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MODELLO DI GESTIONE STRATEGICA DELLE BIOMASSE
Secondo Congresso Nazionale dell’AssociazioneItaliana Gestione Energia (AIGE)
PISA - 05.09.2008
Relatore Guido CastelluccioRelatore Guido Castelluccio
Direttore Generale Biomasse Italia
Produzione di energia attraverso il recupero di scarti vegetali edaltre fonti rinnovabili derivanti da processi industriali ed agricolieco-sostenibili.
Il processo di conversione energetica tende sempre ad utilizzare lemigliori competenze tecnologiche per assicurare il miglior
MISSIONE
Slide 3
migliori competenze tecnologiche per assicurare il migliorrendimento impiantistico nel rispetto assoluto ed incondizionato ditutte le più rigide normative per la protezione dell’Ambiente e lasicurezza dei lavoratori.
Il nostro modello di business si fonda sull’integrazione della nostraAzienda nel sistema economico e sociale locale per svilupparesinergie industriali e culturali a vantaggio di tutti i portatori diinteresse (azionisti, dipendenti e fornitori, territorio).
� nata nel 1997;
� un punto di riferimento nel panorama nazionale della produzione
di energia elettrica da fonti rinnovabili (biomasse solide) nel
pieno rispetto dell’Ambiente, consapevole del proprio ruolo
industriale e tecnologico nello sviluppo della politica energetica
nazionale;
AZIENDA
Slide 4
nazionale;
� orientata ad un sistema di approvvigionamento energeticosostenibile nel lungo periodo;
� si colloca ai primi posti tra le imprese private presenti in Calabria
nel settore della produzione di energia elettrica da fonti
rinnovabili.
api nòva energia è una società del Gruppo api, leader in Italia nel settorepetrolifero, la cui missione è guidare con unitarietà di indirizzi e continuità lagestione e lo sviluppo del business elettrico e del gas del Gruppo. Da alcuni anniapi ha avviato un processo di differenziazione energetica elaborando erealizzando, attraverso api nòva energia, importanti progetti per la produzionedi energia elettrica, in particolare da fonti rinnovabili quali eolico, fotovoltaicoe biomasse, nonché per lo sviluppo di impianti innovativi nell'ambito dellarigassificazione di gas naturali liquefatti [LNG] e della produzione di
AZIENDA
Compagine sociale
Slide 5
rigassificazione di gas naturali liquefatti [LNG] e della produzione dibiocarburanti.
Il gruppo Bioenergie SpA, con sede a Milano, attraverso le sue societàoperative, è uno dei maggiori operatori Italiani nella produzione di energiaelettrica da biomasse. Oltre a partecipare alla Biomasse Italia SpA, il gruppo èanche proprietario della San Marco Bioenergie SpA che gestisce un impianto abiomasse della capacità di 20 MW elettrici situato a Bando D’Argenta (FE).Bioenergie è a sua volta parte del gruppo statunitense PSEG, storicamente lautility dello stato del New Jersey, e nel condurre la propria attività necondivide e promuove i valori di integrità, responsabilità sociale e disalvaguardia dell’ambiente.
• struttura produttiva: due centrali elettriche localizzate presso le unitàlocali di Crotone e Strongoli (KR);
• 60 MWe di potenza totale ne fanno una delle più grandi Aziende europeenel settore della produzione di energia elettrica da sola combustione dibiomassa;
Numeri principali
AZIENDA
Slide 6
• produzione annuale di circa 500 GWh;
• circa 100 milioni di euro di fatturato annuo;
• circa 700.000 tonnellate di biomasse utilizzate;
• oltre 100 milioni di euro investiti in impianti oltre a decine di milioni dieuro impegnati in capitale circolante (macchinari ed attrezzature,materiale a deposito).
