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Il periodioco mensile di settembre 2012 della "Scuderia Ferrari Club Pesaro" Il Club Ufficiale Ferrari della provincia di Pesaro e Urbino
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LUDOVICO SCARFIOTTI “ IL
GIORNO PIU’ BELLO” Sono trascorsi pochi giorni dal GP di
Monza, un appuntamento d’eccellen-
za per il mondiale, per tutti gli
appassionati ed anche per ….
Segue a pagine 3
ANNO XVI - NUMERO 90 - SETTEMBRE 2012 Rivista in Omaggio - Aut. Trib. n. 4/2012 del 04/06/2012 - scuderia@ferrariclubpesaro.it - www.ferrariclubpesaro.it
SCUDERIA FERRARI CLUB PESARO v. Gattoni, 51/53 - 61121 Pesaro (Pu) Tel./Fax 0721403715 sede aperta il giovedì e il martedì dalle ore 21.00 alle 23.30
Direttore: Cassiani Vittorio - Stampa: Mail Boxes Etc - Grafic Design: Abbene Leonardo - Collaboratori: Saguatti Roberto, Russo Antonello, Iacucci Aldo
IL PERIODICO MENSILE DEL CLUB UFFICIALE FERRARI DELLA PROVINCIA DI PESARO E URBINO
www.ferrariclubpesaro.it sede sociale in via Gattoni 51/53 - 61121 Pesaro (PU) Tel/Fax 0721403715
Formula Uno
IL CAVALLINO PRONTO PER LA
CAVALCATA FINALE Ci eravamo lasciati con il trionfo di
Alonso ad Hockenheim e la conse-
guente conferma dello spagnolo in
vetta alla cavalcata finale …….
Segue a pagina 2
Polvere di Stelle
INFO E ADESIONI: Presso sede il martedì e giovedì ore 21,00 /23,00 o Tel. 0721403715
Fax a 0721403715 e-mail: scuderia@ferrariclubpesaro.it - Dino 32819306390 - Nazza 3357486738
Anche per la Scuderia Ferrari Club Pesaro, come per la F1 si è giunti al rush
finale di un'altra stagione intensa, vissuta come sempre a fianco di Voi appassio-
nati Soci, simpatizzanti e sostenitori vera linfa per la nostra attività. Per i bilanci
ed i ringraziamenti c'è ancora tempo, in questo numero abbiamo volutamente
dedicato la prima pagina del nostro "magazine", ad alcuni appuntamenti di questo
fine stagione, che meritano una particolare attenzione. La visita annuale allo
stabilimento Ferrari, che quest'anno si preannuncia diversa dal "solito" grazie all'
apertura delle porte del reparto corse clienti, dove vengono preparate e curate le
Rosse sia moderne che d'epoca, portate in gara dai vari piloti gentlemen su tutte le
piste del mondo. Altro appuntamento il Museo Ducati, sempre suggestivo, la cui
visita quest'anno assume un valore aggiunto, per il passaggio della Rossa a due
ruote sotto l'ala dell'Audi e per il "divorzio del secolo" tra Rossi e la Rossa. Due
episodi che a seconda dei punti di vista possono essere positivi o negativi, che non
ledono comunque la storia Ducati, per cui la visita a Borgo Panigale è sempre un
appuntamento da non perdere. Ricordiamo inoltre che il tesseramento al nostro
club, l'unico ufficiale della nostra provincia, è sempre aperto, in modo da poter
dare la possibilità a chi desidera o decide all'ultimo momento di partecipare agli
eventi, come la visita a Maranello, riservati solo ai soci tesserati. Per maggiori
informazioni potete contattarci ai nostri numeri telefonici, sul nostro sito internet,
oppure presso la nostra sede aperta tutti i martedì
e giovedì sera. Per il momento come sempre
"Forza Ferrari", un "credo" da vivere sempre più
numerosi!!!
