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1Progetti di Efficienza Energetica nell’industria –Milano 23 febbraio 2013
Progetti di Efficienza Energetica nell’industria: – Esempi di riduzione del Pay Back
grazie al contributo dei Certificati Bianchi
Claudio Artioli – Responsabile Energy Management – HERA S.p.A.
Claudio Palmieri – Responsabile Energy Savings – HERA S.p.A.
Come generare cassa grazie al nuovo decreto sui certificati
bianchi
Milano, 27 febbraio 2013
14° Workshop del programma T.A.C.E.C.
2Progetti di Efficienza Energetica nell’industria –Milano 23 febbraio 2013
1° operatore per rifiuti trattati2° operatore nel Ciclo Idrico Integrato
Hera è una delle principali società multiutility in Italia e opera in 241 comuni delle province di
Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Ravenna, Rimini, Pesaro e Urbino e in 3 comuni della
provincia di Firenze.
Hera fornisce servizi energetici (gas, energia elettrica, teleriscaldamento), idrici (acquedotto,
fognatura e depurazione) e ambientali (raccolta e smaltimento rifiuti) per un bacino complessivo di
oltre 3 milioni di cittadini.
chi siamo
Dal 1/1/2013 con la fusione per
incorporazione Acegas-Aps
Holding S.r.l. entrano nel Gruppo
Hera le aziende di PADOVA e
TRIESTE
3Progetti di Efficienza Energetica nell’industria –Milano 23 febbraio 2013
4° Operatore nazionale per Obblighi dei Certificati Bianchi
� Oltre 600.000 Tep gli obiettivi raggiunti da Heradal 2005 al 2011
� Oltre 50 Progetti a consuntivo approvati� Oltre 280.000 Tep prodotti da Hera con Azioni
Dirette
Promozione della Efficienza Energetica
4Progetti di Efficienza Energetica nell’industria –Milano 23 febbraio 2013
LE PRINCIPALI NOVITA’ DEL DECRETO 28 DICEMBRE 2012
OPPORTUNITA’ 1. Estensione del sistema almeno fino al 31/12/2016
�Si prevede l’estensione fino al 2020 (SEN)
2. Mantenimento delle Regole attuali almeno fino al
31/12/2013
�E’ ancora possibile recuperare le iniziative già
fatte in passato, ma solo fino a fine 2013
3. Premialità per i Grandi Progetti
�E’ previsto una particolare regime premiante per
i grandi progetti infrastrutturali (trasporti,
industrie), in grado di generare un risparmio
potenziale di almeno 35.000 Tep/anno
4. Pubblicate nuove 18 schede standard, tra cui:
�Motori elettrici
�Inverter per sistemi di ventilazione
�Rifasamento distribuito e UPS
�Building Automation Controls
�Biometano e trasformazione alimentazione
automezzi (gas, elettrico, ibrido)
�Pubblica illuminazione a Led
Utilizzare le
opportunità
ammesse fino al
31/12/2013
5Progetti di Efficienza Energetica nell’industria –Milano 23 febbraio 2013
CRITICITA’ 1. Incertezza normativa:
�Modifica della Governance del sistema, con
relativi problemi di transizione
�è abrogata (ma non prima del 1/1/2014) l’attuale
delib. AEEG 9/11 che regola la materia: un nuovo
decreto è previsto entro il 2013: le novità che si
introdurranno potrebbero essere significative.
2. Riduzione dei progetti ammissibili
�Dal 1/1/2014 accederanno ai CB solo le nuove
realizzazioni
�Dal 1/1/2013 non è ammessa la cumulabilità con
altri incentivi
�I TEE per la cogenerazione non si cumulano con
gli obblighi assegnati
3. Ampliamenti e Limitazioni per i Soggetti Volontari
(ammessi a presentare i progetti CB)
�Dal 1/1/2015 sono ammesse solo le Società di
Servizi Energetici certificate «EsCO»
�Sono ammessi solo i soggetti che hanno
effettivamente provveduto alla nomina
dell’Energy Manager, anche se sotto soglia di
legge 10/91, o che adottino la ISO 50001, ed
essere certificati EGE a norma UNI entro 2 anni.
