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P.O.F.ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
AMOROSIFAICCHIO
MELIZZANOPUGLIANELLO
ANNO SCOLASTICO 2015/2016visita il sito web icsamorosi.gov.it
INDICE pag. 2IL PIANO dell’OFFERTA FORMATIVA pag. 3ANALISI dell’AMBIENTE pag. 5VERTICE STRATEGICO, CONSIGLIO D’ISTITUTO E
GIUNTA ESECUTIVA pag. 12FUNZIONI STRUMENTALI al POF pag. 15LA SEGRETERIA e LA SICUREZZA pag. 16SCUOLA INCLUSIVA pag. 17SCHEDA RILEVAZIONE B.E.S. pag.19SCUOLA dell’INFANZIA pag. 20GRIGLIE DI OSSERVAZIONE DEL PERCORSOEVOLUTIVO pag. 31SCUOLA PRIMARIA pag. 42IL CURRICOLO pag. 47GRIGLIE DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA pag. 52SCUOLA SECONDARIA di I GRADO pag. 70GRIGLIE DI VALUTAZIONE SCUOLA SECONDARIA pag. 76ORIENTAMENTO E CONTINUITA’ pag. 92PROGETTUALITA’ pag. 94AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA pag. 95ORGANIZZAZIONE DIDATTICA pag. 97CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO pag. 99VALUTAZIONE di ISTITUTO pag. 100FORMAZIONE dei DOCENTI pag. 102
ALLEGATIPAIREGOLAMENTO D’ISTITUTO
Il PIANO dell’OFFERTA FORMATIVA
PREMESSA
Il Piano dell’Offerta formativa del nostro Istituto rivisto, per il corrente anno scolastico, dall'apposita
Commissione, è un documento in cui vengono presentati la struttura dell’Istituto, gli orari di
funzionamento, il personale scolastico a disposizione, gli utenti, le attrezzature, le risorse.
Vengono, inoltre, esplicitati i principi e le scelte educativo - metodologiche dell’Istituto
Comprensivo, i curricoli e l’organizzazione generale dei singoli segmenti scolastici, le linee guida di
progettazione, le iniziative di intervento per i bisogni educativi speciali, per il recupero, il sostegno e
il potenziamento nonché le iniziative di continuità e orientamento.
Esso è anche il documento dal quale emergono i fattori di qualità, l’ampliamento della Offerta
Formativa, le visite e i viaggi di istruzione, i criteri di valutazione.
Il Piano dell’Offerta Formativa è un documento “aperto”, soggetto a verifiche ed integrazioni
effettuate sulla base dei reali bisogni degli alunni, delle competenze da raggiungere, delle risorse
umane e materiali disponibili. La normativa vigente, L.107/2015, prevede l’elaborazione di un
Piano Triennale dell’Offerta Formativa rivedibile annualmente.
La Mission del nostro Istituto
“La conoscenza che viene acquisita con l'obbligo non fa presa nella mente.
Quindi non usate l'obbligo, ma lasciate che la prima educazione sia una sorta
di divertimento; questo vi metterà maggiormente in grado di trovare
l'inclinazione naturale del bambino.”
PLATONE
La frase di Platone riassume quella che vuole essere la Mission del nostro istituto, ovvero rende
l’idea di come debba essere vissuto da un bambino il contatto con la scuola.
La scuola deve essere vicina al discente creando spazi sereni di accoglienza, costruendo un ambiente
che possa indurre e accompagnare il bambino /studente a orientarsi nel nuovo mondo, ma soprattutto
lo faccia sentire importante ed esclusivo.
Il nostro istituto, che unisce la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di
primo grado, consente di seguire l’alunno nel suo percorso formativo dai tre ai quattordici anni
attraverso un POF unitario che intende accompagnare lo studente nella sua crescita fornendogli
mezzi per l’inserimento nella società e strumenti per un concreto progetto di vita, sempre tenendo
conto dei diversi stili cognitivi, e dei differenti tempi d’ apprendimento. L’accoglienza scolastica
deve considerarsi un tassello importante della progettazione, e, come processo di relazione tra
docenti, alunni e genitori, senza limitarsi alle fasi iniziali dell’anno scolastico, ma deve rinnovarsi
quotidianamente nel tempo; se adottata come strategia didattica per tutti gli allievi, essa può dare
risultati positivi sia sul piano cognitivo che affettivo/motivazionale. L’accoglienza si propone di
facilitare l’inserimento di tutti gli allievi nella compagine scolastica aiutandoli a superare le
difficoltà e a costruire atteggiamenti positivi (particolare attenzione verrà rivolta agli alunni in
situazione di handicap e/o in situazioni di disagio relazionale). Per questo è importante guidare
l'alunno a comunicare con il contesto sociale utilizzando supporti psicologici e didattici, a possedere
mezzi linguistici adeguati per mezzo della conoscenza delle lingue comunitarie, alla padronanza dei
nuovi linguaggi avvalendosi dell’uso delle tecnologie informatiche, multimediali e telematiche, alla
competenza culturale per mezzo della fruizione e della produzione dei linguaggi artistici. La
valorizzazione e l’organizzazione delle competenze professionali di tutti gli operatori deve essere
fatta utilizzando al meglio le risorse, naturalmente partendo dalla lettura del territorio, dalle richieste
dell’utenza e dalle esigenze di una società in rapida evoluzione, per questo l’attenzione all’inclusione
è costante cura della nostra scuola che intende presentarsi come una comunità educante in cui la
diversità è un valore, un’occasione di crescita e confronto.
Noi crediamo che...Quale idea di educazione ? Noi crediamo che educare oggi significhi:• favorire lo sviluppo e l’affermazione della personalità secondo le caratteristiche individuali;• sviluppare le potenzialità e le capacità dell’alunno perché possa fare, progettare e prendere
decisioni;• educare al senso di responsabilità, alla convivenza democratica e all’impegno civile;• promuovere il successo formativo di tutti gli alunni;• favorire il processo di inclusione ispirandosi alla citazione NON UNO DI MENOQuale idea di bambino? Noi crediamo che ogni bambino sia essere unico ed irripetibile nei suoi vari
aspetti: dalle diversità affettive a quelle cognitive, dalle diversità socio-culturali a quelleetniche.
Quale idea di scuola? Noi crediamo che la scuola deve avvalersi di esperienze dirette e di linguaggidiversificati. Questa modalità permette agli alunni di accedere alle conoscenze seppure conmetodologie diverse. In una scuola dove si dà ampio spazio alla conversazione, alladiscussione, al confronto, alla fabulazione, alla narrazione e ai vari linguaggi espressivi, c’èspazio per l’interiorità, l’originalità, una varietà infinita di possibilità e sfumature.
DATI della SCUOLA
L'edificio scolastico di Amorosi è sede degli uffici di segreteria e della presidenza e
comprende tutti e tre gli ordini di scuola in una unica sede. E' beneficiario di un progetto di.
miglioramento strutturale per il potenziamento delle reti Eternet LAN e WIRELESS .L'edificio si
presenta come struttura solida ed in regola con le certificazioni relative agli standard di sicurezza.
Nella sede centrale, al piano terra, sono allocate le due sezioni di scuola dell'Infanzia ed una classe di
scuola primaria. Al primo piano sono allocate altre 5 classi di scuola primaria ed una classe della
scuola secondaria. Al secondo piano frequentano gli alunni della secondaria di I grado in 7 classi. Al
secondo piano è funzionante un Laboratorio Linguistico/ Multimediale dotato di n. 27 postazioni per
gli alunni, due postazioni per i docenti (delle quali una collegata ad un video proiettore a soffitto con
relativo schermo) e una stampante laser. Le macchine, cablate in rete locale (LAN) sono tutte dotate
di collegamento Internet, utilizzando la linea ADSL, fornita dall'Ente Comune, munita anche di
connessione wireless. Il totale degli alunni presenti nel plesso è di 314 unità più 4 Assistenti
Amministrativi e 4 Collaboratori Scolastici.
ANALISI dell’AMBIENTE
AMOROSI
Geografia fisica
Amorosi è situata in pianura, sulla destra del fiume Calore Irpino ed a sinistra del fiume
Volturno. Il territorio comunale risulta compreso fra i 34 e gli 85 m s.l.m., con un'escursione
altimetrica pari a 51 metri. Dista dal capoluogo di provincia circa 33 km. Ha una superficie agricola
utilizzata di ettari 770,56.
Storia
Il paese, di origine tardo medievale, fu fondato probabilmente da alcuni superstiti di Telesia
scampati alla distruzione del terremoto del 1349 che provocò la fuoriuscita di vapori sulfurei e rese
l'aria rarefatta e malsana. Fu feudo prima dei Gaetani e poi dei Colonna. Nel 1596 contava circa
centocinquanta abitanti. Successivamente passò ai Caracciolo che nel 1672 ottennero il titolo di
marchesi di Amorosi. Il terremoto del 5 giugno 1688 danneggiò il paese. L'8 aprile 1734 vi pernottò
Carlo III di Borbone durante la sua conquista del Regno di Napoli. Nel 1772 divenne proprietà della
famiglia Pescitelli di Cerreto Sannita. Nel 1860 durante la battaglia del Volturno fu sede del
comando dell'esercito borbonico. Dal 1861 fa parte della provincia di Benevento. Non è chiara
l'etimologia del paese. In documenti medievali veniva chiamato con il nome di Amerusii. Gli
obiettivi di tale incursione aerea erano i ponti Calore e Volturno, la sede del commando tedesco
installata in uno dei Palazzi storici del paese e l'aerodromo. Durante il bombardamento un aereo
statunitense fu abbattuto dalla contraerei tedesca sita nel paese, quattro soldati statunitensi morirono
nelle fiamme mentre altri quattro furono catturati dai tedeschi come prigionieri. Il 14 ottobre 1943 la
città fu liberata dalla Quinta Armata americana. Durante la loro fuga, i soldati tedeschi incendiarono
il palazzo Piscitelli ed il palazzo Chianese, edifici storici della città, ed inoltre, anche i ponti sul
fiume Calore e sul fiume Volturno, mancati obiettivi degli americani, furono abbattuti dalle mine
tedesche. La città fu sede anche di un contingente di genieri inglesi dell'VIII Armata, i quali avevano
il compito di rimuovere gli ordigni, ed inoltre, in poco tempo, montarono un ponte di ferro sui piloni
diroccati del ponte Calore, ripristinando così la tratta ferroviaria Napoli - Foggia. Nell'autunno del
1944 si stanziò in città un contingente di soldati italiani del Battaglione San Marco, il quale lasciò la
città nella primavera del 1945. Alla fine della seconda guerra mondiale, Amorosi sarà la città sannita
con più vittime e danni materiali. Nel 1955 fu uno dei luoghi dove venne girato il film "La bella
mugnaia" di Mario Camerini con Sofia Loren, Marcello Mastroianni e Vittorio De Sica.
FAICCHIOGeografia fisica
Il territorio comunale si estende per 43,88 km².Numerose sono le contrade sparse nel comune
e le frazioni maggiori sono quelle di "Massa" e di "Casali". La prima si estende alle falde di monte
Acero mentre la seconda è sita alle falde di monte Monaco di Gioia. Il centro storico è situato in una
posizione elevata rispetto al corso del fiume Titerno e si è sviluppato intorno al Castello medievale.
Fa parte della Comunità Montana Titerno e Alto Tammaro. Dista 38 chilometri dal capoluogo di
provincia (Benevento).
Storia
Il territorio comunale di Faicchio è stato abitato sin dalla preistoria come testimoniano alcuni
reperti rinvenuti in zona e che sono attualmente conservati nel museo del Sannio a Benevento. Al VI
secolo a.C. risalgono le mura megalitiche osco-sannite che cingono ancora oggi la vetta di monte
Acero. Queste mura proteggevano la cosiddetta "Arce di monte Acero", una fortezza usata dai
sanniti per avvistare i nemici. Molto probabilmente il monte Acero era l'ultimo avamposto a sud dei
Pentri e ha questi serviva per difendersi da eventuali attacchi da porte di popoli più a sud.
Probabilmente fu sede di un insediamento romano come testimoniano i resti di un acquedotto
romano, di un criptoportico e di un ponte di tale epoca. I longobardi vi fondarono una chiesa
dedicata a San Michele in una grotta sul monte Monaco di Gioia. La prima notizia scritta risale al
1151 quando Faicchio era annoverato fra i possedimenti della famiglia Sanframondo, importante
famiglia di origine normanna che aveva in feudo tutti i comuni della valle Titernina. I Sanframondo
possedettero Faicchio e i suoi casali (frazioni) sino alla metà del Quattrocento quando furono venduti
a Pietro Cola D'Alessandro, presidente della Real Camera di Santa Chiara. Dal 1479 fu proprietà dei
Monsorio per poi passare, nel XVI secolo, agli Origlia, ai De Stasio, e nel 1612 a Gabriele De
Martino che aveva il titolo di "Barone Duca di Faicchio" e che restaurò il castello trasformandolo in
una comoda dimora, pur conservando alcune funzioni difensive. Da allora il castello venne chiamato
"ducale" in onore del duca De Martino. Il terremoto del 5 giugno 1688 rase al suolo molte abitazioni
anche se il castello non dovette subire molti danni dato che per un certo periodo ospitò il vescovo di
Cerreto Sannita mons. Giovanni Battista de Bellis. Il comune nel XVIII secolo fu al centro di una
furiosa lite fra i feudatari e gli "eletti" dell'Universitas (l'amministrazione comunale dell'epoca). Il 18
gennaio 1729 infatti, in pubblico parlamento, i cittadini decisero di presentare ai tribunali superiori
di Napoli dodici richieste affinché fosse proibito al duca di interferire nella giurisdizione locale, di
arrestare arbitrariamente i cittadini, di portarli nel carcere del castello senza apposita autorizzazione
dell'autorità giudiziaria e di requisire con la forza cibo e materiali vari. Nel 1816 entrò a far parte del
distretto di Piedimonte Matese. Dal 1861 fa parte della provincia di Benevento. Il nome "Faicchio"
deriverebbe dalle fave, coltivazione molto presente nella zona. Infatti nel Catalogus baronum il
comune era citato nei feudi dei Sanframondo con il nome di "Favicella".
MELIZZANOGeografia fisica
Melizzano è sito sulla ripa destra del vallone di Prata a 10 km dalla stazione ferroviaria Frasso
- Dugenta. Fa parte della Comunità Montana Zona del Taburno - Regione Agraria n.4 - Colline del
Calore Irpino inferiore. Ha un'escursione altimetrica pari a 907 m s.l.m. con una minima di 33 m ad
una massima altitudine di 940 m s.l.m. Ha una superficie agricola utilizzata di ettari (ha) 1.101,42
(2000). Dista dal capoluogo di provincia 40 km.
Storia
Il paese sorse nel medioevo al posto dell'antica Melae, insediamento di origine sannita che fu al
centro di alcune tristi vicende durante la seconda guerra punica (216 a.C.). Questo villaggio
dipendeva dal municipio romano di Telesia. Nel Catalogus baronum (metà del XII secolo) veniva
chiamata Meliczano ed era un feudo di proprietà del conte di Caserta. Successivamente divenne di
proprietà dei Signoretto e, nel 1506, dei Gambacorta. Nel 1532 contava quarantotto famiglie,
diventate cinquantasei nel 1596 e trentotto dopo la peste del 1656. Nel XVII secolo appartenne ai
De Capua e ai Bellucci. Poco prima dell'abolizione del feudalesimo (1806) appartenne ai Corsi. Nel
1810 divenne un unico comune con Dugenta che dopo l'Unità d'Italia divenne sua frazione. Dal 1861
fa parte della provincia di Benevento. Nel 1943 i bombardamenti americani provocarono ventuno
morti.
PUGLIANELLOGeografia fisica
Il paese è situato in una pianura poco distante dal corso del fiume Volturno. Dista dal capoluogo
di provincia 36 km.
Storia
Puglianello venne citato per la prima volta nel IX secolo Il suo nome originario era quello di
Pullianellu. Appartenuto originariamente alla signoria dei Pugliano di Alife, il paese divenne poi un
feudo autonomo (XV secolo) sotto i Celano, i Paolella ed i De Carles di Teano. Alla fine del
Cinquecento contava circa cento abitanti e continuò a spopolarsi tanto che in un atto notarile del
1702 alcuni cittadini di Faicchio dichiaravano che «già prima del contagio del 1656 il detto Castello
di Puglianello è stato disabitato dai cittadini, privo di abitanti, di case e di abitazioni». Nell'atto si
continua scrivendo che, dato che il paese era disabitato, il tutto era diventato pieno di vegetazione ed
erano rimasti in piedi solo pochi edifici: "la casa che si dice del Barone, anche se parte d'essa è
sconcia e diruta, le chiese di Santa Maria e di San Giacomo, e la taverna di proprietà del
Barone". Un altro documento che testimonia l'abbandono del paese risale al 1667 quando gli
economi della cappella del SS.mo Corpo di Cristo di Puglianello chiesero al vescovo di Cerreto
Sannita l'autorizzazione a vendere due campane di proprietà della cappella dato che detta cappella
era cadente e che gli abitanti del paese si erano trasferiti altrove. I feudatari, negli anni successivi, vi
chiamarono coloni da altrove che contribuirono a ripopolare il piccolo centro. Nel 1848 venne
aggregato come frazione a San Salvatore Telesino. Nel 1948 divenne comune autonomo. Il nome del
paese deriverebbe da monte Pugliano, il colle che si trova alle spalle di Telese Terme. Forse alcuni
abitanti di Pugliano si trasferirono nell'attuale Puglianello dove fondarono una "piccola Pugliano",
quindi "Puglianello".
VERTICE STRATEGICO dell’ISTITUTO COMPRENSIVO
Esso è costituito dal dirigente scolastico Antonietta Cerrito , dal direttore SGA Angelo Romano, dai
due collaboratori del dirigente Pasqualina Straffi (Plesso Amorosi) e Franco Lucia (Scuola Primaria
Faicchio “La Selva”). e dai cinque docenti Coordinatori Generali dei Plessi: Apollonia Tebano
(Plesso Melizzano), Lucia FRANCO (Plesso “La Selva”), Marzia Rosa GIAQUINTO (Primaria e
Infanzia Faicchio), Carmela TRESCA (Primaria e Infanzia Puglianello)
CONSIGLIO D’ISTITUTO
Presidente:
1. CERRITO ANTONIETTA DIR. SCOL. Componente di diritto
2. CANDILENO SALVATORE Rappresentante dei Genitori
3. MARCUCCIO GIUSEPPINA Rappresentante dei Genitori
4. FERRUCCI MARIA DOMENICA Rappresentante dei Genitori
5. URBANO GIANNI Rappresentante dei Genitori
6. DE FRANCESCO ROSANNA Rappresentante dei Genitori
7. IANNOTTI CARMELINA Rappresentante dei Genitori
8. MARENNA GIUSEPPE Rappresentante dei Genitori
9. BOTTE MARIO Rappresentante dei Genitori
10. TEBANO APOLLONIA Rappresentante dei Docenti
11. TOMMASIELLI DOMENICO Rappresentante dei Docenti
12. STRAFFI PASQUALINA ELENA Rappresentante dei Docenti
13. GAETANO MARGHERITA Rappresentante dei Docenti
14. TRESCA CARMELA Rappresentante dei Docenti
15. RICCARDI LUCIA ANNA Rappresentante dei Docenti
16. SUPPA DANIELA Rappresentante dei Docenti
17. RUSSO ANNA Rappresentante dei Docenti
18. AMATO PAOLO Rappresentante Personale A.T.A.
19. DE FILIPPO ANTONELLA Rappresentante Personale A.T.
La Giunta esecutiva è formata da: Antonietta Cerrito (DS), Angelo ROMANO (Dsga),
Giuseppe MADDALONI (ATA), Apollonia TEBANO (docente) e Antonio BROCCOLI (genitore)
Gli indirizzi generali dell’Istituto sono ispirati ai principi generali della Costituzione, delle leggi
vigenti e dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti ( D.P.R. del 24/06/1998, n. 249, e D.P.R.
n.235 del 21/11/2007) condivisi dal Consiglio di Istituto e dal Collegio dei Docenti.
L’ISTITUTO COMPRENSIVO di AMOROSI,
con le sedi di FAICCHIO, MELIZZANO e PUGLIANELLO,
pertanto:
GARANTISCE a tutti gli iscritti il diritto di studio;
PROMUOVE, come risposta alle istanze di una società multiculturale, attività di educazione
interculturale e di solidarietà tra i componenti;
ADOTTA ogni possibile strategia e sostegno agli operatori affinchè siano mantenuti alti i
profili educativi di uscita al termine dei diversi cicli di istruzione e sia innalzato il più
possibile il successo formativo;
GARANTISCE l’informazione agli studenti, al personale e a tutta la comunità locale, anche
attraverso incontri periodici con gli utenti e l’accesso ai documenti amministrativi e
programmatici, nel rispetto della normativa vigente; per gli stessi scopi utilizza il web
dell’Istituto;
FAVORISCE la partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola con le modalità e
le garanzie previste dalla normativa vigente e dai regolamenti a tutela dell’incolumità fisica e
morale degli allievi;
POTENZIA e/o avvia rapporti di collaborazione con gli Enti Locali, i servizi socio
assistenziali dell ASL 3, il C.I.S.A.P. (Consorzio Intercomunale di Servizi alla Persona), le
Istituzioni Scolastiche e tutte le altre agenzie formative presenti sul territorio, anche
attraverso accordi di rete, di programma e convenzioni finalizzate al raggiungimento degli
obiettivi comuni;
PRIVILEGIA il rapporto con gli altri ordini di scuola e con centri di formazione
professionale per favorire il processo di crescita attraverso percorsi di continuità e di
orientamento;
FAVORISCE l’accoglienza di alunni e famiglie, facilitando il passaggio tra i diversi ordini
di scuola e promuovendo attività che favoriscano l’avvio del nuovo percorso scolastico;
FAVORISCE attività finalizzate all’educazione degli adulti, eventualmente definendo
itinerari formativi sulla base delle esigenze espresse dall’utenza, tenendo conto delle risorse e
delle strutture nonché delle competenze disponibili;
AUSPICA che la programmazione curricolare delle attività didattiche di competenza del
Collegio dei Docenti, si ispiri a dei criteri di unicità di intenti e di condivisione di scelte;
GENERALIZZA in tutte le classi della scuola primaria l’insegnamento della lingua
comunitaria e promuove sperimentazioni di tale insegnamento nella scuola dell’infanzia;
sviluppa, potenzia per tutte le classi della scuola secondaria di primo grado l’insegnamento di
due lingue straniere, prevedendo anche una certificazione esterna delle competenze;
FAVORISCE e potenzia percorsi didattici personalizzati di recupero e di potenziamento con
particolare riferimento agli alunni in situazione di handicap, stranieri e rom;
ORGANIZZA E FINANZIA attività di formazione secondo i bisogni espressi dal personale
e non, anche tenendo conto delle richieste dell’utenza per qualificare l’offerta formativa;
PROMUOVE e finanzia attività di formazione ed ogni altra azione correlata al fine di
diffondere la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro;
FINANZIA proposte di acquisto di attrezzature ritenute necessarie a qualificare l’offerta
formativa, anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie nella pratica didattica e
nell’attività di gestione della scuola;
SVILUPPA e potenzia attività di monitoraggio, di valutazione e di autovalutazione del
servizio erogato.
FAVORISCE il senso di appartenenza rivolto a tutti gli operatori della scuola anche con
flessibilità dell’orario di servizio finalizzato al potenziamento della didattica anche a favore
dell’integrazione reale degli alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA)
secondo la Legge 170.
FUNZIONI STRUMENTALI al PIANO dell’OFFERTA FORMATIVA
Area Docenti
COORDINAMENTO POF Puca Anna Mariaannamaria.puca@istruzione.it
COORDINAMENTO POF Mezza Mariarosariamariarosaria.mezza@istruzione.it
COORDINAMENTOCONTINUITA’/ORIENTAMENTO
Russo Annaanna.russo65@istruzione.it
COORDINAMENTO AREATCNOLOGICO/INFORMATICA
Domenico TOMMASIELLIdomenico.tommasielli@istruzione.it
Le Funzioni Strumentali costituiscono il team strategico della Didattica: sostengono,promuovono e coordinano il lavoro dei responsabili dei Progetti e dei Coordinatori di Settore.
Per l’espletamento degli incarichi loro affidati è fondamentale il dialogo sistematico con il dirigenteed una osmosi fra le varie aree da realizzarsi con incontri frequenti.
Ai Coordinatori dei Consigli di Classe sono affidati i seguenti compiti:A) Curano i rapporti con le famiglie per conto del Consiglio di Classe;B) Curano l’analisi delle problematiche generali e particolari della classe;C) Curano l’attuazione delle procedure, anche su segnalazione dei Consigli di Classe;D) Curano la tenuta del registro dei verbali;E) Favoriscono la comunicazione fra docenti e allievi e fra docenti e famiglia;
F) Curano il coordinamento del relativo Consiglio di Classe e la verbalizzazione dellesedute;
G) Rilevano le assenze degli alunni, i ritardi e inviano comunicazione scritta alle famiglie;H) Rilevano le note disciplinari e ne inviano relativa comunicazione alle famiglie;I) Rilevano le problematiche che necessitano di una convocazione straordinaria del
Consiglio di Classe e ne fanno richiesta formale al dirigente;J) Annotano sul Registro Elettronico le assenze degli alunni, le giustifiche, le convocazioni
inviate alle famiglie;K) Aggiornano quotidianamente le situazioni dei singoli alunni e/o della classe. Curano la
trasmissione delle informazioni ai colleghi attraverso il Registro Elettronico nelle Areeappositamente predisposte.
LA SEGRETERIA
Gli uffici di segreteria sono dislocati presso la scuola media presso dell’Istituto in Via Manzoni,8 –
AMOROSI – tel. 0824.970280 e-mail: bnic85200p@istruzione.it
L’orario di servizio per l’utenza è il seguente:Apertura: dal lunedì al sabato ore 7.30/14.00Ricevimento al pubblico: dal lunedì al venerdì ore 10.00/12.00
UFFICIO PROTOCOLLO: A.A. Antonietta GUARNIERIUFFICIO CONTRATTI PERSONALE: A.A. Renato GIULIANOUFFICIO ALUNNI (sostituto DSGA): A.A. Valeria RAPUANOUFFICIO CONTABILITA’: A.A. Maria Carmela PALMIERI
Direttore dei Servizi Generali a Amministrativi: Angelo ROMANO
LA SICUREZZA
Il Rappresentante della Sicurezza, Protezione e Prevenzione ing. Pasquale MONGILLO, èl’esperto esterno incaricato dall’Istituto: Coordina il servizio di prevenzione, di protezione e diaggiornamento, collabora ed interagisce con il Dirigente Scolastico e vari preposti.
Nel corso dell’anno sono previste almeno due prove di evacuazione per ogni plesso dell’Istituto.Tutto il personale (docenti, ATA, addetti) provvede ad aggiornarsi regolarmente secondo le vigentinormative.
SCUOLA INCLUSIVALa Costituzione agli articoli 2, 3 e 4 recita che ogni individuo deve essere messo nelle condizioni di“svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorraal progresso materiale e spirituale della società”. Compito primario della scuola è di riuscire aconcretizzare, attraverso l’impegno dei docenti e di tutti coloro che operano in essa, ilriconoscimento e la garanzia della libertà e dell'uguaglianza, nel rispetto delle differenze di tutti edell'identità di ciascuno nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. La scuola deve porreparticolare cura al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità, di svantaggio e di fragilità,come indicato nelle Indicazioni nazionali per evitare che la differenza si trasformi indisuguaglianza.A tale scopo la scuola adotta annualmente un Piano di Inclusione per dare una rispostapersonalizzata a tutti i soggetti con Bisogni Educativi Speciali (BES): disabilità, disturbi evolutivispecifici, svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale .Il Piano Annuale per l’Inclusione (PAI) è lo strumento istituzionale con cui si opera per accrescerela consapevolezza della comunità scolastica sulla centralità dei processi di integrazione e sipromuove la progettazione di una didattica attenta ai bisogni, in quanto viene esplicitatol’impegno programmatico relativo alla trasversalità delle prassi di inclusione negli ambitidell'insegnamento curricolare, della gestione delle classi, dell'organizzazione dei tempi e deglispazi scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie.Per fare ciò, la scuola mette in atto una serie precisa d’interventi realistici che sommandosi dianno in anno, plasmandosi e adattandosi sui diversi studenti creano le buone prassi ecostituiscono la banca dati su cui si fonda l’inclusività.Questi interventi sono la risposta alla ininterrotta ricerca di modalità e di strategie didattiche perrendere protagonista ogni alunno, nel proprio percorso di apprendimento.L’inclusione attiva dà spinta alla scuola verso l’esterno, non più una scuola autoreferenziale, chiusa
verso sé, bensì aperta al confronto e alla collaborazione con i Servizi (es: U.O.M.I. di San Salvatore
Telesino) e con il Territorio (Enti, Associazioni, …).
Questo Istituto Comprensivo sceglie l’inclusività come obiettivo primario utilizza ndo comestrumenti principali, PEI e PDP, da condividere con la famiglia, primo alleato nel lavoro de llacrescita per la formazione dello scolaro.Team docenti e Consigli di Classe operano nella prospettiva di rimuovere gli ostacoliall’apprendimento tenendo conto delle differenze degli allievi, soprattutto nel momento in cuielaborano e attuano gli interventi formativi, facendosi carico dei bisogni speciali di ciascuno.I progetti per l’integrazione di alunni con disabilità vedono coinvolti tutti i docenti, che delineandoi percorsi multidisciplinari di insegnamento-apprendimento, dove i bisogni formativi di tutti gliallievi, con i loro diversi modi di apprendere e di relazionarsi sono posti al centro dellaprogettazione curricolare. Docenti di sostegno specializzati, coordinati da un docente, creano congli assistenti ad personam e gli insegnanti curricolari, con la famiglia e gli operatori delle a genzieeducative presenti sul territorio sinergie finalizzate al pieno sviluppo delle potenzialità deglistudenti.Al fine di promuovere concretamente l'inclusione scolastica e sociale degli alunni migranti, rispon -dendo alle indicazioni delle recenti “Linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunnistranieri”, questo Istituto si è doterà di un protocollo di accoglienza che, fornendo indicazioniprecise, definirà gli adempimenti e le opportune azioni educative tese a facilitare l'inserimento n elnuovo contesto e la costruzione di fiducia reciproca tra le famiglie e l'istituzione.La scuola, anche con azioni di formazione del personale, crea le condizioni per consentireall’allievo con DSA di accedere ai significati del testo e raggiungere gli obiettivi di apprendimento
nel modo in cui le sue potenzialità cognitive lo consentono, promuove un approccio strategico nellostudio e sviluppa processi metacognitivi di autovalutazione e di autocontrollo delle strategie diapprendimento personali.La direttiva sancisce il diritto per tutti gli alunni che presentano queste tipologie di difficol-tà/svantaggio di avere accesso a una didattica individualizzata e personalizzata.
Le strategie, le indicazioni operative, l’impostazione delle attività di lavoro, i criteri di valutazionedegli apprendimenti e i criteri minimi attesi trovano definizione all’interno del PDP – Piano Didatti-co Personalizzato dell’alunno, predisposto e condiviso con la famiglia entro il primo bimestre dilezioni. Esso viene adottato e attuato da tutti i docenti.
SCHEDA RILEVAZIONE BES – a.s. 2015/2016
Cognome e nomeData - LuogoClasse frequentataScuola
Definizione dello scolaro con BES (Bisogni Educativi Speciali)
da parte del Consiglio di Classe/Team Docente
Problemi affettivo – relazionale con il gruppo classe Disagio emotivo Disagio socio-economico e/o culturale Difficoltà linguistiche (stranieri; uso del dialetto come lingua madre) Difficoltà di apprendimento DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento – con certificazione) DDAI o ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività – con certificazione) Segnalazione da parte dei servizi sociali Altro _________________________________________________________Presenza certificazione medica Sì NoSintesi certificazione
Percorso scolastico Regolare DifficoltosoDescrizione del BES da parte del Consiglio diClasse o Team docente
Esigenza di un piano didattico personalizzato Sì NoMotivazione sintetica della scelta________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Firma di tutti i docenti della classe ………………………………………………………………………………. …………………………………….…………………………………………… ……………………………………
Data,……………………………………………
SCUOLA dell'INFANZIA
Maestra, insegnami il fiore ed il frutto.
Col tempo, ti insegnerò tutto.Insegnami fino al profondo dei mari.Ti insegno fin dove tu impari.Insegnami il cielo, più su che si può.
Ti insegno fin dove io so.E dove non sai?Da lì andiamo insieme.
Maestra e scolaro, un albero e un seme. Insegno ed imparo, insiemeperché io insegno se imparo con te.
INFORMAZIONI UTILI ALL'UTENZAScuola dell’infanzia Amorosi tel. 0824/970280Scuola dell'infanzia Puglianello tel. 0824/946440Scuola dell'infanzia Melizzano tel. 0824/944107Scuola dell'infanzia Faicchio Capoluogo tel. 0824/863043Scuola dell'infanzia Faicchio La Selva tel. 0824/863704Scuola dell'infanzia Faicchio Casali tel. 333.2780069 (insegnanti PACELLI e/o DI MEZZA)Scuola dell'infanzia Faicchio Tavernavecchia tel. 0824/814326
INDICE≈ Premessa ≈ Brevi cenni storici; ≈ Risorse umane e professionali; ≈ Organizzazione del servizio; ≈ Informazione e comunicazione; ≈ I fattori di qualità del servizio scolastico; ≈ Imparzialità e regolarità; ≈ Diritti Sindacali; ≈ Servizio Mensa; ≈ Servizio Scuola – Bus; ≈ Regolamento interno della Scuola; ≈ Progetto Educativo: * Le scelte educative;;* Progetto didattico;* Organizzazione dei gruppi;*Ampliamento dell'offerta formativa;* Uscite didattiche;* Organizzazione nella sezione;* Specifiche attività per il recupero dello svantaggio e il sostegno dei minori diversamente abili;≈ Organi collegiali della Scuola; ≈ Impegno reciproco per il buon funzionamento del servizio; * I Docenti;* I Genitori
PREMESSA
Il POF è la carta d’identità di ogni singola Scuola nella quale vengono indicate le finalità educative,
didattiche derivanti dal contesto sociale nel quale è inserita.
Il POF della Scuola dell’Infanzia dell’Istituto Comprensivo di Amorosi si propone di
raggiungere in maniera intenzionale, fini di sviluppo personale e crescita morale dei bambini e delle
bambine iscritti, tenendo conto delle risorse umane professionali e strumentali di cui l’Istituto
dispone.
