De Robbio, Analisi citazionale e indicatori bibliometrici nel modello Open Access, Bollettino
AIB, 47 (2007), 3 http://eprints.rclis.org/archive/00011999/02/valutazione-23gennaio2008.pdf
A. De Robbio, “Metodi bibliometrici per la valutazione della ricerca: non solo IF”, Giornata di Studi Humanae Litterae & new Technologies, E-Publishing, ricerca e letteratura scientifica, Milano Università Statale, 14 maggio 2009http://users.unimi.it/HLandNT/index.php/relazioni-prima-parte/47-la-valutazione-della-ricerca
E. Giglia, I vantaggi citazionali e l’open Access (materiali preparati per l’OA Week) P. Galimberti, Open Access e Diritto d’autore (materiali preparati per l’OA Week) P. Gargiulo, Indicatori bibliometrici e Accesso Aperto, La valutazione della ricerca: problemi e
prospettive, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano, 1 dicembre 2008P.Gargiulo, L’accesso aperto in Italia, Bibliostar, Milano, 2009 <http://www.springer.com/cda/content/document/cda_downloaddocument/Paola+Gargiulo+Open+Access.ppt?SGWID=0-0-45-706501-0>
SPARC Open Access Newsletter <http://www.earlham.edu/~peters/fos/newsletter/01-02-09.htm>
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