• Capacità produttiva di 40 MWe
• 320 GWh prodotti ogni anno
• Inizio produzione: 2003
• Tecnologia:
� due caldaie a letto fluido ri-circolato (CFB)
TECNOLOGIASTRONGOLI
Slide 7
� due caldaie a letto fluido ri-circolato (CFB)
� una sola turbina a vapore del tipo a
condensazione collegata ad un generatore da
40 MWe netti
� un condensatore raffreddato ad acqua
• Alimentazione: biomassa costituita da cippato di legno proveniente da
manutenzione boschiva e residui agro-alimentari provenienti dal mercato
locale ed estero, sansa, PKS
• Consumi annui di biomassa: 450.000 Tonn
• Capacità produttiva di 20 MWe
• 160 GWh prodotti ogni anno
• Inizio produzione: 2001
• Tecnologia:
� caldaia Volund: griglia vibranteraffreddata ad acqua
TECNOLOGIACROTONE
Slide 8
raffreddata ad acqua
� caldaia Standardkessel: griglia a gradiniraffreddata ad aria
� turbina a vapore
� condensatore raffreddato ad aria
• Alimentazione: biomassa costituita da cippato di legno proveniente damanutenzione boschiva e residui agro-alimentari provenienti dal mercatolocale ed estero, sansa, PKS
• Consumi annui di biomassa: 250.000 Tons
SISTEMA INTEGRATO DI GESTIONE
INPUT STAKEHOLDERS
SISTEMA DI VALORI
MISSIONE AZIENDALE
DICHIARAZIONE TOP MANAGEMENT
LINEE STRATEGICHE FUNZIONALI
OBIETTIVI DI FUNZIONE
STRATEGIE DI FUNZIONE
IMMAGINE & COMUNICAZIONE
ETICA
Energia qui
SICUREZZARISK MNG
Qualinet
AMBIENTE QUALITÀMNG CSR
Modello organizzativodi management
INNOVAZIONE
VALORI SOCIALI VALORI AZIENDALI
PIANI DI AZIONEFORECAST breve
BUDGET medio
BUSINESS PLAN lungo
RISORSE UMANE
TECNOLOGIAPRODUZIONE
FUEL
ETICAL 231
TERRITORIO
SICUREZZAOHSAS 1801
RISK MNG
BLUELAB
PORTALE MIS
GPS
� Partnership
integrazione
filiera fuel
� Innovazione
tecnologicaSODDISFAZIONE DEGLI STAKEHOLDERS
AMBIENTE ISO 14001
QUALITÀISO 9001
SISTEMA CONTROLLO DI GESTIONE
Messaggi per gli stakeholders
MNG CSR
SERVIZI
INNOVAZIONE
ASR – SIM –PPP – ACC. SIND.
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Organizzazione e gestione del business
B.U. Comb.Solida
B.U. Comb. liquida prog
Prog. B.U. Gassificaz
Prog. B.U. Fotovoltaico
B.U. Colture energetiche
B.U. Direzione
KR
STR
S.P.U.1Es.+Man
S.P.U.2Es+Man
S.P.U.3
S.P.U.
S.P.U.5A
S.P.U.5B S.P.U.6 S.P.U.8
S.P.U.
BUSINESS
G.F. ENERGIAEG.F.
MERCATO E
SITI
SIST
EMA INTEGRATO
DIGEST
IONE
ORGANIZZA
ZIONE GESTIONE
BUSINESS
Etica
Risk Management+ Comitato Sicurezza
Sicurezza
Ambiente
CSR
Integrazione SistemiE
E
S
S
S
SBIOTRADEALTRO
S.P.U.4Porto
S.P.U.5CS.P.U.7 Ghana
G.F. TECNOLOGIA G.F. RISORSE UMANEG.F. FUEL G.F. FINANZAE/S E E/S E
RISORSE
G.F.SIST
EMA INTEGRATO
DI
- Acquisti no fuel- R&S- Servizi Tecnici Corporate
- I. d. M.- Ufficio Tecnico- Controllo Investimenti- Project Management- Cost Control Tecnico - Documentazione
E
E
E
- Supervisione S.P.U.
- Acquisti fuel - Qualità- Programmaz. Forn.- Pianificazione Forn.
S
- Amm.Corp.Personale- Prot.Segreteria- Formazione- Ricerca e Selez.Personale- Sviluppo organizzativo- Relazioni Sindacali- Supervisione Amministr.Personale S.P.U.