Tali fini richiedono che la Scuola sappia:
1. armonizzare la trasmissione dei saperi;
2. aprirsi agli scambi col territorio;
3. farsi partecipe della realtà storico-sociale
4. incentivare il senso di appartenenza alla comunità scolastica.
BREVI CENNI STORICI
L’Istituto comprensivo di Amorosi comprende sette plessi di Scuola dell’infanzia dislocati in
quattro comuni, Amorosi, Puglianello, Melizzano, Faicchio per complessive undici sezioni e un
totale di 204 alunni di età compresa fra tre – sei anni.
Alcuni plessi come Amorosi, Melizzano, Faicchio “Capoluogo” e Faicchio “La Selva” condividono
la struttura con altri ordini di scuola dell’Istituto, mentre i plessi di Puglianello, Casali e
Tavernavecchia di Faicchio dispongono di propri edifici.
RISORSE UMANE e PROFESSIONALI
Ad ogni sezione sono assegnate di norma due insegnati che coprono a turni alterni le otto ore di
apertura giornaliera. La compresenza di due ore, consente la suddivisione dei bambini in sottogruppi
per attività di approfondimento o laboratoriali e una più accurata vigilanza durante il momento del
pasto e della routine che lo precede, momenti altamente formativi per questo ordine di scuola. Le
sezioni che ospitano alunni diversamente abili oltre alle insegnanti titolari si avvarranno di
un’insegnante specializzato per un numero di ore stabilito in base alla documentazione e
certificazione prodotta dagli organi competenti. Ogni plesso infine in base alle disponibilità ed al
numero di alunni avrà almeno un Collaboratore scolastico con compiti di vigilanza e pulizia degli
ambienti scolastici.
ORGANIZZAZIONE del SERVIZIO
Nell’A. S. 2015/2016 tutte le sezioni funzioneranno a tempo ordinario ovvero 40 ore settimanali di
attività didattica dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 16.00 ad eccezione del plesso “La Selva” il cui
orario è dalle 8.30 alle 16.30.
La scuola funziona secondo il calendario scolastico stabilito dal Ministero della Pubblica Istruzione,
dall’Ufficio Scolastico Regionale e da decisioni assunte dal consiglio di Istituto secondo i termini
consentiti dall' autonomia scolastica. Ogni plesso affiggerà all’albo copia del calendario per l’anno in
corso.
INFORMAZIONE e COMUNICAZIONE
L' Istituto si è dotato di adeguati strumenti per soddisfare le esigenze di informazione e
comunicazione, interna ed esterna.
Un’adeguata comunicazione interna alla Scuola, per fare in modo che tutti siano pienamente
consapevoli del progetto comune e lo condividano; e un'ampia comunicazione con l’esterno
attraverso il sito web www.icsamorosi.it per descrivere, informare e divulgare correttamente
caratteristiche e modalità di funzionamento rendendo visibile all’esterno il “progetto educativo e
formativo".
I FATTORI di QUALITA’ del SERVIZIO SCOLASTICO
L’impegno che la scuola assume per garantire la qualità del servizio erogato sono:
La condivisione delle scelte educative;
La collaborazione tra tutto il personale nella gestione dei problemi della scuola;
Il lavoro collegiale degli insegnanti;
L’attenzione alla “diversità”;
La collaborazione con i servizi sanitari e di riabilitazione presenti nel territorio;
L’individualizzazione delle procedure di insegnamento;
L’esistenza di traguardi irrinunciabili comuni e definiti collegialmente;
La disponibilità degli insegnanti ad intendere la valutazione come una operazione finalizzata alla
correzione dell’intervento didattico più che all’espressione di giudizi nei confronti degli alunni;
La flessibilità organizzativa;
L’ utilizzazione razionale degli spazi educativi;
Il rapporto costante e costruttivo fra scuola e famiglie;
la disponibilità degli insegnanti alla innovazione didattica ed
all’aggiornamento professionale.
IMPARZIALITA’ e REGOLARITA’
Gli utenti hanno diritto ad essere trattati in modo obiettivo ed imparziale.
La scuola garantisce l’imparzialità:
nella formazione delle sezioni;
nella definizione dei tempi destinati ai colloqui fra insegnanti e genitori;
nell’assegnazione degli insegnanti, in particolare di quelli di sostegno, nei limiti delle risorse umane
a disposizione nella scuola;
nella formulazione degli orari dei docenti.
DIRITTI SINDACALI
Nel rispetto dei diritti sindacali del personale, il Responsabile del Servizio, in caso di scioperi e /o
assemblee sindacali, organizza la Scuola secondo le indicazioni contenute nella L. 12.06.1990 come
modificata nella L. 83/2000.
SERVIZIO MENSA
Il servizio mensa è a carico dell’Ente Locale e attraverso un contributo delle famiglie.
I genitori dei bambini che presentano allergie e/o intolleranze alimentari, all’inizio dell’anno
scolastico, dovranno produrre certificazione medica specialistica dalla quale risulti l’allergia
e/o l’intolleranza ad uno o più alimenti, in modo tale che si possa fornire un pasto alternativo.
Indisposizioni temporanee che richiedono pasto sostitutivo vanno segnalate al mattino ed
eventualmente accompagnate da certificazione medica qualora tali indisposizioni si protraessero per
più di due giorni.
L’erogazione del pasto sostitutivo è prevista anche per “motivi religiosi”. I genitori che intendono
avvalersi di tale possibilità, dovranno presentare apposita richiesta, all’inizio di ogni anno scolastico.
SERVIZIO di SCUOLABUS
Il servizio di scuolabus, erogato e gestito dagli uffici competenti del Comune, va richiesto con
domanda individuale dalle famiglie.
REGOLAMENTO ORARIO di FUNZIONAMENTO della SCUOLA
L'orario di accoglienza dei bambini può variare da scuola a scuola in base alle esigenze territoriali.
L'accoglienza non si protrae oltre le 9.30.
L’uscita dei i bambini, che per motivi di salute o motivazioni approvate dal capo d'istituto, non
si avvalgono del servizio mensa avviene entro le ore 12.00, dalle ore 15.30 alle ore 16.00 per
quelli delle sezioni a tempo ordinario.
Gli orari di entrata e di uscita, vanno rigorosamente rispettati.
Nei casi in cui il bambino dovrà essere sottoposto a visita medica e/o a vaccinazioni nelle prime ore
del mattino, il genitore è tenuto ad informare la scuola il giorno prima.
ORARIO di SERVIZIO dei DOCENTI
Il docente della scuola dell’infanzia svolge il suo orario di servizio come segue:
25 ore settimanali di attività didattica a diretto contatto con i bambini dal lunedì al venerdì a
settimane alternate (mattina e pomeriggio).
Un rimanente monte ore destinato alle attività' funzionali all’insegnamento da prestare in orario non
coincidente con l'orario dell’attività didattica, da destinare: all’aggiornamento professionale, alla
formazione permanente in servizio, incontri collegiali tra docenti e dirigenza, incontri con le
famiglie, compilazione aggiornamenti delle schede didattiche dei bambini, compilazione e
aggiornamento dei registri di classe, Incontri con specialisti del servizio sanitario territoriale e tutte
quelle attività che concorrono all’arricchimento del curriculum personale dei bambini e
professionale del docente.
DELEGHE
I genitori impossibilitati a ritirare il proprio figlio al momento dell’uscita dalla scuola devono
firmare l’apposita delega a persone di loro fiducia, comunque maggiorenni, preventivamente
presentate ai docenti del bambino, in numero max di due delegati.
Tale delega dovrà essere rinnovata ogni anno scolastico. La delega va fatta anche per una sola uscita.
USCITE PRIMA DELL’ORARIO
Le uscite anticipate rispetto a quelle previste dall’orario scolastico possono essere concesse in casi
eccezionali comprovati da giustificati motivi.
CERTIFICATI MEDICI
Dopo 5 giorni di assenza continuativa del bambino per motivi di salute, anche comprensivi del
sabato e della domenica o dei festivi infrasettimanali o dei giorni di chiusura e sospensione
dell’attività didattica, il genitore è tenuto a presentare certificato medico al momento della
riammissione del bambino a scuola.
Quanto sopra da intendersi che se il bambino rientra il 6° giorno dall’inizio dell’assenza potrà
rientrare senza certificato medico, dal 7° giorno in poi dovrà portare il certificato.
Qualora il genitore preveda un’assenza del proprio figlio superiore a 5 giorni non dovuta a motivi di
salute è tenuto ad avvisare preventivamente le insegnanti, in modo tale da non essere poi costretto a
presentare il certificazione medica.
SOMMINISTRAZIONE FARMACI
La legge fa divieto alle insegnanti e al personale tutto della scuola, di somministrare farmaci di
qualsiasi tipo ai bambini, sia per via orale che per uso topico.
La somministrazione dei farmaci è compito esclusivo del genitore che se ne dovrà fare personale
carico, qualora il proprio figlio debba seguire una terapia medica che preveda la somministrazione di
farmaci in orario scolastico.
Fanno eccezione i farmaci salvavita, la cui somministrazione scolastica è regolata da apposite
norme.
FOTOGRAFIE e DOCUMENTAZIONE FILMATA
In occasione di recite o saggi scolastici ciascun genitore potrà autonomamente fotografare o filmare
il proprio figlio/a.
Le fotografie e le riprese filmate di attività didattiche inerenti il Progetto curricolare sono considerate
documenti scolastici e come tali conservati presso la Scuola secondo le indicazioni contenute nel
D.lgs. 196/03
Nelle scuole che all'interno della propria organizzazione scolastica prevedono: spuntini,
(mattutini o pomeridiani) a carico dei genitori si suggerisce frutta fresca e yogurt.
CESSAZIONE di RESPONSABILITA’, CONTROLLO e VIGILANZA/ASSISTENZA dei
BAMBINI da PARTE dell’ISTITUZIONE SCOLASTICA.
LE RESPONSABILITA’ DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA NEI CONFRONTI DEI BAMBINI
CESSANO:
a) al momento dell’uscita dei bambini, e comunque una volta consegnati ai genitori o delegati (al
termine dell’attività didattica, uscite straordinarie prima dell’orario scolastico richieste dai genitori);
b) durante lo svolgimento degli incontri periodici tra docenti e genitori;
c) negli spazi interni ed esterni della scuola una volta che i Bambini sono stati riaffidati ai genitori o
chi per loro, dai Docenti;
I bambini che per comprovate motivazioni usufruiscono dell’uscita anticipata, nei periodi indicati
nella domanda presentata dai genitori al Dirigente Scolastico, non potranno fermarsi a scuola oltre
tale orario e nei giorni indicati per ovvi motivi assicurativi e di sicurezza.
PROGETTO EDUCATIVO
Le Scuole progettano e attuano il loro intervento educativo secondo quanto indicato nelle
Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione.
Le indicazioni contengono un’articolata rassegna delle prestazioni che le nostra Scuole, sono
chiamate ad assicurare, sia per garantire l’unità nazionale del sistema educativo, sia per consentire ai
bambini di sviluppare le dimensioni della loro personalità in forma completa ed organica.
Nelle indicazioni Nazionali troviamo quattro aree che raggruppano, ciascuna di esse, gli obiettivi
specifici di apprendimento validi per tutti i bambini in età della Scuola dell’Infanzia, ovvero:
Il Sé e l’Altro;
Il Corpo in movimento;
Immagini, Suoni e Colori;
I Discorsi e le Parole;
La conoscenza del Mondo.
LE SCELTE EDUCATIVE
La progettualità caratterizzante la Scuola di base e i livelli successivi di insegnamento è lo strumento
principale attraverso cui il docente attua la sua funzione pedagogico didattica di guida dello sviluppo
globale dell’alunno; la Scuola dell’Infanzia, pur non essendo ancora compresa nella scuola
dell’obbligo, vede nella progettualità sistematica il suo modus operandi. Per lo sviluppo integrale del
bambino la Scuola dell’Infanzia si prefigge come finalità specifiche:
maturazione dell’identità;
conquista dell’autonomia;
sviluppo delle competenze.
Per maturazione dell’identità si intende il rafforzamento sotto il profilo corporeo, intellettuale e
fisico dinamico del bambino per tanto si stimoleranno la sicurezza di sé, la fiducia nelle proprie
capacità e la motivazione alla curiosità.
La conquista dell’autonomia richiede venga sviluppata nel bambino la capacità di orientarsi e di
compiere scelte autonome in contesti relazionali e normativi diversi, nel necessario riconoscimento
delle dipendenze esistenti ed operanti nella concretezza dell’ambiente naturale e sociale.
Ciò significa che il bambino interiorizzerà i valori universalmente condivisibili, quali la libertà, il
rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente, la solidarietà, la giustizia e l’impegno ad agire per il bene
comune.
Per lo sviluppo delle competenza si intende consolidare nel bambino le abilità sensoriali, percettive,
motorie, linguistiche ed intellettive, impegnandolo nelle prime forme di riorganizzazione
dell’esperienza e di esplorazione e di ricostruzione della realtà.
PROGETTO DIDATTICO CURRICOLARE
Il Progetto Didattico, individuato e programmato all'inizio dell'anno scolastico è un percorso
incentrato su uno più, argomenti specifici.
La scelta dell’argomento da trattare non è casuale ma è la risultante di una serie di considerazioni in
merito alla giustezza e all’opportunità di condividere con i bambini un determinato percorso
formativo Gli argomenti naturalmente, sono adeguati all’età dei bambini che frequentano la Scuola
dell’Infanzia, condizionato dai modi e dai tempi dell’apprendimento peculiari a questa età e al grado
di interesse e motivazione che possono suscitare.
L’individuazione dell’argomento da trattare è legata anche a considerazioni di ordine:
- strutturale, rispetto all’edificio ospitante;
- organizzativo, rispetto al numero dei bambini iscritti e frequentanti e all’orario di servizio dei
docenti;
- pratico, rispetto ai sussidi didattici ma soprattutto al materiale presente nella
INTERVENTO DIDATTICO ed ORGANIZZAZIONE dei GRUPPI:
Per le sezioni a composizione eterogenea rispetto all’età verranno individuati alcuni “momenti di
lavoro” che prevedono la formazione di gruppi di lavoro di bambini di pari età, guidati dalle
insegnanti di sezione in compresenza. Riteniamo, infatti, fondamentale per lo sviluppo integrale del
bambino “l’aprirsi” ad una socializzazione varia, piccolo/grande gruppo. Sempre all’inizio di ogni
anno scolastico, collegialmente, verranno decisi gli argomenti da trattare in questi ambiti, con le
relative metodologie.
Potrebbero rientrare in questo ambito quelle attività relative all’insegnamento extra-curricolare,
previsto per i bambini i cui genitori decidono di non avvalersi dell’insegnamento della Religione
Cattolica per i loro figli.
AMPLIAMENTO dell'OFFERTA FORMATVA
L’offerta formativa della Scuola dell'infanzia si arricchisce con l’organizzazione di alcune attività
che si intensificano in alcuni momenti dell'anno e che per la loro attuazione e' richiesto un orario di
lavoro aggiuntivo da parte dei docenti.
Per il corrente anno scolastico sono stati proposti laboratori di Teatro ed Espressività Corporea.
USCITE DIDATTICHE
Nel progetto educativo annuale vengono previste delle “uscite didattiche” che servono ad arricchire
e ad ampliare, attraverso il metodo dell’osservazione diretta “sul campo”, quanto imparato stando a
scuola.
La scelta delle mete è frutto del processo decisionale della collegialità dei docenti e sottoposte
all’attenzione del Consiglio di Intersezione e di Istituto.
Qualora l’uscita preveda l’utilizzo di pullman e l’accesso a luoghi che necessitano di biglietto
d’ingresso, le quote relative saranno a totale carico delle famiglie.
Nelle uscite non è permessa la presenza di alcun genitore in quanto la vigilanza e l’assistenza dei
bambini sarà competenza esclusiva del personale tutto in servizio presso la Scuola.
Il Progetto Didattico, le attività per gruppi eterogenei, le attività extracurricolari, tenute dai docenti
della scuola, e le uscite didattiche saranno indicate in un documento che all’inizio di ogni anno
scolastico verrà illustrato a tutti i genitori dei bambini frequentanti.
ORGANIZZAZIONE DIDATTICA della SEZIONE
Le sezioni della Scuola dell’Infanzia, composte in forma eterogenea rispetto all’età dei bambini.
Nel rispetto della libertà e dell’autonomia didattica di ciascun docente, alla luce del progetto
didattico di istituto, i docenti contitolari di ciascuna sezione, e dove presente l'insegnante di
sostegno, in piena autonomia, personalizzeranno il Progetto educativo di Istituto tenendo conto delle
individualità di bambini e bambine. Inoltre redigono un piano di lavoro annuale relativo alla propria
sezione, tenendo nella debita considerazione la presenza eventuale di bambini non segnalati che però
necessitano di percorsi individualizzati.
Durante il percorso educativo verranno effettuate periodiche verifiche da parte delle insegnanti per
poter rettificare in corso d’opera l’attività didattica.
Il percorso evolutivo di ciascun bambino viene monitorato e sistematicamente puntualizzato nell’
ambito di schede di osservazione didattica di ogni alunno.
La FUNZIONE DOCENTE
La funzione docente consiste:
- lavoro didattico a contatto diretto con i bambini;
- partecipazione al Collegio Docenti per confrontare le metodologie e prendere decisioni;
- svolgimento delle verifiche in itinere.
Indispensabile alla qualità del servizio erogato all’utenza sono i rapporti con le famiglie, utili a
creare un continuum educativo tra due agenzie formative fondamentali allo sviluppo armonico
dell’individuo.
SPECIFICHE ATTIVITA’ per il RECUPERO dello SVANTAGGIO e il SOSTEGNO dei
MINORI CON DISABILITA’
Nella nostra scuola vengono accolti bambini con disabilità, nonché bambini in situazione di
svantaggio socio – culturale.
Per questi bambini - e naturalmente per le loro famiglie - ci sarà la massima accoglienza da parte di
tutti gli operatori della scuola che collaboreranno con gli operatori del servizio sanitario nazionale e
con quelli dei servizi sociali del Comune che per le loro competenze seguono ciascun caso.
Percorsi individualizzati saranno programmati dai docenti di sezione e dall’eventuale insegnante di
sostegno su indicazioni degli specialisti, qualora la tipologia della disabilità o la gravità del disagio
lo richieda.
Momenti di incontro tra docenti e gli operatori specializzati si alterneranno a momenti di incontro
tenuti anche con i genitori dei bambini seguiti in quanto, siamo più che mai convinti che, un
tempestivo quanto mirato intervento di recupero gestito da tutti coloro che, a vario titolo, ruotano
intorno al minore, non possa che dare buoni risultati.
ORGANI COLLEGIALI
COLLEGIO dei DOCENTI (tutti i docenti in servizio nell’Istituto)
CONSIGLIO di INTERSEZIONE (docenti scuola dell’Infanzia)
CONSIGLIO di INTERCLASSE (docenti scuola primaria)
CONSIGLIO di CLASSE (docenti scuola secondaria di I grado)
CONSIGLIO DI ISTITUTO (in carica per 3 anni scolastici).
Il Presidente del Consiglio di Istituto viene scelto fra gli eletti della componente genitori.
Le modalità di convocazione e di svolgimento delle sedute sono regolate dalle leggi vigenti.
La gestione dell’Ordine del Giorno è a cura del Presidente.
In ogni seduta sono discussi gli argomenti all’O.D.G..
E’ consentito discutere argomenti non all’O.D.G. in caso di problematiche urgenti tra le varie ed
eventuali.
IMPEGNO RECIPROCO per il BUON FUNZIONAMENTO del SERVIZIO
I DOCENTI
Nell’espressione della loro professionalità e sulla base dell’esperienza acquisita si impegnano a:
rendere pubblico il progetto didattico all’inizio dell’anno scolastico con particolare riferimento
all’elaborazione personale relativa alla propria sezione.
presentare i mezzi, i metodi, i percorsi formativi che intendono utilizzare per il raggiungimento
degli obbiettivi formativi proposti.
rendere visibili procedure e metodologie atte a verificare l’andamento del processo educativo
generale nonché l’evoluzione personale di ciascun; bambino attraverso strumenti di valutazione
improntati alla trasparenza nel rispetto della privacy.
Offrire:
un supporto nelle difficoltà di apprendimento,
disponibilità e collaborazione con le famiglie.
I GENITORI
Si impegnano a:
per problemi di natura didattica, rivolgersi ai docenti di sezione e per problemi
organizzativo-strutturali alla direzione o all' Ente Locale di appartenenza;
controllare quotidianamente la presenza degli avvisi esposti all’ingresso della Scuola,
leggendone attentamente il contenuto;
firmare per ricevuta gli avvisi e circolari informativi consegnati dai docenti, dopo accurata
lettura;
controllare eventuali comunicazioni inserite negli zaini dei propri figli, specialmente i
genitori i cui figli prendono lo scuola-bus;
rispettare gli orari di entrata e di uscita della Scuola e tutte le norme per il buon
funzionamento del servizio (deleghe, permessi uscite prima dell’orario, ecc...);
partecipare alle assemblee ed ai ricevimenti di sezione.
SCUOLA PRIMARIA
Organizzazione didattica Scuola Primaria
L'orientamento pedagogico – didattico della Scuola Primaria, in linea con le finalità delle
Indicazioni Nazionali, tende a valorizzare la “centralità della persona”, consapevoli che il
percorso formativo non consiste in una semplice acquisizione di competenze, ma va arricchito e
integrato, considerando il soggetto inteso nella completezza delle sue componenti sociali, etiche,
culturali, psicofisiche e spirituali. Pertanto gli insegnanti opereranno su due aree d’intervento,
quella educativa e quella cognitiva.
• L’area educativa è obiettivo comune a tutte le discipline, per cui sarà compito di tutti i
Docenti sviluppare tematiche ed attività finalizzate alla ricerca e all’approfondimento dei
valori che l’Istituto intende promuovere.
• Per l’area cognitiva vengono definite, in base alle singole programmazioni annuali, le
competenze prioritarie relative ad ogni disciplina relative a tutto il corso di studi.
La progettazione delle attività didattiche e metodologiche tiene conto dei seguenti punti:
Analisi della situazione di partenza di ciascun alunno;
Definizione degli obiettivi generali e disciplinari;
Definizione dei contenuti di studio e delle azioni necessarie al loro apprendimento;
Verifiche in itinere, finali e valutazione complessiva
I docenti, dopo aver definito la situazione di partenza degli allievi, mettono a punto una
progettazione ed una programmazione adeguate ai bisogni ed alle aspettative dei ragazzi. I mesi di
dicembre ed aprile sono riservati agli incontri con i genitori per la verifica del processo di
apprendimento degli alunni nonché dello sviluppo relazionale ed interpersonale di ciascuno. Gli
obiettivi, le priorità e più in generale le scelte educative, didattiche ed organizzative dell’Istituto
sono stabiliti dal Collegio dei docenti, dal Consiglio d’Istituto e dai Consigli di classe e vengono
raccolti e resi pubblici nel presente Piano dell’Offerta Formativa, che definisce l’identità della
scuola.
Le scelte operate in questi ambiti coinvolgono gli alunni, la scuola tutta, le famiglie ed in qualche
misura la comunità locale, attraverso una collaborazione proficua e di interazione costante tra
Scuola, Comune ed altre istituzioni e/o organizzazioni locali per:
favorire la promozione del benessere e la prevenzione del disagio;
assicurare l’uguaglianza delle opportunità educative;
rispettare ritmi e modalità di apprendimento di ciascuno;
educare alla cittadinanza attiva e responsabile;
sviluppare conoscenze, abilità e competenze disciplinari e interdisciplinari attraverso la
promozione della didattica laboratoriale e dell’apprendimento cooperativo;
mirare alla formazione della persona intesa come acquisizione di identità, di autonomia
e di giudizio critico.
AMBITO DIDATTICO PROGETTUALE
FINALITÀ e OBIETTIVI
Finalità ed obiettivi
Il sistema scolastico è funzionale alla formazione dell'uomo e del cittadino e, quindi, alla
formazione di una personalità in cui l'elemento corporeo risulti integrato strettamente con quelli
intellettivo-cognitivo ed emotivo-affettivo.
"Il percorso complessivamente realizzato nella Scuola promuove l'educazione integrale della
personalità dei fanciulli, stimolandoli all'autoregolazione degli apprendimenti, ad un'elevata
percezione di autoefficacia, di potenziamento cognitivo e di personalità, alla massima attivazione
delle risorse di cui sono dotati, attraverso l'esercizio dell'autonomia personale, della responsabilità
intellettuale, morale e sociale, della creatività e del gusto estetico"(Indicazioni Nazionali).
Così concepita l'attività programmatica si costituisce come azione intenzionale nella
prospettiva di un fine da realizzare, laddove il fine rappresenta l'idea-guida, il complesso di valori
che danno senso all'azione stessa e che devono portare alla definizione di obiettivi educativi
irrinunciabili. Se il fine ultimo è la formazione integrale della personalità, così come prescritto a
livello normativo, le mete concettuali da porsi in questa direzione rappresentano dei traguardi
formativi, delle finalità educative generali che assolvono una fondamentale azione orientativa e
direzionale nei confronti della messa a punto e realizzazione di una progettazione curricolare.
Pertanto gli indirizzi principali di tale mappa curricolare costituiscono degli abiti morali che
rendono possibile da una parte la "convivenza democratica" (l'uguaglianza giuridica sancita dalla
Costituzione, i criteri di condotta relativi all'impegno personale, all'iniziativa e responsabilità,
all'autonomia, alla consapevolezza delle varie zone di diversità) dall'altra "l'alfabetizzazione
culturale".
Rispetto ai proponimenti ideali di tipo pedagogico, si pongono gli obiettivi formativi che
definiscono in termini più operativi i risultati che si intende far conseguire agli alunni al termine del
processo didattico pluriennale della Scuola Primaria.
Le azioni che conducono alla delineazione del "Patrimonio di conoscenze, di abilità e
comportamenti dell'individuo" trovano definizione nel concetto culturale dei tre assi fondamentali:
"il sapere, il saper fare, il saper essere".
"La Scuola opera, quindi, in modo che gli alunni, in ordine alla realizzazione dei propri fini
ed ideali, possano sperimentare l'importanza sia dell'impegno personale, sia del lavoro di gruppo
attivo e solidale, attraverso i quali accettare e rispettare l'altro, dialogare e partecipare in maniera
costruttiva alla realizzazione di obiettivi comuni. In questo senso, trova un esito naturale
nell'esercizio competente di tutte quelle "buone pratiche" finalizzate alla formazione dei futuri
"cittadini attivi" a livello e in prospettiva locale, nazionale, europea e mondiale". (Indicazioni
Nazionali)
Gli obiettivi educativi
Nell'ambito delle finalità sopra descritte, l’IC Amorosi persegue il raggiungimento di
precisi obiettivi in merito all'educazione, alla formazione e alla acculturazione degli alunni.
L'obiettivo principale è quello di far acquisire la capacità di una positiva vita di relazione, in
cui il soggetto sia autonomo nelle decisioni ma rispettoso delle norme della convivenza civile. La
scuola mira, perciò, a far acquisire una mentalità aperta, flessibile, capace di confronto e di scelta. A
ciò si aggiunge la necessità di un progressivo ampliamento della sfera cognitiva, così che, in una
realtà sociale sempre più complessa e disorganica, l'alunno acquisti una positiva capacità di
orientamento.
La continuità
Per il raggiungimento di tali finalità, occorre realizzare:
- un curricolo unico, dal primo anno della scuola dell'infanzia all'ultimo anno della scuola secondaria
di primo grado;
- una positiva apertura al territorio, perché la scuola possa utilizzarne le risorse e porsi come
elemento trainante di cultura.
La continuità del processo educativo nella scuola di base costituisce una condizione
essenziale per assicurare agli alunni il positivo conseguimento delle finalità dell'istruzione
obbligatoria, in definitiva il diritto a un percorso formativo organico e completo.
La scuola primaria contribuisce a tale finalità con un ruolo assai rilevante. Il suo impegno
riguarda un arco di tempo in cui avvengono, e possono essere sostenuti od ostacolati, processi
fondamentali di sviluppo delle capacità cognitive, sociali ed affettive degli alunni.
Accanto alla continuità "verticale" assume notevole importanza la continuità "orizzontale",
vale a dire: il raccordo con le famiglie e con i servizi, gli enti e le "risorse" del territorio.
L’uguaglianza delle opportunità educative
Ogni alunno deve trovare nella scuola adeguate opportunità per educarsi, formarsi ed istruirsi
ai massimi livelli possibili. Vanno attentamente valutate e adeguatamente affrontate, perciò, le
problematiche relative ad alunni iper o ipodotati, culturalmente svantaggiati, provenienti da
culture "altre".
La positiva collaborazione con il servizio di medicina scolastica e con le famiglie può offrire
un contributo notevole al raggiungimento di finalità ed obiettivi educativi.
La cura del processo di formazione
Il processo di apprendimento scolastico è curato dai docenti secondo la programmazione
deliberata dal Collegio dei Docenti. Sul piano didattico, perciò, non possono essere consentiti
interventi esterni che potrebbero determinare distorsioni del processo formativo.
Per quanto attiene invece alle problematiche educative, la collaborazione tra scuola, famiglia e
altre istituzioni diventa fondamentale.
Un ruolo strategico nell'azione educativa spetta all'alleanza tra scuola e famiglia, che
scaturisce da comune finalità educative, e rappresenta un punto di forza imprescindibile per la
crescita dei nostri alunni, impegnandosi a creare ogni utile spazio di confronto per sviluppare
relazioni armoniche , nel rispetto dei relativi ruoli e funzione.
Il processo educativo poggia, infatti, esclusivamente su modalità di vita vissuta e sulla
coerenza educativa degli adulti, evitando qualsiasi atteggiamento didascalico o enfatizzante che
potrebbe risultare inutile se non controproducente.
CURRICOLO
Parte fissa, plastica,per assicurare i saperi
fondamentali
Leggibilità, in sensopluridirezionale
possibilità di stabilireconnessioni operative varie
Coordinamento tra idiversi ordini di scuola,(tra sezioni classi, tra i
campi di esperienza
Modificabile,cioè adattabile alle
singole esigenze
Orientato versol’innovazione e lasperimentazione
ValutazioneSommativa (prove individualiScritte/OraliFormativa (autovalutazioneins./alunno, verbalizzazione, test,comunicazione, documenti, …)In itinere (nuove attività,riprogettazione)
Forme di raccordoconoscenza dell’alunno;coordinamento e aggancio trai tre ordini di scuola;collaborazione tra enti eagenzie culturali che operanosul territorio.
Parte mobileper attività incentrate sulla cultura locale, sullaconoscenza del territorio e sui vari progettirealizzati con gli enti del territorio.
IL CURRICOLOIl curricolo
Va inteso come il complesso organicamente strutturato di elementi culturali e
metodologie, in funzione della formazione di una mente aperta, creativa, logica e di una cultura
unitaria.
Esso va centrato:
sui saperi irrinunciabili;
sulle opzioni culturali presenti nel territorio;
su metodologie operative fondate sulle capacità degli alunni;
sulle risorse della scuola.
I saperi irrinunciabili
La scuola deve consentire l'apprendimento dei concetti fondamentali e degli strumenti della
conoscenza (lingua nazionale orale e scritta, almeno una seconda lingua, i fondamentali concetti
matematici, scientifici, storici, geografici e tecnologici) nonché di abilità mentali e motorie.
Tale apprendimento va sviluppato dal primo anno della scuola dell'infanzia all'ultimo della
scuola primaria, secondo la progressione naturale che va dal rapporto diretto, operatorio, con la
realtà, alla definizione delle esperienze secondo linee pre-disciplinari (scoperta delle strutture dei
sistemi simbolico-culturali), alla organizzazione dei saperi nelle varie discipline via via più
approfondite .1
l’apertura al territorio
Non si può educare alla socialità isolandosi dal sociale. La scuola deve tener conto delle
richieste educative del territorio per utilizzarne le risorse culturali, interpretarne i bisogni educativi e
porsi come valido elemento di promozione della cultura. Il curricolo deve prevedere la progressiva
scoperta dei beni culturali e ambientali del territorio (naturali, archeologici, architettonici, storici,
geografici, produttivi ecc.), perché divengano patrimonio vivo della cultura di tutti gli alunni.
la metodologia
Costituisce il nucleo portante del curricolo. Per una piena formazione intellettivo/cognitiva,
l'attenzione va posta, infatti, più ai processi di apprendimento che alle nozioni.
La scuola deve perciò dar vita ad una metodologia operativa in cui l'alunno possa confrontare, ricercare,
giocare con le idee, crearsi delle mappe concettuali che possano orientarlo nell'acquisizione di nuovi
saperi.
1 Tale percorso può essere esplicitato schematicamente:
- primo anno della scuola dell'infanzia: il bambino amplia il suo patrimonio cognitivo a contatto con una realtà
organicamente strutturata in funzione educativa;
- ultimi anni della scuola dell'infanzia e primi tre anni della scuola primaria: il bambino amplia il suo patrimonio
culturale e lo organizza progressivamente, attraverso la scoperta dei rapporti che intercorrono fra i vari
elementi cognitivi, collegandoli in sistemi via via meglio definiti. L'apprendimento della lettura e della scrittura
e la prima organizzazione dei concetti matematici, scientifici, storici, geografici, sociali, che costituiscono
saperi irrinunciabili, parte dalla scuola dell'infanzia con esperienze vissute in forma ludica e si concretizza nei
primi tre anni della scuola primaria. In questi, va tenuto nel debito conto che l'alunno è ancora strettamente
legato al concreto e fortemente condizionato da bisogni motori e ludici;
- nel secondo biennio della scuola primaria: le raggiunte capacità di pensiero logico concreto consentono dicompiere una ricostruzione intellettuale della realtà collegandone progressivamente i vari aspetti in disciplinedifferenziate ma strettamente interconnesse. In ogni caso, occorre ricordare che è particolarmente importantecomprendere e memorizzare i concetti fondamentali delle discipline. Lo studio sistematico di queste ultime va,invece, rinviato a momenti successivi (scuola secondario di 1° grado).
Le attività proposte saranno articolate in unità di apprendimento (UA), per scandire il percorso formativo
secondo gli obiettivi specifici di apprendimento previsti dalle Indicazioni Nazionali, finalizzate alle reali
esigenze degli alunni
L'attivazione di laboratori e di progetti eventualmente con il coinvolgimento di enti o associazioni
operanti nel territorio consente di approfondire specifici aspetti della conoscenza.