Il Direttivo della Scuderia Ferrari club Pesaro
Socio Ufficiale
FERRARI SCARL
www.ferrariclubpesaro.it
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SOCIO ORDINARIO € 35.00
SOCIO FAMILY € 15.00 (familiare residente presso lo stesso domicilio) SOCIO JUNIOR € 15.00 (familiare fino al compimento del 16mo anno di età)
Tessera da collezione Ufficiale Ferrari
Pagina 2
IL PERIODICO MENSILE DEL CLUB UFFICIALE FERRARI DELLA PROVINCIA DI PESARO E URBINO
PROSSIMI APPUNTAMENTI DEL CLUB UFFICIALE
F1 IL CAVALLINO PRONTO PER LA CAVALCATA FINALE
Ci eravamo lasciati con il trionfo di Alonso ad Hockenheim e la
conseguente conferma dello spagnolo in vetta alla classifica
piloti, ci ritroviamo dopo la pausa estiva e tre gare disputate
con il “Matador” ancora al comando, nonostante le difficoltà
che la Ferrari ha palesato in questi ultimi tre G.P.. In due
occasioni le difficoltà non sono state da “codice rosso”, come ad
inizio stagione, infatti in Ungheria si sapeva che la configura-
zioni del circuito e della F2012, non sarebbero state ottimali
per ripetere l’ exploit della Germania, francamente però ci si
aspettava qualcosa di più del quinto posto di Alonso. A Spa-
Francorchamps, sul circuito più tecnico e bello del Mondiale,
dopo una buona qualifica, tutto lasciava presagire per una
gara d’attacco e “fantastica” come Fernando ci ha abituato.Le
ambizioni della Rossa e i nostri sogni, sono stati letteralmente
“schiacciati” dall’ incoscienza e dalla foga di Grosjean, al setti-
mo botto su 12 partenze, finalmente se ne sono accorti anche i
commissari,che hanno giustamente escluso il “bollente” france-
sino della Lotus dal G.P. di Monza. Il cartellino rosso non è
uno strumento propriamente da F1, è stato usato raramente
nel periodo “moderno” dei GP, però quando “ ce vò ce vò”, per
dirlo alla romana e questa volta non possiamo essere tacciati
di partigianeria, visto che il filotto di Grosjean ha escluso dalla
gara anche un’ altro favorito come Hamilton oltre alle arrem-
banti Sauber di Perez e Kobayashi.. Veniamo a Monza, per la
gara di casa a Maranello si è lavorato con un impegno fuori
dalla norma, fin dal venerdì si
era capito che il binomio Ferrari
- Alonso, avrebbe lasciato poco
spazio agli avversari e con il
ritrovato Massa ( impegnato
anche a mantenere il sedile della
Rossa), si poteva sognare un GP
“tipo era Schumacher”. All’
inizio ho parlato di “codice ros-
so”, non credo sia esagerato,
perché le rotture di Monza sia al
venerdì che al sabato, quest’ulti-
ma rivelatasi “fondamentale” per
come si è poi svolta la gara,
hanno fatto tornare lo spettro
sull’affidabilità della Ferrari,
una situazione alla quale non
eravamo da tempo abituati, visto
che la robustezza delle proprie
F1 sono da anni un vanto di
Maranello. Speriamo solo che l’
episodio sia legato all’importan-
za dell’ appuntamento, auguran-
doci che Alonso e il Team hanno optato per delle solu-
zioni estreme, per un risultato eclatante e farci sogna-
re in grande. Sognare abbiamo sognato comunque, con
un rimonta da Campione qual è Alonso ha compiuto
un altro dei suoi capolavori, nel “Tempio della Veloci-
tà”, come viene definito l’ impianto brianzolo, lo spa-
gnolo e la Rossa, nonostante il “fantozziano” black-
out verificatosi nel box di Maranello, hanno compiuto
una gara da antologia, peccato che l’annoso problema
del consumo degli pneumatici hanno impedito di poter
coronare con un impresa ancor più fantastica un week
-end che non lasciava presagire niente di buono. Ora
ci si prepara al rush finale, sette gare tutte extra
europee, difficile dire dove si può essere favoriti o
meno, il Mondiale 2012 è stato fin qui entusiasmante
e combattuto, Alonso è il “fantastico” capo classifica
da cinque GP, purtroppo la Ferrari non per colpa