E
S
- Amministrazione/Finanza
- Amministrazione
- C.d.G.- Legale- I. C. T.- Sindaci- Revisori
E
Comitato Risorse
ORGANIZZA
ZIONE GESTIONE
BUSINESS
ORGANIZZ. OPERATIVA
Management
Innovazione
Etica+ OdV
Privacy
Comitato di Gestione
E
S
S
S
G. F.
I
BIOTRADE
Legenda
S.P.U.: Special Purpose Units G.F. : Gruppi Funzionali Interni : Funzione Esecutiva B.U.: Business Unit G.F. : Gruppi Funzionali Esterni : Funzione di Supervisione
I
E
ES
Servizi Tecnici
Produzione Crotone
Produzione
TECNOLOGIA
Controllo
Amm. & Finanza
Legale
FINANZA
RISORSE UMANE
Acquisti no Fuel
IT
MAPPA ORGANIZZATIVAGRUPPI FUNZIONALI
Direzione Generale
Produzione Strongoli
FUEL Programmazione
SISTEMA INTEGRATO DIGESTIONE
Risk Management
CSREtica
Ambiente
Integrazione Sistemi
Controllo Qualità
Acquisti Fuel
Slide 11
Innovazione
Management
Sicurezza
Privacy
ENERGIA
AMBIENTE FORNITORI AUTORITÀ E TERRITORIO RISORSE UMANEGli investimenti in tecnologie avanzate proteggono l’Ambiente ed assicurano sostenibilità al business
Offriamo e chiediamo relazioni commerciali a lungo termine
Integrazione nel tessuto industriale e sociale locale
Le risorse umane rappresentano il capitale più importante per noi
Tutti i processi aziendali, sia tecnologici sia gestionali, sono controllati da risorse specialistiche e dedicate per assicurare il rispetto dell’Ambiente
La qualità del servizio e la competitività del prezzo rappresentano la chiave della soddisfazione comune
Impegno per lo sviluppo economico sostenibile del territorio di riferimento
L’Azienda è in costante evoluzione con molti progetti di Sviluppo & Ricerca
ISO 14001 garantisce l’adozione ed il rispetto delle più rigorose procedure
Cresciamo insieme sviluppando soluzioni
Impegno nella costruzione di migliori condizioni di
L’Azienda cresce dando la possibilità di migliorarsi ed
MESSAGGI VERSO STAKEHOLDERS
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rispetto delle più rigorose procedure di tutela dell’Ambiente
sviluppando soluzioni industriali che portino vantaggi a tutte le parti
di migliori condizioni di vita sociale
possibilità di migliorarsi ed investendo nella formazione con esperti internazionali
Tutto il management, ad ogni livello, orienta le proprie scelte nel rispetto della protezione dell’Ambiente
Relazioni umane e professionali sempre basate sul rispetto del nostro Codice Etico
L’Azienda investire nei sistemi di prevenzione dei rischi, controllo e riduzione delle emissioni nell’Ambiente
Monitoraggio e miglioramento continuo delle condizioni di sicurezza del lavoro nel più rigoroso rispetto delle norme
La nostra tecnologia è intrinsecamente a basso impatto ambientale
Crescita professionale basata sulle prestazioni e sulla capacità di assumere nuove responsabilità
L’ENERGIA DI OGGI,L’AZZURRO DI DOMANI
CRESCIAMO INSIEMEINTEGRATI NEL
NOSTRO TERRITORIOI GIOVANI DI OGGI,
L’ENERGIA DI DOMANI
Livello“0”
Manualedi Sistema complessivo
Livello “1”
Missione e descrizioni di base
SISTEMA INTEGRATODI GESTIONE
Descrizione e struttura documentale organizzativa dell’azienda
Livello “4”Documenti
Livello “3”Procedure operative ed istruzioni
Livello “2”Manuale Integrato dell’Organizzazione
(Qualinet)
Livello “1”Manuali specifici
di gestioneManuali dei corpi regolamentari
Regole d’integrazione organizzativa e allineamento,
conservando le specializzazioni di processo
Documenti prescrittivi, operativi, di lavoro e di
registrazione Slide 16
ASPETTI FONDAMENTALIDI QUALINET
Il manuale si articola su tre livelli logici:
1) Livello dei PROCESSI con la Piattaforma dei Processi
2) Livello dei REQUISITI
con l’Elenco Requisiti
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con l’Elenco Requisiti
3) Livello dei COMPORTAMENTInei Logigrammi e nelle Matrici
+ DOCUMENTI, DATIOgni livello è sviluppato con l’approccio grafico, corredato delle informazioniessenziali per il funzionamento del modello. Lo schema grafico facilita lacomprensione evitando l’uso di molte parole.