In ogni caso, l'apprendimentodeve essere
motivato
attuato in forma problematica ( P.B.L. e Problem solving)
fondatosulle reali capacitàdi ciascunalunno
organizzato su tempi distesi.
Presupposto di ogni strategia didattica efficace è partire dalle conoscenze e capacità che ciascun alunno già
possiede, dai suoi interessi, tenendo conto dei diversi stili di apprendimento. A questo punto balza evidente la
questione della personalizzazione dell'insegnamento, che non è didattica individuale, ma è più specificamente
attenzione alle doti di ogni alunno, nell'ambito di un'esperienza formativa di cooperative learning, attraverso un percorso
didatticodiverso,svoltoconstrategieadeguate.
i sussidi didattici
La scelta dei sussidi didattici e del materiale di consumo è fondamentale per la positiva riuscita dell'impegno
educativo e va operata in stretta relazione con la programmazione educativa e didattica. I sussidi devono consentire agli
alunni di comprendere gli elementi cognitivi soprattutto operando direttamente. Per quanto possibile, devono essere
creatidagli stessi alunni.
lasceltadei libridi testo
La scelta dei libri di testo va effettuata in stretto rapporto alla programmazione. I testi possono essere
integrati o sostituiti da materiale multimediale, informatico o bibliografico da utilizzare nelle classi e finalizzato ad
attività di ricerca e di studio.
la correzione degli elaborati
La correzione degli elaborati, particolarmente importante nel processo di apprendimento, va effettuata direttamente
dagli alunnial terminediunprocessodi ripensamentoechiarificazione.
compitiacasa
Le esercitazioni al di fuori dell'orario delle lezioni devono costituire un rinforzo di quanto chiaramente appreso
nell'ambito scolastico. In ogni caso non possono essere assegnati compiti che l'alunno non sia correttamente in grado di
svolgere senza intervento di altri e comunque sarà evitato un sovraccarico di compiti, tenendo conto della necessità
di lasciare il tempo necessario per attività elettive e, soprattutto, di gioco.
trasporto materiale didattico
I docenti, in collaborazione con i genitori, devono evitare che gli alunni trasportino pesi eccessivi che possano
danneggiarli e devono aver cura di distribuire nell'arco della settimana le lezioni per le quali occorre più materiale.
Ritardi di apprendimento ed handicap
I casi di ritardo nell'apprendimento devono essere fronteggiati dai docenti con specifici interventi (progetti
di recupero); inoltre una cura e un'attenzione specifica è rivolta agli alunni affetti da DSA. Quelli più gravi,
invece, vanno portati all'attenzione degli specialisti della medicina scolastica.
La Programmazione
Il Collegio dei Docenti elabora la programmazione educativa che stabilisce dettagliatamente i
percorsi di apprendimento, le metodologie, le strategie didattiche, i criteri di verifica e valutazione.
La programmazione deve essere organizzata secondo una linea di continuità dal primo anno
della scuola dell'infanzia all'ultimo anno di quella primaria. In essa vanno indicati i dati cognitivi
oggetto di apprendimento in ordine alle diverse età della scuola dell'infanzia e alle varie classi di
quella primaria.
La programmazione educativa va attuata nelle varie classi e monitorata ogni bimestre dal
Collegio dei Docenti.
Indicazioni per i piani di studio personalizzati
Il percorso formativo della Scuola si avvale degli "obiettivi specifici di apprendimento": tali
obiettivi indicano i risultati attesi di maturazione da mettere in relazione con le capacità di ogni
bambino e con le pratiche pedagogiche e didattiche più opportune. Essi obbediscono al
principio dell'ologramma", ovvero sono strettamente connessi l'uno con l'altro.
Gli obiettivi specifici di apprendimento adattati ai singoli bambini diventano obiettivi
formativi. L'insieme degli obiettivi formativi, delle attività didattiche, delle soluzioni organizzative
e delle modalità di verifica, costituiscono le UA ovvero "le unità di apprendimento", individuali o
di gruppo.
L'insieme delle unità di apprendimento costituisce il "Piano Personalizzato delle Attività
Educative", da cui si ricava la documentazione utile per un'attenta e reale valutazione delle
competenze individuali acquisite".
La scuola si muove da un'attenta analisi della situazione socio-culturale:
a) anamnesi familiare e personale
b) sviluppo psico-fisico
c) sviluppo cognitivo
d) sviluppo socio-affettivo
a) caratteristiche generali
b) nuclei familiari
c) offerte educative
d) risorse effettive
Ne consegue la contestualizzazione delle seguenti matrici progettuali, che caratterizzano l'identità
del I.C. Amorosi:
ALUNNO
ALUNNO
1) SOCIALE
2) DEL LAVORO
3) ORGANIZZATIVE
Cittadinanza e Costituzione
Comunicazione
Relazione
Integrazione
Lo sviluppo della creatività
Identità
Autonomia
Riflessione
L’Educazione dell’apprendimento
Problematizzazione PBL
Analisi – ricerca - osservazione
Relazione
Integrazione
La valutazione degli alunni
La valutazione consiste:
- nella verifica dei risultati ottenuti dal singolo alunno in relazione agli obiettivi di
apprendimento, formazione e educazione programmati;
- nell'esame dei fattori che abbiano potuto determinare un rallentamento o un'ac-
celerazione dei processi di apprendimento.
Per una corretta valutazione dei processi di apprendimento si fa ricorso alle prove oggettive
che permettono di avere valide informazioni per il confronto fra differenti situazioni educative,
informazioni che, per ovvi motivi, non sono possibili durante la quotidiana azione di
insegnamento/apprendimento, esecuzione/correzione dei compiti.
La verifica dei livelli di apprendimento, tramite prove oggettive, costituisce, dunque, una
delle esigenze fondamentali dell'attività didattica. In particolare, è forte l'esigenza che le procedure
di valutazione vengano utilizzate seguendo i principi della moderazione e della accuratezza.
La scuola, inoltre, deve rendere consapevoli alunni e genitori di tali risultati, dei motivi che li
hanno determinati, nonché delle attività svolte per favorire il processo di apprendimento.
È compito del collegio dei docenti determinare, nell'ambito della programmazione edu-
cativa, le modalità di verifica dei risultati raggiunti, nonché quelle di comunicazione degli stessi alle
famiglie.
SCUOLA PRIMARIA
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE
DISCIPLINA: ITALIANOCLASSE I
Competenze e/oNuclei tematici
Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto
Ascoltare ecomprendere
Ascoltare una consegna e/o unracconto
Comprendere i messaggi ricevuti
Interagire negli scambicomunicativi
Ascolta, comprende, interagisce inmodo:
prolungato, pronto, corretto,
articolato, pertinente e
approfondito
prolungato, adeguato, pertinente e
corretto
passivo e per tempi molto brevi,
essenziale, poco corretto e non
sempre pertinente
passivo e per tempi molto brevi,
inadeguato
9/10
7/8
6
5
Leggere ecomprendere
Utilizzare la tecnica di lettura.Leggere ad alta voce brevi testi.Leggere comprendendo ilsignificato globale di semplicitesti.Leggere, comprendere ememorizzare semplicifilastrocche, conte, ninna nanne epoesie.Osservare immagini singole e insequenza e mette in relazioneimmagini e testo
Legge in modo: corretto, scorrevole ed espressivo
corretto e scorrevole
meccanico
stentato
Comprende in modo: completo e rapido
completo
essenziale
parziale e frammentario
del tutto inadeguato
9/10
7/8
6
5
9/10
7/8
6
5
Scrivere Scrivere autonomamente parole,didascalie e brevi testi suesperienze personali.Scrive sotto dettatura.
Scrive sotto dettatura e/oautonomamente in modo:
molto corretto 9/10
corretto e chiaro
poco corretto, poco organizzato
scorretto e disorganico
7/8
6
5
Riflettere sullalingua
Utilizzare le principaliconvenzioni ortografiche
Riconosce e usa la lingua:con piena padronanzacorrettamenteessenzialmentecon molte lacune
9/107/865
DISCIPLINA: ITALIANOCLASSI II III
Competenze e/oNuclei tematici
Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto
Ascoltare ecomprendere
Acquisire un comportamento diascolto attento e partecipativo
Comprendere comunicazioni etesti ascoltati individuandone glielementi essenziali
Saper interagire negli scambicomunicativi
Ascolta, comprende, interagisce inmodo:
prolungato, pronto, corretto,
articolato, pertinente e
approfondito
prolungato, adeguato, pertinente e
corretto
passivo e per tempi molto brevi,
essenziale, poco corretto e non
sempre pertinente
passivo e per tempi molto brevi,
inadeguato
9/10
7/8
6
5
Leggere ecomprendere
Leggere in modo espressivo
Leggere, comprendere testi didiversa tipologia, individuandogli elementi e le caratteristicheessenziali
Leggere, comprendere ememorizzare filastrocche, poesiee dialoghi
Legge in modo: corretto, scorrevole ed espressivo
corretto e scorrevole
meccanico
stentato
Comprende in modo: completo e rapido
completo
essenziale
parziale e frammentario
9/10
7/8
6
5
9/10
7/8
6
5
ScrivereScrivere testi in modo chiaro elogico a livello denotativo econnotativo
Rielaborare testi di vario tipo inmodo chiaro e coerente
Scrive sotto dettatura e/oautonomamente in modo:
molto corretto
corretto e chiaro
poco corretto, poco organizzato
scorretto e disorganico
9/107/86
5
Riflettere sullalingua
Utilizzare le principaliconvenzioni ortografiche
Riconoscere e denominare leprincipali parti del discorso
Riconosce e usa la lingua: con piena padronanza
correttamente
essenzialmente
con molte lacune
9/107/865
DISCIPLINA: ITALIANOCLASSI IV V
Competenze e/oNuclei tematici
Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto
Ascoltare ecomprendere
Prestare un’attenzione semprepiù prolungata e selettiva allespiegazioni dell’insegnante e agliinterventi dei compagni
Comprendere testi orali
Partecipare a discussioni digruppo
Riferire un’esperienza,un’attività o un argomento distudio
Ascolta, comprende, comunica in modo: prolungato, pronto, corretto, articolato,
pertinente e approfondito
prolungato, adeguato, pertinente e
corretto
passivo e per tempi molto brevi,
essenziale, poco corretto e non sempre
pertinente
passivo e per tempi molto brevi,
inadeguato
9/10
7/8
6
5
Leggere ecomprendere
Leggere ad alta voce e in silenzioin modo corretto, scorrevole,espressivo e consapevole testinoti e non
Leggere, comprendere diversitipi di testo rielaborandone leinformazioni principali
Legge in modo: corretto, scorrevole ed espressivo
corretto e scorrevole
meccanico
stentato
Comprende in modo: completo e rapido
completo
essenziale
parziale e frammentario
9/10
7/865
9/107/865
Scrivere Scrivere testi in modo chiaro elogico di tipo descrittivo,narrativo, argomentativo a livellodenotativo e connotativo
Produrre rielaborazioni,manipolazioni e sintesi
Scrive sotto dettatura e/o autonomamente inmodo:
molto corretto
corretto e chiaro
poco corretto, poco organizzato
scorretto e disorganico
9/107/8
65
Riflettere sullalingua
Utilizzare le principaliconvenzioni ortografiche
Riconoscere e denominare leprincipali parti del discorso;individua e usa in modoconsapevole modi e tempi delverbo; riconoscere i connettivi;analizzare la frase nelle suefunzioni
Riconosce e usa la lingua: con piena padronanza
correttamente
essenzialmente
con molte lacune
9/107/865
DISCIPLINA: INGLESECLASSE I II III
Competenze e/oNuclei tematici
Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto
Ascoltare ecomprendere Comprendere parole, istruzioni e
frasi di uso quotidiano
Ascolta, comprende in modo:
corretto
adeguato
essenziale
inadeguato
9/107/865
Leggere ecomprendere
Leggere e comprendere parole,cartoline, brevi messaggiaccompagnati da supporti visivi
Legge in modo: corretto, scorrevole ed espressivo
corretto e scorrevole
meccanico
stentato
Comprende in modo: completo e rapido
9/10
7/865
9/107/8
completo
essenziale
parziale e frammentario
65
ScrivereCopiare e scrivere parole esemplici frasi
Copia e scrive sotto dettatura e/oautonomamente in modo:
molto corretto
corretto
poco corretto
scorretto
9/10
7/8
6
5
Parlare Interagisce con un compagno perpresentarsi o giocare utilizzandofrasi ed espressioni memorizzateadatte alla situazione
Usa la lingua: con padronanza
correttamente
essenzialmente
con molte lacune
9/107/865
DISCIPLINA: INGLESECLASSE IV V
Competenze e/oNuclei tematici
Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto
Ascoltare ecomprendere Comprendere parole, espressioni
,istruzioni e frasi di usoquotidiano
Identificare il tema centrale di undiscorso
Ascolta, comprende in modo:
corretto
adeguato
essenziale
inadeguato
9/10
7/8
6
5
Leggere ecomprendere
Leggere e comprendere parole,cartoline, brevi testi,accompagnati da supporti visivi
Legge in modo: corretto, scorrevole ed espressivo
corretto e scorrevole
meccanico
stentato
Comprende in modo: completo e rapido
completo
essenziale
parziale e frammentario
9/10
7/865
9/107/865
ScrivereScrivere messaggi semplici ebrevi lettere personali in modocomprensibile
Scrive autonomamente in modo: molto corretto
corretto
poco corretto
scorretto
9/107/865
ParlareEsprimersi linguisticamente inmodo comprensibile e adeguatoalla situazione comunicativa
Scambiare semplici informazioniafferenti alla sfera personale
Usa la lingua: con padronanza
correttamente
essenzialmente
con molte lacune
9/10
7/8
6
5
DISCIPLINA: STORIACLASSI I II
Competenze e/o Nucleitematici
Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto
COLLOCAREFATTI ED EVENTINELLO SPAZIO ENEL TEMPO
Acquisire i concetti disuccessione cronologica, didurata e di contemporaneità
Conoscere la periodizzazione e laciclicità
Conoscere la funzione e l’usodegli strumenti convenzionali perla misurazione del tempo
Colloca nello spazio e nel tempofatti ed eventi in modo:
esauriente
corretto
abbastanza corretto
frammentario
9 / 10
7 / 8
6
5
RICAVAREINFORMAZIONI DAFONTI DI DIVERSOTIPO
Individuare le tracce e usarlecome fonti per la ricostruzione difatti del suo recente passato(vacanze, scuola dell’infanzia) edella storia personale
Individua le tracce e sa usarle nellaricostruzione dei fatti in modo:
esauriente
corretto
abbastanza corretto
frammentario
9 / 10
7 / 8
6
5
COSTRUIRE ICONCETTIFONDAMENTALIDELLA STORIA
Acquisire i concetti di famiglia,di gruppo, di ambiente
Acquisire il concetto di regole esaperle rispettare
Acquisire il concetto di civiltàcome insieme dei modi di vita digenitori e nonni
Mostra di possedere e applicare iconcetti di famiglia, gruppo, regolain modo:
esauriente
corretto
abbastanza corretto
frammentario
9 / 10
7 / 8
6
5
COSTRUIRE EVERBALIZZARESCHEMITEMPORALI ELOGICI
Rappresentare concetti econoscenze appresi, mediantegrafismi, racconti orali e disegni
Rappresenta concetti e conoscenzein modo:
esauriente
corretto
abbastanza corretto
frammentario
9 / 10
7 / 8
6
5
DISCIPLINA: STORIACLASSI III IV V
Competenze e/o Nucleitematici
Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto
COLLOCAREFATTI ED EVENTINELLO SPAZIO ENEL TEMPO
Riconoscere relazioni disuccessione e di contemporaneità,cicli temporali
Ordinare in modo cronologico(a.C. d.C.) fatti ed eventi storici
Conoscere altri sistemicronologici
Individuare periodizzazioni
Colloca nello spazio e nel tempofatti ed eventi in modo:
esauriente
corretto
abbastanza corretto
frammentario
9 / 10
7 / 8
6
5
RICAVAREINFORMAZIONI DAFONTI DI DIVERSOTIPO
Individuare fonti storiche: tracce,resti e documenti
Ricavare e organizzareinformazioni, metterle inrelazione e formulare ipotesi
Individua le tracce e sa usarle nellaricostruzione dei fatti in modo:
esauriente
corretto
abbastanza corretto
frammentario
9 / 10
7 / 8
6
5
COSTRUIRE ICONCETTIFONDAMENTALIDELLA STORIA
Elaborare rappresentazionisintetiche delle società studiate,mettendo in rilievo le relazionifra gli elementi caratterizzanti
Individuare analogie e differenzetra quadri storici e sociali diversi,lontani nello spazio e nel tempo
Mostra di possedere e applicare iconcetti fondamentali della storia inmodo:
esauriente
corretto
abbastanza corretto
frammentario
9 / 10
7 / 8
6
5
VERBALIZZARESCHEMITEMPORALI
Elaborare in forma di raccontoorale e scritto gli argomentistudiati
Ricavare e produrre informazionida grafici, tabelle, carte storiche,reperti
Consultare testi di genere diverso
Rappresenta, comunica concetti econoscenze in modo:
esauriente
corretto
abbastanza corretto
frammentario
9 / 10
7 / 8
6
5
DISCIPLINA: GEOGRAFIACLASSI I II
Competenze e/o Nucleitematici
Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto
ORIENTARSI NELLOSPAZIO VISSUTO ERAPPRESENTATO
Muoversi nello spazio vissutoutilizzando punti di riferimentoarbitrari e convenzionali eutilizzando indicatori topologici
Si orienta nello spazio vissuto inmodo:
esauriente
corretto
abbastanza corretto
frammentario
9 / 10
7 / 8
6
5
RICONOSCERE GLIELEMENTI CHECARATTERIZZANO ILTERRITORIO
Individuare e distinguere glielementi fisici e antropici checaratterizzano l’ambiente diappartenenza
Individua gli elementi di unambiente in modo:
esauriente
corretto
abbastanza corretto
frammentario
9 / 10
7 / 8
6
5
USARE ILLINGUAGGIO DELLAGEO-GRAFICITÀ
Costruire carte mentali deglispazi vissuti
Rappresentare percorsi esperiti
Rappresentare in prospettivaverticale oggetti e ambienti noti
Mostra di possedere e usare illinguaggio della geograficità inmodo:
esauriente
corretto
abbastanza corretto
frammentario
9 / 10
7 / 8
6
5
DISCIPLINA: GEOGRAFIACLASSI III IV V
Competenze e/o Nucleitematici
Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto
ORIENTARSI NELLOSPAZIORAPPRESENTATO
Orientarsi nello spazio e sullecarte geografiche
Utilizzare la bussola e i punticardinali
Si orienta nello spazio, e sullecarte geografiche in modo:
esauriente
corretto
abbastanza corretto
frammentario
9 / 10
7 / 8
6
5
RICONOSCERE GLIELEMENTI CHECARATTERIZZANO ILTERRITORIO
Conoscere e descrivere glielementi caratterizzanti iprincipali paesaggi italiani,europei e mondiali
Cogliere analogie e differenze
Conoscere e applicare ilconcetto polisemico di regioneal territorio italiano
Conosce e descrive gli elementi diun ambiente in modo:
esauriente
corretto
abbastanza corretto
frammentario
9 / 10
7 / 8
6
5
USARE ILLINGUAGGIO DELLAGEO-GRAFICITÀ
Interpreta carte geografiche adiversa scala, carte tematiche,grafici, immagini da satellite
Localizzare sulla cartageografica dell’Italia laposizione delle regioni fisiche eamministrative
Mostra di possedere e usare illinguaggio della geograficità inmodo:
esauriente
corretto
abbastanza corretto
frammentario
9 / 10
7 / 8
6
5
DISCIPLINA: MUSICACLASSI I II III IV V
Competenze e/oNuclei tematici
Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto
ASCOLTARE EANALIZZARE
Sperimentare la differenza frasuono e rumore
Ascoltare diversi fenomenisonori( suoni e rumoridell’ambiente, brani musicali)
Valutare gli aspetti funzionalied estetici in un brano
Associare stati emotivi ai braniascoltati
Ascolta e discrimina diversifenomeni sonori in modo:
esauriente
corretto
abbastanza corretto
inadeguato
9 / 10
7 / 8
6
5
ESPRIMERSIVOCALMENTE Ascoltare un brano musicale e
riprodurne il canto
Eseguire canti corali
Riprodurre suoni, ritmi e rumoricon il corpo e con la voce
Si esprime vocalmente in modo: esauriente
corretto
abbastanza corretto
9 / 10
7 / 8
6
inadeguato 5
Saper usare semplicistrumenti
Produrre e usare semplici“strumenti”
Riproduce ritmi in modo:
esauriente
corretto
abbastanza corretto
inadeguato
9 / 10
7 / 8
6
5
DISCIPLINA: ARTE E IMMAGINECLASSI I II III IV V
Competenze e/oNuclei tematici
Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto
PERCEPIREVISIVAMENTE Guardare, osservare e descrivere
immagini e oggetti conconsapevolezza
Osserva e descrive immagini eoggetti in modo:
esauriente
corretto
abbastanza corretto
inadeguato
9 / 10
7 / 8
6
5
LEGGERE ECOMPRENDERE Leggere le immagini
comprendendo le diversefunzioni che esse possonosvolgere (informative,descrittive, emotive …)
Leggere gli elementicompositivi di un’opera d’arte
Conoscere e apprezzare i
Legge immagini e opere d’arte inmodo:
esauriente
corretto
abbastanza corretto
inadeguato
9 / 10
7 / 8
6
5
principali beni artistici presentinel nostro territorio
PRODURRE ERIELABORARE Utilizzare strumenti e regole per
produrre immagini grafiche epittoriche anche attraversoprocessi di manipolazione erielaborazione di tecniche emateriali
Conosce le varie tecniche e le usain modo:
esauriente e creativo
corretto
abbastanza corretto
inadeguato
9 / 10
7 / 8
6
5
DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICACLASSI I II III IV V
Competenze e/oNuclei tematici
Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto
IL CORPO E LEFUNZIONI SENSO-PERCETTIVE
Riconoscere e denominare levarie parti del corpo
Classificare le informazioniprovenienti dagli organi disenso
Riconosce e denomina le parti delproprio corpo in modo:
esauriente
corretto
abbastanza corretto
inadeguato
9 / 10
7 / 8
6
5
IL MOVIMENTO DELCORPO E LE SUERELAZIONI CON ILTEMPO E LO SPAZIO
Coordinarsi all’interno di unospazio in rapporto alle cose ealle persone
Conoscere e applicarecorrettamente modalitàesecutive di giochi dimovimento e presportivi
Si coordina all’interno di unospazio in modo:
esauriente
corretto
abbastanza corretto
inadeguato
9 / 10
7 / 8
6
5
IL LINGUAGGIO DELCORPO COMEMODALITA’COMUNICATIVO-ESPRESSIVA
Organizzare condotte motoriesempre più complesse,coordinando vari schemi dimovimento
Organizza condotte motoriecomplesse in modo:
esauriente e creativo
corretto
abbastanza corretto
inadeguato
9 / 10
7 / 8
6
5
DISCIPLINA: RELIGIONECLASSI I II III
Competenze e/oNuclei tematici
Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto
DIO E L’UOMOScoprire che per la religioneCristiana Dio è creatore epadre
Guardare e rispettare la naturae prendere coscienza che essaè dono di Dio
Esprime i contenuti in modo: esauriente
corretto
abbastanza corretto
inadeguato
Distinto/OttimoBuono
SufficienteInsufficiente
SEGNI E SIMBOLIDEL NATALE EDELLA PASQUA
Individuare i segni del Natalenell’ambiente e nellecelebrazioni religiose
Comprendere che la Pasqua èper i cristiani la festa piùimportante e il centro dellaloro fede
Riconosce i valori religiosi inmodo:
esauriente
corretto
abbastanza corretto
inadeguato
Distinto/OttimoBuono
SufficienteInsufficiente
LA BIBBIA E LEALTRE FONTI
Conoscere usi, costumi etradizioni dell’ambiente diGesù
Comprendere attraverso iracconti biblici delle originiche il mondo è opera di Dio
Legge e comprende le fontibibliche in modo:
esauriente
corretto
abbastanza corretto
inadeguato
Distinto/OttimoBuono
SufficienteInsufficiente
DISCIPLINA: RELIGIONECLASSI IV V
Competenze e/oNuclei tematici
Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto
IL LINGUAGGIORELIGIOSO
Riconoscere nella vita di Gesùproposte di scelte responsabilianche per un personaleprogetto di vita
Riconosce i linguaggi espressividella fede in modo:
esauriente
corretto
abbastanza corretto
inadeguato
Distinto/OttimoBuono
SufficienteInsufficiente
SEGNI E SIMBOLIDEL NATALE EDELLA PASQUA
Riconoscere la festa delNatale come esperienza digioia, comunione e fratellanza
Riconoscere la Pasqua comeevento salvifico dell’uomo
Riconosce il senso religioso dellaPasqua e del Natale in modo:
esauriente
corretto
abbastanza corretto
inadeguato
Distinto/OttimoBuono
SufficienteInsufficiente
LA BIBBIA E LEALTRE FONTI
Conoscere le origini e ladiffusione dei testi piùimportanti per la vita di uncristiano
Conoscere la figura di Gesù
Conoscere gli elementifondanti delle grandi religioninon cristiane
Sapere che la Chiesapromuove il dialogo con lealtre confessioni cristiane
Fa riferimento alle fonti biblichein modo:
esauriente
corretto
abbastanza corretto
inadeguato
Distinto/OttimoBuono
SufficienteInsufficiente
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTOElaborata in base ai seguenti indicatori:
a) Rispetto dei regolamenti interni e delle norme sulla sicurezza;
b) Comportamento nell’utilizzo di strumenti e strutture, nella collaborazione con i docenti, con il
personale della scuola, con i compagni durante le ore scolastiche e durante le uscite
c) Impegno e partecipazione.
DESCRITTORI GIUDIZIOSINTETICO
A. Scrupoloso rispetto dei regolamenti interni e delle norme sulla sicurezza;
B. Comportamento maturo per responsabilità e collaborazione;
C. Vivo impegno e partecipazione costruttiva alle attività didattiche;
D. Comportamento eccellente, impegno assiduo e costruttivo interesse elevato e
motivato;
E. L’alunno si pone come elemento trainante, positivo all’interno della classe. OTTIMOA. Rispetto dei regolamenti interni e delle norme sulla sicurezza;
B. Comportamento responsabile e collaborativo;
C. Serio impegno e partecipazione propositiva alle attività didattiche;
D. Comportamento consapevole del proprio dovere e continuità nell’impegno a
scuola e a casa.DISTINTO
A. Rispetto non sempre accurato dei regolamenti interni e delle norme sulla
sicurezza;
B. Comportamento sostanzialmente corretto e impegno soddisfacente;
C. Impegno non sempre costante ed una non sempre consapevolezza del proprio
dovere.
D. Comportamento sostanzialmente responsabile e soddisfacente continuità
nell’impegno a scuola e a casa.
BUONO
A. Osservanza parziale delle norme, dei regolamenti interni e delle norme sulla
sicurezza;
B. Comportamento poco corretto per responsabilità e collaborazione;
C. Impegno discontinuo e partecipazione limitata alle attività didattiche;
D. Comportamento non sempre rispettoso ed impegno superficiale e poca
consapevolezza del proprio dovere.
DISCRETO
A. Non osservanza dei regolamenti interni e delle norme sulla sicurezza;
B. Comportamento indisciplinato e non responsabile, inadeguatezza nello
svolgere il proprio dovere e mancanza di impegno.SUFFICIENTE
A. Comportamenti e atteggiamenti che manifestano un rifiuto sistematico delle
regole e che denotano una mancanza di rispetto dell’altro, assenza totale di
impegno e di consapevolezza del proprio dovere.INSUFFICIENTE
SCUOLA SECONDARIA
La legge 59/97 sull’autonomia delle istituzioni scolastiche, il regolamento sull’autonomia (DPR.
275/99) e successivi interventi legislativi hanno permesso di sperimentare nuove forme
organizzative e didattiche, rispondenti alle diverse attese dell’utenza.
Il tempo scuola è stato organizzato tenendo presenti i bisogni formativi dei ragazzi, le necessità delle
famiglie e del territorio, rispettando le nuove indicazioni ministeriali.
L’orario scolastico risulta pertanto il seguente:
Per le classi a tempo normale con 30 ore settimanali l’orario è il seguente:
dal lunedì al sabato dalle ore 8,00 alle ore 13,00
Per le classi a tempo prolungato con 36 ore settimanali l’orario è il seguente:
quattro giorni dalle ore 8,00 alle ore 14,00
due giorni dalle ore 8,00 alle ore 17,00 (compreso il servizio mensa dalle ore 13,00 alle ore
14,00).
Ogni ragazzo hadiritto allosviluppo
armonico e integraledella
persona
Alleanza tra scuola efamiglia
Centralitàdella persona
OrientamentoAmbiente diapprendimento
Cittadinanza attivaValutazione
CENTRALITÀ DELLA PERSONA
"La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto
della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni,capacità e delle sue fragilità , nelle varie fasi di sviluppo e di formazione". (Indicazioni Nazionalipag. 9)Centralità della persona significa porre al centro dell’azione educativo didattica ogni singoloragazzo, le sue caratteristiche, i suoi talenti, il suo particolare stile cognitivo, i suoi bisogni educativispeciali . Una scuola che ‘include’ è una scuola che progetta tenendo a mente proprio tutti affinchènessun alunno sia sentito come non appartenente, non pensato e quindi non accolto. La scuola nondeve muoversi nella condizione di emergenza, per cui è necessaria l’identificazione precoce dipossibili difficoltà, strumentali o relazionali, che se ignorate possono trasformarsi in veri e proprihandicap. Verranno stimolate tutte le risorse professionali operanti sul territorio (ASL, servizisociali, servizi socio sanitari) per istaurare un reale rapporto di collaborazione per sostenere glialunni in difficoltà. .Non si tratta solo di utilizzare gli strumenti compensativi e dispensativi che la normativa consente eprevede in alcuni casi , ma di elaborare ed adottare un preciso ed attento intervento didattico che dauna parte miri al conseguimento delle competenze funzionali ad un progetto di vita e dall’altrafavorisca, ad esempio attraverso l’ apprendimento cooperativo, lavori a coppie o a piccoli gruppi ,ilrapporto con i compagni, che devono essere preparati a rapportarsi con qualsiasi persona inqualunque condizione. La scuola redige il Piano annuale per l’Inclusività, nel quale sono rilevate letipologie dei diversi bisogni educativi speciali e le risorse impiegabili, l’insieme delle difficoltà e deidisturbi riscontrati, dando consapevolezza alla comunità scolastica dei punti di forza e di debolezzadegli interventi di inclusione scolastica operati nell’anno.
CITTADINANZA ATTIVA
"La nostra scuola deve formare cittadini italiani che siano al tempo stesso cittadinid’Europa e del mondo". (Indicazioni Nazionali pag. 9)Educare alla cittadinanza significa dotare i ragazzi della capacità di contribuire allo sviluppo delbenessere della società nella quale vivono come cittadini responsabili e attivi. Significa formareindividui autonomi e responsabili, in grado di cooperare, sostenere chi è in difficoltà, riconoscere edaccettare le differenze (essere); in grado di conoscere, di informarsi e di capire (sapere); in grado diprendere decisioni, fare scelte, risolvere problemi ( fare) , attraverso lo sviluppo e verso lo sviluppodelle competenze chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dalConsiglio dell’Unione europea. Le otto competenze europee (comunicazione nella madrelingua,comunicazione nelle lingue straniere, competenza matematica e competenze di base in scienza etecnologia, competenza digitale, imparare ad imparare, competenze sociali e civiche, spirito diiniziativa e imprenditorialità, consapevolezza ed espressione culturale) sono contemporaneamente ilprincipio ispiratore e il punto di arrivo della nostra azione educativa e didattica. Tutte le discipline,attraverso gli obiettivi specifici e attraverso tutte le azioni e le procedure di apprendimentoconcorrono al loro conseguimento.Si educa alla cittadinanza attraverso un curricolo esplicito, serie di contenuti e conoscenze, abilità,ma anche attraverso un curricolo implicito che diventa ambiente di vita, di relazione, di convivenzanella quotidianità del fare scuola.Promuoviamo una nuova cultura della legalità, intesa non come semplice “non trasgressione” dellenorme, ma come rispetto e cura di se stessi, degli altri, del bene comune, dell’ambiente;partecipazione alla vita comune, nel rispetto di regole condivise .
LA SCUOLA AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
"La scuola primaria e secondaria di primo grado deve essere un contesto idoneo apromuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tuttigli alunni". (Indicazioni Nazionali pag. 34)
L’utilizzo dell’espressione “ambiente di apprendimento” sposta la prospettiva della scuola daldocente, che insegna, al ragazzo, che apprende. Il ragazzo che vive in un contesto attento, in cui sisente rispettato, sostenuto, valorizzato, in un sereno clima collaborativo , apprende molto piùfacilmente e velocemente. La costruzione di un sereno e stimolante ambiente di apprendimentopartirà, ancora una volta, dal ragazzo, portatore di esperienze e conoscenze proprie da accogliere evalorizzare come potenziale per intraprendere nuovi percorsi ; ogni ragazzo sarà il protagonista delproprio processo di apprendimento, perché sarà costantemente invitato a riflettere su come e quantoimpara e a comunicare agli altri (docenti e compagni) i traguardi raggiunti. La nostra scuola favoriràla costituzione di gruppi di lavoro sia per attività curricolari che extracurricolari, per incoraggiarel’apprendimento collaborativo e lo scambio di interessi ed esperienze.
ALLEANZA TRA SCUOLA E FAMIGLIA
"La scuola ha l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con i genitori. Non si tratta di rapportida stringere solo in momenti critici, ma di relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e chesi supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative". (Indicazioni Nazionali pag. 10)
La collaborazione educativa tra scuola e famiglia è un punto di forza necessario per offrire ai ragazzila più alta opportunità di sviluppo armonico e sereno. Si fonda sulla condivisione dei valori e su unafattiva collaborazione nel reciproco rispetto delle competenze in un rapporto di fiducia e dicontinuità che va costruito, riconosciuto, sostenuto e valorizzato. I genitori, pertanto, al di là dellesemplici comunicazioni di tipo didattico, saranno sollecitati a partecipare attivamente alla vita dellascuola, dando il loro contributo nel rispetto del Patto Educativo di Corresponsabilità. Nel corsodell’anno scolastico saranno programmati incontri periodici sia mattutini che pomeridiani,individuali e collettivi per informare e condividere con i genitori il percorso formativo del ragazzo.