sua ,“soffre” la mancanza dei punti di Massa nella
classifica costruttori, è comunque in odore di podio,
sperando che il brasiliano si sia svegliato, come ha
fatto vedere negli ultimi GP... Sono entrambi classifi-
che corte ed in queste situazioni tutto può succedere,
intanto si va a Singapore consapevoli di aver trasfor-
mato una stagione quantomeno difficile, iniziata da
inseguitori ed abilmente trasformata in inseguiti ,
questo non è poco se si considera che Alon-
so,cioè il top, l’abbiamo noi, pur non sottova-
lutando gli altri Campioni, in particolare un
ritrovato e sempre agguerrito Hamilton,che
se assecondato dalla McLaren, rimane a
parere mio il solo top driver attualmente
paragonabile alla spagnolo. La volata finale è
lunga due mesi esatti,si finisce in Brasile il
25 Novembre, tempo di richieste a… “Babbo
Natale” e visto che anche lui è “Rosso”, chis-
sà… Roberto Saguatti
23 settembre 2012 RITROVO AUTO FERRARI MARCHE Ritrovo Ufficiale Auto Ferrari delle Scuderie
Ferrari Club delle Marche a Brugnetto di Ripe
(AN) in occasione del campionato nazionale
Scuderia Ferrari Soap Box
29 settembre 2012 “HAPPY HOUR” SFClub Pesaro Lo Staff del bar Pois e dell'area di servizio Shell
in collaborazione con la Scuderia Ferrari Club
Pesaro, sono lieti di offrire una gradevole sera-
ta a tutti i possessori di auto Ferrari alle ore
19,00 in strada statale adriatica 38 Pesaro (PU)
per aperitivi, cocktail, stuzzichini e ….
14 ottobre 2012 23° PISAURUM CLASSIC TOUR Raduno Nazionale Auto d'Epoca Pesaro della
Scuderia Ferrari Club Pesaro Ritrovo alle ore
9,00 al Bar POIS presso l’area di servizio
SHELL in strada statale adriatica 38 Pesaro
(PU)
20/21 Ottobre 2012 MOSTRA SCAMBIO PESARO Stand di accoglienza della Scuderia Ferrari
Club Pesaro e Simulatore di Guida F1 Ferrari
Virtual Accademy - Quartiere fieristico Campa-
nara di Pesaro a 500 metri dal casello A14
Pesaro Urbino
Ore 14.00
Ore 14.00
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Pagina 3 IL PERIODICO MENSILE DEL CLUB UFFICIALE FERRARI DELLA PROVINCIA DI PESARO E URBINO
Sono trascorsi pochi giorni dal GP di Monza, un appuntamen-
to d’eccellenza per il mondiale, per tutti gli appassionati ed
anche per l’autodromo stesso che quest’anno compie 90 anni! è
più vivo che mai. Il “Tempio della Velocità”, come è sopranno-
minato l’autodromo brianzolo, nella sua lunga storia è stato
teatro di record, gare impossibili, sfide all’ultimo decimo,
tragedie e gioie, in poche parole un contenitore di storia
dell’automobile nella sua espressione estrema, ovvero le corse
e di uomini che con il loro coraggio, debolezza,estro e quant’al-
tro genera l’uomo quando si lancia nella competizione, sono
stati e saranno attori di questo film senza fine. Un’altra perla
in questa “sceneggiatura” l’abbiamo avuta proprio lo scorso 9
settembre, con la fantastica gara di Alonso. Monza per la
Ferrari e per noi “corrosi” dalla passione Rossa, è stata una
“femme fatale” che come detto, ha riservato delusioni, pianti e
gioie immense, come quella del 1966, che in occasione dei 90
anni, possiamo considerare l’ ideale “guarnizione” di un’altret-
tanto ideale torta di compleanno. I protagonisti di questo
episodio sono la Ferrari e uno dei più forti piloti della sua
storia: Ludovico Scarfiotti. Scarfiotti, nato a Torino nel 1933,
era il rampollo di una ricca famiglia marchigiana di Recanati,
(quindi un vanto della nostra regione), proprietaria di cemen-
tifici, il nonno che aveva il suo stesso nome, Ludovico, impa-
rentato con gli Agnelli, fu tra i fondatori della Fiat, mentre il
padre Luigi fu un discreto pilota nel periodo ante guerra. A
soli cinque anni gli fu regalata una macchinina che invece dei
classici pedali aveva un motore motociclistico, con il quale il
