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13 Giugno 2012
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DVD € 8,80 + € 1,20 – Arretrati: € 2,00Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)
Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009
w w w. i l f a t t o q u o t i d i a n o. i t
Mercoledì 13 giugno 2012 – Anno 4 – n° 139Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Romatel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230
L’Idv: “Pronto l’emendamento Chiaromonte (Pd)-Compagna (Pdl)per l’immunitàp a r l a m e n t a re ”. E la chiamano “anticorruzione”
Tecnici senza pallottoliere
di Marco Travaglio
Apri i giornali e ti viene il dubbio che il governo
tecnico abbia abolito anche la lingua italiana. La
Stampa: “Esodati: per l’Inps sono 390 mila. L’i ra
di Fornero”. Repubblica: “Scontro sugli esodati.
L’Inps: sono 390 mila”. Corriere della Sera: “‘Gli
esodati sono 390 mila’. L'ira di Fornero”. Intanto, se gli
esodati sono 390 mila, come dice l’istituto
pensionistico nazionale, unico depositario di questo
dato, l’“i ra ” dovrebbe essere quella degli esodati
dimenticati dalla Fornero contro la Fornero medesima,
non certo della Fornero contro l’Inps. Ma poi che
diavolo significa “s c o n t ro ” o “ira della Fornero”? Ira
contro chi? E perché? L’unico giustificato motivo di ira,
la Fornero l’avrebbe per la tardività con cui sono
arrivate quelle cifre, che l’Inps avrebbe dovuto
diffondere molto prima: possibilmente prima che la
Fornero partisse in quarta con la “rifor ma” delle
pensioni che allunga l’età pensionabile a 67-68 anni
mentre le aziende rottamano i lavoratori a 50. Lei però
non fece caso a questa pinzillacchera. Salvo poi
scoprire che, se mandi a casa un lavoratore più presto
e lo mandi in pensione più tardi, si allunga il periodo in
cui non ha più stipendio e non ha ancora pensione.
Questa professorina spocchiosa avrebbe dovuto
informarsi presso l’Inps e pretendere di sapere quante
persone si trovano in quella situazione, e solo dopo
procedere alla riforma. Invece la Rottermeier de noantri
non chiese nulla, l’Inps non disse nulla e la riforma
passò (con i voti degli stessi partiti che ora cadono dal
pero). Poi, grazie a Cgil, Fiom, Servizio pubblico e Il
Fa t t o , l’esercito degli esodati affiorò oltre il muro della
censura e dell’omertà. Allora la ministra col codice a
barre in fronte si batté una bella manata sul medesimo
e scoprì l’acqua calda, promettendo di provvedere a
sistemare 65 mila esodati. E tutti a dirle che erano
almeno il quadruplo. Ma lei niente, non una piega,
anche se già l’Inps l’aveva riservatamente avvertita.
Sempre con l’aria della salvatrice della Patria, portò a
spasso il suo monumento come se niente fosse fino
all’altroieri, quando finalmente l’Inps ha comunicato
ciò che già tutti sapevano da un pezzo: gli esodati sono
392 mila. E meno male che la prof è un “tecnico”,
presentata dai turiferari a mezzo stampa come “uno
dei massimi esperti di sistemi pensionistici”. Una che
dovrebbe perlomeno saper fare di conto. Ma forse è
troppo pretendere, nel governo che nomina due
banchieri ai vertici Rai e offre al direttore generale
uscente un posto nell’Autorità dei Trasporti. E nel
Parlamento che nomina garanti della Privacy un
dermatologo del Pd e la signora Vespa. In un paese
normale, uno a caso fra i modelli dei nostri tecnici, la
Fornero avrebbe speso qualche altra lacrimuccia, poi
sarebbe corsa a dimettersi e a nascondersi; in
alternativa, il premier l’avrebbe chiamata a Palazzo
Chigi con la lettera di dimissioni già pronta, solo da
firmare, riconsegnandola ai suoi sventurati allievi.
Invece madama Elsa è sempre lì, dritta sul suo
piedistallo, a dare ancora lezioni. Ce l’ha con i vertici
dell’Inps. E non, si badi bene, perché abbia le prove
che gli esodati sono 65 mila come dice lei e non 392
mila come dice l’Inps. Ma perché “dare numeri così,
su questioni che interessano molti italiani, è
deresponsabilizzante e grave, alimenta il disagio
sociale”, roba che “in un’azienda privata porterebbe al
licenziamento dei dirigenti” perché “il documento è
stato diffuso ad arte per danneggiare il governo”. Cioè:
il fatto di essersi dimenticata prima 392 mila esodati, e
poi 392 mila meno 65 mila, è un dettaglio trascurabile.