(vedi orari di ricevimento dei docenti)
ORIENTAMENTO
"Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo
studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità è in grado di
iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni tipiche della propria
età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni. Ha
consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti". (Indicazioni Nazionali pag. 16)
L’orientamento è un lungo processo formativo che parte dalla scuola dell’infanzia e si estendeall’intero ciclo scolastico e professionale. Ha come obiettivo principale quello di fornire agli alunnigli strumenti per sviluppare un’immagine positiva, ma realistica di se stessi e delle proprie capacità euna serie di competenze generali e specifiche (cognitive, emotive, relazionali) che potrannoutilizzare in diversi momenti e in diversi ambiti della propria vita. L’orientamento si configura,quindi, come un processo formativo trasversale in quanto tutte le discipline (ciascuna nella propriaspecificità) sono orientative. Esse, infatti, forniscono agli alunni non solo i saperi concettualmenteorganizzati, ma anche gli strumenti per conoscere e fronteggiare la realtà esterna e per conoscere sestessi, le proprie risorse e le proprie difficoltà. L’orientamento costituisce, pertanto, un compito
irrinunciabile della scuola che vede impegnati docenti, studenti, genitori e le istituzioni del territorioe si realizza attraverso momenti formativi specifici e interventi informativi che faciliteranno latransizione da un ciclo di studi all’altro. Come momento conclusivo dell’attività di orientamento,nelle classi terze, in vista della scelta della scuola secondaria di II grado organizziamo attivitàspecifiche di orientamento per rendere gli alunni sempre più consapevoli del loro processo dimaturazione e di apprendimento, delle loro inclinazioni ed interessi. Promuoviamo, inoltre, varimomenti di incontro , sia con i docenti delle scuole superiori per scambiarsi informazioni sullefinalità e metodologie delle scuole di appartenenza , sia con incontri con i genitori per fornire loroinformazioni, consigli nella scelta della scuola secondaria di II grado.
VALUTAZIONE
"La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni daintraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine.Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento edi stimolo al miglioramento continuo". (Indicazioni Nazionali pag 19).
La valutazione, intermedia o finale, è il momento più importante per ogni alunno e per ogni docente.Il docente regola i successivi interventi didattici, attiva nuove azioni o modifica in modo più idoneoe proficuo quelle già intraprese. Il ragazzo prende consapevolezza dei traguardi raggiunti o ancora daraggiungere, migliora o rinforza l’impegno, orienta meglio la propria attività. La famiglia, che saràsempre informata in modo tempestivo e trasparente, è chiamata a collaborare per il pienoconseguimento del successo formativo del ragazzo. La valutazione rappresenta la controprova dellapertinenza ed efficacia dell’azione didattica, è strettamente correlata ai traguardi e agli obiettivi diapprendimento.Il raggiungimento degli obiettivi educativi sarà rilevato sostanzialmente attraverso la sistematicaosservazione dei comportamenti degli alunni, della loro partecipazione alla vita di classe e nellevarie attività curricolari ed extracurricolari. Il raggiungimento degli obiettivi cognitivi sarà rilevatoattraverso strumenti diversi: osservazioni sistematiche, conversazioni, interrogazioni, vari tipi diesercitazioni scritte e pratiche.Gli alunni di terza, inoltre, devono sostenere le prove di rilevazione INVALSI. Le prove INVALSIhanno un carattere conoscitivo di rilevazione della qualità dell’insegnamento dell’intero sistemascolastico nazionale; per gli alunni di terza, però, esse assumono un significato diverso, perché sonoinserite all’interno delle prove dell’esame conclusivo del primo ciclo di istruzione, contribuendo adeterminare il voto finale. Per preparare adeguatamente i ragazzi non solo promuoveremo losviluppo di quegli apprendimenti e di quelle competenze che sottendono alle prove INVALSI, maproporremo, in modo sistematico, test strutturati dello stesso tipo, per abituarli alla tipologia dellaprova, ed organizzeremo a livello di Istituto delle vere e proprie simulazione della prova d’esame(modalità e tempi di somministrazione), in modo da abituarli a controllare l’ansia che da sempreaccompagna lo svolgimento di questa prova e talvolta ne compromette il risultato. Dal punto di vistanormativo la valutazione nella scuola secondaria di primo grado fa riferimento al DPR 22/6/2009n.122 che stabilisce che la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti, delcomportamento, la valutazione delle competenze, nonché la valutazione dell’esame finale del primociclo deve essere effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi. Lo stessoDPR stabilisce inoltre che il collegio dei docenti definisca modalità e criteri per assicurareomogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto della libertà di insegnamento
MIGLIORAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il miglioramento dell’offerta formativa si attua attraverso una serie di attività, iniziative, progetti
svolti in orario curricolare o extracurricolare, volti a potenziare, consolidare o recuperare
apprendimenti disciplinari e competenze trasversali. Le varie attività, per lo più, vedono la
costituzione di gruppi di interesse, per cui ragazzi di diverse classi sono portati a lavorare insieme,
sempre in un clima collaborativo.
Sportello Ascolto Adolescenti.
E’ un progetto rivolto agli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado . I ragazzi
possono prenotare un incontro con la dott.ssa CAPOCEFALO, assistente sociale
dell’UOCMI del Distretto Sanitario di Telese Terme, che li accoglie, secondo il calendario
concordato. Il colloquio può avvenire, a seconda delle esigenze del ragazzo/a, in maniera
individuale o in gruppo. Viene garantita la massima riservatezza ai ragazzi che si sentono
liberi di esprimere il loro disagio adolescenziale nonché eventuali problemi inerenti ai
rapporti interpersonali familiari e/o scolastici.
“Progetto Accoglienza” per l’utenza in ingresso ( I annualità dei tre ordini,
rispettive sedi ); attuazione di Laboratori didattici comuni tra le sez/classi ponte;
Presentazione POF ai genitori delle future classi prime :Open day d’Istituto.
Progetto Orientamento che impegna la scuola in una costante funzione
orientativa a partire dall’ingresso nelle classi prime (accoglienza). Il Progetto Orientamento
si svolge in ambito curriculare e tende ad attuare un percorso in cui il ragazzo acquisisca:
consapevolezza delle proprie potenzialità
autostima e capacità decisionale al fine di operare scelte consapevoli
conoscenza della realtà scolastica locale e delle reali prospettive occupazionali offerte
dal territorio.
La fase finale viene attuata nel primo quadrimestre e riguarda gli alunni delle classi terze della
scuola secondaria di primo grado e vuole fornire le conoscenze necessarie per la scelta della scuola
superiore attraverso attività di Orientamento ed incontri con le Scuole sec. di II Grado , con il
personale Esperto del Mercato del Lavoro- STAP Regione Campania e con l'adesione a percorsi
formativi con test di orientamento anche on line ( Progetto Geo Orientiamoci) . Le attività di
Orientamento prevedono un Open - day per la conoscenza dei percorsi formativi dei vari Istituti di
Istruzione della zona e per informare-formare sia gli alunni che i genitori .
Progetto legalità : interventi su temi riguardanti la legalità e la prevenzione svolti nelle
classi della Scuola Secondaria di 1°grado , incontri con la polizia postale sui rischi derivanti
dall’uso del web , incontri con le Forze dell'Ordine presenti sul territorio, approfondimenti
sul tema della Legalità e dei diritti dell’Infanzia . Corso di Primo Soccorso per gli alunni
della Secondaria di 1° grado per promuovere la sicurezza , diffondere una coscienza di
protezione civile e far assumere comportamenti di solidarietà e responsabilità nei confronti di
sé e degli altri, in collaborazione con i volontari IRC .
Progetto Ambiente, Sport e Salute : Educazione alla sostenibilità, all’ambiente, attraverso
la collaborazione con le Agenzie del territorio ( Legambiente) e attraverso la partecipazione a
Progetti di educazione ambientale svolti dalla Scuola Primaria e dalla Scuola secondaria di I
grado, all’interno della programmazione curricolare.
Promozione di attività motorie e sportive idonee alle varie fasce d’età. Partecipazione delle
classi a momenti di competizione guidata in varie specialità : Giochi Sportivi Studenteschi.
Progetto Intercultura : percorsi di educazione all’interculturalità che prevedono anche
interventi di testimoni sulle tematiche dei diritti umani, sostegno di progetti di sviluppo e
adozioni a distanza , adesione alla proposta educativa UNICEF “L’albero dei diritti”.
Corsi di lingua inglese : attivazione di corsi pomeridiani per il potenziamento della lingua
inglese con la possibilità di svolgere l’esame internazionale Cambridge ESOL per la
certificazione del livello raggiunto .
Cinema, teatro , giornalismo : partecipazione degli alunni ad eventi e spettacoli (teatro,
concerti, cinema…) con riferimento alla programmazione didattica , a giornate di interesse
storico ,quali “Il giorno della Memoria” 27 Gennaio e "Il giorno del Ricordo" 10 Febbraio, o
per il potenziamento dell’ ascolto e della comprensione della lingua inglese a teatro.
Campionati di Giochi matematici Bocconi per le classi della scuola Primaria e Secondaria.
Ascoltare - parlare Leggere Scrivere votoSa ascoltare testi di vario genere,ne individua tipologie esignificati e messaggi. Intervienecon pertinenza e riferisce con
Sa leggere un testo sia silenziosamenteche ad alta voce utilizzando tecnicheadeguate, comprende il significato ditutte le parole, analizza con sicurezza la
Scrive testi di diverso tipo dalcontenuto ampio e personale,corretti nell’ortografia e nellasintassi, coerenti ed organici. Il
109
Concorso Letterario “Carmen Romano” promosso dalla Biblioteca Comunale di Amorosi
per potenziare l’area linguistico –espressiva e promuovere valori di solidarietà e cittadinanza .
Viaggi D’istruzione: Partecipazione a Visite Guidate sul territorio e a Viaggi d’Istruzione
finalizzati alla crescita culturale, alla conoscenza e salvaguardia del patrimonio ambientale,
artistico e storico e a sperimentare la capacità d’autonomia e di socializzazione nel rispetto
delle regole.
ricchezza e proprietà dilinguaggio.
struttura di un testo, riconosce vari generitestuali e le relative tecniche specifiche,lo scopo e l’intenzione comunicativadell’autore. Coglie le informazioniesplicite ed implicite, apprezza la letturaanche fuori dalla scuola.
lessico è molto ricco epertinente.
Sa ascoltare e riconoscere testidi vario genere,comprendendone il messaggio.Riferisce in modo chiaro ecorretto.
Sa leggere un testo sia silenziosamenteche ad alta voce utilizzando tecnicheadeguate, ne comprende il significato eanalizza la struttura (elementi principali,secondari, sequenze elinguaggio),riconosce vari generi testuali.
Scrive testi di diverso tipo dalcontenuto personale, correttinell’ortografia e nella sintassi,corretti ed organici. Il lessico èappropriato.
8
Sa ascoltare e riconoscere leprincipali tipologie testualicogliendone il significatoglobale. Riferisce in modosemplice, ma corretto.
Sa leggere in modo soddisfacente untesto sia silenziosamente che ad alta vocecomprendendone il significato globale,individuando le informazioni principali
Scrive testi di diverso tipo dalcontenuto soddisfacente, nelcomplesso organici e corretti. Illessico è idoneo.
7
Sa ascoltare testi e riconoscere,guidato, le principali tipologietestuali e sa riferire i contenutiessenziali utilizzando un lessicolimitato.
Legge un testo con qualche difficoltà e,guidato, ne comprende il significatoessenziale, alcune caratteristichestrutturali.
Segue in modo limitato leprocedure di pianificazione deltesto. Scrive testi di sempliceimpostazione seguendo leindicazioni del docente.Evidenzia incertezzenell’organicità e nella correttezzaformale. Il lessico risulta esserepoco efficace.
6
Non sempre sa ascoltare,riconoscere e riferire, anche seguidato, le principali tipologietestuali e i contenuti.
Legge in modo inadeguato i testi e,anche se guidato, comprende e analizza icontenuti in modo frammentario econfuso.
Non conosce in modo adeguatole tecniche di scrittura. Producetesti di contenuto modesto,scarsamente organici emorfologicamente non corretti. Illessico risulta essere povero enon appropriato.
5
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADOGRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE
ITALIANO CLASSI I II III
MATEMATICA/SCIENZE CLASSI I II III
Conoscenze Abilità Comunicazione ed usodei linguaggi specifici
Didattica specifica voto
Conoscenza deicontenutiapprofondita erielaborata, conpadronanza critica
Capacità di
comprendere e
risolvere in modo
critico ed autonomo
problemi complessi.
Capacità di stabilire
connessioni
all’interno delle
singole discipline e
in altri ambiti.
Uso rigoroso del
linguaggio specifico
della disciplina
Attività modulari dieccellenza
109
Conoscenza dei
contenuti completa
e sicura
Sicura comprensione
dei problemi anche
complessi e capacità
di risolverli senza
errori, con qualche
imprecisione di tipo
formale
Espressione fluida
con buone capacità
di analisi e di sintesiAttività modulari di
potenziamento
8
Conoscenza chiara
e ordinata dei
contenuti
essenziali
Comprensione e
orientamento
adeguati in relazione
a problemi di
difficoltà medio -
alta, anche se nelle
applicazioni
emergono, a volte,
incertezze
Espressione corretta,
chiara e ordinata
Attività modulari diconsolidamento
7
Conoscenza dei
contenuti
essenziali, ma a
livello poco
approfondito
Comprensione dei
problemi semplici o
anche di difficoltà
media, ma con errori
e/o imprecisioni in
quelli appena più
complessi
Espressione
semplice, ma corretta
Attività modulari diconsolidamento
6
STORIA CLASSI I II III
GEOGRAFIA CLASSI I II III
Conoscenza deglieventi storici
Capacità di stabilirerelazioni tra fattistorici
Comprensione deifondamenti e delleistituzioni della vitasociale, civile e politica
Comprensione ed usodei linguaggi e deglistrumenti specifici
voto
Conosce idifferenti aspettidella storia inmodoapprofondito eparticolareggiato.
Colloca con esattezzagli eventi storici nellospazio e nel tempo. Saindividuare conpadronanza le cause ele conseguenze di unavvenimento storico.
Conosce le istituzionisociali e politichecaratteristiche di popoli eciviltà nelle varie epochestoriche.
Conosceapprofonditamente eutilizza i vari tipi di fonti.Usa il linguaggiospecifico della disciplinaper esporre e crearecollegamenti in modoautonomo.
109
Conosce idifferenti aspettidella storia inmodo completo.
Colloca gli eventistorici nello spazio enel tempo. Saindividuare le cause e leconseguenze di unavvenimento storico.
Conosce le istituzionisociali e politichecaratteristiche di popoli eciviltà nelle varie epochestoriche.
Conosce e utilizza i varitipi di fonti. Usa illinguaggio specificodella disciplina peresporre e crearecollegamenti in modoautonomo.
8
Conosce idifferenti aspettidella storia inmodo sicuro.
Colloca con qualcheincertezza gli eventistorici nello spazio enel tempo. Saindividuare le cause e leconseguenze di unavvenimento storico.
Conosce globalmente leistituzioni sociali epolitiche caratteristichedi popoli e civiltà nellevarie epoche storiche.
Conosce e utilizza i varitipi di fonti, anche se nonin maniera approfondita.Usa il linguaggiospecifico della disciplinaper esporre e crearecollegamenti.
7
Conosce idifferenti aspettidella storia inmodo essenziale.
Colloca con un po’ diincertezza gli eventistorici nello spazio neltempo.
Conosce sommariamentele istituzioni sociali epolitiche caratteristichedi popoli e civiltà nellevarie epoche storiche.
Conosce e utilizza inmodo parziale i vari tipidi fonti. Usa in modosufficiente il linguaggiospecifico della disciplinaper esporre.
6
Conosce idifferenti aspettidella storia inmodo parziale.
Colloca con incertezzagli eventi storici nellospazio e nel tempo. Saindividuare solo inalcuni casi le cause e leconseguenze di unavvenimento storico.
Conoscesuperficialmente leistituzioni sociali epolitiche caratteristichedi popoli e civiltà nellevarie epoche storiche.
Conosce e utilizza inmodo non sufficiente ivari tipi di fonti. Usa inmodo approssimativo illinguaggio specificodella disciplina.
5
Conoscenzadell’ambiente fisicoe umano
Uso degli strumentipropri della disciplina
Comprensione dellerelazioni tra situazioniambientali, socio-politiche edeconomiche
Comprensione e usodel linguaggiospecifico
voto
Conosce in modoapprofondito,completo eparticolareggiato glielementi fisici eantropici di unambiente
Rappresenta e riproducein modo sicuro econsapevole i datiattraverso grafici etabelle
Coglie in modo chiaro,completo e consapevolegli aspetti principali chelegano l’uomoall’ambiente fisico
Comprendecompletamente e usa inmodo sicuro econsapevole illinguaggio specifico
109
Conosce in modocompleto gli elementifisici e antropici di unambiente
Rappresenta e riproducein modo razionale i datiattraverso grafici etabelle
Coglie in modo sicurogli aspetti principali chelegano l’uomoall’ambiente fisico
Comprende e usa inmodo autonomo illinguaggio specifico
8
Possiede una buonaconoscenza deglielementi fisici eantropici di unambiente
Rappresenta e riproducein modo autonomo idati attraverso grafici etabelle
Coglie autonomamentegli aspetti principali chelegano l’uomoall’ambiente fisico
Comprende e usa inmodo appropriato illinguaggio specifico
7
Conosce in modoessenziale glielementi fisici eantropici di unambiente
Rappresenta e riproducein modo essenziale idati attraverso grafici etabelle
Coglie in modoessenziale gli aspettiprincipali che leganol’uomo all’ambientefisico
Comprende e usa inmodo accettabile illinguaggio specifico
6
Conosce in modoparziale gli elementifisici e antropici diun ambiente
Rappresenta e riproducein modo incerto i datiattraverso grafici etabelle
E’ incerto nel coglieregli aspetti principali chelegano l’uomoall’aspetto fisico
Comprendecomplessivamente illinguaggio specificoma ha la difficoltà nelsuo utilizzo
5
Comprensione della lingua Produzione della lingua Conoscenza euso dellestrutture e
Conoscenzadellacultura e
voto
LINGUE STRANIERE CLASSI I II
LINGUE STRANIERE CLASSE III
ORALE SCRITTA ORALE SCRITTA
Sa riconoscereil significatodel messaggioin manieracompleta.
Comprende ilmessaggio inmodo precisoe completo; saattuarediversestrategie dilettura.
Sa rispondere,porre domande,interpretare unruolo, descrivereuna situazionecon buonapadronanza dellessico edell’intonazione.
Sa completaree formularebrevi dialoghi etesti in modoautonomo,coerente e conla correttatrascrizione.
Conosce e saapplicarecorrettamentele funzioni e leinerentistrutturelinguistiche.
Individuacollegamentie interpretadati edinformazioniin modocompleto.
109
Sa riconoscereil significatodel messaggioquasicompletamente.
Comprende ilmessaggio inmodocompleto; sa,in genere,attuarediversestrategie dilettura.
Sa rispondere,porre domande,interpretare unruolo, descrivereuna situazionecon una certapadronanza dellessico edell’intonazione.
Sa completaree formularebrevi dialoghi etesti in modoabbastanzacoerente e conparziale aiuto;trascrizioneabbastanzacorretta.
Conosce e saapplicare lefunzioni e leinerentistrutturelinguistiche inmodo quasisemprecorretto.
Individuacollegamentie interpretadati edinformazioniin modo quasicompleto.
8
Riconosce inparte ilsignificato delmessaggio.
Comprende ilmessaggio inmodoabbastanzacompleto;stenta adattuarediversestrategie dilettura.
Sa rispondere,porre domande,interpretare unruolo, descrivereuna situazionecon una discretapadronanza dellessico edell’intonazione.
Completa eformula brevidialoghi e testiin modo nonsemprecompleto ecoerente,trascrizione avolte scorretta.
Conosce e saapplicare lefunzioni e leinerentistrutturelinguistiche e leusa in modoabbastanzacorretto.
Individuacollegamentie interpretadati edinformazioniin modoabbastanzacompleto.
7
Riconosce soloil significatoglobale delmessaggio.
Ricava leinformazioniprincipali daun testoscritto e nonattua diversestrategie dilettura.
Sa rispondere,porre domande,interpretare unruolo, descrivereuna situazionecon una modestapadronanza dellessico edell’intonazione.
Completa eformula brevidialoghi e testicon trascrizionespessoscorretta.
Conosce eapplica lefunzioni e leinerentistrutturelinguistiche inmodo nonsemprecorretto.
Individuacollegamentie interpretadati edinformazioniin modo nonsemprecompleto.
6
Comprendesolo in parte leinformazioniprincipali.
Comprendesolo in parteleinformazioniprincipali.
Incontradifficoltà nelrispondere, porredomande,interpretare unruolo, descrivereuna situazionecon una scarsapadronanza dellessico edell’intonazione.
Incontradifficoltà acompletare eformulare brevidialoghi e testianche seguidato.
Conosce soloqualchefunzione estrutturalinguistica, male applica inmodo nonsempreadeguato.
Non sempreindividuacollegamenti
5
Comprensione della lingua Produzione della lingua Conoscenza euso dellestrutture edelle funzionilinguistiche
Conoscenzadella culturae della civiltà
voto
ORALE SCRITTA ORALE SCRITTA
MUSICA CLASSI I II III
Sa ascoltare ericonoscere ilsignificato delmessaggio.
Comprende ilmessaggio inmodo preciso ecompletooperando anchededuzioni einferenze ecogliendone ledifferenzestilistiche.
Sa rispondere, porredomande,interpretare unruolo, narrare edesporre esperienzepersonali conbuona padronanzadel lessico edell’intonazione.
Sa completare,rielaborare eformulareautonomamentedialoghi e testicoerenti.
Conosce e saapplicare lefunzioni e leinerenti strutturelinguistiche.
Individuacollegamenti einterpreta datiedinformazioniin modocompleto.
109
Sa riconoscereil significato delmessaggioquasicompletamente.
Sa comprendereil significatogenerale di untesto scritto,operando, avolte, deduzionied inferenze.
Sa rispondere, porredomande,interpretare unruolo, narrare edesporre esperienzepersonali con unacerta padronanzadel lessico edell’intonazione.
Sa rielaborare,completare eformularedialoghi e testiin modoabbastanzacoerente.
Conosce e saapplicare lefunzioni e leinerenti strutturelinguistiche inmodo quasisempre corretto.
Individuacollegamenti einterpreta datiedinformazioniin modo quasicompleto.
8
Riconosce soloin parte ilsignificato delmessaggio.
Sa afferrare ilsignificatogenerale di untesto scritto, mafatica ad operarededuzioni edinferenze.
Sa rispondere, porredomande,interpretare unruolo, narrare edesporre esperienzepersonali con unamodestapadronanza dellessico.
Rielabora,completa eformula dialoghie testi nonsempre coerenti.
Conosce lefunzioni e leinerenti strutturelinguistiche, manon le usa inmodo semprecorretto.
Individuacollegamenti einterpreta datiedinformazioniin modoabbastanzacompleto.
7
Riconosce ilsignificatoglobale di unmessaggio.
Comprende inmodo parziale ilsignificato di untesto scritto; nonopera deduzioni.
Sa rispondere, porredomande,interpretare unruolo, narrare edesporre esperienzepersonali con unascarsa padronanzadel lessico.
Rielabora,completa eformula dialoghie testi coerentisolo se guidato.
Conosce eapplica lefunzioni e leinerenti strutturelinguistiche inmodo a voltescorretto macomprensibile.
Individuacollegamenti einterpreta datiedinformazioniin modo nonsemprecompleto.
6
Incontradifficoltà nelriconoscere ilsignificatoglobale delmessaggio.
Incontradifficoltà nelcomprendere ilsignificatoglobale di untesto scritto.
Incontra difficoltànel rispondere,porre domande,interpretare unruolo, narrare edesporre esperienzepersonali con unascarsa padronanzadel lessico.
Incontradifficoltà arielaborare,completare eformularedialoghi e testicoerenti.
Conosce soloqualchefunzione estrutturalinguistica, chenon sempreapplicacorrettamente.
Non sempreindividuacollegamenti
5
Saperriconoscere lecaratteristiche
Saperdecodificareuna semplice
Saperriprodurreuna
Saperriprodurre unbrano con il
Saperascoltare unsemplice
Conoscenzadella musicanei vari
voto
ARTE E IMMAGINE CLASSI I II III
del suono partitura melodiacon la voce
flauto dolce branomusicale
periodi
Riportainformazioni conlinguaggiospecifico edappropriato
Riportainformazioniconlinguaggiospecifico edappropriato
Esegue inmodoautonomo epersonale lamelodiaproposta
Esegue inmodoautonomo eritmicamentecorretto ilbrano
Coglie inmodocompleto especifico glielementi delbrano
Conosce inmodocompleto especifico unperiodomusicale
109
Riportainformazioni conlinguaggiocorretto
Riportainformazioniconlinguaggiocorretto
Esegue inmodoautonomo lamelodiaproposta
Esegue inmodo correttoil brano
Coglie inmodocompleto glielementi delbrano
Conosce inmodocompleto unperiodomusicale
8
Riportainformazioni conlinguaggiosoddisfacente
Riportainformazioniconlinguaggiosoddisfacente
Esegue inmododiscreto lamelodiaproposta
Esegue ilbrano in mododiscreto
Coglie inmododiscreto glielementi delbrano
Conosce inmododiscreto unperiodomusicale
7
Riportainformazioni conlinguaggiosufficientementecorretto
Riportainformazioniconlinguaggiosufficientemente corretto
Esegue inmodoguidato lamelodiaproposta
Esegue ilbrano sologuidato
Solo guidatoriesce acogliere glielementi delbrano
Conosce inmodoessenziale unperiodomusicale
6
Riportainformazioni conlinguaggio noncorretto
Riportainformazioniconlinguaggio inmodo noncorretto
Esegue inmodo nonsufficientela melodiaproposta
Esegue ilbrano in modoinsufficiente
Riesce acogliere glielementi diun brano inmodoinsufficiente
Conosce inmodo carenteun periodomusicale
5
Capacità di vedere-osservare ecomprensione eduso dei linguaggivisivi specifici
Conoscenza ed usodelle tecnicheespressive
Produzione erielaborazione deimessaggi visivi
Lettura dei documentidel patrimonio culturaleed artistico
voto
Osserva in modo Conosce ed applica con Si esprime con un Comprende ed utilizza in 10
analitico messaggivisivi ed elementidella realtàHa superatocompletamente glistereotipifondamentaliConosce in modocompleto edettagliato leprincipali regole dellinguaggio
padronanza strumenti etecniche espressiveSa usare con sicurezzale tecniche in relazionealle esigenze espressive
linguaggio graficopreciso e sicuroRappresenta in modocompleto e dettagliatoelementi della realtàConosce e applica inmodo completo ecorretto le principaliregole del linguaggiovisualeRielabora i temiproposti in modopersonale ed originale
modo corretto e conprecisione i terminispecifici relativi allaStoria dell’ArteLegge un messaggiovisivo (o un’opera d’arte )in modo completo edettagliatoSa collocare con moltachiarezza un’opera d’arte(o un messaggio visivo)nel giusto contesto storicoe culturale
9
Osserva in mododettagliato messaggivisivi ed elementidella realtàHa superato in modosoddisfacente glistereotipifondamentaliConosce in mododettagliato leprincipali regole dellinguaggio visuale
Conosce ed applicacorrettamente strumentie tecniche espressiveSa usare correttamentele tecniche in relazionealle esigenze espressive
Si esprime con unlinguaggio graficoaccuratoRappresenta in mododettagliato elementidella realtàConosce e applica inmodo completo ecorretto le principaliregole del linguaggiovisualeRielabora i temiproposti in modopersonale
Comprende ed utilizza inmodo corretto i terminispecifici relativi allaStoria dell’ArteLegge un messaggiovisivo (o un’opera d’arte )in modo dettagliatoSa collocare in modocorretto un’opera d’arte(o un messaggio visivo)nel giusto contesto storicoe culturale
8
Osserva in modoabbastanzadettagliato messaggivisivi ed elementidella realtàHa superato in modosoddisfacente glistereotipifondamentaliConosce in modoabbastanzadettagliato leprincipali regole dellinguaggio visuale
Conosce ed applica inmodo abbastanzacorretto strumenti etecniche espressiveSa usare le tecniche inrelazione alle esigenzeespressive
Si esprime con unlinguaggio graficoabbastanza curatoRappresenta in modoabbastanza dettagliatoelementi della realtàConosce e applica inmodo abbastanzacorretto le principaliregole del linguaggiovisuale
Comprende ed utilizza inmodo abbastanza correttoi termini specifici relativialla Storia dell’ArteLegge un messaggiovisivo (o un’opera d’arte )in modo abbastanzadettagliatoSa collocare in modoabbastanza correttoun’opera d’arte (o unmessaggio visivo) nelgiusto contesto storico eculturale
7
Osserva in modocomplessivomessaggi visivi edelementi della realtàHa superatocomplessivamente glistereotipifondamentaliConosce in modoaccettabile leprincipali regole dellinguaggio visuale
Conosce ed applica inmodo accettabilestrumenti e tecnicheespressive
Si esprime con unlinguaggio graficoaccettabileDimostra qualcheincertezza nelrappresentareelementi della realtàConosce e applica inmodo accettabile ecorretto le principaliregole del linguaggiovisualeRielabora i temi
Sa utilizzare solo iprincipali terminispecifici relativi allaStoria dell’ArteLegge in modo globaleun messaggio visivo (oun’opera d’arte)Presenta qualcheincertezza nel collocareun’opera d’arte (o unmessaggio visivo) nelgiusto contesto storico eculturale
6
TECNOLOGIA CLASSI I II III
proposti, anche se senzaapporti originali
Osserva condifficoltà messaggivisivi ed elementidella realtàNon ha ancorasuperato glistereotipifondamentali
Applica con difficoltàle tecniche espressiveIncontra difficoltànell’uso delle tecnichein relazione alleesigenze espressive
Si esprime con unlinguaggio graficodifficoltosoIncontra difficoltà nelrappresentare elementidella realtà
Utilizza con difficoltà itermini specifici relativialla Storia dell’ArteNon ha ancora acquisitola capacità di lettura di unmessaggio visivo (oun’opera d’arte )
5
Osservazione edanalisi della realtàtecnica in relazione
Progettazionerealizzazione e verifica
delle esperienze
Conoscenze tecniche etecnologiche
Comprensione ed usodi linguaggi specifici
voto
EDUCAZIONE FISICA CLASSI I II III
all’uomo eall’ambiente
lavorative
Sa spiegare ifenomeni attraversoun'osservazioneautonoma; si orientaad acquisire unsapere più integrale
Realizza gli elaboratigrafici in modoautonomo; usa glistrumenti tecnici conscioltezza e proprietà
Conosce ed usa le varietecniche in manieraautonoma
Comprendecompletamente e usa inmodo sicuro econsapevole illinguaggio tecnico
109
Sa spiegare ifenomeni attraversouna buonaosservazione; siorienta ad acquisireun sapere completo
Realizza gli elaboratigrafici in modorazionale; usa glistrumenti tecnici consicurezza e in modoappropriato
Conosce ed usa le varietecniche in manierasicura
Usa con padronanza illinguaggio tecnico
8
Sa spiegare ifenomeni attraversoun’osservazioneabbastanza corretta;conosce nozioni econcetti
Realizza gli elaboratigrafici in modo corretto;usa gli strumentitecnici in modoadeguato ed abbastanzaappropriato
Conosce ed usa le varietecniche in modocorretto
Usa il linguaggiotecnico in modo chiaroed idoneo
7
Analizza e spiegasemplici meccanismiattraversoun'osservazioneessenziale
Realizza gli elaboratigrafici in modoessenziale; usa glistrumenti tecnici inmodo sufficientementecorretto
Conosce ed usa letecniche più semplici
Usa il linguaggiotecnico in modosufficientementecorretto
6
Conosce in modoparziale i fenomeni ei meccanismi dellarealtà tecnologica
Rappresenta e riproducein modo incerto glielaborati grafici; usa glistrumenti tecnici inmodo poco corretto
E’ incerto nell’usare letecniche più semplici
Comprendecomplessivamente illinguaggio tecnico, maha la difficoltà nel suoutilizzo
5
RELIGIONE CATTOLICA CLASSI I II III
Gli schemi motori dibase e le capacità
coordinativeControllare, Regolare
ed Adattare ilmovimento in
funzione del compitomotorio da svolgere.
Il gioco nelle disciplinesportive individuali e
di squadraConoscere e applicare
regole, tecniche etattiche degli sport
praticati, mettendo inatto comportamenti
leali.
Salute, sicurezza eprimo soccorso
durante le attivitàEssere in grado diutilizzare l’attività
motoria e sportiva perla tutela della salute.
La conoscenza delproprio corpo e le
capacità condizionaliAvere consapevolezza
di cambiamentifunzionali e
morfologici provocatidall’attività motoria e
dall’allenamento
voto
Padroneggiamovimenti complessicon rispostepersonali, in base allevarie situazioni
Conosce le regole e saapplicare con abilità edefficacia, le tecniche etattiche delle disciplinesportive proposte,mostrando fair play.
Rispetta le normeigieniche, utilizzandoautonomamentel’attività motoria permantenere corretti stilidi vita.
Possiede buoneconoscenze e attuasemplici piani di lavoroatti al miglioramentodelle capacitàcondizionali.
109
Controlla azionicombinate insituazioni complesse
Conosce le regole e saapplicare le tecnichedelle discipline sportiveproposte, mostrandofair play.
Rispetta le normeigieniche, utilizzando inmodo corretto spazi edattrezzature per ilproprio benesserefisico.
Utilizza le conoscenzeper mettere in attocomportamenti atti amigliorare l’efficienzafisica.
87
Controlla azionimotorie combinate insituazioni semplici.
Conosce le principaliregole e le tecniche dibase delle disciplinesportive praticate.
Rispetta le principalinorme igieniche,utilizzando in modoabbastanza correttospazi ed attrezzature.
Conosce gli apparatideputati al movimentoe sa riconoscere edutilizzare le capacitàcondizionali
6
Non riesce acontrollare sempliciazioni motorie.
Non conosce leprincipali regole e letecniche di base dellediscipline sportive.
Non rispetta leprincipali normeigieniche, non ha curadi spazi ed attrezzature.
Non conosce gliapparati deputati almovimento e lecapacità condizionali.