4. Scarsa utilizzabilità delle schede approvate
�Inapplicabilità pratica (come ad es. l’utilizzo del
biometano)
�Scarsa remuneratività dell’incentivo (es.:
elettrodomestici alta efficienza)
5. Mancata semplificazione dei progetti
�Ci si attendeva una semplificazione normativa
(Addizionalità, …)
6. Asimmetria degli obblighi per i distributori e
sanzioni
�Nel caso di Mercato «lungo» gli obblighi per i
distributori vengono incrementati
�Nel caso di Mercato «corto» ai distributori
vengono applicate le Sanzioni (che AEEG dovrà
stabilire entro febbraio 2013)
�E’ ostacolata la bancabilità dei CB dei distributori
non dei soggetti volontari
�Non esistono «contromisure» nel caso di scarsità
di CB sul mercato
7. Gare GAS
�Le norme applicate in fase di gara sono del tutto
inapplicabili
LE PRINCIPALI NOVITA’ DEL DECRETO 28 DICEMBRE 2012
6Progetti di Efficienza Energetica nell’industria –Milano 23 febbraio 2013
IL RUOLO DI HERA nella Promozione della Efficienza Energetica: LA PROPOSTA PER LE IMPRESE
PROTOCOLLO DI INTESA:
Progetto di collaborazione in
partnership per l’acquisizione diretta
dei Certificati Bianchi e dei relativi
contributi economici
1. Valutare il potenziale di Risparmio Energetico :
�Audit / analisi della situazione
�Bollette Gas, Energia
2. Valutazione dei progetti fatti/in corso ed Eligibilità dell’intervento
�Supporto all’impresa per la fattibilità dell’intervento,
�Stima dell’incentivo e valutazione del Pay-Back
3. Redazione del Progetto per l’ottenimento dei Certificati Bianchi
�Supporto all’impresa nella implementazione di sistemi per il
monitoraggio degli indicatori,
�Definizione caratteristiche della strumentazione necessaria,
�Valutazione dell’Addizionalità.
4. Gestione del Progetto e valorizzazione dell’incentivo
�Predisposizione della documentazione necessaria per
l’ottenimento del contributo
�Assunzione di responsabilità nei rapporti con l’autorità
competente per tutta la durata delle fasi di rendicontazione
(almeno 5 anni) ,
� l’impresa è sollevata da qualunque onere di tipo tecnico o
burocratico per tutta la durata dell’incentivo.
5. Valutazione sui finanziamenti per gli interventi
�Hera potrebbe svolgere ruolo di EsCO finanziando direttamente
l’intervento, per talune tipologie di intervento (Cogenerazione,
Recupero Calore, ecc.)
�Si possono valutare diverse tipi di agevolazioni per l’impresa a
seconda delle condizioni tecnologiche
�Contratti di Energy Service con società del Gruppo HERA
1. Mettere a disposizione il
know-how per:
� Collaborare al progetto
per Ottimizzare i
risparmi,
� ottenere i Certificati
Bianchi
2. Valorizzare economicamente
l’incentivo
7Progetti di Efficienza Energetica nell’industria –Milano 23 febbraio 2013
GSE
DISTRIBUTORI
DI ENERGIA
IMPRESE INDUSTRIALIRealizzazione interventi
Emissione TitoliPresentazione
progetti
Recupero
Tariffario
Raccolta Progetti
Erogazione Contributo
Esempio di Protocollo d’intesa
1. In questa tipologia Hera
svolge un ruolo di
promozione diretta nei
confronti del soggetto
che realizza l’intervento.