COMBUSTIBILE
Materie prime principali:
� biomassa legnosa sotto forma di cippato e tronchetti;
� sansa esausta;
� palm kernel shells (PKS);
� altre biomasse vergini di natura agro-forestale.
Nuove materie prime della filiera locale biomasse provenienti:
� dalla manutenzione boschiva;
Cippato di legno
Slide 18
� dagli scarti di lavorazione in segheria;
� dalla potatura del verde pubblico;
� dalle ramaglie da attività agricole varie.
Mercati di approvvigionamento %
Mercato locale 73
Mercato estero (usando il nodo portuale di Crotone)
27
PKS
Porto di Crotone
PKS: Andamento Potere Calorifico e Umidità
4100
4200
1868,4
1001001
100
54
10010010011868,4
−−⋅+⋅−
−−⋅⋅
=
11111111275275275275111111115000500050005000 UUU
PCI
PCI sul SECCO
% CENERI sul SECCO
Costante
Slide 19
2100
2200
2300
2400
2500
2600
2700
2800
2900
3000
3100
3200
3300
3400
3500
3600
3700
3800
3900
4000
8 13 18 23 28 33 38 43Umidità (% )
PC
I (K
cal/K
g)
Errore assoluto pari all’1,4%
FUEL FUEL FORMFORM €/ton €/Gcal
� Calcolo del prezzo (€/Gcal) al cancello
Strumento di analisi economica partendo da input qualitativi
Calcolo del prezzo (€/Gcal) al cancello
� Calcolo del PCI partendo da:
– Umidità (%)
– Ceneri(%)
– PCI su base secca priva di ceneri(daf)
� Possibilità di gestione dei costi di logistica in base alla modalità di consegna (DES/CIF, FOB,DDP)
Slide 20
Programmazione del mix di combustibile basata anche su un modello di (PL) avente come funzione obiettivo la minimizzazione dei costi
Slide 22
L’effetto dell’umidità sul Gross Contribution
IPOTESIIPOTESI: Materia prima: CippatoTecnologia: T.1. – a letto fluido
T.2. – al griglia
COSTI E RICAVI
COMMENTICOMMENTI::- Ogni 1% di umidità modifica il Gross Contribution con una percentuale tra 0,4% e 2,3% per la tecnologiaa letto fluido e con una percentuale tra 0,5% e 3,1% per la tecnologia a griglia; l’impatto è abbastanzaimportante quando l’umidità si trova nell’intervallo 43% - 60%- A parità di umidità, la tecnologia influenza il Gross Contribution con una percentuale tra 8% e 23%
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L’effetto del rendimento sul Gross Contribution
IpotesiIpotesi: Materia prima: CippatoUmidità: 44%
COSTI E RICAVI
COMMENTICOMMENTI::- Ogni 1% di rendimento modifica il Gross Contribution con una percentuale tra 1% e 4%; l’impatto èabbastanza importante quando il rendimento scende sotto 21%- A parità di rendimento, la tariffa influenza il Gross Contribution con una percentuale tra 5%
(tecnologia a letto fluido) e 10% (tecnologia a griglia)
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IpotesiIpotesi: PCI: legno: 2.100 kcal/kg
non-legno: 3.700 kcal/kgCeneri: 2% legno & 6% non legnoEmissioni: nessun effetto consideratoTecnologia: T.1. – a letto fluido
T.2. – a griglia
L’effetto del mix (legno ÷ non legno) sul Gross Contribution
COSTI E RICAVI
COMMENTICOMMENTI::- un aumento del consumo di prodotti non legno di 5% può portare un aumento del Gross Contribution di0,3% per la tecnologia a letto fluido e di 0,5%, per la tecnologia a griglia- si stima che, nel caso in cui si superi una certa percentuale di prodotti non legno (40% per T1 e 30%
per T2) e senza fare interventi sull’impianto, il miglioramento del rendimento diminuisca o addiritturapossa peggiorare il rendimento a causa dello sporcamento dell’impianto
T.2. – a griglia
Slide 25
• 92 persone a Strongoli (KR) e Crotone;
• personale laureato - 23%; personale diplomato - 58%;
• l’Azienda ha sempre assicurato stabilità e continuità di lavoro ai propridipendenti, con un trend occupazionale in costante crescita;
• per la sua vocazione internazionale, l’Azienda fornisce stimolantiopportunità professionali al personale con grande potenziale di crescita.