5
Partecipazione Conoscenze Competenze ValutazioneCreativa. Gli interventidello studente sono
Approfondite. Lo studente èin grado di rielaborare i
Consolidate. Lo studenteconosce e colloca i contenuti
Ottimo
VALUTAZIONE FINALENOTA INFORMATIVA PER LA FAMIGLIA
Alla Famiglia
_____________________________________________
propositivi e di stimolo allaclasse
contenuti disciplinari conquelli personali
disciplinari in modo più chepertinente
Attiva. Lo studente mostraun’attenzione viva per gliargomenti proposti
Corrette. Lo studente haacquisito i contenutiproposti nel percorsodidattico
Precise. Lo studente dimostradi saper applicare con costanzae sicurezza le competenze
Distinto
Adeguata. Lo studentemostra una buonaattenzione agli argomentiproposti
Adeguate. Lo studente haacquisito la maggior partedei contenuti proposti
Pertinenti. Lo studentedimostra di sapere applicare lesue competenze
Buono
Scolastica. Lo studente dàil proprio contributo solo inrelazione agli argomentitrattati
Generiche. Lo studente haacquisito i contenutiessenziali che sa utilizzarein alcune circostanze
Essenziali. Lo studentedimostra di possedere solo lecompetenze fondamentali
Sufficiente
Inadeguata. Gli interventidello studente non sonopertinenti, rispetto alcompito richiesto
Superficiali. Lo studenteconosce solo alcunicontenuti che non sempreutilizza in modo adeguato
Incerte. Lo studente nonesplicita alcune competenze/esplicate in parte
Nonsufficiente
L’alunn ____ ____________________________________________________________________
della classe _________, pur essendo stato ammesso alla classe successiva, presenta carenze nelleseguenti discipline:
TIPO CARENZEMATERIA
LIEVE GRAVE MOLTOGRAVE
1) _____________________________________
2) _____________________________________
3) _____________________________________
4) _____________________________________
Pertanto, durante la pausa estiva e prima della ripresa delle lezioni del prossimo anno, deve
esercitarsi nello studio per affrontare con più sicurezza i successivi impegni scolastici e per colmare
le lacune presenti. I risultati saranno verificati nella prima settimana d’inizio del prossimo anno
scolastico.
Amorosi, _____________________________
Firma del coordinatore Firma di un genitore
________________________ ________________________
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER IL COMPORTAMENTO DEGLISTUDENTI
Elaborata in base ai seguenti indicatori:Rispetto del regolamento interno.
Comportamento nell’utilizzo di strumenti e delle strutture, nella collaborazione con i docenti, il
personale della scuola, i compagni durante le attività scolastiche e nel pre e post scuola (vedere
regolamento pag 20 sanzioni disciplinari applicate ai sensi del DPR n.122 del 22 giugno 2009 artt. 2 e
7 e del DPR del 24 giugno 1998 n.294, art. 3 commi 1,2 e 5 ed art. 4 commi 9 e 9 bis)
Impegno e partecipazione.
DESCRITTORIIn presenza di descrittori riferiti a diversi livelli docimologici, si attribuisce il voto di condottacorrispondente al maggior numero di descrittori individuati dal Consiglio di classe
VOTO DICONDOTTA
F. Scrupoloso rispetto dei regolamenti interni e delle norme sulla sicurezza;
G. Comportamento maturo per responsabilità e collaborazione;
H. Impegno assiduo, interesse elevato e motivato, partecipazione costruttiva alle attività
didattiche;
I. L’alunno si pone come elemento trainante, positivo all’interno della classe. 10E. Rispetto dei regolamenti interni e delle norme sulla sicurezza;
F. Comportamento buono per responsabilità e collaborazione; consapevolezza del proprio
dovere
G. Serio impegno e partecipazione propositiva alle attività didattiche ,continuità nell’impegno
a scuola e a casa;
9
E. Rispetto dei regolamenti interni e delle norme sulla sicurezza;
F. Comportamento sostanzialmente corretto
G. Impegno non sempre costante alle attività didattiche ed una non sempre consapevolezza
del proprio dovere. 8
E. Osservanza parziale delle norme, dei regolamenti interni e delle norme sulla sicurezza;
F. Comportamento poco corretto per responsabilità e collaborazione e non sempre rispettoso;
G. Impegno superficiale discontinuo e poca consapevolezza del proprio dovere.
Partecipazione limitata alle attività didattiche.7
C. Non osservanza dei regolamenti interni e delle norme sulla sicurezza;
D. Comportamento indisciplinato e non responsabile, inadeguatezza nello svolgere il proprio
dovere e mancanza di impegno.
6
D)Comportamenti e atteggiamenti che manifestano un rifiuto sistematico delle regole e che
denotano una mancanza di rispetto dell’altro, assenza totale di impegno e di consapevolezza
del proprio dovere. Comportamenti per i quali sono state applicate nel corso dell’anno
scolastico sanzioni disciplinari in base al terzo gruppo di provvedimenti previsto dal
regolamento interno e ai sensi del DPR n.122 del 22 giugno 2009 artt. 2 e 7 e del DPR del 24
giugno 1998 n.294, art. 3 commi 1,2 e 5 ed art. 4 commi 9 e 9 bis).
5
ESAME DI STATO
AMMISSIONE
Verrà ammesso all'esame solo chi avrà il sei in tutte le materie, condotta inclusa. Il voto di idoneità è
espresso dal consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall'allievo
nella scuola secondaria di primo grado.
Nel caso in cui la proposta di voto non sufficiente sia modificata in sufficienza attraverso il voto di
consiglio, la famiglia ne sarà informata attraverso una nota informativa allegata alla scheda di
valutazione (modello allegato).
Il giudizio di idoneità, formulato dal consiglio di classe in sede di ammissione, tiene conto del
comportamento, dell’interesse, dell’impegno e del metodo di lavoro mostrato nel corso dell’ultimo
anno.
Non farà media il giudizio di religione..
Il voto di comportamento è assegnato dal consiglio di classe su proposta del docente coordinatore,
sulla base del comportamento complessivo dell’alunno, ivi compresa la frequenza, salvo il caso di
assenze giustificate. Il voto di condotta inferiore a 6 decimi determina la non ammissione alla classe
successiva né all’esame.
La decisione comunque di ammettere o no un alunno all’esame non può limitarsi al solo ambito
didattico- disciplinare, ma va contestualizzata e riferita alla situazione di partenza dell’alunno, al suo
percorso scolastico, alla sua situazione socio-culturale, ai tentativi dei docenti di far superare al
ragazzo il gap riscontrato. In tal senso non si può nemmeno prescindere dalla storia scolastica dello
stesso e vanno valutati ponderatamente tutti i pro o i contro di un’eventuale promozione o
bocciatura. Tali aspetti, infatti, non sono ascrivibili alla mera votazione numerica conseguita, ma
investono un campo ben più ampio e complesso, quello della sfera educativa e sociale.
PROVE - Ci saranno cinque prove scritte ed un colloquio multidisciplinare su tutte le materie.
1. Prova scritta di Italiano (durata 4 ore)
2. Prova scritta di Matematica (durata 3 ore)
3. Prova nazionale INVALSI (durata 75 minuti + 75 minuti)
4. Prova scritta di Inglese (durata 3 ore)
5. Prova scritta della seconda lingua straniera (durata 3 ore)
6. Prova orale (colloquio multidisciplinare).
Ogni prova verrà valutata con un voto numerico intero espresso in decimi.
VOTO FINALE - La valutazione finale dell’esame viene espressa con voto in decimi. Conseguono
il diploma di licenza conclusiva del primo ciclo di istruzione gli studenti che ottengono una
valutazione complessiva non inferiore a sei decimi. Il voto finale è costituito dalla media dei voti in
decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità, arrotondata all’unità superiore per
frazione pari o superiore a 0,5. Per media dei voti, precisa il Ministero, deve intendersi la media
aritmetica: tutte le prove d’esame hanno ugual peso. Al voto complessivo espresso in decimi si
accompagna una certificazione analitica dei traguardi di competenza e del livello globale di
maturazione raggiunti dall’alunno.
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
La fase istruttoria di predisposizione della certificazione delle competenze acquisite dall’alunno
nell’iter scolastico sarà affidata a ciascun Consiglio di Classe. La certificazione terrà conto dell’esito
dell’Esame di Stato e degli elementi di valutazione riferiti al percorso scolastico dell’alunno nella
sua globalità-aspetti cognitivi (modello allegato).
ALUNNI CON DIAGNOSI DI HANDICAP O DSA E ALUNNI BES
La valutazione degli alunni con disabilità certificata, secondo quanto disposto dal D.P.R. 122 del 22
giugno 2009, si riferisce al comportamento, alle discipline e alle attività svolte dall’alunno sulla base
del Piano Educativo Individualizzato.
Per l'esame conclusivo del primo ciclo possono essere predisposte prove di esame differenziate,
comprensive della prova a carattere nazionale, corrispondenti agli insegnamenti impartiti, idonee a
valutare il progresso dell'alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali.
Le prove sono adattate, ove necessario, in relazione al Piano Educativo Individualizzato, a cura dei
docenti componenti la commissione. Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle
ordinarie ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma di licenza.
Le prove dell'esame conclusivo del primo ciclo possono essere sostenute anche con l'uso di
attrezzature tecniche e sussidi didattici, nonché di ogni altra forma di ausilio tecnico necessario. Sui
diplomi di licenza è riportato il voto finale in decimi, senza menzione delle modalità di svolgimento
e di differenziazione delle prove.
Nel caso in cui gli obiettivi del Piano Educativo Individualizzato siano nettamente difformi rispetto a
quelli dell’ordinamento di studi della classe, la programmazione viene dichiarata differenziata e
l’alunno, pertanto, non può conseguire il titolo di studio. La famiglia va informata preventivamente
di questa scelta e ha facoltà di opporsi. Agli alunni con disabilità che non conseguono la licenza è
rilasciato un attestato di credito formativo, titolo valido per l'iscrizione e per la frequenza delle classi
della scuola secondaria di secondo grado ai soli fini del riconoscimento di crediti formativi e per
l'accesso ai percorsi integrati di istruzione e formazione.
Per gli alunni con diagnosi di disturbi specifici di apprendimento saranno utilizzate misure
dispensative e/o compensative in base alla legge 170 del 2010 e successive linee guida del 12 luglio
2011, in base a quanto previsto dalle indicazioni contenute annualmente nelle relative ordinanze
sugli esami e quanto previsto dal piano di studio personalizzato. Le misure sono ratificate in sede di
consiglio di classe e di riunione preliminare.
Per gli altri alunni con Bisogni Educativi Speciali si propongono le stesse prova di esame e gli stessi
criteri di valutazione degli altri alunni, considerato che la circ. 8/2013 prevede ulteriori disposizioni
che ad oggi non sono state emanate.
L’attenzione va comunque posta alle personali condizioni dell’alunno, in modo da facilitare
l’utilizzo di una varietà di forme di comunicazione e l’espressione di particolari stili di
apprendimento.
ACCOGLIENZA CONTINUITA' E ORIENTAMENTO
ACCOGLIENZA:
La scuola si impegna, con opportune azioni, e atteggiamenti adeguati da parte di tutti gli operatori, a favorire
l'ingresso degli alunni e delle famiglie nella comunità scolastica.
Le iniziative a favore degli alunni sono finalizzate a :
Evitare situazioni di disagio nel delicato momento di passaggio da un grado di scuola ad un altro
Creare, nell'ambiente scolastico, quel clima di BEN-ESSERE che consenta ad ognuno di star bene
con se stesso e con gli altri.
L'accoglienza è finalizzata a creare anche momenti dedicati ai genitori allo scopo di chiarire loroproblematiche relative alla transizione tra i vari ordini di scuole.
CONTINUITA':
La continuità si sviluppa come continuità orizzontale e come continuità verticale.
La continuità orizzontale si realizza attraverso un'attenta collaborazione fra la scuola e il territorio,coinvolgendo, in primo luogo, le famiglie nei percorsi formativi, nelle attività scolastiche e nelle iniziative diformazione.
La continuità verticale esprime l'esigenza di realizzare un percorso formativo graduale e unitario per glialunni dai 3 ai 14 anni, attraverso l'elaborazione di curricoli verticali, costruiti anche con il raccordo dellemetodologie e dei sistemi di valutazione.
OBIETTIVI
Lavorare in un’ ottica di continuità fra scuola dell'infanzia, scuola primaria e secondaria di I° grado
Favorire un passaggio armonico da un ordine di scuola all'altro.
Prevenire eventuali difficoltà d'inserimento per gli alunni che frequenteranno la prima classe della scuolaprimaria o secondaria di I° grado nell’ anno successivo.
Preparare, dal punto di vista emotivo, i bambini per un ingresso sereno nella nuova scuola
CONTINUITA’INFANZIA-PRIMARIA.
Passaggio di informazioni Incontri fra gli insegnanti delle classi finali dellascuola dell’infanzia e i docenti della scuolaprimaria delle future classi prime per scambiod‘informazioni. Schede di presentazione deglialunni dell’infanzia.
Accoglienza Incontri fra gli alunni/e dei due ordini di scuola e idocenti delle classi prime e fra gli alunni/e e idocenti delle classi quinte della scuola primaria.Visita della scuola primaria da parte dei bambinidelle classi finali della scuola dell’infanzia, perconoscerne gli spazi e gli ambienti.Predisposizione di iniziative e attività in comunefra bambini delle classi finali dell’infanzia e alunnidella scuola primaria.Gli alunni delle classi quinte della primariaaccolgono gli alunni di prima.
CONTINUITA’PRIMARIA-SECONDARIA 1°
Passaggio di informazioni Incontri tra docenti delle classi quinte della scuolaprimaria e docenti delle prime classi della scuolasecondaria di 1°,per lo scambio di informazioni.Elaborazione delle informazioni relative a ciascunallievo di classe quinta ed utilizzo delle stesse nellaformazione delle classi prime.
Accoglienza Visita della scuola secondaria di 1°grado da partedei bambini delle classi quinte della primaria perconoscerne gli spazi e gli ambienti.Predisposizione di iniziative e attività in comune,curricolari e/o di laboratorio, fra alunni delle classiquinte e prime della secondaria.
ORIENTAMENTO
Come si legge nelle indicazioni nazionali per il curricolo del 2012 “la scuola deve fornire all’alunno leoccasioni per acquisire consapevolezza delle sue potenzialità e risorse, in particolare la scuola del primociclo intende favorire l’orientamento verso gli studi successivi”. L’orientamento assume le caratteristiche diun processo evolutivo, continuo e graduale,che si manifesta via via che l’individuo viene aiutato a conoscerese stesso e il mondo che lo circonda con senso critico e costruttivo. Le attività di orientamento sono rivolte atutti gli alunni fin dalla scuola dell’infanzia e coinvolge alunni, insegnanti, genitori ed enti territoriali.L’orientamento riceve un impulso forte nella scuola secondaria di 1° in quanto è in questi anni che gli alunnivivono una delicata fase di cambiamenti e transizioni.
ORIENTAMENTODIACRONICOModalità educativa permanente
ORIENTAMENTOSINCRONICOin prossimità delle scelte
Metodologia
Tutte le materie, attraverso laspecifica metodologiadisciplinare,concorrono adorientare l’alunno nellacostruzione del proprio progettodi vita,facendo emergere attitudinie coltivando interessi.
LaboratoriIllustrazione del sistemascolasticoPresentazione delle scuolesuperiori presenti sul territorio edelle rispettive offerte formativeIncontri tra gli alunni della scuolasuperiore e le classi terzeInformazioni sulle professioni esul mondo del lavoro ad opera deidocenti di classeDistribuizione agli alunni dimateriale illustrativo delle offerteformative dei vari istituti.
Classi aperteAttività individuali e di gruppoDiscussioni guidateCompilazioni di schede, test,questionariIncontri con l’assistente sociale(sportello ”Spazio Adolescenti”)Incontri con esperto del mondodel lavoro.
PROGETTUALITÀLa progettualità
Il curricolo sopra delineato rende necessaria l'attivazione di progetti mirati, in un contesto
unitario dal quale siano bandite dispersività ed improvvisazione.
Le attività previste fanno parte della normale pratica educativa.
I progetti possono essere ideati ed attuati anche con l'apporto di soggetti estranei alla scuola,
ma sempre partendo dalle esigenze specifiche degli alunni. Per la loro attuazione può essere
richiesto un contributo spese.
Per l'attuazione dei progetti va tenuta in conto la necessità del supporto del personale ATA
della scuola.
Tipologia di progetti
I progetti vanno distinti a seconda che si rivolgono all'elevazione dello standard qualitativo dell'azione
didattica, rientrando, pertanto, nell'ambito del curricolo, o che mirano all'ampliamento dell'offerta
formativa e vengono, quindi, svolti al di fuori dell'orario scolastico.
Progetti e curricolo
La partecipazione degli alunni ai progetti curricolari è obbligatoria.
Si tratta di progetti indirizzati alle varie aree dell'attività didattica:
aspetti particolari delle discipline (laboratori);
impianti metodologici innovativi;
seconda lingua comunitaria;
nuovi linguaggi multimediali e informatici;
svantaggio e handicap;
organizzazione;
vita del territorio:
a) rapporti col mondo del lavoro (uffici, industrie, banche, botteghe artigiane, esercizi
commerciali, incontri con esperti all'interno della scuola);
rapporti col mondo dell'arte (incontri con artisti, partecipazione a spettacoli teatrali,
b) cinematografici, musicali, organizzazione di concerti all'interno della scuola o in strutture
pubbliche ecc.);
c) partecipazione a manifestazioni;
d) organizzazione di manifestazioni;
e) partecipazione a premi e gare.
Progetti e ampliamento dell’offerta formativa
Possono essere indirizzati a favorire:
a) servizi educativi per fronteggiare bisogni particolari dell'utenza (accoglienza ecc.);
b) attività rivolte all'approfondimento e al perfezionamento delle conoscenze curricolari
(laboratori di recitazione, narrativa e poesia, di lingua straniera, ecc.);
c) attività manuali, motorie e di gioco-sport;
d) attività relative alla conoscenza dei nuovi linguaggi (teatro, informatico ecc);
e) attività di conoscenza del territorio;
f) altre attività.
AMPLIAMENTO DELL' OFFERTA FORMATIVA
PROGETTI EXTRACURRICOLARI SCUOLA DELL’ INFANZIA A.S. 2015-2016.
TITOLO PLESSO/I“ GIOCHI DEI NONNI E SPORT “ Faicchio “ La Selva”
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PROGETTI EXTRACURRICOLARI SCUOLA PRIMARIA A.S. 2015-2016.
TITOLO PLESSO/I“ UN TUFFO NEL PASSATO “ Amorosi“ NESSUN BAMBINO SE….” Amorosi“ CINEMA CHE PASSIONE” Tutti
“ STORIE, BALLI, SUONI DELNOSTRO TERRITORIO “
Faicchio CAPFaicchio “La Selva”
PROGETTO TEATRO BIENNALE TuttiBENESSERE PSICOFISICO ECONOSCENZE DEI GIOCHI
FATTI DAI NONNI”Faicchio “ La Selva”
“ IL MIO TERRITORIO : SUONI,COLORI, SAPORI “
Melizzano
TEATRO Melizzano“ NATALE NELL’ ARTE “. Puglianello
“ PAROLE E NUMERI IN GIOCO” Puglianello
“IO MAESTRO”Puglianello-
Amorosi- Melizzano"PROGETTO ACCOGLIENZA" Amorosi
PROGETTO CURRICOLARE SCUOLA PRIMARIA A.S. 2015-2016.
TITOLO PLESSO/I“ RECUPERO DI ITALIANO E
MATEMATICA PER ALUNNI CONDIFFICOLTA’ DI
APPRENDIMENTO “
Puglianello
" RECUPERO" Amorosi
PROGETTI EXTRACURRICOLARI SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO.
TITOLO PLESSO/I"GEOSANNIO" - CONOSCENZA
E ANALISI DEL NOSTROTERRITORIO
Amorosi -Melizzano-Faicchio
"LEGGO, SCRIVO.... MIEMOZIONO!"
Faicchio
"LEGGO, SCRIVO.... MIEMOZIONO!"
Faicchio
"TUTTI BRAVI A SCUOLA" Amorosi"LATINITAS INTER NOS" Amorosi"LATINO LINGUA VIVA" Faicchio
"VIAGGIO TRA LE BELLEZZEARTISTICHE E
PAESAGGISTICHE DELNOSTRO TERRITORIO"
Amorosi
"POTENZIAMENTOMATEMATICA"
Amorosi
LA NOSTRA ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
Il Collegio dei Docenti .
Il Collegio dei docenti, con le sue articolazioni, è l'organo tecnico e professionale delle istituzioni
scolastiche con competenze generali in materia didattica e di valutazione. Il collegio dei docenti del
comparto della scuola secondaria di primo grado si articola in Dipartimenti e Consigli di Classe.
I Dipartimenti
I dipartimenti sono articolazioni funzionali del Collegio dei docenti per concordare scelte comuni
circa il valore formativo e le scelte didattico metodologiche di una preciso sapere disciplinare. I
dipartimenti stabiliscono gli standard minimi richiesti a livello di conoscenze e competenze, i nuclei
fondanti da scandire all’interno del curriculum, eventuali prove comuni, progettano interventi di
recupero, propongono attività didattiche non curricolari attinenti l’area disciplinare e l’adozione di
libri di testo. I dipartimenti hanno solo una valenza organizzativa, in quanto le vaste aree di
connessione tra le varie discipline rendono improponibili rigide separazioni. Nella nostra scuola
sono operanti tre dipartimenti.
• Dipartimento linguistico-espressivo
• Dipartimento tecnico-scientifico
• Dipartimento lingue straniere
Consigli di Classe
Il Consiglio di classe è formato da tutti i docenti della classe e quattro rappresentanti dei genitori.
Lo presiede il dirigente scolastico o un docente, facente parte del Consiglio, da lui delegato. Si
occupa dell'andamento generale della classe, formula proposte al dirigente scolastico per il
miglioramento dell'attività, si esprime su eventuali progetti di sperimentazione, presenta proposte per
un efficace rapporto scuola-famiglia, ha competenza per i provvedimenti disciplinari. In sede del
Consiglio di Classe vengono discusse anche le proposte per le uscite didattiche e le proposte per
l'adozione dei libri di testo. Il punto di riferimento del consiglio e della classe è il coordinatore di
classe che ha il compito di coordinare l’attività dei colleghi in ordine allo svolgimento dell’attività
didattica ed al comportamento degli alunni; raccoglie documenti vari di interesse didattico; in
assenza del Dirigente Scolastico presiede il Consiglio di Classe; relaziona ai genitori sull’andamento
didattico e disciplinare della classe si fa portavoce delle esigenze dei colleghi e degli alunni
relativamente alle attività curricolari ed extracurriculari; vigila sulle assenze degli allievi.
Pratiche di Accoglienza famiglie
Colloqui quadrimestrali (Novembre/Dicembre; Aprile/Maggio) Colloqui su appuntamento Accoglienza per alunni neoarrivati Consigli di interclasse quadrimestrali aperti ai genitori Pratiche di Inclusione Pei per alunni con certificazione L.104/92 Pdp per alunni con altri Bisogni Educativi Speciali (DSA - svantaggio socio-
culturale/linguistico, ecc.) Orientamento: consiglio orientativo per ogni alunno.
Le finalitàScuola dell’infanzia Primo ciclo
Consolidare l’identità
Sviluppare l’autonomia
Acquisire competenze
Vivere le Consolidare l’identità
Sviluppare l’autonomia
Acquisire competenze
Vivere le prime esperienze di cittadinanza
Elaborare il senso della propria esperienza
Acquisire le conoscenze e le abilità fondamentali per
sviluppare le competenze culturali di base
Praticare consapevolmente e attivamente la cittadinanza.
COMPETENZA CHIAVECOMPETENZE DEL PROFILO DELLO STUDENTE
Comunicazione nella madrelinguaDimostra una padronanza della lingua italiana taleda consentirgli di comprendereenunciati e testi diuna certa complessità, di esprimere leproprie idee, di adottareunregistro linguistico appropriato allediverse situazioni.
Comunicazione nelle lingue straniere Nell’incontro con personedi diversenazionalità è in
grado di esprimersi a livello elementare in lingua
inglese edi affrontare una comunicazione essenziale,
in semplici situazioni di vita quotidiana, in una
seconda lingua europea.
Riesce ad utilizzare una lingua europea nell’uso delle tecnologie dell’informazionee della comunicazione.
Competenzamatematicaecompetenzedibasein scienzeetecnologia Le sueconoscenze matematiche e scientifico-
tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti
della realtà edi verificare l’attendibilità delle analisi
quantitative e statistiche proposteda altri. Il possesso
di un pensiero razionale gli consente di affrontare
problemi e situazioni sulla basedi elementi certi e di
avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni
che riguardano questioni complesse chenon si
prestano a spiegazioni univoche.
Competenza digitale Ha buone competenze digitali, usa con
consapevolezza le tecnologie della comunicazione
per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per
distinguere informazioni attendibili da quelle che
necessitano di approfondimento, di controllo e di
verifica e per interagire con soggetti diversi nel
mondo.
Impararead imparare Possiede un patrimonio di conoscenze e
nozioni di base ed è allo stesso tempo capace
di ricercare e di procurarsi velocemente nuove
informazioni ed impegnarsi in nuovi
apprendimenti anche in modo autonomo.
Competenze sociali e civiche Ha consapevolezza delle proprie
potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli
strumenti di conoscenza per comprendere se
stesso e gli altri, per riconoscere ed
apprezzare le diverse identità, le tradizioni
culturali e religiose, in un’ottica di dialogo
e di rispetto reciproco. Orienta le proprie
scelte in modo consapevole, rispetta le
regole condivise, collabora con gli altri per
la costruzione del bene comune esprimendo
le proprie personali opinioni e sensibilità.
Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di
un sano e corretto stile di vita. Assimila il
senso e la necessità del rispetto della
convivenza civile. Ha attenzione per le
funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle
diverse forme in cui questo può avvenire:
momenti educativi informali e non formali,
esposizione pubblica del proprio lavoro,
occasioni rituali nelle comunità che frequenta,
azioni di solidarietà, manifestazioni sportive
non agonistiche, volontariato, ecc.
Competenze sociali e civiche E’ in grado di iniziare ad affrontare in
autonomia e con responsabilità, le situazioni di
vita tipiche della propria età, riflettendo ed
esprimendo la propria personalità in tutte le sue
dimensioni. Si impegna per portare a
compimento il lavoro iniziato da solo o insieme
ad altri. Dimostra originalità e spirito di
iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e
chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa
fornire aiuto a chi lo chiede.
In relazione alle proprie potenzialità e al
proprio talento si impegna in campi
espressivi, motori ed artistici che gli sono
congeniali. È disposto ad analizzare se
stesso e a misurarsi con le novità e gli
imprevisti.
Competenze sociali e civiche Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società. Si orienta nello
spazio e nel tempo con curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta
ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.
La didattica per lo sviluppo delle competenze:
la didattica a «ritroso»
1) Identificare i risultati desiderati (quali competenze ?)
Cosa gli studenti dovrebbero essere in grado di conoscere, comprendere, fare?- Cosa è meritevole di essere compreso in profondità?2. Determinare evidenze di accettabilità (e relativi strumenti di accertamento) (cosa e comevalutare?)- Cosa accerteremo come evidenze della comprensione e della padronanza degli studenti?- Con quali strumenti?3. Pianificare esperienze e istruzione (cosa fare?)- Quali conoscenze e abilità?- Attraverso quali percorsi e strumenti?
Campi di esperienza e discipline
Disciplina Valore formativoItaliano Lo sviluppo di competenze linguistiche ampie e sicure è una condizione
indispensabile per la crescita della persona e per l’esercizio pieno dellacittadinanza, per l’accesso critico a tutti gli ambiti culturali e per ilraggiungimento del successo scolastico in ogni settore di studio
Lingua comunitaria L’apprendimento della lingua inglese e di una seconda linguacomunitaria, oltre alla lingua materna e di scolarizzazione, permetteall’alunno di sviluppare una competenza plurilingue e pluriculturale e diacquisire i primi strumenti utili ad esercitare la cittadinanza attiva nelcontesto in cui vive ed anche oltre i confini del territorio nazionale.La consapevolezza della cittadinanza europea attraverso il contatto condue lingue comunitarie, lo sviluppo di un repertorio diversificato di risorselinguistiche e culturali per interagire con gli altri e la capacità di impararele lingue concorrono all’educazione plurilingue e interculturale, nell’otticadell’educazione permanente.
Storia La storia, come campo scientifico di studio, è la disciplina nella quale siimparano a conoscere e interpretare fatti, eventi e processi del passato. Leconoscenze del passato offrono metodi e saperi utili per comprendere einterpretare il presente
Geografia La geografia studia i rapporti delle società umane tra loro e con il
pianeta che le ospita. Consente di mettere in relazione temi
economici, giuridici, antropologici, scientifici e ambientali di
rilevante importanza per ciascuno di noi .In un tempo
caratterizzato dalla presenza a scuola di alunni di ogni parte del
mondo, la geografia favorisce il confronto sulle grandi questioni
comuni a partire dalla conoscenza dei differenti luoghi di nascita o
di origine familiare.L’apertura al mondo attuale è necessaria anche per sviluppare competenzerelative alla cittadinanza attiva, come la consapevolezza di far parte di unacomunità territoriale organizzata. Tuttavia, poiché lo spazio non è statico,la geografia non può prescindere dalla dimensione temporale. Laconoscenza geografica riguarda anche i processi di trasformazioneprogressiva dell’ambiente ad opera dell’uomo o per cause naturali didiverso tipo.
Matematica Le conoscenze matematiche contribuiscono alla formazione culturaledelle persone e delle comunità, sviluppando le capacità di mettere instretto rapporto il "pensare" e il "fare" e offrendo strumenti adatti apercepire, interpretare e collegare tra loro fenomeni naturali, concetti eartefatti costruiti dall'uomo, eventi quotidiani .In particolare, la matematicadà strumenti per la descrizione scientifica del mondo e per affrontareproblemi utili nella vita quotidiana; contribuisce a sviluppare la capacità di
comunicare e discutere, di argomentare in modo corretto, di comprenderei punti di vista e le argomentazioni degli altri.
Scienze La moderna conoscenza scientifica del mondo si è costruita nel tempo,attraverso un metodo di indagine fondato sull’osservazione dei fatti e sullaloro interpretazione, con spiegazioni e modelli sempre suscettibili direvisione e riformulazione. L’osservazione dei fatti e lo spirito di ricercadovrebbero caratterizzare anche un efficace insegnamento delle scienze edovrebbero essere attuati attraverso un coinvolgimento diretto degli alunniincoraggiandoli a porre domande sui fenomeni e le cose, a progettareesperimenti/esplorazioni seguendo ipotesi di lavoro e a costruire i loromodelli interpretativi.
Musica La musica offre uno spazio simbolico e relazionale propizioall’attivazione di processi di cooperazione e socializzazione,all’acquisizione di strumenti di conoscenza, alla valorizzazione dellacreatività e della partecipazione, allo sviluppo del senso di appartenenza auna comunità, nonché all’interazione fra culture diverse.
Arte e immagine La disciplina arte e immagine ha la finalità di sviluppare e potenziarenell’alunno le capacità di esprimersi e comunicare in modo creativo epersonale, di osservare per leggere e comprendere le immagini e le diversecreazioni artistiche, di acquisire una personale sensibilità estetica e unatteggiamento di consapevole attenzione verso il patrimonio artistico.
Educazione fisica Nel primo ciclo l’educazione fisica promuove la conoscenza di sé e delleproprie potenzialità nella costante relazione con l’ambiente, gli altri, glioggetti. Contribuisce, inoltre, alla formazione della personalità dell’alunnoattraverso la conoscenza e la consapevolezza della propria identitàcorporea, nonché del continuo bisogno di movimento come cura costantedella propria persona e del proprio benessere.La tecnologia si occupa degli interventi e delle trasformazioni che l’uomoopera nei confronti dell’ambiente per garantirsi la sopravvivenza e, più ingenerale, per la soddisfazione dei propri bisogni. Rientrano nel campo distudio della tecnologia i principi di funzionamento e le modalità diimpiego di tutti gli strumenti, i dispositivi, le macchine e i sistemi -materiali e immateriali - che l’uomo progetta, realizza e usa per gestire orisolvere problemi o semplicemente per migliorare le proprie condizionidi vitaLo studio e l'esercizio della tecnologia favoriscono e stimolano la generaleattitudine umana a porre e a trattare problemi, facendodialogare e collaborare abilità di tipo cognitivo, operativo, metodologico esociale.
Orario di Funzionamento
Scuola dell’ Infanzia (dal lunedì al venerdì con servizio refezione)
Ingresso Dalle ore 8.00 alle ore 9.00Uscita Dalle ore 15,30 alle ore 16.00
Scuola Primaria
Plesso Ingresso Uscita OrganizzazioneAmorosi 8,35 13,05 27 ore
(dal lunedì alsabato)
Faicchio Cap 8.00 13.00 30 ore (dal lunedìal sabato)
Faicchio La Selva 8,30 16,30 40 ore (dal lunedìal venerdì (TempoPieno con mensa)
Melizzano 8,12 16.00 (Lun/Merc.)13.00(Mar./Giov./Ven.)
30 ore (dal lunedìal venerdì con dueprolungamenti)
Puglianello 8,30 13.00 30 ore (dal lunedìal sabato)
Scuola Secondaria
Plesso Ingresso Uscita OrganizzazioneAmorosi 8.00 13.00 30 ore
(dal lunedì alsabato)
Faicchio“Pascale”
8.00 13.00 30 ore (dallunedì al sabato)
Melizzano“S.D’Acquisto”
8.00 17.00 (Mar/Ven.)14.00(Lun./Mer./Giov.)