L’investimento è a carico
di quest’ultimo, Hera
presenta il progetto al
GSE e incassa i certificati
bianchi, erogando
l’incentivo quale parte del
Recupero Tariffario
2. La remunerazione
prescinde dalla volatilità
del valore di mercato dei
CB, se il riferimento è il
Recupero Tariffario
Esempio(1) di accordo
diretto con soggetto che
realizza l’intervento
AUTORITA’
ESCo(1) Il Protocollo va adattato alle
caratteristiche del singolo progetto
8Progetti di Efficienza Energetica nell’industria –Milano 23 febbraio 2013
1. Supporto di uno dei principali operatori nazionali del settore
energetico;
2. Accesso diretto agli incentivi, HERA eroga direttamente il
contributo economico all’impresa.
3. Garanzie di maggior stabilità del valore del certificato bianco con
la possibiltà di fissare il prezzo sul valore nominale del titolo.
Questa soluzione può essere utile per le imprese che prediligono la
garanzia di un contributo certo e costante, rispetto alla volatilità
del prezzo di borsa.
4. Nessun impegno economico preventivo o di consulenza per
l’impresa partner. La remunerazione per Hera è legata
all’ottenimento del certificato bianco nell’ambito dell’accordo in
partnership.
5. Maggiori garanzie di presenza e stabilità sul territorio nel tempo.
6. Esperienza consolidata da lungo tempo: Hera è stato il primo
operatore in Italia ad aver avuto approvato un progetto nel settore
industriale che ha beneficiato di certificati bianchi. Il Gruppo Hera
opera in questo settore dal 2004, e ad oggi è il terzo operatore
nazionale per numero di progetti a consuntivo approvati.
Promozione della Efficienza Energetica: IL RUOLO DI HERA
I VANTAGGI DEL PARTENARIATOPROTOCOLLO DI INTESA HERA:
è rappresentato tra i Case Study
del rapporto internazionale
PEPDEE dell’agenzia IEA
9Progetti di Efficienza Energetica nell’industria –Milano 23 febbraio 2013
Esempi applicativi in campo INDUSTRIALE
Progetti per l’ottenimento dei CERTIFICATI BIANCHI
10Progetti di Efficienza Energetica nell’industria –Milano 23 febbraio 2013
1. Riduzione del payback di norma tra il 30 ed il 40%, rispetto al
solo risparmio di combustibile, con l’introduzione del “tau”. A ciò
si sommano i benefici e i risparmi economici di altra natura che
spesso si accompagnano agli interventi. In precedenza il CB era
meno appetibile avendo una riduzione del payback mediamente
non oltre il 15%
2. Con la delibera dell’Autorità EEN 9/11 il meccanismo
incentivante, è diventato capace di fare la differenza nella scelta
se effettuare o meno l’intervento, sbloccando di fatto il
meccanismo dei CB.
3. Le imprese ora dispongono di uno strumento in grado di
riabilitare vecchi progetti di saving con risparmi energetici
significativi, ma con investimenti che andavano oltre i limiti di
accettabilità dell’impresa in termini di payback.
4. Certezza del contributo e massima flessibilità decisionale: a
fronte di un’idea progettuale si può fare richiesta di valutazione a
preventivo, si potrà procedere all’investimento solo in caso di
approvazione del progetto. L’azienda rimane in ogni caso
totalmente libera anche di decidere di non procedere anche dopo
l’approvazione del progetto.
Effetti sul Payback degli investimenti
Potenzialità del sistema incentivante tramite i CERTIFICATI BIANCHI
L’incentivo dei CB
è ora realmente in
grado di
promuovere i
NUOVI
INTERVENTI di
efficientamento
energetico
11Progetti di Efficienza Energetica nell’industria –Milano 23 febbraio 2013
1. codice IND-T – Processi industriali: generazione o
recupero di calore per raffreddamento, essiccazione,
cottura, fusione ecc. (tau 3,36)
2. codice IND-GEN – Processi industriali: generazione di
energia elettrica da recuperi o da fonti rinnovabili.
(tau 3,36)
3. codice IND-E – Processi industriali: sistemi di
azionamento efficienti (motori, inverter, ecc),
automazione e interventi di rifasamento. (tau 3,36)
4. codice IND-FF – Processi industriali: interventi diversi
dai precedenti, per l’ottimizzazione energetica dei
processi produttivi e dei layout d’impianto, finalizzati
a conseguire una riduzione oggettiva e duratura dei
fabbisogni di energia finale a parità di quantità e
qualità della produzione. (tau 3,36).