“bambino” Ludovico scorazzava nel parco della villa di Porto
Recanati. Con queste premesse non poteva che nascere uno
dei più grandi piloti degli anni ‘50/ 60’. Scarfiotti debutta non
ancora ventenne con una Topolino nelle gare in salita, di cui
sarà uno dei più grandi protagonisti nella storia di queste
competizioni. La prima affermazione di rilievo la ottiene alla
Mille Miglia del 1956, dove vince la classe con una 1100 Tv,
nel ’57 si laurea Campione Italiano Gran Turismo sia in pista
che in salita con una Fiat 8V Zagato. Titoli che bissa anche
nel ’58 con una Osca 1100 nella categoria Sport, vincendo 12
delle 14 gare disputate. Nel biennio 1959-’61 ottiene ancora
numerose vittorie con le vetture dei fratelli Maserati, che ora
corrono con il marchio OSCA. Ferrari che già lo teneva
sotto osservazione da tempo, nel 1962, tramite la Scude-
ria Sant’Ambreous, gli mise a disposizione una Dino
196, che nelle mani di Ludovico divenne imbattibile, con
la due litri del Cavallino, sgominò lo squadrone Por-
sche, regalando all’Italia e alla Ferrari il Campionato
Europeo della Montagna, allora importante quanto la
F1 da sempre appannaggio esclusivo dei rivali tedeschi.
Nel ’63 entra di diritto nella squadra ufficiale Ferrari e
tanto per non smentirsi vince la 12 Ore di Sebring, in
coppia con Surtees e la “mitica” 24 Ore di Le Mans con
l’altro asso italiano ed amico Lorenzo Bandini. Ormai
entrato nell’olimpo dell’automobilismo debutta in F1
sempre con la Ferrari a Zandvoort, nel GP d’Olanda,
giungendo sesto. La sua ascesa fu purtroppo interrotta
poco dopo da un grave incidente nella prove del GP di
Francia a Reims. Costretto ad una lunga degenza per le
gravissime ferite riportate, tanto che si parlò anche di
un suo addio alle corse, Scarfiotti riprese a gareggiare
nel’64 e da Grande qual’era, vinse subito la 1000 Km
del Nurburgring, in coppia con Vaccarella, ovviamente
su Ferrari. L’anno successivo,1965, riconquista il Cam-
pionato Europeo della Montagna, regolando nuovamen-
te “l’armata” Porsche, che per impaurire il Recanate-
se,schierò invano ben tre vetture ufficiali. Tanto per
non smentire la sua classe e completezza di guida,
trionfò per la seconda volta anche nella 1000 KM del
Nurbugring, con la Ferrari P4, in coppia con Surtees.
Siamo arrivati all’anno più importante, il 1966, quello
del “Giorno più bello”. Monza 4 Settembre 1966, una
data che rimarrà nella storia dell’automobilismo italia-
no, in quella della Ferrari e perché no del nostro costu-
me. Dopo l’iride del 1964 con Surtees, l’incerto 1965 che
vide il trionfo di Jim Clark e della sua imbattibile
Lotus, l’ormai sfumato titolo anche per questa stagione
a favore di Jack Brabham, il Drake cerca di salvare la
stagione con un trionfo nel Gran Premio di casa, con
una 312, diventata competitiva troppo tardi, schiera un
trio di piloti di tutto rispetto : Bandini, Parkes e appun-
to Scarfiotti, ricordiamoci questi tre piloti, che nominerò
spesso, perché grandi piloti ma anche amici . Impresa
che sembra ardua, sul veloce tracciato lombardo vi sono
le potenti B.R.M. 16 cilindri, la Lotus del campione in
carica Jim Clark, la Honda V12 di Richie Ginther,
l’americana Eagle costruita dal suo pilota Dan Gurney,
le Brabham pilotate dal suo costruttore e da Hulme,
Rindt e Stewart, in poche parole come sempre ed in
particolare a Monza, Ferrari contro tutti. Il dominio di
Maranello lo si intuisce fin dalle prove, pole di Parkes
davanti a Scarfiotti e Bandini ottimo quinto. Bandini
sorprende tutti con una partenza al fulmicotone, tran-
sitando in testa al primo giro, l’ impresa è però vanifica-
ta già nel giro successivo, causa la rottura di un tubo
della benzina che inonda l’abitacolo, l’asso di Brisighella