36 ore (dallunedì al venerdìcon dueprolungamenti)
QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCIPLINE
QUADRO ORARIO SETTIMANALE SCUOLA PRIMARIA
La Scuola Primaria ha organizzato l’attività didattico-educativa su 27/30/40 ore settimanali
27 ore
DISCIPLINE CLASSE I CLASSE II CLASSE III CLASSE IV-V
Italiano 8h 7h 7h 7h
Matematica 7h 7h 7h 6h
Scienze 1h 1h 1h 2h
Tecnologia 1h 1h 1h 1h
Storia 2h 2h 2h 2h
Geografia 1h 1h 1h 1h
Musica 1h 1h 1h 1h
Arte e immagine 1h 1h 1h 1h
Ed. Fisica 2h 2h 1h 1h
Religione 2h 2h 2h 2h
Inglese 1h 2h 3h 3h40
DISCIPLINE CLASSE I CLASSE II CLASSE III CLASSE IV-V
Italiano 10h 10h 10h 10h
Matematica 9h 9h 9h 9h
Scienze e Tecnologia 3h 3h 3h 3h
Storia 2h 2h 2h 2h
Geografia 2h 2h 2h 2h
Musica 2h 2h 2h 2h
Arte e immagine 2h 2h 1h 1h
Ed. Fisica 2h 2h 2h 2h
Religione 2h 2h 2h 2h
Inglese 2h 2h 3h 3h
SCUOLA PRIMARIA TEMPO PIENO
30 ore
DISCIPLINE CLASSE I CLASSE II CLASSE III CLASSE IV-V
Italiano 8h 7h 7h 7h
Matematica 7h 7h 7h 6h
Scienze 2h 1h 1h 2h
Tecnologia 1h 1h 1h 1h
Storia citt. e cost. 2h 2h 2h 2h
Geografia 2h 1h 1h 1h
Musica 1h 1h 1h 1h
Arte e immagine 2h 1h 1h 1h
Ed. Fisica 2h 2h 1h 1h
Religione 2h 2h 2h 2h
Inglese 1h 2h 3h 3h40
La Scuola Secondaria ha organizzato l’attività didattico-educativa su 30 e 36 ore settimanali
30 ore
DISCIPLINE CLASSE I CLASSE II CLASSE III
Italiano 6h 6h 6h
Matematica 4h 4h 4h
Scienze 2h 2h 2h
Storia citt. e cost. 2h 2h 2h
Geografia 2h 2h 2h
Arte 2h 2h 2h
Inglese 3h 3h 3h
Francese 2h 2h 2h
Ed.Fisica 2h 2h 2h
Musica 2h 2h 2h
Tecnologia 2h 2h 2h
Religione 1h 1h 1h
36 ore
DISCIPLINE CLASSE I CLASSE II CLASSE III
Italiano 8h 8h 8h
Matematica 6h 6h 6h
Scienze 2h 2h 2h
Storia citt. e cost. 2h 2h 2h
Geografia 2h 2h 2h
Arte 2h 2h 2h
Inglese 3h 3h 3h
Francese 2h 2h 2h
Ed.Fisica 2h 2h 2h
Musica 2h 2h 2h
Tecnologia 2h 2h 2h
Religione 1h 1h 1h
102
OBIETTIVI EDUCATIVI e CULTURALI GENERALI(Profilo d’uscita al termine del primo ciclo d’istruzione)
Il Profilo dello studente alla luce delle nuove indicazioni nazionali sul curricolo del 4/9/2012
prevede che al termine del primo ciclo d’Istruzione gli alunni debbano essere in grado di:
1.Riconoscere e gestire i diversi aspetti della propria esperienze motoria, emotiva e razionalein modo adeguato alle proprie capacità;
2.Acquisire una capacità di riflessione sul mondo, sulle cose, su di sé e sugli altri, maturandouno spirito critico sempre più personale;
3.Acquisire la capacità di saper progettare;
4.Maturare una capacità di autovalutazione sia nel percorso didattico (relativamente alleproprie capacità) sia in relazione ai propri comportamenti (questo ultimi nel rispetto deiprincipi che sono alla base della convivenza civile del nostro Paese);
5.Essere disponibili alla collaborazione per contribuire alla realizzazione di una societàmigliore a partire dal gruppo classe, dalla famiglia, dal gruppo classe;
6.Avere consapevolezza delle proprie capacità per iniziare a progettare il proprio futuro;
7.Avere acquisito le competenze di base relative alle discipline scolastiche ed un metodo di
studio appropriato, secondo le proprie capacità
.
103
CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO Scuola sec. 1° gradoper l’avviamento alla pratica sportiva.
CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO Scuola Primaria.Progetto “Sport di Classe”.
Finalità Attività
È unanimemente riconosciuto che lo sport è uno degli strumenti più efficaci per aiutare i
giovani ad affrontare situazioni che ne favoriscano la crescita psicologica, emotiva e sociale, oltre
che fisica. Lo sport, infatti, richiede alla persona di mettersi in gioco in modo totale e lo stimola a
trovare gli strumenti e le strategie per affrontare e superare le proprie difficoltà. Le istituzioni
scolastiche possono avere un ruolo fondamentale nel guidare le giovani generazioni verso uno stile
di vita di cui lo sport sia elemento integrante e tendenzialmente quotidiano.
Consapevole della forte valenza formativa dello sport, l’Istituto Comprensivo di Amorosi,
aderendo ad uno specifico progetto ministeriale, ha deciso di potenziare l’attività sportiva scolastica
e di conferire alla stessa carattere di continuità nel corso dell’intero anno scolastico.
Pertanto, alle ore di insegnamento curricolari di educazione fisica, motoria e sportiva, che
assolveranno la funzione di fornire a tutti la preparazione di base e di far emergere propensioni,
vocazioni ed attitudini dei singoli, si aggiungeranno specifiche attività di avviamento alla pratica
sportiva, fino ad un massimo di sei ore settimanali nella Scuola Secondaria di 1° grado.
Nella Scuola Primaria le due ore settimanali consentiranno la partecipazione al Progetto del
C.O.N.I. “Sport di Classe”
Le attività svolte favoriranno la partecipazione alle manifestazioni sportive studentesche nei
vari livelli territoriali e il lavoro svolto dagli alunni sarà certificato nel quadro delle competenze
definite al termine della frequenza del ciclo scolastico.
Importanza formativadell’educazione motoria,
fisica e sportiva ai fini dellasocializzazione, dellacrescita psico-fisica e
dell’acquisizione dellacapacità di confrontarsi
nelle competizioniagonistiche
Atletica leggera e sport disquadra:
pallavolo
104
VALUTAZIONE di ISTITUTO
L’autovalutazione è ormai uno strumento essenziale per la scuola al fine di migliorare l’efficacia
dell’azione organizzativa, educativa e didattica.
Il nostro Istituto prevede un percorso che non solo valorizzi l’offerta formativa ma permetta anche
di evidenziarne le criticità al fine di focalizzare meglio le proprie linee guida, indirizzando così
anche la formazione dei docenti . Si intende:
verificare l'uso qualitativo e quantitativo delle risorse attraverso il monitoraggio di
progetti;
valutare la migliore destinazione delle risorse umane, finanziarie e materiali;
analizzare e rivedere periodicamente la progettazione educativa e didattica e verificare
l’attuazione delle scelte educative e didattiche.
Per verificare il funzionamento organizzativo e didattico, il dirigente scolastico, le Funzioni
Strumentali e i Referenti dei plessi, si incontrano periodicamente. La situazione didattica è
sistematicamente monitorata dai docenti negli incontri previsti allo scopo.
Ciclicamente viene effettuato il monitoraggio dei progetti per verificarne l’efficacia e l’utilità,
effettuando anche i necessari adeguamenti in itinere.
SCUOLA SECONDARIA di PRIMO GRADO
In continuità con la scuola primaria, anche la scuola secondaria di primo grado ha attuato il
cambiamento della valutazione secondo le indicazioni previste dalla legge 169/2008 e dal D.P.R.
n.122 del giugno 2009 (Regolamento relativo alla valutazione); è mantenuta la certificazione delle
competenze al termine del primo ciclo d’istruzione.
I cambiamenti ministeriali ribadiscono il principio fondamentale che sta alla base della valutazione
nella nostra scuola e cioè quella di essere una valutazione formativa.
La valutazione:
- è utile per l’allievo, per ricevere un dato di ritorno (feed-back) sul suo apprendimento e per lo
stesso insegnante, perché gli dà la possibilità di verificare il suo lavoro,
- organizza i dati attraverso i quali esprime un giudizio di accettabilità o meno dei risultati ottenuti
sulla base dei risultati attesi da ogni singolo allievo (processo di apprendimento personalizzato),
- è un momento di forte scambio tra docenti e allievi e tra docenti e famiglia allo scopo di
confermare o di correggere la programmazione, di individuare strategie di studio e di lavoro più
idonee agli obiettivi da raggiungere,
105
- è una tappa del percorso scolastico in cui l’alunno verifica il proprio processo di apprendimento
(meta-cognizione), favorendo l’autovalutazione, quest’ultima segno di autonomia e di maturità
dell’allievo e di consapevolezza del proprio modo di apprendere.
- è uno strumento con il quale è possibile riflettere anche sulla propria capacità relazionale, aspetto
particolarmente importante nel processo di crescita dei bambini e dei ragazzi.
La valutazione finale è preceduta da forme e da strumenti idonei e, se necessario, personalizzati, atti
a rilevare i risultati finali ed il processo utilizzato per raggiungere tali risultati; prove strutturate,
semi strutturate, non strutturate, osservazioni sistematiche nei diversi tempi e momenti dalla vita
scolastica quotidiana, sono alla base della valutazione iniziale (la situazione di partenza di ogni
singolo alunno), di quella in itinere e di quella sommativa, al termine del percorso annuale. In
questa prospettiva per l’alunno è necessario:
Conoscere gli obiettivi da raggiungere posti dal docente,
Conoscere l’iter formativo attuato dal docente per favorire il conseguimento dei risultati,
Essere consapevole dei risultati conseguiti e quindi essere sicuro dell’acquisizione di
conoscenze, abilità.
Il fine è il raggiungimento delle competenze indicate dal sistema istruzione nazionale, tenendo
conto della situazione di partenza degli allievi ed avendo come fine ultimo la promozione della
persona, la sua educazione, ovvero lo sviluppo delle sue potenzialità, perché possa esprimersi al
meglio nella sua vita futura di giovane e di adulto e possa quindi apportare il proprio costruttivo
contributo nella società.
Impegno, partecipazione, capacità di interagire con il gruppo dei pari e con le diverse figure
presenti nella scuola, responsabilità, capacità di affrontare le difficoltà e di individuare possibili
soluzioni, sono solo alcuni aspetti del percorso scolastico. La valutazione relativa alle singole
materie è dettagliata negli allegati del POF, qui di seguito si evidenziano i livelli ai quali, a grandi
linee, corrispondono i voti, sottolineando che il massimo della votazione, 10, si preferisce darlo al
termine dell’anno, per sottolineare percorsi personali eccellenti, degni di un particolare merito. Il 4
è stato posto come voto minimo per la valutazione quadrimestrale, ma non per quella iniziale e in
itinere per le quali ogni docente individuerà un minimo ed un massimo secondo la tipologia della
prova.
FORMAZIONE dei DOCENTI
Sono previste iniziative d’ istituto per espletare il diritto /dovere di aggiornamento dei Docenti di
tutto l’Istituto Comprensivo. Le proposte attivate prevedono:
Consolidamento della Formazione per Registro Elettronico;
Implementazione della Formazione informatica per l’utilizzazione della LIM;
Formazione seconda annualità Scuole in Rete per le Indicazioni Nazionali 2012.
106
107
ALLEGATI
Ministero dell’ Istruzione, dell’Università e della RicercaISTITUTO COMPRENSIVO AMOROSI “A. MANZONI”
Piano Annuale per l’Inclusione a.s. 2015-16
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti: n°
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) minorati vista 1 minorati udito 0 Psicofisici 10
2. disturbi evolutivi specifici DSA 4 ADHD/DOP 0 Borderline cognitivo 0 Altro 1
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico 0 Linguistico-culturale 1 Disagio comportamentale/relazionale 3 Altro 5
Totali 25% su popolazione scolastica di 843 alunni 3%
N° PEI redatti dai GLHO 11N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 7N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 2
B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No
Insegnanti di sostegno Attività di classe, individualizzate edi piccolo gruppo
Sì
Attività laboratoriali integrate (classiaperte, ecc.)
Sì
Sostituzione colleghi - facente partedello stesso Team o Consiglio diClasse - assenti
Sì
Sostituzione colleghi – di altri Teamo Consiglio di Classe - assenti Sì
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate =Assistenti specialistici e materiali Attività individualizzate Sì
Attività di piccolo gruppo NoFunzioni strumentali / coordinamento Sì
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) NoPsicopedagogisti e affini esterni/interni Sì
Docenti tutor/mentor No
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C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No
Coordinatori di classe e simili
Partecipazione a GLI SìRapporti con famiglie SìTutoraggio alunni SìProgrammazione didattica-educativa con attenzione all’inclusività
Sì
Progetti didattico-educativi aprevalente tematica inclusivapartendo dai bisogni educativispeciali degli allievi
No
Altro:
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI SìRapporti con famiglie SìTutoraggio alunni SìProgrammazione didattica-educativa con attenzione all’inclusività
Sì
Progetti didattico-educativi aprevalente tematica inclusivapartendo dai bisogni educativispeciali degli allievi
No
Altro:
Altri docenti
Partecipazione a GLI SìRapporti con famiglie SìTutoraggio alunni SìProgrammazione didattica-educativa con attenzione all’inclusività
Sì
Progetti didattico-educativi aprevalente tematica inclusivapartendo dai bisogni educativispeciali degli allievi
No
Altro:
D. Coinvolgimento personaleATA
Assistenza alunni disabili SìProgetti di inclusione / laboratori integrati NoAltro:
E. Coinvolgimento famiglie
Informazione /formazione su genitorialità epsicopedagogia dell’età evolutiva
No
Coinvolgimento in progetti di inclusione SìCoinvolgimento in attività di promozione dellacomunità educante
No
Altro:
F. Rapporti con servizisociosanitari territoriali eistituzioni deputate allasicurezza. Rapporti con CTS /CTI
Accordi di programma / protocolli di intesaformalizzati sulla disabilità
Sì
Accordi di programma / protocolli di intesaformalizzati su disagio e simili
Sì
Procedure condivise di intervento sulladisabilità
Sì
Procedure condivise di intervento su disagio esimili
Sì
Progetti territoriali integrati SìProgetti integrati a livello di singola scuola SìRapporti con CTS / CTI SìAltro:
G. Rapporti con privato , socialee volontariato
Progetti territoriali integrati NoProgetti integrati a livello di singola scuola NoProgetti a livello di reti di scuole No
H. Formazione docenti(corsi frequentati dai docenti oorganizzati dalla scuola)
Strategie e metodologie educativo-didattiche /gestione della classe
Sì
Didattica speciale e progetti educativo-didatticia tematica inclusiva
No
109
Didattica interculturale / italiano L2 NoPsicologia e psicopatologia dell’età evolutiva(compresi DSA, ADHD, ecc.)
Sì
Progetti di formazione su specifiche disabilità(autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)
No
Altro:
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo XPossibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degliinsegnanti
X
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; XOrganizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola XOrganizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, inrapporto ai diversi servizi esistenti;
X
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alledecisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;
X
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsiformativi inclusivi;
X
Valorizzazione delle risorse esistenti XAcquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazionedei progetti di inclusione
X
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistemascolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola.
X
Altro:Altro:* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimoAdattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
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Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli diresponsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
Il Dirigente Scolastico individua risorse interne ed esterne per rispondere alle esigenze diinclusione, assegna i docenti alle classi, costruisce e mantiene i rapporti con gli Enti Locali.
Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione - composto dal Dirigente, dalla docente con FunzioneStrumentale per l’integrazione, da docenti curricolari coordinatore di classe e di sostegno,rappresentativi dei diversi ordini di scuola, un rappresentante dei genitori di alunni diversamente-abile – effettua, ad inizio anno, la rilevazione dei soggetti con Bisogni Educativi Speciali, definiscele modalità di accoglienza e di passaggio da un ordine all’altro di scuola, formula progetti perl’inclusione, elabora una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività e rileva il grado di inclusivitàdella scuola, anche attraverso la divulgazione delle buone pratiche di inclusione sperimentate daiConsigli di Classe e/o dai Team docenti.
I docenti di sostegno si riuniscono periodicamente per gestire la complessità, coordinare gliinterventi e redigere in modo corretto e funzionale la documentazione dei processi, secondonecessità. Il gruppo di lavoro è coordinato dalla docente con F.S.Gli insegnanti di sostegno assumono effettiva contitolarità delle classi in cui operano, partecipanoalla programmazione educativa e didattica, all’elaborazione e alla verifica delle attività dicompetenza del Consiglio di Classe o del Team docente, valutano i percorsi disciplinari propostialla classe frequentata dall’alunno assegnato. Tutti i docenti di team o di consiglio di classe, conpari dignità, programmano percorsi con finalità inclusive.
Il “Gruppo di Lavoro Operativo Interistituzionale” si incontra due o più volte l’anno, secondo ladisponibilità dell’équipe dell’UOMI di San Salvatore Telesino e/o a causa di eventuali situazioni dinecessità, per la predisposizione e la verifica dei Piani Educativi Individualizzati.I G.L.H.O. sono costituiti, per ciascun alunno, nella primaria dal team docente (costituito dalleinsegnanti curricolari e dall’insegnante di sostegno), nella secondaria dal Coordinatore delConsiglio di classe, dagli specialisti dell’U.O.M.I., dai genitori e dal Dirigente Scolastico o da unsuo delegato, dagli assistenti educativi coinvolti.
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
Corsi di formazione su tematiche- BES, intese come macroarea comprendente tutte le forme di disagio derivanti da situazioni
clinicamente certificate e non,- approfondimento e confronto sulle metodologie da adottare di fronte a difficoltà di
linguaggio, comportamentale, ...Corsi relativi ad altre tematiche potrebbero essere previsti in base a specifiche necessità emergenti.
Inserire nel sito della scuola, alla voce “Didattica”, la normativa in vigore, i modelli da utilizzareper stilare i P.E.I e i P.D.P., gli adempimenti, le loro scadenze e le varie iniziative che il G.L.I. divolta in volta attua.
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Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
Valutazione attenta allo sviluppo degli apprendimenti e delle competenze in relazione a quantostabilito nel P.E.I. o nel P.D.P., alla situazione di partenza dell’alunno ed alla motivazione adapprendere e, per gli alunni non italofoni, anche al grado di competenza acquisita in lingua italiana.
La documentazione – profilo dinamico, P.E.I., programmazione annuale – deve sviluppare gliobiettivi didattici educativi e le modalità di lavoro: rapporto individuale, attività in piccolo gruppo,attività con la classe, sviluppo di percorsi specifici volti all’inclusione, realizzazione di progetti cheprendono il via dalla situazione dello scolaro con Bisogni Educativi Speciali.Solo in caso di handicap psicofisico grave, il P.E.I. può prevedere l’esonero dallo studio di unadelle due lingue comunitarie nella scuola secondaria o della lingua inglese nella primaria. Il pianopuò prevedere riduzione della frequenza delle attività scolastiche all’interno del tempo scuolascelto, per consentire l’esecuzione e di attività laboratoriali e/o riabilitative integrate conl’extrascuola.
Per la stesura del P.E.I. ci si attiene al seguente scadenzario:- colloquio con la famiglia entro ottobre;- eventuale incontro con i terapisti che seguono lo scolaro;- stesura del P.E.I. – per la prima decina di novembre - in cui devono essere inseriti i dati
anagrafici, composizione del nucleo familiare, diagnosi funzionale, interventi terapeutici,notizie ricevute durante l’incontro con i genitori, l’èquipe di terapisti e le osservazionisistematiche;
- dalla situazione iniziale deve scaturire il percorso educativo-didattico e la metodologia chesi intende perseguire, illustrando anche agli interventi di inclusione;
- adozione da parte del consiglio di classe o del team docente comprovata dalla firma di ognicomponente;
- condivisione con la famiglia e l’équipe socio-sanitaria durante il G.L.H.O. con rilascio dellafirma di tutti i partecipante;
- firma del Dirigente Scolastico;- una copia va inserita nel fascicolo personale, una va rilasciata alla famiglia.
Il P.D.P. sottolinea punti di forza e di criticità dei soggetti che necessitano attenzione. Indica gliobiettivi, i relativi livelli di apprendimento per quelle discipline in cui emergono particolaridifficoltà e le conseguenti scelte metodologiche e didattiche adottate proprie di un percorsopersonalizzato.La progettazione didattico-educativa deve essere calibrata sui livelli minimi attesi per lecompetenze in uscita. Gli interventi programmati devono essere sottoposti a continuo monitoraggioin modo che siano messi in atto per il tempo strettamente necessario.Il P.E.P. a favore di alunni con bisogni educativi speciali non documentati privilegia sceltemetodologiche di tipo educativo didattico ed evita – quando possibile – l’adozione di strumenticompensativi o di misure dispensative.Per la stesura del P.D.P. ci si attiene alla seguente tempistica:
- colloquio con la famiglia entro ottobre o nel mese successivo in cui è stata presentata unadiagnosi o si sono rilevate problematiche, in modo che la situazione possa essere esaminatacon attenzione e arricchita dai punti di vista delle agenzie educative, tenendo conto che laCircolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 recita “…la presa in carico dei BES debbaessere al centro dell’attenzione e dello sforzo congiunto della scuola e della famiglia.”;
- eventuale incontro con i terapisti che seguono lo scolaro;- stesura del P.D.P in cui vengono
- inserite le notizie scaturite dal colloquio con la famiglia e con l’èquipe di terapisti e leosservazioni sistematiche,
- individuate le discipline in cui si intende perseguire obiettivi minimi e l’elencazionedegli stessi;
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- adozione da parte del consiglio di classe o del team docente con firma;- convocazione della famiglia per la condivisione, l’apposizione della firma - da parte dei
genitori - al progetto e rilascio copia agli stessi.
A fine quadrimestre i docenti stendono una relazione in cui si valuta il tipo di intervento e leeventuali modifiche da apportare a quanto indicato nel P.E.I. o nel P.E.P. Detto documento vieneinserito nel fascicolo personale dell’alunno e pubblicato nei verbali del registro elettronico dalcoordinatore di classe.Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
I docenti di sostegno si riuniscono periodicamente in gruppo di lavoro e, secondo le necessità, perattività di coordinamento degli interventi, di confronto professionale, di autoformazione, perl’elaborazione di proposte da portare al Collegio.Nella scuola secondaria i docenti di sostegno si incontrano con i docenti di classe per laprogrammazione delle attività e/o durante i consigli di classe; nella scuola primaria durante le dueore di programmazione settimanali.Utilizzo dell’insegnante di sostegno in modo flessibile all’interno della propria classe, perincrementare le buone prassi di inclusione e realizzare i progetti inclusivi secondo le modalità e itempi stabiliti in fase di programmazione (come recitano le “Linee guida per l’integrazionescolastica degli alunni con disabilità” del 4/8/2009 al punto 2.5 Il docente assegnato alle attività disostegno: L'assegnazione dell'insegnante per le attività di sostegno alla classe, così come previstodal Testo Unico L. 297/94 rappresenta la “vera” natura del ruolo che egli svolge nel processo diintegrazione. Infatti è l'intera comunità scolastica che deve essere coinvolta nel processo …dell'integrazione. …il docente in questione (ndr di sostegno) è “assegnato alla classe per le attivitàdi sostegno”, nel senso che oltre a intervenire sulla base di una preparazione specifica nelle ore inclasse collabora con l'insegnante curricolare e con il Consiglio di Classe affinché l'iter formativodell'alunno possa continuare anche in sua assenza.”)
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto aidiversi servizi esistenti
Intensificazione dei contatti con l’U.O.M.I. e con i centri specialistici presenti sul territorio, conesperti/consulenti privati scelti dalle famiglie (musicoterapisti, psicologi, psicomotricisti…).Coinvolgimento dei servizi sociali territoriali affinché gli alunni - che ne hanno bisogno - possanousufruire di Sportelli d’Ascolto, del servizio Servizio di Assistenza Domiciliare.Incrementare l’utilizzo dello Sportello attivato dall’U.O.M.I. – di giovedì pomeriggio - presso lasede di San Salvatore Telesino a favore degli insegnanti. Luogo dove l’insegnante può esseresupportato dall’esperto anche alla luce di quanto emerso dai colloqui individuali con i ragazzi chehanno usufruito dello “Sportello d’ascolto”.Pianificazione di percorsi di gruppo finalizzati alla presa in carico di problematiche comuni nellagestione della programmazione educativa.Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni cheriguardano l’organizzazione delle attività educative
Attenzione e cura per instaurare e mantenere un clima di fattiva collaborazione tra le diverseagenzie educative che cercano di dare risposte alle problematicità dello scolaro: reciprocainformazione, comprensione, disponibilità ad un confronto aperto e costruttivo.Le famiglie vengono convocate per lo scambio di notizie e delle esperienze che hanno coinvolto lostudente; partecipano agli incontri individuali bimestrali, agli incontri con gli specialisti e con illoro rappresentante al Gruppo di Lavoro per l’inclusione d’Istituto.
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Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativiinclusivi
Progettare l’inclusione significa guardare attraverso una pluralità di sguardi. Tra questi,considerare la diversità un valore. La scuola diventa inclusiva se fondata su equità, promozionesociale e, soprattutto, sulla valorizzazione di tutti gli alunni e di tutte le componenti.
In fase di stesura ad inizio anno scolastico dei progetti educativo-didattici extra-scolastici, dare laprecedenza a quelli che impostano il percorso sui principi dell’inclusività e proposti a classiparallele o verticali affini.
Anche il curricolo verticale potrebbe essere uno strumento per sviluppare una didattica inclusivache pone attenzione alle peculiarità individuali, ai diversi stili di apprendimento; un mezzo perpromuovere una didattica costruttivista che utilizza come strategie privilegiate il lavorocooperativo, il tutoring, la personalizzazione dei percorsi.
Valorizzazione delle risorse esistenti
Attento monitoraggio nei team e nei C.d.C. dell’efficacia dell’impiego delle risorse ipotizzatoall’inizio dell’anno scolastico. Possibile riformulazione del piano di intervento del docente disostegno e dell’orario.Collaborazione tra docenti di sostegno e docenti curricolari e assistenti alla persona.Assistenti educativi disponibili a lavorare in piccolo gruppo.
Utilizzo della LIM per una didattica inclusiva, dei laboratori attrezzati.
Operare perché gli alunni usufruiscano delle biblioteche comunali, là dove ci sono, e invitare isingoli assessorati alla cultura a realizzare all’interno delle stesse, sezioni specifiche suddivise peretà, ma anche per diversamente-abili, DSA e BES.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progettidi inclusione
Le assegnazioni possono essere variate qualora dovessero sopraggiungere ulteriori risorse.
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico,la continuità tra i diversi ordini di scuola
Definizione delle modalità di accoglienza graduate a seconda dei bisogni del singolo.Continuità educativa tra i diversi ordini di scuola attraverso la pianificazione di un progettoeducativo organico e condiviso che devono divenire prassi.Predisposizione di progetti ponte per il passaggio ad altro ordine di scuola (secondo quadrimestre)per accompagnare gli studenti con bisogni educativi speciali.
Nel mese di maggio, se i docenti del precedente ordine di scuola frequentato dall’alunno conB.E.S. lo ritengono opportuno, si cura la predisposizione di un progetto per l’integrazione inizialedel soggetto relativo al successivo anno scolastico, con particolare attenzione alla conoscenza deiluoghi, dei nuovi docenti, dei compagni.
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Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 24 giugno 2015Per gli insegnanti della Commissione GLI (firme autografe nella copia consegnata da allegare agliatti del collegio docente del 30 giugno 2015)Orlacchio Angela Maria
Mezza Maria Rosaria
Ciarlo Annunziata
Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 30 giugno 2015
Allegati: Proposta di assegnazione organico di sostegno e altre risorse specifiche (Assistenti
Comunicazione)
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Titolo 1 Principi fondamentali
Art. 1. Garanzie
a) L’Istituto Comprensivo di Amorosi A. Manzoni, si impegna a rispettare e far rispettare, in tutte
le sue scuole, in tutte le attività educative e in tutti i momenti della vita scolastica, i diritti
fondamentali dell’Uomo e del bambino. L’Istituto si impegna a garantire:
un servizio ispirato al principio di uguaglianza dei diritti degli utenti, caratterizzato dal rispetto dei
criteri di obiettività e di imparzialità;
un ambiente educativo sereno, democratico, attento alle necessità affettive e relazionali degli alunni,
capace di stimolare il desiderio di apprendere, scoprire e conoscere, adatto a sviluppare la capacità
di collaborare, esprimere le proprie opinioni e rispettare quelle degli altri;
un progetto educativo organico, unitario, capace di fornire a tutti gli studenti, in rapporto alle loro
capacità, le competenze cognitive, culturali e strumentali necessarie per il proseguimento degli studi
e per diventare cittadini capaci di offrire il loro contributo progresso materiale o spirituale della
società.
una procedura amministrativa caratterizzata da trasparenza, efficacia, rispetto per l’utenza, rapidità
e semplificazione delle procedure, rispetto delle norme;
un’organizzazione flessibile, adeguata alle esigenze educative degli alunni e alle necessità delle
famiglie;
un governo della scuola caratterizzato da condivisione delle decisioni, partecipazione delle famiglie,
pubblicità degli atti, facile accesso alle informazioni, presenza di motivazione in tutti gli atti della
scuola.
b) L’Istituto si impegna collaborare con gli enti locali, nell’ambito delle proprie competenze,
affinché si individuino procedure ed interventi a garantire:
ambienti educativi funzionali ed igienici;
servizi assistenziali di refezione e trasporto;
servizi educativi integrativi di arricchimento del curricolo formativo.
c) Il presente regolamento entra in vigore con la sua pubblicazione all‘albo, entro ……….. giorni
dall‘approvazione. Il personale e gli utenti sono tenuti a rispettarlo e farlo rispettare.
d) Per quanto non esplicitamente previsto dal presente regolamento, valgono le norme contenute nel
codice civile, nel D.Lgs 297/94, nei vigenti contratti collettivi nazionali, integrativi e decentrati.
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Titolo 2. Organi collegiali
Capo 1 Il Consiglio d‘Istituto
Art. 1. Premesse
a) Il Consiglio d‘Istituto è l‘organo di governo della scuola.
b) Esso esercita le attribuzioni stabilite dall‘art.10 del D.Lgs 297/94 ed ha competenze generali per
quanto concerne l‘organizzazione e la programmazione dell‘attività scolastica.
c) Il consiglio d‘Istituto si può organizzare in commissioni per l‘esame di specifici argomenti. Le
commissioni sono di durata annuale. Ogni commissione ha un referente responsabile.
Sezione 1. Regolamento delle sedute del Consiglio d’Istituto
Art. 1. Riunioni del Consiglio d’Istituto.
a) Il Consiglio d’Istituto si riunisce in sedute ordinarie almeno due volte all‘anno per:
b) l‘approvazione del bilancio preventivo;
c) l‘approvazione del conto consuntivo.
d) Si riunisce altresì tutte le volte che si rende necessario.
Art. 2. Convocazione del Consiglio d’Istituto.
a) Il Consiglio d’Istituto viene convocato dal Presidente su richiesta della Giunta Esecutiva o su
richiesta scritta di 1/3 dei membri del consiglio stesso.
b) La convocazione deve essere effettuata almeno 5 giorni prima rispetto alla data della riunione
con lettera diretta ai singoli membri, recante l‘indicazione dell‘ordine del giorno. Alla la
convocazione, andrà allegata copia dei documenti relativi agli argomenti più rilevanti, con
particolare riguardo a quelli di natura contabile.
c) Nei casi urgenti è sufficiente che i consiglieri vengano convocati, con telefonicamente, un giorno
prima della seduta.
d) Copia della convocazione viene trasmessa ad ogni scuola dell‘istituto, perché sia affissa ai
relativi albi e pubblicata sul sito web dell‘istituto, lo stesso giorno in cui vengono inviati gli avvisi
di convocazione ai membri del consiglio.
Art. 3. Presidenza del Consiglio d’Istituto.
a) Il Consiglio d’Istituto è presieduto dal Presidente ed in sua assenza dal Vice Presidente. Se questi
è assente o impedito, la presidenza sarà assunta dal rappresentante dei genitori più anziano d‘età.
Art. 4. Sede delle riunioni
a) Il Consiglio si riunisce di norma nella sede della direzione in orario extrascolastico.
b) Le sedute si devono ritenere valide ad ogni effetto, quando siano presenti la metà più uno dei
consiglieri in carica.
c) Se la trattazione degli argomenti previsti non viene ultimata e si delibera di rinviare la seduta,
occorrerà che l’avviso di rinvio sia sempre diramato ai consiglieri assenti.
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Art. 5. Ordine del giorno
a) Gli argomenti vengono trattati nell‘ordine in cui sono iscritti nell‘avviso di convocazione.
b) Potranno essere avanzate proposte d‘inversione dell‘o.d.g. sia da parte del Presidente, sia da parte
dei consiglieri.
c) Le proposte non incluse nell‘o.d.g. potranno essere sottoposte a deliberazione se accettate dalla
maggioranza qualificata dei presenti.
d) In caso contrario il Consiglio può decidere d‘iscriverle nell‘o.d.g. della successiva seduta.
e) Dal momento in cui inizia la votazione su un argomento sottoposto al giudizio del Consiglio,
nessuno può prendere la parola.
Art. 6. Verbali
a) Di ogni seduta viene redatto il processo verbale, steso su apposito registro e firmato dal
Presidente e dal Segretario
b) Esso deve contenere l‘oggetto delle discussioni, i nomi dei presenti e degli assenti, l‘esito delle
eventuali votazioni.
c) Ogni membro del Consiglio può chiedere che venga posta a verbale una propria dichiarazione.
d) Il segretario è scelto dal Presidente, tra i membri del Consiglio.
Sezione 2. Organizzazione del Consiglio d’Istituto
Art. 1. Componenti del Consiglio d’Istituto
a) Il Consiglio d’Istituto è costituito da 19 componenti, di cui:
il dirigente scolastico;
8 rappresentanti del personale docente;
2 rappresentanti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario;
8 rappresentanti dei genitori degli alunni.
b) Il direttore amministrativo partecipa alle riunioni del consiglio in qualità di consulente.
c) Il Consiglio può decidere a maggioranza di invitare consulenti esterni quando lo ritenga
necessario.
d) Il consiglio può articolare i suoi lavori organizzando al suo interno in commissioni di lavoro o/e
partecipando con membri designati dal Consiglio stesso, a commissioni miste. Le commissioni
restano in carica un anno scolastico e possono essere riconfermate. Di norma le commissioni
vengono costituite all‘inizio di ogni anno scolastico.
Art. 2. Prerogative dei componenti del Consiglio d’Istituto.
a) I membri del Consiglio possono partecipare, con diritto di parola, ma senza diritto di voto, alle
riunioni dei consigli di classe e interclasse.
b) I membri del Consiglio possono accedere alle scuole dell‘Istituto, durante l‘orario delle lezioni,
previo accordo con gli insegnanti o dietro autorizzazione del dirigente scolastico.
c) Su richiesta, possono accedere alla segreteria, oltre l‘orario scolastico.
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Art. 3. Articolazione del Consiglio d‘Istituto
a) Il Consiglio d‘Istituto può decidere di costituire al suo interno apposite commissioni di lavoro,
per affrontare argomenti di carattere tecnico.
b) Le commissioni vengono nominate nella prima seduta del consiglio di ogni anno scolastico.
c) Le commissioni relazionano al consiglio al fine di favorire una maggior conoscenza dei problemi
in discussione.