Categorie di intervento ammissibili nel settore
industriale
Valutazione dei progetti
In campo Industriale le
principali tipologie di
intervento hanno il
coefficiente
TAU = 3,36
12Progetti di Efficienza Energetica nell’industria –Milano 23 febbraio 2013
1. Cicli produttivi che utilizzano energia termica fornita
da caldaie a vapore, meglio se su tre turni di lavoro.
2. Impianti con esigenza di energia frigorifera per la
conservazione alimentare, e contemporanea
necessita di energia termica a bassa temperatura per
le lavorazioni.
3. Interventi di sostituzione di caldaie industriali
funzionanti a gasolio o a gas, con generatori a
biomassa di qualunque tipo.
4. Stabilimenti con consumi di energia elettrica e
termica nelle stesse fasce orarie, ottimali per
l’applicazione della cogenerazione con
funzionamento nelle 24 ore.
5. Stabilimenti che utilizzano forni sia a funzionamento
elettrico che a gas).
Esempi di tipologia di Industrie maggiormente
interessate
Valutazione dei progetti ammissibili
Le aziende che si prestano
meglio all’ottenimento di
un elevato numero di
certificati bianchi, sono
quelle con grandi consumi
energetici sia elettrici che
termici. Questi ultimi sia
sotto forma di calore che di
refrigerazione.
Valutazione dei progetti ammissibili
13Progetti di Efficienza Energetica nell’industria –Milano 23 febbraio 2013
1. Incremento della superficie di scambio di un
impianto di raffreddamento di un processo
industriale.
2. Questo intervento, notevolmente invasivo nel
contesto impiantistico dello stabilimento, ha
permesso di raffreddare il processo con
acqua a 30 °C, rispetto ai 10 °C precedenti.
3. L’utilizzo di acqua a questa temperatura
permette il raffreddamento naturale con aria
esterna per quasi tutto l’anno, consentendo
un notevole risparmio di energia elettrica per
la refrigerazione attraverso i gruppi chiller.
Tipologia di Intervento Ricorso al free-cooling
nella refrigerazione di
processo
Potenzialità nel nuovo sistema incentivante in un caso pratico
14Progetti di Efficienza Energetica nell’industria –Milano 23 febbraio 2013
Gruppi chiller
AccumuloAcqua
Refrigerata
Torre Evap.
SC2Pompe P2
Pompe P3
Ventilatori VT
V
SC1
P
Tipo di intervento: Ricorso al free-cooling nella refrigerazione di processo
Pompe P1
15Progetti di Efficienza Energetica nell’industria –Milano 23 febbraio 2013
Tipo di intervento: Ricorso al free-cooling nella refrigerazione di processo
Dimensioni azienda: 100 dipendenti
Totale En.El. consumata: 10.800.000 kWh
Totale gas consumato: 1.800.000 Smc
Totale consumo En.Primaria: 3.518 TEP/anno
Risp. In E.P. associato all’intervento: 408 TEP/annno
Risp. Sui consumi di En. El. 20,5%
Risp. sui consumi totali di E.P. 11,6%
Investimento stimato: 700.000 Euro
Risparmio economico senza CB: 286.000 Euro/anno
Contributo CB : 116.000 Euro/anno
(pari a ~ 2/3 del risparmio energetico)
Riduzione pay back: - 36%
I numeri del progetto e i risultati ottenuti.
16Progetti di Efficienza Energetica nell’industria –Milano 23 febbraio 2013
Grazie per l’attenzione
Hera spa
Direzione Generale Sviluppo e Mercato - Energy Management e
Asset Upstream
Responsabile Energy Management : Claudio Artioli
claudio.artioli@gruppohera.it
Responsabile Energy Saving : Claudio Palmieri
claudio.palmieri@gruppohera.it
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