resiste caparbiamente fino al 33° giro poi si ritira. Dopo
questo episodio, la corsa vive del duello dell’ ormai
Campione Brabham dell’ esule di Maranello Surtees e
di Parkes. Il sogno di Brabham di festeggiare il suo
terzo titolo Mondiale con una vittoria, svanisce dopo
poche tornate, una perdita d’olio costringe l’australiano
al ritiro al settimo giro. E Scarfiotti? Dopo un avvio
travagliato, compie i primi giri a ridosso dei tre di testa,
per il gioco delle scie scende addirittura settimo, verso il
decimo giro, “Lulù” come era affettuosamente soprano-
minato, sfodera tutta la sua classe, con una rimonta da
Campione , inanella un serie di giri veloci che lo porta-
no ad ingaggiare un duello con l’amico e compagno di
squadra Parkes, fino al 28° giro i due si scambiano la
testa della corsa ad ogni tornata, mandando in visibilio
il pubblico, poi Scarfiotti se ne và, consapevole anche
della volontà di Ferrari che voleva un pilota italiano
vincente a Monza e con un vero gentlemen come Mike
Parkes che gli copre le spalle dal ritorno di Dennis
Hulme, che con la Brabham, alla ricerca di una consola-
zione per il team dopo il ritiro del “capo”. Il sogno si
avvera, Lulù regola Parkes per una doppietta Rossa
che infiamma l’Italia intera. La festa sotto il podio è da
brividi, l’ impresa del recanatese apre il telegiornale e il
lunedì mattina è a titoli cubitali su tutti i quotidiani. Il
sogno di questo ragazzo sì di origini nobili,ma dotato di
grande umiltà, sì è avverato: “ Il giorno più bello”.
Scarfiotti onora la sua impresa a modo suo,vincendo
anche la 1000 KM di Spa, in coppia con Parkes con la
Ferrari P3 e con il secondo posto in quella del Nurbur-
gring, in coppia con Bandini sulla Dino .Il ’67 è avaro di
soddisfazioni per Scarfiotti, provato anche dalla scom-
parsa dell’ amico Bandini, è comunque secondo sempre
con Parkes nelle 1000 KM di Monza e Spa,oltre che alla
24 ore di Le Mans. Vince in “coppia” con Parkes anche il
G.P. di F.1 a Siracusa, non valido per il Mondia-
le, abbiamo detto in “coppia” perché con l’amico
inglese da “ Grandi uomini e Campioni”, decido-
no di tagliare il traguardo insieme per onorare
l’amico Bandini, al quale era intitolata la gara.
Il 1968, l’ultimo anno del nostro Campione, è
caratterizzato dalla rottura con Ferrari, anche
per Scarfiotti come per tanti, vivere al fianco del
Drake non è stato facile, a Lulù era stato propo-
sto inspiegabilmente un programma ridotto in
F1 accettando suo malgrado questa limitazione,
aveva chiesto a Ferrari una macchina per vince-
re un altro titolo della Montagna, alla risposta
negativa, senza farsi pregare due volte si è
offerto alla Porsche,che ovviamente lo ha accolto
a braccia aperte. In coppia con il rivale delle
salite Mitter è subito secondo nella 1000 KM di
Brands Hatch. Non avendo i tedeschi una F1 per
i GP si accorda con l’ inglese Cooper-B.R.M., con
la quale arriva quarto a Montecarlo ed in Spa-
gna. Arriviamo all’ultimo capitolo, il 9 Giugno è
in programma la Salita del Rossfeld, in Germa-
nia, Scarfiotti è in lotta con l’altro specialista e
compagno di squadra Mitter, per il suo terzo
titolo Continentale. Sono da poco passate le otto
del sabato mattina,quando il recanatese decide
di fare una ricognizione del percorso, in vista
delle prove ufficiali, con la sua Porsche 909-
2000 cc..Una” bomba” ultra leggera, creata
appositamente da Stoccarda per contrastare
l’egemonia dello stesso Scarfiotti e della Ferrari
in questa specialità. Giunto al km.2,4, di un
percorso che lo ha visto trionfare già due volte,
Lulù perde inspiegabilmente il controllo della
Porsche, schiantandosi contro una fila di alberi
posti nella sottostante scarpata. Il Scarfiotti
sbalzato dall’abitacolo, rimane ucciso all’istante.