Capo 2. La giunta esecutiva
Art. 1. Convocazione delle Giunta Esecutiva
a) Ne fanno parte di diritto il dirigente scolastico e il direttore amministrativo dell‘Istituto che è
anche il segretario della giunta. Vengono inoltre eletti quali componenti due genitori e un
rappresentante degli insegnanti.
b) la Giunta esecutiva è convocata dal dirigente scolastico, che la presiede.
c) L‘ordine del giorno è formulato dal Presidente e contiene gli argomenti proposti dalla Giunta
Esecutiva e dai singoli consiglieri.
d) All‘ordine del giorno vengono allegati i documenti relativi alle singole proposte, qualora esse
vengano formulate dai singoli consiglieri.
e) Le elezioni della Giunta Esecutiva hanno luogo a scrutinio segreto. Tutti i genitori del Consiglio
sono candidati.
f) Il Consiglio può deliberare di eleggere, sempre tra i genitori, anche un vice presidente, da votarsi
secondo le modalità previste per l‘elezione del Presidente.
g) Le sedute sono valide quando sono presenti la metà dei componenti della Giunta
Capo 3 Regolamento delle sedute dei consigli di classe, interclasse, intersezione
Art. 1. Convocazione, presidenza e verbalizzazione delle sedute
a) Ogni consiglio di intersezione, interclasse o classe, è convocato dal dirigente scolastico, oppure
su richiesta scritta di un terzo dei suoi componenti.
b) La convocazione dei consigli avviene per iscritto, a mezzo del diario degli alunni. L‘avviso di
convocazione, con il relativo ordine del giorno, viene affisso all‘albo della scuola.
c) La convocazione deve essere resa nota ai componenti dei consigli con almeno cinque giorni di
preavviso. In caso di particolare e comprovata urgenza e gravità, la convocazione può avvenire con
un preavviso di 24 ore.
d) Ê dovere dei docenti far prevenire ai genitori le comunicazioni sopra indicate nel più breve
tempo possibile.
e) I consigli di intersezione ,interclasse o classe, nella loro composizione completa, dovranno
riunirsi, di norma, almeno una volta ogni bimestre.
f) Il consigli sono presieduti dal Dirigente scolastico o, per sua delega, anche verbale,
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dall‘insegnante coordinatore di plesso (per la scuola materna ed elementare) o di classe (per la
scuola media).
g) Il Dirigente scolastico o il docente delegato a presiedere la seduta, nomina un segretario tra i
docenti presenti. Il segretario è tenuto a redigere un verbale sull‘apposito registro conservato presso
la scuola. Copia di tale verbale deve essere inviata all‘Ufficio di direzione entro i cinque giorni
lavorativi successivi alla seduta. Per la nomina del segretario si dovrà seguire, di norma, il criterio
della turnazione.
Capo 4. Assemblee dei genitori
a) La convocazione e lo svolgimento delle assemblee dei genitori sono regolati dall‘art. 15 del
D.Lgs. 297/94. b) Le assemblee dei genitori possono essere di classe, di interclasse o di scuola.
Art. 1. Convocazione
a) Le assemblee dei genitori potranno svolgersi su richiesta dei docenti, del Dirigente scolastico, dei
rappresentanti dei genitori eletti nel consigli di classe – interclasse-intersezione, su richiesta di
almeno un terzo dei genitori o su richiesta dei rappresentanti di classe.
b) La convocazione delle assemblee avviene per iscritto, a mezzo del diario degli alunni o
telefonicamente. L‘avviso di convocazione, con il relativo ordine del giorno, viene affisso all‘albo
della scuola.
c) La convocazione deve essere resa nota ai genitori con almeno cinque giorni di preavviso. I casi di
particolare e comprovata urgenza e gravità, la convocazione può avvenire con un preavviso di 24
ore.
d) E’ dovere dei docenti far prevenire ai genitori le comunicazioni sopra indicate nel più breve
tempo possibile.
e) Qualora le assemblee si svolgano nei locali dell‘Istituto, la data e l’orario di svolgimento di
ciascuna di esse debbono essere concordate di volta in volta con il Dirigente scolastico In ogni caso
devono essere convocate in orario non coincidente con quello delle lezioni.
Art. 2. Partecipanti e svolgimento delle assemblee
a) Possono partecipare alle assemblee con diritto di parola, oltre ai genitori, anche il Dirigente
scolastico e gli insegnanti. Nei casi in cui lo si ritenga opportuno l‘assemblea può aprirsi anche alla
partecipazione del personale non docente. I richiedenti possono proporre la partecipazione di esperti
o rappresentanti egli Enti Locali, secondo gli argomenti messi all‘ordine del giorno. La
partecipazione di personale esterno alla scuola deve essere autorizzata dal Dirigente scolastico
b) L‘assemblea elegge di volta in volta un presidente pro tempore che può essere riconfermato nelle
assemblee successive. Di norma il presidente è eletto per votazione palese. Il presidente nomina il
segretario.
Art. 3. Poteri del presidente
a) Il presidente esercita i poteri disciplinari e regola l‘andamento dell‘assemblea. Può stabilire la
durata massima degli interventi tenendo conto del numero dei presenti e degli iscritti a parlare. Ê
facoltà del presidente interrompere gli interventi palesemente estranei all‘ordine all‘argomento in
discussione.
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Art. 4. Svolgimento dell‘assemblea
a) Il diritto di parola si esercita per alzata di mano con l‘indicazione del proprio cognome e della
classe del figlio. Coloro che intervengono debbono attenersi all‘argomento.
b) Chi si ritenga chiamato in causa personalmente può chiedere al presidente il diritto di replica per
fatto personale. L‘intervento avrà la precedenza sugli altri e avverrà al termine dell‘intervento in
corso, ma dovrà limitarsi al fatto in questione.
TITOLO 3 REGOLAMENTO ALUNNINorme di comportamento
Art.1 Gli alunni che frequentano la scuola dovranno indossare l’apposita uniforme scolastica e cioè:a) grembiulino rosa o celeste per i bambini della scuola dell’infanzia;b) grembiule blu per gli alunni della scuola primaria.Tale uniforme va indossata per stabilire un criterio di uguaglianza tra tutti i bambini evitando così lapossibile discriminazione ed emarginazione degli alunni meno abbienti, che non possonopermettersi abbigliamento e accessori firmati.Art. 2. Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, di tutto il personale edei compagni, lo stesso rispetto, consono ad una convivenza civile.Art. 3. Gli alunni sono tenuti a rispettare il lavoro dei collaboratori scolastici e a seguirne leindicazioni poiché assicurano, con i docenti, il buon funzionamento della scuola ed in alcunimomenti possono essere incaricati della sorveglianza di una classe o di un gruppo di alunni; durantele ore di lezione sorvegliano corridoi e servizi.Art 4. Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e adassolvere assiduamente agli impegni di studio.Art 5. Gli alunni entrano a scuola secondo l’orario stabilito, accedendo alle aule al suono dellacampanella. Per i bambini della scuola dell’infanzia, data la tenera età, è consentita flessibilità sia inentrata che in uscita.(un’ora in ingresso , mezz’ora in uscita)Art. 6. Al primo suono della campanella gli alunni entrano con ordine e sollecitamente in classedove troveranno gli insegnanti ad attenderli. Al secondo suono della campanella avranno inizio lelezioni. Nella Scuola Primaria gli alunni saranno accompagnati in classe dall'insegnante della primaora.
Art.7. Al segnale di fine delle lezioni gli alunni dovranno uscire dalla classi ordinati ed in silenzio.Art.8. Gli alunni in ritardo giustificato, rispetto all’orario di entrata, sono ammessi in classe convisto del Dirigente Scolastico o del docente delegato. Gli alunni potranno anticipare l’uscita o permotivi di salute o su richiesta dei genitori che li preleveranno personalmente o tramite persona dicui sia nota l’identità e delegata dal genitore stesso.Art.9. Le assenze dovranno essere sempre giustificate, mediante l’apposito libretto, nel quale dovràdepositare la propria firma il genitore che firmerà le giustificazioni. Dopo 5 giorni di assenzaconsecutivi si richiede il certificato medico.Art.10. Non è consentito agli alunni di uscire dall'edificio scolastico prima del termine delle lezioni.In caso di necessità i genitori (o un'altra persona maggiorenne, delegata per iscritto, munita didocumento di riconoscimento) dovranno presentare il permesso di uscita, firmato dal DirigenteScolastico, o da un docente delegato, al collaboratore scolastico che provvederà a consegnarlo aldocente presente in classe.Art.11. Gli alunni che, per motivi di salute, non potranno seguire le lezioni di Ed. Motoria dovrannopresentare al Dirigente Scolastico la domanda di esonero firmata dal genitore unita a certificato delmedico.Art.12. Gli alunni sono tenuti a portare sempre a scuola l'occorrente necessario per i compiti e le
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lezioni e lo svolgimento delle varie attività scolastiche. Essi sono tenuti ad indossare tute, magliettee scarpette di gomma per le attività ginniche.Art.13. Gli alunni devono portare quotidianamente il diario scolastico che è il mezzo dicomunicazione costante tra scuola e famiglia. I genitori sono invitati a controllare i compiti e lelezioni assegnate, le eventuali annotazioni degli insegnanti, le comunicazioni della scuola e adapporre la propria firma per presa visione.Art.14. Al cambio di insegnante, negli spostamenti da un'aula all'altra, all'ingresso e all'uscita glialunni devono tenere un comportamento corretto ed educato. Non è permesso correre, uscire dallaclasse senza autorizzazione, gridare nei corridoi e nelle aule, ecc...Art.15. Gli alunni possono recarsi in palestra, nei laboratori o altri locali dell’edificio scolastico solocon l'autorizzazione e sotto il controllo di un insegnante che se ne assuma la responsabilità.Art.16. Nel corso della giornata sarà consentito un breve intervallo ricreativo; la ricreazione dovràeffettuarsi nelle aule .Art.17. Durante la ricreazione gli alunni potranno accedere ai bagni in numero non superiore a unoper volta per classe.Art.18. Gli alunni possono accedere ai bagni dopo la II ora di lezione e fino alla penultima ora,salvo eccezioni documentate o occasionali.Art.19. Nelle lezioni pomeridiane si può chiedere di andare ai servizi per una volta sola e non èconsentita la ricreazione.Art.20. I servizi vanno utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le più elementari normedi igiene e pulizia.art.21. Il telefono, da parte degli alunni, deve essere usato solo in caso di comprovata necessità.art.22. Eventuali telefonini, devono essere tenuti spenti durante l’orario scolastico e custoditi dallegittimo proprietario. A tal proposito si veda la regolamentazione specifica a seguire.art.23. La scuola non risponde di furti di oggetti preziosi, telefonini cellulari, somme di denaro oaltro che gli alunni portano in classe.art.24. Ogni studente è responsabile dell'integrità degli arredi e del materiale didattico che la scuolagli affida: coloro che provocheranno guasti al materiale e o alle suppellettili della scuola o delComune saranno invitati a risarcire i danni.art.25. É fatto divieto agli alunni invitare estranei ed intrattenersi con loro nella scuola.art.26. Saranno puniti con severità tutti gli episodi di violenza che dovessero verificarsi tra glialunni sia all'interno della scuola che fuori. Tutti devono poter frequentare la scuola con serenitàsenza dover subire le prepotenze di altri. Eventuali danni causati al patrimonio pubblico dovrannoessere risarciti.art.28. Gli alunni che trasgrediscono le regole di comportamento, procurando pericolo per sé e pergli altri, con ripetuti e gravi episodi di violenza, anche fisica (aggressività, bullismo, furti, uso dibevande alcoliche), rivolti ai compagni, personale docente e non, potrebbero essere esclusi daiviaggi d’istruzione su decisione del relativo Consiglio.art.29 In occasione di festeggiamenti particolari è consentita la consumazione di prodotti offerti daun alunno o da un docente che non devono essere prodotti in famiglia, ma provenire da esercizipubblici muniti di permessi e sottoposti a controlli igienico sanitarie e che riportino la data discadenza del prodotto sulla confezione ben chiusa e integra.art.30. Di norma la distribuzione di bevande, mediante apparecchi automatici, è autorizzata eriservata agli adulti (personale della scuola).31. Gli insegnanti all’inizio di ogni anno scolastico sono invitati a leggere e a commentare nellediverse classi i vari punti del presente articolo.
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TITOLO 4 DIRITTI DEGLI ALUNNI
Lo svolgimento di ogni attività didattica ha per fine: Soddisfare al meglio i bisogni di istruzione, formazione ed educazione dell’alunno,
valorizzandone l’identità personale, culturale, morale, nel rispetto dei diritti e delle
libertà fondamentali, garantiti e tutelati nella comunità scolastica attraverso una
convivenza democratica solidale e rispettosa delle diversità e dell’eguaglianza tra i
cittadini;
Assicurare qualità, efficacia, efficienza e produttività del servizio e l’acquisizione di
conoscenze e di competenze adeguate e necessarie all’esercizio dell’autonomia
personale e delle scelte future;
Assicurare un insegnamento efficace, in linea di continuità con lo sviluppo e la diversità diciascuno, in relazione a ben individuati obiettivi formativi, come previsto dal P.O.F.In considerazione di ciò gli alunni hanno diritto a:art.1. essere ascoltati ed avere un rapporto comunicativo sereno e positivoart.2. esprimere liberamente il proprio pensiero, nel rispetto delle opinioni altruiart.3. partecipare attivamente e proficuamente alle varie attività scolasticheart.4. usufruire delle attività di recupero, consolidamento e potenziamento delle loro capacitàart.5. vedere valorizzati i loro prodotti scolasticiart.6. avere un orario scolastico rispettoso dei loro ritmi di apprendimentoart.7. conoscere le metodologie didattiche che i docenti intendono seguire, le modalità di verifica e icriteri di valutazione - conoscere le metodologie valutative dei docenti: la valutazione sarà sempretempestiva e adeguatamente motivata nell'intento di attivare negli alunni processi di autovalutazioneche consentano di individuare i propri punti di forza e di debolezza e quindi migliorare il propriorendimento.art.8. conoscere le procedure dei provvedimenti disciplinariart.9. avere un’equa distribuzione dei carichi di lavoroart.10. non avvalersi dell'insegnamento della Religione Cattolica, in virtù di quanto disposto dallaLegge 25\3\1985,n°121,e dalla Circolare ministeriale 18\01\1991, n°9.
Titolo 5 DOCENTIDiritti e doveriCapo 1. Doveri dei Pubblici dipendentiArt. 1. Indicazione generali
a) I doveri dei pubblici dipendenti sono indicati dai contratti collettivi di lavoro, dal Codicecomportamento dipendenti pubblici: D.P.R., 16/04/2013 n° 62, G.U. 04/06/2013
Art. 2. Doveri del personale.
a) Oltre ai doveri sopra indicati e a quelli esposti negli altri articoli del presente regolamento, il
personale dell’Istituto deve:
Tenere un comportamento improntato al massimo rispetto degli alunni, dei genitori, degli operatori
che lavorano nell’Istituto. Il comportamento deve essere tale da stabilire un rapporto di fiducia e
collaborazione tra i cittadini e l’amministrazione;
Dimostrare nei rapporti con il cittadino la massima disponibilità e non ostacolarne l’esercizio dei
diritti fondamentali. Deve favorire l’accesso alle informazioni di tutti coloro che ne abbiano un
interesse legittimo o strumentale, nei limiti in cui ciò non sia espressamente vietato da leggi o
regolamenti;
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Garantire le riservatezza delle informazioni su dati personali sensibili degli alunni o delle famiglie,
delle informazioni riservate avute per motivi di lavoro, sulle procedure amministrative che, in fase
di elaborazione, sono coperte dal segreto d‘ufficio;
Usare e custodire con cura i beni a disposizione dell’ufficio e delle scuole;
Prestare adeguata attenzione alle richieste di ciascuno e fornire motivazioni e spiegazioni in ordine
al comportamento proprio o di altri dipendenti dell‘istituto;
Astenersi da dichiarazioni pubbliche che vadano a detrimento dell’immagine dell’Istituto.
Mantenere la riservatezza su procedure in via di espletamento (assegnazione alle classi, formazione
delle classi, programmazione);
Evitare di esprimere valutazioni sull‘operato dei colleghi o su scelte pedagogico – didattiche di altre
classi, sezioni o scuole, senza averne preventivamente informato gli interessati;
Tenere sempre informato il dirigente dell’ufficio dei propri rapporti con gli organi di stampa,
qualora siano inerenti le proprie funzioni professionali;
Curare la puntuale consegna ai destinatari del materiale informativo e dei documenti;
Mantenere un atteggiamento imparziale. In particolare costituisce una gravissima violazione dei
doveri professionali qualsiasi atteggiamento, diretto o indiretto, che si traduca in comportamenti
ostili o discriminanti nei confronti degli alunni, i cui genitori abbiano rivolto osservazioni critiche
alla scuola, all’operato dei docenti o del personale ATA;
Chiedere l’autorizzazione del dirigente dell’ufficio per assentarsi dal luogo di lavoro durante
l’orario di servizio;
Utilizzare il materiale di cancelleria, elaboratori, fotocopiatrici o altre attrezzature di cui dispone in
ufficio o a scuola solo per compiti d‘ufficio.
art.1. Gli insegnanti sono disponibili ad incontri individuali, secondo l’orario e/o i giorni previstiper i colloqui informativi o quando venga fatta esplicita richiesta in tal senso dalla famiglia. Inquesti casi si concorda, tramite il diario degli alunni, l'orario di ricevimento.art.2. In caso di sciopero del personale la scuola avvertirà le famiglie con apposito comunicato e concongruo anticipo. Non sempre sarà possibile garantire il normale svolgimento delle lezioni. E'possibile, quindi, che gli alunni presenti in scuola siano suddivisi in gruppi e affidati per la vigilanzaai docenti e/o ai collaboratori scolastici non scioperanti. In situazioni di emergenza verrannocomunque impartite opportune disposizioni.Indicazioni sui doveri dei docentiL’orario di servizio è ispirato a rigorosi criteri didattici che hanno sempre presente la centralità
dell’alunno e delle sue esigenze e mira a creare le situazioni più favorevoli all’apprendimento.1. Il personale docente è tenuto ad osservare un orario settimanale di 18 ore per la scuola secondariadi primo grado, di 24 h (22 di lezione + 2 di programmazione) per la scuola primaria e di 25 h per lascuola dell’infanzia. 2. In caso di assenza prevedibile dal servizio (sia per attività di insegnamentoche per riunioni pomeridiane) il docente presenta ESCLUSIVAMENTE al D.S. con congruoanticipo regolare istanza documentata di congedo/permesso retribuito; in caso, invece, di assenzaimprovvisa ed imprevedibile, comunica al Capo d’Istituto telefonicamente dieci minuti primadell’orario di servizio la natura dell’impedimento e la presumibile durata. In ogni caso le assenzedovranno essere sempre giustificate al rientro in servizio con apposita domanda documentata.3. Durante l’orario di lavoro, il personale docente non può assentarsi dal luogo di lavoro senzal’autorizzazione del D.S..4. Durante le ore a disposizione ed in quelle dedicate al ricevimento - genitori non è consentitoall’insegnante allontanarsi dall’edificio scolastico; è da evitare l’accesso frequente e la sostaprolungata negli Uffici di Presidenza e di Segreteria se non per comprovati motivi amministrativi o
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didattici.5. Il docente di sostegno in caso di assenza dell’alunno affidatogli, informa tempestivamente il D.S.e si mette a disposizione per l’intero orario giornaliero.6. E’ fatto divieto al docente di assumere iniziative personali, occasionali ed incompatibili con lavolontà degli altri colleghi di classe e con gli organi superiori. Ogni decisione concernente gliaspetti organizzativi e le attività interdisciplinari, parascolastiche e integrative della scolaresca saràpresa dal competente consiglio di classe o dal Dirigente Scolastico per la materia di competenza.7. E’ vietato utilizzare ai fini privati carta intestata, od altro materiale ed attrezzature di cui la scuoladispone per ragioni d’ufficio o didattiche. 8. I docenti per accogliere gli alunni, devono trovarsi inaula almeno cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni e dell’entrata degli alunni e, nelle oreintermedie, provvedono al cambio di classe con tempestività, onde evitare precise assunzioni diresponsabilità personali.9. Il docente della prima ora deve segnalare sul registro di classe gli alunni assenti.10.E’ compito del docente impegnato nella prima ora di lezione provvedere alla verifica dellegiustificazioni.11.In caso di ritardo di un alunno occorre segnare l'orario di entrata, la giustificazione o la richiestadi giustificazione e ammetterlo in classe12.I docenti devono predisporre per classe un elenco degli alunni completo da inserire nel registrodi classe e sul registro personale completo di indirizzi ed numeri telefonici.13.I docenti hanno cura di non lasciare mai, per nessun motivo, gli alunni da soli.14. Durante l'intervallo i docenti vigilano sull'intera classe e collaborano con i colleghi delle altreclassi.15. Durante le ore di lezione non è consentito fare uscire dalla classe più di un alunno per volta,fatta eccezione per i casi seriamente motivati.16. Se un docente, per gravi e motivate ragioni, deve allontanarsi dalla propria classe occorre cheavvisi un collaboratore scolastico o un collega affinché vigili sulla classe.17.In occasione di uscite o per trasferimenti in palestra o nei laboratori, gli alunni devono lasciare inordine il materiale scolastico chiuso nelle borse.18. Al termine delle lezioni i docenti accertano che i locali utilizzati vengano lasciati in ordine ed imateriali siano riposti negli appositi spazi.19. Gli insegnanti accompagnano la classe in fila all'uscita e vigilano affinché gli alunni sianoaffidati ai genitori o agli adulti delegati.20.I docenti devono prendere visione dei piani di evacuazione dei locali della scuola e devonosensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza.21.E' assolutamente vietato ostruire con mobili, arredi, anche solo temporaneamente, le vie di fugae le uscite di sicurezza.22. Non è consentito, per ragioni di sicurezza, sistemare mobili bassi accanto a vetrate e finestre,sia in aula che in qualunque altra zona dell'edificio scolastico accessibile agli alunni.23.I docenti, ove accertino situazioni di pericolo, devono prontamente comunicarlo al Dirigente.24.Eventuali danni riscontrati devono essere segnalati al Dirigente. I danni provocati vengonorisarciti dal responsabile. Qualora questi non venga individuato, gli insegnanti della o delle classiinteressate ne discuteranno in C.d.C. con i genitori ed il risarcimento sarà effettuato in modocollettivo.25.I docenti hanno facoltà di richiedere colloqui e/o approfondimenti telefonici con le famiglienell'ottica di un rapporto scuola/famiglia più trasparente e fattivo.26. Ogni docente apporrà la propria firma per presa visione delle circolari e degli avvisi. In ognicaso tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola o inseriti nell'apposito registro siintendono regolarmente notificati.27.I docenti sono tenuti a rispettare, improrogabilmente, le scadenze indicate nelle comunicazionidel Dirigente.28.E’ assolutamente proibito utilizzare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro.29.E’ assolutamente proibito utilizzare i telefoni della scuola per motivi personali.30.I docenti possono assegnare piccole esercitazioni domestiche sui contenuti elaborati in classe perrafforzare negli alunni la costruzione di un metodo di studio, per abituarli alla riflessione,
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all’elaborazione critica, alla rielaborazione personale. I compiti a casa non saranno assolutamenteassegnati quando la giornata scolastica prevede attività extracurricolari. Nei plessi funzionanti conorario prolungato non saranno previsti né compiti a casa , né verifiche nel giorno successivo aquello di prolungamento.31.I docenti devono informare le famiglie circa le attività didattiche extracurricolari, che sarannosvolte.32.I registri devono essere debitamente compilati in ogni loro parte. In particolare il docente cura lacompilazione del registro personale, delle schede degli alunni e di ogni altro documento di suacompetenza.33. Gli insegnanti del turno antimeridiano sono tenuti alla raccolta dei tickets mensa e della loroconsegna ai collaboratori scolastici.34. Gli insegnanti presenti alla mensa abitueranno gli alunni ad una adeguata igiene personale(lavarsi le mani....) e, durante il pranzo, controlleranno gli stessi e li educheranno ad un correttocomportamento.35.L'autorizzazione all'uscita anticipata degli alunni, firmata dal Dirigente Scolastico o da undocente delegato, verrà portata dal collaboratore scolastico nella classe dell'alunno, dove il docenteprovvederà alla annotazione sul registro di classe.36. Gli insegnanti dovranno far pervenire ai genitori per iscritto le comunicazioni della scuola everificare che sia stata apposta la firma per presa visione.
TITOLO 6 INDICAZIONI SUI CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLECLASSI E SEZIONI
art. 1. Per la formazione delle Sezioni della Scuola dell’Infanzia si terrà conto dei seguenticriteri:a) Equa ripartizione per sesso, tenendo conto del numero degli iscritti e delladisponibilità in rapporto alle diverse etàb) Esigenze familiari particolarmente motivateart.2. Per la formazione delle classi della Scuola Primaria si terrà conto dei seguenti criteri:a) Inserimento dei bambini provenienti dalla Scuola dell’Infanzia dell’ istituto tenendo conto deilivelli di competenza in uscita;b) Inserimento dei bambini provenienti da altri comuni tenendo conto di esigenze familiariparticolarmente motivate.art. 3. Per la formazione delle classi della scuola secondaria di primo grado si terrà conto deiseguenti criteri:a) Equa distribuzione in base alle informazioni degli insegnanti della scuola primaria sul profitto, ilivelli di apprendimento e il comportamento degli alunnib) Equa ripartizione per sessoc) In presenza di fratelli/sorelle gemelli/e, l’indicazione è quella di inserirli in due sezioni o classidiverse.d. Su richiesta dei genitori si dovrà consentire l’inserimento di alunni nello stesso corso dei fratelli osorelle frequentanti.e. Il numero degli alunni stranieri dovrà essere equo nelle varie classif) Omogeneità nella distribuzione territoriale (nel caso di alunni provenienti da diversi comuni orealtà territoriali va operata un'equilibrata distribuzione tra le varie classi in formazione);art. 4 La formazione delle classi sarà affidata ad una Commissione presieduta dal DirigenteScolastico o da suo delegato, costituita dai docenti delle classi/sezioni dell'ultimo anno appartenentiall' ordine di scuola precedente.in casi particolari, opportunamente valutati il Dirigente scolastico può procedere ad assegnazioni indifformità da questi criteri.
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CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI
Per l’assegnazione ai plessi si tiene conto:
1. per la scuola dell’ infanzia – primaria
a) Continuità
b) Utilizzo dei docenti in possesso della specializzazione L2
c) Equa utilizzazione dei docenti in base alle competenze epistemologiche con ripartizione
eterogenea
d) Equa ripartizione dei docenti in base all’eventuale godimento della l.104/92, art. 33 e/o art. 21 2.
Per la scuola secondaria di primo grado
a) Scorrimento (per le classi II e III)
b) Equa ripartizione dei docenti in base all’eventuale godimento della l.104/92, art. 33 e/o art. 21
c) Considerare particolari situazioni di disagio o di provate esigenze personali
d) in caso di disponibilità di posti vacanti, con richieste di eventuali cambi precederanno Docenti di
ruolo (anzianità di servizio nella scuola, anzianità di servizio a tempo indeterminato)
Il Dirigente scolastico può procedere ad assegnazioni in difformità da questi criteri, con decisione
motivata.
In ogni caso, la priorità è sempre diretta alle necessità e all’interesse pedagogico e didattico degli
alunni rispetto alle esigenze dei singoli docenti.
Art. 2) – Docenti a tempo indeterminato facenti già parte dell’organico dell’Istituto.
Fermo quanto disposto dall’art. 1, il personale docente facente già parte dell’organico dell’Istituto
può formulare richiesta di assegnazione ad altro plesso/sede/classi.
Le richieste dovranno essere riferite a posti vacanti e dovranno pervenire entro il 30 giugno di ogni
anno.
Nel caso in cui più docenti formulino richiesta relativa allo stesso posto vacante, l‘assegnazione
sarà disposta sulla base della graduatoria formulata in base alla tabella di valutazione dei titoli ai
fini delle utilizzazioni allegata al C.C.N.D. concernente le utilizzazioni e le assegnazioni
provvisorie del personale docente, senza applicare i punteggi relativi alle esigenze di famiglia.
Criteri per la sostituzione dei docenti assenti nella Scuola dell’Infanzia per un giorno:
Per quanto riguarda le sostituzioni dei docenti assenti per un giorno, nella scuola dell’infanzia e
nella può essere adottato il sistema dello slittamento sul turno. Nelle classi dell’infanzia, con solo
due sezioni si interviene con la sostituzione da parte del docente della sezione più vicina.
Criteri per la sostituzione dei docenti assenti per un periodo < a 5 gg.nella scuola primaria e per un
periodo di < a 16 giorni nella scuola SSI°.
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1. Scuola primaria
a) Utilizzazione del docente in compresenza - Nella propria classe - In classi parallele - In altre
classi
b) Utilizzazione del docente di sostegno (solo in assenza dell’alunno affidatole/gli) - Nella propria
classe - In classi parallele - In altre classi
c) Per i criteri fin qui esposti si seguirà SEMPRE il criterio della rotazione tra docenti nel plesso
Nella Scuola secondaria, dove il numero di ore disponibili per le sostituzioni è esiguo, il
collegio ha approvato la costituzione di una “banca delle ore” che consiste nella disponibilità
del docente a prestare, senza compenso economico, ore eccedenti l’orario di servizio, fino a un
massimo di 6 ore settimanali, e alimentare, così, un credito di ore, da recuperare,
compatibilmente alle esigenze di servizio, anche in uno stesso giorno Nell’Istituto sarà presente
un registro “banca delle ore” che sarà aggiornato settimanalmente dall’ufficio di vicepresidenza,
previa comunicazione dei coordinatori di plesso. Le ore per la sostituzione dei colleghi assenti
saranno assegnate secondo i seguenti criteri:
a) Docente a disposizione facente parte dello stesso C d C.
b) docente a disposizione che insegna la stessa materia
c) docente a disposizione nell’Istituto
d) docenti che nella loro ora non hanno la classe presente a scuola
e) docenti che devono recuperare permessi brevi
f) docenti dichiaratisi disponibili (banca ore o con retribuzione aggiuntiva).
TITOLO 7 GENITORI
Indicazioni e norme da seguireart.1. I genitori sono i responsabili più diretti dell'educazione e dell'istruzione dei propri figli epertanto hanno il dovere di condividere con la scuola tale importante compito.art.2. Sarebbe opportuno da parte dei genitoria) evitare richieste permessi di uscite anticipate, limitandole ai soli casi di stretta necessità:
1.per contribuire a garantire il diritto allo studio;2.per rafforzare l’educazione alla legalità e al rispetto delle regole di un’istituzione;3.per valorizzare il senso e il significato del ”tempo scuola”
b) trasmettere ai ragazzi che la scuola è di fondamentale importanza per costruire il loro futuro e laloro formazione culturale;c) stabilire rapporti corretti con gli Insegnanti, collaborando a costruire un clima di reciproca fiduciae di fattivo sostegno;d) controllare, leggere e firmare tempestivamente le comunicazioni scritte inviate dalla scuola;e) partecipare con regolarità alle riunioni previste;
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f) favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola;g) osservare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate;h) sostenere gli Insegnanti controllando l'esecuzione dei compiti a casa facendoli percepire aglialunni come momento di crescita personale, autonoma e sostenendoli nella costruzione di unmetodo di studio riflessivo.i) educare ad un comportamento corretto durante la mensa.art.4. le assenze dovranno essere sempre giustificate, mediante l’apposito libretto nel quale dovràdepositare la propria firma il genitore che firmerà le giustificazioni. Dopo 5 giorni di assenzaconsecutivi si richiede il certificato medico.art.5. Allo scopo di mantenere vivo e proficuo l'affiatamento tra le famiglie e la scuola i genitorisono invitati ad utilizzare al massimo le occasioni offerte partecipando alle assemblee di classe ed aicolloqui individuali con i docenti nelle occasioni di ricevimento.art.6. I genitori sono tenuti a comunicare agli insegnanti qualsiasi di allergia (alimentare e non) deipropri figli e le eventuali affezioni e/o patologie che potrebbero limitare le normali attivitàscolastiche e richiede particolari attenzioni da parte degli insegnanti.art.7. I genitori sono tenuti a comunicare all’Istituto le modalità di rientro a casa dell’alunno (dasolo, prelevato da un genitore, prelevato da un parente/conoscente munito di delega) sia al terminedelle attività curricolari che di quelle extracurricolari.art.8 Il diritto alla critica dovrà essere esercitato all‘interno dei locali scolastici e nelle sediistituzionali. L’istituto si riserva di avviare tutte le iniziative ritenute utili a difendere il “buonnome” dell’istituto stesso e dei docenti che ne fanno parte.art. 9 I genitori eletti nei vari organi collegiali hanno il compito d‘informare periodicamente i loroelettori individualmente o attraverso apposite assemblee.
TITOLO 8 Accesso delle famiglie ai locali scolastici
art.1. Non è consentita per nessun motivo la permanenza dei genitori nelle aule o nei corridoiall'inizio delle attività didattiche, fatte salve le esigenze di accoglienza della Scuola dell’Infanzia.Gli insegnanti, pertanto, si asterranno dall'intrattenersi con i genitori durante l'attività didatticaanche per colloqui individuali riguardanti l'alunno.art.2. Per le uscite anticipate, autorizzate dal D.S. o da un suo delegato, i genitori consegneranno ilpermesso al collaboratore scolastico che provvederà a prelevare l’alunno dalla classe e aconsegnarlo ai genitori.art.3. Nei casi di indisposizione degli alunni durante le ore di lezione, gli alunni potranno lasciare lascuola solo se prelevati direttamente dai genitori o da altra persona maggiorenne delegata periscritto che dovrà esibire detta delega unitamente al documento di riconoscimento. I genitori,pertanto, sono invitati a depositare il proprio numero telefonico o quello della persona delegata agliinsegnanti. E’ assolutamente vietato, sia ai collaboratori scolastici, sia al personale LSU consegnarei bambini a persone non autorizzate.art.4. I genitori degli alunni possono accedere agli edifici scolastici nelle ore di ricevimento deidocenti.