Quanti siano davvero questi benedetti esodati non le
importa un fico secco: ciò che le preme è che non si
sappia in giro. Se no c’è persino il rischio che i 392
mila esodati scoprano di esserlo e s’incazzino.
Dopodiché Stampa, Repubblica e Corr iere p o t re bb e ro
addirittura titolare: “La Fornero ha nascosto 392 mila
esodati. L’ira degli esodati”. Non sia mai.
GOVERNO x Il premier convoca d’urgenza Alfano, Bersani e Casini per parlare di conti
“DOPO LA SPAGNA TOCCA A NOI”
MONTI: “BASTA LITI O VADO VIA”
di Stefano Feltri e Carlo Tecce
La situazione è pericolosissima”, ripetono
tutti nei corridoi del Tesoro, la dirigente
responsabile del debito pubblico Maria Can-
nata è sempre più preoccupata. pag. 4 z
Udi Paul Krugman
MA SE OBAMAIMPARAS SEDA REAGAN?
Senza dubbio alcuno la ripresaeconomica dell’America do-
po la crisi finanziaria è stata de-ludente. Da tempo, infatti, vadosostenendo che il periodo di tem-po successivo al 2007 è una verae propria “d e p re s s i o n e ”, vale adire un arco di tempo prolungatodi debolezza economica e di ele-vati livelli di disoccupazione che,come negli anni Trenta del seco-lo scorso, non cessa. pag. 18 z
I mercati non credonoal salvataggio delle bancheiberiche. Italia contagiata,lo spread schizza a 490.Il Prof: “Restiamo compatti”
Figli di un concorso minoredi Paola Zanca
Uno alla volta, i figli di nessuno
si sono alzati in piedi e hanno
cominciato a cantare l’Inno di Ma-
meli. Sono rinchiusi da ore nella
sala dell’hotel Ergife, patria roma-
na degli aspiranti vincitori di con-
corsi: questa volta sulla roulette ci
sono tre posti di procuratore al-
l’Avvocatura dello Stato. Alle otto
di mattina tutti giù per le scale, in
fila per depositare borse, telefoni-
ni, appunti. Poi l’appello dei 975
candidati. Infine la consegna dei
fogli protocollati, l’apertura delle
buste e la lettura della traccia d’e-
same da ascoltare con le dita in-
crociate. Speriamo che sia quella
buona. Sono le due del pomerig-
gio, ormai. Ma la trafila non è stata
uguale per tutti. C’è chi si è por-
tato dentro il serpentone dell’Er -
gife i codici commentati e li ha na-
scosti in bagno. C’è chi dice che
nessuno ha controllato il contenu-
to delle buste. C’è chi ha notato tra
i nomi una “figlia di”. Sono partite
le urla, i fischi. Il concorso è stato
sospeso “per disordini”. “Esa gita-
ti” li hanno chiamati. Quando so-
no arrivati i carabinieri, cantava-
no: “L’Italia s’è desta”.
Pentito della ‘ndrangheta rivela
“Già arrivato il tritoloper uccidere Gratteri”
di Beatrice Borromeo
Sedici chili di esplosivo alplastico per far saltare in
aria il procuratore aggiunto diReggio Calabria, Nicola Grat-teri: lo ha rivelato un collabo-ratore di giustizia appena qual-che giorno fa. pag. 11 z
Ora mi tocca diventare moderato, sennò
questi partiti spariscono troppo rapi-
damente. Sono anni che dico che sono
morti, ma insomma, fate con calma, non
esagerate a prendermi alla lettera...”. Bep-
pe Grillo se la ride mentre strimpella la
sua pianola canticchiando su una base va-
gamente jazz, nel salotto della sua villa.“Se ne stanno andando troppo in fretta. Iofaccio di tutto per rallentare, mi inventoqualche cazzata per dargli un po’ di os-sigeno, ma non c’è niente da fare”.
(m. trav.)
pag. 2 - 3 z
GRILLO: “CARI PARTITI, CALMA
CROLLATE TROPPO IN FRETTA”Il simbolo di 5 Stelle anticipa al Fattole prossime mosse: un “CostituzioneD ay ” per la democrazia diretta. “Searriviamo primi non farò il premier.
Ma da Napolitano ci andrò, per dirgli:‘Questa volta l’hai sentito il boom?’”
Beppe Grillo (ELABORAZIONE FABIO CORSI)
C AT T I V E R I E
Cecchi Paone: “In Nazionale ci
sono due gay, un bisex e tre
metrosexual”. Io almeno
un centravanti me lo sarei portato( w w w. s p i n o z a . i t )
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