RISORSE UMANE
Personale dipendente
Slide 26
opportunità professionali al personale con grande potenziale di crescita.
• si prevede la presentazione delle opportunità formative a tutti gli
studenti interessati e l’organizzazione di visite presso l’Azienda;
• si prevede anche lo sviluppo di collaborazioni di ricerca con diversi
Dipartimenti universitari in funzione delle nostre esigenze.
Collaborazione con l’Università della Calabria
• BlueLab è un percorso formativo che prevede momenti di istruzione teorica, di
addestramento pratico, di interazione con professionalità esterne, di libero
confronto interno, di verifica strutturata delle differenze tra competenze richieste e
capacità acquisite;
• l’Azienda investe costantemente nella formazione del personale, anche avvalendosi di
Progetto formativo
RISORSE UMANE
Slide 27
• l’Azienda investe costantemente nella formazione del personale, anche avvalendosi di
professionisti stranieri e specialisti;
• la formazione si concentra su competenze tecniche (norme di ambiente e sicurezza e
relativi quadri legislativi, analisi di processo e piani strutturali di miglioramento, risk
management, analisi economico – finanziarie, metodi di controllo qualità, etica e
responsabilità sociale, metodi di programmazione, discipline tecniche specialistiche,
manutenzione impiantistica) e su gestione aziendale (lavoro di squadra, creatività e
innovazione, gestire il cambiamento, comunicare in azienda, pensiero strategico, corsi
di lingue straniere).
IL SISTEMA
MAPPARESPONSABILITA’
MAPPA DEI MESTIERI
PERCORSO FORMATIVO DI MESTIERE
VALUTAZIONE FORMAZIONE
ALTRI SUPPORTIPEDAGOGICI
MANUALE PARTECIPANTE
MANUALEFORMATORE
BISOGNO FORMATIVOTRASMISSIONEKNOW-HOW
FEED-BACK
CATALOGOOFFERTAFORMATIVA
LA PREPARAZIONE L’EROGAZIONE IL CONTROLLO
SCHEDAVALUTAZIONEPARTECIPANTE
VALUTAZIONE PARTECIPANTE
GAP DI COMPETENZE
COLLOQUIO DIVALUTAZIONE
PIANO FORMATIVO INDIVIDUALE
FORMAZIONEDEI FORMATORI
FORMATORI
ESTERNI INTERNIFOLLOW UPSUL CAMPO
KNOW-HOW
ON THE JOB
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Ufficio Risorse Umane
Consulenzeesterne
Procedure operative
Controllo operativo (Organo di Vigilanza)
Esperti di normativa etica
Esperti di procedura
Esperti legali
Direzione Generale
Organo di Vigilanza
FLUSSO
ETICA
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Umane
Azioni correttive
Sistema di gestione etica
Audit
Integrazione con altri sistemi di
gestione aziendale
Formazione ed Addestramento
Audit interni
Organo di Vigilanza
Vigilanza)
Processo di pianificazionedel Sistema Etico
secondo la Legge 231
Consiglio d’Amministrazione
Consulenzeesterne
Consulenzeesterne
Consulenzeesterne
Procedure operativeProcedure operative
Audit interniAudit interniProcedure operative
Audit interni
Audit di certificazione
Controllo operativoControllo operativoControllo operativo
AMBIENTE
La nostra Politica Ambientale prevede i seguenti impegni: rispettare le leggi,prevenire l’inquinamento, formulare obiettivi di miglioramento, adottare imigliori processi tecnologici e sviluppare la formazione.