TITOLO 9 REGOLAMENTO USO CELLULARI E DISPOSITIVI MOBILI
Regolamento per l’uso dei telefoni cellulari e dispositivi mobili da parte degli alunniIl presente regolamento si applica principalmente alle scuole secondarie di primo grado dell’Istituto,in particolare per quanto riguarda le sanzioni, ma è comunque utilizzabile anche nelle scuoleprimarie. In generale, per le scuole primarie, si suggerisce ai genitori di non consentire ai bambinidi portare a scuola il telefono cellulare. L’uso dei dispositivi mobili può essere eventualmenteconsentito nella classe V, in particolari casi, secondo quanto descritto nel successivo caso 2).Si distingue tra due casi d’uso principali:1) uso del telefono cellulare per chiamate, sms, messaggistica in genere; 2) utilizzo delle altre funzioni, tipiche degli smartphone (foto, video, varie applicazioni), comuni
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anche a tablet e altri dispositivi mobili, che possono avere una rilevanza e un possibile impiegonella didattica.Per quanto riguarda il caso 1), si ribadisce la puntuale applicazione della normativa vigente (DPR249/1998, DPR 235/2007, Direttiva Ministeriale 15.03.2007), pertanto l’uso del cellulare in quantotale non è consentito per ricevere/effettuare chiamate, SMS o altro tipo di messaggistica. Il divietonon si applica soltanto all’orario delle lezioni ma è vigente anche negli intervalli e nelle altre pausedell’attività didattica (ad es. mensa).Per quanto riguarda uscite, visite guidate e viaggi di istruzione, l’uso è consentito al di fuori deimomenti dedicati a visite guidate e attività legate all’aspetto didattico dell’uscita.La comunicazione con le famiglie, per qualsiasi urgenza, è sempre garantita attraverso il telefonodella scuola. I docenti possono derogare a tale disposizioni, consentendo l’uso del cellulare, in casodi particolari situazioni non risolvibili in altro modo.Le famiglie sono invitate a collaborare strettamente con l’Istituto, nello spirito dellacorresponsabilità educativa, evitando ad esempio di inviare messaggi o effettuare chiamate aitelefoni dei propri figli, durante l’orario scolastico. Gli alunni sono tenuti a mantenere i loro telefonispenti durante l’intera permanenza a scuola, salvo quanto previsto nel caso 2). In ogni caso si deveevitare di essere raggiunti da qualsiasi notifica o segnalazione, eventi particolarmente distraenti edisturbanti durante l’attività didattica. L’estensione del divieto d’uso ai momenti di pausa rispondead una esigenza prettamente educativa, tesa a favorire la socializzazione e le relazioni dirette tra lepersone, dal momento che è piuttosto evidente la tendenza dei ragazzi ad “isolarsi”, attraversol’operatività sui propri dispositivi mobili (per giocare, ascoltare musica o per inviare/riceveremessaggi anche attraverso social network come Facebook, WhatsApp e altri). Le contravvenzionialle prescrizioni e divieti di cui a questo punto 1) sono sanzionate secondo quanto previsto dallatabella allegata.Il caso 2) risponde ad esigenze e finalità totalmente diverse, per lo svolgimento di attività didatticheinnovative e collaborative, che prevedano anche l’uso di dispositivi tecnologici e l’acquisizione daparte degli alunni di un elevato livello di competenza digitale, soprattutto per quanto riguarda l’usoconsapevole e responsabile delle tecnologie. Si ricorda che la competenza digitale è una dellecompetenze chiave per l’apprendimento permanente, identificate dall’Unione Europea.L’uso di smartphone, tablet e altri dispositivi mobili, o delle funzioni equivalenti presenti suitelefoni cellulari è pertanto consentito, ma unicamente su indicazione del docente, con esclusivafinalità didattica, in momenti ben definiti e con modalità prescritte dall’insegnante.Secondo le recenti indicazioni del Garante della privacy, la registrazione delle lezioni è possibile,per usi strettamente personali. Qualora gli alunni intendessero avvalersi di tale possibilità, sonotenuti a informare l’insegnante prima di effettuare registrazioni audio/foto/video delle lezioni o dialtre attività didattiche. In nessun caso le riprese potranno essere eseguite di nascosto, senza ilconsenso dell’insegnante.Si ribadisce che registrazioni e riprese audio/foto/video sono consentite per uso personale, mentre ladiffusione di tali contenuti è invece sempre subordinata al consenso da parte delle personeritratte/riprese.Si richiama l’attenzione degli alunni, dei docenti e delle famiglie sulle possibili conseguenze dieventuali riprese audio/video o fotografie effettuate all’interno degli ambienti scolastici, al di fuoridei casi consentiti, e successivamente diffuse con l’intento di ridicolizzare compagni o insegnanti oaddirittura allo scopo di intraprendere azioni che sono spesso definite con il termine di cyberbullismo. Tali azioni possono configurare, nei casi più gravi, gli estremi di veri e propri reati.Non sono consentiti altri usi (ad esempio giochi). In generale, ogni utilizzo non autorizzato, al difuori di quanto previsto in precedenza, non è permesso e sarà sanzionato (vedi tabella).Anche in questo caso si ravvisa la necessità di grande sintonia e collaborazione tra scuola efamiglia, nell’ottica di favorire negli alunni lo sviluppo della necessaria consapevolezza e maturitànell’uso dei potenti strumenti ai quali hanno accesso. In particolari casi, i Consigli di Classe o ilDirigente scolastico potranno disporre specifiche condizioni d’uso, sia individuali che collettive,sempre con l’intento di ricondurre le sanzioni ad un intento educativo e di ricercare attivamenteforme di collaborazione con la famiglia (ad esempio: il divieto assoluto di portare gli apparecchi ascuola per un certo periodo, per alcuni alunni o per l’intera classe ).
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La scuola promuove iniziative di informazione e formazione sui temi dell’uso consapevole deidispositivi informatici, dei nuovi media, dei social network e in generale delle applicazioni web emobili.
TABELLA PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI CONNESSI ALL’ USO DI CELULARI ED ALTRI DISPOSITIVI ELETTRONICI
Mancanza Frequenza Provvedimento Organo competente
L’alunno non ha il cellulare spento osilenziato (riceve chiamata/notificadi messaggio)
1^ volta Richiamo verbale (conannotazione sul registro diclasse e comunicazione allafamiglia sul libretto/diario)
Docente
2^ volta Nota sul registro di classe(con comunicazione allafamiglia su libretto/diario) eintervento del Dirigentescolastico
Docente / DS
Uso reiterato Convocazione della famigliaIn seguito: provvedimentodisciplinare
Coordinatore dellaclasse / DS /Consiglio di classe
L’alunno utilizza il dispositivo perchiamate e/o messaggistica o altriusi non consentiti (giochi, ascoltomusica, ecc.)
1^ volta Nota sul registro di classe(con comunicazione allafamiglia su libretto/diario).Eventuale intervento delDirigente scolastico.
Docente / DS
Uso reiterato Convocazione della famigliaIn seguito: provvedimentodisciplinare
Coordinatore dellaclasse / DS /Consiglio di classe
L’alunno usa dispositivi elettronicidurante una verifica scritta
Ritiro della verifica evalutazione gravementeinsufficiente della stessa.Nota sul registro di classe ecomunicazione alla famigliasu libretto/diario
Docente / Consigliodi classe
L’alunno effettua ripreseaudio/foto/video senza informarepreventivamente il docente
Nota sul registro di classe ecomunicazione alla famigliasu libretto/diario
Docente
L’alunno diffonde in modo nonautorizzato immagini/video/audio,anche se eventualmente acquisiticon il permesso
Intervento del Dirigentescolastico. Convocazionedella famiglia.
DS/ Consiglio diclasse /Consiglio diIstituto
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COMPORTAMENTO SANZIONEORGANO
COMPETENTEAD EROGARE
PROCEDIMENTO
1. Frequenza irregolare(assenze saltuarie ofrequenti, assenzecoincidenti con prove diverifica o ripetute semprenel medesimo giornosettimanale…)
Convocazione deigenitori
Incidenza sul votodi condotta
Docente coordinatore
Consiglio di classe
Il coordinatore, viste leripetute assenzeriportate sul registro diclasse e sentito ilConsiglio, convoca igenitori.
Sedute di verifica e discrutinio collegiale
2. Mancato assolvimentodegli impegni scolastici
Reiterazione
L’alunno non mostra dimodificare i propricomportamenti dopo iprovvedimenti già presi
Annotazioni sulregistro del docentee richiami verbali
Dopo 3 annotazioni,nota sul registro diclasse econvocazione dellafamiglia.Compiti specifici daespletare nonavendo svolto quellidovuti
Diminuzione delvoto in condotta
Docente
Coordinatore
Consiglio di classe
Controllo dei compiti eannotazione sul registro
Comunicazione e notada parte delcoordinatore.Definizione dei compitio incarichi aggiuntivi
Sedute di verifica e discrutinio collegiale
3. Mancanza di rispettonei confronti di adulti odi compagni, ancheattraverso l’uso dilinguaggio scurrile
Reiterazione
Persistenza dellamancanza disciplinare
Ulteriore reiterazione euso continuo dellinguaggio scurrilenonostante l’interventodegli adulti
Richiamo verbale
Convocazione dellafamiglia
Definizione diattività o incarichiaggiuntivi perrifletteresull’accaduto
Sospensione dallelezioni fino ad unmassimo di 15giorni
Docente
Coordinatore diclasse
Consiglio di classe
Consiglio di classe
Il Consiglio di classe,convocato in sedutastraordinaria, irroga lasanzione
Procedimento comeprevisto al punto 8.
4. Mancato rispetto delleprocedure di sicurezza edella privacy
Secondo la gravità:
richiamo verbale
nota e convocazionedella famiglia
Docente
Coordinatore diclasse/Dirigente
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definizione dicompiti o incarichispecifici
nei casi più gravi:sospensione fino a15 giorni
scolastico
Consiglio di classeIl Consiglio di classe,convocato in sedutastraordinaria, irroga lasanzione.
5. Ritardi
Persistenza nellamancanza disciplinare
Ulteriore persistenza
Richiamo verbale
Convocazione dellafamiglia pergiustificare la causadei ritardi
Riduzione voto incomportamento
Docente della classe
Dirigente Scolastico
Consiglio di classe
6. Mancatagiustificazionedell’assenza
Persistenza nellamancanza disciplinare
Ulteriore persistenza
Richiamo verbale
Convocazione dellafamiglia pergiustificare la causadelle assenze
Riduzione voto incomportamentoOltre i ¾ del monteorario complessivo,nel caso non visiano giustificazionicoerenti con icriteri approvati dalcollegio docenti,non è consentital’ammissione allaclasse successiva
Docente della classe
Dirigente Scolastico
Consiglio di classe
7. Uso del telefonino
Dopo la terza volta di usodel telefonino
Reiterazione
Ogni volta ritiro ericonsegnaall’alunno alla finedelle lezioni
Convocazione dellafamiglia
Riduzione voto dicomportamento
Docente
Dirigente scolastico
Consiglio di classe
8. Danneggiamento dicose proprietàdell’istituto scolastico odi ambienti in cuil’alunno si trova a
Da valutare aseconda dei singolicasi:
Nei casi menoDirigente scolastico econsiglio di classe
Procedimento per ilprovvedimentodisciplinare consospensione dallelezioni
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seguito di iniziativeorganizzate dall’istitutostesso
gravi, per piccolidanni alle cose,avviso alla famigliae riparazioneattraverso attivitàsocialmente utili
Nei casi più gravi,avviso alla famigliae allontanamentodalle lezioni(sospensione) finoad un massimo di15 giorni
Dirigente scolastico econsiglio di classe
Il docente avvisaimmediatamente il DSche a sua voltaconvoca, per lemancanze più gravi, ilConsiglio di classe inseduta straordinaria, inquanto organocompetenteall’erogazione dellasanzione. Viene inviatadalla segreteria unacomunicazione diconvocazione dellafamiglia. Viene quindisentita la famiglia inmerito a quantocontestato. Solo dopoaver sentito la famigliae aver ascoltato leragioni dell’allievo, siriunisce il consiglio diclasse per la definizionedel provvedimento. Ladisposizione stabilitadal Consiglio vienenotificata per iscrittoalla famiglia. Undocente si occupa deltutoraggio per lariammissione.
9. Reiterate violazioni delcomportamento datenere a scuola che,nonostante diversiinterventi educativi messiin campo dagli adulti,dimostrano una scarsacapacità di adeguarsi acontesti e regole e diascoltare le figure adultedi riferimento. Talicomportamenti reiteratipossono anchedeterminare rischi per sestessi e per gli altri inparticolari contesti
A seconda dellagravità:
riduzione voto incomportamento
attività socialmenteutili
esclusione dallevisite guidate o daiviaggi di istruzione
Consiglio di classe
Consiglio di classe
Consiglio di classe Il DS convoca ilConsiglio di classe inseduta straordinaria, inquanto organocompetenteall’erogazione dellasanzione. Viene inviatadalla segreteria unacomunicazione diconvocazione dellafamiglia. Viene quindisentita la famiglia inmerito a quantocontestato. Solo dopoaver sentito la famigliae aver ascoltato leragioni dell’allievo, si
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riunisce il consiglio diclasse per la definizionedel provvedimento. Ladisposizione stabilitadal Consiglio vienenotificata per iscrittoalla famiglia.
10. Gravi violazioni delcorretto comportamentoda tenere a scuola:reiterazione, nonostantesiano state messe in attoinutilmente tutte le altresanzioni, deicomportamenti offensivinei confronti degli adulti,dell’uso del linguaggioscurrile e irreverente, deicomportamenti aggressivinei confronti deicompagni, di dannirilevanti agli oggetti e allestrutture. Mancanze gravi:furti, minacce ripetute,violenza contro adulti ocompagni, uso scorrettodei materiali e deglistrumenti scolastici tale daprovocare grave danno,reiterazione di gravicomportamenti nonrispettosi delle regolescolastiche e dellaconvivenza civile.
Riduzione voto dicomportamento esospensioni dallelezioni (con o senzaobbligo difrequenza) fino adun massimo di 15giorni
Consiglio di classe
Casi eccezionali diparticolare gravità**
Riduzione voto dicomportamento eallontanamentodalla comunitàscolastica per più di15 giorni
Consiglio di classe eConsiglio di istituto
Il DS convoca ilConsiglio di classe inseduta straordinaria.Viene inviata dallasegreteria unacomunicazione diconvocazione dellafamiglia. Viene quindisentita la famiglia inmerito a quantocontestato. Solo dopoaver sentito la famigliae aver ascoltato leragioni dell’allievo, siriunisce il consiglio diistituto per ladefinizione delprovvedimento. La
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disposizione stabilitadal Consiglio di istitutoviene notificata periscritto alla famiglia.
Recidiva anche dopo lasospensione per più di 15giorni, atti di violenzagrave che provocanoelevato allarme sociale,ove non siano possibiliinterventi per unreinserimento responsabilee tempestivo dellostudente nella comunitàdurante l’anno scolastico
Allontanamentodalla comunitàscolastica conl’esclusione dalloscrutinio finale o lanon ammissioneall’esame di statoconclusivo delcorso di studi o, neicasi meno gravi,allontanamento finoal termine dell’annoscolastico
Consiglio di istituto Il DS convoca ilConsiglio di classe inseduta straordinaria.Viene inviata dallasegreteria unacomunicazione diconvocazione dellafamiglia. Viene quindisentita la famiglia inmerito a quantocontestato. Solo dopoaver sentito la famigliae aver ascoltato leragioni dell’allievo, siriunisce il consiglio diistituto per ladefinizione delprovvedimento. Ladisposizione stabilitadal Consiglio di istitutoviene notificata periscritto alla famiglia.
Fumo negli spaziscolastici
. Rimproveroverbale, notadisciplinare concomunicazione allafamiglia,sospensione
N.B. Per fumo neglispazi interni allascuola,segnalazione aifunzionari di plessoincaricati e al D.S.per l’applicazionedelle sanzionipreviste dallanormativa vigente(L.584/1975 eC.M.4/2001).
Docente, Consigliodi Classe e DS
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* D.P.R. 249/1998, art. 4, comma 7: “Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità
scolastica può essere disposto solo in caso di gravi e reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non
superiori ai quindici giorni”.
** D.P.R. 249/1998, art. 4, comma 9: “L’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica
può essere disposto anche quando siano stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della
persona umana o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone. In tale caso, in deroga al limite
generale previsto dal comma 7, la durata dell’allontanamento è commisurata alla gravità del reato
ovvero al permanere della situazione di pericolo”.
REGOLAMENTO PER LE VISITE GUIDATE E I VIAGGI D’ISTRUZIONE
Le disposizioni dell’istituto in materia di visite guidate e viaggi d’istruzione si ispirano alla
normativa vigente.
Criteri generali
Art. 1 Rientra nei fini istituzionali della scuola effettuare viaggi di istruzione, visite guidate, scambi
culturali e attività sportive in orario e in giorni di lezione quale effettiva integrazione dell’attività
didattica, in quanto parte della programmazione predisposta all’inizio dell’anno scolastico o del
ciclo di studi. Le suddette iniziative, quindi, devono essere funzionali alle finalità formative
peculiari del curricolo di studi.
Art .2 I viaggi e le visite di istruzione sono considerati parte integrante del POF, pertanto vengono
proposti solo ed esclusivamente dal/dai Docenti coinvolti, se si svolgono nell'ambito dell'orario di
lezione e dal Consiglio di classe se la durata è superiore all'orario di lezione. Spetta al Consiglio
d’Istituto determinare, sulla base delle disponibilità finanziarie accertate, i criteri generali per la
programmazione delle iniziative, tenendo in considerazione gli orientamenti programmatici del
Collegio dei Docenti e dei Consigli di Classe. Il Consiglio d’Istituto riconosce il valore formativo
dei viaggi d’istruzione e degli eventuali scambi culturali e autorizza le iniziative proposte dai
Consigli di Classe e coordinati da un’apposita commissione.
Art. 3 I viaggi potranno svolgersi nel corso di tutto l'anno scolastico ad eccezione dell'ultimo mese
di lezione.
Art. 4 Ogni C.d.C. dovrà inserire i viaggi proposti nella programmazione annuale delle discipline
coinvolte, pertanto le proposte di viaggio dovranno di norma essere presentate all'inizio dell'anno
scolastico. Eventuali proposte successive dovranno essere motivate e comunque pervenire alla
Segreteria che provvederà a raccogliere i necessari preventivi, con un congruo anticipo sulla data di
partenza.
Art. 5 Salvo casi particolari e previo accordo con il Dirigente non sono ammesse gestioni autonome
da parte di studenti e Docenti.
Art. 6 La realizzazione del viaggio sarà affidata di norma ad agenzie e/o trasportatori operanti sul
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territorio e di comprovata professionalità anche su proposta dei C.d.C.
Art. 7 Si raccomanda la progettazione dei viaggi per aggregazione di classi al fine di contenere la
spesa dei singoli partecipanti.
Art. 8 Le famiglie devono essere informate del piano di viaggio e devono essere in possesso di
recapiti telefonici ai quali fare riferimento per ogni necessità.
Art. 9 Gli Studenti sono tenuti a rispettate le comuni norme disciplinari e le regole specifiche dettate
dai Docenti accompagnatori. Comportamenti scorretti comportano l'applicazione delle sanzioni
disciplinari.
Partecipazione, durata e vigilanza
Art.10 Al fine di garantire la valenza didattica ed educativa del viaggio o della visita la
partecipazione della classe deve essere la più ampia possibile: non si autorizzeranno viaggi con una
partecipazione inferiore al 75%.
Art. 11. Poiché le visite guidate e i viaggi di istruzione, 1 sono inquadrati nella programmazione
didattica dell’Istituto e rappresentano un completamento della formazione e della promozione
personale e culturale degli allievi, tutti gli insegnanti del Consiglio di Classe devono contribuire alla
preparazione culturale che metta gli studenti nelle condizioni di usufruire al massimo dei benefici
delle suddette iniziative. Sentito il parere degli Organi competenti interessati, il Dirigente Scolastico
orienta sulla data di effettuazione dei viaggi e procede alla nomina dei docenti accompagnatori, che
vengono individuati tra i componenti il Consiglio di Classe che abbiano dato la loro disponibilità al
viaggio e che siano preferibilmente di materie attinenti alle sue finalità. Dalla normativa vigente è
prevista la presenza di un accompagnatore almeno ogni quindici allievi. Per studenti disabili è
necessaria la presenza del docente di sostegno, predisponendo ogni altra misura di sostegno
commisurata alla gravità dell’handicap, in accordo con la famiglia dello studente. Deve essere
assicurato il più possibile l’avvicendamento dei docenti accompagnatori, che sono tenuti a riferire al
Dirigente Scolastico ogni tipo di inconveniente verificatosi nel corso del viaggio.
Art.12 Su tale base, l’organizzazione effettiva viene curata dalla Commissione gite e dalla
Segreteria didattica. La Segreteria provvede ad interpellare, per iscritto, almeno tre agenzie di
viaggio in regola con le istruzioni ministeriali e che garantiscano la massima affidabilità; una volta
in possesso delle offerte inviate dalle agenzie interpellate, procede ad un’ analisi comparata dei
preventivi da sottoporre al Consiglio d’istituto. La comparazione dei preventivi delle agenzie non
dovrà basarsi esclusivamente sul profilo eminentemente finanziario, ma terrà in considerazione tutti
gli elementi che possano garantire massima sicurezza, affidabilità e complessiva convenienza. Sarà
possibile anche l’organizzazione in proprio dei viaggi d’istruzione, nel rispetto della normativa
vigente. Docenti Accompagnatori.
Art. 13 L’incarico di accompagnatore costituisce modalità particolare di prestazione di servizio.
Detto incarico comporta l’obbligo di una attenta ed assidua vigilanza degli alunni, con l’assunzione
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delle responsabilità di cui all’art. 2047 e 2048 del Codice Civile integrato dalla norma di cui all’art.
61 della legge 11/07/1980 n. 312, che limita la responsabilità patrimoniale del personale della
scuola ai soli casi di dolo e colpa grave. Nella programmazione delle uscite, deve essere prevista la
presenza di un Docente accompagnatore ogni 15 alunni. Al fine di evitare un rallentamento della
sorveglianza il programma del viaggio non deve prevedere tempi morti (ore cosiddette “a
disposizione”). Deve essere assicurato, di norma, l’avvicendamento dei docenti accompagnatori, al
fine di evitare frequenti assenze dello stesso insegnante. I Docenti accompagnatori, a viaggio
d’istruzione concluso, sono tenuti ad informare il Dirigente Scolastico e gli organi Collegiali tramite
relazione, per gli interventi del caso, degli inconvenienti verificatisi nei caso dei viaggio, con
riferimento anche al servizio fornito dall’agenzia o dalla ditta di trasporto. Vigilanza sugli studenti.
Art.14. Responsabilità della Famiglia: La famiglia è obbligata ad informare i docenti
accompagnatori in caso di allergie/asma/intolleranze o problemi di salute importanti e a controllare
che il/la figlio/a porti con sé i farmaci appositi. La famiglia è responsabile di aggravamenti di salute,
crisi, ricoveri ecc., in caso non abbia informato i docenti su problemi di salute prima della partenza
oppure non abbia messo nella valigia del figlio i farmaci appositi.
Art. 15. Compiti dei Docenti Accompagnatori. A bordo del pullman. Per prevenire episodi
vandalici, all’inizio e alla fine del viaggio controllare, insieme al conducente, le condizioni del
mezzo: se si saranno verificati danni o sottrazioni di componenti d’arredo del pullman, quali tende,
posacenere, sedili, braccioli, cuffie poggiatesta, luci di cortesia, plafoniere ecc., il danno economico
sarà addebitato all’intero gruppo se non sarà individuato il responsabile. Controllare che gli studenti
tengano il seguente comportamento: riporre lo zaino nel bagagliaio, tenere in pullman solo un
piccolo marsupio e farmaci salvavita. Restare sempre a sedere durante la marcia, con le cinture di
sicurezza allacciate. Controllare che gli studenti non tengano i seguenti comportamenti vietati:
fumare, consumare cibi e bevande, disturbare conducente e passeggeri con cori rumorosi e
irrispettosi, mettere i piedi sui sedili, gettare carta a terra ( far sì che si utilizzino gli appositi cestini
per i piccoli rifiuti ). Tenere presente, nella gestione delle attività previste, che il pullman, la notte,
deve restare fermo almeno 11 ore consecutive, quindi non è possibile utilizzarlo anche la sera.
Sistemazione alberghiera. All’arrivo in hotel, verificare se vi sono danni nelle camere insieme a uno
studente e comunicarlo alla reception; prima della partenza per il ritorno, eventuali danni agli arredi
non presenti all’arrivo, saranno addebitati a tutti gli occupanti la camera se non sarà individuato il
responsabile. Controllare che gli studenti evitino i seguenti comportamenti vietati: parlare a voce
alta nelle camere e nei corridoi, sbattere le porte, sporgersi da finestre o balconi, uscire dalla propria
camera in abbigliamento da riposo notturno e / o discinto, uscire dalla propria camera dopo l’orario
concordato con i docenti, uscire dall’hotel senza essere accompagnati da un docente, fumare in
camera. In qualsiasi momento del soggiorno i docenti potranno chiedere che gli studenti mostrino
volontariamente il contenuto dei propri bagagli: l’ uso o il ritrovamento di oggetti di natura
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offensiva (coltelli, armi, armi- giocattolo, fionde, ecc) comporta la segnalazione alle autorità di
Pubblica Sicurezza.
Ore notturne. Le ore notturne sono dedicate al riposo, per questo motivo la sera, gli studenti non
possono uscire dalla propria camera dopo l’orario concordato con i docenti per il riposo notturno: in
qualsiasi momento i docenti potranno fare un controllo delle camere e gli studenti sono tenuti ad
aprire la porta immediatamente dopo che essi avranno bussato. Nel caso fosse richiesto l’intervento
dei docenti dal portiere di notte o da altri ospiti dell’hotel a causa di comportamenti rumorosi o
irriguardosi, il fatto costituirà, per gli studenti, un’aggravante nel momento della sanzione
disciplinare che sarà data dal Consiglio di Classe al ritorno dal viaggio. Denaro / oggetti di valore.
In luoghi affollati controllare che gli studenti indossino lo zaino davanti al corpo, non sulle spalle.
In caso di furto/smarrimento di oggetti, il responsabile è il proprietario e i docenti sporgeranno
denuncia alle autorità competenti. Pranzo libero e/o al sacco. Il pranzo non organizzato, cosiddetto
“libero”, deve essere consumato tutti insieme nel momento e luogo concordati con gli studenti. Nel
caso il luogo, al chiuso o all’aperto, non contenga tutti gli studenti, i docenti si divideranno per
assicurare la sorveglianza ai diversi gruppi. Bevande: è permesso acquistare/consumare solo acqua
e bibite analcoliche: ogni abuso (acquistare, consumare o portare da casa bevande alcoliche, anche a
bassa gradazione) sarà punito a norma del Regolamento di Istituto. Gli studenti devono informare i
docenti per ogni spostamento dal gruppo di riferimento: attardarsi in luoghi senza avvertire o altre
iniziative personali non autorizzate saranno sanzionate con provvedimenti disciplinari. Il
comportamento durante i pasti deve essere rispettoso dei luoghi e delle persone che li frequentano
Abbigliamento. Controllare che l’abbigliamento degli studenti sia decoroso e consono ai luoghi da
visitare. Telefono. Durante le visite i cellulari devono essere spenti; è permesso usarli solo nei
seguenti momenti: durante i pasti (colazione, pranzo e cena), dopo cena e in camera.; l’uso del
cellulare in momenti non permessi prevede il ritiro del cellulare stesso e la riconsegna a un genitore
dopo il ritorno dal viaggio.
Attività Visite guidate. Verifica in itinere: il viaggio d’Istruzione è attività didattica fuori dalla
scuola, quindi i docenti, attraverso l’osservazione degli studenti, verificheranno il loro grado di
coinvolgimento, le attività svolte sul campo, l’interesse e attenzione nell’ascolto delle guide, il
comportamento durante le attività. Al ritorno sarà verificata l’efficacia del viaggio tramite attività di
Verifica di vario tipo.
Art. 16. Provvedimenti Disciplinari. Al ritorno dal viaggio, sentiti gli accompagnatori, il Consiglio
di Classe, presieduto dal Dirigente Scolastico, sanzionerà eventuali violazioni del Regolamento
d’Istituto e del Regolamento d’Istituto relativo ai Viaggi, elencate nel presente documento,
attraverso provvedimenti disciplinari che potranno essere individuali, di gruppo o per l’intera classe
nel caso non vengano individuati i singoli responsabili. I provvedimenti disciplinari potranno essere
di vario tipo, per esempio: nota disciplinare individuale, sospensione individuale o di più studenti
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per un numero di giorni da valutare, divieto di partecipazione di singoli studenti alle uscite
didattiche per il resto dell’anno scolastico, blocco di tutte le uscite didattiche dell’intera classe per il
resto dell’anno scolastico, divieto di partecipazione di singoli studenti al viaggio d’Istruzione
nell’anno scolastico successivo, blocco di tutte le uscite didattiche e del viaggio d’Istruzione per
l’intera classe nell’anno scolastico successivo.
REGOLAMENTO PERSONALE ATA.
Il personale amministrativo assolve alle funzioni amministrative, contabili, gestionali, strumentali,operative connesse alle attività delle scuole, in collaborazione con il Dirigente Scolastico e con ilpersonale docente.Il ruolo del personale amministrativo è un indispensabile supporto all'azione didattico/educativae contribuisce all’'efficienza e all'efficacia del servizio per il conseguimento delle finalitàeducative.La qualità del rapporto col pubblico e col personale è di fondamentale importanza in quanto essocontribuisce a determinare il clima educativo della scuola e a favorire il processo comunicativo trale diverse componenti interne ed esterne all’istituzione scolastica.
TITOLO 1 . Norme di comportamento e doveri del Personale Amministrativo
Il personale ATA è tenuto al rispetto delle norme contenute nei provvedimenti legislativi,contrattuali e giuridici che lo riguardano nonché a rispettare il presente regolamento.
Il personale ATA, pertanto, deve:
Art. 1 rispettare l'orario di servizio. Della presenza in servizio farà fede la firma apposta nelregistro del personale.Art. 2 Curare i rapporti con l'utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e diaccesso alla documentazione amministrativa prevista dalla legge.Art. 3 Collaborare con i docenti facendo da supporto all'azione didattica.Art. 4 Rispettare le norme sulla Privacy - D.Lgs. n. 196/2003.Art. 5 Prendere visione dei piani di emergenza dei locali ove opera e controllare la praticabilità edefficienza delle vie di fuga.Art. 6 Rispettare il divieto di fumo nei locali scolastici e nelle pertinenze della scuola.Art. 7 Apporre la propria firma, per presa visione, sulle circolari e sugli avvisi relativi al personaleATA ; in ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola si intendonoregolarmente notificati al personale tutto.Art. 8 Limitare l'uso dei telefoni cellulari e mantenere a livelli bassi la suoneria del propriocellulare.Art. 9 Utilizzare il telefono fisso e/o la connessione ad internet solo per ragioni di servizio.
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TITOLO 2 . Norme di comportamento e doveri dei collaboratori scolastici
Art. 1 i collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nellazona di competenza secondo le mansioni loro assegnate. Della presenza in servizio farà fede lafirma apposta nel libro firma.Art. 2 Essi devono accertare l'efficienza dei dispositivi di sicurezza e la possibilità di utilizzarlicon facilità.Art. 3 I collaboratori scolastici:
a. indossano, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l'intero orario dilavoro;
b. sono facilmente reperibili da parte degli insegnanti, per qualsiasi evenienza;c. collaborano al complessivo funzionamento didattico e formativo;d. devono essere presenti all'ingresso e all'uscita degli alunni;e. sorvegliano i corridoi e le classi durante il cambio dell'ora;f. comunicano immediatamente ai referenti di plesso l'eventuale assenza dell'insegnante
dall'aula, per evitare che la classe resti incustodita;g. favoriscono l'integrazione degli alunni portatori di handicap;h. vigilano sulla sicurezza ed incolumità degli alunni in particolare durante l'intervallo;i. sorvegliano gli alunni in caso di uscita dalle classi, di ritardo, assenza o allontanamento
momentaneo dell'insegnante;j. sono sempre tolleranti e disponibili con gli alunni, non dimenticando mai che la
funzione della scuola è quella di educare;k. mantengono i servizi igienici sempre decorosi, puliti e accessibili;l. provvedono alla quotidiana pulizia dei servizi e degli spazi di pertinenza, nonché delle
suppellettili delle aule. La cura e la pulizia degli spazi non è solo quella che vieneeffettuata alla fine delle lezioni, ma anche quella svolta nell'arco della mattinata,qualora si renda necessaria. Questo vuol dire che, in caso di necessità, i collaboratoriscolastici devono aver cura di ripristinare la pulizia degli spazi laddove si creinocondizioni particolari come riordinare dopo attività laboratoriali o attività ricreative;
m. non si allontanano dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzate dal DirettoreS.G.A. o dal Dirigente Scolastico;
n. invitano tutte le persone estranee, che non siano espressamente autorizzate dal DirigenteScolastico, a uscire dalla scuola. A tale proposito si terranno informati sugli orari diricevimento dei genitori.
Art. 4 Ove accertino situazioni di disagio, di disorganizzazione o di pericolo, devonoprontamente comunicarlo in segreteria. Segnalano, sempre in segreteria, l'eventuale rottura disuppellettili, sedie o banchi prima di procedere alla sostituzione.
Art. 5 Accolgono i genitori degli alunni che richiedono l'autorizzazione all'uscita anticipata cosìcome per l'entrata posticipata. Il permesso di uscita verrà portato dal collaboratore nella classedell'alunno dove il docente dell'ora provvederà alla annotazione dell'autorizzazione sul registro diclasse. Dopodiché l'alunno, il cui genitore ha richiesto l’ uscita anticipata, potrà lasciare la scuola.Art. 6 Al termine del servizio tutti i collaboratori scolastici dovranno controllare quanto segue:
a. che tutte le luci siano spente;
b. che tutti i rubinetti dei servizi igienici siano ben chiusi;
c. che siano chiuse le finestre delle aule e della scuola;
d. che vengano chiuse le porte e i cancelli della scuola.
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Art. 7 Devono apporre la propria firma, per presa visione, sulle circolari e sugli avvisi a lorodiretti; in ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola si intendonoregolarmente notificati al personale tutto.
Art. Devono prendere visione dei piani di emergenza dei locali ove operano e controllarequotidianamente la praticabilità ed efficienza delle vie di fuga.
Art. 9 Rispettare il divieto di fumo nei locali scolastici e nelle pertinenze della scuola.
Art. 10 Limitare l'uso dei telefoni cellulari e mantenere a livelli bassi la suoneria del propriocellulare.Art. 11 Usare il telefono fisso solo per ragioni di servizio.
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