Come in tutti gli incidenti di quegli anni, senza
testimoni,le cause di questa tragedia rimarran-
no per sempre un mistero. Finisce cosi a soli
trentacinque anni ,la straordinaria storia di
Ludovico Scarfiotti da Recanati, un grande
pilota, un vero signore. Come per tutti i “Grandi”
inizia però una leggenda, quella dell’ultimo
Italiano che con una Ferrari ha vinto il Gran
Premio d’Italia a Monza, una leggenda destinata
purtroppo a durare nel tempo,quindi un Grazie
maiuscolo, Ludovico, per averci regalato il
“Giorno più bello”…
Roberto Saguatti
LUDOVICO SCARFIOTTI “ IL GIORNO PIU’ BELLO”
MONZA 1966
Pagina 4 IL PERIODICO MENSILE DEL CLUB UFFICIALE FERRARI DELLA PROVINCIA DI PESARO E URBINO
30/06 ore 15.00 8/07 0re 14.00 15/07 ore 14.00 29/07 ore 23.00 19/08 ore 20.00 26/08 ore 14.00
16/09 ore 14.00 30/09 ore 14.00 14/10 ore 8.00 21/10 ore 10.00 28/10 ore 7.00 11/11 ore 14.00
Ore 10.30
Ore 14.00 Ore 20.00
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FLAMENCO, CAVALLI E...
"CAVALLINO" Lo scorso 17 Agosto, nel suggestivo scenario di Rocca Costanza, a Pesaro,
si è svolta una serata veramente particolare e spettacolare . La compagnia di Flamenco Alma Gitana, diretta da Lara Andres ed il Centro Equestre
Minorchino Italiano, unico allevamento di questa bellissima razza di caval-
li, tipica dell'Isola di Minorca, hanno mandato in scena lo spettacolo "
Raices, il flamenco racconta le sue radici". Lo serata è stata suddivisa in
due rappresentazioni: la prima ha avuto luogo nel "cortile" di Rocca Co-
stanza, dove le brave e belle danzatrici di Flamenco "avvolte" nei loro
elegantissimi costumi, sono state accompagnate da un gruppo musicale
composto da elementi di prim'ordine, fra cui spiccava la violinista Gaia Ficcadenti e l' attore teatrale Jader Baiocchi. La seconda parte si è tenuta
nel suggestivo "parco" che circonda la Rocca, e qui sono entrati in scena
gli stupendi puledri Minorchini, che oltre al dressage a tempo di Flamenco,
hanno affiancato il corpo di ballo in coreografie mozzafiato create da Lara
Andres, "etoile" di questa scuola ,che possiamo definire unica per intensità
e bravura. Cosa c'entriamo noi Scuderia Ferrari Club Pesaro con tutto
questo? Ebbene, su invito di Lara e grazie alla disponibilità del nostro
socio Pietro Landi, che non rifiuta mai la sua presenza quando si tratta di "esibire" la sua stupenda 458 Italia in eventi particolari, siamo stati prota-
gonisti al pari dei teatranti di questo evento. Oltre all'esposizione "statica"
nel parco a fianco dello spettacolo, la Rossa, che di "cavalli" se ne intende,
avendone oltre cinquecento sotto il cofano ed uno prestigioso sopra, è
diventata e non poteva essere altrimenti protagonista attiva dello spettaco-
lo, chiudendo la serata
in un turbinio di rappresentazioni musicali dei puledri
Minorchini, che hanno circondato la "458" accompa-
gnati dal corpo di ballo, il tutto contornato da suggesti-vi effetti luce. La SFC ed il nostro socio Landi, ringra-
ziamo lo staff che ci ha voluto protagonisti, aggiun-
gendo un'altra
"perla" a questo
tipo di manifesta-
zioni che esulano
dal classico raduno
o ritrovo, una strada che abbiamo intra-
preso come abbia-
mo più volte spie-
gato su questo
"magazine", proprio
perché il prestigio
del nome che rappresentiamo, oltre a non avere confini, ci obbliga ad
esplorare nuovi scenari per "rappresentare" queste stupende auto che
portano il "nome Ferrari".
Roberto Saguatti
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