Slide 31
Ufficio AmbienteUfficio AmbienteUfficio Ambiente
Azioni correttiveAzioni
correttiveAudit di parte
terzaAudit di parte
terzaAzioni
correttiveAudit di parte
terza
Sistema di gestione
ambientale certificato
Sistema di gestione
ambientale certificato
Sistema di gestione
ambientale certificato
AuditAuditAudit
Integrazione con altri sistemi di
gestione aziendale
Integrazione con altri sistemi di
gestione aziendale
Formazione ed AddestramentoFormazione ed Addestramento
Integrazione con altri sistemi di
gestione aziendale
Formazione ed Addestramento
certificazioneoperativooperativooperativo
Processo di pianificazione del Sistema di Gestione Ambientale
secondo la norma europeaUNI EN ISO 14001
Obiettivi
Contributo all’occupazione locale
• diversi professionisti locali, nazionali ed internazionali collaborano costantemente
con l’Azienda in attività di altissimo profilo;
• l’Azienda ha assicurato posti di lavoro a personale qualificato proveniente da altrerealtà industriali locali in difficoltà;
• l’Azienda ha assunto personale giovane proveniente dalle scuole professionali.
Integrazione con il territorio
RESPONSABILITÀ SOCIALE
Slide 33
• l’Azienda ha assunto personale giovane proveniente dalle scuole professionali.
• occupazione indotta: alcune centinaia di posti di lavoro in imprese boschive (per
circa 450.000 tonnellate di legname), personale portuale (per circa 300.000
tonnellate di biomassa movimentata), cooperative di trasportatori, aziende di
manutenzione (per la gestione operativa dei due impianti), società di servizi vari.
Ricadute economiche sul territorio
• alcune decine di Milioni di euro all’anno in forniture e servizi all’Azienda, da partedi imprese locali;
• stimolo allo sviluppo delle attività portuali e relative infrastrutture nel porto diCrotone;
• stimolo agli investimenti dei fornitori.
• Supporto alle sperimentazioni S.R.F. (Short Rotation Forestry) per laproduzione di piante ad alta velocità di crescita come combustibile per lecentrali elettriche a biomasse, dando supporto alla riconversione agricoladei terreni attualmente non produttivi, sulla base della politica energeticanazionale che incentiverà sempre di più le filiere integrate locali.
• Già sviluppato il nuovo modello di business della filiera corta con i ruoli ditutti gli attori della parte agro-industriale.
FILIERA AGRO-ENERGETICA
Slide 34
tutti gli attori della parte agro-industriale.
• Già definito il modello economico-finanziario di ripartizione degli incentivitariffari tra i partecipanti alla filiera corta; questo modello, trasferito in unsoftware dedicato (Fo.REM), diventa la base di definizione degli accordicommerciali con la massima trasparenza per tutti gli operatori.
• Centro di eccellenza nella ricerca & sviluppo di nuovi combustibili;• Ricerca & sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche per la combustione dimateriali alternativi alle biomasse tradizionali.
DISTRETTO ENERGETICODI CROTONE
• Denominazione del soggetto per gestire il distretto:Natura Energia Territorio (NET)
Slide 38
• Proposta per il logo:
• Se il logo verrà utilizzato come simboloesclusivamente dell’associazione Confindustria,potrebbe essere abbinato al logo Confindustria,come segue
SCHEMA ORGANIZZATIVO INIZIATIVE DEL POLO
I progetti del POLOI progetti del POLO
A. Innovazione A. Innovazione B. EfficienzaB. Efficienza
Capitoli
Capitoli
Slide 39
A.1.Polo Formativo Tecnologico
per l’Energia e l’Ambiente
A.1.Polo Formativo Tecnologico
per l’Energia e l’Ambiente
A. 2. Comunicazione e Cittadinanza d’Impresa
A. 2. Comunicazione e Cittadinanza d’Impresa
A.3.Filiera per la produzione di biocombustibili
A.3.Filiera per la produzione di biocombustibili
A.4.Creazione di Imprese
Innovative tramite spin-off e start-up
A.4.Creazione di Imprese
Innovative tramite spin-off e start-up
B.1.Filiera agro-energetica
B.1.Filiera agro-energetica
B.2.Valorizzazione
dei sottoprodotti delle aziende di
filiera
B.2.Valorizzazione
dei sottoprodotti delle aziende di
filiera
B.3.Sviluppo attività di outsourcing
B.3.Sviluppo attività di outsourcing
Capitoli
Capitoli
Iniziative
Iniziative
Progetti
Progetti
B.4.Sinergie per il
territorio
B.4.Sinergie per il
territorio
• ……..• ……..• ……..
• ……..• ……..• ……..
• ……..• ……..• ……..
• ……..• ……..• ……..
• ……..• ……..• ……..
• ……..• ……..• ……..
• ……..• ……..• ……..
• ……..• ……..• ……..
� lo strumento principale di dialogo strutturato e aperto con i rappresentanti dei
diversi interessi a livello comunale, provinciale e regionale;
� inquadramento dei problemi e identificazione delle azioni concrete da avviare o
rafforzare insieme a quanti già lavorano con impegno per lo sviluppo sostenibile del
territorio
� temi principali di discussione: progetti ambientali, rafforzamento della filiera delle
TAVOLO SVILUPPO SOSTENIBILE
Slide 40
� temi principali di discussione: progetti ambientali, rafforzamento della filiera delle
biomasse, formazione di tecnici.
� Missione: identificare le aree di azione e sviluppare iniziative operative nei settori di
interesse del territorio nei quali Biomasse Italia può fornire un valore aggiunto, nel
rispetto dell’Ambiente, della Sicurezza e dell’Etica e in generale del proprio sistema
di valori, costruendo condizioni sostenibili per il proprio business con ricadute
(economiche, sociali, formativi e naturali) sul territorio.
TAVOLO SVILUPPO SOSTENIBILE
Missione TSS
Cittadinanza d’impresa
prevenzione rischi promozione opportunità
Slide 41
prevenzione rischi promozione opportunità
Tutela del Territorio
Ricadute strutturali e positive sul Territorio
Ambiente Salute Etica Filiere economiche
• Protezione patrimonio naturale
• Tecnologia e protocolli di tutela
• Tecnologia e protocolli di tutela
• Protocolli (legalità) • Mantenimento
occupazionale aziendale
• Mantenimento occupazionale nell’indotto nostro
Economiche Formative Naturali Sociali
• Sviluppo filiera agro-energetica (short rotation forestry)
• Ricerca applicata (alghe per uso energetico)
• L’outsourcing di servizi specialistici
• Risparmio energetico
• Formazione specialisti tecnici
• Formazione giovani
• Riduzione dei rischi emissioni
• Utilizzo scarti vegetali
• Formazione & informazione nelle scuole
• Occupazione incrementale
� Documento che presenta periodicamente le politiche, i programmi e i risultati di
Biomasse Italia in un’ottica di cittadinanza d’impresa.
� Presenta (per la prima volta in Europa) un‘azienda ed il suo rapporto con glistakeholders all’interno di un sistema territoriale complesso, caratterizzato da
quattro capitali: il capitale economico, quello umano, quello sociale e quello naturale
� Strutturato su due livelli: uno relativo alla rendicontazione d’impresa, l’altro relativo
alla valutazione del sistema territoriale
RAPPORTO DIRESPONSABILITÀ
Slide 42
alla valutazione del sistema territoriale
� Per ogni capitale a livello territoriale è stata effettuata un’analisi descrittiva deiprincipali indicatori di contesto e della loro evoluzione nel passato, utile a tracciare
un quadro di riferimento entro il quale valutare il contributo di Biomasse Italia alle
diverse dimensioni della sostenibilità. Le risultanze di quest’analisi sono messe in
relazione con gli indicatori monitorati costantemente dall’Azienda mediante il proprio
bilancio di sostenibilità
� I framework metodologici sono le linee guida per la redazione dei bilanci disostenibilità di Global Reporting Initiative-G3, il Modello 4 Capitali ed il modellomesso a punto dal Gruppo Bilancio Sociale GBS.
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
Capitale economicoValore aggiunto, resilienza
CapitaleCapitaleumano
Slide 43
CapitaleSociale
Reti di attoriGovernanceTrasparenza
Capitale naturaleDotazione di risorse naturali, concentrazione di inquinanti
umanoSkill, diritti,
opportunità
Recommended